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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/01/14 in Risposte
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Vorrei dire due parole dal punto di vista di un organizzatore di convegni, ed esattamente di quello di Bergamo organizzato dal Circolo numismatico bergamasco ( in primis da Vezio Carantani, vero artefice delle nostre manifestazioni, venuto a mancare lo scorso agosto): - giorni e orari: mi sono sempre sentito in grande imbarazzo nei confronti dei visitatori quando le sale del Convegni si presentavano mezze vuote. In anni passati il convegno si organizzava al sabato e alla domenica, ma a un certo punto la domenica pomeriggio non c'erano più commercianti; abbiamo ridotto l'orario fino alle 14, ma molti se ne andavano al sabato sera perché la mezza giornata alla domenica non giustificava i costi di alloggio sabato notte. Abbiamo quindi provato ad aprire solo al sabato, adesso facciamo venerdì pomeriggio e sabato tutto il giorno: sembra la soluzione più gradita, ma diversi commercianti al venerdì non vengono e molti altri se ne vanno nel primo pomeriggio di sabato per motivi di sicurezza se devono affrontare viaggi lunghi, e inoltre alcuni non partecipano più al convegno perché non spostano il materiale per un solo giorno e mezzo. Dico tutto ciò non per criticare il comportamento dei commercianti, che possono avere le loro buone ragioni, ma per sottolineare che una soluzione condivisa non c'è - convegno riservato ai soli commercianti ufficiali e introduzione del biglietto: l'abbiamo sperimentato una volta diversi anni fa dopo consultazioni e accordi con la NIP, ma all'ultimo momento abbiamo dovuto contattare altri espositori per mancanza di un numero sufficiente a non fare un bagno di sangue con le spese. Circa il biglietto, un disastro: critiche e contestazioni da parte di molti visitatori perché così non si propaganda la numismatica, perché perché perché .... - guadagni: parlo ovviamente per il nostro Circolo, non so e non voglio fare conti in casa d'altri. Abbiamo dovuto cambiare sede nel corso degli anni (quest'anno organizziamo la 50a edizione) perché ci risultava impossibile coprire i costi. Siamo un Circolo privato con una sessantina di Soci, ci paghiamo una sede decorosa in centro città e non abbiamo sovvenzioni. L' affitto della sala per il Convegno, che abbiamo cercato di mantenere sempre di una certa eleganza e confort, costa non poco; il servizio di vigilanza con guardie armate, ininterrotta dall'orario di apertura ai commercianti a quello di partenza, notte compresa, pure. In pratica, se tutti i commercianti previsti partecipano abbiamo un guadagno trascurabile, se uno o due, per motivi imprevisti, è assente andiamo in perdita. E non calcoliamo i costi "organizzativi" sostenuti personalmente dagli organizzatori. - sicurezza: come detto, abbiamo guardie giorno e notte, vedremo quest'anno di istruirle meglio alla luce dei recenti episodi di furti. Noi organizzatori, io stesso personalmente, passiamo buona parte del Convegno a "passeggiare" tra i tavoli con l'intenzione di dare un occhio alle monete di interesse e un altro a potenziali "clienti indesiderati". Lo scarico e il carico del materiale degli espositori avviene attraverso un garage dell'hotel adiacente la sala di esposizione. Dico ciò a difesa dell'operato di organizzatori - certo non solo quelli del Circolo di Bergamo - che fanno il possibile, e devo dire proprio solo per passione. E' evidente che garanzie sulla sicurezza, al di là di quanto previsto, non ne possiamo dare. - Prendo l'occasione di questo mio intervento per anticipare che al prossimo Convegno di Bergamo premieremo Franco Bassani per la sua partecipazione a tutti i nostri 50 convegni ! Fin d'ora, grazie Franco, da sempre amico del Circolo numismatico bergamasco. Gianpietro Basetti7 punti
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l'altro acquisto veronese è stato questo...stesso regnante,stesso metallo. in mano risulta molto fresca e con un bel lustro soprattutto al rovescio dove nel campo si vedono direi i segni della pulizia del tondello pre-coniazione al dritto c'è ancora ferdinando che porta l'orecchino :D ...insomma..ditemi un po come la vedete. grazie a tutti quelli che interverranno e un salutone alla sezione. marco5 punti
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Taglio: 1 euro Nazione: Germania A Anno: 2007 Tiratura: solo in divisionale Conservazione: BB Luogo: Milano5 punti
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TAGLIO : 1 Euro STATO : Cipro TIRATURA 2008 : 28.000.000 (Vantaa-Finlandia) AUTORE : Erik Maell e Tatiana Soteropoulos. TEMA : Idolo di Pomos DATA DI EMISSIONE : 01/01/2008 MATERIALE parte esterna : nichel-ottone (rame 75% - zinco 20% - nichel 5%) MATERIALE parte interna : rame-nichel (rame 75% - nichel 25%) DIAMETRO : 23,25 mm SPESSORE : 2,33 mm PESO : 7,5 gr. CONTORNO : Rigato discontinuo L'idolo di Pomos è una scultura cruciforme preistorica del periodo Calcolitico (III millennio a.C.), rappresenta una donna con le braccia aperte, molto probabilmente era un simbolo di fertilità. Nell'isola di Cipro l’esistenza di insediamenti umani risale fin dal Neolitico (VII millennio a.C.). E' stata trovata vicino al villaggio cipriota di Pomos. Oggi è esposta al Museo Nazionale cipriota di Nicosia________ Vi è raccolta una panoramica generale sull’evoluzione della Storia dell’Arte cipriota antica a torto sminuita dal confronto con la grande arte greca. (mosaico di Leda, Cipro) Di figure femminili cruciformi simili ne sono state ritrovate in gran numero, quelle di dimensioni più piccole erano indossate attorno al collo come amuleti. Cipro è posta al crocevia tra Europa, Asia e Africa, sulle sue coste vide approdare Fenici ed Assiri, Egiziani e Persiani, Greci, Romani, Bizantini e Crociati, quest'ultimi ne fecero una propria base sulla rotta per la Terra Santa. E poi ancora Veneziani e Ottomani, fino ad arrivare in tempi più recenti agli Inglesi. Di ognuno conserva tracce e ricordi, testimonianze, consuetudini e resti di insediamenti archeologici. Un patrimonio variegato che oggi costituisce un museo all'aria aperta, perfettamente integrato con la scenografia del paesaggio. ___________________________________________ La moneta da 2 euro è identica tranne: TIRATURA 2008 : 25.000.000 (Vantaa-Finlandia) MATERIALE parte esterna : rame-nichel (rame 75% - nichel 25%) MATERIALE parte interna : nichel-ottone (rame 75% - zinco 20% - nichel 5%) DIAMETRO : 25,75 mm SPESSORE : 2,20 mm PESO : 8,5 gr. CONTORNO : Zigrinato con il motivo : 2 ΕΥΡΩ 2 EURO 2 ΕΥΡΩ 2 EURO4 punti
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ciao, penso che arrivata la moneta della VITA si cominci dopo poco a ricercare la seconda e cosi via ..... questa MALATTIA che ci ha colpiti, nel profondo, non credo ci lasci andare dopo aver trovato UNA moneta, anche se la più ricercata e amata. Dentro di noi sappiamo che LEI è li nel cassetto/espositore/cuore /ect ma come una droga cercheremo altre monete che ci facciano sentire appagati/altro.... Roberto4 punti
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@@lele300 di Vitalini o di altri figli d'arte ne nascono uno su 1 milione... purtroppo neanche io sono figlio di papà, ne mio padre mi ha trasmesso questa passione... ho iniziato con le lire della repubblica raccolte dalla circolazione alla fine degli anni '90 ... poi ho proseguito; quando ho iniziato a frequentare i mercatini ho visto monete nuove, che non erano presenti nel mio immaginario: le 1 e 2 lire in alluminio (già fuori corso da decenni prima della mia nascita), la prima serie alluminio: le 10 lire pegaso, le 2 lire spiga... e le 500 lire caravelle. Acquistai delle lirette in alluminio da noto commerciante, da neofita mi sembravano molto belle, ma erano pulite. Solo iniziando ad affinarmi e vedendo quale fosse il vero FDC, le ho cambiate pian piano tutte... un amico un giorno mi disse "ma perchè non collezioni VEIII? Sono monete che hanno un fascino maggiore, hanno più storia". Avendo già la concezione del FDC, sono partito dai centesimi... dopo 1 o 2 acquisti di lotti impero e api di bassa conservazione, ad un convegno locale acquistai per 15€ un esemplare da 5 centesimi spiga 1921 FDC rosso... l'anno più comune, ma era veramente una gioia per gli occhi. E così, mese per mese iniziavo a risparmiare qualcosa, da semplice ragazzetto e studente. Mettendo da parte pochi spiccioli, ho comprato via via pezzi tanti pezzi FDC. Poi ho scoperto le aste: ho ammirato esemplari di prima scelta, e così tra aste e convegni mi sono costruito la mia collezione: prima il rame, poi il nichel, e poi molto più tardi dedicandomi agli argenti. voglio mostrarti una parte del rame che ho in collezione... Io rispetto chi colleziona monete circolate, ma non mi stupirei se un giorno il nostro amico svoltasse verso le monete di alta conservazione (di rilievi le monete di VEIII sono dei piccioli gioielli!!), oppure cambi verso monetazioni più antiche, come è giù successo ad altri amici4 punti
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La patina, la freschezza del metallo, che purtroppo le mie foto non fanno apparire, qui ci vorrebbe la professionalità de "Il Numismatico", ne fanno un pezzo unico per bellezza e particolarità! Ci ho messo qualche mese a decidere, ma alla fine ho deciso di metterlo in collezione! E' un vero capolavoro! Lasciarlo nella plastica è un delitto, ma penso che raggiunto questo livello la patina non andrà oltre. Renato3 punti
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Buon pomeriggio. Ho acquistato online alcune monete del Regno Unito. Attendo un coppia di Penny in rame (1825 e 1841), che sono la mia monetazione preferita. Nel frattempo è appena arrivato questo sixpence 1757, di cui posto la foto. La conservazione mi sembra superiore allo splendido.. Cordialità. Renzo ********************************************************3 punti
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Vado per una volta controcorrente, il sogno nel cassetto è un sogno per il forum, per la numismatica italiana, mi piacerebbe rivedere una discussione generalista, anche per solo periodo storico, in cui gli attori del forum delle varie aree monetarie parlassero e scrivessero insieme coralmente e si potessero confrontare. Per fare un esempio, eravamo nel febbraio 2012, e quasi per scherzo iniziai " I primi grossi italiani ", parteciparono quasi tutti, fu uno spettacolo di immagini e descrizioni, 54 pagine, 802 interventi, 31.000 letture, una discussione che unì tutti.....chissà....3 punti
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Penso che il convegno di Bergamo sia l'esempio di come vada organizzato un "piccolo" convegno, ed il piccolo è da ritenersi in senso positivo. L'aspetto che mi ha sempre colpito in positivo, quando ci sono stato, è la location sempre bella e facilmente raggiungibile. Poi l'attenzione alla sicurezza che fa sentire tutti i partecipanti sicuri per quanto possibile in una struttura aperta al pubblico. Il convegno di Bergamo dovrebbe essere preso ad esempio da tanti altri convegni, anche maggiori, su come organizzare il convegno al meglio. Ribadisco però che se vogliamo limitarci a Verona e Vicenza che dovrebbero essere i due convegni più prestigiosi, l'unico modo è sfruttare le esperienze dei commercianti che vanno all'estero per riproporre gli aspetti positivi che caratterizzano i convegni esteri di primaria importanza: 1) i commercianti devono per tempo mandare l'elenco dei nomi di chi sarà presente al tavolo allegando fototessera; 2) il convegno dovrebbe svolgersi il venerdì,il sabato e la domenica fino alle ore13 per il pubblico con biglietto ad € 5; 3) il giorno precedente al convegno, l'apertura per i SOLI commerciati accreditati con pass con foto è alla mattina; dalle ore 13 possibilità di ingresso anticipato per i clienti con costo del biglietto di € 40 o 50 previa registrazione durante la mattina fornendo gli estremi del documento di identità e con il nome da riportarsi sul badge che devono avere per entrare (chi non fornisce il documento semplicemente non entra); 4) parcheggio per i commercianti riservato, custodito fino alla chiusura del convegno della domenica alle 13 e senza possibilità di accesso ai privati. Di migliorie poi se ne possono fare tante altre, come anche dare modo ai commercianti che vogliono ripartire il sabato pomeriggio di farlo a costo di una piccola penalizzazione, tipo la cauzione che si diceva sopra. In conclusione, se si vuole le cose possono cambiare, ma sono gli organizzatori dei convegni (Circolo a Verona, Ente Fiera a Vicenza) a doverlo fare. Se poi viene chiesto un aiuto ai commercianti da un punto di vista organizzativo, penso che nessuno glielo negherà.3 punti
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Non vedo altro modo per dare un segnale agli organizzatori. Certo, se a farlo è solo la "Varesi" nulla cambierà; spero che anche altri colleghi facciano lo stesso ma ne dubito, vedo troppo interesse al "cassetto".....3 punti
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@@elmetto2007 la mia storia è molto simile alla tua....ma per arrivare dove sei/sono arrivato ci vuole tanto amore a passione per il collezionismo, si inizia quasi sempre dal basso e pian piano si sale ma chi spende 12 euro per tre argenti và sempre dico sempre incentivato, quì sento dire si ma....ma che si ma....aiutiamo i nuovi arrivati....un giorno miglioreranno di sicuro nello scegliere le monete, e passeranno alle alte consevazioni ma....da lì si deve partire....dal basso perchè se si punta subito, senza una base solida, al FDC si rischia di fare tanti danni....e di spendere tanti soldi.... Chiudo facendoti i complimenti per le monete e per augurarmi/augurarti di trovare un giorno un degno successore alla nostra pazza passione.... Saluti ;)3 punti
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Taglio: 50 cent Nazione: San Marino Anno: 2005 Tiratura: 179.712 Conservazione: BB Luogo: Milano3 punti
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Salve, volevo mostrarvi la mia prima piastra borbonica... Credo sia abbastanza ben conservata ( i colpetti al dritto sono dovuti all'incisione del bordo stesso ) ma aspetto comunque pareri ben più autorevoli. Ringrazio anticipatamente tutti coloro che interverranno e vi auguro una lieta giornata. Saluti.2 punti
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__________________ 1842 Spagna Isabella II di Borbone (1830-1904) 8 Maravedis - Rame2 punti
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Io sono cattivo, il mio sogno è quello di essere il primo a descrivere una variante o una moneta inedita che possano diventare poi il sogno nel cassetto di qualcun altro... piccole cose insomma :D :D :D2 punti
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Perfettamente d'accordo con gli ultimi interventi. Va benissimo anche il biglietto d'ingresso e la tracciatura di chi entra ed esce, ma lo vogliamo dire che abbiamo il sacrosanto diritto di non essere messi in una (ex) stalla e a servizi da fiera e non da foro boario??? Se l'ambiente fosse migliore, forse le presenze lo sarebbero altrettanto e magari i banchi rimarrebbero pieni fino alla fine. Dico sempre che la numismatica è di fatto una nicchia se raffrontata al mercato dell'arte (sia pur in caduta al momento). Esistono però persone con disponibilità economiche non secondarie anche fra gli appassionati di numismatica. Alcuni di essi partecipano e li vediamo fra di noi, altri (ne conosco) non ce li vedo proprio in una palestra, in un tendone o ancora in un'ex stalla a cercare monete. Non è in ogni caso dignitoso per nessuno di noi l'ambiente dei convegni e i servizi annessi. Lo vogliamo ribadire o no? Non vorrei che gli organizzatori mettessero il biglietto e le risorse diventassero un'ulteriore fonte di guadagno per loro e di incazzature per i fruitori, mercanti e collezionisti. I servizi devono migliorare, ancorpiù se la gente deve pagare l'ingresso!2 punti
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"All'avvocato dico che ha ragione sul discorso del rispetto delle norme contrattuali, ma che le problematiche di Verona non sono solo quelle, ahimè... Non so se con "avvocato" intendessi rivolgerTi a me....se così fosse, un più diretto Michele o bizerba62 sarebbe estremamente apprezzato... :pardon: Che le problematiche siano innumerevoli sono perfettamente d'accordo. Però se vogliamo far "crescere" un Convegno che, non nascondiamocelo, la stragrande maggioranza degli operatori italiani numismatici non diserterebbe mai se non per forza maggiore, vuoi anche solo per motivi di "rappresentanza", bisognerà accettare delle misure che richiamano tutti all'ordine e al sacrificio. Ok far pagare un biglietto al pubblico, con il cui ricavato si finanzi il rafforzamento della sicurezza dentro la Fiera (parcheggio incluso); personalmente, per motivi di sicurezza, sarei anche favorevole all'identificazione di chi entra. Chi non vuole dare i suoi dati starà fuori. Pazienza. Ma, a naggior ragione se fai pagare il biglietto, il Convegno si deve concludere, senza eccezioni, la domenica alle 13 e nessuno se ne deve andare prima, sotto pena di "ritorsioni". Non ci devono essere i soliti favoritismi all'italiana, come i "furbi" che lasciano la macchina per tutte le giornate del Convegno a fianco al padiglione, dove non potrebbe essere lasciata, giusto perchè non hanno voglia di farsi la scarpinata fino al parcheggio e con un escamotage l'hanno fatta franca. "Tanto non possono portartela via..." I tavoli non assegnati per mancato arrivo dell'espositore che li aveva prenotati, devono essere interdetti a quei soggetti che entrano in fiera con la precisa consapevolezza che tanto quache tavolo vuoto da occupare abusivamente lo si trova sempre. Non sto insinuando che le merci offerte da costoro siano per forza di provenienza illecita, ma sto solo dicendo che queste "occupazioni" non sono ammissibili se pensiamo a chi invece il tavolo lo ha regolarmente pagato. Se c'è un tavolo libero, vadano in Segreteria e regolarizzino la loro posizione. Da un pò di tempo a questa parte all'interno del Convegno di Verona (non fuori dall'area fieristica...lì ci possono stare quanto vogliono...) hanno fatto la loro comparsa dei questuanti che ti molestano per chiederti soldi a favore di questa o di quella più o meno nobile causa. Non parlo della Croce Rossa ma di altre organizzazioni private. Mi chiedo: questa gente è autorizzata a svolgere dentro la Fiera tali attività o è abusiva? Che c'entrano con il Convegno? E se fossero dei "pali", che con la scusa di chiederti l'obolo a favore delle popolazioni terremotate dell'Honduras in realtà tiene sott'occhio la situazione? Ci si rende conto della "delicatezza" economica del materiale che hanno sul banco di espositori numismatiici? A volte, in due plateaux di monete d'oro ci possono essere centinaia di migliaia di euro. Insomma, il pagamento del biglietto (basterebbero anche 5 euro, così non si svena nessuno) ma sopratutto l'identificazione, che se ci si organizza potrebbe anche avvenire in anticipo mediante registrazione online, eliminirebbe un bel pò di "zavorra", rendendo l'ambiente della fiera certamente più salubre. Dopodichè, fuori dalla fiera ci può essere anche il "far west"; li, però, sta a noi un pò arrangiarci e un pò adottare precauzioni di buon senso, che sono normalmente sufficienti a farci arrivare a casa sani e salvi (nel 99% dei casi). M.2 punti
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Il plateau sfilato al commerciante, a parte che non lo inserirei nel novero dei furti clamorosi, sappiamo tutti e due che era evitabilissimo, allo stesso modo del furto con destrezza da Kunker, e in maniera identica anche il furto dell'incasso a Rauch, lasciato a portata di mano in un borsetto sul tavolo in chiusura qualche anno fa o lo sfilamento dell'incasso dalla giacca lasciata appesa al divisorio dello stand accaduto ad un altro commerciante . Il furto della moneta d'oro da qualche decina di mila euro, idem, se hai monete di tal fatta, e qualcuno ti chiede di vederla, gliela mostri ma stando molto accorto ad eventuali sostituzioni, oppure lo fai accomodare dietro. Quindi direi che i casi citati rientrino nella casistica di quegli eventi che si possono ridurre con l'adozione di qualche precauzione in più. Cassaforte chiusa tra un'operazione e l'altra. Borsetto ben custodito, incasso non lasciato in giro ma sulla persona, possibilmente nella tasca davanti o a tracolla. Vigilanza sul materiale del tavolo senza perdersi in accademici ragionamenti che riducono l'attenzione. Massima precauzione quando si mostrano monete da migliaia di euro e che siano facilmente sostituibili ( le monete del regno la cui rarità e valore sono date da anno e zecca sono le più colpite dal giochetto della sostituzione con moneta identica ma di anno comune). Insomma, cercare di prestare la massima attenzione e ridurre al minimo le possibilità dei furti con destrezza. E' pur vero che nel bailamme del convegno non è facile adottare certi accorgimenti, ma non vedo alternative. Non sarà un incremento della vigilanza che eviterà questi piccoli furti con destrezza, non se ne accorgerebbero dopo più di quanto se ne accorgano adesso. La prevenzione va fatta a monte ( che va di moda dirlo) , con i biglietti e,possibilmente, la registrazione dei visitatori così come proposta qualche post fa da un altro forumista.2 punti
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Più o meno i ragionamenti fatti sul rispetto dell'orario di apertura li comprendo e li approvo. Insisto sulla necessità dell'introduzione di un biglietto di ingresso ( da far recuperare o sugli acquisti eventuali o tramite biglietti omaggio inviati dai commercianti ai clienti abituali) che farebbe da filtro e con cui si potrebbe potenziare la vigilanza il cui maggior costo , in questo modo , non graverebbe solo sulle spalle dei commercianti, che già pagano anche troppo per lo spazio espositivo e tutte le spese accessorie, ma , dato che anche i borseggi dei visitatori sono all'ordine del giorno, si dividerebbero costi e benefici in modo più equanime. Però vorrei ricordare che i furti più clamorosi s cui si è fatto riferimento e anche quelli a cui non lo si è fatto, ma di cui si ha notizia, non sono MAI avvenuti all'interno della struttura espositiva o nel parcheggio interno. Sono avvenuti fuori da questi spazi, Parcheggio esterno ( Vicenza) Autogrill ( l'ultimo e anche altri) autostrada, ascensore di casa e così via. Quindi mi chiedo: in concreto, a parte evitare o ridurre qualche furtarello all'interno del convegno, che è già un rischio che con pochi accorgimenti e un po' di attenzione si può ridurre di molto, un aumento della sorveglianza, quali benefici effetti può mai avere su eventi che si verificano fuori dagli spazi sorvegliati dalla stessa?2 punti
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"Ok, il regolarmento abbiamo capito che c'è e a quanto sembra non viene rispettato da tutti. Immagino che regolamento o meno, l'organizzazione dovrebbe fornire un luogo idoneo sia dal punto di vista igienico sanitario, un'illuminazione adeguata al fatto che si vendono oggetti piccoli e non cavalli (con tutto il rispetto) e sicurezza almeno dentro il convegno e nel parcheggio". Cosa significa? I locali della Fiera sono certamente poco eleganti, ma sono (voglio crederlo...poi in Italia non si sa mai) a norma, sia sotto il profilo dell'agibilità che delle altre regole che devono possedere i locali adibiti a quel genere di manifestazioni pubbliche. D'altonde, credo che a Verona la stagione fieristica non si limiti ad ospitare solo il Veronafil e i cavalli... Se poi si ritengono quei padiglioni inadeguati, poco illuminati, puzzolenti....non è che l'abbia prescritto il medico che si debba prendere un tavolo. Quella è l'offerta. Se piace la si sceglie, se non piace la si rifiuta. Però non si può dire che non la si conosca o che non si conoscano i termini del regolamento, quando si affitta un tavolo. Quindi, francamente, non capisco il senso dell'osservazione. "Lo ripeto, sono certo che i commercianti si fermerebbero tranquillamente la domenica, se non fosse inutile." La questione è un'altra. Che mi pare non si voglia capire. C'è l'obbligo contrattuale di rimanere. Utile o inutile, c'è un contratto. Quando e se si decideranno a fare come a Monaco o Vienna, dove chi va via prima della fine del Convegno poi non avrà più il tavolo, vediamo che cosa succederà. Se non si accetta quell'obbligo, si vada altrove dove si sbaracca quando lo si ritiene più opportuno, non si vada a Verona. "Piccola differenza: quando arrivi a Verona prima di prendere possesso dello stand devi pagare (non esistono tariffe per uno, due o tre giorni). Poi, se giri i tacchi e vai a casa nessuno ti dice nulla perchè hai ottemperato al contratto, almeno alla voce più importante ;). Anche nei centri commerciali i commercianti pagano l'affitto dei locali che occupano. E per loro questa è certamente l'obbligazione contrattuale più importante da assolvere, ma ce ne sono anche altre. Ad esempio, c'è quella di tenere aperti i negozi durante l'orario di apertura del centro commerciale. Se dopo 8 ore, perchè non arriva gente, chiudo il negozio e me ne vado a casetta, la società di gestione del centro commerciale mi contesta l'inosservanza del contratto e mi infligge una penale. :pardon: Come mai? Perchè c'è scritto così nel contratto che ho firmato. "Purtroppo l'art. 11 del regolamento non rispettato rientra nei tanti divieti che ci sono a Veronafil e che per mille motivi (validi?) non vengono fatti rispettare: divieto di fumare (non ci fanno più caso neanche i vigili del fuoco che girano per gli stand), divieto di occupare tavoli vuoti per fare mercato, divieto di cedere i pass a persone non aventi diritto, ecc." Già, ma infatti ho premesso che il "casino" è generale e rientra nel sistema italico di fare le cose. "Il che, secondo le dinamiche tipicamente italiane, lascia intendere una posizione di debolezza degli organizzatori nei confronti dei commercianti e frequentatori. Insomma, un "lasciamo fare, altrimenti non vengono" Così sembrerebbe, anche se ciò si scontra contro la risposta che a suo tempo diedero ad Alberto che "...di commercianti che vogliono il tavolo ne troviamo quanti ne vogliamo" Era un bluff della Segreteria del Convegno? Mah. Certo che di questo passo, hai voglia di abituare gli italiani ai "Convegni di qualità". M.2 punti
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Se e quando potrai dimostrare quanto scrivi, se ne potrà anche discutere, fino a quel momento, le facili dietrologie da bar, lasciamole, appunto, al bar. petronius2 punti
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Perfetto, hai centrato esattamente il punto, era proprio questo che volevo dire nel mio primo intervento .... non c'è tempo di gustare, assimilare apprezzare una moneta che già ne escono altre. Ovviamente esiste anche il discorso economico che non si può negare è aumentato sia che la tua collezione la completi subito sia che la completi in seguito. IL TROPPO STROPPIA !!!!2 punti
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La prima volta che andai al Veronafil fui colpito da due immagini che ho ancora ben vive: un tizio che sfoggiava con totale tranquillitá una mazzetta alta 1 cm di 500 euro e altri due che svuotavano dei sacchetti di sterline d'oro su un banchetto isolato e le contavano/esaminavano come fossero dei spiccioli in lire della repubblica. Io pensai questi sono matti, basta seguirli una botta in testa e il delinquente di turno s'é fatto la giornata. In quell' occasione mi accompagnó un amico a cui poi aprirono la macchina parcheggiata in una delle vie limitrofe alla fiera per rubare due spiccioli nel posacenere: in quel momento ebbi la conferma che in quei giorni Veronafil offre molto "lavoro" visto che vuoi per l'ambiente festoso da fiera...vuoi per un errata percezione della sicurezza...vuoi per esibizionismo... il livello di guardia tende ad abbassarsi fino a vere e proprie ingenuitá. Saluti Simone2 punti
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Concordo. Posso solo aggiungere che è anche sbagliato dare la colpa solo al venditore, che riceve il materiale dal conferente con relativa documentazione. Esistono purtroppo conferenti che danno informazioni fasulle e non sempre facili da verificare (almeno al momento)…. Per i fusi Artemide ha venduto del materiale veramente ottimo, come una eccezionale serie completa di fusi di Ariminum da antica collezione in un'asta di alcuni anni fa (e uno di questi fu addirittura acquistato dal Museo Civico di Rimini in quanto mancava nella sua pur fornita serie numismatica). Tornando al semisse di Iguvium, ho già messo in evidenza la sua notevole rarità e, anche per la sua ottima conservazione, meritava la massima considerazione e mi aspettavo possibilmente anche una ulteriore conferma della sua autenticità, per poter essere poi annoverato in studi futuri. Tutto qui.2 punti
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Taglio: 50 cent Nazione: Italia Anno: 2007 Tiratura: 4.955.490 Conservazione: BB Luogo: Milano2 punti
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Ok, il regolarmento abbiamo capito che c'è e a quanto sembra non viene rispettato da tutti. Immagino che regolamento o meno, l'organizzazione dovrebbe fornire un luogo idoneo sia dal punto di vista igienico sanitario, un'illuminazione adeguata al fatto che si vendono oggetti piccoli e non cavalli (con tutto il rispetto) e sicurezza almeno dentro il convegno e nel parcheggio. Lo ripeto, sono certo che i commercianti si fermerebbero tranquillamente la domenica, se non fosse inutile. Poi, certo, pagano gli spazi per tutti e tre i giorni anche se vanno via prima (questo per rispondere a chi in precedenza l'ha chiesto).2 punti
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A marzo a Torino presenterò il volume (decimo) che tratta prove e progetti e rarità numismatiche della monetazione italiana relativo all'Aquila Asburgica e il Risorgimento. Editore Montenegro. Pagine 230. Ohè..io continuo a scrivere... :blum: Grazie a tutti coloro che mi hanno dato una mano e sostenuto. Grazie a lamoneta. Grazie ai "Grandi Vecchi" della numismatica...anche quelli che non ci sono più, per tutto quello che hanno scritto in secoli di studi numismatici! Senza di loro, nessuno di noi oggi sarebbe qui a scrivere.1 punto
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Sempre dei contributi splendidi @@nikita_sull'idolo di pomos mi hai battuto sul tempo.................. :lol: Stavo pensando anch'io a Cipro, avevo preparato anche una monetina fresca fresca da postare, non sarei comunque riuscito a fare meglio di te... :good:1 punto
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Esatto! (come sempre!...) Quattrino di Gubbio per Francesco Maria I della Rovere CNI 5 - 8 ciao Mario1 punto
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@@cartonum non lo so ancora caro...dipende se son a casa e se ne ho voglia...ci aggiorniamo ;)1 punto
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Dico la mia.. La moneta è evidentemente già stata strofinata con qualcosa (dai residui grigiastri direi argentil), che non è poi stato lavato via accuratamente (che senso abbia fare un lavoro del genere non so proprio). La conservazione per me è mb/bb e potrebbe migliorare il colpo d'occhio pulendola, ma di certo non aumentarne la conservazione (i segni sui campi resteranno comunque, l'usura sui rilievi pure, il colpetto ad ore undici pure). Il mio consiglio è di provare con il metodo dell'acqua calda, alluminio e bicarbonato, rimuoverà la sporcizia e non aggraverà le condizioni della moneta. Successivo a quello consiglio un lavaggio con sapone neutro e acqua demineralizzata. Alla fine metterla a patinare per bene in modo che la patina vada a coprire parzialmente i segni sui campi e faccia risaltare i rilievi.. Questo metodo mi ha dato buoni risultati e la patina poi attenua i graffi e da un colpo d'occhio migliore (ci vorrà molto tempo)..1 punto
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"Se poi si ritengono quei padiglioni inadeguati, poco illuminati, puzzolenti....non è che l'abbia prescritto il medico che si debba prendere un tavolo." Eh, saperlo prima, forse qualcuno non l'avrebbe preso, il tavolo. Purtroppo ad ogni edizione cambia qualcosa: una volta qui, una volta là, una volta tra i cavalli, la volta dopo no. E' l'Ente fiera, dicono, che decide all'ultimo momento quale capannone riservarci. Quindi il contratto da noi stipulato non prevede alcunchè, al riguardo. "Anche nei centri commerciali i commercianti pagano l'affitto dei locali che occupano. E per loro questa è certamente l'obbligazione contrattuale più importante da assolvere, ma ce ne sono anche altre. Ad esempio, c'è quella di tenere aperti i negozi durante l'orario di apertura del centro commerciale. Se dopo 8 ore, perchè non arriva gente, chiudo il negozio e me ne vado a casetta, la società di gestione del centro commerciale mi contesta l'inosservanza del contratto e mi infligge una penale. :pardon: Come mai? Perchè c'è scritto così nel contratto che ho firmato." Scusa ma non capisco: tu mi hai fatto l'esempio delle mie aste, se mi "girerebbero" nel caso non mi pagassero. Ho replicato; cosa c'entra ora il centro commerciale ????? "Certo che di questo passo, hai voglia di abituare gli italiani ai "Convegni di qualità"." Convengo con te Michele: fintanto che le persone si indignano perché arrivando la domenica trovando metà degli espositori, ma non si indignano per il puzzo di stalla o per le brutte frequentazioni o la mancanza di sicurezza, hai voglia davvero a parlare di "convegni di qualità", parleremo sempre e solo di "convegno di quantità"1 punto
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Spesso le medaglie furono coniate anche in metallo povero insieme all'oro, all'argento, al bronzo: non erano prove dell'autore, ma esemplari predisposti per doni modesti o vendite a basso costo. Aggiungo che il piombo/stagno furono e sono usati anche per copie fuse postume, realizzabili abbastanza facilmente e molto insidiose (insidiose perchè con questi metalli il diametro non si restringe e quindi viene meno la prova oggettiva della fusione).1 punto
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Piccola differenza: quando arrivi a Verona prima di prendere possesso dello stand devi pagare (non esistono tariffe per uno, due o tre giorni). Poi, se giri i tacchi e vai a casa nessuno ti dice nulla perchè hai ottemperato al contratto, almeno alla voce più importante ;)1 punto
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Ciao Elmetto, Da dove siamo partiti tutti???? Chi non e' figlio di papa' parte da qua' e da queste conservazioni. Troppo spesso vedo postare monete da chi vorrebbe iniziare una collezione ma viene troncato anche in modo brusco qui' sul forum da giudizi che bloccano invece di incentivare.... il mio intervento era quello...tutto e' collezionismo.... in qualsiasi stato di conservazione e modi di esprimere ciò'... si parte sempre per fare un hobby..noi purtroppo dopo tanti anni che passiamo dietro alle nostre amate monete perdiamo un po' dello spirito iniziale e diventiamo tutti un po' più' cinici e scontrosi.... Facciamo crescere la passione, imparerà sicuramente come migliorare e valutare bene le conservazioni.... Mio figlio....se vorrà'..... inizierà' dai centesimi impero non dalla collezione che lascerò io in eredità.... questo per me e' collezionismo, passione sopra e prima di tutto....se manca quella... Saluti1 punto
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Taglio: 2 € Nazione: Olanda Anno: 2014 Tiratura: 5.000.000 Conservazione: BB+ Luogo: Milano1 punto
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Complimenti per il 1864 "L" (sono d'accordo con gli altri). :D Circa l'altra moneta, tuttavia, la prima notizia non è così buona. E quasi sembra un 1868 (a causa di quello che sembra essere la palla in alto di un "6"), ma l'assenza di qualsiasi metallo interni in quella cifra mi turbava, così ho deciso che deve essere un "0" che sostenuti alcuni danni. Per essere sicuri —perché davvero ha fatto apparire come potrebbe essere un "6"—ho guardato le piume. Abbastanz sicuro, l'ultima piuma del copricapo punti tra la “C” e la “A” di AMERICA (1886-1909), non—purtroppo—tra il “I” e il “C” dell'AMERICA (1859-1886). Così, triste a dirsi, il cent è un 1908. Ma non tutto è perduto. Controllare sotto la corona di fiori al rovescio per il marchio di zecca di San Francisco "S"—potrebbe ancora avere fortuna! :) v. ------------------------------------------------------- Congratulations on the 1864 “L” (I agree with the others). :D About the other coin, however, the first news is not so good. It almost looks like an 1868 (because of what appears to be the top ball of a “6”), but the absence of any interior metal in that digit troubled me, so I decided it must be an “0” that incurred some damage. To be sure—because it really did look like it might be a “6”—I looked at the feathers. Sure enough, the last feather of the headdress points between the “C” and the “A” of AMERICA (1886-1909), not—unfortunately—between the “I” and the “C” of AMERICA (1859-1886). So, sad to say, your cent is a 1908. But all is not lost. Check below the wreath on the reverse for San Francisco’s “S” mintmark—you might still get lucky! :) v.1 punto
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Salve, avrei bisogno di un parere sullo stato di conservazione di questa moneta e la sua valutazione approssimativa allo stato attuale.... Grazie.. :rolleyes:1 punto
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lasciati "prendere" da queste monetine vedrai che sarà un viaggio affascinante, saluti, expo771 punto
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Certo che stà storia della domenica in famiglia non stà in piedi! Il lavoro è lavoro. Per 26 anni ho svolto mansioni che mi tenevano i movimento 12 ore al giorno, poi passato ai ruoli dirigenziali, mi sono detto "Ecco ora riuscirò a stare più tranquillo e trovare qualche ora in più da dedicare alla famiglia"... ma quando!! Per quattro anni ho fatto il pendolare Roma, sede di lavoro, Brescia sede della famiglia, con svariate puntate in mezza Italia, senza tenere conto di sabati o domeniche (mi sono perso anche il primo giorno di scuola di uno dei miei figli!) e via dicendo, ma quando si lavora è così, e quindi non vedo tutto questo problema per due domeniche all'anno da sacrificare alla famiglia per LAVORARE (anche se non si vende è sempre lavoro) fuori sede. Scusate ma le domeniche vicine alle Feste che, presumo, tenete il negozio aperto? E allora che cambia? Ci vuole solo un pò di buona volontà e senso di sacrificio!1 punto
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Buonasera ragazzi, volevo un parere su questa moneta da 2 Euro Irlandesi del 2002.. come potete notare nel secondo zero c'è tipo una stecca che lo divide a metà come uno zero spaccato. Cosa ne pensate ??1 punto
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Lo Stato della Città del Vaticano, comunemente chiamato Città del Vaticano o più semplicemente Vaticano, sorto con i Patti lateranense, firmato l’11 febbraio 1929 tra la Santa Sede e l’Italia («L'Italia riconosce alla Santa Sede la piena proprietà e la esclusiva potestà e giurisdizione sovrana sul Vaticano, come è attualmente costituito, con tutte le sue pertinenze e dotazioni, creando per tal modo la Città del Vaticano, per gli speciali fini e con le modalità di cui al presente trattato…»), è un'enclave nel territorio della Repubblica Italiana, inserito nel tessuto urbano della città di Roma ed ha adottato l'euro in base alle preesistenti condizioni di unione monetaria con l’Italia, ma batte moneta propria ed emette propri francobolli postali. TAGLIO : 1 euro STATO : Città del Vaticano ANNO : dal 2002 al 2005 AUTORE : scultore Guido Veroi e incisore Uliana Pernazza, indicati con la sigla “GV • UP INC.”ad arco all’estremità interna del cerchio interno dietro la nuca dell’effige TEMA : profilo del Papa Giovanni Paolo II guardante a sinistra DATA DI EMISSIONE : 01/01/2002 MATERIALE : Bimetallica: corona esterna: nichel-ottone (rame 75% - zinco 20% - nichel 5%); cerchio interno: rame-nichel (rame 75% - nichel 25%). DIAMETRO : 23,25 mm SPESSORE : 2,33 mm PESO : 7,5 g. CONTORNO : Liscio rigato alternati NOTE : Queste monete provengono tutte dalle serie della Zecca ad eccezione di 2000 pezzi del 2002 che vennero immesse nei cosiddetti starter kit Nella faccia nazionale, nel cerchio interno è raffigurato il profilo del Papa Giovanni Paolo II guardante a sinistra, con dietro la nuca, all’estremità interna, la scritta ad arco “GV • UP INC.” (si ricorda che Guido Veroi è lo scultore e Uliana Pernazza l’incisore). Nella corona esterna, nella metà superiore, 12 stelle a cinque punte rappresentanti l'Unione Europea e nella metà inferiore la scritta "CITTA' DEL VATICANO", seguita dal millesimo di conio con sopra il segno “R” della Zecca italiana. Giovanni Paolo II è il nome assunto da Karol Józef Wojtyła, in seguito all’elezione alla Sede Apostolica, avvenuta il 16 ottobre 1978; è stato il 264º vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica, 6º sovrano dello Stato della Città del Vaticano, accanto agli altri titoli connessi al suo ufficio. È stato il secondo papa non italiano (il primo papa non italiano fu l'olandese Adriano VI; tenne il pontificato dal 1522 al 1523), il primo pontefice polacco, e slavo in genere, della storia. Nacque, ultimo dei tre figli di Karol Wojtyła e di Emilia Kaczorowska, il 18 maggio 1920 a Wadowice (Polonia). La sua infanzia fu afflitta da diversi lutti: la madre morì nel 1929, il fratello maggiore Edmund, medico, morì nel 1932 e suo padre, sottufficiale dell’esercito, morì nel 1941. Terminati gli studi nella scuola superiore Marcin Wadowita di Wadowice, nel 1938 si iscrisse all’Università Jagellónica di Cracovia per studiare letteratura, poesia e drammaturgia, ma, nel 1939 le forze di occupazione naziste chiusero l’Università e il giovane Karol andò a lavorare, per potersi guadagnare da vivere ed evitare la deportazione in Germania, in una cava di pietra e successivamente nella fabbrica chimica Solvay. Contemporaneamente al lavoro dal 1942, sentendosi chiamato al sacerdozio, frequentò i corsi di formazione del seminario maggiore clandestino di Cracovia, diretto dall’Arcivescovo di Cracovia, il Cardinale Adam Stefan Sapieha. Nel contempo, fu uno dei promotori del "Teatro Rapsodico", anch’esso clandestino. Dopo la guerra, continuò i suoi studi nel seminario maggiore di Cracovia, nuovamente aperto, e nella Facoltà di Teologia dell’Università Jagellónica, fino alla sua ordinazione sacerdotale a Cracovia il 1 novembre 1946. Successivamente, fu inviato dal Cardinale Sapieha a Roma, dove conseguì, nel 1948, all’Angelicum il dottorato in teologia, con una tesi sul tema della fede nelle opere di San Giovanni della Croce. Durante le vacanze, esercitò il ministero pastorale tra gli emigranti polacchi in Francia, Belgio e Olanda. Nel 1948 ritornò in Polonia e fu coadiutore prima nella parrocchia di Niegowić e poi in quella di San Floriano, in città, e cappellano degli universitari fino al 1951, anno in cui riprese gli studi filosofici e teologici. Nel 1953 ottenne il dottorato in filosofia all’Università cattolica di Lublino con una tesi sulla possibilità di fondare un’etica cristiana a partire dal sistema etico di Max Scheler. Più tardi, divenne cappellano e professore di Teologia Morale ed Etica nel seminario maggiore di Cracovia e nella Facoltà di Teologia di Lublino. Il 4 luglio 1958, il Papa Pio XII lo nominò Vescovo titolare di Ombi e Ausiliare di Cracovia. Dal 1962 al 1965 partecipò al Concilio Vaticano II, apportando un importante contributo nell’elaborazione della costituzione Gaudium et spes. Il 13 gennaio 1964 fu nominato Arcivescovo di Cracovia dal Papa Paolo VI che lo nominò anche Cardinale il 26 giugno 1967. Divenuto Cardinale, tra il 1967 e il 1977, rappresentò il suo paese in cinque sinodi vescovili internazionali. Il 16 ottobre 1978 fu eletto al soglio pontificio dopo il brevissimo pontificato di Giovanni Paolo I (34 giorni), in memoria del quale volle ereditare il nome: prese il nome di “Giovanni Paolo II” e il 22 ottobre iniziò solennemente il ministero Petrino, quale 263° successore dell’Apostolo. Il suo pontificato è stato uno dei più lunghi della storia della Chiesa: è durato quasi 27 anni. Fin dall'inizio del pontificato, fu chiara la sua intenzione di influenzare la politica mondiale: agli inizi del 1979 ricevette il ministro dell'URSS, Gromyko, nel giugno del 1980 a Parigi parlò all'UNESCO. Ma il 13 maggio 1981 l'estremista turco Mehmet Alì Agca attentò alla vita del Papa che faceva il suo ingresso in piazza San Pietro. Si ricorda che nel maggio del 2000, durante il viaggio di Giovanni Paolo II a Fatima, il cardinale Sodano svelò il terzo segreto di Fatima, trascritto nel 1941 da Lucia (l'unica sopravvissuta dei tre pastorelli che raccolsero le rivelazioni nel 1917), riguardante la lotta dei sistemi atei contro la Chiesa, ma nel quale era scritto "il Vescovo vestito di bianco che cade a terra come morto sotto i colpi di arma da fuoco", un'allusione all'attentato del 1981. Il Papa, a causa della ferita all’intestino provocata dallo sparo dell’attentatore, subì un'operazione durata sei ore e presto tornò sulla scena internazionale. Nel giugno del 1982 ricevette le credenziali del primo ambasciatore inglese in Vaticano dal regno di Enrico VIII. Nel settembre dello stesso anno ricevette privatamente il leader palestinese Yassser Arafat e nel febbraio 1985 diede udienza al leader israeliano Simon Peres. Il suo amore per i giovani lo spinse ad iniziare, nel 1985, le Giornate Mondiali della Gioventù (nel corso del suo Pontificato si sono tenute 19 edizioni della Giornate Mondiali della Gioventù in cui si sono riuniti milioni di giovani in varie parti del mondo). Nel settembre del 1993 ricevette l'imperatore Akihito e poche settimane dopo Gorbaciov. Data la sua attenzione per la famiglia a partire dal 1994 iniziò gli Incontri mondiali delle Famiglie e nell'ottobre dello stesso anno iniziarono le relazioni diplomatiche fra il Vaticano e l'OLP. Alla fine del 1994 il Time proclamò Giovanni Paolo II uomo dell'anno. Nel novembre 1996 ricevette Fidel Castro e nel febbraio dell'anno successivo il nuovo premier israeliano Netanyahu. Nonostante il morbo di Parkinson non interruppe mai i viaggi per il mondo. Nell'aprile del 2000 in San Pietro chiese solennemente perdono per i "peccati presenti e passati della Chiesa, dalle crociate ai silenzi sulla persecuzione degli ebrei, dal maschilismo allo schiavismo, dalle ingiustizie sociali all'inquisizione". Nel maggio 2001 si recò in Grecia per proporre una riconciliazione fra le due Chiese con le scuse agli ortodossi per il sacco di Costantinopoli e il simbolico abbraccio al patriarca greco e poi in Siria con la storica visita a una moschea. Giovanni Paolo II morì a Roma, nel suo alloggio nella Città del Vaticano, alle ore 21.37 del 2 aprile 2005, mentre volgeva al termine il sabato e si era già entrati nel giorno del Signore, Ottava di Pasqua e Domenica della Divina Misericordia. Da quella sera e fino all’8 aprile, quando si celebrarono le Esequie del defunto Pontefice, più di tre milioni di pellegrini sono confluirono a Roma per rendere omaggio alla salma del Papa, attendendo in fila anche fino a 24 ore. Fu sepolto nelle Grotte Vaticane. Il 28 aprile dello stesso anno, il Santo Padre Benedetto XVI concesse la dispensa dal tempo di cinque anni di attesa dopo la morte, per l’inizio della Causa di beatificazione e canonizzazione di Giovanni Paolo II. La Causa fu aperta ufficialmente il 28 giugno 2005 dal Cardinale Camillo Ruini, Vicario Generale per la diocesi di Roma. Il 1 maggio 2011 è stato beatificato e il 27 aprile 2014 Papa Francesco ha proclamato santi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. La celebrazione è coincisa con la festa della Divina Misericordia. La festa liturgica è iscritta nel Calendario Romano generale al 22 ottobre, con il grado di memoria facoltativa. Dall’inizio del suo Pontificato, Papa Giovanni Paolo II ha compiuto 146 visite pastorali in Italia e, come Vescovo di Roma, ha visitato 317 delle 332 parrocchie romane. Ha compiuto 104 viaggi apostolici nel mondo. Tra i suoi documenti principali si annoverano 14 Encicliche, 15 Esortazioni apostoliche, 11 Costituzioni apostoliche e 45 Lettere apostoliche. A Papa Giovanni Paolo II, come privato Dottore, si ascrivono anche 5 libri: “Varcare la soglia della speranza” (ottobre 1994); "Dono e mistero: nel cinquantesimo anniversario del mio sacerdozio" (novembre 1996); “Trittico romano”, meditazioni in forma di poesia (marzo 2003); “Alzatevi, andiamo!” (maggio 2004) e “Memoria e Identità” (febbraio 2005). Papa Giovanni Paolo II ha promulgato il Catechismo della Chiesa cattolica e riformato i Codici di diritto Canonico Occidentale e Orientale. Ha creato nuove Istituzioni e riordinato la Curia Romana. Ha celebrato 147 cerimonie di beatificazione - nelle quali ha proclamato 1338 beati - e 51 canonizzazioni, per un totale di 482 santi. Ha tenuto 9 concistori, in cui ha creato 231 Cardinali e 1 in pectore. Ha presieduto anche 6 riunioni plenarie del Collegio Cardinalizio. Ha convocato 15 assemblee del Sinodo dei Vescovi: 6 generali ordinarie (1980, 1983, 1987, 1990; 1994 e 2001), 1 assemblea generale straordinaria (1985) e 8 assemblee speciali (1980, 1991, 1994, 1995, 1997, 1998 e 1999). Ha tenuto oltre 1160 Udienze Generali del mercoledì, 738 udienze con Capi di Stato, e 246 udienze e incontri con Primi Ministri e 38 visite ufficiali. Il suo approccio laborioso, vivace ed energico all'ufficio pontificio, la sua incessante attività apostolica svolta in innumerevoli viaggi, la capacità di riflessione e di mediazione politica e la difesa dei valori tradizionali della Chiesa, quali il diritto alla vita, i diritti umani, la libertà di culto, la difesa della famiglia, la pace nel mondo, la sconfitta dell'oppressione, le prese di posizione contro l'aborto e l'eccessiva materializzazione dei costumi e della vita pubblica hanno conferito un'ampia risonanza e popolarità alla sua persona, che ha raggiunto una vastissima notorietà sia nel mondo cattolico sia presso gli ambienti laici che di altre confessioni.1 punto
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Voglio essere pignolo: ci sono due piccole tacche a ore 4,30 e a ore 9,00. Forse caduta. Ho avuto la fortuna di vederne circa una decina di monete del 1957 e questa è veramente una bella moneta, non la migliore. Complimenti per il colpo di .......... (fortuna) avere avuto il nonno parlamentare proprio nel 1957.1 punto
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Appena tornato dal convegno. Incontrati molti amici dei circoli piemontesi , visionate alcune monete sabaude interessanti da Bassani , Montenegro e Mattalia , ma avendo gia' vinto alcuni lotti all' asta di ieri ho desistito da fare nuovi acquisti. In compenso ho inserito in collezione nuove cartoline locali1 punto
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