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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/08/15 in Risposte
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Buongiorno a tutti. Ho pensato oggi di rendere partecipi della mia piccola raccolta di denari degli Eravisci che ho iniziato a collezionare da poco tempo. Lo so, alcune foto sono un po' brutte (forse per la mia inettitudine con gli strumenti tecnici, forse per la qualità di alcuni pezzi) ma nel complesso rendono meglio, ed è per questo che ho deciso di metterle tutte insieme. Precisazione: l'ultima moneta non è un denaro ma un quinario imitativo attribuito con probabilità, ma non con assoluta certezza agli Eravisci. Il pregio di queste monete, secondo me, sta nella testimonianza di una popolazione di cui non si conosce molto (quasi niente) all'infuori della loro monetazione. RAVIS-RAVIT-RAVISC... era il termine, a parere di molti studiosi con il quale questo gruppo di Celti si definiva. Che dire, non sono raffinate come le monete greche ma al sottoscritto piacciono. Voi cosa ne pensate?9 punti
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______________ 1903 Regno Unito Eroardo VII° (1841-1910) 1 Fiorino (2 Scellini) - Argento .9254 punti
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Buon giorno a tutti, E' finalmente disponibile in formato digitale anche il "Bollettino di Numismatica e di Arte della Medaglia" pubblicato dal Circolo Numismatico Milanese dal 1903 al 1918. Questo è il link dove potete scaricarlo. http://www.socnumit.org/bolnumartmed_50.html Buona lettura a tutti. Matteo4 punti
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Non hai letto bene... hai letto benissimo. In passato tale simbolo è stato interpretato come un "rosetta", come una "stella" o come (appunto) uno "sperone". Dovendo "prendere posizione" a riguardo nello studio pubblicato si è scelto il più realistico "sperone" in quanto, vi è stato modo di osservare, in esemplari ben conservati, all'interno del simbolo stesso un foro. Tendo però a precisare che l'ipotesi "sperone" ha origini più lontane rispetto al nostro scritto. Mi limito a citare il MEC XIV a p. 225 dove (cito testualmente) è scritto: "the symbol in the field has been variously described as a rosette or a star, but a mullet, i.e. a rowel spur in the form of a five-pointed star whit a hollow interior, seems to be what it actually represents" ed il lavoro di J. Baker "Tipologia ed epigrafia nella evoluzione dei carlini". Ne approfitto per segnalare inoltre, in considerazione delle numerose richieste a riguardo, che la pubblicazione di Le monete degli Angioini in Italia Meridionale – Catalogo monetario che è il naturale seguito di Le monete degli Angioini in Italia Meridionale – Indagine archivistica sulla politica monetaria e analisi critica dei materiali è di imminente uscita.4 punti
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Credo sia doveroso fare una premessa. @@Rex Neap (Pietro Magliocca) ha citato gli autori dimenticando però di citare l’opera quindi ritengo doveroso (non me ne voglia), per chi legge, riportare anche il titolo del testo a cui fa riferimento: Le monete degli Angioini in Italia Meridionale – Indagine archivistica sulla politica monetaria e analisi critica dei materiali. Detto questo passiamo al nocciolo del quesito. In pratica non vi sono differenze sostanziali tra le due emissioni di saluto tra Carlo I e Carlo II (oltre al numerale del re ovviamente) questo perché era la volontà sovrana ad esigere che i carlini di Carlo II fossero battuti come quelli del padre. E’ documentato (1295) infatti : «volentes indempnitati dicte Curie precavere hoc tibi oretenus et expresse commisso tenore presentium tue fidelitati mandamus quatenus circa id diligenti consideratione prohabita diligentia et cautela que honori nostro et comodo videris convenire intendas et intendi facias per viros idoneos et fideles ac expertos intalibus ad cudi faciendam karolenos aureos et argenti qui sint illins tenute ac forme sicut erant illi qui cudebantur tempore clare memorie domini patris nostri et laborandum in sicla predicta eo modo et forma quibus habes ut predicitur oretenus in mandatis circa predicta operosus et sollers existens cum consilio magistrorum rationalium» (ASNa, AA, Registri, reg. 73, c,254r da Giuliani-Fabrizi 2014, p. 94). In cui è ben evidente (nella parte in grassetto sottolineata) l'ordine che disponeva che i carlini d’oro e d’argento dovevano essere battuti, iconograficamente, come quelli battuti al tempo di Carlo I. Fatta quindi questa dovuta integrazione alla discussione mi permetto di consigliare di essere cauti a cercare differenze di stile che possano caratterizzare l’una o l’altra emissione perché si tratta di monete battute in gran quantità e questo ha reso necessario l’utilizzo di molti conii che ovviamente possono avere piccole differenze fra loro, anche perchè lavorati da mani diverse. Uno studio su queste differenze è auspicabile ma andrebbe fatto su un vasto numero di esemplari per ogni regnante al fine di ottenere una casistica probante.4 punti
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Questa discussione rischia di convertirsi in un grido quasi unanme di sfiducia nelle Istituzioni. Purtroppo le ragioni di sfiducia sono tante e da qualche decennio tutte le Istituzioni sembrano essersi impegnate a sputtanarsi reciprocamente, a delegittimizzarsi, ma in questo modo delegittimano prima di tutto se stesse. Questo è molto grave, perché la politica (come la fisica) odia il vuoto. E quando si crea un vuoto di potere, esso prima o poi viene occupato da qualcuno (più prima che poi). Qualcuno che dichiara di farlo per fare pulizia di tutto il marciume, ma che poi storicamente ha dimostrato di far parte di quello stesso marciume, quando addirittura non era lui stesso uno dei burattinai che, ben occulto alla vista, giocavano alla delegittimazione delle Istituzioni. A questo disegno eversivo è doveroso opporsi. E ci può opporre in due modi paralleli: partecipando nelle Istituzioni ed evitando di fare di ogni erba un fascio, che il qualunquismo non produce nulla. Se coloro che hanno dei valori e sono pronti a impegnarsi nella difesa dei valori in cui credono - primi fra tutti l'onestà, l'impegno sociale, il senso dello Stato - si ritiirano sull'Aventino e restano al margine delle Istituzioni, allora queste saranno sempre di più patrimonio dei disonesti e degli opportunisti. Venendo alle Istituzioni museali e alle sovraintendenze, certamente anche lì ci sono e purtroppo ci saranno anche in futuro delle mele marce. Esse sono istituzioni reali, non ideali. Ma la verità non sono quelle mele marce, poche ma che puzzano assai e fanno rumore, bensì tantissimi funzionari che s'impegnano perché credono in quello che fanno e che tentano di fare del loro meglio, nonostante vengano loro negate le necessaarie risorse e nonostante la demotivazione e lo scoraggiamento causato dalle ragioni già precedentemente discusse. Cerchiamo di guardare e di valorizzare quelle figure professionali che sono ben degne di essere valorizzate e poste quale esempio anch etico: ci sono e la loro presenza non va messa in sordina in un qualunquismo che fa il gioco dei disonesti, che nel marciume, reale o presunto che sia, prosperano e ingrassano.3 punti
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La calibrazione del bianco è un'operazione semplicissima, ma deve essere eseguita in modo scrupoloso. Questo non è solo una mia manìa, ne voglio apparire pedante nel dare lezioni di fotografia (come qualcuno ha asserito qualche tempo fa da un'altra parte), ma è l'unico modo che permette di rendere il colore del metallo nel modo più veritiero possibile, e, se ci pensate, questo è uno dei tanti problemi che poi causa tante incomprensioni quando si postano monete: E' chiaro che chi è dall'altra parte del monitor si basi sulle fotografie. Se queste presentano un colore del metallo (se di rame poi, ancora più fondamentale) non veritiero, ne risente chiaramente il giudizio che viene dato. per cui, se vi va di divertirvi un pochino, ecco la semplice procedura con cui è possibile impostare il punto di bianco. - Usare un cartoncino bianco, non lucido (non deve riflettere la luce) - Seguire le indicazioni che trovate sotto l'apposito menu (se è in inglese, si trova sotto "white balance", solitamente abbreviato con le iniziali WB). Di solito è sufficiente andare su "SET" (o imposta) e la macchina effettuerà uno scatto in cui memorizzerà il colore bianco. Se si usa la reflex il procedimento è un po diverso, ma in linea di principio rimane sempre molto semplice da eseguire. E' fondamentale eseguire l'operazione nello stesso ambiente e con le stesse luci di scatto, quindi se scatta all'aperto, deve farlo praticamente prima di scattare. Ovviamente, se si cambia ambiente ed illuminazione, l'operazione va eseguita nuovamente. Personalmente raccomanderei una luce artificiale, non solo perchè è controllabile e costante, ma è anche più idonea per fotografare le monete. E' sufficiente una semplice lampadina a risparmio energetivo, 10 o 15W al massimo vanno bene, al limite deve stare attento alla distanza tra moneta e lampadina. Per il resto, non serve chissà quale attrezzatura. Certamente la passione, se c'è, aiuta... e molto. Allego una vecchia foto eseguita con una vecchia compatta digitale (acquista nel lontano Novembre 2005), per dimostrare che con poco, si ottiene già qualcosa di piacevole e soprattuto, fedele (il più possibile) alla realtà, che è proprio il requisito imprenscindibile per una foto monetale.3 punti
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1903 REGNO UNITO EDOARDO VII 1 Farthing, ben conservato3 punti
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cosa ne pensate di questo cavallo di Ferdinando II ribattuto su Carlo VIII per Chieti, con conio Aquilano di Ferdinando I,tipo D.A. 140 , io ne ho visti pochissimi in questi anni, credo sia un buon R32 punti
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Buongiorno, vi mostro questa moneta ...perchè sinceramente la vorrei acquistare, come vi sembra? che conservazione gli attribuiamo? grazie a tutti.2 punti
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Il paradosso è che quello che hai indicato nelle ultime righe del tuo precedente post e che mi trova pienamente d'accordo. . molti collezionisti, me compreso, collezionano dando meno importanza all'aspetto economico e più a quello storico della collezione.. l'istituzione pubblica compie, invece, una mera analisi dei costi e benefici circa l'accettazione o meno della donazione numismatica che intendiamo fare...in poche parole, se la nostra collezione vale poco...è inutile pensare di donarla a musei...perchè difficilmente l'accetteranno, sia che si tratti di donazione pura e semplice sia che si teatti di una donazione modale...evelina, infatti, aveva una signora collezione..monete che molti collezionisti se le sognano2 punti
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Il ritratto uguale e/o similare a quello di mario era sicuramente dovuto alla non conoscenza, nell'immediato, delle fattezze del nuovo imperatore presso gli addetti della zecca. Quanto al rovescio non credo proprio fosse in uso con Mario. Non ho sottomano il RIC ma non mi pare un rovescio tipico di Mario. Credo fosse un primo iniziale messaggio politico e programmatico di Vittorino dove sostanzialmente intendeva esprimere la sua "aequitas" di nuovo regnante nei confronti da un lato dei suoi sostenitori, delle sue truppe e dall'altro dei soldati e dei nuovi sudditi acquisiti dal precedente sovrano. Forse avrete capito che a me la moneta pia e strana :D imitativa, usurpatori, ritratti di transizione... Questa la trovo molto affascinante perché segna con evidenza un momento di passaggio tra un sovrano e l'altro: è un'altra foto quasi istantanea del nuovo imperatore, ma con reminiscenze del precedente.2 punti
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Mi rendo conto che rischio di uscire dal seminato, ma il problema è il senso del tempo, senso che ritengo ormai da tempo perduto a causa di un ingravescente degrado antropologico (dell’Occidente). Ormai la maggioranza vive in una bolla atemporale, un eterno presente ludico. Ormai si viaggia come veloci ed instancabili surfisti sulla cresta dell’onda, senza alcuna tensione a fermarsi ed approfondire. Tutto ciò che conta è il movimento, possibilmente veloce, anzi velocissimo. Quello che mi piace di questo forum non è solo la numismatica, ma anche la possibilità che mi offre di scambiare opinioni con persone che sono disposte a passare ore ed ore su un tondello di pochi millimetri, a ricostruirne la storia con calma e con fatica e, soprattutto, a compiere con passione queste ricerche che per i più (gli stolti) sono forme di “masturbazioni cerebrali” che “non servono a nulla” o che “lasciano il tempo che trovano”. Come se i modi di fare non transitassero sempre da un settore all’altro della vita, come se la vita stessa non dovesse essere vissuta con attenta passione. Vi offro una soluzione mediata, subordinare la disponibile dell’asse ereditario ad un “modo” (“cum onere”): a) se la figliola vuole diventare comproprietaria degli immobili con le “Figlie della Povera Pastorella di Guadalupe” (le Figlie della Povera Pastorella di Guadalupe sono davvero terribili quando si tratta di immobili) va bene così, fatti suoi; b) se la figliola vuole essere l’unica erede, curi la pubblicazione della mia collezione entro due anni dall’accettazione dell’eredità. Mi domanderete perché non curare io stesso la pubblicazione: c’è sempre la speranza che la figliola si appassioni.2 punti
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@@antvwaIa con riferimento al post 169 "L' inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio." Italo Calvino "Le città Invisibili" 19722 punti
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Guernsey. Edward VII (1841 — 1910) 1 DOUBLE. La Spagna. Alfonso XIII (1886 — 1941) 1 PESETA. Paesi Bassi. Wilhelmina (1880 — 1962) 1/2 CENT. 10 CENTS. La Francia. Terza Repubblica. 25 CENTIMES. (Era le prime monete di rame-nichel in Francia. Coniata per un solo anno.) Shvets. L'unione con la Norvegia.Oscar II (1829 — 1907). 10 ÖRE.2 punti
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Si, però poi i pavesi si ribellarono al dominio tedesco e costrinsero l'imperatore a fuggire dalla città....., nel contempo ci stava Arduino che tentava, senza riuscirci a riprendere la corona d'Italia e che aveva contro vescovi e nobiltà fedeli all'Imperatore.....quindi se devo trovare un punto di contatto storico lo trovo qui eventualmente e non dopo.....2 punti
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La discriminante tra quattrino e doppio quattrino, ammesso sia una distinzione che abbia senso di fare, è legata esclusivamente al peso del tondello, non certo alle legende, delle quali esiste una numero indefinito (e probabilmente non esaustivo) di varianti. Con un peso di 2 grammi il tuo esemplare rientra perfettamente nel range del quattrino. L'apparente assenza della A di MANTVE non è significativa, perchè la A è in nesso con la M e probabilmente è solo poco apprezzabile sul tuo esemplare molto usurato. Peraltro la stessa esistenza di una tipologia da classificarsi come doppio (o triplo, o quadruplo) quattrino è fortemente dubbia: risulta infatti ben difficile da credere che in un periodo in cui la circolazione dei piccoli moduli in rame era pressochè fiduciaria, e con differenze ponderali tra i vari tondelli spesso molto sensibili, ci si prendesse la briga di coniare scientemente monete di doppio peso assegnandole un valore doppio. E' un pò come se oggi le monete da 2 Euro fossero coniate con gli stessi disegni dell'Euro ma le facessero di peso doppio: sarebbe una follia, vista la fiduciarietà di questo tipo di emissioni. I tondelli di peso superiore al normale sono quindi con ogni probabilità tondelli che per errori di zecca sono usciti di peso maggiorato rispetto alla media dei tondelli usati.2 punti
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@@Brennos2 Per quanto riguarda all'ibrido..........penso chi sia una invenzione . Il dritto dice tutto e sempre del 2 e del 3. Ciao2 punti
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@@Brennos2 Ciao , condivido la tua opinione e in una attenta analisi , si evidenziano che la n° 2 e 3 sono sicuramente copie del n° 1 . Non sono totalmente convinto che anche la n° 1 possa non essere genuina. Una visione dal vivo toglierebbe ogni dubbio.2 punti
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Scusatemi, quando ho visto questa moneta dovevo essere un po'rintronato dal sonno... la mia lettura è HIPERATOR H', e nel campo PA//PA//I//CI Questo particolare è molto interessante perchè mostra lo sviluppo del PAPIA che prima è scritto su tre righe con la I abbassata, mentre nei successivi enriciani abbiamo PAPIA su due righe e CI nella terza... qui, invece, abbiamo ancora PA//PA//I su tre righe, e la CI su una terza... in poche parole: I FASE (ottoniani) P A P A I II FASE (in questo denaro) P A P A I C I III FASE (enriciani) P A P I A C I Inoltre H starebbe per Henricus, e dunque potrebbe essere proprio un denaro di transizione tra gli ottoniani e gli enriciani. In ogni caso quella non è assolutamente una A, secondo me. @@dabbene , potrebbe starci? Segnalo anche questo accenno di perline, che, per quanto ne so, è sconosciuto sugli ottoniani, ma abbastanza documentato per Enrico:2 punti
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la valutazione è a volte soggettiva, non è detto che l'esemplare considerato BB fosse migliore che quello valutato BB+ ... :whome: Per quanto riguarda il prezzo di aggiudicazione, sai benissomo che dipende anche da quanti collezionisti si "scornano" in sala.... Inoltre per avere una media indicativa, bisognerebbe avere a disposizione un maggior numero di esermplari venduti......2 punti
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Mi ero gia' espresso in precedenza su questi obrobri ma qualcuno si "arrabbiò " perche' per lui erano belle e le collezionava pure. Adesso pero' mi sorge un dubbio e ve lo butto li: Ma non e' fuorilegge manipolare o scrivere sul denaro?! Perche' ,nel caso,oltre ad essere brutte sarebbe pure irregolari.2 punti
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bravo Antonino bella la moneta,belle le foto (grandi)e la conservazione anche BB/BB+ Vi raccomando ,però,quando postate una moneta,cercate di mettere la classificazione,se proviene da qualche collezione,qualche aneddoto e così via;non abbiate timore di sbagliare classificazione,se eventualmente dovesse capitare qualche errore verrete corretti ed imparerete qualcosa in più. --Salutoni -odjob2 punti
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Vi posto altre 2 foto appena fatte con luce naturale della stessa moneta, calcolando che la mia fotocamera è una piccola compatta, per cui...micromosso, e qualità sono evidenti, cioè in poche parole, sta compatta fa cagare..! In riferimento a ciò che mi ha precedentemente detto l'amico @@soleshine sul lustro di conio....forse ho capito cosa intende, e cioè quella specie di patina molto morbida...che sembra come una cera delicata che di solito io rilevo agli euro appena usciti dai rotolini. In base a questo, aggiungo che, anche non sapendo se questo lustro è un qualcosa che viene aggiunto alle monete come una protezione al momento della coniazione, su questo esemplare del 5 lire 1956 ....con 60 anni alle spalle, per avere ancora del lustro, oltre a non essere mai circolata, dovrebbe essere stata riposta in un luogo sicuro dalle intemperie....credo, altrimenti non si spiegherebbe come mai le monete di oggi, cioè gli euro, perdono molto facilmente questo benedetto lustro, anche se non circolate.. Dico questo perchè ho delle seriette con valore insignificante e che non ho voluto spendere ulteriori soldi per acquistare capsule protettive ecc..(sono 21 seriette...eh), e che si sono opacizzate....cioè non sono più come quelle appena prese da un rotolino... Scusate tutte ste chiacchiere...ma me sono "incartato" un po con sto lustro.. Queste le ultime 2 foto alla mia 5 lire...giudicate voi..2 punti
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Inizio io il 1903: Spagna , 1 peseta Alfonso XIII°.2 punti
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Secondo le voci degli ultimi tempi ci sarebbero dei ritardi tali che va a finire che arriva prima il commemorativo dell'apertura dell'Expo ! :rofl:2 punti
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@@altrove2000 Buona sera, intervengo dopo aver guardato il Lunardi e sono del parere che il tuo soldino sia una contraffazione Genovese. Nella serie di descrizioni dei Ducati di Andrea Dandolo abbiamo a pag 297 al tipo r1 un ducato con la leggenda DAX e una descrizione con l'uso della C chiusa al tipo t a pag 296. Tenendo conto che i ducati riportano in linea di massima, ben corretta la leggenda VENETI, che i genovesi conoscevano molto bene, come nel tuo soldino, le differenze si notano su altri particolari. Tutto l'insieme mi porta veramente a pensare ad una contraffazione Genovese sia Metilene o Scio od altra zecca sovrintesa dai Gattilusio.2 punti
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Ottima catalogazione anche secondo me. Anche se credo non sia stato tosato, il peso è compatibile con la perdita "naturale" nel corso dei secoli. forse la leggerissima scentratura ha esposto di più un lato, ma è una mia opinione.2 punti
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Buon giorno a tutti "i monetari"!! Viste alcune domande rimaste in sospeso, scrivo per alcune doverose precisazioni. Confermo che il convegno si terrà come da locandina!! L'organizzazione è sempre dell'amico Andrea Cavicchi della ditta Eugubium, che ha organizzato i precedenti convegni nella stessa sede. Lo standard è quello. Ci tengo a sottolineare che il convegno non è patrocinato NIP, come già è stato evidenziato. La NIP si è concentrata sul riuscito convegno di Milano del 28/03 ma la decisione di fare svolgere il convegno di Roma è per un duplice motivo: a) si è voluta dare una continuità alle edizioni precedenti in termini di periodo annuale, viste le pressanti richieste di conferma da parte della struttura ricettiva e di moltissimi clienti; b) il convegno, come leggo dai vostri post a conferma, era diventato ormai un consolidato appuntamento nel panorama numismatico italiano in questo periodo dell'anno. Per ulteriori domande e precisazioni sono a disposizione. Vi aspettiamo numerosi!! Stefano Palma2 punti
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Salve , volevo segnalare che è stata rubata questa moneta proveniente dall' asta http://www.deamoneta.com/auctions/view/291/4537 il furto è stato eseguito "molto probabilmente" in posta , manomettendo la busta e recapitando un gettone da distributore automatico Vi chiedo la cortesia , se qualcuno la vedesse apparire su ebay o altri siti di segnalarmelo. Grazie Massimo1 punto
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Mi sento di condividere molti punti con @@joker67 , inoltre aggiungerei una considerazione , cioe’ che l’ acquisto delle monete in generale e’ costato sacrificio e forse privazione di altre cose , magari piu’ necessarie , salvo chi non ha alcun problema economico ; ora lasciare un tale bene , a chi non si sa con precisione , ad un Museo ? credo vana gloria , forse l’ ipotetico Museo prendera’ in considerazione ed esporra ? un giorno , i pochi esemplari di valore o di splendida conservazione della collezione donata e conservera’ , chissa’ dove , il rimanente della collezione in qualche scantinato dentro un armadio magari senza chiave dove rimarra’ nascosta e dimenticata per i secoli avvenire . Chissa' dove saranno tutte le montagne di monete trovate dagli Archeologi di ieri e di oggi durante le campagne di scavi dei secoli passati e dei giorni piu' recenti . Tutto questo sarebbe come derubare alle proprie famiglie che hanno molte volte sopportato con pazienza , a volte con preoccupazione , le nostre spese per un oggetto voluttuario , anche se per noi “essenziale” ed “esistenziale” . Molti utenti dicono che farebbero questo a causa degli eredi che non avessero la nostra stessa passione per custodire ed ampliare la collezione , rendendo il futuro dei nostri tondelli incerto e nebuloso ; ma in questo caso credo non sia una giustificazione per la donazione , infatti affinche’ la nostra raccolta non vada dispersa e dilapidata economicamente , magari venduta ad un prezzo irrisorio , acquistata da qualche commerciante senza scrupoli , basta conservare bene tutte la ricevute , le fatture , gli scontrini , unitamente ai cartellini originali di ogni moneta che attestino i soldi spesi e in quale anno , cosi’almeno gli eredi rientreranno in possesso , forse con guadagno se avveduti del valore in loro possesso , di quanto in vita abbiamo loro sottratto per soddisfare la nostra passione . Naturalmente quanto esposto e' un parere strettamente personale , come altri del Post .1 punto
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Allora.. ho letto con molto divertimento tutti i post di questa discussione... dall'inizio. Premetto che io ho iniziato la mia collezione solo da 2 mesi... ma era da oltre un anno che ci pensavo. I primi tentativi di reperire monete "strane" li ho fatti col mio barista di fiducia e con i miei amici. In particolare questi ultimi li ho assillati talmente tanto col "fare caso" alle monete prima di usarle per pagare che spesso ora capita che prima di pagare mi chiedono il permesso di usarle!!!. La mia ragazza, invece, (che non colleziona ma mi ama e basta) è andata oltre... ogni settimana chiede di poter rovistare nella cassa del tabacchino e della panetteria vicino a casa!!! In definitiva ritengo, che nell'era dei tablet e degli smatphone, richieste "fuori dal comune" come quelle che sono state raccontate in quest post suscitino quantomeno curiosità e magari perchè no anche un pò di simpatia!!! :)1 punto
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caro @@nando12 secondo me sei di nuovo fuori pista... La moneta in questione arriva sicuramente allo splendido... Solo dalla foto non vado oltre perché vorrei valutare i graffi e segni che ci sono nei campi sia al dritto che al rovescio, quella sfogliatura??? sulla U e qualche altra macchiolina sempre al dritto... Il ritratto del re è veramente bello ed integro senza colpi ed usura evidente, che quando c'è si nota soprattutto sui capelli... Ottima presa, sono anch'io alla ricerca di una simile, non è che il tuo amico perito ne ha un'altra simile???1 punto
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Buonasera a tutti :) Non essendo un esperto della tipologia, mi servirebbe una mano per catalogare questo denaro di Ottone III. Al dritto la legenda non mi pare abbia stranezze, io leggo: HTERCIVS ma sul rovescio non riesco proprio a capire. Inizialmente mi sembrava di leggere IMPERATOR , ma poi ho notato altre 2 lettere dopo l'ultima R. Mi sembra di leggere IMPE....LORIA , ma non so se esiste o perlomeno non lo trovo sul C.N.I (non posseggo altri testi). Inoltre vedo una C insieme alla scritta PAPIA e sembra di leggere PAPACI Ringrazio in anticipo chiunque voglia darmi una mano!1 punto
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@@Ice80, sinceramente la vedo un pò compromessa ormai come moneta, quindi la vedo anche poco interessante a mio parere, ma sicuramente ci sarà qualcuno che ancora piacerà.1 punto
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A rigor di logica anche acquistare da privato estero dovrebbe comportare una tutela maggiore rispetto l'acquisto da privato italiano. C'è poi estero ed estero... Di sicuro il privato estero inglese per la legislazione che esiste nel loro paese sembrerebbe offrire tranquillità relativamente alta. Di certo meglio andar coi piedi di piombo visti i precedenti su questa tipologia... Ma se tanto mi da tanto sposterei l'attenzione più sulla tipologia che sul venditore. Cosa sta alle base di tanto interesse? Perché non preallarmare i collezionisti avvisandoli di un potenziale illecito? Riservatezza delle indagini? Io, coscienzioso e attento alla liceità degli acquisti, sarei contento di essere informato che un dato ritrovamento di date monete ha preso vie poco chiare. Potrei segnalare alle autorità i movimenti sospetti che posso notare in tutte le forme del mercato, non solo per l'online.1 punto
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Si in effetti si nota meglio dal vivo, comunque c'è. Non è facile fare un ingrandimento di un piccolo particolare di una piccola moneta :rolleyes:1 punto
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Forse di Tarì di Ferdinando il Cattolico se ne trovano in buona quantità nel mercato numismatico ma questo è un po' più raro ed a me l'aquila piace di più rispetto a quella presente sull'altra tipologia Tarì:Ferdinando il Cattolico, 1479-1516. Messina (1485-1499 ) AR 3,48 g. D/ Stemma coronato, quadripartito di Castiglia e Leon al primo e quarto e Aragona-Sicilia. R/Aquila coronata, ad ali spiegate, volta a sinistra; sotto gli artigli, M – C Riferimenti. Spahr 133. MEC 14, cfr. 906-912 Da asta Numismatica Ars Classica n°53 del 7 novembre 2009 lotto n°85 stima € 300 realizzo € 425 + diritti d'asta --Salutoni -odjob1 punto
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@@ARES III Il mio interesse e la mia conoscenza della monetazione di Cauno è marginale in quanto riguarda solo i tetradrammi di Alessandro Magno con l’ascia bipenne o labrys (connessa al Labirinto di Cnosso) come simbolo e un bronzo con il volto di profilo di Alessandro (v. la discussione ‘Le monete più attraenti di Alessandro Magno’). Però avevo notato che dalla zecca di Cauno provengono vari nominali in argento (stateri per la maggior parte, ma anche dramme, emidramme, triemioboli) che per la raffigurazione della dea Iris sul diritto, la messaggera degli dei con tanto di ali e calzari alati, sono chiamati ‘winged Carians’. Iris è inginocchiata in corsa verso destra o verso sinistra, con la testa rivolta dalla parte opposta. La particolarità della tua moneta è che, a differenza di quanto avviene per la maggior parte dei ‘winged Carians’, Iris guarda il grifone. Ho visto però che questo è il caso anche di un'emidramma pubblicata e molto simile alla tua. CARIA, Kaunos. Circa 490-370 BC. AR Hemidrachm (12mm, 2.39 g). Winged female figure in kneeling-running stance left, head right / Griffin standing right, raising forepaw, within dotted square within incuse square. Konuk Period I, 27-30 (dies not listed); SNG Keckman 812. VF, toned, light porosity. Quindi, fermo restando che il mio parere non è quello di un esperto, credo che la tua moneta, porosa e probabilmente ripulita, sia autentica. apollonia1 punto
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il mio augusto,la mia aquila,ave cesareil mio augusto la mia aquila,ave cesare1 punto
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Credo che qui emergano due posizioni molto diverse, entrambe legittime. Chi tutto sommato dice: "una volta che sono morto, poco importa cosa ne avverrà della mia collezione. Quindi tanto vale venderla nel migliore dei modi: o lo faccio io, o lo faranno i miei eredi, ma io certamente riuscirò a venderla meglio di loro, e quindi la vendo". Chi invece pensa: "la collezione è stata una parte importante del mio essere e sentire e vorrei che in qualche modo questa parte di me sopravvivesse. Quindi la dono a chi la manterrà intatta, o se la vendo, rinuncio ad ottenere il massimo, ma la vendo a chi la manterrà intatta". In questo caso la scelta se donarla a una Istituzione o a un privato, dipende soprattutto dalla maggiore o minore fiducia nelle Istituzioni. Entrambe le posizioni sono legittime, ma credo che comportino due psicologie molto diverse. Nel primo caso, è la posizione propria di una persona che vive molto nel presente, che non è del tutto convinta dell'esistenza di un futuro, o comunque non vi si proietta. Nel secondo caso, invece, è l'opposto: esso dimostra una significativa propensione a proiettarsi nel futuro, e quindi una ferma convinzione dell'esistenza di un futuro. La Società attuale è fortemente proiettata sul presente, addirittura sull'immediato. Ciò che si fa, lo si fa solo se darà un ritorno in tempi brevi. Oggi nopn si darebbe più l'avvio alla costruzione di una grande Cattedrale, come avvenne con i capolavori architettonici del mondo gotico, sapendo che ci vorranno secoli a concluderla (la costruzione del Duomo di Milano fu decisa nel 1386 e venne completata nel 1813). Se si avvia un'opera la cui realizzzione è a lungo termine, ad esempio il "ponte di Messina", lo stimolo per avviarla non stà tanto nell'opera in se, quanto nei benefici immediati e a brevev termine che se ne ricavano (posti di lavoro, tangenti....). Viviamo in una società basata sull'effimero, che di fatto non crede nel futuro, o almeno questo è l'atteggiamento prevalente. Persino la scuola è mutata profondamente in questa direzione: i temi sono sotituiti dai test, ovvero la riflessione dalla capacità di dare una risposta immediata e irriflessiva. E così sono i giochi dei ragazzi di oggi: non più il meccano, o la casa delle bambole, ma i giochi basati su una tastiera che insegna ad essere immediati in ogni scelta. L'ultima grande opera pensata non per un ritorno a breve, ma per creare una soddisfazione a lungo termine è la Sagrada Familia, a Barcellona. La Società di due o più secoli fa, invece, e soprattutto quella preindustriale, erano molto proiettate verso il futuro. Se un uomo costruiva una casa, lo faceva immaginando che in quella casa avrebbero vissuto i suoi figli, poi i suoi nipoti, poi ancora i nipoti dei suoi nipoti. Le tombe erano pensate per la famiglia, non per l'individuo. Un grande orgoglio era quello di lasciare ai posteri un libro. Il fatto e che allora il pensiero del futuro era dominante: nel futuro ci si credeva, a prescindere dalla fede religiosa. Il pensiero del collezionista sul che fare con la sua collezione, rispecchia queste due visioni alternative della Società, che corrispondono a due modi alternativi di essere. E quindi non mi pare strano che l'idea della donazione della collezione affinché resti integra, o quella dell'erede culturale (che è sempre una forma di proiettarsi nel futuro), corrisponda a una posizione minoritaria. Certamente l'impostaziione basata sull'immediato (e sull'effimero) della Società moderna è conseguenza dell'impostazione del lavoro, sorta con l'industrializzazione. Come posso costruire una casa che serva anche ai miei figli, nipoti, pronipoti, quando già i miei figli chissà dove dovranno andarsene per poter avere un lavoro? Il mio non è un giudizio etico. Non dico che la Società antica sia migliore o peggiore di quella attuale: constato un fatto oggettivo. Personalmente il mio sentire personale è stato profondamente influenzato, forse anche determinato, dal fatto di vivere in una società dove l'80% della popolazione è di origine indigena (sino a meno di cent'anni fa in Chiloé si parlava quasi solamente mapudungún) e dove la cultura indigena, animista, anche se verniciata di cristianesimo è assai viva. L'animismo è totalmente proiettato nel futuro, assai di più di qualunque teismo. E infatti io lascerò la mia collezione antropologica (che è di notevole importanza e anche valore economico) a una Istituzione, donandola: non la venderò, e lo stesso farò con le mie monete, anche se in questo caso non è che sia una gran collezione....1 punto
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@@bubiuro Non te la prendere................ :lol: Il riferimento era verso quegli utenti che vedono il forum solo come un qualcosa di cui approfittare e, purtroppo non mancano, sono certo però che non è il tuo caso, Benvenuto....................... :D1 punto
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Vorrei dire, caro Polemarco, come lessi tempo fa in un testo di psicologia che una collezione ( una vera collezione - compiuta e identificata - non una mera raccolta ) puo' essere considerata un 'estensione del se' , della propria personalita' E come tale occorrerebbe trattarla preservandone l'identita' ' almeno da un punto di vista culturale ( pubblicazione?) Personalmente ritengo che certe importanti collezioni fatte con amore, passione , gusto e studio possano essere assimilate ad un'opera d'atte realizzata da un artista In fondo anche una collezione puo' essere un'espressione personale e la libera interpretazione di una realta' originale1 punto
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