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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/03/15 in Risposte
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Salve a tutti,e' da molto che seguo questo forum che riesce sempre a stupirmi sia in bene che in male ogni giorno. Volevo solo dire la mia E' possibile che ogni volta che uno posta una moneta c'e' sempre e dico sempre da dire? Ad esempio,moneta periziata in fdc passata piu volte in mano da periti professionisti e classificata fdc arriva qua sul forum ,e c'e' la gente che dice siamo SPL o SPL/FDC. E' inutile per me che si postino le monete poiche' alla fine c'e' sempre una gara tra chi ha l'esemplare migliore.. Condividere i propri gioielli numismatici va benissimo,ma ricevere sempre commenti inerenti e sempre negativi ... NON HO MAI E DICO MAI RIGUARDO AL REGNO D'ITALIA VISTO DELLE PERSONE D'ACCORDO PER UNA MONETA FDC,periziata anche da gente importante e viste e riviste con tanto di lente e tempo. Magari la moneta e' intonsa e perfetta ma c'e' un graffietto microscopico e voi state a discutere se e' fdc o meno oppure su quel graffietto che come tutti sanno e' dato dal contatto con altre monete al momento della coniazione. NON HO NULLA CONTRO VOI,SIETE SICURAMENTE PROFESSIONISTI,MA CERTE VOLTE SIETE TROPPO SEVERI. AUGURO UN BUON ANNO A TUTTI E BUONI ACQUISTI !4 punti
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Ciao a tutti e buon anno, sono appena tornato dalle vacanze e non potevo trovare regalo migliore sotto l'albero dal mio babbo. Che ve ne pare?4 punti
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1857 indie olandesi 1 decimo di gulden piccola ma carina Utrech4 punti
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...come puo' uno scoglio arginare il mare... Voglio iniziare a dire la mia in merito, da questa frase di una canzone di Battisti. Perche' credo che in essa si racchiuda cio' che il Forum puo' superare se tutti coloro che ne fanno parte stanno uniti dando ognuno il proprio contributo... Eh si perche' proprio un team o un gruppo che sia, non puo' essere portato avanti da un paio di singoli, dev'essere il collettivo a dover emergere, ognuno di noi una volta iscrittosi al forum dovrebbe sposare quello che rappresenta un contesto del genere, spinto sicuramente dai piu' anziani con la loro conoscenza, esperienza e soprattutto Umilta' ad unirsi al progetto... e se poi qualcuno abbandona, non si deve rimpiangere chi se ne andato, quel tempo bisogna dedicarlo a chi c'e' con noi... e assieme programmare e camminare verso il futuro... La cultura per una passione come la Numismatica non e' importante, lo e' di piu'... Io l'ho capito grazie a molti di voi, non per questo nell'anno appena concluso ho speso 1000 euro di libri e 100 euro di monete.. :) ma credetemi sono molto piu' contento di quanto non lo fossi 2 anni fa dove senza un punto di riferimento quale il forum, in biblioteca avevo un solo catalogo e tante monete accumulate e stop. Quello che quindi mi sento di consigliare ai piu' "anziani", e' di continuare a insistere su questo... e' facile mollare, piu' difficile lottare... ma grande sara' la soddisfazione di dire " ce l'abbiamo fatta"... Chiudo da dove ho cominciato... Mi piace immaginare questo forum come un grande mare, dove tutti gli utenti, giovani e anziani si tengono per mano, formando una dietro l'altra tante onde e dove cio' che si presentera' di fronte, mai e poi mai potra' essere un ostacolo impossibile da superare... Saluti Rocco4 punti
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Leggo e penso.....indubbiamente la parola FDC scatena ormai dibattiti appassionati ovunque venga inserita, le parole STORIA, di una moneta ovviamente, e la parola Divulgazione decisamente meno.....forse ci vorrebbe una rivoluzione culturale anche nella numismatica.....3 punti
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Io credo, ma lo dico sommessamente come interessato devo dire dire a monete di altre epoche, medioevali e moderne, che c'è sempre di più uno spostamento di interesse per le monete verso le conservazioni a scapito per esempio delle rarità. E quindi è spesso una gara, lo vedo anche in qualche discussione nelle moderne, in cui spesso si cerca di concludere per una conservazione migliore, almeno il proprietario di solito....è evidente che poi ci sono aspetti vari commerciali, di gratificazione.... Io dico sempre questa frase....se vi piace, se vi gratifica, cosa volete di più ?...credo che ci siano diverse visuali e modi di vedere una moneta in mano, io cerco di far vedere cosa rappresenta, l'iconografia, il messaggio che porta, perché è stata fatta così, e poi di conseguenze rivederla meglio, nelle leggende che spesso cambiano, nei segni identificativi, nelle differenze tra vari conii..... una visuale diversa della moneta, che personalmente è quella che mi interessa e affascina, la storia che c'è dietro a una moneta, a volte dico provate a vederla da un'altra prospettiva e forse il mezzo grado in più o in meno vedrete che sarà poi irrilevante.....3 punti
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Personalmente lascerei entrambe. Spatinate, la seconda mi pare anche pulita visto il colore brillantante del metallo, ed i numerosi graffi nei campi. La seconda ha anche lei un colpetto al R/ h. 9. Nessuna delle due per me arrivano al BB. Io aspetterei un bel BB... soprattutto non lavato e magari con una bella patina Posto una foto indicativa per dare un'idea di cosa intendo...3 punti
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Titolo: Fra’ Diavolo e la Repubblica partenopea del 1799 Autore: Angelo Cutolo @@angel Data Pubblicazione: 03/01/2015 Incipit Le vicende di Fra’ Diavolo fanno corpo, sino a fondersi, con quelle dell’insorgenza dei sanfedisti, ferventi oppositori della Repubblica partenopea del ’99, creata dai patrioti giacobini e proclamata il 23 gennaio 1799 dopo che l’esercito francese comandato dal generale Championnet vinse le ultime resistenze borboniche e prese Castel Sant’Elmo a Napoli... Link: http://numismaticamente.it/storia/fra-diavolo-e-la-repubblica-partenopea-del-17992 punti
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Non è colpa tua :) E' che il sistema è appena partito è c'è sempre qualcosa da sistemare.2 punti
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Buona serata Cosa intendi per arrangiarmi? In primis ci vorrebbe sempre a portata di mano un testo o un catalogo di monete veneziane (è il minimo sindacale per districarsi in una monetazione millenaria) alcuni sono scaricabili anche in internet, altrimenti far scorrere le monete inserite nel nostro catalogo, anche se non è completo, tantissime le trovi! In attesa di comperarti un catalogo, non fai altro che postare la foto qui, come hai fatto; troverai senza dubbio chi ti da una risposta. Saluti Luciano2 punti
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C'è una anomalia quasi tutta italiana, la totalità dei periti sono anche commercianti che vendono loro stessi monete oltre a chiudere quelle degli altri. Dicendo questo non voglio dire che tutti adoperano due pesi e due misure a seconda che si debba periziare la propria o l'altrui moneta, ma per alcuni l'ago della bilancia a volte si orienta male.....purtroppo. Il fatto che un perito abbia stimato una moneta in FDC, non la esonera dal giudizio degli altri, periti o collezionisti, che potranno condividere o meno quel giudizio. Idem le case d'asta che stimano in FDC le loro monete, l'acquirente valuterà coi propri occhi se è in grado, altrimenti si affidi ad un amico che ne capisca. Vale ovunque la regola che è meglio farsi una opinione propria. Come diceva Giancarlo qualche post sopra, ai convegni tra di noi ci aiutiamo e chiediamo consiglio sempre, prima di fare un acquisto. Il forum svolge la stessa funzione, se dobbiamo fare un acquisto chiediamo qui prima. Se l'aquisto è già stato fatto è l'orgoglio del collezionista che ha il sopravvento e che vuol condividere il nuovo arrivo! Se ne chiede spesso la conservazione, a conferma della nostra valutazione o magari per capire se abbiamo valutato male una conservazione. Le monete sono piccoli capolavori d'arte, espressione di un tempo e degli uomini che quel tempo hanno attraversato. La conservazione diventa meta, obiettivo per alcuni, la conservazione al top permette di leggere il lavoro degli incisori e dei modellisti. La conservazione top non è un dogma di fede. Ognuno di noi si orienta come il proprio gusto chiede, dice bene Dabbene, le monete sono storia e sono vissuto di un popolo, sono testimonianza di vita. Io per primo mi faccio prendere dalle esasperate conservazioni, ma solo così riesco a godere al massimo del lavoro che è stato fatto sul quel tondello, perché per me quel tondello non è solo una moneta da spendere, ma è una piccola opera d'arte. Il FDC ha mille sfaccettature e nelle nostre discussioni, spesso ci perdiamo dietro alla conta dei segni, ma questo non deve far perdere d'animo chi posta le proprie monete e non deve neanche farsi demoralizzare dai giudizi che spesso sono dati in maniera sommaria, magari da persone che da poco si affacciano a questo mondo, la poca esperienza e la voglia di scrivere spesso porta a considerazioni poco veritiere. Renato2 punti
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Quattrino per Ferdinando Gonzaga, zecca di Casale Monferrato:http://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-FPP/3 Direi che si tratta del quattrino del periodo postcardinalizio, visto che al D/ mi pare di leggere DVX MA VI.2 punti
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Attenzione a non voler "stra-dire" dando consigli non richiesti. Sei ancora un ragazzo: abbi l'umiltà di ascoltare e non considerare "divinità" chi ha scritto i cataloghi e scemi tutti gli altri. Oltretutto neppure sai con chi parli. Sono gli stessi consigli che do a mio figlio (stessa età) in altri ambiti ...2 punti
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Zar Alessandro II (1855-1881) 5 copechi.2 punti
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Ciao @@TIBERIVS, hai perfettamente ragione: la moneta in oggetto è comunissima e parliamoci chiaro... vale l'oro che pesa... però, e questa è una mia considerazione, nonostante sia di valore "quasi nullo", sono rimasto colpito e affascinato dai tanti interventi che ha scaturito... questo probabilmente perchè "LaMoneta" è il forum della Numismatica, a cui accedono tanti e tanti appassionati di monete! Che poi queste siano d'oro, d'argento o del più vile dei metalli, poco importa! A chi ama le monete piace osservarle, studiarle e perché no, le giudicarle!!! Saluti2 punti
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Quegli stessi periti che valutano una moneta come fdc se devono venderla e spl+ se devono comprarla?2 punti
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Grazie anche a @@lele300 e @@Andrea imperatore. La cercavo da tempo e sono riuscito a prenderla per un prezzo ragionevole. Non sono un fondamentalista del fior di conio, anche se rispetto chi compra solo fdc (beato lui!). Per me anche monete circolate, con addosso i segni del tempo, meritano di entrare in collezione, soprattutto in annate rare. Ciao2 punti
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@@DrowNight999 molto semplicemente : se non si vogliono commenti su una moneta che si sa essere fdc , non si posta :) . E' lapidaria come scelta ?...può darsi , ma si risolvono alla radice tutte queste digressioni infruttuose .2 punti
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grazie a tutti ma dipende solo dalla quantità industriale di monete che , per lavoro, spulcio propio mentre lo svolgo.2 punti
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l'alternativa è non dire , il che per quanto me ne concerne può anche essere lo stesso . Capisco e spero di venir capito che si possa annoiare , è legittimo ma sopratutto umano , ma nel contempo mi chiedo : dal momento che si è postata una moneta con una richiesta è educazione rispondere . Partendo da ciò , iniziano le digressioni del << per me è .....per me non è >> , molte volte si esagera , altre volte la discussione si rende interessate e di conseguenza ne nasce un confronto . E' invece grave , e di questo devo darle ragione , quanto un giudizio ( anche mio s'intende ) , possa pesare sulle scelte di un utente ed è una cosa che personalmente non riesco , perché non concepisco , a capire . Mi spiego meglio ; si chiede un'opinione di una moneta ed a tale richiesta ne seguono varie risposte ma , queste risposte , non solo vengono prese per oro colato , ma molte volte si agisce ( accettando o rifiutando lo stesso acquisto di quella moneta ) , in funzione delle opinioni di alcuni utenti ( lo affermo perché è successo ) . Ora , quello che vorrei capire è : si preferisce un'opinione , sincera , onesta , senza qualsivoglia interesse o una pietosa bugia che faccia contento l'utente ? . Intendiamoci , in entrambi i casi a me o ad altri e credo molti non cambierebbe la vita , ma credo anzi sospetto , che venga meno l'essenza e lo scopo di tale piattaforma numismatica . Infine , ciò che a me preme , sopratutto da questo spunto , critico ma sopratutto autocritico , è di invitare tutti gli utenti che richiedono un parere a non dare nulla per assoluto ma tutto per relativo . Si può sbagliare o si può indovinare , ma questo deve trascendere da una scelta già fatta e non da fare : ossia l'acquisto di una moneta . Saluto2 punti
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pensa solo che due balle se dicessimo tutti la stessa cosa... :)2 punti
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______________ 1857 Stati Uniti d'America Presidente dal 1853 al 1857 Frankilin Pierce (1804-1869) Presidente dal 1857 al 1861 James Buchanan (1791-1868) 1 Cent - Rame/nickel2 punti
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E intanto siamo arrivati al mezzo milione...che dite, è ora di incominciare a offrire? Io, invece, con questo post sono a quota 9000... petronius2 punti
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Quasi fuori tempo massimo: appena sara' presente su amazon poi passo il link. M. Limido, L'Avventura continua M. Trombini, Le problematiche attuali del collezionismo di monete in Euro (ottobre 2014) X N. Pirera, Monete di necessità napoleonica R. Ginocchi, Biografie degli Incisori Vaticani M. Bertozzi, Varianti e rarità delle mezze lire di Ferdinando di Borbone per Parma X X M. Bianchi, Conio variato nelle Monete da 40 Lire 1815 Maria Luigia per Parma X M. Limido, Le Monete delle due Regine di Pavia X F. Galiè, Fotografia Numismatica: piccola guida interattiva S. Ricci, Le monete di Melgueil e di Montpellier nei secoli X–XIV X M. Carsetti, La Francia di Vichy A. Infusini, Vittoria: i ritratti monetali della regina che ha segnato un’epoca X A. Lucchi, Storia e Monetazione della Z.A.R I contributi con la X sono inediti e verranno pubblicati sul portale solo in un secondo tempo. Segnalo inoltre il sito della pubblicazione: http://quaderni.collectorsonline.org/archivio.php1 punto
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Questa è la più bella moneta che ho in collezione. Voglio condividerla con voi. Da una delle più prestigiose collezioni del passato, riposa ora su un morbido velluto rosso del mio monetiere!! :blum: Anche se la mia collezione è principalmente dedicata a Vittorio Emanuele III, non potevo rimane indifferente di fronte a tanta bellezza. Il tempo ha arricchito di una patina particolare questo esemplare, La freschezza di metallo e la conservazione eccezionale ne fanno un vero godimento agli occhi!! Scusatemi se ho per un momento celebrato questo gioiello, ma lo merita e non perché entra a far parte della mia collezione. Renato1 punto
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1 € della Repubblica di San Marino TAGLIO : 1 euro STATO : San Marino ANNO : 2002/... ; non tutti i millesimi sono coniati per la circolazione, i circolanti sono: 2002 - 131800, 2009 – 1096672, 2010 – 996134, 2012 – 10000, 2013 – 456205, 2014 – 1517500 AUTORE : Frantisek Chochola, medaglista, scultore e illustratore ceco, nato a Kolim, nella regione della Boemia centrale, nel 1943, e dal 1992 cittadino tedesco; è ricordato dalla sigla “Ch” incisore : Ettore Lorenzo Frapiccini, nato a Buenos Ajres il 17 Novembre 1957, dal 1964 vive in Italia e dopo aver lavorato come incisore e modellista presso gli stabilimenti "Emilio Senese" di Milano e "Pacchiani e Barlacchi" di Firenze, dal 1984 è incisore di monete e medaglie presso la Zecca italiana; è ricordato dalla sigla “ELF INC.” TEMA : stemma della Repubblica di San Marino DATA DI EMISSIONE : 01/01/2002 MATERIALE : Bimetallica: corona esterna: nichel-ottone (rame 75% - zinco 20% - nichel 5%); cerchio interno: rame-nichel (rame 75% - nichel 25%). DIAMETRO : 23,25 mm SPESSORE : 2,33 mm PESO : 7,5 g. CONTORNO : Liscio Rigato (righe in verticale rispetto allo spessore della moneta) alternati La faccia nazionale riporta nel cerchio interno lo stemma della Repubblica di San Marino con al disotto al bordo interno la scritta a caratteri maiuscoli “San Marino” e al bordo interno del quarto in alto di sinistra, per l’osservatore, il millesimo di coniazione e tra la corona e la punta del ramo d’alloro di destra, per l’ossevatore, la lettera “R”, in maiuscolo, a simboleggiare la Zecca di Roma e leggermente al di sotto della metà del cerchio sempre nel campo di destra, per l’osservatore, la sigla “Ch” a ricordare l’autore, Frantisek Chochola. Il braccio orizzontale della croce che è al di sopra della corona, termina sopra la circonferenza d’unione del cerchio interno e la corona esterna Nella corona esterna sono presenti 12 stelle a cinque punte rappresentanti l'Unione Europea e con sopra la testa e, tra le due stelle, al bordo esterno ad ore 6:25 la sigla “ELF INC.” a caratteri maiuscoli per ricordare l’incisore, Ettore Lorenzo Frapiccini. Lo stemma di San Marino raffigura il Monte Titano con le tre rocche della capitale San Marino: Cesta, Guaita e Montale. Ognuna delle tre verdi rocche è sormontata da una torre d'argento, aperta, finestrata e merlata alla guelfa e con in cima una penna di struzzo sempre d’argento. Lo sfondo è azzurro L’ovale cuoriforme, di colore dorato, in cui è raffigurata la scena sopradescritta, è racchiuso tra due rami verdi divergenti: quello alla sua destra è un ramo d'alloro mentre quello alla sua sinistra è di quercia. I rami sono legati in basso da un nastro con il motto nazionale “Libertas”. La corona radiata di otto punte e chiusa da tre semicerchi ornati di perle e congiunti da un globo crociato, aggiunta con deliberazione del 6 aprile 1862, rappresenta la Sovranità dello Stato, che non riconosce altra sovranità al di sopra di sé. Tutta la corona è di colore dorato, mentre solo la palla alla base della Croce è bianca. La Repubblica di San Marino, il cui nome ufficiale è “Serenissima Repubblica di San Marino”, è uno stato dell’Europa centromeridionale, un’enclave dell'Italia, confinando con l'Emilia-Romagna a nord e a est e con le Marche a sud e a ovest. Posta sulle estreme propaggini dell’Appennino tosco-emiliano, tra la Romagna e il Montefeltro, è prevalentemente collinare e si estende su una superficie territoriale di poco più di 61 km² (perla precisione 61,19 km²). Il territorio è costituito prevalentemente dal monte Titano (738 m), massiccio irto calcareo-arenaceo di età miocenica, e dalle colline circostanti, ed è attraversato da alcuni torrenti, quali il San Marino, affluente del Marecchia, e l’Ausa e il Marano, che sfocia direttamente nell'Adriatico. Il clima è fondamentalmente temperato, con inverni non eccessivamente rigidi ed estati calde, con precipitazioni più frequenti in autunno e in inverno. La Repubblica di San Marino è suddivisa in nove municipalità o castelli: Acquaviva, Borgo Maggiore, Chiesanuova, Domagnano, Faetano, Fiorentino, Montegiardino, San Marino, Serravalle, la cui capitale è San Marino, cittadina di impianto medievale, arroccata in un punto panoramico sulle pendici del monte Titano. I nove castelli si suddividono in 43 curazie, corrispondenti alle frazioni italiane. Serravalle ne conta 8, Città di San Marino 7, Chiesanuova 7, Borgo Maggiore 6, Domagnano 5, Faetano 4, Fiorentino 3, Acquaviva 2 e Montegiardino 1. Dal 2008 il centro storico della Città di San Marino e il monte Titano sono stati inseriti dall'UNESCO tra i patrimoni dell'umanità in quanto "testimonianza della continuità di una repubblica libera fin dal Medioevo": tradizionalmente è indipendente dal 3 settembre 301 (secondo una leggenda fu fondata nel IV secolo d.C. da un tagliapietre di nome Marino, proveniente dall’isola di Arbe, che morì nel 301 d.C. pronunciando queste parole, simbolo della sua missione, “Relinquo vos liberos ab utroque homine” – “vi lascio liberi da ambedue gli uomini” – intesi Imperatore e Papa), anche se è riconosciuta tale dal 1291 (Nel 1291 San Marino venne riconosciuto dallo Stato della Chiesa e nel 1815 in seguito al Congresso di Vienna venne riconosciuto internazionalmente); la festa nazionale si commemora il 3 settembre. La Repubblica di San Marino fu in ogni tempo un munifico rifugio per coloro che vi cercavano tutela e difesa: nel 1849 diede asilo a Giuseppe Garibaldi con Anita e durante la Seconda Guerra Mondiale ospitò migliaia di profughi. La Repubblica di San Marino è una repubblica parlamentare, il cui potere legislativo è devoluto al Consiglio Grande e Generale, costituito da 60 membri, eletti ogni 5 anni a suffragio universale diretto con sistema proporzionale, tra cui, ogni 6 mesi, vengono eletti due Capitani reggenti, che entrano in carica il 1º aprile e il 1º ottobre di ogni anno: la Repubblica di San Marino detiene il primato mondiale di Paese con il più breve mandato del Capo di Stato. Gli altri organi istituzionali della Repubblica di San Marino sono il Congresso di Stato (organo esecutivo formato da 10 Segretari di Stato sempre eletti tra i membri del Consiglio Grande e Generale), il Consiglio dei XII (organo giudiziario che funge da Corte d'Appello di terzo grado), il Collegio Garante della Costituzionalità delle Norme (organo di garanzia costituzionale istituito nel 2002) e le Giunte di Castello, con a capo i Capitani di Castello. Non avendo una vera e propria Costituzione scritta, l'ordinamento fa tuttora riferimento alle "Antiche Consuetudini" e alle Leges Statutae Sancti Marini, Statuto pubblicato l'8 ottobre 1600 in cui vennero fissati i principi istituzionali e organizzativi della Repubblica di San Marino, scritto in lingua latina, rappresenta il settimo e ultimo degli statuti comunali adottati a San Marino dal XII Secolo; ciò che si avvicina di più alla legge fondamentale dello Stato è la Dichiarazione dei diritti dei cittadini e dei principi fondamentali dell'ordinamento sammarinese del 1974 (Legge n. 59 dell’8 luglio 1974, modificata e integrata dalla Legge n. 36 del 26 febbraio 2002) che funge da testo costituzionale. Una curiosità è che la Repubblica di San Marino negli atti ufficiali interni conta gli anni dalla fondazione della Repubblica, secondo il calendario sammarinese l'anno comincia il 3 settembre e termina il 2 settembre dell'anno successivo, e pertanto nei rapporti internazionali utilizza la data nel doppio formato, indicando la sigla d.F.R. (dalla fondazione della Repubblica); esempio: Data dalla Nostra Residenza, addì 8 luglio 1974/1674 d.F.R. La Repubblica di San Marino è dotata di significativi strumenti di democrazia diretta, prevedendo gli istituti del referendum abrogativo, propositivo e confermativo, e dell'Arengo, istituto che consente ai cittadini di presentare richieste di pubblico interesse la prima domenica dopo il 1º ottobre e la prima domenica dopo il 1º aprile, in coincidenza con l’elezione dei nuovi capitani reggenti. Entro un mese la Reggenza deve decidere l’ammissibilità delle richieste alla discussione in Consiglio Grande e Generale entro un semestre dalla presentazione; tale istituto è molto utilizzato dai sammarinesi e permette spesso di stimolare l’interessamento a problemi particolarmente sentiti dalla cittadinanza. Data la solerzia dell'Associazione sammarinese protezione animali (APAS), dal 3 ottobre 2007 con la Legge n. 108 del 3 ottobre 2007 - Disposizioni sul divieto di sperimentazione animale nella Repubblica di San Marino, la Repubblica di San Marino ha vietato la sperimentazione animale nel suo territorio, divenendo il primo Stato ad abolire per legge tale pratica. La Repubblica di San Marino ha sempre mantenuto rapporti privilegiati, regolati da numerosi trattati e accordi bilaterali, con l'Italia, che è anche il principale partner commerciale. La Repubblica di San Marino si colloca tra i paesi europei più avanzati e un basso tasso di disoccupazione: sino al 2000 poté contare su un costante avanzo di bilancio, ma poi ha dovuto affrontare un periodo di recessione che ha reso necessari interventi volti a ridurre il debito pubblico e nonostante il periodo economico sfavorevole presenta ancora uno dei più bassi tassi di disoccupazione d'Europa. Le principali fonti di entrate sin dal dopoguerra sono rappresentate dall'intermediazione finanziaria, dall’attività bancaria, dall'industria leggera dal turismo e dalle attività a esso collegate. Proventi notevoli derivano al paese dalle rimesse degli emigrati e dall'emissione di francobolli postali a scopo filatelico e di monete da collezione. Utilizzò monete degli stati confinati fino al 1864, anno in cui cominciò ad emettere monete proprie e nel 1939 decise di adottare la monetazione italiana, con l’eccezione di battere in proprio, sempre coniandole presso la Zecca di Roma, monete in oro e dal 1972 ha ripreso a battere moneta propria. Fino all’introduzione dell’euro, la valuta corrente era la lira sammarinese, di valore uguale a quello della lira italiana, infatti, fa parte dell’area monetaria e doganale italiana e perciò pur non facendo parte dell'Unione europea, la Repubblica di San Marino adotta l'euro come moneta ufficiale. Correntemente sono distribuite monete coniate in Italia, tuttavia viene anche coniato un limitato quantitativo di monete sammarinesi, aventi soprattutto interesse numismatico. L'azienda autonoma di Stato Filatelica e Numismatica della Repubblica di San Marino (AASFN) ha sede in piazza Giuseppe Garibaldi 5. Gli euro sammarinesi sono coniati dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato italiano, sulla base di accordi internazionali del 1939 e 1991. Sono attive imprese a controllo pubblico, nel settore delle costruzioni, dei servizi pubblici, della filatelia e numismatica, della centrale del latte. Il settore primario, fonte economica basilare fino agli anni sessanta, vanta la coltivazione dei cereali, soprattutto frumento e mais, della vite (principalmente sul versante orientale del monte Titano) e dell’ulivo, oltre che all'allevamento bovino e suino. L’industria enologica vanta ottimi vini, tra cui il Biancale, il Moscato, il Ribolla, il Canino, il Cargarello e il Sangiovese. L’industria manifatturiera, che occupa il 40% circa della forza lavoro, comprende piccoli stabilimenti tessili, ceramisti e della lavorazione della pietra locale, mobilifici, cartiere, conservifici, ma dalla chiusura della cava del Monte Titano non ha più risorse minerarie.1 punto
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@@italpen, bhe.... io queste le acquisterei di sicuro, dipende sempre dal prezzo però, per me sono fantastiche, per il rosso presente. Conservazione direi SPL per quella del 1809 e qFDC per quella del 1813.1 punto
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Appena ho un secondo ricontrollo, che non ricordo nemmeno io i permessi di quella pagina.1 punto
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Appena visto in un negozio online: Peso: 0,49 g. Vista la S rovesciata dovrebbe corrispondere al Muntoni 88 var. 2 però.....a me sembra di vedere oltre a due fusi/chiodi/omega degenerate anche un'omega come quelle presenti nei provisini di prima emissione!! Pareri?? Buona serata a tutti, Antonio P.S. Anche in questo esemplare i punzoni impiegati per formare la croce sono differenti da quello che forma la schiena del pettine.1 punto
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Volevo segnalare che l'articolo sul Dala delle Isole Hawaii rappresenta il primo contributo che ho scritto per Panorama Numismatico, quindi spero che risulterà interessante da leggere...si tratta di una monetazione ed una storia poco conosciute in Italia, ma di grande fascino...;)1 punto
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valore del fino contenuto alla quotazione odierna: 185 EUR Forse è il caso di stimare qualcosina in più ... PS: Su certa tipologia di monete, parlo di quelle in oro (e talvolta anche in argento), mi pare che non si valorizzi non solo la storictà (si parla di una moneta ultracentenaria, che, pur comune, non sta nella tasca di ciascuno come gli EUR), ma nemmeno il metallo pregiato. E questo è davvero molto triste... Lo so che non c'entra nulla, ma lo cito ugualmente: per una regalo che ho fatto sotto Natale, trattasi di una medaglietta religiosa di produzione attuale (che mi è stata esplicitamente richiesta), di poco più di 3 grammi (oro 750, e non 6.45 gr. di Au 900 come un marengo), qualitativamente oscena (sempre rispetto alla qualità dei rilievi di un comune marengo), ho dovuto sborsare 215 eur (dopo trattativa, si noti). D'accordo, è un'altra cosa, però ... il ragionamento ci scappa.1 punto
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Salve a tutti. Personalmente , quando posto delle foto di una moneta e chiedo il parere agli utenti del forum, è perchè cerco conferme alla valutazione da me attribuita e credo che questo valga più o meno per tutti. Se poi la moneta è già stata periziata da qualcuno di cui mi fido, che senso ha postarla, chiedendo un parere sulla conservazione? Magari metterò le foto per condividerla, se è particolarmente interessante o come pietra di paragone, ma non certo per sentire smentito o confermato il giudizio del perito. Grazie a questo forum ed ai pareri che in tanti mi hanno dato, sto iniziando a capirci di più, quando vado a vedere le monete, con indubbi vantaggi, anche economici . Quindi, il mio pensiero, è che dobbiamo accostarci alla numismatica , sempre con grande umiltà, rispettare le opinioni di tutti e decidere con il proprio cervello. Ciao1 punto
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Anni fa presi una moneta d'oro del regno al convegno di Riccione per farne dono a mio padre. La mostrai a qualche amico e devo dire che fu anche molto ammirata e anzi da più persone mi fu chiesto se volevo rivenderla. Mi consigliarono di farla periziare, cosa che feci, e fu sigillata come qSpl. Gli amici che l'avevano vista in precedenza mi dissero che la valutazione era stata troppo prudente e che sarebbe stato giusto definirla SPL o SPL+. Personalmente non me la presi invece. Se si chiede il giudizio altrui bisogna anche accettare quanto l'altro ci dice. Altrimenti sarebbero giudizi ad usum delphini e senza alcun valore. Questo vale anche per le monete pubblicate nel forum. Poi trovo giusto quanto affermato dall'amico Mario, di cercare di approfondire per una moneta anche altri aspetti e di non fossilizzarsi sulla mera contemplazione estetica. Capisco che per certe tipologie di monete una virgola in più o in meno comporta una differenza di prezzo anche cospicua, ma non è solo quella la discriminante. Tornando alla mia moneta, poi regalata a mio padre, chi se ne frega se è qspl o SPL+. E' comunque bellissima, mi è piaciuta quando l'ho acquistata e piace anche a chi l'ha ricevuta in dono!1 punto
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Il nome esatto è: Seymour Montefiore Robert Rosso de Ricci (1881-1942). Quindi Robert Rosso (non Roberto Rosso). Il nome di battesimo è Seymour e il resto del nome, essendo di origine nobile (probabilmente di lontana estrazione italiana), è un pò complicato (mi riesce difficile immaginare Montefiore come un nome di battesimo….).1 punto
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@@PAPERONEdePAPERONI ma ci mancherebbe..occorre però distinguere le cose...e per me in entrambi i casi non ha senso cadere nelle polemiche/incazzature. 1-son un utente inesperto-posto la moneta per chieder pareri in quanto inesperto-in quanto inesperto non riesco a dare una corretta valutazione,ci provo ma non ne ho la certezza-NON me la devo prendere se gli altri non giudicano la moneta FDC. 2-son un utente navigato-posto la moneta non per chieder pareri ma per condividere una passione-so che moneta ho comprato in quanto è da un po che vedo monete e le compro quindi mi son fatto le ossa-NON devo prendermela se gli altri non giudicano FDC una moneta che io ho in mano e che io giudico FDC. io è più di due anni che condivido monete...è vero chiedo pareri ma non chiedo conferme..non posto per vantarmi.....mi piace parlare di monete con chi ha la mia stessa passione e scambiare punti di vista,imparare da chi ne sa di più e magari (poche volte) dare un aiuto a chi ne sa di meno. per me è molto easy la questione... :) marco1 punto
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penso che prevalga (questo succede a me almeno) il desiderio di condividere qualcosa che piace, che ci da molta soddisfazione o addirittura di cui andiamo orgogliosi (quasi un tesoro) ... è bello (ed inevitabile) ricevere pareri (anche se non richiesti, a volte), ma fa parte del gioco e del limite del mezzo elettronico a cui ci si rivolge... le foto poi quasi sempre alterano (in peggio) le monete e, proprio nel caso in cui si dovrebbe avere la perfezione (o quasi) è automatico che le opinioni possano anche divergere ... il problema è anche quello tanto dibattuto di cosa si intenda per "FDC" ... dibattuto e molto spesso incompreso o frainteso ...1 punto
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Lo so,ma almeno dico la verita'. Scusate lo sfogo,non ho insultato nessuno pero' a volte qualche utente esagera :)1 punto
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_________________ 1857 Stati Uniti d'America Presidente dal 1853 al 1857 Frankilin Pierce (1804-1869) Presidente dal 1857 al 1861 James Buchanan (1791-1868) Half Dime - Argento .9001 punto
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E' una moneta da studio, certamente molto rara e con una quotazione (momentaneamente equilibrata) simile a quella della Gigante 58b REGN del 1834. Si tratta di un'aggiunta effettuata in zecca e quindi non di una manomissione, questo perchè il carattere I è conforme agli altri presenti nella stessa moneta e quindi . Ottimo esemplare caro Claudio. Ci si potrebbe fare un mini articolo. Quasi quasi mi hai convinto ad aggiungerla nella prossima edizione Gigante 2016.1 punto
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A quasi un anno dalla partenza del catalogo, mi sembra giusto fare il punto della situazione :) Sono state completate tutte le tipologie dei seguenti valori: Two-cents pieces Half Dimes Dimes Twenty-cents pieces Quarter Dollars Half Dollars Silver and Related Dollars Gold Dollars E' in fase di completamento la scheda dei Nickel Five-Cent pieces mentre sono state iniziate le schede dei Threee-Cents pieces e degli Small Cents. Sono state inserite le foto di 3479 monete, in massima parte provenienti dalle case d'asta americane che ci hanno autorizzato la pubblicazione. A tale proposito, vi è una certa carenza d'immagini per le monete più recenti e comuni, che di norma non sono trattate dalle case d'asta suddette, ma che, sono sicuro, abbondano nelle collezioni dei lamonetiani...qualunque contributo sarà il benvenuto :D Con la speranza di ritrovarci tra un anno (ma anche prima :rolleyes:) a festeggiare il completamento del catalogo, mando, anche a nome di @@tartachiara e @@vathek1984, che hanno condiviso e condividono con me questa avventura, un augurio di Buon Anno a tutti i frequentatori della sezione...e del catalogo ;) petronius oo)1 punto
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....INTERESSANTE DOCUMENTO DI SIENA FINE ' 600..... PERO' CHE FATICA LEGGERE I PROCLAMI DEL TEMPO... :mega_shok: UN DOCUMENTO SULLA CIRCOLAZIONE DELLE MONETE PUBBLICATO NELLA CITTA’ DI SIENA IL 2 OTTOBRE 1686. Per moneta si intendeva quel pezzo di metallo di forma solitamente rotonda e appiattita, che reca sulle due facce una figurazione (tipo) e un’iscrizione (leggenda) e il cui peso e valore erano ormai garantiti dallo Stato. Intesa in questo senso la moneta nacque intorno alla metà del VII secolo a. C. in Asia Minore e si diffuse, pian piano, in ogni parte della Terra, andando a sostituire lo scambio in natura delle merci. Con la produzione di monete si diffusero anche varie truffe, come la fabbricazione di coni falsi per produrre monete in metallo prezioso, nelle quali veniva usata lega di basso valore, il rivestimento di monete di rame con lamine d’oro o d’argento e si imparò anche a limare o tosare le monete diminuendo il loro peso. Il sopraggiungere del metallismo (oro e argento), comportò la nascita di una serie di problemi, primo fra tutti l’equivalenza tra i metalli; non si riusciva infatti a stabilire un giusto rapporto tra le diverse monete. Il desiderio di trovare una soluzione a questa condizione di instabilità del cambio portò gruppi di persone, istituzioni finanziarie private, a creare dei corsi delle monete circolanti, sfuggendo così alla politica finanziaria dello Stato, determinando, purtroppo, nuove emissioni e nuovi corsi, soprattutto nei piccoli Stati. Molti Stati, dal canto loro, cercarono di trovare soluzioni a tali problemi, ponendosi a tutela degli interessi dello Stato stesso e dei propri cittadini, stabilendo periodicamente dei saggi delle monete in circolazione attraverso bandi, guide e manuali, con prezzi di ragguaglio delle monete allora correnti. Ma nonostante i diversi provvedimenti e i controlli, oltre alla confusione creata dalla circolazione di tante monete di Stati diversi, era frequente la falsificazione delle monete stesse. E, come si sa, in Italia hanno sempre operato vere e proprie scuole di falsari, non solo nel campo della nostra moneta, ma soprattutto, di monete straniere forti come, in questi ultimi secoli, il dollaro, la sterlina e il marco. Questa illecita attività ha subìto, nel tempo, un progressivo incremento con l’impiego sempre più frequente di tecniche di riproduzione sofisticate, tali da assicurare falsi estremamente fedeli agli originali. Ritornando al nostro tema, in molti casi, per cercare di risolvere un problema che si rivelava, in quei tempi, molto serio e con conseguenze assai negative sulla politica economica dello Stato, si arrivò, addirittura, a proibire la circolazione di certe monete straniere o a stabilire convenzioni per la reciproca circolazione di monete a determinati corsi. Il documento che segue, pubblicato in Siena nel 1686, si inserisce in questo filone storico e ci fornisce uno spaccato di grande interesse, dal punto di vista monetario esistente, ma soprattutto per il disordine e le difficoltà che creava una tale situazione per lo Stato ma, in particolare per i poveri cittadini. ______________________________________ Havendo il Sereniss. e Revendiss. Sig. Principe Cardinale Francesco Maria di Toscana nostro Governatore fatto reflesso, che il Bando pubblicato il dì 5 Giugno 1683 in proposito delle Piastre, e Testoni scarsi habbia cagionata maggiore introduttione di monete forestiere scarse, e di poca buona lega, perché l’incettatori vanno queste permutando con le monete Papali, e Ducali, & altre monete d’argento buone e correnti, onde si votano la Città, e lo Stato di Siena delle medesime, e si riempiono delle cattive. Di qui è, che per rimediare a tanto disordine, con precedente partecipatione del Serenissimo Gran Dica Nostro Sig. il prefato Sereniss. e Reverendiss. Sig. Principe, e di suo comandamento gli’Illustrissimi SS. del Collegio di Balia della Città, e Stato predetti, fanno pubblicare la seguente legge per notizia di tutti, & è. Che non sia lecito, ne permesso ad alcuna persona di qualunque sesso, o conditione, benché in qualsivoglia modo privilegiata, & estente, ritenere appresso di se, né per altri, né sotto alcun quesito colore, o pretesto, monete forestiere, che non siano stozzate nella Zecca di S. A. R. o siano d’argento, o siano di bronzo, o di rame, eccettuate l’infrascritte, mentre però siano di giusto peso, secondo, che à ciascuna di esse sta in piedi denotato, né quelle si possino spendere, barattare, dare, o ricevere in pagamento, se nò per il valore ad esse assegnato, come da basso, ancorché siano di giusto peso, sotto la pena della perdita delle monete, & in oltre di scudi sei per ogni minima trasgressione, e di scudi dodici passando la somma di dieci lire la moneta, che fussi trovata forestiera, scarsa, overo spesa, oltre il suo giusto prezzo, ancorché fussi di peso come sopra, con l’Arbitrio di più di chi doverà giudicare, secondo la qualità delle persone, e circostanze delli casi, & alli non solventi di fune, o carcere, secondo, che più parerà al Giudice predetto, quali saranno cumulativamente imposte, tanto a quelli che daranno, quanto a quelli che riceveranno le monete contro la disposizione della presente legge. Nella quale presente ordinatione restino comprese l’infrascritte monete Fiorentine, mentre non siano del denotato giusto peso, come se fussero monete forestiere, o cattive. Et attesa l’ingordigia di alcuni, che imprestano denari, e necessitano li bisognosi a ricevere monete d’ogni sorte a prezzi rigorosi con grave danno; Ogni scrittura, o Contratto, ancorché verbale, compresovi quelle di Cambio, e qualsivoglia altro traffico, o contrattione, ogni volta, che in occasione, e per causa di esse seguisse alcuno sborso di monete come sopra proibite, o per diverso valore da quello già fermato, ancorché di poca quantità, restino ipso fatto nulle, irrite, e di niun valore, & il Creditore perda il suo credito, e le sue ragioni anche per tutta la somma contenuta in dette Scritture, e Contrattazioni, o ciascheduna di esse. E perché dalli disobbedienti s’occultano li Contrabbandi nelli luoghi immuni, di dove con opportune congiunture si tramandano nella Città, e Stato in disprezzo delle leggi; Si potrà dal Giudice procedere contro quelli tali, & in tutti li sopradetti casi, per denuntia, querela, o inquisitione in ogni più largo modo, & essendovi un Testimone degno di fede, e di certa scienza, o vero concorrendovi alternativamente altre conjetture sufficienti, secondo che dispone la ragione comune regolarmente nei Contrabbandi, bastino per condennare nelle sopradette pene, tutti quelli, che saranno denuntiani, querelati, o inquisiti d’havere, o tenere, d’havere havuto, e tenuto in qualsivoglia luogo, ancorché immune, o privilegiato, Monete contro la disposizione del presente Bando, e doppo la publicazione di esso, ò quelle spese, date, o ricevute, oltre al giusto valore come sopra. Le pene sopradette, e l’istesse Monete cadute in commissum, si doveranno ripartire per un quarto al Fisco, un quarto a chi giudicherà, e la metà all’Inventore publico, o segreto; E per essere le trasgressioni di difficile provanza, rivelandosi le contraventioni d’alcuna delle parti, ò sia quello, che ha dato la Moneta, ò quello, che l’ha ricevuta,, o per il prezzo ingiusto, resti per la sua parte libero da ogni condanna, & acquisti tutta la pena toccante all’Altro Contraente, & essendo il Debitore in caso di Mutuo, o altro traffico, resti libero dal detto debito, per le Cause, e nella forma, che si è detto di sopra. Et a fine, che chi ha simil Monete ne possa fare esito opportuno, se gli da tempo un Mese dal dì della publicatione del presente Bando a portarle nella Depositeria di Siena, dove gli saranno barattate per il loro giusto valore, ò ad esitarle fuori di Stato, volendo, che la presente legge habbia la sua forza, e vigore dal primo giorno in poi, passato il prossimo Mese, e da in di in là inviolabilmente s’osservi. La giurisdittione delle sopradette, e simili contraventioni, sarà in Siena del Sig. Capitano di Giustizia, e per lo Stato delli Signori Capitani, & altri Iusdicenti, che hanno la giurisdizione Criminale. Et acciò resti evacuata questa sorte di Monete, & osservata l’uniformità del corso, e valore delle buone, e per tor via ogni suterfugio, s’intendino compresi della presente Constitutione tutti li Luoghi Privilegiati, & Infeudati dello Stato in qualunque modo sottoposti mediatamente, ò immediatamente all’Alro Dominio di S. A. S. de’ quali ricercasse più particolare espressione. Et in casi di simili Contraventioni, che accadessero in detti Luoghi Privilegiati, ò Infeudati, sieno tenuti li Iusdicenti di detti Luoghi fabbricare li Processi, e mandarli all’Illustriss. Sig. Auditore Fiscale di Siena, per sentirne il suo Voto Decisivo. Et quando da alcuno di detti Iusdicenti, ò Commissarij non si fabbricassero opportuni Processi per li detti Contrabandi, ò fabbricandosi, non si trasmettessero a detto Signor Auditore Fiscale, incorrino loro medesimi nelle pene imposte come sopra, e nel doppio di più e nell’Arbitrio di detto Sig. Fiscale, da ripartirsi come si è detto dell’altre di sopra. E tutto s’intenda in augumento di tutti gli altri Bandi fino ad hora fabbricati, e veglianti non solo & c. ma in ogni & c. Nota delle Monete, che sono eccettuate dal Bando, delle quali si permette il corso, mentre però siano del peso infrascritto, e che si spendino per il valore notato appresso, e non altrimenti. Moneta Papale Peso Valuta Piastra on. 1 d. 3. gr. 8. lir. 6. 13. 4. Mezza Piastra on. d. 25. gr.10. lir. 3. 6. 8. Testone on. d. 15. gr. 6. lir. 2. S. Petronio on. d. 12. gr. 6. lir. 1. 10. Cavallotto, o lira bolognese, on. d. gr. 9. lir. 1. 5. Pavolo on. d. gr. lir. 13. 4. Farfallino on. d. gr. lir. 10. Grosso on. d. gr. lir. 6. 8. Mezzogrosso on. d. gr. lir. 3. 4. Ducato d’Urbino on. d. 43. gr. lir. 4. 16. 8 Mezzo Ducato on. d. 21. gr. 6. lir. 2. 8. Moneta di due grossi on. d. 4. gr. 3. lir. 9. 8. Grosso on. d. 2. gr. 1. lir. 4. 8. Moneta Spagnola Pezza on. d. 44. gr. lir. 5. 9. 4. Mezza Pezza on. d. 22. gr. lir. 2. 14. 8. Quarto di Pezza on. d. 11. gr. lir. 1. 7. 4. Ottavo di Pezza, o Giulino on. d. 4. gr. 8. lir. 11. 8. Moneta Veneziana Gazzetta, o Cratia on. d. gr. lir. 1. 8. Moneta Genovese Crocione on. 1. d. 17. gr. lir. 8. 10. Mezzo Procione on. d. 32. gr. 6. lir. 4. 5. Testone,o quarto di Procione on. d. 17. gr. 4. lir. 2. Mezzo Testone, lira o Genovina on. d. 8. gr. 8. lir. 1. Mezza lira on. d. 4. gr. 4. lir. 10. Moneta Lucchesi S. Martini da 25, o Lucchesine on. d. 17. gr. 6. lir. 2. 4. 4. Mezzi S. Martini come sopra on. d. 8. gr. 9. lir 1. 2. Lira Lucchesi on. d. 6. gr. 6. lir. 16. 8. Barboni on. d. 5. gr. 2. lir. 9. Mezzo Barbone on. d. 2. gr. 7. lir. 4. 4. Moneta Fiorentina Piastra col rimedio on. 1. d. 4. gr. 6. lir. 7. Mezza Piastra on. d. 26. gr. 3. lir. 3. 10. Stellino on. d. 16. gr. lir. 2. 3. Testone on. d. 15. gr. lir. 2. Riccio on. d. gr. lir. 1. Pavolo on. d. gr. lir. 13. 4. Carlino, o mezza lira on. d. gr. lir. 10. Grosso on. d. gr. lir. 6. 8. Mezzo Grosso on. d. gr. lir. 3. 4. Crazia on. d. gr. lir. 1. 8. Soldo di rame, o argento on. d. gr. lir. 1. Duetto simile on. d. gr. lir. 8. Picciolo, o quattrino on. d. gr. lir. 4. Ducato Pisano 0n. 1. d. gr. lir. 6. Tollero,o Livornina col rimedio on. d. 45 gr. 6. lir. 6. Mezzo Tollero on. d. 22. gr. 9. lir. 3. Quarto di Tollero on. d. 11. gr. 4. lir. 1. 10 Pezza della Rosa on. d. 44. gr. lir. 5. 13. 4. Mezza Pezza on. d. 22. gr. lir. 2. 16. 8. Quarto di Pezza on. d. 11. gr. lir. 1. 8. 4. Dichiarandosi, che le Pezze della Rosa stampate nell’Anno 1684, devino valere a ragione delle Spagnole. Dato in Balia il primo Ottobre 1686. Pubblicato da me Bartolomeo Conti Pubblico Banditore, per tutti i luoghi soliti della Città di Siena, questo dì 2 Ottobre 1686 uno spaccato di fine '600 Da Siena......1 punto
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Ho trovato in questa discussione tanti spunti interessanti, tanti post che condivido, ci sarebbe molto da dire ora, i giovani, il ricambio generazionale, la divulgazione su un forum, il privilegiare sul forum certe discussioni ad altre, il momento di transizione di un forum come questo....personalmente direi che su ognuno di questi punti mi sento più o meno coinvolto. Scrivo dopo gli interventi di utenti che hanno fatto e fanno anche ora il forum e dopo interventi di giovani o chi sta approcciando ora la numismatica.....partirò ora da questa mia riflessione. Due o tre mesi mi domandai, dopo cinque anni a mille all'ora sul forum come ritengo di aver fatto, passando da Jolly un pò dovunque dal tecnico medievale, al tecnico moderno, dalle iniziative, dai concorsi, da tutto quello che riguarda i giovani, ai post sull'uomo collezionista e studioso numismatico , allora mi sono detto.... ormai ho detto tutto, forse un ciclo è finito sia per me che per altri....e in effetti " altri " non ci sono più o ci sono in modo minore, il forum logora anche, pensate a una discussione cosa comporta, l'idea, la preparazione, le fonti bibliografiche lette, le monete e poi partire, cucire, spronare ad intervenire, coinvolgere e cercare di produrre un qualcosa di compiuto che possa essere di aiuto e di servizio, e servizio almeno per me è la parola giusta, per altri e per chi verrà. Ed è difficile continuare a sfornare nuovi spunti....ed avere interlocutori oggi sul forum, anche per evitare i monologhi, però dopo questa riflessione mi sono anche detto, ma per quanti che escono, quanti altri sono i nuovi che entrano ? Ci sono...li vediamo anche in questa discussione, il problema è che vedo che non sanno il pregresso o non è immediato ricercarlo e allora credo che sia giusto continuare a scrivere per chi entra ora o per chi inizia. E allora approfitto di ricordare quanto è stato fatto sul forum per i giovani, iniziative, concorsi, gli ex -libris numismatici, un libro per i giovani, il concorso che è sul portale " Nascita di una passione ", ma tanto altro, " la moneta più bella " di cui sento la mancanza, e poi il tecnico, c'è di tutto sul forum , basta cercarlo, nella mia sezione mi sono messo i contributi in una apposita discussione di Archivio le più interessanti, sia moderne che medievali, giusto per tenerle sempre in evidenza, per non dimenticarle. E' stato fatto qui un lavoro enorme, incredibile, il rallentamento di molte sezioni è dovuto secondo me, un po' alla frammentazione delle sezioni, sono troppe, sono diventati dei mini forum, non comunicanti tra loro, al fatto che molto si è già detto a meno di ritornarci sopra ancora e poi è vero cercare di dare una linea editoriale è importante, io cerco sempre di vedere cosa mi dice la moneta, evito le conservazioni, le stime, ma vedo che oggi vanno per la maggiore. Le anime sul forum sono tante, è giusto così tutto sommato, ognuno ha le sue caratteristiche, l'importante che le caratteristiche di alcuni si integrino con quelle degli altri e quando ci sono le iniziative del forum, discussioni generaliste, il forum si unisca compatto, faccia squadra, se fa squadra il forum è una entità straordinaria e su questo ultimo punto del forum - squadra continuo e continuerò a insistere....ora mi fermo anche se tanto si potrebbe dire ancora....,mi piace comunque stavolta aver scritto in una sezione che devo ammettere frequento poco ma che trovo tra le migliori del forum per linea, contenuti e impostazione.1 punto
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La seconda per me non è sicuramente azzurrite (il sito sesterzio.eu pur essendo ottimo, non è certo la Bibbia). La prima potrebbe avere qualche cristallo di azzurrite al dritto sulle lettere XA e sulla nuca e il profilo, ma è una patina leggera e un pó aiutata per cui non è un esemplare che si presti molto per illustrare questo tipo di patina secondo me. Molto meglio l'esemplare di Maximvsp65 che ha anche un tono azzurro vicino al blu molto deciso. L'azzurrite minerale è comunque un tipo di patina molto rara.1 punto
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Buonasera a voi, avrei voluto intervenire questa mattina, ma il lavoro non me lo ha consentito. Proverò dunque a dire qualcosa adesso, anche se gran parte delle problematiche che questa moneta pone sono già state ampiamente sviscerate nei post precedenti. In effetti bisogna dire che, come si può leggere nell'articolo di Bazzini e Otenio, questi grossi hanno avuto - numismaticamente parlando - una vita piuttosto travagliata. Da Zanetti, alla fine del Settecento, furono attribuiti dubitativamente a Vittoria, ma nel 1869 MIchele Lopez li ritenne di zecca meridionale. Dopo tale data e fino all'articolo di Lucia Travaini del 1990, non si è più parlato di Vittoria, ma di "zecca incerta lombarda" oppure di una officina del Regnum Siciliae. E' stata avanzata anche l'ipotesi che possa trattarsi di un'emissione meridionale per il mercato del Nord Italia. Come si può vedere l'attribuzione alla zecca di Vittoria di questa moneta non è pacifica. Michael Matzke, per esempio, continua a non accettare tale attribuzione e ritiene che i vittorini citati da Salimbene de Adam siano le monete scodellate catalogate nel CNI IX, recanti il nome di san Vittore. Personalmente mi sento di escludere una loro fabbricazione nel Regnum, per il motivo che si tratta di un nominale tipicamente Settentrionale, il quale, per quanto ne so, non avrebbe circolato al Sud, per tutta una serie di motivi dei quali diversi sono già stati posti in evidenza. E difatti documenti che attestino la battitura di monetazione grossa d'argento nel Regnum Sicilae non mi pare che ne esistano, né tantomeno sono a conoscenza di rinvenimenti di queste monete in Meridione. Al contrario, i pochi dati di mia conoscenza riguardanti il ritrovamento di queste monete testimoniano, se non proprio la loro emissione, comunque almeno la loro circolazione nell'Italia Settentrionale. Questo fatto, unito al loro peso, tipico dei denari grossi dal valore di 4 denari imperiali della metà del Duecento, fa propendere per una loro coniazione al nord. Altre indicazioni, pro e contro, le potete leggere nell'articolo citato, al quale mi sento di rimandare ancora oggi nonostante abbia oramai dieci anni. Ad onor del vero devo però riconoscere che dati assolutamente probanti, in favore dell'emissione a Vittoria dei grossi con ritratto, non ne esistono. Tuttavia, sebbene sia possibile tutto e il contrario di tutto, personalmente credo che a questo punto degli studi si possa escludere una loro origine meridionale, e penso dunque che la vexata quaestio rimanga quella di capire a quale zecca dell'Italia Settentrionale la moneta in esame possa essere attribuita. Io continuo a ritenere che l'attribuzione a Vittoria resti sempre la più plausibile. A questo punto vi pongo una domanda che può sembrare banale ma che, se ci pensate bene non lo è affatto: Da che cosa, una moneta di Dodicesimo e Tredicesimo secolo, prendeva il proprio nome? Dal nome che vi era inciso? Dall'autorità che lo aveva emesso? O dalla località dove era stata coniata? Oppure da tutte queste cose insieme? O magari da altri fattori ancora? A proposito dei vittorini falsi, prodotti con il conio messo in vendita su e-Bay, ho avuto modo di vedere e studiarne almeno un esemplare. Dovrebbero essere stati prodotti almeno una quindicina di anni fa e, da quanto ho potuto constatare, si trattava di ottimi rifacimenti. Quello che ho visto io però aveva un peso molto più basso di quello degli originali, tanto da dare l'impressione che il metallo di cui era costituito il tondello potesse non essere una lega di argento. Un altro particolare che ne tradiva la falsità era il taglio, troppo "fresco" e, direi, "perfetto" per una moneta medievale. Ho anche la foto ma in questo momento non riesco proprio a recuperarla, mi spiace. A risentirci, Teofrasto1 punto
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