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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/07/14 in Risposte

  1. Durante i suoi quasi quattro secoli come una colonia spagnola Cuba non aveva alcuna vera monetazione propria. Prime monete spagnole e quindi per lo più messicani sono stati utilizzati. Nel 1898, la nave da guerra USS Maine—inviato a Cuba per osservare il cubana rivolta contro gli spagnoli—esplose nel porto di l'Avana. Come risultato della guerra che ne derivano, gli spagnoli hanno perso la loro colonia cubana e valuta americana poi divenne legale sull'isola. Cuba ottenne l'indipendenza (condizionale) nel 1902, e una decina di anni più tardi, sua prima monetazione nazionale è apparso. Questo rame-nichel 1915 1-centavo è un esempio del primo anno del valor-basso della serie: La nuova serie di monete numerate alcuni 12 diverse denominazione, ma consisteva di 13 diversi tipi di monete. (La denominazione 1-peso apparso in oro e argento). I tredici membri di questo primo cubano moneta serie del 1915: 1-, 2-, 5-, 10-, 20- e 40 centavos, 1-peso argento e 1-peso oro, e 2-, 4-, 5-, 10 - e 20-pesos. Questo 1915 1-centavo fu coniato a Filadelfia, come sarebbe stato successiva monetazione cubano, fino al successo di Castro e la sua rivoluzione. A partire dal circa 1962*, cubani monete furono coniate a quello che una volta era Kremnica di la Cecoslovacchia zecca, e poco più tardi, anche presso la zecca di Leningrado nella vecchia Unione Sovietica. :) v. * I note a discrepancy between various sources re when Kremnica began coining Cuban coins. --------------------------------------------------- During its nearly four centuries as a Spanish colony Cuba had no real coinage of its own. First Spanish and then mostly Mexican coins were used. In 1898, the warship U.S.S. Maine—sent to Cuba to observe the Cuban revolt against the Spanish—exploded in Havana Harbor. As a result of the ensuing war, the Spanish lost their Cuban colony, and American currency then became legal tender on the island. Cuba obtained its (conditional) independence in 1902, and a dozen or so years later, its first national coinage appeared. This copper-nickel 1915 1-centavo is a first-year example of the low-value in the series: The new coin series numbered some 12 different denominations, but consisted of 13 different coins. (The 1-peso denomination appeared in both silver and gold.) The thirteen members of this first Cuban coin series of 1915: 1-, 2-, 5-, 10-, 20-, and 40-centavos, 1-peso silver and 1-peso gold, and 2-, 4-, 5-, 10- and 20-pesos. This 1915 1-centavo was coined in Philadelphia, as would subsequent Cuban coinage be, until the success of Castro and his revolution. Beginning about 1962*, Cuban coins were struck at what was once Czechoslovakia’s Kremnica mint, and a little later, also at the Leningrad mint in the old Soviet Union. :) v. *I note a discrepancy between various sources re when Kremnica began coining Cuban coins.
    4 punti
  2. La piastra raffigura il Ponte "Clementino" di Civita Castellana ed è una delle due monete che sento di amare di più, viene seconda dopo la mezza piastra raffigurante il Porto di Ripetta, luogo a me famigliare fin dall'infanzia. Il ponte Clementino sovrasta, a circa 40 m di altezza, il Rio Maggiore, originariamente però era alto ben 54 m, fu ricostruito dopo la piena del torrente nel 1861, è lungo 90 m. Il Ponte fu edificato nel 1709 da papa Clemente XI su progetto dell'architetto romano Filippo Bariggioni, chiaramente la nuova costruzione contribuì notevolmente allo sviluppo commerciale della cittadina dando ispirazione ad artisti e viaggiatori per la sua bellezza ed originalità. La piastra che lo raffigura è stata incisa da Ermenegildo Hamerani nel 1711. Ermenegildo, nacque nel 1685 e morì il 29 novembre 1756. Fu incisore sotto i papi Clemente XI, Innocenzo XIII e Benedetto XIII; incise molte medaglie e, a partire dal V anno del pontificato di Clemente, fu uno degli incisori dei conii delle monete dello Stato pontificio. Ciao, Giò
    4 punti
  3. Se può interessare, questa è una variante non presente sul gigante di una 2 lire di Umberto I. In questo caso hanno assemblato male il contorno, tant'è che dal lato opposto è tutto slittato di una posizione e manca una rosetta.
    4 punti
  4. Ogni anno ho fatto un calendario "NUMISMATICO". Quest'anno, in via eccezionale, ne ho fatti due: il primo di monete, il secondo di gettoni da saloon. Sono tutti e due scaricabili qui: http://www.roth37.it/CALENDARIO2015.zip http://www.roth37.it/CALENDARIOSALOON2015.zip e... BUON ANNO A TUTTI ! ! roth37
    3 punti
  5. Mi capita spesso, ultimamente, che quando osservo delle monete in Sezione mi rivolgo delle domande del perchè ....... qualcuna trova risposta ed altre no, comunque sia cerco sempre di condividere con Voi :friends: tutto quello che mi riesce di scoprire sia in tutto che in parte, quello che intendo in parte significherebbe aprire un dibattito costruttivo per arrivare ad una soluzione o a portarci a scoprire, mediante nuove ricerche, quello che poi mancherebbe per giungere alla conclusione della problematica e/o dell'argomento trattato. Avevo scritto ... così, casualmente in altra discussione del perchè Francesco II avesse nella sua monetazione il ritratto rivolto verso sinistra. Bene spero che l'argomento, che se non sbaglio, non è mai stato trattato, possa destare la curiosità di qualcuno. @@gennydbmoney @@ggpp The Top The To e @@nando12 hanno mostrato interesse e quindi ho deciso di aprire questa discussione. L'ipotesi di Genny non fu un motivo......ma tutto è iniziato dal decreto della coniazione delle monete sotto Francesco II di Borbone. La morte di Ferdinando II di Borbone, avvenuta il 22 maggio 1859 e la successione di Francesco II al trono rendevano necessari cambiamenti del tipo delle monete che dovevano portare il ritratto del nuovo sovrano; un Decreto del nuovo Re del 16 giugno 1859 prescriveva che al dritto di ogni moneta fosse scritto: FRANCISCVS II DEI GRATIA REX intorno alla propria effigie, stabiliva inoltre che la legenda PROVIDENTIA OPTIMI PRINCIPIS precedentemente “incuse” sul taglio delle monete, fosse scritta a lettere “rilevate” sulle monete d’oro (Declupe da 30 Ducati e Quintuple da 15 Ducati) e sulle monete d’argento (Piastre da 12 Carlini e Mezze Piastre da 6 Carlini) mentre le altre avrebbero avuto il contorno riccio (rigato). Già prima del decreto del 16 giugno il Direttore del Gabinetto d’Incisione (Arnaud) aveva preparato quattro disegni di rovesci, due per la Declupa, uno per la Piastra ed uno per la moenta da 10 Tornesi di rame. Nelle Declupe e nelle altre monete d’oro dei sovrani precedenti nel rovescio era effigiato il Genio Borbonico cioè una figura maschile in piedi, presso una colonna, con la mano sinistra appoggiata ad uno stemma con tre gigli; dei due disegni sottoposti all’approvazione, in uno il Genio era vestito con una tunica, un pilastrino sostituiva la colonna ed il giglio era unico, nell’altro vi era Partenope con una ghirlanda ed il corno dell’abbondanza. Per le monete da Dodici Carlini (Piastre) si proponeva lo stemma uguale a quello usato da Ferdinando II, per la parte araldica, con l’aggiunta di qualche ornamento. La moneta da 10 Tornesi doveva avere il valore espresso in numeri “arabi” e un giglio al posto della corona usata nelle monete di rame precedentemente in uso. Una lettera del Direttore Generale dell’Amministrazione delle Monete al Ministro delle Finanze del 15 luglio 1859 ci fa sapere che l’incisore D. Luigi Arnaud ha già presentato al Ministro il “modello” in cera del ritratto del Re la cui effige al contrario dei due sovrani precedenti è rivolta verso sinistra; questo cambiamento non è stato fatto per un capriccio dell’incisore, :nea:ma .......... Proviamo.........
    3 punti
  6. Silvio credo che tu l'abbia guardata un po' superficialmente. Per me la patina è assolutamente autentica, guarda le mancanze dove è saltata. Hanno pulito un po' i fondi e dato qualche aiuto a qualche lettera, ridefinendone un po' i contorni, non le hanno mica rifatte. La parte bassa del dritto ha una debolezza di conio (guarda la punta della base del collo di Galba) ed è per quello che le lettere in quella zona risultano solo accennate. Il fatto che non si vedano i capelli è assolutamente normale, è la parte piu' alta della moneta e quella piu' soggetta a usura. Inoltre in questo conio anche su esemplari SPL i capelli quasi non si vedono perchè appena accennati (Galba non è che avesse una gran chioma poi...). E' una moneta con patina autentica e pulita in modo non troppo invasivo (rispetto a quello che si vede in giro ultimamente..), direi tutto sommato onesta e collezionabile. Forse quotata un po' alta, ma 1200/1300 per me erano la sua valutazione. Un Galba in patina verde senza grossi problemi non si trova a meno. Ma ormai vanno le monete con gli spigoli aguzzi da bulino e con i fondi lucenti, questa non dava abbastanza nell'occhio si vede e ormai il BB ha difficoltà a essere venduto sopra i 1000 euro anche per nominali piuttosto rari.
    3 punti
  7. La legenda al rovescio "MORTIFERA NON NOCEBVNT", traducibile in "le cose letali non faranno alcun male", è ripresa dal vangelo di Marco (cap. XVI, v. 18), dove si racconta dell'inizio della predicazione degli apostoli nel mondo, a seguito dell'apparizione di Gesù risorto. Questo il testo del vangelo: L'iconografia del rovescio della moneta richiama questo testo, e rappresenta S. Paolo che viene morso da una serpe mentre predica tra la gente. La stessa iconografia si ritrova su numerose opere pittoriche del XVI-XVII secolo, come questa esposta nella basilica di S. Paolo a Bologna, opera di Vincenzo Spisanelli: Ciao, RCAMIL.
    3 punti
  8. Secondo me questa moneta farebbe cambiare idea a tanti dal vivo. Sicuramente sbaglio io ma satinatura e fondi sono da altissima conservazione...avrà anche dei segni ma qspl addirittura? Mah
    3 punti
  9. Grazie Blaise, visto che hai iniziato questa discussione ne do qualche notizia in più. Posto la copertina e l'indice. Grazie ancora. Giò Il Quaderno: Roberto Ginocchi "Una vita dedicata alla Cultura" è edito dal Comune e dall'Assessorato alla Cultura di Nepi, con la collaborazione dell'Associazione "Antiquaviva" di Nepi e del Circolo Numismatico Romano-Laziale. Si è voluto ricordare il prof. Roberto Ginocchi, prematuramente scomparso il 26 Luglio 2014, in un Quaderno che comprende la sua Biografia e Bibliografia ed anche gli interventi che si sono poi succeduti, domenica 30 Novembre 2014 nella Sala Nobile del Palazzo Comunale di Nepi, ad onorare la sua Memoria. Inoltre vi troverete un breve articolo che tratta la Storia di Alessio ed Alessandro Stradella e della Medaglia dedicata ad Alessio Stradella. Il prof. Ginocchi era in procinto di scrivere questo articolo, che avrebbe poi esposto sotto forma di Conferenza, in occasione del Festival Internazionale di Musica "Alessandro Stradella" che si è tenuto a Nepi dal 5 al 15 Settembre 2014. Purtroppo non gli è stato possibile, come tutti ben sapete, per questo abbiamo deciso di scriverlo in suo onore Il Quaderno viene distribuito gratuitamente, ringrazio ancora il Comune e l'Assessorato alla Cultura per questo, quindi chi ne volesse una copia non deve far altro che mandarmi un MP, provvederò io stessa a spedirla o consegnarla molto volentieri. Grazie, Giò
    3 punti
  10. buonasera amici, chiedo a chi ha il M.I.R. di darmi informazioni maggiori su questo mio arrivo, francescone di Francesco di Lorena del 1747, zecca declassata in Pisis. che ve ne pare vi piace? rarità ? conservazione? saluti Fofo
    2 punti
  11. Ciao, la presente discussione pongo alla Vostra attenzione un tema a sfondo storico/numismatico (non dimentichiamoci mai che le nostre amate monete sono solo riflessi della Storia passata e di un diverso contesto sociale, politico ed economico in cui duemila anni fa vivevano persone simili) ed è presentata, forse con una certa presunzione, per dare qualche spunto di approfondimento per chi è alle prime armi e di discussione per chi è più addentro alle tematiche imperiali. Mi auguro che non risulti troppo specialistico o cervellotico per i primi e viceversa troppo leggero per i secondi… magari catturerò l’attenzione della fascia di utenti che sta nel mezzo! :D In secondo luogo vorrei proporre questo mio piccolo lavoro come un umile omaggio alla figura di un grande personaggio storico di cui nel 2014 ricorre il bimillenario della morte, ovvero Gaius Iulius Caesar Octavianus Augustus più brevemente ed universalmente conosciuto come Ottaviano o Augusto, nato a Roma il 29 settembre 63 a.C. e morto a Nola il 19 agosto 14 d.C. Scultura di Augusto indossante la corona civica, dalla Gliptoteca di Monaco. Svetonio lo ricorda così: “ Magistratus atque honores et ante tempus et quosdam novi generis perpetuosque cepit.” “ Ottenne magistrature ed onori prima del tempo ,alcune furono create appositamente per lui o gli furono attribuite in modo perpetuo.” (Augustus, XXVI)
    2 punti
  12. Lo Smithsonian, il Museo Nazionale di Storia Americana, ha messo online una parte della sua sterminata collezione numismatica, che vanta oltre 1 milione di pezzi. A questo indirizzo http://americanhistory.si.edu/collections/subjects/coins-currency-and-medals potete visionare 24.985 articoli tra monete, banconote, medaglie e gettoni, in massima parte, ovviamente, americani, distribuiti su 2.499 pagine. Buona navigazione :D petronius oo)
    2 punti
  13. DE GREGE EPICURI Cliff hai ragione, però occorre tener presente che, da Costantino in poi, specie nel mondo anglosassone si usano le definizioni AE1, AE2, AE3, AE4 per indicare i bronzi di diametro decrescente: AE1: da 25 mm di diametro in su AE2: da 21 a 24 mm. AE3: da 17 a 20 mm. AE4: sotto i 17 mm.
    2 punti
  14. ...infatti, si distingue bene persino lo stemma di papa Clemente XI modellato sulla fontana. Qui lo evidenzio in giallo (e sullo sfondo delle tettoie dei "negozi" dell'epoca): E qui lo vediamo in foto (e sullo sfondo delle tende degli esercizi moderni): (da: http://www.italyguides.it/it/roma/galleria_fotografica/browse_topic_dettaglio.php-RECORD_KEY(gallery)=ID&ID(gallery)=167&topic=21.html)
    2 punti
  15. Si io vedo tutto e seguo con attenzione... La monetazione di Murat mi è sempre stata cara, sia per il personaggio sia per la splendida effige del sovrano, la parrucca esalta questa immagine, l'incisore ha dato il massimo per profondità e plasticità. Le lire del 13 sono sempre più semplici da reperire in conservazioni alte, le mezze lire ho sempre tribolato per la loro conservazione, cosi per il loro reperimento. Per tutti i nominali la conservazione la fa in primis la famosa parrucca... Avete fatto bene a mettere in collezione per il momento queste due testimonianze storiche. Eros
    2 punti
  16. ciao non vedo quella gran differenza o monotonia tra denari sesterzi quadranti ecc. l'unica cosa è lo spazio a disposizione dell'incisore che logicamente sui sesterzi il messaggio inciso poteva essere più elaborato, personalmente colleziono monete per quanto pezzi di storia con un messaggio, senza guardare se una moneta è splendida oppure no, anzi a volte una moneta vissuta mi dà più soddisfazione di una mai circolata, che in questo campo sono assai poche a dispetto di quanto si vede in giro. Per quanto riguarda la monotonia vi posto due serie di denari ditemi voi se sono monotone anche nelle seconde con la stessa simbologia del retro. Silvio
    2 punti
  17. Buonasera a tutti, vi sottopongo le immagini di un nuovo denaro di Corrado II. Il diametro della moneta è 16-17 mm, il peso 1.15 g, la rotazione dritto/rovescio 45°. Un caro saluto, Valerio
    2 punti
  18. Roma, Papato, qualcosa abbiamo già visto....ma credo che parlando di iconografia e avendo molteplici esempi meriti ancora qualcosa in questa discussione. Spesso nelle piastre papali ricorrono fantastiche rappresentazioni, architettura, scorci, vedute, sembrano tutti dei quadri, delle precise e reali fotografie, in questa piastra di Clemente XI ( 1700 - 1721 ), A. XIII, c'è la splendida veduta prospettica della piazza del Pantheon, La prospettiva, la cura del particolare, la cartolina con i passanti, le finestre, i tetti..... E' in copertina della Cronos 9, 2014
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  19. Per me la moneta e un ottimo qFDC, non capisco il perché di questi giudizi negativi. Conserva ottima freschezza, buoni fondi, ritratto satinato, bava di conio. Fotografare l'oro, lo sappiamo tutti, non è cosa semplice, questa moneta in mano penso sia ottima! Renato
    2 punti
  20. Cari tutti noto con piacere che il mio modesto contributo sui grossi senatoriali desta interesse. Talvolta mi chiedo se vale la pena pubblicare. Le mie attenzioni sono rivolte prevalentemente verso la moneta piccola romana sulla quale sto (stiamo) concentrando i miei (nostri) sforzi. Tuttavia ho sentito la necessità di affrontare senza presunzione e in maniera sintetica anche l'argomento "moneta grossa". In realtà altro non ho fatto che raggruppare le poche notizie esistenti tutte insieme ed aggiunto qualche ipotesi di lavoro del tutto personali. Avete ragione nell'affermare che la monetazione senatoriale è poco studiata ed per questo motivo che è estremamente ostica per chi tenta un primo approccio. Il medioevo romano (incluso la numismatica) purtroppo è come stritolato dalla Roma classica prima e dalla rinascimentale dopo e forse anche per questo trascurato dagli studiosi che hanno privilegiato tali periodi storici. Per fortuna in tempi recenti alcuni studiosi si sono concentrati sul pezzo con lusinghieri risultati. Così non è per la numismatica ma credo che prima o poi si farà più chiarezza. Caro @@numa numa per qualche tuo interrogativo in questa discussione troverai risposta nel mio articolo. Anche questi contributi sono importanti: Stahl 2008 – Alan M. Stahl, Rome during Avignon. The silver coinage of Rome in the fourteenth century, in I Ritrovamenti Monetali e i Processi Inflativi nel Mondo Antico e Medievale, a cura di Michele Asolati, Giovanni Gorini, Atti del IV Congresso Internazionale di Numismatica e di Storia Monetaria (Padova, 12-13 ottobre 2007), Padova 2008, pp. 151-169 Bultrini 2013 – Emiliano Bultrini, Monetazione ed araldica nell’ostentazione dell’aristocrazia romana medievale (secoli XIII-XIV), in «Rivista Italiana di Numismatica e Scienze Affini», vol. CXIV, pp. 221-238. Carocci 2008 – Sandro Carocci, Pontificia o comunale? Note sulla monetazione romana (fine XII-metà XIV sec.), in Scritti per Isa. Raccolta di studi offerti a Isa Lori Sanfilippo, a cura di A. Mazzon, Nuovi Studi Storici, 76, Roma 2008, pp. 155-172. Saluti a tutti
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  21. Buona domenica, vorrei id. questa monetina dal diametro di 10mm Grazie
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  22. Come promesso, appena arrivata, posto la foto del Penny in rame del 1841. E' la varietà senza "comma" dopo Reg in legenda. Acquistata online in U.K. dopo una discreta lotta al rialzo. Cordialità. Renzo @@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@
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  23. Calma, calma......, lasciamo esaurirsi bene le discussioni in corso, poi me la gioco, anche perché poi le carte non sono infinite..., e' una zecca che non ho mai collezionato, però con Milano qualche collegamento c'è ...., ma poiché la voglio seguire bene, bisognerà attendere ancora un tre/ quattro giorni perché ho qualche impegnino in corso.....ma certamente sono pronto con domande, riflessioni, bibliografia .....così l'attesa sale, ma sull'iconografia non ho ancora finito, ancora almeno un rilancio......, ci starebbe bene almeno una napoletana ora..... Inviato da un device_name utilizzando your_app_name App
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  24. Posto anche il mio scudo con questa particolarità la rosetta impressa sul FERT che ne dite ??
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  25. altrocchè bellino, per me è stupendo questo pezzo, di questa monetazione ne inseguo uno, speriamo di farcela.
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  26. Concordo, ignoranza al quadrato, sia del venditore che dell'eventuale compratore. Il fatto di definire "rara" un esemplare di 2 euro di Verdi deriva solo dal fatto che non si conoscono e che non ne hanno viste personalmente in giro. C'è ancora chi vende 1.000 lire confini della Germania errati a 10 euro perché "introvabili"... non è ingordigia, è ignoranza galoppante allo stato puro. Ieri ho pagato il caffè con un 2 euro di Pascoli, il barista se l'è conservato subito con cura perché (parole sue) "molto rara".... praticamente l'aveva visto per la prima volta, quindi ne deduco che gli è bastato solo questo per definirla molto rara... non gli ho detto nulla naturalmente, magari qualche volta gli chiedo quanto vuole per disfarsi di questo 2 euro Pascoli conosciuto in un solo esemplare :lol: ..... o magari gliene porto una ventina di pezzi e gli propongo di cedermi il 50% dell'attività :rofl:
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  27. Questo è invece un tallero per il Levante, moneta differente e per altri scopi commerciali, il 1763 e' un R, il IZV al diritto all'esergo e' l'incisore dei conii Giovanni Zenobio Weber, particolare effettivamente nel taglio il PRO DEO ET IMPERIO, un auspicio da par condicio che male non faceva probabilmente......meglio tenere buoni sopra e sotto....specie quando devi navigare e magari incontri pure i pirati..... Inviato da un device_name utilizzando your_app_name App
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  28. Un saluto alla sezione, dopo un po di latitanza abbiamo un altro paio di monetine da condividere, non sono iper-fantastiche ma hanno una bella patina che le impreziosisce e sono le nostre prime due napoleonidi...sono due sorelline, prese insieme, con un po di fortuna le abbiamo portate a casa e adesso le coccoliamo un po, facciamo una breve descrizione: 1 lira 1813: Al D/ : GIOACCHINO NAPOLEONE nel giro della legenda, in esergo 1813 e al centro l'effigie del neo sovrano. Contorno: Stellette in incuso Al R/ REGNO DELLE DUE SICILIE nel giro e al centro il valore "1 lira" su due righe tra rami di ulivo e alloro Curiosità: Clashed dies al diritto, si notato dietro l'effigie i rami del rovescio in incuso in una nota flebile, punto di compasso appena sotto al lobo. 1/2 lira 1813: Al D/: GIOACCHINO NAPOLEONE nel giro della legenda, in esergo 1813. e al centro l'effigie del neo sovrano. Contorno: Liscio Al R/ REGNO DELLE DUE SICILIE nel giro e al centro il valore "Mezza lira" su due righe tra rami di ulivo e alloro Curiosità: "Punta di compasso al diritto che cade sul lobo del sovrano" Guardando e osservando queste monete per la prima volta in mano ci soffermavamo sulla varietà di effigi in pochi anni di regno..diverse sui vari nominali e approntate espressamente per essi. A voi il giudizio su questi tondelli che hanno fatto tanta strada e hanno passato tante mani, ma ora son tornate a casa :D
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  29. secondo me il dritto e il rov. andrebbero in una unica discussione essendo la stessa moneta.potresti lasciare questa e fare spostare i post del confronto in una nuova.
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  30. dimenticavo le prime foto sono della serie viaggi di chi potete immaginarlo denari 2 vari.
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  31. Ciao Magdi, può darsi che mi sbagli, ma ti chiedo di provare a vedere se i bracci incusi della croce coincidono con quelli in rilievo dall'altra parte del tondello. L'incuso che vedi in questo caso su di un lato dovrebbe essere quello causato dall' "aspirazione" del metallo nel conio. Avviene quando il tondello è più sottile dello spessore massimo delle impronte incise sui due conii. Si tratta di un "effetto" piuttosto comune e affligge, per esempio, la maggior parte delle cd. monete flavie longobarde e carolinge. E' poi particolarmente comune nella monetazione medievale inglese. Ben diverso è il piccolo aretino di prima. Fai questa semplice prova e sappimi dire.
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  32. Ciao forse il perché sta nel fatto che anche questa da quel che vedo è stata ritoccata e ripatinata, guarda i capelli non esistono però l'iscrizione è completa , il profilo è stato corretto, la AES di caes sono rifatte, la patina è troppo perfetta e sabbiosa, il SER dell'iscrizione non esiste ma il collo e il mento sono intatti, per il retro vale la stessa cosa. Silvio
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  33. Questo rapido excursus vuole essere prologo al tema che più ha appassionato in questo ultimo periodo: i riflessi del Senatus Consulto nella monetazione augustea e le sue implicazioni. Si tratta di un argomento che alimenta da anni gli storici del periodo non tanto per la valenza in campo numismatico quando come riflesso dei rapporti tra il primo Imperatore e il Senato stesso. Il primo a parlarne fu Eckhel nel 1792 che ritenne che l’S C stesse ad indicare una diarchia nel Primo Impero e che il Senato mantenesse un certo potere di controllo sulla monetazione enea e bronzea, retaggio del potere repubblicano manifestato appunto con i senatoconsulto. Dello stesso avviso fu il Mommsen (1887), che estese i presunti poteri senatoriali (paritari rispetto a quelli imperiali) a tutti gli aspetti di vita economica ed amministrativa dell’Impero. Qualche anno dopo, nel 1910, Willers manifestò perplessità nei confronti dell’ipotesi mommseniana e seppur confermando un certo controllo nella monetazione bronzea da parte del Senato propose che le monete recanti l’S C avessero una diffusione italica. Tale opinione fu commentata dai vari Regling, Pink, Grueber, Mattingly e in ultimo da Sutherland e Kraay (1975); questi ultimi inserirono le monetazioni tresvirali tra le “Regional Coinage” e nella fattispecie in quelle italiche, al pari delle emissioni ispaniche, galliche e delle zecche orientali. Il Pink (1946 e 1952) rifiutò la “diarchia” e spiegò la presenza dell’ S C sulle monete come un “escamotage” ideato da Augusto per dare al popolo la sensazione del mantenersi della tradizione senatoriale repubblicana. Grueber (1910) invece porta la data della riforma augustea al 15 a.C. (conseguente alle varie modifiche giuridiche attuate da Cesare Ottaviano a partire dal 38 a.C.) e che avrebbe portato non Augusto a incaricare il Senato della monetazione bronzea bensì quest’ultimo a delegare al primo il privilegio ( ovvero l’onore) dell’emissione di oro ed argento in omaggio alla sua vittoria su Sesto Pompeo. L’apposizione della sigla S C sulle monete sarebbe stata l’affermazione del Senato del mantenimento del diritto alla coniazione del bronzo. Questa teoria venne confutata dalle recenti indagini numismatiche. Mattingly (1923) invece formula l’ipotesi che per i bronzi in epoca giulio-claudia dapprima vi fosse solo una sola zecca (senatoriale quindi con apposizione della sigla S C) a Roma e quindi, dall’epoca di Caius, una seconda deputata alla coniazione di oro, argento e per breve tempo, bronzo (sesterzi senza apposizione della sigla S C), sottolineando la scarsità di dati noti nei confronti dei rapporti tra zecca/Senato/Imperatore. Anch’egli comunque propone come spiegazione alla sigla S C una sorta di privilegio concesso da Augusto al Senato che nella realtà non possedeva alcuna reale indipendenza; in pratica nega alcun potere al Senato sia nei confronti della monetazione, sia politica che economica. Grant (1946) vuota il Senato di qualsiasi potere, accentuando quanto proposto da Mattingly in merito. Egli infatti analizza i sesterzi di origine orientale recanti la sigla C A e la traduce con C(aesaris) A(vtorictate) anziché C(ommune) A(siae). Augustus. 27 BC-14 AD. Æ "Sestertius" (37mm, 29.03 gm, 1h). Struck circa 25 BC. Bare head right / Large C A within laurel wreath framed by double-pelleted border. RPC I 2233; C. Howgego, "Coinage and Military Finance: the Imperial Bronze Coinage of the Augustan East," NC (1982), Class 2a; RIC I 501; SNG Copenhagen -; SNG von Aulock 6671. Near VF, river patina, minor cleaning scratches. http://www.wildwinds.com/coins/ric/augustus/RIC_0501.9.txt e ci vede quindi un diretto controllo imperiale; sulla base di ciò reputa che successivamente la sigla S C stia a significare “coniata con deliberazione del Senato su autorità imperiale”. Quindi confuta la teoria della circolazione italica dell’S C distribuendola in tutto il settore occidentale mentre in quello orientale vi sarebbe stata la diffusione della sigla CA e, in seguito, del tipo S C in corona d’alloro emesse da Antiochia. Ae26 Augustus. Seleukis and Pieria/ Antiochia ad Orontem . AE 26(16,7 gram) . Head of augustus to the right / SC in wreath . EF- http://www.wildwinds.com/ In questo quadro comunque contrasta la presenza di monete in bronzo riferite alla zecca di Ephesus RIC 486 Augustus (27 BC - 14 AD) AE25 (bronze, 25 x 28 mm, 8.87 grams), uncertain Asian mint. Bare head right, 'CAESAR' /’AUGUSTUS' within wreath. RPC 2235. http://www.wildwinds.com/ che presentano a rovescio la scritta AVGVSTVS senza alcun riferimento alla Autorità Cesarea.
    1 punto
  34. @@nando12 Dai...dai, accompagniamo alle conservazioni anche qualche curiosità e notizia che osservando una moneta può farci chiedere del perchè !! :crazy: Oramai sulle conservazioni ....ci becchiamo quasi tutti ... ma non tutti sanno che .......... :pleasantry:
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  35. A mio parere sbagli, la collezione che hai non è di poco pregio, ma di basso valore economico, le due cose sono molto differenti. Le monete in se sono belle e sono legate tutte ad una tematica, che ogni anno San Marino trattava con l'emissione di un intera serie, che va dalla Lira alle 1000 lire, ogni tema veniva evidenziato nei vari tagli con soggetti diversi, la collezione perciò non è di poco pregio, il valore economico certo non è elevato, ma bisogna distinguere se sei un collezionista o se sei interessato solo all'utile che potresti ricavare da queste monete. Il mio consiglio e tienile per ricordo sono comunque delle belle monete.
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  36. In questa ipotesi come quella di @@oedema la lettere Ro non sono orientate come la P, inoltre le lettere sono di dimensioni diverse tra loro. credo non sia possibile.
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  37. Tra me ed Enzo (@@vox79) sono intercorsi alcuni post. Io ritenevo di vedere nel dritto a sinistra RO, mente Enzo solo R. Ora sono quasi del tutto convinto della sua tesi. La certezza assoluta senza vedere la moneta dal vivo ovviamente non ci puo' essere. Pero' la grandezza della sua R e' la stessa della P e questo e' piu' corretto e convincente. C'e' da notare che non c'e' piu' spazio per la O. Quella che io vedevo come una O dovrebbe essere la parte superiore della R. Chiedo anche agli altri amici di valutare questo aspetto molto importante e di commentarlo. Se siete d'accordo potremmo stabilire almeno un punto fermo sul Dritto. Inserisco tre immagini: - La N.1 e’ l’originale - La N.2 e’ quella con la sola R - La N.3 e’ quella con RO Dal momento che le immagini sono di piccolo formato, vi consiglio di copiarle sul Desktop e ingrandirle.
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  38. Nessuna rappresaglia, ormai il vecchietto è stanco e non riesce più a stare dietro a questi ritmi...
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  39. Buonasera a tutti, il giorno 16 dicembre 2014 alle ore 18,00, presso la sala consiliare del Comune di Formia (LT), si terrà la presentazione del 2° volume "Mola e Castellone di Gaeta oggi Formia". Vi allego la locandina con tutti i dati e l' elenco dei vari oratori. L' evento, oltre all' importanza storico culturale, ha come fine ultimo, ma non secondario, la beneficenza. I proventi della vendita infatti saranno devoluti all' Ospedale "Dono Svizzero " di Formia. Grazie per l' attenzione, Sergio.
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  40. Per la RO troviamo il trattino alto, mentre la tilde è sulla C di CA e visto che parlavo di tilde e di trattino alto... la tilde sostituisce la M e il trattino alto la N e successivamente, solo il trattino alto, va ad indicare una abbreviazione generica. Come detto qualche post fa il trattino alto continua a indicare la N (e l'abbreviazione generica) anche sotto gli Angioini a Napoli. Per quanto riguarda la ie invece avremmo dovuto trovare un trattino alto sia sulla CA che sulla TA e quindi un ipotetico CATA (tutto sotto trattino) per indicare CAieTA. In realtà in quel periodo iniziarono a nascere le abbreviazioni delle abbreviazioni.
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  41. emissione della divisionale bu Qualità: FDC Metallo: Rame / Alluminio / Nickel Valore nominale: 3,88 euro Contenuto: 1c-2c-5c-10c-20c-50c-1 euro-2 euro Peso: 150 grammi Tiratura: 70.000 pezzi Emissione: 16-19 dicembre 2014 http://collezionieuro.altervista.org/blog/andorra-serie-divisionale-fdc-2014/
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  42. Non ho mai visto rotolini della Regia Zecca ! In nessuna documentazione ufficiale sono citati Quelli che si vedono in giro sono rotolini fatti in Banca o di epoca successiva
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  43. Da una immagine dellì Istituto Luce uno dei sacchetti "in azione" durante la visita alla Zecca dello Stato del ministro Tremelloni nel 1962. Da sottolineare come si continuassero a riciclare i vecchi sacchetti del Regno ancora 16 anni dopo la fine... Segno dei tempi e della diversa concezione del valore delle cose. Saluti Simone
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  44. l'altro acquisto veronese è stato questo...stesso regnante,stesso metallo. in mano risulta molto fresca e con un bel lustro soprattutto al rovescio dove nel campo si vedono direi i segni della pulizia del tondello pre-coniazione al dritto c'è ancora ferdinando che porta l'orecchino :D ...insomma..ditemi un po come la vedete. grazie a tutti quelli che interverranno e un salutone alla sezione. marco
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  45. nel 1594 moriva il "mappamondologo" Mercatore Nel 1804, con impeto di generosità, Napoleone si proclamava imperatore mi ricorda qualcuno...
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  46. La perizia Tevere credo gli dia ,numismaticamente parlando,un qualcosa in più visto che il Grande ci ha lasciato e non potrà più firmarne altre. Io alcune sue perizie me le tengo strette è come averlo ancora vicino.
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  47. Per gli amanti del synth di sapore anni '80, fra loro sicuramente questo gruppo canadese di oggi.
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  48. Ciao @@rcamil, mi sono messo i guanti gialli fino alle ascelle ^_^ ^_^ , ed ho inviato una email alla Casa d'Aste, con la quale ho posto "solo" dei dubbi, facendo presente la cosa, stiamo a vedere. saluti TIBERIVS
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  49. La Grecia "è messa" in questo modo a causa della disorganizzazione pubblica che ha da decenni. Non viceversa. Già negli anni '80, per rimanere in topic, visitare certi musei o aree archeologiche era un'impresa.
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