Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/27/14 in Risposte
-
Mi permetto di intervenire nella discussione per esprimere liberamente ciò che penso, senza alcuna nota polemica o altro. Semplicemente il mio pensiero di collezionista. Forsè è perchè sono ancora relativamente "nuovo" e non sono avvezzo alle dinamiche del forum, ma faccio davvero fatica a ritrovarmi in molti dei post che leggo qui sopra. Ho collezionato monete del Regno fino "all'altro ieri", per circa vent'anni, ed io una quadriga del '14 non l'ho mai vista nemmeno nei sogni e mai avrei pensato di mettermela in collezione: non solo per un mero fattore economico (si cresce e magari nella vita i soldi anche li fai se sei fortunato) ma proprio perchè ho sempre considerato questa moneta il sacro graal di Vittorio Emanuele III, la moneta più innarrivabile di tutte tralasciando il 5 lire del 1901 che non considero nemmeno come una vera moneta da circolazione. Signori, qui stiamo parlando della più bella moneta del Regno d'Italia a detta di moltissimi collezionisti, non di una moneta qualsiasi... E francamente leggere che con quel colpetto non ne vale la pena, non ha mercato, non vale tutti quei soldi ecc. mi sembra che (scusate se mi permetto di usare il plurale) stiamo passando un messaggio molto distorto al proprietario di questo pezzo, che, poveretto, giustamente si chiede se deve abbassare drasticamente la sua richiesta per avere la "fortuna" (!) di riuscire a vendere il suo 5 lire 1914 periziato SPL da Moruzzi... E allora cosa dovremmo dire a tutti quelli che richiedono una valutazione di monete ben più comuni e "volgari" che quotidianamente postano i loro piccoli averi sul forum?? fondile perchè non hanno mercato o perchè non troverai mai nessuno che te le compra, tanto sono roba comune? Grazie a dio anche la più umile delle monete oltre al valore intrinseco del metallo ha un valore storico, artistico, affettivo ecc che va ben oltre la quotazione economica legata agli schemi di domanda offerta. E questa moneta di tali "plus" ne ha da vendere direi. Il mio intervento non vuole aprire nessuna polemica, semplicemente vorrei farvi notare come molti collezionisti (non ci sono solo gli ipertecnologici che usano il nostro bel forum!) un 5 lire del 1914 non l'hanno neanche mai visto in vita loro, e di sicuro apprezzerebbero tale moneta per il suo giusto valore, semplicemente perchè non stiamo parlando di un dischetto da 25 grammi di argento 900 bensì dell'ultimo scudo coniato dal Regno d'Italia. E ciò non è poco. Una volta, prima di internet, ci si accontentava di ciò che si riusciva a reperire, non c'era questa maledetta fissa del "fdc ad ogni costo altrimenti non ne vale la pena e non rientrerò tra tot anni nell'investimento", le monete sapevano farsi amare per ciò che erano, e forse anche noi eravamo persone più semplici capaci magari di ritenerci fortunati a possedere un vero pezzo di storia, anche se magari non in conservazione perfetta semplicemente perchè se volevi quella moneta a tutti i costi dovevi accontentarti di ciò che trovavi e ti andava bene così. Quando apro il computer entro in una dimensione parallela, dove tutto è sempre disponibile a qualsiasi prezzo, basta solo chiedere e si è immediatamente accontentati. Si potesse ricevere le monete direttamente tramite Email ne saremmo contenti. Poi però spengo il pc e ritorno nella mia piccola realtà di provincia, fatta di due negozietti di numismatica nel raggio di 70 km, dove una quadriga del '14 di sicuro non c'è mai stata e mai ci sarà... Se posso dare il mio piccolo consiglio al proprietario... Ti dico: aspetta, non svalutarla subito! Sfrutta internet non per vendere la tua moneta (senz'altro non è il canale giusto per realizzare ciò che vuoi) bensì per fare sapere che tu la moneta ce l'hai... incontrati con i diretti interessati, fissa degli appuntamenti e fai vedere il pezzo dal vivo, queste foto giganti che vediamo sul monitor rendono le più piccole imperfezioni come autentiche disgrazie, sono sicuro che vista dal vivo la moneta saprà trovare il giusto acquirente che la valuterà onestamente per ciò che è. E comunque, da parte mia, ti faccio i miei più sinceri complimenti per la stupenda moneta che hai ricevuto da tuo padre. Buona fortuna! Marco12 punti
-
Abbiamo un catalogo dove chiunque può facilmente rendersi conto che chi spende tot mila Euro per una moneta di questo tipo in SPL c'è sempre, a meno si voglia affermare che i realizzi delle aste sono tutti fasulli: Qualcuno afferma che con quel colpo la moneta è scarsamente vendibile ai prezzi di uno SPL? Allora vuol dire che SPL non è.... basta rifare la medesima ricerca guardando qualche conservazione un pò inferiore. L'utente ha chiesto un prezzo di vendita realistico, non chiacchiere..... i dati dicono che (anche togliendo gli estremi, che giustamente non fanno mai testo) questa moneta in SPL negli ultimi 5-6 anni ha fatto cifre grossomodo tra i 6500 e gli 8000 Euro diritti compresi. per avere il realizzo netto di chi ha venduto basta togliere un 15-18% di commissioni d'asta del compratore e una seconda percentuale pagata dal committente, che stimerei attorno al 10% visto che, almeno penso, una moneta del genere generalmente spunta condizioni d'asta migliori (chi è più avvezzo a esitare monete in asta può correggermi, se lo crede). Se si vuole essere più precisi si può fare qualche ulteriore ricerca sul web ed andarsi a spulciare le varie vendite di cui sia disponibile una immagine e confrontare le monete, per vedere se c'è omogeneità. In ogni caso penso che a chi deve vendere una moneta importino assai poco i discorsi filosofici, e cerchi invece dei dati che possano indirizzarlo verso una cifra di mercato congrua. Anche perchè, leggendo questa discussione, mi è venuta in mente una scenetta vista venerdì scorso al Veronafil: un amico cercava di vendere una banconota a un commerciante, con questo che ha offerto una cifra, il mio amico ha chiesto una cifra più alta, e il commerciante ha iniziato a snocciolare le solite frasi di circostanza, tipo "non è in alta conservazione", "in questa conservazione non ha mercato, non la vuole nessuno" e così via. Il commerciante ha fatto una nuova offerta a metà via tra la sua precedente e quella chiesta dal mio amico, poi, vista la fermezza dell'amico, ha ceduto e ha acquistato la banconota al prezzo chiesto inizialmente. E meno male che la banconota "non la vuole nessuno".... P.S. Trovo un pò strano che su questo forum chiunque posti una banale apetta o spighetta in FDC (e praticamente tutti i giorni ne appare una) si veda lodare la moneta nemmeno fosse il sacro Graal, poi una delle prime volte che si vede uno scudo quadriga briosa originale (onestamente, in dieci anni di forum, non ricordo di averne visti su questo forum più di 3 o 4 e forse sto esagerando in eccesso) i commenti medi sono stati del tenore di quelli che si avrebbero avuti per un'apetta o spighetta in MB.....8 punti
-
Questo è un concetto che avete ribadito in tanti ma che non riesco proprio a fare mio perchè secondo me si basa su assunto principio sbagliato: che questa moneta possa essere acquistata solo da collezionisti particolarmente facoltosi. Dove sta scritto che un collezionista con una media disponibilità economica non possa mettere da parte 5000-6000€ e acquistare questo bell'esemplare? Ben più difficile invece sarebbe risparmiare 12000€ e ciò potrebbe significare accantonare il sogno di acquisire questo pezzo. Senza offesa, ma ragionate troppo col portafoglio.8 punti
-
Ragazzi, la questione è semplice, senza starci a fare tante parole dietro: Se qualcuno la volesse, e non può permettersela in alta conservazione, questa sarebbe la classica occasione da prendere al volo, visto che è chiaro che l'utente possiede la moneta, (per capirci, non è il classico troll che si infila nei forum con tutto quello che ne consegue...) che quest'ultima è autentica, e che è intenzionato a monetizzare nel breve periodo. Questo significa che l'utente valuta eventuali offerte dignitose, e non ci vuole una scienza per rendersene conto... Se si è interessati, fatevi sotto ;) Per quanto riguarda le regole di mercato, sono quelle citate da @@Monetaio, che piacciano o no. A questo riguardo, rigiro le parole di quel gran Signore che era Emilio Tevere, testualmente mi disse: "La quadriga si vende bene solo se è bella, sennò è un mezzo peso da portarsi dietro", e me lo disse con quattro esemplari qFdC sul tavolino... a buon intenditor... ;) In ultimo posso dire di aver incontrato oggi l'utente in questione, avendolo praticamente ad un passo da casa mia, giovane simpatico e disponibilissimo, e di aver visionato in mano l'esemplare. A mio parere, conservazione superiore allo spl non considerando il colpo (per l'esattezza, e sempre a mio parere, spl al dritto, spl+ o spl/qfdc al R/, con un lustro ancora frizzante, bellissimi campi, e deliziosa patina in formazione). Il colpo a me personalmente da fastidio, se non lo avesse avuto vi garantisco che me la sarei presa al volo, perchè, colpo a parte sempre a mio personale gusto, è una signora moneta, cosa che già dalle foto di Moruzzi si intuiva benissimo. Metterei da parte il mare di passaggi d'asta postati, non servono a nulla se non a confondere le idee, specie per l'utente, visto che ogni moneta fa storia a se, credo lo sappiate, a meno di non parlare di esemplari che parlano da soli, ma non è questo il caso. Il consiglio spassionato e trasparente che ho dato all'utente è di metterla in asta, valutando diverse possibilità. Saluti a tutti e buona serata, fab5 punti
-
Vediamo se riesco a spronarvi con questo argomento :blum: , questa sarebbe la mia seconda scelta dal punto di vista iconografico, chiamarla seconda scelta è estremamente riduttivo, ma anche questa è una moneta - simbolo della monetazione italiana, è lo scudo di Lucca, moneta che al rovescio è un mix di simbolismo, messaggio cristiano, di identità, il valore dell'elemosina e della carità, ma nel contempo è arte, scultura, prorompente dinamicità, un piccolo capolavoro tutto in una moneta, credo che in questo casi siano le immagini che debbano parlare, incomincio con un parziale della rappresentazione...., poi proseguo con la scena globale, e poi loro i tre protagonisti, il mendicante, San Martino soldato con la spada e anche lui il cavallo così dinamico e realista, un gran bel vedere per me.....5 punti
-
Mamma mia che moneta.....mamma mia che discorsi....a volte mi sembra di essere su scherzi a parte..... Dove si ragiona, si tratta, si contrattano monete come fossero caramelle e poi....tutto ad un tratto mi sveglio e dico..... Ma io.... questa moneta riuscirò mai a comprarla????? Pensate un pò che pensieri mi faccio..... Ma forse sono l'unico quì.....5 punti
-
Ebbene si, eccolo... Taglio: 50 cent Nazione: Monaco Anno: 2002 Tiratura: 324.000 Condizioni: BB++ Città: Milano ... adesso mi manca il 2003... prima o poi lo trovo4 punti
-
@@Nikko grande Nik. la solfa del "se ne hai 6000 ne ha anche 12000 senza problemi" è davvero una minkiata...scusate il termine potremmo fare lo stesso discorso per : 5 lire 1911...se ne hai 1000 per uno spl,non vuoi averne 2500 per un fdc??!!! suvvia... ma anche il littore...perchè 300 per uno spl...prendilo fdc a 600,tanto è solo il doppio. potremmo andare avanti per la metà delle monete del regno ma dopo salterebbero fuori i cultori dell'estetica...e allora tutti via a fondere 5 lire del 14 in BB che non si caga nessuno,5 lire dell'11 in mb o magari un 50 lire del 1911 o un fascetto proveniente da montatura. questa moneta avrà un prezzo a cui un commerciante la compra ed uno a cui il collezionista la compra...il fatto che NON sia apprezzata dal mercato attuale è una boiata ed è priva di fondamento...possiam discutere sui prezzi proposti o sulle aggiudicazioni ma è un'altra cosa. quando vi renderete conto che ogni moneta ha la sua fascia di clienti/compratori/estimatori e che SOLO qua su questa sezione c'è questa ossessione per l'eccezionale?. questa sezione NON rappresenta il mercato anche perchè in quanti sono che pubblicano monete ciclicamente? vogliamo dire 50/100 persone? e volete convincere i novizi che questo è attendibile ed è lo specchio del mercato? ma per favore gente... marco4 punti
-
Caro Mario penso che ognuno di noi abbia sognato attraverso le incredibili iconografie che la Numismatica ci ha donato nel tempo, ma sono convinto che il rito si ripeta e si ripeterà per sempre, difficile rimanere impassibili dinnanzi certe opere incisorie, anche i più scettici e i meno sensibili qualcosa proveranno. Per la monetazione moderna posso donarvi uno dei tanti amori che continua a farmi ancora sognare... Francesco I D’Este duca di Modena e Reggio (1629-1658 ). Doppio Ducatone. AR 62,95 g. – ø 46,3 mm. FR û I û MVT û REG û – û ET û DVX û VIII Busto corazzato a sinistra, con volto umano sullo spallaccio della corazza; sotto, nel giro in basso a destra, G F M (Gian Francesco Manfredi, impresario di zecca). Rv. _ NON _ ALIO _ SIDERE _ Vascello sui flutti; in alto a destra, costellazione dell’Orsa Minore. Asse a 180°. CNI 210. Ravegnani M. 28 (R3, questo esemplare illustrato). MIR 755/3 (R3). Davenport 4035. L’immagine del vascello tra le onde è la preferita di Francesco I. Le sigle, che appaiono nei ducatoni e nei doppi ducatoni senza data, sono quelle di Gian Francesco Manfredi, impresario attivo tra il 1646 ed il 1651. L’incisore dei conî dovrebbe essere Giovanni Valdisola. L’impresa della nave sbattuta dai flutti, simbolo di animo forte che affronta le avversità con estrema fiducia nei propri mezzi, fu prediletta da Francesco I che in ogni evento ostentò orgoglio e fiera decisione. Divenuto duca nel 1629 a seguito dell’abdicazione del padre Alfonso III d’Este, fu certamente il più grande dei principi estensi. Grande e audace condottiero, mantenne però una dirittura morale ed una religiosità rara fra i prìncipi di quei tempi; amava donare senza farlo pesare o conoscere da coloro che gratificava e nonostante tutto amava più la pace della guerra; Modena divenne una vera capitale grazie alla sua opera. Protettore di artisti e letterati, Francesco arricchì la Galleria estense portandola al livello delle più ricche collezioni d’Europa con l’acquisizione di opere dei maggiori artisti del suo tempo.4 punti
-
TAGLIO : 1 Euro STATO : Grecia AUTORE : Georgios Stamatopoulos TEMA : Tetradracma ateniese (4 Dracme) del V° sec. a.C. TIRATURA 2002 : 61.500.000 Halandri + 50.000.000 Vantaa (S) DATA DI EMISSIONE : 01/01/2002 MATERIALE Parte esterna: nichel-ottone (rame 75% - zinco 20% - nichel 5%) MATERIALE Parte interna: rame-nichel (rame 75% - nichel 25%) DIAMETRO : 23,25 mm SPESSORE : 2,33 mm PESO : 7,5 gr. CONTORNO : Rigato discontinuo Per il 2002 la Zecca finlandese di Vantaa provvede a coniare parte del contingente spettante alla Grecia, le monete sono riconoscibili attraverso la lettera S posta all'interno della 6a stella. _____________________________ Sulla moneta da un euro greco è raffigurata una moneta antica :) In alto si nota l’Anthemion (simbolo della zecca di Atene), era una decorazione floreale largamente usata in Grecia ed in tutte le civiltà ellenistiche. Georgios Stamatopoulos (autore anche di tutti gli altri tagli) prende spunto da un'antica moneta ateniese in argento da 4 dracme risalente al V° secolo a.C. (peso 17 gr. - diametro 25 mm. - spessore 4 mm.) Il Tetradracma era in uso nella Grecia arcaica, fu coniata inizialmente ad Atene intorno al 510 a.C. ed in poco tempo si diffuse in tutto il mondo greco. Furono create per semplificare le operazioni di pagamento in sostituzione del baratto. La monetazione greca si distinse fra tutte per l'elevato livello artistico, il tema preferito dagli incisori greci era la mitologia e la natura. La civetta, animale sacro ad Atena (il cui capo figura sull'altra faccia del tetradracma), nota anche come "civetta di Minerva", è il simbolo della filosofia e della saggezza, il ramoscello d'ulivo dietro al volatile vuole simboleggiare pace e prosperità. La moneta, o la sola civetta, è stata riprodotta anche su francobolli, banconote e monete pre-euro. Simboleggiano le tradizioni greche, mitologiche e culturali, soprattutto quelle filosofiche e scientifiche, che per secoli e secoli hanno accompagnato questa popolazione.4 punti
-
@@dabbene non sono stato, non sono e sarò mai, un collezionista solitario. A me piace il confronto, lo scambio di idee ed il dialogo. Spero solo di potermi buttare presto questa storia alle spalle. Trarrò insegnamento per il futuro è ripartirò, più guardingo sicuramente, ma sempre disponibile e cordiale verso tutti i collezionisti, navigati o neofiti che siano.4 punti
-
4 punti
-
Caro Mario questa discussione è davvero strepitosa. Complimenti per lo spunto e per le foto, (poi domenica mi dice che strumento utilizzi. ?) Io la foto la prendo in prestito dal catalogo d'Asta dove l'ho desiderata,seguita ed acquistata. Senz'altro la foto è più nitida di quella che riuscirsi a fare io. Si tratta di un mezzo bianco di Carlo V zecca di Milano, priva di data la sua coniazione è dunque compresa tra il 1535 e 1556. Se al dritto abbiamo l'aquila bicipite caricata dello scudo d'Austria ed in esergo la dicitura Carolus V roman imp è girando la moneta che scopriamo l'icona di Sant'Ambrogio che cavalcando le nubi armato di staffile percuote un cavaliere disarcionato. S Ambrosius la scritta che campeggia ed evidenzia il ruolo da unico protagonista del santo. Moneta in mistura, non perfetta carica di patina e di storia che la conserva, la plasma la ''sporca'' fino a consegnarla nelle mie mani col compito di custodirla e tramandarla. Altra cosa affascinante è che questa moneta, di diametro non grandissimo (25) e dal peso ridotto 3,4 g aveva un valore tale per cui circolava tra i commercianti al dettaglio ( magari non tra il popolo dove nel xvi secolo il baratto era ancora la prima forma di commercio) a differenza delle monete come gli scudi che venivano scomodati solo per ''grandi affari''.3 punti
-
Paolì, uno appena appena un pò "sgamato" non viene a postare qui una moneta di un certo calibro che deve vendere... Ci vengono quelli che non sanno come funziona questo mercato, e quindi son quasi nella totalità dei casi patacche. Siamo d'accordo vero ? Io ti ho scritto e posso GARANTIRTELO, che se fosse stato un FDC con gradevole patina a 14.000 avrebbe ALMENO 1 cliente SICURO tra gli utenti di questa stessa discussione. Forse anche 2. Per me é tutto lecito, e molte delle cose che ho letto in tutta sincerità le condivido anche personalmente. Ma questo mercato non funziona così... E' brutto da dire e me ne rendo conto, ma il mercato funziona in questo modo: La moneta per me vale attorno ai 6000€ (cifra a cui penso con la calma di poterla rivendere IO) IO (commerciante) sono disposto a pagartela QUI E ORA 4000€. Il resto, purtroppo, come hai scritto tu, per quanto bello sia é solo aria fritta. Tutto qui... Sinceramente mi stupisco anche io che almeno 5000/5500€ non glieli abbia offerti nessuno tra gli utenti...3 punti
-
Considerato cosa si legge sui giornali e sul forum stesso, mi chiedo se sia prudente rispondere a domande come queste. Non sappiamo chi c'è dietro a un nick, magari di recente iscrizione.3 punti
-
Buonasera, leggevo questo Topic stamani e mi veniva a mente quando dalle monete, che io definisco "PIATTE" del Regno, passai alle monete del Granducato di Toscana e presi come prima moneta una Piastra del Battesimo di Cosimo III. beh, l'emozione fu tanta...ne parlavo da giorni, e andando sino a Firenze per prenderla pensai proprio che quella era per me la moneta più preziosa e particolare che potevo possedere. questa, una delle ultime, è una Piastra di Ferdinando II del 1630 Rara. Sul diritto, il busto trasversale del Granduca in armatura con il collare alla spagnola con la data sotto in basso, e sul rovescio il patrono di Firenze, il San Giovanni Battista, che col braccio destro alzato è nell'atto di predicare e con la mano sinistra tiene una lunga croce, nel deserto tra gli arbusti, i cespugli e le rocce. credo che questa non mi abbia fatto dormire per qualche giorno al solo pensiero, ne vidi una soltanto con fondi lucenti non troppo tempo fa, l'aveva il numismatico Tevere nel suo listino con la dicitura sul prezzo P.A.R. in conservazione eccezionale SPL + mi ricordo era di un altra data ma non troppo rara come questa sulle € 6500...forse la mia è SPL/FDC... si ritorna a sognare... saluti Rodolfo3 punti
-
Ricordo che su una vecchia guida numismatica ottocentesca o primi novecento lessi tra le varie cose dei consigli per i raccoglitori, una sorta di bon ton o principi da seguire nell' ambiente, uno di questi diceva più o meno che invitare altri collezionisti a casa per ammirare la collezione è sicuramente piacevole ma necessitava sempre accortezza e in particolare bisognava stare attenti sempre e comunque alle proprie monete senza mai perderle di vista perchè la passione comune potrebbe spingere ad atti spiacevoli: per la serie l'occasione fa' l'uomo ladro insomma........ Se considerate che all'epoca i collezionisti erano tutti o quasi personaggi altolocati e benestanti che certamente non avevano bisogno di rubare per motivi economici rapportato ai giorni nostri il consiglio appare ancora più importante. Saluti Simone3 punti
-
Da ignorante di questa monetazione, la trovo piacevole e non la disprezzo affatto. Condivido il discorso sui piccoli difetti da voi evidenziati ed anche l'affermazione che chi può spendere 7.000 per uno SPL alla fine può metterci qualche migliaio di Euro in più per acquisirne una di qualità migliore. Dico però che se ne avessi la possibilità (ma per me è un periodo di vacche magre...), pur non essendo una moneta di mio diretto interesse, proverei ad acquistarla perchè mi piace, anche con i suoi piccoli difetti. E' vero che un FDC non ti stanchi di rimirarlo e ci lasci gli occhi, ma un bell'esemplare come questo personalmente lo ammiro lo stesso. Dico di più e questo vale per tutte le monete da me acquistate nel corso del tempo per la collezione: da una parte trovo corretto il giudizio sul valore e sull'eventuale buono o cattivo investimento che si farebbe con un esemplare di questa qualità, ma da collezionista il godimento supera, deve superare il discorso sull'esborso e eventuale futuro realizzo. Ciò non significa voler necessariamente buttare i soldi dalla finestra, anzi bisogna essere oculati negli acquisti, ma una sorta di "biglietto di ingresso" alla numismatica va messo in conto. Non sempre pertanto riusciremo a riprendere i soldi spesi al momento dell'eventuale rivendita. Nel complesso su qualcosa si rimetterà e su qualcos'altro, acquistato meglio o rivalutato nel tempo si guadagnerà, pertanto i soldi più o meno rientreranno. Ed in più avremo avuto il piacere del possesso, del godimento estetico, eccetera. Lo so, sono cose e situazioni immateriali, ma rimaniamo sempre collezionisti e appassionati di numismatica, mica investitori! In questo forum vediamo spesso esemplari fasulli di monete (ancorpiù di esemplari rari e ricercati), perciò una volta che qualcuno, quale che sia il suo scopo (se per cercare dei pareri o per sottintesa "pubblicità alla vendita"), ce ne mostra una autentica cerchiamo di apprezzarla come merita e di non essere ipercritici. "Nondum matura est..." potrebbe giustamente risponderci il proprietario!3 punti
-
Io penso che 3 monete siano veramente troppe, sia da un punto di vista economico che da un punto di vista di associazione tema della moneta all'anno di emissione. Infatti, scommetto che quasi tutti voi associate immediatamente, ad esempio, il commemorativo Belga L'Atomium di Bruxelles all'anno 2006. Vorrei sapere quanti di voi associano immediatamente i 2€ commemorativi Finlandesi all'anno 2013? e così per altre nazioni. Sono troppe ..... e saranno sempre di più. Perciò mi auguro che per il 2015 siano emesse al più 2 monete, quella comune più una per nazione, per quelle nazioni che sono abituate a speculare con le emissioni. Non dico che bisogna fare come Austria, Cipro, o Irlanda che emettono solo le commemorative comuni, però mi sembra più corretto il comportamento della Slovenia, Slovacchia che emettono 1 moneta all'anno, almeno per ora.3 punti
-
Visto che la mezzanotte è passata comincio io: 1839 Canton di Ginevra (Svizzera) 1 Centesimo Mistura Due curiosità su questa monetina: 1)innanzitutto, si tratta del primo anno in cui Ginevra adottò la monetazione decimale (non contando la breve parentesi napoleonica), passando così da un sistema basato sul denaro-soldo e multipli vari, a quello basato sul franco svizzero e sottomultipli (centesimi o rappen) in ordine decimale, in corso di adozione in tutta la confederazione. 2) Ma, principalmente, le monete da 1 centesimo del '39 erano in mistura, bagnate d'argento. Esistono tuttavia degli esemplari in argento e, ancora e più rari, degli esemplari ottenuti con una lega di argento (8%), rame (82%) e....ORO (10%)!! Caso abbastanza anomalo considerando il piccolissimo nominale in questione...(la mia purtroppo è quella in mistura...)3 punti
-
3 punti
-
Non centra nulla con la mia collezione, ma era talmente bella con questa patina e poi è pur sempre un modulo per la zecca di Roma del nostro Romagnoli. Cosa ne pensate? Quale conservazione secondo voi? Renato2 punti
-
ecco il mio ultimo acquisto dal mio negoziante di fiducia...mi sembra un denario abbastanza carino. http://numismaticakatane.bidinside.com/it/lot/66/caracalla-198-217-dc-denario-gr-300-/2 punti
-
Senza offesa Nikko (sinceramente), ma c'é scritto QUI in questo THREAD che é esattamente come l'assunto che tu neghi. Pensavo fosse evidente a tutti: chi la prenderebbe, non se la può permettere, e chi se la può permettere non la vuole. Che poi vi sia l'eccezione a questa per me usuale regola che vivo tutti i giorni, é statisticamente sicuro, ma con una probabilità assai bassa. Come una vetta FDC che fa 20.000+diritti ad un'asta, anche uno scudo del '14 SPL venduto a 7500€ non fa primavera... Il mercato siamo noi (collezionisti e commercianti), non é un'astrazione.2 punti
-
Ragionando in questo modo nessuno posterebbe più foto di monete di valore...2 punti
-
Per me è un bellissimo esemplare di falso antico, molto nitido e ben conservato. Falsificazione insidiosa perchè realizzata da orefici professionisti, ma... analfabeti! Eh già, anche ai migliori incisori capitava di non andare d'accordo con i libri di scuola. L'errore GLORIO per GLORIA è impensabile per la zecca di Venezia, con una pletora di sovrastanti e sorveglianti che controllavano la qualità di ogni moneta coniata. Il segno 7 è il corretto segno tachigrafico per la congiunzione "et", ma poi si scivola nel banale TITI per TIBI. Sull'altra faccia la scivolata è sul punto che divide ANTOV da ENERIO. Complimenti!2 punti
-
E fu così che partì la Santa Grattata dei Sacrosanti Zebedei papali :D Comunque il Vaticano non partecipa, come San Marino, alla emissione comune. Mi auguro che sia così anche per Andorra.2 punti
-
La moneta è bella, però penso che, se uno ha 6000 euro da spendere per questa col colpetto, probabilmente neanche gli peserebbe una perdita economica in caso di vendita futura, perché credo che i soldi non gli manchino. Ma allo stesso tempo, non mancanogli appunto i soldi, perché non prendere un esemplare super? Diverso il discorso per uno come me, che quei 6000 euro li guadagna in un anno e che un eventuale perdita economica in caso di vendita futura possa essere un danno non indifferente. Per questo o non la prendi, o la prendi al top, oppure la prendi a poco. O meglio ancora, lasci perdere e compri molte altre belle monete con tutti quei soldi :D Forse il discorso è brutto però la vedo cosi, non si tratta di spendere 60 euro e perderne 10 o 20 un domani... ci sono alcuni zeri in più che non tutti possono permettersi.2 punti
-
______________ 1839 Francia Luigi Filippo I° (1773-1850) 5 Franchi - Argento .9002 punti
-
Non vorrei essere troppo ottimista ma stimo che il prossimo numero potrebbe trovarsi sotto l'albero di natale: http://quaderni.collectorsonline.org/preparazione.php2 punti
-
Iconografia e sogno ….bello spunto! La moneta che vorrei segnalare a vederla distrattamente sembrerebbe una moneta comunissima e insignificante …invece è un “pezzo unico”! http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GE2P/9 Oggi questa rarità è esposta nella collezione numismatica di Palazzo Bianco del Comune di Genova pervenuta dalla Collezione dell’Università alla quale era pervenuta dalla Collezione Gazzo, citata al momento della compilazione del CNI, (Ruggero scrive che probabilmente fu donata all'Università prima della morte del proprietario perché chi entrò poi in possesso delle più importanti monete della collezione Gazzo non ebbe questa moneta). Ricordo di aver letto da qualche parte che fu trovata casualmente a Savona verso la fine del XIX secolo. L’iconografia è molto particolare per la zecca genovese in quanto oltre a essere l’unico esemplare noto è l’unica moneta con la rappresentazione di San Bernardo di Chiaravalle che fu “eletto” Santo Patrono di Genova nel 1625 (ad aggiungersi a San Giorgio, San Giovanni Battista e San Lorenzo) per essersi adoperato nel 1130 affinché fosse dichiarata una tregua con i pisani che poi portò alla Pace ratificata del 1133. Pare che questo cavallotto fu coniato in occasione dell’inaugurazione di una chiesa dedicata a San Bernardo nel 1630 (una lapide riporta: “recentibus patronus adoptatvs”), ed è possibile che, essendo una moneta estemporanea e troppo “speciale”, incredibilmente diversa dalla consueta iconografia genovese, sia stata presto dimenticata e verosimilmente rifiutata per i pagamenti giudicandola forse una moneta di fantasia (a quell’epoca c’era solo il cavallotto con il castello e la croce al rovescio, il castello fu successivamente sostituito con la Vergine Regina più tardi, nel 1637) infine, essendo in mistura con basso titolo d’argento, nessuno pensò di tesaurizzarla e quindi sprofondò nell’oblio. Il mio “sogno …impossibile” è quello di trovarlo in una ciotola di un mercatino fra i rottami o fra le medagliette religiose …ce ne sarà pure un altro esemplare …da qualche parte … Allego il disegno dalle Annotazioni numismatiche del Ruggero e la fotografia del cavallotto dal CNI, mentre la fotografia recente dalla vetrina della collezione dei Musei Civici Genovesi la potete vedere sul catalogo ...in fondo la moneta non può che essere sempre la stessa ...2 punti
-
Risolta l'attribuzione. E' confermato che l'emissione è di Al Aziz, come mi ero corretto sopra. Me lo ha comunicato Steve Album, uno dei piu' noti studiosi/commercianti di monetazione islamica. Purtroppo il flan sembra troppo stretto per identificare una zecca o la data precisa. La mia impressione è che la zecca possa essere Siquillyah, ovvero siciliana, vedro' se sia possibile identificare meglio il pezzo sul Corpus del Douglas. Forse con foto migliori si puo' riuscire ad identificare qualcosa in piu'. Sono piccole ma danno filo da torcere.... ;) Dear Fabrizio, The dirham is definitely al-Aziz, AH365-386, but the mint & date seem to be off-flan, but the overall image is not clear enough to determine if there might be at least part of a mint or date in the marginal text. Steve2 punti
-
Siamo rovinati ! Il mio portafoglio ha appena cercato di scappare dalla finestra... L'ho ripreso al volo ! :D Scherzi a parte, avete fatto due conti sulla possibile quantità di monete che verranno emesse e sul denaro che ci toccherà sborsare l'anno prossimo se ci sarà l'emissione comune, soprattutto se ci sarà la nuova emissione "killer" monegasca ?2 punti
-
Renato, ma allora Renato, ma allora, se una moneta molto ricercata (questa o un'altra che sia) la devo mettere in collezione solo al super top con salto mortale ed avvitamento triplo carpiato, perchè sennò diventa un suicidio economico, mi vuoi spiegare che senso ha il collezionismo numismatico ?? Ti rendi conto che stiamo dicendo che la conservazione prevale di gran lunga su tutti gli altri aspetti (che se permetti, non sono poi così secondari) senza i quali la numismatica è solo aria fritta ? tantopiù se per conservazione inferiore non si intende un MB o un BB, ma un SPL !2 punti
-
La moneta più rara che si può avere in collezione è quella che ti regala un amico. E'difficile trovare un amico ed è più difficile trovare un amico che ,non essendo appassionato di Numismatica,comprenda la tua passione e ti regali una moneta ed è molto ,molto difficile trovare un amico non numismatico che ti regali una moneta che a te manca in collezione. --Salutoni -odjob2 punti
-
Penso che l'analisi fatta da Paolino sia perfetta. I prezzi reali di mercato non sono fatti dai prezzari che possono dare una indicazione di massima, ma dai risultati delle aste e dalle vendite ai convegni/negozi. Con la schermata dei realizzi che ha postato si può desumere che un prezzo abbastanza reale posso essere sui 5500/6000 euro.1 punto
-
1 punto
-
Cari Amici, Questo pomeriggio ho ricevuto questa e-mail dalla Biblioteca Nazionale Francese: "Gentile cliente, a causa di un grande carico nei nostri laboratori, un ulteriore periodo - da 2 a 3 settimane - è richiesto per la consegna del suo ordine. Abbiamo avvertito tuttavia il nostro laboratorio. Se il ritardo compromette lo svolgimento del progetto, dovrebbe informarci via e-mail di ritorno. Vi preghiamo di scusarci per questa situazione insolita, contando sulla vostra comprensione. Cordiali saluti, Le service Clients, Département de la reproduction Bibliothèque nationale de France" Ho risposto: Comme vous le savez, j'ai fait la demande et maintenant j'obtiens ceci votre courriel. Maintenant, me demande comment est-il possible qu'après environ un an je suis toujours en attente pour le pièce. J'ai encore la forte suspicion que vous ne trouvez la pièce. Il y a un an demande un fichier conservé au Musée du Fitzwillam en Angleterre, j'ai a été publiée dans treize jours et gratuitement. Certes, il y a une grande différence!. J'ai écrit ce qui se passe à la Ministre de la Culture Française. Dans un forum numismatique italien, cette histoire est déjà source de malaise. A. F. Inoltre ho inviato una mail al Ministro della Cultura Francese, piegando cio' che sta succedendo ed ho concluso: J'espère que vous effectuerez une inspection à la BNF pour comprendre ce qui se passe. Dans un forum italien numismatique, cette histoire est déjà une source de perplexité. Merci. A.F. Sono frustrato ed adirato, ma ho ancora voglia di insistere. Se non avro' risposta, tra dieci giorni li tempestero' di e-mail di sollecito; anche una al giorno. Amedeo1 punto
-
Marco Cocceio Nerva nacque a Narni , l' antica Narnia , circa nel 30 d.C. ; i Cocceii erano una famiglia di origine umbra di estrazione senatoria ; Marco Cocceio prese il Cognomen di Nerva , forse per qualche problema fisico dovuto alle nervature o ai muscoli di cui probabilmente soffriva , in quanto Nervus significa appunto questo . Nel 65 Nerva aveva ricevuto gli ornamenti trionfali da Nerone , in seguito con Vespasiano divise nel 71 il consolato , che gli fu poi rinnovato da Domiziano nel 91 , del quale si dicevano cose scabrose sul rapporto di Domiziano con Nerva . Alla morte di Domiziano il Senato si riuni’ per eleggere un personaggio di transizione che riuscisse a mettere d’accordo un po’ tutte le classi sociali e i loro interessi , per questo scelsero l’ anziano e saggio Nerva . Alla nomina di Nerva la popolazione aveva accolto con indifferenza la notizia della nomina del nuovo Imperatore e lo stesso avvenne per la classe militare , proprio per l’ eta’ non certo verde che faceva prevedere un imperio breve ed in effetti fu cosi’ . Prassi normale ed ormai acquisita da tempo per un Imperatore era quella del Congiarium , un suo Sesterzio con al rovescio l’ immagine dal palco , della distribuzione al popolo e la legenda CONGIAR PR SC , alla quale anche Nerva si attenne appena eletto ufficialmente , donando soldi ai cittadini e ai militari , oltre ad elargire grano alla popolazione meno abbiente in quanto era in corso una grave penuria di questo cereale ; ne fa fede l’emissione di una moneta , un Sesterzio con la legenda PLEBEI VRBANAE FRVMENTO CONSTITVTO dove si vede al centro un moggio pieno di spighe di grano . Nerva fece rientrare in patria gli esiliati , blocco’ le persecuzioni contro i Cristiani e abrogo’ i provvedimenti più impopolari , tra i quali quelli contro gli Ebrei e la loro tassazione , anche in questo caso abbiamo la testimonianza dalla numismatica con un Sesterzio che recita : FISCI IVDAICI CALVMNIA SVBLATA , tassa a loro carico eliminata ; affrontò con una legge agraria la distribuzione di nuovi terreni dello Stato ai cittadini poveri , riprendendo un antico tentativo poi fallito , fatto dai Gracchi durante la Repubblica . Intervenne anche nei lavori pubblici ; riorganizzò il sistema idrico di Roma , restaurò molti quartieri , restauro’ importanti vie come l'Appia e la Tiburtina e miglioro’ il sistema postale , spostando le spese di questo servizio pubblico dai comuni italici allo Stato centrale , anche in questo caso un Sesterzio certifica questo cambiamento con la scritta : VEHICVLATIONE ITALIAE REMISSA ; migliorò anche moltissime strade in altre province . Recentemente sembra essere stata individuata una moneta inedita di Nerva , un Sesterzio gia’ trattato qualche mese fa nel Forum , con al rovescio Roma seduta e la legenda ROMA RENASCENS , se questo sesterzio e’ vero o falso , credo sia ancora da stabilire con certezza , pero’ sia le caratteristiche fisiche del modulo , sia la legenda del rovescio che ben si identificherebbe con il programma fiscale e amministrativo intrapreso da Nerva nel favorire Roma e l’ Italia , farebbero pensare ad un inedito ; quindi se il Sesterzio fosse un falso , il falsario , oltre alla abilita’ tecnica , avrebbe dimostrato una buona conoscenza storica del periodo nerviano . Abolendo alcune norme che arrecavano ricchezza allo Stato , quali la ricompensa per la delazione , disciplino’ la spesa pubblica , rese il fisco in generale meno opprimente , diminui l’imposta sull’ eredita’ , introdusse un pretore fiscale per le contese tra fisco e privati ; insomma la politica finanziaria di Nerva fu criticata perché si disse , per godere del favore popolare toglieva le tasse ma indeboliva e minacciava una crisi finanziaria di grande portata nei personaggi che invece contavano , quindi era destinato il suo regime presto a sfasciarsi per la sua debolezza interna . Per evitare tali conseguenze alcuni pensarono perfino di assassinarlo , ci furono due congiure , la prima capeggiata da Calpurnio Pisone Frugi senza esito , la seconda nel 97 , da Casperio Eliano , Prefetto del Pretorio , poi ucciso da Traiano una volta al potere , ma Nerva scoperte la congiure , li umiliò perfino offrendo loro la propria gola " uccidete solo me , eliminate cosi’ un povero vecchio , ma non i nuovi problemi " ; anche questa situazione di pericolo si puo’ leggere nel sesterzio della CONCORDIA EXERCITUUM Nerva rimase profondamente turbato da questa congiura e per scongiurare una possibile guerra civile , si persuase di ricorrere all'unico mezzo che aveva a disposizione , cioe’ l’ adozione di un suo successore in grado di riscuotere la fedeltà dei militari , gli unici capaci di incutere timore ai pretoriani e a chi voleva sbarazzarsi di lui . La sua scelta cadde su Ulpio Traiano comandante dell'esercito e governatore della Germania superiore . La scelta di Nerva fu dettata solo da queste realistiche ragioni , visto che Traiano non aveva mai dimostrato tanta simpatia per Nerva . Fece appena in tempo a fare questa scelta , infatti Nerva morirà dopo tre mesi dall’ adozione di Traiano , era il 25 gennaio 98 . Concludendo Nerva fu un Imperatore di passaggio e di transizione , forse poco considerato , oppure un po’ dimenticato dalla storia antica e dalla storiografia moderna , noto principalmente per avere introdotto l’ adozione all’ Impero del Migliore , quindi per avere adottato il grande Traiano ; probabilmente nocque alla sua figura storica la brevita’ del suo imperio , ma le numerose modifiche che apporto’ all’ ordinamento civile e fiscale dello Stato romano , spianarono in parte la via al suo grande successore che seppe poi applicarle in pace e in guerra .1 punto
-
@@Legio II Italica visto che ne hai parlato lo posto, sperando di fare cosa gradita.1 punto
-
Ciao Bruno e perdonami se non condivido con te. Quel giorno non perdesti un'amico, gli amici li considero persone diverse. Quello non era un'amico :D1 punto
-
1 punto
-
Buona sera,Molti cataloghi stranieri raggruppano anche le monete etrusche in un'unica sezione denominata "Greek World"quindi anche quelle di populonia con il rovescio liscio,queste infatti rappresentano le divinita'greche che gli etruschi chiamavano con altri nomi.questo e' ,secondo me, un errore peche'si trattava solo di una forte influenza culturale e non politica ne militare,forse anche una "rufianeria" commerciale .l' errata ,o troppo sintetica,attribuzione al mondo greco svilisce e sminuisce la grande cultura etrusca.1 punto
-
@@papalcoins un amico, ormai da qualche anno pensionato, mi disse che anni fa (una ventina?) dal grande De Falco c'erano due monete, identiche di conservazione. Una con patina spettacolare e l'altra con i fondi "suoi", come si vede sempre. La "normale" costava 100mila lire la patinata 1 milione di lire! la patina sicuramente da un plusvalore. inoltre (come ben sanno chi segue la tipologia) questa moneta ha la bava di conio al bordo, tipico di esemplari non circolati quella di moruzzi è stata lavata (ma sta debolmente riprendendo un pò di patina.. tempo al tempo) certo è chiaro, quella della NAC che ho fatto vedere (ed era solo il primo esempio postato!) è superiore, non è lavata ed ha realizzato 6.600 + diritti. E non la si può paragonare a quella di Moruzzi (con tutto il rispetto per la moneta!) @@ihuru3 al post numero 73 avevo già fatto vedere la moneta ...!! Questa sotto è la moneta della discussione, non una simile... come dice @@renato a questi livelli di spesa, parliamo già di un investimento importante... Io non li spenderei 6mila euro per questa moneta.... è una moneta comune (costa solo tanti soldi). Renato ha fatto un'analisi ineccepibile...1 punto
-
Veramente molto particolare villa :good: in mezzo a tutti quei strani caratteri la data è visibilissima :) _________________________ ________________________ Altre monete del 1838 ?1 punto
-
Scoprirai presto che al contrario di quanto afferma il curatore, alcuni professionisti ti offriranno ben di più di quanto saranno disposti ad offrirti molti collezionisti, o "pseudo" tali. Fatti fare una stima professionale di quanto possiedi, e da li parti,,, Che questo settore (anche qui dentro) é pieno di gatti e di volpi ;)1 punto
-
Ho purtroppo assistito a questo evento ... Mi spiace per i protagonisti, ma il dovere di cronaca mi impone di pubblicare queste foto...1 punto
-
Difficilmente vengono proposte monete di Francesco I, un po' per il breve periodo di regno di soli 5 anni, un po' per le tirature tutt'altro che abbondanti se si eccettuano la piastra ed il 10 tornesi del 1825. Qui abbiamo il tarì coniato col solo mill. 1826, che proviene da un acquisto di primavera. Lo trovate catalogato dal Pannuti Riccio al n°12 e dal Pagani an°116. Spero vi piaccia. A presto. Mauro -- Diritto Rovescio Dettaglio del nominale e dei Collari fra cui spicca nel mezzo l'ordine del Toson d'Oro, ai lati credo di individuare da sinistra a destra (chiedo conferma) la croce dell'Ordine dello Spirito Santo e dell'Ordine di San Ferdinando e del Merito.1 punto
-
Fra le monete piu' rare della mia collezione un posto e' occupato da questo esemplare di di recente acquisizione . Dalle mie ricerche in collezioni private sono noti solo tre esemplari Denaro Secusino - Forte di Pietro II (1263-1268) D/ + P COMMES - Fiore a sei petali affusolati R/ + SABAVDIE - Croce patente Argento , d. 21 mm. , g. 1,62 Mir Savoia 37 , Simonetti 1 , Biaggi 30 Zecche ; Susa , Avigliana , Chambery , S.Maurizio Rarita' : R10 Maggiori informazioni le trovate in questa discussione1 punto
-
Salve a tutti, come scritto nel post di presentazione, sono nuovo del forum, e da poco appassionato di numismatica. Amo le monete del regno e quelle medioevali. Allego foto del mio 20 lire 1870 Roma RRR, per ora una delle monete più rare che posseggo1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?