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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/06/15 in Risposte
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....... e se volete vedere le medaglie di questa ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE http://www.lamoneta.it/topic/84493-milano-1906-esposizione-internazionale-sempione/4 punti
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A mio avviso l'esemplare in "oro" è una fusione prodotta da un calco creato con l'esemplare d'argento da me postato. Probabilmente realizzato per scopi di gioielleria.4 punti
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Buongiorno a tutti. Dopo circa un anno di frequentazione del forum (intervengo poco, ma vi assicuro leggo ed imparo moltissimo) ho deciso di iniziare i miei primi acquisti "di qualità" almeno per i miei standard e risosrse economiche. Ho sempre avuto la passione per la numismatica fin da bambino e l'ho riscoperta di recente. Vorrei però ora spostarmi ad un collezionismo più di "qualità" che di quantità. E ciò che mi piace ricercare sono i grandi moduli di argento, che abbiano avuto corso legale. In pratica non amo molto le emissioni commemorative e/o per collezionisti. Per intenderci le 5 lire, Franchi, Dracme, ecc, i Morgan dollar, i Trade dollar, le Rupie indiane, ecc. Inizio con il mio primo acquisto sul quale vorrei un vostro parere. Ed inizio subito con un tema (le monete su slab) sul quale credo il 90% del forum, in particolare i puristi, sono contrari. Vi prego di non mettermi alla gogna per questo !!! Vorrei portare la discussione sul piano della valutazione di questa moneta, per la cui cosa non ho molti strumenti di analisi. In seconda battuta vorrei valutare obiettivamente pro e contro delle monete slab dalla mia prospettiva: 1) Pro: certezza (spero) di autenticità, fondamentale soprattutto per i neofiti 2) Pro: criterio di grading (forse) più chiaro (la scala sheldon), rispetto a quello dei periti italiani (ho letto disquisizioni lunghissime in merito) 3) Pro: migliore protezione della moneta (da verificare nel tempo) e maggiore facilità di conservazione (vi confesso che di questi tempi tenermi in casa o in studio, monetieri con tante monete d'oro e d'argento mi creerebbe qualche ansia). A tal proposito ho letto anche dei problemi di conservazione delle monete periziate in taschina, che 4) (Forse) maggiore facilità di vendita, soprattutto sul mercato internazionale (internet, ebay, ecc.). 1) Contro: elevati costi aggiuntivi 2) Impossibilità di tenere la moneta in mano 3) Forte contrarietà a questo meccanismo di conservazione, da parte del mondo numismatico italiano. Lascio a voi ogni considerazione in merito e soprattutto qualsiasi giudizio sulla moneta. Vi antcipo che successivamente aprirò una seconda discussione su due ulteriori acquisti che ho fatto (un 5 lire di Vitt. Emanuele ed un Tallero 1918 per Eritrea, questi invece periziati da un noto perito italiano). Vi confesso che avevo (ed ho) molto timore nell'aprire una prima discussione mettendo una moneta in slab, poichè sembrerebbe che dopo che seguo il forum da un anno non ho ancora capito nulla. Voglio comunque assicurarvi che a me la moneta piace (e non la scatoletta) e la comprerei volentieri anche nuda se avessi la certezza di trovarne una simile autentica (cosa che non sono in grado di valutare da solo). Inoltre poi mi si porrebbe il problema della conservazione (mi riferisco ai problemi dell'argento su pvc, di tagliare o meno la perizia, della sicurezza nella custodia, ecc. Grazie fin d'ora a chi interverra nella discussione, e che mi consentirà di imparare , soprattutto.3 punti
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Questa moneta mi riporta a quand'ero ragazzino... è una delle mie prime monete d'argento (la prima in assoluto la posseggo ancora e la posterò tra qualche anno). Era molto più sporca di quanto è adesso (è stata pulita solo con acqua) ed inizialmente al volo avevo intravisto un 1835 ! :lol: _____________________ 1886 Venezuela Nel 1886 abbiamo il Presidente uscente ed il nuovo eletto: Joaquín Crespo (1841-1888) Antonio Guzmán Blanco (1829-1899) 1 Bolivar - Argento .8353 punti
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buongiorno a tutti,questa mattina mi sono recato presso inasta a ritirare il mio oneroso lotto da 14 euro,un bel suberato,e dico bello in quanto non e' solo privo in alcuni punti della lamina,ma e' pure forato come da consuetudine. VIBIA - C. Vibius C. f C. n. Pansa Caetronianus (48 a.C.) B. 23; Cr. 494/37 g. 2,782 punti
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Cavaliere non avrà difficoltà a venderla tra le due, preferisco sicuramente quella per la patina.. l'altro esemplare, abilmente lavato non troppo recentemente, ha perso qualcosa nella sua trasmissione del significato, cercando di nascondere la sua età. Sono comunque due monete di gran conservazione che non guastano- ma anzi arricchiscono- qualsiasi collezione.. «La bellezza di un oggetto deriva in buona misura dalla sua patina. Più che la frattura tra antico e moderno, ciò che dà consistenza alla nostra vita e la rende accettabile è la patina del tempo. La certezza che le cose e i luoghi deperiscono serenamente. È questa una "decrescita" estetica, un principio che vede nella caducità la traccia della loro bellezza.»(Roberto Peregalli) Senza la patina «Scompaiono così tutti gli antichi e gloriosi segni del tempo […] nonché i ricchi colori che la natura ha impiegato secoli a conferire» (John Ruskin) "Epochs pass, weather erodes, people lose interest. This cannot be helped. But patina itself is worth appreciating. Patina is the value that age puts on an object. It’s what makes an antique antique. It is experience, maturity, the soft sheen of time. Patina wasn’t present at the spanking-new creation. It comes from a life lived." (Pierre de Vries)2 punti
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Amico mio,io personalmente credo non li vedremo mai per il semplice motivo che a quel punto la serie perderebbe troppo di valore.Come potrebbero vendere la serie ad oltre 100 Euro?? Come faranno/farebbero i " poveri" speculatori?! Poretti dai..dovranno pur campare;( Le deterranno tutte i soliti noti.Se le tengono ben strette e cosi',si fatto,non potra' mai calare il prezzo della serie 2014. Discorso diverso per un'eventuale serie 2015(ma la faranno?!Siamo sicuri?!io dopo quello che ho visto non credo proprio) Hai portato,giustamente l'esempio della Repubblica del Titano. Ok,pero' la serie 2002 ha comunque conservato un buon valore.I tagli del 2002 in circolazione sono pochini.Poi con gli anni successivi sono aumentati gli esemplari in circolazione. Se faranno cosi' anche per Andorra allora il tuo discorso avra' un riscontro.(me lo auguro) Da non dimenticare che,in qualsiasi caso,la prima emissione avra' sempre una quotazione maggiore. Ma in fin dei conti:chissenefrega. A tanti VERI appassionati va solo di avere le monete di uno Stato nuovo. Che siano 2014 o 2020 cambia e cambiera' poco.2 punti
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Moneta molto rara... Ogni tanto passa per qualche asta ed a mio avviso anche sottostimata... forse perchè rientra in un collezionismo di nicchia. Questo l'ultimo da me registrato. http://www.deamoneta.com/en/auctions/view/114/3962 punti
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Inizio questa discussione postando qualche medaglia di ANGELO GRILLI. Nato a Pavia nel 1932 ivi residente, iniziato giovanissimo dal padre Vittorio valente scultore. Ha frequentato la scuola d'ARTE di PAVIA, in seguito la Scuola Superiore d'Arte Cristiana "BEATO ANGELICO" a Milano e l'ACCADEMIA D'ARTE CIGNAROLI di Verona. Dal 1950 partecipa numerose e importanti Esposizioni Internazionali in Italia e all'estero. La prima medaglia del 1972 per la IX MOSTRA FILATELICA NUMISMATICA di PAVIA D/ Al centro, francobollo con la basilica di S. MICHELE MAGGIORE e fondo di filigrana stellata. Ai lati mascheroni altomedievali, alla base un drago. Nella cornice la dicitura IX MOSTRA FILATELICA NUMISMATICA. R/ Tre figure erette: l'imperatore Aureliano, Totila e Francesco I Sforza. In basso tre monete. A sinistra PAVIA 1972, a destra in piccolo GRILLI Riferimenti: Rivista MEDAGLIA n. 16 del 1981- edizioni S. JOHNSON MILANO1 punto
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A tutti gli appassionati delle curiosità veneziane, segnalo questa prova di una gazzetta di Giovanni II Corner (già di per se molto raro), riferimento Montenegro 2366 sgg. in una prossima asta Filetti, che ne pensate?1 punto
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Les divers aspects de la vie publique, guerre, diplomatie, religion, cursus honorum, sont souvent aussi intimement liés dans les effigies monétaires qu’ils l’ont été dans la réalité meme. Sur ses deniers Syd. 517, frappes à Rome vers 110, N. Fabius Pictor reppelle un conflict politique dans lequel s’était trouvé engagé l’un de ses ancétres, grand-père ou arrière-grand-père; élu préteur en 189, il dut renoncer à la préture en Sardaigne qu’il avait tirée au sort, parce que les fonctions de flamen Quirinalis, qu’il exerçait déjà, lui interdisaient de quitter Rome. Le conflit avait eu, comme on s’en doute, des implications politiques assez étendues. H. Zehnacker, Moneta, p. 506 Il denario oggetto di questa discussione, emesso da N. Fabius Pictor nel 126 a.C., presenta al dritto la tradizionale testa elmata di Roma ed al rovescio una figura seduta a sinistra con elmo e corazza, apex nella mano destra e lancia nella sinistra; al fianco della sedia poggia uno scudo tondo caratterizzato da iscrizione QVI / RIN (Cr. 268/1, Bab. Fabia 11, Syd. 517, BMCRR Roma 1173). Ad un superficiale sguardo la figura del rovescio parrebbe “semplicemente” il nitido ed efficace ritratto di un flamen Quirinalis, sacerdote preposto al culto del dio Quirino e, nello specifico, di Q. Fabius Pictor, antenato del monetario, che ricoprì decenni prima tale sacerdozio. Ad una più attenta analisi, così come ben evidenziato dal Grueber (BMCRR, I, p.181 nota 2), è però possibile notare attributi che poco hanno a che fare con quelli tipici di uno dei tre flamini maggiori. La figura indossa infatti elmo e corazza (ben visibile solo in certi conii ed in alte conservazioni) e tiene nelle mani, oltre al simbolo sacerdotale rappresentato dall’apex, una lancia. Collocato in primo piano vi è infine lo scudo, simbolo legato alla sfera militare che, unitamente all’iscrizione QVIRIN posta su di esso, ben incarna la doppia valenza della raffigurazione. Tale dicotomia, se ben analizzata ed inquadrata, presenta una duplice lettura; la prima appartenente alla sfera giuridico-religiosa, la seconda a quella prettamente politica. Fondamentale è un breve racconto degli eventi che interessarono il soggetto del rovescio, Quinto Fabio Pittore, nonno o bisnonno del responsabile dell’emissione e figlio del più noto Quinctus Fabius Pictor, autore degli Annales (la prima ed importantissima vulgata dell’intera storia romana, dal mito di Enea alla seconda guerra punica). Correva l’anno 189 a.C. quando Quinto Fabio Pittore, già flamen Quirinalis dall’anno precedente, venne eletto pretore con assegnazione della provincia Sardinia. Vista la sovrapposizione di ruoli intervenne il pontefice massimo in carica, P. Licinius Crassus Dive, che dall’alto dei suoi poteri ed in virtù della sua discussa e discutibile rigorosità, vietò ad sacra la pretura. I motivi di culto connessi all’ufficio sacerdotale furono anteposti a quelli giuridici ma il flamine non accettò di buon grado tale imposizione ed il contenzioso che ne seguì ben ci è stato narrato da Livio (Ad Urbe condita, XXXVII, 51): […]et in senatu et ad populum magnis contentionibus certatum, et imperia inhibita ultro citroque, et pignera capta, et multae dictae, et tribuni appellati, et provocatum ad populum est. religio ad postremum vicit; ut dicto audiens esset flamen pontifici iussus; et multa iussu populi ei remissa.[…] Si passò da inibizioni di imperia da ambo le parti a multe reciproche, dall’appello ai tribuni alla provocatio ad populum, fino all’esecuzione dell’imposizione, però mitigata dalla remissione della multa comminata e dall’assegnazione della carica di praetor peregrinus (che operava nell'Urbe). Ufficialmente la religio viene dunque anteposta ad ogni altro aspetto ed un flamine che essendo lontano da Roma viene meno ai suoi doveri sacerdotali, si tramuta in una pericolosissima e reale minaccia contro la preservazione della pax deorum. Ma potrebbe essere questo l’unico motivo che spinse il pontifex maximus Publius Licinius Crassus Dives ad adottare un simile provvedimento?1 punto
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Dopo anni di ricerche e studi, è finalmente nato e pubblicato: “Tecniche ed errori di coniazione”. Al momento in versione e-book (su amazon.it, hoepli.it, google play store, rizzoli, etc.) a EUR 14,99 e presto in versione cartacea a EUR 35,00. Circa 250 pagine (formato A4) e riccamente illustrato (più di 300 immagini a colori). https://play.google.com/store/books/details?id=FzJiBgAAQBAJ Pur essendo stati pubblicati altri libri sul tema in Italia, il mio si sviluppa in un modo totalmente differente. Infatti, i libri ad oggi disponibili affrontano l’argomento come un ordinario catalogo numismatico, vale a dire elencando le varie monete che presentano un errore di coniazione attraverso un metodo di classificazione basato sull’autorità emittente, il valore facciale, il tipo e, quindi, il millesimo. Tuttavia, a mio parere, nel caso degli errori di coniazione ha poco senso seguire questo classico metodo di classificazione; infatti, per definizione, si tratterebbe innanzitutto di un’opera incompleta visto che molte tipologie di errore sono “non ripetitive”, vale a dire si manifestano in modo sempre differente da moneta a moneta. Si pensi ad una moneta con battitura decentrata o doppia battitura. Inoltre, l’attributo essenziale che caratterizza gli errori di coniazione è la tipologia di errore (es. brockage, coni collisi, etc.) e le altre caratteristiche sopra descritte assumono un’importanza secondaria. In aggiunta, i testi oggi disponibili non illustrano la dinamica e le cause di formazione dei singoli errori se non in modo sommario. Questo aspetto è tuttavia essenziale per poter essere in grado di distinguere gli errori “artefatti” dagli errori “genuini”. Infatti, la più importante domanda a cui ogni collezionista di errori di coniazione deve saper rispondere per essere in grado di distinguere gli errori genuini da quelli artefatti è come gli stessi si formano. Una risposta a tale domanda richiede evidentemente una profonda conoscenza delle varie fasi del processo di coniazione e la loro evoluzione nel tempo. Infatti, per saper identificare un errore di un determinato processo è quantomeno indispensabile conoscere come avrebbe dovuto funzionare quel processo in modo corretto. Per tutti questi motivi, la prima parte del mio libro è dedicata ad un’esposizione dettagliata della storia delle tecniche e delle tecnologie di coniazione, con una descrizione dettagliata del moderno processo di coniazione delle monete destinate alla circolazione. Solo dopo aver appreso i concetti base di tale processo ho ritenuto opportuno analizzare nella seconda parte del libro i singoli errori, illustrandone le varie cause ed effetti. Inoltre, in questa seconda parte del libro ho analizzato gli errori di coniazione più celebri della monetazione italiana illustrando l’origine del relativo errore (es. 100 lire 1972/, 200 lire mezza luna, 2 centesimi 1915 quattro mani, etc.). Prima di investire in errori di coniazione è fondamentale investire in conoscenza per cercare di trovare le risposte ai numerosi dubbi che possono sorgere. Solo una volta appresi i concetti base che consentano di riconoscere gli errori autentici da quelli artefatti e di distinguere un errore raro da uno comune, sarà possibile avviare una collezione che potenzialmente non ha limiti! Per qualsiasi informazione non esitate a contattarmi. Allego indice del libro per avere un’idea dei contenuti. Andrea Del Pup Indice libro.pdf1 punto
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Buongiorno, Allego un bel denaro di Bertrando patriarca di Aquileia dal 1334 al 1350. L'ho catalogato come un Bernardi 44, ma mi incuriosisce il fattore peso in quanto la monetina pesa 1,29 g a dispetto di una media ponderale di 1.01g. Ha un diametro di 19mm. Ci può stare? La moneta mi sembra autentica ma come si spiega questo lieve sovrappeso? grazie1 punto
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La Zecca Polacca ha sviluppato una nuova tecnologia per produrre monete sferiche, utilizzando degli speciali conii con superfici curve. Il primo prodotto finale a raggiungere la produzione è stato di fatto una sfera d'argento dal peso di un oncia che rappresenta un globo terrestre con le Nuove Sette meraviglie del mondo individuate sulla mappa con uno Swarovski a identificarne la posizione (nel particolare sono Chichen Itza (Messico), la statua del Cristo Redentore (Brasile), la Grande Muraglia cinese, Machu Picchu (Peru), Petra (Giordania), il Taj Mahal (India) e il Colosseo (last but not least). La moneta è stata presentata alla Coin Fair di Berlino lo scorso 29 Gennaio. Di fatto piu' di una moneta è una piccola scultura in argento ma è interessante la tecnologia sviluppata per crearla, credo che verrà riutilizzata anche su successive emissioni commemorative. Allego una traduzione della parte tecnica dell'articolo completo su coinworld (http://www.coinworld.com/insights/polish-mint-goes-global-with-groundbreaking-coin-shape-.html#): "Per creare una moneta sferica, la Zecca di Polonia prima ha valutato e preparato un modello tridimensionale della moneta utilizzando il software di modellazione ArtCAM di Delcam. Per garantire la forma sferica ideale della moneta e la giusta riproduzione della mappa, gli ingegneri hanno creato uno speciale conio di sei pezzi, con il conio di martello (in alto) e di incudine (in basso) uniti con quattro conii laterali sui lati. Secondo Kalukiewicz (funzionario capo della Zecca polacca), i tecnici della zecca hanno prima usato dei conii vuoti per effettuare prove di conio in rame. Poi i tecnici hanno effettuato prove di conio in rame e argento con i conii recanti il disegn, scoprendo cosi' che flan perfettamente rotondi non avrebbero prodotto monete rotonde. Ai flan è stata quindi data una forma leggermente rialzata, nella zona del bordo vicino al polo superiore. Questo è stato necessario per far si' che la forma sferica rimanesse intatta quando il conio di martello colpiva il flan. Questo ha permesso che il metallo si spostasse solo dove i tecnici zecchieri ne avevano bisogno, per produrre la forma sferica del prodotto finale. Kalukiewicz ha riportato che sono state necessarie 13 ore per incidere al laser ognuna delle parti dei conii laterali (per un totale di 52 ore) usati nel coniare questo nuova rivoluzionaria moneta, e decine di ore sono state necessarie per incidere al laser i conii di incudine e martello. Sono stati necessari due colpi della pressa per la coniatura, il primo colpo con 600 kN di forza ed il secondo colpo con 650 kN di forza."1 punto
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Salve a tutti, volevo chiedere delle informazioni su questa medaglia in mio possesso per capire se ha una storia dietro. Puo' avere un valore o strettamente storico? Grazie Ecco un paio di foto:1 punto
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M'bè però dovevano specificare meglio dritto e rovescio: Al dritto volto di Cloris volto a sinistra con orecchino (Cloris - la zingara che leggeva i tarocchi ("La Luna Nera") protagonista per tanti anni di un programma su Rai1) Al rovescio Zeus "Aironoforo" seduto in trono verso sinistra. Pare che l'AirOne (la nota compagnia aerea) abbia deciso di adottare come nuovo simbolo l' airone stilizzato presente sulla mano destra di Zeus... :crazy:1 punto
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Ciao, tutto giusto. Più forma e fame per i viola, un turn-over un po' scellerato per i bianconeri. Ma corretto in vista Champions. Mi va benissimo perdere con la Fiorentina e passare il turno con il Borussia. Inoltre... hai ragione, bisogna ricordare che prima dell'avvento di Conte tirava tutt'altra aria e non parliamo di decenni fa. Non dimentichiamolo. Ciao Illyricum ;)1 punto
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certo che ha un valore, ha un suo mercato e ci sono tantissimi collezionisti che la collezionano1 punto
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Articolo sul tetradramma 'Attico' Asyut 422. RBN2011_OFFPRINT_Sheedy_Gore-libre.pdf apollonia1 punto
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Da notare a onor del vero che la ragione della straordinaria valutazione del tetradramma al post # 2214 è dovuta al fatto che si tratta di una raro esemplare dell’antica monetazione di Gerrha (ca. 230-220 a. C.), quando la città divenne la potenza regionale leader dell’Arabia Saudita. La città ribadì la sua indipendenza con l'emissione di moneta propria modellata sulla monetazione seleucide del tipo di Alessandro, ma aggiungendo nel campo a sinistra il nome della divinità suprema locale, Shams (il dio del Sole), in piene lettere. Il tetradramma è quindi un Arabian Alexander autentico, a imitazione dei tetradrammi del Grande, e non l’imitazione di una moneta autentica. A dimostrazione del fatto che Alessandro era riconosciuto come una figura eroica e la sua moneta usata come modello dai monarchi anche nell’antica Arabia Saudita. apollonia1 punto
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Si è un errore di coniazione ed è originale. Infatti, ha tutte le caratteristiche per esserlo. Questo errore nasce nella fase di tranciatura dei tondelli. A volte succede che la lastra di metallo che viene perforata per creare i tondelli si inceppi e la lastra può venire perforata a cavallo di una zona precedentemente già perforata. La dinamica di questo errore e i segni per riconoscerne l'originalità sono descritti nel dettaglio nel mio libro: http://www.lamoneta.it/topic/133739-nuovo-libro-tecniche-ed-errori-di-coniazione/#entry1542999 Andrea1 punto
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Vi ringrazio per le risposte, in particolare "prtgzn", che ha colto nel segno (e compreso) il mio gesto. Sono ovviamente un pò deluso, ma sicuramente rincuorato dalle vostre risposte. Io cercherò di trovare qualche altro canale in zona (salento). ma se non troverò nessuno, allora vorrà dire che questa collezione, che porto con me da diversi anni ma che solo ora ho deciso di ordinare e di classificare, sarà destinata a rimanermi "accanto". Perchè...vi confesso...che mentre ordinavo e catalogavo, in alcuni momenti sentivo quel "fantasma numismatico" che mi faceva sentire forti sensazioni legati alla storia e alla cultura di quella moneta che avevo in mano. Era come vivierne il momento!Ma per voi veri appassionati sarnno "ordinaria amministrazione" tali sensazioni. Ad ogni modo, grazie ancora per i vostri consigli e complimenti per il sito, ottimo punto di riferimento per chi è appassionato. Vi mando un caloroso saluto.1 punto
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Se la collezione non è completa c'è da farsi girare i "gabbasisi "! :blum:1 punto
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Come prima cosa complimenti per la moneta acquistata...come già ben sai si tratta del 5 corone commemorativo del 60 anniversario di regno di Francesco Giuseppe, il cui lunghissimo impero si sarebbe concluso soltanto nel 1916 in piena I Guerra Mondiale. Ho sempre trovato estremamente gradevole l'iconografia del rovescio in pieno stile Liberty... Per lo stato di conservazione concordo con la perizia...siamo sul qFDC/FDC.. ;) Quanto alle "scatolette" personalmente sono contrario, ma sentiamo anche altri pareri...1 punto
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Sono a casa, ho controllato e mi sembrano entrambe tari anche se il peso sul catalogo non è riportato; spero che sia il tipo che cercavi ... Peraltro mi sono pure accorto che quella del 2/2012 l'avevo acquistata io, ma non me lo ricordavo :o Posto l'immagine; pesa 4,28 grammi ed ha allineamento a 0°1 punto
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Se ricordo bene il saluto d'oro oscilla tra 4,3/4,4 gr. Comunque quello nella foto non mi convince.1 punto
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Proviene da Asyut (n. 240) dove buona parte delle monete presentavano saggi simili. Negli anni '90 era stato aggiudicato per una cifra molto, ma molto inferiore. Chi la comprò fece un ottimo affare. :good: Arka1 punto
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Ciao a tutti, Vi posto il mio ultimo acquisto preso da Tinia Numismatica, Sesterzio di Crispina con, al rovescio, la Laetitia: Riguardo la vita della sfortunata Imperatrice, rimando a questa vecchia discussione: http://www.lamoneta.it/topic/97862-crispina/?hl=%2Bcrispina#entry1093582 Vi volevo, invece, parlare del post mortem di Crispina... Crispina, secondo Dione pari a Commodo come ferocia, fu dapprima esiliata a Capri, e, poi fatta uccidere dall'Imperatore in quanto accusata, forse ingiustamente, tanto di adulterio ( accusa alquanto bizzarra tenuto conto del fatto che Commodo aveva tanto una concubina, quanto un preferito), quanto di aver partecipato al tentativo di congiura ispirato da Lucilla.. Orbene, nel 1810, le truppe francesi guidate da Giocchino Murat saccheggiarono la chiesa di Santa Costanzo, a Marina Grande... Nelle navate della chiesa, i Francesi trovarono un sarcofago romano dove riposava l'Imperatrice Crispina. All'interno del sarcofago, infatti, fu rinvenuto lo scheletro dell'Imperatrice avvolto in vesti d'oro e d'argento, arricchito con gioielli ed un bastone a forma di scettro con tre cerchi d'oro. In bocca, infine, fu trovato un aureo di Vespasiano, probabilmente l'obolo pagato a Caronte. Dopo un secolo, il sarcofago di Crispina, ricomparve nel giardino dell'Hotel Grotte Bleue, luogo d'elezione di futuristi come Marinetti. In seguito alla ripartizione dell'albergo in appartamenti, avvenuta nel 1960, il sarcofago, si trova, tuttora, in un'area di proprietà privata. Insomma, Imperatrice è stata sfortunata nella vita e nella morte.. Saluti Eliodoro1 punto
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Interessante falso d'epica di un cavallotto di Carlo Emanuele primo Non ci sono dubbi che sia un falso... Stile molto rozzo e leggende approssimative. Comunque ben conservato e moneta interessante!1 punto
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Ci vorrebbero foto più nitide di dritto e rovescio e il peso se possibile. Le foto nitide servono a valutare alcuni particolari dei fondi e dei rilievi dei caratteri delle leggende. E' da questi particolari che è possibile verificare se autentico o falso.1 punto
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Il barone ribelle fece certamente incetta di metallo per la coniazione di questi cavalli ............ approfittò della sovranità del re di Francia sul Regno di Napoli per fare i comodi suoi, è una monetazione che mi affascina in particolar modo, vennero prodotti numerosi conii, di questa tipologia di moneta si conoscono numerose varianti, @@fedafa scusa la domanda: hai una foto del bolognino in argento di Giovanni Paolo Cantelmo? L'hai mai visto? :help: @@profausto , potresti cortesemente spostare questa discussione nella sezione delle medievali? Grazie mille.1 punto
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Buongiorno Laurentius, il 5 franchi 1815 L è l'esemplare di migliore qualità giunto a "la collection ideale" e credo che lo abbiano considerato quale SUP 60. Non saprei che dirLe, la moneta esce dalla zecca con quel difetto, quindi da un punto di vista teorico è allo stato di coniazione o poco ci manca, lo schiacciamento c'è ... insomma siamo alle solite, cos'è il F.D.C. ? Torno quindi alla mia classificazione A) mi piacciono B) non mi piacciono. Il 5 franchi 1815 L mi piace ma non ne farei una malattia, nel senso che non è patinata ed ha una debolezza. Lo metto al livello del 5 Fr 1815 I. Se poi chi compra le monete evitasse di lavarle, che piacere che mi farebbe.1 punto
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Chiedo scusa ma non riesco propio a capire, se sono stati coniati 200.000 esemplari di monete da 1 cent e da 2 cent, e ne sono stati messi 70.000 in divisionale e 3.000 negli starter Kit avanzerebbero 127.000 pezzi per entrambe i tagli, che fine hanno fatto queste monete? Perchè non le vedremo mai? In futuro conieranno ancora tali monete o e solo per il taglio 2014 che si farà difficoltà a reperire tali monete? Insomma io credo che i conti non tornino e comunque in futuro si potranno trovare tutti i tagli anche a prezzi più ragionevoli di ora, un po come San Marino, dove dopo ormai più di 10 anni le monete si trovano anche in circolazione e le seriette, anche di anni misti si trovano a prezzi abbastanza abbordabili, basta avere pazienza e si riuscirà ad inserire anche questa serie nella collezione.1 punto
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si infatti, devo dire che mi ha quasi stupito, una volta tanto non hanno parlato di "sequestri" e "criminalità"1 punto
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Noi italiani abbiamo un grande pregio, non siamo sciovinisti. Siamo sempre critici verso la nostra nazione e anche in questi post si legge questa critica. E curiosamente viene proprio, sono convinto, da chi si sente più italiano, da chi ama di più l'Italia. Ma quale Italia? Il grande impero Augusteo? La penisola facentesi a poco poco repubblica romana qualche secolo prima? O ancora prima, l'etruria sorridente, il sannio verace, l'apulia...? O forse lo spezzettato stivale medievale, dove financo la chiesa dall'enorme dominio secolare aveva miriadi di zecche? O i baffetti di Vittorio Emanuele III "gambine" come lo chiamavano altri italiani di altri tempi? O forse la repubblica, dalle lirette che han valso via via sempre meno, ma son restate per tanti anni il legionario dal pilum accanto all'albero, o Mercurio che batte sull'incudine, altrimenti detto Plasmon? Io se penso all'Italia penso a tutto questo sovrapporsi di storia, di storie talvolta incredibili, di grandi personaggi e anche di tanta gentaglia, come in tanti altri paesi. Ma le monete, per l'Italia, restano un tesoro incredibile, proprio perché rappresentano le mille sfaccettature della nostra cultura. Che siano coesistite nello stesso tempo le monetine austriache e i monetoni del regno delle due sicilie nella stessa area geografica, questa è una ricchezza che pochi altri paesi possedono. E sul forum, da persona scrivente solo negli ultimi mesi, direi che l'atmosfera è piuttosto simpatica. E' vero talvolta si incontrano grandi esperti, ma il tono non è (quasi) mai saccente, e per me è un piacere ritornarci! L1 punto
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Ma dai......Che tristezza :mega_shok: Parlando invece di delfini e girando qua e là tra un venditore e l'altro guardate cosa ho trovato appena messo in vendita: tetradramma con delfino sotto il trono. Peccato il venditore non abbia messo la classificazione del Price. In compenso ha messo il price quello "vero": 325 €. e ve lo portate a casa (a me non interessa). Ancient Greece - Macedonia Tetradrachm 300-280 B.C. Grade: VF++ dark toning some scratches on reverse | Abbreviations Material: Silver Weight: 16.90 g Diameter: 25.00 mm Obverse: Herakles' head right, clad in Nemean lion scalp headdress tied at neck Reverse:AΛEΞANΔΡOΥ, Zeus enthroned left, eagle in right, long vertical scepter in left, right leg drawn back, thunderbolt and H in left field, dolphin below throne1 punto
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Per quanto concerne la rarità di sicuro la zecca del Cantelmo ha lavorato molto meno rispetto ad altre zecche del Regno, quindi la presenza di questi cavalli, tra il circolante dell'epoca, era sicuramente inferiore a quelli di conio aquilano, teatino o sulmonese... Se a questo aggiungiamo la loro successiva ribattitura, la loro fusione, il bando che vietava la circolazione dei "cauallirazzi de rame che haueuano facti lifrancisi conlo signo dela Croce et deli III gigli derame" a cui si deve anche aggiungere anche una loro esportazione verso altri lidi, come recentemente documentato da A. Giuliani, appare evidente che i nominali rimasti siano diminuiti di numero in maniera considerevole. Farei anche un'altra osservazione però, osservando il fenomeno al contrario e nella sua totalità e considerando la relativa facilità di reperimento di cavalli a nome di Carlo VIII, credo sia facilmente comprensibile l'enorme quantità di queste monete battute in un periodo relativamente breve di tempo. Quindi una così elevata produzione è di certo affiancata da un bisogno di un gran numero conii dando così vita alle innumerevoli varianti. Quest'ultimi magari, specialmente nelle zecche più piccole, venivano preparati in maniera non adeguata cercando di far fronte al bisogno di moneta, con il risultato di una durata minore dello stesso... ma qui entriamo nel campo delle ipotesi...1 punto
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Ormai stiamo passando, anche nella monetazione classica, alla ricerca del fiore di conio eccezionale.... visto che ci siamo, facciamo un parrucchino anche a Giulio Cesare visto che era calvo...la questione, però, è sempre la stessa...i nuovi facoltosi acquirenti di monete, con la loro spasmodica ricerca della perfezione, stanno falsando l'intero mercato numismatico..1 punto
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Cara Monica, è questo il segno a cui ti riferisci? O è solo la prima R di FREDERICVS spostata? Allego anche il dritto: Il diametro della moneta varia tra 15 mm e 16 mm, il peso è 0.78 g. Un caro saluto, Valerio1 punto
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@@villa66 siamo quasi nelle stesse condizioni :) negli anni '70 naturalmente per me le centenarie erano le monete che arrivavano sino al 1870, apprezzavo comunque le monete che arrivavano sino al 1899, il XX° secolo non era ancora stato raggiunto :) poi c'erano quelle della fine del '700... e pensavo.. hanno più di 150 anni! woohoo! ora hanno più di 200 anni.... eeeeh le date! non sono solo numeri.... E' l'impressione di chi ha vissuto gli ultimi 30 anni del secolo scorso... tutte quelle monetine del 1920 sino agli anni '30 non erano proprio moderne, ma erano molto vicine, non era passato tanto tempo, adesso anch'esse si avvicinano al secolo di vita... come passa il tempo...1 punto
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Scusa ma 200 euro dove lo trovi? Io ne comprerei un sacchetto. A 200 siamo a peso d'oro, a quella cifra trovi il 1882. Per un 1897 qFDC siamo sui 280-300 euro.1 punto
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Un saluto al volo dal castello lunigianese che sto scavando (bellissimo e....freddissimo!), solo per dire che avete scritto in buona parte di quello che ho ipotizzato anche io per questo tipo di denari. Ottimo :good: ...almeno per me! Per questo vi avevo detto che era importante vedere la tipologia e quindi la cronologia dei denari di Lucca (se il fenomeno si fosse presentato sui tipi datati ante 1160 non avrebbe avuto gli stessi significati); idem la posizione della lettera (e per la "C" confesso che anche io tra le opzioni ho la lettura CIVITAS che starebbe bene davanti a LVCA); e lo stesso anche il fatto che stia su più di una serie, una delle quali - aggiungo io - nella mia nuova cronotipologia dei denari di Lucca sarebbe in effetti databile post 1181. Visto che abbiamo fatto tutti ragionamenti analoghi riflettendo su certe evidenze :drinks: , vi saluto con un'ultima informazione, che forse vi può essere utile per completare il ragionamento: ci sono anche dei denari di Pisa con un segno che sta tra l'inizio della legenda e il campo, in genere tra la "P" e la "I".... ;)!. Ne avete visti? O volete guardare tra i vostri per vedere se ne avete? Questa cosa invece l'ho inserita negli aggiornamenti sulla monetazione della Prima Repubblica di Pisa che sarà presente nel mio secondo volume sulla zecca pisana che non dispero possa uscire nei prossimi mesi. Alla prossima e...ad maiora! MB P.S. Interessante anche la riproposizione di Valerio...ma ci porta indietro nel tempo: che ne pensate?1 punto
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Salute a tutti gli amici e frequentatori del Forum che ne dite? Vi piace? Una moneta piccola nelle dimensioni, ma carica di fascino, mostra un lustro incredibile, è periziata Bassani FDC. Ma quanta storia che si porta appresso....so di scatenare le ire degli amanti del 50 lire 1911, ma per me le batte tutte!! min_ver1 punto
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1885 Stati Uniti d'America Dollaro Morgan Ag New Orleans (O) Il mio primo e, per ora, unico dollaro d'argento1 punto
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Beh, anche parlando solo di goduria, tutta la vita meglio due marenghi magari pure di tipologia diversa che non un milione di caravelle. Collezionisticamente parlando, che diavolo te ne fai di 100 caravelle? Fossero almeno 100 argenti di tipo diverso....1 punto
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Stavo guardando la ottima comparazione grafica di cui ti ringrazio...però, a parte i punti da te segnalati, io trovo difformità anche in alcune lettere( la "IAN" prima della "O" evidenziata) che nell'esemplare BM sono nette, per quanto un po' corrose , mentre nella G&M sono troncate in basso. Vero è che spesso nei sesterzi di traiano e adriano, a causa della piccolezza delle lettere, anche una minima doppia battitura le taglia in modo simile, ma, appunto, "simile" .Sono tagli netti e scivolamenti piani, non graduali e arrotondati come sembra di vedere qui. Anche il busto mi pare che abbia un'inquadratura di tre quarti frontale volta a destra, con l'imperatore ritratto di faccia e non di profilo come nel G&M, almeno a vedere il profilo triangolare di quel che resta e che si confà di più ad un viso visto dal davanti che di profilo e la corazza , come è usuale per l'iconografia e la statuaria di traiano, raffigurata quasi frontalmente nel modello eroico. Anche le figure in piedi al rovescio hanno le gambe e le braccia, pur se meno conservate, complete in tutta la loro estensione e non evanidi nei piani, quasi che se ne immergessero per non uscirne se non nei restanti punti più rilevati, con un effetto che è più tipico delle fusioni, che delle coniature. Anche il taglio del collo, nel BM ha un aspetto più netto e definito, con un angolo che pare molto verticale e per nulla arrotondato, rispetto allo stacco della omologa parte del medaglione G&M. Dalla foto, sembra anche che uno dei lacci della corona, che nel BM ,nonostante la inferiore conservazione, si segue fino alla sua terminazione naturale, sparisca nella massa del collo, nell'esemplare G&M. Quindi, fermo restando che sono tutte ipotesi fatte su delle foto anche poco belle, di queste "difformità" tra i due pezzi se ne trovano parecchie anche al dritto. Il fatto che , contemporaneamente, si trovino anche similitudini, insieme alle differenze, non è molto, per ovvi motivi, confortante...vedremo cosa ci dirà vitellio che ha annunciato che se lo andrà a vedere dal vivo.1 punto
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Qui potete approfondire la storia di questo francobollo, che ricorda per certi versi quella del Gronchi rosa http://www.ilpostalista.it/francobollisommario_42.htm Furono stampati male, ma emessi ugualmente per necessità. Il giorno stesso dell'emissione, però, arrivò una nave con altri francobolli, e questi (il valore da 1 centesimo di cui stiamo parlando e un altro da 4 centesimi) furono immediatamente ritirati e bruciati, non senza però che ne fosse stato venduto qualcuno (molti meno del Gronchi rosa ;)). petronius :)1 punto
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