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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/13/14 in Risposte

  1. Non c'è bisogno di ingrandimenti ed approfondimenti vari. ..... È UNA PATACCA MODERNA AL LIMITE DELL'INDECENZA. Non capisco perché si ostinano a sigillare certa robaccia.
    6 punti
  2. Durante i miei viaggi all'estero controllo sempre le monete che ricevo di resto , ecco quello che ritengo la moneta che mi ha sorpreso di più trovare ancora in circolazione Quali sono le eventuali monete che vi hanno maggiormente sorpreso quando le avete trovate ? Dove e quando è successo ? Ecco la mia Cuba Playa del este ( Guanabo, piccolo supermercato ) giugno 1998
    3 punti
  3. buongiorno amici,si avvicina il natale e solitamente siamo tutti piu' buoni,quindi,perche' non esserlo con se stessi?mi sono regalato,presso la tinia numismatica,un pezzo della serie fusa che tanto mi mancava,e' stato emozionante osservarlo,vedere ancora una parte del codolo di fusione e constatare il suo peso tra le mani,un vero colosso(non oso immaginare l'asse cosa sia)rispetto alle monete coniate del resto della mia collezione.storicamente parlando sappiamo tutti dei dioscuri,tecnicamente invece,questi sono i dati del sestante: 275-270 a.C., Roma, Cr.18/5 61,43g – 45mm
    3 punti
  4. Posso sapere dove vedi i crateri di cancro del bronzo attivi, da trattare con benzotriazolo? Quando si consiglia di usarlo andrebbe detto di porre attenzione alle procedure di sicurezza in quanto sostanza cancerogena. Vanno usati guanti protettivi e mascherina protettiva, in quanto non vanno respitate le polveri quando è in forma solida e inalato quando sciolto in alcool.
    3 punti
  5. Ti risponderanno che sei il solito Mafia Spaghetti Mandolino che tenta di fare l'affare buttandogliela giù .......... scrivigli che se fosse originale varrebbe 30 mila dollari americani, ossia 25 mila euro ...... aggiungigli pure che la 1812 in FDC non si è mai vista e se davvero volessero fare le cose in stile americano dovrebbero farla partire da 30 dollari e presentarla come esemplare di presentazione all'Onnipotente, coniata direttamente da una Sua costola ............ Amen.
    3 punti
  6. @@cembruno5500 così ingeneriamo confusione nell'accezione comune lo "Stato Zecca" viene dato alle monete "FDC eccezionali", ovvero una moneta mai circolata e priva di difetti per convenzione: 1) stato zecca (superiore al convenzionale FDC) 2) FDC (mai circolato con difetti congeniti) 3) qFDC (mai circolato, con difetti congeniti + difetti accidentali) il resto delle conservazioni sono per monete circolate
    3 punti
  7. In aggiunta al 3 Grana già evidenziato, ecco un'altra "moneta" che (non poche), di perplessità ne lascia... Dettagli evanescenti e mancanti in diversi punti (orrendo il punto tra naso e labbro inferiore, completamente mancante), o l'aquila al centro dello stemma al R/ che sembra frutto di una mutazione genetica mal riuscita (il mostro di Frankestein era decisamente più bello!). Vi posto le foto in altissima risoluzione scaricate direttamente dal sito di Heritage, magari son sempre utili da conservare per qualche riferimento... Il (ridicolo quanto brutto) dritto
    2 punti
  8. Cosa dici ?? http://www.comptoir-des-monnaies.com/product_info.php/suisse-canton-de-fribourg-denier-p-25793 Ciao matteo
    2 punti
  9. Caro Franco la tua domanda è certamente complessa, in quanto fa riferimento a un astratto " come ci si deve comportare" che, credo, sottintenda il modo unico e corretto di agire per un fine specifico, nel caso di specie l'acquisto di una moneta antica, di produzione "italiana", da un'asta pubblica collocata all'estero, nel concreto S.Marino. Temo che i modi agire potrebbero essere i più diversi, a secondo delle motivazioni che ci spingono a compiere tale atto, per intenderci dal " non la compro assolutamente e non la voglio neanche regalata perchè mi fa paura solo l'idea" a " chissenefregaditutto, darei la vita per possederla e non mi importa altro" Sono quindi le motivazioni che ci spingono a comportarci in un modo o in un altro ( lapalissiano, ma dovevo chiarire che la domanda come da te posta ha infinite risposte) Se, come credo, tu intendessi chiedere piuttosto come ci si deve comportare per non avere nessun problema e neanche il minorefastidio nell'acquisizione di questa moneta temo che una risposta unica ed univoca ancora non esista, data la volubilità e la variabilità delle interpretazioni del funzionario di turno e in ultimo dei giudicanti. Posso comunque risponderti come penso agirei io personalmente calandomi nella vicenda. Andiamo per step: 1) prima di tutto visionerei approfonditamente la moneta, sotto tutti gli aspetti, non ultimo quello dell'autenticità, dato che già questo ultimo passo potrebbe rendere inutile il proseguio. 2) Una volta ritornato a casa, informato i miei famigliari della possibilità di un passo di questo genere e ricevuta la risposta ( :fool: ), se fossi ancora convinto di proseguire, scatterebbe la fase ... 3) ...manderei una mail alla casa d'aste ( scripta manent ) cercando di capire se il pezzo presenta dei problemi di provenienza o comunque mi farei tranquillizzare abbondantemente dalla casa d'aste sul punto. Se mi ritenessi soddisfatto allora passerei al drammatico punto... 4) ...L' acquisto ! (Sperando di non pagarla eccessivamente dato il "rumore" provocato presso l'asta). Se proprio me la sono aggiudicata allora .... 5).... Pagherei con bonifico dal mio conto conservando tutta la documentazione ( fattura, catalogo, bonifico, numero di sala etc.). Sarei a questo punto legale proprietario dell'agognata moneta. Quindi dovrei decidere che farne e qui si aprono due possibilità: 6) La mantengo fuori dal territorio italiano con tutto quanto ne comporta ( e qui si aprono scenari inquietanti da un lato ma rassicuranti da un altro :whome: ), oppure il più ragionevole e lineare... 7) ingresso nel territorio italiano ( mediante spedizione tracciata), chiedendo immediatamente all'ufficio competente il cosiddetto certificato di avvenuta spedizione/importazione ex art. 72 codice Urbani. Quest'ultimo passo mi metterebbe in una botte di ferro : se ci fossero problemi ( improbabile) verrebbero immediatamente alla luce e la casa d'asta sarebbe direttamente coinvolta senza che mi si possa addebitare alcunchè, in caso contrario ( molto più probabile) sarei il felice e fortunato proprietario del pezzo senza il quale non potevo vivere Spero d'aver chiarito un pochino, ben conscio che i comportamenti potrebbero variare per altre persone senza per questo gli si possa addebitare niente di male... Cordialmente, :) Enrico P.S. il mio precisare "moneta ultracinquantenne" indica semplicemente qualsiasi moneta che possa in qualche modo essere ritenuta bene culturale e non immediatamente scartabile dal novero, quindi il contrario di " troppo semplice" in quanto si intendono comprese le monete antiche come questa...
    2 punti
  10. Carissimi, vi ho seguito nelle ultime evoluzioni di questo topic e mi sembra che si sia spostato nettamente nel campo delle questioni legali relative alla numismatica. Come prima conseguenza pratica forse sarebbe opportuno spostare parte di questo topic nell'apposita sezione. Come seconda ( e quasi necessaria ) temo che si sia "fatta di tutta l'erba un fascio", nel senso che distinguo e precisazioni anche importanti sarebbero dovute, quando si parla di esportazioni dall'Italia ( immagino, per di più, che si sia voluto riunire sotto il termine di esportazione anche il simile, ma diverso e più frequente, caso di spedizione intracomunitaria ). Spero di non sorprendervi troppo se dico che non sempre sarebbe dovuto un permesso, emesso dal competente ufficio italiano, per far uscire dal territorio italiano delle monete, aventi più dei canonici 50 anni. E' un argomento complesso, quasi da iniziati, che meriterebbe una opportuna approfondita analisi, per capirne bene i limiti e le reali portate. Ovviamente, qualsiasi ragionamento o deduzione, fatti sul presupposto che una moneta ( ultracinquantenne ) debba necessariamente e comunque avere un suo documento specifico per l'uscita, temo risentirebbe fortemente di questa inesattezza... Se devo dire, anche l'accenno all'incauto acquisto riferito ad acquisizione in asta pubblica estera ( S. Marino etc. ) mi è parso, a dir poco, temerario... Cordialmente, Enrico
    2 punti
  11. Cancello momentaneamente e aspetto che si cominci ufficialmente con il 1847
    2 punti
  12. Ma si saranno resi conto che è una patacca da cestinare e non da certificare in capsule di plastica? A questo punto bisogna capire se queste capsule incomprensibili sono sinonimo di garanzia o la solita pagliacciata che butta fumo negli occhi. La cosa più vergognosa è la maniera enfatizzata con la quale hanno scritto la scheda.
    2 punti
  13. Credo che comunque una moneta sia storia e debba comunque essere un po' inquadrata nel periodo storico e nei suoi accadimenti. Non tornerò sulla vita di Ercole I d'Este, ma qualche appunto credo sia giusto farlo, in particolare sugli aspetti monetari dell'epoca. Venezia dicevo prima, nel 1482 Venezia invase il Ferrarese, un fatto di cui bisogna tener conto, si formarono due schieramenti con la Serenissima il Papa e altri, con Ercole, Milano, Firenze, Mantova. Gli Estensi attraversarono un momento difficile, scorrerie, lotte funeste.....Ferrara rischiò di cadere per mano dei veneziani, la guerra si trascinò fino alla pace del 1484, ma Ferrara subì il colpo comunque. Ercole era abile nelle relazioni e nei matrimoni, questi gli servirono molto per espandersi e avere amici, i matrimoni all'epoca valevano più di una guerra vinta :blum:....si otteneva il voluto, non c'erano perdite umane, non c'erano spese belliche..... Nel 1472 esce la lira tron a Venezia, è indubbiamente una innovazione monetaria, presto seguirono gli altri, nascono pezzi più grandi in argento per sopperire al vuoto lasciato tra la moneta piccola e quella d'oro, aumenta il peso, il diametro e quindi l'argento, compare il primo ritratto, Ferrara si adeguò col quarto che abbiamo visto, era impossibile non allinearsi alle altre monetazioni. Negli anni ottanta la zecca fu chiusa per la guerra con Venezia, questo portò a una rivalutazione delle monete buone e a un aumento di monete tosate e false. Le grida servirono poco ad arginare il problema, i falsi dilagavano, la produzione di monete false, in particolare veneziane, fu proficua per i ferraresi. Questo è in poche parole lo scenario in cui nasce una moneta come il quarto di Ercole I d'Este, come vedete, molti sono i collegamenti, vedi anche con Venezia, e tanti gli accadimenti.....
    2 punti
  14. Non vorrei sembrare cattivo, però a pensar male molte volte ci si azzecca... la patina del rovescio mi sembra proprio ricreata, probabilmente per mascherare i dettagli grossolani. Patine belle sono decisamente altre, tipo quelle dei due scudi passati da Genevensis. Allego il dritto di uno dei due esemplari (l'altro, è quello che passò prima da Ranieri dove fece la botta di 6 mila e passa euro, e inaspettatamente passo invenduto da Varesi con base 4000€) Ecco, questa è già una patina degna di essere ammirata!
    2 punti
  15. Scusa ma non potevi proseguire in una di queste 2 discussioni http://www.lamoneta.it/topic/117024-lituania-2015/?view=findpost&p=1497790&hl=%2Beuro+%2Blituaniaoppure http://www.lamoneta.it/topic/111756-questione-lituania/?view=findpost&p=1487672&hl=%2Beuro+%2Blituania.
    2 punti
  16. Per gli amanti della monetazione papale, e per coloro che si interessano di coniazioni e zecche (o di storia in generale), segnalo l'interessante articolo sulla Sede Vacante 1829 (Camerlengo: Galleffi) a pg. 23. Gli autori, che già hanno pubblicato sulla S.V. 1823, esaminano documenti inediti d'archivio di Bologna e definiscono aspetti molto interessanti del periodo e della monetazione del periodo, dei rapporti tra le zecche di Bologna e di Roma, dei rispettivi Direttori (P. Salvigni e F. Mazio), degli incisori (i fratelli Cerbara), delle modalità di coniazione, ecc. La parte strettamente numismatica definisce anche tirature, varietà e rarità effettiva delle monete coniate (Doppia, Scudo e mezzo Scudo). :)
    2 punti
  17. Grazie Eros dell'intervento.....ce n'era proprio bisogno, le discussioni si fanno se poi uno interviene, se no sono monologhi :blum: , che si possono anche fare, ma non sempre, dici bene la moneta come forma di linguaggio....e Ercole I d'Este utilizzò bene tutto questo, anche con un'altra icona della monetazione moderna l'idra, moneta leggermente antecedente a quella vista in discussione e che utilizza l'immancabile ritratto del Duca e che al rovescio utilizza la mitologia, l'allegoria, il simbolismo. L'idra, il mostro a sette teste sui tizzoni ardenti è il simbolo della molteplicità del male, ma indica anche l'invidia e la malignità. Le sette teste potebbero raffigurare anche i sette peccati mortali. Qualcuno ha fatto anche altre ipotesi, il Ravegnani Morosini pensa simboleggiasse la malaria, altri riferita al caos dei lavori in atto nelle vie della città, il Duca amava anche progettare e l'idea di un nuovo quartire con vie regolari e bei palazzi aleggiava nella sua mente. Comunque sia anche questa moneta col rovescio anepigrafo vuol esaltare il simbolismo della raffigurazione e il suo significato, credo che queste siano le monete dove il messaggio fosse veramente tutto, mezzo di scambio commmerciale ma ancor più depositaria di messaggi da trasmettere.
    2 punti
  18. Rimaniamo nella straordinaria Ferrara Estense, sempre sotto Ercole D'Este un esemplare battuto con lo scopo di comunicare attraverso il linguaggio simbolico e artistico, dove l'immagine deteneva un ruolo primario sostituendosi come nel tempo alla scrittura, un po come facevano gli antichi Egizi attraverso i famosi geroglifici. Il tondello del valore di due soldi marchesani emessa verso il 1492, oltre l'aquila estense, riporta il famoso alicorno o liocorno, simbolo di saggezza un cavallo bianco con un corno a spirale, a cui veniva attribuita la capacità di neutralizzare i veleni. Altro esempio di come la Numismatica potesse sostituirsi anche alla parola....
    2 punti
  19. Quel graffio inficia molto sul valore e sul grado di conservazione.... E' un peccato perche' altrimenti era proprio una bella moneta!
    2 punti
  20. @@lucadesign85, altrocchè, io sarei andato anche più sù di BB+. ;)
    2 punti
  21. Ciao a tutti. La presente discussione intende sondare il pensiero degli Utenti del Forum su un'iniziativa che mi piacerebbe proporre alle competenti Autorità, ovvero la coniazione in argento e in oro di monete in euro italiane destinate alla circolazione. Da un punto di vista giuridico la cosa è fattibile, con l'unica accortezza che le monete così coniate rechino un valore facciale diverso da quello delle monete comuni dell'eurozona. L'altro limite è che tali monete possono circolare ed avere corso legale solo in Italia. Nell'eurozona vi sono già dei precedenti che attengono a monete che recano un valore facciale "anomalo" (penso alla monete da 3 euro coniata e circolante in Slovenia che però non è in metallo pregiato) ma anche alla moneta da 5 euro francese, che circola, appunto, al facciale. Dopo aver acquisito il Vostro parere sull'iniziativa mi piacerebbe anche capire quale può essere il "premio" realistico e compatibile con le esigenze del produttore (ipzs) tale, da un lato, da salvaguardare il margine d'impresa e le eventuali oscillazioni del prezzo del metallo e, dall'altro, da non porre tuttavia sifatte monete al di fuori della logica della circolazione. E' evidente infatti che una moneta d'oro o d'argento che contenesse, rispetto al valore facciale attribuitole, un quantitativo di metallo prezioso troppo basso, finirebbe per non rientrare nella "logica circolatoria", rimanendo confinata nel recinto delle attuali monete in euro per collezionisti. E' però anche vero che una coincidenza troppo marcata tra valore facciale e contenuto di metallo prezioso, porterebbe le monete direttamente nelle mani degli speculatori nel momento in cui vi fossero anche minime oscillazione del prezzo dei metalli. Da qui l'importanza di calibrare con attenzione l'intrinseco di tali monete rispetto al facciale, tenendo conto anche dell'esigenze d'impresa di chi le produce e alla variabilità del prezzo del metallo prezioso. Preannuncio, e scusate se precorro i tempi, un'obiezione che mi aspetto da più di un Utente e cioè che come avvenne negli anni '60 del secolo corso con le monete da 500 lire "caravelle", c'è il fondato timore che monete sifatte vengano comunque e subito tesaurizzate e finiscano per non circolare. Rispondo brevemente, ma sono disponibile ad approfondire l'argomento, che ciò al più snaturerebbe lo scopo per il quale tali monete sono state emesse ma non trovo affatto che la tesaurizzazione da parte dei cittadini italiani di monete d'argento e d'oro debba necessariamente considerarsi un "timore" ma, al contrario, potrebbe invece rappresentare un "beneficio". Che ne pensate? A Voi la parola. Saluti. :hi: Michele
    1 punto
  22. TAGLIO : 1/2 Euro STATO : Spagna TIRATURA 1999 : 100.200.000/60.500.000 AUTORE : Luis José Diaz. TEMA : Juan Carlos I MATERIALE : Parte esterna: /1/nichel-ottone/2/rame-nichel MATERIALE : Parte interna /1/rame-nichel/2/nichel-ottone DIAMETRO : 23,25/25,75 mm SPESSORE : 2,33/2,20 mm PESO : 7,50/8,50 gr. CONTORNO : Rigato discontinuo / Modello 1999/2009 Modello dal 2010 Nella nuova moneta la data è posizionata all’interno, la M coronata è stata spostata a destra del ritratto del Re, la scritta “ESPAÑA“ e le quattro stelle (a ore 13-16) sono coniate in rilievo anzichè in cavità. ______________________________ Juan Carlos di Borbone è nato a Roma il 5 gennaio 1938 ed è stato re di Spagna dal 22 novembre 1975 al 19 giugno 2014. Nome completo: Juan Carlos Alfonso Vittorio Maria de Borbón y Borbón-Dos Sicilias Dopo la morte di Francisco Franco, il 22 novembre 1975 fu incoronato Re di Spagna, il suo operato portò la nazione nell'attuale costituzione democratica Non tutti sanno che Juan Carlos è nato in Italia, nel 1936 il governo del Fronte popolare spagnolo fa capire all’ex famiglia reale che non è ospite gradita in patria, il padre, Don Juan (1913-1993), trova sistemazione nella capitale italiana. A quel tempo già ci viveva in esilio il padre, l’ex re Alfonso XIII, nonno quindi di Juan Carlos. (Alfonso XIII era il famosissimo sovrano bambino raffigurato sulle monete d'argento spagnole di fine '800) A Roma, il 5 gennaio 1938 alle ore 13.15 nella clinica anglo-americana di via Nomentana viene al mondo il principe Juan Carlos. Riceve il battesimo dalle mani di Monsignor Pacelli, futuro Papa Pio XII. Al bambino vengono imposti i nomi di Juan come il padre, Carlos come il nonno materno, Alfonso come il nonno paterno e Vittorio in omaggio al Re d’Italia. Nel 1941, alla morte di Alfonso XIII, la famiglia lascia l'Italia in guerra e si trasferisce in Svizzera, successivamente in Portogallo ed infine, nel 1948, il ritorno in Spagna. Nel 1969 Francisco Franco indicò Juan Carlos come erede della corona spagnola. Alle h. 18.23 di lunedì 23 febbraio 1981 il luogotenente colonnello António Tejero Molina, per tentare un ritorno al franchismo, irrompe nella Cortes seguito da 180 delle sue guardie civili gridando di agire in nome del Re, sotto la minaccia delle armi ordina a tutti i presenti di stendersi a terra. Alle h. 01.23 il Re si rivolge alla nazione in uniforme di Capitano Generale del Regno e legge l’ordine che aveva indirizzato ai comandanti delle varie armi dell’esercito e poi dichiara: “La Corona, simbolo della continuità e dell’unità della patria, non può tollerare in alcun modo delle azioni o dei comportamenti che pretendano di interrompere con la forza il processo democratico fissate dalla Costituzione approvata dal popolo spagnolo”. Gli spagnoli, vedendo in TV il Re libero e alla guida del paese, comprendono che il colpo di stato è destinato a fallire. La democrazia è salva. ______________________________ Il 18 giugno 2014 Juan Carlos firma l'abdicazione a favore del figlio. l'indomani Filippo VI è proclamato Re di Spagna. Da questa moneta mi prendo un lungo riposo, continuerò comunque a leggere con piacere le vostre iconografie. :)
    1 punto
  23. @@Mancusi90, moneta moolto moolto gradevole, per me BB+-qSPL
    1 punto
  24. Mi piace molto la proposta di azaad: Quindi, tendenzialmente: 1. niente oro; 2. argento al titolo di 835% (anche per rispetto della nostra tradizione...). 3. nominali da 5 e d 10 euro (in questa scelta si seguirebbe il recente esempio francese). M.
    1 punto
  25. Buongiorno a tutti, mi piacerebbe avere un vostro feedback su questa medaglia del 1940. Papa Pio XII "esortazione pace nel mondo", Ag. 986 Gr. 38 mm 44 2300 esemplari coniati (incisore Mistruzzi). E' FDC e risulterebbe NC. Vi piace? Saluti e buon we Silver
    1 punto
  26. dico la mia, basandomi su quanto successo in europa e nel mondo dopo la fine della seconda guerra mondiale in poi. L'oro non è più stato coniato, mentre l'argento è stato coniato per monete dal valore facciale equivalente a 5-10 euro: vedi 500 lire, 5 marchi d'argento, 5 frnachi, mezzi dollari, 100 pesetas di franco, ecc. ecc. L'argento è sparito dalla circolazione in larga parte del mondo dopo il grave rialzo del prezzo dell'argento 1979, e da questa data è stato coniato con molta difficoltà, a parte qualche eccezione. io ripartirei dall'esperienza pre 1979, ossia coniare monete in argento in 5-10 euro ed escluderei totalmente l'oro, per le motivazioni già introdotte dai precedenti lamonetiani. Per circolare la moneta deve avere un valore intrinseco molto inferiore al valore nominale, inoltre l'autorità emittente deve essere ragionevolmente sicura che impennate del prezzo dell'argento non provochino l'annullamento del signoraggio, in definitiva dubito che una moneta da 5 euro possa pesare più di 5 grammi, anzi tale peso mi sembra praticamente un limite superiore. Onde evitare un imbarazzante titolo del 330%, o roba del genere, si potrebbe pensare ad una bimetallica, o coniare una moneta da 6 grammi al titolo di 835%, così da dare un peso di argento di 5 grammi. da non trascurare l'ipotesi di riprendere peso e titolo delle 5 lire aquilotto, ossia 5 grammi al titolo di 835%. al peggio di potrebbero utilizzare come tondelli i quarti di dollaro americano, da 6.25 grammi per 900% d'argento. Siamo forse oltre il limite superiore come quantità d'argento, ma si risparmierebbe sui tondelli In ogni caso mi terrei sulle tre opzioni esposti. Robe da 500% o 330%, con tutto rispetto, mi fanno tristezza :D Per il 10 euro, molto semplicemente, la farei di peso doppio rispetto al 5 euro, almeno 10 grammi al 835%, anche in questo caso di potrebbero utilizzare i tondelli del mezzo dollaro per risparmiare. Come per il 5 euro escluderei roba a basso titolo.
    1 punto
  27. sembra sporco da "scavo" piuttosto..... :nea: in ogni caso è sempre sapere le cose... http://www.lamoneta.it/topic/30771-lamonetait-ritrovamenti-fortuiti-e-metaldetector/
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  28. taglio 10 cent paese olanda anno 2005 tiratura 300000 condizioni spl città reggio calabria
    1 punto
  29. Buon 'Santa Lucia' Per la sua festa non mi ha portato l'immagine di una nuova medaglia ma il link a un sito utile per i ritratti e le medaglie dei Dogi. http://www.pitts.emory.edu/dia/booklist.cfm?ID=6112 Saluti apollonia
    1 punto
  30. Se posso permettermi di darti un consiglio, dovresti curarla con un anticancro, tipo benzotriazolo, sembra molto compromessa ;)
    1 punto
  31. Buona giornata Dall'Asta Heritage, Medaglia di Francesco Morosini Venice. Francesco Morosini silver Medal 1687 MS62 PCGS, 42mm. By G. Hautsch, Nürnberg. A spectacular silver medal struck to commemorate the Venetian victories in the wars against the Turks with all-over pewter tone and appreciable underlying iridescence. The high-relief devices are remarkable--the obverse design features two angels blowing trumpets and holding a wreath over the centralized, oval cartouche of Doge Francesco Morosini and the similarly styled portraits of the governor of Dalmatia, Girolamo Corner and General Otto Wilhelm von Königsmarck. The reverse elements are equally intriguing with six oval cartouches, surrounded by intertwined laurel wreaths and olive branches that display the captured fortresses of Mistra, Castelnovo, Castel Tornese, Athens, Corinth, Patras, and Lepanto with the date 1687 below. Issued in 1688 when Francesco Morosini became Doge. Scarce and absolutely appealing, with incredibly intricate detail throughout. Venezia. Francesco Morosini argento Medaglia 1687 MS62 PCGS, 42 mm. Con G. Hautsch, Norimberga. Una spettacolare medaglia d'argento coniata per commemorare le vittorie veneziane nelle guerre contro i turchi, oltretutto con una apprezzabile iridescenza sottostante. Il rilievo è notevole - il disegno al dritto vede due angeli che suonano trombe ed impugnano una posta al centro, cartiglio ovale del doge Francesco Morosini ed i ritratti di stile simili del governatore della Dalmazia, Girolamo Corner generale Otto Wilhelm von Königsmarck . Gli elementi nel verso sono altrettanto intriganti con sei cartigli ovali, circondate da corone di alloro intrecciati e rami di ulivo che visualizzano le fortezze catturate di Mistra, Castelnovo, Castel Tornese, Atene, Corinto, Patrasso, e Lepanto con la data 1687 sotto. Emessa nel 1688, quando Francesco Morosini è diventato Doge. Assolutamente affascinante, con dettagli incredibilmente intricati. saluti luciano
    1 punto
  32. @@Sargantana...ma no, nessuna polemica figurati, mi sembra che villa abbia semplicemente fornito una spiegazione dettagliata inerente la sua valutazione sul grado di conservazione... :) Le nuove foto sembrano quasi riferirsi ad una moneta diversa, ora si notano maggiormente alcuni graffi e segnetti nei campi..rimane in ogni caso un esemplare gradevole a mio avviso.. ;)
    1 punto
  33. Stavo pensando a come è vario il mondo... In questo stesso forum c'è chi auspica l'eliminazione totale dei contanti e voi romantici volete tornare ai metalli preziosi... :pardon: Arka
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  34. Ma è possibile denunciare chi l'ha chiusa?o meglio, risalire al colpevole, perché di questo si tratta, della frode.
    1 punto
  35. Anch'io ho interpretato il pensiero di Piergi in questo modo: ho solo aggiunto che l'atto é illegale. Punto.
    1 punto
  36. Bizerba buon giorno e ben ritrovato; a me pare che l'idea sottenda un'ipotesi rivoluzionaria; mi spiego meglio: o si torna alla moneta come bene prezioso intrinseco e ti ricordo a questo proposito quanto stabilito nel lontano fine settecento, dalla Francia con il sistema metrico decimale che prevedeva come unità di misura della ricchezza la "Lira" o "Franco" in Argento del peso di cinque grammi e titolo 900/1000 oppure non vedo come sia possibile coniare in metallo pregiato una moneta circolante in un sistema qual'è l'attuale in cui il valore del facciale è stabilito dagli Stati al di là della natura del supporto metallico o cartaceo che sia. perdonami; ma non riesco a conciliare i due aspetti, mi paiono contraddittori. Un caro saluto ed a risentirci da nonno Cesare
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  37. Io ne ho uno che mi avanza...
    1 punto
  38. Scusami, hai aperto già 2 discussioni su temi già affrontati, come vuoi che arrivino gli euro lituani in Italia ? Come ci arrivano i finlandesi, i francesi, i ciprioti ecc.. E poi, è ovvio che non hai mai trovato una moneta andorrana, neanche loro ce le hanno ancora -.- Evitiamo di aprire discussioni finchè si può, che poi le discussioni importanti finiscono in seconda o addirittura terza pagina . Questa la chiudo, puoi fare le tue domande lì, non ci vedo nulla di male ;-)
    1 punto
  39. Buonasera e ben trovati. Ultimissimo acquisto, quarto di dollaro 1925 Philadelphia. Preso da commerciante quindi ho dovuto profondere denaro a volontà, come se non bastasse è una recessed date, tuttavia giaceva sola ed abbandonata :blum: non ho resistito: Il retro è spettacolare sembra avere ancora un po' di lustro. Sono ben accetti i vostri graditi pareri su stima e conservazione.
    1 punto
  40. Da quello che vedo , baffo parzialmente usurato , problemi in piu' punti del bordo e segnetti nei campi non andrei oltre un BB-SPL
    1 punto
  41. @@fero.fers confrontate le foto con quelle di @@Rex Neap, per me è Spl+. Così le foto sono più leggibili:
    1 punto
  42. Io mi sono preso un paio di giorni per decidere e alla fine ho deciso di non acquistare la busta filatelico/numismatica essendo arrivato alle stesse conclusioni di 4mori! come ho detto sono interessato ai 2 euro commemorativi e alle divisionali FDC....se mi permetteranno di acquistarli in futuro lo farò, ma mi rifiuto ora di pagare 48 euro un prodotto che non mi interessa, anche se contiene il 2 euro commemorativo. Per ora questi 48 euro li utilizzo per altri acquisti...se un giorno poi mi vorranno come cliente numismatico ne sarò felice
    1 punto
  43. ....questi sono esempi di usura a cui mi riferivo....
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  44. @@gallo83 Si, Marco..........e vabbè che sono stato impegnato, ma nessuno ti aveva risposto ? ... ahi....ahi..... :)
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  45. Io non capisco perché non si riesce o non si vuol capire il problema, allora faccio un esempio semplice: mettiamo per esempio che mia moglie o la mia ragazza, sapendo della mia passione, vuol farmi un regalo e va in un negozio numismatico per comprarmi, mettiamo una piastra borbonica, periziata splendida dal valore di catalogo di duecento euro e la paga quella cifra perché il perito magari le mostra anche il valore riportato dal prezziario catalogo... Me la regala ed io anche se contento del regalo mi accorgo che quella piastra non va oltre il bb/bb+ e quindi valore 40/50 euro cioè il 300% in meno, per voi è normale?
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  46. Lo "scudo decimale", tipo UML, inizia la sua storia nel 1795 nella Francia rivoluzionaria, nel quadro dell'adozione del sistema di pesi e misure su base decimale (sistema metrico decimale) che comprende anche la riforma monetaria. Ha quindi una lunga storia prima dell'istituzione dell'Unione Monetaria Latina. Con l'espansione napoleonica fu coniato da molti stati satellite della Francia, e continuò ad essere coniato nel corso dell'ottocento anche dopo la caduta dell'impero napoleonico. Dopo la costituzione dell'UML è stata conianta in tanti paesi, anche in America Latina (non sempre col valore nominale di 5 unità, per esempio 1 sol in Perù). E' una collezione vastissima. Solo per limitarsi alla penisola italiana lo troviamo coniato: nella Repubblica Subalpina nel Regno d'Italia Napoleonico per il Principato di Lucca e Piombino (dalla zecca di Firenze) nel Regno delle Due Sicilie In alcune zecche italiane dell'Impero Francese (Roma, Torino) poi nel periodo post-napoleonico: nel Regno di Sardegna nel Ducato di Parma in Lombardia e a Venezia durante i moti del'48-49 a Bologna per Vittorio Emanuele Re Eletto, prima dell'Unità d'Italia; nel Regno d'Italia nello Stato Pontificio e per la Repubblica di San Marino (dalla zecca di Roma) Molte di queste monete sono rare ed hanno prezzi di acquisto tutt'altro che trascurabili, qualcuna anche molto alti o addirittura proibitivi (per il 5 lire del 1901 ci vogliono sui 90.000 euro). Si tratta di una bella collezione, ma è pressoché impossibile completarla, anche facendola solo tipologica. Secondo me va fatta assumendo un obbiettivo alla volta, tipo: preunitarie italiane, poi Regno d'Italia, poi Francia ecc. e rassegnandosi al fatto che alcuni pezzi resteranno mancanti (almeno io sto facendo così).
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  47. Ciao! la classificazione AU 55 è a circa metà della classificazione SPL. Quindi guardando la moneta direi BB+ saluti
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  48. Anche se non ci conosciamo di persona......tantissimi auguri a @Rex Neap!!! Il "Comandante in seconda" della sezione.
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  49. un ritrovamento D.O.C +++ Taglio : 1 euro Nazione : Monaco Anno : 2007 Tiratura : 100.000 Condizione : BB/SPL Città : Bereguardo note : :pleasantry: :pleasantry: :pleasantry:
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  50. Secondo me l'osservazione di sandokan è fondata. Siccome la ditta vendeva anche pellicole e accessori oltre ai proiettori cinematografici, potrebbe benissimo trattarsi di un gettone per la raccolta punti che potevano servire per l'acquisto di un articolo o come sconto sul prezzo d'acquisto. La data di scadenza è proprio indicativa in tal senso in quanto questi concorsi o promozioni hanno generalmente validità per un dato periodo di tempo. Eppoi mi sembra che quello fosse proprio il periodo di questa forma pubblicitaria-promozionale di varie aziende. In ogni caso un gettone 'very nice'. apollonia
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