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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/13/15 in Risposte
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Ciao a tutti. Con piacere vi presento un 2 Lire del 1908 entrata lo scorso anno in collezione. Con questa ho completato la serie della "Quadriga Veloce" e di seguito potete osservare una fotografia di "famiglia": 1908, 1910, 1911, 1912. La ricerca è stata bella e appassionante. Vi confesso che più le guardo e più mi piacciono, scusatemi, ho detto una ovvietà. Esprimete i vostri pareri, grazie. Vince4 punti
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Da Strabone “Geographia” « I Romani posero ogni cura in tre cose soprattutto , che dai Greci furono trascurate , cioè nell'aprire le strade , nel costruire acquedotti e nel disporre nel sottosuolo le cloache » Da quanto scritto dal geografo e storico greco possiamo aggiungere che queste tre cose , ma in massima parte tra le tre cose descritte da Strabone , furono le Strade a permettere la conquista , unite alla potenza delle Legioni e delle Istituzioni , permisero ai Romani la conquista del mondo antico Tutta l’immensa rete stradale realizzata dai Romani rappresenta un'opera di ingegneria mai superata fino ai nostri giorni . Complessivamente furono lastricati o battuti per tutto l’Impero circa 100.000 chilometri di strade e possiamo affermare che la rete stradale romana e’ il più grande contributo materiale di Roma allo sviluppo della civiltà , seguito subito dopo dagli acquedotti . Le strade rappresentavano per Roma una arteria vitale , indispensabile per l'espansione e il controllo dell'Impero . I percorsi erano quasi sempre rettilinei , a volte ricalcavano antiche vie , comunque tutte erano percorse dagli eserciti , da commercianti , corrieri o semplici viandanti . L'impero era attraversato da una perfetta ed efficiente rete stradale in massima parte lastricata , che manteneva quasi sempre una direzione per lo piu’ rettilinea , superava ostacoli spesso impervi , proseguendo su ponti , viadotti , attraverso sbancamenti ed anche lunghe gallerie . Ma come facevano i Romani in generale a sapere nei loro spostamenti viari quanta strada avevano percorsa o quanta ne mancava fino al termine del viaggio ? esistevano lungo i tratti viari le “colonne miliarie” o pietre miliarie . Le distanze tra un luogo e l’ altro erano misurate in miglia romane nome che deriva da “milia passuum” cioe’ “mille passi” corrispondenti a circa 1480 metri ; quindi ogni 1480 metri era posta una colonna . Il “Miliarium” era il piu’ delle volte , ma anche diversamente , una colonna in pietra di forma cilindrica , costruita in materiale pietroso preso e tipico dai vari luoghi dove era disponibile il materiale ; era poggiata su una solida base in pietra rettangolare infissa nel terreno , era alta 150 centimetri con 50 di diametro , l’ altezza totale considerando la base raggiungeva quasi i 2 metri ; qui erano scolpite varie informazioni : in basso la distanza in miglia dal Foro di Roma , in alto il nome dell’ imperatore regnante durante la posa della colonna , i suoi titoli IMP , COS , TRP , PM , sintetica dedica , nome con dedica del magistrato o imperatore che avevano costruito o riparato la strada , con relative date ; insomma i Miliari sono dei veri e propri preziosi documenti storici , le loro iscrizioni raccontano momenti cristallizzati di storia romana , un po’ come una moneta . Tutte le distanze in miglia registrate sui Miliari delle principali strade consolari in partenza da Roma , partivano dal Miliarium Aureum fino alla prima importante citta’ incontrata , da questa in poi il conteggio ricominciava fino all’ arrivo della successiva altra importante citta’ e cosi’ via ; il Miliarium Aureum fu posto da Augusto nel Foro vicino al Tempio di Saturno , qui erano riportate le maggiori citta’ dell’ Impero con le distanze da Roma , al tempo di Costantino cambio’ nome in Umbiculus Romae . La “Pietra Miliare” degli antichi romani e’ stata un’ invenzione talmente importante che al giorno d’oggi dire o scrivere “Pietra Miliare” equivale a dire in senso figurato , un avvenimento, un'opera o un personaggio talmente importante da essere considerato un punto di riferimento o di svolta di un processo storico , scientifico , etnico , culturale od anche individuale . Considerando che i Romani costruirono o ampliarono circa 100.000 chilometri di strade in tutto l’ Impero e calcolando una pietra miliare ogni 1,480 chilometri , dovrebbero avere eretto lungo tutte le strade circa 67.567 , tra colonne , cippi miliari e segnalazioni varie in pietra . Un esempio (foto n°2) di dedica su una colonna miliare : Testo sulla pietra miliare di Rablà (Alto Adige) , conservata al Museo Civico di Bolzano Ti[berius] Claudius Caesar Augustus German[icus] Pont[ifex] max[imus] trib[unicia] pot[estate] VI con[n]s[ul] desig[natus] III imp[erator] XI p[ater] p[atrie] [vi]am Claudiam Augustam quam Drusus pater Alpibus bello patefactis derexserat munit a flumine Pado at [f]lumen Danuvium per [milia] p[assuum] CC[CL] “Tiberio Claudio Cesare Augusto Germanico, pontefice massimo, insignito della tribunicia potestas per la sesta volta, console designato per la quarta, imperatore per l'undicesima, padre della patria, la via Claudia Augusta, che il padre Druso, aperte le Alpi con la guerra, aveva tracciato, munì dal fiume Po al fiume Danubio per miglia CCCL”. Sotto alcuni esempi di Colonne e cippi miliari , dentro le foto alcune note3 punti
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Condivido con voi un passo di un'opera di J. Le Goff (Lo sterco del diavolo - Il denaro nel Medioevo) che ho trovato particolarmente significativo. "Grazie allo sfruttamento di nuove miniere d'argento e di piombo argentifero cominciarono a circolare in Europa quantità crescenti di monete argentee. [..] Verso il 1135 la Toscana ospitava soltanto la zecca di Lucca, alla quale nei due decenni successivi si aggiunsero Pisa e Volterra. Intorno al 1180 ne fu aperta una nuova a Siena, decisiva per la futura prosperità della città. Nell'ultimo decennio del secolo XII, infine, venne il turno di Firenze e Arezzo. In Italia settentrionale, alle antiche zecche di Milano, Pavia e Verona si aggiunsero tra 1138 e 1200 Genova, Asti, Piacenza, Cremona, Ancona, Brescia, Bologna, Ferrara e Mentone. Nel Lazio, dalle quattro zecche attive nel 1130 si passò alle ventisei del 1200, di cui una nella città di Roma." Giusto per avere una piccola visione generale del panorama del tempo..... Antonio3 punti
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Nella notte tra il 5 ed il 6 febbraio del 1975, sono sottratti dal Palazzo Ducale di Urbino La Muta di Raffaello, La Madonna di Senigallia e La Flagellazione di Piero della Francesca. Gaetano Savoldelli Pedrocchi, Procuratore della Repubblica di Urbino, rintraccia i quadri in Svizzera. E allora fa una cosa singolare. Teme che i quadri non tornino ad Urbino o che non vi ritorno o subito. Decide di non seguire le vie istituzionali. Si mette in ferie e con un ufficiale dei CC va personalmente in Svizzera. Ognuno viaggia con la propria autovettura. Convince, non si sa come, gli svizzeri a dargli i quadri. Carica il tutto nel portabagagli della propria auto e via come il vento verso Urbino. I due temono di essere intercettati da malviventi e, quindi, viaggiano alla massima velocità possibile. L'ufficiale fonde il motore, ma Savoldelli Pedrocchi continua da solo e raggiunge Urbino. Sembra di leggere dei tre moschettieri con i pendenti della regina, ma è tutto vero. Quaranta anni fa. Altri tempi ed altri uomini. Polemarco2 punti
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@@UmbertoI .... Yes ! :good: Ho perso circa un paio d'ore del mio tempo libero per scovare il decreto, ritagliarlo, analizzarlo e postarlo ..... se poi questo è superfluo e ci limitiamo a scrivere monete "belle" e "brutte" oltre non si può andare !! .... è anche un modo, oltre a diventare "dotti", di scambiare qualche chiacchiera tra amici, come se fossimo seduti in poltrona.2 punti
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L'argomento è delicato, ma creo esuli dalla politica fine a se stessa. Se non si finisce con l'estremizzare gli interventi, con un po' di buon senso non dovremmo correre il pericolo di deragliare. Mi appello al buon senso di tutti ;)2 punti
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ultimamente sono poco presente sul forum per impegni ma il tempo per deliziarvi con questo bellissimo ultimo gioiellino entrato in "famiglia" l'ho trovato ;)2 punti
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@@renatopiselli L'osella che hai postato è molto affascinante. Raffigura, sul rovescio, una delle tre navi da guerra varate per presidiare il lago di Garda, a difesa dalle incursioni nemiche che in quel periodo imperversavano, coinvolgendo i territori occidentali della Repubblica, a causa della guerra di successione spagnola. Questo è l'esemplare presente nella mia collezione Purtroppo sono un pessimo fotografo...e non riesco a far apprezzare come vorrei la magnifica patina iridescente presente su entrambi i versi. Dal vivo è di grande impatto. Un caro saluto, Luca2 punti
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come si vede che nell'ottocento non c'erano i seni rifatti !!!2 punti
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per la prima i 150 euro non ci stanno proprio , anzi , non li vale . Per la seconda mi sembra un po alto , considerando che , a mio personale parere non è uno splendido pieno .2 punti
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Ciao. "la domanda da porci qui è "giusto che una cifra rilevante sia dichiarata carta straccia perché c'è un decreto della Banca d'Italia che ha fissato un limite temporale alla conversione lire-euro?" Beh, il decreto non è della Banca d'Italia. Stiamo parlando di Leggi dello Stato (L. 7.4.1997, n. 96 e D. Leg,vo 24.6.1998, n. 213) che avevano stabilito la prescrizione delle banconote e delle monete in lire al 29.2.2012, assegnando ai portatori 10 anni di tempo per cambiare le lire in euro. La scelta di far "prescrivere" una valuta è una scelta politica che, come ha spiegato bene stf al post n. 24, si spiega chiaramente con la necessità di non lasciare allocato "ad oltranza" il fondo destinato a soddisfare il cambio tra la nuova e la vecchia moneta. Altro discorso è la mossa operata con il Decreto "Salva-Italia" del governo Monti, che ha disposto la prescrizione anticipata della lira di circa 60 giorni rispetto al termine originario, che era appunto il 29.2.2012. Nel caso esposto dalla discussione se, come sembra di capire, l'erede è entrato in possesso delle banconote in un momento comunque successivo al 29.2.2012, il problema dell'asserita ingiustizia subita è, evidentemente, del tutto fuori luogo. L'erede non è nè il primo nè sarà l'ultimo a venire in possesso di banconote o titoli che vengono alla luce dopo che gli stessi sono andati prescritti. E come è capitato a tutti gli altri che si sono trovati nella sua situazione, nulla potrà fare. Attendiamo invece con interesse la decisione della Consulta sulla prescrizione anticipata del governo Monti, anche se la sensazione è quella di un rigetto della questione di costituzionalità, seppure per ragioni squisitamente "politiche" e contabili. M.2 punti
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Se sono fdc lo dirai tu tra 7-8 anni di collezionismo. ..a me è successo così. ..se tutti la pensano diversamente da te...un piccolo motivo c è. ..è diverso se i pareri sono discordanti e ...se chi li ha espressi ne capisce meno di te, un confronto é sempre qualcosa di positivo, il forum non è né la mamma ne papà però dopo 2 anni posso dire che qualcosina l ho imparata, che un tizio mi ha offeso gravemente e ancora aspetto di vederlo bannato, ma...è giusto che sia così essendo uno spaccato di società c è con chi vai d'accordo e con chi no...mi accodo a chi ha detto che non sono fdc...ahimè, altra cosetta, gli affari si fanno ma bisogna essere parecchio intelligenti e parecchio fortunati, se ne fai troppi allora o sei il più dotato negli ultimi 200 anni o non sono affari.2 punti
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@@Arciduca solo una piccola "chicca" . Se devi quotare il nostro Medusa , devi scriverlo tutto maiuscolo e col 51 attaccato, in quel modo hai quotato un altro utente , un tal "medusa" :good:2 punti
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Anche se non ci sono non importa Quello che veramente importa e' che i preziosissimi codici e testi della biblioteca dei Girolamini di Napoli, patrimonio culturale inestimabile , tornino nella loro sede. La loro sottrazione ad opera del direttore della biblioteca (!) installato in quel posto grazie a collusioni mafiose, era stato uno dei reati piu' odiosi . Le biblioteche antiche costituiscono una dei patrimoni culturali piu' preziosi per la ns storia. Depredarle e' come profanare un tempio, quella della cultura.2 punti
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Come altri datato 1876 americano minori monetazione, grandi numeri di queste metà sono stati colpiti ai fini della pensione frazionata valuta introdotta durante la guerra civile. (Con un conio di 8.4M, questi sono il più comune Seduta metà e molti di loro furono coniati con argento recuperato da vecchi monete). Tanto per mia teorizzazione sentimentale—come un bambino avevo pensato che noi avevamo coniato tanti a causa del centenario nel 1876. Ma questi half-dollars 1876 potrebbe avere trovato occupazione presso il Centennial Exposition di Philadelphia, tuttavia. La statua della libertà era allora in costruzione e il suo braccio destro, il braccio con la torcia—era stato istituito presso l'esposizione. Per il prezzo di un pezzo di 50-cent come questo, un visitatore della fiera poteva salire su una scala fino al livello del balcone della mostra e ottenere un'anteprima di "Liberty illuminare il mondo," un decennio prima sua dedizione nell'ottobre 1886. :) v. ----------------------------------------------------------- Like other 1876-dated American minor coinage, large numbers of these halves were struck for the purpose of retiring fractional currency introduced during the Civil War. (With a mintage of 8.4M, these are the most common Seated half, and many of them were coined with silver recovered from older issues.) So much for my sentimental theorizing—as a kid I had thought we had coined so many because of the centennial in 1876. But these 1876 half-dollars might have found employment at the Philadelphia Centennial Exposition, nevertheless. The Statue of Liberty was then under construction, and her right arm—the arm with the torch—had been set up at the Exposition. For the price of a 50-cent piece like this one, a visitor to the fair could climb a ladder up to the balcony level of the exhibit and get a preview of “Liberty Enlightening the World,” a full decade before her dedication in October, 1886. :) v.2 punti
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E' una patina allo iodio e non una patina naturale, già una simile manomissione svalorizza la moneta agli occhi di un esperto. Anni fa ci fu un signore che si divertì ad immergere monete napoletane nello iodio ed ecco il risultato. Ho ancora una foto in archivio ma ricordo che giravano monete di diverse epoche tutte con la stessa patina.2 punti
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Buona sera a tutti,sono fuori casa fino a lunedi e non posso postare le foto del mio denaro provisino,ma ho letto quasi per intero questa discussione e non trattengo il desiderio di togliermi un dubbio ripensando al mio esemplare.peso e diametro per ora niente,pettine a 5 denti sormontato da crescente-S-stella a 5 punte,credo sia una seconda serie ma il mio dubbio e'sulla legenda +.roma.capus.m. in tutti gli esemplari in rete ho sempre trovato roma.capud e non capus.e'una variante conosciuta?appena posso metto le foto grazie buona notte.2 punti
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ho aggiornato il catalogo con le monete divisionali di Papa Francesco presto faro' i 2 euro com. 2014 , lituania, nuovi tagli olanda , nuovi tagli belgio http://catalogo-euro.lamoneta.it/cat/E-F12 punti
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Oh, che bello! Vedo che abbiamo idee simili, anch'io anni fa ero andato a cercare le "monete di Gesù", come una piccola collezione "storica" che ha, oltre alla numismatica, anche un valore simbolico unico. Le ho sistemate in un cofanetto fatto con osso di cammello, perché è molto distante dalle mia collezione principale, ed oggi dovrei studiare un po' per riconoscerle ma ugualmente mi piacciono dal punto di vista estetico e di "memoria". Prenderò spunto da questa discussione per "rispolverarle" ...metaforicamente ...2 punti
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Eccoci qua, dopo aver avuto degli scambi di idee sul Forum , apro questa "iconografia del'Euro" o Eureide , che si prefigge di essere un'enciclopedia su tutte le emissioni in euro , per ora soltanto online, in un futuro si sogna anche un cartaceo. Lo scopo è postare la foto di una moneta euro , e per ognuna spiegarne il disegno con una breve descrizione, il significato, gli anni di conio , se commemora qualche evento ( sarebbe buono qualche cenno storico anche sull'evento o il personaggio ) , se esistono versioni speciali o varianti o migliorie di conio, parlare dell'incisore, o della qualità del conio. Si può parlare eventualmente di possibili scelte che non sono state fatte per quella moneta ( per esempio un disegno invece che un altro ) e sul perchè della scelta finale , se esistono prove o errori ( tipo il 20 cent italiano 99 ) . Vorrei si postasse l'immagine reale del disegno sulla moneta ( qualora fosse possibile, ovviamente ) e cenni storici sul personaggio ( anche per gli 8 tagli classici, non solo per le commemorative ) , eventuali aneddoti o curiosità. Potranno esserci risposte ovviamente, per aggiungere qualcosa in più , ovviamente non per dire CE L'HO o MI MANCA o per parlare di quotazioni, deve essere relativo a storia , aneddoti , qualcosa che aggiunga , i commenti del tipo "mi piace " oppure " per me sarà rara" , oppure " ce l'ho doppione " , non devono proprio entrarci . REGOLAMENTO : - per ogni moneta va inserita una foto , in qualsiasi conservazione, purchè nitida, la foto o più foto reali del soggetto sulla moneta, un minuscolo schemino su taglio, anno ( o anni ) , stato emittente , Zecca ( se si vuole ) , tiratura e data di emissione , in caso di commemorativa ( ma è superfluo ) , dopo di chè si passa alla descrizione, abbastanza libera , ma NON con commenti personali. - si possono ovviamente aggiungere commenti, o foto particolari , come dicevo sopra, che non siano personali e che siano davvero utili e seri e che arricchiscano la storia della moneta. - il tempo per cui se ne può parlare è illimitato . Si può aggiungere una nuova moneta dopo 36 ore SENZA ULTERIORI AGGIORNAMENTI ( SERI ) , per cui di una moneta se ne può parlare 1 giorno e di un'altra 10 , può postare qualsiasi utente . - prima di postare , ovviamente , aggiornare la pagina e constatare che nessuno ci abbia anticipati - il regolamento sarà inserito al primo post della prima pagina della nuova discussione che nascerà - la lista di monete inserite verrà messa nel secondo post della prima pagina ,con collegamenti ipertestuali che portano già al post esatto a fine monete , uno o più collaboratori potranno, se vorranno, catalogare tutta "l'opera" in ordine di stato, taglio ed anno.1 punto
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Dopo anni di ricerche e studi, è finalmente nato e pubblicato: “Tecniche ed errori di coniazione”. Al momento in versione e-book (su amazon.it, hoepli.it, google play store, rizzoli, etc.) a EUR 14,99 e presto in versione cartacea a EUR 35,00. Circa 250 pagine (formato A4) e riccamente illustrato (più di 300 immagini a colori). https://play.google.com/store/books/details?id=FzJiBgAAQBAJ Pur essendo stati pubblicati altri libri sul tema in Italia, il mio si sviluppa in un modo totalmente differente. Infatti, i libri ad oggi disponibili affrontano l’argomento come un ordinario catalogo numismatico, vale a dire elencando le varie monete che presentano un errore di coniazione attraverso un metodo di classificazione basato sull’autorità emittente, il valore facciale, il tipo e, quindi, il millesimo. Tuttavia, a mio parere, nel caso degli errori di coniazione ha poco senso seguire questo classico metodo di classificazione; infatti, per definizione, si tratterebbe innanzitutto di un’opera incompleta visto che molte tipologie di errore sono “non ripetitive”, vale a dire si manifestano in modo sempre differente da moneta a moneta. Si pensi ad una moneta con battitura decentrata o doppia battitura. Inoltre, l’attributo essenziale che caratterizza gli errori di coniazione è la tipologia di errore (es. brockage, coni collisi, etc.) e le altre caratteristiche sopra descritte assumono un’importanza secondaria. In aggiunta, i testi oggi disponibili non illustrano la dinamica e le cause di formazione dei singoli errori se non in modo sommario. Questo aspetto è tuttavia essenziale per poter essere in grado di distinguere gli errori “artefatti” dagli errori “genuini”. Infatti, la più importante domanda a cui ogni collezionista di errori di coniazione deve saper rispondere per essere in grado di distinguere gli errori genuini da quelli artefatti è come gli stessi si formano. Una risposta a tale domanda richiede evidentemente una profonda conoscenza delle varie fasi del processo di coniazione e la loro evoluzione nel tempo. Infatti, per saper identificare un errore di un determinato processo è quantomeno indispensabile conoscere come avrebbe dovuto funzionare quel processo in modo corretto. Per tutti questi motivi, la prima parte del mio libro è dedicata ad un’esposizione dettagliata della storia delle tecniche e delle tecnologie di coniazione, con una descrizione dettagliata del moderno processo di coniazione delle monete destinate alla circolazione. Solo dopo aver appreso i concetti base di tale processo ho ritenuto opportuno analizzare nella seconda parte del libro i singoli errori, illustrandone le varie cause ed effetti. Inoltre, in questa seconda parte del libro ho analizzato gli errori di coniazione più celebri della monetazione italiana illustrando l’origine del relativo errore (es. 100 lire 1972/, 200 lire mezza luna, 2 centesimi 1915 quattro mani, etc.). Prima di investire in errori di coniazione è fondamentale investire in conoscenza per cercare di trovare le risposte ai numerosi dubbi che possono sorgere. Solo una volta appresi i concetti base che consentano di riconoscere gli errori autentici da quelli artefatti e di distinguere un errore raro da uno comune, sarà possibile avviare una collezione che potenzialmente non ha limiti! Per qualsiasi informazione non esitate a contattarmi. Allego indice del libro per avere un’idea dei contenuti. Andrea Del Pup Indice libro.pdf1 punto
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Il fascino irresistibile e il loro esser anticonformisti, mi spinse sempre a considerare queste tondelli come forme espressive prive di regole e canoni, una sorta di avangurdia numismatica, dove tutto era concesso, con semplici tratti e con i più disparati materiali al servizio della creatività... Inizierei subito con un pezzo da novanta, visto il suo contesto storico. Clemente VII (Giulio de’Medici), 1523-1534. Ducato ossidionale (1527), AR 36,03 g. CLEMENS VII – PONTIF MAX Stemma Medici sormontato da triregno con fasce e chiavi decussate; giglio in cimasa. Rv. S PA + S PE Busti nimbati dei Santissimi Pietro e Paolo affrontati; nel campo in basso, tra i busti, monogramma VL (segno di zecchiere non identificato). Sotto, nel giro, ALMA ROMA . CNI 151. Spaziani Testa 2. Muntoni 21. Berman 832. Esemplare di qualità eccezionale per questa storica moneta. Il periodo di coniazione di questi ducati è quello dell’anno terribile del sacco di Roma, che va precisamente dal 6 maggio all’8 dicembre 1527. Furono battuti a Castel Sant’Angelo, dove il pontefice si era rifugiato a seguito della presa di Roma da parte dai mercenari al soldo degli Imperiali. Il sacco della città ebbe proporzioni disastrose. Nella prima giornata di scontri 6000 romani persero la vita in difesa dell’Urbe, mentre altre 2000 persone, che avevano cercato scampo sulle imbarcazioni del Tevere, affogarono nel fiume quando queste, stracariche, si capovolsero. La popolazione della capitale da 90000 abitanti si ridusse a poco più di un terzo, 20000 furono passati per le armi, 10000 abbandonarono la città ed altri 30000 morirono in seguito alla peste causata dal sacco. Nulla si salvò dallo scempio dei Lanzichenecchi, non le donne che ebbero a subire violenze inenarrabili, non i palazzi ed i monumenti; ogni casa fu saccheggiata e le chiese profanate. Le stanze del Vaticano, con gli affreschi del Raffaello, del Botticelli e di Michelangelo furono trasformate in corpo di guardia. Innumerevoli le opere d’arte che andarono perse per sempre nella furia di quei giorni; la statua del Laocoonte venne fatta a pezzi. Solo castel Sant’Angelo, l’antico sepolcro romano fatto costruire dall’imperatore Adriano, già fortificato fin dal V secolo e da poco restaurato e rinforzato, resistette all’assedio posto dai Lanzichenecchi, che furono sempre respinti dalle artiglierie. Agli Imperiali, che avevano scavato tutto intorno al mausoleo una trincea servendosi dei prigionieri, non rimaneva altro che attendere che la penuria di cibo e la peste aprissero le porte della fortezza. Il 5 giugno il pontefice dovette cedere e le condizioni della resa furono durissime: oltre al pagamento di circa 400000 ducati, della decima di tutti i beni ecclesiastici nelle terre di Carlo V e la consegna agli Imperiali di Ostia, Civitavecchia, Modena, Piacenza, Parma e Forlì, fu deciso di tenere in ostaggio tre Cardinali e altrettanti parenti stretti del papa e la reclusione di questo ultimo in Castel Sant’Angelo sino al completo pagamento del riscatto. Benché il pagamento fosse avvenuto entro agosto, papa de’ Medici rimase prigioniero per 6 mesi durante i quali furono fusi arredi sacri in oro ed argento per far fronte alle continue richieste di denaro da parte degli occupanti. Clemente VII riuscì a fuggire dal Castello la notte dell’8 dicembre travestito da servitore. Il giorno successivo la fortezza venne riconsegnata al Legato Pontificio. Il 17 febbraio 1528 gli Imperiali decimati dalla peste mossero alla volta di Napoli. I ducati con le loro frazioni furono coniati con argento di fortuna ricavato dalla fusione degli arredi sacri, vasellame e reliquie. Le testimonianze dell’epoca ci confermano questa straordinaria battitura per il pagamento del riscatto del pontefice. Un autore, il fiorentino Domenico de’Rossi, compagno di prigionia del papa, nelle sue "Memorie Storiche" così scrive della capitolazione del pontefice: "…Il primo capo fu, che Sua santità pagasse 400.000 Ducati all’esercito Cesareo in tre paghe, cioè 100 mila presentemente, 50 mila tra venti giorni, cioè per tutto il giorno 26 dello stesso mese di giugno, e li restanti 250 mila fra due mesi prossimi etc. Furono chiamati in Castello gli Zecchieri e immediatamente datogli l’oro e l’argento, che vi era dentro rifugiato, ne furono improntati i 100 mila Scudi promessi e presentemente pagati; gli altri 50 mila li andavano mettendo insieme, di candelieri, croci, vasi ed ornamenti di Reliquie, quali fatti improntare con le teste di S. Pietro e Paolo , e con l’arme di Sua Santità, furono similmente pagati a quelle insaziabili turbe". Dallo Scilla riportiamo la notizia che al saggio questi ducati rivelavano una discreta presenza di oro, e questa è probabilmente la ragione per cui vennero ricercati e fusi dagli speculatori del tempo, determinandone così la grande rarità.1 punto
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È una frazione di follaro di Ruggero II, coniata a Salerno fra il 1140 ed il 1154. D (prima foto, che va ruotata di 180 gradi): Cesto con tre rami R: R.O / [segno di abbreviazione] / R.X Come riferimenti: Travaini 270, Cappelli 132, Bellizia 1491 punto
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Buona serata E' sorprendente, ma devo prendere atto che non c'è molto sui soldini imitati e/o contraffatti. Strano, non credete? Perfino il Gamberini, nel suo volume sulle imitazioni e contraffazioni di monete, per il soldino, cita solo quello di Chiarenza... e tutti gli altri? E' credibile che decine di Stati abbiano a suo tempo imitato e contraffatto il ducato d'oro ed il grosso in decine di tipi ed il soldino no? Eppure stiamo parlando di una moneta che è stata coniata per anni, in milioni di esemplari. Come ha scritto @fabry61nella premessa della discussione, quello che c'è, in gran parte, è stato scritto qui nel forum; c'è poco altro da aggiungere alle informazioni che Fabrizio ha inserito e quel poco non ci racconta molto di diverso. Sarà senza dubbio ignoranza mia, ma non conosco e non ho trovato nessuno studio specifico sull'argomento. Dobbiamo metterci in caccia e trovare quei soldini che ci sembrano imitati e contraffatti, provenienti soprattutto dall'Est Europa e dalla Grecia, ma anche dagli Stati musulmani (senza dimenticare i segni dei massari presenti nel grosso dello Zeno ;) che mancano nella relativa discussione). saluti luciano1 punto
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Aggiungo che per Lucca sono gli ultimissimi anni di coniazione, c'è aria di trapasso, tutto veniva palleggiato con Firenze, venivano fatte anche diverse prove, tra l'altro la lira lucchese seguiva quella fiorentina già coniata a nome di Ferdinando III con date 1821, 1822, 1823, però più leggera di peso 4,08 gr. e con titolo 917 millesimi. C'è però un altro particolare Lucca aveva il privilegio dai tempi di fare la lega che gli conveniva di più. E Lucca fece la lira col titolo di 666 millesimi, una bella differenza.....1 punto
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Forse per il peso ........ @@dabbene tu sei un esperto per Lucca, illuminaci ....... in questo genere di monetazione il peso dei singoli tondelli è preciso come per le decimali o c'è un po' di "originalità" nella calibratura degli stessi? Posso dire da parte mia, ma questo giusto a titolo di curiosità, che per Napoli esistono monete in rame dello stesso periodo che spesso hanno differenze di peso anche del 10-15% in più rispetto al peso ufficiale ma nell'argento ottocentesco in genere era tutto preciso anche a Napoli.1 punto
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Da poco tempo mi sono appassionato alla numismatica classica. Dopo aver chiesto consigli ho scelto un periodo storico e mi sono concentrato solo su Costantino I e parenti .. E così ho fatto il mio primo ordine. Ho preso monete poco costose .. Ma una volta arrivate a casa e viste da vicino .. Ho davvero avuto un brivido, pensare al tempo trascorso alla storia alle guerre gioie e dolori che questi follis hanno vissuto .. Davvero belle. Ci tengo particolarmente a ringraziare tutto il forum pieno di appassionati e professionisti disponibili per i consigli che ho ricevuto ma in modo particolare Tinia numismatica che con professionalità ed onestà mi ha aiutato a capire scegliere e provare a riconoscere cosa si ha tra le mani.. Sono molto lontano dal considerarsi un conoscitore di questa tipologia di monetazione ma sicuramente è nata una nuova passione1 punto
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Vi vorrei segnalare un elemento curioso che talvolta capita di vedere nei falsi ottenuti con tecniche di basso livello o comunque in quelli di vecchia produzione. Si tratta di un'iclusione che, nello specifico, è data dal distacco di una piccola porzione del refrattario che componeva lo stampo e che è rimasta incastonata della fusione.1 punto
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Ciao se c'è una D indubbiamente è Domiziano da Cesare. Dovrebbe essere questa. Silvio1 punto
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Ti ringrazio....ma siccome è' solo una questione di interpretazione di una immagine illeggibile...penso che l'ultima parola spetta a chi ha in mano la moneta ed è' in una posizione di privilegio1 punto
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@Rex Neap non avevo notato il piccolissimo colpo a 8 ore... complimenti Io personalmente trovo questo tipo di monete "troppo caro" Probabilmente il prezzo generalmente alto è legato alla bellezza dei conii. Vi sono poche monete più chiomate di quelle di Murat Poi il singolo esemplare che finisce in asta scatena o meno le passioni. evidentemente tra una moneta in queste condizioni ed una dalla patina perfetta, la maggior parte degli acquirenti sceglie quest'ultima... @francesco77 grazie non sapevo dello Iodio; ma tanto per curiosità, si puo' lavare? Io quando uso la tintura di iodio per scopi igienici sto attento a non farla cascare su oggetti, perché so che su certi materiali è indelebile... Cordialmente, L1 punto
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OPS! mi hai preceduto!!! grazie di condividere questo piccolo gioiellino, ora ci possiamo scervellare1 punto
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Per ultime ho lasciato le contraffazioni. Il soldino da me acquistato in Asta Felsinea è il seguente Il peso è di 0,50 gr diametro 15 mm. Al D/ è netto il tentativo di imitare la leggenda del Contarini con la leggenda A/X/M?/A/R/9/ T/A/6/E/X/' inoltre il viso è similare al soldino falso postato precedentemente. Ma è la stella che tradisce la provenienza balcanica. Infatti è nella zecca di Thessalonica che vengono coniate monete similari con il segno della stella1 punto
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Non preoccuparti, scrivi pure in questa sede il tuo nome e cognome e indirizzo, domattina presto alle 7 verranno direttamente gli esperti a casa tua a darti qualche consiglio.1 punto
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L'accanimento è semplice, so quanto pago di tasse IO. Sono decisamente seccato di pagare servizi, sanità e quant'altro a quei parassiti di evasori i cui figli magari passeranno davanti ai miei nelle graduatorie per asili, borse di studio etc. Per carità, il discorso è complesso; lo stato è ben poco tenero con chi lavora in proprio ed esiste -specie per i piccoli- anche una "evasione di necessità". Ma 900.000.000 di lire sono tutto meno che questo. Poi ovviamente non ho le prove; ma visto che non sono un giudice posso fregarmene. Che poi ho anche ipotizzato il male minore (l'evasione); 900 milioni di lire in mano a una azienda edile può far pensare a ben peggio (appalti truccati e tangenti).1 punto
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Buonasera a tutti, in allegato Vi invio il programma del XXIV Convegno Nazionale Borbonico, che si terrà i giorni 13, 14, e 15 Febbraio a Gaeta (LT). Mi raccomando......accorrete numerosi !!! Grazie per l' attenzione, Sergio.1 punto
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Ho messo alcuni "mi piace", volevo scrivere le stesse cose... e non mi ripeto. Comunque faccio un discorso "in generale", senza voler fare riferimento in specifico al caso su riportato. Nelle cassette di sicurezza delle banche, ( ma poi chi non si fida delle banche mette i soldi nelle cassette?!?) negli anni passati passavano ( e passano) una marea di contanti ( nero?riciclaggio?.... mah), chi metteva e mette i contanti in cassetta qualche motivo lo avrà...... le persone "normali" e qui parliamo dal piccolo risparmiatore ai grandi patrimoni ( decine di milioni di euro), sono sempre pronti ad investire/diversificare ecc ecc.... non contatemi la balla che si tengono i soldi i cassetta perchè non ci si fida delle banche, i soldi si possono investire in infiniti modi, volendo escludendo a priori il debito bancario. Per tornare all'oggetto della discussione, i 900 mil di lire non incassati, sono una somma modesta, se confrontati al totale di banconote italiane non portate all'incasso, ( non ho il dato ma avevo letto che è un'ingente somma) escludiamo chi ha dimenticato il biglietto da 100 mila in un cassetto, ma chi aveva somme del genere sicuramente lo sapeva, quasi dieci anni di tempo lo aveva avuto, però portare al cambio IN CONTANTI, una somma del genere, avrebbe fatto scattare da parte della banca un infinità di segnalazioni/controlli ( antiriciclaggio in primis ecc.ccc.), cosa forse non gradita? Certo dispiace che alla fine chi ne farà le spese è una persona che è più bisognosa di altri, però lo zietto una mano sulla coscienza poteva mettersela, cosa che NON penso farà (giustamente) lo Stato. saluti TIBERIVS1 punto
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Vi posto in allegato il lavoro di @@stefano080117 . Grazie ;-) Album Euro Divisionali 2014.pdf1 punto
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Anche senza il decreto Monti sarebbero comunque carta straccia ad oggi. Poi 900 milioni di lire in contanti messi da parte da una impresa edile mi danno tanto l'idea di frode fiscale. Si accontenti dell'appartamento e -immagino- del resto.1 punto
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Il prezzo che hai pagato va bene. E comunque scommetto che quella a 1000 è rimasta al palo... :nea: Arka1 punto
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Queste invece fanno parte del lotto da 10 ... D/IMP C FL VAL CONSTANTNVS P F AVG; testa laureata a destra. R/ IOVI CONS-ERVATORI;SMK (esergo)Giove con vittoria su globo e scettro ai suoi piedi un'aquila con ghirlanda a destra s. Cyzico. L'altra è D/ IMP C FL VAL CONSTANTINVS P F AVG testa laureata a destra R/ IOVI CONS ERVATORI SMN Giove con vittoria su globo e scettro ai suoi piedi un'aquila con ghirlanda. Nicomedia1 punto
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Se il velluto fosse stato rosso, sarebbero stati veramente fantastici. Speriamo di trovare un pò di velluto rosso così il terzo lo faccio meglio. Realizzarli da soli (considerando che per il terzo vassoio mi servono soltanto 14 euro, calcolando solo 6 per il velluto) la spesa complessiva per 3 vassoi sarebbe stata di 38 + 14 = 52 euro, quindi poco più di 17 a vassoio. Quello che mi ha e ci ha fregati, è stato il velluto e il tempo necessario per la costruzione e anche le maniglie che ho aggiunto che costano la bellezza di 2 euro ciascuna, però sono belle e...... Scusatemi ancora e grazie a tutti.1 punto
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