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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/16/15 in Risposte
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USA 1920 Maine Centannial - Half Dollar.6 punti
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Benissimo ! Siccome è in mano tua ed è perfettamente a posto dal punto di vista legale ( e non mi aspettavo di meno da te) dovrebbe essere molto più facile andarci a fondo ( magari a Vr, che dici?) Prima cosa che ti chiederei è il peso, qualcosa potrebbe già dirci questo, in confronto con l'originale. Devo dirti che, per quanto mi è dato sapere, all'interno dei pezzi aperti in epoca moderna non è stato trovato nulla se non specchiature ( vedi Nerone foto 3 qua sotto), e che il modo di aprirli comporta come minimo un certo grado di manomissione della patina del bordo, come certamente saprai. Mi sembra che un tentativo di apertura sia già stato provato, a giudicare dalla foto del bordo... Ricordo anche un esemplare, spettacolarmente ben conservato e ancora chiuso, di Nerone presentato alla Nac, che all'epoca non venne aperto ma lasciato stare così com'era... A livello di curiosità ti posso dire che anche per il medaglione di Antinoo ( altro tipo di moneta, oltre Nerone, di cui si conoscono esemplari di scatola-specchio) che qui ti posto, fino alla sua pulizia nel 1966 non ci si era accorti fosse in due metà; all'interno vi era solamente una superficie tirata a specchio e argentata ( vedi foto). Ti allego anche un altro spettacolare Nerone...5 punti
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1920 Germania Repubblica di Weimar 50 pfennig alluminio officina A (Berlino) la simbologia di questa moneta si distacca dai tradizionali rami di quercia. al R/ un motto sovrapposto ad una fascia di spighe: Sich regen bringt Gegen. Si riferisce ad un proverbio il cui senso è: “Il Lavoro porta Ricompensa”.5 punti
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1920 messicano 20-centavo in bronzo. Una moneta molto grande e pesante per quel metallo, con un diametro di 32,5mm e pesa 15,00g (penny britannico contemporaneo erano 31mm, e 9,40g). Colpito solo nel 1920 e 1935, questa moneta—che isolatamente assomiglia a qualcosa di impressionante e permanente—è in realtà un pezzo di soldi di emergenza. Il prezzo dell'argento ha cominciato a mid- a tardo-teens, e nel 1919, d'argento 20-centavos del Messico era costretto in una riduzione di peso da 5,00g a 3.63g. Ma i prezzi argento ha continuati a salire bruscamente, così Messico introdotto questo rame molto grande datato 1920. La bolla del dopoguerra scoppia presto, tuttavia, e dei prezzi d'argento si ritirarono rapidamente. Messico fu in grado di reintrodurre il suo argento 20-centavos pezzo (anche datato 1920), con un'ulteriore lieve riduzione di peso, ma questa volta con una diminuzione di finezza da ,800 a ,720 argento. Con la fine della crisi d'argento, produzione questa grande bronzo 20-centavos prontamente interrotta, di non essere rinnovato fino al 1935. Il motivo per il rinnovo? Un altro picco dei prezzi d'argento. Pezzo del Messico bronzo 1920 di 20-centavos...moneta di emergenza. :) v. ------------------------------------------------------------ The 1920 Mexican 20-centavo in bronze. A very large and heavy coin for that metal, with a diameter of 32.5mm, and weighing 15.00g (contemporary British pennies were 31mm, and 9.40g). Struck only in 1920 and 1935, this coin—which in isolation looks like something impressive and permanent—is in reality a piece of emergency money. The price of silver began spiking in the mid- to late-teens, and in 1919, Mexico’s silver 20-centavos was forced into a weight reduction from 5.00g to 3.63g. But silver prices continued to rise sharply, so Mexico introduced this very large copper dated 1920. The postwar bubble soon burst, however, and silver prices quickly retreated, Mexico was able to reintroduce its silver 20-centavo piece (also dated 1920), with an additional slight reduction in weight, but this time with a decrease in fineness from .800 to .720 silver. With the end of the silver crisis, production of this big bronze 20-centavos promptly stopped, not to be renewed until 1935. The reason for the renewal? Another spike in silver prices. Mexico’s bronze 1920 20-centavo piece…emergency coin. :) v.3 punti
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Per come concepivano la "guerra" a quei tempi magari si doveva abbattere qualcosa di piccolo e leggero con l'ausilio delle monete, o far raggiugere un traguardo superando piccoli ostacoli formati a terra, fossette ecc. (tipo il subbuteo od il gioco con le bilie). Ci vuole un po' di destrezza, in questo caso la differenza che ci può essere tra un bambino/ragazzino ed un adulto si azzera. Ricordo che qualcosa di simile si faceva negli anni '60/'70 con i tappi di latta delle bibite schiacciati a mò di gettoni, (la sanpellegrino con la stella rossa valeva il doppio), sostituivano le monete che non si avevano in tasca.... una reminiscenza del passato? Quanti ricordi... tutti giochi che videogame e pc hanno sepolto definitivamente :cray:3 punti
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USA 1920 Pilgrim Tercentenary - Half Dollar3 punti
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@@derek83 io sono contrario alla sigillatura delle monete per vari motivi. Primo per una questione estetica e tattile, a me piace sentire la moneta in mano con le dovute cautele. Secondo si evitano possibile formazioni ossidative tipo verde rame. Terzo si dà la possibilità alla moneta di patinare, processo che nella bustina non avviene o avviene molto lentamente. Come ho già scritto in altre discussioni io faccio perizie di diamanti e non sigillo neanche quelli immaginare se mi va bene la sigillatura delle monete che potrebbe essere sostituita con una perizia fotografica eliminando qualsiasi antiestetico contenitore. Ovviamente queste sono opinioni personali e ognuno è libero di fare come meglio crede.3 punti
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Vuol dire che hai aperto una discussione che ti è stata chiusa, poi ne hai aperta un altra richiedendo informazioni a riguardo, e adesso chiedi che si cancellino i tuo messaggi. Ritengo che tu abbia ricevuto le risposte in merito. Skuby3 punti
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Per quanto riguarda Napoli aggiungo questa immagine tratta da asta NAC 60 dell'11 giugno 2011. Allego la descrizione. Napoli Carlo V d’Absburgo imperatore, 1519-1554. Da 2 doppie o quadrupla, AV 13,46 g. CAROLVS IIIII ROM IMPE Busto laureato, drappeggiato e corazzato a d.; sotto, nel giro, IBR in nesso (Giovan Battista Ravaschieri, zecchiere). Rv. MAGNA OPERA DOMINI Figura muliebre, con cornucopia, dà fuoco con una torcia ad un mucchio di libri ed armi. CNI 1 var. (zecchiere A). Pannuti-Riccio 1a. MIR 124/1. Friedberg 830. La legenda MAGNA OPERA DOMINI fa riferimento all'editto imperiale del 23 ottobre 1547, editto col quale si perdonavano coloro i quali avessero preso parte ai "tumultuosi avvenimenti" che avevano seguito il tentativo di portare a Napoli l'Inquisizione. Venendo all'iconografia, non è chiaramente una figura religiosa, ma richiama un avvenimento particolare per la città. La pace in figura muliebre che dà fuoco ad un mucchio di libri ed armi allude alla cancellazione dei tragici avvenimenti.2 punti
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Una piccola sequenza storica della Lidia: Dinastia di Lido (c.ca 1500 a.C.) Dinastia di Eraclide (c.ca 1100 a.C.) Dinastia di Mermnade (c.ca 716 - 547 a.C) Quest'ultima inizia con Gige (716-678) e termina con Creso (560-547) - prime monete Dinastia persiana inizia con Ciro II (558-529), segue Dario (522-486) seguono vari satrapi (che indeboliscono la Persia ed avvantaggiano Alessandro III il Macedone quando Dario II (Satrapo di Sardes) va contro Artaxerses II per conquistare tutto il Regno persiano. dinastia greco Macedone Alessandro con la battaglia di Granico (334 a.C.) conquista tutta l'Asia Minore Lidia Romana dal 296 d.C Lidia Bizantina dal 610 d.C Lidia Turca dal 1390 Posto ora alcune monete della Lidia in sequenza dal tempo di Gige al II sec. a.C. Tempo di Creso Darico Xerses - Artaxerses (486-450) Sequenza di Siglos di varia tipologia (Carradice I,II,III,IV) Monete di città della Lidia del II Sec. a.C Thyateira Mostene Sardes Thyateira2 punti
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@@miza gli esperiti sono ben altri .......io sono il più scalcagnato , piacere comunque di averti/vi aiutato2 punti
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Ma il bordo è nato leggermente irregolare, un po' tutte le monete napoletane di quel periodo hanno questa problematica. Comunque dal vivo la si potrà valutare meglio, ciao Luca, a presto!2 punti
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Concordo anch'io con l'Mb, comunque trattasi di regalo quindi per te dovrebbe essere di più di MB. ;)2 punti
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Buongiorno a tutti. Ho pensato oggi di rendere partecipi della mia piccola raccolta di denari degli Eravisci che ho iniziato a collezionare da poco tempo. Lo so, alcune foto sono un po' brutte (forse per la mia inettitudine con gli strumenti tecnici, forse per la qualità di alcuni pezzi) ma nel complesso rendono meglio, ed è per questo che ho deciso di metterle tutte insieme. Precisazione: l'ultima moneta non è un denaro ma un quinario imitativo attribuito con probabilità, ma non con assoluta certezza agli Eravisci. Il pregio di queste monete, secondo me, sta nella testimonianza di una popolazione di cui non si conosce molto (quasi niente) all'infuori della loro monetazione. RAVIS-RAVIT-RAVISC... era il termine, a parere di molti studiosi con il quale questo gruppo di Celti si definiva. Che dire, non sono raffinate come le monete greche ma al sottoscritto piacciono. Voi cosa ne pensate?1 punto
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Ho chiesto lumi alla Dott.ssa Barbara Maria Affolter dell Archivio Storico della Ven. Arciconfraternita della Misericordia di Firenze, che pubblicamente ringrazio, la quale mi ha gentilmente confermato la bontà della medaglia in oggetto, commissionata da Loro per l'Anno Santo 1875. Non mi ha però saputo dire se è rara o meno. La stessa medaglia risulta anche descritta su un pdf trovato in rete a firma "Augusto Ridi" dal titolo "La medaglia coniata da Amalia Duprè" da cui estraggo alcune righe: "...oltre a quelle coniate o fuse per le feste patronali, che sono molte, si fanno notare anche medaglie devozionali, al merito e commemorative. Alcune sono rarissime.....Alcuni come il Gori, Il Giorgi e il Pieroni, nella seconda metà dell'Ottocento...hanno modellato più di una Medaglia della Misericordia....La Mater Misericordiae, plasticamente modellata da un anonimo, è una devozionale coniata per l'Anno Santo 1875...." A questo punto chi eventualmente avesse notizie riguardanti la stessa mi farebbe cosa gradita......e se mi fate un posticino su una scheda la possiamo inserire. Posto le misure: Ø 47,00 mm , sp al bordo 4,00 mm , peso 45,86 gr , dorata1 punto
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Salve a tutti, sono nuovo nel subforum, credo di non averci mai scritto, per cui abbiate un pizzico di pazienza in più se l'inesperienza si rivelerà ai massimi storici :rofl: . Fatta questa breve e noiosa premessa, volevo mostrarvi questa moneta che abbiamo acquistato recentemente, essendo totalmente ignoranti in questa monetazione, anche avendola in mano non riusciamo a giudicarla correttamente, l'argentatura sembra essere molto molto buona, i fondi riflettono i colori benchè abbiano dei segnetti, voi che ne pensate? credevamo potesse darci più soddisfazione, invece non è stato così, si presenta diversa da tutte le monete che abbiamo e l'effetto che ci da non è quello sperato, le foto son quello che sono, ci piacerebbe avere una stima di conservazione e una stima economica. Ancora grazie a tutti quelli che parteciperanno ;D http://vid346.photobucket.com/albums/p437/Gianluigi_Fino/6AD3D191-B2D0-4D8F-B4CF-58F09D82AD74_zpsyfdp2khs.mp41 punto
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Tempo fa in un lotticino di tetartera bizantini (una mia antica passione a cui sporadicamente ritorno per rapide incursioni) trovai una moneta che pur avendo "fattezze bizantine" non avevo mai visto, che non mi tornava sotto vari aspetti, e che non riuscivo ad inquadrare. Chiesi allora aiuto agli amici del forum che con la consueta gentilezza mi svelarono trattarsi di un follaro di Ruggero II emesso a Messina. Essendo totalmente digiuno di monetazione normanna, e di quella di Ruggero II in particolare, mi diedi da fare per saperne di più, e trovai un interessantissimo articolo della Travaini che in qualche modo mi apri' un mondo su questa monetazione a dir poco sbalorditiva, in cui tutto é meticciato, dalle forme dei tondelli, alle lingue utilizzate (latino, arabo, greco), all'iconografia, ai significanti religiosi ("il potente per grazia di Allah, il re Ruggero, il sublime" in arabo al dritto e la croce con "Gesù Cristo vince" al rovescio... ad esempio, e la data, quando c'é, sistematicamente islamica..). [Per chi volesse dare un'occhiata all'articolo in questione questo é il link: http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/numi_0484-8942_1991_num_6_33_1960 ] Pur rimanendo i miei interessi numismatici ancorati altrove nel tempo e nello spazio, ho sentito la necessità di cercare colmare un po' l'abisso di ignoranza circa la storia di questo periodo che mi contraddistingue, al di là delle reminiscenze scolastiche. Dato che, quando esistono, preferisco le fonti primarie e trovandomi in uno di questi fortunati casi mi sono procurato l'"Ystoria Rogerii regis Sicilie Calabrie atque Apulie" dell'Abate Alessandro da Telese, nell'edizione del Thesaurus Rerum Beneventarum, curata da Raffaele Matarazzo. Nel primo capitolo si accenna all'infanzia di Ruggero, un passaggio mi ha subito colpito: Ruggero giocava "alla guerra con le monete". "Huic quippe unicus erat frater primogenitus nomine Simon, qui patri obituro ad suscipiendum ipsius provincie dominium successurus erat: quem quidem, ut moris est puerorum, nummo ad bellum ludendo provocabat. Hic namque ludus ei pre ceteris ludis specialissimus inerat. Cum ergo uterque cum singulis puerorum catervis, adhoc accitis prerliarentur, superabat minimus Rogerius, unde, deridens fratrem suum Simonem, aiebat: ..." Riporto la traduzione del Matarazzo: "Egli aveva un unico fratello primogenito di nome Simone che alla morte del padre gli avrebbe dovuto succedere nel conservare la signoria della stessa provincia; e giocando alla guerra con le monete, com'é costume dei fanciulli, lo sfidava. Prediligeva infatti in modo specialissimo questo gioco su tutti gli altri. Quando dunque combattevano l'uno e l'altro assieme alle squadre di ragazzi appositamente raccolte, il più piccolo Ruggero aveva la meglio; perciò deridendo suo fratello Simone, diceva: ..." Che gioco sarà stato? Che ne pensate?1 punto
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Buona serata .... e se fosse qualche gioco analogo a questo? http://it.wikipedia.org/wiki/Gioco_delle_pulci al di la della data di nascita citata nell'articolo, vuoi mai che anche in precedenza ci fosse un gioco analogo da fare con delle monetine; magari allora bastava far sovrapporre la propria moneta a quella di un competitore per potergliela vincere? saluti luciano1 punto
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Secondo me qui il significato di "bellum" non descrive tanto un concetto militare, ma piuttosto un significato agonistico. Quindi si potrebbe immaginare delle sfide e gare tra due o più concorrenti, secondo il testo, nella cornice di squadre formate almeno da due giocatori. Ma si potrebbe anche ipotizzare delle simulazioni di battaglie tra vari giocatori attraverso l'uso di pedine-monete, a mò di scacchi.... Quello che però mi colpisce è che il narratore definisce questo gioco come per soli fanciulli, quindi la nostra indagine deve spingersi verso giochi di abilità ai quali un uomo adulto (del Medioevo) non avrebbe mai partecipato per timore di essere deriso. A questo punto mi viene in mente il gioco delle biglie perché: 1- si possono utilizzare anche le monete; 2- si può giocare a squadre 3- richiede abilità; 4- si possono organizzare anche dei percorsi nei quali raggiungendo un determinato traguardo si poteva dire (fantasticare) di aver assaltato un castello;1 punto
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Più che di cartofilia, è un discorso di storia postale, provo comunque a dirti qualcosa. Nella prima foto, il francobollo della crociera aerea di Balbo è stato apposto successivamente: il timbro di annullo è del '32, mentre il francobollo è stato emesso nel 1933. Si tratta di un francobollo molto raro, per quel che si può capire dalla foto, propendo per un falso. Falso anche l'altro, nella prima foto del post #2. Molto rari anche i francobolli "Servizio di Stato" delle colonie, Cirenaica e Somalia, valutati migliaia di euro nei cataloghi: a mio parere, falsi anche quelli. Interessante la prima cartolina del post #3, soprattutto per il timbro "Egli combatte. E tu?". Se autentico (ci vorrebbe una visione diretta), il valore può andare dai 30 ai 50 euro. Tutto il resto è materiale autentico, e comune, valore da 3-4 a un massimo di 10 euro. Da segnalare un annullo di ufficio postale ambulante, Ancona-Bologna, ultima foto del post #2. petronius :)1 punto
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Grazie a tutti delle spiegazioni! Ora so qualcosa in più! :) And thank you @@villa66 for the story about the funny nickname! :)1 punto
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Secondo me siamo complessivamente anche sul qSPL. Molto meglio il rovescio del dritto.1 punto
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@@pedro_88,@@nando12 ciao Si è tutto nella norma! Al centro del contorno di solito si vede il colore del rame. Un amico numismatico mi diceva che è anche un modo per riconoscere quelle che non sono in argento. Questo principalmente per chi alle prime armi ha difficoltà a riconosce il colore dell' AG e non conosce gli anni dove si coniava in AG e quelli dove si coniava in rame saluti1 punto
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Riprendo questa vecchia discussione perchè mi sono imbattuto in questa immagine che probabilmente tutti a parte me conoscono ma che non era stata postata quando si parlava dei "cerchioni" dei tremissi. Si tratta della crocetta di Novara che si trova al museo di Norimberga. Mi sembra spieghi bene la cosa (come del resto aveva ben fatto Monbalda con più logici ragionamenti): semplicemente due conii a diverso diametro.1 punto
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l'eterno dilemma si ripropone... :) io sono di parte, nella fattispecie appoggio @@claudioc47. saluti.1 punto
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Meglio così Lay :) , secondo me la serietà e affidabilità di un venditore è un punto di arrivo in una passione come la nostra.1 punto
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Caro Alessandro, ritengo molto probabile che si tratti realmente di una scatolina, con all'interno la tipica conformazione a specchio (a cerchi concentrici), nota in vari esemplari di Nerone, più frequentemente ma non esclusivamente zecca di Lugdunum, particolarmente impiegati data la regolarità e rotondità tipiche di questi sesterzi, a cui sembra non sfuggire questo esemplare di Gallieno. Veramente inconsueto, soprattutto se, come sembra, hanno usato una fusione di un sesterzio autentico Dalle foto e da quanto dici sembra un oggetto antico, forse in tua mano, e quindi questo mi fa scartare una imitazione fraudolenta... Appena posso te ne posto degli altri, sono comunque oggetti rari anche se non particolarmente apprezzati. Cordialmente, Enrico1 punto
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...e, visto che oggi sono particolarmente generoso, vi regalo anche un passo di Dario G. Martini e Divo Gori da: La Liguria e la sua anima": ...Genova, all'addensarsi della bufera nel Levante, aveva affidato l'amministrazione delle Colonie al Banco San Giorgio. Non c'era più nulla da fare. La sorte di quei possessi era segnata, anche se Caffa cadde soltanto nel 1475 e se Scio riuscì addirittura ad essere conservata dalla "Maona" dei Giustiniani fino al 1556. A Caffa, tutti i genovesi vennero massacrati o fatti schiavi. La guarnigione di Soldaia, rifugiata in una chiesa, non volle arrendersi. I turchi allora murarono le porte e le finestre del tempio, che si trasformò in una tomba: "Questo episodio -ha scritto Roberto Lopez in un brano ripreso dal Vitale- ha quasi valore di un simbolo. L'attrazione del commercio aveva cambiato molte cose, ma le colonie genovesi dovevano morire come erano nate: tra le sacre mura di una chiesa, lottando contro gli "infedeli". Quando nel secolo successivo cadde Scio, ventun giovani genovesi, dell'"albergo" dei Giustiniani, vennero invitati a scegliere tra l'arruolamento con i Giannizzeri (previa abiura) e la morte. Diciotto preferirono la morte e l'affrontarono tra atroci torture dinnanzi alle loro madri. Nessuna di quelle diciotto madri esortò il figlio a tradire la propria fede. Se Genova aveva avuto delle colpe, in Oriente, con i diciotto martiri di Scio ebbe anche chi seppe riscattarle."1 punto
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Ho aspettato di vedere un po' di esemplari diversi per cercare eventuali differenze significative. Lo spallaccio mi sembra una generica decorazione artistica, normale per le armature da parata rinascimentali. Da quel che so, di norma avevano forma di ceffo leonino, oppure floreale. Sul Toson d'oro, mi sembra che nei diversi esemplari della moneta si distingue bene soltanto il pendente. Mi sembra però che sia appeso a una collanina leggera anzichè alla collana consueta per questa decorazione: quella composta da maglie foggiate alternativamente da acciarini e pietre focaie ---> (da: http://it.wikipedia.org/wiki/Gioielli_della_Corona_austriaca) E non mi spiego il motivo di questa differenza.1 punto
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Abbiamo oscurato un post, invito l'autore di tale post, in futuro, ad evitare di istigare alla violazione della legge italiana. Quanto a @@Pierpre700 , la discussione è chiusa, ma rimane visibile, può essere utile ad altri utenti. Inoltre ogni utente, registrandosi, accetta integralmente il regolamento e quindi anche i punti 4.10 e 3.121 punto
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Ciao, secondo me è inutile continuare, sembra quasi che si ragioni o discuta per partito preso... Io sono il primo a gioire se un convegno è organizzato bene e in una location decente, e specifico che non deve essere per forza la sala conferenze di qualche albergo a cinque stelle ma, appunto, che sia una sistemazione almeno adeguata e decente per l'evento, e, purtroppo, Bologna non lo è... Poi si può discutere su tutto il resto ma quanto detto prima mi sembra alquanto oggettivo...1 punto
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il punto è..... o siamo di fronte ad una nuova emissione, nel caso, mi sento di escludere i primi 3 esemplari (ibrida tra l'emissione conosciuta e la litra), mai descritta (nel caso, correggetemi), o (ed è la mia maggior preoccupazione) siamo di fronte ad una emissione di fantasia, creata a doc per il mercato (con un danno scientifico non indifferente..). skuby1 punto
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Mezzo Franc 1920 B Helvetia Berne.1 punto
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@@Lay11, una gran bella moneta, per me tranquillamente BB, collezzionabilissima.1 punto
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Ma è proprio questo il problema in Italia ... Nonni che se trovano qualcosa coprono tutto per non trovarsi il terreno bloccato per anni, nonni che coprono tutto semplicemente per ignoranza, nonni che coprono tutto dopo aver prelevato il possibile. Comprensibile? Si. Giustificabile? No. Alla fine saltano fuori leggi assurdamente restrittive, che creano casini anche per uno che compra o scambia (in teoria legalmente) una monetina. Comprensibile. Speriamo nei nipoti.1 punto
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è strano che del 1656 se ne conosca un solo esemplare Ciao! Oltre a quello di SM ne conosco uno in coll. priv. ed uno passato su ACR tre anni fa.1 punto
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Innanzitutto mi complimento per il lavoro, Ares, che mi sembra estremamente interessante e ben fatto. Dopodiché provo a fare qualche considerazione, di metodo. Bada bene, Ares, la mia non é assolutamente una critica, e nemmeno un suggerimento. Mi limito a dire come tenterei di affrontare io la faccenda. Il che può essere condivisibile oppure no. Allora, butto là qualche ipotesi di assunto, intanto sulle caratteristiche della monetazione: - la monetazione é imitativa, ma non tutti i tipi sono immediatamente ed univocamente riconducibili a specifici prototipi romani (ad esempio i rovesci a legenda DOMISA). - esistono incroci di conio tra i dfferenti tipi. - i conii utilizzati, quanto meno ragionando sulla base del materiale conservato ed accessibile, sembrano essere in numero abbastanza limitato. Quanto agli studi pregressi, é vero che alcuni (Göhl, Freeman) sono basati su degli insiemi limitati, ma quello della Torbàgyi é comprensivo di tutti i dati di cui la studiosa era a conoscenza nel 1984. Aggiungo che tanto il lavoro della Torbagyi quanto quello del Freeman (più recente, ma che mostra molti limiti essendo basato su di un insieme esiguo di pezzi, non tenendo inoltre in conto il lavoro della Torbagyi ed infine essendo affetto da evidenti problemi editoriali che ne rendono difficile la lettura), sono entrambi basati sulla identificazione dei conii. Questa credo sia la strada giusta: i conii non sono moltissimi, e di conseguenza il lavoro si può fare senza sforzi sovrumani ed in tempi non biblici, pur sapendo che il quadro non sarà definitivo e potrà essere ampliato nel corso del tempo. Io partirei dalla identificazione dei conii di dritto e di rovescio (riportando i riferimenti precedenti di Torbàgyi e Freeman) per arrivare successivamente ad una identificazione in "tipi" (necessariamente aperti), identificati dalle accoppiate di conii, e quindi di insiemi più ampi che racchiudono accoppiate di conii simili. Credo che una lettura importante nell'affrontare metodoligicamente le monetazioni celtiche imitative, rimanga il Traité di Colbert de Beaulieu. Ho cercato di dire velocemente molte cose tutte insieme, e mi rendo conto che il risultato appare un po' confuso. Me ne scuso.1 punto
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Ragazzi.. ma mica so tutto a memoria :lol: serve innanzi tutto una tabella: L'aiuto del volume world coins è fondamentale, per i periodi storici e per sapere dove andare a guardare, i numeri si riconoscono, se notate sono semplici rispetto le lettere che sono impossibili... in questo modo si può decifrare qualcosa come qui: http://www.lamoneta.it/topic/119321-aiutino-per-identificazione-moneta-taiwanese/#entry1356858 Anche il web viene in aiuto con Numista, qui la moneta di @@nando12 http://en.numista.com/catalogue/pieces3849.html Un po' di dedicazione, un po' di copia-incolla, e poi viene tutto da se :)1 punto
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______________ 1920 Straits Settlements (Malay, Malaysia, Singapore, Malaya, Malaya and British Borneo) Giorgio V (1865-1936) 1 Cent. - Bronzo1 punto
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il prezzo delle monete non varia con l'aumentare del costo del tavolo, credimi. Se così fosse verona, che è forse il convegno per noi più oneroso, dovrebbe essere inavvicinabile dai collezionisti.1 punto
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scusami ma chi sta sparando a zero su chi non è d'accordo?1 punto
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Taglio: 50 cent Nazione: Italia Anno: 2014 Tiratura: 4.969.000 Condizioni: qSpl Città: Napoli Note: News??1 punto
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per il santuario di Pompei ne ho almeno una trentina di diversi moduli, metalli e firme. Ci vediamo prossimamente per le altre, se vuoi, grazie mille Antonello! :good:1 punto
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Intendevo semplicemente che "questa volta i miei complimenti li faccio a Varesi e non ad altre ditte straniere come a Kuenker o a CNG a cui generalmente li faccio" (ditte straniere abituate da sempre a ricevere complimenti a destra e a manca, ma che a tutti gli effetti non rilasciano alcuna certificazione di autenticità e provenienza, cosa che invece fa da sempre la ditta Varesi). Saluti.1 punto
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A una moneda. Fria y tormentosa la noche que zarpé de Montevideo. Al doblar el Cerro, tiré desde la cubierta mas alta una moneda que brillò y se anegò en las Aguas barrosas, una cosa de luz que arrebataron el tiempo y la tiniebla. Tuve la sensaciòn de haber cometido un acto irrevocable, de agregar a la historia del planeta dos series incesantes, paralelas,quizà infinitas: mi destino, hecho de zozobra, de amor y vanas vicisitudes, y el de aquel disco de metal que las aguias darìan al blando abismo o a los remotos mares que aùn roen despojos del sajòn y del fenicio. A cada instante de mi sueno o de mi vigilia corresponde otro de la ciega moneda. A veces he sentido remordimiento y otrs envidia, de ti que estàs, como nosotros, en el tiempo y su laberinto y que no lo sabes.1 punto
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