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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/08/15 in Risposte
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Taglio: 2 euro Nazione: Olanda Anno: 2006 Tiratura: 100.000 :yahoo: Condizione: BB Città: Milano6 punti
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Apro questa discussione in quanto è passato poco più di un anno da quando ho riscoperto questa passione e mi sembrava interessante, essendo relativamente nuovo in questo mondo, notare come sia cambiato il mio atteggiamento durante questo periodo travagliato, come la mia concezione della numismatica sia mutata e quali sono state le cause. E’ passato poco più di un anno da quando ho riscoperto questa passione e mi sono iscritto al forum e finalmente penso di aver trovato la mia strada. E’ stato un percorso tortuoso, pieno di svincoli ed esperienze, positive e negative, comunque tutte indispensabili e propositive al fine della creazione di una convinzione ben radicata. Inizialmente, preso dalla foga folgorante di chi riscopre qualcosa che piace ed interessa, dopo molto tempo di “letargo”, non vedevo l’ora di accumulare più tondelli possibile e “senza cognizione di causa”. Tralasciando qualunque aspetto storico mi basavo solo su valutazioni artistiche o economiche e, ai vari mercatini ai quali mi recavo, prendevo d’assalto gli album dei commercianti, acquistando senza senso e scoprendo poi di aver preso solo fregature. Successivamente, avendo acquisito qualche esperienza in più, ho tralasciato i banchi dei mercatini per concentrarmi solo sugli esemplari perfetti; ho quindi iniziato ad acquistare solo da periti, purtroppo e per fortuna trovando solo pochi tondelli di mio gradimento,prevalentemente comuni, e che fossero alla portata delle mie tasche. In questa fase ho iniziato ad interessarmi di storia, anche se in modo più marginale ed in forma di aneddoti. Un giorno, all’università, stavo impaginando un paio di foto di monete per il mio album in un momento di distrazione nel corso di una lezione moolto noiosa, ed una mia compagna di gruppo, Milanese, mi ha chiesto cosa stessi facendo; durante il discorso, non ricordo come, sono finito a parlarLe delle monete-gettoni coniate per l’esposizione di Milano ed è stato molto bello poter raccontare una storia e qualche aneddoto invece di fermarsi alla mera valutazione economica del tondello. Da questo momento ho iniziato ad apprezzare maggiormente la storia e a vedere la numismatica come realmente è.. Questa fase ha culminato col convegno di Verona l’anno scorso. Qui ho avuto la fortuna di conoscere di persona alcuni utenti del forum (prima non conoscevo altri appassionati, se non informaticamente parlando) ed è stata una bellissima esperienza; ho potuto così sentire punti di vista e acquisire pareri molto diversi tra loro, ho potuto osservare in mano (che è la cosa più importante per chi ha questa passione) splendide monete, che probabilmente non avrò tanto presto (se mai le troverò e vorrò/potrò acquistarle), oltre che ascoltare storie ed aneddoti molto interessanti da alcuni tra i più edotti in materia. A poca distanza dal convegno c’è stata un’altra svolta; un giorno mi sono recato ad un mercatino consigliatomi da mio padre, che si tiene una volta l’anno e si svolge relativamente vicino a dove abito. Girando per i banchi molte sono le monete che mi si parano davanti: italiane ed estere, d’argento, nichelio e rame, Euro, Romane, Veneziane e soprattutto del Regno; quasi nessuna è in condizione perfetta e quasi tutte hanno prezzi esagerati. Passo oltre e continuo il giro; arrivato quasi alla fine mi trovo davanti ad un banco che ha di tutto al di sopra e l’occhio cade dentro ad una piccola teca di vetro, più precisamente su una bustina di plastica ziplock dentro la quale mi pare di scorgere un qualcosa di tondo. Chiedo quindi al proprietario di mostrarmi la bustina e dentro trovo alcune monetine, tra le quali una abbastanza rara, della quale però non conosco nulla; chiedo il prezzo, tutto sommato giusto (strano), ringrazio e me ne vado col dubbio se acquistarla o no. Svolto l’angolo ed inizio a cercare di ricordare a memoria i particolari dell’immagine del catalogo per poterli confrontare con la moneta in oggetto; alla fine torno sul banco, la analizzo per un buon quarto d’ora, tratto un po’ e la porto a casa, col magone di aver acquistato un falso (in cuor mio sapevo essere vera ma essendo ancora acerbo, il dubbio restava). Dopo qualche giorno decido di fotografarla e di chiedere un parere quì sul forum, risultato: ricevo molti complimenti e la conferma di aver fatto un ottimo acquisto! La soddisfazione scaturita dall'acquisto di quel bb è stata per me mille volte superiore a quella provata acquistando i dieci fdc che la hanno preceduta. Molti sono gli utenti, le persone, che devo ringraziare per avermi indirizzato, per avermi fatto capire cosa è veramente la numismatica, cosa è importante e cosa è secondario. Anche stamattina, leggendo una stupenda discussione dell’anno scorso che mi era sfuggita, provo stupore e meraviglia di quanti aneddoti e quante emozioni susciti il parlare di una moneta, di quanto carica di storia essa possa essere e di come la fantasia galoppi nel leggere questi racconti, che sono forse più importanti della moneta stessa, in quanto sono ciò che la moneta rappresenta e porta con sé! Grazie a tutti, nessuno escluso, per l'anno passato! E scusate se vi ho annoiati. Buon 2015 a tutti!!4 punti
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E visto che ci siamo ecco altre due con illuminazione diversa.4 punti
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About these Peruvian word-dates, I’ll reproduce this entry that I had been working on in my notebook: *x: (A contemporary edition of) “The Numismatist” volume 31 (p347) editorialized against these word-dates, “...to most collectors the date is the all-important feature of an issue of coins. It is, in the main, the one thing that distinguishes a rarity from its more or less common associates...And any departure from the popular method of dating coins will be strongly disapproved by collectors...It may matter little to the Peruvians how their coins are dated. We cannot believe, though[] that her innovation will be adopted by other South American countries, and we sincerely hope that the United States will not be sufficiently carried away with the idea to even try the experiment.” But see “The Numismatist” of August 1918 (p359), after images of the new coins had arrived: “The new minor coins of Peru...are among the most attractive and artistic of the later issues of the South American republics...The most striking feature of this issue, and one which is really an innovation, is the spelling out of the date instead of using figures. In this instance at least, the appearance of the obverse is improved by this very unusual arrangement of the date.” (*) 5 10 or 20 Bottom-line is that from the articles in “The Numismatist” (a U.S. publication of record where numismatics are concerned), the design seems to be homegrown, and not an American product. Reason for the word-dates? Perhaps for aesthetic considerations, as suggested earlier in the thread. Certainly that seems to have been the happy result. But the coinage of 1918 is a departure of sorts, and it would not surprise me if the accent on the Spanish language may somehow be related to the political winds blowing at the time (war had been declared against Germany in 1917 and the more traditional aristocratic elite was fast losing its monopoly on power). I’m sorry I can’t be of more help—all I can do is nibble at the edges—but I hope some of this helps. And since I’ve quoted extensively from “The Numismatist,” I’ll leave this in English-only. ;) v.4 punti
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Credo che Crapanzano mi sia molto debitore di immagini e di informazioni :) All'Archivio di Stato di Torino ho rintracciato tutta la documentazione inerente la creazione dei biglietti di Credito, incluso il disegno del primo prototipo proposto da John Law a Vittorio Amedeo II. Come sempre, ho messo a disposizione di tutti coloro che me ne facevano richiesta tutta la documentazione in mio possesso, cortesia non ricambiata.... Questo è il disegno autografo di John Law: E questa è la mia ricostruzione del prototipo non emesso:4 punti
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@@tognon questo è il classico errore che fanno tutti... io le ginocchia non le guardo neanche più! Troppa sofferenza di conio. Bisogna guardare i capelli ;) Inoltre vi do un consiglio generale: fate sempre attenzione a non comparare mai i 39 XVII con i 39 XVIII , sono due coni diversi La moneta di diego è SPL o SPL+ (da valutare in mano l'entità del graffio che parte dalla foglia ed arriva sul petto dell'aquila). Un esempio di bassa conservazione, con il re calvo, e l'aquila con le ginocchia perfette, lo trovi qui sotto3 punti
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Ciao a tutti, ecco il programma di quest'anno degli Stati Uniti. http://catalog.usmint.gov/full-product-schedule-2015.html?cm_mmc=ExactTarget-_-Campaign-_-Welcome+Master-_-2015+product+schedule+Title&utm_source=Campaign&utm_medium=EMAIL&utm_content=2015+product+schedule+Title&utm_campaign=Welcome+Master In attesa dell'oncia!2 punti
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Come è noto, John W. Scott acquistò nel 1879 il conio del rovescio della moneta Confederata (il dritto, con la Libertà seduta, era andato perso) ed ebbe l'intuizione di usare come tondello i mezzi dollari 1861 coniati a New Orleans, mantenendo il lato con Liberty, e imprimendo sull'altra faccia il conio Confederato. Poiché però il bordo si stava deteriorando sopra la ER di AMERICA, Scott aveva paura che il vecchio conio Confederato si rompesse del tutto durante le operazioni di coniazione. Decise quindi, prima di usarlo per coniare i mezzi dollari, di produrre 500 gettoni in metallo bianco che, pensava, avrebbero causato una minor usura del conio. Così, avrebbe avuto comunque qualcosa da offire, nel caso in cui il conio si fosse irrimediabilmente rotto. Questi gettoni furono venduti da Scott al facciale, 50 centesimi al pezzo ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- As is well known, John W. Scott purchased in 1879 the die of reverse of the Confederate half (the obverse, with the Seated Liberty, had been lost) and had the insight to use as coin blank, half dollars minted in 1861 in New Orleans, keeping the side with Liberty, and impressing on the other side the Confederate die. Because the rim was crumbling slightly above the ER in AMERICA, Scott was afraid that the old, somewhat rusty, Confederate die would break during the striking process. So he would have at least something to offer if the dies broke while coining the 500 Restrike half dollars, he first produced 500 tokens struck in white metal, which he believed would cause less wear on the die. Scott sold these tokens at face value, 50 cents per piece ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- I gettoni presentano un lato con l'iscrizione 4 ORIGINALS struck by ORDER of C.S.A. in NEW ORLEANS 1861 (From Original Die Scott) L'altro lato è quello del mezzo dollaro Confederato originale petronius2 punti
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Austria 1 Kreuzer - Franz Joseph I KM# 2186 Rame Ci vediamo nel 1865! :)2 punti
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io ci vedo un pastorale https://www.google.it/search?q=viviers+anonyme+denier&biw=1366&bih=643&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ei=psWuVITOCtPratTPgcAM&sqi=2&ved=0CAYQ_AUoAQ2 punti
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:pleasantry:beh , chi legge può non sapere ciò ed è meglio specificare :good:2 punti
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Non lo sò se salirà ma sicuramente non rimarrà ad un paio di euro. In questa conservazione io non l' acquisterei ma se proprio la vuoi, io non tirerei fuori più di 5 euro, la conservazione non è eccelsa2 punti
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Scusa, non capisco l'assioma: "Non può essere falsa perche' 10 centesimi ape falsi non ne ho mai visti"! In primo luogo e' un atto di presunzione. In secondo luogo il mercato e' PIENO di falsi di api del 1919. In terzo luogo sarebbe il caso di non fuorviare i lettori del Forum con affermazioni non veritiere. Grazie2 punti
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Che bella discussione, complimenti... questo è l'esempio lampante di come la collaborazione e la condivisione delle informazioni possa creare qualcosa di importante ed utile a tutti. Se mi è concesso, desidero fare un piccolo OT di natura storico-genealogica che mi sta molto a cuore ispirato dalla moneta di questo post... Tra le mie tante passioni oltre la numismatica un posto speciale lo dedico alla ricerca della storia della mia famiglia e dei miei antenati. In quasi vent'anni di ricerche ho trovato oltre 350 persone da cui discendo in linea diretta (quindi non cugini, zii od altro.. sol nonni, bisnonni, trisnonni ecc.). Tra le mie ricerche ho scoperto che un ramo diretto della mia famiglia è in antichità originario di Brisk o Brisca, piccolo sobborgo vicino ad Antivari immerso nelle montagne a confine tra l'Albania ed il Montenegro, da sempre e tuttora popolata da genti soprattutto di etnia albanese. Questi miei antenati di fede cattolica combatterono fieramente contro l'invasore turco durante l'epica resistenza guidata dal Castriota, resistendo fino al 1726 quando a fronte dell'impossibilità di continuare a fronteggiare il nemico ottomano chiesero protezione ed asilo ai veneziani anch'essi in rotta con i turchi. Accolti inizialmente a Cattaro, forno poi convogliati dal provveditore generale della Serenissima Nicolò Erizzo presso Zara in una località di nuova fondazione che da lui prese il nome: Borgo Erizzo, detta anche Arbanasi. Tale colonia di lingua e tradizione albanese sopravvive ancora oggi nella piccola comunità locale, mescolata ed assimilata in massima parte dalla altrettanto piccola comunità italiana che ancora sopravvive nella serenissima città di Zara. Qui i miei antenati si stabilirono, edificando il borgo e mantenendo le proprie tradizioni. Da questo ramo nel 1940 nascerà mia nonna materna, che dopo la guerra sarà costretta ad abbandonare la città su pressione dei croati filo titini unendosi così a coloro che hanno visto le proprie radici estirpate dalla terra di Dalmazia. I registri a partire dall'epoca della migrazione a Zara (1726/1730) sono ancora conservati all'archivio centrale di stato croato, e sono in larga parte consultabili addirittura via internet. Non vi dico l'emozione che si prova nel leggere e ritrovare le vicende dei propri antenati su quei libri così intrisi di storia... mai avrei immaginato di avere origini così lontane, nella mia famiglia si erano perse le tracce di queste vicissitudini già da diverse generazioni. Vedere quella piccola moneta con la sua storia sulle spalle mi fa pensare a tutte queste vicende, a questi uomini rudi ed impavidi che non si sottomisero al giogo dell'invasore e preferirono abbandonare, ancora una volta le proprie terre e radici per piantarne di nuove in luoghi lontani. La storia come sempre si ripete, ma a volte per fortuna anche agli umili è data la dignità di sopravvivere nel cuore di chi dopo quasi trecento anni ha finalmente riscoperto la loro storia. Ed io oggi sono felice di potervela raccontare.. In allegato vi mostro il documento più antico che ad oggi ho trovato, l'atto di nascita datato 3 maggio 1726 del primo figlio nato a Zara del mio antenato Lek Pero Marghicevich, proveniente dal villaggio di Brisca d'Antivari. Sperando di non avervi eccessivamente tediato con queste mie righe, saluto tutti cordialmente. Complimenti ancora per l'ottimo lavoro su questo post a tutti voi.. Marco2 punti
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Report finale delle ferie natalizie... oo) Categorie completate: 1- Sede Vacante 1724 http://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-SV1724 2- Sede Vacante 1730 http://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-SV1730 3- Sede Vacante 1740 http://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-SV1740 4- Innocenzo XIII (1721-1724) http://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-INXIII 5- Benedetto XIII (1724-1729) http://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-BXIII Per avere il quadro totale di tutti i pontificati dal 1700 in avanti, mancano solo le zecche di Gubbio e Ravenna per Benedetto XIV, le altre zecche, in particolare Roma con la sua cospicua produzione, sono complete: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-BXIV Ciao, RCAMIL.2 punti
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E' solo una curiosità :) Stavo sistemando qualche monetina del Perù e su questa non trovavo la data tra l'altro la sua bassa conservazione non mi facilitava il compito.... Avevo dimenticato che le monete da 5-10 e 20 centavos coniate a Philadelfia (anche a Lima) dal 1918 al 1944 (di questa stessa tipologia) riportavano la data per esteso! :D (tabella prelevata da numista)1 punto
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Per 1944 10-centavos: "...CUARENTICUATRO" (zecca di Lima); "...CUARENTA Y CUATRO" (zecca di Philadelphia) :) v.1 punto
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@@antoniof Scusa ma voglio sperare che tu non abbia aperto questa discussione per pubblicizzare un tuo annuncio. Nei giorni scorsi mi pareva di ricordare qualcosa e me lo sono andato a cercare, hai scritto di averne appena trovato due.......................... http://www.lamoneta.it/topic/92946-italia-euro-difficili-da-reperire-in-circolazione/page-211 punto
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@claudioc47, buonasera, che dirti....uno spettacolo....veramente meravigliosa. Anche stavolta hai fatto centro. Per la piastrite? Sei senza speranze, per te non ci sono rimedi!!! Hahahaha Ciao, Sergio.1 punto
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Per i miei gusti hanno già offerto anche troppo, capirei se fosse bella, ma questa è conciata davvero male. P.s hai visto che il venditore si chiama come te....1 punto
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Brutta così non credo andrà molto più su dei 3 Euro a cui è adesso. FDC le vendono (o per meglio dire, ci provano) anche sui 20-25 Euro, così circolate se ne vedono spesso sulla baia e ben difficilmente (quasi mai, da quel che ho visto, a meno ci sia stata una rivalutazione negli ultimi 2- 3 mesi) arrivano a 5 Euro. Onestamente lascerei perdere, non vedo il senso di comprare una moneta tutt'altro che rara (e che magari domani troverai in circolazione) in condizioni così pietose. I FDC li vendono a prezzi irragionevoli, ma almeno lì hai la scusa che in circolazione i FDC oggi non li trovi di sicuro. Cmq con i soldi a cui di solito vendono il solo 5 cent (o poco più), con un pò di pazienza ci compri l'intera divisionale di quell'anno.1 punto
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Biglietti della prima emissione (1746) provenienti da collezioni antiche 100 LIRE 1746: oltre ad alcuni esemplari emessi con numero di serie superiore a 25.000, sulla cui autenticità è lecito dubitare, dovrebbero esistere 10-15 regolarmente esemplari emessi, tra i quali: n. 77, venduto dalla Casa d’Aste londinese Spink nel 1994 ad un collezionista italiano n. 1915, proviene dalla collezione Carannante n. 3004, proviene dalla collezione Volonté, ora di un collezionista milanese. 200 LIRE 1746: dovrebbero esistere cinque esemplari regolarmente emessi, tra i quali n. 811, offerto dalla Casa d’Aste londinese Spink nel 1994 e rimasto invenduto. Sono noti i seguenti biglietti da 200 lire che appaiono come regolarmente emessi, ma non possono esserlo, in quanto recano numero di serie superiori a 12.500: 12533 (ex collezione Carannante), 12.630 (ex collezione Gamberini), 12.715 (ex collezione Cesana), 12.830 (ex collezione Volonté), 12.928 (noto collezionista milanese). La presenza di questi biglietti in collezioni storiche fa supporre che già vari decenni or sono si sia provveduto a falsificare alcuni biglietti già predisposti con tre firme ma per i quali non ci fu mai alcuna autorizzazione alla loro emissione, imitando la quarta firma. 500 LIRE 1746: dovrebbero esistere tre soli esemplari regolarmente emessi, tra i quali: n. 144, ex collezione Volonté, ora di un collezionista milanese n. 1935, da collezione storica recentemente recuperata. 1000 LIRE 1746: dovrebbero esistere circa 12-15 esemplari regolarmente emessi, tra i quali: n. 4, ex collezione Carannante n. 5, venduto dalla Casa d’Aste londinese Spink nel 1994 adun collezionista italiano n. 71, ex collezione Mancini n. 315, collezionista milanese n. 366, in possesso di noto commerciante torinese n. 385, venduto da Numismatica Senigallese nel 1992 a noto commerciante torinese n. 444, ex collezione Cesana 3000 LIRE 1746: dovrebbero esistere 8-10 esemplari regolarmente emessi, tra i quali: n. 1, ex collezione Antoci, ceduto a Brancaleon (1976), ceduto a Marconi (1977), ceduto a Berth Hallstroem (Gallerie de Monnaies, 1978). n. 65, collezionista milanese n. 119, ex collezione Gamberini n. 134, già in possesso di noto commerciante torinese n. 136, collezionista milanese n. 187, già in possesso di noto commerciante torinese n. 194, ex collezione Mancini1 punto
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Al rovescio S.Lucia Vergine e Martire. Olivieri incisore (su entrambi i lati). @@francesco77 quale sarebbe lo spazio temporale dove poterla collocare?1 punto
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per me si può dare anche FDC pieno su questo minuscolo grammo di rame! in gran parte rosso (di quelli naturali) ... ottima pescata! ;)1 punto
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Dì a tutti la verità, il tablet lo usavi fino ad un mese fa come lo utilizza questo signore nel video. :rofl: :rofl:1 punto
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@@oedema effettivamente il libro è proprio ben fatt,, Enzo e Alberto hanno fatto un bel lavoro. L'ho utilizzato per la compilazione del catalogo per Ruggero II, Ruggero I, Roberto il Guiscardo, e ora sto proseguendo con gli altri Principi Normanni nelle relative zecche. E' completo con tutti i riferimenti bibliografici e quindi aiuta molto per eventuali ricerche. E per ultimo ha un prezzo basso.1 punto
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Mi pare che sia uno di quelli che un venditore siciliano(?) vendeva come " altissima riproduzione" su ebay un paio di anni fa ,o giù di lì. Non dovrebbe essere difficile rintracciarlo.1 punto
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Fortuna...chiamala per quello che è,una bella "botta"... :pleasantry: :rofl:1 punto
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Ti ringrazio, ma non è che il sottoscritto sia così ferrato in verità. Comunque, quella come altre monete conferite, sono state stimate dagli esperti della ditta. Le stime sono state accettate dal proprietario, cui bastava riprendere mediamente quanto speso, e messe in vendita. Vuol dire che se per una volta i prezzi sono stati non troppo elevati, ne avranno "goduto" gli acquirenti. Meglio così. Ma ti assicuro che per quanto so in questo caso non ci sono dietrologie o sospetti da avanzare. ;)1 punto
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Riprendendo una vecchia discussione trovo sempre ben spesi i soldi in cataloghi e libri come questi, infatti sono una fonte di informazioni enormi dove il lavoro svolto dagli autori di questi volumi arricchisce sempre più la numismatica.1 punto
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Restbazar qualche tempo fa ha venduto questo strano sesterzio di Antonino che presentava un tondello da medaglione: http://www.ebay.fr/itm/221631774836 Ritengo fosse un falso di alto livello, non so se ottenuto con resine al bronzo o con altre tecniche, lasciava un'impressione strana e ne parlai anche con @@centurioneamico Riguardo invece all'utente francese 2014.deden, sui forum francesi è opinione diffusa che sia lo stesso proprietario della collezione a suo tempo conferita a CGB e poi ritornatagli per gravi problemi di autenticità, che ora prova a vendere le monete singolarmente e in autonomia su Ebay.1 punto
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a parte che la patina và a gusti, comunque è un plus valore e non il contrario, in più se piace.........tanto meglio.1 punto
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Interessante. Sono comunque passati 7 anni dalla vendita NAC e non so in che mani stava. Se era di un collezionista, sicuramente poteva provare ad esitarlo in modo migliore. Non so quale dietrologia ci possa essere. Resta il fatto che è stato venduto a 15.000 dollari, che non sono bruscolini…. anche se sempre meno agli altri due pezzi. Un prezzo forse più corretto e direi "umano".1 punto
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Diciamo che quello che fa riconoscere una data moneta od una banconota anche ad un bambino è solamente l'effetto d'insieme. I numeri romani per esempio sono utilizzati abbondantemente sulle banconote USA di fine '800, sono interessati quasi tutti i tagli (V-X-XX) e sono usati anche quelli più inusuali come - L - C - D - M - Valori in numeri romani anche sulle monete cubane. E' come se fosse un invito a porre maggiore attenzione a quel che si ha in mano. Interessante questa parte dello scritto di villa: Ma il conio del 1918 è una partenza di sorta, e non mi sorprenderebbe se l'accento sulla lingua spagnola possa in qualche modo essere correlato ai venti politici che soffiano al momento (guerra era stata dichiarata contro la Germania nel 1917 e l'aristocratico più tradizionale elite stava rapidamente perdendo il suo monopolio sul potere). Ho usato il traduttore naturalmente :D Potrebbe essere molto di più di una semplice scelta estetica... ma non conoscendo quello che ci sta veramente dietro inutile continuare ad ipotizzare. Una cosa è certa, per i collezionisti che fanno pure le annate nel maneggiarle, postarle e risistemarle al loro posto... :blink: è un macello! :rofl:1 punto
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@@oedema, Ciao Amedeo, scusami, mi sono un pò perso nella discussione...gli ultimi post riguardano, quindi, il follaro di Ruggero II°...A tal proposito, qui ci potrebbe dare una mano @@vox79 direttamente coinvolto. Il follaro di Ruggero II°, viene classificato nel libro di D'Andrea/Contreras: The norman's coins of the Kingdom of Sicily, al n. 141 e così descritto..Follaro 1135-1137 o 1137 -1339. al Diritto, monogramma REX (Roger King) e busto maschile; al Rovescio Busto di San Pietro, con ai lati lettere S P indicanti San Pietro.. Ti Saluto1 punto
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Buona giornata @@slapdash84 Ma che bella storia! Complimenti. Complimenti alla tua tenacia nell'aver voluto e potuto ripercorrere a ritroso la storia della tua famiglia e grazie per averci reso partecipi di tutto questo. Grazie ad una piccola moneta, siamo arrivati a conoscere uno "spaccato" dettagliato di storia uscito dall'alveo del tuo privato; è storia comune a tanta gente che, solitamente, non si legge nei libri della "grande" storia; o forse, la si può solo intuire. Quella che ci hai raccontato, adesso, non è più la tua storia, ma nostra. saluti luciano1 punto
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E' un'idea interessante, ma per questione di tempo ed altro non posso prenderne parte. Se è gradito però potrei dare qualche suggerimento e/o critica a un eventuale testo già preparato sulla storia contemporanea nella parte Europa & unione monetaria, qualora il progetto partisse e arrivasse fino a quel periodo.1 punto
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Andando sui biglietti di Carlo Emanuele III, credo che ormai ben oltre il 50% di tutto quanto c'è in commercio (ma oserei dire che forse è il 90%!) sono biglietti non emessi, ai quali furono apposti numero e firme false, ritagliati della "coda" e venduti nel mercato del collezionismo. Questo grazie a un grosso archivio di biglietti non emessi apparso circa 15 anni fa. A suo tempo ci confrontammo con Gavello e giungemmo entrambi alle stesse conclusioni. Con un po' di esperienza, si riesce a distinguere se le firme apposte sono o non sono autentiche (l'inchiostro antico ossida la carta e forma un rilievo che con l'unghia si può percepire) ma per chi non ha la necessaria esperienza è difficile distinguerli. Poi ho trovato numero ripetuti anche su biglietti venduti da grosse aste: ovviamente si tratta di falsi.... Andando sulle grosse pezzature (500, 1000 e 3000 lire) gli autentici sono pochissimi. Ma sono molto pochi anche nelle pezzature da 50 e 100 lire. Alla metá del '700 si trattava di cifre importanti, che vennero poi incassate quando i biglietti uscirono di corso, e non "dimenticate" tra le pagine di un libro....1 punto
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Io la penso in questa maniera: la moneta è sfuggita agli autori del Corpus (o meglio trascritta, ma non in maniera corretta, cioè differenziando lo stemma, può accadere); nel CNI sono state trascritte tutte le varianti possibili, di monete in collezione e di altre collezioni, non solo di stemma ecc.ecc. quindi non penso che sia stata una linea da seguire (nel CNI ci sono tutte) cosa invece che hanno fatto gli autori del PR (scrivendolo anche all'inizio del volume); questi ultimi, per come la vedo io, ma posso anche ragionare in modo non corretto, se avessero trovato alla nr. 59 da te indicata una trascrizione di uno stemma diverso l'avrebbero riportato sicuramente (come hanno fatto per tutte le altre) ....... o se avessero avuto in mano le due monete diverse per lo stemma. Il DAP invece, al momento della stesura, avendo in mano (o meglio, controllando) anche il Cagiati, (lo hanno fatto anche con altre monete) hanno riportato una moneta non riportata dal CNI (dove c'è), PR e dal MIR e non trovandola mai citata, hanno inserito R5 Ma alla fine del discorso, quello che conta è che si è data una corretta catalogazione ad un'altra moneta Napoletana.1 punto
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Io credo che sul forum ci sia una ricchezza incredibile sia culturale che interiore che bisogna cercare di tirar fuori, vedo che stanno uscendo sempre più utenti che dimostrano che oltre ad aver voglia e passione per l'approfondimento scientifico, sono molto portati a vedere anche l'aspetto umano e interiore delle persone, il che aiuta e contagia gli altri, è quello che ho sempre cercato di fare anch'io da quando sono sul forum e se questo continuerà con altri non posso che esserne contento....., d'altronde questa tendenza si era ben vista quando 17 ragazzi scrissero nel Concorso " Nascita di una passione ", capimmo che eravamo di fronte a giovani numismatici capaci di vedere anche oltre il valore venale di una moneta.....e credo che se rileggerete ogni tanto quegli elaborati come questi ultimi post che stanno uscendo in Piazzetta, capirete che tutto questo può rappresentare un grande Spot per la numismatica italiana, per i giovani, per il forum... Se capirete che oltre il quanto vale, che conservazione ha, che rarità ha, c'è anche la domanda ma cosa c'è dietro a questa moneta, cosa rappresenta e che messaggio trasmetteva forse avrete capito quello che io chiamo l'altro lato della moneta, la moneta che è storia, testimonianza, memoria, identità e sono sicuro che tutto questo vi gratificherà e vi appagherà....molto....1 punto
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Certamente andrebbero rappresentati tutti e tre i sovrani: scegli quello che secondo te ben li rappresenta nello specifico e .... "vai dove ti porta il cuore" ... :)1 punto
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Denaro tornese, anonimo, attribuito a Neri Acciajuoli I e successori (1388-1394) D/ + GVI DVX ATENES / croce patente R/ ThEBANI CIVIS / castello tornese zecca di Tebe - peso indic. 4,43-0,84 gr. Malloy 105-1071 punto
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Una volta dovevo comprare diverse monete per un totale di 16 euro, gli volevo dare 21 in modo che mi dovesse dare 5 euro di resto. Mi disse che li voleva giusti e che dovevo farmi un giro per scambiarli e tornare con i soldi giusti.. Le monete gliel'ho lasciate li mandandolo a quel paese.. Mi sono fatto l'idea che in italia molte aziende chiudono è vero per la crisi, ma anche per incompetenza dell'imprenditore.. potrei fare molti esempi.1 punto
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Ritornando per un attimo all'Istituto delle Belle Arti, perchè la materia ci interessa, Vi posto un estratto del Bollettino del Circolo N.P. riguardante Filippo Rega, se leggete tra le righe (di questo ottimo lavoro condotto dal sottoscritto e Francesco) noterete che in questo istituto, tra le altre arti, si insegnava anche ad incidere.....e sapete a chi venne affidato il compito di istruire gli allievi ? ..... proprio al Rega, e tra questi allievi uscirono il fior fior degli incisori della zecca napoletana che ogni giorno vediamo i loro nomi incisi sulle medaglie. Ragazzi qui davvero s'impara moltissimo.1 punto
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Due bei didrammi in lizza nell’imminente Triton XVIII. Session 1, Lot 444 KINGS of MACEDON. Philip II. 359-336 BC. AR Didrachm (19mm, 7.16 g, 7h). Pella mint. Struck circa 354/3-349/8 BC. Head of Herakles right, wearing lion skin / ΦIΛIΠ-ΠOY, Philip, wearing kausia, chlamys, tunic, and boots, raising right hand and holding rein in left, on horseback left; tiny Δ below raised foreleg, facing head of Helios below horse’s belly. Le Rider, Monnayage, p. 18, 4 = BM Museum no. 2002,0101.1503 (same dies), otherwise unpublished. Good VF. Well centered strike. Very rare denomination, the second and finest known for this issue. From the Patrick H. James Collection. Ex Triton XII (6 January 2009), lot 166. Stima $1500, quotazione attuale $3750. Session 1, Lot: 448 Le Rider Plate Coin Ex Abecassis Collection KINGS of MACEDON. Philip II. 359-336 BC. AR Didrachm (17.5mm, 7.06 g, 9h). Amphipolis mint. Struck circa 355-349/8 BC. Head of Herakles right, wearing lion skin / ΦIΛIΠ-ΠOY, Philip, wearing kausia, chlamys, tunic, and boots, raising right hand and holding rein in left, on horseback left; bow below raised foreleg. Le Rider 174b (D80/R144 – this coin, illustrated); SNG ANS –; SNG Alpha Bank 281 (same dies); SNG Copenhagen Supp. 110 (same dies). Good VF, attractive old collection toning. Extremely rare, one of only three published, only this example in CoinArchives, none in ANS photofile. From the collection of the Money Museum, Zurich. Ex Leu 81 (16 May 2001), lot 176; R. Abecassis Collection. Stima $5000, quotazione attuale $4250. Chissà come finirà domani. Comunque una bella lotta. apollonia1 punto
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