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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/04/15 in Risposte
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Ciao a tutti. Vi presento un 10 Lire del 1936 di recente acquisizione che mi piace molto. Cosa ne pensate? Vi piace? Ciao. Vince4 punti
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Austria 1-corona del 1914, colpito in 5,00g di argento .835, 23mm di diametro e prodotta in massa. Al 37,897,000 pezzi, è il secondo più grande coniazione delle serie di 1-corona/korona dell'Impero, superato solo dal primi monetazione (1893) che hanno contribuito a introdurre la nuova denominazione come parte della riforma del 1892 valuta immissione Austria-Hungary un gold standard. Questa corona 1914 (si noti l'assenza di tutt'altro che la semplice cifra "1", una mossa di buon senso in un sistema politico poliglotta come Austria-Hungary) è stato coniato in Wien, quando quella città era la capitale di un impero con qualcosa come 50.000.000 soggetti, 16 corazzate e una marina mercantile di 1.000.000 di tonnellate. Questa corona 1914 scambiato per circa 20 centesimi americani. Non troppi anni più tardi, Wien è stata la capitale di una Repubblica con circa 6.000.000 cittadini—ed essendo ora un piccolo sbocco di stato—aveva nessun basi per corazzate, o porti per navi mercantili. Questo 1-corona scambiato a 700 il centesimo americano. Ma queste sono solo numeri, e netto come sono, non cominciano a spiegare 1914, oppure questa moneta. Sua bella, appena circolò condizione—ordinariamente un piacere per un collezionista—è difficile per me, non per odio. Esso è stato coniato l'epicentro della scossa che sarebbe scossa milioni di uomini, donne e bambini fuori dalla loro relativamente sicuro e felice vive in...qualcosa di diverso, e non meglio. L'attrattiva quasi intatta di questa 1914 1-corona è niente, davvero, ma prove lasciati da una valanga di terminazioni umane. v. --------------------------------------------------------------- Austria’s 1-corona of 1914, struck in 5.00g of .835 silver, 23mm in diameter, and produced in massive numbers. At 37,897,000 pieces, it’s the second largest mintage of the Empire’s 1-corona/korona series, exceeded only by the early (1893) coinage that helped introduce the new denomination as a part of the 1892 currency reform placing Austria-Hungary on a gold standard. This 1914 corona (note the absence of anything but the simple digit “1,” a common-sense move in a polyglot polity like Austria-Hungary) was coined in Wien when that city was the capital of an Empire with something like 50,000,000 subjects, 16 battleships, and a merchant marine of 1,000,000 tons. This 1914 corona exchanged for about 20 American cents. Not too many years later, Wien was the capital of a Republic with about 6,000,000 citizens—and being now a small land-locked state—had no bases for battleships, or ports for merchant ships. This 1-corona exchanged at 700 to the American cent. But these are only numbers, and stark as they are, they don’t begin to explain either 1914, or this coin. Its nice, barely circulated condition—ordinarily a pleasure for a collector—is difficult for me not to hate. It was coined at the epicenter of the shock that would jolt millions of men, women and children out of their relatively safe and happy lives into…something else, and not better. The nearly untouched attractiveness of this 1914 1-corona is nothing, really, but evidence left behind by an avalanche of human endings. v.4 punti
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Ed ora il pezzo forte che non avevo nemmeno considerato di poter trovare!! Taglio: 50 cent Nazione: Monaco Anno: 2001 Tiratura: 300.000 Condizioni: BB++ Città: Arezzo Note: Ringrazio sempre la mia fidanzata che quando mi ha telefonato ha detto: "che per caso ce l'hai il 50 cent di monaco?" io sono rimasto così per almeno un quarto d'ora4 punti
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caro @@WilliamB , mi sono permesso di dare il mio assurdo parere solo perché la moneta in questione, che come ribadisco esula dalle mie competenze, è più volte apparsa sul solito sito di aste online, da un venditore che ha già pubblicato altri falsi, stavolta del periodo che mi compete, e soprattutto perché quella pubblicata non è la prima, ma si presenta identica ad altre vendute allo stesso modo negli ultimi 7/8 anni.... benché sia ovviamente e notoriamente arduo dare un parere scientifico a una moneta postata con una foto scadente (in questo caso volutamente riportata così dal venditore), mi sono permesso di dire a chi postava "attento!" sono un sostenitore dei forum, e quando leggo risposte un po' forti come la tua me ne dispiaccio sempre, perché non mi sembrano in linea con l'idea di forum....ovvero, mi aspetterei una risposta più delicata e dedicata a farmi comprendere il mio errore, ad esempio: " la moneta è probabilmente autentica perché......" oppure mostrando monete identiche e certamente autentiche che mostrino perché il mio giudizio è inappropriato. magari una valutazione sul peso, qualche testo da citare in modo preciso... non so, un intervento che "zittisce" e dice che bisognerebbe imparare, ma senza insegnare davvero, non mi pare molto utile....ma questo è un mio modesto parere.... appoggio sempre una critica dialettica che faccia crescere tutti, me per primo....così, mi pare un po' un intervento a piedi pari fine a sé stesso3 punti
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Grazie miza...ogni tanto uscire dai propri interessi numismatici e parlare con coloro che seguono e sono competenti in altre monetazioni...è decisamente piacevole..al di là del valore economico di una moneta...ciao grazie3 punti
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A parte la messa a fuoco dell'immagine, poi per guadagnare kb basta tagliare tutto il contorno, la discussione giusta per questi dubbi è questa http://www.lamoneta.it/topic/60741-osservatorio-falsi/. Ma prima di qualsiasi altra cosa, 27,90 gr ? Siamo proprio sicuri? Più di 3 volte il peso giusto? Comunque è un millesimo che è in giro da 13 anni ed è solamente usurata.2 punti
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Come ha detto Antonio e' una ulteriore variantina a tra quelle proposte da Bellesia, sicuramente sempre rarissima, direi anche di più, da Varesi nel 2009 alla Este Milani ne passo' uno con le o croxata con base di partenza di 300 Euro ma non venne aggiudicato, anche Negrini ne aveva uno nel 2008 lotto 1298, e Inasta 2005 lotto 924 e poi nei Musei Roma, Milano.....2 punti
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Non ci sono i presupposti della Spl. Campi segnati, freschezza media, evidenti segni di usura su tutto il ritratto al D/ e sulle foglie, sul collare e sulla corona al R/. Poi ci sono due segni uno al D/ alla base anteriore del collo. e la R/ vicino alla D di D'ITALIA. Due, tre segnetti sul contorno del D/. Al massimo arriva a BB+. Ovviamente dalle foto.2 punti
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Avendo vissuto di recente una situazione da "erede non interessato" volevo raccontare la mia storia. Credo che, seppure si tratti di filatelia e non di numismatica possa assomigliare ad uno dei quadri descritti da @antvwaIa : (ne ho già parlato da qualche altra parte su questo forum ma credo che in questa discussione calzi a pennello) Mio papà aveva una bellissima collezione di francobolli su busta per la quale si è appassionato per anni, negli ultimi anni molto meno per svariati motivi. Io gli ho sempre detto che quel tipo di collezionismo non mi interessava in quanto avevo già la testa per altri tipi di collezionismo. Qualche volta ha avuto il buon tempo di spiegarmi (ed io di ascoltarlo) in maniera molto grossolana quale fossero i "pezzi" che potevano avere pregio (da un punto di vista di "controvalore") e quali invece no. Chiaramente è stata una cosa molto sommaria rispetto alla quantità di materiale accumulato in 72 anni. Un giorno discutevamo appunto sul fatto che la collezione era sua e che sarebbe stato meglio o che la vendesse lui o che la rivedessimo assieme affinchè mi facesse nuovamente vedere i "pezzi di valore" magari mettendo un cartellino del valore "di catalogo" giusto per avere un orientamento per chi come me, non ne capiva molto. Una settimana dopo un maledetto ictus lo riduceva ad un manichino impossibilitato a muoversi e a comunicare e dopo 7 mesi di inferno è mancato. Mi sono trovato a dover fare la cernita con una quantità enorme di materiale filatelico-numismatico.... con poche nozioni di base e qualche ricordo di quanto detto e scritto da mio padre. Tutto questo mi ha insegnato quanto sia importante la comunicazione con i propri futuri (si spera moooolto lontani) eredi, soprattutto se c'è una fiducia cieca come c'era tra me e mio papà. Se non si ha desiderio di seguire il percorso di chi ha donato tutto al museo/enti/altri collezionisti e si intende separarsi dalla propria collezione solo per cause "naturali" consiglio vivamente di lasciare indicazioni, scritti in maniera tale che "l'erede ignorante in materia" sappia che cosa si trova in mano. Ci sono tanti "avvoltoi" pronti a dare 2 spiccioli ed accappararsi collezioni di gran valore approffitandosene di sprovveduti eredi.2 punti
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Dato che il mese di maggio è dedicato alla Madonna mi farebbe piacere ricordare la venerazione della Madonna anche tramite medagliette a Lei dedicate. Le tre medagliette in plastica colorata rappresentano il mezzobusto della Madonna Immacolata che si venera nella Chiesa S. Maria Assunta – Duomo di Avellino. La statua fu realizzata da Nicola Fumo da Baronissi nel XVIII secolo in un sol pezzo di legno di tiglio cotto nell'olio. Questa statua, emblema dell’Arciconfraternita dell’Immacolata Concezione, è condotta dagli avellinesi in processione il 15 agosto. Ritornando alle medaglietta dovrebbero essere degli anni 50 del XX secolo. Se qualcuno ha notizie in merito più dettagliate o altre simili (penso che siano state prodotte anche in altri colori) può postarle ...2 punti
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Belgio Alberto (1909-1934) 20 Franchi 1914 ( leggende fiamminghe) Zecca: Bruxelles Tiratura: 125.0002 punti
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Ecco perchè ti stimo Pino, l'umiltà e l'apertura mentale che dimostri nella vita e nel lavoro è una qualità davvero bella! Sorvolo sul fatto di valutare le monete in mano perchè dopo scrivo sempre le stesse cose... :D La moneta, con la foto proposta, perde molto proprio sul fattore della freschezza, aspetto che ti ha fatto propendere nell'assegnazione dell'"eccezionalità". Sotto questo punto di vista, personalmente concordo con te, ma vista in un'ottica differente, della tipologia, a mio parere avrei messo una nota del tipo "Soliti difetti di conio ma di grande conservazione", ma già sò che tu sul cartellino, stringatissimo come sei, inorridisci al solo leggerla :D Posto le foto dell'amico Pino, dove seppur non adeguatamente rappresentative, mettono meglio in evidenza la grande freschezza d'aspetto che si porta dietro dalla nascita2 punti
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Per completare il comparto delle falsificazioni coeve in rame con un aspetto stilistico simile all' originale, vi presento questa falsificazione della parpagliola emessa sotto Filippo IV. Il R con la legenda PROVIDENTIA interrotta dalla testa, all' esergo non si visualizza nessun dato. Il peso è di g. 3,00. Questa tipologia si affianca alle altre falsificazioni coeve in rame come ad esempio quella del post #315.2 punti
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Assolutamente A su CI. La prima è evidente, il secondo è il monogramma segnalatoci tempo fa da @@Rex Neap , non dimentichiamo che non c'era nessun motivo di posizionare sulla stessa moneta coeva una C normale ed una C gotica. Per maggiori approfondimenti qualcuno potrebbe postare il link della discussione in oggetto dove tra l'altro Pietro ci fece notare che i caratteri gotici erano in disuso a Napoli già dal 1461.2 punti
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Il tipo da Lei segnalato non lo posseggo e non le saprei dire, però: Luigi XVIII 1814, 6 zecche e tutte con ovale (busto vestito e legenda in incuso) Luigi XVIII 1815 6 zecche e tutte con ovale (busto vestito legenda in incuso) Luigi XVIII 1816 A legenda in incuso e ovale Luigi XVIII 1821 A legenda in incuso e ovale Da Luigi Filippo con testa laureata in poi la legenda è in rilievo e sparisce l'ovale. DA Nomisma ci sono tre esemplari in offerta potrei chiedere a loro ... prima che mi rispondano faccio prima a comprarne uno :)2 punti
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@@alessandro1970, Buona anche questa, Krause number KM# 825 Country Sweden Period King Gustaf VI Adolf (1950-1973) Coin type Circulation coins Denomination 50 ore Year 1952-1961 Composition Silver 0.400 Edge type Smooth Shape Round Alignment Medal (0°) Weight (gr) 4.8 Diameter (mm) 22 Thickness (mm) 1.52 punti
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Ricapitolando la descrizione della tecnica nella nostra lingua, ho posto una serie di domande con le relative risposte. 1.A cosa serve la doppia coniazione? A trasferire in modo appropriato l’immagine dal conio sul tondello. 2.In quali casi si ricorre alla doppia coniazione? Per le monete di grandi dimensioni e con alti rilievi, quando la forza applicata con una sola battitura non è sufficiente a esercitare una pressione adeguata su un tondello di ampia superficie. Però la tecnica si applica ugualmente bene anche alle monete di dimensioni più piccole. 3.Come si effettua la doppia coniazione? Di solito le battiture multiple avvengono esattamente una sopra l’altra, quindi con un secondo colpo di martello sul conio mobile maneggiato dall’operatore. 4.Quale può essere il risultato della doppia coniazione? Se nella seconda battitura il tondello rimane esattamente in asse tra i conii com’era dopo la prima battitura, la doppia coniazione non si nota. Se invece uno o entrambi i conii si spostano leggermente, il risultato è di un raddoppio dell’immagine. Dato che la seconda coniazione cancella di norma la maggior parte della prima coniazione, il raddoppio sarà di solito evidente solo sulle aree della moneta dove la seconda coniazione non si è sovrapposta alla prima. Sull’emidramma di Chio portato come esempio, il diritto non presenta segni che rivelino che è stato coniato due volte, mentre l’evanescenza della prua della nave e la scarsa nitidezza dell’iscrizione sotto la nave sono prove evidenti della doppia coniazione, con disassamento del conio mobile tra la prima e la seconda battitura. Ben vengano integrazioni o osservazioni sui punti elencati che ho tradotto dal testo inglese. apollonia2 punti
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E' una foto fatta in modo molto diverso, ecco cos'é. Consiglierei prima di affrettare giudizi di valutare alla mano le monete. Dopodichè si può essere d'accordo o meno con il mio giudizio, e non é detto che io abbia ragione. L'eccezionalità di quel pezzo sta semplicemente nel fatto che affiancandola ad altri pezzi FDC, per lustro, le faceva sparire tutte. Tutto questo in foto chiaramente non può arrivare. Soprattutto se sono foto iperilluminate e non tenute all'ombra. Saluti. PS: Senza fare pubblicità si postano le foto, non i link delle inserzioni. ;)2 punti
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Sono sempre felice quando un giovane si avvicina al forum e alla numismatica. Ho delle figlie pressapoco della tua età e cerco di trasmettere loro un poco di questa passione, sperando un bel giorno di vedere crescere un germoglio da quel seme che ho gettato. Metteteci amore ragazzi, godete la bellezza di una passione senza mai cadere nella tentazione della speculazione e del tornaconto economico a tutti i costi. I ricordi e le emozioni che regalano la numismatica e le altre passioni sincere della vita sono impagabili, soprattutto a distanza di qualche anno quando riguardando la propria collezione si rivivono le esperienze e le storie che hanno condito l'aggiunta di questa o quella moneta alla collezione, con la possibilità di godere di un bagaglio culturale invidiabile che si sarà generato automaticamente in chi si sarà applicato in questo mondo con il giusto spirito.2 punti
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Salve a tutti, inizio questa discussione TEMATICA sulle medaglie delle cinque giornate. Il conio di questa medaglia venne approntato nel periodo del GOVERNO PROVVISORIO del 1848, che durò meno di cinque mesi e mostra un episodio della presa di Porta Tosa, ora Porta Vittoria. Il Romussi nel suo libro - LE CINQUE GIORNATE DI MILANO (1894) la descrive così: I combattenti son dietro le barricate mobili: un cittadino è caduto colpito da una bomba, un altro combatte ritto in piedi e forma col ferito un bel gruppo; in fondo si scorgono gli austriaci che difendono la porta... Questo conio venne conservato presso l'Ospedale Maggiore e solo nel 1859 venne completata con il conio del rovescio con dedica a Vittorio Emanuele II.1 punto
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non hai testi a disposizione? @@Paolino67 potrebbe scomunicarti..... C'è il super catalogo on line con tutti gli aggiornamenti e le nuove teorie che man mano vengono proposte (cosa che nessun testo può fornire in tempo reale).... http://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-ACSV/3 Leggi e pentitiiii :rofl: ciao Mario1 punto
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Ciao Luxor, a mio parere con la tua moneta siamo sul BB in quanto la stessa presenta: dei colpetti lungo il bordo interno in particolare nel lato D, il baffo ed i capelli del re sembrano un pochino usurati rispetto ad una moneta SPL.Poi nella parte del retro sembra che la bulinatura del bordo sia usurata nella parte inferiore della moneta (oppure è l'effetto provocato dal flash della macchina fotografica). La ghirlanda sembra avere rilievi belli ma un pochino usurati in alcuni punti. La moneta ha sicuramente circolato, infatti non presenta il cosiddetto "lustro di zecca" ma bensì presenta una patina, derivata appunto dalla circolazione. Questo è il mio punto di vista e premetto che sono alle prime armi... Forse magari con delle foto migliori rispetto a quelle messe in visione possono confermare o meno quanto ho potuto rilevare io da questa tua moneta. Per quanto mi riguarda un BB tutto sommato ci può stare, forse anche qualcosina di più. Grazie mille a te per aver condiviso la moneta e aver accettato le mie "critiche" su essa. In ogni caso è una moneta molto gradevole e indubbiamente collezionabile. Molto particolare l'errore del 9 ribattuto. Un saluto Alex ?1 punto
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Molto interessante! Grazie per il tuo intervento @@Illyricum65, come sempre molto esaustivo. Ho trovato altri esempi: Commodus. AD 177-192. Æ and Orichalcum Medallion (41mm, 60.04 g, 12h). Rome mint. Struck AD 189-190. M COMMODVS ANTONINV-S PIVS FELIX AVG BRIT, laureate, draped, and cuirassed bust left / VOTIS FELICIBVS, Commodus standing left, sacrificing over tripod placed at entrance of a harbor;to left, five vessels advancing right; pharos to right; slain bull below. Gnecchi 174; MIR 18, 1139-1/38; cf. Banti 522; Grueber 136; Froehner p. 125; Tocci -; Dressel -. Good VF, ricer patina, minor roughness. Exceptional scenery. Very rare. Ex Leo Benz Collection (Lanz 94, 22 November 1999), lot 674 Gordian III. AD 238-244. Bimetallic Medallion (37mm, 65.96 g, 12h). Rome mint. Struck AD 243-244. GORDIANVS PIVS FELIX AVG, laureate and cuirassed bust left, wearing balteus, holding spear over shoulder in left hand, in right a shield decorated with emperor on horseback to left, spearing enemy, being trailed by a soldier / PA X AETERNA, Gordian, in military attire, standing left, being crowned by Victory, holding signum in left hand and sacrificing over altar from patera held in right; to left, signum and reclining figures of the Tigris and Euphrates; above and in background, Sol, raising right hand in salutation and holding signum in left, standing facing, head left, in spread quadriga. Gnecchi II, p. 89, 24, pl. 104, 7-8 (same obv. die); Banti 57 (same obv. die); Cohen 172. Good VF, green patina, peripheral roughness. Very rare. Ex Münzen und Medaillen Washington (7 December 1997), lot 361. CNGTRITONXVII, 773 This impressive medallion was struck during the campaigns against the Sasanians led by Timesitheus, praetorian prefect and father-in-law of Gordian III. More specifically, it very likely commemorates the victory of the Romans at the Battle of Rhesaena in AD 243, when the Sasanians were driven back over the Euphrates. Neither Timesitheus nor Gordian III returned from the campaigns, both having died in the east under mysterious circumstances, possibly at the hands of Philip the Arab, although Sasanian sources tell us Gordian III died in battle. The patinas on bimetallic medallions typically mask the impressive contrast of color that they would have possessed when first struck. Originally, the red, copper rims would have attractively framed the types found on the golden–hued, orichalcum center. Commodus. Æ Bimetallic Medallion. Rome, AD 189. M COMMODVS ANTONINVS PIVS FELIX AVG BRIT, laureate draped and cuirassed bust right / MINER VICT P M TR P XIIII IMP VIII, Minerva, helmeted, wearing chiton and himation, standing left, holding spear in left hand and Victory on right; oval shield at feet to left, trophy of arms with shields at base to right; COS V P P in exergue. Gnecchi II, p. 57, 48; MIR p. 18, 1132 (issue 59/60). 70.01g, 41mm, 6h. Very Fine. Extremely Rare. Ex Numismatik Lanz 145, 5 January 2009, lot 127; Ex Egger XXXIX, 15 January 1912, lot 1057; Deaccessioned from the collection of Emperor Franz Josef I of Austria. Medallions were struck relatively often during this period, produced by the mint of Rome toward the end of the year, their purpose being not for financial circulation but for distribution as commemorative gifts to foreign dignitaries or other persons of merit. Their bimetallic composition was for primarily aesthetic reasons, and a means by which Rome (and the mint workers) could show off a technical accomplishment. Commodus is often credited by the ancient sources with the near destruction of the Roman Empire, through a combination of disinterest in the governance of Rome and an all-consuming belief that he was of god-like status. With his accession, says the contemporary historian Cassius Dio, 'our history now descends from a kingdom of gold to one of iron and rust, as affairs did for the Romans of that day' (LXXII.36.4). By the latter years of his reign when this medallion was struck, Commodus believed Hercules was his divine patron, and he worshipped him so intensely that eventually he came to believe himself an incarnation of the mythological hero, reinforcing the image he was cultivating of himself as a demigod who, as the son of Jupiter, was the representative of the supreme god of the Roman pantheon. The growing megalomania of the emperor permeated all areas of Roman life, as is witnessed in the material record by the innumerable statues erected around the empire that had been set up portraying him in the guise of Hercules, and his coinage. Philipp I. Arabs, 244 - 249 n. Chr. AE Bimetallisches Medaillon (73,08g). 244 n. Chr. Mzst. Rom. Vs.: IMP CAES M IVL PHILIPPVS AVG, drapierte Panzerbüste mit Lorbeerkranz n. r. Rs.: P M TR P COS P P, Kaiser in Militärtracht mit Zepter, links Soldat mit Standarte, rechts Soldat mit Aquila u. ein weiterer mit Schild u. Lanze. C. 115; Gnecchi II S. 94 Nr. 4 mit Taf. 107,3 (stgl.). RR! Dunkelbraune Patina, ss Ex Slg. Benz; ex Lanz 100, 2000, 262. Septimius Severus. (193-211), Bimetallic Medallion, Rome, AD 207-211; AE (g 67,20; mm 41; h 1); L SEPT SEVERVS PIVS - AVG IMP XII PART MAX, laureate, draped and cuirassed bust r., Rv. [CONCORDIAE ?], Geta and Caracalla (?) clasping hands, surrounded by other figures; in ex. AVGG. C -; Gnecchi - (but see the stylistic affinities with the Caracalla bimetallic medallion, Gnecchi III, pl. 95, 3). Apparently unique and unpublished. Two old holes drilled 180° from each other in edge, good very fine / very fine. Severus Alexander. AD 222-235. Medallion (Bimetallic, copper and orichalcum, 37mm, 40 g 12), Rome, 224. IMP CAES M AVREL SEV ALEXANDER AVG Laureate and draped bust of Severus Alexander to right. Rev. PONTIF MAX TR P III COS P P The Amphitheatrum Flavianum (”The Colosseum”). It is shown from the front, with four stories: the first with arches, the second with arches containing statues, the third with flat-topped pedimented niches containing statues, and the fourth with square windows and circular clupea; in a bird’s eye view the circular interior can also be seen with two tiers of spectators. Outside, to left, Severus Alexander stands right sacrificing over a low altar; behind him is the Meta Sudans and a large statue of Sol. To right, a two-storied distyle building with two pediments and a male statue (Jupiter?) before. Apparently unpublished, but see Gnecchi II, p. 80, 9 (obverse) and Gnecchi III, p. 42 = Toynbee pl. 29, 7 (the reverse). See also BMC 156-157 and Cohen 468 for sestertii with the same types (but dating to 223). Unique and of great importance. With a fine and attractive green patina and a portrait in high relief. Some minor deposits, otherwise, extremely fine. From a Swiss private collection, ex Nummorum Auctiones 8, 4 December 1997, 313. The Flavian Amphitheater was begun in AD 72 by Vespasian and finished in 80 by Titus; it was apparently financed from the booty gained from the Jewish War. It is, of course, one of the best known buildings in the world, and was originally used for spectacles of all kinds, including gladiatorial contests, and animal hunts. The name Colosseum comes from a huge statue of Nero (a Colossus) that stood nearby (Nero’s head was removed and repeatedly replaced by the head of a reigning emperor in the guise of Sol): this statue was only pulled down and melted at some point between the 8th century and the year 1000 (it appears on the left on this coin). The building on the right is possibly the Temple of Jupiter Victor, which Severus Alexander dedicated in 224. The coin itself commemorates the rededication of the Amphtheater after repair of much of the damage caused by a severe fire in the wooden stands that was started by a lightening bolt in 217 (complete repairs only finished in 240).1 punto
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Nell'occasione del 750° anniversario della nascita del Sommo Poeta posto una medaglia coniata nel 1865 nel 600° anniversario. Modellisra Enrico Pazzi; Incisore Raffaele Sernesi dell'Officina Mariotti. Diam.57 mm.1 punto
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Ciao ragazzi, grazie della preziosa segnalazione, cercherò di venire la prima domenica libera!!1 punto
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Ho quella del 1946, ma non importa l'anno di coniazione o che sia più o meno rara, quello che suscita una moneta, anche se poverella (questa vale veramente molto poco), va ben oltre certe considerazioni terrene. Quanti ricordi... quand'ero bambino era la moneta più grande di diametro che avevo, anche per questo motivo la consideravo tra le più belle della mia collezione. Dopo qualche anno ricordo di aver trovato in un cestino per 100 lire la versione precedente (1928-1937), senza cataloghi non sapevo nemmeno che esistesse.... l'ho vista un po' diversa dalla mia e l'ho presa. Ed è ancora nella mia raccolta :) praticamente questa:1 punto
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Secondo il mio modesto parere non esiste un posto unico dove si compra a buon mercato, bisogna girare i vari mercatini, fiere ecc. E avere la faccia tosta di trattare con i vari venditori e cercare di spuntare i prezzi migliori...non regala niente nessuno, purtroppo....1 punto
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@@claudioc47 bellissima moneta, per me almeno da quanto vedo dalle immagini il FDC c'è tutto1 punto
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grazie @@nando12, sempre gentilissimo! ho anche una 1974 "coroncina". con il marengo del 1858 di genova, il mio patrimonio aureo si ferma qui :D un caro saluto.1 punto
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@@morpheus 78, anche per me un BB, è una NC in questa conservazione non andrei oltre i 17/22 euro.1 punto
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Sulla rarità delle varianti purtroppo non so esserti d'aiuto, in quanto non le colleziono. Mi sorprende la facilità con cui riesci a trovare le monete da un picciolo, che personalmente ritengo di un fascino pazzesco. derivando direttamente dai denari introdotti da Enrico VI e Federico II di Svevia. Nel mio piccolo sto cercando di concludere, almeno tipologicamente tutta la serie dei denari (poi piccioli) emessi da Enrico VI in poi. Si trovano con relativa facilità le monete da un picciolo fino a Filippo II, ma quelli degli ultimi tre Asburgo diventano veramente difficili da trovare in qualsiasi conservazione. I due piccioli di Filippo II sono molto più comuni, se me ne ricordo posso postare il mio, di conservazione non usuale per il tipo :)1 punto
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Il nominale in argento più pesante di Aminta III è lo statere/didramma, come questo esemplare dalla CNG 81, 20 maggio 2009. KINGS of MACEDON. Amyntas III. 393-370/69 BC. AR Stater (9.54 g, 12h). Head of Herakles right wearing lion skin / Horse standing right in linear square within incuse square. Westermark, Remarks pl. LXX, 32; SNG ANS 87-93. Good VF, die shift on obverse. Notare lo spostamento del conio sul diritto. apollonia1 punto
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Ciao, ne avevo sentito parlare ma non avevo mai visto (o quantomeno non ricordo) un esemplare con questa evidenza visiva! Sembra un 2€! Per la cronaca il peso è maggiore dello standard dei sesterzi ma non è riportato il diametro: Bi-metallic medallion 218 or 222, Æ 31.11 g. Veiled and draped bust r. Rev. Julia, veiled, holding sceptre, seated on peacock flying r. C 25. RIC Caracalla 609 and S. Severus 71b. Very rare. A wonderful portrait of fine style, brown tone and very fine Ex Ars Classica sale XVII, 1934, Evans, 1561. Si tratto in genere di una tecnica utilizzata per i sesterzi e (maggiormente) i medaglioni. Non si sa se fossero monete immesse nel flusso monetale o semplice "gettoni" emessi a scopo onorifico. Di un sesterzio di Traiano si parla nel testo di cui al link: http://zenon.dainst.org/Record/000458924/HierarchyTree?hierarchy=000598301&recordID=000458924 Eccone uno: Caracalla (198-217), Sesterzio bimetallico, Roma, 214 d.C.; AE (g 32,71; mm 32; h 1); M AVR ANTONINVS PIVS FELIX AVG, busto laureato e corazzato a d., Rv. P M TR P XVII IMP III COS IIII P P, l’imperatore, seguito da due attendenti, stante su di un podio verso d. nell’atto di arringare le truppe; sullo sfondo, degli stendardi; in ex. S C. RIC 525c var (busto drappeggiato); C -; Cayòn -; Banti 59. Molto raro, ritratto vigoroso e rovescio molto dettagliato; patina marrone, q.spl - spl. http://acr-auctions.bidinside.com/it/lot/861/caracalla-198-217-sesterzio-bimetallico-roma-/ Buona conservazione, evidenza molto più sfumata. Per i medaglioni, qui ne trovi uno di Alessandro Severo http://www.lamoneta.it/topic/98379-medaglioni-per-tutti/ O qui (rovescio) http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Medaglione_bimetallico_di_faustina_madre,_141_dc,_verso_con_cibele_sul_carro_trainato_da_leoni.JPG Ciao Illyricum ;)1 punto
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Ciao, questo fatto ovvero uno spessore ridotto così come il valore del diametro potrebbe motivare un peso calante anche in presenza di un denario ufficiale e "pieno"... ;) Che famo, lo tagli? Ciao Illyricum :)1 punto
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Dopo il fantastico 1° libro, prenoto il secondo; con dedica ovviamente.1 punto
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E la reginetta della serata.... :yahoo: Taglio: 2 Euro Nazione: Germania Anno: 2014 D Tiratura: 60.000 Conservazione: BB Città: Trieste Note: solo divisionale :yahoo:1 punto
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A chi interessasse e avesse modo di visitarlo, al primo piano interrato di Palazzo Massimo a Roma, poco prima del bellissimo e famoso medagliere, c'è una sala introduttiva dove è riportato il testo del Editto sui massimi prezzi e vengono fornite informazioni ed esempi sul potere di acquisto delle varie frazioni monetali dell'epoca, l'inflazione e via dicendo.1 punto
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Ho visto che Panorama Numismatico di questo mese ha in copertina il mio articolo con il Labirinto di Cnosso sullo sfondo e il bronzo che raffigura il ratto di Europa in primo piano a destra. apollonia1 punto
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______________ 1914 Germania Guglielmo II° (1859-1941) 1 Marco - Argento .9001 punto
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Il tetradramma di Mileto è in sintonia perfetta con la dramma della stessa zecca e con lo stesso simbolo di controllo che ho in collezione da tempo. Re di Macedonia. Alessandro III ‘il Grande’ (336-323 BC). Tetradramma. Mileto. D/ Testa di Eracle a destra con pelle di leone. R/ AΛEΞANΔPOY. Zeus seduto a sinistra con aquila e scettro. Controlli: monogramma MI nel campo a sinistra. Price 2150. q.SPL. Ag: 16,94 g, 28,2 mm. Lo spessore ai quattro punti cardinali è 2,25 mm a Nord (h 12), 2,38 mm a Est (h 3), 2,86 mm a Sud (h 6) e 2,96 mm a Ovest (h 9). Lo spessore al centro della moneta è 3,76 mm. IONIA, Miletos. Silver drachm, 4.23 g, 20 mm, posthumous, c. 295 - 275 B.C.; obverse Herakles' head right, clad in Nemean lion scalp headdress tied at neck; reverse AΛEΞANΔΡOΥ, Zeus enthroned left, right foot drawn back, eagle in right, long vertical scepter in left, MI monogram left. Price 2151, Müller 1057. EF. apollonia1 punto
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Tetra Price 67 della Gorny & Mosch 156, 5 marzo 2007. GRIECHEN - MAKEDONISCHE KÖNIGE, Objekt-Nr.: 1262. Alexander III. der Große, 336 - 323 v. Chr. Tetradrachme (17,16 g.), 336 - ca. 323 v. Chr. Mzst. Makedonien ("Amphipolis"). Vs.: Kopf des Herakles mit Löwenfell n. r. Rs.: ALEXANDROU, Zeus mit Adler thront n. l., davor Kerykeion u. Monogramm. Price 67; Müller -. ss-vz. apollonia1 punto
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Vediamo se riusciamo a scollinare quota 100....sarebbe un bel risultato e un bel dato a disposizione di chi vuole utilizzarlo..... Due osservazioni, si è citato il convegno di Bergamo, l'ho sempre apprezzato, per la bravura e la competenza degli organizzatori, che leggono tra l'altro anche il forum, Bergamo è un Convegno dinamico, che sa attrarre, ha una buona location, tanti commercianti, tanti visitatori ogni volta...può essere un esempio....certamente so che dietro c'è un grande impegno e tanto lavoro.... Credo che per esempio Bergamo se avesse anche nell'Hotel una piccola saletta utile per dibattiti, presentazioni libri, qualche conferenze, potrebbe diventare un po' quello che forse si vorrebbe....una volta mi parlarono di una saletta per incontri....non si può escludere nulla....ma certamente Bergamo è un esempio molto valido... Su quello che diceva Francesco sul Mediterraneo....capisco....certamente il questionario però l'avevo pensato riferendomi ai confini geografici italici....e non a quelli culturali.....onestamente devo essere sincero pensavo che su questo punto ci fossero più risposte e richieste di un Convegno al Sud, è vero che c'è quello validissimo Partenopeo a Napoli che può essere additato come un altro esempio virtuoso commerciale/culturale, ma sicuramente ci possono essere anche altre sedi prestigiose nel nostro Sud Italia che potrebbero essere ottime sedi di altrettanti importanti Convegni numismatici....comunque votate....se non l'avete già fatto....1 punto
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probabilmente hai ragione, ma ti chiedo cortesemente di argomentare in modo più ampio, così da potermi guidare verso le tue posizioni, altrimenti sembrano un po' buttate li, mentre invece sono certo che hai basi che ti hanno portato a queste conclusioni, che non si limitano al solo peso, oppure al "è così e basta" aiutaci a capire le tue posizioni argomentando un po' di più, per aiutare chi sa meno, a sapere di più un forum serve a questo... io ho sempre sete di imparare di più1 punto
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affare affare affare .....ma dov'è questo affare ? , a me è sempre capitato di pagare le monete per quel che sono , belle per belle e brutte per brutte , molte volte ho pagato il giusto , molte altre un po meno molte altre un po più . Se comprate monete lucidate edin bassa conservazione , l'affare lo fa chi le vende , perché si leva la zavorra da torno .1 punto
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Verona svilisce la numismatica a livello di mercato delle vacche. La cultura numismatica è a centinaia di chilometri dal convegno di Verona. Monete confuse tra sorprese kinder, francobolli, paccottaglia di vario genere e natura, cartoline, schede telefoniche, calca di gente e figuri che poco hanno a che vedere con la numismatica, ed in mezzo a questo "casino" null'altro si può fare che sperare di non venire derubati. Non è certo questo il luogo idoneo a conferenze. Verona ha la Sua linea di successo, dato che ci sono sempre centinaia e centinaia di visitatori, trasformarla in qualcosa di diverso da "Verona" è impossibile, improbabile e fallimentare. Detto ciò mi rendo perfettamente conto che la mia visione è poco condivisibile, anzi non lo è affatto dalla stragrande maggioranza dei collezionisti e degli operatori; dato che Dabbene ha aperto il discorso ho esposto il mio punto di vista. Mi auguro di non doverci mettere piede al convegno, in questo caso data la varietà della merce esposta sarebbe più appropriato "mercato".1 punto
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E questa domanda di banale non ha proprio nulla! Prendiamo le lupette Vrbs Roma, per fare un esempio che conosco bene. Tra le imitative (è in discussione se siano coniate nel nord della Gallia o in Britannia) vi sino i seguenti casi: 1) disegni e legende imitative 2) disegno originale al dritto, imitativo al rovescio, con legende imitative 3) disegno imitativo al dritto, originale al rovescio, con legende imitative 4) disegni originali con legende imitative L'unica spiegazione è che in determinati momenti coloro che coniavano queste monete ottenessero dalla zecca i punzoni con i disegni originali (uno oppure la coppia) e con questi facessero i conii. Erano trafugati? Erano consegnati in modo autorizzato? Si tenga presente che in epoca costantiniana nelle zecche galliche, ma suppongo anche in altre, era stata industrializzata la produzione dei conii, i quali venivano fatti in ferro dolce, quindi con un punzone in qualche materiale duro (acciao?, bronzo?) venivano punzonati i disegni e infine i signatores, con punzoni con lettere mobili, punzonavano le legende. Infine il conio veniva indurito superficialmente (suppongo mediante cementazione in cassetta). Ecco che, pertanto, esistevano dei punzoni con i disegni della lupa, dei gemelli da punzonare sotto la lupa, e del busto di Roma elmata.1 punto
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E' UNA VERGOGNA!!! cio' dimostra cosa e' il vero potere.......questa "cosa" non ha niente a che vedere con la numismatica...e NON PUO' ESSERE UN ERRORE !!!!! mi meraviglio come ci possa essere una persona o nel caso molte, che corrono dietro a queste cose, che palesemente sono approntate per attirare e spennare chi non riesce e non vuole capire che QUESTE NON SONO MONETE....e non hanno niente a che vedere con la numismatica1 punto
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