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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/29/14 in Risposte

  1. Scusate, mettiamo caso che il biglietto di ingresso lo si fa pagare 3 euro a persona, tutti quanti, mettiamo che in fiera vengano 5000 persone, 15000 euro per pagare 15 persone a fare sicurezza tra i banchi non gli bastano? Ma per favore, avrebbero anche un alto margine di guadagno da intascarsi. per le macchine degli addetti al settore, predisporre uno spazio chiuso dove non possano accedere estranei e, soprattutto, nessuno possa vedere cosa succede, predisponendo pannelli alti che coprano tale parcheggio e quindi nessuno vede chi e cosa caricano in macchina, ha un costo così elevato? Purtroppo se voi commercianti non alzate la voce in gruppo verso gli organizzatori, non risolverete mai i problemi interni alla fiera. Dai un piccolo biglietto d'ingresso non può che giovare a tutti, 3 o 5 euro non saranno quelli ad allontanare le persone, (ladri compresi), ma almeno garantiranno più serenità agli operatori durante la fiera. Certo poi una volta in strada sta agl'operatori seguire delle regole di buon senso che credo non servano ricordarle.
    6 punti
  2. Se questa è una conservazione inferiore io mi chiamo Asdrubale. :rofl: Gran bel pezzo @ihuru3! Questa è la dimostrazione pratica che una moneta sa e può essere affascinante anche se non è in FDC. Non dimentichiamo che queste monete hanno sulle spalle decenni travagliati, la famosa quadriga del '14 ha passato due guerre mondiali, questa vetta d'Italia una sola (la peggiore di tutte), in quegli anni di fuoco, sangue e lacrime una moneta la conservavi in FDC solo se la tenevi chiusa in cassetta di sicurezza. I segni che vediamo su queste monete raccontano vicende che noi nemmeno lontanamente riusciamo ad immaginare. Quando vedo questo tipo di moneta nello specifico penso ai miei bisnonni che sacrificarono le proprie fedi per donare oro alla patria, accontentandosi di una piccola fedina in ferro a simboleggiare l'unione del loro matrimonio. Io su questa moneta rivedo e ritrovo quei due anelli scambiati a prezzo di grandi sacrifici tra due giovani sposi, che come tanti furono travolti dal furore di quegli anni. E solo a pensare a tutto ciò mi vengono i brividi sulla pelle... Però, che bella cosa la numismatica. Trovatemi un altro hobby con le stesse implicazioni, così coinvolgente e trascendentale a tal punto da farti attraversare da protagonista quasi per intero la storia dell'umanità... :good: Marco
    6 punti
  3. In realtà è una leggenda quella che nessuno ruba. È lo stesso concetto della pena di morte in alcuni degli stati degli Stati Uniti. Si potrebbe pensare che la pena di morte sia un deterrente formidabile... e invece in pratica non risolve nulla. Così come non risolve nulla la minaccia di amputazione di un arto. Sono metodi BARBARI e INCIVILI da medioevo. Consiglio di andare a vedere le condizioni dei detenuti norvegesi, decisamente migliori rispetto a quelle dei detenuti italiani. Eppure la Norvegia è tra gli stati con meno criminalità in Europa. La soluzione, se posso dire la mia, passa dal migliorare la cultura e il rispetto delle regole sociali, sta nel ricordarsi che il carcere dovrebbe essere un istituto correttivo che agevola il reinserimento, e su questo si dovrebbe lavorare, sebbene molti lo considerino una forma di vendetta personale spesso addirittura subottimale.
    5 punti
  4. Buongiorno, che ne pensate di questa moneta? Il tondello non è centrato e la legenda non risulta molto visibile, ma la capigliatura di Gioacchino Murat mi sembra preservata davvero molto bene (nonostante la foto non sia nitida). Grazie in anticipo, F.f.
    4 punti
  5. Un saluto a tutti. Facendo seguito alla discussione corrente sul 5 lire 1914 (autentico) che ha movimentato non poco le varie correnti di opinione del forum (dalla più realista alla più idealista, con tutte le sfumature intermedie), dopo aver visto in tempi più o meno recenti alcuni esemplari davvero al top delle famose 100 lire Vetta D'Italia postati sul forum, vorrei condividere il mio esemplare proprio in omaggio alla posizione di chi pensa che ci si possa "accontentare" anche di una conservazione inferiore, senza tuttavia rinunciare al piacere di una bellissima tipologia, oggettivamente non sempre accessibile a tutti, specialmente nel massimo della conservazione (a trovarlo). Questa moneta mi è piaciuta particolarmente per la sua tonalità molto calda e ambrata, che ha davvero poco del tipico colore “giallo” delle coniazioni auree. Vi ringrazio per i vostri graditi commenti. :)
    4 punti
  6. Credo ci sia un po' di confusione, in questa come in altre frasi simili che ho letto, cito questa semplicemente perché è l'ultima. NON è l'Ente Fiera a organizzare il convegno, ma l'Associazione Filatelica Numismatica Scaligera, ovvero un'associazione di collezionisti, come noi. http://www.veronafil.it/chisiamo.aspx L'Ente Fiera affitta semplicemente i padiglioni, a loro come a chiunque voglia organizzare un evento, e se Veronafil non si fa più, non rimette nemmeno un euro, perché sicuramente c'è la fila di associazioni pronte a occupare gli stessi padiglioni, negli stessi giorni. Quindi, tutte le rimostranze, e le eventuali mail di protesta, secondo me vanno rivolte all'Associazione, e non all'Ente Fiera, il quale, sempre secondo me, se l'Associazione pagasse una cifra adeguata, non avrebbe problemi a riempire le sale di vigilantes. petronius
    4 punti
  7. TAGLIO : 1 Cent. STATO : Finlandia TIRATURA : 1999 / 8.100.000 AUTORE : Heikki Haivajoa TEMA : Leone araldico - Stemma Nazionale DATA DI EMISSIONE : 01/01/2002 MATERIALE: acciaio placcato con rame (acciaio 94,35% - rame 5,65%) DIAMETRO : 16,25 mm SPESSORE : 1,67 mm PESO : 2,3 gr. CONTORNO : Liscio Emissione 1999-2006 Sotto l'elsa della spada c’è la “M”, simbolo del Direttore di Zecca Makkonen Raimo. Emissione 2007 Per rispettare la raccomandazione della Commissione europea del 03/06/2005 (le facce nazionali devono recare l’indicazione dello Stato membro di emissione), viene coniata una nuova moneta: a sinistra del millesimo di conio c’è il simbolo di zecca e sotto la punta della spada “FI”, segno identificativo della Finlandia. Emissione 2008-2010 Nuova moneta con il simbolo di zecca sotto l’elsa della spada. Emissione 2011 >> Nuova moneta con il nuovo simbolo di zecca a destra dietro il Leone. ____________________________________________ In Araldica viene definito: Su di un campo rosso, un leone coronato calpesta una spada, con nove rose color argento sparpargliate sullo sfondo. Gustavo I di Svezia, nel 1556, concesse al figlio, Giovanni III di Svezia, il titolo di duca della Finlandia, in quell'occasione fu adottato l'attuale stemma che venne approvato probabilmente nel 1557. Di tradizione germanica. l'araldica finlandese ha un passato comune all'araldica svedese sino al 1809. Dopo la caduta dell'Impero Russo avvenuta nel 1917 viene abbandonato l'emblema dell'aquila bicipite dello Zar Nicola II°, con l'indipendenza della Finlandia il Leone Araldico diventa di fatto lo stemma nazionale.
    4 punti
  8. Che la Fiera non sia responsabile di quello che succede lungo la strada è pacifico, che però si pretenda che il parcheggio sia custodito fino alla domenica alle 14 (ora di chiusura della fiera), che i tavoli lasciati liberi non vengano occupati da gente perlomeno "sospetta", che la sorveglianza venga mantenuta anche la domenica mattina, ecco tutte queste cose DEVONO essere fatte, perché se un commerciante viene seguito, come in questo caso, è dal parcheggio che viene monitorato.
    4 punti
  9. La patina, la freschezza del metallo, che purtroppo le mie foto non fanno apparire, qui ci vorrebbe la professionalità de "Il Numismatico", ne fanno un pezzo unico per bellezza e particolarità! Ci ho messo qualche mese a decidere, ma alla fine ho deciso di metterlo in collezione! E' un vero capolavoro! Lasciarlo nella plastica è un delitto, ma penso che raggiunto questo livello la patina non andrà oltre. Renato
    3 punti
  10. Vi va di seguire un altro filo rosso? ;) Stavolta lo facciamo partire dal sole gonzaghesco postato qui sopra da @@dabbene. ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- In araldica, il sole è spesso rappresentato figurato, ossia con tratti somatici umani. Un esempio, lo stemma di una città rinascimentale (quindi coeva a questo stupendo sole gonzaghesco) e fondata dai Medici secondo i canoni dell'architettura ideale del tempo. É stemma parlante, perchè la città si chiama Terra del Sole, oggi frazione di Castrocaro Terme (Forlì-Cesena): (da: http://it.wikipedia.org/wiki/File:Castrocaro_Terme_e_Terra_del_Sole-Stemma.png) ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- L'araldica però, anche in questo caso, non si è inventata nulla. Bensì ha preso un'immagine dell'iconografia tradizionale. L'immagine di un "sole figurato" che, pochissimi giorni fa, abbiamo già trovato qui nel forum in un'altra sezione: http://www.lamoneta.it/topic/131201-s-tommaso-periodo/ ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Un'immagine non ignota all'arte rinascimentale. E che troviamo in esempi a volte eccelsi. Come in una pala d'altare dei Della Robbia, nella cappella delle Stimmate della chiesa francescana di Santa Maria degli Angeli, a Chiusi della Verna (AR): (da: https://www.flickr.com/photos/renzodionigi/4893549213/sizes/z/) ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Abbiamo visto che questo ponderoso filo rosso dell'arte gira intorno al rinascimento italiano. Ma, volendo, possiamo allargarlo ai suoi antecedenti classici. Che dalle nostre parti latine trovò forma nel sol invictus d'imperiale memoria, poi usato anche dal culto mitraico: (da: http://www.truthbeknown.com/mithra.htm)
    3 punti
  11. Anche se le foto non sono il massimo si capisce subito che la moneta è in eccezionale conservazione per la tipologia che si trova generalmente in basso stato di conservazione,in questo caso la capigliatura e la basetta al dritto e la corona di foglie con nominale e valore al rorovescio mi fanno sbilanciare verso uno SPL+,la moneta in questione viene riportata comune dai cataloghi,posso essere d'accordo solo in parte magari a riguardo di MB e BB ma in questa conservazione io la definisco rarissima...
    3 punti
  12. Salve Mi hanno detto che ad alcuni convegni stranieri, e' obbligatorio per gli espositori, stare presenti dall'apertura alla chiusura. Se si va' via prima o non ci si presenta l'ultimo giorno (quello che viene spesso additato come il piu' sfigato) non si ha la possibilita' di prendere piu' parte al convegno come espositore. Credo che anche quest sia una bellissima cosa da realizzare a verona ed agli altri convegni maggiori. Darebbe tutela alle persone che possono, solo di domenica, venire a vedere il convegno (non rischiando di arrivare e vedere il 70% dei banchi disabitati) e consentirebbe a tutti gli operatori commerciali di andarsene insieme, creando, a mio avviso, l'ambiente piu' controllabile possibile. Uno dei problemi da affrontare, secondo me, oltre che la presenza di persone nei parcheggi che non ci devono stare, e' la ritirata alla ''spicciola'' di commercianti che se ne vanno singolarmente, rendendosi piu' deboli a certi atti di fregheria e rapina :D Non credete? Io, come tanti (credo quasi tutti) collezionisti, sarei ben felice di pagare 5 euro di ingresso per entrare in un posto ''piu' sicuro'', personalmente vengo da lontano e sto' in fiera, spesso, 2 o 3 giorni. Spendo tanto di autostrada, di hotel, di cene e pranzi, panini e caffe', di benzina... Ma 10 euro per 2 giorni di ingresso alla fiera, con la security che sorveglia e che da' piu', ''garanzie'', mi pesano? Se mi pesassero 10 euro per entrare in fiera 2, giorni starei a casa. Figuriamoci quanto mi peserebbe anche solo la benzina o far pranzo... A noi collezionisti pesa di piu' sapere di certi furti, di problemi con gente che sfila vassoi o monete a destra e manca, rispetto che pagare 5 euro di ingresso ed avere qualcuno che se fai il bischero ti da' uno scapaccione (in toscano si dice cosi', spero di aver reso l'idea :) ) Sarebbe una bella proposta, quella di prendere come esempio queste due idee per il futuro delle fiere.
    3 punti
  13. Quella dell'ermellino è una raffigurazione molto cara ai Montefeltro e Della Rovere. L'impresa dell'ermellino fa riferimento all'Ordine militare religioso dell'ermellino istituito dal Re di Napoli Ferdinando I nel 1465. Spesso l'immagine dell'animale è accompagnata dall'evocativo motto: MALO MORI QUAM FOEDARI. Ed è suggestiva l'immagine di questo animale che preferisce morire piuttosto che "sporcarsi". Il Duca in questo modo mostrava la sua purezza d'animo e castità: tutto piuttosto che perdere il suo onore.
    3 punti
  14. Non posso pensare che pagare 5 euro sia un ostacolo per i collezionisti e faccia morire il convegno di Verona. Stiamo parlando del maggior convegno numismatico italiano. Nessuno dice che a tutti i convegni si debba pagare. Come già detto innumerevoli volte, perché non copiamo gli aspetti positivi dei convegni internazionali così da migliorare i nostri convegni? Soliti concetti: pass nominativi agli espositori, così che SOLO gli espositori possano entrare il giovedì; biglietto d'ingresso a pagamento di € 5 da investirsi TOTALMENTE per la sicurezza di tutti (espositori e visitatori); parcheggio dedicato agli operatori e non accessibile ai visitatori, ecc. Credetemi che tutte queste osservazioni sono state fatte ai 4-5 convegni maggiori italiani, ottenendo vaghe risposte ma soprattutto risultati 0.
    3 punti
  15. E che dire di questo sole raggiante, che solo sole non è ma è la personificazione di un uomo ? Ci sono i raggi, c'è la bocca, il naso, gli occhi, l'ipotesi più accreditata è che rappresentasse proprio il Gonzaga uomo potente che si impersonifica nel simbolo del sole che brilla di luce propria per differenziarsi per esempio dalla luna che brilla di luce riflessa. Qui c'è il massimo che può rappresentare l'iconografia con un messaggio artistico su una moneta, io sono come il sole, la sua personificazione.... e guardandolo bene, sempre ingrandito, sembra quasi umano.... Dedicato a chi sta iniziando a vedere e capire la numismatica, giusto per far vedere cosa la numismatica italiana ha prodotto....ovviamente solo qualcosa se no.... :blum: ....ci sarebbe tanto ancora....se poi arrivassimo alle sezioni speciali.....che in una discussione di iconografie italiane generale devono per forza rientrare.....in qualche modo....
    3 punti
  16. Hai perfettamente ragione ma magari non tutti hanno le stesse disponibilità economiche. E' logico che come dici tu un vero collezionista non lascerebbe mai la collezione e sono d'accordo con questo ma se ci si rende conto che PURTROPPO non ce la si fa più di certo non ci si indebita per questo Anche io colleziono con molta calma perchè purtroppo ho iniziato tardi rispetto all'entrata dell'euro e mi mancano le prime 3 comm di vaticano e san marino per completare il giro che credo per la prima riesco a farlo per Natale. ma qua se ci si ferma per un anno ci si arretra di ben 25/35 monete a seconda che ci siao meno l'emissione comune. Purtroppo non tutti hanno gli stessi introiti e non tutti possono permettersi di sborsare molto. Non è questione di passione ma di tasche. Avessi soldi da buttare e sufficienti per coprire l'intera parte mancante lo farei ora stesso. Credo non sia un pensiero personale ma che sicuramente sarà condiviso da più persone. Con questo non sto a dire che tu sbagli ma solo che magari bisogna rendersi conto di difficoltà altrui che magari per te non esistono. Tutto qui. Quindi accetto il tuo pensiero ma non lo condivido :) amici come prima :good:
    3 punti
  17. Questa è decisamente una grave falla dell'organizzazione! Fossi io operatore a questo punto eviterei una Fiera così mal organizzata. Quando partecipavo ad ORO CAPITAL, qui a Roma, come espositori avevamo un ingresso ed un parcheggio riservato ed alla fine della manifestazione all'uscita c'era la sicurezza che controllava tutto, compreso il foglio di uscita con i dati identificativi dell'auto. Il fatto che sia una fiera ad entrata libera non vuol dire far occupare i tavoli da persone non autorizzate! Ed i circoli non possono pensare di sopravvivere infischiandosene della sicurezza degli operatori. Se ci sono problemi economici si fa pagare il biglietto di entrata (e non simbolico, non meno di 15€) così in fiera vanno quelli veramente interessati e non gente che non sa che fare e va a farsi una passeggiata.
    3 punti
  18. Non si capisce però il motivo per il quale, se il Convegno apre il venerdì alle 10 e chiude la domenica alle 13, molti espositori lascino il campo già il sabato pomeriggio. Questo comportamento lo trovo sbagliato e poco rispettoso del pubblico che, per vari motivi, potrebbero raggiungere la Fiera solo la domenica così da trovare il .......deserto. La cosa sarebbe persino inaccettabile se poi si facesse pagare al visitatore un biglietto. La ragione dell'abbandono in anticipo per motivi di distanza dalla propria sede, scusate ma non la ritengo valida. Riccardo, che deve tornare in Sardegna, smonta il banco alle 12, 30 di domenica e lascia la fiera alle 13. Se poi due giorni e mezzo di convegno fossero ritenuti troppi, lo si chiuda per tutti alle 18 del sabato....e buonanotte. Ma se lo si articola per il pubblico in due giornate e mezza, chi decide di parteciparvi come espositore dovrebbe essere obbligato a rimanere fino alla fine, come avviene all'estero, dove chi va via prima della fine poi non viene più ammesso ad esporre in quel Convegno. Diciamo che l'ingresso gratuito del pubblico è anche un buon alibi per l'espositore che vuole "mollare gli ormeggi" quando più lo ritiene opportuno, generando poi la solita anarchia italica, dove chi vuole rimane e chi non vuole se ne va...senza dare alcuna spiegazione. Tanto nessuno gli chiede o gli dice nulla. Morale: la domenica mattina è una desolazione (anche se poi quei pochi che rimangono fanno magari anche qualche buon affare....). Basta leggere nello sguardo degli avventori domenicali, che hanno l'espressione di chi crede di aver sbagliato posto. Scusate...ma questo è il solito sistema italiano "casinista", dove ciascuno si organizza come meglio crede, fregandosene di tutti gli altri e del calendario ufficiale, ma pensando solo al proprio comodo. M.
    2 punti
  19. Sul discorso collezionistico con molto di quello che dice @@thommys siamo tutti daccordo, infatti avere il buco in collezione o rimanere indietro non è una tragedia, i buchi possono essere colmati col tempo, il problema che hai lanciato tu è quello di un aumento esponenziale della collezione in numeri che diventano proibitivi anche per monete che sono di per se economiche, un piccolo esempio quest'anno sono escite 26 monete CC ad una media di 3 euro per 22 monete si spende per le più comuni 66 euro, 50 euro per le due di San Marino, 30 per la Vaticana e 10 per la Belga si arriva a circa 156 euro solo per le CC, poi aggiungi le capsule i vassoi/album la cifra cresce ancora, questo è solo per l'anno corrente, se attendi troppi anni le monete comunque crescono di prezzo ( come hai fatto a comprare una moneta CC 2004 da 2 euro per 2 euro, è uno scambio non una compravendita), allora certo che rispettiamo tutti le tue opinioni e comunque tu continuerai a pensarla come credi, ma il punto di vista economico si sente e come posso garantirti che già da quando le emissioni sono di 2 CC all'anno invece di una lo sborso è aumentato parecchio e si fa sentire, collezionare è una passione e come tale va presa se non si riesce o non si ha più voglia non è una vergogna, e quando magari un giovane collezionista rinuncia perchè non ci stà più dietro non bisogna essere contenti perche è con i giovani che la numismatica avrà un futuro e perdere collezionisti fa solo svilire la materia e la nostra passione. Mio personale pensiero ed amici anche noi spero :good: :good:
    2 punti
  20. Era proprio qui che volevo arrivare! L'Ente Fiera non ci rimette nulla ma l'Associazione Filatelica Numismatica Scaligera, ci rimette sicuramente un bel pò di soldi (quanti tavoli/stands sono stati affittati? Penso non meno di 500, per una media di 800€ sono 400.000€!!) e quindi, se gli operatori fanno fronte comune con le giuste richieste ed adeguate soluzioni da adottare, come si è discusso finora, vedrete che la musica cambia, eccome!!
    2 punti
  21. E io allora invado ...mi ricordavo di averlo visto un sole simile ...molto simile ...è della medaglia annuale di Papa Clemente XI, anno primo, per l'elezione al pontificato, opera di Ermenegildo Hamerani del 1700: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-D211/8 E' la prima opera datata e firmata di Ermenegildo, aveva solo 17 anni (e non aveva ancora la "patente di orefice" ma per lui "garantiva il padre Giovanni Martino" (già acclamato medaglista papale) e probabilmente era un espediente per "spianare" un po' la strada al figlio. Circa l'iconografia sotto il cartiglio con il motto il "sole" irradia un paesaggio con arbusti (il mondo?) sullo sfondo del quale si stagliano tre monti (allusione allo stemma del Papa, della famiglia Albani che aveva nello stemma tre monti sormontati da una stella). Inoltre leggo che questo rovescio del sole raggiante rappresenta una puntuale citazione della medaglia coniata dal padre nel 1675 per Cristina di Svezia con il motto "Nec falsa nec alieno" = Ne con falsa ne con estranea (luce) ...insomma ha copiato il ragazzo... PS ...è casuale per me sconfinare oltre Genova ...ma che volete, la discussione mi appassiona ...
    2 punti
  22. Anni fa partecipai al convegno di NY e lì è prassi identificare tutti quelli che vogliono entrare. Questo non elimina il rischio del furto con destrezza, generalmente perpetrato da qualche cleptomane, ma è un ottimo deterrente contro i Professionisti del furto, ai quali certo non va di far sapere chi sono e dove abitano..... Pagare una cifra simbolica, tipo 3 o 5 euro, magari da scontare al primo acquisto (credo che tutti i commercianti aderirebbero a tale iniziativa) non credo manderebbe nessuno in rovina, nè che si svuoterebbero le corsie del convegno (in tal caso, lasciatemelo dire, erano solo curiosi) Un evento come Verona conta qualche migliaio di visitatori; moltiplicate questo numero per 3 o 5 € cad. e vedrete che ci stanno non solo i "vigilantes" ma pure un carro armato. Da parte mia ho partecipato all'ultima edizione con uno stand grosso (fin troppo....), completo di cassaforte ove riporre le buste delle aggiudicazioni dell'asta del 30 ottobre. Non ero presente con materiale da vendere, salvo i libri, ma ho avuto gli stessi rischi, lo stesso impegno e gli stessi costi di chi, col convegno, "ci campa": autostrada, gasolio, 3 giorni di hotel, pranzi e cene. Oltre a 900 euro di stand. Avete letto bene: NOVECENTO EURO (IVA compresa, sia chiaro) Vorrei quindi che cercaste, per un momento, di immedesimarvi nei commercianti, prima di scrivere che "vogliamo la botte piena e la moglie ubriaca" o che dobbiamo essere presenti anche la domenica perchè "se uno fa della strada ha diritto a trovare il convegno pieno"
    2 punti
  23. 5 euro non basterebbero? ma scherziamo? Ho vissuto per alcuni anni la fiera di militaria all'Ergife a Roma, si pagava una sciocchezza per entrare, di gente ce ne era molta meno che a Verona, i bigliettai erano delle ragazze immagine, non credo che i costi erano elevati. Ripeto, se incassano 15000 euro di soldi ne avanzano anche tanti. Una domanda, ma Verona ha successo perché è il nome a farla rendere così, oppure è il numero e la qualità degli espositori che la compongono che fa la differenza? Se l'ente non ascolta i commercianti, unitevi e cercate un'altra sede, con i tempi che corrono penso che una città che abbia la location giusta e grande abbastanza non abbia problemi a venirvi incontro. Come dice giustamente @@claudioc47, non vi ascoltano? Boicottate le presenze, in fabbrica ci sono gli scioperi, voi potete saltare il giro. Dopo che avranno perso un'incasso del genere invece di approntare un sicurezza degna, vedrete che neanche servirà chiederla la seconda volta, saranno loro a concederla. Poi se non volete rinunciare neanche ad una data per non perdere giustamente incassi, in quel caso, ognuno per se e dio per tutti!
    2 punti
  24. Certo che mi va, ma vi prometto che poi mi taccio altrimenti ho timore di essere troppo invasivo ... Anche Genova ha il suo sole "con sembianze umane" in un eccezionale "Scudo del sole" di Antoniotto Adorno, è molto piccolo in verità ...e forse è soltanto uno scherzo dello zecchiere ...ma è una straordinaria testimonianza ...secondo me...
    2 punti
  25. Nelle fiere di altre categorie merceologiche la registrazione è obbligatoria. La pre-registrazione online ti fa anche avere uno sconto sul biglietto della fiera e ti evita le code. Facendo pagare l' ingresso anche ai visitatori tutti ci aspetteremmo maggiore sicurezza. Non dico di arrivare a pagare 15-20 euro di ingresso come qui in Austria alla "Antiquitaeten Messe" ma 5 euro potrebbe essere un prezzo equo. Il "collezionista" cleptomane continuerà a rubare ma gli zingari segnalati all' inizio di questa discussione non credo si mettano a pagare il biglietto per entrare. E comunque c' è una grossa differenza tra subire il furto di una moneta con quello di tutto lo stock (o della valigetta delle monete!) Per I furti invece lungo il tragitto da e per la fiera non c' è niente da fare se non quanto già segnalato nei post precedenti. Nei miei lunghi viaggi Vienna-Cuneo ci sono state delle volte in cui non mi sono fermato neanche a fare la pipi visti I personaggi che bazzicavano nei parcheggi degli autogrill!
    2 punti
  26. massima solidarietà al malcapitato. Purtroppo in Italia non si pagano i reati contro la persona,figuriamoci quelli contro il patrimonio Purtroppo l'unica difesa sembra essere quella dell'identificazione! Vuoi farti una passeggiata al Veronafil? 10 € di ingresso con relativo buono per banco ristoro e striscio del codice fiscale all'ingresso! La privacy?Chi si comporta correttamente non ha nulla da temere, io sarei contentissimo di essere monitorato,a patto che facciano lo stesso con le centinaia di migliaia di parassiti che ci sono in Italia. La libertà è quella di passeggiare per la propria città senza la paura di essere borseggiato o peggio!!! Se veramente l'organizzazione del maggiore convegno Italiano non vuole sentirci,bene.Lascino pure gli stand deserti!!!
    2 punti
  27. La moneta è stata venduta alla base. Non importa a quanto, sta di fatto che nonostante la segnalazione fatta al venditore (so di certo che è stata fatta) sull'evidente non genuinità del pezzo se ne sono altamente fregati. Gran professionalità direi! mah.. skuby
    2 punti
  28. rilievi intonsi... con bellissima patina iridescente. esemplare mai lavato ha ragione bruno: ad averne così!!! FDC senza se e senza ma!!!
    2 punti
  29. Gli animali spesso ricorrono come simbologia, Mantova, Casale....cervi, cani, qui siamo a Mantova con Vincenzo II Gonzaga ( 1626 - 1627 ), è un ducatone del 1627 altra moneta da urlo della nostra monetazione, al rovescio abbiamo questo cane e indubbiamente Vincenzo II amava i cani, ma quello raffigurato non è dei più tranquillizzanti :blum: , un alano o un molosso , l'aspetto chiarisce tutto del messaggio che si voleva dare :blum: , ma se uno avesse ancora dei dubbi c'è poi la leggenda che specifica meglio il tutto FERIS TANTVM INFENSIS " ostile soltanto alle fiere ", è in pratica un richiamo alla severità del Duca versi i ribelli e credo che miglior ammonimento non poteva mettere, equivale questa moneta praticamente a un avvisso ai naviganti...... Visto che vi piaccioni gli ingrandimenti, e in questo caso sono utili, vediamoci insieme questa cara e buona bestiola :blum: , comunque altra " icona " della monetazione italica.....
    2 punti
  30. Concordo sull'R2, è una moneta che fa parte di una bella serie di giuli di questo pontefice, con legende e raffigurazioni differenti ma caratterizzati tutti da una certa eleganza di stile. La conservazione pare più inficiata da qualche schiacciatura ed un leggero salto di conio che interessa la legenda del rovescio, piuttosto che dalla circolazione, credo che si possa classificare anche BB+. Se noto, sarebbe interessante conoscere il peso dell'esemplare, perchè le irregolarità del tondello non penso derivino da tosatura, che anzi tende solitamente a rendere "perfetti" i bordi. Ciao, RCAMIL.
    2 punti
  31. Un grazie sincero a @@nando12, @@tognon, @@elmetto2007, @@criss22, @@zenith1 e @@lele300. Preziosi come sempre :good:
    2 punti
  32. La responsabilità di un furto è, in parte, di chi il furto lo subisce, non si scappa. Quando non si adottano tutti gli strumenti e le attenzioni necessarie a tutelare i propri beni capita che qualche malintenzionato ne approfitti. Discorso diverso la rapina..... Ciò detto a mio avviso gli organizzatori hanno le loro colpe nella gestione del convegno e, troppo spesso, badano unicamente a portare a casa l'uovo oggi, piuttosto che la gallina domani. Per me è un comportamento miope. Verona è particolarmente colpita da questo problema e non c'è evento che si concluda senza che qualche espositore non si sia visto portar via qualcosa: dalla moneta singola al vassoio intero a......lo stock intero ! I pass per le auto e per il personale sono facilmente replicabili e in passato è capitato persino che non ci fossero sufficienti posti auto per gli espositori (!!) costringendo alcuni di noi a lasciare la propria auto all'esterno. Non vi è poi un adeguato filtro all'entrata: se arrivi prima delle 9 puoi vedere un nugolo di persone accalcate davanti la porta di ingresso del capannone, in attesa di entrare. Ma quelle persone non dovrebbero nemmeno esserci, all'interno della Fiera. Così come dovrebbero essere già tutti fuori dalla fiera all'orario di chiusura, quando i commercianti vanno in quell'immenso cortile (sprovvisto di qualsiasi vigilanza) a caricare la propria macchina (momento delicato che dovrebbe avvenire possibilmente lontano da occhi indiscreti) Che i furti vengano perpetrati in qualunque contesto, anche quello più "sicuro" è ovvio ma questo non deve giustificare certe mancanze. Sarebbe importante la registrazione dei visitatori: fotocopia del documento di identità e pass al collo con un numero, così da poter identificare immediatamente i sospetti. Già così molti malintenzionati girerebbero alla larga.... Poi ben vengano i 3 o 5 euro di entrata, così da pagare qualche guardia in più. Che dico "in più" ? A Verona non ci sono......
    2 punti
  33. Dici bene, caro amico. Hai dato vita a un bellissimo :good: argomento, che è reso possibile da una delle caratteristiche principali della scienza numismatica. L'interdisciplinarietà. Una caratteristica che l'accomuna ad altre scienze affini, come l'araldica. L'argomento è bellissimo e vastissimo. E, soprattutto, brilla di luce propria. La luce dei segni e dei simboli più suggestivi che le monete, e tutti gli altri oggetti della numismatica, possono recare su di sè. Questi segni e questi simboli, a volte, sono immagini forti. Così forti che normalmente "parlano da sole". E per questo sono convinto che noi uomini non abbiamo bisogno di accompagnarle, se non con le poche parole davvero indispensabili. Facciamo un esempio. Che prende le mosse da quest'immagine, da te postata: Eccone una versione a colori: (da: http://flickrhivemind.net/Tags/porc%C3%A9pic/Timeline) Siamo in Francia, precisamente nella Loira, all'interno del castello di Blois. Ma non basta. Queste immagini sanno costruirsi da sole infiniti fili rossi che le uniscono. Ed ecco arrivare un filo rosso che si dipana dalle due figure precedenti. Osserva dov'è finito oggi quest'istrice. Nello stemma della città di Blois: (da: http://www.araldicacivica.it/citta-di-blois-loir-et-cher-france/) :hi:
    2 punti
  34. Volevo postare il 2 centesimi della Repubblica di Haiti, anno 37 (1840) KM# A21 ma a vedere il copechino di Nikita tutto solo soletto, ho pensato di trovargli compagnia con un 2 copechi sempre del 1840.
    2 punti
  35. In Arabia nessuno, ma proprio nessuno ruba. Tutti sapete perchè ....
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  36. TAGLIO : 1 Euro STATO : Grecia AUTORE : Georgios Stamatopoulos TEMA : Tetradracma ateniese (4 Dracme) del V° sec. a.C. TIRATURA 2002 : 61.500.000 Halandri + 50.000.000 Vantaa (S) DATA DI EMISSIONE : 01/01/2002 MATERIALE Parte esterna: nichel-ottone (rame 75% - zinco 20% - nichel 5%) MATERIALE Parte interna: rame-nichel (rame 75% - nichel 25%) DIAMETRO : 23,25 mm SPESSORE : 2,33 mm PESO : 7,5 gr. CONTORNO : Rigato discontinuo Per il 2002 la Zecca finlandese di Vantaa provvede a coniare parte del contingente spettante alla Grecia, le monete sono riconoscibili attraverso la lettera S posta all'interno della 6a stella. _____________________________ Sulla moneta da un euro greco è raffigurata una moneta antica :) In alto si nota l’Anthemion (simbolo della zecca di Atene), era una decorazione floreale largamente usata in Grecia ed in tutte le civiltà ellenistiche. Georgios Stamatopoulos (autore anche di tutti gli altri tagli) prende spunto da un'antica moneta ateniese in argento da 4 dracme risalente al V° secolo a.C. (peso 17 gr. - diametro 25 mm. - spessore 4 mm.) Il Tetradracma era in uso nella Grecia arcaica, fu coniata inizialmente ad Atene intorno al 510 a.C. ed in poco tempo si diffuse in tutto il mondo greco. Furono create per semplificare le operazioni di pagamento in sostituzione del baratto. La monetazione greca si distinse fra tutte per l'elevato livello artistico, il tema preferito dagli incisori greci era la mitologia e la natura. La civetta, animale sacro ad Atena (il cui capo figura sull'altra faccia del tetradracma), nota anche come "civetta di Minerva", è il simbolo della filosofia e della saggezza, il ramoscello d'ulivo dietro al volatile vuole simboleggiare pace e prosperità. La moneta, o la sola civetta, è stata riprodotta anche su francobolli, banconote e monete pre-euro. Simboleggiano le tradizioni greche, mitologiche e culturali, soprattutto quelle filosofiche e scientifiche, che per secoli e secoli hanno accompagnato questa popolazione.
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  37. Il fatto che il collezionista non sia una persona normale :rofl: è cosa ormai accertata :rofl: ; ognuno di noi poi, in ambito numismatico, ha dei segreti, dei piccoli peccati, delle debolezze,che non ha mai confessato, spesso legate alla bramosia di mettere le mani su una monetina mancante... Per quanto riguarda il sottoscritto, due peccatucci li confesso: - per anni ho fatto impazzire una banca di cui ero cliente, andando a svuotare un giorno sì ed uno no la macchinetta automatica di distribuzione dei rotolini, per tornare il giorno dopo con un sacco di stoffa pieno di metallo da versare nel contamonete; ormai mi conoscevano ed una volta il direttore di filiale mi ha cortesemente spiegato che, superato un importo mensile di 250€ di conteggio delle monete, avrebbero applicato una comissione; non ho battuto ciglio ed ho semplicemente ribattuto che avrei cambiato banca. Da quel giorno avevo tutto gratis... :blum: - sto facendo ancora oggi impazzire i titolari di alcuni esercizi che hanno la macchinetta cambia monete: lavanderie a gettoni, distributori automatici di merendine che hanno vicino il cambiamonete, ecc. ; le uniche macchinette che non "attacco" sono quelle degli ospedali, per il quale non è necessario spiegare il motivo :angel: ; credo che ormai sia ricercato in tutta la città, visto che periodicamente batto a tappeto tutte le macchinette della mia zona... :crazy: L'aneddoto che ricordo con più divertimento è stato presso una lavanderia self service, la quale aveva una macchinetta che cambiava banconote e monete in pezzi da 1 Euro; era il periodo in cui prendevo una decina di rotolini da 2 euro dalla banca e poi andavo in questa lavanderia a convertirli in pezzi da 1; una sera ero lì, per fortuna anche con biancheria da asciugare..., nel mentre è passato il titolare, che si è incavolato come una bestia dicendo ad alta voce, dopo una colorita bestemmia: " di nuovo! Non è possibile, se becco quello che mi riempie di 2 euro gli faccio un c... così!!!! ". Ed io lì a caricare la biancheria nella borsa facendo attenzione a non far tintinnare il massiccio peso che c'era nella borsa...... :rofl:
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  38. Passa di mano questo bell'esemplare di "Elmetto" Mi era stato proposto l'anno scorso al convegno di Forlì, non lo avevo preso molto sul serio, poi ho avuto modo di rivalutarlo molto, la patina ha continuato a progredire, nonostante la bustina. Oggi devo dire che è una "signora moneta" Era stato portato ad esempio in una recente discussione Cosa ne pensate? Anche questa perizia penso proprio che non la taglierò! :hi: Renato
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  39. Allego volantino del prossimo convegno di Bergamo. Nel sito del Circolo numismatico bergamasco (l' indirizzo è indicato sul volantino, insieme con l'indirizzo e-mail del Circolo) è disponibile il modulo di prenotazione per gli espositori.
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  40. penso sia Arles (TARL) credo non siano state emesse in Tessalonica per questa tipologia per Constantino
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  41. @@tognon praticamente guardando la foto è come se esaminassi la moneta con una lente da 4X utilizzata da quasi tutti gli operatori (usano lenti da 4 a 7X). Per avere l'effetto a dimensione reale porta l'immagine al 25%. Per me, come dici tu, segnetti non ce ne sono.
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  42. Ciao ragazzi, ho fatto periziare la moneta, questi è il risultato: Autentica FIOR DI CONIO!!!! :blum:
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  43. Mi dispiace dover intervenire ….ma mi tiri per i capelli …. come faccio a non risponderti quando presenti gli animali? …La tua è un’istigazione a delinquere! L’animale genovese è il grifo, noto fin dall'antichità (è raffigurato su ceramiche mesopotamiche ed egizie del quarto e terzo millennio A.C.) è un animale fantastico, mezzo leone e mezzo aquila dotato, secondo le credenze, di forza e potenza sovrannaturali, ed annoverato fra gli animali della mitologia classica, rappresenta l’astuzia, la furbizia e la scaltrezza,. Qui propongo le immagino più belle del grifo, le prime tre sono tre varianti degli antichi sigilli genovesi del XII e XIII secolo dove figura il grifo (Genova) che artiglia l’aquila (Impero) e la volpe (Pisa) (…forse nella terza immagine si spinge anche oltre) circondato dalla orgogliosa legenda: “GRIPHUS UT HAS ANGIT SIC HOSTES IANUA FRANGIT". Cioè, "come il Grifo le artiglia, così Genova spezza i nemici" dove "has" sta ad indicare l'aquila e la volpe”. Nelle successive tre immagini invece i grifi che sono stati raffigurati su alcune monete genovesi. Non voglio tediarvi oltre …
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  44. qspl\spl??non tutti, me compreso, possiamo dare un giudizio univoco ma per questa moneta l'unico dubbio è se FDC o FDC con segnetti...tutto qui, come si può definirla spl??
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  46. Ricordo che su una vecchia guida numismatica ottocentesca o primi novecento lessi tra le varie cose dei consigli per i raccoglitori, una sorta di bon ton o principi da seguire nell' ambiente, uno di questi diceva più o meno che invitare altri collezionisti a casa per ammirare la collezione è sicuramente piacevole ma necessitava sempre accortezza e in particolare bisognava stare attenti sempre e comunque alle proprie monete senza mai perderle di vista perchè la passione comune potrebbe spingere ad atti spiacevoli: per la serie l'occasione fa' l'uomo ladro insomma........ Se considerate che all'epoca i collezionisti erano tutti o quasi personaggi altolocati e benestanti che certamente non avevano bisogno di rubare per motivi economici rapportato ai giorni nostri il consiglio appare ancora più importante. Saluti Simone
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  47. Lo Stato della Città del Vaticano, comunemente chiamato Città del Vaticano o più semplicemente Vaticano, sorto con i Patti lateranense, firmato l’11 febbraio 1929 tra la Santa Sede e l’Italia («L'Italia riconosce alla Santa Sede la piena proprietà e la esclusiva potestà e giurisdizione sovrana sul Vaticano, come è attualmente costituito, con tutte le sue pertinenze e dotazioni, creando per tal modo la Città del Vaticano, per gli speciali fini e con le modalità di cui al presente trattato…»), è un'enclave nel territorio della Repubblica Italiana, inserito nel tessuto urbano della città di Roma ed ha adottato l'euro in base alle preesistenti condizioni di unione monetaria con l’Italia, ma batte moneta propria ed emette propri francobolli postali. TAGLIO : 1 euro STATO : Città del Vaticano ANNO : dal 2002 al 2005 AUTORE : scultore Guido Veroi e incisore Uliana Pernazza, indicati con la sigla “GV • UP INC.”ad arco all’estremità interna del cerchio interno dietro la nuca dell’effige TEMA : profilo del Papa Giovanni Paolo II guardante a sinistra DATA DI EMISSIONE : 01/01/2002 MATERIALE : Bimetallica: corona esterna: nichel-ottone (rame 75% - zinco 20% - nichel 5%); cerchio interno: rame-nichel (rame 75% - nichel 25%). DIAMETRO : 23,25 mm SPESSORE : 2,33 mm PESO : 7,5 g. CONTORNO : Liscio rigato alternati NOTE : Queste monete provengono tutte dalle serie della Zecca ad eccezione di 2000 pezzi del 2002 che vennero immesse nei cosiddetti starter kit Nella faccia nazionale, nel cerchio interno è raffigurato il profilo del Papa Giovanni Paolo II guardante a sinistra, con dietro la nuca, all’estremità interna, la scritta ad arco “GV • UP INC.” (si ricorda che Guido Veroi è lo scultore e Uliana Pernazza l’incisore). Nella corona esterna, nella metà superiore, 12 stelle a cinque punte rappresentanti l'Unione Europea e nella metà inferiore la scritta "CITTA' DEL VATICANO", seguita dal millesimo di conio con sopra il segno “R” della Zecca italiana. Giovanni Paolo II è il nome assunto da Karol Józef Wojtyła, in seguito all’elezione alla Sede Apostolica, avvenuta il 16 ottobre 1978; è stato il 264º vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica, 6º sovrano dello Stato della Città del Vaticano, accanto agli altri titoli connessi al suo ufficio. È stato il secondo papa non italiano (il primo papa non italiano fu l'olandese Adriano VI; tenne il pontificato dal 1522 al 1523), il primo pontefice polacco, e slavo in genere, della storia. Nacque, ultimo dei tre figli di Karol Wojtyła e di Emilia Kaczorowska, il 18 maggio 1920 a Wadowice (Polonia). La sua infanzia fu afflitta da diversi lutti: la madre morì nel 1929, il fratello maggiore Edmund, medico, morì nel 1932 e suo padre, sottufficiale dell’esercito, morì nel 1941. Terminati gli studi nella scuola superiore Marcin Wadowita di Wadowice, nel 1938 si iscrisse all’Università Jagellónica di Cracovia per studiare letteratura, poesia e drammaturgia, ma, nel 1939 le forze di occupazione naziste chiusero l’Università e il giovane Karol andò a lavorare, per potersi guadagnare da vivere ed evitare la deportazione in Germania, in una cava di pietra e successivamente nella fabbrica chimica Solvay. Contemporaneamente al lavoro dal 1942, sentendosi chiamato al sacerdozio, frequentò i corsi di formazione del seminario maggiore clandestino di Cracovia, diretto dall’Arcivescovo di Cracovia, il Cardinale Adam Stefan Sapieha. Nel contempo, fu uno dei promotori del "Teatro Rapsodico", anch’esso clandestino. Dopo la guerra, continuò i suoi studi nel seminario maggiore di Cracovia, nuovamente aperto, e nella Facoltà di Teologia dell’Università Jagellónica, fino alla sua ordinazione sacerdotale a Cracovia il 1 novembre 1946. Successivamente, fu inviato dal Cardinale Sapieha a Roma, dove conseguì, nel 1948, all’Angelicum il dottorato in teologia, con una tesi sul tema della fede nelle opere di San Giovanni della Croce. Durante le vacanze, esercitò il ministero pastorale tra gli emigranti polacchi in Francia, Belgio e Olanda. Nel 1948 ritornò in Polonia e fu coadiutore prima nella parrocchia di Niegowić e poi in quella di San Floriano, in città, e cappellano degli universitari fino al 1951, anno in cui riprese gli studi filosofici e teologici. Nel 1953 ottenne il dottorato in filosofia all’Università cattolica di Lublino con una tesi sulla possibilità di fondare un’etica cristiana a partire dal sistema etico di Max Scheler. Più tardi, divenne cappellano e professore di Teologia Morale ed Etica nel seminario maggiore di Cracovia e nella Facoltà di Teologia di Lublino. Il 4 luglio 1958, il Papa Pio XII lo nominò Vescovo titolare di Ombi e Ausiliare di Cracovia. Dal 1962 al 1965 partecipò al Concilio Vaticano II, apportando un importante contributo nell’elaborazione della costituzione Gaudium et spes. Il 13 gennaio 1964 fu nominato Arcivescovo di Cracovia dal Papa Paolo VI che lo nominò anche Cardinale il 26 giugno 1967. Divenuto Cardinale, tra il 1967 e il 1977, rappresentò il suo paese in cinque sinodi vescovili internazionali. Il 16 ottobre 1978 fu eletto al soglio pontificio dopo il brevissimo pontificato di Giovanni Paolo I (34 giorni), in memoria del quale volle ereditare il nome: prese il nome di “Giovanni Paolo II” e il 22 ottobre iniziò solennemente il ministero Petrino, quale 263° successore dell’Apostolo. Il suo pontificato è stato uno dei più lunghi della storia della Chiesa: è durato quasi 27 anni. Fin dall'inizio del pontificato, fu chiara la sua intenzione di influenzare la politica mondiale: agli inizi del 1979 ricevette il ministro dell'URSS, Gromyko, nel giugno del 1980 a Parigi parlò all'UNESCO. Ma il 13 maggio 1981 l'estremista turco Mehmet Alì Agca attentò alla vita del Papa che faceva il suo ingresso in piazza San Pietro. Si ricorda che nel maggio del 2000, durante il viaggio di Giovanni Paolo II a Fatima, il cardinale Sodano svelò il terzo segreto di Fatima, trascritto nel 1941 da Lucia (l'unica sopravvissuta dei tre pastorelli che raccolsero le rivelazioni nel 1917), riguardante la lotta dei sistemi atei contro la Chiesa, ma nel quale era scritto "il Vescovo vestito di bianco che cade a terra come morto sotto i colpi di arma da fuoco", un'allusione all'attentato del 1981. Il Papa, a causa della ferita all’intestino provocata dallo sparo dell’attentatore, subì un'operazione durata sei ore e presto tornò sulla scena internazionale. Nel giugno del 1982 ricevette le credenziali del primo ambasciatore inglese in Vaticano dal regno di Enrico VIII. Nel settembre dello stesso anno ricevette privatamente il leader palestinese Yassser Arafat e nel febbraio 1985 diede udienza al leader israeliano Simon Peres. Il suo amore per i giovani lo spinse ad iniziare, nel 1985, le Giornate Mondiali della Gioventù (nel corso del suo Pontificato si sono tenute 19 edizioni della Giornate Mondiali della Gioventù in cui si sono riuniti milioni di giovani in varie parti del mondo). Nel settembre del 1993 ricevette l'imperatore Akihito e poche settimane dopo Gorbaciov. Data la sua attenzione per la famiglia a partire dal 1994 iniziò gli Incontri mondiali delle Famiglie e nell'ottobre dello stesso anno iniziarono le relazioni diplomatiche fra il Vaticano e l'OLP. Alla fine del 1994 il Time proclamò Giovanni Paolo II uomo dell'anno. Nel novembre 1996 ricevette Fidel Castro e nel febbraio dell'anno successivo il nuovo premier israeliano Netanyahu. Nonostante il morbo di Parkinson non interruppe mai i viaggi per il mondo. Nell'aprile del 2000 in San Pietro chiese solennemente perdono per i "peccati presenti e passati della Chiesa, dalle crociate ai silenzi sulla persecuzione degli ebrei, dal maschilismo allo schiavismo, dalle ingiustizie sociali all'inquisizione". Nel maggio 2001 si recò in Grecia per proporre una riconciliazione fra le due Chiese con le scuse agli ortodossi per il sacco di Costantinopoli e il simbolico abbraccio al patriarca greco e poi in Siria con la storica visita a una moschea. Giovanni Paolo II morì a Roma, nel suo alloggio nella Città del Vaticano, alle ore 21.37 del 2 aprile 2005, mentre volgeva al termine il sabato e si era già entrati nel giorno del Signore, Ottava di Pasqua e Domenica della Divina Misericordia. Da quella sera e fino all’8 aprile, quando si celebrarono le Esequie del defunto Pontefice, più di tre milioni di pellegrini sono confluirono a Roma per rendere omaggio alla salma del Papa, attendendo in fila anche fino a 24 ore. Fu sepolto nelle Grotte Vaticane. Il 28 aprile dello stesso anno, il Santo Padre Benedetto XVI concesse la dispensa dal tempo di cinque anni di attesa dopo la morte, per l’inizio della Causa di beatificazione e canonizzazione di Giovanni Paolo II. La Causa fu aperta ufficialmente il 28 giugno 2005 dal Cardinale Camillo Ruini, Vicario Generale per la diocesi di Roma. Il 1 maggio 2011 è stato beatificato e il 27 aprile 2014 Papa Francesco ha proclamato santi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. La celebrazione è coincisa con la festa della Divina Misericordia. La festa liturgica è iscritta nel Calendario Romano generale al 22 ottobre, con il grado di memoria facoltativa. Dall’inizio del suo Pontificato, Papa Giovanni Paolo II ha compiuto 146 visite pastorali in Italia e, come Vescovo di Roma, ha visitato 317 delle 332 parrocchie romane. Ha compiuto 104 viaggi apostolici nel mondo. Tra i suoi documenti principali si annoverano 14 Encicliche, 15 Esortazioni apostoliche, 11 Costituzioni apostoliche e 45 Lettere apostoliche. A Papa Giovanni Paolo II, come privato Dottore, si ascrivono anche 5 libri: “Varcare la soglia della speranza” (ottobre 1994); "Dono e mistero: nel cinquantesimo anniversario del mio sacerdozio" (novembre 1996); “Trittico romano”, meditazioni in forma di poesia (marzo 2003); “Alzatevi, andiamo!” (maggio 2004) e “Memoria e Identità” (febbraio 2005). Papa Giovanni Paolo II ha promulgato il Catechismo della Chiesa cattolica e riformato i Codici di diritto Canonico Occidentale e Orientale. Ha creato nuove Istituzioni e riordinato la Curia Romana. Ha celebrato 147 cerimonie di beatificazione - nelle quali ha proclamato 1338 beati - e 51 canonizzazioni, per un totale di 482 santi. Ha tenuto 9 concistori, in cui ha creato 231 Cardinali e 1 in pectore. Ha presieduto anche 6 riunioni plenarie del Collegio Cardinalizio. Ha convocato 15 assemblee del Sinodo dei Vescovi: 6 generali ordinarie (1980, 1983, 1987, 1990; 1994 e 2001), 1 assemblea generale straordinaria (1985) e 8 assemblee speciali (1980, 1991, 1994, 1995, 1997, 1998 e 1999). Ha tenuto oltre 1160 Udienze Generali del mercoledì, 738 udienze con Capi di Stato, e 246 udienze e incontri con Primi Ministri e 38 visite ufficiali. Il suo approccio laborioso, vivace ed energico all'ufficio pontificio, la sua incessante attività apostolica svolta in innumerevoli viaggi, la capacità di riflessione e di mediazione politica e la difesa dei valori tradizionali della Chiesa, quali il diritto alla vita, i diritti umani, la libertà di culto, la difesa della famiglia, la pace nel mondo, la sconfitta dell'oppressione, le prese di posizione contro l'aborto e l'eccessiva materializzazione dei costumi e della vita pubblica hanno conferito un'ampia risonanza e popolarità alla sua persona, che ha raggiunto una vastissima notorietà sia nel mondo cattolico sia presso gli ambienti laici che di altre confessioni.
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  48. Io vi riporto questi 20 Kreuzer del 1774 coniati dal principe-abate Beda Angehrn von Hagenwil (1767-1796) dell'abbazia di St. Gallo (Svizzera), incisi dal medagliere Haag.
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  49. Quoto pienamente il ragionamento di Cliff. Noto pure io una crisi nel passaggio di consegne dalla vecchia alla nuova generazione, inteso nel senso di veri contenuti e informazioni. Sarò severo, ma mi rattrista molto constatare la scarsa tendenza nei giovani ad approfondire gli aspetti più strettamente culturali (naturalmente ci sono eccezioni, ma sono poche).
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  50. Ciao a tutti, come vi sembra? :)
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