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  1. DanPao

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/29/15 in Risposte

  1. Taglio: 2 Euro CC Nazione: Monaco Anno: 2007 Tiratura: 20.000 (???) Conservazione: ??? Città: Nettuno (RM)
    7 punti
  2. ______________ E' solo una cosetta curiosa che volevo condividere. Il termine "testa o croce" ha origini antiche ed è comune in molte culture, in buona sostanza deriva dalle rappresentazioni utilizzate sulle facce delle monete. Il nostro dovrebbe avere origini medievali. E sino a qui lo sapevo pure io... Il resto invece non lo sapevo, in varie parti del mondo si usa tutt'altro! :D Per chi conosce le estere (antiche e moderne) sarà facile associarle a delle monete esistenti. (ho trovato solo queste nel web) Nell'antica Roma: navis aut caput = nave o testa ? In Inghilterra: head and tail = testa o coda ? In Germania: Kopf oder Zahl = testa o numero ? In Irlanda: heads or harps = teste o arpe ? In Brasile: cara ou coroa = faccia o corona ? In Messico: aguila o sol = aquila o sole ? In Russia: orel ili reska = aquila o simbolo ? Ad Hong Kong: 公定字 = testa o parola ?
    6 punti
  3. Al telegiornale la notizia ritrovate le fondamenta intatte del secondo arco di Tito al circo massimo. era formato da tre archi dicono era conosciuto anche perchè riprodotto su monete. avete qualche foto di questa moneta ? ora cercano un milione di euro per ricostruirlo. EDITATO DA MODERATORE
    5 punti
  4. Cari Amici, con vero piacere vi informo che in data 6-7 e 13-14 Giugno, all'interno del Borgo Medievale del Ricetto di Candelo (BI), si terrà la VI° edizione di "Sapor di Medioevo", manifestazione promossa ed organizzata dalla Pro Loco di Candelo e dalla Città di Candelo, durante la quale si potranno rivivere per le vie del borgo, momenti di vita medievale tra arte, costumi, antichi mestieri e... gastronomia. Dato il successo registrato nelle precedenti edizioni, quest'anno si è pensato di estendere ulteriormente le iniziative proposte per l'occasione allestendo anche una mostra sulla moneta del territorio , con tema La zecca di Messerano, un'importante realtà del Biellese a pochi passi da Candelo, già feudo della nobile famiglia dei Ferrero Fieschi. Pertanto, presso la Sala delle Cerimonie all'interno del borgo di Candelo, per i giorni legati alla manifestazione, sarà possibile visitare una esposizione di monete della Zecca di Messerano, di documenti inediti legati alla sua secolare attività, insieme con una importante serie di conii e punzoni messi gentilmente a disposizione da istituzioni pubbliche e collezioni private. L'inaugurazione avrà luogo nella giornata di sabato 6 Giugno, alle ore 17.00, alla presenza del Sindaco di Candelo, dott.ssa Biollino, e dei rappresentanti degli enti che hanno permesso la realizzazione di questa iniziativa. Tutti gli interessati sono invitati fin d'ora a partecipare. Per l'occasione, chi scrive sarà a disposizione insieme a Luca Gianazza (Società Numismatica Italiana), studioso della monetazione piemontese, per una visita guidata dell'esposizione. Sarà per noi un piacere condividere l'affascinante storia di questa zecca, delle sue monete e della numismatica del territorio biellese in generale. L'esposizione è gratuita. Ulteriori informazioni saranno comunicate prossimamente. Mi auguro di potervi incontrare numerosi in questo momento amichevole e culturale, nella splendida cornice del Ricetto di Candelo. Cordialmente Franco Fornacca
    3 punti
  5. Ciao Marco. La mia serietà alcuni di voi (per non dire molti) la conoscono... Sono tra gli utenti più "vecchi" del forum e il numero dei miei post è indice del fatto che non dico "corbellerie", ma anzi quando scrivo lo faccio con più di qualche cognizione di causa. Detto ciò, posso farti tutte le foto che vuoi... proprio ora la stavo pulendo dalle impronte digitali. ed adesso sono indeciso se lasciarla a fine 2014 o spostare tutte le monete per inserirla correttamente in senso cronologico. detto questo siete liberi di crederci o meno... Perché non si tratta di caricare foto fasulle... potrei averla anche comprata a questo punto, e aver scritto qui di averla trovata. Il mio intento era quello di condividere con voi una gioia "immensa", e non vi biasimo del fatto che possiate essere scettici, lo sono ancora incredulo da questa mattina. Spero che così vada bene la foto... vi confesso che non so il regolamento. @@Marco_S non so cosa dovrei fare... sono un tipo sobrio io... cmq ho scritto anche di qui... http://www.lamoneta.it/topic/54179-la-leggenda-del-2-euro-grace-kelly/page-18 Buona serata.
    3 punti
  6. Buongiorno a voi, due parole sulla “celebrazione” di Luigi Cigoi. Naturalmente non si tratterebbe di celebrare Cigoi come re dei falsari, ma di fare il punto sui suoi falsi. Il 150° dalla sua morte o, ancora meglio, il cinquantennale dalla pubblicazione del Brunetti, sarebbero solo il pretesto per presentare lo stato degli studi e magari illustrare qualche nuovo falso finora non registrato... E magari l’occasione per ristampare qualche copia dell’Opus monetale Cigoi. Se poi il discorso si allargasse ad altri falsari e magari collateralmente venisse proposta una mostra con tanto di catalogo credo che nessuno avrebbe da ridire, salvo, forse, @@numa numa :P ( spero si capisca che ovviamente sto scherzando!). Un convegno tipo "Falsi e falsari nel Triveneto dell’Ottocento. L’opera di Luigi Cigoi a cinquant'anni dalla pubblicazione dell’Opus monetale Cigoi di Lodovico Brunetti”... La SNI, per esempio, possiede un discreta collezione di falsi (non so però se tra essi vi siano anche alcuni Cigoi) e potrebbe essere l’occasione per censirli, catalogarli e proporli al pubblico, magari con un piccolo catalogo da proporre a pagamento per rimpinguare le sue esangui risorse finanziarie... Un caro saluto, Teofrasto
    3 punti
  7. la disattenzione del commerciante non dovrebbe essere un'attenuante dell'avvenuto furto, della serie "l'occasione fa l'uomo ladro". A rientro dalle pseudo ferie mi incontrerò con dei commercianti per valutare se, come e dove fare un nuovo convegno.
    3 punti
  8. Cari signori..il primo a parlare di riconi fu un certo D'Incerti....lo scrisse, ma il suo articolo venne ignorato dai numismatici e dal mercato....Emilio Tevere poi espresse il suo autorevole parere ma anche in questo caso nessuno ha recepito il messaggio... Ognuno è naturalmente liberissimo di pensarla come vuole e trarre le sue conclusioni, ma una cosa è certa: tra il 1920 e il 1929 in zecca vennero fatti i primi "magheggi" che poi costarono il posto a qualcuno che ben conosciamo....nel 1957 poi accaddero altre situazioni che ho scritto sul mio libro e che naturalmente possono essere oggetto di smentita...documentazione alla mano ovviamente..... Comprendo la posizione di chi ha acquistato o compravende monete che potrebbero essere dei riconi "autentici" in quanto coniati in zecca, ma purtroppo la realtà è questa. Inutile ad esempio che facciamo castelli in aria: le lire 20 del 1908 sono stati battuti ufficialmente in tre esemplari con una determinata ghiera...gli altri sono riconii del 1926 segnalati doverosamente e con una ghiera diversa....Nel 1926 poi qualcuno "perse la testa" e forte della sua posizione compì alcune operazioni spregiudicate, con evidenti scopi di lucro...e una volta scoperto...gli costarono il posto.... Nel 1957 poi...ma questa è un'altra storia...aspettiamo di vedere l'articolo "nella prossima primavera" e poi illustreremo qualche altro aneddoto con tanto di documentazione.
    3 punti
  9. Dovrebbe essere il RIC III 934, la postura della Vittoria è rivolta a destra e non frontale con testa rivolta a destra come nel 931, per il resto è uguale. Databile dall'estate a dicembre 166 d.C.
    3 punti
  10. Giornata "storica" per gli appassionati di Euro, per la prima volta la moneta più sognata da ogni collezionista è stata trovata in circolazione, il 2 Euro commemorativo "Grace Kelly", emesso dal Principato di Monaco nel 2007 è stato trovato dall'amico @@DanPao in quel di Nettuno (Roma), inserisco qui il link di "osservatorio rarità" dove ha voluto condividerlo con noi...........http://www.lamoneta.it/topic/35865-osservatorio-rarit%C3%A0/page-927 Per chi non segue l'Euro come collezione il link del nostro catalogo..............http://catalogo-euro.lamoneta.it/moneta/E-A2/16 E anche qui aggiungo i miei complimenti............ :clapping:
    2 punti
  11. salve, per eccezionale intendo per il tipo di moneta, introvabile con il diritto non ribattuto e il volto del santo al rovescio visibile e completo. bhè questo è quasi integro. ex artemide aste: http://www.deamoneta.com/auctions/view/21/469 questo testone ha una storia molto affascinante e importante per Firenze e per Genova, descrizione: Firenze. Cosimo I (1536-1574). Testone 'dello stellino'. CNI tav.XX,6. gr. 9.60 RR. AG.qSPL/SPL. Stando all'Orsini, questo testone fu emesso per la restituzione di frutto e capitale di un prestito di 600.000 scudi avuti da Cosimo dai Genovesi. Avendo però questi ultimi rifiutato gli interessi sul capitale, Cosimo dispose l'emissione di questa moneta, che conteneva un fino più alto del solito, per ripagare gli ignari Genovesi di interesse e capitale. In realtà apprendiamo dal Galeotti che nel 1554 affluì a Firenze una grossa quantità di testoni genovesi della Benedizione, che vennero riutilizzati per produrre il tipo fiorentino. Fu però apposta una stella per distinguerli dal tipo normale, di peso e titolo inferiori. Da qui il nome di 'stellino'. Questo esemplare mostra chiaramente la data 1554 in esergo al sottostante testone della Benedizione CNI 14/18. qui nel Topic che @@dizzeta aveva iniziato e io completato si possono vedere i testoni Genovesi più abbondanti di quelli di Firenze. http://www.lamoneta.it/topic/136683-testone-della-benedizione/
    2 punti
  12. Se può servire, ho fatto una fusione tra i due ordini (alfabetico e numerico). Quindi: l'elenco è messo in ordine alfabetico con accanto l'ordine numerico. Credo di non essermi spiegato :nea: , probabilmente è più semplice guardare il file Rarità Alfabetico 2015.pdf
    2 punti
  13. si saranno chiesti il perche della differenza di colore tra il 36 ed il resto delle lirette e gli hanno dato una bella lucidata Sergio
    2 punti
  14. Però, secondo me, per un ritrovamento del genere ci vorrebbero altre prove fotografiche. Buttato così, senza nick nella foto ed in più postato in totale sordina, sembrerebbe quasi uno scherzo.
    2 punti
  15. @@Rex Neap è proprio una bella cinquina ed R2 secondo me è anche poco come rarità...per la sigla, da quel poco che riesco a vedere con il cellulare mi sembra sia GR
    2 punti
  16. Buona giornata Posto l'esemplare "originale" appartenente alla collezione Papadopoli, inserito nel catalogo della sua collezione. Non è particolarmente chiaro ed ha pure una fenditura, ma ci dobbiamo accontentare :pardon: peso gr. 0,42 diam. mm.18 saluti luciano
    2 punti
  17. Buona..patina bellissima, peccato per il rovescio. Un pochino troppo sporca di terra,, R.
    2 punti
  18. queste foto sono spettacolari... si apprezzano benissimo anche i più piccoli dettagli. attendo con grande interesse anch'io gli sviluppi di questo studio sul campo! anzi... lancio l'idea... potrebbe uscirne una discussione ad hoc da pubblicare prima nel forum e poi, opportunamente rielaborata, nei quaderni de la moneta!
    2 punti
  19. ma "probabilmente" a fine anno o prox primavera verrà pubblicato un articolo inerente a constatare che il 2° tipo era la ghiera per la coniazione delle monete post-prova e documentazione consultata alla Zecca da tre Signori della Numismatica che erano stati invitati per esaminare "dei pezzi esposti"! E per una cosa del genere dobbiamo aspettare la fine dell'anno o la prossima primavera? Io non so chi siano questi signori della numismatica, perchè evidentemente l'anonimato va di moda, manco stessimo parlando dell'Operazione D Day. Posso darvi però per certo che documentazione in tal senso non esiste, non si parla mai di ghiere da nessuna parte. E le indagini a suo tempo vennero allargate anche alla documentazione presente all'Archivio di Stato, dove sulla zecca erano presenti solo due piccoli faldoni, dove si parlava di tutto fuorchè di monete. Presso la zecca, sono stati rinvenuti solo i registri poi oggetto di approfondite indagini dalle quali risulta solo che alcuni coni vennero movimentati nel 1957 e poi intorno agli anni 70....ma forse li hanno portati a fare una passeggiata sul mare. E i registri..spero siano ancora la dove li ho lasciati, anche sde erano in mediocri condizioni. Mi giunge nuova che chiamino ad esaminare pezzi esposti ad alcuni signori della numismatica...quali pezzi esposti??? Gli unici li troviamo al Museo della Zecca, ma anche qui, dopo il sequestro dello stesso, vennero esaminati gli inventari a cura dello scrivente e dei suoi collaboratori ma di ghiere non se ne parla...si parla invece di riconi del 1926.... E poi..ciliegina sulla torta: poichè i pezzi più importanti sono stati trafugati e sostituiti con dei falsi anche in questo museo (e non lo dico io ma una certa professoressa signora della numismatica e grandissima artista), ogni raffronto appare improponibile... E dunque mi chiedo....di cosa stiamo partlando?? Esiste documentazione sulle ghiere? Benissimo, postiamola...ma non venitemi a dire che per pubblicare un articolo ci vuole quasi un anno....ma stiamo scherzando?
    2 punti
  20. Non vorrei dire ma alcune affermazioni effettuate sono, secondo me e potrei sbagliarmi, un po' sciocche, perché come ho potuto constatare, nessuno straniero trasandato con spiccato accento slavo o rumeno è mai entrato in un convegno numismatico. Quindi le varie allusioni ad etnie balcaniche (slave, rumene, rom,...), sono in questo caso fuori luogo. Inoltre alcuni commercianti hanno portato la loro testimonianza che si tratta di persone italiane con una parvenza di rispettabilità (l'abito non fa il monaco) quindi starei più attento a persone di mezza età ben vestite e con modi affabili, senza andare a disturbare i giostranti (non che alcuni di loro non possano commettere reati....ma una moneta antica ha più valore venderla così com'è che fonderla per il metallo).
    2 punti
  21. Buongiorno a voi, vorrei fare alcune precisazioni, con la speranza di non sembrare uno dei Soloni evocati da @@numa numa, o almeno di limitare i danni se il paragone con il grande ateniese, mio malgrado, era riferito a me. Personalmente sono assolutamente convinto di quanto ho scritto e cioè che il pezzo oggetto della nostra discussione sia falso. Non ho confronti diretti da fare perché non posseggo alcuna immagine della moneta originale di Vitale II Michiel e l’unico esemplare da me visto è quello che si trova illustrato a p. 12 del Paolucci 1990, oltre ovviamente al disegno nelle tavole del testo di Papadopoli. Inoltre, non essendomene mai occupato non ho fatto ricerche specifiche e quindi non sono neppure in grado di sapere se in qualche asta dei decenni passati sia stato venduto un qualche esemplare di questa rarissima moneta. Tuttavia - e qui provo anche a rispondere alla domanda di @@redjack1969 sul perché la sua moneta sia stata dichiarata falsa senza alcun’ombra di dubbio sebbene non esistano confronti diretti - qualche denaro dell’epoca immediatamente precedente a quella del doge Michiel credo proprio di averlo visto. Intendo tutta quella serie di denari che sul CNI VII, pp. 10-17 sono attribuiti al periodo degli imperatori Enrico IV e V di Franconia (1056-1125) ma che si devono estendere anche all'epoca di Lotario II/III di Supplinburgo e di Corrado III Hohenstaufen. Senza voler entrare nel merito della questione riguardante l’evoluzione stilistica e ponderale di questi denari e l'esatta cronologia delle emissioni, cronologia su cui @@Andreas potrebbe indubbiamente dirci molte cose, ebbene NESSUNA delle monete da me osservate, sia dal vivo che da foto, ha le caratteristiche di quella postata da redjack1969. Lasciamo da parte il fatto che il pezzo in questione appare essere piano e non scodellato come negli esemplari di quel periodo, perché in questo caso l’orlo potrebbe anche essersi staccato! Orlo a parte, quindi, rimane da valutarne l’aspetto formale. Ed è appunto questo aspetto che non mi convince. Nonostante l’estrema diversità degli stili delle monete a nome di Henricus imperator, nessuna di esse possiede una croce che si avvicini a quella del “nostro” pezzo né tantomeno le lettere che vi sono incise, qui bulinate direttamente a mano libera sul conio. Anche la perlinatura appare del tutto differente. Ora, la domanda che potremmo porci è se in tutta questa varietà di stili ci potrebbe stare anche quello rappresentato dal pezzo di redjack1969. La risposta che mi sento di dare io personalmente è che no, non ci potrebbe stare perché troppo differente dai canoni tipologici degli esemplari “enriciani” noti che, questi sì, non sono affatto pochi. Credo che alcune immagini valgano più di tante parole. Sono solo le prime immagini che mi sono uscite facendo al ricerca con Coins Archives; da ultimo allego le immagini dell’esemplare di redjack1969. Riguardo infine ad un’eventuale “celebrazione” di Luigi Cigoi, non ci vedrei assolutamente nulla di male se ciò portasse nuova luce alla sua produzione e servisse per fare il punto, almeno in parte, su falsi e falsari Ottocenteschi e, perché no, anche su quel “bizzarro” numismatico che fu Lodovico Brunetti. Alceo Dossena era un falsario ma ha avuto e ha tuttora studiosi che si occupano di individuare la sua produzione artistica e nessuno si sognerebbe di dire che non vale la pena di organizzare un convegno su di lui. Penso che Cigoi, nell’ambito numismatico ,non sia stato da meno di un Dossena, visto che dopo circa 150 anni la sua produzione appare ancora in circolazione e non siamo in grado di stabilire se una moneta sia vera o falsa. Io, francamente, alla sua “celebrazione” ci farei proprio un pensierino... In questo momento non mi viene in mente null’altro e quindi, se mi scusate, torno ai “miei” gros tournois... Buona giornata a tutti, Teofrasto
    2 punti
  22. Beh... ''sognata da ogni collezionista'' mi sembra un po' eccessivo. :D Arka
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  23. “Ragazzi”, ehm... guardate che l’esemplare postato da @@ak72 è il pezzo falso venduto da Kunker e già presente - appunto come falso - nel catalogo del Forum...
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  24. Quando giocavo a testa o croce da piccolo (8 o 9 anni )tenevo sempre pronte due monete diverse , facevo scegliere all' avversario e a seconda di quello che sceglieva lanciavo una di queste due
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  25. Farò tutto il possibile per esserci il 6 all'inaugurazione: dopotutto non siamo distanti. Grazie della comunicazione
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  26. Buongiorno, per me qualcosina in più, bb-q.spl non mi piacciono quelle macchie verdi al R
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  27. @@Gaetano95.......che mi dici ?
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  28. Come già detto è Antonino Pio, manca parte della legenda al verso, ma dovrebbe essere: RIC III 888, zecca di Roma 151-152 d.C. D; IMP CAES T AEL HADR ANTONINVS AVG PIVS PP, testa laureata a destra V: TR POT XV COS IIII /SC in campo, Fortuna stante a destra con timone su globo e cornucopia.
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  29. Un certo Andrea Cariello sotto Ferdinando II ed uno sconosciuto Luigi Arnaud con Francesco II :P
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  30. Angel, calcola che non ne ho mai acquistati : questi erano alcuni che allora circolavano e che mi erano stati dati come resto. Circolavano anche dei biglietti tranviari non obliterati..... Inoltre, per ovvi motivi i gettoni emessi in una città (a parte quelli con i francobolli) venivano accettati solo in questa, chissà quanti ne so9no stati prodotti nelle altre grandi aree urbane..... Allora erano pochissimi coloro che collezionavano gettoni, un genere che poi ha visto aumentare notevolmente l'interesse nei loro confronti. Sono un mezzo sostitutivo della moneta, ed anche un frammento di storia del Paese. Infatti sulla bancarelle i prezzi stanno aumentando visibilmente, anche per gettoni assai meno interessanti (reclamistici, gadget, ecc.). Saluti. @@angel
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  31. Ciao, non è Marco Aurelio, ma Antonino Pio. Saluti Enrico
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  32. L'anno XXV è uno spettacolo e il tuo esemplare è degno di massima attenzione. Di questa medaglia ne esistono due versioni: con zucchetto (assai più rara) e con triregno (comunque rara). Del triregno, a sua volta, ne esistono due varianti: quella in oggetto e quella che vedi inserita in catalogo nell'esemplare in bronzo al link indicato da komodo (ma esiste anche in argento). Se osservi bene la firma e il bordo basso, troverai delle differenze... Comunque, il tuo fragile muro è caduto. Benvenuto a pieno titolo nelle papali, argento e bronzo che siano: chi compra l'anno XXV ormai è perduto. :friends:
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  33. Chiedo scusa per l'errore!
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  34. @@Artax Beh visto che gli interessati latitano ti cito le mie esperienze. Commerciante 1: monete in vassoio senza bustina e in cassaforte. Commerciante 2: monete negli album a taschine di plastica negli scaffali. Commerciante3: monete in vassoio ma in bustina. Le monete erano tutte della stessa tipologia, come vedi e' come per i collezionisti, non c'e' una regola fissa. Ciao
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  35. @@Liutprand Ieri mi e' stato riferito che gli atti verranno stampati per il prossimo convegno torinese
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  36. Immancabile la favola della BCE con "poteri immensi" , "per statuto sottratta a qualsiasi controllo o influenza di qualsiasi organo politico": se ci si prendesse la briga di leggere anche solo lo statuto che fondò la BCE (il Trattato di Maastricht) sarebbe chiaro che la BCE è un organismo comunitario che funziona esattamente come funzionavano prima le singole banche centrali degli stati: indipendente dal potere politico e i suoi capricci, fondamento di qualsiasi banca centrale moderna del mondo, ma che agisce per conto e dietro autorizzazione dello stato (nel caso europeo degli stati) che ne mette in carica il governatore e assegna un mandato. Ed è proprio il Consiglio europeo (cioè gli stati) che ha assegnato alla BCE il compito di fare con altri organismi (fra cui il Consiglio stesso, che è il principale in quanto l'organo di governo stesso dell'UE) da parte negoziatrice con la Grecia, da cui questa diffusa leggenda paranoide della BCE che spredomina su tutto e tutti. Purtroppo per te e per signori come questi: http://www.lamoneta.it/topic/98882-john-il-fesso/ è meglio se ti prepari psicologicamente alla prospettiva bellissima che la Grecia non uscirà dall'Euro, nè tantomeno il Portogallo la seguirà (complimenti per la fantasia). L'80% della stessa popolazione greca, che nella situazione in cui si trova deve ragionare sui dati e i fatti e non sulle balle politiche, non ne vuole sentir parlare per una semplicissima ragione: sanno benissimo che l'Euro è l'unica ancora di salvezza che hanno in caso di difficoltà estreme se non di default, perchè se davvero la Grecia crollasse si risparmierebbero il tracollo della valuta con tutte le pesantissime conseguenze del caso. Quelle che si sono viste ad esempio durante il default dell'Islanda - che non fa neanche parte dell'UE, ricordiamo - quando la corona islandese perse in pochi giorni quasi metà del suo valore e i supermercati cominciavano a svuotarsi. Sogno a mio avviso malato (o interessato), quello di chi spera nella fine dell'unione monetaria, che per fortuna non avremo modo di provare sulla nostra pelle. Può anche essere utile andare a verificare se questa frase è stata realmente detta e nel caso da che contesto è stata presa, questo perchè molti dei vari blog e siti di eurofobi priofessionisti, estremisti politici, complottisti e oracoli vari sono esperti nel rivoltar frittata se non nel produrre prove false di quello che dicono. Purtroppo non si torvano estratti della rivista da dove proverrebbe questa affermazione. Se questa non sarà "l'Europa dei popoli" (qualunque cosa s'intenda con questa frase intepretabile in molti modi) è comunque l'Europa degli stati che la comandano, con i capi di governo eletti da noi che fanno non poche volte disastri totali (si veda ad esempio la questione greca), quindi è a loro e non certo all'Euro che bisogna chiedere conto. In Gran Bretagna non è stato fatto nessun referendum sull'Euro, e sarebbe inutile farne, mentre il fatto che in Danimarca abbiano vinto i no non vuol certo dire che ovunque si fossero tenuti referenda i no avrebbero vinto. In Italia ad esempio la maggioranza schiacciante della popolazione era a favore dell'ingresso nell'unione monetaria, anche se questo particolare stranamente viene omesso. ... no, è solo ripetizione automatica di slogan. Francia e Paesi Bassi non hanno "abrogato" nessuna costituzione, sia perchè un qualunque statuto o legge per essere abrogato deve prima essere in corso, sia perchè come ben sa chi si sforza di riflettere seriamente sulle cose europee nel 2005 non è stata proposta nessuna "costituzione" ma solo l'ennesimo trattato intergovernativo, che in versione modificata e nello stesso linguaggio di prima diventò quello di Lisbona. Che qualche genio abbia avuto l'idea di denominarlo "Costituzione Europea" e qualche altro genio di coniarci pure sopra un 2 commemorativo non ne fa una vera costituzione, ma come contorno a questa fesseria retorica di vecchia data non poteva mancare che "le stesse cose scritte" poi le hanno riscritte... ovviamente non specifichiamo chi (il Consiglio, che fa e approva i trattati europei), e naturalmente addirittutra "senza dire niente a nessuno", come in ogni oscuro complotto che si rispetti. Anche di "quella che oggi chiamiamo crisi" naturalmente è colpa della sempre non meglio precisata "questa Unione Europea" o al massimo di misteriosi personaggi che hanno riscritto "senza dire niente a nessuno" la "Costituzione", e via farneticando. Ho parlato di retorica di vecchia data perchè il bello è che le frottole si accumulano di epoca in epoca formando una curiosa stratificazione: una volta ci frantumavano gli zebedei con l'Europaccia demoniaica che guidata da misteriosi personaggi senza volto e senza controllo comandava sui poveri stati facendogli fare quel che piace a lor signori, adesso invece con la crisi greca i mister nessuno sono scomparsi improvvisamente ed è diventato che a comandare tutto è la Germania. Peccato che la Germania della nostra cara sig.ra Merkel riesca a far sentire facilmente tutto il suo peso in discutibili politiche proprio perchè non esiste una VERA Costituzione Europea che stabilisca diritti, doveri e spazi precisi di tutti, limitando la tendenza agli egoismi nazionali e al fare disastri per mero tornaconto elettorale. E' il sistema nazionalista, quello in genere esaltatato da chi vuole la fine dell'Euro. ____________________________________________ Tutto il discorso sopra ovvimanete non leva che l'UE sia in condizioni pietose e vada riformata da cima a fondo, con ben altro che i soliti trattati internazionali: il problema è che bisogna prima sapere di cosa si parla per poter reagire sul serio, e reagire chiedendo conto di quello che fanno ai veri responsabili, di certo non con cacce alle streghe contro l'Euro. Ma, come ben sappiamo, che si pensino e ripetano a grammofono incantato le più paradossali idiozie sull'Europa fa comodo a molti, non solo quelli del link che ho postato nella prima citazione.
    1 punto
  37. http://www.acsearch.info/search.html?id=1584089 dovrebbe corrispondere... Buona serata, Antonio
    1 punto
  38. Ciao! A me sembrerebbe questa: RIC 931, Cohen 807 Marcus Aurelius AE Sestertius. M AVREL ANTONINVS AVG ARM PARTH MAX, laureate head right / TR POT XX IMP IIII COS III S-C, Victory standing facing, head right, holding palm & placing shield inscribed VIC PAR on palm tree. Immagine presa da Wildwinds
    1 punto
  39. Grazie per le risposte :) Come richiesto, allego "vere foto" Grazie!
    1 punto
  40. Non c'è alcun marchio di zecca (dovrebbe essere al rovescio, sotto il ramo d'ulivo) quindi è stato coniato a Pliladelphia. Conservazione non oltre MB. Le annate successive sono tutte comuni, anche se sono presenti, in particolare negli State quarters, errori di zecca che possono far schizzare in alto il valore economico. http://www.us-coin-values-advisor.com/state-quarter-errors.html petronius
    1 punto
  41. Eccola ... guarda che differenze http://www.lamoneta.it/topic/81416-denario-di-m-furius-l-f-philus-rrc-2811/
    1 punto
  42. Va bene che la legislazione italiana su specifica monetazione ( classica) è molto severe e restrittiva, ma farsi venire queste paure su monetazioni recenti, che hanno solo valore al chilo, mi pare semplicemente una paranoia. saluti TIBERIVS
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  43. Carissima @@Tuscia35, .... non scusarti per la tua curiosità. Parlarti di Luigi Cigoi in poco tempo è piuttosto difficile credo, ma provo a dirti qualcosa. Come già sai è un nostro conterraneo, nato ad Udine nel 1811. Fu sicuramente un appassionato di numismatica e cose antiche; era certo una persona intelligente e fu quel che si suol dire un "vero autodidatta". Riuscì a farsi un nome (un nome importante) tra i numismatici del suo tempo. Raccolse monete romane, friulane, veneziane, soprattutto. Ebbe molti contatti con importanti collezionisti e curatori di musei (bei tempi allora, quando i musei c'era scambio e compravendita tra musei e tra musei e collezionisti privati), e fornì loro monete, .... non tutte genuine. Sapeva dove procurarsi belle monete romane ..... la ricca terra d'Aquileia, dove pare si rinvenissero monete a badilate, .... ma sapeva "procurare" a richiesta molte rare monete. Probabilmente lui non coniava direttamente dei falsi, ma sapeva descrivere ad abili falsari come e che monete creare, e aveva "fornitori" diversi. Fornì come detto musei e privati di monete vere e false. Sulla sua strada incontrò il Kunz, grande numismatico, ... molto "mordace". Nel Brunetti leggiamo: "Da molto tempo Carlo Kunz (1815-1888), dopo aver subito di persona qualche inevitabile infortunio, ne spiava le mosse, ne sorvegliava la dannata produzione, ne raccoglieva le documentazioni. Dovrebbe essere di poco prima del 1860 una paginetta manoscritta, che scaglia l'anatema sul pericoloso falsario." Il Kunz ebbe accesso e studio a molte collezioni (E come si incacchiava se qualcuno non gliene metteva a disposizione! Era alquanto presuntuoso) e in queste riconobbe molti falsi e per la maggior parte li vedeva opere del Cigoi. E di false ne individuò parecchie, mettendoci insieme però anche monete "che non rientravano nei canoni dell'ufficialità", che erano "diverse", che variavano dalle tipologie conosciute; se poi erano scoperte da un numismatico "non riconosciuto" ahinoi .... (Povero Federico Schweitzer ad esempio, e sì che era un bravo, curioso, intelligente numismatico, e bravissimo disegnatore, .... niente di peggio per il Kunz). Il Brunetti pubblicò il suo catalogo nel 1966. Descrive monete false (e certamente qualche variante non falsa) attribuite al Cigoi e prodotte dai suoi artigiani birichini. Dice bene il D'Incerti nella recensione del libro (RIN vol. XV, Serie Quinta LXIX 1967): Dopo questa premessa, e senza diminuire il valore pratico dell'importante lavoro, una considerazione viene però spontanea: sono proprio tutte da attribuire al Cigoi le monete false elencate nel catalogo?". Dice ancora: " Probabilmente il prof. Brunetti è stato indotto ad attribuire al Cigoi tutte le monete false elencate nel suo catalogo perché le ha trovate nelle grandi raccolte pubbliche della regione nella quale operò il Cigoi stesso: le collezioni Del Negro, Tartagna, Antonini, conte Brandis, marchese di Colloredo Mels, del Museo di Udine; la collezione conte Papadopolis, del Museo Correr di Venezia; la collezione del Museo di Trieste; la collezione del Museo Bottacin di Padova. Ma ritengo per certo che se un'altrettanto minuziosa ispezione egli la facesse in altre grandi raccolte italiane e straniere, non minori sarebbero i suoi ritrovamenti di pezzi falsi identici o analoghi a questi, per i quali tuttavia il Cigoi non potrebbe essere chiamato in causa in alcun modo". Interessante, intelligente ed attuale quella recensione. Il Cigoi non lasciò un brutto ricordo di sé in Friuli e a Trieste, non ostante tutto, e non solo perché donò la sua grande collezione (di monete vere ed altro) al Museo di Udine.
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  44. Se sono stati emessi per primi perchè la monetazione di prova ha il contorno del 1 tipo? Poi vengono coniate 1000 monete con un altro contorno per poi tornare al 1 tipo del contorno di prova? Dai questa proprio fa acqua da tutte le parti....
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  45. Ciao, in realtá ci sono vari VIRTVS CAESS (ricollegati ai Cesari) ed alcuni AVGG. Tra questi ultimi vi sono quelli di Costantino da Arelate, se non erro. Esemplare di buona qualitá comunque questo testè presentato. Ciao Illyricum ;)
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  46. Complimenti @@cancun175 per l'acquisto.. un Campgate con la legenda Virtus non lo conoscevo.... Saluti Eliodoro
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  47. @@ggpp The Top ...per prima cosa dovresti Taggare la discussione Napoli e Sicilia, altrimenti gli Utenti non la vedono.....questo anche x il prossimo futuro, quando avrai intenzione di aprire nuovi topic. Hai aperto una discussione davvero non male, bravo....... da Siciliano ti sei fatto un sacco di domande, bene. Non vi era svalutazione ma come giustamente riferito da @@demonetis Napoli e Sicilia avevano un diverso sistema monetario fino all'unificazione dei Regni. La domanda che mi faresti è....perchè: Tutto parte dai diversi sistemi di peso per l'oro e per l'argento e cioè il "ponderale" agli inizi del XVIII sec. Napoli Pesi Monetali Equivalenza Grammi Libbra 12 Once 320,76 Oncia 30 Trappesi 26,7299166 Trappese 20 Acini 0,89099722 Acino _______ 0,0445498611 In Sicilia invece si usava un sistema ponderale leggermente differente: SICILIA Pesi Monetali Equivalenza Grammi Libbra 12 Once 317,37 Oncia 30 Trappesi 26,44733 Trappese 16 Cocci 0,881577 Coccio _____ 0,055098611 Il Titolo dell'oro si esprimeva con l'Oncia divisa in 24 carati e quello dell'argento con la Libbra di 12 Once.
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  48. Qui avranno sbagliato foto ma in certi casi si dimostra proprio ignoranza... In un catalogo che ho a casa di una notissima casa d'aste, dove oltre alle monete si vendono anche oggetti d'epoca, era in vendita una statuetta Buddha di fine '800 con sopra dipinta la svastica induista. La didascalia recitava: "Statuetta di un improbabile Buddha Nazista" - No comment :D
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