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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/29/15 in Risposte

  1. Io conto di essere al pranzo di sabato (pizza), spero anche con una piacevole novità, ovviamente per chi ha apprezzato il mio thriller numismatico La Signora degli Inferi. :) Incrociando le dita, in tempo per Veronafil, dovrebbe essere disponibile, fresco di stampa, il nuovo romanzo L'oro dei demoni. (Dalla seconda di copertina: Antiche monete rese indecifrabili dalla patina del tempo che tuttavia ancora diffondono il loro messaggio di morte, manoscritti misteriosi, riti demoniaci del presente e del passato… :ph34r: con tutto questo si deve confrontare il maggiore Marco Visconti del reparto Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri. La nuova indagine su una serie di omicidi legati a furti sacrileghi lo porterà a scontrarsi con un vecchio avversario, che ha le sembianze seducenti e ingannatrici di una femme fatale … :angel: :girl_devil: donna fatale e letale). Ciao Filippo
    4 punti
  2. Scusamiiii! In effetti non avevo letto fino alla fine. La prossima volta starò più attenta, prometto. Non vedevo l'ora di poter partecipare a qualche discussione sull'Euro perchè per adesso mi sto facendo una cultura su questo visto che ho appena iniziato a collezionare monete.
    4 punti
  3. Voglio presentare questa nuova moneta di Ludovico. Si tratta di un quarto del terzo tipo classificato sul MIR al169b Biaggi 150d Simonetti 13/2. Moneta non facile da rintracciare sul mercato, mi preme però farla vedere per le particolarità che si trovano in essa. La foto pubblicata sul MIR è la stessa dell'esemplare D del Biaggi ed ha le stesse particolarità di quella che vi presento. Il segno di zecca è un crescente lunare posizionata dopo la lettera S finale del nome del duca, ma interessante la crocetta che si trova a fine leggende del rovescio e che qualcuno ha ipotizzato possa essere un segno di zecca zecchiere. Altra particolarità sono i punti segreti che si trovano nel secondo cantone della croce di inizio legenda sull'esemplare pubblicato dal Biaggi si nota solo al rovescio mentre sul mio esemplare è visibile su tutti e due i lati, non ho sino ad ora avuto l'occasione di vederne su altri esemplari con altri segni di zecca. Esemplare abbastanza largo, 20/21 mm di diametro, con un peso di 1,15 gr. paga la sua grandezza una debolezza di conio centrale. Purtroppo le immagini lasciano un po' a desiderare, ma spero che la moneta venga apprezzata
    3 punti
  4. Un 1912 dime (pezzo da 10-centesimi) dagli Stati Uniti, colpito in argento ,900, 17,9 mm di larghezza, e—dal 1873—da una metrica-amichevole 2,50 grammi. 1912. Barber’s classicismo un po' serioso sarebbe presto cancellato argento americano dalla guerra mondiale venente, e sostituito da un più naturale (e urgente, forse) nazionalismo, ma non basta ancora. Barber’s Lady Liberty teneva ancora. La dime stessa era una moneta molto attiva e utile ancora, nel 1912, non da ultimo perché era in procinto di essere scoperto per essere solo la dimensione corretta per spalancati le candele del Modello T Ford. Barber dimes erano per lo più si ritirò dai tardi anni quaranta, ma a partire dal 1997, sono stati dati brevi momenti (ma ricorrenti) di valuta cultura a causa di una connessione di queste monete a 1912 tragico affondamento del transatlantico RMS Titanic. Secondo il regista del film, James Cameron, in Titanic è un 1912 dime simile a questo che Rose offre a Jack come pagamento per il suo disegno lei indossa la sua collana--e nient'altro. :) v. -------------------------------------------------------------- A 1912 dime (10-cent piece) from the United States, struck in .900 silver, 17.9mm wide, and—since 1873—weighing a metric-friendly 2.50 grams. 1912. Barber’s somewhat staid classicism would soon be wiped off American silver by the coming World War and replaced by a more natural (and urgent, perhaps) nationalism, but not just yet. Barber’s Lady Liberty was still holding on. The dime itself was a very active and useful coin still, in 1912—not least because it was in the process of being discovered to be just the correct size for gapping the spark plugs of Model T Fords. Barber dimes were mostly retired by the late 1940s, but beginning in 1997, they were given brief (but recurring) moments of cultural currency because of a connection of these coins to the tragic 1912 sinking of the ocean liner RMS Titanic. According to the movie’s director, James Cameron, in Titanic it is a 1912 dime similar to this one that Rose offers to Jack as payment for his drawing her wearing her necklace--and nothing else. :) v.
    3 punti
  5. @@Lay11 Sulla mia lapide farò incidere: "Ho sempre vissuto al di sotto delle mie possibilità" E vi assicuro che è vero. P.S. Porca miseria se è vero. Polemarco
    3 punti
  6. Questa moneta mi piace moltissimo, non a caso l'ho scelta come mia immagine profilo. Bel modulo, circolato, lo immagino passare di mano in mano nelle stradacce di Whitechapel di fine '800, fascino immenso che secondo me in questo caso un Fdc non potrebbe neanche sognarsi di avere. Mi piacerebbe sentire i vostri pareri sulla quotazione odierna (anche se l'ho comprata un paio di anni fa), secondo me buon prezzo però vorrei sentire anche voi. ciao a tutti.
    2 punti
  7. Qualche ora fa avevo postato nella sezione "Monete Romane Imperiali" questa moneta che non riuscivo bene a classificare ; grazie alla competenza e disponibilita’ dell’amico @@eliodoro , che subito la individuava come appartenente ad Elagabalo ( RIC 195 ) , mi faceva ricordare immediatamente di un passo dello storico greco Erodiano , nel quale tratta della vita di Elagabalo , nome derivante da El = Dio e Gabal = Montagna ? , forse il peggiore Imperatore che la storia romana imperiale ricordi . La moneta in questione riporta come iconografia del rovescio il trasporto verso Roma da Emesa in Siria , l’ attuale Homs , del famoso simulacro del Dio Sole li’ custodito , di cui la famiglia di Elagabalo e lui stesso era fervente adoratore . Nel rovescio si nota la pietra trasportata da una quadriga e la legenda intorno : Sanct Deo Soli , in esergo Elagabal , che significa : santamente , religiosamente al Dio Sole , in esergo : Elagabal L’ importanza storica delle monete romane risiede specialmente nelle iconografie dei rovesci , nei quali , oltre alle ricorrenti divinita’ , personificazioni varie , templi , monumenti , ecc. , rappresentate , vengono spesso tramandati anche fatti , episodi e legende che cristallizzano e documentano momenti della vita dell’ Impero . Una volta giunta a Roma , la pietra venne sistemata in un sontuoso tempio detto Elagabalium che si trovava sul pendio orientale del Palatino allo scopo di ospitare El-Gabal , che rappresentava il dio solare di Emesa . Le reliquie più antiche e sacre della Religione romana furono trasferite dai rispettivi templi , all'Elagabalium : la Magna Mater , il fuoco di Vesta , gli Ancilia dei Salii e il Palladio , in modo che nessun altro Dio , fuori di El-Gabal , venisse adorato . Alla morte di Eliogabalo nel 222 , El-Gabal venne inviato nuovamente ad Emesa , mentre gli antichi simulacri e Dei romani tornarono ai loro rispettivi Templi . Questa la descrizione del RIC : Obv. ANTONINVS PIVS FEL AVG, laureate, draped and cuirassed bust right. Rev. SANCT (D)EO SOLI ELAGABAL, Slow quadriga right bearing the conical stone of Elagabalus of Emesa, ornamented with eagle and shaded by four parasols.. Zecca di Antiochia oppure di Roma in quanto la stessa moneta , ma in oro , e' stata emessa dalla zecca di Roma , RIC 143 Questo il passo di Erodiano : < STORIA DELL’IMPERO ROMANO DOPO MARCO AURELIO > DI : ERODIANO data di nascita e morte incerta , scrittore della fine degli ultimi decenni del 2°secolo d.C. e primi decenni del 3° secolo d.C. LIBRO QUINTO , VERSO 4 E SUCCESSIVI DEDICATI A BASSIANO , IMPERATORE ROMANO, MEGLIO CONOSCIUTO COME ELAGABALO : “…….A QUESTO ( IL DIO SOLE A CUI ERA DEDICATO UN TEMPIO AD EMESA CITTA’ DELLA FENICIA ATTUALE LIBANO –SIRIA ) E’ CONSACRATO UN TEMPIO GRANDIOSO ADORNO IN ABBONDANZA DI ORO , ARGENTO E SVARIATE PIETRE PREZIOSE ; IL DIO E’ ONORATO NON SOLO DAGLI INDIGENI , MA ANCHE DA TUTTI I SATRAPI E I RE BARBARI DEI PAESI CIRCOSTANTI , I QUALI FANNO A GARA NELL’ INVIARE OGNI ANNO RICCHISSIMI DONI VOTIVI . MA NON C’E’ ALCUNA STATUA LAVORATA DA MANO D’UOMO , CHE RIPRODUCA , COM’E’ USO PRESSO I GRECI E I ROMANI , L’ IMMAGINE DEL DIO ; VI SI CONSERVA INVECE UNA GRANDE PIETRA , ARROTONDATA INFERIORMENTE , APPUNTITA IN ALTO : IN COMPLESSO HA FORMA CONICA , E LA SUPERFICIE E’ NERA . LA TRADIZIONE AFFERMA CHE ESSA E’ STATA INVIATA DAL CIELO ; VI SI NOTANO PICCOLE SPORGENZE E CAVITA’ E GLI INDIGENI , POICHE’ COSI’ VOGLIONO VEDERE , CREDONO CHE , PUR NON ESSENDO OPERA DI ARTE UMANA , SIA L’IMMAGINE DEL SOLE……” La moneta da me postata e classificata da Eliodoro , sotto la moneta illustrata e descritta dal RIC
    2 punti
  8. e per Venezia ecco la discussione sul "leone" http://www.lamoneta.it/topic/120519-il-leone-di-venezia/page-4. Buona serata.
    2 punti
  9. Il lungo regno di Carlo II vide intrecciarsi una serie di tematiche di rilievo fra cui la fine di una situazione monetaria precaria, l'introduzione definitiva del bilanciere e non ultimo il fatto del calo del fino contenuto nelle monete d'argento lungo tutto il corso del suo regno (questo carlino verrà sopravalutato in seguito). Infatti la sua produzione monetaria si articola in varie serie, tutte stilisticamente molto belle, ma fra di esse, quella di cui fa parte il carlino in questione, è indubbiamente molto evocativa (e ci sono recenti studi sui coni che assegnerebbero tali opere a Giovanni Hamerani). Il carlino riporta al rovescio la legenda: MAIESTATE SECURUS, ovvero "tranquillo nella maestà". Il leone è accovacciato vicino ai simboli della regalità: lo scettro e la corona. Non è una moneta rara, ma spesse volte non esente da difetti (schiacciature, graffi di conio). Riguardo la conservazione direi che è una moneta gradevole ed apprezzabile.
    2 punti
  10. Quello che riesco a leggere io è questo: al dritto (quello con cristo che risorge) +VULNERA.AUIUQVE.DEI.CALIX.XPO.PASIO?NEI+IN.RI.O? nel rovescio: IHS+ KINVEL+ TECAGRAMATON+ XPS+ VINCIT+ XPS+ REGNA+ XPS+ IMPERAT+?????+SIERGOME.QVERITIS. Forse fa riferimento al santo Graal :D Sembra che le tre esaltazioni del potere di Cristo XPS+ VINCIT+ XPS+ REGNA+ XPS+ IMPERAT fossero il motto dei cavalieri dell'ordine teutonico, comunque usato anche in seguito sulle monete di Carlo VIII di Francia ecc...... La parola TECAGRAMATON potrebbe fare riferimento al Tetragrammaton "The Tetragrammaton is the ancient Israelitish name for God. According to actual count, it occurs 5,410 times in the Bible, being divided among the books as follows: Genesis 153 times, Exodus 364, Leviticus 285, Numbers 387, Deuteronomy 230 (total in Torah 1,419); Joshua 170, Judges 158, Samuel 423, Kings 467, Isaiah 367, Jeremiah 555, Ezekiel 211, Minor Prophets 345 (total in Prophets 2,696); Psalms 645, Proverbs 87, Job 31, Ruth 16, Lamentations 32, Daniel 7, Ezra-Nehemiah 31, Chronicles 446 (total in Hagiographa 1,295)" Non credo di aver fugato alcun dubbio, però magari qualche luminare potrebbe aiutarci :good: Io sono molto curioso di sapere di cosa si tratta!
    2 punti
  11. Penso che, a prescindere dal discorso numismatico, stai leggendo un magnifico libro scritto da un grande storico, che ha un'eccezionale capacità didattica nell'esporre un argomento, anche molto difficile, facendolo apparire semplice, chiaro e, soprattutto, sempre molto attuale. Anche perché quel tema è davvero molto attuale, così come molto attuale è il ripetersi degli stessi errori che poi condussero ad Adrianopoli. Andando sul tuo quesito storico-numismatico, hai aperto un tema di enorme portata sul quale è ormai da decenni, se non da secoli, che i numismatici discutono senza mai giungere a conclusioni certe e definitive. Lo stesso concetto di "moneta imitativa" è estremamente ricco di sfacettature diverse. Perseguita o tollerata? Falsificazione o monetazione di emergenza? Inoltre la monetazione imitativa di fatto si estende durante tutta la storia della monetazione greco-romana e poi medioevale, rinascimentale, barroca, sino a giungere ai tempi moderni: in un certo senso anche la produzione del tallero di Maria Teresa da parte della zecca di Roma o di Londra rientrano nell'ambito di una monetazione imitativa. E che dire delle contraffazioni debitamente autorizzate dei fiorini toscani o degli zecchini veneti?
    2 punti
  12. perdonami @@sdottore per l'ot all'argomento di questo post ma se metti la @ prima del rango degli utenti che ti rispondono non riuscirai mai ad attirare la loro attenzione, per taggarli devi metterla davanti al loro nik ufficiale come @@petronius arbiter , @@Tiberius , @@nando12 e tanti altri che ti hanno risposto (sia petronius che tiberius sono duchi per es.) saluti e scusa ancora la puntualizzazione
    2 punti
  13. Rispondo all'appello di @@skubydu che al solito posta argomenti sempre molto interessanti! Grazie alle buone foto e a diverse angolazioni di @@Brennos2 è possibile in effetti fare qualche considerazione. Da queste foto si denotano zone dove la spessa patina si è fratturata e alcune porzioni sono andate perse (vedi frecce gialle e sul naso) e zone di cuprite rossa perfettamente liscia. Queste zone di cuprite rossa lisce però contrastano tantissimo con le zone di patina verde cresciute qua e la su tutta la moneta. Un intervento di restauro meccanico difficilmente riesce ad interessare una piccola porzione senza intaccare anche le incrostazioni circostanti e questo è un punto anomalo. Nella seconda foto invece vorrei mettere in risalto le macchioline bianche che si intravedono sulla guancia in corrispondenza della vasta zona liscia di cuprite, e poi ancora sul naso, sempre in corrispondenza della cuprite. Le cresciute bianche su zone di cuprite rossa sono presenti in monete con forti concentrazioni di stagno o piombo. Questo metallo, avendo temperatura di fusione più bassa, tende a "galleggiare" sul rame in fase di fusione e per questo, vaste zone in superficie possono talvolta creare strati bianchi (simili al calcare) su strati rossi di cuprite. L'effetto maculato che vediamo qui però non ricordo di averlo mai visto su monete restaurate da questi depositi a strati e soprattutto, trattandosi di multistrati, non comprendo questa perfetta omogeneità della patina rossa maculata di bianco. Le foto del bordo sono interessanti perchè mostrano quanto siano lisci i piani del modellato (dunque le zone interessate dai coni) rispetto al bordo. addirittura dalla foto a colori vediamo che lo strato colpito dal conio tende ad emergere rispetto alla patina (come se il piano si fosse espanso verso l'esterno del bordo). Nella stessa foto elaborata invece vediamo uno strano effetto a onda assunto dal metallo in fase di coniazione che si aggiunge alle fratture ben visibili su tutto il bordo. aggiungo infine la foto di una delle altre monete in esame. Anche qui notiamo piani liscissimi (vedi sotto la guancia destra) contrapposti a numerose crepe del tondello. Queste crepe, nonostante la spessa patina, sembrano troppo un po troppo evidenti per esse vecchie di qualche migliaio di anni.
    2 punti
  14. Sto iniziando a redigere le schede proprio di questa sezione del catalogo - Medaglie Italiane - Devozionali -: in raccolta ho due esemplari molto simili alla Tua @@maxmoney68 Concordo con quanto affermato da @@francesco77 queste tipologie in particolare e le devozionali in generale sono un po trascurate e quindi si trovano facilmente pregevoli e belle medaglie a costi ridottissimi. Il testo di riferimento - uscito da qualche anno - è il Martini collezione TAM che trovi descritto per esteso nella bibliografia citata in Catalogo al seguente link: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-ME7
    2 punti
  15. altra variante nel collo per il tipo data senza punto.
    2 punti
  16. Buona sera a tutti. :hi: Vi segnalo che sabato 9 maggio 2015 la Dott.ssa Monica Baldassarri (Monbalda sul Forum) sarà ospite dell'Associazione Numismatici della Sardegna e terrà una lezione/conversazione sul tema dei ritrovamenti monetali medievali avvenuti in Sardegna. L'incontro si svolgerà presso la bucolica cornice dell'Agriturismo "Sa Mitza 'e s'Orcu" di Domusdemaria (CA) e sarà preceduto da un pranzo a base di prodotti tipici (costo 20 euro a persona). Chi fosse interessato a partecipare o anche solo ad avere ulteriori informazioni può contattarmi via MP o al 347 2523121. Riporto qui sotto la "locandina" che presenta l'argomento. Cordiali saluti. Michele
    1 punto
  17. http://www.deamoneta.com/auctions/view/291/3503 Salve, ho di recente acquistato questo bronzetto imitativo all'ultima asta Tintinna. Come si puo' dedurre dal link, la spesa e' stata irrisoria. In ogni caso, non vorrei puntualizzare il valore numismatico della moneta, che e' indiscutibilmente limitato, ma focalizzare l'attenzione sui movimenti migratori lungo il limes romano, di cui, immagino il pezzo in questione sia una testimonianza materiale. Attualmente sto leggendo un libro molto interessante in merito all'argomento scritto da Alessandro Barbero ed intitolato:"Barbari, immigrati, profughi, deportati dell'impero romano". Dall'opera si evince distintamente l'esistenza di una civiltà di confine contigua al fiume Reno e nella quale suppongo potessero circolare questo genere di monete.. Cosa ne pensate al riguardo?
    1 punto
  18. RIC VII Eraclea 111 c'è anche con Delta su RIC - data R3....
    1 punto
  19. Scusate ragazzi! La fretta mi ha fatto scrivere qSPL ma intendevo dire qFDC...
    1 punto
  20. @@darkness19 esattamente è falsa .
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  21. Premesso che porto gli occhiali e quindi forse non ci vedo bene, (detto senza ironia purtroppo) a me sembra decisamente meglio di bb. - piume del tronco e delle zampe ben definite, unghie ben definite e legacci del fascio ben definiti. Perche' solo bb? Io gli darei spl solo per come e' appoggiata sul panno rosso, bravo max cosi' si trattano le monete. Ciao
    1 punto
  22. Aggiungerei per la "statistica" anche questa discussione, che potrebbe interessare in questa: ( nella fattispecie il post nr 6) http://www.lamoneta.it/topic/137334-artemide-aste-xliii/ saluti TIBERIVS
    1 punto
  23. Nel Regno come nella monetazione moderna ci si diverte cosi' . Piu' esemplari vengono postati piu' c 'e' la possibilita' di esercitarsi nel valutare il grado di conservazione . Preferisco personalmente correre il rischio di vedere postate monete anche da utenti - pavoni che il nulla di certe sezioni dove ci si limita a inserire immagini tratta da cataloghi. Se questa sezione dedicata alla bibliografia numismatica non e' utile , basta non leggerla , modalita' che utilizzo per molte discussioni presenti nel forum
    1 punto
  24. Errore corretto ! TRIVERO RIVERA Alberto Catalogo dei Trachy di mistura dei Comneni-Angelidi 1081-1203 Editrice Diana 2014 In queste copertine ti sei perso un genitore :rofl: Colpa sicuramente degli editori http://www.lamoneta.it/topic/355-elenco-libri/?p=1350887 http://www.lamoneta.it/topic/355-elenco-libri/?p=923095
    1 punto
  25. Ciao Acraf forse erroneamente hai scritto che si tratta di un tondello originale in realtà credo che non lo sia ma che si sia usato un tondello di una litra di Siracusa e questo potrebbe spiegare i 29 gr. del peso,per la seconda considerazione di Centurione la rispetto e ne prendo atto ma rimango sempre della mia opinione e credo che solo un esame visivo può chiarire il dubbio tenendo bene in considerazione che in questo caso il tondello e' riconducibile alla monetazione di Himera e quindi nel caso in cui la moneta sia falsa ci si può trovare di fronte ad una fusione ripatinata. Saluti Babelone
    1 punto
  26. Mi prenoto per il pranzo di sabato. Arka
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  27. Adesso è conpleto forse con calma aggiungero' dei piedini ,dipende da dove trovera' posto.
    1 punto
  28. Non conosco la storia in quanto ignorante di questa zecca. Però posso dire che questa moneta ha una peculiarità da non sottovalutare per la tipologia, non ha le solite striature di conio che solitamente deturpano il viso del reggente. Credo che @@aleale possa darci notizie sulla moneta in oggetto.
    1 punto
  29. Souvenir di seta non stampata ma microtessuta e ricamata dal formato cm. 24,5x12,5
    1 punto
  30. Ti capisco, @@Artax. A me andò meglio, ma mi costò caro di avvocato.
    1 punto
  31. Posso confermarvi (grazie ad un file speditomi dalla zecca) che la versione FDC sarà in coincard come è sempre avvenuto per le altre emissioni. Non ha senso vendere vendere una moneta FDC sfusa a 12 euro che poi sarebbe lo stesso prezzo delle precedenti in coincard
    1 punto
  32. Ti ringrazio @@giancarlone per la risposta e per il tempo che hai speso per me (ti lascio un altro mi piace). Vuol dire che la mia ricerca continua. Intanto grazie anche per l'info sulla ditta Eliseo, altra esponente dell'arte dell'acciaio traforato che tanto lustro ha dato alla mia città. Giusto per curiosità, ecco alcuni oggetti realizzati da Giuseppe Eliseo proprio in quel periodo (e chissà che non furono tra quelli esposti a Milano nel 1881). Tutto acciaio lavorato a mano secondo un'antica e complessa tradizione artigianale, rifinito e decorato con pazienza e perizia... Grazie ancora Vittorio
    1 punto
  33. Molto bene, numero uno di Zio Paperone, ma...il dime di 1912, e Rose! ( #1327 a http://www.lamoneta.it/topic/127762-monete-contemporanee-estere-dal-1800-a-oggi/page-54 ) :D v.
    1 punto
  34. @@Umberto Moruzzi le due foto da me prese sono le prime che ho trovato sul web FDC per fare da modelli di confronto, non ho alcun trascorso con lei Sig. Moruzzi e la conosco solo di nome. ho espresso un dubbio , che peraltro non era parte centrale del mio intervento , chiedo scusa se ho offeso o irritato qualcuno. mi fa piacere che comunque a questa considerazione mi sia stata data risposta addirittura dal diretto interessato!. Verrei con piacere a vedere le sue monete, ma credo di non averne attualmente l'occasione.
    1 punto
  35. Lo scorso mese per un'esemplare in qFDC con evidenti segni del riconio mi hanno chiesto 100€ tondi tondi! Ho desistito ma era veramente bellissimo.
    1 punto
  36. Ho controllato, confermo che l'ovale è presente sui 5 franchi di tutte le zecche francesi oltre che Torino, Utrecht, Genova da verificare - per il tipo testa laureata cioè quando è cambiata la ghiera di contenimento, con la sola eccezione del 5 franchi testa nuda 1807 Parigi (non anno 14 come precedentemente ho scritto). Presumo quindi che sia, ovale, da imputarsi alla nuova tecnologia. Mi viene un dubbio da verificare sia sulle frazioni o spezzati, sia sulle 5 lire di Napoli e del Regno d'Italia.
    1 punto
  37. Fatti fare perizia fotografica, ma lasciala libera.
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  38. È una delle fragilità di questa bellissima tipologia di 20 centesimi che secondo me la rende più pregiata soprattutto quando si trovano monete di alta conservazione :)
    1 punto
  39. @@Alex-Vee @@andme molto belli, quel seppur minimo accento più rosso del normale, nell'oro, li rende veramente particolari. Accade anche in altre monete d'oro, anche nelle gold sovereigns ad esempio, ma gli Umberto I "oro rosso" sono una cosa a parte!
    1 punto
  40. @@MattiR5, ho visto scudi di umberto del 79 in condizioni peggiori andar via a 30/35 euro. per cui deduco che il tuo possa avere un attuale valore di mercato di circa 40/45 euro. saluti
    1 punto
  41. Buon lavoro Alex! Ascolteremo nel caso il tuo resoconto :)
    1 punto
  42. Credo che ci manchino i numeri per "pesare"...e , come collezionisti, anche un po' di visione d'insieme......
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  43. Non conosco questa medaglia,posso solo dirti che la figura del D/ E' Cristo Redentore che risorge dal sepolcro,e tiene il vessillo con la mano sx! Ciao Borgho.
    1 punto
  44. Su quanto è scritto in merito di all'ovale ho più di un dubbio. In primo luogo varia completamente il titolo, il peso ed il diametro tra una piastra ed un 5 Franchi. Che la zecca di Napoli si facesse preparare dei tondelli a Parigi, e se li facesse trasferire a Napoli, francamente senza chiara documentazione in merito, avanzo più di un dubbio. La zecca di Napoli era perfettamente in grado di provvedere al proprio sostentamento, le quantità prodotte non erano certo tali da mettere in crisi la produzione partenopea. Non solo il trasporto d'argento via terra richiede un apparato di sicurezza tutt'altro che trascurabile, e via mare non di meno. Perché farlo ? Ben vero che è appena stata firmato il trattato di Parigi, ma è un momento di calma apparente. L'Europa si sta riassestando e il rischio di trasporti di ingenti valori extra stato è rilevante. Non mi pare affatto che si limiti alla sola zecca di Parigi ed al biennio 1811-1812. Fortunatamente, per me, ho in archivio numerose fotografie di bordi di altre zecche francesi del periodo Napoleonico cui confrontare la veridicità o meno di quanto asserito. Ricordo degli AN 14 con questa peculiarità, ma potrei sbagliarmi, gli anni passano per tutti. Credo, al contrario, che sia da studiare l'utilizzo di macchinari identici a quelli francesi e che come tali producono, in giunzione alla virola pari ovale. Nel corso degli anni ho raccolto più di una variante delle piastre dal 1816 al 1818, con un po' di calma le posto .
    1 punto
  45. In particolare ce n'è uno che si diverte a mettere la sua iniziale. Si chiama Kogl..nazzo ! Se lo beccassi la K gliela inciderei in fronte (e sono buono !!!)
    1 punto
  46. Sì, il posto non si presta ad eventi culturali, troppo dispersivo e disordinato, anche se basterebbero una saletta (o uno spazio a parte) e quattro sedie per un piccolo evento culturale, senza scomodare relatori prestigiosi per attirare gente. Chi di noi del forum pubblica i suoi lavori sulle riveste del settore e ne parla ai convegni organizzati dai circoli locali magari avrebbe piacere di discuterne con altri appassionati con cui è in contatto tramite la moneta. Non credo che questo toglierebbe spazio ai commercianti. E poi nei corridoi e intorno ai banchi c'è una tale ressa che i partecipanti magari troverebbero defatigante dedicare un'oretta anche ad un approfondimento o a una discussione. Personalmente, un paio d'anni fa avevo brevemente presentato, al "pranzo sociale" del sabato alla Grotta Azzurra, il mio thriller numismatico fresco di stampa. Mi ero sgolato per farmi sentire anche all'estremità della tavolata, ma per quanto mi riguarda ne era valsa la pena, anche per le amicizie e le conoscenze che ho avuto modo di fare.
    1 punto
  47. Le norme assurde o irrealistiche generano nella pratica la loro stessa elusione delegittimando purtroppo la norma stessa Dico purtroppo perche' una normativa equa e soprattutto semplice , come e' in vigore in Paesi piu' efficienti e come e' nel " diritto del Cittadino" di averne, e' in pratica molto piu' forte e quindi piu' difficilmente eludibile. In questo spasimo ( non saprei come altro definirlo) del legislatore italiano di estendere divieti o imporre restrizioni nell'accezione piu' estesa possibile dei termini si produce il suo esatto contrario : norme nella pratica disattese o , peggio, inefficaci come testimonia il giro dei commerci mondiali che semplicemente ignora l 'Italia e la normativa che tenta invano di imporre
    1 punto
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