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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/22/15 in Risposte

  1. Siamo nel campo delle probabilità. Non si può sempre dire che una moneta sia "certamente" falsa. Se poi le monete sono state riconiate in zecca la cosa assume implicazioni ancora più variegate. Le ghiere inoltre sono le "cenerentole" dei coni, e raramente conservate. Le domande sopra poste possono trovare queste risposte: - quali ghiere sono state ritrovate per il 20 lire ? Credo nessuna. Si possono solo fare osservazioni dall'impronta sul contorno. L'impronta del 2° tipo (dovuta ad una ghiera corrispondente) è presente in una minoranza di esemplari in conservazione particolarmente alta. Ciò, integrato dal riscontro obiettivato da Luppino della movimentazione dei conii corrispondenti in periodo repubblicano ha fatto ipotizzare (con verosimiglianza) trattarsi di riconi. Ricordo ancora che fino a poco tempo fa nessuno aveva mai fatto caso alle ghiere, per cui sull'argomento si sa pochissimo. Tuttavia se tutte le monete del periodo 1930-40 portano l'impronta di una ghiera di tipo XXX mentre alcune (poco numerose) portano quelle della ghiera YYY, e si scopre che i conii di queste ultime sono stati movimentati in maniera non-ufficiale 20-30 anni dopo quando la ghiera XXX non risultava più reperibile, pensare ad un riconio non è poi così improbabile! Non è comunque una certezza. - si può escludere al 100% che la ghiera del I° tipo non era difettosa ? Come detto (parlando di probabilità) al 100% non si può escludere nulla. Ricordo però che la ghiera di 2° tipo presenta un'impronta diversa, e che parlare di difetto per tale motivo non ha senso (per lo stesso motivo che quando una moneta da 2 centesimi di Euro presenta su di una faccia Castel del Monte anzichè la Mole Antonelliana, non si parla di "conio difettoso") - se c'era anche la ghiera del I° tipo oltre a quella del II ° , perché i malfattori hanno coniato il 20 lire con il II ° tipo alimentando così , i sospetti del caso ? Ribadisco che non mi risulta sia mai stata ritrovata alcuna ghiera (salvo novità dell'ultim'ora). I Furbetti non sapevano nulla di ghiere (è stato Tevere il primo ad accorgersene, ad una perizia di qualche anno fa) ed hanno utilizzato quello che hanno trovato ... - come si può affermare che la ghiera del II° tipo NON è stata approntata all'epoca dalla stessa zecca ? Non si può. Ancora una volta è il ragionamento a guidare certe affermazioni, ma può essere che domani qualcosa cambi le carte in tavola. Ad esempio che da un caveau in Svizzera dove erano rimaste documentatamente sigillate monete per 80 anni, emerga qualche 20 Lire 2° tipo. Per ora si tratta solo di un'ipotesi (esemplari riconiati) molto verosimile, che parte da rilievi obiettivi (il tipo di contorno), si sostanzia dell'esito di un'indagine investigativa (Luppino) e affonda le radici in una visione disincantata e pessimistica dell'uomo (e degli italiani) che purtroppo è ogni giorno sotto gli occhi di ciascuno.
    6 punti
  2. Ho aggiornato il numero alla pizzeria, Verona al pomeriggio con tanti lamonetiani, e credo di conoscerne solo alcuni, alcuni verranno domani a salutarci alle 12, il potersi parlare e' sempre estremamente positivo sia per la conoscenza, sia per il forum, sia per eventuali nuove iniziative...a domani.......dove spero di poter vedere anche qualche moneta...
    3 punti
  3. Mmmmm bella discussione,sono al pc con patatine e birrozza ,vamossssssssss ahhahahahhaa
    2 punti
  4. @@Lay11 Ciao,conosci già il mio pensiero,colleziona sempre ciò che ti piace e che il denaro del momento ti permetti di collezionare :D
    2 punti
  5. Purtroppo manca una foto decente e manca anche il rovescio, ma da quello che riesco a intravedere ingrandendola sul mio schermo sembra proprio un falso ottenuto per fusione. Magari con foto e dati completi si riuscirebbe ad essere più certi... Cordialmente, Enrico
    2 punti
  6. Mi sgorgano lacrime dal cuore. Lacrime per ciò che sta accadendo, lacrime per ciò che stiamo perdendo ed infine lacrime per l'indolenza dell'Occidente, oramai sdraiato su di un triclinio e non più capace di alcuna reazione. La situazione attuale forse può essere paragonabile all'ultimo secolo dell'Impero.
    2 punti
  7. Grazie Giovanni, questo è il corretto ragionamento che va fatto intorno alla vicenda e che, naturalmente, nessun catalogo ha mai riportato e probabilmente mai riporterà. Volevo solo aggiungere una riflessione sulla presunta (da alcuni) effettiva circolazione del 20 lire del '36. La moneta di cui parliamo è evidentissimamente una moneta di pura ostentazione coniata per celebrare la costituzione dell'Impero. Alla fine del 1935 all'Italia vennero imposte le sanzioni per l'aggressione ai danni dell'Etiopia e già alla fine del '35 il regime, un po' strumentalmente ed un po' per effettive necessità, chiamò il popolo italiano a donare oro ed altri metalli per sostenere l'economia (sopratutto bellica) della nazione. La situazione era tale per cui in quel frangente non ci si limitò a chiedere solo l'oro e l'argento delle famiglie, ma si arrivò persino a smontare cancellili e grate non strettamente indispensabili per recuperare il ferro. Ebbene, vi sembra questo un contesto favorevole all'immissione nell'ordinaria circolazione monetaria di un 'gruzzoletto' di 10 mila monete d'argento? Anche se i Cataloghi non lo riportano, penso che basti riflettere su questo particolare contesto storico socio-economico per rendersi conto da soli che la possibilita che il 20 lire del '36 abbia realmente circolato non è solo remota....ma è assurda. M.
    2 punti
  8. Questo mi sembra di no: http://www.abebooks.com/servlet/BookDetailsPL?bi=7938817383&searchurl=an%3Dfrank+sternberg C'è anche questo in provincia di Torino: http://www.comprovendolibri.it/ordina.asp?id=32478576&db=catalogo
    2 punti
  9. Uno dei 1922 50-centavo "Simon Bolivars," della Colombia essendo questo il tipo di "Capo Rounder" del 1916-34 (tutti colpito in Philadelphia tranne le monete del 1934, che sono stati prodotti a San Francisco). Come il tipo "Testa Nitida" del 1912-1933, variamente coniato in Bogatá, Medellin e Birmingham, le “Testa Rounder" da Philly e San Fran erano 30mm di diametro e sono state colpite—come proclamato sulle monete se stessi—in 12,50g d'argento ,900. I tipi di due ritratto erano concorrenti contemporanei, ed era "Più Nitida Testa" che ha prevalso, riapparire quando la Colombia 50-centavo divenne una moneta di rame-nichel nel 1958. Perché questa "Testa Rounder" perso sembra immediatamente apparente, a guardarlo... Bolivar è un uomo più vecchio, più pesante, più lento, con un po' meno eroico attaccatura dei capelli. Si è tentati di dire che il "Capo Rounder" Bolivar sembra notevolmente meno probabilità di condurre una rivoluzione in quanto egli potrebbe essere a guardarlo in TV, ma che non può essere vero—nel 1922 fu radio che era il grosso deal di trasmissione medio. Ma scherzi a parte, 1922 fu un anno fondamentale per la Colombia e Stati Uniti. Questo pezzo di 50-centavo "Testa amichevole" è una moneta depositata, conservatore nel look, e lo status quo al nucleo. E così forse dovrebbe essere. Nel 1922 il lungo ritardo 1914 trattato per quanto riguarda il canale di Panama ha raggiunto la fruizione. Colombia ha ricevuto $25.000.000 in oro americano, e i diritti del canale che erano praticamente identici a quella degli utenti statunitensi. Relazioni tra i due paesi immediatamente cominciarono a migliorare. Che cosa era cambiato tra il 1914 e il 1922 per fare del Senato americano di strada? Denaro, e la ricerca di petrolio fu certamente parte di esso. Ma così è stato pochi anni prima della morte di Teddy Roosevelt. E troppo—anche se so che può essere difficile per ora di credito—per molti davvero fosse stato "la guerra alla fine guerre", e negli anni immediatamente dopo la prima guerra mondiale, per molte persone, in tutte le nazioni, c'era una profondamente sincera voglia di fare le cose bene. :) v. ------------------------------------------------------------- One of Colombia’s 1922 50-centavo “Simon Bolivars,” this being the “Rounder Head” type of 1916-34 (all struck in Philadelphia except the 1934 coins, which were San Francisco products). Like the “Sharper Head” type of 1912-1933, coined variously in Bogatá, Medellin and Birmingham, the “Rounder Heads” from Philly and San-Fran were 30mm in diameter and were struck—as proclaimed on the coins themselves—in 12.50g of .900 silver. The two portrait types were competing contemporaries, and it was the “Sharper Head” that prevailed, reappearing when the Colombia’s 50-centavo became a copper-nickel coin in 1958. Why this “Rounder Head” lost out seems immediately apparent, looking at it… Bolivar is an older, heavier, slower man, with a somewhat less heroic hairline. It’s tempting to say that the “Rounder Head” Bolivar looks considerably less likely to lead a revolution than he might be to watch it on TV, but that can’t be true—in 1922 it was radio that was the big deal broadcast medium. But kidding aside, 1922 was a pivotal year for Colombia and the United States. This “Friendly Head” 50-centavo piece is a settled coin, conservative in look, and status quo to the core. And so maybe it should be. In 1922 the long-delayed 1914 Treaty regarding the Panama Canal reached fruition. Colombia received $25,000,000 in American gold, and rights to the Canal that were virtually identical to that of U.S. users. Relations between the two countries immediately began to improve. What had changed between 1914 and 1922 to make the American Senate get out of the way? Money, and the search for oil was certainly part of it. But so was the death of Teddy Roosevelt a few years earlier. And too—though I know it can be tough to credit now—for many it really had been “the war to end wars,” and in the years immediately after WWI, for many folks, in all nations, there was a deeply sincere urge to make things right. :) v.
    2 punti
  10. Un mio particolare benvenuto ad un pordenonese "con passione per ciò che è antico".
    2 punti
  11. Ciao a tutti, L'esemplare postato appartiene alla zecca di Siscia e classificato da Goebl nel MIR al numero 160d. Le emissioni di consacrazione della zecca di Milano riportano quasi sempre il GOTHICO, il raro esemplare che riporta la scritta breve DIVO CLAUDIO viene identificata proprio per il tipico busto della zecca lombarda che ritroviamo nelle emissioni di Claudio e nelle prime di Aureliano. La moneta in questione invece presenta il tipico ritratto della zecca di Siscia, riconoscibile per uno stile completamente differente soprattutto per la forma del naso, oltre che per il fatto di essere corazzato. Le monete milanesi sono sempre a busto nudo, quelle di Siscia possono raramente avere anche quello corazzato. Alessandro
    2 punti
  12. Ciao, dovrebbe essere un sesterzio di Lucilla Obv: LVCILLAE AVG ANTONINI AVG F. Draped bust right. Rev: IVNONI LVCINAE / SC. Juno seated left on throne with back, feet on footstool, holding flower and child. RIC 1747. Saluti Enrico
    2 punti
  13. tutte le monete sono collezionabili, amatele e rispettatele
    2 punti
  14. Ciao. "Più diverrà diffusa e accettata tra gli esperti e gli operatori del settore questa “notizia” più sarà inevitabile che subiscano un brusco calo le quotazioni degli esemplari con bordo del 2º tipo e che per contro che si alzino fortemente le quotazioni del bordo 1º tipo. Di questo passo non voglio nemmeno immaginare il valore che presto potrà avere un FDC del primo tipo... Paura!!!!" Ma perchè? Basta non dare troppo risalto alla cosa e tenere i collezionisti "nell'ignoranza" e il tipo di contorno (e sopratutto il motivo che lo ha determinato) diventano questioni trascurabili. Quanti 20 lire del '36 sigillati recano l'indicazione del tipo di contorno? "scusate ma qualcosa non mi torna...ma se la seconda ghiera è postuma (anni 50) come fa questa del 1937 (1 anno dopo il 36 ricordiamo) ad avere questo contorno? ehm..." Beh, già che c'erano....perchè non riconiare anche qualche esemplare delle emissioni per collezionisti? O vogliamo davvero pensare che quando nel '37, '38, '39 ecc. nel coniare 50 (o 20!!) esemplari della moneta per "numsmatici", la ghiera si sia improvvisamente rotta? Vabbè....se qualcuno ci vuole credere...è libero di crederci.....io preferisco ricordare un proverbio che dice che "il diavolo fa le pentole ma (talvolta) non i....co...ntorni".... :clapping: M.
    2 punti
  15. Ho preso un po' di informazioni qui e là nel web ed ho fatto un piccolo sunto: Le monete in materiale composito plastico sono state "coniate" (prodotte) in Russia e sono state introdotte in circolazione in Transnistria già dal 22 agosto 2014. Il tipo di materiale al momento non è utilizzato in nessun'altra parte del mondo, è vista come un'alternativa alla produzione costosa di monete di metallo e allo stesso tempo soddisferanno l'incessante domanda di monete di piccolo taglio. Le nuove monete prendono spunto dalle banconote di plastica che sono in uso in molti paesi del mondo. Avranno una circolazione in parallelo con le banconote dello stesso taglio, quest'ultime saranno sostituite gradualmente da queste nuove monete. La tecnologia ha permesso un'ottima protezione contro la contraffazione, comporta l'uso di una struttura speciale, micro testi e specifica riflessione di luce quando esposti alla luce ultravioletta e infrarossa. Pesano mediamente un grammo ciascuno ed hanno un diametro di 26/28 mm, nonostante ciò viene garantita un'elevata resistenza all'usura Sono effettivamente in circolazione ma il governo della Transnistria ha comunque specificato che si tratta di un test di prova. ______________ Ho visto qualcosa in vendita su ebay e su delcampe, a dire il vero mi incuriosiscono molto.... mi interesserebbero più che altro come testimonianza della "prima volta", ma so già che non le comprerò :nea: Poi saranno dolori per riconoscerne la conservazione, ecc..... :rofl: G I O C H I N O Come le valutereste in altro modo e con altre sigle rispetto i canonici MB - BB - SPL - FDC ? Che nuove definizioni gli appioppereste? :crazy: FDC = Fior di composito (?) oppure FDP = Fior di plastica (?) Altre idee per i vari gradi di conservazione? :lol:
    1 punto
  16. ...se ti riconosci in almeno uno di questi punti!!! :rofl: :rofl: :rofl: http://magazine.oltreuomo.com/20-cose-che-solo-un-collezionista-puo-capire/
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  17. Cari amici, vorrei chiedervi un parere su una recente acquisizione. Datemi il vostro parere sulla conservazione, rarità ed una stima economica. Grazie. Trattasi di un giulio di Benedetto XIII. D/ Stemma a targa in cornice, chiavi con impugnatura a intagli e doppi cordoni. BENEDICTVS XIII P. M. A. I R/ Porta santa - ANNO IVBIL - MDCCXXV. Esergo armetta di Mons. Mario Bolognetti presidente delle Zecche.
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  18. @@claudioc47 Non è un problema...se non scriviamo e discutiamo nessuno mai impara nulla.....per me è un piacere mettervi a disposizione le mie conoscenze.
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  19. @@sulinus il problema è che io sono agli inizi di questi studi e invece l'amico Pietro è un anno luce avanti!
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  20. Giuseppe De Sopo, autore de "Le monete di Napoli- L'evoluzione della tecnica monetaria e le varianti della zecca napoletana dal 1516 al 1859", scarta l'ipotesi che le varianti siano causa dell'ignoranza degli incisori, in quanto essendo degli artisti sicuramente di un certo livello culturale e quindi sostiene che le varianti non furono semplici disattenzioni, ma un modo di lasciare sulla moneta un segno di riconoscimento dell'incisore. Lo stesso studioso propone un progetto di classificazione delle varianti: 1) varianti primarie sono quelle che riguardano l'effigie, lo stemma, la loro sistemazione nel tondello e tutto ciò che riguarda la legenda ed i segni del taglio; classifica rare e molto rare quelle relative all'effigie, non comuni e rare quelle dello stemma e del taglio. 1) varianti secondarie tutte quelle relative alla punteggiatura, alla differenza dei caratteri e quelle relative al valore, al millesimo, alle sigle le classifica comuni o non comuni a seconda della frequenza e delle caratteristiche. Infine prende in considerazione 3) errori di punzonatura: lettere e numeri capovolti, lettere al posto di numeri e viceversa, errori di ortografia; ritenendoli, data la scarsa frequenza, rari e rarissimi. Ho studiato abbastanza Maestro @@Rex Neap?
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  21. Vieni alle 12 al meeting point che poi per il pranzo ci arrangiamo......, alla peggio ci stringiamo ....tanto siamo tutti magri....
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  22. Belle foto @@Lay11 :good: Per me si conferma intorno allo SPL.
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  23. grazie @@gionni980 per il passaggio di collezione dopo un lungo corteggiamento ;) approfitto per inserire le mie di foto dato che mi son impegnato a farle :P marco
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  24. @@matcor Se la gomma non ha problemi direi che sono dei bei francobolli. Ciao
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  25. Di questa tipologia il rovescio soffre sempre di difetti dovuti al conio rovinato, probabilmente ossidato, che da vita alle varie escrescenze di materiale nei campi ed all'interno della Porta Santa. Il diritto è nettamente migliore, tralasciando il tentativo di foro e la schiacciatura conseguente sulla tiara, un qSPL nel complesso ci può stare. Ciao, RCAMIL.
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  26. Termosifoni. borse dell'acqua calda. terrazzini, zanzariere, gebbiette per le gazze.......mi raccomando pero' dopo non guidate. :) :) :) Ciao
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  27. purtroppo,per una vautazione fotografica,foto ingrandite ed in alta risoluzione sono prerogativa imprescindibile.in questo caso,poi,non hai postato il dritto.. con questi elementi,possiamo avventurarci solo in valutazione istintive. da quello che vedo non ho una bella impressione e sono propenso al falso. ciao
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  28. @@Lay11, mi meraviglio! sei diventato un grande con la macchinetta!
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  29. @@Rex Neap secondo me perchè è stato utilizzato lo stemma del Regno di Napoli anziché quello del Regno delle Due Sicilie. Sbaglio?
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  30. Exergus, senza togliere nulla a nessuno, mi volevo sinceramente complimentarmi per la tua classe e cortesia oltre alla tua fantastica competenza... Sempre preciso e cortesissimo.... Un vero grande... Cordiali saluti
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  31. @@andme aspetta di prendere l'alcool puro, è molto meglio! ciao.
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  32. @@andme: forse dovresti porre la domanda a marco91 (se ho capito bene il tuo intento) mi sa che marco91 abbia usato il metodo del calorifero (moneta avvolta in tessuto e posizionata dietro un calorifero) e non la tecnica suggerita da Il*Numismatico. se ho capito bene. un saluto.
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  33. @@sulinus ci devo lavorare un pò ma cercherò di migliorare le ultime due. Con una luce così sparata si vede ben poco. Mi sa che sei un pò negato per la fotografia! ahahahah!!
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  34. Anche dal mio punto di vista per quello che vedo moneta autentica. Probabilmente spatinata aggressivamente e poi ricolorata? Soprattutto al dritto, dove emerge il rame. ES
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  35. Se chi te la dà porta guanti e tu la tocchi con i guanti e la metti via è fdc, se non è così è circolata. Il caso che una cosa del genere succeda al di fuori di un acquisto (quindi si esclude la circolazione) mi pare discretamente raro. Nella sostanza, una moneta che fosse toccata con le mani nude e risultasse del tutto indistinguibile da una sempre maneggiata con i guanti dovrebbe ugualmente essere definita fdc, ma stante la pessima qualità delle monete euro e la loro estrema sensibilità alle impronte non credo che sia una cosa così probabile da verificarsi nella realtà.
    1 punto
  36. Foto 2 le squadre in campo per il 2° tempo sul 1-1
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  37. Provi a mettere la moneta all'aperto, magari sul davanzale della finestra dovutamente protetta dai vari volatili. La lasci all'aperto per diversi giorni, in un luogo non umido ma neanche direttamente esposto ai raggi del sole (se ha un terrazzo protetto da tende da sole va benissimo per capirci).
    1 punto
  38. E veniamo agli altri due. Il primo, è un certificato al portatore da 10 azioni da 100 lire cadauna, per un totale di 1.000 lire, emesso a Napoli nel 1926 dal Credito Meridionale. Da Archivio Storico Banca d'Italia: "La banca trasse origine dal Credito Popolare Meridionale costituito nel 1920 dalla fusione tra la Banca Cattolica del Sannio di Benevento e la Banca di Credito Popolare di Terra di Lavoro di Caserta. Nel 1924 modificò la propria ragione sociale in Credito Meridionale. Sin dalla sua costituzione si trovò ad affrontare varie crisi, come quelle prodotte dal crollo della Banca Italiana di Sconto e dai dissesti di oltre 40 banche operanti nella zona compresa tra Campania, Abruzzo, Molise e Basilicata. A quella degli istituti di credito si aggiunse anche la crisi agricola ed industriale per cui molte operazioni di sconto, specie quelle effettuate in zone dove non vi erano altre banche, si trasformarono prima in immobilizzazioni e poi in perdite reali. Solo nel 1927, ad esempio, le cambiali scontate erano 120.000 per un importo di circa 200 milioni di Lire. Il Credito Meridionale, caduto in dissesto nel 1928, fu assorbito nel 1930 dalla Banca Agricola Commerciale del Mezzogiorno." Dal punto di vista economico è il più interessante, peccato per la conservazione (a metà sembra ci sia una bruciatura, confermi?) ma il fatto che ci siano le cedole lo salva un po'. Ho trovato un titolo analogo, senza cedole ma in conservazione decisamente migliore (sullo SPL), venduto a 85 euro, basandomi su quello il tuo lo stimerei tra i 40 e i 50 euro. L'ultimo è un prestito obbligazionario dell'ENI da 50 obbligazioni al portatore da 1.000 lire cadauna, fruttanti un interesse del 6%. La storia dell'ENI non te la faccio, puoi trovarla ovunque :D, quanto al valore, in base alla conservazione mi terrei sui 20-25 euro (catalogo 60 euro, ma sempre per conservazioni migliori). petronius :)
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  39. Ok, grazie per la precisazione! Sicuramente ne avrò cura, da aspirante archeologo ho una certa passione per tutto ciò che sia antico, a prescindere dal mero valore economico che abbia!
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  40. Il mirto, pianta legata all’amore e alla bellezza, ma anche alla morte... Il sostantivo Myrtos proviene dal mito greco di Myrsine, una fanciulla di grande bellezza molto abile nello sport, tanto da sconfiggere sempre i suoi coetanei maschi nei giochi. Un giorno, dopo una sconfitta particolarmente bruciante, un giovane si lasciò prendere dall’invidia e la uccise. Atena, che amava Myrsine, la trasformò in un bellissimo arbusto dai fiori bianchi, per l’appunto il mirto. Secondo una leggenda Venere, dea della bellezza e dell’amore, dopo la sua nascita dalla schiuma del mare si ritrovò sotto gli occhi vogliosi dei satiri e dovette nascondersi. Trovò riparo dietro a un cespuglio di mirto, che nascose la sua nudità. Da quel momento, il mirto le fu dedicato e ne vennero coltivati boschetti sacri. Secondo la tradizione più accreditata, Semele, la madre di Dioniso, era una delle tante donne amate da Zeus ed Era, la gelosa moglie del signore dell’Olimpo, apparve a Semele sotto le spoglie della sua nutrice per convincerla a chiedere a Zeus di mostrarsi nel suo vero aspetto divino. Quando Zeus andò a trovare Semele, lei fece questa richiesta, ma fu incenerita dal fulgore di Zeus. Il bimbo che portava in grembo fu però salvato: da ‘papà’ Zeus che se lo cucì nella coscia, dove il piccolo Dioniso si sviluppò fino al momento della nascita. Quando Dioniso, ormai adulto, scese nel regno dei morti per riportare in vita la madre Semele e ascendere con lei all’Olimpo per renderla immortale, dovette lasciare qualcosa in cambio nell’oltretomba. Per desiderio dei signori dell’Ade avrebbe lasciato in sostituzione della madre Selene proprio il mirto. apollonia
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  41. _______________________ 1922 Lettonia Presidente dal 1922 al 1927 Janis Cakste (1859-1927) 50 Santimu - Nickel
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  42. Dimenticavo... a differenza della testina d'Italia e la medusa, l'ultimo contrassegno di stato era parte integrante dell'intera banconota e non un corpo a se stante. Infatti il contrassegno "Leone di San Marco" (apparso per la prima volta sul biglietto da £. 5.000 Colombo II° tipo, ed utilizzato sino al biglietto da £. 500.000) è sempre diverso, si integra e ben si sposa con i vari colori presenti sulle banconote.
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  43. Confermo la mia presenza al pranzo. A sabato. Ciao
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  44. Ecco la foto del 2 euro CC Italiano EXPO: se vi capita di andare all'EXPO fate una puntatina al padiglione del Belgio, troverete anche questa delizia.
    1 punto
  45. Chiaramente volevi dire post 1167 e non post 1267, vero? Ti chiederei di pazientare un pò: è proprio questo il tema che Crocicchio ed io vorremmo definire un pò meglio. Nel nostro testo avevamo raggruppato nel periodo 1140 - 1162 tutte le tipologie, certe e probabili, di piacentino (10/A, 10/B, 10/C e 10/D, se non ricordo male) con titolo in argento superiore a 500 millesimi e dal 1167 in poi i mezzani. L'ipotesi che stiamo verificando è quella che i piacentini siano stati emessi anche dopo la riapertura della zecca nel 1167 e fino agli ultimi decenni del XII secolo e solo con la sua fine e/o l'inizio del XIII si sia iniziata la coniazione dei mezzani a titolo 300-350 millesimi e peso di 0,7-0,9 grammi. Del resto la riapertura della zecca nel 1167 viene così riportata: MCLXVII, In quadragesima vero proxima (praeterita) Placentini secundi facti fuerunt. Purtroppo la tipologia è rimasta la stessa (cunei e globetto a sinistra della crocetta di inizio legenda al rovescio) creando alcune difficoltà interpretative. La mia personale opinione sulla moneta venduta da Varesi è che si tratti di una forma di transizione o, più probabilmente, una della prime emissioni di mezzani (giudico non attendibile il dato analitico ottenuto in quanto probabilmente valido solamente per lo strato superficiale della moneta). Il peso della moneta taglia la testa al toro.
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  46. Un secondo tipo di piacentino, sempre di peso molto elevato (1,14 - 1,11 – 1,05 – 1,04 e altri 8 pesi variabili da 0,99 a 0,76 g ma con alcuni esemplari in pessimo stato di conservazione) è il seguente: Di questo sono noti i dati di due analisi distruttive per via umida (592 e 587 millesimi di argento) effettuate sui seguenti frammenti: E’ interessante notare che a questo secondo tipo appartiene la medaglia descritta da Teofrasto, che di fatto rappresenta l’unico esemplare conosciuto dello spezzato del piacentino. I particolari significativi: Per la loro cronologia e per i tipi “intermedi”: WORK IN PROGRESS
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  47. Tetradramma di Alessandro Magno coniato a Perge, che fu la capitale della regione della Panfilia corrispondente all’attuale provincia di Antalia, sulla costa mediterranea sud-occidentale della Turchia. KINGS of MACEDON. Alexander III ‘the Great’. 336-323 BC. AR Tetradrachm (16.66 g, 1h). Perga mint. Civic issue, dated CY 27 (circa 195/4 BC). Head of Herakles right, wearing lion skin / Zeus Aëtophoros seated left; Kz (date) in left field. Price 2941; Colin Series 0, Em. 27 (dies 1/1). EF, lightly toned, underlying luster. Interessante il legame con Tralles, una città della Lidia vicina a Sardi a nord di Perge, attraverso la contromarca del gorytos sul diritto che si vede nell’esemplare che segue. apollonia
    1 punto
  48. Ho già postato questo gettone in http://www.lamoneta....-ben-augurante/ ma nella forma ‘prima e dopo la cura’ può trovare una più giusta collocazione qui. FRANCE, Troisième République. 1870-1940. Æ Souvenir Token (36mm, 17.12 g, 12h). The Paris Exposition of 1889. For M. Jesurum, Venetian lace and embroidery manufacturer. M. JESURUM & C.IE VENISE, lion of St. Mark facing, holding Gospel; SOUVENIR in exergue / SOUVENIR DE’EXPOSITION DE PARIS 1889 around; in center, MANUFACTURES DE DENTELLES ET BRODERIES M. JESERUM & C.IE VENISE. Good VF. apollonia
    1 punto
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