Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/23/15 in Risposte
-
Allego immagini del mio ultimo acquisto, bolognino di Carlo III per Sulmona, tipo D.A. 3 18mm 0,96gr. ; di modulo largo, se ne vedono pochi cosi, si trovano spesso tosati o molto tosati7 punti
-
E’ noto che prima i Latini poi successivamente i Romani , almeno fino all’epoca di Augusto , erano gente pratica , poco o affatto inclini ai pensieri astratti e filosofici , constatazione diffusa , tanto che fino agli inizi del I secolo d.C. i primi filosofi greci che vivevano a Roma non erano ben visti perche’ influenzavano i giovani romani con le loro discussioni filosofiche distogliendoli in parte dalle attivita’ civiche e politiche della Citta’ . Augusto ed Agrippa per interrompere questa scuola filosofica greca che prendeva piede a Roma decisero di espellere da Roma fino ad una distanza fissata dalla Citta’ tutti i filosofi e retori greci che insegnavano a Roma , questo per interrompere l’ insegnamento dei filosofi che Augusto ed Agrippa ritenevano dannoso per il “modus vivendi et operandi” dei giovani romani . Questo divieto nel corso del tempo dopo Augusto si rivelo’ effimero ed inutile , anche se altri tentativi sporadici di espulsione furono eseguiti da altri Imperatori contro i filosofi , ad esempio dal forte tradizionalista italico Vespasiano , ma ormai la strada era libera , al punto che anche un Imperatore romano fu convertito alla filosofia e passo alla storia come il “filosofo” . Questa premessa per dimostrare come i Romani fino agli inizi del I secolo, anche nel campo religioso , intendevano la praticita’ delle loro azioni ; infatti per loro la religione , cioe’ la riverenza verso gli Dei era intesa come “uno scambio di prestazioni” : i Romani onoravano gli Dei con offerte ed erezioni di Are e Templi , ricevendone in cambio protezione e benessere verso la Citta’ e i suoi abitanti , tutto qui , non si ponevano problemi filosofici sulla vita e sulla morte ; questo al punto di ricevere nel loro Pantheon italico anche divinita’ straniere , inizialmente sconosciute ai Romani , purche’ fossero utili al bene e alla sicurezza di Roma ; fin qui per arrivare al tema del Post . Un caso eclatante fu quello della divinita’ Magnae Matris o Cibele , il cui Tempio era situato sul Palatino nella parte piu’ alta . La Magnae Matris o Grande Madre o Cibele , era una divinita’ importata dall’ Asia minore , circa 200 anni prima di Augusto , da Pessinunte nell’ attuale Turchia , vicino Ankara , al tempo delle guerre puniche , precisamente la seconda , quella terribile di Annibale . Dopo le disastrose sconfitte subite dai Romani ad opera di Annibale , presi da terrore per la salvezza della Patria , vennero consultati i Libri Sibillini che venivano aperti solo in circostanze e fatti straordinari ; dovevano essere Libri magici , diremmo oggi , perche’ i Sacerdoti incaricati della loro interpretazione , misteriosamente ed inspiegabilmente ordinarono di portare a Roma la divinita’ venerata appunto a Pessinunte , la Magnae Matris e dal momento in cui la Dea giunse in Citta’ le attivta’ militari iniziarono per i Romani a migliorare , fino ad arrivare alla vittoria finale . Nel corso dell’arrivo del simulacro della Dea a Roma avvenne anche un fatto miracoloso : dopo l’ approdo ad Ostia dall’ Asia minore , il simulacro fu trasportato via Tevere , ma la nave che la portava si incaglio’ sul fondale , quasi una forza misteriosa impedisse il tragitto fino a Roma , per quanti tentativi furono fatti per disincagliarla , la nave non si muoveva ; allora una donna accusata di adulterio invoco’ la Dea Magnae Matris affinche’ fosse testimone della sua onesta’ matrimoniale , quindi ispirata dalla Dea , presa una fune la lego’ alla prua della nave e la tiro’ , come per incanto questa si mosse e prosegui’ il tragitto fino a Roma senza piu’ ostacoli , tirata contro corrente dalle sole mani della donna ; il nome della donna riportato da Tito Livio era Claudia Quinta e venne onorata per questo fatto miracoloso con una sua statua nel vestibolo del Tempio a ricordo dell’ evento soprannaturale . Il simulacro della Dea una volta giunto a Roma venne inizialmente posto nel Tempio della Vittoria sempre sul Palatino in attesa che venisse ultimato il Tempio a lei dedicato , a fianco di quello della Vittoria . Ma cosa era in realta’ questo simulacro della Magnae Matris ? sappiamo sempre da Tito Livio che era costituito da una pietra nera a forma di cono allungato , un po’ somigliante o modellato a mano ad una forma umana , era quasi con certezza una Meteorite caduta vicino a Pessinunte in eta’ indefinita e li venerata come un dono degli Dei ; e’ interessante notare che nel corso degli scavi archeologici eseguiti sul Palatino ad iniziare dal Rinascimento o forse nel secolo successivo , fu trovata sotto i ruderi del Tempio della Grande Madre o di Cibele una grande pietra nera di forma uguale a quella descritta , ma probabilmente non fu capita e riconosciuta come simulacro della Dea e venne abbandonata , da quella data ne furono perse le tracce . In foto un pannello marmoreo raffigurante il Tempio della Grande Madre o di Cibele e una riproduzione di moneta provinciale di Traiano raffigurante forse il primitivo Tempio di Pessinunte quando conteneva il simulacro in pietra nera conica della Magnae Matris , oppure raffigurante il Tempio costruito sul Palatino per la Dea .4 punti
-
Gli amici del forum mi perdoneranno se apro l'ennesima discussione sull'ennesimo monetiere fai da te... Ma oramai è fatto... Tanto vale condividerlo! É composto da 22 cassetti e può contenere (ad avercele!) da 528 a 1694 monete!!! É dotato di una mini-anta con serratura e sulla stessa é stata applicata una striscia led con interruttore (per la serie "scopiazzando qua e là"). Resto a disposizione per chiarimenti, consigli e... Critiche... Saluti3 punti
-
Un 1910 1-anna dell'India britannica, coniate in rame-nichel, l'ultimo anno di produzione per questo tipo di innovativo. A differenza dei suoi altri britannico monetazione indiana, dove è capo scoperto, la tardo-comparente 1-anna raffigura un incoronato Edward VII: Il divario fra il bronzo grande metà-anna di India britannica e il piccolo d'argento 2-anna era uno scomodo. Bronzo avrebbe fatto per una moneta di 1-anna che forse era troppo grande, e argento avrebbe fatto una moneta di 1-anna che forse era troppo piccola. Era un problema, tuttavia, per il quale c'era una soluzione pronta—nichel. Così rame-nichel era (il primo utilizzo della lega all'interno della serie India britannica) e lavorando—mi aspetto—con la conoscenza della confusione altri paesi avevano sperimentato quando si utilizza il nichel o monete di lega di nichel in un mondo ancora densamente popolato da monete d'argento, i britannici ha adottato una forma drammaticamente smerlata per loro nuova 1-anna di rame-nichel. La nuova moneta era popolare con il pubblico indiano, e anche se Edward VII passato dalla scena con questi pezzi finale di 1-anna datato 1910—la condizione eccellente di questo esempio può essere dovuto il suo avendo stato rimesso come un piccolo souvenir del re morto—comunque, British India smerlato rame-nichel 1-anna continuò sotto entrambi George V e (ad eccezione di una deviazione in breve tempo di guerra in nichel-ottone) George VI. Alla fine del 1954, anche dopo l'indipendenza, echi di questo pezzo di Edwardian potrebbero ancora essere sentiti nei nuovi pezzi 1-anna cadendo fuori presse moneta della Repubblica dell'India. :) v. --------------------------------------------------- A 1910 1-anna of British India, struck in copper-nickel, the final year of production for this ground-breaking type. Unlike his other British Indian coinage, where he is bareheaded, the late-appearing 1-anna depicts a crowned Edward VII: The gap between British India’s big bronze half-anna and the small silver 2-anna was an awkward one. Bronze would have made for a 1-anna coin that was perhaps too large, and silver would have made a 1-anna coin that was perhaps too small. It was a problem, however, for which there was a ready solution—nickel. So copper-nickel it was (the first use of the alloy within the British India series), and working—I expect—with the knowledge of the confusion other countries had experienced when using nickel or nickel alloy coins in a world still heavily populated by silver coinage, the British adopted a dramatically scalloped shape for their new copper-nickel 1-anna. The new coin was popular with the Indian public, and although Edward VII passed from the scene with these final 1910-dated 1-anna pieces--the excellent condition of this example may be due to its having been put back as a small souvenir of the dead King--anyway, British India’s scalloped-edge copper-nickel 1-anna continued under both George V and (excepting a brief wartime detour into nickel-brass) George VI. As late as 1954, well after independence, echoes of this Edwardian piece could still be heard in the new 1-anna pieces tumbling out of the Republic of India’s coin presses. :) v.3 punti
-
Concordo in pieno con il BB e soprattutto con la BDC! Per cui ti faccio i miei complimenti; (io ho trovato il 0,2 Lek in questo modo...) Cari saluti a tutti,3 punti
-
Buona giornata a tutti voi. Sempre con piacere leggo le vostre discussioni. Noto il disappunto del sig. sixtus 78 riguardo il collezionare le monete della Repubblica di Venezia in base ai massari…e lo capisco con tutto il rispetto dovuto, ogni collezionista deve sempre essere appagato dalle sue scelte. Tecnicamente non posso condividere assolutamente il pensiero del Sig sixtus 78, dal momento che il sottoscritto porta avanti questo tema da molti anni. Dico questo perche’ collezionare le monete Veneziane “raccoglierle”, nel senso vero e proprio per poi disporle nelle caselle mancanti come le figurine nel suo apposito raccoglitore in maniera generica “ come facevo io stesso agli inizi” se cosi’ si puo’ definire e abbastanza facile, ma collezionarle come si deve e in particolare modo studiarle con minuziose ricerche non e’facile come puo’ sembrare e per capirlo ho dovuto necessariamente dedicare alcuni anni alla ricerca e allo studio. Sig. gigetto 12 la risposta della rarita’ e’ indicata qui sotto e cosi’ penso che anche a lei dopo avere letto l’estratto qui sotto, potra’ fare piacere di essersi acquistato lo scudo da 140 soldi con il massaro MA.M avente un grado alto di rarita’(3), del comune Doge Francesco Erizzo ad un prezzo sicuramente basso rispetto ad altri scudi di altri dogi piu’ rari ma con massari …comuni. Detto questo, nell’occasione mi sono permesso di dare un piccolo chiarimento anche al Sig. PaTLaBoR, proprietario dello scudo da 140s con sigla MA.M., dove potra’ capire perche’ la sua moneta e’ rara. Per capire esattamente se sulla moneta sia stato montato l’anello di sospensione dovrei vederla dal vivo. ESTRATTO DAL SITO ALLA VOCE FRANCESCO ERIZZO MASSARI MA.M-MARC’ANTONIO MALIPIERO SI LEGGE IN UN DOCUMENTO DATATO 22 SETTEMBRE 1634 CHE IL MASSARO, MARC'ANTONIO MALIPIERO VIENE SOSPESO ...AD ULTRA DAI PROVVEDITORI SOPRA ORI ET ARZENTI 1L 09 SETTEMBRE 1634 CON ORDINE DI NON POTER RICOPRIRE QUESTA CARICA NEGLI ANNI A VENIRE. NON SONO RIUSCITO A TROVARE ALCUNA DOCUMENTAZIONE CHE DESCRIVA PER QUANTO TEMPO DOVESSE DURARE LA SOSPENSIONE. NON HO TROVATO IN ALTRI DOCUMENTI SUCESSIVI, LA CAUSA DELLA CONDANNA INFLITTA DAI PROVVEDITORI. SEBBENE I TEMPI PER LA DISTRIBUZIONE DELLE MONETE ERANO RISTRETTI, VI E' DESCRITTO IN UNA NOTA NEL DECRETO DEI PROVVEDITORI CON DATA 10 SETTEMBRE 1634, CHE FU' ORDINATO AL MASSARO MARC'ANTONIO MALIPIERO DI ESEGUIRE IMMEDIATAMENTE SCUDI E MEZZI E QUARTI-QUARTI DI DUCATO E OTTAVI CON S.GIUSTINA-, PER 50.000 DUCATI. SICURAMENTE DOPO LA CONDANNA INFLITTA AL MASSARO MARC'ANTONIO MALIPIERO, TUTTE LE MONETE IN CIRCOLAZIONE A VENEZIA VENNERO IMMEDIATAMENTE RITIRATE MA ALTRE, SEBBENE IN UN QUANTITATIVO IMPRECISATO USCIRONO DALLA CITTA', IN PARTICOLARE MODO DAI COMMERCIANTI DI MERCI PREGIATE. BISOGNA TENERE CONTO CHE, AD UN EVENTO COSI' "GRAVE" RIGUARDANTE QUESTO MASSARO, LA REPUBBLICA NON DAVA E NON ERA TENUTA A DARE UNA SPIEGAZIONE UFFICIALE ATTENDIBILE, ORDINANDO IL RITIRO DELLE MONETE ALL'I NTERNO DEL DOMINIO ATTRAVERSO I BANCHI DI CAMBIO, CON ESECUZIONE IMMEDIATA. LE MONETE CON LA SIGLA MA.M SONO MOLTO RARE ED IN PARTICOLARE MODO SE QUESTE HANNO UN GRADO ALTO DI CONSERVAZIONE. ALLA FINE DELL'ANNO 1971, INIZIO ANNO 1972, SONO APPARSE PARECCHIE MONETE SUI MERCATI IN AUSTRIA E IN GERMANIA, (SICURAMENTE UN RITROVAMENTO). SI VENNE A SAPERE SUCCESSIVAMENTE DA FONTI PIU' O MENO ATTENDIBILI CHE IL QUANTITATIVO FOSSE DI CIRCA 750 MONETE IN ARGENTO DI GROSSO MODULO, PER POI ESSERE RETTIFICATO VERSO OLTRE I MILLE...?. IL "RITROVAMENTO", ERA COMPOSTO DA TALLERI AUSTRIACI, TALLERI TEDESCHI E SCUDI VENEZIANI. ESATTAMENTE QUANTE FOSSERO LE MONETE VENETE NON SI VENNE MAI A SAPERE MA POCO DOPO APPARVERO SEMPRE SUI MERCATI NUMISMATICI E ASTE, SCUDI DA 140 SOLDI E MEZZI, DUCATI CON S.GIUSTINA DA 124 SOLDI E MEZZI (POCHI ESEMPLARI), DEL DOGE FRANCESCO ERIZZO CON SIGLE DEI MASSARI : DM-GB-GC-MA.M. ANCHE ALCUNI ESEMPLARI DI SCUDI DA 140 SOLDI DEL DOGE NICOLO' CONTARINI. LA CONSERVAZIONE DELLE MONETE DESCRITTE VARIAVA MEDIAMENTE DAL MB 2 AL BB 3-4. SONO CONVINTO CHE DA ALLORA AD OGGI I COLLEZIONISTI SONO RIUSCITI AD ASSORBIRE TOTALMENTE IL QUANTITATIVO DELLE MONETE ALLORA IMMESSE SUI MERCATI INTERNAZIONALI, SENZA CONTARE DEGLI ALTRI VARI RITROVAMENTI AVVENUTI IN ALTRE LOCALITA’. ATTUALMENTE SI RIESCONO A TROVARE ANCORA ABBASTANZA FACILMENTE ESEMPLARI CON LE SIGLE DEL MASSARO MA.M, DAL MOMENTO CHE NON SONO MOLTISSIMI I COLLEZIONISTI DI SCUDI DA 140 SOLDI, MEZZI, QUARTI, OTTAVI, E COSI’ PER I DUCATI CON S.GIUSTINA DA 124,MEZZI, QUARTI, OTTAVI. IL VERO MOTIVO E’ CHE LA MAGGIORE PARTE DEI COLLEZIONISTI DI MONETE DELLA REPUBBLICA VENETA TIENE CONTO DELLA RARITA’ DI QUESTE MONETE IN BASE AL DOGE E NON AL MASSARO. VA DA SOLO IL FATTO CHE LA DISPONIBILITA' DELLE MONETE DI FRANCESCO ERIZZO, ESSENDO STATE CONIATE IN GRANDI QUANTITA’ SONO DISPONIBILI CON UNA CERTA FREQUENZA SUI MERCATI ATTUALI, QUINDI VI E’ PIU’ DISPONIBILITA’ DI QUESTE TIPOLOGIE DI MONETE AVENTI LE SIGLE DI MASSARI RARI. SONO CONVINTO CHE DOVRA’ PASSARE ANCORA DEL TEMPO PERCHE’ I COMMERCIANTI E I COLLEZIONISTI SI ACCORGANO DELLA VERA RARITA’ DELLE MONETE DELLA REPUBBLICA VENETA ATTRAVERSO I MASSARI. QUANDO QUESTO ACCADRA’ "PURTROPPO", DOVREMO FATICARE MOLTO PER REPERIRLE NELLA SPERANZA DI SPUNTARE ANCHE UN… BUON PREZZO... Cordialmente come sempre un saluto a tutti voi Rolando Mirko Bordin3 punti
-
Finirò col scambiare una loro moneta pensando che sia doppia quando invece era una new entry in collezione :rofl: :rofl: :rofl:3 punti
-
La Germania. Baviera. Otto (1848 — 1 916. Der König ist schwermütig). 3 MARK. Regno di Prussia. Wilhelm II° (1859 — 1941) 3 MARK. (100 ° anniversario di fondazione dell'università di Berlino) Il Regno Di Sassonia. Friedrich August III (1865 - 1932) 3 MARK. Il regno di Grecia (il secondo). Georgios I° (1845-1913). ΔΡΑΧΜΗ. La Spagna. Alfonso XIII (1886 — 1941) 50 CENTIMOS.3 punti
-
Buona serata @@bordinrolandomirko sono sempre molto graditi i tuoi interventi, anche per le informazioni e gli anedotti che condividi. Certamente il MA.M l'avrà fatta grossa per essere bandito dalla zecca così, sui due piedi; in altre occasioni, quando la mancanza era dovuta ad imperizia o negligenza (ma anche frode se l'importo non era elevato) il massaro incriminato se la cavava con una bella multa oltre alla refusione del danno e tante volte gli si accordava anche la dilazione del pagamento ... :pleasantry: Quello che mi lascia perplesso è il ritiro delle monete con le sue iniziali. Non ho mai letto di provvedimenti così drastici; l'unica spiegazione che mi posso dare è che le monete non fossero di giusto peso o lega, ma in questo caso avrebbe dovuto avere dei complici che chiudessero entrambi gli occhi, come il pesatore e lo scrivano... Ancora grazie e cari saliti luciano2 punti
-
:good: altrettanto allego per comparazione... Filippo II, re di spagna e duca di Milano (1556-1598) -> Trillina (F coronata) Dritto: Nel campo grande F dell'iniziale tra due rosette, sopra corona coi due rami; Attorno Rosetta • REX • HISPANIARVM • Verso: Armi di Milano inquartate con aquila e biscione; Attorno Rosetta • MEDIOLANI • DVX •2 punti
-
2 punti
-
Taglio : 1 € Nazione : Lettonia Anno : 2014 Tiratura : 30.035.000 Condizione : BB Città : Conegliano (TV) Taglio : 50 cent Nazione : Vaticano Anno : 2012 Tiratura : 1.604.690 Condizione : BB- Città : Conegliano (TV) Taglio :20 cent Nazione : Olanda Anno : 2007 Tiratura : 200.000 Condizione : BB+ Città : Conegliano (TV) Note: mancante2 punti
-
E' ridicolo metterne 1000 pezzi (perchè quello è il quantitativo...) quando la possibilità di acquistare per tutti tramite modulo è tranquillissima (non ci sono liste come al Vaticano). E' ridicolo mettere un prezzo più basso a chi acquista on line, rispetto agli abbonati (sarebbe come se tu facessi un'abbonamento ad una squadra di calcio pagando 300 euro per 10 partite, e poi vendono i biglietti a 25 euro per una partita). E' ridicolo infine che chi acquista on line riceve la moneta prima degli abbonati.2 punti
-
Il problema è che non puo pretendere che un utente del forum, per esperto che sia, possa darti pareri affidabili e sensati guardando foto di questo tipo. Le monete andrebbero sempre guardate dal vivo e con la lente, poi è chiaro che foto molto buone e in alta definizione possono notevolmente restringere il margine di errore di chi guarda, ma la visione diretta non potrà mai essere la stessa cosa. Ricordo una volta che un amico del forum postò foto di un aquilino del '26 che lui riteneva in alta conservazione, sul forum la moneta venne massacrata con giudizi medi che non superavano il BB, io stesso diedi un giudizio simile. Poco tempo dopo ebbi occasione di vedere dal vivo la moneta, ebbene, era un bel qFDC senza se e senza ma. E le foto di quell'aquilino erano pure molto meglio delle prime che hai postato tu.... Pertanto quando si postano foto bisogna sempre tener conto che chi guarda tramite un monitor non vede la stessa cosa che stai vedendo tu dal vivo o che ha visto il perito con la lente.2 punti
-
Scusa però, eh, hai una moneta periziata da stimato perito numismatico, in mano la vedi tu, e nonostante ciò vorresti che sul forum la gente ti confermasse la perizia postando delle foto (parlo delle prime che hai postato) che per evidenti limiti non potranno mai consentire di dare pareri sensati. Se il perito che l'ha avuta in mano e osservata con la lente l'ha periziata qFDC, il suo parere, per opinabile e personale che sia, sarà mille volte più sensato che qualsiasi parere potrà esserti dato visionando una foto mediocre tramite la bustina di una perizia. Quindi certe ironie sull'MB penso che te le potevi pure risparmiare. Per il resto non capisco e condivido nemmeno il discorso "è rara in questa conservazione". Il '43 è la data chiave della serie assieme al '36, ed è quindi moneta rara di per sè. Poi, da quel che vedo sul mercato, è una moneta che non è affatto difficile reperire in alta conservazione, tanto che ritengo sia più raro vedere esemplari sotto lo SPL che sopra. Dato il particolare momento in cui è stata coniata e i quantitativi tutto sommato modesti emessi, penso che in circolazione ne siano finite ben poche.2 punti
-
figurati se me la devo prendere, Pino :) Ben vengano le battute se costruttive e chiarificatrici ... tantopiù se vengono da professionisti seri e stimati. Però consentimi di "ribattere"... io ho citato il Gigante in quanto è il riferimento più utilizzato dai collezionisti del regno: se il "tracce di lustro" pertinente alla conservazione spl non è rispondente ai criteri condivisi (dagli esperti), che ci può fare il povero collezionista della domenica (ovvero me) ?? Se pure le definizioni di un manuale consideratissimo sono opinabili, di che stiamo a parla' qui, tantopiù con delle foto (che spesso ingannano) ? Comunque anch'io per la moneta in questione mi sono riferito ai soli rilievi, in quanto l'apparenza di una possibile pulitura malfatta potrebbe non essere reale.2 punti
-
Ritengo si stia facendo confusione; il certificato di provenienza è un obbligo a carico del venditore, non del possessore. Chiunque eserciti l'attività del commercio in beni numismatici è (o meglio, sarebbe, visto come stanno le cose) obbligato a rilasciare, insieme alla documentazione fiscale, un documento fotografico che attesti l'autenticità e la provenienza del bene (non provenienza pregressa, ma gli estremi del venditore, la data e, meglio ancora, gli estremi del registro di PS dove il bene è registrato). Non è quindi che, in assenza di tale certificato, chi possiede una moneta vecchia di 80 o 100 anni venga crocifisso in sala mensa......2 punti
-
Ciao Slapdash,Grazie mille, stara' con me tantissimi anni, spero di poter lasciare la mia collezione alle mie figlie. Saluti e buona serata Silver2 punti
-
Penso che il prezzo giusto per questo pezzo che giudico BB+ sia non oltre 140-160 euro....considerando che un qFDC si aggira intorno a 400-420 euro , posso dirti che i prezzi dei cataloghi vanno presi con le pinze.. :) Ergo il prezzo pagato è ottimo; per quanto riguarda il tenerlo o meno in perizia, io penso che se abbiam deciso che la moneta farà parte della collezione stabilmente, conviene toglierla dalla bustina della perizia ( ammenocchè non sia contenuta nella doppia bustina clp) per evitare quelle brutte ossidazioni verdastre che vengono a formarsi e che ci porterebbero a lavarla. (Tanto anche se la togli dalla perizia e la tieni in un monetiere, mica la sua conservazione si abbassa!) ; viceversa penso che i motivi per tenere in perizia una moneta possano essere 2: 1) siamo sicuri di migliorarla e quindi dovremo venderla; 2) si tratta di un perito che magari non c'è più per il quale vorremo tenere almeno 1 moneta ancora periziata da lui in collezione; o si tratta di una moneta proveniente da una collezione importante di cui la perizia è anche un cartellino che ne indica la sua storia; Cordiali saluti ??2 punti
-
La Francia. Terza Repubblica. 100 FRANCS. Principato Del Montenegro. Никола I (1841 — 1921). 2 ПЕРПЕРА. 10 ПЕРПЕРА. 20 ПЕРПЕРА. Il Regno Del Montenegro. Никола I (1841 — 1921). 50 ° anniversario del regno di Nicola I 10 ПЕРПЕРА. 20 ПЕРПЕРА.2 punti
-
Norvegia. Haakon VII (1872 — 1957). 1 KRONE. Portogallo. Manuel II° (1889 — 1932) 5 REIS. 100 REIS. 500 REIS. (moneta in memoria del marchese de Pombal) 1000 REIS. (il secolo pirenei guerra) La prima repubblica portoghese 1 ESCUDO. (La Proclamazione Della Repubblica) Coniate nel 1914. Romania. Karl I° (1839 — 1914). 2 LEI.2 punti
-
1 punto
-
proporrei di iniziare in questi casi ad attribuire alla moneta la sigla BDC accanto a quelle convenzionali che identificano la conservazione ad esempio: BB/BDC qSpl/BDC e via discorrendo! :D1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
La figura al R/ rappresenta un flamen Quirinalis. Si tratta di Q. Fabius Pictor, nonno o bisnonno del monetario. Come evidenziato dal Grueber (BMCRR, I, p.181 nota 2), è però possibile notare attributi legati alla sfera militare, che poco hanno a che fare con quelli dei tre flamini maggiori: indossa infatti elmo e corazza (ben visibile solo in certi conii ed in alte conservazioni) e tiene nelle mani, oltre al simbolo sacerdotale rappresentato dall’apex, una lancia. Collocato in primo piano vi è infine lo scudo. Tale dicotomia, se ben analizzata ed inquadrata, presenta una duplice lettura; la prima appartenente alla sfera giuridico-religiosa, la seconda a quella prettamente politica. Quinto Fabio Pittore infatti, figlio dell'omonimo autore degli Annales, nel 190 divenne flamen Quirinalis e nel 189 venne eletto pretore con assegnazione della provincia Sardinia. Un flamine che allontanandosi da Roma fosse venuto meno ai suoi doveri sacerdotali, si sarebbe tramutato in una minaccia contro la pax deorum; il pontefice massimo allora, P. Licinius Crassus Dive, vietò ad sacra la pretura. Il flamine non accettò di buon grado tale imposizione ed il contenzioso che ne seguì ben ci è stato narrato da Livio (Ad Urbe condita, XXXVII, 51). Infine al flamine fu assegnata la carica di praetor peregrinus (che operava nell'Urbe). Ma quello religioso non fu l’unico motivo che spinse il pontifex maximus Publius Licinius Crassus Dives ad adottare un simile provvedimento. Egli apparteneva alla gens autrice delle Leges Liciniae-Sextiae del 367, culmine della cosiddetta “rivoluzione della plebe”; Quinctus Fabius Pictor invece era invece un esponente di una delle cento gentes originarie, una delle massime espressioni dell’aristocrazia conservatrice. Licinius era quindi di partito “scipionico”, Fabius aderiva alla fazione “antiscipionica”. Osserva il Montanari: “Proprio nel 189 a.C. sarebbe stata condotta dal partito antiscipionico un’azione vincente in sede di attribuzione delle cariche, con i consoli e almeno tre su sei pretori riconducibili all’area fabio-catoniana: fra questi, Q. Fabius Pictor. Tuttavia, se questo può giustificare l’asprezza del confronto fra Licinius e Fabius, non ne spiega le motivazioni profonde. Certamente Licinio era credibile quando emanava il suo divieto, dal momento che nel 205, eletto console assieme a Scipione (il futuro Africano), aveva desistito dalla competizione per l’assegnazione della Sicilia quia sacrorum cura pontificem maximum in Italia retinebat (Liv. 28.38.12; cfr. 28.44.11): ossia per lo stesso motivo per cui, nel 189, si oppone al sacerdote di Quirinus che ambisce a ottenere la Sardegna come praetor … In definitiva, i rigidi comportamenti di questi pontefici massimi plebei non sembrano dettati tanto (o soltanto) da inimicizie politiche, quanto soprattutto da un’esigenza di legittimazione in vista della preservazione della pax deorum”. Non c’è motivo per non accettare tale conclusione, ma al tempo stesso è lecito ipotizzare che gli esponenti dei Fabii Pictores la pensassero in modo diametralmente opposto Prova di tale risentimento è il denario in oggetto, emesso in un periodo ove l’iconografia monetale inizia a proporre riferimenti gentilizi sempre più diretti; tra le tipologie denariali di questa fase l’emissione dell’esponente dei Fabii Pictores è sicuramente tra le più efficaci e taglienti. Siamo nel cuore della concitata età graccana: proprio quell’anno Caio Sempronio Gracco assumeva la carica di questore e veniva inviato sotto il console Lucio Aurelio Oreste in Sardegna, al fine di reprimere una rivolta della popolazione locale. In quel frangente, veniva emesso un denario con cui N. Fabio Pittore che, celebrando l’illustre antenato con gli attributi del potere di cui era stato privato (l’imperium militiae), si faceva portavoce non solo dell’affronto subito ma anche, in termini ben più ampi, della fazione degli Optimates. Siamo di fronte ad una delle primissime tematiche ove l’intento propagandistico tende a prevalere su quello celebrativo1 punto
-
ringrazio tutti per i complimenti, ci sono varie varianti sia per legenda che per interpunzione, infatti possiamo trovare tra le lettere SMPE una rosetta,fiore a sei petali, corona, losanga, M, queste ultime tre sono tra R2 e R3, vi allego il mio con simbolo M tipo D.A 21 punto
-
Un valore storico è difficile desumerlo, visto che non reca nulla che possa far risalire a personaggi o istituzioni storiche. Ma non sono pochi quelli che raccolgono sigilli (sempre che questo lo sia), e dunque qualcosa sicuramente vale. E poi, se reca le iniziali di tuo figlio, sarà comunque per lui un antico, magnifico ciondolo da appendere a un portachiavi, o altro ! @@Guglielmo da Baskerville1 punto
-
grazie! spero di riuscire pian pianino a rimettere su la mia vecchia collezione, modesta, ma che per me era bella. un saluto!1 punto
-
1 punto
-
Fuori discussione per quale motivo? sono provenienti da scavi della sovrintendenza di qualche paese? Sono stati sottoposti ad analisi definitive? Sennò non li definirei al di sopra di ogni sospetto....diciamo che possono avere un lungo pedigree, per cui se ne presume ed assume l'autenticità....... ma ho visto che si discute parecchio anche su altre tipologie in giro da decenni ( Cassio, Bruto,altri aurei e denari estremamente rari, greche etc..)se non da qualche secolo e ancora la certezza è di là dall'essere raggiunta....eviterei per queste tipologie di monete estremamente rare e pregiate i toni troppo assertivi.... Per esempio, a me, il denario, sembra tutto meno che non discutibile...superfici,fondi, lettere e resa generale.1 punto
-
Per rimanere nell'ambito delle emissioni di Domitius Ahenobarbus, ho constatato come talvolta anche nel suo caso siano stati usati medesimi conii per battere sia aurei sia denari. Ecco un esempio, con un aureo (RRC 521/1) e un denario (RRC 521/2) che risultano coniati con la stessa coppia di conii. L'autenticità sembra fuori discussione... Numismatica Genevensis 5/2008, 205 g. 8,07 Goldberg 84/2015, 3145 g. 3,50 Premetto che l'aureo di RRC 521/1 (noti in tutto 6 esemplari) sembra prodotto con 3 conii D e 2 conii R, e l'aureo di Numismatica Genevensis è coniato con i conii D1/R1, usati anche per gli esemplari di Londra e di NAC 70/2013, 190 (ex Mazzini). Nello stesso numero del Bulletin of Counterfeits viene illustrato una falsificazione anche per questo aureo... (IL falso non sembra essere stato approdato a qualche vendita in asta). Sembra un falso prodotto dallo stesso falsario greco....1 punto
-
Un 50 euro su per giù..ma andrebbe valutata in mano...se meglio di spl la cifra che ho detto...sempre secondo me1 punto
-
Bella conservazione per la tipologia. Sono monete in mistura e tendono sempre ad ossidarsi. Io non la toccherei e la lascerei cosi com'e'. La foto del rovescio ha il colore sfalsato a mio avviso. Comunque e' ancora piacevole e rara a trovarsi con questi rilievi. Complimenti1 punto
-
Zecca di Viterbo, viterbino minuto, monetazione autonoma, seconda metà del XIII sec., Biaggi, 3000. Ciao Borgho.1 punto
-
1 punto
-
La legenda è MANTVAE, non MANTVA. Nel suo mirabile lavoro sul quattrino Olympos, pubblicato qualche tempo fa su Panorama Numismatico, il nostro @@mariov60 la classifica nel gruppo denominato "E", ai numeri dal 32 al 34. Nella fattispecie la tua mi pare la numero 32 (ritratto con "barba lunga e arrotondata"):1 punto
-
@@Lay11, Ti ringrazio per le bellissime parole :hi: e spero anch'io che un giorno ci incontriamo, anche per un solo caffè, ;) sai... io sono proprio così (naturale) che ci devo fare....? oo) l'importante non calpestarmi mai i piedi, :dirol: come tutti d'altronde, rispetto tutti ma nello stesso tempo vorrei essere rispettato. Un abbraccio anche da parte mia a tutti voi. :drinks:1 punto
-
1 punto
-
Svizzera. Denominazione 5 RAPPEN (CENTIMES) Coniate dalla legge del 29 marzo 1879. Autore di aversa Karl Schwenzer, invertire Karl Friedrich Voigt Una lega di Cu 75%, 25% Ni. Circolazione 1.000.000 pz. Valida fino al 1 gennaio 1984 dalla decisione del Consiglio federale del 2 luglio 1980. Il termine di rimborso non è limitato. :)1 punto
-
Volevo sentire dire questo. Questa moneta mi piace, altrimenti non l'avrei presa, solo che l'ho comperata in un periodo dove davo più peso al prezzo che alla rarità/conservazione. Ma siccome mi piace e credo di non sostituirla nel breve. Diciamo che ad un certo punto della mia, se pur breve, esperienza da collezionista ho cambiato filosofia. Purtroppo ho alcune monete che oggi aspetterei e le comprerei in conservazione più alta. Ma credo che sono errori che hanno fatto tutti!1 punto
-
Vabbè va... a sto punto vi mostro la mia che non è in FDC ma... a me piace tantissimo.1 punto
-
1 punto
-
1908 Prussia cominciano le emissioni del taglio da 3 Mark, per compensare il ritiro ufficiale dei vari Talleri pre-impero.1 punto
-
una tartarughina piccina prossimamente alla nac: asta 82, lotto 141 The J. FALM Collection: Miniature Masterpieces of Greek Coinage depicting Animals Aegina Hemiobol circa 480-457, AR 0.42 g. Sea turtle seen from above. Rev. Skew incuse pattern. McClean 6036. SNG Delepierre 1521. Milbank p. 32. SNG Lockett 1979. Demeester 74 (this coin). Old cabinet tone and good very fine Ex Dr. Busso Peus sale 337, 1994, 98.1 punto
-
La medaglia originale del 1865 è di modulo ovviamente inferiore ed è opera dell'incisore Luigi Arnaud, questa in oggetto è del 1961. Bella tipologia.1 punto
-
Grazie. Visto che mi interessano proprio I chi rho in genere, avevo notato la moneta ma ho dovuto ricercarla..... Da principio nell impero romano e bizantino poi con la frase di Murizio ho allargato la ricerca. Roberto1 punto
-
Credo a questo punto che una produzione da calco per fini di gioielleria sia assodata. Impossibile farlo passare per un saluto d'oro. In buona fede anche il venditore. Quanto pagarlo? ?? Se oro il peso del metallo contenuto. .. ma permettimi a quel prezzo puoi prendere una moneta originale. Un bel saluto d'argento o, se preferisci l'oro un buon tarí. Avresti in mano un pezzo di storia e non un semplice pezzo di metallo.1 punto
-
probabilmente riveniente da montatura ?? il Massaro è Marcantonio Malipiero operante nel 1634 /43 Francesco Erizzo è stato il 98° Doge di Venezia1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?
