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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/16/15 in Risposte

  1. Taglio: 2 euro commemorativo - allargamento Unione Europea Nazione: Finlandia Anno: 2004 Tiratura: 1.000.000 (di cui 931.400 circolanti) Condizioni: Spl Città: Gatteo (FC)
    5 punti
  2. da asta numismatica n°261 di Kunker lotto n°5610 Grecia(1809-1863) 50 Para sotto l'amministrazione governativa inglese battuto su 20 Grana 1798 Ferdinando IV Questa è la descrizione, storica della moneta ,del compilatore del catalogo d'asta: Il Generale Sir James Campbell,comandante delle forze di occupazione britanniche e al tempo stesso reale Commissario civile delle Isole Ionie,dal 1809 al 1813.Moneta in argento del Regno di Spagna e del Regno di Napoli e di Sicilia caratterizzato da contro-stampaggio(ribattitura) con nuovi livelli di valore. Per far fronte a varie monete false furono contromarcate queste monete. --Salutoni -odjob
    4 punti
  3. Nel 1878—dopo l'esperimento disastroso con relativo Trade dollaro—Stati Uniti tornato suo Standard dollaro d'argento. Ecco un primo anno 1878cc dollaro Morgan ha colpito dalla zecca di Carson City, Nevada, che sembra particolarmente appropriato, perché il nuovo dollaro è stato introdotto in gran parte come una "coping" strategia per la vasta fiumi d'argento che scorre dalle miniere del Nevada. :) v. --------------------------------------------------- In 1878—after the disastrous experiment with its Trade dollar—the United States got back its Standard silver dollar. Here is a first-year 1878cc Morgan dollar struck by the mint at Carson City, Nevada, which seems especially appropriate, because the new dollar was introduced largely as a “coping” strategy for the wide rivers of silver flowing from Nevada mines. :) v.
    4 punti
  4. Ecco la foto senza bustina: Ho già provveduto a finestrarla in oblò!! Per la precisione, me l'hanno data come resto nell'ufficio postale di Gatteo paese, quando l'ho presa nelle mani stentavo a crederci...!!
    3 punti
  5. In generale si parla a volte di rusty dies ossia di conii arrugginiti per gli argenti siracusani, per i quali si hanno molti esempi soprattutto su dekadrammi e moduli maggiori (forse la maggiore superficie del conio facilitava la formazione della ruggine?). Mi sembra che siano stati trovati anche ossidi di ferro con analisi superficiali dei dekadrammi come ulteriore conferma di questa teoria. Di fatto tra gli effetti che questi conii avrebbero sulle monete prodotte ci sono anche delle visibili piccole bolle superficiali, simili in effetti a quelle prodotte da certe fusioni. Credo che comunque al microscopio o con una buona lente ci siano sufficienti dettagli per poter distinguere la genesi differente per i due tipi di bolle e dunque differenziare la tecnica di produzione della moneta. Qualche esempio su dekadracma siracusano: http://www.acsearch.info/search.html?id=1626403 http://www.ebay.it/itm/381157069778
    2 punti
  6. Complimenti per il regalo :) Moneta molto gradevole e piena di fascino ed è quella che mi ha fatto cominciare a collezionare i commemorativi classici americani. Come conservazione direi che siamo sul BB , EF40 per dirla all' americana. Per quanto riguarda i capelli di combo sono effettivamente già deboli in origine. Questa è la foto del mio 1892
    2 punti
  7. @@Alex0901 diciamo una settantina di euro, ma sono sempre restio a parlare di quotazioni: ti basti l'emozione di aver tra le mani una moneta di Lucio Domizio Aureliano, un uomo che trascorse quasi tutta la sua vita ricoperto dal ferro dell'armatura.
    2 punti
  8. Va ricordato che di questa moneta , si dice, ne furono coniate 1.179.355 esemplari datati 1999 , se con dolo o errore involontario non è dato sapere . La maggior parte furono distrute, come da legge , qualcuna , stavolta con dolo, varcò i confini della Zecca per essere forse vendute , ma va ricordato che è illegale la detenzione, la vendita e l'uso , come da decreto .
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  9. 20 Euro Cent della Repubblica Italiana TAGLIO : 20 centesimo di euro STATO : Italia ANNO : 2002/... AUTORE : Maria Angela Cassol, nata a Nettuno (Roma) il 27 Ottobre 1956, ha conseguito, nel 1976, il diploma di Maturità d'Arte Applicata (sezione arte dei metalli ed oreficeria), presso l'Istituto Statale d'Arte di Anzio e nel 1981 si è diplomata presso l'Accademia di Belle Arti di Roma, partecipando al corso di scultura tenuto dal Prof. Emilio Greco. Ha frequentato anche il triennio alla Scuola dell'Arte della Medaglia “Giuseppe Romagnoli” dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Dal 1983 ha lavorato In esclusiva per la Galleria d'Arte il Babuino e nel 1987 è stata assunta all'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. È l’autore di alcune monete commemorative in lire e di molte monete in euro coniate dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (Zecca di Roma) per la normale circolazione e commemorative sia in oro che in argento. TEMA : Forme uniche di continuità nello spazio DATA DI EMISSIONE : 01/01/2002 MATERIALE : Nordic gold (rame 89% - alluminio 5% - zinco 5% - stagno 1%) DIAMETRO : 22,25 mm SPESSORE : 2,14 mm PESO : 5,74 g. CONTORNO : Liscio con sette rientranze ("Fiore spagnolo") Bordo : Leggermente alzato e piatto La faccia nazionale riporta la scultura "Forme uniche di continuità nello spazio", opera del 1913 dell’artista futurista Umberto Boccioni, tra il monogramma della Repubblica Italiana (R e I, in maiuscolo e sovrapposte) – alla sinistra per l’osservatore – e il millesimo con al di sopra di 3 mm della prima cifra (unità di migliaia) il segno della Zecca di Roma (R, in maiuscolo) – alla destra dell’osservatore; a ore 6:30, tra i blocchi di base della scultura, leggermente al di sotto, le iniziali dell’autore, Maria Angela Cassol, costituite dalle lettere “MAC” in maiuscolo In cerchio a racchiudere la rappresentazione, subito all’interno del bordo, 12 stelle a cinque punte a rappresentare l'Unione Europea. Forme uniche della continuità nello spazio, famosa scultura dell’artista futurista Umberto Boccioni, considerata uno dei capolavori del Futurismo, rappresenta simbolicamente il movimento e la fluidità, la velocità e la forza del dinamismo nell'arte. Boccioni vuole rappresentare un "continuum sintetico" del movimento, invece di una "discontinuità analitica" che egli vedeva raffigurata da altri artisti come František Kupka e Marcel Duchamp e respinge la scultura tradizionale per creare quest’opera. Se ne conoscono varie versioni: al Museo del Novecento di Milano, alla Kunsthalle di Mannheim, alla Tate Modern di Londra, al Tate Gallery/Art Resource di New York, al Metropolitan Museum di New York, al Museum of Modern Art (MoMA) di New York, e al Museo Kröller-Müller di Otterlo (Paesi Bassi). L'opera originale di Boccioni è in gesso, e non è mai stata prodotta la copia in bronzo nel corso della vita dell'autore. Il gesso è in mostra al Museo di Arte Contemporanea, a San Paolo del Brasile. Boccioni intendeva riprodurre plasticamente l'interazione tra i corpi e lo spazio che li circonda. Se si osserva la scultura lateralmente, si riconosce una figura umana in cammino, ma senza le braccia e senza, per così dire, “l’involucro esterno”. La figura appare per un verso come uno "scorticato" anatomico, in cui si riconoscono alcuni muscoli, come i polpacci, e l’articolazione del ginocchio, ma per un altro verso appare come una "macchina", come un ingranaggio in movimento. L’opera si sviluppa mediante alternarsi di cavità, rilievi, pieni e vuoti che determinano un frammentato e discontinuo chiaroscuro fatto di frequenti e repentini passaggi dalla luce all'ombra. Osservando la figura da destra, il torso appare pieno, ma se la si osserva da sinistra appare come una cavità vuota: in tale modo la figura si modella a seconda dello spazio circostante ed è lei che plasma le forme. Anche la linea di contorno si sviluppa come una sequenza di curve concave e convesse in alternanza: così i contorni irregolari non limitano la figura, ma la dilatano espandendola. L’interno della statua è attraversato da solchi e spigoli che la tagliano in piani, come se le figure fossero più di una e si sovrapponessero di continuo. Se vista lateralmente, la statua dà l’impressione di un movimento avanzante che si proietta velocemente in avanti; se la si guarda frontalmente o a tre quarti si nota una torsione o avvitamento delle forme nello spazio; tale conformazione suggerisce un’ulteriore espansione delle forme. Umberto Boccioni, nato il 19 ottobre 1882 a Reggio Calabria Reggio Calabria 1882, dato che il padre lavorava come usciere di prefettura, fu costretto spesso a spostarsi lungo il territorio nazionale sin da fanciullo, in base alle esigenze di servizio del genitore. Ma fu a Roma, città in cui si trasferì nel 1901che apprese i primi rudimenti della pittura, frequentando lo studio di un cartellonista, e frequentando spesso la casa della zia Colomba, s'innamorò di una delle sue figlie, Sandrina. In questo periodo conobbe Gino Severini, e frequentò, a Porta Pinciana, lo studio del pittore divisionista Giacomo Balla. All'inizio del 1903 Umberto e Severini frequentarono la Scuola libera del Nudo, dove incontrarono Mario Sironi, anch'egli allievo di Balla, col quale strinsero una duratura amicizia. In quell'anno Umberto dipinse la sua prima opera Campagna Romana o Meriggio. Con l'appoggio dei genitori viaggiò anche all'estero: da aprile ad agosto del 1906 stette a Parigi, poi in Russia e l’anno successivo andò a Monaco di Baviera. Nell'aprile del 1907 Umberto si iscrisse alla Scuola libera del Nudo del Regio Istituto di Belle Arti di Venezia. Al ritorno da Monaco di Baviera disegnò e dipinse laboriosamente e fece le prime esperienze nel campo dell'incisione, pur reputando la cultura italiana essenzialmente "cultura di provincia". Durante questi anni di formazione, visitò molti musei e gallerie d'arte. Nell'autunno del 1907 si trasferì a Milano, dove da alcuni mesi abitavano la madre e la sorella e capì subito che era conforme alle sue aspirazioni dinamiche. Diventò amico di Romolo Romani e frequentò Previati, di cui risentì qualche influsso nella sua pittura che sembrava rivolgersi al simbolismo. Divenne anche socio della Permanente. Frequentò i divisionisti e nel 1910 con Filippo Tommaso Marinetti, Carlo Carrà, Luigi Russolo, Giacomo Balla e Gino Severini scrisse il “Manifesto dei pittori futuristi”, cui seguì, sempre nel 1910, il “Manifesto tecnico del movimento futurista”: obiettivo dell'artista moderno doveva essere, secondo gli autori, liberarsi dai modelli e dalle tradizioni figurative del passato per volgersi risolutamente al mondo contemporaneo, dinamico, vivace, in continua evoluzione; quali soggetti della rappresentazione si proponevano dunque la città, le macchine, la caotica realtà quotidiana. E nelle sue opere, Boccioni, quale pittore e scultore, teorico e principale esponente del movimento futurista, seppe esprimere magistralmente il movimento delle forme e la concretezza della materia. Benché influenzato dal cubismo, cui rimproverò l'eccessiva staticità, Boccioni evitò nei suoi dipinti le linee rette e adoperò colori complementari. In quadri come Rissa in galleria (1910, collezione Jesi, Pinacoteca di Brera, Milano), Stati d'animo n. 1. Gli addii (1911, collezione privata, New York), Forze di una strada (1911, Kunstmuseum, Basilea), Dinamismo di un giocatore di calcio (1911, collezione privata, Roma), e Dinamismo di un ciclista (1913, collezione Mattioli, Milano) i moti dell'animo sono espressi attraverso lampi di luce, spirali e linee ondulate disposte diagonalmente e la raffigurazione di uno stesso soggetto in stadi successivi nel tempo suggerisce efficacemente l'idea dello spostamento nello spazio. Lo stesso proposito è proposto anche nella scultura di Boccioni, per la quale spesso l'artista trascurò materiali nobili come marmo e bronzo, preferendo il legno, il ferro e il vetro, del resto ciò che interessava era illustrare l'interazione di un oggetto in movimento con lo spazio circostante. Nel 1912 Boccioni cominciò ad ampliare il raggio delle sue ricerche con le prime sperimentazioni sulla scultura; contemporaneamente organizza le sue idee nel “Manifesto tecnico della scultura”, pubblicato a Milano nello stesso anno. Il punto di partenza della scultura di Boccioni va rintracciato nell'opera dello scultore Medardo Rosso (1858 – 1928) e in particolare nel suo tentativo di rendere sulla superficie delle figure "le influenze d'un ambiente e i legami atmosferici che lo avvincono al soggetto" (Boccioni, Tutti gli scritti 25; 1911). Intervenire sulla scultura portava con sé un forte contenuto polemico; il carattere sperimentale della scultura di Boccioni si misura già in Sviluppo di una bottiglia nello spazio del 1912, dove la forma a spirale rende il senso di espansione del corpo dell'oggetto. L'idea delle trasformazioni impresse nei corpi dal dinamismo universale è alla base di Forme uniche della continuità nello spazio del 1913, dove il concetto di "continuità" dà conto della sintesi delle tre dimensioni spaziali nella forza travolgente del movimento. Aggiornato sulle più interessanti direzioni di ricerca dell'arte europea, Boccioni introdusse nella scultura l'uso di materiali diversi e per nulla tradizionali. Cavallo +cavaliere + case del 1914, (Venezia, Peggy Guggenheim Collection) è costruita con legno, cartone, latta e rame; data la scelta dei materiali estremamente deperibili e di difficile conservazione, l'opera è una delle rarissime di questo tipo che non sia andata distrutta. La ricerca di Boccioni sull'uso di materiali diversi segue quella dei collages cubisti e si affianca alle analoghe sperimentazioni che Prampolini andava eseguendo nello periodo Quando, nel 1915 l'Italia entrò in guerra, Boccioni, da buon interventista, si arruolò volontario, ma si ricredette rispetto alla teoria futurista enunciata da Marinetti, secondo cui la guerra è «sola igiene del mondo». In una lettera dal fronte dell'ottobre del 1915 Boccioni scrisse che la guerra «quando si attende di battersi, non è che questo: insetti + noia = eroismo oscuro...» (Umberto Boccioni, Gli scritti editi e inediti, Milano, Feltrinelli, 1971, p. 384). Il 17 agosto del 1916 Umberto Boccioni morì, cadendo dalla cavalla, imbizzarritasi alla vista di un autocarro, durante un'esercitazione militare, in Via Boscomantico, una traversa di Via Angelo Berardi, della località Sorte di Chievo, a Chievo, frazione di Verona, dove oggi si trova la sua lapide commemorativa. La salma di Umberto Boccioni è sepolta nel cimitero monumentale di Verona, nei calti antichi del secondo campo; sul marmo che chiude loculo si possono osservare le testimonianze scritte lasciate da artisti e conoscenti in visita.
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  10. Si tratta di una medaglia commissionata per commemorare le nozze, sul cippo troviamo la fiaccola nuziale di Imeneo (o Imene) e i due sposi che giurano fedeltà su di esso. L'incisore Francois Petit fu artista incisore molto attivo a Parigi tra il 1822 e il 1850. Molte le medaglie firmate da lui e raffiguranti re luigi Filippo.
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  11. Sono mancanze di metallo, un difetto presente nell'oltre 50% dei carlini del periodo 1833-1835. Spesso capitava che nell'argento vi fossero piccole particelle di piombo e con il tempo si sa che il piombo si ossida polverizzandosi e lasciando piccoli vuoti. Anche in alcune medaglie troviamo lo stesso difetto.
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  12. THURIUM Testa laureata di Apollo; dietro AP in monogramma ΘΟΥ cornucopia; ΣΩ a sinistra, ΦI a destra Æ 13mm; 1,95 g; circa 280-213 a.C
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  13. Forse ho avuto una gran botta di.... fortuna: questa me l'hanno data come resto all'ufficio postale 2 mesi fa!! :) :)
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  14. Anche se di un periodo che ancora non ho iniziato a studiare, è stato un regalo veramente gradito. La moneta mi sembra in conservazione ragguardevole, fondi lucenti, patina gradevole in particolare al D/. Attendo qualche autorevole parere.
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  15. Buon pomeriggio amici, Pongo alla vostra attenzione questa moneta che si trova presso il Fitzwillam Museum. La moneta e’ il follaro RV CA-TA: Immagini: N. 1 e 2 reali. Immagini: N. 3 e 4 anisotropizzate Siete in grado di scoprire quale e’ la moneta ribattuta (sottostante) ovvero di quale Monarca, Principe o Duca? (Immagini 1,2,3,4). Premetto che un altro RV CA-TA e’ stato ribattuto da un follaro di Ruggero Borsa: Immagini: N. 5 e 6 RV CA-TA ribattuto da un follaro di Ruggero Borsa. Immagini: N. 7 e 8 un Follaro di Ruggero Borsa. So che e’ molto difficile, ma spero che vi impegnerete per aiutarmi. Io ho trovato delle similitudini, ma si trattava sempre di semifollari (peso e dimensioni inferiori). Vi ringrazio. Amedeo
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  16. Caro Titta99 è veramente una persona fantastica, sono veramente contento che partecipi, primo per la preparazione, secondo perchè è un divulgatore, terzo perché pensa e insegna ai giovani, personalmente parlare con lui mi carica, mi entusiasma, ci vorrebbero nella numismatica italiana tanti maestri così, persone che condividono,uniscono, purtroppo sono sempre meno....e i maestri ci vogliono per tutti, per i giovani....stagli vicino ti insegnerà molto....
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  17. da asta numismatica n°261 di Kunker lotto n°5610 Grecia(1809-1863) 50 Para sotto l'amministrazione governativa inglese battuto su 20 Grana 1798 Ferdinando IV Questa è la descrizione, storica della moneta ,del compilatore del catalogo d'asta: Il Generale Sir James Campbell,comandante delle forze di occupazione britanniche e al tempo stesso reale Commissario civile delle Isole Ionie,dal 1809 al 1813.Moneta in argento del Regno di Spagna e del Regno di Napoli e di Sicilia caratterizzato da contro-stampaggio(ribattitura) con nuovi livelli di valore. Per far fronte a varie monete false furono contromarcate queste monete. --Salutoni -odjob
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  18. Un altro tipo di spiel marke riporta sulla faccia con l’animale il luogo di coniazione, come in questo caso la città di Norimberga. apollonia
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  19. @@vox79: sì, direi che mi hai convinto... Esemplare molto interessante il tuo trifollaro "imitativo". E questo secondo te cos'è, un altro "imitativo" o un tipo normale piuttosto malmesso?
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  21. Vi pongo una domanda. . siete a conoscenza di monete imitative coeve?
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  22. @@appah il tuo esemplare è autentico a mio giudizio. Ed è anche molto interessante
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  23. Ciao! Anche io uso questo ordine alfabetico! Andorra, Monaco, Olanda o Paesi Bassi (non cambia la posizione nell'ordine a prescindere che si chiami nell'uno o nell'altro modo), ed infine Vaticano.
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  24. Ok ma il peso per questi esemplari serve a poco. C'è ne sono da 1 a oltre 5 grammi. Devo dirti che con le foto del bordo mi convince meglio. Mi sembra autentico. Però fallo sempre vedere a qualcuno di persona. Di falsi ce ne sono molti in giro.
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  25. Buon pomeriggio Mi rimetto alla competenza di @@gigetto13. :) saluti luciano
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  26. Peccato non sia di Mediolanum, ma conserva ugualmente un incredibile fascino e valore storico, sia perché apparteneva ai miei nonni da chissà quante generazioni, ma soprattutto perchè è stata coniata da un simile imperatore... .
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  27. Per me è un falso d'epoca, per la precisione della nostra epoca... :D Devono aver realizzato il conio da un esemplare originale che aveva parte della legenda fuori tondello, e ciò ha fatto sì che le legende impresse siano incomplete, nonostante che il tondello avesse spazio a sufficienza... Non è il primo esemplare in cui noto questa cosa, uno l'ho anche in collezione... :(
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  28. Ciao , si con la Stella * e la S , entrambe in esergo , e' Siscia , pero' senza la stella ma con S oppure T ( officina 2° o 3° ) in esergo , e' Mediolanum . Comunque anche io propendo per la zecca di Siscia .
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  29. Tu puoi vederla meglio di me: se prima della S c'è una stellina è Siscia, se il campo è completamente liscio, invece, potrebbe essere Milano (in tal caso sarebbe una RIC 120). A occhio, in base alla cura dei particolari, propenderei per Siscia.
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  30. Gettone / medaglia Assedio di Alessandria 1746 Carlo Emanuele III
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  31. Allego anche quello di Carlo Emanuele III, sperando che vengano pubblicati in quanto sconosciuti fino a poco tempo fa.
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  32. Sì, credo che tirature sono spesso nascosti per reale o percepita di sicurezza nazionale—o a volte per ragioni politiche interne. Guardando una lista delle figure di conio può rivelare molto circa un paese—o forse "suggerire" è una parola migliore. Basta vedere quanto è facile da leggere come storia che sai già si riflette nelle figure conio di un paese che li pubblica regolarmente. (E cioè informazioni.) E record di zecca, sono certo, come qualsiasi altra cosa—a volte hanno sei distrutto dall'incidente o calamità naturali o provocate dall'uomo. Spesso, mi aspetto, record di zecca sono mal tenuti—forse intenzionalmente, per proteggere i vari funzionari—e catalogatori sapere di non usarli. Ma il segreto al servizio di sicurezza nazionale, penso, è una ragione principale per la nostra mancanza di figure di conio (moderno). :) v. ----------------------------------------------------------- Yes, I believe mintages are often hidden for real or perceived reasons of national security—or sometimes for domestic political reasons. Looking at a list of mintage figures can reveal a lot about a country—or maybe “suggest” is a better word. Just see how easy it is to read how history that you already know is reflected in the mintage figures of a country that regularly publishes them. (And that’s information. ) And mint records, of course, are like anything else—sometimes they’re destroyed by accident or natural or man-made disaster. Often, I expect, mint records are poorly kept—perhaps intentionally, to protect various officials—and catalogers know not to use them. But secrecy in the service of national security, I think, is a primary reason for our lack of (modern) mintage figures. :) v.
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  33. @@EnricoooVIII postaci altro rame :D daii :D
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  34. anche per me buona. Ti consiglio di vedere il triangolino che numero abbia sul Papadopoli. Tranqui buon acquisto.
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  35. piccola moneta e ancor piu' piccola immagine!!! occorre piu' grande! cosi'................ si capisce ( forse) che è un denaro ungherese...!
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  36. Buona Domenica Io non ci vedo nulla di sospetto :pleasantry: Per me è buona e anche in buone condizioni. saluti luciano
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  37. Per completezza, aggiungerò che l'Europa ha aperto una procedura di infrazione nei confronti dell'Italia non perché non sia prevista una azione diretta di risarcimento nei confronti dei magistrati ma perché la Legge Vassalli (quella del 1988) esclude l'azione (nei confronti dello stato) in caso di questioni che attengono alla interpretazione del diritto, dei fatti e delle prove e la limitano alle ipotesi di dolo e colpa grave. La sentenza di riferimento è la Corte di Giustizia UE C. 379-10 del 24.11.2011 (che si legge con facilità su Internet, sono dodici pagine ma è sufficiente scorrere le poche righe del dispositivo, dove c'è scritto quanto ho appena detto). Polemarco
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  38. @@Il*Numismatico sicuramente tutte quelle postate da lui...ma è troppo umile per dirlo.
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  39. sarei curioso di vederli pure io esemplari che gli bagnano il naso a questo...
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  40. Augurando buona domenica a tutti, ripropongo questo piccolo pfennig ancora una volta salisburghese, del 1656 a nome del grande Guidobaldo Thun-Hohenstein.
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  41. Ecco un pfennig austriaco di Ferdinando I della zecca di Klagenfurt (Carinzia): L'anno e' il 1552, mi e' sempre piaciuta la (comune) resa del 2 con una "Z".
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  42. STATO : Cipro TAGLIO : 10 - 20 - 50 Cent. TIRATURA 2008 : 70.000.000/65.000.000/30.000.000 AUTORE : Erik Maell e Tatiana Soteropoulos TEMA : Nave di Kyrenia MATERIALE : Nordic Gold Sulla moneta "Cipro" in greco : ΚΥΠΡΟΣ ed in turco : KIBRIS (un modellino in scala) (una funzionale ricostruzione moderna in mare) La Nave di Kyrenia è il relitto di un barcone mercantile affondato in vista del porto cipriota di Kyrenia nel IV secolo a.C. Fu scoperta nel 1967 durante una spedizione subacquea nei pressi di Capo Kyrenia a Cipro. Il recupero dei legni componenti lo scafo della nave è continuato sino al 1970. Reperto importantissmo poichè rappresenta l'unica nave arrivata fino a noi dall'antica Grecia. Viene considerata dagli archeologi ben conservata per circa il 75 %. Gli interventi conservativi e protettivi sono frequenti e minuziosi. Si trova al "Museo del Naufragio Antico" all'interno del Castello di Kyrenia Data la sua importanza storica era stata raffigurata sulla banconota cipriota pre-euro di maggior taglio: Questo straordinario reperto solcava il Mar Mediterraneo durante il periodo di Alessandro il Grande. (Kyrenia)
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  43. Mi raccomando che il panno sia anche morbido.Senno' la righi.Quoto tutti gli altri:se costa 6 euro corri e vallo a prendere!
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  44. Capisco benissimo Biagio come capisco gli amici di Torino, ma così è ormai.....l'anno scorso io ero lì con voi ....., noi comunque ci vediamo sempre a Verona..... :blum:
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  45. tanti anni di carriera ed un catalogo che non lo dimostra , ecco la verità ! . Smettiamola di nasconderci dietro ad un dito e diciamo quello che è : i prezzi sono fatti a suo uso e consumo , alla faccia delle quotazioni ; quindi peraltro inattendibili e fuorvianti . Non è un attacco , è lo spiattellamento nudo e crudo della verità . Ora , sicuramente lei avrà aperto il catalogo , alla pagina dei 25 centesimi e capisco che i suoi occhi abbiano brillato di gioia nel vedersi fra le mani un R5 ma anche R10 ( largo alla fantasia ! ) , così come le migliaia di date ribattute spacciate per enormi rarità quando , i coni umbertini di queste varianti ne sono zeppi e satolli . Mi dica , le pongo questo quesito : lei ha mai osservato quante volte , alle aste si presenta un 50 lire , della monetazione decimale di PIo IX , in conservazione super ? , oppure , quanto sia veramente raro un 10 scudi del 44 in fdc ? ...tutte monete che , stranamente sul montenegro divengono semplicemente rare ( parlo di R3 o R4) , quando una variante , perché tale è , diviene R5 , mi dica , le pare accettabile ? . Le rispondo chiaramente : no , non lo è . Lei possiede la moneta in questione? , perfetto ne siamo tutti contenti , siamo grati a lei per avercelo reso edotto e la ringraziamo per i 4/5 messaggi che , con zelo continua a postare ( urlando ) , al fne di chiedere , velatamente : " qualcuno me la compra ? " . Detto ciò , spero che lei la venda e sia soddisfatto del lauto guadagno che farà , ma perfavore , non mi venga a raccontare quali sono le monete rare e quali no , abbia almeno questa cortesia .
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  46. LUINO (VA) SOCIETA' OPERAIA DI MUTUO SOCCORSO - CENTENARIO 1869-1969 Bronzo dorato, mm. 29
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  47. Ciao, inizio con un... boh!... mi piacerebbe intanto sapere come sono state eseguite le analisi e di che tipo. Ritengo sia stata fatta un'analisi non invasiva XRF... che avrà dato dei dati comparabili con le monete autentiche del periodo. E in effetti il rovescio è assolutamente compatibile, a mio avviso, con i rovesci del tipo VICTORIAE per Siscia. E se l'analisi XRF ha dato valori comparabili, allora si rafforza l'ipotesi del rimaneggiamento del dritto da un tondello autentico. O...boh? Trovo assolutamente corretta l'osservazione che è alquanto quantomeno strano che ci siano due esemplari rari da Siscia prodotti da due officine diverse. Con parte della legenda del dritto difforme PERT o PERP... Boh?! E dalla foto si legge proprio PERT, come giustamente dice Arka... e non mi calza con niente... PERT mi sta con: IMPCALSEPSEVPERTAVGOCS Settimio Severo DNBASILISCVSPERTAVG Basiliscus IMPCAESPHELVPERTAVG Pert(inax) DNZENOPERTAVG Zeno PERP mi sta con tanti... ma MAI per Costantino al dritto! Ma quel cappello in pelo da fante pannonico... a mio modo di vedere è assolutamente ridicolo e anacronistico. Costantino "uno di noi"? Certo come nascita, ma come imperatore, messo al pari di un semplice soldato di fanteria, in contrasto con le rappresentazioni con elmo decorato da ufficiale quantomeno... l'Imperatore che di solito è condottiero, guerriero, che calza elmi con creste da ufficiale, quasi da parata... no, come iconografia non ci siamo. Poi se osserviamo la foto son stato colpito da un dettaglio: - la parte inferiore dei caratteri della legenda sembra come incisa, tagliata da un solco (frecce rosse) ... - la parte della fronte sembra quasi doppia laddove il resto del ritratto è molto precisa e regolare... L'avranno sicuramente osservata al microscopio... diciamo allora che si tratta di due falsi effetti dovuti alla fotografia? Concludo come avevo iniziato... anzi... per me è molto molto "boh"... specie perchè l'hanno valutata fior di numismatici e di istituti! Ciao Illyricum :)
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  48. su questo, io , non so risponderti; certo che in questo caso si tratta di uno dei migliori falsi eseguiti , in assoluto...
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  49. Salve, la discussione ritengo sia molto interessante, ma per non perderci in un'abbuffata di notizie senza un ordine cronologico, secondo un mio parere sarebbe opportuno che ognuno indichi il perido storico, come peraltro è stato già fatto da qualcuno, ed il relativo regnante. Detto questo, desidererei lasciare in questo post alcuni dati che ci potrebbero ritornare utili, perchè di certo, dato il periodo, sentiremo parlare spesso (come nel post 6) di Rotolo.....Barile......Canna....ecc.ecc. Ecco una modesta scala dell'Ottocento Borbonico: PESI: Cantaio = 100 Rotoli = 89,099 Kg. Rotolo = 0,891 Kg MISURE: Tomolo = 24 Misure = 55,54 Litri - Misura = 2,31 Litri; Botte = 12 Barili = 523,50 Litri - Barile = 60 Caraffe = 43,62 Litri; Canna = 2,10 Metri; Palmo = 0,264 Metri; Ettaro = 2 Moggie antiche e 28 passi quadrati - Moggio = 900 passi quadrati = Are 33,64 MONETE: Ducato = 5 Tarì = 10 Carlini = 100 Grana; Tarì = 20 Grana; Carlino = 10 Grana; Grano = 2 Tornesi; Tornese 6 Cavalli Con Decreto del 24 settembre 1860 veniva introdotto nel Regno delle Due Sicilie, il corso legale della Lira Italiana e stabilito il seguente cambio con la moneta Borbonica: Ducato = 4,25 Lire - Lira 23,53 Grana. La centesima parte di un Ducato, il Grano, valeva 4,25 centesimi, ma nell'uso comune veniva cambiato con una moneta da 5 Centesimi. Per adesso vorrei solo aggiungere questa informazione che ritengo importantissima per l'analisi di questo periodo Storico: La Provincia ritenuta a metà Ottocento la più sviluppata e più vivace del Regno Borbonico fu lo "Stato Economico della Terra di Lavoro"
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