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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/02/14 in Risposte
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TAGLIO : 1 euro STATO : Città del Vaticano ANNO : 2005 AUTORE : scultore Daniela Longo indicato con la sigla “D. LONGO” ad arco al bordo interno del cerchio interno in basso a sinistra dello stemma del Camerlengo e incisore Ettore Lorenzo Frapiccini, indicato con la scritta “ELF inc” ad arco al bordo interno del cerchio interno in basso a destra dello stemma del Camerlengo TEMA : stemma del Cardinale Camerlengo sormontato dallo stemma della Camera Apostolica (chiavi decussate sormontate da un padiglione); DATA DI EMISSIONE : 12 Aprile 2005 MATERIALE : Bimetallica: corona esterna: nichel-ottone (rame 75% - zinco 20% - nichel 5%); cerchio interno: rame-nichel (rame 75% - nichel 25%). DIAMETRO : 23,25 mm SPESSORE : 2,33 mm PESO : 7,5 g. CONTORNO : Liscio rigato alternati NOTE : Queste monete provengono tutte dalle serie della Zecca, la cui tiratura è 60000 Nella faccia nazionale, nel cerchio interno è raffigurato lo stemma del Cardinale Camerlengo sormontato dallo stemma della Camera Apostolica; intorno la scritta "• SEDE • VACANTE • MMV •”; sotto la scritta, ad arco al bordo in basso a sinistra dello stemma del Camerlengo, la scritta “D. LONGO” – si ricorda che lo scultore è Daniela Longo – e in basso a destra dello stemma del Camerlengo, sempre ad arco, compare la sigla “ELF inc” a ricordarel’ incisore Ettore Lorenzo Frapiccini; nell’esergo a destra sotto la chiave il segno di Zecca “R”. Nella corona esterna, nella metà superiore 12 stelle a cinque punte, rappresentanti l'Unione Europea, e nella metà inferiore la scritta "CITTA' DEL VATICANO". Il cardinale "camerlengo" ricopre sostanzialmente due incarichi: 1) quando il pontefice è in viaggio, o è assente, amministra i beni temporali; 2) alla morte del Papa (o in caso di rinuncia) presiede il periodo della Sede vacante. È coadiuvato da un Vice Camerlengo, generalmente insignito del carattere arcivescovile. Alla morte del Papa, il Camerlengo verifica che sia realmente morto, chiamandolo tre volte con il nome di battesimo; non ricevendo risposta ne dichiara la morte. La formula “Vere Papa mortuus est” è stata utilizzata, probabilmente, per l'ultima volta nel 1878 dal Camerlengo Pecci (futuro Papa Leone XIII) sulla salma di Pio IX. Per secoli il protocollo aveva previsto che il Camerlengo picchiettasse la fronte del Papa con un martelletto d'argento recante lo stemma papale: a quest’azione attualmente è subentrata il segno di stendere un velo sul viso della salma del Papa. Poi il Camerlengo toglie dal dito anulare della mano destra del defunto Papa l'anello del pescatore e ordina che il sigillo papale presente sull'anello venga rotto (da Giovanni Paolo II viene più sobriamente detto "annullato"). Egli mette infine i sigilli allo studio e alla camera da letto del Papa e dà comunicazione del decesso al Cardinale vicario di Roma, al quale ufficialmente spetterà il compito di darne notizia al popolo. Spetterà al Decano del Collegio Cardinalizio, dopo esserne stato informato dal Camerlengo o dal Prefetto della Casa Pontificia, darne notizia ai Cardinali e convocarli a Roma per eleggere il nuovo successore di Pietro e comunicare l'avvenuto decesso al corpo diplomatico e ai capi di Stato del mondo. Le campane di San Pietro suonano rintocchi a martello e una metà del portone bronzeo viene chiuso. Dopo i medici vaticani procedono alla vestizione della salma con i paramenti pontifici: la mitria bianca sul capo; la “casula”, il mantello di colore rosso che si usa per la S. S. Messa; il “pallio”, la striscia di lana bianca con croci nere. Così composta, la salma viene portata di norma nella Basilica di S. Pietro per una esposizione ai fedeli che si protrae per tre giorni. Inizia così il periodo della Sede vacante: incominciano i preparativi per i funerali e i nove giorni consecutivi di lutto dello stato (novendiali). Pio X (pontificato dal 1903 al 1914) abolì l’usanza dei precordi (l'estrazione del cuore, degli altri organi e delle viscere dei papi, detti “interna corporis”, che, conservati dentro anfore di coccio, sono tumulati da Sisto V quasi ininterrottamente fino a Leone XIII nella Chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio a Trevi di Roma). Il funerale papale viene detto “Missa poenitentialis” e viene celebrato in San Pietro alla presenza delle delegazioni di Stato di tutto il mondo. Per il funerale la salma del Papa viene chiusa in una triplice cassa fatta di cipresso, di piombo e di noce, che infine sarà tumulata nelle grotte vaticane. Fino al 1958, anno della morte di Pio XII, il decesso del Papa era un momento sacro che, per rispetto e tradizione, veniva vissuto a porte chiuse, lontano dalla “aggressione mediatica” alla quale si è assistito in occasione della morte di Papa Wojtila. In quell’anno, le foto dell’agonia di Pio XII furono per la prima volta divulgate all’esterno ad opera del medico del Papa (che fu poi radiato dall’Ordine per tale azione). Chissà cosa direbbero oggi coloro che nel 1958 gridarono alla “violenza gratuita sul popolo”, apprendendo che c’è stato anche chi, in occasione dell’ultimo saluto al Papa Giovanni Paolo II (Papa Wojtiva), ha scattato una foto alla salma del Papa con il proprio telefonino per inviarla a parenti e ad amici. Dopo il funerale vengono avviati i lavori del conclave per eleggere il nuovo Papa. Durante i periodi di Sede vacante lo stemma del camerlengo, pur rimanendo con i trenta fiocchi rossi che spettano ai cardinali, è sormontato dal gonfalone papale (il basilicale), attraversato dalle chiavi pontificie, sopra il consueto galero (il cappello cardinalizio). Il Camerlengo durante questo periodo ha anche la facoltà di battere moneta; su di essa sono riportati il suo stemma, la dicitura "Sede vacante" e, in latino, l'anno di conio o millesimo. Sempre durante la Sede vacante, a lui è affidata la gestione delle questioni quotidiane della Chiesa con l'assistenza di tre cardinali estratti a sorte ogni tre giorni, uno per ciascun Ordine (vescovo, presbitero e diacono), tra i cardinali già convenuti a Roma; questi costituiscono la "Congregazione particolare". Le questioni più importanti devono essere trattate con l'assemblea generale dei cardinali, detta "Congregazione generale". Alla morte di Papa Giovanni Paolo II, avvenuta il 2 aprile 2005 e fino all'elezione di Papa Benedetto XVI, proclamata il 19 aprile 2005 ha presieduto la sede vacante, nella veste di Camerlengo, il Cardinale presbitero del Santissimo Nome di Gesù, Eduardo Martínez Somalo, cardinale e arcivescovo spagnolo, il cui incarico di Camerlengo è terminato il 4 aprile 2007, con la nomina di Tarcisio Bertone. Durante questa sede vacante la Città del Vaticano ha emesso una serie di monete recanti il suo stemma.5 punti
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E questo dimostra che la sicurezza deve iniziare IN FIERA. PARCHEGGIO RISERVATO E SORVEGLIATO DALL'INIZIO ALLA FINE DELLA MANIFESTAZIONE!! Non avrebbero potuto individuare il bersaglio, non lo avrebbero potuto seguire e NON LO AVREBBERO DERUBATO. La leggerezza c'è stata ma non è stata la causa determinante, ha solo facilitato l'evento criminoso.4 punti
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Ancora un esempio....ma che esempio milanese ! E' la copertina del nuovo MIR Milano, è sulla copertina del catalogo della Cronos 6, del 2012, è un pò in bella mostra in tutti i testi dove si parla di monetazione milanese, stiamo parlando di un altro must numismatico, qui siamo nel simbolismo, nel bello e purtroppo anche nel sogno....c'è un pò tutto qui.... Siamo al periodo di Gian Galeazzo Maria Sforza con la reggenza di Bona di Savoia ( 1476 - 1480 ), la moneta è un rarissimo testone che al diritto mostra il busto velato di Bona di Savoia, e al rovescio abbiamo lei....la fenice ad ali spiegate sul rogo..... La fenice, uccello favoloso dell'Arabia, qui mostrato sul rogo rappresenterebbe l'immortalità, in quanto rinasce dalle proprie ceneri. Il messaggio che porta la moneta sembrerebbe un buon auspicio, una speranza, in realtà gli accadimenti non saranno molto favorevoli sia a Gian Galeazzo Maria che a Bona, ma a volte anche le monete non è detto che portino bene.... :blum: Io personalmente mi fermerei qui, lascio a voi, se ritenete, di aggiungere altro, se no passeremo poi ai ringraziamenti verso chi ha partecipato attivamente con i vari @, mi sembra giusto e dovuto, oltre i mi piace e un ringraziamento non posso fare....però rimane anche molta stima per voi perchè sicuramente siete da annoverare nel gruppo dei divulgatori, una razza un pò in estinzione, continueremo a divulgare comunque tra una conservazione e anche una stima..... Dalla copertina di Cronos 6, primavera 20124 punti
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Bellissima discussione, alla quale arrivo tardi, ma dove vorrei comunque provare a portare un modesto contributo. Modesto, come la moneta presa in esame, un piccolo quattrino in mistura con lo stemma della mia città Fonte Cataloghi Online Vediamo un'incudine col martello volto a destra su ponte a due archi, a simboleggiare il lavoro di un fabbro. Nel giro FABRIANVM. Fin dal XIII secolo, iniziano ad affermarsi a Fabriano le corporazioni delle Arti, le quali riunivano sotto i loro stendardi la borghesia produttrice. Tra esse spiccava l'Arte dei Fabbri: ben 38 fabbrerie si contavano nella sola piazza del mercato, dalle quali uscivano continuamente manufatti per il mercato esterno, tanto che il sigillo del Comune già rappresentava simbolicamente proprio un fabbro nell'atto di battere il ferro sull'incudine. Secondo la leggenda, fu un fabbro, Mastro Marino, a far da paciere nella disputa tra i due castelli feudali da cui Fabriano ebbe origine, posti a poca distanza l'uno dall'altro presso la riva destra del fiume Giano, detto allora Castellano, su due alture separate da uno stretto avvallamento. Secondo la tradizione, Marino aveva la sua bottega sul ponte dell'Aera (oggi non più visibile, ma si sta lavorando per riportarlo alla luce), quello stesso ponte che compare sulla moneta, sotto l'incudine. Grazie alla mediazione del fabbro, i due castelli cessarono le loro liti e si fusero dando origine a un centro unico e popoloso, in rapida espansione. Il quattrino in questione, è stato coniato nella zecca di Fabriano dal 1520 al 1523, a nome del cardinale Giulio De' Medici (poi Papa Clemente VII), il cui stemma, quello classico dei Medici di Firenze, compare al dritto Fonte Cataloghi Online Lo stemma col fabbro, invece, possiamo vederlo in diversi luoghi della città, tra cui una fiancata del Palazzo Vescovile (costruito a metà del '500, con successivi rimaneggiamenti) dove compare in forma di bassorilievo E, direi naturalmente, è oggi stemma ufficiale del Comune, così blasonato (da comuni-italiani.it): "Campo di cielo ad un ponte di tre arcate in muratura posto su un fiume; sul ponte un fabbro in atto di battere il metallo sull'incudine, sinistrato da una fucina; il tutto al naturale; nel centro del capo uno scudetto di rosso alla croce piana d'argento, il tutto posto sopra una campagna formata da due fasce d'argento e di rosso. Motto: Faber in amne cudit olim cartam undique fudit" petronius :)3 punti
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Buon pomeriggio amici, Poco fa' ho ricevuto questa e-mail: 02/12/2014 13:18 [email protected] Gentile cliente, stiamo facendo oggi la fotografia del documento originale, e l'immagine verrà consegnata domani. Vi ringraziamo per la vostra fiducia Vincent Reniel / servizio clienti Bibliothèque nationale de France Département de la Reproduction Finalmente potremo vedere, per la prima volta, questa rarissima (unico esemplare) e ....... molto desiderata moneta. Perseverare, in questo caso, non e' stato diabolico! Sono molto molto contento. Un caro saluto. Amedeo3 punti
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Altro Tondello altro sogno....siamo al limite della monetazione moderna ma per me tutto ciò va dal 1492.....e poi non potevo esimermi da certe maestrie incisorie rapportate al linguaggio espressivo e alla comunicazione.. Doppio Grossone s.d. (1492/1493). . HERCVLES. FERRAR. DVX. II: Testa a destra // Idra con sette teste sul rogo. Bellesia 14/A; Biaggi 769; CNI X, 18; M.I.R. Emilia 255; Morosini I 14. 7.67 g. La raffigurazione dell'Idra sul rovescio della moneta si riferisce all'amplificazione di Ferrara colla cosìddetta Addizione Erculea progettata dall'urbanista Biagio Rosseti nel settore nord della città. Il terreno per questa nuova città, anticamente palludi infette della malaria, fu risanato e la nuova città edificata come città ideale. Come Ercole nella antica mitologia uccide l'Idra il duca Ercole d'Este libera nella personificazione di un Ercole moderno i dintorni di Ferrara dalla piagha della malaria. Grazie a questa opera urbanistica Ferrara fu definita la prima città moderna d'Europa.2 punti
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una resa senza condizioni dello stato...complimenti a questo governo da operetta2 punti
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Un 5 franchi di Lille (W), Luigi Filippo. ********************************************************2 punti
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A me piacerebbe molto questa, sarebbe bello avere un pezzetto del mio quartiere nella mia casa, sempre vicino a me... :rolleyes: :)2 punti
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Vi segnalo questa discussione sul FAC: http://www.forumancientcoins.com/board/index.php?topic=98911.0 In sintesi, secondo l'autore, ricerche di carattere metallurgico sui famosi aurei a legenda :Greek_Kappa: :Greek_Omicron: :GreeK_Sigma: :Greek_Omega: :Greek_Nu: dimostrerebbero he gli esemplari senza monogramma hanno una composizione dell'oro tipica delle produzioni della Dacia (sarebbe infatti identica a quella dei braccialetti prodotti a Sarmizegetusa), laddove invece l'oro delle monete con il monogramma sarebbe tipico delle produzioni romane repubblicane (oltre a denunciare un tipo di preparazione del metallo ignoto in Dacia). Su questa base, e tenuto conto del fatto che le monete con monogramma appaiono di fattura migliore, egli ritiene che queste siano le emissioni originali, e quelle senza monogrammi le imitazioni successive. La conclusione del suo impianto deduttivo è ovvia: le monete con il monogramma sono state emesse da Bruto (come già il Mommsen propose) per pagare le truppe daciche; quando queste ultime le avrebbero portate in Patria, là si sarebbero diffuse e sarebbero state imitate. Per quanto concerne la legenda, egli propone una traslitterazione in Greco della sigla COS (consul), unita a un suffisso genitivo plurale. Questa è tuttavia la parte più debole, in quanto Bruto era proconsole ... e i consoli in carica non gli erano certo favorevoli. Cosa ne pensate?2 punti
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1 Kuan (1368 – 1398) - Impero Cinese - Dinastia dei Ming Banconota circolante. Stampata a mano su un impasto ricavato dalla corteccia di gelso.2 punti
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@@UmbertoI ... non ti sbagli, si verifica facilmente dal controllo della lettera D ;) @@Mancusi90 ... bel 120 Grana, bravo e benvenuto in sezione. :good:2 punti
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Buongiorno a tutti, volevo chiedere a centurioneamico se sa quanto duri l'evento perche' venendo da roma, devo poi prendere l'intercity notturno perche' la mattina dopo lavoro.. :lazy: pero' e un sacrificio che vale la pena fare!!2 punti
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Grandioso! Finalmente una fenice che assomiglia a una... fenice! ================================================================= Direte: ma questo è :crazy: matto, la fenice dove l'ha vista mai?! ================================================================= Beh, mica avete torto... :hi: ================================================================= Il vecchio sognatore che sta scrivendo ha visto tante fenici, che nemmeno le conta più. Alcune, simili a aquile: (moneta greca del 1831, dal catalogo d'asta Ghiglione n° 15, lotto n° 589) ================================================================= Altre, simili a polli arrosto: (ducatone s.d. per Alessandro II Pico della Mirandola, da Cronaca Numismatica n° 185, maggio 2006, p. 71) ================================================================= Altre, simili a cicogne o altri pennuti a becco lungo: (30 tarì, 1793, per re Ferdinando I, da Cronaca Numismatica n° 186, giugno 2006, p. 28) ================================================================= Mille volte meglio, a parere del vecchio sognatore, è il bellissimo e toccante disegno con cui un alunno di una scuola elementare di Arsoli (RM) ha riprodotto lo stemma (con fenice) del comune di Mirabella Eclano (AV) (decreto 15.11.1873): ================================================================= (A proposito, questo disegno fa parte di un progetto scolastico sulla fenice realizzato alcuni anni or sono dalle attente insegnanti :hi: di un Istituto Comprensivo di Arsoli, al quale è stato dato risalto in un apposito sito Internet. :good: Non perdetevelo! :lol: Lo trovate qui: http://www.icsarsoli.it/LAVORI%20SITO%20%20NUOVO/ARSOLI/PAG%20PROG%20STRADA%20FACENDO%20VEDRAI%2009/PAG%20STEMMA%20E%20FENICE.htm ) ================================================================= Per restare in araldica, ecco un altro bell'esempio di fenice "al naturale". Stemma della città di Suzzara (MN), come da decreto del 21.4.1927: (da: http://www.araldicacivica.it/stemmi/comuni/comune/?id=2429) ================================================================= In antico, peraltro, di confusione ce n'era tanta lo stesso. In questo mosaico del XIII secolo, già nell'abside della vecchia basilica del Vaticano e oggi nel Museo di Roma, la fenice ha l'aureola, come un Santo cristiano, o come un Sol invictus pagano (del quale parlammo giorni fa in un'altra discussione... sempre siano lodati i fili rossi :hi: dell'arte!): (da: G. Heinz-Mohr, Lessico di iconografia cristiana, Milano, Istituto Propaganda Libraria 1984, p. 113) ================================================================= Insomma... ...chi se la sente di cercare su qualche libro una bella descrizione di com'era fatta davvero una fenice? :good:1 punto
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Molto soggettivo... posso solo consigliarti di prenderla eventualmente per la tua collezione e non per rivenderla. Diversamente, se non fai tutti i decreti, aspettane una più comune ma in migliori condizioni.1 punto
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Ed ecco le medaglie in oggetto, la prima da mm. 40 e le altre da mm. 43,3: mi sento di dire che sono certamente della zecca di Napoli per una serie di motivi ........ e su questo vi do un'anteprima, una notizia scoperta nell'Archivio Storico del Tesoro di San Gennaro pochi mesi fa nell'Archivio Storico del Tesoro di San Gennaro e che sulla quale ho preparato un articolo che verrà pubblicato a marzo. Una notizia di carattere storico e religioso che non è nemmeno citata in rete: nel 1842 Napoli proclamò un'altra compatrona della città e su questa esiste anche la medaglia conosciuta in diverse versioni e in più diametri ma questa in particolare è di fattura meno pregevole e completamente differente dalle precedenti firmate dagli incisori. Vedi post successivo. .........1 punto
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MILANO - Filippo II di Spagna (1554-1598). Scudo 1594 AR 32,01 g. – ø 41,8 mm. PHILIPPVS • REX • HISPANIAR Busto drappeggiato e corazzato a destra, con colletto alla spagnola e Collare del Toson d’oro sul petto; sotto, nel giro, •I594•. Rv. • DVX • MEDIO – LANI • ET • C • Stemma coronato e inquartato con aquile e biscioni; ai lati, due cariatidi con testa leonina. Asse a 120°. CNI 214 var. Crippa 15/C ®. Verri 423. Davenport 281 punto
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Andiamo avanti; vi pesento (dal codice Cremosano conservato presso l'archivio di stato di Milano, secolo XVII) una carrellata degli emblemi della città di Milano, al centro spicca lo stemma del comune sopra domina Sant'Ambrogio con staffile e pastorale (come nel mezzo bianco postato precedentemente) sotto la scrofa seminaluta e ai lati gli stemmi delle porte delle mura antiche; in senso orario partendo da in alto a destra troviamo: porta romana ,vercellina, nuova,comasina, ticinese e orientale. Nella monetazione medioevale di periodo spagnolo, lo scudo compare spesso, ma sempre caricato nei suoi quarti di biscione ed aquile ( e qui chiedo aiuto a @@dabbene per una foto decente che al momento non ho sottomano, per esempio di un bello scudo di Filippo II). PS: amo questa discussione.1 punto
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Quindi ... anche la rigatura verticale su questo volto di Ferdinando IV sono di conio?1 punto
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che ne pensate di questa collezione avete qualche cosa da scambiare? ' '1 punto
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onestamente no: io aggiungerei 20 euro e lo comprerei FDC (ne ho visto uno che è fdc e pure rosso per quel prezzo ... da commerciante, con fattura) proprio perchè non è una moneta difficile da trovare bella è meglio spendere qualcosa in più per un esemplare di grande qualità piuttosto che accontentarsi di un esemplare di media qualità. a mio parere...1 punto
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Grazie mille @@elmetto2007! Che bella la versione in oro!! Peccato per il prezzo.. Interessante anche il punzone k18, che su quelli in argento è un 800 posizionato nello stesso posto!1 punto
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@@nando12 e allora vai a studiare, và! :P https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=358&lot=1389 @@oldgold gli esemplari in oro (AU) riportano il punzone "K18" (vicino l'ultima I di Mussolini)1 punto
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Beh.. D'argento ne sono stati coniati perchè in circolazione ce ne sono.. E se non sbaglio sono classificati R2 ma non so su che catalogo.. Ne riporto uno a titolo d'esempio esitato da Bolaffi.. http://www.sixbid.com/browse.html?auction=1657&category=34503&lot=1485855 La curiosità nasceva da un articolo riguardante i 20 centesimi della fiera di Milano, dove viene riportata anche una coniazione in oro e mi chiedevo se magari anche per questi è stato così..1 punto
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E’ un gettone in rame emesso in Germania nel 1971 per commemorare il cinquecentenario della nascita del famoso pittore, incisore, matematico e trattatista tedesco Albrecht Dürer, considerato il massimo esponente della pittura tedesca rinascimentale. Esiste anche un gettone di tipo 2 che dovrebbe avere le stesse dimensioni di questo. Rame: 2,24 g, diametro 18 mm, spessore 1,25 mm. Anche su questo gettone è raffigurato il monogramma dell’artista, da lui ideato come firma d’autore per contrassegnare tutte le sue opere. apollonia1 punto
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Il gettone è comune. La costruzione raffigurata sul gettone è Porta Torre, un’imponente fortezza alta 40 metri edificata nel 1192 a difesa dell’ingresso della città di Como, che rappresenta uno dei più interessanti esempi in Italia di architettura militare di tradizione romanica. La particolarità della torre è che gli otto archi sono fuori asse rispetto a quello molto più grande situato a piano terra. apollonia1 punto
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Leggendo le varie risposte ho visto che comunque ogniuno di noi scrive una parte di verità che mi sento di condividire a pieno con voi, unendo il tutto fa appunto il collezionista di monete, in generale la collezione e personale e come tale uno la vive, i soldi sono i propi e come tali uno li spende, l'importante è vivere questa passione che comunque ci fa stare assieme e ci fa crescere culturalmente anche sul forum.1 punto
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Questo gettone nella pratica si grada solo basandosi sulla doratura presente (sempre se non rifatta). Ad 80€ di questi tondelli qFDC li comprerei volentieri a sacchi, se ce ne fossero. L'esemplare in oggetto risulta ancora piacevole ed é stato a mio avviso portato a casa ad un prezzo più che decente.1 punto
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Continuo a ritenere che sia la stessa apparsa nell'asta Varesi 11/2010 lotto 748, classificata qSpl (Varesi è però piuttosto severo, io però in genere sono d'accordo con lui) con base 600 e mi risulta non aggiudicata. Gli hai dato un'occhiata ? :good: PS: volendo acquistarla io però starei abbastanza più basso ...1 punto
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più che a un falso, guarderei a quelle monete di area gallica definite "potin" http://www.acsearch.info/search.html?id=21838121 punto
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Ciao domanda assolutamente non banale, rispondo al volo sperando di non commettere errori: Livia Maria Principessa Spinola Contessa Tassarolo, il SOVV DOM dovrebbe esser lì per ingannare e confondere a maggior imitazione del "Sovrana di Dombes" tipico dei luigini di Anne Marie Louise de Bourbon. Con calma controllerò di non averti detto castronerie:)1 punto
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bellissimo! :D adoro l'escamotage grafico mediceo di mettere nello stemma solo la "palla" con dentro i gigli di francia, in modo da richiamare il rovescio francese con pieno diritto (anche se ovviamente è cavilloso e l'imitatività della moneta è ugualmente spudorata).1 punto
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Conservazione bassa, l'importante è che il prezzo sia congruo e direi proprio di si. Poi la collezione è personale e qualsiasi conservazione merita rispetto! @@elmetto2007 complimenti, anche io ho cominciato con il rame, e personalmente mi da molte soddisfazioni!1 punto
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1842 Egitto 5 Para L'immagine del dritto andrebbe ruotata ma io non sono bravo in queste cose :blum: .1 punto
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Buonasera a tutti, volevo rendervi partecipe della avvenuta inaugurazione del Sacrario Borbonico sito nella Basilica Cattedrale di Santa Maria assunta in cielo, della Fedelissima città di Gaeta. Il giorno 29 novembre 2014 alla presenza di circa 300 persone, tra cui illustri esponenti politici, ecclesiastici, militari e civili, è stata apposta la targa marmorea di cui allego foto. La meravigliosa cerimonia è iniziata alle ore 16,30 ed è terminata alle ore 18,00 circa. Evento importantissimo per i simpatizzanti del Regno di Napoli che, come me, adesso hanno raggruppato gli alti Ufficiali Borbonici (e non solo) periti durante l' assedio. Sergio.1 punto
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Perfettamente d'accordo con gli ultimi interventi. Va benissimo anche il biglietto d'ingresso e la tracciatura di chi entra ed esce, ma lo vogliamo dire che abbiamo il sacrosanto diritto di non essere messi in una (ex) stalla e a servizi da fiera e non da foro boario??? Se l'ambiente fosse migliore, forse le presenze lo sarebbero altrettanto e magari i banchi rimarrebbero pieni fino alla fine. Dico sempre che la numismatica è di fatto una nicchia se raffrontata al mercato dell'arte (sia pur in caduta al momento). Esistono però persone con disponibilità economiche non secondarie anche fra gli appassionati di numismatica. Alcuni di essi partecipano e li vediamo fra di noi, altri (ne conosco) non ce li vedo proprio in una palestra, in un tendone o ancora in un'ex stalla a cercare monete. Non è in ogni caso dignitoso per nessuno di noi l'ambiente dei convegni e i servizi annessi. Lo vogliamo ribadire o no? Non vorrei che gli organizzatori mettessero il biglietto e le risorse diventassero un'ulteriore fonte di guadagno per loro e di incazzature per i fruitori, mercanti e collezionisti. I servizi devono migliorare, ancorpiù se la gente deve pagare l'ingresso!1 punto
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Se e quando potrai dimostrare quanto scrivi, se ne potrà anche discutere, fino a quel momento, le facili dietrologie da bar, lasciamole, appunto, al bar. petronius1 punto
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Grazie per la risposta il fatto che siano rimasti i fori visibili fanno pensare ad un lavoro incompiuto la zona in passato era animata da continui scontri tra bizantini e longobardi per mantenere aperto il famoso corridoio bizantino in questo tratto una striscia di terra veramente esigua che collegava ravenna a roma fig 1 La chiesa è dedicata all’ angelo Michele, uno dei tre arcangeli menzionati nella Bibbia, il comandante dell’esercito celeste contro gli angeli ribelli del demonio, e furono i Longobardi a propagarne la devozione in tutta Italia, erigendogli chiese ed effigiandolo su stendardi e monete. Molto probabilmente anche le origini della chiesa di Cerreto poco distante da Cagli sono da ricondurre ai Longobardi, che si erano insediati nel territorio di Monte Nerone. fig 2 Stemma antico non più in uso del Comune tratto dagli Statuti del 15891 punto
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Ciao Silvio & Signora Questo tetra di Lisimaco mi è familiare perchè l'ho in collezione. Re di Tracia, Lisimaco, tetradramma (17,06 g, diametro max 33 mm), zecca di Chio, Bitinia, 323-225 a.C. D/ Testa diademata di Alessandro Magno deificato a destra, che indossa il corno di Ammone. R/ ΒΑΣΙΛΕΩΣ ΛΥΣΙΜΑΧΟΥ, Atena in trono a sinistra, gomito sinistro appoggiato allo scudo a terra, lancia trasversale sul lato destro, con in mano la Nike che incorona il nome del re, monogramma sotto il braccio, clava a sinistra, gorytos e monogramma AG (gamma) in esergo. Thompson -, SNG Manchester 814. apollonia1 punto
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Taglio: 2 € cc TYE Nazione: Portogallo Anno: 2012 TYE Tiratura: 500.000 Conservazione: BB Luogo: Milano1 punto
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Un 8/9 anni fa io stesso, non volendoli più nella mia raccolta, mi sono tolto la coppia formata da 500 e 1.000 per 12,00 euro (l'avevo comprata a 20,00). Forse l'euforia del momento ha fatto si che fossero apprezzate più del dovuto e magari si credeva che sarebbero diventate delle rarità o, per meglio definirle, delle curiosità ricercate. l'unico riferimento sulla rete sono di 5 pezzi x 50 euro, è un prezzo confacente al loro valore?? Non so da dove è stato preso questo riferimento, considera che possono esser messi in vendita anche a 500 euro, ma la richiesta è una cosa ed una vendita conclusa è un'altra. Al momento su delcampe c'e' chi "cerca di vendere" l'intera serie a 13,90 euro, un esemplare da 500 simec a 10,00 euro, un tris 500-2.000-10.000 per 15,00 euro. I prezzi non hanno né capo che coda, nessuna similitudine (un pezzo 10 euro, cinque pezzi a poco più) praticamente allo sbando. Un valore simbolico comunque c'e' l'hanno sicuramente, difficile quantificarlo, ma da quanto esposto sopra: basso, molto basso.1 punto
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hai speso 150 euro, ma hai acquistato 150 " anticorpi" per affari del genere per il futuro........ non è tutto negativo....1 punto
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Il sondaggio è stato fatto telefonicamente durante la trasmissione "Domenica in" dell' 8 Febbraio 1998. Si votò però solo per 3 monete : per la moneta da 5 centesimi vinse il Colosseo (con il 50 % dei gradimenti, scartati Ponte di Rialto, Torre di Pisa e Castel del Monte), per la moneta da 50 centesimi la piu' gradita e' risultata la Venere di Botticelli (ha vinto con il 45 % , niente da fare per la Primavera - sempre del Botticelli - la statua di Marco Aurelio e il David di Michelangelo). Per quella di due Euro, infine, la scelta e' caduta sul ritratto di Dante Alighieri tratto dal Parnaso, affresco di Raffaello: lo hanno scelto il 56 % dei televotanti preferendolo alle immagini di Giuseppe Verdi e Galileo Galilei.1 punto
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