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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/21/14 in Risposte

  1. Sulla storia di Marin Faliero (per quei pochi che ancora non la conoscono) c' è ancora il mio sito: http://roth37.it/COINS/Marfal/index.html Posto anche il suo bel soldino aggiudicatomi ad un "INASTA"
    5 punti
  2. Un marengo di tutto rispetto! :blum: Renato
    4 punti
  3. Tanto per fissare un limite superiore, questa moneta è stata messa in vendita -senza successo- 4 volte su eBay con prezzo di partenza 119 euri. Divertente anche il "DIFFICILISSIMO DA REPERIRE IN QUESTE CONDIZIONI"; in effetti è la prima che vedo così malmessa :lol:
    3 punti
  4. Russia. Zar Nicola I° (1825-1855). Денежка = 1/2 Kopeck. Е.М. = la zecca di Ekaterinburg. Scusate il mio italiano :).
    3 punti
  5. Immagini forti le mie. Testimonianza della facile violenza sulle monete apparentemente senza valore. Large Cents - 1851 P - Braided Hair Liberty Head Diametro: 28,5 mm Peso: 10,89 grams
    3 punti
  6. 1851 Impero Austro-Ungarico Monetazione per l'Austria Francesco Giuseppe 1 Kreuzer Zecca di Vienna (A) Rame
    3 punti
  7. E allora io posto la sorella maggiore di Nikita :) Francia 20 Franchi 1851 Parigi
    3 punti
  8. Con tutte le piccole imperfezioni, i graffietti e un bordo non perfetto, conserva il fascino di un esemplare che ha nel tempo acquistato una patina e dei riflessi molto belli, questa è sufficiente a far dimenticare i minimi segnetti che purtroppo porta con se. Qualcuno nel suo motto conserva una frase del tipo "meglio un FDC che cento BB" Questa moneta, ha dei costi molto contenuti, è un piccolo capolavoro per soggetto rappresentato e conservazione complessiva. Potrebbe rappresentare un obiettivo per chi si avvicina a questa passione, l'arte di raccogliere belle testimonianze di un passato, il nostro, il lavoro e l'espressione del genio di artisti del passato, incisori e modellisti, che per oltre mezzo, del secolo scorso, hanno prodotto dei veri gioielli destinate alle tasche del popolo. Pochi esempi, negli anni che seguirono, conservano tanta bellezza di immagine e sentimento. Renato
    3 punti
  9. Questa è la più bella moneta che ho in collezione. Voglio condividerla con voi. Da una delle più prestigiose collezioni del passato, riposa ora su un morbido velluto rosso del mio monetiere!! :blum: Anche se la mia collezione è principalmente dedicata a Vittorio Emanuele III, non potevo rimane indifferente di fronte a tanta bellezza. Il tempo ha arricchito di una patina particolare questo esemplare, La freschezza di metallo e la conservazione eccezionale ne fanno un vero godimento agli occhi!! Scusatemi se ho per un momento celebrato questo gioiello, ma lo merita e non perché entra a far parte della mia collezione. Renato
    2 punti
  10. Eccotene una in attesa della foto della tua......la moneta è comune e la punteggiatura in più o in meno non ne aumenta la rarità
    2 punti
  11. Taglio: 50 cent Nazione: Italia Anno: 2007 Tiratura: 4.955.490 Condizione: BB Città: Milano
    2 punti
  12. Ho avuto modo di leggere con calma tutti gli interventi solo ora. Concordo sull'anfiteatro e sull'animale. Per quanto riguarda quest'ultimo io però, come suggerito da altri, non scarterei l'ipotesi del "felino". D'altra parte, come detto, il leone è un simbolo araldico molto presente in questo contesto e, in particolare, in ambito figurativo è spesso rappresentato con il capo inclinato. Inoltre non bisogna dimenticare quanto il repertorio faunistico sia presente nella monetazione normanna del sud Italia (si pensi, ad esempio, alle emissioni salernitane).
    2 punti
  13. Una volta lessi su Ebay un annuncio che poneva in vendita un 20 lire 1936 patacca dove il venditore diceva che appartenevano alla sua famiglia da oltre 100 anni!!!!!! :)
    2 punti
  14. La scena di San Giorgio che trafigge il drago ha avuto un degno precursore circa un secolo prima nel ducato d'oro di Mantova a nome di Ludovico II (1444-1478) http://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-L2/15 e non poteva essere diversamente, da ricordare infatti che a Mantova il castello, poi inglobato nel palazzo ducale, è detto "di San Giorgio" questo ducato con San Giorgio è stato presentato anche in una recente discussione da @@Corsodinazione come ritrovamento in terra di Corsica (wow!) http://www.lamoneta.it/topic/129402-san-giorgio/?hl=%2Bducato+%2Bmantova+%2Bsan+%2Bgiorgio#entry1472590 Da notare in questa moneta mantovana il "movimento" della scena ed i particolari della bardatura del cavallo e del cavaliere, a mio parere notevoli se confrontati con la staticità o la mancanza di plasticità della maggior parte delle incisioni coeve. un saluto Mario
    2 punti
  15. Ringrazio intanto degli interventi @@fofo e @@eracle62, il bianco postato adesso da Eros ci ripropone una leggenda che aiuta a comprendere ancor di più la moneta col quel DEXTERA TUA DNE che è tratta da un versetto di ESODO, XV, 6, " dextera tua, Domine, percussit inimicum ", che è poi una invocazione al Signore, d'altronde per sconfiggere il nemico, il male era necessario anche l'aiuto e la preghiera del Signore, non serviva solo la lancia, l'arma.... Interessante anche la sigla P incisa sotto il busto del Duca che indica colui che fece i conii, cioè il Pastorino.
    2 punti
  16. Ciao, Aureliano aveva come divinità protettrice il Dio Sol ed elesse la divinità a protettrice dell'Impero. ...pacificato finalmente l’impero, nel 274 in onore di questo Sol indiges delle origini di Roma (e che ha i suoi corrispondenti nell’iranico Mithra, nell’Apollo-Helios greco, nell’egizio Serapide, nel Sol Invictus Elagabal della città siriana di Emesa e nel Sol Sanctissimus Malachbelus di Palmira) Aureliano istituisce la più importante festività calendariale, il dies natalis Solis invicti, la festa della nascita del Sole invitto, celebrata…il 25 dicembre. E mutuata un cinquantennio più tardi dal cristianesimo. Non sarà una festa qualsiasi ma la festa della divinità suprema protettrice dell’Impero romano (“Sol Dominus Imperii Romani”), che ha il suo vicario – ed imago - sulla terra nell’imperatore. Ad essa si affiancarono “l’istituzione degli Agones Solis, feste solenni in onore del Sole da celebrarsi con cadenza quadriennale”, l’edificazione di un “tempio di Stato per un culto di Stato, costruito sul suolo pubblico” e la creazione “per il nuovo culto, di un collegio pontificale, i Pontefici del Sole, Pontifices Dei Solis”. L'adozione del culto del Sol Invictus fu vista da Aureliano come un forte elemento di coesione dato che, in varie forme, il culto del Sole era presente in tutte le regioni dell'impero. Anche molte divinità greco-romane, come Giove e Apollo, erano identificate con il sole. Inoltre, come riferisce Tertulliano, molti credevano che anche i cristiani adorassero il sole. Ciao Illyricum :)
    2 punti
  17. Al dritto mostra quello che é stato interpretato come un "personaggio danzante" (anche se di primo acchitto dà più l'idea di una formica...) con un torque in una mano ed un serpente nell'altra. Al rovescio un cavallo retrospicente, piuttosto bizzarro pure lui. E' d'argento, ed il peso é di g. 1,62. E' una moneta che si vede di rado, se non sui testi sulla monetazione celtica, riportata in tal caso probabilmente per lo più per le fattezze che appaiono "estreme" anche in tale ambito. Pur essendo piuttosto rara qualche dato di rinvenimento é conosciuto, e sembra concentrarsi sulla riva destra del Reno, in Renania-Palatinato. E' stata ipotizzata un'attribuzione agli Ubii, tribù di cui non si sa molto, con una datazione al I sec. a.C. Qualche manciata d'anni prima del disastro di Varo.
    2 punti
  18. @@dabbene Riporto qui il mio post. I nostri quattro lettori perdoneranno se partirò da una piccola zecca emiliana, sperduta fra le nebbie e le paludi padane ma anche fucina e laboratorio degli ideali rinascimentali. A Guastalla la notizia del conferimento a Ferrante II Gonzaga del collare del toson d'oro giunse il 17 maggio del 1599 e questa è la data da cui L.Bellesia fa partire il secondo periodo di emissioni a nome del signore della città. Impossibile riportare qui tutte le monete su cui compare questa onorificenza, per questo basta rivolgersi al catalogo on-line: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-FIIG ma vorrei qui presentarne solo alcune per fregiare questa discussione di buone immagini. A scanso di equivoci una precisazione: non sono mie monete; non devo vendere; la conservazione è quella lì....punto e basta ; -). Per iniziare il doppio tallero con millesimo 1600: in questa moneta il collare è presente sia sul dritto, al collo di Ferrante II, che sul verso, ad ornare lo stemma gonzaghesco. dritto verso e per continuare ma anche per aggiungere un commento artistico il ducatone. In questo caso il collare del toson d'oro è presente solo nel dritto, al collo del signore di Guastalla, qui ricordato come principe di Melfi dritto, opera di Gaspare Molo verso Vorrei farvi notare anche anche il notevole valore del verso. Si tratta di un'opera d'arte che rappresenta un'opera d'arte. L'opera rappresentata è la statua di Ferrante I Gonzaga, realizzata da Leone Leoni (uno dei più validi artisti del tempo) e ancora oggi collocata nella piazza principale della città (nonchè mio avatar). La statua rappresenta Ferrante I Gonzaga (Franton per i suoi concittadini), il capostipite della dinastia Gonzaga di Guastalla, vestito da soldato romano ma armato "alla moderna" che tiene nella mano destra tre melograni, simboli di saggezza, nell'atto di calpestare un'idra e un satiro avvinghiati insieme. L'idra rappresenta l'invidia, il satiro la calunnia. L'allegoria rappresenta la vittoria di Ferrante I, uomo di fiducia dell'imperatore Carlo V e da questi nominato prima vicere di Sicilia poi governatore di MIlano, sulle maldicenze che lo volevano mettere in cattiva luce nei confronti dell'imperatore stesso. Da notare che nella moneta è rappresentata anche la spada...oggi scomparsa (sigh!) a più tardi Mario
    2 punti
  19. Ecco un'altra new entry anche se avevo già in collezione questo millesimo ma con questa credo di averla migliorata un pochino. Il rovescio è davvero notevole (a mio modesto parere). I rilievi sono altissimi ed è molto netta e visibile la riga che delimita l'esergo. Belli anche i fondi. Il dritto ha una maggiore usura ma qui è dura capire il confine tra usura e debolezza di conio. Cmq i capelli sono in gran parte visibili, si nota l'attaccatura, ed il volto ha una bella colorazione. Insomma non mi sbilancio, aspetto i vs. commenti. Da una parte sono contento perchè miglioro quella che avevo, e dall'altra mi viene una rabbia se penso che quella più brutta l'ho pagata più del doppio rispetto a quest'ultima. Mi convinco sempre di più che nei convegni, i commercianti ci vanno giù di brutto. Le farò vedere entrambe al venditore al prossimo convegno di Napoli o Castellammare e gli farò vedere quanto è stato disonesto "nell'infierire" in un piccolo collezionista come me e spero che almeno la prossima volta se ne ravveda, altrimenti non vedrà più un centesimo da me. Scusate il piccolo sfogo.
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  20. Salve a tutti, vi propongo uno dei miei ultimi acquisti per sentire i vostri commenti: 1/17 di scudo 1715 Genova. L'ho preso perchè ha un modulo piuttosto regolare e dei bei rilievi per il tipo, che spesso si trova "piallato". Inoltre era a un prezzo adeguato :) A voi (Genovesi e non) i graditi commenti :)
    1 punto
  21. Grazie @@nando12. Io amo le monete in BB perchè conservano i dettagli (anche se usurati) ed i segni dell'avvenuta circolazione tra le mani della gente; segno di storia evidente e affascinante. E poi quando per puntare ad una conservazione migliore, non è facile per via delle grosse cifre da spendere o per la scarsa reperibilità sul mercato, allora il BB lo apprezzi ancora di più. Quelle che cerco di evitare sono le monete in MB e finora nessun pezzo in tale conservazione è presente nella mia collezione
    1 punto
  22. Ottimo :good: sola la brasiliana è sui 6/8 euro Il 5 millim libico è del 1952 Il matona etiope è del 1923 (nostro 1931) Servono foto più chiare, ho dovuto schiarirle :)
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  23. il bello del forum è questo parliamo sempre di prezzi bassi, vale solo l'argento ecc. Ma guarda caso nessuno si fa mai avanti per venderla al prezzo che dice :lol: comunque 80 euro non li darei mai mai mai per una moneta bucata e pasticciata capisco la tua voglia di acquistarla, è un pezzo importantissimo della storia
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  24. Il peso è in linea con le ufficiali.
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  25. La frenetica ricerca di belle monetine con super patine!!! :blum:
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  26. Non demonizziamo sulla provenienza o falsità delle monete antiche. Sono in fondo monete comuni e che si trovano con una certa facilità. Resta il fatto che un collezionista americano non ha generalmente problemi ad allestire in un anno una raccolta rappresentativa della serie librale. Sicuramente un colelzionista italiano riesce a trovare le monete, ma sfido se riesce a comprare da Pecunia Numismatics, negli USA, evitando la dogana….
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  27. Lo so lo so...infatti di mb in collezione ne ho diverse anch'io...questa non l'ho praticamente pagata...diciamo che è stato uno scambio tra monete di pari conservazione...per questo presto la migliorerò con una moneta di conservazione superiore pagando il giusto!! Ma questa la conserverò comunque anche dopo, perchè mi affascina il fatto che ne ha passate tante prima di arrivare qua da me dopo 86 anni...grazie per i consigli :)
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  28. Buona Domenica Lo ritengo un buon volume con una spiccata predilezione per l'aspetto monetale, cioè l'elencazione delle monete con non poche varianti, oselle, bolle dogali .... non ti aspettare però la storia della monetazione veneziana, che spieghi il contesto socio-economico e gli aspetti monetari che giustificarono una emissione piuttosto che un'altra. Se è quest'ultimo aspetto che cerchi, credo che, ancora oggi, il Papadopoli sia insuperato. saluti luciano
    1 punto
  29. Forse un denaro del Brabante? http://www.acsearch.info/search.html?id=955567
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  30. Taglio: 5 cent Nazione: Finlandia Anno: 2008 Tiratura: 936.500 Condizione: BB Città: Milano
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  31. senza volermi sostituire al curatore, visto che sto guardando adesso le stesse pagine, ti indico la scheda. Ciao Komodo http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-AF17S/19
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  32. ______________ 1851 Austria Francesco Giuseppe I° (1830-1916) 1 Kreuzer - Zecca ungherese di Kremnitz (B)- Rame
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  33. ______________ 1851 Francia Seconda Repubblica Presidente dal 1848 al 1852 Luigi Napoleone Bonaparte (1808-1873) (futro Napolene III°) 20 Cent - Argento .900
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  34. Si, bronzo. Avevo dimenticato di segnalarlo. Il primo santuario di Marsiglia fu costruito addirittura nel 1214, ampliato poi nel 1477. L'attuale santuario fu iniziato nel 1851 ed è situato nella cima di un colle proprio davanti alla città di Marsiglia ed è veneratissimo.
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  35. Io invece stavo cercando la scritta PROVA da qualche parte....e non l'ho trovata..... :unknw: :unknw: Non è da te Renato postare monete per comuni mortali :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: Ovviamente scherzo.....per gli amanti delle super patine è un piacere vederla Saluti
    1 punto
  36. Ai lati di Nettune, talvolta non c'è nulla: Spesso c'è uno strano segno ricurvo: Altre volte appare una figura più complessa: Quello che è chiaro è che - lo dico con tutto rispetto - il RIC per quanto riguarda la catalogazione di questo dupondio non aiuta molto: nell'individuazione dei diversi tipi si basa sulla legenda al dritto e trascura aspetti importantissimi e assai evidenti, quali l'assenza di legenda al rovescio, o più genericamente la forma dell'edificio (numero di archi, di gradini, presenza o assenza di elementi decorativi accanto al Nettuno). D'altra parte, i compilatori di un catalogo di monetazione antica devono pur sempre scegliere arbitrariamente (e non può che essere arbitrariamente) alcuni critreri discriminatori. Personalmente le piccole varianti nella legenda, e soprattutto nella sua spezzatura, non le apprezzo molto, in quanto non le ritengo il risultato di una precisa volontà, ma piuttosto di un aspetto casuale avvenuto durante l'incisione della legenda: ovvero essersi tenuto più o meno largo nello scrivere alcune lettere. Invece inserire o non inserire un particlare come lo sono quelli al lato del Nettuno corrisponde a una precisa volontà dell'incisore. Poi il fatto che gli autori del RIC non tengano in conto il fatto che la legenda MAC AVG a volte può mancare, mi sembra addirittura eclatante!
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  37. Da una breve ricerca su internet risulta che il Celio era attraversato da ben quattro acquedotti. Ecco un paio di stralci che ho reperito: Il Celio, uno dei sette colli della città antica, anticamente ricoperto interamente di querce, in epoca romana era diviso in tre parti: il “Coelius” (dove attualmente si trova la basilica dei Ss.Giovanni e Paolo), il “Coeliolus” (la propaggine del colle dove si trova la chiesa dei Ss.Quattro Coronati) e la “Succusa” (ubicata fra “Coelius” e “Coeliolus”), che insieme formavano il “Coelimontium”. Quattro acquedotti percorrevano il Celio : “Appia”, “Marcia”, “Iulia” e “Claudia”. I primi tre erano sotterranei, l’ultimo era su archi: si tratta dell’Acquedotto Neroniano, una derivazione dell’Acqua Claudia fatta costruire da Nerone per portare l’acqua alla “Domus Aurea”. L'Acquedotto Neroniano, successivamente denominato Acquedotto Celimontano, venne fatto costruire dall'imperatore Nerone, poco più a sud della Porta Maggiore, come diramazione dell'Acquedotto Claudio, per l'alimentazione della Domus Aurea del lago e del ninfeo del tempio del Divo Claudio; il suo percorso attraversava, tramite archi, il Colle Celio, ricalcando il percorso sotterraneo dell'Acquedotto dell'Acqua Appia e giungendo nella valle del Colosseo. L'impianto venne fatto prolungare fino al Colle Palatino per l'alimentazione dei Palazzi Imperiali dall'imperatore Domiziano e restaurato sotto Settimio Severo; attualmente se ne possono ammirare dei resti nell'area verde compresa nell'antico percorso tra Colosseo e Porta Maggiore ed altri resti sono racchiusi nei giardini di Villa Wolkonsky. Quindi proprio Nerone, che doveva portare molta acqua alla sua imponente Domus Aurea, fece costruire un acquedotto esterno, su archi, che attraversava proprio il colle Celio e a piazza Porta Maggiore è possibile cogliere uno scorcio di una porzione di questo acquedotto: Nulla vieta che una conduttura derivante da tale acquedotto servisse anche il Macellum, che era in ogni caso vicino alla porzione meridionale della Domus aurea e quindi sulla sua strada…. ed era acqua potabile e quindi pulita e con tutti i crismi di buona igiene necessaria per la pulizia e conservazione del pesce (fresco).
    1 punto
  38. Non colleziono medagliette devozionali, ma la concomitanza di avere letto questo post ieri ed averne trovato un esemplare oggi, a prezzo risibile è stato una tentazione troppo forte :D Non è la stessa, ovviamente; il mio esemplare mi sembra pure più recente, ma per 10 centesimi, che volete? :D peso 1,8 - 1,9 grammi
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  39. Beh, non vedo dove sia il problema... La Casa d'Aste è un intermediario che propone in vendita oggetti conferiti da privati che, poniamo, nulla sanno circa l'oggetto che posseggono. La Casa si avvale di un suo esperto per catalogare il bene e stimarlo ad una base; il conferente accetta...così accetta anche il rischio che la stima sia errata. Non volesse correre tale rischio, o comunque ridurlo al minimo,si occuperebbe personalmente di far stimare l'oggetto da un suo esperto (o da più esperti) di fiducia e di conferire all'Asta il bene già catalogato e stimato così da dover concordare con la Casa d'Aste solo la base di partenza. Tendenzialmente le stime delle Case d'Asta sono prudenziali sia sulla valutazione economica che sulle eventuali attribuzioni; per le Case d'Asta il timore è che si verifichi il caso contrario, ossia che vendano un oggetto che poi si riveli essere un falso o comunque altra cosa di valore nettamente inferiore se non nullo. Quella sarebbe una pessima pubblicità...meglio il caso opposto, la pubblicità sarebbe senz'altro molto più positiva e clamorosa. Se poi tra i partecipanti c'è qualcuno che ne sa più della Casa d'Aste o del conferente e dei loro esperti...che ci volete fare? Sono cose che possono capitare...specie nel mondo dell'Arte... Altro sarebbe se la stima errata fatta dalla Casa fosse preordinata a favorire un particolare acquirente già al corrente delle reali caratteristiche dell'oggetto ed accordatosi con i funzionari della Casa per acquisirlo a basso costo...qui entriamo nel campo del raggiro che è tutta altra cosa dell'errore...capita comunque anche questo quando ci sono in ballo certe cifre...
    1 punto
  40. Arrivata ieri . Buone Feste a tutti
    1 punto
  41. Ciao Daniele, grazie per la risposta; probabilmente tu ne avrai viste piu' di me :D :D , ma non sono sicuro che ultimamente se ne siano viste molte :P ;)
    1 punto
  42. E' anche bello vedere esempi un pò in tutte le monetazioni e magari fare qualche confronto, con Milano vi avevo proposto un Carlo VI, rivediamolo ora a Napoli con una straordinaria moneta sia per conservazione che rarità e magari confrontiamoli. Siamo nell'asta NAC 30, 4 -6 - 2005, lotto 671, è un ducato da 10 carlini, Carlo VI d'Aburgo ( 1707 - 1744 ), col titolo di Imperatore d'Austria. Vediamo qualche dettaglio, il busto corazzato è ricco e decorato, la testa con parrucca e cinta d'alloro, nel campo abbiamo lo stemma in cornice inquartato e caricato di scudetto austriaco. In questo caso abbiamo il Toson d'Oro sia al diritto pendente dal petto che al rovescio pendente dallo stemma. In fondo questa è una moneta in cui a buon diritto il Toson d'Oro diventa veramente protagonista insieme a Carlo VI, moneta dove la cura del particolare, del dettaglio è veramente cercata e trovata. Splendido esempio di raffigurazioni del Toson d'Oro in una altrettanto splendida moneta.....
    1 punto
  43. questo è quello che manca purtroppo Ho smesso di scrivere perchè sono completamente demotivata e ho perso ogni stimolo a scrivere qualsiasi cosa. Nel mio piccolo ho sempre aiutato volentieri senza tante menate, ma continuare leggere discussioni dove si smontano le monete altrui facendo sta conta astrusa dei segnetti che non serve a una cippa lippa di niente, solo per andare a trovare il pelo nell'uovo, e negano davanti all'evidenza quando si stratta di una moneta che pubblicano altre persone solo per comodo! Visto che qualcuno pensa che mi sono stufata della numismatica e che non me ne frega più niente sbaglia di brutto, condivido solo con chi ne ho voglia, tutto qua :whome: Vabè……buon proseguimento e buone cose a tutti p.s: Visto che mi è stato detto che c'era una discussione che mi riguarda, era giusto intervenire. comunque ribadisco il concetto: qui non torno più
    1 punto
  44. caro @@margheludo, leggo anche senza citazioni (quando posso... :)), non ti preoccupare. Ho corretto un piccolo punto del precedente post per farti capire meglio, e entro più nello specifico qui: - per i denari di Lucca, in base alla evoluzione della scritta LVCA sul R/ tra fine XI e prima metà XII secolo ed altre varie considerazioni, sembra (perchè con tutte quelle lettere simili tu capisci che vi sono poche certezze...e nessuno del tempo ci ha lasciato detto come di solito venivano lette o percepite da chi non sapeva leggere) che la scritta sia da leggere in segno di croce, ovvero > L (ore 12, nei tipi di 2a metà XII secolo è ruotata in modo che in realtà sembra una V), V (ore 6), C (ore 9) A (ore 3). - per i denari di Pisa invece la scritta è intorno al punto in senso orario a partire da ore 9, dove si trova la P (vedi anche nel mio volume: mi pareva chiaro...ma forse no :D!). La lettera veramente distintiva - sempre come ho cercato di spiegare nei dettagli delle schede del mio volume anche nella parte del catalogo: mannaggia che non lo leggete mai in tutte le sue parti :P) - è appunto la P in luogo della C ad ore 9. Infatti la I di Pisa, nei primi tipi soprattutto, è svasata in alto in modo da sembrare una L/V chiusa (ore 12), la S sempre nei primi tipi è fatta a linee spezzate e con la coda terminale corta in modo che sia molto simile alla < (ore 3), e la A ad ore 6 è fatta come la V di LVCA in quel punto. Fammi sapere se adesso ti è più chiaro. Vedrai che se comprendi queste cose e fai caso a questi particolari poi è tutto più semplice (almeno voi avete qualcun che ve lo spiega: pensa a me, buttata là fin dai tempi della tesi a districarsi in pratica da sola tra le monete meno comprensibili (o quasi) e più brutte del medioevo italiano... :D! Di nuovo un saluto e buona serata MB
    1 punto
  45. Proseguendo nel tempo lo troveremo anche in Carlo VI d'Asburgo, Duca di Milano, non sarà solo al collo dell'Imperatore ma anche al rovescio con l'aquila bicipite sormontata dalla corona imperiale e con lo scudo inquartato con le armi di Milano, circondato il tutto proprio dal Toson d'Oro. Quindi qui si prende un doppio spazio sul busto e intorno allo scudo....in questo da soldi 60 della Collezione Verri.... Ma continuerà....continuerà...passerà per esempio dal crocione di Giuseppe II dove lo vedremo pendere in basso dalla Croce di Borgogna accantonata dalle corone d'Austria, Ungheria, Boemia fino ad arrivare a Francesco Giuseppe I col fiorino dove al rovescio circonda sempre lo stemma e l'aquila bicipite. In questo caso, avendo la sola testa, e non più il busto al diritto non compare, il tutto sempre dalla Verri. E' una storia affascinante questa che unisce sotto questo segno case regnanti, e uomini di potere, il tutto ovviamente anche nella monetazione, che essendo il biglietto da visita dell'epoca non poteva certo permettersi di non includerlo.....
    1 punto
  46. DE GREGE EPICURI Credo anch'io che il prezzo, per queste monete, sia il maggior freno alla collezione. Volendo avere anche una certa "quantità" di materiale (altrimenti sono pezzi unici o quasi...), collezionare il bronzo permette di acquistare quasi dieci volte tanto, con una varietà di rovesci anche maggiore delle silique. E allora, gli argentei della tetrarchia? Sono monete bellissime e di grande interesse, ma quante ne può acquistare oggi un collezionista mediamente squattrinato? Purtroppo, il discorso è generale. Credo che, anche per la situazione legislativo-normativa italiana, il collezionismo di antiche stia diventando sempre più di nicchia, voglio dire per privilegiati. A noi resteranno i libri e i musei (quando i musei espongono monete!)
    1 punto
  47. Io spero proprio di no nel commemorativo comune 2015 É mai possibile che ogni tre anni trovano un tema cosi importante da commemorare concordo con chi dice che il troppo stroppia. Sarebbe meglio meno monete , più significative, E soprattutto sia disegnate che coniate meglio ! Si sono viste coniate delle monete che sono veramente oscene. Quindi : NO EMISSIONE COMUNE!
    1 punto
  48. Per me non e' qfdc e, saro' malzioso, la patina mi sembra creata ad arte. Poi errare e' umano e per l'amico silver spero di sbagliare, sono curioso di leggere tanti commenti. Ciao
    1 punto
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