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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/30/15 in Risposte

  1. Quattrino di Mantova per Francesco II Gonzaga, con Virgilio e il crogiuolo. http://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-FR2/3 guarda anche le varianti presenti nella pagina del collegamento che te ne pare? ciao Mario
    4 punti
  2. @@vandalo85 Come dicono a Roma: "essi bravo, lassa perde, li stai a fa imbruttì, questi te massacrano !" Traduco: "per evitare spiacevolezze, mi asterrei da ulteriori commenti". Anche voi ... Abbiate pietà. P.S. Io con il regno uso il mascara, Vittorio Emanuele III sembra un po' fru fru con quelle ciglia lunghe e nere, però la patina ne risente positivamente. Polemarco
    4 punti
  3. Risulta già difficilissimo farlo per una parte del IX tomo, figuriamoci se stenderlo! Poi è il IX tomo che mi sembra mostrare molte criticità, non gli altri tomi. Il X, poi, che costituisce il mio pane di ogni giorno, lo trovo magnifico sotto ogni aspetto. Poi ci sono anche alcuni punti specifici sui quali discutere (p.e. i nummi di Avito o l'attribuzione a Roma di alcuni nummi battuti in nome di Valentiniano III), ma sono dettagli che nulla tolgono alla validità, e direi anche sostanziale attualità, del X tomo del RIC. Comprendo che non è facile impegnarsi in un progetto così ampio come quello proposto. Molto meglio è non prendere nessun impegno, piuttosto che dire "ci sto!" e poi essere latitanti. Per ora ho deciso di sospendere il tutto. Ho potuto toccar con mano, ed è ciò che m'interessava comprovare, che con una diversa definizione dei periodi, meno storico-biografica e più monetaria, quello che pareva molto intricato diventa, invece, semplice e lineare. Dunque ho preso la strada giusta. Ora riprendo altri impegni che avevo momentaneamente accantonato (gli amici del Gruppo di Studio sento che stanno dicendo: "era ora!"), accantonando invece questo progetto. Ma accantonare non vuol dire rinunciare. :)
    2 punti
  4. 2 punti
  5. @@Poemenius AHAHAHAH!!! Ma no dai è una domanda che non genera tensioni questa! ;) @@Nikko grazie! Per cui le mediorientali hanno una patina, in senso stretto, nera ricoperta da uno "strato" sabbioso..mentre le altre hanno una patina misto-sabbia vera e propria..grazie del chiarimento! @@vandalo85 no no, non mi sogno di toccarla sia perché farei un disastro, sia perché come dicevo mi piace questo effetto sabbia, l'ho presa proprio per quello! :) Grazie a tutti!!
    2 punti
  6. probabilmente hai ragione, ma ti chiedo cortesemente di argomentare in modo più ampio, così da potermi guidare verso le tue posizioni, altrimenti sembrano un po' buttate li, mentre invece sono certo che hai basi che ti hanno portato a queste conclusioni, che non si limitano al solo peso, oppure al "è così e basta" aiutaci a capire le tue posizioni argomentando un po' di più, per aiutare chi sa meno, a sapere di più un forum serve a questo... io ho sempre sete di imparare di più
    2 punti
  7. Non male, belli soprattutto i rilievi del rovescio. E' sacrosanto che le GLORIA EXERCITVS sono assai comuni, ma quelle di Heraclea non sono semplicissime da trovare in bella conservazione. Il prezzo pagato è più che buono... in collezione ne ho un esemplare in alaoga conservazione e mi pare di averlo pagato una quindicina di euro ;)
    2 punti
  8. Un passo di Erodiano in cui descrive la cerimonia di arrivo a Roma di El Gabal : « .......Un tiro a sei cavalli ( quattro rappresentatati nella moneta ) trasportava la divinità , cavalli enormi e di un bianco immacolato , con dispendiosi finimenti in oro e ricchi ornamenti . Nessuno teneva le redini , e nessuno era a bordo della biga ; il veicolo era scortato come se il dio stesso fosse l'auriga . Eliogabalo camminava all'indietro davanti alla biga , rivolto verso il dio e reggendo le redini dei cavalli . Compiva tutto il viaggio in questo modo inverso , guardando in faccia il suo dio ....... »
    2 punti
  9. Ma abbiamo anche il doppio soldo- GIOVANNI CORNER II 1709-1722 GAZZETTA DA 24 BAGATTINI O DOPPIO SOLDO, CON PRAESID NOSTRUM (PROGETTO).MI GR. 2,37 DR. LEONE, ALATO E NIMBATO, COL CAPO CINTO DA CORONA E CORNO DUCALE, SEDUTO IN MAESTÀ; ESERGO 24. RV. LA BEATA VERGINE CON IL BAMBINO IN BRACCIO, SEDUTA DI FRONTE, POSA I PIEDI SULLA MEZZA LUNA FRA LE NUBI. PAOLUCCI 37
    2 punti
  10. Per rimanere in tema- GIOVANNI CORNER 1709-1722 SOLDO CON LA BEATA VERGINE PROVA 4^VARIETA' 1.29 g PAOL.38 MONT.1247
    2 punti
  11. Buona serata Arrivato, grazie a eBay tedesco, il tipo nr. 10 Riporto quindi l'elenco aggiornato: 2 3 4 5 6 7 8 10 11 12 13 14 15 16 19 22 24 29 30 31 32 33 all'appello mancano il 1 - 17 - 18 - 20 - 21 - 23 - 25 - 26 - 27 - 28! saluti luciano
    2 punti
  12. Ma la moneta della foto è quella di Taniri o quella dell'Ars Classica?
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  13. Escher e' la possibile soluzione Mai sfidare Ant sul piano tecnico , c'e' qualche possibilità' solo su quello umanistico ( perche' ammette piu' soluzioni :)) Ho tutte le prime edizioni di Borges ( quelle italiane) sono libri bellissimi anche esteticamente - di collane che non esistono piu'... compre El Congreso del Mundo di FMR Ebbi la fortuna di potergli stringere le mani quando da studente liceale partecipai alla consegna del premio Balzan al grandissimo scrittore argentino Lo ricordo come se fosse oggi: gia' quasi completamente cieco da tempo , il suo bastone ricurvo dal quale non si separava mai, i suoi aniti di un'eleganza fine ma di altra epoca , i suoi capelli lisci, radi, argentati , la sua fedele accompagnatrice ( chi poteva essere? Maria Kodama ? Silvina Ocampo ?) la serenita ' senza tempo che emanava la sua persona Ho mancato tanti personaggi cui avrei voluto stringere la mano, conoscere almeno verbalmente ( Athos Moretti, Carlo Cipolla, Giuseppe Tucci , Dino Buzzati, Bruce Chatwin, Fosco Maraini... ) per alcuni ero davvero troppo giovani, per altri in quel momento lontano Con Borges ho davvero avuto fortuna e ne sono felice...
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  14. grazie amico mio; si, un po' di grossi moduli in argento sono sempre belli da avere e ammirare! c'è l'imbarazzo della scelta.
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  15. Non so quanto c'azzecchi con storia e archeologia..
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  16. ______________ 1913 Impero Russo Nicola II° (1868-1918) 3 Kopeks - Rame
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  17. cosa hai fatto? :) sul tema patine potresti aver aperto un caso internazionale :rofl: chiamo i mediatori dell'ONU :blum:
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  18. Il tempo di Bologna si avvicina a grandi passi e se ne parla ancora poco. Mi auguro che nonostante le defiance della struttura, la nuova location (si entra dallo stesso ingresso?) sia adeguata ed ospitale. :)
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  19. Suberato? E dove vedi i segni del denario suberato? E' sottopeso perché piccolo, che sia stato tosato in antichità oppure di modulo stretto...
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  20. @@EnricoooVIII Bella foto, la moneta qMB forse anche di meno, non si vede la mano e tanti altri particolari oramai scomparsi, moneta comunissima, reperibile sicuramente in condizioni migliori senza spendere tanto, onestamente una moneta così ( collezionassi Repubblica) non la metterei in collezione. saluti TIBERIVS
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  21. Secondo me è un minuto di Raffaele Adorno http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEV20/6 con sigla I rosetta Saluti carissimi
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  22. Ciao, la moneta secondo un mio parere è un BB+ al dr/ e un BB al rovescio. In questi due articoli trovi molti approfondimenti storico/numismatici sulla monetazione di questo Sovrano. Buona lettura. http://www.ilportaledelsud.org/monete_carlo_II.htm
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  23. Ora l'ho vista meglio, secondo me è la base della croce corta di un quartaro genovese col grifo che è stato sovracconiato con il castello bonifacino ....
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  24. Salve, Jagd, e grazie, Dizzeta per l'interesse che abbiate per queste monete. Posto un 'altro scan della prima, per mostrare meglio la piccola croce all'interno del'castello; A presto;
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  25. Purtroppo non e' in vendita nei negozi e su internet . Per il momento e' solo disponibile iscrivendosi alla N.I.A. , cosa possibile presso il banco del Dott. Montenegro a Verona
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  26. Vittorio Emanuele III appare piuttosto fru fru anche senza il mascara! :rofl:
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  27. vi possono essere più interpretazioni : o la ricorrenza della morte oppure , una palese ostilità verso la neonata repubblica e quindi , opera di un fervente nostalgico . Rappresenta comunque un momento storico , in cui molti hanno creduto e , la prova più tangibile è appunto l'artefatto qui presentato . Un saluto .
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  28. L'ho aspettata per più di un mese... Non vedevo l'ora di averla fra le mani...
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  29. Ultimo tentativo che faccio per tentare di guadagnare qualcuno al progetto di riscrivere buona parte del RIC IX. Vi avevo detto che, secondo me, se invece di ragionare per periodi connessi alle nomine imperiali, come ha fatto Pearce, si ragiona in periori tra una riforma monetaria e l'altra, tutto diventa molto più semplice e lineare. Ho provato a riscrivere tutti i nummi riportati da Pearce che corrispondono al periodo compreso tra la continuità con la monetazione di Gioviano, ovvero l'avvento di Valentiniano I e di Valente, e la riforma monetaria di Graziano, quella del 378. Ne viene fuori che: 1) una situazione che sembrava molto articolata e complessa, in effetti è piuttosto semplice e lineare 2) la successione delle emissioni probablmente spesso non è quella riportata da Pearce 3) ci sono delle interruzioni nelle emissioni dei tipi che vanno analizzate per capire se sono tali o semplicemente quando si compilò il RIX IX mancavano esempi 4) determinate tipologie sembrano non essere state emesse da alcune zecche: idem c.s. Se neppure questo quadro v'invoglia o vi convince che abbiamo la capacità di riscrivere buona parte di quel volume del RIC, purché se ne abbia voglia, allora proprio ci rinuncio definitivamente... :( :( :( Sul IX tomo tutte queste tipologie, che qui stanno in una paginetta, occupano un centinaio di pagine!
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  30. Si e no. Dato che le monete vendute da noi, come da qualunque altro professionista( o almeno così dovrebbe essere a termini di legge) trovano una loro protocollazione sul registro di P.S. dei beni antichi, in cui è scritta la loro provenienza pregressa, il certificato di cui sopra ( e quelli analoghi) oltre a certificare l'autenticità, sono, a tutti gli effetti legali, certificati di lecita provenienza nelle mani del commerciante e da lui a quelle dell'acquirente. Se poi la PG avessero bisogno di dati più indietro nel tempo, li potranno chiedere al nominativo scritto, in qualità di cedente, nel registro sopracitato e così indietro fino a che sarà loro necessario. IL commerciante, e noi lo facciamo di solito, può chiedere al cedente di dimostrare, tramite l'esibizione di fatture o prove di acquisto pregresse, la provenienza del bene, ma, legalmente, non si può obbligare il cedente stesso ad esibirle, a causa delle norme sulla privacy. Quindi le dichiarazioni del cedente sono delle autocertificazioni. Normalmente, però, i cedenti con la coscienza tranquilla, non hanno grandi problemi ad esibire le fatture o altri documenti di acquisto ( magari nascondendo gli importi pagati all'epoca). Se qualcuno fa difficoltà immotivate, di solito, si soprassiede dall'acquisto per precauzione per noi e per gli acquirenti futuri. Quindi, la differenza tra il certificato come sopra descritto e una pagina di ebay o altro sito web è sostanziale, ed è racchiusa in quel numero di protocollo e registrazione nel registro di PS che identifica , insieme alla fotografia( che è imprescindibile per legge) quella specifica moneta oggetto della transazione.
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  31. La quinta: rame,0g.65;13,5mm.
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  32. Saluti a voi, amici corsi e italiani. Vengo una volta di più su questa rubrica per sottoporre a la vostra perizia qualche monetine di Bonifacio. Sopratutto la prima, all'intero di castello corso genoveso. Grazie mille per i vostre risposte. Metallo= Rame. Diametro=mm.13. Peso=g.0,33.
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  33. Un tetradramma ‘firmato’ che ho in collezione è questo esemplare di Tolomeo I Sotere proveniente dall’asta Varesi n. 48. Re Tolemaici d’Egitto. Tolomeo I Sotere. 305-282 a. C. Tetradramma (15,6 g, 28 mm). Diritto firmato dall’artista D (delta maiuscola). Zecca di Alessandria. Coniato in nome di Alessandro III di Macedonia, circa 305 a. C. Testa con diadema di Alessandro a destra, con copricapo in pelle d’elefante; piccola delta maiuscola a destra dell’orecchio d’elefante / Atena Akedimos che avanza a destra, brandendo una lancia e tenendo uno scudo; elmo, monogramma e aquila sul fulmine a destra. Svoronos 169; Jenkins, Early, gruppo a; SNG Copenhagen 19. Questo è il cartellino della moneta. Mentre scrivo è ancora in corso l’asta Varesi 66. Nella sessione mattutina mi sono aggiudicato due tetradrammi che descriverò in seguito. apollonia
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  34. SOCIETA' OPERAIA DI PINEROLO Lamierino argentato
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  35. queste le due medaglie simili
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  36. Medaglia di committenza privata degli anni '20 del XX secolo in metallo bianco, purtroppo le medaglie per la prima comunione, a meno che non siano di buon livello artistico, hanno una quotazione commerciale molto modesta.
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  37. Buona giornata "Piatto ricco" il P.N. di questo mese ... ed io mi ci sono "ficcato", anche se in ritardo. Complimenti ad Adolfo e Mario e Andrea; tutti pezzi molto interessanti, anche per chi non segue quelle monetazioni; soprattutto gli scritti sui provisini e sesini, monete di popolo e come tali portatrici di quel fascino che intriga e che io chiamo del "letto sfatto" :blum: curiosa la storia della monetina "Pill"; bella lettura. Complimenti anche a Vigna-Chimienti-Cassanelli, mi piace sempre leggere le corrispondenze dell'epoca. Bravi luciano
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  38. Tutto vero... questa è la mia valutazione. Il parere/quotazione in termini di soldini te la daranno altri più ferrati in materia :good:
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  39. Inesorabile espansione mi sembra una visione un po' ottimistica, e poi così si finisce con l'esagerare nel mettere in croce il povero Giovanni Maria; oggettivamente Gian Galeazzo non aveva la minima possibilità di diventare Re d'Italia, avendo contro il papa e le vere grandi potenze economico-commerciali del 'Regnum', Venezia, Firenze e Genova, quelle che potevano contare sui capitali dei traffici fra Nord-ovest e Sud-Est del mondo, traffici che dominavano. Una certa condiscendenza da parte della importantissima storiografia tedesca (grazie all'origine feudal-imperiale del dominio visconteo, visto in contrapposizione con la discendenza dalle odiatissime istituzioni comunali di altre signorie), non toglie il fatto che Gian Galeazzo 'non' era andato moltissimo oltre quello che quasi settantani prima avevano già raggiunto gli Scaligeri di Verona con il semisconosciuto Mastino II (anche lui voleva farsi re, secondo le cronache): Genova era già persa prima di Gian Galeazzo; in Veneto, dove era stato accolto benignamente da Venezia come castigamatti delle aggressive signorie dell'entroterra, non appena si era affacciato alle lagune occupando Padova era stato sloggiato dalla città dopo due anni; in Toscana neppure lontanamente era in grado di minacciare veramente Firenze; e non parliamo dei domini della chiesa. Del resto quando un secolo dopo una delle tre grandi potenze comunali, Venezia, che era la meglio strutturata politicamente, si trovò veramente nelle condizioni di creare un vasto stato nel Nord Italia, oltrettutto organizzato in forme repubblicane così vicine al sentire dei ceti dirigenti di queste regioni, sappiamo cosa riuscì a mettere in campo il papato, per riuscire ad impedirlo: l'Impero, Il Regno di Francia con Milano, il Regno di Spagna con il regno di Sicilia, Ferrara, Firenze, Urbino, il Regno d'Inghilterra, quelli di Scozia e d'Ungheria, perfino i bellicosissimi rompiscatole, al tempo, dei Cantoni Svizzeri. Già sulla carta si erano spartiti le spoglie della Repubblica veneta, se non che l'abile diplomazia veneziana (e la strenua resistenza del popolo di terraferma, che nelle previsioni delle aristocrazie locali avrebbe invece dovuto ribellarsi al giogo veneziano, concedendosi ai 'liberatori' al primo colpo di spingarda) riuscirono nel colpo gobbo di portare dalla loro parte il fondatore dell'alleanza nemica, cioè il papa. Così Venezia si salvo con pochissime perdite territoriali (a favore del papa, ça va sans dire), ma svanì definitivamente la possibilità di una qualunque ricostituzione di uno stato nazionale italiano. In questo contesto credo che l'ipotetico Regno Visconteo con capitale Milano sia essenzialmente un sogno storiografico, non molto più reale di un Regno Scaligero con capitale Verona. Saluti, Andreas
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  40. Ciao, oggi ho comprato la divisionale di San Marino dell'anno 1983, anno in cui è nata mia moglie, alla quale ho regalato il cofanetto. Proprio per il valore sentimentale dell'anno 1983, ho quindi scelto questa serie al cospetto di altre le quali costando anche qualche euro di meno, al contrario di questa contengono le 500 Lire in argento. Mi chiedevo, come mai per un certo periodo - e per certi anni - la divisionale di San marino ha eliminato i pezzi in argento, i quali poi si sono ripresentati nelle divisionali (con le 500 e le 1000 Lire argento) di alcuni anni a venire? Che tipo di ragionamento c'è dietro questa scelta, se ce ne è uno? Grazie a tutti coloro che vorranno soddisfare questa mia curiosità.
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  41. buongiorno.... :lol: ...esemplari di questi battuti e ribatutti!!!..ma sempre d'atualita,perche unice in mediterraneo.... :lol:
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  42. Lay, ammiro quanto hai appena scritto sai? Sei un'utente veramente gentile e dai retta ad un novellino appena iscritto come me... Questo non è solo un segno di umiltà, ma anche di estrema maturità personale! Sono utenti come te che rendono questo forum non solo importnte, ma anche coinvolgente e molto istruttivo, un posto speciale dove poter condividere qualche pensiero su questa meravigliosa passione che tutti noi abbiamo in comune. Grazie mille ancora di tutto! :hi: Mi piacerebbe molto poterti aggiungere come primo amico (anche se non ho idea di come si faccia) :help:
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  43. Che il collezionismo sia nato prima della numismatica, sono d'accordo anch'io. L'esistenza di collezionisti mi pare che sia citata da Flavio Giuseppe a proposito dell'assedio di Gerusalemme da parte delle legioni romane. Ma si tratta di pochi casi isolati e appartenenti ad una sfera sociale elevata. E così è stato sino all'800, dove in effetti collezionista e studioso sono inscindibili. Il collezionismo di monete ora è un fenomeno di massa: ma è reso possibile grazie alla presenza di cataloghi e, in second'ordine, di studi numismatici. Purtroppo il collezionista-tipo soprattutto cerca la catalogazione della sua monetina. Quando il collezionista comincia davvero ad andare oltre la catalogazione, a "capirla" la sua moneta, è perché inizia a convertirsi in numismatico. Sugli esempi espositivi postati da Eolo: molto ben presentate le monete nella prima figura, ma per chi volesse davvero osservarla, la presentazione è del tutto inutile: è presente una sola faccia e la leggibilità è possibile solo per i moduli di una certa dimensione. In effetti, la moneta va tenuta in mano per poter essere letta, oppure disporre di una buona fotografia. Gli altri esempi illustrano dei tipici ripostigli.
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  44. 1) Le monete per la loro piccola dimensione mal si prestano ad essere reperti museali atti ad essere esposti, Inoltre il visitatore tipico di un Museo, non ha particolare interesse nella visione delle monete. Può esere interessante, come ad esempio nel Museo Bottacin, esporre un orcio con tutto il suo contenuto, per mostrare al pubblico come appare un ripostiglio appena trovate, oppure la monetazione aurea, alla stregua dei gioielli antichi: ma sono eccezioni i casi in cui la moneta si presta a essere oggetto espositivo. 2) L'interesse dello studioso credo che debba assolutamente prevalere su quello del collezionista non studioso (precisazione che faccio perché, ovviamente, vi sono studiosi che sono anche collezionisti). E' lo studioso, con i suoi lavori, che dà interesse alla monetazione e la rende interessante anche agli occhi del collezionista. Che ne sarebbe di questo se non avesse a disposizione testi e cataloghi realizzati dagli studiosi? Senza lo studio della moneta, non esistirebbe il collezionismo numismatico; invece lo studioso esistirebbe anche prescindendo dal collezionismo. Problemi giuridici nel caso di collezioni private se non si ha la certezza di poter documentare in modo inoppugnabile la liceità dell'origine di ogni moneta della collezione, anche da un punto di vista fiscale (fatture d'acquisto e, se del caso, documentazione doganale d'importanzione). Problemi economici nel caso di collezioni pubbliche. Per esempio, come Gruppo di Studio per la Monetazione Vandala abbiamo predisposto la documentazione completa (testo, foto e descrizione di ogni moneta) di un'interessante donazione giacente in un primario Museo italiano. Abbiamo l'autorizzazione del curatore del Museo per poterla pubblicare e anche il placet del donatore... ma senza uno sponsor che sia disposto a finanziare almeno in parte la pubblicazione, il lavoro resterà in un cassetto, a disposizione nostra, che infatti ad esso attingiamo spesso nei nostri studi, e a disposizione degli studiosi che ce ne facciano richiesta (ma se non verrà pubblicato, gli studiosi non potranno essere al tanto dell'esistenza di questa donazione e farci richiesta della documentazione della stessa). E qui torniamo al punto di prima: l'inadeguatezza dei fondi pubblici nei confronti di tutto ciò che è cultura: non solo dei Musei, ma nei confronti di tante altre Istituzioni che non danno, agli occhi del legislatore, un ritorno economico diretto ed evidente, ad esempio i Teatri Lirici, alcuni dei quali stanno chiudendo le loro porte, temo definitivamente). Ma il legislatore resterà indifferente alla cultura sino a quando gran parte dell'elettorato mosterà, come già mostra, ben scarso interesse per la cultura. L'ignoranza del legislatore è lo specchio dell'ignoranza di chi lo elegge.
    1 punto
  45. Mi unisco alla discussione essendo ben consapevole che la mia piccola collezione non ha nulla a che vedere con quelle che alcuni utenti del forum hanno raccolto in tanti anni e non con pochi sacrifici. Ho letto con attenzione i pareri degli intervenuti perchè anche io ho dei figli...grandi, e momentaneamente non interessati alla mia collezione, anzi....a volte mi deridono nel vedermi gioire quando riesco ad aggiudicarmi una monetina in un asta o riuscire ad acquistarne in negozi. Anche mia moglie mi guarda con aria dismessa tant'è che quando comincio la mia tiritera sulla storia di una monetina che ho aggiunto alla mia piccola collezione...lei si addormenta..! Diciamo che sono solo... L'unica cosa che mi consola è che loro sono ben consapevoli del loro valore...! Io, sarà perchè sono rimasto "scottato" da quello che sta succedendo in Italia negli ultimi anni, il commercio, la politica corrotta...c'è qualcosa che non torna...ed io inizio ad avere paura....paura di non fidarmi più delle istituzioni. Da un po ho iniziato a ragionare in modo diverso: quei pochi soldi che riescono ad entrare nelle mie tasche, una buona parte finiscono nella numismatica. Prendetemi pure per pazzo...ma io mi fido più di investire in questo hobby, che oltre a darmi soddisfazioni visive....forse un giorno verrò ricompensato anche economicamente...forse..!! In nessun caso mi sognerei di consegnare a musei o altri enti quello che, con tante rinunce, ho FATICATO per avere! La collezione è mia....e deve restare a casa mia.....che, fino a prova contraria, è oggi il posto PIU' SICURO dove tenere qualcosa a cui uno tiene. L'Italia è alla frutta...ci stanno portando via tutto, soldi, proprietà ecc ecc. Nel mio dialetto si dice: "nin s'abbottn mai", nel senso che le loro tasche sono senza fondo...e mi riferisco ai politici e altre classi di personaggi che, con i soldi rubati ai contribuenti ci fanno di tutto: auto di lusso, vacanze, puttante e quant'altro!!! Scusatemi per il mio modo volgare...ma sono terribilmente arrabbiato....per cui concludo dicendo questo: la mia piccola collezione, se pur di poco valore, resterà a casa mia....magari (e non è detto che già non lo sia..) accompagnato da un vigilantes molto sicuro: il mio sovrapposto calibro 12!! Buona giornata
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  46. Se non erro, l'esemplare proposto da Filetti è sta esitato pochi anni fa da Ghiglione,
    1 punto
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