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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/22/14 in Risposte
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La corruzione è stata negli anni, la vera piaga che ha colpito la nostra cara terra. Ha prodotto povertà ed emigrazione. In pochi anni quasi 4 milioni di giovani italiani, tra cui i miei due figli maschi, (e che non potranno essere qui, con la loro famiglia, in questi santi giorni) sono dovuti partire alla ricerca di un lavoro. La mia speranza è che questa ignobile parola, possa essere un giorno solamente un ricordo scritto sul vocabolario. Un pensiero va anche a tutti i migranti fuggiti dalla loro terra a causa di guerre e carestie, nella speranza che un giorno possano tornare tutti nella loro terra d'origine. Non dimentichiamoci che anche Giuseppe e Maria, sono dovuti scappare a causa della tirannia di Erode. Mi scuso con tutti di questo sfogo e auguro a tutti gli amici del forum, di passare un sereno Natale in compagnia della loro cara famiglia. Non c'è niente di più caro di questo. Di seguito, dalla mia collezione privata, una bella immagine di fine 800.6 punti
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Quest'anno non sono riuscito a "coniare" una nuova moneta per l'occasione quindi riciclo quella dell'anno scorso... Auguri a tutti voi!!!5 punti
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Il regno di Carlo II fu molto lungo. Salì sul trono a quindici anni nel 1661 e morì nel 1700. Ultimo degli Asburgo a regnare sul trono spagnolo si spense senza figli lasciando come suo erede quello che poi per Napoli sarebbe divenuto Filippo V. La sua produzione monetaria per Napoli è di rilievo, ma ciò soprattutto nell'ultimo periodo del suo regno. Tante le tematiche che si intrecciano: fine di una situazione monetaria precaria che tanti dolori aveva cagionato, introduzione definitiva del bilanciere (si pensi al fenomeno della tosatura ed a come esso poteva essere arginato). Non ultimo il fatto del calo del fino contenuto nelle monete d'argento e questo lungo tutto il corso del suo regno. Infatti, la seconda parte della sua produzione monetaria si articola in tre serie. Una di queste, l'ultima, ai fini della discussione è di estremo interesse: furono coniate monete da un Ducato, mezzo Ducato, un Tarì e un Carlino. In particolare l'immagine allegata riproduce un Tarì che ha impressa al rovescio, al centro di un ornato di fogliame, un tosone sospeso. Ma non solo, anche al diritto, l'effige reale è corredata da un tosone sospeso.4 punti
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Ho sempre fatto gli auguri nella sezione dove sono curatore, ma anche in altre dove leggo o scrivo, quest'anno mi sono detto, ma è giusto in un forum ? Forse no o forse anche.....che gli auguri siano per tutto e per tutti mi sono detto, un forum è condivisione, unione, essere uniti, e quindi quest'anno li faccio qui in piazzetta, auguri ai classicisti, ai medievalisti, ai modernisti, alle sezioni speciali, agli appassionati di medaglie, cartamoneta ecc., auguri allo staff, a @@Reficul, auguri a chi è iscritto, a chi legge soltanto, auguri a chi scrive poco, auguri a chi scrive molto incitandoli a continuare così', auguri ai giovani, a chi si affaccia in questo mondo, auguri a chi ne ha bisogno, a chi non sta bene in particolare, auguri a tutta la numismatica italiana.... L'anno scorso in questi giorni eravamo affaccendati qui col concorso " della moneta più bella ", concorso difficile da portare avanti, complesso, durò circa un mese e mezzo, praticamente una maratona, con tanti protagonisti con le loro monete, quello fu un momento di condivisione totale, oggi personalmente mi accontento di meno, molto meno, faccio semplicemente gli auguri, ma a tutti e qui, confidando in tempi migliori per tutti....anche questo alla fine è condividere .... buone feste, Mario3 punti
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3 punti
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Ci sarebbe da sbizzarrirsi molto con l'ordine del Toso D'oro, gli esempi nella nostra monetazione sono diversi, quello che vado a proporvi è un tondello che ha molti amici manca e ambiscono da tempo... VASTO - Cesare d’Avalos d’Aquino principe del S.R.I., marchese di Pescara e di Vasto (1704-1729). Tallero 1706, Augsburg. AR 28,96 g. - ø 40,1. ¬ (segno dell’incisore Philip Heinrich Müller) CAES·DAVALOS DE AQVINO DE ARAG·MAR·PIS ET VASTI D°G·S·R·I·PR· Busto corazzato, a d., con Collare del Toson d’Oro. Rv. DMINVS REGIT ME å ANNO å 1706 å Stemma coronato, circondato dal Collare del Toson d’Oro e caricato su panoplia d’armi; sotto, nel giro, pigna – ferri di cavallo (rispettivamente segni della città di Augsburg in Germania e del maestro di zecca Johan Christoph Holeisen). Sul taglio ·BEATVS VIR QVI NON ABIIT IN CONSILIO IMPIORVM. CNI 4. Cagiati pag. 303, tipo C. Davenport 1523. Cesare d’Avalos, marchese del Vasto e di Pescara, apparteneva ad una delle più importanti famiglie del Regno. La posizione dei suoi dominî confinanti con lo Stato Pontificio e con il mare giocò un ruolo determinante nella ripresa della politica austriaca in Italia meridionale allo scoppio della guerra di successione spagnola. Un anno prima della morte di Carlo II di Spagna, l’Avalos assicurava all’Imperatore Leopoldo I la sua fedeltà alla causa imperiale, riconfermata all’annuncio del testamento di Carlo II a favore di Filippo di Borbone. Tuttavia, pur preparandosi al conflitto ormai inevitabile tra i gallo-ispanici e gli imperiali, non tralasciò di rivolgersi a Luigi XIV di Francia e al nuovo sovrano di Spagna Filippo V con l’idea, forse, di vendere la proppria neutralità in cambio di condizioni migliori di quelle offertegli dall’Austria. Il silenzio con cui furono accolte le sue avances lo convinsero della necessità di un passaggio definitivo al partito absburgico. Pur partecipando alla congiura cosiddetta di "Macchia", dal nome di uno dei cospiratori, Gaetano Gambacorta principe di Macchia, che auspicava l’espulsione degli Spagnoli e l’istaurazione di uno stato indipendente filo-austriaco, egli mantenne un atteggiamento prudente, ma la sua adesione non era sfuggita agli Spagnoli che nel settembre del 1701, nei giorni immediatamente precedenti l’insurrezione, cercarono di arrestarlo segretamente, non potendo sottoporlo a procedimento penale senza l’assenso di Madrid in quanto l’Avalos era Grande di Spagna. Salvatosi con la fuga negli Stati Pontifici, allo scoppio della rivolta non si mosse, deludendo le attese dei congiurati e compromettendo le sorti della congiura stessa. L’ottobre successivo era ancora a Roma, dove fu raggiunto da una condanna a morte in contumacia da parte del governo napoletano, mentre il 16 dicembre dello stesso anno veniva nominato da Leopoldo I maresciallo di campo per i suoi meriti verso l’Impero. Nel 1703 era a Vienna, dove l’Imperatore gli attribuì la carica di gran ciambellano, con uno stipendio annuo di 24.000 fiorini, e nel 1704 riceveva il titolo di Principe del Sacro Romano Impero con il jus monetandi, privilegio del quale si avvalse due anni dopo, facendo coniare nella zecca di Augsburg, in Baviera, zecchini, mezzi zecchini, talleri e mezzi talleri.3 punti
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Questo è sicuramente un buon esempio di moneta proveniente da zona anerobica fluviale. Il fenomeno del rideposito di cui abbiamo parlato a Milano, è assai complesso e raro ed è fortemente legato al luogo di giacitura che deve possedere alcune particolari condizioni: scarsa affluenza di ossigeno (ossigeno quasi assente e senza possibilità di rinnovo per lunghi periodi). terreno gi giacitura particolarmente impermeabile all'ossigeno ma impregnato di acqua ferma (es. fanghiglia argillosa) condizioni termiche variabili in modo anche molto repentino (es. fondali marini) In queste particolari condizioni avviene che la corrosione innescata nei punti più deboli del metallo tende a solubilizzare il metallo stesso portandolo in soluzione; al variare rapido di una delle suddette condizioni (es. repentivo calo termico), la corrosione elettrochimica che stava dissolvendo il metallo si arresta e il metallo finito in soluzione (ricordiamo che la soluzione, nel caso di una giacitura in fanghiglia rafferma, resta immobile per periodi lunghissimi), si rideposita allo stato puro, generalmente in prossimità del cratere da cui si era distaccato. Questo da vita a piccoli tumuli di metallo puro che però, nel caso dell'oricalco, sono esclusivamente in rame e quindi di colore prevalentemente rossi/arancio se visti al microscopio. La giacitura in ambiente fluviale però, pur conservando in genere condizioni di giacitura molto instabili (fondali in lento movimento e soggetti alle variazioni delle correnti e delle temperature) può anche non dar vita al rideposito del metallo puro se, come abbiamo visto, la soluzione non è sufficientemente "ferma". Il curioso fenomeno degli aloni dorati è molto significativo perchè evidenzia la dealligazione preferenziale dei punti di maggiore incrudimento del metallo, vale a dire i contorni del modellato dove il metallo ha subito il massimo stress meccanico, insieme ai bordi dove è confluita tutta l'energia cinetica scaricata dal colpo di martello (propagazione delle forze dal centro del tondello verso i bordi). Notiamo infatti che, mentre i campi ed il resto del modellato appaiono lisci e di un colore leggermente più bruno, tutto il contorno dorato sembra più poroso e frammentato per via della perdita in soluzione di parte del metallo.3 punti
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Se acquista a San Marino e le arriva il pacchetto a casa con contenuto dichiarato e la fattura di vendita, si dovrebbe casomai preoccupare il conferente verso l'asta Sanmarinese, qualora il conferimento fosse avvenuto in maniera irregolare, non certamente l'acquirente, lei, che compra in asta pubblica. Alla fin fine, l'unico illecito lo ha commesso chi ha conferito la moneta, non l'asta di San Marino che l'ha accettata, dato che il conferimento viene dichiarato come avvenuto presso la propria sede con la firma stessa del mandato. E avendola venduta tramite catalogo di asta pubblica, quindi pienamente controllabile a monte, non rischiano nulla neanche spedendola all'estero, visto che non credo che San Marino abbia particolari limitazioni in queste operazioni. Detto ciò, se ne deduce che l'unico a venire seriamente perseguito, in caso di verifiche, sarà chi ha materialmente conferito le monete , magari portandola a San Marino lui stesso o anche consegnandole in altra sede, ma firmando un mandato di consegna da cui risulti la presa in carico presso la sede della ditta. Per l'eventuale acquirente, al massimo, potrebbe verificarsi il sequestro della moneta in oggetto di contendere con il problema di farsi rifondere dal conferente, si badi bene che la casa d'aste in quanto attore conto terzi, non rifonderà nulla più di quanto ricevuto come compenso per la trattativa. Se invece il pacchetto le arrivasse SENZA documenti di vendita, qualche preoccupazione potrebbe anche farsela venire, perché nel caso di controlli che portino a determinare per quella specifica moneta, l'illegalità della transazione e messa in vendita, potrebbero sempre ipotizzare un acquisto consapevole da parte sua.3 punti
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Ormai dal'85 non mi occupo di questioni numismatiche romane, quindi mi sento abbastanza fuori posto. Però il primo articolo numismatico da me scritto, ancora nel '77, riguardava proprio una rappresentazione architettonica sulle monete di Nerone (il porto di Ostia), quindi non riesco ad esimermi dall'intervenire. La cosa che allora mi indusse a scriverne era il fatto che nella monete non fosse rappresentato l'edificio 'simbolo' di quel porto (ed in genere dei porti), sempre inserito nelle rappresentazioni di Ostia, cioè il faro, e che il porto fosse definito Portus Augusti e non Portus Claudii, quando tutte le fonti concordavano nel registrare che fu Claudio a portare a termine l'opera (perfecit). Dopo un bel po' di lavoro e di confronti, ne conclusi che nella moneta non si volle fornire un rappresentazione complessiva del porto (se non nel suo aspetto genericamente circolare), ma soltanto alcuni interventi edilizi realizzati evidentemente da Nerone, molto probabilmente resi necessari da una terribile tempesta che nel 62 d.C. aveva distrutto ben 200 navi addirittura 'dentro' il bacino ostiense. Data l'importanza di Ostia per il complicatissimo approvvigionamento (annona) di Roma (città forse di qualche milione di abitanti), appare logico immaginare che tale intervento fosse ben degno di essere celebrato sulle monete destinate ai beneficiari di tale attività, come conferma il fatto che in contemporanea vennero realizzate monete con la personificazione dell'Annona e Cerere, con sullo sfondo proprio una nave frumentaria. Allora non approfondii l'argomento, ma ora mi sembra assai probabile che la rappresentazione del macellum (mercato alimentare), non importa se realizzato ex novo o restaurato (più probabile la seconda, visto che nella legenda è indicato genericamente come Macellum Augusti e non Macellum Neronis), potesse facilmente rientrare in questo programma iconografico, soprattutto se si trattava di un mercato ittico, come sembra attestare la presenza delle due probabili prore di navi ai lati della statua e dei due chiarissimi (negli esemplari meglio conservati) delfini in tuffo ai lati della scalinata (forse due fontane, visto che hanno la testa rivolta in basso?). Quindi io concordo pienamente con l'idea del macellum, che d'altra parte mi sembra confermata senza quasi ombra di dubbio dalle monete (per me quasi sicuramente buone, il quasi dato dal fatto che non le ho avute in mano) a legenda MACELLVS (ma quale falsario precedente al 1694 poteva esser così colto da riprodurre perfettamente una moneta romana ma così sciocco da usare una rarissima forma latina che quasi tutti i possibili compratori (ben avvezzi al latino classico) allora avrebbero considerato prova di falsità. Immagino comunque che della mia personale posizione non vi interessi un gran che, ma io volevo metter in luce un altro aspetto: quello strano andamento a scendere da sx a dx del portico ai lati dell'edificio al centro. Quasi tutti lo hanno interpretato come un effetto prospettico, secondo me fidando un po' troppo sull'interesse per la prospettiva delle immagini monetali romane (raramente interessate alla resa prospettica). Perché non pensare invece al fatto che sia sistematicamente rappresentato così proprio perché era fatto così, cioè era in forte discesa. E allora non si può non pensare ad un acquedotto, cui era collegato il macellum, il che avrebbe sicuramente risolto tutti quei problemi di acqua e di raffreddamento posti da un mercato, soprattutto se ittico. Anche quello strana cupola apparentemente staccata dal corpo dell'edificio, che ha un aspetto non troppo distante da alcune fonti (tipo meta sudans), potrebbe esser una struttura necessaria a catturare una parte dell'acqua, rallentarla e distribuirla nei vari settori dell'edificio (un piccolo castrum aquarum). Poi probabilmente quest'acqua se ne andava attraverso fontane a forma di delfino. Va be', si tratta di un' idea bislacca, ma mi è venuta osservando quei fiori che decorano il fregio della parte superiore del portico. E se non fossero su un fregio, ma semplicemente sul canale dell'acquedotto (all'aperto), visto non di lato ma dall'alto, a volo d'uccello? Potrebbe trattarsi di quelle piante acquatiche che evidentemente svettavano frequentemente dalla cima degli acquedotti, se i romani pensarono di rappresentarle proprio come simbolo degli stessi: guardate le due monete qui sotto, soprattutto la seconda, che senza alcun dubbio illustrano l'Aqua Marcia e l'Aqua Traiana: Nota dolens: se si tratta di un acquedotto, non può esser che quello realizzato da Nerone per alimentare la domus aurea, che si distaccava dal' Aqua Claudia, attraversava la domus aurea sull'Oppio e raggiungeva proprio il Celio (credo). Questo vorrebbe dire che lo stesso acquedotto probabilmente forniva la forza motrice anche alla 'camera rotante' di Nerone, il che ci riporta al punto di partenza Dubito però che tale struttura semplicemente tecnica avrebbe avuto un ruolo così importante nella rappresentazione della Domus Aurea, no? Saluti, Andreas3 punti
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Nell'ultima asta Elsen avevo notato questo sesterzio di Faustina II per la sua brillantezza: http://www.elsen.eu/index.aspx?tabindex=21&tabid=75&productid=361090&directoryid=+8505&ctrl=auction123details Devo dire di essere rimasto colpito dall'accentuata luminosità dell'esemplare che lo avvicina per colore e brillantezza piu' a un aureo che a un sesterzio. Ho notato che tutto intorno al ritratto, alle legende e alla Laetitia al rovescio, intorno quindi a tutti i rilievi, c'è come un alone brillante e piu' chiaro, che dà risalto al modellato. E' forse questo il noto fenomeno della rideposizione dello zinco, di cui ha parlato piu' volte @@centurioneamico ? Il bordo si presenta frastagliato e con le tipiche crepe e screpolature piu' scure delle monete con giacitura acquifera. Le superfici delle due facce della moneta invece si presentano abbastanza regolari, senza corrosioni, bucce d'arancia o effetti ablativi tipici di monete in giacitura acquifera con forte ricambio di acqua (in corrente). E' presente invece al rovescio un craterino vicino ai piedi della Laetitia il cui fondo è occupato da una sostanza nera, opaca, che sembrerebbe simile al catrame solidificato se dovessi fare un paragone. E' questo forse uno dei segni tipici delle cosiddette patine torbiera, ossia di quelle monete con giacitura acquifera in paludi o stagni con acque ferme e con forte substrato organico? Sono questi i sali di rame nerastri che diventano inclusioni dure e insolubili nelle monete con questo tipo di giacitura? Che ne pensate di queste ipotesi? Aggiungo qualche foto fatta da me presso la casa d'aste durante l'esposizione delle monete che dovrebbe permettere un maggior livello di dettaglio:2 punti
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Eccomi a presentare l'ultimo acquisto. Standing primo tipo del 1917, Philadelphia è una moneta comune ... ma valla a trovare! Grado di conservazione decende e poi se considero che l'ho pagata un prezzo irrisorio, devo dire che sono contento! :lol: Attendo con ansia i Vostri graditi pareri su conservazione e stima. Saluti natalizi.2 punti
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Cari Amici, con la seguente comunicazione, :offtopic: rispetto ai contenuti istituzionali ma non per questo meno importate, invio a nome mio, di @@Exergus , @@grigioviola i nostri più Cordiali Auguri di Buon Natale a tutti i frequentatori della Sezione Monete Imperiali. Ciao Illyricum :friends: :drinks:2 punti
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buone feste a tutti....una monete di 10 centessimi Francese.....una "ceres".......ne tutto il splendore artistico del gravore che l'a creata....... :) ...incredibili dittagli che convido con piaccere con voi tutti..... :)2 punti
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:) buon Natale a tutti....questa ,con il suo veluto di patina e i suoi 35mm.....mi ha stupito..... :) ...da lo suo stato essezionale,si puo anche vedere i segni de la stigmatazione su la mano di San Francesco...... :huh: ...un gran piaccere per me, di convidere con voi questa meraviglia...... :)2 punti
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Essere contenti di come sta "crescendo" la discussione, sì. E molto. Accontentarsi, perchè mai!?... oo) ...il tema ci offre ancora mille e mille aspetti da condividere. Per dirne uno, vogliamo andare alla radice dell'Ordine del Toson d'oro e salutarne l'"inventore"? Eccolo, Filippo di Borgogna: Il ritratto, diciamocelo, molto probabilmente è idealizzato e non è fedele come una fotografia... ...ma il Tosone che gli pende dal collo, sì! E i decori cuciti sulla veste preziosa? Tutti allusivi ai simboli dell'Ordine. Caro @@dabbene, che ne dici se (per questa volta, e per fare più "ricca" la discussione) non indico la fonte dell'immagine, e lasciamo che a trovarla sia il forum?2 punti
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è una imitazione del tetradramma di Akragas http://www.mfa.org/collections/object/tetradrachm-of-akragas-agrigentum-with-quadriga-struck-under-straton-11532 punti
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Ciao @@anto R, hai proprio ragione, il provisino post #157 ha la S carente di conio, ho fatto un po' di confusione con la E che si può trovare nei campi accanto alla S e non sostituirla :D . Complimenti per il tuo nuovo provisino, è bellissimo, per il prezzo poi hai avuto un gran......... :moon:. Se mi permetti una considerazione del tutto personale, non devi declassare i tuoi provisini e tantomeno vergognarti di postarli. Io credo che c'è più vergogna ad avere una collezione di monete tutte perfette, che non lasciano adito a dubbi o interpretazioni. Io amo studiarle le monete (anche se con scarsi risultati) e se trovo tutto nero su bianco non trovo lo stesso piacere, questa monetazione poi, è bellissima proprio per questo, con le sue infinite varianti :wub: tutte da studiare e con un loro significato preciso (un giorno mi dovrò pagare un corso alla @@adolfos university :rolleyes:). Quando le hai comprate è sicuramente perché ti incuriosivano, non certo perché erano belle stilisticamente, questo è per me (parere personale) il vero pregio ;) p.s. Il prezzemolo sta bene su tutto anche per me :lol:2 punti
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Un altro Toson d'Oro, su un tallero del 1614 di Ferdinando d'Asburgo per Graz. Vi mostro il particolare, davvero "lanoso" a mio avviso...2 punti
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Auguri a tutti. Che il sole splenda sulle Vostre famiglie ed il sorriso alberghi nei Vostri cuori e la fortuna Vi accompagni lungo la Vostra strada. @@dareios it consolati uno dei miei è in Australia, ma almeno ho qui quella che abita a Berlino. Felice Natale anche a te.2 punti
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Tutto sempre uguale, Andorra un Paese disperso tra i Pirenei, ma se avessero scelto di coniare Dollari, magari ci saremmo risparmiati questo anno di calvario. IL prossimo anno la Città del Vaticano emettera un 2 euro CC sull'anno del calvari dei collezionisti nel 2014...............................2 punti
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Più che un colpo è una mancanza di metallo forse dovuta ad un colpetto ma potrebbe essere anche di conio. Come sempre in questa tipologia si nota il conio della parte opposta sia al D/ che nel R/,screpolature lineari come consueto ma minimi segni d'usura sui rilievi più alti. Non vorrei essere troppo buono ma potrebbe essere, per me , " Piccola mancanza sul taglio altrimenti qSPL ".2 punti
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Si cambia stile ma la sostanza rimane identica, raffinatezza e classe contraddistinguono questo stupendo scudo seicentesco.. TASSAROLO - Filippo Spinola conte (1616-1688). Scudo 1639. AR 31,43 g. – ø 43,0. PHILIPPVS { SPIN { COMES { TASS Busto drappeggiato e corazzato, a d. Rv. { - { SPES { NON - { CONFVNDIT { San Giorgio, a cavallo verso d., in atto di trafiggere con la lancia un nemico steso al suolo; all’esergo, { 1639 { . CNI 15 var.. Ravegnani M. 6. MIR 984/1. Davenport 4180.2 punti
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Beh, a questo punto mi lancio io... Inizio commentando il provisino proposto da @@Fufluns al post #157. La lettera che vedi sopra al pettine ed interpreti come una E rovesciata è una S, solo che la parte centrale è piuttosto consunta (o debole di conio). Molto belli il provisino di Cola di Rienzo (che fa sfigurare il mio, a saperlo non lo postavo :hi: ) e quello senatoriale con i chiodi nei quarti della croce, in particolare di quest'ultimo mi piace lo stile dei caratteri, un bel gotico di conio "fresco" e ben leggibile. Approfitto dell'occasione per presentare il mio ultimo acquisto: Il diametro varia dai 17 ai 20 mm, il peso è ancora sconosciuto ma appena lo saprò provvederò a postarlo. Sono stato particolarmente colpito dalla conservazione, davvero insolita per queste monete "plebee", e dal titolo piuttosto alto della mistura (prime emissioni?). Come ho già detto il mio interesse principale sono le papali nel senso stretto del termine, però quando ho visto questo pezzo ho sentito la classica vocina che ti sussurra nell'orecchio: "Prendilo o ti resterà il rimpianto per tutta la vita!!"...che poi alla fine sono riuscito a portarlo via con 25 €.... @@adolfos sentiti pure libero di commentare questo mio pezzo, il prezzemolo mi piace ;) Un caloroso saluto a tutti, Antonio2 punti
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@@appah @@arnold @@carlino @@francesco77 @@gionni980 @@Giovanna @@Il*Numismatico @@Monetaio @Numi62 @@Rex Neap @@Ric70 @@sulinus @@vox79 @@motoreavapore e a tutti i lamonetai AUGURI DI BUON NATALE E SERENO 20152 punti
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Taglio: 50 cent Nazione: Italia Anno: 2007 Tiratura: 4.955.490 Condizione: BB Città: Milano2 punti
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Ne abbiamo viste tante di queste monete nel forum...le regalavano una trentina d'anni fa con le merendine Finalmente c'è l'occasione di vederne una vera. Dico finalmente, perché sono anni che cerco un'immagine decente su internet, senza riuscire a trovarne (si possono comunque vedere nei cataloghi). Ora, uno dei soli QUATTRO esemplari coniati, viene proposto da Heritage nell'asta del 7 gennaio prossimo, e lo si può ammirare in tutto il suo splendore http://coins.ha.com/itm/confederate-states-of-america/1861-50c-original-confederate-half-dollar-pr30-ngc-cac/a/1216-5847.s#Photo La moneta in questione, sarebbe appartenuta nientemeno che a Jefferson Davis, che l'avrebbe avuta dal suo Segretario al Tesoro, Christopher Memminger. Sarebbe stata poi rubata dal bagaglio di sua moglie da alcuni soldati nordisti. Ma in un forum statunitense, qualcuno mette in dubbio che il presidente della Confederazione l'abbia mai vista. Solo quattro esemplari di questa moneta sono stati coniati a New Orleans nell'aprile del 1861, dopo che le truppe sudiste avevano occupato la città. Dal 1° al 30 aprile 1861, la Zecca di New Orleans, passata sotto il controllo della Confederazione, aveva coniato 962.633 half dollars e 2.991 double eagles. Si conosce il numero di queste monete, ma esse sono indistinguibili da quelle coniate in precedenza, lo stesso anno, dall'Unione prima (gennaio) e dallo Stato della Louisiana poi (febbraio-marzo). Prima della chiusura della Zecca, il 30 aprile per mancanza di materia prima (riaprirà soltanto nel 1878), fu brevemente contemplato un programma di monetazione Confederata, e furono prodotti questi quattro esemplari di mezzi dollari in argento, con la Libertà seduta al dritto, e un rovescio diverso da quello dei Seated Liberty che si coniavano dal 1839. Le quattro monete, furono disperse tra proprietari non numismatici, e di loro si perse anche ogni memoria per i successivi 18 anni. Riemersero pian piano, lungo un arco di ben 110 anni (la prima nel 1879, l'ultima nel 1971), ma sono state sempre saldamente tenute in mano da importanti collezionisti e istituzioni, e la possibilità di acquisirne una è sempre stata rara come le monete stesse. Ora, Heritage vi offre questa fantastica occasione Quando mancano ancora 20 giorni all'asta battuta in sala, la moneta ha raggiunto i 55.000 dollari (che diventano poco più di 64.000 con i diritti d'asta) ma si può esser certi che ben altro sarà il realizzo finale...la stessa moneta, in asta Stack's dell'ottobre 2005, ha fatto fermare il martello del banditore alla cifra di 632.500 dollari! petronius1 punto
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Strano che non se ne sia mai parlato, eppure sono convinto che molti di voi hanno monete che includono il famoso collare dell'Ordine del Toson d'Oro. Per chi non avesse mai approfondito l'argomento ecco qualche riga sulla storia affascinante di quest'ordine cavalleresco. Suddivido in due parti per agevolare la lettura. Di seguito alla seconda puntata invito chi ne avesse voglia a postare le proprie monete sulle quali compare il famoso vello dorato :) Parte I Origine L'Ordine del Toson d'oro fu fondato il 10 gennaio 1429 (qualcuno dice 1430) da Filippo il Buono, duca di Borgogna e conte delle Fiandre, a Bruges per festeggiare le proprie nozze con la principessa portoghese Isabel de Avìs. Tra le innumerevoli e suggestive ipotesi sull'origine della fondazione di un ordine cavalleresco e della scelta di un simbolo pagano come il vello d'oro è curiosa (ma anche la più diffusa) quella che la collega alla magnifica chioma dorata di Maria Crombrugge e nel grande amore per lei da parte del Duca. Seguendo il modello dell'Ordine inglese della Giarrettiera (ma dedicato a Sant'Andrea), l'Ordine era costituito da un numero ristretto di cavalieri, inizialmente 24 (più il Duca), poi 30 dal 1433 e 50 dal 1516. Insegne L'Insegna dell'Ordine è costituita da una pelle di ariete in oro, che ricorda la leggenda del Toson d'Oro, sospesa ad un collare. Quest'ultimo è formato da acciarini (strumenti, detti anticamente focili, che venivano sfregati sulle pietre focaie) d'oro contrapposti a gemme che simulano pietre focaie e sprizzanti simboliche fiammelle (cioè scintille). Questi simboli illustrano il motto dell'Ordine "Ante Ferit Quam Flamma Micet" (trad: colpisce prima che la fiamma sprizzi). C'è chi pensa che l'acciarino sia stilizzato in forma di B intrecciate per ricordare la sovranità dei duchi sulle "due Borgogne" (il ducato di Borgogna e la Franche-Comté). Oltre al collare esiste un "badge" detto Tosone che reca il motto "pretium non vile laborum" sotto al quale la pietra focaia sprizzante le scintille ed il vello d'oro. Il nastro del Tosone è rosso. Il mantello dei cavalieri è rosso e foderato di bianco. Ricamato con fili d'oro sul bordo il motto AUTRE N'AURAY; il cavaliere era tenuto a non appartenere a nessun altro ordine cavalleresco né ad altra dama che la Vergine Maria. Alcune foto del collare e del mantello Links dove trovate altre immagini delle Insegne: cnicg.net antiquesatoz.com1 punto
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E' una delle 4 monete che mi sono autoregalato per questo Natale e credo che siano gli ultimi acquisti del 2014. Come sempre ho scelto e mantenuto fede al mio modo di collezionare.....(monete accettabili ad un prezzo più che accettabile) :blum: Il rovescio si presenta meglio del dritto con leggera debolezza sul ramo sinistro e sulla base, però in compenso la rigatura verticale all'interno della corona è intatta. Due piccole mancanze di metallo sotto la lettera T e sopra la lettera D. Molto particolare è anche la debolezza della cifra 8 della data. Il dritto risente invece di maggiore usura ma non sò se nasce già un pò più debole. Qui noto piccoli eccessi di metallo in prossima delle lettere D, G e R della legenda. Premesso che per puntare ad uno SPL pieno ci vogliono un bel pò di soldini (e chissà se mai la cambierò questa), ma vedendo in giro tante monete con dritti praticamente lisci, come vi sembra questa? Scusate per le foto (fatte di fretta, non perfettamente messe fuoco e con il cellulare, ma con luce naturale :blum: )1 punto
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@@tornese71 ... il discorso è un pò lungo, ma brevemente: nel 1843 venne istituito il premio in bronzo perchè l'Accademia propose di allargare il numero dei premiati anche perchè i più giovani artisti ne rimanevano sempre privi (dai ...... che poi sicuramente avrai letto anche altri motivi del perchè ogni tanto si commutavano alcune medaglie d'oro). Il 5 settembre del 1843, quindi dopo la mostra :crazy: S.M.con Sovrana Determinazione approvò la proposta dell'Accademia e tra gli altri punti venne vietata l'inversione tra i premi e da una classe all'altra. La mostra del 55 ebbe grande eco e fu attesissima e credo che molti di quegli artisti (tra i quali molti giovani) vennero giudicati meritevoli almeno di un premio in medaglia d'argento di terza classe che però non potevano mai ricevere, ma del quale sicuramente qualcosa di scritto è rimasto. Ma qui è rarissimo trovare una medaglia, figuriamoci un pezzo di carta (impossibile). Rispondo anche a Mike sul peso.....non vi era differenza come non vi era tra le tre classi d'argento.....ed è questa la vera distinzione.1 punto
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@@pietromoney lascia stare gli altri, ti ho dato un mio parere in base alla mia esperienza, e poi facci caso, per questo rame repubblicano si tende a scrivere sempre BB; ti mostro 2 passaggi alla NAC, il primo BB e il secondo giudicato con difetti di conio altrimenti Spl, osservali bene, per me è questa la giusta conservazione. Ciao1 punto
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I rigori non ci portano mai bene! Nemmeno con Buffon super! È un peccato. ... ma chi ha mandato Chiellini a battere!1 punto
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La moneta in questione non è particolarmente rara o costosa, ma per le mie tasche la cifra non è bassa e ci sono stato un po' di tempo a metterla da parte Come si può dedurre dal tag la moneta in questione è di Carlo di Borbone (III di Sicilia) ma riveleremo dopo di cosa si tratta, prima volevo parlarvi di una cosa che è spesso sotto gli occhi di tutti ma a cui nessuno dedica troppa attenzione... Oggigiorno si va in giro per recarsi in qualsiasi luogo, anche il più vicino a casa, con l'automobile o altri mezzi a disposizione e i pedoni di rado alzano la testa per notare i monumenti da cui sono circondati, senza contare che i pochi che li vedono dedicano un occhiata fugace e continuano per la loro strada ignorando chi sia rappresentato e cosa abbia fatto In via Primo Settembre è situata una statua di Carlo III. Di fronte troviamo la Banca d'Italia, alla sua destra vi è la Camera di Commercio, alla sinistra il capolinea degli autobus... si tratta quindi di una via molto frequentata eppure è come se nessuno la vedesse, nessuno si ferma anche solo 5 minuti per leggere chi è l'uomo rappresentato e quindi oggi, prima di presentarvi la moneta, volevo presentarvi una statua Ai piedi di Carlo troviamo un basamento sui cui vi è riportato "Carlo III di Borbone 1716 - 1788" (nella foto è poco leggibile). Inoltre, spero si noti, al collo troviamo il collare del Toson d'Oro Di seguito un particolare in cui possiamo notare che il mantello è ricoperto di gigli Inoltre, appena sotto la statua troviamo un cartello con informazioni sia sul regnante che sulla statua Spero di non avervi annoiato con questa breve introduzione, passiamo alla moneta. Il nostro catalogo riporta il titolo del metallo a 906 millessimi, il Majorca nel suo "Numismatica Contemporanea Sicula" riporta 22 carati, con uno scarto di circa 10 millesimi da quanto segnato sul catalogo del forum (22 carati dovrebbero corrispondere a 916millesimi) La moneta in questione ha quella che, secondo me, è una delle più belle iconografie su moneta. Sto parlando dell'Oncia, questa è del 1742 e corrisponde al quarto tipo del Gigante e, come sempre, ogni parere è ben accetto :good:1 punto
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DE GREGE EPICURI Io trovo eccezionale l'aspetto iconografico di questa moneta. Molto bello sicuramente anche il cavallo, che nel muso ricorda un po' un cavalluccio marino. Ma assolutamente straordinario l'altro lato, ben poco paragonabile a qualunque altra rappresentazione umana dell'antichità. Certo vien da pensare un po' ad una formica, ma ancora di più ad un burattino moderno, molto stilizzato, con gli arti collegati ai fili che li tiran su o li mandan giù, nel teatro delle marionette. E' vero che le forme celtiche sono lontane dal realismo (come hanno discusso a fondo R.Bianchi Bandinelli ma anche Malraux), ma qui c'è qualcosa di più, quasi una trasformazione "studiata" e teorizzata della figura umana.1 punto
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Queste patine servono spesso a rendere la moneta piu' appetibile all'acquirente e a volte anche a nascondere usura e difetti. Ciao1 punto
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Molto bella !! Complimenti ! Interessante il rovescio con la raffigurazione della scala Santa di Roma http://it.m.wikipedia.org/wiki/Scala_Santa Ho visto che ce n'è una anche in Corsica ma, costruita solamente nell Ottocento..1 punto
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@@anto R :hi: Ottimo! Chiaramente siamo nel campo delle supposizioni, è sempre meglio ricordarlo. Gli studi su questa monetazione (o forse meglio dire corpo estraneo?) sono in "latenza" come fanno i rettili durante l'inverno :D. Per non parlare dei denari piccoli che sono trattati come veri e propri esseri extra terrestri. Fortunatamente qualcosa si sta muovendo ;). Interessante l'ipotesi di Antonio per quanto riguarda Nicola. Io sarei più orientato su un discorso di titoli nel senso che il Tribuno (20 Maggio 1347) diventa LIBERATOR URBIS durante la famosa cerimonia del 1 Agosto 1347. Tutto da approfondire ancora, comunque. Vabbè, dai. Speriamo in altri interventi. L'importante è che se ne parli. Ciao1 punto
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Molto intriganti le domande di @@adolfos... Sul Muntoni i simboli che per il momento abbiamo chiamato chiodi sono detti fusi. Interessante il fatto che i chiodi/fusi siano presenti su di un numero inferiore di emissioni rispetto a stelle, bisanti e punti vari. A mio parere si potrebbe anche trattare di omega ancor più degenerate rispetto a quelle delle emissioni della fine del XII secolo. Infatti penso sia naturale passare con il tempo da una forma "a fungo" ad una "a T", che risulta di più veloce incisione e meglio adattabile ad uno spazio più ristretto. Per quanto riguarda la cronologia delle emissioni di Nicola è possibile che le lettere nei quarti servissero a non rendere troppo netto il distacco stilistico dalle emissioni senatoriali che, salvo rari casi, avevano un rovescio piuttosto ricco di simboli? In tal caso il tipo con VRBS potrebbe essere considerato quello di emissione precedente. Un saluto ed auguri a tutti anche da parte mia!!1 punto
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ahahahahah :blum: vedi gigetto ke gira e rigira siamo sempre noi. Almeno consolati che è stato un amante delle belle monete e della "serenissima storia". Fa piacere .@@gigetto131 punto
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Grazie a voi ! :) Faccio un riassunto per gli altri. Sono riuscito a spedire qualche busta prima del previsto a chi aveva già fatto il bonifico/ricarica (ho mandato il codice di tracciamento ai fortunati ;) ). Delle mail che ho ricevuto mancano all'appello DanPao marco93 trane617 George10 alexio1987 Se riuscite a confermare il pagamento entro mercoledì pomeriggio, preparo le buste nel weekend e Lunedì mattina vado in posta e mi faccio una coda sola.1 punto
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@@Rex Neap Sono le foto che possono dare quest'impressione.......la moneta non è stata minimamente toccata. Tornando alla conservazione, io mi sento di essere d'accordo più o meno con te per ciò che riguarda il BB, ma x questa moneta credo che il BB sia da rivedere. Sfogliando il catalogo Varesi Asta 42 "Civitas Neapolis" noto un 4 tornesi giudicato BB ma che è di conservazione decisamente peggiore della mia. Qui addirittura c'è un noto perito (non me ne voglia) che vende un 4 tornesi giudicandolo addirittura BB+ :rofl: http://www.ebay.it/itm/NAPOLI-1799-Repubblica-Napoletana-4-Tornesi-/251104419503?pt=Monete_Antiche&hash=item3a76fd5eaf Allora se quelli sono BB e BB+ allora il mio esemplare è di sicuro un pelino migliore.........che ne pensi ??????1 punto
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Dimenticavo..... Benvenuto nel giochino! :good: Con te siamo a 23 partecipanti attivi (un'altra volta li elenco tutti) e tra qualche anno se ne dovrebbero aggiungere altri :) "...tra qualche anno..." inteso come date sulle monete naturalmente :rofl:1 punto
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