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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/26/15 in Risposte
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Quando trovo di questi bei cc non posso fare a meno di metterli anche se sono pigro a cercare la tiratura :unsure: Taglio : 2 euro CC Nazione : finlandia Anno: 2008 Tiratura : 1.467.900 Condizioni : bb Città: Codigoro ( fe )5 punti
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VI COMUNICO CHE IL 7° CONVEGNO NIP SI SVOLGERA' A MILANO il 28 MARZO 2015 dalle 10 alle ore 18 la parte esposizione commerciale dalle 14 alle ore 18 la parte conferenze numismatiche Parallelamente al Convegno commerciale che si terrà nella splendida e centrale location del Circolo della Stampa di Milano, Corso Venezia 48, Palazzo Bocconi, si svolgeranno alcune conferenze con tematiche collegate all'imminente manifestazione di EXPO 2015 Il convegno viene organizzato con la collaborazione della Società di Investimenti Azimut e con la collaborazione e partecipazione delle tre importanti realtà numismatiche fondate a Milano, NIP, SNI, CCNM affiancate nell'organizzazione dell'evento. Al mattino alle ore 10 sempre di sabato 28 marzo presso la Sala Weil Wess del Castello Sforzesco si svolgerà l'Assemblea Ordinaria della Società Numismatica Italiana. Quindi una giornata di full immersion numismatica il 28 marzo a Milano dove si uniranno l'Assemblea SNI, la parte commerciale NIP, la parte culturale con le conferenze, dovrebbe essere prevista anche una piccola esposizione e non verrà trascurata la parte conviviale per gli intervenuti all'evento del forum. Allego la locandina dell'evento dei NIP, seguiranno dettagli sulle conferenze e sugli aspetti organizzativi, grazie e buona serata a tutti.....4 punti
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ecco in arrivo un altro bani rumeno, in questo caso da 5 bani del 1867 :)4 punti
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Io c'ho provato in tutti i modi ma non riesco a fare una scansione in cui la data si veda bene. Allego l'immagine migliore... almeno si vede il 7 finale. Vi assicuro che dal vivo la data si "percepisce" abbastanza... ma lo scanner appiattisce tutto e io meglio di così non riesco a fare. Ad ogni modo l'hanno coniata solo nel 1867 quindi non credo ci siano troppi dubbi... Sentite il pubblico dagli spalti... "Rot-ta-me!! Rot-ta-me!! Rot-ta-me!!" Romania 10 Bani - Carol I Bronzo KM# 44 punti
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Partecipo al 1867 con questa moneta di Napoleone III:4 punti
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ahahahahahahahah ma dai che la pagina è divertente, leggerla mi ha fatto sorridere non compatiamo, ma impariamo a prendere le cose con ironia e a ridere di noi stessi.. altrimenti sembriamo sul serio degli ottuagenari (o dei deceduti, almeno nello spirito ;) )3 punti
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E’ esistita, agli inizi della mia collezione – ma credo non solo per me… - una fase di innamoramento, quasi adolescenziale, nella quale ho acquistato pezzi che oggi, magari, non comprerei più. E' probabile che tu stia attraversando quella stessa mia fase. Credimi, è un buon segnale: vuol dire che c’è passione, e passione vera. Quella passione che oggi ti spinge ad acquistare pezzi "imperfetti" e che domani ti porterà a cercare di migliorare ogni singolo pezzo della tua collezione. Certo, oggi il collezionista adolescente è soggetto a maggiori tentazioni, perché acquistare è più semplice di vent’anni fa: non è necessario neanche uscire da casa per farlo ed il canto delle sirene giunge da più lati. Ma è anche vero che oggi l’adolescenza dura meno di vent’anni fa: il forum serve anche a crescere, attraverso i consigli di chi ha – suo malgrado, perché ciò significa che comunque un po’ di tempo è passato – oltrepassato il tempo delle mele. Personalmente, credo che ci si cominci a preoccupare di un eventuale valore per un’eventuale rivendita, solo nel momento in cui la collezione diventa importante dal punto di vista dell’impiego economico e l’età anagrafica comincia ad insinuare, nella testa del collezionista, i primi dubbi circa l’appartenenza o meno alla categoria degli Highlanders. Poiché credo – dopo accurati esami - di non appartenere a tale categoria, solo da un po’ di tempo cerco di “acquistare responsabilmente”. Ma di medaglie come la tua, e anche peggiori, sai quanto ne acquistate? Molto più che parecchie. E la cosa bella è che mi piacciono più di prima.3 punti
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E direttamente dalla serie : Vai col ROTTAME !!! USA 5 Cents. shield ( 1866-1883 ) 1867 tipologia senza raggi3 punti
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Cogliendo l'occasione, visto il magnifico esemplare chiuso da Angelo postato poco tempo fa, vi propongo un altro esemplare sempre in conservazione davvero inusuale della stessa moneta, per farvi notare il particolare del baffo che in entrambi i casi risulta leggermente schiacciato e non perfettamente impresso, anche se l'effetto é leggermente accentuato dalle fotografie rispetto alla visione "manuale". Come é mio uso fare in questo forum, l'esemplare che posto non é disponibile per la vendita, ma anzi già riposa da qualche tempo presso una collezione prestigiosa.2 punti
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Ogni tanto devo pur mostrarci qualche pezzo della mia collezioncina. Opus: Luigi Arnaud Per l'istituzione delle mense pubbliche a Palermo e Messina nel 1843 ............ UNICO ESEMPLARE CONOSCIUTO, PIOMBO. Come mai al rovescio troviamo il cavallo e la trinacria? Vediamo cosa mi sapete dire .......... Grazie mille. Questo è un quesito per @@Rex Neap Medaglia datata 1843 ma coniata nel 1853, perchè secondo te?2 punti
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Buonasera a tutti! Oggi, dopo qualche settimana di impaziente attesa, finalmente ha visto la luce il monetiere artigianale realizzato su misura per le mie esigenze da un bravissimo artigiano della zona, che in queste settimane ha creato un qualcosa di perfetto per quelle che sono le necessità della mia tipologia di collezione. Struttura in legno massello (massiccio! il monetiere finito pesa 14 kg da vuoto...) con dodici cassettini contenenti ognuno 12 monete della dimensione di una piastra (ho preferito fare tutti i cassetti con gli alloggiamenti identici), fondo del cassetto in bel vellutino rosso, stemma con le chiavi di san Pietro incrociate sul fronte (è una chicca, ci tenevo!), l'ho voluto al naturale senza verniciature per permettere al legno di respirare e per dare alle monete un ambiente il più possibile naturale dove riposare e patinare nel tempo. Come nel mio precedente album continuo a corredare ogni vassoio con la scheda del relativo pontefice, sul retro della scheda invece sono presenti i dati delle singole monete contenute in corrispondenza di ciascun alloggiamento... un cartellino dalla duplice funzione quindi. Inutile dire che sono felicissimo, che differenza rispetto alla plastica degli album... E ora... non resta altro che riempirlo! :blum:2 punti
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Buon lunedì sera a tutti passando oggi in banca ho rispolverato il più datato plateau di aurei, ancorché tra quelli anagraficamente più recenti. Si tratta delle monete d'oro di Umberto I di Savoia, il Re Buono, sul trono del giovane regno d'Italia dal 1878 al 1900 e assassinato a Monza dall'anarchico Bresci. Vi propongo oggi uno dei grandi moduli da 100 lire, e precisamente la seconda data più rara, il 1891. Questa monetazione è considerata esteticamente monotona, e questa affermazione non mi trova del tutto in disaccordo, ma Vi assicuro che in mano danno belle sensazioni, soprattutto considerando che si tratta soltanto, in questo caso, di 209 esemplari coniati. Ricordo che il buon Bazzoni diceva che - sia del 1880 che del 1891 - ci sono in circolazione praticamente tutti i pezzi usciti dalla zecca, il che rende queste monete relativamente meno rare. Effettivamente tutti i cataloghi danno questa moneta come R3 mentre emissioni Savoia accreditate di ben altri e maggiori quantitativi sovente raggiungono il grado di rarità superiore. Lascio ai Vostri commenti in merito alla conservazione questo monetone, che è in collezione da tempo immemorabile (pensate che me la ricordo da bambino, fine anni '60) e che fu periziata Numismatica Ottolini - su mia richiesta - nell'anno del signore 2003. Il bordo presenta un leggero colpetto a ore 6 del D, per il resto è del tutto integro, così come i rilievi, e presenta un discreto lustro di zecca con minimi graffietti nei campi, pur non avvicinandosi, naturalmente, al FDC. Un saluto al Forum min_ver2 punti
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Buona serata Moneta godibilissima e che non sfigura in una collezione, io gli attribuirei BB , (anche se per me le classificazioni codificate "stridono" un po' per monete di questo tipo ed epoca) Hai notato l'anellino " ° " posto sotto il gomito sinistro del Cristo Pantocratore? E' il così detto "segno o punto segreto" del Massaro. Il tuo, nella tavola del Papadopoli è rappresentato dal nr. 12 (ce ne sono censiti 28 tipi differenti, ma ne sono stati trovati altri...). Il "segreto" non stà nel fatto che ci sia il segno (che si vede) ma non ci sono pervenuti scritti che, in questa epoca, abbini il segno al nome del Massaro. :pardon: luciano2 punti
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Buon pomeriggio Nel periodo al quale fai riferimento, era difficile che un "popolano" andasse a fare la spesa con un grosso; questa moneta era specifica per le grosse (appunto) transazioni, la gente comune usava i "piccoli" cioè i denari. Erano proprio due valute distinte che avevano circuiti differenti, pur potendo, all'occasione, integrarsi. Ti allego il link di una discussione di qualche tempo fa e relativa al soldo che percepivano i marinai .... già ti può dare un'idea; se questa sera trovo altro .... integro. :pleasantry: http://www.lamoneta.it/topic/80112-il-soldo-dei-rematori-di-galea/?hl=%2Brematore#entry867017 saluti luciano2 punti
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buon inizio settimana a tutti...(molti problemi per postare foto?!)....non e sezione giusta ma la metto li,questa moneta di Filippo detto il "bello",26mm per 3.57grammi d'argento.....per pareri su la sua Zecca,e datta...ma anche per convidere il piaccere di vedere una bella moneta ricca de le sue gravure.....2 punti
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______________ 1867 Russia Alessandro II° (1818-1881) 10 Kopechi - Argento .4802 punti
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______________ 1867 Stati Uniti d'America Presidente dal 1865 al 1869 Andrew Johnson (1808-1875) 3 Cent. - Rame/Nickel2 punti
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Buonasera a tutti, è da quando ho iniziato a collezionare che sento, giustamente, sottolineare l'importanza di un adeguata raccolta cartacea di cataloghi d'aste. Ed è da quando ho iniziato a pensare ''e si, dovrei comprarne qualcuno'' che ho avuto dei dubbi e dei problemi: - Quali compro? - Quali saranno le aste in cui sono passate monete importanti per la monetazione che seguo? - Quanto materiale ci sarà in quel catalogo che effettivamente mi può interessare? Certo, se il budgtet fosse illimitato, la soluzione sarebbe comprare tutto quello che passa sotto mano e valutarne dopo la pertinenza con i propri interessi....... purtroppo questa soluzione non è al momento fattibile, quindi l'alternativa potrebbe essere questa: utilizzare questa discussione per fornire (grazie al buon cuore di chi ha già' i cataloghi ) una recensione a cui fare riferimento. Schematizzando le informazioni fornite, la rilevanza del catalogo emergerebbe poi da se, senza bisogno di giudizi personali. Sarebbe interessante sviluppare i post in questo modo: - Casa d'asta - Data dell'asta e luogo - Numero di lotti totali descritti nel catalogo - Numero di lotti della zecca di Milano - Periodo storico meglio rappresentato dai lotti offerti. - Indicazioni di almeno 3 lotti tra i più significativi. Io qui ho aperto la discussione per la zecca di Milano, ma nulla vieta di ripetere l'esperienza per altre zecche. Nel tempo, grazie alla pazienza di chi vorra' inserire nuovi post, si potrà creare una raccolta di immediata fruibilità per poter creare la propria lista di desiderata e per conoscere in quali occasioni sarebbe davvero valsa la pena di essere in sala ad ammirare una 'sfilata' difficilmente ripetibile di tondelli Meneghini. Nel post successivo inserirò il primo catalogo. Grazie a tutti quelli che vorranno intervenire-1 punto
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Buonasera a tutti ;) Ecco un'altra delle monete che avevo acquistato prima di Natale... si tratta di un denario di Eliogabalo (219 d.C.), con un dritto molto gradevole alla vista, data l'alta definizione del busto, e con un rovescio un po' più rovinato, penso anche a causa di un conio debole. Seguiranno i dettagli tecnici e poi un approfondimento storico su questo imperatore molto particolare... ammetto che sono rimasto molto stupito, leggendo la biografia di quest'uomo ( :pleasantry:). A chi non lo conoscesse, consiglio di leggere di seguito... non si finisce mai di stupirsi · Dettagli tecnici - Peso: 3,00 grammi - Diametro: 18 mm - Asse: 180° - Materiale: argento - Patina: gradevole - Condizioni generali: SPL+ al dritto, BB al rovescio (debolezza di conio) · Classificazione D/: busto laureato e drappeggiato di Eliogabalo verso destra; intorno, IMP CAES ANTONINVS AVG R/: MARS VICTOR, con Marte andante verso destra con un trofeo e una lancia. 219 d.C. – RIC 123 · Contestualizzazione della moneta Si dice che Vario Avito, detto Eliogabalo, fosse uomo bellissimo e di grande fascino, perché a soli quattordici anni portato nel campo militare suscitò lo slancio e l'acclamazione di tutti. Ucciso Macrino, Eliogabalo entrò in Antiochia nel 218, imponendole un tributo di guerra che distribuì alle truppe, si conferì l'imperio proconsolare e la potestà tribunizia, che datò dalla morte di Caracalla, e fece notificare la decisione al Senato di Roma. Insieme alla notifica spedì un suo ritratto in cui appariva con una assurda veste di porpora e d'oro, ingioiellato e con la corona mitraica. Fu il primo segno di squilibrio di Eliogabalo che, già sacerdote, si era proclamato Gran sacerdote di Elios, il Dio sole orientale, e alla fine si era messo in testa di essere lui stesso Elios, e come tale voleva essere adorato. Il Senato, che non era in grado di opporsi alla volontà dell'esercito, ratificò l'elezione del nuovo imperatore, esaltò Caracalla e pose il ritratto di Eliogabalo nel tempio della Vittoria. Si opposero invece all'elezione i governatori di province partigiani di Macrino e alcuni comandanti di legione, forse nella speranza d'impadronirsi dell'impero che ormai saltava di mano in mano. Ma Eliogabalo, appoggiato dall'esercito, ebbe la meglio e fece uccidere i capi della III Legione Gallica, quello della IV Scitica, il comandante della flotta di Cizico, Basiliano governatore dell'Egitto, e i governatori della Pannonia, della Siria, dell'Arabia e di Cipro. Di propria mano uccise pure un suo zio, insomma una strage. Dall'Asia poi tornò a Roma e vi portò l'aerolite di Emesa, sacro al dio Sole, per cui costruì uno splendido tempio sul Palatino: l'Elagabalium. Più che a governare fu interessato al sacerdozio per il suo Dio. Eliogabalo, che prese il nome dal suo Dio El-Gabal, rese pubblico il suo culto col nome di Deus Sol Invictus (Dio Sole Invitto) e lo pose al di sopra di Giove, nominando se stesso Sacerdos amplissimus Dei inviati Solis Elagabali. Egli si fece persino erigere delle statue, per farsi adorare come un dio. In più dette al Dio una compagna, la dea fenicia Astarte che fece trasportare da Cartagine a Roma, dove furono celebrate le mistiche nozze tra le due divinità straniere. Figurarsi la rabbia dei Romani, tolleranti certo verso le divinità straniere, ma non alla declassazione dei propri Dei. L'Elagabalium fu costruito sul lato nord-orientale del Palatino, circondato da colonne, di di 70 m per 40, a sua volta circondato da un portico colonnato. Si trovava di fronte al Colosseo e la piattaforma del tempio era stata costruita già sotto Domiziano, probabilmente un luogo di culto di Giove. I resti di questa terrazza sono ancor oggi visibile sul lato nord-orientale del Palatino, che dà sull'Arco di Costantino. Dopo la morte di Eliogabalo, il tempio fu ridedicato a Giove da Alessandro Severo. Del tempio rimangono oggi solo la terrazza e pochi resti nel giardino della chiesa di San Sebastiano al Palatino. Per celebrare le nozze tra i due Dei si unì, in qualità di sacerdote del dio sole, con la sacerdotessa della dea Vesta, per procreare, come lui stesso disse "bambini simili a dei". Non c'era scandalo più grande. Il popolo, che aveva visto, sotto Caracalla, seppellire vive tre vestali colpevoli di aver violato il voto di castità, vide ora Eliogabalo, ripudiata la moglie Giulia Cornelia Paola, violare questo sacro principio sposando la vestale Giulia Aquilia Severa. Inoltre si riteneva che la violazione della castità delle Vestali portasse grandi sventure a Roma. Per diventare Gran sacerdote, Eliogabalo si fece circoncidere, costringendo dei collaboratori a fare altrettanto. Cassio Dione racconta che pensasse di castrarsi, senza averne però il coraggio. Emulava così i Galli, sacerdoti di Cibele la cui barbara usanza di castrarsi era da tempo stata proibita dai Romani. Eliogabalo passava il tempo in feste, obbligando i Senatori a presenziare mentre danzava attorno all'altare di Deus Sol Invictus al suono di tamburi e cimbali. In più compiva sacrifici umani su schiavi e prigionieri (che i Romani aborrivano e giudicavano barbari), e cerimonie di unioni sessuali sull'ara del Dio (che i romani giudicavano indecenti e blasfeme). Un'altra cosa che scandalizzò i Romani fu l'orientamento sessuale e il comportamento di Eliogabalo sulla base orgiastica delle religioni orientali, ma la società romana era bel lungi da questa mentalità di orge, rapporti omosessuali, prostituzione sacra, e sesso in generale. Di Eliogabalo si diceva a Roma che l'imperatore era il marito di tutte le mogli e la moglie di tutti i mariti. Ciò fu detto anche a Giulio Cesare, ma questi faceva la sua vita ben lontana dagli occhi di tutti, e più dell'avventura omosessuale con re di Bitinia non si sapeva, anche se si supponeva. Eliogabalo sposò, per poi divorziare, cinque donne, delle quali conosciamo solo tre. La relazione più importante però fu quella con un auriga, uno schiavo biondo della Caria di nome Ierocle, che l'imperatore chiamava suo marito. Per la Historia Augusta, scritta un secolo dopo, sposò anche un uomo di nome Zotico, un atleta di Smirne, con una cerimonia pubblica nella capitale. Cassio Dione scrisse che Eliogabalo si dipingeva le palpebre, si depilava e indossava parrucche prima di prostituirsi nelle taverne e nei bordelli, e persino nel palazzo imperiale. Infine, riservò una stanza nel palazzo e lì commetteva le sue indecenze, standosene sempre nudo sulla porta della camera, come fanno le prostitute, e scuotendo le tende che pendevano da anelli d'oro, mentre con voce dolce e melliflua sollecitava i passanti. Di conseguenza, Eliogabalo fu spesso considerato transessuale. Il governo dello stato passò nelle mani della nonna e dei favoriti e per la prima volta si vide a Roma una donna, Mesa, intervenire al Senato e firmarne i decreti. I Senatori erano scandalizzati dal comportamento dell'imperatore ma il popolo no, per le frequenti elargizioni dell'imperatore e le feste molto folcloristiche in onore di Elios, ma i Pretoriani erano allarmati, anche perché Mammea, aiutata da Mesa, aveva con elargizioni raccolto simpatie in favore del figlio Alessiano. Tanto fece che convinse Eliogabalo ad adottare il cugino nel 221, dichiarandolo Cesare col nome di Marco Aurelio Alessandro. Però il favore delle truppe verso di lui allarmarono Eliogabalo, che annullò l'adozione e gli tolse il titolo di Cesare. I soldati si ribellarono e, messo al sicuro nel campo di porta Nomentana il giovane cugino, assalirono la villa in cui si trovava Eliogabalo minacciando di ucciderlo se non avesse revocato la cancellazione e non cacciasse dalla corte i favoriti. Cessato il pericolo, l'imperatore ricominciò a mostrare il suo malanimo verso il cugino. Nel 222 non permise che Alessandro salisse insieme con lui sul Campidoglio per compiervi i voti; poi ordinò ai senatori di allontanarsi da Roma, con la speranza di far ammazzare il cugino senza che alcuno si opponesse. I soldati delle coorti pretorie, che avevano intuito le intenzioni, insorsero, soprattutto perché Eliogabalo aveva sparso la notizia allarmante di una malattia di Alessandro. L'imperatore, in compagnia della madre, corse al campo per calmarli, ma non riuscendovi si nascose in una closea (fogna). I cortigiani vennero trucidati dalle soldatesche inferocite; Eliogabalo e Soemide, trovati nel loro rifugio, furono uccisi e i loro corpi, furono trascinati per le vie e infine gettati nel Tevere. Come sempre, ogni commento è ben accetto :hi: Se ci sono errori, segnalateli pure :good:1 punto
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Danilo Maucieri ..... Cronaca Numismatica 215 - Febbraio 2009 - "Un Tarì Napoletano contromarcato nelle isole Ionie" :D Tempo fa, appena iscrittomi a questo forum ricordo di aver scritto qualcosa a proposito (su Malta credo) ...ma non trovo la discussione.1 punto
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E va beh..... Il mio (perdonate l'immagine, è solo una scansione), l'anellino ce l'ha vicino al piede sinistro. uno diverso dall'altro! luciano1 punto
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Per fortuna se ne sono accorti per tempo, altrimenti sai che cosa veniva fuori ? :rolleyes:1 punto
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Chi ha scritto queste sciocchezze su noi numismatici merita con tutto il cuore di incappare in qualche acquisto di Editalia o qualche televendita a prezzi maggiorati del 450% ............. e poi saremo noi a prenderci gioco di loro :beerchug:1 punto
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Su lamoneta esistono i gruppi. http://www.lamoneta.it/gruppi/ Puoi creare un gruppo medaglie promozionali con il suo forum e trarre vantaggio dall'avere potenzialmente tutti gli utenti di qui. Creare forum "concorrenti" di questo spesso non funziona (in realtà non funziona MAI per i forum generalisti, nel tuo caso è però vero che sarebbe un forum specialistico).1 punto
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Ritrovamento di sabato Taglio : 2 euro CC Nazione : Grecia Anno: 2010 Tiratura : 2.487.500 Condizioni : BB Città: Conegliano (TV)1 punto
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non è uguale a quella postata precedentemente. Questa ha " l'O Ronde"- ( l'altro era alla " O Long") Philippe IV, gros tournois à l'O rond Gros tournois. 1280-1290. A/ + PHILIPPVS. REX. Croix, légende extérieure. R/ + TVRONVS. CIVIS. Châtel tournois, bordure de douze lis. Argent. 3,87 g. 24,9 mm. 8 h. Dy.213. .1 punto
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Mi associo con piacere all'esclamazione di @@renato. Visto che è stato citato Oscar Wilde adatto, da un punto di vista numismatico, un suo celebre aforisma: "Posso resistere a tutto tranne che al lustro di zecca". Vince1 punto
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No, è solo della semplice corrosione. La moneta ha subito graffi o forature, anche microscopici, nella placcatura portando l'ossigeno a reagire col ferro sottostante formando della ruggine. La ruggine è meno densa del ferro, per cui si ottiene quell'effetto di "gonfiore", se la corrosione va avanti ci sarà addirittura un momento in cui la placcatura "esploderà".1 punto
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Medaglia devozionale Passionista,in alluminio,prodotta dopo il 1920. D/ S. Gabriele dell'Addolorata,appartenente alla Congregazione dei Passionisti, canonizzato da papa Benedetto XV il 13/05/1920, è protettore dei venditori d'armi.- R/ Beata Gemma Galgani vergine lucchese (nel 1940 verrà canonizzata), le sue spoglie sono conservate nella chiesa dei Passionisti a Lucca.- Ciao Borgho.1 punto
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Salve a tutti gli amici del forum. Dopo molto cercare ho finalmente trovato un pezzo da uno scudo stretto genovese che soddisfacesse le mie "necessità" e l'ho messo in collezione. Ha tondello regolare, è ben centrata da entrambi i lati, ha rilievi apprezzabili, nessuna frattura, bel modulo. Peso 38,26 grammi, diametro 43 mm. Peccato per quella macchia scura, ma non disturba affatto (almeno, non disturba me). A voi i commenti :)1 punto
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ahahahah!! bhe anche per l'età penso sian leggermente fuori strada " Il 45% dei numismatici ha compiuto la maggiore età almeno ottanta anni fa, il restante 55% è purtroppo deceduto" ... alle voci correlate in fondo pagina tra gli "altri hobby.." .. al filatelico va peggio.. consoliamoci :rofl: :rofl: :rofl:1 punto
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Do il mio contributo stamattina a questa interessante discussione con questa medaglia inedita appena entrata in collezione. Diametro mm.44, coniata dalla ditta De Gregorio (Giuseppe) di Napoli intorno al 1860-1865, la parrocchia di Santa Maria dell'Avvocata si trova nei Quartieri Spagnoli a Napoli in una traversa di fronte piazza Dante, qualcuno di Napoli conosce la storia di questa Arciconfraternita dell'Adorazione Perpetua?1 punto
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@@giancarlone e @@borghobaffo @@Reficul @@incuso Desidero informarvi che abbiamo spostato in evidenza le discussioni importanti nello slider ............ nella speranza di avervi fatto cosa gradita vi invito a verificare e a correggere miei eventuali errori.1 punto
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Utilizzare un campione casuale di dati è un'ottimo punto di partenza. L'attendibilità degli stessi è messa in discussione proprio quando i dati sono "scelti" anziché essere casuali. In uno suo studio su una partiolare tipologia monetaria del V secolo (mi pare che fosse il "nummo del palmizio", ma non ne sono sicuro) Michete Asolati mantenne separati i dati ponderali dei ritrovamenti monetari da quelli delle collezioni, molto opportunamente, perché i primi sono casuali e i secondi non lo sono. Tornando all'esempio della collezione di monete di Valentiniano III di cui prima, le due curve di distribuzione delle due collezioni da noi allo studio dimostravano con la loro forma anomala tanto la "non casualità" dei dati, e quindi che ci trovavamo di fronte ad una "scelta" o "selezione" delle monete, quanto la loro "complementarità", ovvero sommando le due curve di distribuzione dei pesi ottenevamo una gaussiana, e non più una curva anomala, ma "tagliata" nella sua parte destra, ovvero l'insieme originario della collezione, molto grossa e quindi atta ad un trattamento statistico dei pesi, era stata selezionata e da essa erano stati tolti i nummi di migliore conservazione (e in quanto meno usurati, anche più pesanti). Quando poi comprendemmo che l'origine delle monete era la stessa casa d'aste, fu chiaro che la selezione e separazione in 3 lotti era stata fatta dalla medesima. La statistica di per se stessa non dà risposte, ma è uno strumento che permette di dare risposte. Le risposte deve darle il numismatico usando la sua intelligenza e quindi ricorrendo a un corretto uso di tutti gli strumenti a sua disposizione. Un uso corretto e onesto, ovvero scevro di pregiudizi, finalizzato a descrivere e "fotografare" quanto davvero si osserva e non a utilizzare dati e strumenti scegliendo gli uni e gli altri al fine di dimostrare una tesi preconcetta. Non considero la statistica quale strumento capace di fornire conclusioni assolute, ma quale strumento atto a dare sintesi oggettive dei dati disponibili le quali, a loro volta, possono contribuire in modo sostanziale alla comprensione di un fenomeno. Per questa stessa ragione mi spiace vedere che lo strumnto statistico sia così poco utilizzato dai numismatici, tanto più che ora l'uso anche elementare di un PC permette di costruire con estrema facilità e immediatezza le curve di distribuzione e di ricavarne le sintesi numeriche puntuali fondamentali: media, moda, mediana e devianza. Tornando al quesito relativo alla Salvs Reipvblicae e alla successiva Salvs Reipvblice, l'evoluzione della moda dei rispettivi dati delle due tipologie (se sufficienti per numero e casuali nella loro raccolta) può fornire un'importante aiuto a comprendere: a) se vi sia continuità o meno tra le due tipologie b) se tra di esse vi sia interpolazione di una terza tipologia (o più tipologie) c) avanzare delle ipotesi di datazione della prima tipologia, la Salvs Reipvblicae, ovvero se l'emissione della stessa fosse conclusa o meno nel 401 dC.1 punto
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Ho trovato l'asta nel quale sarebbe stata venduta una delle presunte monete del Giudicato d'Arborea, dalla ditta "Galleria d'Arte Il Ponte - Milano" nell'asta n° 9 (monete di Zecche Italiane) del 10/06/1983 con 655 lotti. Di più non sono riuscito a scovare, comunque questa è l'asta che è segnalata nella Rivista "Sardus Pater" del mese di Settembre del 1983, dove sono presenti le foto, tale foto è anche la stessa pubblicata da Enrico Piras nella "Considerazioni sopra una presunta monetazione Arborense".1 punto
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penso sia difficile che il Nerone in questione possa essere pagato 500 euro, si tratta di una moneta di media conservazione ed e' si un sesterzio del famoso imperatore pero' con quella patina cosi' malamente rifatta e magari c'e altro che da foto non si riesce a giudicare bene. la valuterei molto meno, poi meglio per il proprietario se realizza quel prezzo o di piu'.1 punto
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Per completezza integro con quest'altro esemplare ( gr. 7,2 ) censito dal Prof. S. Amata, docente di Archeologia Punica,nella sua recente pubblicazione :1 punto
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l'ho pagato 90 euro,la fidanzata quando ho tirato fuori i soldi mi ha guardato storto,ma gli ho detto tanto tu non capisci : )1 punto
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Secondo me Secondo me la scoperta di una medaglia in un metallo inedito come questa, rappresenta già un indizio sul fatto che con molta probabilità esistano medaglie inedite per il primo fidanzamento di Ferdinando IV o di metalli inediti... Un altro indizio è rappresentato dagli avvenimenti storici: è vero che c'è stato un fidanzamento con Maria Giovanna... Manca la prova, è vero, tuttavia, io vi ho invitato a cercare prove o inediti in tale direzione... La scoperta di ulteriori medaglie borboniche sarebbe un bellissimo "Scoop"... L'osservazione del D'Auria comunque mi sembra davvero illuminante... E, soprattutto, incoraggia la ricerca...1 punto
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ciao e complimenti per la scelta di avvicinarti al collezionismo di monete di area greca continentale. Ti dico subito, e non lo faccio di certo per scoraggiarti, ma per darti qualche suggerimento, che è una monetazione assai vasta e complessa, ma incredibilmente affascinante. Se poi ti interessa anche andare oltre alla semplice classificazione, puoi approfondire storicamente le varie emissioni in un panorama millenario. Personalmente, se fossi in te, cercherei di acquistare meno pezzi, puntando su una maggiore qualità e cercando di puntare determinate zone (in tal modo restringeresti l'area, acquistando quello che ti piace di più). Non perché, sia chiaro, voglio deprezzare le monete in bassa conservazione che sono cmq interessanti, ma per facilitare anche l'identificazione. Quando hai monete molto usurate poi, nel caso volessi poi cederle avresti difficoltà nel conferirle. Evita inoltre certi siti per acquistare, ma fallo da professionisti accreditati. Per l'identificazione, dovresti postarle singolarmente nella sezione preposta. Relativamente ai siti posso consigliarti questi: http://asiaminorcoins.com/karia.html http://snible.org/coins/hn/ http://www-cm.fitzmuseum.cam.ac.uk/dept/coins/opac/ http://www.acsearch.info/index.html http://numismatics.org/search/ http://munzeo.com/ Personalmente sono un amante del cartaceo, che può facilitarti nella ricerca. Per una biblioteca è cmq fondamentale che tu capisca l'area storica/geografica di tuo interesse. ciao skuby1 punto
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Ciao Gian, potrebbe essere che siano state pulite con dei prodotti che bloccano l'ossidazione. Io ho iniziato da poco (Luglio 14) , su 11 medaglie nessuna è pulita come quella dei Moruzzi forse perché cerco di evitare quelle troppo "pulite". Per me la patina racconta una storia, la storia di questi oggetti meravigliosi che sopravvivono a generazioni su generazioni, perché privarle della loro anima? In questa foto vedi la mia piccola collezione di medaglie tutte abbastanza recenti perché non essendo un esperto cerco di "volare basso" e di farmi una cultura "decente" prima di fare acquisti più impegnativi. Saluti e buona serata Silver1 punto
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Caro Numa, questo ne è un esempio: http://www.lamoneta.it/topic/97601-statere-di-olous-grande-pedigree/?hl=%2Bolous#entry1095201 Avevo aperto la discussione per verificare che le informazioni riportate da Genevensis, su uno statere di Olous esitato, fossero corrette. Lo statere era in effetti ex Thesauri fridericiani. Sicuramente anche nelle vendite quotidiane, possono passare pezzi che un tempo erano presenti in importanti collezioni, la difficoltà sta nel tracciare il pedigree. Nell'esemplare di Olus è stato più semplice, in quanto l'incisore aveva riportato le caratteristiche anche del flan. Sappiano però che un tempo si limitavano a disegnare le monete, in modo standard e ciò sicuramente rende difficile la ricerca. Quindi mi piacerebbe che non si "sparasse" sul "mondo collezionisti" (mettendo tutti a bollire nello stesso calderone), che da sempre è miniera di informazioni e di importanti pubblicazioni di carattere scientifico (non quindi di solo appannaggio delle istituzioni e dipendenti). skuby1 punto
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Naturalmente sono delle bellissime curiosità quelle che sono mostrate in questa discussione ed anche quelle del sito che ha postato @@MEDUSA51, personalmente trovo molto alta la cifra richiesta di 300 euro, vero che non si possono conoscrere il numero di pezzi in queste condizioni e che non si possono trovare pezzi uguali l'uno dall'altro, perchè non è una produzione in serie ma degli errori di lavorazione della moneta, quindi il fatto che ogni pezzo alla fine sia unico nel suo genere e quindi molto difficele da valutare, io comunque non spenderei mai neanche 100 euro per un pezzo tale, se si trova in circolazione va bene altrimenti non credo che spederei dei soldi per monete così, poi ogni persona è libera di spendere i propi soldi come crede e di collezionare come vuole, ma a mio parere sono solo curiosità che andrebbero tenute solo se trovate e non alimentare una speculazione su monete che alla fine non hanno nulla che faccia giustificare un prezzo tale.1 punto
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Saturno ha detto bene, tienile strette sono monetine rare ed ancora molto sottovalutate dal mercato..1 punto
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Riapro questa bella panoramica sullle medaglie e placche delle confraternite postando questa volta una placca non sbalzata ma dipinta. La placca è in ferro dipinta ad olio e proviene dalla provincia di Modena, essa è databile tra la fine dell'800 e primi del '900. Le dimensioni sonno di 14x11 c.1 punto
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Giuseppe Ungaretti allo scoppio della Grande guerra, è attivo come interventista, si arruola come volontario ed è mandato a combattere sul fronte del Carso. Questa esperienza di trincea spinge Ungaretti a una profonda riflessione sull’effimera condizione umana e sul valore della fratellanza tra gli uomini: è l’uomo presente alla sua/fragilità. Nasce quindi in mezzo ai morti la sua prima raccolta (Il porto sepolto, 1916): «nel mio silenzio, ho scritto, lettere piene d'amore». Primo Levi è nato il 31 luglio del 1919 a Torino, da genitori di religione ebraica, Primo Levi si diploma nel 1937 al liceo classico Massimo D’Azeglio e si iscrive al corso di laurea in chimica presso la facoltà di Scienze dell’Università di Torino. Nel '38, con le leggi razziali, si istituzionalizza la discriminazione contro gli ebrei, cui è vietato l’accesso alla scuola pubblica. Levi, in regola con gli esami, ha notevoli difficoltà nella ricerca di un relatore per la sua tesi: si laurea nel 1941, a pieni voti e con lode, ma con una tesi in Fisica. Sul diploma di laurea figura la precisazione: «di razza ebraica». Comincia così la sua carriera di chimico, che lo porta a vivere a Milano, fino all’occupazione tedesca: il 13 dicembre del '43 viene catturato a Brusson e successivamente trasferito al campo di raccolta di Fossoli, dove comincia la sua odissea. Nel giro di poco tempo, infatti, il campo viene preso in gestione dai tedeschi, che convogliano tutti i prigionieri ad Auschwitz. È il 22 febbraio del '44: data che nella vita di Levi segna il confine tra un "prima" e un "dopo". «Avevamo appreso con sollievo la nostra destinazione. Auschwitz: un nome privo di significato, allora e per noi» (P. Levi, Se questo è un uomo, Einaudi 1998, p. 15). In fretta e sommariamente viene effettuata una vera e propria selezione: «In meno di dieci minuti tutti noi uomini validi fummo radunati in gruppo. Quello che accadde degli altri, delle donne, dei bambini, dei vecchi, noi non potemmo stabilire allora né dopo: la notte li inghiottì, puramente e semplicemente» (Op. cit., p. 17). L’autore è deportato a Monowitz, vicino Auschwitz, in un campo di lavoro i cui prigionieri sono al servizio di una fabbrica di gomma. Al lager, persi nei loro pensieri, presi da mille domande, da ipotesi continue che per quanto catastrofiche, non si avvicinano neanche lontanamente alla verità, si ritrovano in pochissimo tempo rasati, tosati, disinfettati e vestiti con pantaloni e giacche a righe. Su ogni casacca c’è un numero cucito sul petto. I prigionieri vengono marchiati come bestie. Il loro compito: lavorare, mangiare, dormire, OBBEDIRE. Il loro intento: sopravvivere. Dietro quel numero non c’è più un uomo, ma solo un oggetto: häftling, cioè “pezzo”. Se funziona, va avanti. Se si rompe, è gettato via. Levi è l’häftling 174517. Funzionante. Primo Levi è tra i pochissimi a far ritorno dai campi di concentramento. Ci riesce fortunosamente, grazie a una serie di circostanze e solo dopo un lungo girovagare nei Paesi dell'est. Quale testimone di tante assurdità, sente il dovere di raccontare, descrivere l’indescrivibile, affinchè tutti sappiano, tutti si domandino un perché, tutti interroghino la propria coscienza: comincia a scrivere, elaborando così il suo dolore, il suo annientamento, il suo avventuroso ritorno a casa. Nel '47, rifiutato dalla Einaudi, il manoscritto Se questo è un uomo è pubblicato dalla De Silva editrice. A mio parere queste poesie C ' AZZECCANO ECCOME ,ma questa è la mia opinione Meja1 punto
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