Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/07/15 in Risposte
-
Sì so che sono monete da lotto e non mi aspettavo niente di che... L'unica che mi sembrava avere una conservazione degna di nota è la lira. Sono monete conservate da mia bisnonna prima e mia nonna poi, che mi sono arrivate da circa un anno, quindi hanno un importante valore affettivo, gli do anche un minimo di valore storico, e unendo ciò con il loro basso valore collezionistico dubito che le cederò mai4 punti
-
Oh, che bello! Vedo che abbiamo idee simili, anch'io anni fa ero andato a cercare le "monete di Gesù", come una piccola collezione "storica" che ha, oltre alla numismatica, anche un valore simbolico unico. Le ho sistemate in un cofanetto fatto con osso di cammello, perché è molto distante dalle mia collezione principale, ed oggi dovrei studiare un po' per riconoscerle ma ugualmente mi piacciono dal punto di vista estetico e di "memoria". Prenderò spunto da questa discussione per "rispolverarle" ...metaforicamente ...3 punti
-
ecco due foto con una macchina digitale un briciolo migliore... cmq hanno sparato una cannonata sulla moneta dell asta postata, sicuramente è un eccellente pezzo , ma a quel prezzo...3 punti
-
Non credo che sia possibile pubblicare mail private sul forum in pubblico. Ma faccio fatica a pensare che chiunque abbia effettuato un acquisto su ebay o su Delcampe non sappia che, una volta ultimata la vendita su DelCampe o su Ebay, l'acquirente visualizza la mail privata del venditore. In automatico. Dire a uno che sai che ha acquistato su DelCampe "non mi hai detto che avevi la mail privata del venditore" è un po' come accusare un cameriere al ristorante di non aver detto al cliente che hanno l'acqua tra le bevande. Rimango sempre più basito da certi commenti.3 punti
-
3 punti
-
Beh dai in qualche occasione l'hanno fatto, tipo nel 2007 (Granduca col palazzo del Granduca), nel 2008 (Granduca col castello del Granduca) o nel 2012 (Granduca con la città del Granduca e un photobomber coi baffi). Tutto sommato, questo Granduca dev'essere un tipo molto alla moda: altro che facebook o instagram, lui i suoi selfie li posta sulle monete! Aspetto con ansia la commemorazione della visita a Disneyland, col faccione del Granduca insieme al castello delle fate e a Topolino (o magari a Paperoga per una bella emissione congiunta con Andorra). (Coi 2 euro lussemburghesi bisogna ridere per non piangere...)3 punti
-
Amici posto questo mio pezzo di Livorno, moneta molto rara e con delicata patina di raccolta. mi scuso per le foto fatte dal cellulare che non le fanno totalmente giustizia.. descrizione: Monete di zecche italiane Livorno Cosimo III de’Medici, 1670-1720. Tollero 1704, AR 27,13 g. COSMVS III D G MAG DVX ETRVRIAE VI Busto radiato e corazzato a d, con drappeggio sulla spalla s..; sotto, nel giro, 1704. Rv. ET PATET ET FAVET Veduta del porto di Livorno. CNI 75. Galeotti XLVI/7. Di Giulio 145. Ravegnani-Morosini 15. Gradevole patina di medagliere queste ultime date del porto di Cosimo III raffigurano il granduca in età più matura, senile e la loro fattura per il busto più lungo la differenzia dalle altre precedenti. che ne pensi @@tommydedo @@nando12 @@dabbene ?? mi spiace per le foto purtroppo sono fuori sede..ha una patina omogea, si vedono al rovescio nella banchina del porto come i quadretti di patina..tende alla leggera iridescenza.2 punti
-
Sono gli "spiccioli" del Re Numismatico, ma rappresentano dei piccoli capolavori!! Renato2 punti
-
"....e' moolto scoraggiante per noi che abbiamo solo monete normali....." Non ho ben afferrato il senso di questa frase. Tutte le monete sono "normali" dalla più comune alla più rara, dalla conservazione più bassa fino agli estremi. Ogni moneta ha la sua dignità e ogni collezionista deve essere orgoglioso delle proprie monete. Quando decide di mettere in collezione un esemplare lo fa con tutte le migliori intenzioni. Ognuno di noi imposta la propria collezione come più gli piace e come più ritiene soddisfacente. Chi ama le monete vissute, monete che hanno assolto alla funzione per le quali sono state create e chi rincorre la perfezione, la moneta che non ha mai coccolato e non è mai stata spesa. Una collezione è degna e dignitosa sempre, la differenza a volte, la fa il portafogli o quanto ognuno di noi può dedicare economicamente al reperimento degli esemplari che desideriamo. Renato2 punti
-
L'ultimo postata è una patacca megagalattica, quindi mi terrei debitamente alla larga. La moneta iniziale di questa discussione 100 Euro li vale tutti, ma attenzione, al BB non ci arriva di certo. Io non andrei oltre all'MB-BB. Per un BB pieno, anche con la crisi che c'è oggi per questo tipo di conservazioni, ci vogliono almeno 140-150 Euro.2 punti
-
@@cembruno5500 d'ora in poi chiedero' sempre a voi. ormai non posso fare piu' a meno della moneta.it. siete grandi e piano piano spero di diventare un grande anch'io.2 punti
-
Buongiorno a tutti, parecchio tempo fa avevo chiesto il vostro aiuto per poter riconoscere il personaggio rappresentato su questa medaglia. nonostante il votro interessamento non eravamo riusciti a dare un nume a questo personaggio. dopo essermi appassionato, dedicato ed approfondito il mio interesse, finalmente ho fatto la mia scoperta: Pietro Ferrea quest'ultimo era un noto medaglista dell '800. il sunto di quanto ho trovato è questo: "...Alla ditta collaboreranno anche i figli Attilio ed Ettore, avuti dalla moglie Teresa Ardito, che dapprima lo affiancheranno e poi, a partire dal 1912, lo sostituiranno nella gestione dell'azienda di famiglia. Sempre nel 1912 il Ferrea si dedicò una medaglia commemorativa in cui, oltre al suo ritratto erano riportate le date 1860-1912, quasi ad indicare il suo ritiro dall'attività." volevo condiverlo con voi, Grazie. Stefano2 punti
-
Se ti piace acquistala, ci mancherebbe. Lasciamo stare i cataloghi, guardiamo i realizzi delle aste, questa è la vera bilancia.2 punti
-
Ma che belle Daniele! se non erro da qualche parte nel forum avevi già postato la foto della tua piccola collezione e avevi omaggiato Alberto Varesi che cercava una prutah di Ponzio Pilato (attenzione potrei aver sognato tutto questo) comunque in fondo a dx hai due prutah attribuibili a Ponzio Pilato in mezzo c'è la prutah di Erode Agrippa con le tre spighe. belle!bravo! ormai colleziono un po' di tutto e sono uscito fuori dagli schemi: Genova, Venezia, Roma (impero e provincia), Grecia e monete orientali, Bisanzio, ma queste monete per me hanno un valore simbolico troppo importante. Quando mi arriverà (ancora in lavorazione presso uffici postali) posterò la widow mite O monetina della vedova che secondo me è bellina. Un abbraccio Daniele Antonio2 punti
-
ed infine la reginetta di oggi è..... Taglio: 2 Euro Nazione: Monaco Anno: 2001 Tiratura: 900.000 Conservazione: BB Città: Trieste :yahoo:2 punti
-
Non mi voglio sbilanciare perchè fra un mese o due uscirà un mio articolo su rivista divulgativa. Tratterà del denaro piccolo e sarà la prima volta che se ne parla in letteratura anche se in modo sintetico e schematico. La giusta datazione del SVDARIVS è quella del Giubileo del 1350. Ora mi chiedo se tu abbia per caso il dono di leggere nel pensiero delle persone :D. Ciao2 punti
-
E' anche vero che in altre zecche la comparsa dei divisionali del denaro appaiono paradossalmente solo quando i denari avevano già subito una certa diminuzione nell'intrinseco questo, a mio parere, fu dovuto proprio ad una ripresa dei commerci e di un maggior uso e richiesta di questi tondelli prima destinati solo alle gabelle, spese militari o comunque di una discreta entità, cosa che da un lato aumentava l'inflazione ma dall'altro richiedeva moneta utile anche a scambi e compravendite di oggetti e beni d'uso quotidiano. Da quel che ne so (ed è poco) si è anche ipotizzato il minuto come divisionale del provisino anche perchè risulta di difficile interpretazione l'immissione di un altro circolante quando il mercato era già ben coperto dal provisino, a meno che i motivi non vadano cercati non nelle esigenze economiche ma bensì (mi perdonino i cruschiani) politiche A te la palla Adolfos :clapping:2 punti
-
Ed ecco la mia: Fresca d'acquisto tramite lotto, più 2 frammenti che erano sempre li presenti: Interessante la contromarca!2 punti
-
Appunto, @@AndreaMCMLXXVIII , hai detto te stesso che non hai voluto leggere le altre pagine . Proprio per questo motivo prima di lanciare accuse , puoi accertarti in privato e chiedere . Poi ok, sul punto che il Forum è cambiato è vero, e a breve spero di poter aprire un nuovo Topic , molto interessante . Però, insomma dai , accusare tutti di egoismo, speculazione e menefreghismo solo perchè non segui la discussione, mi sembra un pò fuori luogo . Te lo dico perchè ti stimo , e sentendo anche molti altri utenti la pensano come me . Dalla ragione, stai passando al torto, stai perdendo un pò la bussola ed è un peccato...2 punti
-
Potrebbero anche rinunciare a coniare monete da 2 euro che commemorano sempre lo stesso personaggio, per l'ascesa al trono, per il compleanno, per il matrimonio, per quante volte va a bagno ecc... siccome il Lussemburgo oramai da qualche anno conia almeno 2 (quando siamo fortunati) monete cc, potrebbe anche bastarne una sola!!! ... quindi un faccione del granduca all'anno!2 punti
-
Gli autori riportano che le monete tagliate sono note solo dagli hoard (ma in merito porterei l’osservazione che fuori contesto probabilmente sarebbero scambiate per monete “rotte”… ;) ) Per i dettagli vi rimando alla lettura specifica dell’articolo, non prima di riportarvi il seguente grafico che indica i pesi rapportati ai vari periodi. In breve una buona rappresentazione di quanto circolava nell’area nel periodo 400-450 d.C. nell’area illirica. Data la mia onoscenza abbastanza superficiale del periodo sono rimasto molto incuriosito dalla presenza dei quattro tondelli di piombo, utilizzo a me del tutto ignoto e che dimostra come fosse superflua, in fondo, in condizioni di scarsità monetale e di emergenza, la presenza dell’effige (e quindi il controllo) dell’autorità emittente; ciò mi richiama alla mente la situazione del III secolo, dove certe imitative erano palesemente non ufficiali eppure circolavano (ergo avevano comunque valore). Spero di stimolare i vostri interventi. Ciao Illyricum :)2 punti
-
Certo che pensavo che le lire coniate in Italia fossero parecchie di più... A proposito della Lira Tron postata da Liutprand nel post n.3, forse non tutti sanno che è l'unica lira veneziana con il ritratto. Infatti appena morto il Tron, le autorità veneziane stabilirono che il doge potesse essere rappresentato solo nel modo tradizionale, ovvero in ginocchio davanti a S. Marco. Così ci siamo persi una sequenza di ritratti interessantissima. Arka2 punti
-
Riprendo dopo quasi 4 anni, la stessa discussione che ho aperto io . Ho fatto un sogno numismatico particolare la scorsa notte . Ma è abbastanza ricorrente . Sogno sempre il medesimo supermercato dove vado da 15 anni , il medesimo registratore di cassa ed io che sono il cassiere . E a mano a mano che passa il tempo, il supermercato ha il dono dell'ubiquità . Prima si sposta in Belgio e ci sono tutte monete belghe , poi in Finlandia con monete finlandesi e così via . Esclusi pochi stati, tra cui per ora Andorra :rofl:2 punti
-
Perchè andare fino a Barletta quando lo teniamo sotto casa? @@francesco77 Port'Alba a Napoli, sotto la statua di s. Gaetano2 punti
-
sai che ti dico ? una patina "normale" quasi quasi sarebbe meno bella... questa "digitalizzata" ( :P ) è una specie di pedigree che la rende immediatamente riconoscibile ... :D2 punti
-
l'excursus di questa discussione, al di là di qualche "placet" di facciata da parte di chi parla dalla parte delle istituzioni, è un copione visto e rivisto. Con altri attori, ma il succo è sempre il solito, sempre lì si va a parare:chi non fa parte della categoria non può né deve metterci bocca perché non ne è né degno né capace....con buona pace dei privati che hanno fatto tanto per il settore. L'iniziativa privata no.....perché toglie il pane di bocca agli impiegati....nonostante i risultati che possiamo vedere di qualche secolo di clientelismo istituzionale, nella funzionalità della gestione nostro patrimonio. La alienazione controllata anche di un frustolo no...perché non si sa mai quale altra futura mistica conoscenza possa contenere... In pratica, ci si riempie la bocca di progresso e "we can" ma si resta sempre irrimediabilmente inchiodati su posizioni "borboniche " e classiste.... Questa si che è aria fritta, ma non viene dall'esterno...viene dall'interno dei palazzi.2 punti
-
Es un cavallo de Ferdinando de la ceca de Napoli senza sigle, de las primeras emisiones. Hay numerosísimas variantes de esta tipología.2 punti
-
Buongiorno ho il piacere di mostrarvi 6 prutah della mia collezione. Le monete non sono ben conservate, ma sono attraenti in quanto testimoni di un periodo storico antico e affascinante . Il contesto è la Giudea negli anni dell'occupazione romana e della vita di Gesù. Le prutah circolavano tra la gente povera. Moneta citata anche nel vangelo in merito ad un'offerta effettuata da una povera vedova. Purtroppo tra le sei monetine in visione non c'è la prutah della vedova. A partire dalla prima in alto a sinistra in senso orario: prutah di Marcus Ambibulus 9-12 d.C., prutah di Erode Agrippa 41-42 d.C, prutah di Erode Archelao figlio di Erode il Grande 4 a. C. - 6 d.C., prutah di Marcus Ambibulus 10 d.C., prutah di Erode Agrippa 41-42 d. C., prutah del periodo della rivolta giudaica 66 - 70 d. C. Saluti Antonio1 punto
-
[ Buonasera a tutti, le foto....sono quello che sono : ma volevo qualche parere su questa monetina. anche se in conservazione non bella, ma credo sia l`anno più raro di questo nominale... ma sappiamo tutti che la vera "rarità" è in conservazione di molto superiore.1 punto
-
1 punto
-
Sono andato al link e visto nessun monete 5-sen, solo 10 - e 50-sen, che sono molto meno costoso del catalogo (c. 1/10 dei prezzi 5-sen), e alcuni pezzi 1-yen. Ma vedere la vasta gamma di prezzi—con prezzi più alti sul (quello che per me sono il) monete che appaiono più naturali. La moneta in primo piano il primo link, il 10-sen che ha appena venduto per $3.45? Tutto ciò che le monete del venditore lo stesso aspetto—quello stesso bianco mai indossato, slavato, anima-di meno. Qualcosa sembra male male con queste monete, ma non saprei dire cosa—forse stanno solo uniformemente — e duramente—puliti. Ho detto solo casualmente "anima-meno?" Oh, no. Mia figlia, a quanto pare, è una cattiva influenza su di me! ;) v. ---------------------------------------------------- I went to the links and saw no 5-sen coins, only 10- and 50-sen, which are much less expensive in the catalog (c. 1/10 of the 5-sen prices), and some 1-yen pieces. But see the wide range of prices—with higher prices on the (what to me are the) more natural appearing coins. The featured coin on the first link, the 10-sen that just sold for $3.45? All that seller’s coins look the same—that same unworn, washed-out, soul-less white. Something seems badly wrong with these coins, but I couldn’t say what—maybe they’re just uniformly—and harshly—cleaned. Did I just casually say “soul-less?” Oh no. My daughter, apparently, is a bad influence on me! ;) v.1 punto
-
a disposizione quando vuoi, piuttosto di buttare i soldi dalla finestra è meglio chiedere. :good:1 punto
-
Dal diario di viaggio: Quindicesimo giorno, I Parti al tempo di Augusto Dopo l’indegna sottomissione a Vitellio, Artabano 3° non restò a lungo sul trono della Partia; l’azione aveva disgustato i sudditi a tal punto che espressero il loro malcontento in mormorii che si fecero via, via, aperte prese di posizione sino a diventare minaccia di rivolta. Il Re venuto a conoscenza della fronda adottò severe misure di repressione verso i dissidenti che vieppiù videro ingrossarsi le loro file ed alla fine, come sempre avviene, i malumori divennero aperta cospirazione. Artabano, incapace di bloccare il movimento lasciò la capitale e si ritirò alla corte di Izates, Re tributario dell’Adiabene, che gli offrì ospitalità promettendo di riportarlo sul trono dal quale era stato cacciato. Josuphus ci informa che Izates e la madre Elena si erano convertiti all’ebraismo e nutrirono tanta affezione per il popolo ebraico da aver inviato forniture di cereali a Gerusalemme quando, nel 44 A.D. era minacciata dalla carestia. Dopo che Artabano si era ritirato presso Izates i magistrati dei Parti avevano eletto al suo posto un certo Kinnamus o Cinnamus che aveva lontane relazioni con la vecchia casa regnante. Tra il vecchio monarca ed il nuovo ne sarebbe scaturita, con ogni probabilità, una guerra se Cinnamus, sponte sua non avesse rinunziato al titolo ed anzi invitato il vecchio sovrano a rientrare in Partia. Artabano tornò e Cinnamus, al colmo della magnanimità si tolse il diadema dalla testa per porlo egli stesso sulla fronte del vecchio monarca, salutandolo come Re. Come garanzia di questo ritorno, sia da parte di Artabano che di Izates, c’era l’amnistia totale e completa per i reati politici. Questo gesto di mitezza, tanto inusuale presso i Parti, lo si dovette soprattutto alla volontà del giudeo Izates. Artabano sembra sia passato a miglior vita poco dopo il suo rientro in patria e gli ultimi giorni del suo regno furono segnati dalla rivolta di Seleucia, la più importante città greca del suo vasto impero. Le condizioni in cui versava la Partia, in quel tempo, erano di estrema instabilità dovuta alle frequenti rivolte, alle occasionali guerre civili ed alla manifesta tendenza alla disintegrazione, in queste condizioni i Greci, insofferenti da sempre al giogo dei barbari, credettero fosse giunto il momento di reclamare la propria indipendenza; Seleucia aveva preso il comando della ribellione e riuscì a proclamarsi libera. Altri centri minori come: Apollonia, Nicephorum, Edessa, Carrhae avrebbero voluto seguirne l’esempio, magari chiamando Roma in proprio soccorso; ma man, mano che il tempo passava i Parti, per quanto indeboliti ripresero in mano la situazione; Roma si mantenne neutrale e Seleucia godette della propria indipendenza per la breve stagione di sei anni: dal 40 al 46 A.D. prima di dover soccombere al figlio di Artabano 3° e tornare ad essere soggetta al vecchio impero. Alla morte di Artabano la successione vide coinvolti i due figli del monarca: Vardanes e Gotarzes. Secondo Josepho la corona passò inizialmente al primo che era presumibilmente anche in meno giovane dei due; ma questi era lontano mentre Gotarzes era presente nella capitale e principe ambizioso qual’era, colse l’opportunità per occupare il trono della Partia. Moneta di Gotarzes Il regno di Gotarzes non durò che poche settimane, non appena insidiatisi infatti mandò a morte un terzo figlio di Artabano 3° assieme alla moglie ed ai figli e nel contempo palesò evidenti predisposizioni tiranniche tanto che i sudditi, allarmati si rivolsero a Vardanes per offrirgli la corona imperiale. Questi, uomo d’azione, non mise tempo in mezzo e dopo aver percorso, con le truppe qualcosa come 350 miglia in due giorni, sollevò Gotarzes dal trono. Ricevette la sottomissione delle province e delle città, con la sola eccezione di Seleucia che continuava strenuamente a mantenere la propria indipendenza. Nel frattempo Gotarzes si era rifugiato presso i Dahae, nella regione del Caspio, dove trovò supporto e protezione. I Dahae non essendo sottoposti ai Parti poterono dare rifugio sicuro ed asilo a Gotarzes il quale rinfrancato iniziò ad intrigare con i vicini Hycarniani perché allentassero la loro alleanza con il fratello ed assieme a lui costituissero un esercito in grado di fargli recuperare il trono della Partia. Vardanes che era intento all’assedio di Seleucia dovette ritirarsi e marciare di persona verso il lontano Est. I due eserciti erano l’uno di fronte all’altro, schierati a battaglia senonchè, prima che il combattimento avesse inizio i comandanti dei due rispettivi eserciti fecero in modo di incontrarsi per abbozzare un piano di pace Gotarzes era infatti venuto a conoscenza del fatto che i capi della nobiltà, di entrambe le fazioni si erano accordati per sbarazzarsi di tutti e due i fratelli ed eleggere al loro posto un nuovo Re. Dopo aver informato del fatto il fratello gli propose un incontro segreto per presentargli le prove tangibili e cercare assieme di sviluppare un progetto per l’avvenire. Gotarzes era disposto a rinunziare alla Partia purchè gli fosse stato concesso il governo dell’Hycarnia e così fu. Vardanes tornò verso Occidente e riprese le operazioni contro la ribelle Seleucia e nel 46 A.D. a sei anni dall’insurrezione della città se ne impadronì. Sentendosi ormai sicuro sul trono, senza più disturbi da parte del fratello, sentì che era giunto il momento di dar vita ad una nuova importante impresa: il recupero dell’Armenia dal dominio di Roma Moneta di Vardanes Nel 37 A.D. Artabano 3° aveva lasciato a Tiberio l’Armenia e questi l’aveva posta sotto il governo di Mitridate, un Iberiano che, non aveva incontrato il favore del popolo Armeno il quale, dopo infinite vicissitudini, era adesso deciso a scrollarsi di dosso il peso di questo governante e di Roma che lo sosteneva. Per Vardanes non ci sarebbero state grosse difficoltà a cacciare Mitridate, oramai vecchio ed infiacchito e riportare l’Armenia sotto l’influenza dei Parti; ma per avere successo nell’impresa doveva avere la condivisione ed il supporto dei suoi principali feudatari, soprattutto del grande Izates che aveva visto ricompensati i servigi che aveva prestato ad Artabano 3° con un importante allargamento dei suoi domini ed era adesso Re sia di Adiabene che di Gordyene; praticamente di tutta l’alta Mesopotamia. Vardanes gli chiese espressamente consiglio e di esprimere la sua opinione in proposito circa l’operazione ch’era in procinto di compiere. Izates si disse contrario ed oppose netta opposizione all’intervento; era convinto della superiorità della forza militare di Roma e non voleva assolutamente entrare in contrasto con la grande potenza Occidentale, inoltre aveva motivi personali per defilarsi dal progetto di Vardanes in quanto ben cinque dei suoi figli vivevano a Roma dove erano stati mandati per ricevere una educazione politica migliore. Il rifiuto di Izates fu considerato da Vardanes come una vera e propria ribellione ed indignato iniziò le ostilità contro il suo feudatario. Fu probabilmente questo stato di cose che indusse Gotarzes ad uscire dal suo ritiro in Hycarnia per reclamare nuovamente il trono della Partia; una richiesta sollecitata da molti nobili che nello scontro tra Vardanes ed Isates più che schierarsi dalla parte di quest’ultimo avevano preso le distanze da Vardanes e richiedevano ora il ritorno al potere di Gotarzes. Vardanes, per la seconda volta fu costretto a riprendere la via dell’Est e tra il Caspio ed Herat gli eserciti dei due contendenti si scontrarono più di una volta e sempre Vardanes ne uscì vittorioso; ma i successi ottenuti sul campo furono vanificati dall’avversione dei sudditi nei suoi confronti e sulla via del ritorno molti di loro, a dispetto della gloria acquisita sul campo, gli cospirarono contro, lo tradirono e passarono nelle file nemiche sino a che alla fine, Gotarzes venne acclamato Re e per qualche anno regnò in pace sul paese. Come tutti o quasi i Parti, Gotarzes aveva la comune tendenza alla crudeltà ed al sospetto cui aggiunse di suo l’indolenza e la lussuria sì che in breve tempo si alienò l’affetto dei sudditi che fra l’altro gli rimproverarono ora gli insuccessi militari conseguiti nelle poche quasi insignificanti spedizioni militari intraprese. Il 49 A.D. vide diversi tentativi per allontanare dal regno l’incubo di un Re decisamente malvagio. L’imperatore romano: Claudio era favorevole ad aiutare i Parti…. “Amici ed alleati” “Il ruolo di Gotarzes, egli disse, è diventato intollerabile per la nobiltà e per il popolo; ha ucciso tutti, o quasi, i parenti maschi a lui più vicini che avrebbero potuto aspirare al trono della Partia ed il suo crudele sospetto ha colpito anche parenti lontani. I fratelli, le loro mogli ed i figli furono oggetto delle sue cattive intenzioni; pigro nelle abitudini, sfortunato in guerra, portato alla crudeltà, nessun uomo di valore poteva non disprezzarlo nel più profondo dell’anima. I Parti sapevano che Roma ed il loro Stato erano uniti da un trattato di cui non desideravano la rottura ma erano anche a conoscenza del fatto che a Roma vivevano Arsacidi , chiedevano pertanto che fosse mandato loro un Arsacide, degno di governare, da sostituire al sovrano di cui pativano la tirannide. La loro scelta indicava Meherdate, figlio di Vanones e nipote di Phraate 4° che da lungo tempo risiedeva in Roma ed aveva acquisito una educazione “Alla romana” che lo portava ad avere un comportamento moderato e giusto” Questo discorso fu pronunciato in Senato, davanti all’Imperatore Claudio presente anche Meherdate: il candidato al trono della Partia. L’imperatore dette e responso favorevole… “ Occorre seguire l’esempio del Divino Augusto e lasciare che i Parti ricevano da Roma il monarca che hanno richiesto; questo principe, educato in città, ha sempre dimostrato moderazione e riteniamo che il suo comportamento, nella nuova posizione, sarà quello di un gestore di civiltà e non un capo di schiavi; clemenza e giustizia, di cui i Parti hanno sin qui avuto ben poca esperienza, saranno apprezzate dall’intero popolo. Meherdate, nel suo viaggio verso il paese degli avi sarà accompagnato da un Romano di Rango: Caio Cassio, prefetto della Siria che lo aiuterà a passare in Sicurezza l’Eufrate” Meherdate vide così svilupparsi sotto i migliori auspici il suo sogno di Re. Nella Partia trovò un gran numero di fedeli alla sua causa, era sostenuto dal nome di Roma ed aveva il supporto tangibile di un Romano importante, ben inserito all’Est, con buon ascendente sulla popolazione locale. Appena giunto a Zeuma, sull’Eufrate trovò molti nobili Parti che erano venuti a dargli il benvenuto ed a cui si erano uniti importanti personaggi locali, tra cui Abgaro, Re degli Osrhoeniani e suo tributario nella zona occidentale del paese il quale presiedè al passaggio dell’Eufrate sulla sponda orientale del fiume, con tutta probabilità nelle vicinanze di Khabour o di Ras el Aim. Il personale consiglio di Cassio al suo protetto, fu quello di aggredire militarmente subito il suo rivale giacchè disse i barbari sono sempre impetuosi al primo attacco; ma se erano respinti o bloccati subentrava il rilassamento e perdevano l’energia necessaria a combattere. Meherdate tuttavia, come a suo tempo Crasso, cadde sotto l’influenza di Abgaro che pare fosse un traditore, determinato sin dall’inizio a portare il giovane principe pretendente alla rovina. Convinto da questo Re tributario traditore, Meherdate fu inizialmente indotto a perdere tempo prezioso ad Edessa, capitale di Oshroene, coinvolto in una serie infinita di feste, banchetti e ricevimenti e quando finalmente riuscì a svincolarsi ed iniziare la marcia verso il suo antagonista, invece di attraversare direttamente la Mesopotamia e puntare su Ctesifonte, prese la tortuosa e difficile via dell’Armenia che, seguendo il corso del Tigri, passava per Diarbek, Til e Jezireh. La marcia fu ritardata dalle difficoltà incontrate su strade innevate e passi montani ardui da superare. Gotarzes ebbe tutto il tempo necessario per raccogliere nuove truppe e disporle nel modo che più riteneva opportuno per affrontare il nemico. Ancora una volta la fortuna arrise al principe pretendente; quando raggiunse Adiabene, Izates, il potente monarca di quel regno abbracciò la sua causa e gli mise a disposizione un nutrito contingente di truppa. Procedendo verso Ctesifonte, Meherdate riuscì ad impossessarsi della fortezza che occupava l’antico sito di Ninive ed anche di Arbela prima di trovarsi di fronte al suo avversario; ma Gotarzes non era disposto a giocarsi il regno in una battaglia campale senza essere sicuro della vittoria. Si mise sulla difensiva, sulla sponda opposta del fiume Corma, per non essere provocato o tentato allo scontro e lì attese i rinforzi che non tardarono a giungere. Sorse a questo punto in lui la speranza di trarre dalla sua parte od al massimo persuadere alla neutralità parte delle forze del suo antagonista ed a questo scopo inviò emissari a coloro che avevano sposato la causa di Meherdate. Dopo breve esitazione sia Izates che il traditore Abgaro, ritirarono le loro truppe ed abbandonarono il giovane principe al suo destino. Meherdate nel timore che altre defezioni potessero seguire decise di ritirarsi; ma Gotarzes, a questo punto, sicuro della vittoria, scese in campo e diede battaglia. Fu bloccato al primo impeto e fortemente contrastato sino a quando il comandante dell’esercito di Meherdate, mentre si prodigava nell’inseguimento delle truppe nemiche respinte; fu intercettato dal grosso dell’esercito di Gotarzes, fatto prigioniero e forse ucciso, in ogni caso questo sfortunato episodio decise le sorti della battaglia. Come sempre accade in Oriente la perdita del comandante creò panico e scoramento tra i soldati che non più inquadrati si dispersero in tutte le direzioni diventando facile preda del nemico. Meherdate nella fuga si fidò di un certo Parrhaces; ma cadde in mano al nemico e catturato fu consegnato a Gotarzes che si dice, mosso a pietà per il giovane principe, non lo punì come di solito venivano puniti i ribelli od i pretendenti al trono; ma si limitò ad infliggergli quelle lievi mutilazioni ( taglio delle orecchie) sufficienti, secondo l’uso Orientale a privarlo della capacità di regnare. La vittoria mise fine alle rivendicazioni e parve a Gotarzes che fosse degna d’essere immortalata. I Parti non hanno mai avuto una particolare predilezione per l’arte e raramente indulgevano a rappresentazioni artistiche degli eventi caratterizzanti la loro storia; ma Gotarzes, in quell’occasione prese la decisione di commemorare l’avvenimento sulla roccia a memoria dei posteri. Sulla montagna sacra di Behistun ( in origine Baghistan ovvero il paradiso degli Dei) che era adornata con sculture che rappresentavano il Re Achemenide: Dario, figlio di Hystapses, con due attendenti nell’atto di ricevere doni dai ribelli assoggettati, ordinò che venisse eseguita una seconda scultura, invero molto più piccola, rappresentativa delle sue imprese. Il Re appare a cavallo, con una robusta lancia nella mano destra, mentre una vittoria alata lo cinge con il diadema; davanti a lui, l’esercito galoppa nel piano allo inseguimento del nemico in fuga. Alcune di queste figure sono ordinate a formare una processione di fanti mentre l’iscrizione sia in greco che in lingua spiega lo scopo del monumento. L’iscrizione è oggi quasi illeggibile; ma quando fu rinvenuta per al prima volta riportava, in due diversi posti, il nome di Gotarzes ed in un posto quello di Mithrates, chiara traslitterazione di Meherdate. Gotarzes sembra che non sia vissuto a lungo dopo questa vittoria e secondo fonti attendibili la sua dipartita sarebbe avvenuta nel 50 A.D. A sentir Tacito il trapasso fu naturale, a seguito di malattia; ma Josepho dice invece che il Re morì di morte violenta a seguito di una cospirazione, se così fosse non c’è da farsene meraviglia data l’impopolarità che godeva tra i sudditi; ma Tacito è autorità storica che non può essere messa in discussione ed il suo: “ Morbo obiit” chiude ogni illazione sul caso. Durante il regno di questo sovrano la disorganizzazione nello stato deve aver raggiunto livelli elevati, ne sono conferma la facilità con cui Roma ebbe modo di intervenire negli affari interni degli stati confinanti al paese e promuovere in Partia stati di agitazione e torbidi che spinsero gli stessi Parti all’intrigo ed alla confusione, sfociata poi nella guerra civile. Va da sé come un simile stato di cose abbia portato all’esaurimento delle risorse dell’impero che da questo momento, sebbene non rapido, ha visto sempre più accrescersi e divenire irreversibile, quel processo di disgregazione che nel giro dei due secoli successivi, nonostante gli sforzi e la tenacia caratteristica della razza turanica, lo portò all’annientamento.1 punto
-
Che numismatica avremo ? Quale sarà la numismatica dei prossimi anni ? Domande a cui è difficile dare una risposta, una cosa è certa la numismatica ha bisogno e avrà sempre più bisogno di un ricambio generazionale, gli interlocutori del futuro saranno i nostri giovani, alcuni, molti sono sul forum e io credo che ogni tanto sia giusto e opportuno coinvolgerli in discussioni per loro, ma che poi alla fine sono per tutti.... I giovani.....sul forum che ricordiamolo nasce per i giovani, per chi vuole iniziare, molto si è fatto in questi anni, la numismatica si è aperta e la divulgazione e la comunicazione che è stata fatta qui ha dato grandi risultati in questo senso, potenzialmente è per tutti e questo è un arricchimento sociale e personale importante che forse molti dovrebbero valutare e considerare di più. Il forum si pone come strumento, mezzo per comunicare con loro, il forum è poi letto da tutti, lo sappiamo...., e tutto può servire, anche proporre, dare idee, anche sogni....piccoli o grandi che siano, a volte anche i sogni si realizzano. Io vedo tanti giovani, preparati, appassionati, con grandi potenzialità sul forum, alcuni sono già sbocciati, chi avrebbe pensato che alcuni di loro producessero articoli, elaborati, considerazioni, lavori così apprezzati e importanti come stiamo vedendo? Credo pochi....eppure...eppure molti di questi sono ancora qui o altri hanno altri palcoscenici, a volte importanti e sono ben conosciuti nel mondo numismatico. E' una numismatica che si apre, da scoprire, che deve essere però sollecitata, il forum ha fatto tante iniziative a loro favore, inutile ricordarle qui ora, ricordo solo una delle ultime, il Concorso " Nascita di una passione ", Concorso che avuto echi ben oltre il forum e che ci ha permesso di leggere le motivazioni, le scintille per cui è scattata la passione per 17 di loro, che io ritengo siano stati dei " testimonial " per altri e per la numismatica in genere. Ora in questo post volevo fare un ulteriore passo insieme, una volta scattata la passione e una volta entrati nella numismatica, che certamente inutile nasconderlo problematiche ne ha, cosa vorreste cambiare, in poche parole quali sono i vostri piccoli, grandi sogni ? Non vorrei risposte del tipo vorrei una moneta bella, d'oro, vorrei che si andasse su qualche necessità, valore, esigenza sentita e penso ce ne siano.... Circa due anni fa chiesi qui in piazzetta per tutti quale era la cosa che più vi mancava ? Fu una risposta quasi bulgara, in realtà non me l'aspettavo, era quella di vedere monete dal vivo, le nostre monete italiane che spesso non sono esposte. Se ne tenne conto poi in alcune manifestazioni, dove non era possibile questo, fu il collezionismo privato a rispondere e a raccogliere l'invito.... Siamo qui ad ascoltarvi....ovviamente non è solo per i giovani in modo stretto la discussione anche se gli interlocutori dovrebbero essere loro, ma chi ha a cuore, sente e ha idee propositive e virtuose su questa tematica potrà intervenire e ogni apporto pacato, che possa essere di stimolo e che possa indicare nuove strade potrà essere utile per tutti quelli che leggono e che seguono questa importante tematica che rappresenta il futuro della nostra numismatica....a voi se vorrete.....quali piccoli, grandi sogni numismatici, giovani del forum avete ?1 punto
-
Anch'io come @@matteo95 penso che la moneta piccola medievale non sia apprezzata quanto merita. Questo accade forse perché la figura dello studioso numismatico e quella del collezionista spesso coincidono e pertanto si tende ad approfondire lo studio dei nominali maggiori, maggiormente attraenti e spesso anche più facili da attribuire. Così si commette a parer mio il peccato gravissimo di ignorare un patrimonio storico immenso che se studiato a dovere regalerebbe grandissime soddisfazioni. Quindi il mio sogno sarebbe un opera che non solo cataloghi le tipologie e relative varianti di denarini, piccioli e quant'altro, ma dia anche una visione d'insieme del panorama monetario del tempo alla luce di percentuali di differenti nominali nei ritrovamenti, documenti di zecca, valori di cambio tra le varie valute.....e magari (ma forse chiedo troppo :D) anche un'opera complementare sulle falsificazioni coeve.... Antonio1 punto
-
@@adolfos quindi a tuo parere il denaro piccolo non è da considerare un sottomultiplo del provisino in quanto non sarebbe stato strettamente necessario nel contesto economico del tempo? Sapevo di ipotesi che datavano la tipologia di piccoli con il volto di Cristo all'anno giubilare 1300 o 1350, se ciò fosse vero si potrebbe considerare un'emissione ai limiti del devozionale....1 punto
-
In una variante della tessera ‘MEZZA OPERA’ è raffigurato lo stemma inquartato di Milano e Venezia, caricato dallo stemma d’Austria, sormontato dalle corone ferrea e imperiale, che troviamo sul rovescio della ½ Lira Austriaca in argento della stessa monetazione della lira. In un’asta Christie's del giugno 2003 a Milano, San Paolo Converso, è stata battuta una coppia di tessere intiera/mezza con la seconda del tipo di cui sopra e la citazione di entrambe in un catalogo Ratto. Tessera in rame (2), OPERA INTIERA, in due righe, rov. aquila bicipite coronata, e caricata dello scudo d'Austria (CNI.-; Ratto 692), BB; MEZZA OPERA, in due righe, rov. scudo coronato (CNI.-; Ratto 694), SPL (2). apollonia1 punto
-
Questo sembra effettivamente cancro, anche perchè c'è già un craterino. Segui i consigli della sezione restauro per trattarlo (di solito bagni in acqua demineralizzata, poi bagni in alcool con benzotriazolo, infine cera microcristallina di protezione).1 punto
-
Si vede poco ma andando per esclusione la zecca sembra SIS (Siscia) la lettera successiva rotonda potrebbe essere una corona d'alloro (più probabile) oppure una D deformata. In ogni caso il dritto divrebbe essere Costanzo II DN CONS(TAN-TIVS PF AVG) Sposando la prima tesi la prima lettera potrebbe essere A RIC Siscia 379 Naturalmente si tratta din puro tentativo divinatorio. Mi scusino i pignoli. Per quanto riguarda il tipo di moneta il tipo FEL TEMP REPARATIO fu coniato in occasione del compimento dei 1.100 anno dalla fondazione di Roma (346)in due moduli, la Pecunia maiorina di peso medio di 5,45g. ed il nummus centennionalis pari alla metà 2,73g. La difficoltà economiche dell' impero porteranno nel 354-355 ad emettere solo in Centennionale di circa 16/19 mm. La tua moneta dovrebbe essere di quest'ultimo tipo.1 punto
-
Comunque il forum è interessante: è grazie a quest'ultimo che ho arricchito la mia conoscenza in materia di numismatica ed ho alimentato questa passione che mi coinvolge da anni e questa cosa penso basti a valorizzare tutto questo formidabile apparato. Per il resto, siamo umani...1 punto
-
buonaserra amici...rialso questa discuzione ,perche volevo convidere con voi questa vista del castello di cinarca.......da dove sono usciti tutti questi signori turbulanti e passionnati di guerra.....si dice anche che napoleone" il grande "aveva un po di sangue "cinarcese",da un cugino lontano,perche era un gran combativo e un gran guerriere....ho voluto imortalisare su una tela di 100cmx90cm questo favoloso castello sparito....la vista e mia,ma i colori e la vita che ne rissale e l'opera d'un vecchio amico mio....un artiste venerato con occi e mane di miracolo....che le tue opere per sempre vive ne i secoli da venire..... certo,nessuno sa come era originalmente,ma dicono ne la cronacce che aveva fiera allura...dunque piu fiero di que,non poteva essere....la capella Santo Antonio a i suoi piedi...da dove partirono i colpi che l'anno messo a terra.......fatto di assalto terribile che a avuto come solo testimone quelle terre diserte e selvaticce di tandu......... :) ....una fantesia che ci fa tutti sognare occi aperti.....!!.. :) buonaserrata a tutti....!!1 punto
-
Cavallo molto bello ed interessante. Quello che mi ha colpito molto è la presenza al D/, lungo la linea della legenda (tra ore 1 e ore 3), di uno spazio privo di alcun segno o carattere. Solitamente tra il nome ed il titolo si trovano vari segni di interpunzione. I rilievi dei caratteri prima o dopo lo spazio da me segnalato sembrano poi escludere una battitura che non abbia ben impresso quell'area periferica e tale ipotesi verrebbe scartata anche perchè al R/, nella zona corrispondente (se vedo bene tra ore 7 e ore 9) il tondello pare sia stato impresso nella giusta maniera. Questo quindi farebbe pensare alla volontà dell'incisore di lasciare quello spazio vuoto a discapito del risultato finale. Chiedo cortesemente però a @@dareios it di osservare quell'area, magari con una lente, e dare conferma che non vi sia nulla, in particolare nell'area che segnalo nell'immagine qui di seguito.1 punto
-
1 punto
-
@@jagd Bella, Giovà Per me è un Matzke Tipo H4a infortiatus (1129-1150/60). Probabilmente la bianchitura è svanita nel tempo per vari motivi lasciando in evidenza il metallo vile. Sentiamo anche altri pareri. Un abbraccio a tutta la Corsica cari saluti1 punto
-
:good: saluti a tutti....e un altro salto in su con questo esemplare...... :) ...certo conosciuto,ma come son tutti diverssi li uni con gli altri.....fa sempre piaccere vederne uno nuovo....soppratuto che l'ultimo che la visto era tantissimi anni fa... :) 0.60 grs,per 15mm giusti.......1 punto
-
Mentre l'opera più scientifica resta quella del Lazzarini, che però risale al 2005 e non conosceva tutte le varianti note, anche se fornisce una interessante chiave di interpretazione. Allego le pagine del Lazzarini: Praticamente la letteratura è tutta qui…. Se qualcuno vuole approfondire, con una sistemazione più soddisfacente e con nuove immagini, può dare un utile contributo.1 punto
-
1 punto
-
@@aaantonio buonaserata a te La cultura è l'hobby dal minor costo, ed è molto piacevole sapere "il sapere aiuta" Pietro1 punto
-
Non è la più rara, non è la più costosa ma è una delle monete cui sono più affezionato. Regno d'Italia Napoleone I Assedio Austriaco a Zara (Ottobre - Dicembre 1813) 4 Once 1813 Zara Arg. Grammi 118,915 diametro 53,99 mm D/ in losanga grande (29,35 mm) ZARA // 1813 ai lati di aquila imperiale coronata a destra con ali spiegate Rv: nel campo in quadrato (19,43 mm) al centro 4. 0. - ___ - 18.F 40.C, intorno all'incavo della battitura escrescenza circolare, si conosce solo per questo tipo. Contorno : contromarche in incuso SP MF (capovolto) SB Moneta splendida e molto rara Provenienza: ex Notaio Giovanni Battista Bolgeri Milano ex Asta Santamaria Monete e Medaglie Napoleoniche, Roma 27 maggio 1926; lotto 117 per £. 1.500 (C1) Pagani 311a, VG 2319b, CNI 2, DP 869, Davenport 47. note: tondello di forte spessore 5,08mm E' una storia un pò particolare, intima che condivido volentieri con i miei amici del forum. Questa moneta fu acquistata dal mio avo; stava già molto male e sarebbe mancato da li a pochi mesi. Tutti i giorni redigeva un diario della sua malattia (una forma di malaria contratta andando a caccia in Africa) con piccole note - tipico dei notai - e quando riusci ad aggiudicarsi la moneta a £. 1.500 + 10% di diritti, (sapeva che non avrebbe più avuto molto da vivere) scrisse: "oggi sono felice, finalmente" - fece uno schizzo della moneta sul libricino nero della malattia. "Ravanando" (non credo sia italiano ma dialetto casalingo) nella casa in campagna trovai il diario, lo lessi e quando trovai la nota mi prese una sensazione strana, irripetibile; tra la felicità e lo sconforto. Pensai ai 40 anni che lo "zio Bista", come lo chiamiamo in casa, dette la caccia a questa moneta ... sempre troppo cara per essere una moneta (così scriveva tutte le volte che non si aggiudicava un lotto !), e solo al tramonto della sua vita si decise a far si che non fosse più troppo cara. Su questa moneta scrisse un'accorata lettera alla Domenica del Corriere (mai pubblicata) per rivendicare l'italianità della Dalmazia. Scritta assai bene ed, in bella calligrafia ma i contenuti erano probabilmente eccessivi per essere pubblicati. Per farvela breve, quando 35 anni fa rimisi in ordine la collezione dello "zio Bista" ... fu la prima moneta che vidi e ... (perdonatemi, mi vengono le lacrime agli occhi), e cercai al meglio di meritarmi i libri, gli scritti e le ultime monete scampate alle seconda guerra mondiale. Un giorno venderò collezione, è inevitabile per un collezionista prima che sia buttata al vento da eredi insapienti, ma non questa, questa no; come dico gli anglosassoni : "everything but ..." questo è il mio but.1 punto
-
Ouhao!!! Un gran bel lavoro! Letto tutto d'un fiato, copiato e stampato! Attendo con ansia le nuove puntate. Grazie infinite e complimenti!!!1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?
