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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/10/14 in Risposte

  1. Questa é la trama del prossimo film della disney per Natale? :D Guarda che qui veramente é il mondo alla rovescia... Cioé, tu prova a spiegarmi per quale motivo un cittadino di Como, Varese o Domodossola dovrebbe acquistare un immobile in Italia, quando a X km da casa sua c'é la Svizzera. Per pagare IMU, TARI, TASI, ecc...? Per quale ragione dovrebbe depositare il proprio stipendio o i propri risparmi in una banca italiana...per poi dover chiedere il permesso di ritirare i propri soldi, per ritrovarsi ad aver pagato una patrimoniale? Per quale motivo la gente dovrebbe portare i propri capitali, piccoli o grandi che siano, in Italia quando in Svizzera acquistare beni di consumo é più conveniente ? L' IVA é l' 8 % contro il nostro 22%...sembra che non gliene freghi nulla a nessuno, ma é una follia colpire i consumi in questo modo! ...e tu mi parli di autoriciclaggio? Dovresti indignarti perché in Italia chi ruba NON PAGA MAI...non col tuo vicino di casa perché ha voglia di comprare un televisore da 1500 euro pagandolo in contanti.
    5 punti
  2. Vorrei ringraziare pubblicamente tutti gli Amici che ieri erano presenti alla conferenza sul restauro; è stato per me un vero piacere potervi incontrare e discutere un argomento così poco trattato e conosciuto. Un grazie speciale agli amici venuti appositamente da Brescia, Roma, Torino, Belgio e, ovviamente, un grazie particolare agli organizzatori che hanno reso possibile la preparazione di questa bella serata. Francesco
    5 punti
  3. Beh, vediamo come giudichereste la mia; lo sò, le mie foto sono scarsine ...., ma altrimenti sarebbe stato troppo facile :crazy: poi vi dico come era valutata nell'asta in cui l'ho presa :good: Le monete postate in precedenza sono per me collezionabilissime, non è una data facile a trovarsi !
    4 punti
  4. Russia. Zar Nicola I° (1825-1855). Монета полтина (moneta poltina) = 50 kopeck . КБ - Konstantin Butenev (Константин Бутенев) mintmaster della zecca San Pietroburgo nel 1844-1845 anni. Scusate il mio italiano :).
    4 punti
  5. 3 punti
  6. Sapendolo con più anticipo avremmo potuto appoggiarci ad un agenzia di viaggi, affittare un autobus, dipingere il brand di lamoneta sulle fiancate e partire per una gita di 3 giorni con meta ad Andorra e tappa intermedia a Monaco................ :rofl:
    3 punti
  7. Ciao a tutti, In questi giorni di malattia ho studiato i diversi forum, gruppi,, siti professionali per ben 6 ore al giorno. Grazie al tempo ho unito l'utile al dilettevole e ho deciso di affrontare una nuova sfida numismatica; collezionare oltre le monete di Vittorio 3 anche le preunitarie. Con immensa gioia posto la mia prima moneta; "NAPOLI FERDINANDO 2 5 GRANA 1836". Come vi pare? Consigli e commenti sono sempre graditi grazie, Gabriele
    2 punti
  8. Ciao vi sottopongo un'altra curiosità (almeno per me lo è) Nummo, diritto DNV........NVSP busto con labbroni a destra rovescio: imperatore porta la Croce, a terra prigioniero implorante, esergo AQ condizioni così, così Cosa ne pensate??
    2 punti
  9. Questa sera vi vorrei presentare una moneta piuttosto particolare da poco entrata in collezione: si tratta del 2 e 1/2 centesimi coniato negli Stati Uniti per la Repubblica di Panama nel 1904. Emessa in soltanto 400.000 esemplari esclusivamente nel 1904, tale moneta è famosa fra i collezionisti di tutto il mondo per le sue ridottissime dimensioni: soltanto 10 millimetri di diametro per 1,25 grammi in argento '900...quanto basta per farne la moneta più piccola mai emessa dalle varie zecche degli Stati Uniti ed una delle più piccole al mondo. Soprannominata "Panama Pill" o "Panama Pearl" proprio per le sue lillipuziane dimensioni, questa monetina presenta al diritto un ritratto di Vasco Nunez de Balboa, esploratore noto per essere stato il primo ad attraversare l'istmo di Panama ed avvistare l'Oceano Pacifico. Al rovescio è invece raffigurato lo stemma nazionale della Repubblica di Panama con l'indicazione del valore, del peso e della finezza del metallo. Questa foto rende molto bene l'idea...;) Cosa ne dite? Qualunque commento sulla moneta o sullo stato di conservazione è ovviamente molto gradito.
    2 punti
  10. Ragazzi ... (perdonatemi, è solo questione di età anagrafica) :pardon: più la guardiamo da ogni possibile angolazione e più ci vediamo cose "strane" e ad ogni nuova angolazione, la medesima cosa cambia aspetto.... <_< Saremo noi che ci facciamo tante paturnie? Magari è solo un tondello venuto male ... all'epoca, vista la consunzione, certo non si sono fatti tanti problemi ad usarlo. :blum:
    2 punti
  11. bhe... paragonandole non hanno nulla a che vedere, ma sono convinto che anche in questa conservazione dobbiamo tenercele strette strette perchè comunque siamo in pochi ad averle.
    2 punti
  12. Ringrazio per i libri ricevuti a Verona! :) Per motivi di lavoro non riuscivo a connettermi spesso al Forum in queste ultime settimane :P Come sempre, incontrare gli amici del Forum è sempre un grande piacere! :)
    2 punti
  13. @@nando12 Grazie anche a te Nando,non farò mai più foto la sera ahhah
    2 punti
  14. Come prima cosa c'è da dire che la Piastra dell'85 è una moneta che già solo come tipologia non appare così tanto frequentemente (a mero titolo di esempio nelle ultime tre aste di Ranieri non ce n'era neppure una!), quindi, tanto di cappello anche solo per averle in collezione. La prima moneta ha svolto in maniera esemplare il Suo dovere. L'usura ha intaccato anche la parte inferiore della guancia, quasi vicino alla mandibola. E' il punto dal rilievo più basso nel ritratto. Il R/, avendo un modellato con più rilievi è ovviamente più resistente all'usura, che appare comunque preponderante specialmente sui contorni dello scudo borbonico e sul bordo. Ha un'appeal ancora gradevole per via della patina, e dell'uniformità dell'usura. La seconda è decisamente gradevole. Il ritratto conserva molta della sua espressività, si nota bene il dettaglio dell'orecchio e alcuni rilievi dei capelli che cadono sulle spalle. Decorazioni della veste ancora parzialmente visibili. Decisamente molto gradevole il giro del bordo (tra l'altro ben centrato e senza strappi da conio), che conserva ancora una certa "spigolosità". Avrebbe meritato di certo non solo una foto migliore, ma almeno una maggiore considerazione di presentazione, almeno sulla conservazione, visto la tipologia ostica (e già costosa) di cui stiamo parlando. Complimenti ad entrambi
    2 punti
  15. Le foto non saranno di quelle da copertina, ma direi che sono già abbastanza esplicative sullo stato di conservazione della moneta, che personalmente reputo in conservazione BB. Sta attecchendo con timidezza un leggero velo di patina, sconsiglierei la conservazione in capsula, l'ideale sarebbe un monetiere ma si potrebbe ovviare conservando la moneta in un cassetto di vero legno, poggiandocela direttamente a contatto. La natura farà il suo corso.
    2 punti
  16. ______________ 1845 Paraguay Presidente dal 1841 al 1862 : Carlos Antonio Lòpez (1792-1862) 1/12 Real - Rame
    2 punti
  17. ______________ 1845 Straits Settlements East India Company Vittoria (1819 -1901) 1 Cent. - Rame
    2 punti
  18. Salve a tutti, non preoccupatevi non è una delle discussioni "pesantucce" quanto a tematica che ogni tanto lascio cadere sul forum :) Volevo solo chiedere, senza entrare nel dettaglio di chi è meglio/peggio, se conoscete dei periti numismatici che non siano anche commercianti al giorno d'oggi. Mi viene in mente Varesi, che non vende monete se non in asta (quindi le vende ma non ha un negozio effettivo in cui vende le sue monete da lui periziate, questo intendo). Ringrazio in anticipo!!
    1 punto
  19. TAGLIO : 20 Cent STATO : Slovacchia TIRATURA 2009 : 66.629.000 AUTORI : Jan Cernaj [JC] e Pavol Karoly [PK] TEMA : Castello di Bratislava DATA DI EMISSIONE : 01/01/2009 MATERIALE : Nordic Gold (rame 89% - alluminio 5% - zinco 5% - stagno 1%) DIAMETRO : 22,25 mm SPESSORE : 2,14 mm PESO : 5,74 gr. CONTORNO : Godronatura larga Il castello di Bratislava fu costruito durante il X secolo d.C. sulla sommità di una collina rocciosa. Situato in una posizione dominante rispetto al fiume Danubio è una costruzione storica che domina la città omonima, capitale della Slovacchia. Le sue quattro torri sono considerate il simbolo della città ed attualmente ospita il parlamento. Nel X secolo nel castello venivano coniate le monete con la scritta BRESLAWA CIVITAS. Il castello è apparso nel periodo 1939-42 su un 10 Halierov in bronzo: Nel XV secolo il castello assunse la sua forma attuale, nel corso dei secoli è stato ricostruito, devastato e ancora ristrutturato. Nel 1811 scoppiò un terribile incendio causato dai soldati napoleonici, il fuoco distrusse completamente il castello e per 150 anni sulla città dominavano soltanto le sue rovine. Dopo una ricostruzione assai onerosa, il castello nel 1968 si è nuovamente presentato nella sua bellezza originaria. Nel 2008 è iniziata una costosa opera di rifacimento, della durata prevista di 5 anni. Restauro che ha portato malumore tra la popolazione poichè alla fine fu scelta una discutibile verniciatura bianca per l'intera struttura. ______________________________ La moneta da 10 Cent. DIAMETRO : 19,75 mm SPESSORE : 1,93 mm PESO : 4,10 gr. CONTORNO : Rigato con zigrinatura spessa ______________________________ La moneta da 50 Cent. DIAMETRO : 24,25 mm SPESSORE : 2,38 mm PESO : 7,80 gr. CONTORNO : Rigato con zigrinatura spessa
    1 punto
  20. Sinceramente guardandola bene un pò di usura generale cè, comunque per quella cifra per me hai fatto un bellissimo acquisto.
    1 punto
  21. @@Eldorado Ciao,io la trovo molto bella,l'unica pecca sono quei graffi,peccato perché la moneta è davvero molto belle
    1 punto
  22. Se la domanda è sulla rarità R5 è sia su Crippa, nuovo MIR Milano, Montenegro, tra l'altro senza esprimere prezzi gli ultimi due, 64.899 esemplari possono sembrare tanti, ma in realtà il valore è decrescente per anno a partire dal 1781 con 528.358, quindi moneta che tende comunque ad andare su coniazioni minime. Crippa dice per il 1785 sono conosciuti solo 5 esemplari, una è proprio quello della Collezione Verri, due sono nel Museo Civico di Piacenza in condizioni cattive, quindi tendenza numerica limitatissima e spesso usurati in generale, il Verri è forse l'eccezione. Ci sono anche molti falsi d'epoca con data 1786 sia in argento che a basso titolo, sia in ottone, i falsi hanno rilievi più bassi e di solito mancano nella biscia dello stemma del nodo nella seconda spira e per altri particolari dello stemma e dei rami. Il peso è basso rispetto allo standard, ma lo stesso Crippa dice che spesso è calante, il MIR mette una forbice da 5,33 gr. a 6,25 gr. Forse si potrebbe controllare anche il diametro, anche se si dichiarano lievi differenze anche in questo. Quindi l'esemplare non permette un accurato riscontro su tutti i particolari, anche se non mi sembra di vedere particolari dubbi, comunque sia io credo che il collezionista di milanesi ambirebbe comunque ad averlo....e magari a vederselo meglio.....per la cronaca un 1786 un r decisamente splendido fu aggiudicato nel 2009 a 1.000 Euro, quindi ....questo è anche il collezionismo.
    1 punto
  23. Bellissimo :) Questi gettoni di porcellana furono usati inizialmente nel Siam, principalmente a Bangkok, nelle case da gioco gestite dai cinesi, come fiches per un gioco chiamato Fan Tan, erano accettati come moneta spicciola nella zona attorno alla casa da gioco che li usava. Dovrebbero essere databili dal 1820 al 1875, anno in cui furono messi al bando dal re Rama V, ma rimasero comunque in circolazione per diverso tempo fino al XX secolo, le forme e i disegni sono innumerevoli. Prova a vedere qui, forse ne trovi uno simile: http://dniewcollectors.blogspot.ca/2011/06/world-tokenssiamese-porcelain-tokens.html http://dniewcollectors.blogspot.it/2011/06/world-tokenssiamese-porcelain-tokens_14.html http://dniewcollectors.blogspot.it/2011/06/world-tokenssiamese-porcelain-tokens_15.html
    1 punto
  24. Ancora qualche link: http://www.parthia.com/mithradates2.htm http://www.classicalcoins.com/page14a.html E se non l'hai ancora letto, ti consiglio questo splendido post: Viaggio nel regno dei Parti
    1 punto
  25. Buonasera @@417sonia, ho provato a scaricare alcune immagini di bagattini e a lavorarli con il portatile, ma anche così, con due dita a disposizione, mi viene troppo difficile e faticoso..., mi spiace. Sì, mi chiedevo se il lato della Vergine non sia ribattuto all'incirca ruotato di 90° in senso orario e anche con il conio leggermente decentrato. La nuova battitura potrebbe aver obliterato gran parte delle raffigurazioni e lettere impresse con il primo colpo di martello. Me lo chiedo perché, come ho già detto, mi pare di scorgere a sinistra del tondello una lunga linea verticale (che ho provato ad evidenziare) e che, se effettivamente ci fosse, credo che non potrebbe essere altro che la linea dell'esergo della precedente battitura. In tal caso le lettere "V.A" potrebbero essere le lettere finali di R.C.L.A. e quegli strani segni che si vedono sopra la lettera "L" potrebbero essere quanto resta dei raggi del nimbo del Bambinello. Naturalmente è solo un idea. La bruttezza del leone inciso dall'altra parte rende effettivamente più che plausibile credere di essere di fronte a una contraffazione, come già a suo tempo sospettò Arka. Mentre scrivevo ho visto le nuove immagini prontamente postate da Andrea: Cosa c'è sul Libro, un'aquila ad ali aperte? Teo
    1 punto
  26. @@Giuseppe Ma infatti scherzavo,non farei mai una cosa del genere,come ha detto qualcuno le monete sono come le mogli,se si è deciso di sposarle un motivo ci sarà... a @@nando12 abbiamo le mogli racchiette ahahahhahahhahhahaaahaa
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  27. hai ingannato tutti con quella foto iniziale dico anch'io spl.
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  28. @@nando12 Assolutamente si ;)
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  29. ma ciao.... collegaaaaaaaaaaaa
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  30. Buonasera a voi, @@417sonia, scusami se rispondo innanzitutto ad Andrea perché credo sia più urgente, dal momento che altrimenti rischia di fare ricerche a vuoto. Poi, se riesco, con il portatile provo a scaricare qualche immagine dal Web e a fare delle prove con photoshop. @@ak72, le monete delle quali hai postato e immagini sono oboli e denari unghreresi. Sono in argento o comunque di una mistura piuttosto alta e hanno diametri più piccoli della tua moneta. Piuttosto, potresti provare a postare un'immagine ben a fuoco e con luce radente della parte che dovrebbe essere sotto la testa del leone? hai visto mai che "spuntassero" dei "mazzetti"... Teo
    1 punto
  31. Tra l'altro è assurda la dicitura "Versamento minimo"... sarebbe bene mettessero i prezzi definiti!
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  32. Speriamo che non solo tu ma nessuno ci mostri foto fatte di sera in camera da letto perchè si perde solo tempo, oltre a rischiare di penalizzare le proprie monete. Secondo me è uno spl pieno. Bellissima piastra, complimenti!
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  33. magari adesso nascerà la leggenda dei rotolini dispersi sotto la neve......
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  34. Buongiorno a voi, personalmente non credo che si tratti di una tessera. Per quanto ne so, le tessere venete (ma il discorso credo posso valere in generale per tutte le tessere, di qualunque città), sebbene in qualche caso potessero recare inciso il Leone di san Marco nel complesso, per tipologia e per dimensioni, erano piuttosto differenti dalle monete in circolazione proprio per non doversi confondere con quest'ultime. Che poi per qualche ragione particolare potessero effettivamente essere utilizzate come succedane del circolante, è un altro discorso. Premetto che non posseggo i volumi di Voltolina, ma ho controllato nei cataloghi "The Serenissima Collection" (che contengono la collezione di questo studioso) e in questi non ho visto nulla che possa assomigliare al pezzo di Andrea. Anche tra gli esemplari pubblicati sui numeri della RIN del 1921 (peraltro già segnalato dallo stesso Andrea), 1922 e 1925 non mi pare ci sia nulla in proposito. Non ho controllato tra quelle milanesi (RIN 1954, 1955 e 1956), ma non credo ci possano interessare. Né tantomeno ho trovato confronti in quelle medievali più antiche, quelle cd. "mercantili" (@@ak72: per intenderci, quelle pubblicate dalla Vanni ;) ), nonostante il Leone nimbato "che fa di conto" sia piuttosto comune (ma con attorno i bisanti e con il cd. "Androclo" sull'altro lato). Io per il momento resto dell'idea che si tratti di un bagattino ribattuto e che la lettera "A" del massaro in realtà sia qualcos'altro che non so indicare (ma credo siano significativi i segni al disopra di questa "lettera" e che sembrano partire proprio da essa). Non escludo però che possa essere anche il prodotto di un falsario, sebbene la finezza della mano della Vergine (ripeto, sempre ammesso che lo sia) me ne faccia dubitare. Una buon giornata a voi, Teo
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  35. E queste da mm. 30,5 riguardano due noti istituti/convitti napoletani dedicati all'Immacolata Concezione, l'acronimo S.L.O.C. significa Sine Labe Originali Concepta (Concepita Senza Peccato Originale). La prima non è datata (1859-1860?), la seconda ha la data punzonata 1863, il dritto è sempre il lato con la figura mariana.
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  36. Arriverei all'anagnina con l'auto...diciamo intorno alle 9.15..prima non è possibile in quanto devo partire con la luce..per la strada, da cassino a Frosinone incontro la nebbia..se non erro potrei scendere a barberini e salire..non dovrei essere troopo lontano..chiaramente se creo problemi, fa niente..salto questo giro
    1 punto
  37. sei sicuro @@villa66 ? riguardo ai 'survival estimate' PCGS dice questo: SURVIVAL ESTIMATE The survival estimate represents an average of one of more experts opinions as to how many examples survive of a particular coin in three categories : 1) all grades 2) 60 or better 3) 65 or better. These estimates are based on a variety of sources, including population reports, auction appearances and personal knowledge. Survival estimates include coins that are raw, certified by PCGS, and certified by other services
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  38. Condivido il parere di Liutprand. Il collezionista numismatico deve essere in grado di valutare da se valore e conservazione di una moneta. Se si e' alle prime armi e' meglio farsi consigliare da amici piu' esperti, frequentare circoli e ovviamente il forum Lamoneta . Cosi' pure l' acquisto e la lettura di libri e cataloghi sono di aiuto Al contrario affidarsi solo a perizie o fare di testa propria e' rischioso
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  39. viaggi organizzati???! sinceramente se per procurarmi una serietta in euro da 3,88 euro devo andare fino ad Andorra che se la tengano pure!
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  40. Scusate ma ricordo che siamo in un libero mercato: nessuno ci obbliga a comprare delle monete periziate, come nessuno ci obbliga a condividere una perizia. L'offerta è molto ampia, sta a noi scegliere, valutare e decidere. D'altronde si sa che "l'obiettività non è di questo mondo".
    1 punto
  41. Questa è la seconda del 2013 nel giro di un mese... Taglio: 50 cent Nazione: San Marino Anno: 2013 Tiratura: 182.000 Condizione: SPL Città: Argenta (FE)
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  42. Concordo con i pareri già espressi e terrei la prima ...conservazione qSPL, mentre la seconda è un qBB. Se non erro, al r/, si vedono alcune piccole incrostazioni o tracce di sporco in corrispondenza del nodo e della perlinatura a ore 7 - 8, difficile che con un lavaggio queste tracce permangono. Personalmente lo escluderei o cmq non di recente (almeno dalla fotografia). Se hai pazienza lasciala riposare, come dice nando12, in un bel vassoio di velluto (magari rigirandone il verso ogni tanto) e vedrai che il tempo fare il resto ....mi pare che al d/ vi sia già un principio di patina più evidente. Ciao
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  43. il direttore del gabinetto è Tommaso Arnaud mentre l'incisore è Luigi Arnaud. :) ...Luigi era il nipote.
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  44. Ecco...hai visto come è facile se non si scrive chiaro, cadere nell'errore ? @@vox79 ..... acqua :blum:
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  45. questa è la mia, sicuramente inferiore a quella di @@sulinus. Il R/
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  46. quello che trovo strano in questa storia è che le monete abbracciano un arco di tempo dal 1903 al 1940. ora perchè non hanno fuso ad esempio i 100 lire 1903 rimasti quando sono passati ai 100 lire del 1912 o ai fascioni? possibile che non sapessero di questi invenduti?
    1 punto
  47. Appena ricevute ........ fine giornata .... un grazie a Lorenzo >
    1 punto
  48. Questo rapido excursus vuole essere prologo al tema che più ha appassionato in questo ultimo periodo: i riflessi del Senatus Consulto nella monetazione augustea e le sue implicazioni. Si tratta di un argomento che alimenta da anni gli storici del periodo non tanto per la valenza in campo numismatico quando come riflesso dei rapporti tra il primo Imperatore e il Senato stesso. Il primo a parlarne fu Eckhel nel 1792 che ritenne che l’S C stesse ad indicare una diarchia nel Primo Impero e che il Senato mantenesse un certo potere di controllo sulla monetazione enea e bronzea, retaggio del potere repubblicano manifestato appunto con i senatoconsulto. Dello stesso avviso fu il Mommsen (1887), che estese i presunti poteri senatoriali (paritari rispetto a quelli imperiali) a tutti gli aspetti di vita economica ed amministrativa dell’Impero. Qualche anno dopo, nel 1910, Willers manifestò perplessità nei confronti dell’ipotesi mommseniana e seppur confermando un certo controllo nella monetazione bronzea da parte del Senato propose che le monete recanti l’S C avessero una diffusione italica. Tale opinione fu commentata dai vari Regling, Pink, Grueber, Mattingly e in ultimo da Sutherland e Kraay (1975); questi ultimi inserirono le monetazioni tresvirali tra le “Regional Coinage” e nella fattispecie in quelle italiche, al pari delle emissioni ispaniche, galliche e delle zecche orientali. Il Pink (1946 e 1952) rifiutò la “diarchia” e spiegò la presenza dell’ S C sulle monete come un “escamotage” ideato da Augusto per dare al popolo la sensazione del mantenersi della tradizione senatoriale repubblicana. Grueber (1910) invece porta la data della riforma augustea al 15 a.C. (conseguente alle varie modifiche giuridiche attuate da Cesare Ottaviano a partire dal 38 a.C.) e che avrebbe portato non Augusto a incaricare il Senato della monetazione bronzea bensì quest’ultimo a delegare al primo il privilegio ( ovvero l’onore) dell’emissione di oro ed argento in omaggio alla sua vittoria su Sesto Pompeo. L’apposizione della sigla S C sulle monete sarebbe stata l’affermazione del Senato del mantenimento del diritto alla coniazione del bronzo. Questa teoria venne confutata dalle recenti indagini numismatiche. Mattingly (1923) invece formula l’ipotesi che per i bronzi in epoca giulio-claudia dapprima vi fosse solo una sola zecca (senatoriale quindi con apposizione della sigla S C) a Roma e quindi, dall’epoca di Caius, una seconda deputata alla coniazione di oro, argento e per breve tempo, bronzo (sesterzi senza apposizione della sigla S C), sottolineando la scarsità di dati noti nei confronti dei rapporti tra zecca/Senato/Imperatore. Anch’egli comunque propone come spiegazione alla sigla S C una sorta di privilegio concesso da Augusto al Senato che nella realtà non possedeva alcuna reale indipendenza; in pratica nega alcun potere al Senato sia nei confronti della monetazione, sia politica che economica. Grant (1946) vuota il Senato di qualsiasi potere, accentuando quanto proposto da Mattingly in merito. Egli infatti analizza i sesterzi di origine orientale recanti la sigla C A e la traduce con C(aesaris) A(vtorictate) anziché C(ommune) A(siae). Augustus. 27 BC-14 AD. Æ "Sestertius" (37mm, 29.03 gm, 1h). Struck circa 25 BC. Bare head right / Large C A within laurel wreath framed by double-pelleted border. RPC I 2233; C. Howgego, "Coinage and Military Finance: the Imperial Bronze Coinage of the Augustan East," NC (1982), Class 2a; RIC I 501; SNG Copenhagen -; SNG von Aulock 6671. Near VF, river patina, minor cleaning scratches. http://www.wildwinds.com/coins/ric/augustus/RIC_0501.9.txt e ci vede quindi un diretto controllo imperiale; sulla base di ciò reputa che successivamente la sigla S C stia a significare “coniata con deliberazione del Senato su autorità imperiale”. Quindi confuta la teoria della circolazione italica dell’S C distribuendola in tutto il settore occidentale mentre in quello orientale vi sarebbe stata la diffusione della sigla CA e, in seguito, del tipo S C in corona d’alloro emesse da Antiochia. Ae26 Augustus. Seleukis and Pieria/ Antiochia ad Orontem . AE 26(16,7 gram) . Head of augustus to the right / SC in wreath . EF- http://www.wildwinds.com/ In questo quadro comunque contrasta la presenza di monete in bronzo riferite alla zecca di Ephesus RIC 486 Augustus (27 BC - 14 AD) AE25 (bronze, 25 x 28 mm, 8.87 grams), uncertain Asian mint. Bare head right, 'CAESAR' /’AUGUSTUS' within wreath. RPC 2235. http://www.wildwinds.com/ che presentano a rovescio la scritta AVGVSTVS senza alcun riferimento alla Autorità Cesarea.
    1 punto
  49. Concordo con elmetto2007 punterei sul fdc e gli anni impegnativi sul qfdc spl con calma naturalmente ti garantisco che ne vale la pena
    1 punto
  50. Cari utenti, scusate per la lunga assenza, non utilizzo spesso il personal computer, in ogni modo la materia fa parte della mia vita, pertanto garantirò la mia (saltuaria) presenza nel forum. Risponderò subito alle domande. cliff: per quanto riguarda il sesterzio di Caligola (tipo dell’Adlocutio) si tratta certamente di una moneta genuina, intoccata, e caratterizzata da una patina di "sponda". La superficie presenta le micro corrosioni tipiche delle monete rinvenute in corsi d’acqua a medio e basso scorrimento che non deturpa la conservazione dei rilievi. Lo stesso vale per il colore della patina e per le micro incrostazioni visibili tra i caratteri della leggenda al dritto. Un’analisi chimica su questi sedimenti potrebbe persino confermare la provenienza fluviale del reperto: non dimentichiamoci ad esempio che i fiumi italiani presentano sabbie e limi di natura vulcanica, metamorfica e sedimentaria ben riscontrabili e determinabili, dall’analisi degli elementi in traccia si potrebbe quindi determinare facilmente il contesto di rinvenimento, Po, Arno, Tevere o Garigliano che sia. Il sesterzio di Agrippina era certamente in origine patinato. Quindi è stato sottoposto ad un maldestro tentativo di restauro meccanico al dritto che ha procurato una grande quantità di graffi visibili nei campi e sul bordo, principalmente ad ore 15. Il restauratore probabilmente non soddisfatto del risultato ha deciso quindi di procedere con la spatinatura della moneta che ha determinato la corrosione visibile, per esempio, al dritto sul bordo tra le ore 15 e 16, ed al rovescio sempre sul bordo ad ore 11. La moneta è stata quindi debolmente ripatinata con ossidi derivati dal ferro. Non è da escludere un intervento a bulino per meglio evidenziare i capelli e l’acconciatura all’altezza dell’orecchio. Dalla fotografia è probabile ma per avere la certezza servirebbe un riscontro visivo diretto. caiuspliniussecundus: ho cominciato come tutti da appassionato, poi parallelamente al mio lavoro ho iniziato a sviluppare un occhio critico alla consistenza fisica dei pezzi che andavo collezionando, fino ad incentrarmi sulla tematica del restauro “storico”. snam: ho utilizzato simboli intuitivi, i cerchi blu per evidenziare le zone maggiormente lavorate, le linee rosse per indicare le aree lisciate. Per quanto riguarda il sesterzio di Antonino Pio (Cohen 988) penso che i graffi della pulizia al rovescio siano stati volutamente lasciati dal restauratore; un particolare filone di pensiero, detto restauro “filologico”, prevede di rendere visibile (nei limiti) l’intervento conservativo sul reperto antico. centurioneamico: concordo pienamente sulle tue considerazioni. Aggiungo inoltre che alcuni restauri sono necessari non solo alla godibilità e leggibilità del pezzo ma anche alla preservazione stessa dell’esemplare nel tempo. Tinia Numismatica: sinceramente non capisco a cosa ti riferisca nello specifico, tuttavia sono a conoscenza dei problemi di autenticità legati a molte tipologie monetali di area greca, magno greca e siciliana; se hai particolari dubbi su alcuni pezzi potrei darti un parere, seppur timidamente, dato che di regola ogni moneta andrebbe visionata dal vivo prima di esprimere un qualunque giudizio di autenticità.
    1 punto
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