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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/20/15 in Risposte
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Ah si..è vero....corruzione zero, nessun potere di casta , non esistevano patrizi e plebei, cives e schavi....Direi piuttosto che cambiano i suonatori, ma la musica, purtroppo per la povera gente, rimane sempre la stessa.. Oggi il sistema, chiaramente sempre in evoluzione, è sostanzialmente diverso da quello di duemila anni fa, ci sono state comunque molte conquiste sociali e altre forse ce ne saranno, almeno si spera. In campo numismatico invece nulla pare mai mutare, sembra di essere costantemente in pieno oscurantismo...è innegabile ormai che esiste una casta, incardinata anche nella P.A. che, a fronte anche della scarsa utenza (eh si..inutile negarlo, siamo quattro gatti), fa il bello e cattivo tempo...e secondo un detto siciliano, fa come il cane dell'ortolano: non mangia e non fa mangiare, o quanto meno ogni tanto distribuisce, con grande parsimonia, qualche perla di saggezza.5 punti
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La Storia si ripete costantemente: è straordinario come tanti aspetti propri del XXI secolo appaiono una ripetizione del V: a) il confronto con una massiccia migrazione di popoli dovuta all'inaridimento di gran parte dell'Asia centrale (V secolo) e all'Africa sub-sahariana (XXI secolo); b) l'incapacità di distinguere tra l'immigrazione di individui e la migrazione di popolazioni intere (V e XXI secolo); c) la corruzione dilagante nella gestione del denaro pubblico che vanifica gli interventi a favore dello sviluppo (V e XXI secolo); d) il costante incremento della tassazione sino al punto di demotivare le attività produttive (V e XXI secolo); e) la crescente destinazione del bilancio dello Stato alle spese militari (V e XXI secolo); f) le crescenti esenzioni fiscali nei confronti della Chiesa a scapito delle classi popolari alle quali ricade una maggiore tassazione (V e XXI secolo); g) la crescente sperequazione sociale data dai sempre maggiori privilegi della casta dominante (V e XXI secolo); h) l'edonismo afrenato e l'assenza di valori morali, divenuti ormai solo valori di facciata (V e XXI secolo); i) l'interruzione della trasmissione patrimoniale della cultura, ovvero la rottura generazionale (V e XXI secolo); l) la diffusione delle droghe oppiacee (V e XXI secolo). Devo proseguire? Historia magistra vitae: è vero, ma noi siamo scolari davvero molto ottusi e non riusciamo a imparare proprio nulla :(4 punti
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La moneta è un BB+ e nulla più, nonostante rilievi ancora abbastanza buoni, l'esemplare ha perso completamente la freschezza originaria e non conserva più la minima traccia del lustro iniziale. Per quanto riguarda i segni sul bordo, come ti è già stato detto non sono altro che i segni della fustellatura del tondello, quindi nessuna variante, nessuna ribattitura (?) ne altro interesse particolare. Le foto che hai fatto del contorno sono purtroppo piuttosto mosse e quindi non si vede benissimo, è però possibile che la macchina fustellatrice tagliasse poco, perchè mi sembra che i segni siano un pò più grossolani del normale.3 punti
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Gentili lettori di lamoneta.it, sono contento di annunciarvi che un piccolo passo nella battaglia legale contro l'IPZS è andato in porto. A seguito di atto di citazione davanti al giudice di pace, l'IPZS, attraverso il loro ufficio legale ha contattato il mio avvocato ed ha offerto una transazione. UDITE UDITE... restituzione dei 4.500€ previo riconsegna del cofanetto.... (si trattava della Storia della Lira - serie completa in argento). Questo risultato è stato possibile grazie ad una perizia del PERITO NUMISMATICO dott. Umberto MORUZZI di Roma e di una attestato da parte del proprietario della casa d'aste ACR Auction Dot. Giuseppe BERTOLAMI e colgo l'occasione per ringraziarli pubblicamente per la loro professionalità e disponibilità. Per chi dovesse aver bisogno, a breve il mio avvocato metterà a disposizione un indirizzo di posta elettronica dedicata per chi volesse ottenere la restituzione come ho fatto io.3 punti
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carissimi, per motivi legati ad un improvviso problema di salute sono costretto ad abbandonare, spero solo per brevissimo tempo, questo magnifico forum. com'e' strana la vita, vi conosco solo virtualmente eppure il pensiero di non potervi seguire, leggere e salutarvi come sempre faccio mi fa star male. spero di risentirvi subito. un abbraccio affettuoso e sincero a tutti gli amici ed in particolare a LAY, NANDO, TOGNON, PIETROMONEY, LELE, ILCOLLEZIONISTA, TARTACHIARA, ANDME, VISROBORIS ALCATRAZ, CRISMA insomma non ricordo il nick di tutti ma l'abbraccio virtuale e sincero e' veramente per tutti voi. Spero di risentirvi presto e vi auguro ogni bene e soprattutto buona collezione. A PRESTO - MAX2 punti
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Buona giornata Ancora non l'ho ... ma già si pregusta essere un piatto ricco! saluti luciano2 punti
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@@Fufluns @@magdi @@dabbene Finalmente ho avuto il tempo di leggere il vostro articolo e voglio complimentarmi con tutti voi. Mi sono piaciuti l'inquadramento storico, la pratica collocazione storica delle diverse macrotipologie e, ovviamente, la puntuale descrizione dell'inedito in esame. Avanti così...... :clapping: un saluto Mario2 punti
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Salve, È un interessante dibattito, grazie mille per approfondirlo. Secondo me un esemplare è come si presenta, non servono aggettivi, codici o sigle per rendere l'idea di una situazione visibile. Riconosco tuttavia che "per comodità", standardizzazione di linguaggio, per racchiudere tanti piccoli elementi in una semplice parola, usare una definizione (stato di conservazione) è sicuramente più comodo. Preferisco comunque descrizioni più dettagliate ed apprezzo le case d'asta che producono cataloghi con commenti sullo stato delle monete. L'ovvio non cambia, che si reputi una moneta MB o FdC ha importanza solo se il soggetto non è in grado di vederla e farsi un'opinione personale (cosa praticamente improponibile ad un numismatico), l'esemplare resta quello che è, punto e basta. L'etá è anche importante, secondo un coefficente di tolleranza direttamente proporzionale: quanto più antica è la moneta tanto più tolleranti si è verso imperfezioni o "difetti". La mia domanda su questo esemplare (che ho comunque comprato pur consapevole che fosse sovrapprezzato) è nata da un giudizio della casa d'aste nettamente alto su una moneta con chiari segni di "sofferenza" e cercavo di capire, confrontandomi con voi, se fosse stata una politica di vendita (peraltro assurda di fronte all'evidenza dei fatti) oppure se la nitidezza dei dettagli fosse tale da adombrare i segni deturpanti. In veritá è un pezzo che mi piace molto, è carico di storia, magari violenta, vissuto nei suoi solchi e nelle sue ammaccature, per questo non mi pento dell'acquisto. Grazie mille2 punti
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Condivido anche io i dubbi per la patina. Per il resto, è una moneta che con un po di pazienza non è impossibile trovarla con entrambe le caratteristiche presenti contemporaneamente, e secondo me ne varrebbe la pena2 punti
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@@brg5658 Your tokens are really wonderful !! Vi mostro una delle mie monetine in rame che mi piace parecchio, nonostante la conservazione non altissima East India Company - 1/12 Anna 18352 punti
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Buona giornata ipotesi tutt'altro che fantasiosa ... mi piace pensare che i tre leoncini abbiano coinvolto tanto la Serenissima e suggestionarla al punto da manifestare sulla monetazione l'avvenimento. Se poi non fu così, pazienza, ma come ho detto in un'altra discussione, a noi la fantasia non manca. saluti luciano2 punti
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"Tranciatura dei tondelli Questa fase del processo viene spesso effettuata direttamente dalle aziende esterne. I tondelli sono masselli per la coniatura incompleti, che non sono stati sottoposti a tutti gli stadi necessari prima che essi possano essere colpiti dalle matrici. I tondelli sono prodotti da presse punzonatrici. Tali presse consistono in una serie di punzoni che passano attraverso la lastra di metallo e quindi in un letto di acciaio che possiede dei fori corrispondenti ai punzoni. Le presse perforano così la lastra producendo i tondelli ogni volta che i punzoni completano il loro ciclo tornando in posizione. I tondelli alla fine di questo stadio hanno una dimensione leggermente più grande della moneta finita. Inoltre per l’azione di taglio impressagli dal punzone, i loro bordi sono scabri e presentano delle ‘sbavature’. La grossa parte di tali difetti sono rimossi nelle successive operazioni. I tondelli vengono quindi fatti passare attraverso la griglia di una macchina selezionatrice predisposta per eliminare tutti i pezzi difettosi. I tondelli sottili o incompleti cadono attraverso la griglia. I tondelli scartati vengono poi rifusi." http://www.ing.unitn.it/~colombo/moneta/La%20monetazione3.htm Presente la pasta frolla e le formine tonde? Il concetto è quello più o meno :D Saluti Simone2 punti
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@@417sonia ....Sto fantasticando vero?.... Posso provare a fantasticare anche io? ;) Un'avvenimento che all'epoca ebbe tanta enfasi sulla "stampa locale" :pleasantry: può aver ispirato il personale della zecca? due righe dei miei appunti (sono appunti e come tali prendeteli!) Il 13 luglio 1312 fu eletto doge il settantaduenne Giovanni Soranzo, il quale garantì alla Serenissima un periodo di forte espansione dell'attività industriale e di quella commerciale (vedasi gli accordi del 1312 con le città adriatiche di Zara, Spalato, Traù e Sebenico) e con l'Italia meridionale, infatti in ragione delle buone relazioni diplomatiche tra Venezia e la Sicilia, non solo a salvaguardia degli interessi commerciali comuni ma ad una più generale condivisione strategica in ambito di politica estera Federico III d'Aragona (1296-1337) fece dono al doge di una coppia di leoni che vennero sistemati in una gabbia nella corte del palazzo Ducale. La coppia di felini pochi mesi dopo (Il 12 settembre 1316), contro le convinzioni scientifiche dell'epoca (ci si rifaceva a Plinio e la sua Naturalis Historia, in cui si credeva che nei nostri climi e in cattività una leonessa non potesse riprodursi) diede alla luce tre cuccioli, un maschio e due femmine. Il fatto suscitò immediato clamore sia nel popolo che nel doge stesso e l'accaduto venne subito assunto a simbolo di buon auspicio per la repubblica di Venezia. Vennero redatti sull'accaduto, anche su commissione personale del doge, diversi testi come quello di Giovanni Marchisini (che ritroviamo in Monticolo: Poesie latine del principio del XIV secolo.... cod 277 ex Brera all' Archivio di stato di Venezia) ANNO DOMINI MILLESIMO TRECENTESIMO SEXTODECIMO....SEPTEMBRIS..... I versi di Giovanni da principio elogiano il doge e successivamente cercano di "decodificare" il significato simbolico dell'accaduto: - la relazione tra i leoncini nati e S. Marco, patrono di Venezia ....FORTE QUOD EFFIGIEM MARCUS GESTANDO LEONIS, HOC AGIT UT PARTUS FIAT IN URBE SUA..... - un simbolismo del triplice parto rappresentante le tre "gentes" sulle quali si estendeva il dominio veneziano ...EST SUBIECTA TIBI GENTIS GENERATIO TRIPLEX, NAM VENETUS, SCLAVUS ET GRECUS ET IPS SUBEST COMMUNI MODULO LEA TRES PEPERISSE PROBATUR.... :whome:2 punti
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"No caro Bizerba qui non ti salvi Il paragonevtra la ferrari e il diritto romano e il carretto e il codice di Hammurabi sa molto di fascinazione eurocentrica e chiusura culturale ( non mentale)" Atro che fascinazione eurocentrica....quella è storia, caro numa. E non la possiamo cambiare perchè non è "politicamente corretto" ricordarla. "Abbi pazienza ma da come vedo esercitare certa giustizia e fare certe leggi non ho dubbi che quelli che si arrampicano sugli alberi sono ben piu' avanzati di certi giuristi nostrani - non ho dubbi che il diritto Romano era mille volte meglio del nostro ordinamento come non ho dubbi che la gestione della Roma di duemila anni fa era incomparabilmente superiore a quella odierna..." Beh. intanto spero che Tu abbia letto che il paragone tra le "scimmie albioniche" e i Giuristi romani era contestualizzato a 20 secoli fa. Nel tempo si è poi verificata un'evoluzione naturale anche delle "scimmie", che - guarda caso - è stata però contagiata e si è nutrita proprio di quegli insegnamenti anche giuridici che provenivano principalmente da Roma. Che poi le ex scimmie (absit iniuria verbis..) abbiano oggi persino superato i loro antichi Maestri ed addestratori nel sistema giuridico, questo può essere oggetto di discussione, però non credo che lo si possa dare per scontato. Fra l'altro, il discorso dell'importanza ancora attuale del Diritto romano era riferito al mondo Occidente, anche perchè se invece facessimo una (improbabile) riflessione, che ammetto tranquillamente non esssere alla mia portata, sull'evoluzione dei sistemi giuridici arabi (così, giusto per "sprovincilizzarci" e non essere tacciati di chiusura mentale...) allora non potrei escludere che nei sistemi giuridici attuali di qualche Paese arabo il Codice di Hammurabi possa avere avuto un'influenze pari a quella avute dal diritto romano sui sistemi di Civil Law occidentali. Ma direi che in questa nostra rapida semplicistica disamina tra sistemi di Common Law e di Civil Law, l'eurocentrismo (anzi e recte, il "romanocentrismo") non sia una fascinazione ma si imponga come la oggettiva realtà storica, che piaccia o no. A sostenere il contrario mi pare che sia Tu a non salvarTi..... :mega_shok: A fare la differenza, sul piano dell'efficienza dei diversi sistemi giudiiziari, a me sembra incidere più che il diritto sostanziale quello processuale, in altre parole le modalità attraverso le quali il diritto sostanziale viene poi applicato e amministrato (che poi era ciò che avevo quotato del Tuo precedente post n. 53). Sono sovente le norme processuali che frustrano una spedita applicazione di quelle sostanziali, con le conseguenze che tutti conosciamo, a partire dai tempi "biblici" della nostra giustizia. Tuttavia, anche i sistemi ispirati al Common Law qualche problemino di speditezza ogni tanto lo manifestano....guardate ad esempio il caso dei Marò italiani in India, Paese che, appunto, ha un sistema giurdico di Common Law e ditemi se non sembra di assistere ad un processo anche più trasandato di quelli italiaci..... Sul fatto poi che duemila anni fa la gestione della giustizia a Roma funzionasse meglio di oggi.....non ci metterei la mano sul fuoco.... :crazy: Saluti. Muzio Scevola.2 punti
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Buona giornata Sesini, soldi da 12 bagattini, bezzi e bagattini ce n'è una infinità; i primi due riportano il leone alato e questo consente di identificare facilmente la provenienza veneziana; per i sesini - soprattutto quelli a nome di Marino Grimani - la difficoltà sta nell'identificare la variante e ce n'è un sacco. :pardon: Tra forma della croce, numero dei bisanti e la loro posizione, c'è da perderci la testa; il più delle volte è molto complicato "leggerle", stante le precarie condizioni nelle quali si trovano. Arrivi tardi? Non importa ... puoi sempre stupirci con l'indicazione esatta della variante :blum: saluti luciano2 punti
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C'è il saggio di Giuseppe Ruotolo "Monetarij, zanattari cornuti e poveri afflitti nelle vicende monetarie del regno di Napoli", in Eos, collana di studi numismarici, circolo numismatico pugliese, 2012.2 punti
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Eccola qui, niente a che vedere col GK di DanPao però................... :D :D :D :D Taglio: 2 Euro Nazione: Vaticano Anno: 2010 Tiratura: 109.000 Condizioni: MB Città: Comacchio (c/o Bagno MEDUSA, Lido degli Scacchi).......... :D :D :D2 punti
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Dal Nepal, un 2-mohars d'argento datata VS1988 (AD1931), 29mm di diametro, con un peso nominale di 11,20g. (Questo particolare esempio pesa 11.07g.) Nepal aveva in teoria adottata una valuta decimale nel 1903 con una rupia denominata in 100 paisa. In pratica, tuttavia, la rupia è stata una moneta contabile solo, e il mohar argento (valore 50 paisa} è rimasto l'unità di base di uso quotidiano. Ma due mohars d'argento fatto una rupia, e l'aritmetica era troppo comodo per ignorare. Il pezzo 2-mohar—una de facto "rupia"—è diventato il cavallo di battaglia d'argento in Nepali negozi e bancarelle del mercato, nelle case del paese, e su e giù per le strade. Il pezzo 2-mohar 1931, quindi, completare con i relativi bordi di 64 punti per lato—non ornamenti solo, non protegge contro moneta-ritaglio solo—ma simboli del 64 Yoginis (Dee)... Questa serie di finale argento 2-mohar durò dall'adesione dei re Tribhuvana Bir Bikram come un 5-anni-old nel 1911 (VS1968), fino al debutto di 1-rupia del Nepal in moneta-forma nel 1932 (VS1989). Così questo pezzo particolare 2-mohar fu colpito quasi alla fine della monetazione nuova/vecchia istituita nel 1903, e l'inizio della monetazione decimale nuovo di zecca Kathmandu del 1932. Questo pezzo di pellicola acquisisce un certo sapore di questo 1931 2-mohars tempo iniziale e luogo: https://www.youtube.com/watch?v=vX0QJaUJ70A Il terremoto purtroppo sarebbe arrivato nel 1934. Infine, in vena pui piace, per me la storia di questa moneta è la sua lontananza. Katmandu è sempre sembrato incredibilmente lontano. E per me, comunque, la sua lontananza è oggettivamente vero. Questa moneta è attualmente circa 7.900 miglia e alcune migliaia di feet di altitudine lontano dal luogo in primo luogo cadde in una pressa di moneta. :) v. -------------------------------------------------------- From Nepal, a silver 2-mohars dated VS1988 (AD1931), 29mm in diameter, with a nominal weight of 11.20g. (This particular example weighs 11.07g.) Nepal had in theory adopted a decimal currency in 1903 with a rupee denominated at 100 paisa. In practice, however the rupee was an accounting currency only, and the silver mohar (valued at 50 paisa} remained the basic unit of everyday use. But two silver mohars made a rupee, and the arithmetic was too convenient to ignore. The 2-mohar piece—a de facto “rupee”—became the silver workhorse in Nepali shops and market stalls, in the country’s homes, and up and down its streets. The 1931 2-mohar piece, then, complete with its borders of 64 dots per side—not ornaments only, not guards against coin-clipping only—but symbols of the 64 Yoginis (Goddesses).... This final silver 2-mohar series ran from the accession of King Tribhuvana Bir Bikram as a 5-year-old in 1911 (VS1968), until the debut of Nepal’s 1-rupee in coin-form in 1932 (VS1989). So this particular 2-mohar piece was struck very nearly at the end of the new/old coinage set up in 1903, and the beginning of the Kathmandu mint’s new decimal coinage of 1932. This bit of film captures some flavor of this 1931 2-mohars’ initial time and place: https://www.youtube.com/watch?v=vX0QJaUJ70A The earthquake would unfortunately arrive in 1934. Finally, in a lighter vein, for me the story of this coin is its remoteness. Katmandu always seemed incredibly far-off. And for me, anyway, its remoteness is objectively true. This coin is currently about 7,900 miles and some thousands of feet of altitude away from the place it first fell out of a coin press. :) v.2 punti
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Buon giorno a tutti... Dopo aver realizzato delle schede scaricabili per la raccolta di tutte le 500 Lire Caravelle, a gentile richiesta di @@prtgzn ho realizzato anche le schede per la raccolta di tutte le Commemorative in Argento dal 1974 al 2001... Consiglierei di stampare le pagine su cartoncino con formato Larghezza 20,2 cm x Altezza 25 cm...queste misure sono adatte a raccoglitori UNI della Masterphil e fogli correlati a 12 caselle... Spero di aver fatto cosa gradita e per qualsiasi domanda chiedete pure... Ciao Daniele P.S. Per salvare le schede basta cliccare con il tasto destro del mouse sul foglio interessato e cliccare su "Salva con nome"... Uploaded with ImageShack.us Uploaded with ImageShack.us Uploaded with ImageShack.us Uploaded with ImageShack.us Uploaded with ImageShack.us Uploaded with ImageShack.us Uploaded with ImageShack.us Uploaded with ImageShack.us1 punto
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DE GREGE EPICURI Sto leggendo in questi giorni il bel volume "Le monete romane provinciali della collezione De Sanctis-Mangelli", attualmente nel Museo Nazionale Romano. E' il n.51-52 del Bollettino di Numismatica del Ministero, uscito nel 2014 presso il Poligrafico dello Stato. Il volume è curato da Dario Calomino, che ha anche classificato e descritto tutta la collezione; per ora è uscita la prima parte, dalla Hispania alla Tracia. Volume molto ben fatto e molto aggiornato. La collezione è stata acquistata dallo Stato nel 1930, e in passato era stata studiata parzialmente e non a fondo. Non ho capito però se le monete siano ora visibili, almeno in parte. Ma volevo toccare un argomento specifico,di cui avevamo qui discusso più volte: quello della corrispondenza e del cambio fra monete provinciali e imperiali. Schematicamente, ecco che cosa viene detto: -Assarion:corrisponde all'asse romano, e ad 1/16 di denario. -Emiobolo: vale 1/12 di dracma (come da sempre nel mondo greco) ed equivale all'asse. -Dracma:vale 3/4 di denario. -Obolo: 2 assi, quindi un dupondio. -Il denario vale 1/3 di cistoforo e 1/4 di tetradrammo. -Sesterzio: furono fatti diversi tentativi, secondo Calomino, di introdurre dei grossi bronzi in ambito provinciale, ma per lo più la cosa non riuscì ed ebbe durata breve,salvo alcune città specifiche, ed alcuni intervalli temporali.Solo ad alessandria le dracme di metallo vile, di dimensioni simili ai sesterzi del 1° secolo, ebbero lunga durata. Le equivalenze di cui sopra si accompagnavano ad una circolazione a volte "mista", a volte molto meno, quanto a presenza di monete provinciali e imperiali; in molte zone la moneta argentea era solo quella imperiale,in altre no (Cappadocia,Siria ecc.) Calomino sottolinea anche come sia a volte impossibile definire i "nomi" con cui venivano indicate le monete bronzee provinciali e coloniali.1 punto
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A seconda delle condizioni direi che un originale va dai 3.000 $ in su.1 punto
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@@claudioc47@@ilcollezionista90 Vi faccio i miei complimenti per le vostre competenze in chimica1 punto
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il peso potrebbe essere compatibile, ma l'inconsistenza di alcuni particolari, molte lettere "ricostruite" sembra una fusione..... non .mi da assolutamente una buona impressione. .... io non acquisterei una moneta del genere1 punto
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Adesso mi è più chiaro. Anche se da queste foto è difficile darti indicazioni precise, io la pagherei non più di € 120-150, anche se solo una visione diretta potrebbe darti una indicazione più precisa.1 punto
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Ecco un'altra moneta della mia collezione: 5 Francs en argent Louis XVIII° 1815 K; D = 37 mm P = 25 g tiratura 107.979 pezzi; il costo pagato è stato 200,00 eur. Foto originali del venditore. Gradisco valutazioni e commenti. Grazie.1 punto
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A volte di fronte a certe perizie ho avuto l'impressione (illazione) che alcuni periti frequentino i mercatini di San Pedro di Atacama per acquistare alcuni tra i prodotti visibili nella foto sopra riportata (non si tratta del pepe rosa)....1 punto
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...E tu ridevi, stella di Venere, stella d'Italia, stella di Cesare: non mai primavera piú sacra d'animi italici illuminasti, da quando ascese tacita il Tevere d'Enea la prora d'avvenir gravida e cadde Pallante appo i clivi che sorger videro l'alta Roma... Scoglio di Quarto di G: Carducci. La stella d'Italia è uno dei simboli della nostra Nazione. Lo si ritrova nell'emblema della Repubblica; nello stemma sabaudo, in uso fino al 1890; nell'Iconologia di Cesare Ripa in diversi monumenti; F. Liberti L'Italia turrita e stellata, Napoli S. Ricci, Cenotafio di Dante Alighieri, Firenze Stele di Quarto nelle onorificenze della Repubblica come l'Ordine della Stella d'Italia , già Ordine della Stella della Solidarietà Italiana, già Ordine coloniale della Stella d'Italia; , sul bavero dei nostri militari e sulle controspalline dei loro ufficiali. e ovviamente non poteva mancare sulle nostre monete... Ma quale è l'origine di questo simbolo?1 punto
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@@andme - freschezza del metallo - qualità dei rilievi ed intendo capelli , fronte , baffi - piumaggio dell'aquila - fascio e verghe di conseguenza , dedurrai pure te , che , non va oltre al BB+ :)1 punto
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Qualunque cosa sia accaduta mi auguro che Giovanna possa riprendere a scrivere sul forum con la stessa intensità e passione che l'hanno contraddistinta in passato. Il forum ha bisogno della sua presenza e competenza. Un caro saluto. Sebastiano1 punto
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E' una tessera di beneficenza milanese del 1769. Luogo Pio delle QUATTRO MARIE - Milano Tessera di beneficenza: Tessera per due meta di riso - Anno 1769. D/ Le Quattro Marie velate e nimbate, stanti frontali. La prima e la terza da s. oranti. La seconda e quarta con una mano tra le pieghe della tonaca. In c.perl. R/ Su più righe 1769 / {RISO { / META / { DUE { / { In c.rig. Bibl.: VANDONI I, p.117, Tav.VI, 5 - coll.Vandoni: ottone, f 29 gr. 6,44. Ciao pozleo1 punto
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Uffa i sesini sono sempre quelli che mi fregano! Arrivo bel bello per dare la mia identificazione sul forum e vedo che sono sempre preceduto! mannaggia! :hi:1 punto
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L'idea è decisamente valida e anzi a suo tempo avevo proposto una cosa del genere. D'altro canto già sopra qualcuno ha postato una pagina su uno specifico manuale che, da quanto capisco, insegna a stimare la conservazione delle monete britanniche. Oltremanica, l'equivalente dei nostri Gigante/Montenegro etc. riporta per ogni moneta i punti chiave da guardare: Per altro il nostro catalogo online è già impostato per poter ospitare una descrizione simile: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-VE3/13 Insomma, se non si capisce, trovo l'idea molto interessante. Certo, la nostra monetazione dei secoli XIX e XX è un po' piú complessa di quella francese o -suppongo- britannica ma per il Regno non mi sembra infattibile.1 punto
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Salve, il ritratto si presenta fatto bene peccato le corrosioni, imitativa certamente, lo si nota dall'abbondanza di rombetti nel giro del dritto ma di quale area? :whome: Marcus Didius1 punto
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credo sia una medaglia ma non so davvero se sia una cosa d'epoca o sia recente http://postimg.org/image/w52mn2zi7/ potrebbe essere un falso commemorativo ?1 punto
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Per quanto riguarda i problemi della conservazione del nostro patrimonio artistico (che dovrebbe comprendere anche le povere monete antiche), interessante la recentissima vicenda che riguarda la collezione Torlonia. http://www.dagospia.com/rubrica-31/arte/strano-caso-collezione-torlonia-pi-preziosa-raccolta-privata-102974.htm Colpisce uno stralcio dell'articolo sopra menzionato e apparso su "La Repubblica" di due giorni fa: È, guarda caso, di questi giorni la notizia che la Presidenza del Consiglio e il Mibact intenderebbero accogliere le richieste di un importante gruppo lobbistico - l’Apollo 2, che rappresenta case d’asta nazionali e internazionali - , che desidera limitare drasticamente i motivi per cui si può vietare l’esportazione di opere d’arte dall’Italia. Non basterebbero più la qualità artistica e l’importanza storica, ma bisognerebbe provare la rarità e l’appartenenza di quell’opera al patrimonio artistico italiano. Esempio: se un americano volesse portarsi a casa una statua greca comprata in Italia, per fermarlo non basterebbe dimostrare che si tratta di un magnifico originale del V secolo a. C., ma bisognerebbe anche giurare che non ne abbiamo nessuna simile (per la serie: viste una, viste tutte); salvo poi arrenderci perché, in quanto greca, le manca il puro sangue italico. Sarebbe esattamente il suicidio in cui sperano gli avvoltoi che volano sulla Collezione Torlonia. Anche se al solito la notizia andrebbe ridimensionata e resta più serio il problema della conservazione del materiale archeologico: http://espresso.repubblica.it/attualita/2015/06/17/news/meraviglie-antiche-della-collezione-albani-non-saranno-vendute-ma-vanno-salvate-1.217385?refresh_ce1 punto
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Dimenticavo vai a vedere la 1995 postata qualche giorno fa da @matteo95 . Un vero spettacolo.1 punto
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Caro @@antvwaIa, la migliore spiegazione che ho letto sugli strumenti del pensiero è quella di Umberto Eco nel Saggio sugli Specchi. Distinguo 1) il negozio di frutta e verdura sotto casa mia vende solo fagioli bianchi (legge generale) 2) mia moglie ha acquistato una busta non trasparente di fagioli in quel negozio (legge particolare) 3) Io non posso vedere dentro la busta ma DEDUCO che i fagioli sono bianchi a) Io non so dove mia moglie abbia acquistato la busta (non trasparente) di fagioli; b) infilo la mano nella busta e tiro fuori una manciata di fagioli bianchi, infilo più volte la mano ed i fagioli che tito fuoti sono sempre bianchi; c) INDUCO che i fagioli in quella busta sia tutti bianchi (ma non posso escludere che vi sia un fagiolo nero; W) c'è una busta non trasparente sul tavolo; X) accanto alla busta un mucchietto di fagioli bianchi; Z) io ABDUCO che nella busta ci siano fagioli bianchi; Come vedi si va dalla certezza (deduzione) alla presunzione non grave precisa e concordante (abduzione) Il "trucco" è sempre aver presente con quale delle tre ipotesi si sta lavorando. E, soprattutto, precisarlo agli altri che ti leggono o che ti devono leggere. Polemarco1 punto
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Mi astengo da qualsiasi giudizio inerente la questione che esula completamente dalle mie competenze . Da esterno posso tuttavia osservare che un valore aggiunto Puo' essere rappresentato proprio dal portare parti tra le quali in precedenza non era possibile istituire un dialogo a comunicare finalmente. Nel bene e nel male, pur con contrapposizione di ideali e di idee, la comunicazione è' sempre da preferire alla NON comunicazione È il Forum e' il demiurgo che forse può' rendere questo 'difficile' dialogo una possibilità' ...1 punto
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La Germania. (La Repubblica di Weimar) 3 REICHSMARK (700 ° anniversario della morte di Walther von der Vogelweide). 3 REICHSMARK (Giro del mondo del dirigibile "Graf Zeppelin"). 5 REICHSMARK. 3 REICHSMARK (il rilascio della Renania). 5 REICHSMARK. Repubblica ellenica (la seconda). 5 ΔΡΑΧΜΑΙ. 10 ΔΡΑΧΜΑΙ. 20 ΔΡΑΧΜΑΙ.1 punto
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Feticcio.....2. fig. Cosa o persona esaltata oltremisura, fatta oggetto di fanatico culto, o assunta come simbolo da gruppi sociali, correnti religiose o artistiche o letterarie, ecc. E mi giustifico dicendomi che in fondo è un modo come un altro di investire e lasciare qualcosa di più o meno importante ai miei figli.1 punto
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La foto piú che reperti archeologici mi sembra inquadri del "ciarpame". Le monete non si capiscono i dettagli ma mi sembrano tutte un po' troppo regolari.1 punto
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