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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/13/15 in Risposte

  1. Ciao a tutti. Con piacere vi presento un 2 Lire del 1908 entrata lo scorso anno in collezione. Con questa ho completato la serie della "Quadriga Veloce" e di seguito potete osservare una fotografia di "famiglia": 1908, 1910, 1911, 1912. La ricerca è stata bella e appassionante. Vi confesso che più le guardo e più mi piacciono, scusatemi, ho detto una ovvietà. Esprimete i vostri pareri, grazie. Vince
    4 punti
  2. Da Strabone “Geographia” « I Romani posero ogni cura in tre cose soprattutto , che dai Greci furono trascurate , cioè nell'aprire le strade , nel costruire acquedotti e nel disporre nel sottosuolo le cloache » Da quanto scritto dal geografo e storico greco possiamo aggiungere che queste tre cose , ma in massima parte tra le tre cose descritte da Strabone , furono le Strade a permettere la conquista , unite alla potenza delle Legioni e delle Istituzioni , permisero ai Romani la conquista del mondo antico Tutta l’immensa rete stradale realizzata dai Romani rappresenta un'opera di ingegneria mai superata fino ai nostri giorni . Complessivamente furono lastricati o battuti per tutto l’Impero circa 100.000 chilometri di strade e possiamo affermare che la rete stradale romana e’ il più grande contributo materiale di Roma allo sviluppo della civiltà , seguito subito dopo dagli acquedotti . Le strade rappresentavano per Roma una arteria vitale , indispensabile per l'espansione e il controllo dell'Impero . I percorsi erano quasi sempre rettilinei , a volte ricalcavano antiche vie , comunque tutte erano percorse dagli eserciti , da commercianti , corrieri o semplici viandanti . L'impero era attraversato da una perfetta ed efficiente rete stradale in massima parte lastricata , che manteneva quasi sempre una direzione per lo piu’ rettilinea , superava ostacoli spesso impervi , proseguendo su ponti , viadotti , attraverso sbancamenti ed anche lunghe gallerie . Ma come facevano i Romani in generale a sapere nei loro spostamenti viari quanta strada avevano percorsa o quanta ne mancava fino al termine del viaggio ? esistevano lungo i tratti viari le “colonne miliarie” o pietre miliarie . Le distanze tra un luogo e l’ altro erano misurate in miglia romane nome che deriva da “milia passuum” cioe’ “mille passi” corrispondenti a circa 1480 metri ; quindi ogni 1480 metri era posta una colonna . Il “Miliarium” era il piu’ delle volte , ma anche diversamente , una colonna in pietra di forma cilindrica , costruita in materiale pietroso preso e tipico dai vari luoghi dove era disponibile il materiale ; era poggiata su una solida base in pietra rettangolare infissa nel terreno , era alta 150 centimetri con 50 di diametro , l’ altezza totale considerando la base raggiungeva quasi i 2 metri ; qui erano scolpite varie informazioni : in basso la distanza in miglia dal Foro di Roma , in alto il nome dell’ imperatore regnante durante la posa della colonna , i suoi titoli IMP , COS , TRP , PM , sintetica dedica , nome con dedica del magistrato o imperatore che avevano costruito o riparato la strada , con relative date ; insomma i Miliari sono dei veri e propri preziosi documenti storici , le loro iscrizioni raccontano momenti cristallizzati di storia romana , un po’ come una moneta . Tutte le distanze in miglia registrate sui Miliari delle principali strade consolari in partenza da Roma , partivano dal Miliarium Aureum fino alla prima importante citta’ incontrata , da questa in poi il conteggio ricominciava fino all’ arrivo della successiva altra importante citta’ e cosi’ via ; il Miliarium Aureum fu posto da Augusto nel Foro vicino al Tempio di Saturno , qui erano riportate le maggiori citta’ dell’ Impero con le distanze da Roma , al tempo di Costantino cambio’ nome in Umbiculus Romae . La “Pietra Miliare” degli antichi romani e’ stata un’ invenzione talmente importante che al giorno d’oggi dire o scrivere “Pietra Miliare” equivale a dire in senso figurato , un avvenimento, un'opera o un personaggio talmente importante da essere considerato un punto di riferimento o di svolta di un processo storico , scientifico , etnico , culturale od anche individuale . Considerando che i Romani costruirono o ampliarono circa 100.000 chilometri di strade in tutto l’ Impero e calcolando una pietra miliare ogni 1,480 chilometri , dovrebbero avere eretto lungo tutte le strade circa 67.567 , tra colonne , cippi miliari e segnalazioni varie in pietra . Un esempio (foto n°2) di dedica su una colonna miliare : Testo sulla pietra miliare di Rablà (Alto Adige) , conservata al Museo Civico di Bolzano Ti[berius] Claudius Caesar Augustus German[icus] Pont[ifex] max[imus] trib[unicia] pot[estate] VI con[n]s[ul] desig[natus] III imp[erator] XI p[ater] p[atrie] [vi]am Claudiam Augustam quam Drusus pater Alpibus bello patefactis derexserat munit a flumine Pado at [f]lumen Danuvium per [milia] p[assuum] CC[CL] “Tiberio Claudio Cesare Augusto Germanico, pontefice massimo, insignito della tribunicia potestas per la sesta volta, console designato per la quarta, imperatore per l'undicesima, padre della patria, la via Claudia Augusta, che il padre Druso, aperte le Alpi con la guerra, aveva tracciato, munì dal fiume Po al fiume Danubio per miglia CCCL”. Sotto alcuni esempi di Colonne e cippi miliari , dentro le foto alcune note
    3 punti
  3. Condivido con voi un passo di un'opera di J. Le Goff (Lo sterco del diavolo - Il denaro nel Medioevo) che ho trovato particolarmente significativo. "Grazie allo sfruttamento di nuove miniere d'argento e di piombo argentifero cominciarono a circolare in Europa quantità crescenti di monete argentee. [..] Verso il 1135 la Toscana ospitava soltanto la zecca di Lucca, alla quale nei due decenni successivi si aggiunsero Pisa e Volterra. Intorno al 1180 ne fu aperta una nuova a Siena, decisiva per la futura prosperità della città. Nell'ultimo decennio del secolo XII, infine, venne il turno di Firenze e Arezzo. In Italia settentrionale, alle antiche zecche di Milano, Pavia e Verona si aggiunsero tra 1138 e 1200 Genova, Asti, Piacenza, Cremona, Ancona, Brescia, Bologna, Ferrara e Mentone. Nel Lazio, dalle quattro zecche attive nel 1130 si passò alle ventisei del 1200, di cui una nella città di Roma." Giusto per avere una piccola visione generale del panorama del tempo..... Antonio
    3 punti
  4. Nella notte tra il 5 ed il 6 febbraio del 1975, sono sottratti dal Palazzo Ducale di Urbino La Muta di Raffaello, La Madonna di Senigallia e La Flagellazione di Piero della Francesca. Gaetano Savoldelli Pedrocchi, Procuratore della Repubblica di Urbino, rintraccia i quadri in Svizzera. E allora fa una cosa singolare. Teme che i quadri non tornino ad Urbino o che non vi ritorno o subito. Decide di non seguire le vie istituzionali. Si mette in ferie e con un ufficiale dei CC va personalmente in Svizzera. Ognuno viaggia con la propria autovettura. Convince, non si sa come, gli svizzeri a dargli i quadri. Carica il tutto nel portabagagli della propria auto e via come il vento verso Urbino. I due temono di essere intercettati da malviventi e, quindi, viaggiano alla massima velocità possibile. L'ufficiale fonde il motore, ma Savoldelli Pedrocchi continua da solo e raggiunge Urbino. Sembra di leggere dei tre moschettieri con i pendenti della regina, ma è tutto vero. Quaranta anni fa. Altri tempi ed altri uomini. Polemarco
    2 punti
  5. @@UmbertoI .... Yes ! :good: Ho perso circa un paio d'ore del mio tempo libero per scovare il decreto, ritagliarlo, analizzarlo e postarlo ..... se poi questo è superfluo e ci limitiamo a scrivere monete "belle" e "brutte" oltre non si può andare !! .... è anche un modo, oltre a diventare "dotti", di scambiare qualche chiacchiera tra amici, come se fossimo seduti in poltrona.
    2 punti
  6. L'argomento è delicato, ma creo esuli dalla politica fine a se stessa. Se non si finisce con l'estremizzare gli interventi, con un po' di buon senso non dovremmo correre il pericolo di deragliare. Mi appello al buon senso di tutti ;)
    2 punti
  7. ultimamente sono poco presente sul forum per impegni ma il tempo per deliziarvi con questo bellissimo ultimo gioiellino entrato in "famiglia" l'ho trovato ;)
    2 punti
  8. Allora dobbiamo telefonare anche a Muntoni :lol: Ciao
    2 punti
  9. @@renatopiselli L'osella che hai postato è molto affascinante. Raffigura, sul rovescio, una delle tre navi da guerra varate per presidiare il lago di Garda, a difesa dalle incursioni nemiche che in quel periodo imperversavano, coinvolgendo i territori occidentali della Repubblica, a causa della guerra di successione spagnola. Questo è l'esemplare presente nella mia collezione Purtroppo sono un pessimo fotografo...e non riesco a far apprezzare come vorrei la magnifica patina iridescente presente su entrambi i versi. Dal vivo è di grande impatto. Un caro saluto, Luca
    2 punti
  10. come si vede che nell'ottocento non c'erano i seni rifatti !!!
    2 punti
  11. per la prima i 150 euro non ci stanno proprio , anzi , non li vale . Per la seconda mi sembra un po alto , considerando che , a mio personale parere non è uno splendido pieno .
    2 punti
  12. Ciao. "la domanda da porci qui è "giusto che una cifra rilevante sia dichiarata carta straccia perché c'è un decreto della Banca d'Italia che ha fissato un limite temporale alla conversione lire-euro?" Beh, il decreto non è della Banca d'Italia. Stiamo parlando di Leggi dello Stato (L. 7.4.1997, n. 96 e D. Leg,vo 24.6.1998, n. 213) che avevano stabilito la prescrizione delle banconote e delle monete in lire al 29.2.2012, assegnando ai portatori 10 anni di tempo per cambiare le lire in euro. La scelta di far "prescrivere" una valuta è una scelta politica che, come ha spiegato bene stf al post n. 24, si spiega chiaramente con la necessità di non lasciare allocato "ad oltranza" il fondo destinato a soddisfare il cambio tra la nuova e la vecchia moneta. Altro discorso è la mossa operata con il Decreto "Salva-Italia" del governo Monti, che ha disposto la prescrizione anticipata della lira di circa 60 giorni rispetto al termine originario, che era appunto il 29.2.2012. Nel caso esposto dalla discussione se, come sembra di capire, l'erede è entrato in possesso delle banconote in un momento comunque successivo al 29.2.2012, il problema dell'asserita ingiustizia subita è, evidentemente, del tutto fuori luogo. L'erede non è nè il primo nè sarà l'ultimo a venire in possesso di banconote o titoli che vengono alla luce dopo che gli stessi sono andati prescritti. E come è capitato a tutti gli altri che si sono trovati nella sua situazione, nulla potrà fare. Attendiamo invece con interesse la decisione della Consulta sulla prescrizione anticipata del governo Monti, anche se la sensazione è quella di un rigetto della questione di costituzionalità, seppure per ragioni squisitamente "politiche" e contabili. M.
    2 punti
  13. UmbertoI

    Fdc

    Se sono fdc lo dirai tu tra 7-8 anni di collezionismo. ..a me è successo così. ..se tutti la pensano diversamente da te...un piccolo motivo c è. ..è diverso se i pareri sono discordanti e ...se chi li ha espressi ne capisce meno di te, un confronto é sempre qualcosa di positivo, il forum non è né la mamma ne papà però dopo 2 anni posso dire che qualcosina l ho imparata, che un tizio mi ha offeso gravemente e ancora aspetto di vederlo bannato, ma...è giusto che sia così essendo uno spaccato di società c è con chi vai d'accordo e con chi no...mi accodo a chi ha detto che non sono fdc...ahimè, altra cosetta, gli affari si fanno ma bisogna essere parecchio intelligenti e parecchio fortunati, se ne fai troppi allora o sei il più dotato negli ultimi 200 anni o non sono affari.
    2 punti
  14. @@Arciduca solo una piccola "chicca" . Se devi quotare il nostro Medusa , devi scriverlo tutto maiuscolo e col 51 attaccato, in quel modo hai quotato un altro utente , un tal "medusa" :good:
    2 punti
  15. ilcollezionista90

    Fdc

    anche senza vederla , ti dico che è fdc , almeno risparmiamo tempo e pazienza .
    2 punti
  16. Anche se non ci sono non importa Quello che veramente importa e' che i preziosissimi codici e testi della biblioteca dei Girolamini di Napoli, patrimonio culturale inestimabile , tornino nella loro sede. La loro sottrazione ad opera del direttore della biblioteca (!) installato in quel posto grazie a collusioni mafiose, era stato uno dei reati piu' odiosi . Le biblioteche antiche costituiscono una dei patrimoni culturali piu' preziosi per la ns storia. Depredarle e' come profanare un tempio, quella della cultura.
    2 punti
  17. Come altri datato 1876 americano minori monetazione, grandi numeri di queste metà sono stati colpiti ai fini della pensione frazionata valuta introdotta durante la guerra civile. (Con un conio di 8.4M, questi sono il più comune Seduta metà e molti di loro furono coniati con argento recuperato da vecchi monete). Tanto per mia teorizzazione sentimentale—come un bambino avevo pensato che noi avevamo coniato tanti a causa del centenario nel 1876. Ma questi half-dollars 1876 potrebbe avere trovato occupazione presso il Centennial Exposition di Philadelphia, tuttavia. La statua della libertà era allora in costruzione e il suo braccio destro, il braccio con la torcia—era stato istituito presso l'esposizione. Per il prezzo di un pezzo di 50-cent come questo, un visitatore della fiera poteva salire su una scala fino al livello del balcone della mostra e ottenere un'anteprima di "Liberty illuminare il mondo," un decennio prima sua dedizione nell'ottobre 1886. :) v. ----------------------------------------------------------- Like other 1876-dated American minor coinage, large numbers of these halves were struck for the purpose of retiring fractional currency introduced during the Civil War. (With a mintage of 8.4M, these are the most common Seated half, and many of them were coined with silver recovered from older issues.) So much for my sentimental theorizing—as a kid I had thought we had coined so many because of the centennial in 1876. But these 1876 half-dollars might have found employment at the Philadelphia Centennial Exposition, nevertheless. The Statue of Liberty was then under construction, and her right arm—the arm with the torch—had been set up at the Exposition. For the price of a 50-cent piece like this one, a visitor to the fair could climb a ladder up to the balcony level of the exhibit and get a preview of “Liberty Enlightening the World,” a full decade before her dedication in October, 1886. :) v.
    2 punti
  18. E' una patina allo iodio e non una patina naturale, già una simile manomissione svalorizza la moneta agli occhi di un esperto. Anni fa ci fu un signore che si divertì ad immergere monete napoletane nello iodio ed ecco il risultato. Ho ancora una foto in archivio ma ricordo che giravano monete di diverse epoche tutte con la stessa patina.
    2 punti
  19. Buona sera a tutti,sono fuori casa fino a lunedi e non posso postare le foto del mio denaro provisino,ma ho letto quasi per intero questa discussione e non trattengo il desiderio di togliermi un dubbio ripensando al mio esemplare.peso e diametro per ora niente,pettine a 5 denti sormontato da crescente-S-stella a 5 punte,credo sia una seconda serie ma il mio dubbio e'sulla legenda +.roma.capus.m. in tutti gli esemplari in rete ho sempre trovato roma.capud e non capus.e'una variante conosciuta?appena posso metto le foto grazie buona notte.
    2 punti
  20. ho aggiornato il catalogo con le monete divisionali di Papa Francesco presto faro' i 2 euro com. 2014 , lituania, nuovi tagli olanda , nuovi tagli belgio http://catalogo-euro.lamoneta.it/cat/E-F1
    2 punti
  21. Oh, che bello! Vedo che abbiamo idee simili, anch'io anni fa ero andato a cercare le "monete di Gesù", come una piccola collezione "storica" che ha, oltre alla numismatica, anche un valore simbolico unico. Le ho sistemate in un cofanetto fatto con osso di cammello, perché è molto distante dalle mia collezione principale, ed oggi dovrei studiare un po' per riconoscerle ma ugualmente mi piacciono dal punto di vista estetico e di "memoria". Prenderò spunto da questa discussione per "rispolverarle" ...metaforicamente ...
    2 punti
  22. Dopo anni di ricerche e studi, è finalmente nato e pubblicato: “Tecniche ed errori di coniazione”. Al momento in versione e-book (su amazon.it, hoepli.it, google play store, rizzoli, etc.) a EUR 14,99 e presto in versione cartacea a EUR 35,00. Circa 250 pagine (formato A4) e riccamente illustrato (più di 300 immagini a colori). https://play.google.com/store/books/details?id=FzJiBgAAQBAJ Pur essendo stati pubblicati altri libri sul tema in Italia, il mio si sviluppa in un modo totalmente differente. Infatti, i libri ad oggi disponibili affrontano l’argomento come un ordinario catalogo numismatico, vale a dire elencando le varie monete che presentano un errore di coniazione attraverso un metodo di classificazione basato sull’autorità emittente, il valore facciale, il tipo e, quindi, il millesimo. Tuttavia, a mio parere, nel caso degli errori di coniazione ha poco senso seguire questo classico metodo di classificazione; infatti, per definizione, si tratterebbe innanzitutto di un’opera incompleta visto che molte tipologie di errore sono “non ripetitive”, vale a dire si manifestano in modo sempre differente da moneta a moneta. Si pensi ad una moneta con battitura decentrata o doppia battitura. Inoltre, l’attributo essenziale che caratterizza gli errori di coniazione è la tipologia di errore (es. brockage, coni collisi, etc.) e le altre caratteristiche sopra descritte assumono un’importanza secondaria. In aggiunta, i testi oggi disponibili non illustrano la dinamica e le cause di formazione dei singoli errori se non in modo sommario. Questo aspetto è tuttavia essenziale per poter essere in grado di distinguere gli errori “artefatti” dagli errori “genuini”. Infatti, la più importante domanda a cui ogni collezionista di errori di coniazione deve saper rispondere per essere in grado di distinguere gli errori genuini da quelli artefatti è come gli stessi si formano. Una risposta a tale domanda richiede evidentemente una profonda conoscenza delle varie fasi del processo di coniazione e la loro evoluzione nel tempo. Infatti, per saper identificare un errore di un determinato processo è quantomeno indispensabile conoscere come avrebbe dovuto funzionare quel processo in modo corretto. Per tutti questi motivi, la prima parte del mio libro è dedicata ad un’esposizione dettagliata della storia delle tecniche e delle tecnologie di coniazione, con una descrizione dettagliata del moderno processo di coniazione delle monete destinate alla circolazione. Solo dopo aver appreso i concetti base di tale processo ho ritenuto opportuno analizzare nella seconda parte del libro i singoli errori, illustrandone le varie cause ed effetti. Inoltre, in questa seconda parte del libro ho analizzato gli errori di coniazione più celebri della monetazione italiana illustrando l’origine del relativo errore (es. 100 lire 1972/, 200 lire mezza luna, 2 centesimi 1915 quattro mani, etc.). Prima di investire in errori di coniazione è fondamentale investire in conoscenza per cercare di trovare le risposte ai numerosi dubbi che possono sorgere. Solo una volta appresi i concetti base che consentano di riconoscere gli errori autentici da quelli artefatti e di distinguere un errore raro da uno comune, sarà possibile avviare una collezione che potenzialmente non ha limiti! Per qualsiasi informazione non esitate a contattarmi. Allego indice del libro per avere un’idea dei contenuti. Andrea Del Pup Indice libro.pdf
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  23. Il fascino irresistibile e il loro esser anticonformisti, mi spinse sempre a considerare queste tondelli come forme espressive prive di regole e canoni, una sorta di avangurdia numismatica, dove tutto era concesso, con semplici tratti e con i più disparati materiali al servizio della creatività... Inizierei subito con un pezzo da novanta, visto il suo contesto storico. Clemente VII (Giulio de’Medici), 1523-1534. Ducato ossidionale (1527), AR 36,03 g. CLEMENS VII – PONTIF MAX Stemma Medici sormontato da triregno con fasce e chiavi decussate; giglio in cimasa. Rv. S PA + S PE Busti nimbati dei Santissimi Pietro e Paolo affrontati; nel campo in basso, tra i busti, monogramma VL (segno di zecchiere non identificato). Sotto, nel giro, ALMA ROMA . CNI 151. Spaziani Testa 2. Muntoni 21. Berman 832. Esemplare di qualità eccezionale per questa storica moneta. Il periodo di coniazione di questi ducati è quello dell’anno terribile del sacco di Roma, che va precisamente dal 6 maggio all’8 dicembre 1527. Furono battuti a Castel Sant’Angelo, dove il pontefice si era rifugiato a seguito della presa di Roma da parte dai mercenari al soldo degli Imperiali. Il sacco della città ebbe proporzioni disastrose. Nella prima giornata di scontri 6000 romani persero la vita in difesa dell’Urbe, mentre altre 2000 persone, che avevano cercato scampo sulle imbarcazioni del Tevere, affogarono nel fiume quando queste, stracariche, si capovolsero. La popolazione della capitale da 90000 abitanti si ridusse a poco più di un terzo, 20000 furono passati per le armi, 10000 abbandonarono la città ed altri 30000 morirono in seguito alla peste causata dal sacco. Nulla si salvò dallo scempio dei Lanzichenecchi, non le donne che ebbero a subire violenze inenarrabili, non i palazzi ed i monumenti; ogni casa fu saccheggiata e le chiese profanate. Le stanze del Vaticano, con gli affreschi del Raffaello, del Botticelli e di Michelangelo furono trasformate in corpo di guardia. Innumerevoli le opere d’arte che andarono perse per sempre nella furia di quei giorni; la statua del Laocoonte venne fatta a pezzi. Solo castel Sant’Angelo, l’antico sepolcro romano fatto costruire dall’imperatore Adriano, già fortificato fin dal V secolo e da poco restaurato e rinforzato, resistette all’assedio posto dai Lanzichenecchi, che furono sempre respinti dalle artiglierie. Agli Imperiali, che avevano scavato tutto intorno al mausoleo una trincea servendosi dei prigionieri, non rimaneva altro che attendere che la penuria di cibo e la peste aprissero le porte della fortezza. Il 5 giugno il pontefice dovette cedere e le condizioni della resa furono durissime: oltre al pagamento di circa 400000 ducati, della decima di tutti i beni ecclesiastici nelle terre di Carlo V e la consegna agli Imperiali di Ostia, Civitavecchia, Modena, Piacenza, Parma e Forlì, fu deciso di tenere in ostaggio tre Cardinali e altrettanti parenti stretti del papa e la reclusione di questo ultimo in Castel Sant’Angelo sino al completo pagamento del riscatto. Benché il pagamento fosse avvenuto entro agosto, papa de’ Medici rimase prigioniero per 6 mesi durante i quali furono fusi arredi sacri in oro ed argento per far fronte alle continue richieste di denaro da parte degli occupanti. Clemente VII riuscì a fuggire dal Castello la notte dell’8 dicembre travestito da servitore. Il giorno successivo la fortezza venne riconsegnata al Legato Pontificio. Il 17 febbraio 1528 gli Imperiali decimati dalla peste mossero alla volta di Napoli. I ducati con le loro frazioni furono coniati con argento di fortuna ricavato dalla fusione degli arredi sacri, vasellame e reliquie. Le testimonianze dell’epoca ci confermano questa straordinaria battitura per il pagamento del riscatto del pontefice. Un autore, il fiorentino Domenico de’Rossi, compagno di prigionia del papa, nelle sue "Memorie Storiche" così scrive della capitolazione del pontefice: "…Il primo capo fu, che Sua santità pagasse 400.000 Ducati all’esercito Cesareo in tre paghe, cioè 100 mila presentemente, 50 mila tra venti giorni, cioè per tutto il giorno 26 dello stesso mese di giugno, e li restanti 250 mila fra due mesi prossimi etc. Furono chiamati in Castello gli Zecchieri e immediatamente datogli l’oro e l’argento, che vi era dentro rifugiato, ne furono improntati i 100 mila Scudi promessi e presentemente pagati; gli altri 50 mila li andavano mettendo insieme, di candelieri, croci, vasi ed ornamenti di Reliquie, quali fatti improntare con le teste di S. Pietro e Paolo , e con l’arme di Sua Santità, furono similmente pagati a quelle insaziabili turbe". Dallo Scilla riportiamo la notizia che al saggio questi ducati rivelavano una discreta presenza di oro, e questa è probabilmente la ragione per cui vennero ricercati e fusi dagli speculatori del tempo, determinandone così la grande rarità.
    1 punto
  24. Segnalo la pubblicazione, a cura di Achille Giuliani, dal titolo: La zecca di Sulmona Liberamente disponibile su: http://www.bdnonline.numismaticadellostato.it/materiali/index.do
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  25. 2 Euro Finlandia TAGLIO: 2€ STATO: Finlandia ANNO: 1999-in corso TIRATURA: CIRCOLANTI 1999 - 16.000.000 2000 - 8.590.000 2001 - 29.042.000 2002 - 1.239.000 2003 - 8.833.500 2004 - 8.960.000 2005 - 8.720.500 2006 - 8.424.400 2007 - 5.137.000 2008 - 8.236.500 2009 - 6.256.500 2010 - 3.938.000 2011 - 5.155.000 2012 - 3.234.000 2013 - 841.500 2014 - 200.000 AUTORE : Raimo Heino TEMA : Foglie e bacca di Rubus Camemorus (Camemoro o lampone artico) MATERIALE Parte esterna: rame-nichel (rame 75% - nichel 25%) MATERIALE Parte interna : nichel-ottone (rame 75% - zinco 20% - nichel 5%) DIAMETRO : 25,75mm SPESSORE : 2,20mm PESO : 8,50g CONTORNO : Zigrinato con in incuso il nome della nazione nelle due lingue ufficiali (finlandese e svedese) "SUOMI FINLAND" seguito da tre teste di leoni stilizzate. Descrizione del soggetto Il camemoro (Rubus chamaemorus L.) è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Rosaceae diffusa nella zona settentrionale dell'Eurasia e del Nord America. Si trova nella tundra, nelle foreste boreali e miste, dal 78°N al circa 55°N; lo si trova molto raramente fino al 44°N, soprattutto nelle aree montane. Questa pianta palustre è presente in natura nelle torbiere di sfagni nei paesi nordici, negli stati baltici, in Russia, Bielorussia, Germania, Regno Unito, Irlanda, Canada e Stati Uniti. La pianta ha uno stelo alberato alto tra 10 e 25 cm, foglie lungamente picciolate e pentalobate, un unico fiore bianco composto da cinque petali e cinque sepali, frutto composto da piccole drupe carnose (polidrupa), dal sapore dolce con una nota astringente. Il camemoro è dioico, con organi riproduttivi maschili e femminili portati su due piante distinte. Il frutto prima è verde-giallo e nascosto dentro sepali chiusi, poi diventa rosso e appare tra i sepali combacianti. In questo periodo è ancora inodore ed insapore. Сon la maturazione i sepali si spiegano, il frutto diventa arancione, semitrasparente, morbido, gustoso e profumato, si separa facilmente dalla base. La fioritura avviene secondo a latitudine in maggio o in giugno mentre il frutto matura in luglio o in agosto. La disseminazione avviene per mezzo di animali che ingeriscono i frutti carnosi e ne disperdono i semi, ma predominante è la moltiplicazione vegetativa - attraverso rizomi. Descrizione della moneta Contornata dalle 12 stelle che rappresentano l'Unione Europea, al centro sono rappresentate due bacche di lampone artico "rubus camemorus", con due foglie, spesso erroneamente scambiate per due grandi fiori. Sotto di essi il millesimo di conio. Il disegno è stato selezionato precedentemente all'adozione della moneta unica, ed è stato scelto per la moneta da 2 euro in seguito alla morte dell'autore. Variazioni del disegno 1999-2006 In basso a destra del soggetto c'è una M, simbolo del Direttore di Zecca Makkonen Raimo. 2007 Per rispettare la raccomandazione della Commissione europea del 03/06/2005 (le facce nazionali devono recare l’indicazione dello Stato membro di emissione) la moneta viene modificata: a sinistra sul bordo esterno c’è il simbolo di zecca, e a destra sotto il fiore il segno “FI”, identificativo della Finlandia. 2008-2010 Nuova moneta con il simbolo di zecca situato a sinistra all’interno sotto il fiore. 2011-OGGI Nuova moneta con il nuovo simbolo di zecca situato al posto del vecchio. Errore di conio - Faccia comune nuova 2006 Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online 55.000 esemplari del 2 euro 2006 sono stati erroneamente coniati con la nuova faccia comune, che doveva invece essere coniata sulle monete solo a partire dal 2007. Gravissima negligenza per la quale pagarono con il licenziamento il vicedirettore della zecca, il caporeparto ed i tre addetti a quella macchina. Successivamente, dopo un comunicato da parte della Zecca Finlandese che ammetteva l'errore, oltre 35.000 pezzi vennero trovati e consegnati dai cittadini a varie banche per essere cambiati con 2 euro normali. Fonti delle informazioni e delle immagini: http://eurocollezione.altervista.org http://arcticplants.myspecies.info http://it.wikipedia.org/ , Me stesso :)
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  26. Per esperienza posso dire che su certe operazioni, spesso condotte sul filo filino della legalità occorre invocare il massimo riserbo, anche se sono passati tanti anni. Certamente il fine avrà giustificato i mezzi ma all'epoca gli attori dalla parte dei "buoni" hanno rischiato certamente qualcosina. Posso dirvi che la Tv ci racconta purtroppo molte realtà completamente fuori..dalla realtà...si vede spesso che dopo una sparatoria si riparte per una nuova avventura...magari...solo per scrivere rapporti e verbali, effettuare rilieivi tecnici, non bastano giorni e giorni di lavoro... Le opere sono tornate a casa...a caval donato non si guarda in bocca....Buona serata. P.S. Posso garantirvi che a fronte di qualche ladrone presente anche tra le nostre file, la pressoche totalità del personale che indossa una divisa spesso e volentieri si mette la mano in tasca, sia pure per comprare una semplice risma di carta o per offrire una colazione ad un pensionato sorpreso a rubare una pagnotta in un supermarket. Queste non sono leggende ma UMANITA'. Qualcuno di quei signori che intasca anche 30.000 euro di pensione e/o indennità varie ci rifletta su.
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  27. Aggiungo che per Lucca sono gli ultimissimi anni di coniazione, c'è aria di trapasso, tutto veniva palleggiato con Firenze, venivano fatte anche diverse prove, tra l'altro la lira lucchese seguiva quella fiorentina già coniata a nome di Ferdinando III con date 1821, 1822, 1823, però più leggera di peso 4,08 gr. e con titolo 917 millesimi. C'è però un altro particolare Lucca aveva il privilegio dai tempi di fare la lega che gli conveniva di più. E Lucca fece la lira col titolo di 666 millesimi, una bella differenza.....
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  28. Forse per il peso ........ @@dabbene tu sei un esperto per Lucca, illuminaci ....... in questo genere di monetazione il peso dei singoli tondelli è preciso come per le decimali o c'è un po' di "originalità" nella calibratura degli stessi? Posso dire da parte mia, ma questo giusto a titolo di curiosità, che per Napoli esistono monete in rame dello stesso periodo che spesso hanno differenze di peso anche del 10-15% in più rispetto al peso ufficiale ma nell'argento ottocentesco in genere era tutto preciso anche a Napoli.
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  29. tutto dipende dai soldi che puoi spendere e dalla voglia che hai di averla.... E' chiaro che un Elmetto senza colpi deturpanti non si regala mai....anche se ti dicono il contrario.... Saluti
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  30. L'ingresso al pubblico venerdì pomeriggio è dalle ore 15, sabato mattina dalle 9. Lo ricordo soprattutto per evitare levatacce sabato !!
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  31. E anche nel bronzo di Cirene Price 3990, l'ultima moneta catalogata nel vol. 1 prima di quelle di zecca incerta, Eracle dev'essere rivolto a sinistra, come nei tetradrammi della stessa zecca. Solo che nel testo non c'è la foto e, a quanto mi risulta, questo AE che è di tipo BA (cioè con il titolo regale) non si è mai visto in giro. apollonia
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  32. Ti ringrazio....ma siccome è' solo una questione di interpretazione di una immagine illeggibile...penso che l'ultima parola spetta a chi ha in mano la moneta ed è' in una posizione di privilegio
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  33. Fare un bon post..cu il smartphone e una guerra.. Éco questo scopetto oggi in orto di babu. Peso. 0'48g.....a presto?
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  34. Sono nato nel 1992. Da piccolo mi ricordo di aver visto qualche volta le 50 e 100 micro, mentre non ho ricordi delle 5, 10 e 20 lire.
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  35. Non preoccuparti, scrivi pure in questa sede il tuo nome e cognome e indirizzo, domattina presto alle 7 verranno direttamente gli esperti a casa tua a darti qualche consiglio.
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  36. Buongiorno :) vi piace? Simone
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  37. L'accanimento è semplice, so quanto pago di tasse IO. Sono decisamente seccato di pagare servizi, sanità e quant'altro a quei parassiti di evasori i cui figli magari passeranno davanti ai miei nelle graduatorie per asili, borse di studio etc. Per carità, il discorso è complesso; lo stato è ben poco tenero con chi lavora in proprio ed esiste -specie per i piccoli- anche una "evasione di necessità". Ma 900.000.000 di lire sono tutto meno che questo. Poi ovviamente non ho le prove; ma visto che non sono un giudice posso fregarmene. Che poi ho anche ipotizzato il male minore (l'evasione); 900 milioni di lire in mano a una azienda edile può far pensare a ben peggio (appalti truccati e tangenti).
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  38. Ho dato un occhiata alle altre inserzioni: non più di 10 euro se va bene...troppa fatica, le lascio in eredità ai figli !
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  39. Ho messo alcuni "mi piace", volevo scrivere le stesse cose... e non mi ripeto. Comunque faccio un discorso "in generale", senza voler fare riferimento in specifico al caso su riportato. Nelle cassette di sicurezza delle banche, ( ma poi chi non si fida delle banche mette i soldi nelle cassette?!?) negli anni passati passavano ( e passano) una marea di contanti ( nero?riciclaggio?.... mah), chi metteva e mette i contanti in cassetta qualche motivo lo avrà...... le persone "normali" e qui parliamo dal piccolo risparmiatore ai grandi patrimoni ( decine di milioni di euro), sono sempre pronti ad investire/diversificare ecc ecc.... non contatemi la balla che si tengono i soldi i cassetta perchè non ci si fida delle banche, i soldi si possono investire in infiniti modi, volendo escludendo a priori il debito bancario. Per tornare all'oggetto della discussione, i 900 mil di lire non incassati, sono una somma modesta, se confrontati al totale di banconote italiane non portate all'incasso, ( non ho il dato ma avevo letto che è un'ingente somma) escludiamo chi ha dimenticato il biglietto da 100 mila in un cassetto, ma chi aveva somme del genere sicuramente lo sapeva, quasi dieci anni di tempo lo aveva avuto, però portare al cambio IN CONTANTI, una somma del genere, avrebbe fatto scattare da parte della banca un infinità di segnalazioni/controlli ( antiriciclaggio in primis ecc.ccc.), cosa forse non gradita? Certo dispiace che alla fine chi ne farà le spese è una persona che è più bisognosa di altri, però lo zietto una mano sulla coscienza poteva mettersela, cosa che NON penso farà (giustamente) lo Stato. saluti TIBERIVS
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  40. Tu trovami una spiegazione di tale cifra in contanti che non sia l'evasione fiscale. Se è evasione sono proprio contento che quei soldi siano tornati alla collettività a cui sono stati sottratti indebitamente a suo tempo. E d'altro canto se lo zio materno non è riuscito a cambiarli forse qualche motivo ci sarà anche stato no?
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  41. Vi posto in allegato il lavoro di @@stefano080117 . Grazie ;-) Album Euro Divisionali 2014.pdf
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  42. Anche senza il decreto Monti sarebbero comunque carta straccia ad oggi. Poi 900 milioni di lire in contanti messi da parte da una impresa edile mi danno tanto l'idea di frode fiscale. Si accontenti dell'appartamento e -immagino- del resto.
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  43. Ecco... giusto una cosa veloce da togliere solo il verde
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  44. I miei complimenti a tutti,autori ed editore. Non vedo l'ora che mi arrivi la mia copia. Blaise
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  45. Il prezzo che hai pagato va bene. E comunque scommetto che quella a 1000 è rimasta al palo... :nea: Arka
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  46. Queste invece fanno parte del lotto da 10 ... D/IMP C FL VAL CONSTANTNVS P F AVG; testa laureata a destra. R/ IOVI CONS-ERVATORI;SMK (esergo)Giove con vittoria su globo e scettro ai suoi piedi un'aquila con ghirlanda a destra s. Cyzico. L'altra è D/ IMP C FL VAL CONSTANTINVS P F AVG testa laureata a destra R/ IOVI CONS ERVATORI SMN Giove con vittoria su globo e scettro ai suoi piedi un'aquila con ghirlanda. Nicomedia
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  47. PROCLAMA DI NAPOLEONE III ENTRATO IN MILANO L'8 GIUGNO 1859 Editto originale cm.41x58
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