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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/05/14 in Risposte

  1. Come promesso, appena arrivata, posto la foto del Penny in rame del 1841. E' la varietà senza "comma" dopo Reg in legenda. Acquistata online in U.K. dopo una discreta lotta al rialzo. Cordialità. Renzo @@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@
    4 punti
  2. La butto là... e se il cane-felino che vediamo fosse un agnello? magari un agnus dei?
    4 punti
  3. Quando vedo questa piastra ... chissàpperchè ...mi viene in mente la sua metà. La piastra celebra il Battesimo di Gesù e ricorda la "figliolanza prediletta" del Padre divino mentre la mezza piastra ricorda San Giovanni Battista e la sua "figliolanza terrena" (figlio di Zaccaria). Io la interpreto come un "omaggio" ai "padri" e mi piace pensare che quando il figlio "è un po' speciale" qualche merito deve pur averlo il padre che lo ha educato... Ovviamente è una mia liberissima interpretazione che non ha nulla di teologico ma questo accostamento tre mezza piastra e piastra mi scatena questa fantasia ...anche se, all'epoca, quel povero "padre terreno" deve aver sofferto parecchio per "la carriera" intrapresa da suo figlio ...ma anche qui si può pensare che "i propri meriti" prima o poi vengono sempre riconosciuti ...ma ho l'impressione di filosofeggiare un po' troppo ... Saluti
    4 punti
  4. Buonasera, segnalo che il Ministero dell'Economia e Finanze ha organizzato un'apertura straordinaria al pubblico con visite guidate per il giorno 13 dicembre p.v. "Ogni visita guidata avrà la durata di circa 60 minuti, per gruppi di 15/20 persone, su un’articolazione oraria dalle ore 9.00 alle ore 14.00. L’ingresso sarà da Via XX Settembre, dove verrà effettuato il controllo da parte della Guardia di Finanza e consegnato il passi. Il percorso, con accesso dalla scala D, riguarderà il primo piano (Sala Azzurra, Parlamentino, Sala della Maggioranza), ed il piano terra (Biblioteca Storica e Museo numismatico della Zecca). Il percorso dettagliato della visita sarà definito in prossimità dell’evento. " Ci risentiamo per organizzarci quando avremo maggiori dettagli. R.
    3 punti
  5. Buonasera amici, sempre per amor del forum metto due foto di altre mie monete che col tempo ho permutato con altre più conservate per la mia collezione. le metto per divulgazione e per il loro fascino intrinseco di storia e di religione. Descrizione : Firenze Piastra Cosimo III 1680 RR Firenze Piastra Cosimo III 1679 RR Firenze Piastra Cosimo III 1678 R Tutte con la loro patina di monetiere , raccontano e descrivono iconograficamente al diritto il Granduca corazzato con la data in basso e al rovescio il Santo patrono di Firenze Il San Giovanni Battista che Battezza il Cristo sulle rive del fiume Giordano, in alto la colomba simboleggia lo spirito santo durante l'evento che era presente. avevo anche una del 1684 ma non ho le foto, forse poi aggiungo quella del 1676 nel fine settimana, quella eccezionale del 1677 vi feci vedere il diritto ma non ho foto nitide da mostrare e mi manca il rovescio... saluti Fofo
    3 punti
  6. Ciao, un terzetto di novara, l'ultima è Farnese, è fuori "area", ma visto che c'ero le ho messe tutte assieme PS: tra l'altro cerco materiale di novara se qualcuno volesse sbarazzarsene :)
    3 punti
  7. Inoltre... A me pare che lo scopo di tutti fosse argomentare le proprie idee... Non certo convincere coercitivamente gli altri...@@Legio II Italica, argomenta la tua idea, chi non concorda con te oggi, se sei bravo e con argomentazioni forti, magari concordera' domani, con o senza SNI. Se non ci fosse dialogo e se non ci fossero posizioni diverse, non ci sarebbe forum.... Sta a te convincere sulle tue idee argomentando. Ma se i tuoi argomenti risultano deboli ai piu' non devi prendertela, ma devi cercare argomentazioni piu' forti!
    3 punti
  8. Caro Enzo (@@vox79), Sai che il RVCATA per me e' una vera ossessione (in senso positivo). Faccio notare, a te ad agli altri cari amici, un importante particolare che stranamente mi era sfuggito (accidenti all'incipiente Alzaimer!). Sulla corona del monarca e' impressa una croce. Era il segno di una autorita' assoluta (Ruggero II)? o cos'altro? Come hai detto, forse le due monete sono storicamente legate. Ricordiamo che i due erano in perenne lotta e che Ruggero II conquisto' sia Capua che Gaeta.
    3 punti
  9. Carissimi amici, Ho iniziato solo ora a seguire le discussioni iniziate questa mattina. Quante interessanti ipotesi, sia sull'edifico che sulla figura zoomorfa! Sicuramente occorre approfondire in che condizioni era l'anfiteatro all'epoca, per confermare o smentire questa ipotesi. Cosa potrebbe essere, scartandola?. In ogni caso, in internet ho visto un filmato girato con la telecamera di un drone; fa vedere tutti i particolari dell'anfiteatro dall'alto. Per quanto riguarda la figura (che potrebbe essere in canide, un leone o un altra fiera) potremmo confrontarla anche con le immagini incise sulle monete salernitane coeve. Questo solo per confrontare gli stili. Quella che sto vivendo, per me e' una esperienza entusiasmante. Stiamo studiando, per la prima volta, una moneta del tutto sconosciuta. Devo dire, pero', che almeno conosciamo chi l'ha fatta coniare, mentre per la mia ossessione (il RV CA-TA), non conoscendo il monarca, e' tutto molto molto piu' difficile. Ci sentiamo presto. Amedeo P.S.: il mio computer mi da dei problemi e non mi conferma se i 'Mi piace" sono stati inviati. Potete controllare sui vostri post di questa mattina?. Non e' un cosa fondamentale per noi, ma serve per condividere una opinione senza dover messaggiare.
    3 punti
  10. Se l'animale è l'Agnus dei, mi permetto di ipotizzare che la figura sottostante è un calice e non un anfiteatro o un accampamento, idea avuta soprattutto confrontando il post 133 in cui la moneta è confrontata con la RV CA-TA; quasi sempre i calici hanno un bordo perlinato al disotto di uno liscio e al di sotto della coppa si restringono per poi allargarsi alla base: potrebbe essere un calice per raccogliere il Sangue dell'Agnello
    3 punti
  11. parecchio di nicchia :) ma è comunque bello da citare, perché anche se non mi aspetto 200 post di risposta, magari qualcuno lo trova utile, o si rende egli stesso utile per me e per altri.... è comunque un bel modo di "fare forum" anche se non tutti partecipano per ovvi motivi :)
    3 punti
  12. Dopo aver inserito nel file anche le impronte digitali di Alessandro direi sia meglio proseguire inserendo monete come abbiamo sempre fatto, ricordandosi da qui in avanti del nickname e lasciando perdere tutto il resto.......................
    3 punti
  13. Moneta di Firenze, RRRRR firmata dall'incisore Gaspare Mola, molto bella l'iconografia, al diritto il Granduca con il collare Spagnolo drappeggiato e corazzato e al rovescio il San Giovanni Battista patrono di Firenze che battezza il cristo sulle acque del fiume Giordano, entrambi genuflessi, sopra la colomba simboleggia lo Spirito Santo. Firenze Cosimo II de’Medici, 1609-1621. Piastra 1610/1610, AR 32,50 g. COSMVS II MAGN DVX ETRVR IIII Busto drappeggiato e corazzato a d., con collare alla spagnola e maschera leonina sullo spallaccio; sotto, nel giro, 1610. Rv. FILIVS MEVS DILECTVS Il Battesimo di Cristo; all’esergo, 1610. per Firenze secondo me questa è "la moneta" . Saluti Fofo
    3 punti
  14. Qui il favoloso Dritto: Possiamo vedere uno scorcio del ponte sul Reno, meraviglioso, e due barche che delicatamente ne increspano la superficie. Questa è un'ostentazione di ricchezza - si veda la cornucopia all'esergo -, la ricchezza portata dagli ugonotti a cui la città aveva aperto le porte quasi un secolo prima i quali avevano portato in dote la loro esperienza industriale ed artigianale. Sopra, gli stemmi comunali di Ramstein, Liestal, Waldenburg, Farnsburg, Homburg, Münchenstein, Pratteln e Riehen. Anche il nominale di questa moneta, 20 ducati, è una ostentazione bella e buona, considerato il grandissimo valore per l'epoca. Che dire, un autentico sogno, di cui si conoscono due esemplari, uno in un museo e l'altro, ora, nel monetiere di qualche fortunato collezionista... Un saluto, sperando di non avervi annoiato.
    2 punti
  15. In teoria da come è scritto , come impone la regola UE , almeno l'80 % delle monete coniate dovrà essere distribuito per circolare effettivamente . Poi chissà .. Tra il dire e il fare ci sono di mezzo i .. Pirenei :rofl:
    2 punti
  16. Silver scusa se mi permetto ma le monete napoletane hanno dei riferimenti e criteri di giudizio diversi da quelli che in genere si utilizzano per le monete decimali, (giusto per dirla in generale) spesso queste monete uscivano dal conio già con delle piccole debolezze di conio all'altezza dei rilievi o dei capelli, particolari questi che a te sicuramente potrebbero sembrare tracce di usura ma che in realtà vanno presi con le pinze. Considera che De Falco di Napoli è uno molto pignolo e il suo bb/spl equivale in molti casi ad un q.spl. Non è che vogliamo convincerti di qualcosa perchè siamo qui tra amici a discutere tranquillamente per confrontarci, spero che i nostri consigli potranno esserti utili in futuro affinchè tu non ti faccia sfuggire qualche bella moneta a causa di eventuali tuo criteri di valutazione sbagliati per un determinato tipo di moneta. Ti ripeto, non è per sminuire la tua preparazione numismatica, magari in altre monetazione sei molto più bravo di noi ma in queste della zecca di Napoli (Palermo è ancora peggio come difetti di conio) ti consiglio di seguire i nostri post perchè certamente potresti correggere il tiro su molte cose e perfezionarti. Fidati. :good:
    2 punti
  17. molto interessante e affascinante la storia del santo "san Giovanni Battista" Giovanni andò a vivere nel deserto, conducendo una vita di penitenza e di preghiera, secondo la tradizione ebraica del voto dinazireato: "Giovanni portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano locuste e mieleselvatico" (Vangelo secondo Marco 1, 6). Nei Vangeli è definito "voce di uno che grida nel deserto" (in latino: vox clamantis in deserto). Si discute tuttora sui possibili rapporti fra il Battista e la comunità giudaica degli Esseni, che vivevano in comunità monastichenel deserto, aspettavano l'avvento del Messia e praticavano il battesimo come rito di purificazione. La novità del battesimo di Giovanni, rispetto alle abluzioni di tipo rituale che già si conoscevano nella tradizione giudaica, consisteva nel preciso impegno di "conversione", da parte di coloro che andavano a farsi battezzare da lui. Secondo alcuni vangeli apocrifi, in seguito alla morte della madre si sarebbe recato nel deserto dove fu istruito dagli angeli e uomini sapienti per la sua futura missione[senza fonte]. Dettaglio dellaCrocifissione dipinta daGrünewald Per approfondire, vedi Battesimo di Gesù. Giovanni dichiarò più volte di riconoscere Gesù come il Messia annunciato dai profeti, ma il momento culminante fu quello in cui Gesù stesso volle essere battezzato da lui nelle acque del Giordano; in tale occasione Giovanni additò Gesù ai suoi seguaci come "l'agnello di Dio che toglie i peccati del mondo" (Vangelo secondo Giovanni 1, 29). E sottolineò il proprio rapporto di dipendenza affermando: "Egli deve crescere e io invece diminuire" (Giovanni 3, 30:[7] Illum oportet crescere, me autem minui).[8] Tuttavia risulta che molti continuarono a dirsi seguaci del Battista ancora a lungo. La morte[modifica | modifica sorgente] Il Battista morì a causa della sua predicazione. Egli condannò pubblicamente la condotta di Erode Antipa, che conviveva con la cognata Erodiade; il re lo fece prima imprigionare, poi, per compiacere la bella figlia di Erodiade, Salomè, che aveva ballato ad un banchetto, lo fece decapitare. http://it.wikipedia....1600_-_1605.jpg TROVO MOLTO AFFASCINANTI LE STORIE VERE, LA NOSTRA EREDITà CULTURALE E STORICA. QUESTO PERSONAGGIO ERA ED è SICURAMENTE UNO TRA I SANTI PIù ACCLAMATI E IMPORTANTI DI SEMPRE SIA PER LA SUA REMISSIONE DEI PECCATI SIA PERCHè BATTEZZò GESù CRISTO NEL FIUME GIORDANO, SIA PER L'AGNELLO PASQUALE OFFERTO IN SACRIFICIO PER NOI. QUEST'ULTIMO RAFFIGURATO MOLTO BENE NEL RETRO DELLA MONETA AI PIEDI DEL SANTO CHE GURADA IN Sù. Altre sono le raffigurazioni nelle monete della zecca di Firenze (patrono) dove nel retro il santo battezza il Cristo con l'arrivo dello spirito santo raffigurato nella colomba sopra di loro. Saluti di buona Pasqua a tutti Fofo Allega miniatura(e) Allego foto del Testone di Cosimo III 1676 RRR raffigura proprio l'agnello ai piedi del Santo vestito di pelle appoggiato su una roccia nel mezzo del deserto.
    2 punti
  18. Beh se tutti continuano a non usare il buonsenso ne riempiamo anche 250 di pagine. ALessandro ti ha ampiamente dimostrato che quelle monete sono sue , ti ha anche bonariamente preso in giro mettendo la sua mano. A questo punto avresti dovuto alzare le mani invece di continuare . Altro che provocazione e minimo sospetto, stai buttando benzina sul fuoco . Così come l'utente @@Luca1984 , non aveva potuto far vedere le foto per poco, non per una settimana e gli avete dato contro e preso in giro . A Joker dopo una settimana gliele ho richieste io e tu non avevi minimamente "aperto bocca" . Qui si sta facendo figli e figliastri e non va bene . E non parlo da curatore ma da utente che sta qui da 10 anni . Perchè io non faccio distinzioni nè "lancio il sasso e nascondo la mano" . Con Alessandro ho discusso ma adesso sto dalla sua parte, perchè io non faccio distinzioni . Il punto è che tutto si puòchiedere sul Forum , una foto, una verifica , ma quando questa arriva sono due le strade : stare muti e ringraziare ( e contribuie al Forum non solo con polemiche ) oppure continuare ad almentare la cultura del sospetto che alberga nella nostra indole . Se poi la foto non dovesse arrivare , anche qui si apprende il fatto e si sta buoni , al massimo esternando con educazione e mai prese in giro ( come già successo ) . QUINDI RIBADISCO IL MIO INVITO A PROSEGUIRE A POSTARE LE MONETE . Per qualsiasi chiarimento vi prego di scrivermi ( o scrivere a chi si desidera ) in privato. Grazie..
    2 punti
  19. @@angel pensavo anche io ad un calice per la presenza dell'agnello. Però dopo aver trovato quel bassorilievo della chiesa di s. Maria della Strada a Matrice (CB) - praticamente dall'altra parte del Matese rispetto a Capua, quindi relativamente vicina - non sottovaluterei la possibilità che sia una stilizzazione dell'iconografia del volo di Alessandro. Le prime manifestazioni di questa iconografia risalgono al IX secolo, mentre la fortuna si prolungò per tutto il Medioevo. Numerosi sono gli esempi in sculture e rilievi romanici, apposti sugli esterni delle chiese dell'epoca. La ricezione del tema nei manufatti scultorei si esaurì durante il XIII secolo, ma la sua persistenza continuò attraverso le miniature nei manoscritti medievali. Secondo un’antica leggenda Alessandro Magno, recatosi su un alto monte nei pressi del mar Rosso, pensò di volare incatenando due grifoni alati ad una sorta di cesto. Le mitiche bestie, cercando di afferrare la carne infilata su due aste, cominciarono a salire finché una divinità con la propria ombra li fece precipitare a terra senza danno. Dopo il volo, l’esercito, che aveva assistito alla scena, acclamò il proprio re. Abbiamo contemporaneamente l'acclamazione del proprio potere e l'aspirazione al Paradiso e quindi una duplice allegoria della forza. In realtà fino all'umanesimo si portò avanti questa leggenda quindi diciamo che siamo nei tempi giusti
    2 punti
  20. Le monete di prova e i progetti vengono astutamente diluite nelle aste , evitando di saturare il mercato e far scendere le quotazioni
    2 punti
  21. il collezionista è un essere strano... capire i suoi interessi a volte è impossibile perché spesso... non sa nemmeno lui quale sia il "perché" che lo anima! :)
    2 punti
  22. I motivi per cui questa (e anche altre magari già note in antico) non sono finite nel RIC o nel Cohen possono essere molteplici. Dalla semplice volontà di inserire solo monete di cui si è presa visione diretta e si è quindi certi dell'esistenza (ecco che monete rare, conosciute perché apparse nel mercato e finite in collezioni private e quindi rimaste nell'oblio per anni, se non per secoli, non sono state inserite) alla più banale mancanza (è tipico dell'essere umano non conoscere qualcosa o dimenticarsene perché se ne son visionate altre migliaia) a tutta una serie di altre motivazioni di varia natura e sfumatura. Io cercherei di non prendere il tutto come una sorta di attacco o di critica personale, mi raccomando! Questa discussione, che vedeva (e mi par di capire vede!) due teorie interpretative contrapposte, ha dato modo di sviscerare un rovescio di una moneta a fondo. Il porre in dubbio anche una cosa certa, personalmente, non lo vedo come un male ma come uno spunto per indagare meglio, per cogliere e apprezzare magari dettagli che altrimenti si davano per scontati. Personalmente non conoscevo questa moneta di Nerone, e non avevo idea di questo edificio, del suo utilizzo in antico, della sua storia reale e supposta. Questa discussione articolata è stata, per me, una bella pagina di storia. Da assoluto non conoscitore ritengo altamente probabile se non certo che si tratti del Macello (inteso come mercato alimentare) l'edificio raffigurato nella moneta anche se appare suggestiva l'ipotesi della Domus Aurea. Mi sembra sussistano diversi dettagli e prove che portano esclusivamente in questa direzione, tuttavia, mi ripeto, confutare il certo può essere molto utile sia per scoprire che certo non era come per rafforzarlo ulteriormente. Non inquiniamo questa discussione con parapiglia vari! Ve ne prego, mi sembra una discussione di grande interesse che dimostra come storia, archeologia, architettura e numismatica siano discipline tra loro connesse. :)
    2 punti
  23. Credo che parlando di Denari , gli unici veramente belli per la grande varieta' delle iconografie e per la rappresentativita' degli eventi storici accaduti , siano quelli emessi da Ottaviano Augusto , poi come dice Illyricum65 , da Tiberio in poi , tranne eccezioni , sono piuttosto monotoni come iconografie ; inoltre la grande diversita' di modulo rendono i Sesterzi piu' ricchi di particolari , tutto questo non toglie pero' importanza storica al Denario , la moneta principe dei Legionari con cui inizio l' Impero di Roma .
    2 punti
  24. Lo Stemma di Ragusa, oggi Dubrovnik, su un tallero rettorale del 1759
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  25. Però trovo strano che un principe cristiano faccia raffigurare un edificio pagano su una propria moneta... non conosco Capua ma immagino che al tempo la città avesse anche altri monumenti di cui andar fieri. A meno che l'anfiteatro non avesse assunto una funzione particolarmente importante a quell'epoca... Secondo me la figura zoomorfa che appare sopra potrebbe essere la chiave di tutto
    2 punti
  26. Pensato di che aggiungere alla parata di pezzi di 5-franchi francesi. Questo pezzo di 5-franchi 1844a—della zecca di Parigi—era allora e per diversi decenni più ancora spesso chiamati un "écu", dopo la vecchia moneta d'argento, somigliante in dimensione e metallo. I viaggi del vecchio ispano-americana e messicana "dollari" così si intrecciano con la storia della monetazione americana—e le loro storie così incorporato nel nostro hobby locale—che a volte è troppo facile per gli americani a dimenticare come ampiamente viaggiarono questi pezzi 5-franchi francesi. Ricordo la lettura—come destinazione solo uno tra molti—come popolare erano in Madagascar, vi circolano molti anni prima che l'isola divenne una colonia francese, e spesso (come è avvenuto per tanti loro coetanei d'argento grande), essendo tagliato per uso come monetazione frazionale. E viaggiando indietro agli Stati Uniti per un secondo, come così molti di questi grandi pezzi di 5-franchi francesi fatto—erano moneta a corso legale negli Stati Uniti pure, e così rimase fino al 1857. :) v. ---------------------------------------------------------- I thought I’d add to the parade of French 5-franc pieces. This 1844a 5-franc piece—from the Paris mint—was then and for several decades more still often called an “écu,” after the old silver coin which they resembled in size and metal. The travels of the old Spanish-American and Mexican “dollars” are so interwoven with American coinage history—and their stories so embedded in our local hobby—that sometimes it’s too easy for Americans to forget how widely these French 5-franc pieces travelled. I remember reading—as just one destination among many—how popular they were in Madagascar, circulating there many years before the island became a French colony, and often (as was the case for so many of their large silver contemporaries), being cut up for use as fractional coinage. And travelling back to the United States for a second, as so many of these big French 5-franc pieces did—they were legal tender in the U.S. as well, and would remain so until 1857. :) v.
    2 punti
  27. 2 punti
  28. TAGLIO : 50 Cent. STATO : Slovenia TIRATURA 2007 : 32.400.000 (Vantaa-Finlandia) AUTORE : Miljenco Licul, Maja Licul e Janez Boljka. TEMA : Monte Triglav DATA DI EMISSIONE : 01/01/2007 MATERIALE: Nordic Gold (rame 89% - alluminio 5% - zinco 5% - stagno 1%) DIAMETRO : 24,25 mm SPESSORE : 2,38 mm PESO : 7,8 gr. CONTORNO : Rigato con zigrinatura spessa Monte Triglav (in italiano Monte Tricorno) è la vetta più alta della Slovenia (2864 m.), fu raggiunta la prima volta il 26 agosto 1778. Si trova sulle Alpi Giulie in mezzo al Parco Nazionale del Triglav, è considerato dai sloveni monumento nazionale. Il nome deriverebbe dalla sua forma a tre punte, Triglav significa per l'appunto "tre teste". Sulla sommità, dal 1895, si trova un caratteristico bivacco chiamato torre di Aljaz. Secondo la tradizione ogni sloveno almeno una volta nella vita dovrebbe salire sulla cima del Tricorno. Sulla moneta si nota che la cima è posta sotto la costellazione del Cancro, è corrispondente al segno zodiacale sotto il quale la Slovenia ha conquistato l'indipendenza (25 giugno 1991) e la scritta "Oj Triglav, moj dom" (Oh Tricorno, mia dimora). Sia il monte, che la costellazione del Cancro, sono impressi sullo stemma di Stato. Elementi che spiccano anche sulla bandiera nazionale, si evince da questo il forte legame della popolazione slovena verso questo monte e la propria terra.
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  29. Buon pomeriggio A Verona ho fatto presente a Giovanna e a incuso gli errori ortografici e grammaticali che si ripetono sistematicamente negli interventi sul forum riguardanti le monete greche quando si parla di multipli e sottomultipli della dramma. Mi hanno chiesto di mettere per iscritto le regole su questo argomento e ho pensato di appoggiarmi a questa discussione, il cui titolo è appropriato e conforme all’obiettivo prefissato. Ho riportato pari pari le pagine dello Zingarelli e della Piccola Treccani, in modo che ciascuno può prendere visione delle regole dai testi ufficiali, aggiungendo qualche mio commento. La dramma è l’unità ponderale e monetaria degli antichi Greci, mentre la dracma è l’unità monetaria della Grecia moderna, che si divide in 100 leptà ed è stata in auge fino all’introduzione dell’euro. ‘Dramma o dracma’ nel vocabolario vuol significare che i due termini sono considerati equivalenti e quindi intercambiabili. Così si può dire benissimo ‘una dracma di Alessandro Magno’ anche se la moneta è della Grecia antica e non moderna. Personalmente preferisco 'dramma' per mantenere il termine anche nei multipli e sottomultipli dove - come vedremo - la forma con 'cm' non è corretta. (segue) apollonia
    2 punti
  30. L'autorità monetaria di Andorra ha comunicato ufficialmente che le monete verranno emesse tra il 16 e il 19 dicembre prossimi.
    2 punti
  31. 2 punti
  32. Il cancro del nichel in fase iniziale si presenta solo tramite macchie nerastre, ma quando progredisce causa l'effetto della tua moneta, che è ormai irrimediabilmente compromessa. Non è un difetto di zecca, ma una moneta ormai devastata dal cancro (a parte che se fosse anche stato un difetto originale del tondello, sarebbe stato ad ogni modo un minusvalore e non certo un fattore di maggior pregio).
    1 punto
  33. Io vorrei rompere un po' il diaframma fra sezioni e postare un sogno straniero. Mi sono sentito chiamato in causa da più parti: l'araldica, l'iconografia, gli animali mitologici, l'arte incisoria, ecc...Ma facciamo parlare le monete! Quella che posto è una moneta di presentazione da 20 Ducati di Basilea, VIP dell'ultima asta Genevensis (la foto viene dal catalogo NGSA) e con un realizzo da mezzo infarto! Si tratta di un'opera d'arte a tutti gli effetti: la qualità del dettaglio, l'armonia delle linee, la profondità dei contorni e l'estrema freschezza. Iniziando dal Rovescio si vede il Basilisco che regge lo stemma cittadino di Basilea: il pastorale vescovile di San Germano (nero su campo bianco e rivolto a destra, quella araldica). Il basilisco, animale mitologico ibrido tra un gallo e un serpente, rappresenta il potere assoluto. Re di tutti i serpenti e di tutti gli animali (eccetto l'uomo) aveva il potere di uccidere con il solo sguardo. Forte presa di posizione della ricca città calvinista che, in quanto sede del Gran Consiglio rimarcava la sua indipendenza da Roma e la sua superiorità al Papa, nonché quella dall'impero (ormai di vecchia data in quanto si era unita ai confederati nel 1501). Una curiosità riguardante il Basilisco:i bestiari riportano che il mostro nasca solo da un uovo deposto da un gallo di 7 anni e covato dal gallo stesso. A Basilea, nel 1474, venne condannato a morte un gallo (di 11 anni) perché era andato contro natura deponendo un uovo, così fu decapitato e messo al rogo.
    1 punto
  34. Puoi farti un'idea scorrendo il link indicato; potrei dirti che il range va da 100 a 200 euro grossomodo... Poi ad esempio, questo esemplare eccezionale ha fatto quasi 900 dollari... http://www.coinarchives.com/a/lotviewer.php?LotID=705720&AucID=1306&Lot=845&Val=e9008369bc2cfc746263d552935f0791
    1 punto
  35. Per me è qspl vorrei farvi notare la bellissima"cordonatura "che c'è al bordo di queste monete è un dettaglio che passa inosservato ma,molto spesso,i dettagli che passano inosservati sono quelli di maggior valore --Salutoni -odjob
    1 punto
  36. Vero, verissimo. Che dire del fatto che i denari si trovano in condizioni più genuine dei bronzi... Forse l'argento è meno addomesticabile dal bulino, meno restaurabile, patina inclusa, d'altra parte corrode in modo diverso. E a volte si trovano dei veri "camei" direi commoventi, ricavati nello spazio dell'unghia di un pollice, che non fanno rimpiangere la ricchezza di dettagli dei sesterzi...
    1 punto
  37. Per me che cerco di collezionare una "serie" per Imperatore (quando è possibile ovviamente), la ricerca di un denario è essenziale...certo però che, Imperatori, come Tiberio, Claudio e Caligola, ne hanno coniato pochini...Direi che, in epoca imperiale, sia stato Settimio Severo l'imperatore che ha dato più risalto al rovescio dei denari...
    1 punto
  38. Non è vero che sono protagonisti minori. Una collezione che farei (se collezionassi ancora monete antiche) è quella di un denario per ognuno dei dodici Cesari di Svetonio. Con i sesterzi non la puoi fare, su denario o su aureo è una collezione straordinaria, di monete bellissime, abbastanza rare, molto ricercate quindi anche sempre rivendibili come investimento. Dodici denari ed è una collezione completa! Guardare la copertina del Sear per avere un esempio ;)
    1 punto
  39. qui trovi la moneta che ti interessava ... mi scoccia uscirla fuori dal raccoglitore abbi pasienza
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  40. Questo è solo giocare denaro—un giocattolo—e non un gettone di alcun tipo. I genitori (o chiunque altro) può utilizzare per insegnare denaro e il suo uso per i bambini, però. Ho avuto tonnellate di esso come un bambino, naturalmente. ;) v. ----------------------------------------------------- This is only play money—a toy—and not a token of any kind. Parents (or anyone else) can use it to teach money and its use to kids, though. I had tons of it as a kid, of course. ;) v.
    1 punto
  41. la moneta è molto bella...si vedono bene ancora i capelli (cosa non facile) e al rovescio lo scudo è gradevole. il bordo è ottimo e i difetti tipologici son minimi. la patina sicuramente la rende un pezzo completo...fosse lavata sarebbe tutt'altro. però per arrivare a spl questa tipologia (ma in generale anche altre) ha bisogno di maggior freschezza soprattutto nei fondi. guardate bene che questa piastra anche solo in spl+ è molto rara....questa è un ottimo pezzo per la tipologia e già sopra la media a mio avviso. per me bb/spl nel complesso. marco
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  42. Non te lo so dire.... Trovo particolarmente interessanti le monete imperiali che riportano la raffigurazione di edifici, soprattutto se scomparsi. Ovviamente trovo altrettanto interessante una minutaglia del V secolo che riporta un monogramma sconosciuto. L'interesse non è un fattore intrinseco di una moneta, ma nasce nel rapporto tra la moneta, qualunque moneta, e la persona che la osserva. Nel dupondio in oggetto è raffigurato il Macellum di Nerone, cioè il mercato alimentare? Direi proprio di sì, almeno sino a quando non vi saranno validi motivi oggettivi e ben supportati a favore di una diversa lettura. Nell'architettura romana imperiale l'edificio circolare, tanto civile quanto religioso, è estremamente frequente: quindi non mi stupisce che in una costruzione che a nostri occhi moderni può apparire modesta ma che agli occhi degli antichi apparivba invece socialmente importante, sia stata adottata la forma circolare per la sua entrata. Qualcuno ha suggerito che gli ingressi fossero due: uno monumentale per la gente e uno non monumentale per le merci. Mi pare un'ipotesi molto plausibile. In quanto all'ubicazione sul Celio, non si tratta di una vetta andina (e neppure alpina, andina ovviamente è un lapsus freudiano :rofl: ), ma di una sommità di modesta altura e di ancor più modesta inclinazione. Anche in tempi moderni alcuni mercati sono dei veri capolavori architettonici: mi viene in mente Porta Palazzo a Torino, proposto quale patrimonio dell'umanità. Pur non essendo un collezionista - non m'interessa "possedere" una moneta, bensì studiarla - questo medio bronzo di Nerone è una di quelle poche monete che se mi capitase l'occasione di poterla acquistare ad un prezzo molto ragionevole pur essendo in bella conservazione, lo farei volentieri poiché ha un fascino molto particolare.
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  43. Da antropologo, devo riconoscere che questa reazione di così grosso fastidio al vedersi confrontare una moneta così nobile quale un sesterzio o dupondio di Nerone con una "minutaglia" del V secolo, o al porre in dubbio che Cohen e Ric siano ancora, sempre e comunque i riferimenti per eccellenza della monetzione imperiale, è una reazione davvero interessante... anche se forse rientrerebbe maggiormente negli interessi dello psico-antropologo.... :)
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  44. Si grazie @@fabio22, ho fatto l'account per il catalogo devo solo trovare il tempo di fare non solo a questa medaglia delle immagini più decenti per poi postarle lì.
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  45. E dàje! Ci sono delle monete per le quali non ci sono ragioni per ritenerle essere frutto della fantasia. Su queste monete ci stà un edificio che nelle stesse viene chiamato mac[ellum], sappiamo che questa parola in latino indica il mercato, ci sono testo storici che ci dicono che in quelle monete è raffiugurato il mercato fatto costruire da Nerone.... a me basta e avanza per pensare che così sia, tanto più che non ci sono elementi che suggeriscano cose diverse. Mi pare che la raffigurazione di un edificio su queste monete sia una prova della sua passata esistenza, e ci viene pure detto cosa era quell'edificio e che funzione aveva. Non so cosa vuoi di più. Il Cohen era un magnifico testo.... un secolo fa! Ora sappiamo che le monete imperiali descritte (in modo molto incompleto) dal Cohen sono meno del 10% di quelle esistenti. Anche il RIC ha un casino di anni, o addirittura di decenni. Sono tantissime le monete che mancano dal Ric. Francamente mi sembra incomprensibile di fronte a delle prove così concrete come lo sono quelle monete, sostenere che tale edificio non esiste, o comunque che non aveva la funzione che quelle monete stesse indicano, solo perché non sono riportate sul Ric o su Cohen!
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  46. @@Andrea_92, la vedo molto dubbia.
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  47. UMBERTO II DI SAVOIA, Medaglie di Casa Savoia, edito a Roma nel 1980 da P. & P. Santamaria Un libro raro: @@Pierpaopiras65
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  48. In una trasmissiono tv della nota ditta di Torino, i due televenditori hanno raccontato una storia su un propietario di una decina di monete da 500 lire Caravelle prova, alla loro richiesta di come le avesse ottenute la risposta del signore è stata che il nonno faceva il parcheggiatore abusivo difronte a Montecitorio e gli onorevoli del tempo come pagamento gli diedero le famose 500 lire controvento, con gli anni il nipote poi ha contattato la ditta che visionatele ha dato la bella notizia al fortunato possessore, credo acquistandogliele tutte. Tutto è possibile in numismatica, ma di questa moneta prova bisogna prima postare le foto e poi dire di aver 10 esemplari della prima versione.
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  49. Come per le altre monete decimali post '900, è importante in primis valutare la freschezza del metallo, cosa assolutamente fondamentale. Uno spl dovrebbe presentare ancora qualche residuo di lustro, ed il colore del metallo deve tendere il più possibile al "bianco" che al grigio. Nella foto che allego, mostro un buon esemplare in conservazione superiore allo Spl (tra lo spl+ ed il qFdC). E' visibile chiaramente la colorazione più... "chiara" del metallo in paragone con l'esemplare oggetto della discussione e la piacevole freschezza generale. Personalmente, dalle prime foto postate (che reputo le migliori e sufficientemente chiare per farsi un'idea orientativa), stimo per l'esemplare in discussione una conservazione inferiore ma non di molto allo Spl (colpetti esclusi), per le motivazioni sopra esposte. Domanda: i colpetti che si vedono ad h. 12 del R/ e h. 6 del D/ sono per caso uno solo in corrispondenza delle due facce, o due distinti e separati?
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  50. Bellissima discussione, alla quale arrivo tardi, ma dove vorrei comunque provare a portare un modesto contributo. Modesto, come la moneta presa in esame, un piccolo quattrino in mistura con lo stemma della mia città Fonte Cataloghi Online Vediamo un'incudine col martello volto a destra su ponte a due archi, a simboleggiare il lavoro di un fabbro. Nel giro FABRIANVM. Fin dal XIII secolo, iniziano ad affermarsi a Fabriano le corporazioni delle Arti, le quali riunivano sotto i loro stendardi la borghesia produttrice. Tra esse spiccava l'Arte dei Fabbri: ben 38 fabbrerie si contavano nella sola piazza del mercato, dalle quali uscivano continuamente manufatti per il mercato esterno, tanto che il sigillo del Comune già rappresentava simbolicamente proprio un fabbro nell'atto di battere il ferro sull'incudine. Secondo la leggenda, fu un fabbro, Mastro Marino, a far da paciere nella disputa tra i due castelli feudali da cui Fabriano ebbe origine, posti a poca distanza l'uno dall'altro presso la riva destra del fiume Giano, detto allora Castellano, su due alture separate da uno stretto avvallamento. Secondo la tradizione, Marino aveva la sua bottega sul ponte dell'Aera (oggi non più visibile, ma si sta lavorando per riportarlo alla luce), quello stesso ponte che compare sulla moneta, sotto l'incudine. Grazie alla mediazione del fabbro, i due castelli cessarono le loro liti e si fusero dando origine a un centro unico e popoloso, in rapida espansione. Il quattrino in questione, è stato coniato nella zecca di Fabriano dal 1520 al 1523, a nome del cardinale Giulio De' Medici (poi Papa Clemente VII), il cui stemma, quello classico dei Medici di Firenze, compare al dritto Fonte Cataloghi Online Lo stemma col fabbro, invece, possiamo vederlo in diversi luoghi della città, tra cui una fiancata del Palazzo Vescovile (costruito a metà del '500, con successivi rimaneggiamenti) dove compare in forma di bassorilievo E, direi naturalmente, è oggi stemma ufficiale del Comune, così blasonato (da comuni-italiani.it): "Campo di cielo ad un ponte di tre arcate in muratura posto su un fiume; sul ponte un fabbro in atto di battere il metallo sull'incudine, sinistrato da una fucina; il tutto al naturale; nel centro del capo uno scudetto di rosso alla croce piana d'argento, il tutto posto sopra una campagna formata da due fasce d'argento e di rosso. Motto: Faber in amne cudit olim cartam undique fudit" petronius :)
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