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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/30/15 in Risposte
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Quattrino di Mantova per Francesco II Gonzaga, con Virgilio e il crogiuolo. http://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-FR2/3 guarda anche le varianti presenti nella pagina del collegamento che te ne pare? ciao Mario4 punti
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@@vandalo85 Come dicono a Roma: "essi bravo, lassa perde, li stai a fa imbruttì, questi te massacrano !" Traduco: "per evitare spiacevolezze, mi asterrei da ulteriori commenti". Anche voi ... Abbiate pietà. P.S. Io con il regno uso il mascara, Vittorio Emanuele III sembra un po' fru fru con quelle ciglia lunghe e nere, però la patina ne risente positivamente. Polemarco4 punti
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Risulta già difficilissimo farlo per una parte del IX tomo, figuriamoci se stenderlo! Poi è il IX tomo che mi sembra mostrare molte criticità, non gli altri tomi. Il X, poi, che costituisce il mio pane di ogni giorno, lo trovo magnifico sotto ogni aspetto. Poi ci sono anche alcuni punti specifici sui quali discutere (p.e. i nummi di Avito o l'attribuzione a Roma di alcuni nummi battuti in nome di Valentiniano III), ma sono dettagli che nulla tolgono alla validità, e direi anche sostanziale attualità, del X tomo del RIC. Comprendo che non è facile impegnarsi in un progetto così ampio come quello proposto. Molto meglio è non prendere nessun impegno, piuttosto che dire "ci sto!" e poi essere latitanti. Per ora ho deciso di sospendere il tutto. Ho potuto toccar con mano, ed è ciò che m'interessava comprovare, che con una diversa definizione dei periodi, meno storico-biografica e più monetaria, quello che pareva molto intricato diventa, invece, semplice e lineare. Dunque ho preso la strada giusta. Ora riprendo altri impegni che avevo momentaneamente accantonato (gli amici del Gruppo di Studio sento che stanno dicendo: "era ora!"), accantonando invece questo progetto. Ma accantonare non vuol dire rinunciare. :)2 punti
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@@Poemenius AHAHAHAH!!! Ma no dai è una domanda che non genera tensioni questa! ;) @@Nikko grazie! Per cui le mediorientali hanno una patina, in senso stretto, nera ricoperta da uno "strato" sabbioso..mentre le altre hanno una patina misto-sabbia vera e propria..grazie del chiarimento! @@vandalo85 no no, non mi sogno di toccarla sia perché farei un disastro, sia perché come dicevo mi piace questo effetto sabbia, l'ho presa proprio per quello! :) Grazie a tutti!!2 punti
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probabilmente hai ragione, ma ti chiedo cortesemente di argomentare in modo più ampio, così da potermi guidare verso le tue posizioni, altrimenti sembrano un po' buttate li, mentre invece sono certo che hai basi che ti hanno portato a queste conclusioni, che non si limitano al solo peso, oppure al "è così e basta" aiutaci a capire le tue posizioni argomentando un po' di più, per aiutare chi sa meno, a sapere di più un forum serve a questo... io ho sempre sete di imparare di più2 punti
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Non male, belli soprattutto i rilievi del rovescio. E' sacrosanto che le GLORIA EXERCITVS sono assai comuni, ma quelle di Heraclea non sono semplicissime da trovare in bella conservazione. Il prezzo pagato è più che buono... in collezione ne ho un esemplare in alaoga conservazione e mi pare di averlo pagato una quindicina di euro ;)2 punti
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Un passo di Erodiano in cui descrive la cerimonia di arrivo a Roma di El Gabal : « .......Un tiro a sei cavalli ( quattro rappresentatati nella moneta ) trasportava la divinità , cavalli enormi e di un bianco immacolato , con dispendiosi finimenti in oro e ricchi ornamenti . Nessuno teneva le redini , e nessuno era a bordo della biga ; il veicolo era scortato come se il dio stesso fosse l'auriga . Eliogabalo camminava all'indietro davanti alla biga , rivolto verso il dio e reggendo le redini dei cavalli . Compiva tutto il viaggio in questo modo inverso , guardando in faccia il suo dio ....... »2 punti
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Ma abbiamo anche il doppio soldo- GIOVANNI CORNER II 1709-1722 GAZZETTA DA 24 BAGATTINI O DOPPIO SOLDO, CON PRAESID NOSTRUM (PROGETTO).MI GR. 2,37 DR. LEONE, ALATO E NIMBATO, COL CAPO CINTO DA CORONA E CORNO DUCALE, SEDUTO IN MAESTÀ; ESERGO 24. RV. LA BEATA VERGINE CON IL BAMBINO IN BRACCIO, SEDUTA DI FRONTE, POSA I PIEDI SULLA MEZZA LUNA FRA LE NUBI. PAOLUCCI 372 punti
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Per rimanere in tema- GIOVANNI CORNER 1709-1722 SOLDO CON LA BEATA VERGINE PROVA 4^VARIETA' 1.29 g PAOL.38 MONT.12472 punti
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Buona serata Arrivato, grazie a eBay tedesco, il tipo nr. 10 Riporto quindi l'elenco aggiornato: 2 3 4 5 6 7 8 10 11 12 13 14 15 16 19 22 24 29 30 31 32 33 all'appello mancano il 1 - 17 - 18 - 20 - 21 - 23 - 25 - 26 - 27 - 28! saluti luciano2 punti
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ti metto un altro link piu' esplicativo https://www.forumancientcoins.com/federico/tassarolo/luigino_1666.html per la valutazione , .. se digiti " Luigino - Tassarolo" sul motore di ricerca, ti renderai conto quante varietà di prezzi basati sulla conservazione...... e quante discussioni su "la moneta" Ve ne sono alcune con varianti rare ..... ( non la tua,,, mi spiace :whome: )1 punto
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Non è così difficile...quando se ne conoscono i tratti... Si tratta di un sesino di modena con scritta MVTIN SESIN in cartella. Secondo me si tratta del tipo emesso per Francesco I d'Este, il più comune: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MOFRI/2 ma potrebbe anche essere per Alfonso IV http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MOALIV/1 o Francesco II, il meno probabile (vedi forma della cartella) http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FRDU/1 se, in base a questi riferimenti, riesci a capire qualcosa di più del dritto potremo arrivare ad una identificazione più certa ciao Mario1 punto
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Sono identiche a quelle che ho trovato da un contadino mentre lavoravo nella zona ove l'Indo esce dalle montagne. Ne aveva uno straccio pieno, trovate nel suo campo in un vaso. Ho scelto le migliori e gliele ho prese. . Comunque sono senz'altro monete dei re Indo-sciti della Bactria. Su un lato le scrtte sono in caratteri greci, sull'altro no, ritengo siano caratteri della lingua corrente. Ecco una foto, se qualcuno sa interpretare la scritta ....Al British Museum c'e' una vetrina con un vaso rotto da cui fuoriesce una massa di queste monete ormai saldate tra di loro1 punto
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Tanto per tornare in tema (prima che ci dicano che siamo totalmente off), mi sono accorto che avevo circa 200 monetine della dinastia valentiniano-teodosiana, a suo tempo messe da parte e poi scordate. Le ho catalogate e pesate, ne ho stilato un elenco, e quindi le ho donate al Museo civico di Achao.1 punto
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La forma a onda (o forse è meglio dire a "dente di sega") di cui parlo in realtà non la vedo nell'esemplare A. Per statistica mi sapete dire quante monete della stessa tipologia presentano fratture radiali come quella qui in esame? La frattura radiale sui riconi di monete autentiche è uno degli indizi che generalmente potrebbe far pensare a falsificazione. La frattura si forma perchè il tondello antico, sia per mineralizzazione del metallo nei secoli sia per l'incrudimento subito durante l'antica coniazione, tende ad essere molto più fragile. L'unica soluzione per bypassare il problema sarebbe ricuocere il metallo con l'inconveniente di vaporizzare o danneggiare la patina autentica. Si usa la pressa per il semplice motivo che essa consente di fornire una forza costante, per un tempo ed uno spazio costante. Questa gradualità e costanza nel tempo consente di "strappare" il meno possibile anche un metallo incrudito e quindi molto più fragile. Ovviamente ci sono anche qui dei limiti e se non si adotta qualche accorgimento il metallo si frattura ugualmente. Il motivo per cui si possa essere creato quel dente di sega sul bordo io penso di averlo trovato ma non voglio dare ulteriori spiegazioni per non offrire spunti a eventuali produttori di falsi.... Riguardo la fattura del tondello, la forma tronco conica è piuttosto comune in certe emissioni e scaturisce dall'uso delle forme di refrattaria "aperte". Anche quando i romani iniziano ad utilizzare le forme chiuse (vedi foto sotto), alcuni continuarono ad utilizzare le forme aperte ottenendo tondelli tronco conici. E' ad esempio il caso delle monete bronzee di produzione egizia dove, anche sotto la dominazione romana, si continuarono ad usare le forme aperte. forma aperta Forma chiuse1 punto
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Non vedo l'errore: ogni esagono ha due pareti aperte che permettono di comunicare: a) una con con gli altri esagoni attraverso un piccolo locale intermedio che da un verso dà accesso a un locale, non bene individuato, che consente di dormire (in posizione vericale), di soddisfare le necessità fisiologiche, e che dall'altro contiene una scala a chiocciola che sale e scende dando accesso ai piani superiori assicurando infinite soluzioni in senso verticale, b) l'altra con gli altri esagoni in modo diretto, ciò che consente infinite soluzioni in senso verticale. Nella prima versione del racconto solo una parete è aperta, mentre nella versione del 1956 (che è quella che ho letto) le pareti aperte sono due. E' vero che il postulato della prima versione che ammetteva una sola parete di comunicazione avrebbe consentito un sviluppo infinito solo in senso verticale: ma questa limitazione è valida solamente se consideriamo una geometria euclideana, ciò che non fa parte degli assiomi del racconto. Se, per esempio, immaginiamo la nostra biblioteca in una geometria moebiana, ecco che le cose cominciano a mutare notevolmente (disegnarle sarebbe molto complesso). Ovvio che le chiavi di lettura sono infinite. Una di esse potrebbe corrispondere alla metafora della creazione. Un'Entità suprema usando 25 mattoncini elementari può creare 1,956x101834097 universi paralleli, in uno dei quali noi esistiamo nella nostra forma e nel nostro contesto di eventi, ma possiamo esistere anche in altri universi immersi in un diverso contesto e con un diverso vissuto. Polemarco: perché dici che il racconto di Borges non ha la mia approvazione (a parte il fatto che non ha nessun bisogno di averla! :) ). Mi è piaciuto e mi ha invogliato a leggerne altri. Comunque è un tema già letto in un racconto di Ende e l'idea degli infiniti universi molteplici con dei punti di comunicazione fa addirittura parte dei concetti fisici in studio ed è una delle ipotesi di Einstein. La tradizione talmudica non dice che l'Entità suprema creò l'universo (in questi termini la creazione è un concetto cristiano), ma che lo 'fabbricò' usando le 22 lettere dell'alfabeto ebraico, che possiamo far corrispondere a 22 simboli logici. E' interessante notare che il vangelo di Giovanni (Yehohanan in ebraico), l'unico con alcuni caratteri gnostici, inizia con le parole "in principio era il logos e il logos era al cospetto di Dio", affermazione del tutto coerente con la creazione così come nello spirito della Torah (Bibbia ebraica). Poiché 22 non è un numero infinito, gli universi che si possono 'creare' con 22 simboli sono straordinariamente numerosi, ma non infiniti, così come non è infinita la biblioteca di Babel.1 punto
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@@EnricoooVIII Bella foto, la moneta qMB forse anche di meno, non si vede la mano e tanti altri particolari oramai scomparsi, moneta comunissima, reperibile sicuramente in condizioni migliori senza spendere tanto, onestamente una moneta così ( collezionassi Repubblica) non la metterei in collezione. saluti TIBERIVS1 punto
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Anche questo esemplare di tetradramma di Tolomeo I Sotere (Roma Numismatics 6, settembre 2013) è firmato nella solita zona del diritto, vicino all’orecchio dell’elefante, ma con una K. Ptolemaic Kingdom of Egypt. Ptolemy I Soter, as satrap, AR Tetradrachm. Alexandria, circa 313-312 BC. Head of the deified Alexander III to right, wearing mitra of Dionysos and elephant skin headdress, with aegis around his neck, and with horn of Ammon on his forehead; small K between elephant’s ear and aegis / Athena Promachos advancing right, hurling spear with her right hand and with shield over her extended left arm; AΛEΞANΔPOY to left, eagle with closed wings standing on thunderbolt to right with ΔI below. Svoronos 33α (K not noted); Zervos Issue 16, obv. die 273; SNG Copenhagen –; BMC 12 corr. (control marks). 16.37g, 28mm, 12h. About Extremely Fine, rev. porous. Extremely Rare with the K signature mark - 9 examples from 2 obverse dies noted by Zervos. Nella nota che segue la didascalia si accenna alla dramma di Mileto pure firmata con la K di cui s’è detto al post # 2316. There are very few instances of signed dies known for Alexander, though one of these, a lifetime drachm struck at Miletos, is also signed ‘K’ (Price 2090A; ADM I 80); we might speculate that this could represent the work of the same individual, though of course this is far from certain. From a private German collection; Ex CNG 90, 23 May 2012, lot 761; Ex Roma Numismatics II, 2 October 2011, lot 337. Come postilla, la mia domanda è se K è l’iniziale dell’incisore o dell’estetista che ha rigenerato il volto del deificato Alessandro Magno. apollonia1 punto
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Buongiorno à tutti...un altro di questi...Se possible di classificarlo....ringrazzi in anticipo..1 punto
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Ti dirò; non sono un collezionista di questa monetazione, ma mi sembra di capire, dagli interventi fatti, che queste monete, difficilmente, sono esenti da difetti; cosa che il tuo non ha e che è semplicemente consumato dall'uso, peraltro in maniera uniforme. Tutto è comunque bel "leggibile" nella tua moneta e pertanto lo considererei BB. saluti luciano1 punto
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Ci sono i cataloghi del forum, sterline e marenghi, ma anche numismatica italiana e francese, dove trovi anche i tagli diversi dai marenghi. Qualcosa c'è anche sul catalogo americano, ma le schede delle monete d'oro sono in lavorazione, attualmente sono state completate quelle da 1, 2.50, 3 e 4 dollari, sono in lavorazione quelle dei 5 dollari. http://www.lamoneta.it/page/network/cataloghi Se poi hai bisogno di notizie su qualche paese che non trovi nei cataloghi, chiedi pure e vedrò quel che posso fare. petronius :)1 punto
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Purtroppo non e' in vendita nei negozi e su internet . Per il momento e' solo disponibile iscrivendosi alla N.I.A. , cosa possibile presso il banco del Dott. Montenegro a Verona1 punto
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Buona giornata nessun raffronto è possibile .... il leone di Venezia è arte, storia, religione, cultura; è il paradigma della civiltà veneziana, che in quello si è voluta raffigurare e che da tutti è riconosciuto. L'altro è un leone tra i tanti. :blum: Vuol essere una battuta, per carità, non prendetela per spocchia ... :pleasantry: ... ma non ho saputo resistere .... tra l'altro quello raffigurato nel carlino è un bellissimo leone, molto ben conservato quello di Parpajola. saluti luciano1 punto
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@@gius79 Comunque mi è venuto in mente adesso di aggiungere l'immagine anche qui sopra nel tuo post.......... :good:1 punto
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Ok basta....grazie tutti quelli che hanno partecipato alla polemica sul post delle polemiche.1 punto
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Vittorio Emanuele III appare piuttosto fru fru anche senza il mascara! :rofl:1 punto
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Precisamente: posso dichiararti ciò che voglio in sede di vendita, ma per avere valore legale, quello che dichiaro deve essere anche quello che è scritto sui registri, sennò son chiacchiere. Nel caso delle cessioni tra privati quel che il venditore dichiara deve essere riscontrabile sulla documentazione dell'acquisto fatto dallo stesso a suo tempo. E la responsabilità, in questa tipologia di vendite documentate , è sempre del venditore. Mai dell'acquirente. Si trasferisce sull'acquirente in caso di vendite non documentate in cui , all'acquirente, può essere imputato l'incauto acquisto se non addirittura la ricettazione, proprio per la presunta consapevolezza dell'illecito in atto desumibile della mancanza di una provenienza dichiarata e documentata. Però, dato che la legislazione italiana non ammette la difesa propria, ti tocca sempre chiamare un avvocato con i costi relativi.1 punto
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Ho seguito un po' l'organizzazione dei due ultimi convegni a Parma da "esterno". Direi che la difficoltà iniziale è trovare una data che non sia in conflitto con altri convegni. Il conflitto di date è un boomerang economico iniziale ma rischia di riflettersi anche su edizioni successive. Il posto può essere un problema se si vuole organizzare un convegno in qualcosa che non sia una palestra o un ente fiera per motivi di spazi. Parma è organizzata da due anni in un hotel. Ma ci vuole un hotel con la capienza adeguata; quasi tutti gli hotel hanno sale per riunioni o convegni ma non sempre sono della capienza adeguata. Fissata la data e opzionato gli spazi occorre contattare i vari espositori. E questa è una attività decisamente impegnativa. Poi ci sono miriadi di aspetti logistici: vigilanza, luci, tavoli etc. etc.1 punto
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@@DanieleB. c'è la sezione scambi e puoi mettere l'annuncio li, questa non è proprio la discussione appropriata, sicuro che oltre alla baia italiana anche in quelle estere non ci siano? Guarda sulla baia tedesca che ci sono almeno 4 inserzioni.1 punto
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Ho ingrandito le fotografie di alainrib ma purtroppo non vedo molto: la prima e la seconda vedo un bel castello bonifacino e la croce bonifacina con i quattro punti nei quarti, la terza vedo che il castello è coniato sopra ad un quartaro genovese con grifo e la quinta mi sembra un castello con il BO sotto ma il BO non riesco a vederlo. Ho cercato di indovinare il quartaro genovese che è nella quarta moneta per farvi vedere il grifo.1 punto
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Per il pranzo, e utilizzerei questo post per aggiungersi, mi risultano : dabbene + 1 417sonia ciosky flepre in 2 ( pizza ) angelonidaniele ( pizza ) blaise ( pizza ) prtgzn giamba54 Naevius ( pizza ) Arka + 2 aleale piergiOO (pizza ) cembruno5500 ( pizza ) Fabio roth37 oldgold apollonia in 2 ( pizza ) chievolan ? Doge 82 ? atkon Kingmasu +3 ( 2 pizza ) Se me ne sono perso qualcuno ditemelo e aggiungetevi specificando nel caso per la pizza...., e' presto ancora, il tempo c'è indubbiamente, anche non fossimo comunque in tantissimi il pranzo si farà, le belle tradizioni e la condivisione dei lamonetiani, il parlarsi e conoscersi di persona sono il motore e la forza del forum......e continueremo su questa strada...1 punto
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Buona giornata "Piatto ricco" il P.N. di questo mese ... ed io mi ci sono "ficcato", anche se in ritardo. Complimenti ad Adolfo e Mario e Andrea; tutti pezzi molto interessanti, anche per chi non segue quelle monetazioni; soprattutto gli scritti sui provisini e sesini, monete di popolo e come tali portatrici di quel fascino che intriga e che io chiamo del "letto sfatto" :blum: curiosa la storia della monetina "Pill"; bella lettura. Complimenti anche a Vigna-Chimienti-Cassanelli, mi piace sempre leggere le corrispondenze dell'epoca. Bravi luciano1 punto
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Moneta a me sconosciuta ma di grande fascino. Concordo sul fatto che se si pensa alle tasche che avra' visitato.........varra' meno di un fdc ma vuoi mettere la storia. Ciao1 punto
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Ciao, oggi ho comprato la divisionale di San Marino dell'anno 1983, anno in cui è nata mia moglie, alla quale ho regalato il cofanetto. Proprio per il valore sentimentale dell'anno 1983, ho quindi scelto questa serie al cospetto di altre le quali costando anche qualche euro di meno, al contrario di questa contengono le 500 Lire in argento. Mi chiedevo, come mai per un certo periodo - e per certi anni - la divisionale di San marino ha eliminato i pezzi in argento, i quali poi si sono ripresentati nelle divisionali (con le 500 e le 1000 Lire argento) di alcuni anni a venire? Che tipo di ragionamento c'è dietro questa scelta, se ce ne è uno? Grazie a tutti coloro che vorranno soddisfare questa mia curiosità.1 punto
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Buonasera a tutti. Questa discussione è davvero bella: sembra un pamphlet di Antropologia, Attualità e Numismatica. Magari vi potrebbe fare specie l'intervento di un neo appassionato ma vorrei poter partecipare nel mio piccolo e spero di poter dare una prospettiva nuova sulla questione per dare visione di cosa possa essere agli occhi di un ragazzo che ha appena cominciato e che è animato probabilmente dall'ardore iniziale. E mi auguro che questo non infastidisca nessuno. La mia opinione verte sulla scelta di un erede culturale. In fin dei conti credo che Evelina abbia fatto una buona scelta, non semplice ma oculata e nobile. Perché a parte le vicende personali e i fatti d'attualità, a parte i beni posseduti mobili o immobili, a parte la propria propensione naturale all'altruismo o al personalismo, quando si tratta di una passione vera per la quale sono stati profusi sacrifici, pazienza e dedizione alla fine ciò che conta credo sia l'affinità con la persona a cui si vuole affidare un proprio bene ottenuto e realizzato nel tempo. Affinità di valori, cultura e ideali. Tutto ciò ritengo prescinda dal mero legame di sangue, prescinda dalle distanze spaziali che separano due o più individui e dalla loro età anagrafica.1 punto
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Credo che qui emergano due posizioni molto diverse, entrambe legittime. Chi tutto sommato dice: "una volta che sono morto, poco importa cosa ne avverrà della mia collezione. Quindi tanto vale venderla nel migliore dei modi: o lo faccio io, o lo faranno i miei eredi, ma io certamente riuscirò a venderla meglio di loro, e quindi la vendo". Chi invece pensa: "la collezione è stata una parte importante del mio essere e sentire e vorrei che in qualche modo questa parte di me sopravvivesse. Quindi la dono a chi la manterrà intatta, o se la vendo, rinuncio ad ottenere il massimo, ma la vendo a chi la manterrà intatta". In questo caso la scelta se donarla a una Istituzione o a un privato, dipende soprattutto dalla maggiore o minore fiducia nelle Istituzioni. Entrambe le posizioni sono legittime, ma credo che comportino due psicologie molto diverse. Nel primo caso, è la posizione propria di una persona che vive molto nel presente, che non è del tutto convinta dell'esistenza di un futuro, o comunque non vi si proietta. Nel secondo caso, invece, è l'opposto: esso dimostra una significativa propensione a proiettarsi nel futuro, e quindi una ferma convinzione dell'esistenza di un futuro. La Società attuale è fortemente proiettata sul presente, addirittura sull'immediato. Ciò che si fa, lo si fa solo se darà un ritorno in tempi brevi. Oggi nopn si darebbe più l'avvio alla costruzione di una grande Cattedrale, come avvenne con i capolavori architettonici del mondo gotico, sapendo che ci vorranno secoli a concluderla (la costruzione del Duomo di Milano fu decisa nel 1386 e venne completata nel 1813). Se si avvia un'opera la cui realizzzione è a lungo termine, ad esempio il "ponte di Messina", lo stimolo per avviarla non stà tanto nell'opera in se, quanto nei benefici immediati e a brevev termine che se ne ricavano (posti di lavoro, tangenti....). Viviamo in una società basata sull'effimero, che di fatto non crede nel futuro, o almeno questo è l'atteggiamento prevalente. Persino la scuola è mutata profondamente in questa direzione: i temi sono sotituiti dai test, ovvero la riflessione dalla capacità di dare una risposta immediata e irriflessiva. E così sono i giochi dei ragazzi di oggi: non più il meccano, o la casa delle bambole, ma i giochi basati su una tastiera che insegna ad essere immediati in ogni scelta. L'ultima grande opera pensata non per un ritorno a breve, ma per creare una soddisfazione a lungo termine è la Sagrada Familia, a Barcellona. La Società di due o più secoli fa, invece, e soprattutto quella preindustriale, erano molto proiettate verso il futuro. Se un uomo costruiva una casa, lo faceva immaginando che in quella casa avrebbero vissuto i suoi figli, poi i suoi nipoti, poi ancora i nipoti dei suoi nipoti. Le tombe erano pensate per la famiglia, non per l'individuo. Un grande orgoglio era quello di lasciare ai posteri un libro. Il fatto e che allora il pensiero del futuro era dominante: nel futuro ci si credeva, a prescindere dalla fede religiosa. Il pensiero del collezionista sul che fare con la sua collezione, rispecchia queste due visioni alternative della Società, che corrispondono a due modi alternativi di essere. E quindi non mi pare strano che l'idea della donazione della collezione affinché resti integra, o quella dell'erede culturale (che è sempre una forma di proiettarsi nel futuro), corrisponda a una posizione minoritaria. Certamente l'impostaziione basata sull'immediato (e sull'effimero) della Società moderna è conseguenza dell'impostazione del lavoro, sorta con l'industrializzazione. Come posso costruire una casa che serva anche ai miei figli, nipoti, pronipoti, quando già i miei figli chissà dove dovranno andarsene per poter avere un lavoro? Il mio non è un giudizio etico. Non dico che la Società antica sia migliore o peggiore di quella attuale: constato un fatto oggettivo. Personalmente il mio sentire personale è stato profondamente influenzato, forse anche determinato, dal fatto di vivere in una società dove l'80% della popolazione è di origine indigena (sino a meno di cent'anni fa in Chiloé si parlava quasi solamente mapudungún) e dove la cultura indigena, animista, anche se verniciata di cristianesimo è assai viva. L'animismo è totalmente proiettato nel futuro, assai di più di qualunque teismo. E infatti io lascerò la mia collezione antropologica (che è di notevole importanza e anche valore economico) a una Istituzione, donandola: non la venderò, e lo stesso farò con le mie monete, anche se in questo caso non è che sia una gran collezione....1 punto
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Mi unisco alla discussione essendo ben consapevole che la mia piccola collezione non ha nulla a che vedere con quelle che alcuni utenti del forum hanno raccolto in tanti anni e non con pochi sacrifici. Ho letto con attenzione i pareri degli intervenuti perchè anche io ho dei figli...grandi, e momentaneamente non interessati alla mia collezione, anzi....a volte mi deridono nel vedermi gioire quando riesco ad aggiudicarmi una monetina in un asta o riuscire ad acquistarne in negozi. Anche mia moglie mi guarda con aria dismessa tant'è che quando comincio la mia tiritera sulla storia di una monetina che ho aggiunto alla mia piccola collezione...lei si addormenta..! Diciamo che sono solo... L'unica cosa che mi consola è che loro sono ben consapevoli del loro valore...! Io, sarà perchè sono rimasto "scottato" da quello che sta succedendo in Italia negli ultimi anni, il commercio, la politica corrotta...c'è qualcosa che non torna...ed io inizio ad avere paura....paura di non fidarmi più delle istituzioni. Da un po ho iniziato a ragionare in modo diverso: quei pochi soldi che riescono ad entrare nelle mie tasche, una buona parte finiscono nella numismatica. Prendetemi pure per pazzo...ma io mi fido più di investire in questo hobby, che oltre a darmi soddisfazioni visive....forse un giorno verrò ricompensato anche economicamente...forse..!! In nessun caso mi sognerei di consegnare a musei o altri enti quello che, con tante rinunce, ho FATICATO per avere! La collezione è mia....e deve restare a casa mia.....che, fino a prova contraria, è oggi il posto PIU' SICURO dove tenere qualcosa a cui uno tiene. L'Italia è alla frutta...ci stanno portando via tutto, soldi, proprietà ecc ecc. Nel mio dialetto si dice: "nin s'abbottn mai", nel senso che le loro tasche sono senza fondo...e mi riferisco ai politici e altre classi di personaggi che, con i soldi rubati ai contribuenti ci fanno di tutto: auto di lusso, vacanze, puttante e quant'altro!!! Scusatemi per il mio modo volgare...ma sono terribilmente arrabbiato....per cui concludo dicendo questo: la mia piccola collezione, se pur di poco valore, resterà a casa mia....magari (e non è detto che già non lo sia..) accompagnato da un vigilantes molto sicuro: il mio sovrapposto calibro 12!! Buona giornata1 punto
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