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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/26/15 in Risposte
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Dunque, dal tempo degli Antonini si comincio' a produrre i tondelli dei sesterzi (ma non sempre!) in questo nuovo modo. Non più alberi di fusione, o altri metodi basati comunque sulla fusione, bensì produzione di barre di oricalco, di sezione rettangolare, larghe fra 22 e 25 mm. mediamente. Questa modalità era evidentemente più rapida e meno costosa, e nel 3° secolo si impose definitivamente; nell' ultimo periodo quasi tutti i sesterzi venivano prodotti così. Si incidevano poi sulla barra dei segmenti verticali, a distanza di circa 25 mm. l'uno dall'altro; probabilmente si approfondivano un po' con la lima, infine si spezzava la barra con lo scalpello in tanti segmenti, corrispondenti ai tondelli. Questi lati ottenuti a scalpello risultavano un po' più irregolari, e quasi sempre venivano poi arrotondati a colpi di martello. Il tondello veniva poi più o meno riscaldato e coniato. A. Finetti nel suo noto lavoro " Numismatica e tecnologia" (NIS,1987) fa presente che questo sistema, naturalmente adattato, venne usato per tutto il Medio Evo per la monetazione argentea; ovviamente la lamina d'argento, molto più sottile, veniva spianata martellandola, e poi ritagliata a cesoia. Non è chiarissimo invece se durante il 3° secolo il sistema "barra" sia stato usato solo per i sesterzi (come sembra) o anche, a volte, per numerari di bronzo più piccoli. Sicuramente, questa modalità è documentata in Gallia per certi radiati imitativi. Il tema per ora è illustrato genericamente, ci sarebbero molte cose da dire e,credo, varie domande senza risposta... Spero che abbiate esempi da postare!3 punti
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Ciao si parla di circhi o stadi e del circo Massimo per eccellenza per i grossi eventi che si tengono e si sono tenuti al loro interno, però non abbiamo un'idea sicura di che splendore doveva essere se non tramite supposizioni o ricostruzioni, ci sono pervenuti molti esempi di circhi più o meno ben conservati e ne ho visitati parecchi da quello di Afrodisia a quello di Perge o Kybyra molto grossi o al piccolo di Arycanda di soli 117mt forse più per corse a piedi, ma a tutti manca la delimitazione della pista. La natura può essere molto spietata con le sue manifestazioni ma a volte ci regala fotografie del passato che altrimenti non avremmo mai visto, vedi Pompei o Ercolano, è il caso di uno stadio costruito con la parte tonda appoggiata alla collina che a un certo punto per un terremoto è franata coprendo e preservando dalle razzie posteriori un quarto dello stesso, che è giunto sino a noi, stessa sorte per parte del teatro, con i suoi sedili in marmo, ma torniamo allo stadio oltre a essersi salvato il tempietto centrale, il colonnato i sedili con le iscrizioni, sono giunti sino a noi i pannelli incisi a bassorilievo che delimitavano la pista. Non sono ancora tutti visibili perché i lavori di scavo sono in corso ma quelli visibili lasciano vedere la bellezza di questo stadio di provincia e lascia solo immaginare lo splendore che doveva essere il circo Massimo. Dimenticavo lo stadio in questione è quello di Magnesia ad Meandro. Vi posto alcune foto, la prima si riferisce allo stadio di Kybyra mentre le altre sono di Magnesia. Silvio2 punti
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5 Lire "Quadriga Briosa" Argento 900/1000 - Peso gr 25 - diametro mm 37 Oggettivamente il capolavoro in assoluto della monetazione di Vittorio Emanuele III 2 lire "Quadriga Briosa" Argento 835/1000 - Peso gr 10 - Diametro mm 27 Cala il titolo del metallo e le dimensioni fanno un po perdere la bellezza della quadriga. Una lira "Quadriga Briosa" Argento 835/1000 - Peso 5 gr. - Diametro mm 23 Questo nominale è, a mio avviso di una eleganza e bellezza unica. Piccolo ma decisamente affascinante e la quadriga, seppur ridotta ai minimi termini, rispetto alla sorella maggiore da 5 lire, è di una bellezza e fascino unico! La realizzazione di questo rovescio, in questa serie è veramente azzeccata! Questo post è dedicato ad un frequentatore di questo forum, amante sfegatato delle quadrighe! Enrico/Re.in.sena posta qualcuna delle tue, per il godimento degli occhi! Renato2 punti
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Le quadrighe son davvero belle. Danno emozioni diverse, a seconda della patina, del modulo, e di quello che sogni quando l'hai in mano. Questa e' una delle mie. Ogni volta mi brillano gli occhi :)2 punti
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Per rispondere alla tua domanda sul perchè venivano battute, ti invito a pensare al guadagno. Una moneta sconosciuta anche d'oro poteva creare problemi ad essere accettata, mentre una moneta similare al ducato veneto, non uguale ma simile, poteva essere scambiata senza nessuna difficoltà. Per questo i genovesi di Scio e della Maona imitarono ducati a bizzeffe. Perchè non stamparono monete d'oro di Genova? Stesso discorso vale per i Grossi Serbi, Bulgari e Croati e delle zecche italiane. Ed infine i Sesini di Frinco e Masserano. Monete spendibili che davano guadagno alla zecca che le emetteva. Le imitative risalgono alla fine dell'impero romano http://www.beastcoins.com/Topical/VLPP/Coins/Imitative/VLPP-Imitative.htm con le varie monete barbare (vandali, longobardi,goti, normanni) che imitavano le monete d'oro con i nome degli imperatori romani.2 punti
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"condivido molto quel che dici, direì però che una moneta é rara di catalogo o di etichetta per la reperibilità sul mercato, mentre la conservazione é un altra cosa." La considerazione è che se la moneta è già di per se di difficile reperibilità, lo sarà ancor di più se la si vuole in altissima conservazione (si parla, naturalmente, di monete destinate alla circolazione.....). M.2 punti
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Taglio: 2 euro Nazione: Monaco Anno: 2009 Tiratura: 258.000 Condizioni: BB Citta: Nizza Taglio: 10 cent Nazione: Belgio Anno: 2015 Tiratura: ??? Condizioni: BB Citta: Nizza Note: Grazie della segnalazione pino2 punti
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Un 1939 10-pesos del Paraguay ha colpito di rame-nichel, 28,5mm di diametro e peso di 8g. Alcuni 4.000.000 di queste monete sono state prodotte nella vicina Argentina, presso la zecca di Buenos Aires (che ha colpito anche gli altri membri della serie di monete del Paraguay 1925 e 1938-39). Paraguay aveva continuato la sua monetazione decimale con una nuova monetazione di rame-nichel nel 1925. Le tre nuove denominazioni (50-centavo, 1- e 2-peso) erano presto sopraffatto da un'inflazione di guerra-guidato, tuttavia, e quando la guerra del Chaco si è conclusa in 1938, Paraguay rinnovata la relativa monete. Il 50-centavo, 1- e 2-peso monete erano coniate in alluminio più conveniente nel 1938—e nel 1939 le monete di rame-nichel 5-pesos e 10-pesos è apparso per la prima volta. (La stella paraguaiana è gialla, tra l'altro, e simboleggia il giorno di indipendenza del paese, 14 maggio 1811). Questo pezzo di 10-pesos 1939—come è spesso il caso in tutto il mondo con una moneta di denominazione nuovo, più alto—ha assunto le funzioni di una banconota già esistente. Purtroppo, però, 1939-41 possibilità del Paraguay al buon governo passato (beh, è morto in un incidente aereo), e la valuta del paese ha continuato a deteriorarsi. L'unità di valuta in cui è stata introdotta questa moneta aveva solo qualche anno in più per l'esecuzione. Nel 1944 il peso esausto fu sostituito in circolazione dai guarani, al tasso di 100 vecchi pesos per un nuovo guarani. :) v. --------------------------------------------------------- Paraguay’s 1939 10-peso struck of copper-nickel, 28.5mm in diameter and weighing 8g. Some 4,000,000 of these coins were produced in neighboring Argentina, at the mint in Buenos Aires (which also struck the other members of Paraguay’s 1925 and 1938-39 coin series). Paraguay had continued its decimal coinage with a new copper-nickel coinage in 1925. The three new denominations (50-centavo, 1- and 2-peso) were soon overpowered by a war-driven inflation, however, and when the Chaco War ended in 1938, Paraguay revamped its coinage. The 50-centavo, 1- and 2-peso coins were struck in cheaper aluminum in 1938—and in 1939 copper-nickel 5-peso and 10-peso coins appeared for the first time. (The Paraguayan star is yellow, by the way, and symbolizes the country’s independence day, 14 May 1811 .) This 1939 10-peso piece—as is often the case worldwide with a new, higher denomination coin—assumed the duties of an already existing banknote. Unfortunately, though, Paraguay’s 1939-41 chance at good government passed (well, died in a plane crash), and the country’s currency continued to deteriorate. The currency unit into which this coin was introduced had only a few more years to run. In 1944 the exhausted peso was replaced in circulation by the guarani, at the rate of 100 old pesos to one new guarani. :) v.2 punti
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Questa è l'unica che posseggo (per il momento!) Effettivamente sono gran belle incisioni!2 punti
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Ovviamente per una corretta valutazione servirebbe avere una buona traduzione in italiano del progetto di legge in Germania, altrimenti aumenta solo la confusione. Comunque da alcune informazioni sembra che ci sarà in atto una nuova politica molto più restrittiva e allineata alle normative più severe in vigore in molti paesi europei, in primo luogo l'Italia. Purtroppo ha fatto molta sensazione la presenza di abbondante materiale di evidente origine furtiva anche molto recente. La vera novità, a parte l'inversione dell'onere di prova (già in atto in Italia), starebbe nell'articolo 29 del progetto di legge, che dice in pratica: "E' vietata l'importazione dei beni culturali se sono classificati o definiti dagli Stati membri come patrimonio nazionale aventi valore artistico, storico o archeologico e trasferiti al di fuori del Paese, in violazione delle sue leggi". In altre parole, la Germania recepirebbe la validità anche nel proprio territorio della legislazione straniera. Cerchiamo di capire alcuni esempi pratici. Nel caso della Svizzera, che è un paese notoriamente ancora molto liberale, qualsiasi oggetto, quindi anche monete antiche, che è stato ufficialmente importato con relativa denuncia alla Dogana diventa perfettamente legale quando viene messo in asta e nessuno rivendica la relativa proprietà entro un determinato periodo di tempo. Quindi in teoria chiunque abbia acquistato dalla Germania una moneta greca da un'asta svizzera non dovrebbe avere problemi e basterebbe esibire la relativa provenienza. Il vero problema (e scandalo) risiede nel grande numero delle monete greche siciliane che sono state contrabbandate fuori dei confini italiani, soprattutto a partire dagli anni '80 in poi, in spregio delle note norme vigenti in Italia. Avrà più valore il diritto italiano oppure quello svizzero...? Non sarà un compito facile per le autorità che si occupano dell'importazione (almeno in Germania), che dovranno avere una preparazione molto specifica, non solo sulle monete stesse, ma anche sulle varie normative in vigore nei diversi paesi... In ogni caso un bel casino e ci sarà sempre più una politica in senso restrittivo, anche in un paese di tradizioni liberali come la Germania e questo spiega le preoccupazioni dei numerosi commercianti tedeschi, che hanno (diciamo francamente) lucrato abbondantemente su materiale (anche interi ripostigli) irregolarmente contrabbandato in Germania da paesi come Italia, Grecia, Turchia. Evidentemente i politici tedeschi non amano fare brutte figure, specie di fronte a un contrabbando sempre più sfacciato... Ma come capita sempre in questi casi, ci saranno variazioni sulla gestione del materiale numismatico, con dirottamento verso l'Inghilterra e Londra (e non più Monaco) diventerà sempre più la vera crocevia (hub) del commercio antiquario. Bisogna vedere se l'Inghilterra resisterà alle sempre maggiori pressioni dei crescente numero dei Paesi che vuole tutelare il proprio patrimonio archeologico e culturale (stendendo un pietoso velo sull'Italia che non sa tutelare seriamente i propri beni, come a Pompei)....2 punti
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E' con mia somma gioia che per grazia divina concessami, ho ricevuto il rimborso dal papero con 5 euro in più per il mio disturbo! Adesso posso passare anche a miglior vita con il sorriso in volto.2 punti
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Le monete presentate nei cataloghi d’asta costituiscono una fonte preziosa per studiosi, collezionisti e cultori del mondo antico, in quanto offrono alla conoscenza ed alla speculazione una notevole congerie di materiali. L’interesse si accresce nel caso di esemplari connotati da un certo indice di rarità: è il caso, ad esempio, della dracma incusa di Laos esibita nell’Asta Artemide qualche anno fa (Auction XXXIX del 30.11.2013, lotto n. 5, RRRR) ascrivibile al I periodo della classificazione Sternberg e di cui sono noti, allo stato attuale, appena 4 esemplari. http://www.deamoneta.com/auctions/view/179/51 La documentazione restituita dalla zecca, studiata per sequenza di coni da H.R. Sternberg (Die Silberprägung von Laos ca. 510-440 v. Chr., in ACIN, 8 - New York-Washington 1973, Paris-Bâle 1976, 143-62), si è recentemente “ampliata” grazie alla comparsa di un ulteriore “esemplare”, meno raro (RR) ma di “notevole” interesse. http://www.numismaticaivlia.it/negozio/index.php?main_page=popup_image&pID=2995 Nell’illustrazione del pezzo (uno statere a doppio rilievo del III serie Sternberg, coni V/6 – R/6), su cui gradirei un parere degli esperti, si riporta: la localizzazione di Laos in Lucania (contrariamente ad “Artemide” che pone il centro nel Bruttium) la cronologia: 500-480 a.C. (!) Il peso di gr. 6,88 a fronte di una conservazione BB (!) Da Strabone (VI 1, 1 C.253) apprendiamo che Laos, colonia dei Sibariti, era l’ultima fra le poleis lucane in quanto il fiume Laos (da cui il centro sembra trarre origine) avrebbe costituito il confine tra Lucania e Bruttium. Informazioni pressoché analoghe riporta il Periplo attribuito a Scilace di Carianda: Laos è polis della Lucania e apoikia di Thurii (Scyl., Peripl. 12). Tuttavia già in antico la questione del confine Lucania-Bruttium era tutt’altro che chiara. Lo stesso Strabone in un altro passo (VI 1, 4 C.255) afferma che il confine meridionale della Lucania era costituito dall’istmo Thurii-Cerilli, odierna Cirella, località posta sulla costa tirrenica a sud della foce del fiume Laos. Se tuttavia poniamo attenzione alla documentazione archeologica i termini della questione mutano. Importanti ricerche condotte nel sito di Marcellina, una frazione di Santa Maria del Cedro (CS), e in quello di Foresta, poco più a nord, hanno indotto gli studiosi a collocare il centro enotrio nel Bruttium anziché in Lucania. Non a caso l’Historia Numorum di Rutter include la monetazione di Laos nella sezione dedicata al Bruttium (v. p. 176). La questione resta tuttavia aperta in attesa di ulteriori riscontri. La datazione 500-480 risulta improponibile in quanto troppo alta e non suffragata da alcun elemento. La III serie Sternberg veniva datata dallo studioso al 490/80-470 a.C. e riconnessa da Colin M. Kraay (The Coinage of Sybaris after 510 B.C., in NC, s. 6, 18, 1958, 16-18) al presunto arrivo di una seconda ondata di profughi sibariti a Laos dopo il fallimento della rifondazione della loro città nel 476/5. Di parere opposto E. Greco, (in Atti del XXXII Convegno di Studi sulla Magna Grecia, Taranto-Sibari 1992, Taranto 1994, 292 s.), che ha rilevato come le esperienze monetali di Laos e di Poseidonia ante 470, che presentano stretti collegamenti tipologici e stilistici, più che rappresentare il meccanico riflesso dell’arrivo dei profughi sibariti nei due centri tirrenici, debbano essere interpretate alla luce delle dinamiche storiche innescate dall’ingerenza siracusana nel Basso Tirreno durante il decennio 490-480. Elementi di natura tecnica suggerivano invece a S. Garraffo (Le riconiazioni in Magna Grecia e in Sicilia. Emissioni argentee dal VI al IV sec. a.C., Catania 1984, 65) l’inquadramento dell’intera serie non prima del 480/75. Più di recente Rutter (HN, 177) ha proposto uno slittamento di circa un decennio (480-460 a.C.). Il peso risulta troppo basso se relazionato allo stato di conservazione della moneta. Gli esemplari noti battuti dai coni V6-R6 mostrano un p.m. di gr. 7,76.1 punto
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I grandi bronzi non sono mai stati il mio forte e in collezione, fatta eccezione per qualche bronzo di Postumo (di poco superiore all'antoniniano), non ne ho... era quindi arrivato il momento di procedere con il primo acquisto che, al solito, proviene dall'Inghilterra. Vi chiedo quindi di aiutarmi, anche se per il momento, non sono in grado di fornire diametro e peso. Ovviamente vedendo le foto credo che vi sarà subito chiaro il perché mi sia deciso di cimentarmi con i grandi bronzi imperiali! :) Ebbene sì, si tratta di un sesterzio di Postumo (doppio? o cmq ritariffato?) che presenta la particolarità di essere coniato su di un precedente tondello imperiale. Di chi è il sesterzio di partenza? A me il profilo sembra suggerire Adriano per quel che riguarda la parte alta della testa, mentre quello che sembra essere un "ciuffo" di barba residuo mi fa pensare a Settimo Severo... ma davvero per quel che mi riguarda potrebbe essere chiunque. Forse anche Elio... http://www.lamoneta.it/topic/108169-come-ti-raddoppio-un-sesterzio-postumo-su-elio/?hl=%2Bpostumo+%2Bribattuto E tornando a Postumo, guardando il rovescio, si riesce a capire qualcosa? La figura che si intravede è relativa alla battitura di Postumo? Se sì, com'è classificabile? Grazie mille a chi vorrà cimentarsi assieme a me nell'analisi di questa moneta davvero malconcia ed economicamente irrilevante... ma, quanto meno per me, di grandissimo fascino. PS Non è nemmeno patinata, ma è piacevole anche il colore "puro" dell'oricalco!1 punto
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2/10 di Tallero - Una lira per la Colonia Eritrea Argento 835/1000 Peso gr. 5 - Diametro 23 mm Esemplare emesso in 598702 pezzi, la tiratura più bassa dei tre anni, eppure quello con il valore di catalogo più basso...ci sarà un perché a qualcuno noto? Patina autentica di monetiere :blum: Per la conservazione lascio a voi il giudizio. Renato1 punto
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Medaglia celebrativa senza data, argento/ ottone? Prodotta sotto il pontificato di papa Pio IX - La medaglia al D/ presenta le tracce di una montatura a spilla- D/ Busto di Pio IX volto a dx, sotto il busto le lettere N.C.,sigla dell'incisore Nicola Cerbara.- R/ Busto della Madonna velata volta a sx,scritta : CAVSA NOSTRAE LAETITIAE, è presente nel Bartolotti al N°55/a. Ciao Borgho.1 punto
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Attendiamo il parere di Borgho, lo specialista in materia. Il solco che taglia il volto del Pontefice non credo sia casuale, ma rappresenti uno sfregio voluto alla sua persona. Non è raro vedere anche volti di Sovrani che hanno subito su monete con la loro effige lo stesso "trattamento".1 punto
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Qualcosina allora la si estorce anche a me... Questa è la mia preferita e più alta in conservazione che ho :-)1 punto
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sono le monete più belle di tutti i tempi Verità. Opera d'arte. Saluti Boris.1 punto
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Forse la prossima settimana ..... Oggi faccio il badante da mio papà che è stato dimesso lunedì dall'ospedale. Tu quando vai?1 punto
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Finalmente un convegno numismatico professionista in cui potrò ampliare la mia cultura numismatica, portare a casa qualche bel pezzo, abbastanza vicino casa mia e cosa più importante un' occasione per conoscere tutti voi, amici partenopei del forum!;)1 punto
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Mah, io vedo varie componenti in tutto questo, certamente in Germania si concentravano ormai grossi commerci illegali e il tentativo tedesco è quello di fermarli. Probabilmente il risultato finale invece sarà solo lo spostamento di tutto questo a Londra ed eventualmente poi in altre nazioni....ma fin qui capisco il problema .....il risultato finale sarà che coinvolgerà non tanto i trafficanti che si adegueranno subito ma l'intero comparto del collezionismo diffuso europeo. Personalmente a oggi cambia poco per me, amo comprare in Italia e l'ho fatto sempre in case d'asta italiane, mi sento più tutelato e tranquillo a comprare da persone che conosco e stimo che da altri che non so bene chi siano, mi piace pensare " italiano " ma comunque io penso che questa sia una grossa limitazione alla libertà personale che partendo dalla Germania si estenderà anche ai Paesi UE. Ora il problema se si porrà anche per il nostro mercato si dovrà vedere se sia auspicabile e giusto che ci sia una restrizione e una distinzione tra chi ha la lecita provenienza da più di 20 anni e tra chi ce l'ha diciamo da 5 anni e deve aspettarne 15 per entrare in un circuito di serie A ? Per me è incoerente, ingiusto e incomprensibile, crea una sperequazione ingiustificata tra collezionisti comunque entrambi virtuosi , pre 20 e i post 20...., per me più che una legge per i grossi trafficanti, che certamente devono essere colpiti, ma che si trasferiranno invece subito, se non l'hanno già fatto, sembra più fatta per creare problematiche diciamo così al mondo del collezionismo diffuso creando un ulteriore blocco e ulteriori difficoltà oltre a quelle già presenti....con norme che secondo me non sono neanche costituzionali, creerebbe una ingiustificata differenziazione tra collezionisti con documentazione di lecita provenienza per un fatto solo temporale.....1 punto
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"1) qMb" E siamo sostanzialmente d'accordo, a me sembra un pò meglio il rovescio del dritto....(legenda completamente leggibile e consumo più omogeneo al rovescio, a differenza del dritto, dove una parte della legenda è assente del tutto e l'effige del regnante è persino parzialmente deformata dall'usura). Concordiamo sullo stato di conservazione del dritto e non la vediamo esattamente allo stesso modo su quello del rovescio....ma non mi pare un "dissidio" insanabile o spropositato.....tale da gridare allo scandalo. Le tre aste di eBay che segnalavo nel precedente post rigurdano monete la cui conservazione mi sembra migliore, magari anche di poco, rispetto a quella di questa discussione. E in base a questo confronto, ho indicato in 25 euro il valore commerciale della moneta postata in apertura....se no ci ho preso...di quanto potrei aver sbagliato la mia valutazione? di 5? di 10 euro? "2) si, insieme a altri fattori." Mi dici quali sono gli altri fattori? 3) tra mb e bb NC (senò agli M che diamo?) Tra bb e spl (veri) R oltre l spl R2 in fdc anche R3 ma la mia conoscenza non è tale da costituire il verbo in tal caso;" Perfettamente d'accordo. Il punto centrale era quello di far emergere come questa moneta potrà anche essere R3 in SPL o in FDC ma non ha senso darle lo stesso grado di rarità in MB o BB. Molti collezionisti, non per "colpa" loro ma rifacendosi a quanto riportano i Manuali, non considerano che la rarità della moneta cambia in relazione al grado di conservazione; questa discussione ne è una prova eloquente (vedi post di apertura). 4) ovviamente si, specie se vi sono problemi quali graffi o segni o altro, se si tratta di usura è difficile a mio avviso notare un punto netto di differenza...in tal caso il rovescio appare meglio conservato (come sempre) perché l usura essendo i dettagli meno sovrapposti e meno particolareggiati non elimina mai la leggibilità. Bene. Se però riconosci che il rovescio è migliore ed assegni al dritto della moneta il grado di qMB.......allora dovresTi dare al rovescio almeno quello di MB. Questo significa che la nostra valutazione sulla moneta, alla fine della fiera, differisce di un più (+) che io ho aggiunto al rovescio, graduandolo MB+ Stiamo quindi valutando sostanzialmente nello stesso modo (ci separa al più in "+", scusando il gioco di parole...) il grado di conservazione della moneta oggetto di questa discussione. O no? "Quanto al fatto del bugiardo mi riferivo al tuo "giusto per parlare di cose concrete e prezzi reali.." intervento che segue quello in cui segnalo il passaggio della vendita che mi è passata per le mani, posso aver frainteso, in tal caso scusami." Ho segnalato le prime tre monete aggiudicate su eBay, che ho trovato facendo la ricerca con l'indicazione della moneta e che mi sembrano migliori della moneta di questa discussione. Nessuna volontà di "sbugiardare" o polemizzare....ma solo constatare quanto "passa il convento"....(almeno il "convento" di eBay....). Saluti. :hi: M.1 punto
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Questo è un interessante: Cavallo:FERDINANDO II D'ARAGONA(1495-1496) Zecca di Napoli AE D/FERRANDVS°D°REX ;testa di Ferdinando I con ribattitura R/EQVITAS REGNI °°A°° con ribattitura Riferimenti:MIR n°104 La moneta è interessante poiché non sono riuscito a comprenderne la ribattitura --Salutoni -odjob La moneta appartiene a collezione privata e non è possibile pubblicare queste foto altrove,senza il mio consenso1 punto
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"Non sono completamente d'accordo con te @bizerba62 per quanto riguarda il discorso dei gradi di rarità. Innanzitutto la moneta al centro della questione era propriamente coniata per la circolazione mentre i 2 esempi da te citati no (sbaglio?). Inoltre ha anche un valore storico importante visto che è l'ultimo conio per Bologna. Per me resta rara." Sul fatto che le monete citate come esempi non fossero destinate alla circolazione, a differenza del 5 centesimi 1861 B, non c'è alcun dubbio. Ma se la rarità è rappresentata dalla reperibilità sul mercato di una data moneta (ma potrebbe essere anche una medaglia, perché no?), che si parli di un conio che ha circolata o invece di una moneta commemorativa, non c'è alcuna differenza. Il 100 lire oro 1940, moneta che non ha mai circolato, in una scala da R a R5 sarà R5, visto che dovrebbe essere stato emesso in due o tre pezzi (almeno così si dice) ed è apparso, se non sbaglio, due sole volte sul mercato. Lo scudo del 1901, che pure non ha mai circolato, lo vogliamo consideriamo R3, in base alle sue apparizioni e reperibilità? Nell'esempio che facevo prima, I compilatori dei Cataloghi che assegnano le rarità, riportano una sola volta rara la moneta da 100 lire vetta e da 50 lire 1911. Mentre riportano R2 il 5 centesimi 1861 Bologna. Se il criterio per determinare la rarità di una moneta è quello sopra indicato (reperibilità/apparizione sul mercato), non vedo cosa influisca: - il fatto che si parli di una moneta che ha circolato piuttosto che di una medaglia; - il preteso "valore storico" (che poi....chi lo stabilisce se il 5 cent 1861 ha più valore storico del..... fascetto, tanto per fare un esempio?). Al di là del "valore storico", dell'effettiva circolazione ecc., la rarità è comunque connessa alla reperibilità sul mercato di quel dato bene. L'operazione sensata dovrebbe essere semmai quella di calibrare le rarità effettive sullo stato di conservazione di una moneta. Quella sarebbe un'operazione utile....non riportare che il 5 centesimi 1861 B è un R2....perché è una stupidaggine. Lo sarà, forse, dallo SPL a salire....ma non lo è certamente sotto lo SPL. M.1 punto
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La linea così profondamente demarcata della legenda è a mio parere assolutamente in linea con le emissioni di Valentiniano lll senza averla in mano io ti direi che mi pare assolutamente autentica1 punto
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Ciao bizerba62, come sempre entriamo su un binario a senso circolare quando parliamo di rarità da correggere ...se ne parla tanto ma si risolve poco...su eBay potremmo parlare per ore di monete rare che si trovano con facilità...diciamo che il 5 centesimi del 1861 è' raro rispetto agli altri anni di emissione, quello si.... Sulla collezionabilita' io sono di vedute larghe e mi piace pensare che tutti possano mettere in un vassoio monete ai più inaccessibili....per me un MB dovuto ad usura e non a colpi deturpanti si colleziona. Saluti1 punto
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Intanto il grado R2 indicato lo trovo abbastanza discutibile. Al link che segue trovi una caterva di passaggi di questa moneta, che al più la giudicherei NC. Forse è R2 se parliamo di FDC. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/passaggi/W-VE2/2-0 Quanto alla conservazione, direi qMB al dritto ed MB+ al rovescio. ed aggiungerei: ma chi se la piglia? Teoricamente 25 euro li potrebbe forse valere, ma il punto è trovare un collezionista disposto a mettersi in collezione una moneta di così bassa conservazione, quando con 100 euro praticamente in qualunque momento può portare a casa un dignitoso BB. M.1 punto
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La Francia. Terza Repubblica. 5 CENTIMES. 10 CENTIMES. 25 CENTIMES. 50 CENTIMES. Svizzera. 5 FRANCS (FRANK). 5 FRANCS (FRANK) (600 ° anniversario della battaglia di Laupen). Svezia. Gustaf V (1858 — 1950) 2 KRONOR. La Repubblica Di Estonia. 1 SENT.1 punto
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Sono tutte diverse come i biscotti" brutti ma buoni"qui alcuni esempi http://www.catalogodemonedas.es/?q=catalogo/monedas/24/97http://www.el-coleccionista.es/monedas/1-dinero-felipe-v-aragon-1710-1719-http://www.lamoneta.it/topic/128035-2-monete-uguali-ma/..http://www.coindatabase.com/coin_detail_pesetas.php?cdb=1H0000031 punto
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Giusto per inserire un altro esemplare di Postumo su sesterzio emesso antecendentemente: The Gallo-Roman Empire, Postumus (A.D. 260-274), Bronze Double Sestertius, 20.54g., Colonia Agrippina mint (Cologne, Germany), A.D. 261, radiate draped and cuirassed bust of Postumus right, IMP C M CASPOSTV[MVS P F AVG], rev., a galley with oarsmen, LAETITIA, AVG in exergue, (RIC 146 variety in legend; cf RCV 11049), Overstruck on: Commodus (A.D.177-192), Bronze Sestertius, very fine, very clear overstrike. https://www.yorkcoins.com/r6006_-__the_gallo-roman_empire,_postumus_%28a_d__260-274%29,_bronze_double_sestertius.htm Ciao Illyricum :)1 punto
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Salute come annunciato vi mostro le foto del 2 Euro EXPO e del 2 Euro Dante 750°anniversario della nascita. Come ho già scritto queste monete fanno parte di rotolini presi dalla Banca d'Italia ed usciti dalla Zecca dello Stato e sono il risultato di una accurata selezione da parte mia.Molte monete vengono coniate con imperfezioni soprattutto quelle di Dante --Salutoni -odjob1 punto
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Taglio: 50 Cent Nazione: Vaticano Anno: 2010 Tiratura: 2.190.000 Condizioni: BB Città: Trieste Note: 2 pezzi Taglio: 50 Cent Nazione: Vaticano Anno: 2012 Tiratura: 1.604.000 Condizioni: BB Città: Trieste Note: 3 pezzi Taglio: 50 Cent Nazione: Vaticano Anno: 2013 Tiratura: 1.941.000 Condizioni: BB Città: Trieste Taglio: 50 Cent Nazione: Vaticano Anno: 2014 Tiratura: 1.489.000 Condizioni: BB Città: Trieste Note: 3 pezzi1 punto
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Danimarca. Christian X (1870-1947) 1 KRONE. 2 KRONER. Irlanda (Eire). REUL (6 pence). SCILLING (1 shilling). FLÓIRÍN (2 shilling). LEATH CHORÓIN (1/2 CROWN). Regno d'Islanda. Christian X (1870-1947) 10 AURAR.1 punto
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Diciamo che in alta conservazione R2 è corretto :) Ad esempio come questa ce ne sono... ma non così tante :blum: (ex Varesi 59) (non la vendo, quindi evitate email, grazie)1 punto
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Ecco .... ragioniamo così e facciamo bene. Bene? Siamo persone oneste. Comperiamo da persone oneste. Oneste? Qualcuno di noi non lo è ... è nella logica, ... assumerà i suoi rischi. Alcuni che vendono non sono onesti, .... molti di questi vendono per vie trasverse, alcuni per vie ufficiali (monete acquistate da privato, che firma una generica cessione, monete che vengono dichiarate agli organi ufficiali che se questi non hanno niente da rilevare diventano "pulite"). Casi estremi, ... normalmente, nella stragrande maggioranza dei casi siamo onesti noi che acquistiamo e sono onesti coloro che vendono. E monete da vendere pulite veramente, che se erano nella terra lo erano tanto tanto tempo fa, ce ne sono in numero enorme. Rischi? Ce ne sono, ovvio ... Ma non esageriamo. Io son felice di non essere un collezionista di monete classiche, perché quei rischi non li corro, ... ma non vedo la ragione per cui un appassionato onesto di quelle monete non possa acquistarle da un onesto professionista ed essere abbastanza tranquillo. Se tutti ragionassero come te dove arriviamo ? .... Non sposarsi perché la moglie potrebbe chiedere il divorzio e mangiarti la casa, ... non cercare amici perché potrebbero rivelarsi non veri amici, ...? Timori ci possono essere, ... ci sono, ... ma non rinunciamo alla nostra passione, .... comperiamo onestamente, da chi riteniamo onesto, quello che il "fuoco" che abbiamo dentro ci fa desiderare di possedere. Non è nelle decimali la grande cultura numismatica, ... è nelle antiche, classiche o medioevali. Rinunciarci? No.1 punto
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Ho ricevuto i rotoli la scorsa settimana: packaging perfetto ed efficace....., ma all'interno, come ormai sono soliti fare, su due rotoli uno è blind; la volta scorsa uno era rotto........ Ho sempre evitate di scrivere, in quanto la lavorazione non la cura la BCL......1 punto
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Purtroppo i "lucchesi di Ravenna" citati a p. 48 di Travaini 2007 non esistono, sono solo frutto dell'errata trascrizione del documento del 1179 da parte del primo editore. Se siete interessati ho spiegato la questione a nota 60 di un articolo disponibile in rete a questo sito: https://www.academia.edu/3672435/Relazioni_monetarie_fra_le_Marche_e_le_regioni_circostanti_in_et%C3%A0_medievale_e_moderna Segnalo anche, ma lo avevo già detto in una discussione che al momento non ricordo, che tutte le citazioni di ravennates e anconetani precedenti agli anni '70 del XII secolo sono totalmente inattendibili, perché presenti in copie molto tarde (addirittura XV secolo) di documenti non più esistenti. Ora la possibilità che una moneta (come qualunque altra cosa) sia citata diffusamente in copie posteriori di quattro secoli, senza aver lasciato traccia nella documentazione coeva, è considerata statisticamente irrilevante, soprattutto perché cambiare il nome di valute ormai sconosciute in valute meglio note, perché più vicine al'epoca di trascrizione, era un' esigenza importante per i redattori di queste copie. Queste infatti in genere non venivano fatte per lasciare ai posteri memoria storica del passato, ma semplicemente per documentare atti giuridici che erano riportati su documenti che si andavano deteriorando. Ed ovviamente il 'valore monetario' era qualcosa importante da rendere comprensibile ai contemporanei. Buona notte, Andreas1 punto
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@AndreaMCMLXXVIII le tirature sono giusti. I nomi degli autori sono: -€1 Jordi Puy Segura; -€0,5-0,2-0,1 Pere Moles -€0,05-0,02-0,01 Ruben da Silva Carpio1 punto
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Ciao a tutti :) Questo pezzo proviene da una ciotola (50 cent. a scelta), mi ero accorto che non era proprio una moneta (non colleziono exonumia), ma l'ho presa perchè mi ha incuriosito molto il fatto che riportava una data diversa per faccia. E' stata una delle mie prime discussioni nel sito accompagnata da una piccola ricerca sul web, dagli interventi è risultato essere un brotmarke, in pratica una tessera per il pane. 1816 - L'anno senza estate La carestia del 1816 fu causata soprattutto dall'eruzione del vulcano Tambora (aprile 1815), è stata, a detta dei vulcanologi, una delle più potenti, almeno dalla fine dell'ultima era glaciale. La formidabile eruzione del Krakatoa del 1883 a confronto fu un mortaretto. Complessivamente vennero proiettati in aria circa 150 miliardi di metri cubi di roccia, cenere e altri materiali. L'eruzione, o meglio l'esplosione, creò disastri di proporzioni bibliche, con una stima di 60.000 morti dovuti sia direttamente all'esplosione che alle pesanti carestie che seguirono il disastro. La polvere restò per molti anni nell'atmosfera diminuendo la quantità di radiazione solare che abitualmente colpisce il suolo della terra. Il pianeta conobbe un'epoca di estati mancate ed inverni freddissimi, che ebbero come conseguenza scarsissimi raccolti e un impoverimento importante di vaste aree del pianeta. Il 1816 in Europa e negli USA fu chiamato “l'anno senza estate”, con neve a giugno, gelate in luglio e agosto, inverno rigidissimo e carestie. Questo clima particolarmente rigido viene portato come fattore che ha favorito la diffusione su larga scala di epidemie di tifo in Europa tra il 1816 ed il 1819. La Gran Bretagna e l'Irlanda vennero colpite da temperature rigide e violente piogge che distrussero parte dei raccolti, costringendo alla fame Irlanda e Galles e provocando rivolte per il cibo. Centinaia di migliaia di persone morirono di fame, molti si videro costretti a mangiare radici e ratti. Germania - Città di Wuppertal-Elberfeld Elberfeld, Stadt, Brotmarke 1816/1817 - 1 Brod Ho ricavato le diciture grossomodo tramite traduttore, questo pezzo è indubbiamente una testimonianza di lacrime, stenti e sofferenze. ELBERFELDER ASSOCIAZIONE GRANO COMPRATO NELL'ANNO 1816 * IN MODO DI AVERE IL NECESSARIO NEL 1817 * I BROD1 punto
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In attesa di poter leggere , spero a breve , il libro , unisco le immagini di un Sibari incuso privo di etnico . Non sono in grado , ora , di unire i dati della moneta ne la fonte da cui ho tratto anni fa la immagine1 punto
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Carissimi, una piccola e divertente curiosità, proprio su questo pur evidentissimo falso, ritenuto invece autentico, alcuni grandi eseprti di marineria medievale hanno basato le loro ipotesi sulla forma delle navi bizantine alto-medioevali, con addirittura riscostruzioni tridimesionali; cfr. il divertente: Reinhold C. Muller, Venetian ships and shipbuilders before the millennium: Jal's chelandia or the fortunes of a fake, in Le technicien dans la cite en Europe occidentale, 1250-1650, Roma, Ecole francaise de Rome, 2004, pp. 61-76 Saluti, Andreas1 punto
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ASSOLUTAMENTE NO ! o le monete antiche sono beni storici e viene proibito il commercio come in turchia oppure sono liberamente commerciabili da tutti e sottolineo da tutti ! perche` io che compro una moneta di lecita provenienza non devo poi essere in grado di farci quello che voglio ? la moneta e` mia e ci posso fare quello che voglio ! e la posso vendere come e dove voglio. perche` dobbiamo sembre creare queste rendite di posizione da categorie protette ? e` il sistema che non funziona e` quello che dici non ha senso ! rivediamo la legge ! per il resto auguro ai 2 titolari un buon successo commerciale ! se sono persone in gamba e` giusto che facciano soldi perche` sono competenti. ma non perche` le monete antiche le devono commerciare solo i professionisti, come sostiene il nostro amico dupondio........ ciao a tutti Ma SE tu compri una moneta di LECITA PROVENIENZA , nessuno ti impedisce di farci quello che ti pare, sempre che quello DA CUI LA COMPRI, possa fornirtela questa prova o documentazione della LECITA PROVENIENZA. Se ci sono state tante levate di scudi riguardo al commercio delle monete antiche, e tanti auspicano e raccomandano che venga effettuato solo tramite canali tracciabili( commercianti autorizzati, fatture, ricevute fiscali, comunicazioni varie etc) è proprio perchè LA MAGGIORANZA DELLE TRANSAZIONI TRA PRIVATI elude la fornitura ,appunto, della documentazione che la legge richiede. Purtroppo, come si usava scrivere nei vecchi negozi : " per colpa di qualcuno, non si fa più credito a nessuno" per cui, adesso, dopo anni e anni di abusi vari, la buona fede degli attori ha perso parecchio di credibilità e le troppe transazioni tra personaggi non proprio di specchiata onestà e correttezza, ha portato a ottenere questo inasprimento legale, sfociato poi anche nelle ultime modifiche al MOU, per cui ,dato che le comuni monete antiche , per la legge attuale, sono molto difficilmente distinguibili , per chi deve controllare, dai ben più importanti e rari beni di interesse culturale, tanto per non saper né leggere né scrivere, hanno fatto, o stanno facendo, di tutta un'erba un fascio( e con l'avvallo delle comunità scientifiche anche estere ) e la tracciabilità di una moneta è diventato l'unico sistema per la AG di avere tempi e possibilità di controllare il controllabile. Quindi, anche se di fatto nulla penalizza le transazioni tra privati, purché relative solo a monete di legittima provenienza, sempre di più, nei tempi a venire, la documentazione rilasciata OBBLIGATORIAMENTE da un soggetto fiscale come un negoziante regolarmente autorizzato farà la differenza. Con questo non sto portando acqua al mulino di nessuno, mi sono limitato ad esporre quello che è la situazione attuale ( che ha tanti padri colpevoli, compresi tantissimi commercianti) e la tendenza procedurale in tendenza di adozione dai controllori. Chiaro che una delle conseguenze di questa situazione di privilegio verso le transazioni finalizzate e documentate tramite soggetto giuridicamente e fiscalmente facilmente identificabile, come è un commerciante, da un lato porta con se un minimo vantaggio per gli stessi in quanto interlocutori più qualificati, non per loro voglia o scelta, si badi bene. E fin quì la spiegazione oggettiva del fenomeno. Ora però voglio dire anche la mia personale: Secondo me è totalmente apprezzabile che il commercio relativo a materiali così delicati come le monete antiche ( Romane, greche, etc) venga sempre più relegato nelle competenze dei professionisti, vuoi perché si darebbe una stretta al traffico clandestino e agli scavi indiscriminati compresa la pletora di metaldetectoristi che , purtroppo annoverano nelle loro fila anche tanti personaggi che non hanno né rispetto né senso civile,e poi perché , forse, se le transazioni avvenissero soprattutto tramite soggetti professionalmente preparati, si avrebbe come conseguenza un calo abbastanza verticale del numero dei falsi in circolazione( dite quel che volete, ma un commerciante con tanto di negozio FISICO è sempre rintracciabile e su di lui ci si potrà sempre rivalere più facilmente che sul tizio incontrato al mercatino) e poi, magari, se le monete sono state presentate e preparate alla vendita da un professionista, diminuiranno di numero le migliaia di ottime monete che di continuo vengono danneggiate da un pletora di idioti convinti di poter pulire o restaurare un'oggetto di cui non sanno niente e su cui NON hanno alcuna preparazione specifica a parte una infinita dose di presunzione. Troppe magnifiche monete sono state completamente distrutte da un cretino convinto che i restauratori professionisti fossero solo una manica di mangiapane a ufo....è ora di finirla con questo scempio.... E questo è, almeno per me, il motivo prevalente per gradire uno spostamento del mercato verso le transazioni da commerciante a colelzionista a scapito di quelle tra privati.1 punto
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