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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/05/14 in Risposte
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Come promesso, appena arrivata, posto la foto del Penny in rame del 1841. E' la varietà senza "comma" dopo Reg in legenda. Acquistata online in U.K. dopo una discreta lotta al rialzo. Cordialità. Renzo @@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@4 punti
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La butto là... e se il cane-felino che vediamo fosse un agnello? magari un agnus dei?4 punti
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Quando vedo questa piastra ... chissàpperchè ...mi viene in mente la sua metà. La piastra celebra il Battesimo di Gesù e ricorda la "figliolanza prediletta" del Padre divino mentre la mezza piastra ricorda San Giovanni Battista e la sua "figliolanza terrena" (figlio di Zaccaria). Io la interpreto come un "omaggio" ai "padri" e mi piace pensare che quando il figlio "è un po' speciale" qualche merito deve pur averlo il padre che lo ha educato... Ovviamente è una mia liberissima interpretazione che non ha nulla di teologico ma questo accostamento tre mezza piastra e piastra mi scatena questa fantasia ...anche se, all'epoca, quel povero "padre terreno" deve aver sofferto parecchio per "la carriera" intrapresa da suo figlio ...ma anche qui si può pensare che "i propri meriti" prima o poi vengono sempre riconosciuti ...ma ho l'impressione di filosofeggiare un po' troppo ... Saluti4 punti
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Buonasera, segnalo che il Ministero dell'Economia e Finanze ha organizzato un'apertura straordinaria al pubblico con visite guidate per il giorno 13 dicembre p.v. "Ogni visita guidata avrà la durata di circa 60 minuti, per gruppi di 15/20 persone, su un’articolazione oraria dalle ore 9.00 alle ore 14.00. L’ingresso sarà da Via XX Settembre, dove verrà effettuato il controllo da parte della Guardia di Finanza e consegnato il passi. Il percorso, con accesso dalla scala D, riguarderà il primo piano (Sala Azzurra, Parlamentino, Sala della Maggioranza), ed il piano terra (Biblioteca Storica e Museo numismatico della Zecca). Il percorso dettagliato della visita sarà definito in prossimità dell’evento. " Ci risentiamo per organizzarci quando avremo maggiori dettagli. R.3 punti
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Buonasera amici, sempre per amor del forum metto due foto di altre mie monete che col tempo ho permutato con altre più conservate per la mia collezione. le metto per divulgazione e per il loro fascino intrinseco di storia e di religione. Descrizione : Firenze Piastra Cosimo III 1680 RR Firenze Piastra Cosimo III 1679 RR Firenze Piastra Cosimo III 1678 R Tutte con la loro patina di monetiere , raccontano e descrivono iconograficamente al diritto il Granduca corazzato con la data in basso e al rovescio il Santo patrono di Firenze Il San Giovanni Battista che Battezza il Cristo sulle rive del fiume Giordano, in alto la colomba simboleggia lo spirito santo durante l'evento che era presente. avevo anche una del 1684 ma non ho le foto, forse poi aggiungo quella del 1676 nel fine settimana, quella eccezionale del 1677 vi feci vedere il diritto ma non ho foto nitide da mostrare e mi manca il rovescio... saluti Fofo3 punti
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Ciao, un terzetto di novara, l'ultima è Farnese, è fuori "area", ma visto che c'ero le ho messe tutte assieme PS: tra l'altro cerco materiale di novara se qualcuno volesse sbarazzarsene :)3 punti
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Inoltre... A me pare che lo scopo di tutti fosse argomentare le proprie idee... Non certo convincere coercitivamente gli altri...@@Legio II Italica, argomenta la tua idea, chi non concorda con te oggi, se sei bravo e con argomentazioni forti, magari concordera' domani, con o senza SNI. Se non ci fosse dialogo e se non ci fossero posizioni diverse, non ci sarebbe forum.... Sta a te convincere sulle tue idee argomentando. Ma se i tuoi argomenti risultano deboli ai piu' non devi prendertela, ma devi cercare argomentazioni piu' forti!3 punti
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Caro Enzo (@@vox79), Sai che il RVCATA per me e' una vera ossessione (in senso positivo). Faccio notare, a te ad agli altri cari amici, un importante particolare che stranamente mi era sfuggito (accidenti all'incipiente Alzaimer!). Sulla corona del monarca e' impressa una croce. Era il segno di una autorita' assoluta (Ruggero II)? o cos'altro? Come hai detto, forse le due monete sono storicamente legate. Ricordiamo che i due erano in perenne lotta e che Ruggero II conquisto' sia Capua che Gaeta.3 punti
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Carissimi amici, Ho iniziato solo ora a seguire le discussioni iniziate questa mattina. Quante interessanti ipotesi, sia sull'edifico che sulla figura zoomorfa! Sicuramente occorre approfondire in che condizioni era l'anfiteatro all'epoca, per confermare o smentire questa ipotesi. Cosa potrebbe essere, scartandola?. In ogni caso, in internet ho visto un filmato girato con la telecamera di un drone; fa vedere tutti i particolari dell'anfiteatro dall'alto. Per quanto riguarda la figura (che potrebbe essere in canide, un leone o un altra fiera) potremmo confrontarla anche con le immagini incise sulle monete salernitane coeve. Questo solo per confrontare gli stili. Quella che sto vivendo, per me e' una esperienza entusiasmante. Stiamo studiando, per la prima volta, una moneta del tutto sconosciuta. Devo dire, pero', che almeno conosciamo chi l'ha fatta coniare, mentre per la mia ossessione (il RV CA-TA), non conoscendo il monarca, e' tutto molto molto piu' difficile. Ci sentiamo presto. Amedeo P.S.: il mio computer mi da dei problemi e non mi conferma se i 'Mi piace" sono stati inviati. Potete controllare sui vostri post di questa mattina?. Non e' un cosa fondamentale per noi, ma serve per condividere una opinione senza dover messaggiare.3 punti
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Se l'animale è l'Agnus dei, mi permetto di ipotizzare che la figura sottostante è un calice e non un anfiteatro o un accampamento, idea avuta soprattutto confrontando il post 133 in cui la moneta è confrontata con la RV CA-TA; quasi sempre i calici hanno un bordo perlinato al disotto di uno liscio e al di sotto della coppa si restringono per poi allargarsi alla base: potrebbe essere un calice per raccogliere il Sangue dell'Agnello3 punti
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parecchio di nicchia :) ma è comunque bello da citare, perché anche se non mi aspetto 200 post di risposta, magari qualcuno lo trova utile, o si rende egli stesso utile per me e per altri.... è comunque un bel modo di "fare forum" anche se non tutti partecipano per ovvi motivi :)3 punti
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Dopo aver inserito nel file anche le impronte digitali di Alessandro direi sia meglio proseguire inserendo monete come abbiamo sempre fatto, ricordandosi da qui in avanti del nickname e lasciando perdere tutto il resto.......................3 punti
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Moneta di Firenze, RRRRR firmata dall'incisore Gaspare Mola, molto bella l'iconografia, al diritto il Granduca con il collare Spagnolo drappeggiato e corazzato e al rovescio il San Giovanni Battista patrono di Firenze che battezza il cristo sulle acque del fiume Giordano, entrambi genuflessi, sopra la colomba simboleggia lo Spirito Santo. Firenze Cosimo II de’Medici, 1609-1621. Piastra 1610/1610, AR 32,50 g. COSMVS II MAGN DVX ETRVR IIII Busto drappeggiato e corazzato a d., con collare alla spagnola e maschera leonina sullo spallaccio; sotto, nel giro, 1610. Rv. FILIVS MEVS DILECTVS Il Battesimo di Cristo; all’esergo, 1610. per Firenze secondo me questa è "la moneta" . Saluti Fofo3 punti
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Qui il favoloso Dritto: Possiamo vedere uno scorcio del ponte sul Reno, meraviglioso, e due barche che delicatamente ne increspano la superficie. Questa è un'ostentazione di ricchezza - si veda la cornucopia all'esergo -, la ricchezza portata dagli ugonotti a cui la città aveva aperto le porte quasi un secolo prima i quali avevano portato in dote la loro esperienza industriale ed artigianale. Sopra, gli stemmi comunali di Ramstein, Liestal, Waldenburg, Farnsburg, Homburg, Münchenstein, Pratteln e Riehen. Anche il nominale di questa moneta, 20 ducati, è una ostentazione bella e buona, considerato il grandissimo valore per l'epoca. Che dire, un autentico sogno, di cui si conoscono due esemplari, uno in un museo e l'altro, ora, nel monetiere di qualche fortunato collezionista... Un saluto, sperando di non avervi annoiato.2 punti
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In teoria da come è scritto , come impone la regola UE , almeno l'80 % delle monete coniate dovrà essere distribuito per circolare effettivamente . Poi chissà .. Tra il dire e il fare ci sono di mezzo i .. Pirenei :rofl:2 punti
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Silver scusa se mi permetto ma le monete napoletane hanno dei riferimenti e criteri di giudizio diversi da quelli che in genere si utilizzano per le monete decimali, (giusto per dirla in generale) spesso queste monete uscivano dal conio già con delle piccole debolezze di conio all'altezza dei rilievi o dei capelli, particolari questi che a te sicuramente potrebbero sembrare tracce di usura ma che in realtà vanno presi con le pinze. Considera che De Falco di Napoli è uno molto pignolo e il suo bb/spl equivale in molti casi ad un q.spl. Non è che vogliamo convincerti di qualcosa perchè siamo qui tra amici a discutere tranquillamente per confrontarci, spero che i nostri consigli potranno esserti utili in futuro affinchè tu non ti faccia sfuggire qualche bella moneta a causa di eventuali tuo criteri di valutazione sbagliati per un determinato tipo di moneta. Ti ripeto, non è per sminuire la tua preparazione numismatica, magari in altre monetazione sei molto più bravo di noi ma in queste della zecca di Napoli (Palermo è ancora peggio come difetti di conio) ti consiglio di seguire i nostri post perchè certamente potresti correggere il tiro su molte cose e perfezionarti. Fidati. :good:2 punti
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molto interessante e affascinante la storia del santo "san Giovanni Battista" Giovanni andò a vivere nel deserto, conducendo una vita di penitenza e di preghiera, secondo la tradizione ebraica del voto dinazireato: "Giovanni portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano locuste e mieleselvatico" (Vangelo secondo Marco 1, 6). Nei Vangeli è definito "voce di uno che grida nel deserto" (in latino: vox clamantis in deserto). Si discute tuttora sui possibili rapporti fra il Battista e la comunità giudaica degli Esseni, che vivevano in comunità monastichenel deserto, aspettavano l'avvento del Messia e praticavano il battesimo come rito di purificazione. La novità del battesimo di Giovanni, rispetto alle abluzioni di tipo rituale che già si conoscevano nella tradizione giudaica, consisteva nel preciso impegno di "conversione", da parte di coloro che andavano a farsi battezzare da lui. Secondo alcuni vangeli apocrifi, in seguito alla morte della madre si sarebbe recato nel deserto dove fu istruito dagli angeli e uomini sapienti per la sua futura missione[senza fonte]. Dettaglio dellaCrocifissione dipinta daGrünewald Per approfondire, vedi Battesimo di Gesù. Giovanni dichiarò più volte di riconoscere Gesù come il Messia annunciato dai profeti, ma il momento culminante fu quello in cui Gesù stesso volle essere battezzato da lui nelle acque del Giordano; in tale occasione Giovanni additò Gesù ai suoi seguaci come "l'agnello di Dio che toglie i peccati del mondo" (Vangelo secondo Giovanni 1, 29). E sottolineò il proprio rapporto di dipendenza affermando: "Egli deve crescere e io invece diminuire" (Giovanni 3, 30:[7] Illum oportet crescere, me autem minui).[8] Tuttavia risulta che molti continuarono a dirsi seguaci del Battista ancora a lungo. La morte[modifica | modifica sorgente] Il Battista morì a causa della sua predicazione. Egli condannò pubblicamente la condotta di Erode Antipa, che conviveva con la cognata Erodiade; il re lo fece prima imprigionare, poi, per compiacere la bella figlia di Erodiade, Salomè, che aveva ballato ad un banchetto, lo fece decapitare. http://it.wikipedia....1600_-_1605.jpg TROVO MOLTO AFFASCINANTI LE STORIE VERE, LA NOSTRA EREDITà CULTURALE E STORICA. QUESTO PERSONAGGIO ERA ED è SICURAMENTE UNO TRA I SANTI PIù ACCLAMATI E IMPORTANTI DI SEMPRE SIA PER LA SUA REMISSIONE DEI PECCATI SIA PERCHè BATTEZZò GESù CRISTO NEL FIUME GIORDANO, SIA PER L'AGNELLO PASQUALE OFFERTO IN SACRIFICIO PER NOI. QUEST'ULTIMO RAFFIGURATO MOLTO BENE NEL RETRO DELLA MONETA AI PIEDI DEL SANTO CHE GURADA IN Sù. Altre sono le raffigurazioni nelle monete della zecca di Firenze (patrono) dove nel retro il santo battezza il Cristo con l'arrivo dello spirito santo raffigurato nella colomba sopra di loro. Saluti di buona Pasqua a tutti Fofo Allega miniatura(e) Allego foto del Testone di Cosimo III 1676 RRR raffigura proprio l'agnello ai piedi del Santo vestito di pelle appoggiato su una roccia nel mezzo del deserto.2 punti
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Beh se tutti continuano a non usare il buonsenso ne riempiamo anche 250 di pagine. ALessandro ti ha ampiamente dimostrato che quelle monete sono sue , ti ha anche bonariamente preso in giro mettendo la sua mano. A questo punto avresti dovuto alzare le mani invece di continuare . Altro che provocazione e minimo sospetto, stai buttando benzina sul fuoco . Così come l'utente @@Luca1984 , non aveva potuto far vedere le foto per poco, non per una settimana e gli avete dato contro e preso in giro . A Joker dopo una settimana gliele ho richieste io e tu non avevi minimamente "aperto bocca" . Qui si sta facendo figli e figliastri e non va bene . E non parlo da curatore ma da utente che sta qui da 10 anni . Perchè io non faccio distinzioni nè "lancio il sasso e nascondo la mano" . Con Alessandro ho discusso ma adesso sto dalla sua parte, perchè io non faccio distinzioni . Il punto è che tutto si puòchiedere sul Forum , una foto, una verifica , ma quando questa arriva sono due le strade : stare muti e ringraziare ( e contribuie al Forum non solo con polemiche ) oppure continuare ad almentare la cultura del sospetto che alberga nella nostra indole . Se poi la foto non dovesse arrivare , anche qui si apprende il fatto e si sta buoni , al massimo esternando con educazione e mai prese in giro ( come già successo ) . QUINDI RIBADISCO IL MIO INVITO A PROSEGUIRE A POSTARE LE MONETE . Per qualsiasi chiarimento vi prego di scrivermi ( o scrivere a chi si desidera ) in privato. Grazie..2 punti
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@@angel pensavo anche io ad un calice per la presenza dell'agnello. Però dopo aver trovato quel bassorilievo della chiesa di s. Maria della Strada a Matrice (CB) - praticamente dall'altra parte del Matese rispetto a Capua, quindi relativamente vicina - non sottovaluterei la possibilità che sia una stilizzazione dell'iconografia del volo di Alessandro. Le prime manifestazioni di questa iconografia risalgono al IX secolo, mentre la fortuna si prolungò per tutto il Medioevo. Numerosi sono gli esempi in sculture e rilievi romanici, apposti sugli esterni delle chiese dell'epoca. La ricezione del tema nei manufatti scultorei si esaurì durante il XIII secolo, ma la sua persistenza continuò attraverso le miniature nei manoscritti medievali. Secondo un’antica leggenda Alessandro Magno, recatosi su un alto monte nei pressi del mar Rosso, pensò di volare incatenando due grifoni alati ad una sorta di cesto. Le mitiche bestie, cercando di afferrare la carne infilata su due aste, cominciarono a salire finché una divinità con la propria ombra li fece precipitare a terra senza danno. Dopo il volo, l’esercito, che aveva assistito alla scena, acclamò il proprio re. Abbiamo contemporaneamente l'acclamazione del proprio potere e l'aspirazione al Paradiso e quindi una duplice allegoria della forza. In realtà fino all'umanesimo si portò avanti questa leggenda quindi diciamo che siamo nei tempi giusti2 punti
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Le monete di prova e i progetti vengono astutamente diluite nelle aste , evitando di saturare il mercato e far scendere le quotazioni2 punti
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il collezionista è un essere strano... capire i suoi interessi a volte è impossibile perché spesso... non sa nemmeno lui quale sia il "perché" che lo anima! :)2 punti
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I motivi per cui questa (e anche altre magari già note in antico) non sono finite nel RIC o nel Cohen possono essere molteplici. Dalla semplice volontà di inserire solo monete di cui si è presa visione diretta e si è quindi certi dell'esistenza (ecco che monete rare, conosciute perché apparse nel mercato e finite in collezioni private e quindi rimaste nell'oblio per anni, se non per secoli, non sono state inserite) alla più banale mancanza (è tipico dell'essere umano non conoscere qualcosa o dimenticarsene perché se ne son visionate altre migliaia) a tutta una serie di altre motivazioni di varia natura e sfumatura. Io cercherei di non prendere il tutto come una sorta di attacco o di critica personale, mi raccomando! Questa discussione, che vedeva (e mi par di capire vede!) due teorie interpretative contrapposte, ha dato modo di sviscerare un rovescio di una moneta a fondo. Il porre in dubbio anche una cosa certa, personalmente, non lo vedo come un male ma come uno spunto per indagare meglio, per cogliere e apprezzare magari dettagli che altrimenti si davano per scontati. Personalmente non conoscevo questa moneta di Nerone, e non avevo idea di questo edificio, del suo utilizzo in antico, della sua storia reale e supposta. Questa discussione articolata è stata, per me, una bella pagina di storia. Da assoluto non conoscitore ritengo altamente probabile se non certo che si tratti del Macello (inteso come mercato alimentare) l'edificio raffigurato nella moneta anche se appare suggestiva l'ipotesi della Domus Aurea. Mi sembra sussistano diversi dettagli e prove che portano esclusivamente in questa direzione, tuttavia, mi ripeto, confutare il certo può essere molto utile sia per scoprire che certo non era come per rafforzarlo ulteriormente. Non inquiniamo questa discussione con parapiglia vari! Ve ne prego, mi sembra una discussione di grande interesse che dimostra come storia, archeologia, architettura e numismatica siano discipline tra loro connesse. :)2 punti
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Credo che parlando di Denari , gli unici veramente belli per la grande varieta' delle iconografie e per la rappresentativita' degli eventi storici accaduti , siano quelli emessi da Ottaviano Augusto , poi come dice Illyricum65 , da Tiberio in poi , tranne eccezioni , sono piuttosto monotoni come iconografie ; inoltre la grande diversita' di modulo rendono i Sesterzi piu' ricchi di particolari , tutto questo non toglie pero' importanza storica al Denario , la moneta principe dei Legionari con cui inizio l' Impero di Roma .2 punti
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Però trovo strano che un principe cristiano faccia raffigurare un edificio pagano su una propria moneta... non conosco Capua ma immagino che al tempo la città avesse anche altri monumenti di cui andar fieri. A meno che l'anfiteatro non avesse assunto una funzione particolarmente importante a quell'epoca... Secondo me la figura zoomorfa che appare sopra potrebbe essere la chiave di tutto2 punti
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Pensato di che aggiungere alla parata di pezzi di 5-franchi francesi. Questo pezzo di 5-franchi 1844a—della zecca di Parigi—era allora e per diversi decenni più ancora spesso chiamati un "écu", dopo la vecchia moneta d'argento, somigliante in dimensione e metallo. I viaggi del vecchio ispano-americana e messicana "dollari" così si intrecciano con la storia della monetazione americana—e le loro storie così incorporato nel nostro hobby locale—che a volte è troppo facile per gli americani a dimenticare come ampiamente viaggiarono questi pezzi 5-franchi francesi. Ricordo la lettura—come destinazione solo uno tra molti—come popolare erano in Madagascar, vi circolano molti anni prima che l'isola divenne una colonia francese, e spesso (come è avvenuto per tanti loro coetanei d'argento grande), essendo tagliato per uso come monetazione frazionale. E viaggiando indietro agli Stati Uniti per un secondo, come così molti di questi grandi pezzi di 5-franchi francesi fatto—erano moneta a corso legale negli Stati Uniti pure, e così rimase fino al 1857. :) v. ---------------------------------------------------------- I thought I’d add to the parade of French 5-franc pieces. This 1844a 5-franc piece—from the Paris mint—was then and for several decades more still often called an “écu,” after the old silver coin which they resembled in size and metal. The travels of the old Spanish-American and Mexican “dollars” are so interwoven with American coinage history—and their stories so embedded in our local hobby—that sometimes it’s too easy for Americans to forget how widely these French 5-franc pieces travelled. I remember reading—as just one destination among many—how popular they were in Madagascar, circulating there many years before the island became a French colony, and often (as was the case for so many of their large silver contemporaries), being cut up for use as fractional coinage. And travelling back to the United States for a second, as so many of these big French 5-franc pieces did—they were legal tender in the U.S. as well, and would remain so until 1857. :) v.2 punti
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TAGLIO : 50 Cent. STATO : Slovenia TIRATURA 2007 : 32.400.000 (Vantaa-Finlandia) AUTORE : Miljenco Licul, Maja Licul e Janez Boljka. TEMA : Monte Triglav DATA DI EMISSIONE : 01/01/2007 MATERIALE: Nordic Gold (rame 89% - alluminio 5% - zinco 5% - stagno 1%) DIAMETRO : 24,25 mm SPESSORE : 2,38 mm PESO : 7,8 gr. CONTORNO : Rigato con zigrinatura spessa Monte Triglav (in italiano Monte Tricorno) è la vetta più alta della Slovenia (2864 m.), fu raggiunta la prima volta il 26 agosto 1778. Si trova sulle Alpi Giulie in mezzo al Parco Nazionale del Triglav, è considerato dai sloveni monumento nazionale. Il nome deriverebbe dalla sua forma a tre punte, Triglav significa per l'appunto "tre teste". Sulla sommità, dal 1895, si trova un caratteristico bivacco chiamato torre di Aljaz. Secondo la tradizione ogni sloveno almeno una volta nella vita dovrebbe salire sulla cima del Tricorno. Sulla moneta si nota che la cima è posta sotto la costellazione del Cancro, è corrispondente al segno zodiacale sotto il quale la Slovenia ha conquistato l'indipendenza (25 giugno 1991) e la scritta "Oj Triglav, moj dom" (Oh Tricorno, mia dimora). Sia il monte, che la costellazione del Cancro, sono impressi sullo stemma di Stato. Elementi che spiccano anche sulla bandiera nazionale, si evince da questo il forte legame della popolazione slovena verso questo monte e la propria terra.2 punti
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Buon pomeriggio A Verona ho fatto presente a Giovanna e a incuso gli errori ortografici e grammaticali che si ripetono sistematicamente negli interventi sul forum riguardanti le monete greche quando si parla di multipli e sottomultipli della dramma. Mi hanno chiesto di mettere per iscritto le regole su questo argomento e ho pensato di appoggiarmi a questa discussione, il cui titolo è appropriato e conforme all’obiettivo prefissato. Ho riportato pari pari le pagine dello Zingarelli e della Piccola Treccani, in modo che ciascuno può prendere visione delle regole dai testi ufficiali, aggiungendo qualche mio commento. La dramma è l’unità ponderale e monetaria degli antichi Greci, mentre la dracma è l’unità monetaria della Grecia moderna, che si divide in 100 leptà ed è stata in auge fino all’introduzione dell’euro. ‘Dramma o dracma’ nel vocabolario vuol significare che i due termini sono considerati equivalenti e quindi intercambiabili. Così si può dire benissimo ‘una dracma di Alessandro Magno’ anche se la moneta è della Grecia antica e non moderna. Personalmente preferisco 'dramma' per mantenere il termine anche nei multipli e sottomultipli dove - come vedremo - la forma con 'cm' non è corretta. (segue) apollonia2 punti
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L'autorità monetaria di Andorra ha comunicato ufficialmente che le monete verranno emesse tra il 16 e il 19 dicembre prossimi.2 punti
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Buonasera a tutti, vorrei tornare su un grosso della zecca di Asti già apparso sul forum, ma che continua a lasciarmi dei dubbi. La moneta è la seguente "dichiarata" come grosso, ma la casa d'asta purtroppo non fornisce ne il peso ne il diametro. Ci sono diversi particolari che mi lasciano dei dubbi. In primis il non allineamento delle due croci patenti, nel campo e in legenda (in tutte le monete dela zecca di Asti che ho potuto vedere le ho sempre trovate allineate). Secondo, le S coricate... nemmeno nei denari primitivi sono fatte così male. Terzo, i caratteri della C e della E, chiuse sarebbero tipiche dei doppi grossi, ma in genere in questo tipo di moneta sono molto più curate di queste, e questa in ogni caso è dichiarata come grosso. Idem la R di REX nel campo mi sembra troppo rozza e i globetti troppo grandi confrontati con quelli di altri grossi astigiani... insomma, potrebbe trattarsi di un falso d'epoca? INASTA 23 del 10.11.2007 lotto 971 ASTI - Comune (1140-1336) - Grosso - CVNRADUS II; nel campo REX - R/ ASTENSIS; Croce patente - AG RR CNI 1/2 e 11/15; MIR 33, BB+1 punto
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Questa settimana ho avuto l'opportunità di guardare attraverso una manciata di tra-la-guerre sbirri austriaci, i pezzi 1- e 2-groschen datati 1925-38. Come tutti qui sanno già, produzione di questi piccoli rami austriaci è stato tagliato fuori dall'Anschluss e la zecca di Vienna—con il suo nuovo marchio di zecca "B"—ha iniziato a produrre monete tedesche invece. Questi piccoli sbirri austriaci sono monete comuni, ma essendo interessati in loro è una cosa facile da fare—sono un passo piccolo ma abbastanza inconfondibile in quella lunga discesa nell'incubo che era la seconda guerra mondiale. Una moneta in particolare catturato la mia attenzione, una 1930 1-groschen che era stato convertito da un counterstamp in un pezzo di propaganda: Un paese alle prese con il suo vicino—e sé—che e il cataclisma a venire, tutti catturati in questa una moneta di rame molto piccola. v. ------------------------------------------------------------------ Earlier this week I had an opportunity to look through a handful of between-the-wars Austrian coppers, the 1- and 2-groschen pieces dated 1925-38. As everybody here knows already, production of these little Austrian coppers was cut off by the Anschluss, and the Vienna mint—with its new “B” mintmark— began producing German coins instead. These little Austrian coppers are common coins, but being interested in them is an easy thing to do—they are one small but quite unmistakable step in that long descent into the nightmare that was World War II. One coin in particular caught my eye, a 1930 1-groschen that had been converted by a counterstamp into a propaganda piece: One country wrestling with its neighbor—and itself—that, and the cataclysm to come, all captured in this one tiny copper coin. v.1 punto
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Buongiorno e buona Domenica a tutti, Ho letto la discussione di come valutare lo stato di conservazione della 50 lire repubblicana, ed è sicuramente un tipo di argomento utilissimo ed illuminante, perciò vorrei proporre di fare una discussione in cui si considerano i punti da osservare di tutte le monete repubblicane! Ovviamente il contributo che posso dare io è minimo :( ... pero posso cominciare con questo! Nella 50 lire turrita oltre ai consueto lustro ed integrità del bordo, sono da considerare la ghianda a destra a ore 3, in cui la divisione in 2 parti deve essere evidente e nella parte superiore le "increspature" di quest'ultima devono essere ancora visibili. L'uva dalla parte opposta i 3 acini centrali ed i due finali, quindi quelli più in rilievo non devono portare segni di escoriazioni, che tendono a vedersi rendendo più scura la superficie degli acini stessi.1 punto
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salve a tutti, vorrei una vostra opinione sulla conservazione di questa moneta. un grazie a chi vorrà intervenire.1 punto
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Non preoccuparti la chiudo qui,non vorrei mai arrecare danni agli altri utenti se tu sospendessi l'osservatorio solamente .....per una foto1 punto
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Con tutto il rispetto... perchè non abbandoni la coniazione attuale e cominci a studiare la monetazione dello Stato Pontificio? Tra l'altro questa non è nemmeno la sezione adatta a rispondere alla tua richiesta. Le monete della Città del Vaticano sono euro e c'è una sezione apposita.1 punto
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tema ripetitivo è lo stesso della moneta col duomo di milano era meglio expo anche se col vaticano non era proprio azzeccato1 punto
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A proposito dell’Accademia della Crusca citata anche da altri in questa discussione, volevo riportare la risposta dell’esperto al quesito posto da molti lettori sulla corretta ortografia delle parole obiettivo/obbiettivo e obiezione/obbiezione. Obiettivo / obbiettivo, obiezione / obbiezione Per rispondere a questa domanda riportiamo quello che hanno scritto Valeria Della valle e Giuseppe Patota nel loro libro Il Salvaitaliano (Sperling & Kupfer Editori, 2000, pp. 93-4). «Dialogo fra un venditore di obiettivi e un obiettore VENDITORE DI OBIETTIVI: Il signore desidera? OBIETTORE: Sono un obbiettore venuto con un obbiettivo preciso: l'obbiettivo della mia macchina fotografica si è rotto, e obbiettivamente ne devo acquistare un altro. VENDITORE DI OBIETTIVI: Mi permetto di obiettare, signore, che se lei fosse stato obiettivo avrebbe cambiato obiettivo, chiedendo di acquistare un obiettivo. OBIETTORE: La sua obbiezione mo sorprende davvero. Ribadisco che sono un obbiettore venuto qui con un obbiettivo preciso, checché lei obbietti, e obbiettivamente non intendo andarmene senza aver ottenuto il mio obbiettivo. VENDITORE DI OBIETTIVI: Lei sarà un ottimo obiettore, ma non è obiettivo. Personalmente, non ho altro obiettivo che quello di vendere obiettivi, ma sono costretto a obiettarle che, se lei mi obietta che vuole un obiettivo, obiettivamente non posso aiutarla. OBIETTORE: Lei non può obbiettarmi un bel niente: sono io che le obbietto che obbiettivamente lei, più che un venditore di obbiettivi è un essere abbietto (o abietto? Oddio! Se avessi comprato il Della Valle-Patota, adesso non mi troverei in questo guaio!). Chi è obiettivo in questo dialogo surreale: l'obiettore o il venditore di obiettivi? Sicuramente il venditore di obiettivi, che fra obiettare e obbiettare, obiettivamente e obbiettivamente, obiettivo e obbiettivo, obiettore e obbiettore, obiezione e obbiezione sceglie sempre le forme con una sola b. Intendiamoci, le varianti con due b non sono sbagliate, ma sono più lontane dagli originali latini, che erano obiectare, obiectivus, obiector, obiectio. Anticamente queste parole non venivano usate nella lingua di tutti i giorni: le adoperavano solo i filosofi nei loro eleganti trattati in latino, sicché, in questo caso, adoperare le forme più vicine al latino equivale a rispettare maggiormente la storia di queste parole.» Chi riteneva che ‘obiettivo’ significasse ‘scopo’ e ‘obbiettivo’ il sistema ottico di una macchina fotografica può rendersi conto che aveva preso un abbaglio, come può capitare a tutti. Ma bastava consultare un vocabolario della nostra lingua per accertarsi che lo stesso sostantivo poteva avere entrambi i significati indipendentemente dal numero delle b. apollonia1 punto
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Beh si , anche perchè penso che attaccarsi a una monetina dopo che Alessandro ne ha postate oltre 10.000 mi pare alquanto insensato a un pò un accanimento . Questo clima di inquisizione e sospetti non fa bene al Forum . Ci sono 4 curatori del file che stanno lavorando egregiamente e sapranno loro se inserire o meno una moneta . E ora continuiamo con questa stupenda idea che va avanti ininterrottamente da 6 anni e 2 mesi :good:1 punto
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Lo conosci bene si tratta del Montenegro Ma come ben sai gestisce queste prove in modo oculato e non le regala Pensa che anni fa l'amico Pacchiega , era il periodo durante il quale non era possibile commerciare queste monete , se ne erano disfatto di piu' di 2.000 Per tal motivo consiglio attenzione nell'acquisto di queste monete..........1 punto
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Le uniche che possono avere un mercato sono il dollaro, e la moneta, tuttora sconosciuta, del Venezuela, che va comunque verificata, perché potrebbe anche non valere nulla, mentre il valore del dollaro è, minimo, quello dell'argento. Ma se non metti le foto (di entrambi i lati delle monete) non andiamo da nessuna parte ;) petronius :)1 punto
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Il dominio bizantino in Italia veniva esercitato attraverso l'esarcato che comprendeva distretti, o eparchie, dei quali faceva parte Venezia. Il potere bizantino si affievolisce progressivamente pero' alla meta' dell'VIII secolo con la trasformazione di Venezia in ducato e l'elezione del primo doge Paolo Anafesto La perdita di Ravenna nel 751 mette fine di fatto all 'esarcato. La vittoria carolingia sui longobardi nel 774 lascia due grandi blocchi contrapposti, i franchi e i bizantini . Venezia oscillera' per diverso tempo tra queste due potenze , presa la corrente che tende ad instaurare un dogato ereditario sul modello imperiale bizantino ( doge = dux) e un rappresentante dell'oligarchia di matrice elettiva tra le famiglie patriziali . Con il pactum lotharii del 840 del doge tradonico stipulato con il sacro romano impero si assiste al compimento del progressivo distacco della citta' lagunare ( la cui nascita formale si puo' far risalire all'812 con il trasferimento della capitale a "Rivoalto") dal un dominio bizantino progressivamente sempre piu' formale e l'imbocco con decisione della strada dei traffici commerciali e degli accordi economici che avrebbero reso, nei secoli successivi , Venezia una delle potenze economiche piu' ricche nel panorama europeo. L'adozione del sistema monetario carolingio ricade nella sfera di autodeterminazione raggiunta all'epoca dalla citta' lagunare e nella necessità' di adeguare la propria moneta al sistema piu' efficiente per sostenere i traffici commerciali , vero motore del successo economico veneziano attraverso i secoli.1 punto
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Per quanto mi riguarda preferisco l'argento al bronzo...molti mi daranno contro...ma un bel denario mi piace di più di un bel bronzo...anche se riconosco che questi ultimi possono far provare diverse emozioni.1 punto
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Il link inserito da Pino e' scritto in Catalano quindi la traduzione e' piu' complicata pero' dice a grandi linee quello che avevo scritto io dal link postato. Speriamo davvero che sia la volta buona ragazzi.!1 punto
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se vuoi che sia registrata ti chiediamo per favore di pubblicare anche la foto come da regolamento grazie1 punto
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Ciao, io talvolta ne ho parlato, in un recente passato ad esempio per la serie VICTORIAE BRIT severiana, più recentemente riprendendo il tema dei suberati e dei conii... Di solito non se ne parla tantissimo forse perchè le iconografie sono tutto sommato meno appariscenti di quelle dei sesterzi, fatto da ricercare nella difefrenza di modulo tra i due probabilmente. Ma se ci penso in genere le scene sono molto più standardizzate, vi sono molti meno temi rappresentati. Se accantoniamo le personificazioni rimane in fondo poco: qualche Tempio (es. Antonino Pio), le insegne militari recuperate dai Parthi (Augusto), qualche altra struttura (es. la Via Traiana), per citarne alcune che mi vengono a mente nell'immediato. Poco se pensi rispetto a tutte le tipologie emesse dai vari imperatori... Ciao Illyricum :)1 punto
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Ok, grazie. Quindi, se la datazione proposta fosse corretta, saremmo nel Regno di Napoli. Il pensiero corre a una famiglia siciliana che ha uno stemma formalmente affine alla prima metà di questo. I Marullo: (da: http://www.regione.sicilia.it/beniculturali/bibliotecacentrale/mango/marotta.htm) Peccato che i colori non coincidano, anzi siano "rovesciati" rispetto a quelli presenti nel piatto. :nea:1 punto
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Buongiorno a Voi, in realtà, più che di un falso della "Perugina" io pensavo ad un falso ottocentesco o dell'inizio del XX secolo... Lo stile delle lettere e la loro relativa piattezza, mi sembrano "di mano nota". Ma naturalmente posso sbagliarmi. La moneta necessiterebbe senz'altro di un esame autoptico, anche per capire su che tipo di tondello è stata battuta. Buona giornata, Teofrasto1 punto
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Pecunem Solidus Numismatik > Auction 25 Auction date: 16 November 2014 Lot number: 121 Price realized: To Be Posted Lot description: KILIKIEN. Hierapolis - Kastabala. Pseudo-autonome Prägung. Bronze. 2. - 1. Jhdt. v. Chr. Vs: Verschleierte Büste der Tyche mit Mauerkrone rechts. Rs: ΙΕΡΟΠΟΛΙΤΩΝ ΤΩΝ ΠΡΟΣ ΠΥΡΑΜΩΙ. Der aus den Fluten ragende jugendliche Flußgott (Pyramos) mit Adler nach rechts schwimmend. SNG Levante 1569. SNG BN 2217. Sehr schön. 7,06 g 23 mm Estimate: 1000 EUR ???????????????????? ciao Roberto1 punto
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