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  1. Alberto Varesi

    Alberto Varesi

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/23/15 in Risposte

  1. Riprendo questa discussione , pur non essendo un commerciante, per dire due parole sul mercato del Cordusio. E' una libera Associazione Culturale in cui gli espositori privati possono accedere la domenica mattina, ma non tutte, c'è un numero massimo prefissato, pagano una quota annua per poter esporre e sono forniti di un contrassegno di riconoscimento che devono mostrare . Nel caso , come e' successo e succede, il privato entri nell'ambito prettamente commerciale e si doti di una partita IVA ,non può più partecipare ed esporre per statuto al mercato. Ci sono casi di bravi commercianti che sono partiti da qui e sono ora nella Nip per esempio. Ci sono frequenti controlli su questo ed altro da quel che ho potuto vedere. Quindi anche un inizio per chi vuole accostarsi alla professione ma soprattutto , a parte le vendite o gli scambi che pur ci sono ( il Cordusio nacque per solo scambi tra privati ), il mercatino ,qualunque sia , riveste in senso lato una virtuosa funzione di punto fisso e continuativo di incontro, quasi un salotto culturale tra appassionati, un riferimento per molti giovani e meno giovani. E quindi punto e ritrovo reale per la divulgazione numismatica per tutti, poi ovviamente se la passione crescerà ...., la numismatica offrirà e saprà offrire altri riferimenti sia commerciali che non .....
    4 punti
  2. Mi fà piacere vedere che ogni tanto torna in primo piano questa discussione aperta oltre quattro anni fà...... Dall'altra vedo però che in questo arco di tempo poco si è fatto per cercare di migliorare e far assumere una maggiore responsabilità a chi sigilla le nostre amate monete.... Ho letto gli ultimi interventi e mi ritrovo in pieno con il pensiero di @@Alberto Varesi, sempre un signore,di @@Tinia Numismatica, fossero tutti così responsabili, e dell'ottimo @@claudioc47, preciso come pochi. In ultimo constato con amarezza che la mia bella regione è molto avara di periti..... -_- Saluti
    3 punti
  3. E se eliminassimo la formula " a mio parere" sostituendola con " in base alle evidenze ne concludo che"?.... questo costringerebbe a motivare tecnicamente le proprie opinioni e sposterebbe l'ago della bilancia da una valutazione fondamentalmente soggettiva e in misura minore oggettiva, a una valutazione prevalente mente oggettiva, e come tale intrinsecamente dotata della caratteristica basilare delle prove scientifiche, ovvero la replicabilità del risultato, e in maniera minore soggettiva, pur mantenendo questa parte che prende in considerazione anche la valenza stilistica e le eventuali incongruenze in essa, anch'esse significative soprattutto nel caso della monetazione classica di cui non ci sono codifiche delle emissioni come per le monete più recenti.
    3 punti
  4. se noi periti disponessimo di un esemplare "certamente autentico" (stabilito poi da chi ? Dallo stesso perito ?) per effettuare un raffronto con il pezzo da certificare Commetteremmo meno errori, questo è vero, ma non li porteremmo comunque a zero. Anche con il raffronto si delega alla sensibilità e competenza del perito di stabilire se eventuali differenze siano dovute al processo di produzione (nuovo conio non perfettamente identico al precedente o difetto di battitura, ad esempio) o ad una falsificazione/manipolazione. Si dovrebbe inoltre poter disporre di ogni moneta emessa, per ogni singolo millesimo noto, e questo è praticamente impossibile; nel caso lo fosse, si dovrebbero immobilizzare enormi capitali col risultato che una perizia non costerebbe più 15/20 euro ma qualche centinaio. se vuole evitare periti "approssimativi" (ma io preferirei definirli "tuttologi") guardi sul sito Nip, alla voce "anpe" e troverà i nomi di periti esperti in determinate branche della numismatica. Lì andrà sul sicuro, glielo garantisco. Alberto Varesi
    3 punti
  5. Avere una moneta identica avrebbe senso, forse, solo per le monete moderne prodotte industrialmente le quali, essendo perfettamente identiche, possono essere confrontate. Per le monete antiche, prodotte artigianalmente, questo semplice criterio non sarebbe valido. Non solo: si presuppone che un perito abbia una conoscenza tale da permettergli di capire se un pezzo sia assolutamente falso o pericolosamente sospetto, e nel secondo caso ha a disposizone immagini da libri ed archivi informatici con cui poter fare confronti. Del resto, non si può pretendere che ogni perito tenga in cassaforte l'infinità di pezzi che, potenzialmente, potrebbe trovarsi a dover periziare. La perizia resta, comunque, una valutazione di tipo personale (per quanto basata su conoscenze e valutazioni il più possibile oggettive), e di conseguenza può anche essere sbagliata. Buona domenica
    3 punti
  6. Ok, anche qui si è detto abbastanza. Non voglio fare il moralista; io sono il primo a sparare veri e propri comizi politici, altro che discussioni come queste che sono molto blande e, semplicemente, riportano notizie e sentimenti. Però, io lo faccio su facebook... qui si da adito a scatenare polemiche, purtroppo
    2 punti
  7. Sicuramente più verso il bb che allo spl, diciamo che a mio avviso ci sta un bb+.
    2 punti
  8. ciao, lo ignoravo anch'io e ho scoperto che si riferisce al nome della città. DESEETE sta per "di Sidone", ma in francese Sidone è chiamata "Saette" per cui sulla moneta diventa "Seete". Per il valore commerciale attendiamo altri...
    2 punti
  9. Concordo con @@Afranio_Burro . Poi se anche il perito possedesse tutte le tipologie (ipotesi per assurdo...e penso irrealizzabile) per confrontare una moneta, chi ci dice che questo solo modus operandi sia veramente efficace ? Se ad esempio il perito possiede una moneta falsa che considera vera, e fa un confronto con una in possesso di un privato, ci possono essere due conseguenze: 1- se quella del privato è identica a quella del perito, allora l'esperto dichiarerà sbagliando la genuinità della moneta del privato; 2- se quella del privato è differente (sia essa vera o falsa), l'esperto dichiarerà che la moneta è un falso ( a ragione o a torto a seconda dei casi). Quindi il confronto è utile, ed è vero, però è un po' riduttivo come unico criterio valutativo.
    2 punti
  10. 2 punti
  11. Grazie a tutti per i vostri bellissimi commenti, mi fa davvero piacere che questa piccola storia "vera" vi sia piaciuta! Alla fine sono convinto che le storie delle persone semplici valgano più di quelle che leggiamo sui grandi libri di storia. Sono patrimoni che dobbiamo conservare gelosamente... per tramandarli a nostra volta... riscoprire il valore della narrazione orale di fatti e vicende a noi cronologicamente lontane ma in fondo vicine perchè cariche di quell'umanità fatta di mille sfaccettature che contraddistingue ognuno di noi... @@Lay11 ti confesso che in passato, quand'ero più giovanotto, ho scritto un romanzo storico, ambientato nella seconda guerra mondiale. Una cosa senza pretese e mai pubblicata se non in poche copie per amici e parenti, ma che mi è nata come un'urgenza interiore. In tempi recenti invece ho scritto una storia della mia famiglia (anche questa ovviamente per pura soddisfazione personale), che racconta i miei vent'anni di ricerche genealogiche familiari tra archivi, parrocchie e registri. Ad oggi il mio albero genealogico conta 380 antenati diretti (non mi occupo di zii e cugini e collaterali, quindi si tratta solo di nonni, bisnonni, trisnonni e via dicendo indietro nel tempo) sparsi in giro per l'Europa, ognuno con la sua storia da raccontare... e di storie da raccontare ce ne sarebbero davvero molte. Non vi nascondo che sarebbe un mio grande sogno segreto quello di abbinare ad ogni mio antenato una moneta, che sappia raccontare la storia del tempo e del luogo in cui è vissuto. Penso che non ci possa essere una collezione più personale di questa.. leggere il proprio passato familiare attraverso le monete... Qualche altro asso da calare legato alla storia numismatica della mia famiglia ce l'ho ancora a dire la verità.. Le monete spesso sono al centro delle vicende familiari. Magari in futuro, se ne avrete voglia, ve le racconterò più che volentieri. :good: Mi piace davvero vedere la nostra passione numismatica andare una volta tanto oltre le mere valutazioni estetiche, ai parametri economici e di valutazione. Alla fine ognuna di quelle monete che tanto amiamo di storie da raccontarci ne ha a bizzeffe, basta saperle leggere appena al di sotto di quella patina che il tempo giorno dopo giorno deposita sui suoi rilievi. Marco
    2 punti
  12. Triste, ma vero Ma per non intristirci troppo, e riportare il discorso al tema numismatico, posto gli altri am-yen della serie B, sempre dalla mia collezione, come quelli del post di apertura. 10 sen 5 yen 100 yen Manca il biglietto da 1000 yen, praticamente introvabile, nonché quelli della serie A, che non possiedo, ma che sono identici tranne che per la grande lettera identificativa. Le dimensioni di questi biglietti sono le stesse dei corrispondenti usati in Europa (uguali alla banconota da 1 dollaro i tagli da 20, 100 e 1000 yen, stessa altezza ma lunghi la metà quelli da 10 e 50 sen, e 1 yen). Fanno eccezione i tagli da 5 e 10 yen, di misura intermedia tra le due precedenti, misura peraltro già usata in Germania per il biglietto da 10 am-mark. La maggior parte di questi biglietti furono stampati dalla Stecher-Traung Litograph Corporation di San Francisco, la cui iniziale, una piccola S, compare in un'angolo degli stessi (nella foto evidenziata in rosso nel biglietto da 5 yen) Altri biglietti (solo da 1 yen) furono stampati dal Bureau of Engraving and Printing (BEP) che aveva già stampato parte delle am-lire, fu poi lo stesso Ministero delle Finanze giapponese a incrementare la stampa all'inizio degli anni '50. Le emissioni giapponesi comprendono, tra gli altri, tutti i biglietti da 1000 yen, che entrarono in circolazione soltanto nel 1951. I miei biglietti sono tutti della STLC (oltre alla S lo si evince dai numeri di serie, tutti A--A, se a qualcuno interessa posso postare il dettaglio dei vari stampatori :rolleyes:) petronius
    2 punti
  13. Buonasera a tutti, desideravo informare l'utenza che noi del Circolo Numismatico Partenopeo stiamo organizzando il SECONDO CONVEGNO NUMISMATICO PARTENOPEO. Nei prossimi giorni sottoscriveremo il contratto con la struttura che ospiterà l'evento e per tanto nel giro di una decina di giorni (massimo due settimane) saremo in grado di ufficializzare location e data. Ho deciso di scrivere questo post perchè ci stiamo muovendo anche a livello scientifico e non solo commerciale per poter offrire a tutti gli studiosi qualche ora di relax numismatico da trascorrere nell'ambito di conferenze e mostre tematiche su cartofilia, monete e medaglie che verranno improntate sui seguenti argomenti: IL CONGRESSO DI VIENNA ATTRAVERSO LA NUMISMATICA DISFATTA DI RE GIOACCHINO MURAT E RITORNO DEI BORBONE A NAPOLI LA RESTAURAZIONE ATTRAVERSO LA NUMISMATICA Avvenimenti storici di rilevanza europea che il prossimo anno compiranno ben due secoli (1815-2015) Il convegno commerciale avrà luogo in una location con superficie espositiva molto ma molto più grande di quella della sala che ci ha ospitato a fine settembre, centinaia di posti auto custoditi, fermata della metropolitana a poche decine di metri e numerose strutture alberghiere adiacenti. Ci saranno per tanto molti più espositori numismatici e non mancheranno quelli della filatelia e della militaria (questi ultimi verranno ospitati nella stessa struttura ma evidenziati con la dovuta cartellonistica e pannelli separatori). Pubblicheremo il nostro secondo bollettino che molto probabilmente sarà di 300 pagine a colori, e tante, tante altre novità. Sarà mio dovere aggiornarvi e mi scuso se vi ho comunicato il tutto con un certo anticipo ma in questi giorni siamo stati letteralmente sommersi da messaggi di curiosi che chiedevano info sul secondo convegno, onde evitare di rispondere ad ognuno ho pensato di rendere pubbliche le nostre intenzioni e di tenervi costantemente aggiornati. Si accettano suggerimenti di ogni tipo, anche tramite e-mail. Un caro saluto a tutti.
    1 punto
  14. Buona Domenica Porto alla vostra attenzione un po' di Grossi e Grossetti in argento emessi dalla Repubblica di Ragusa (Dubrovnic) ad imitazione della monetazione veneziana. Soprattutto il Grosso "riprendeva" l'immagine del Cristo in mandorla che, nella monetazione veneziana, era riportato sugli zecchini d'oro. E' difficile trovarli belli ed interamente leggibili, ed infatti anche quelli posti in vendita dalla SAVOCA su eBay.de, sono abbastanza "provati" e per di più bucati. La Savoca di identifica come "Ducati" -_- Sic!.... chissà se quei buchi sono indicativi dell'uso levantino di cucire le monete a giubbe, sciarpe, cinture, ecc..... io credo di si. http://www.ebay.de/sch/M%C3%BCnzen-/11116/i.html?_from=R40&_nkw=venedig&_sop=10 In ogni caso, la monetazione di Ragusa desta sempre il mio interesse; soprattutto i grossi ed i talleri ed anche se non ne possiedo nemmeno.un esemplare, mi piace. :pardon: saluti luciano
    1 punto
  15. http://www.lamoneta.it/topic/140815-id-monetina/
    1 punto
  16. qBB, non di più, l'usura sulla chioma del giovane Ferdinando è molto accentuata.
    1 punto
  17. @@Alex0901 pochissimi esemplari visti e in circolazione sul mercato; moneta davvero rara, io ne ho visti solo 3 con questo 4 ..... siamo introno ai 350/400 euro di valutazione, anche in questa conservazione. :moon:
    1 punto
  18. ciao, tornando al tema del post: vi è mai venuto in mente... in un certo senso sì. Alcuni anni fa qualcuno aveva proposto una specie di concorso per fare la moneta del forum. Diverse idee, ma non si sono concretizzate. Il mio progetto di allora non lo trovo più. Deve essere stato cancellato in una delle formattazioni che si sono succedute. Perciò l'ho ridisegnato. Ho usato Paint e Irfanview.
    1 punto
  19. il problema principale,a parer mio,è che molti periti periziano tutto e si sentono dei "tuttologi" come ha già detto alberto,personalmente sono della scuola "meglio tutto di poco che poco di tutto"...
    1 punto
  20. 1 punto
  21. Forse hanno provato con un lavaggio leggero.Per la conservazione direi un BB,per il prezzo dipende,sono monete che possono variare di molto dipende da molti fattori,a volte con 6/7 euro altre sopra i 15 euro. Ciao F.
    1 punto
  22. L' esemplare di Blaise non e' inserito nel suo catalogo sui falsi , in compenso c'e' quello dell' amico B.V. che Savoiardo ben conosce
    1 punto
  23. Dato che siamo in clima estivo, vi propongo un quiz da "ombrellone" tipo parole incrociate. Ho scaricato varie immagini di questa medaglia del Pisanello, in mezzo ho messo pure la mia. Di una so anche la collocazione. Se volete potete darmi il vostro parere...
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  24. nel 2004 ne ho venduta una ad un notissimo numismatico della mia città, che di certo non era uno "sprecone" - per dirla in maniera elegante...... - a 15 euro, offertimi di sua sponte da lui, ed era deformata, non so se mi spiego, "piegata". I rilievi erano simili a quelli della tua. Evidentemente la aveva valutata come autentica. Detto questo credo quindi che (facendo il raffronto con la mia, come la ricordo, purtroppo non ne conservo foto) questa qui, se è autentica, possa valere anche qualche cosina in più di 10 euro. Parere personalissimo, ovviamente. ciao.
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  25. Essendo ancora in vacanza mi sono preso la briga di rileggere tutta questa discussione ed è emerso che: A) a volte torno a ripetermi. B) il problema pare essere ancora sentito e questo significa che è ancora lontano dall'aver trovato una soluzione, purtroppo. Credo comunque che la lista anpe e le relative certificazioni possano venire in aiuto ai collezionisti.
    1 punto
  26. Una "valutazione " verbale non è la stessa cosa di una "perizia". nella valutazione verbale , specie se fatta durante un convegno, in fretta e tra un cliente e l'altro, non si può, ovviamente, pretendere la stessa accuratezza di una "perizia" estimativa vera e propria, così come non ne si può pretendere l'esaustività se fatta per fare un favore ad un amico in via informale. Quelle a cui mi riferisco io sono le perizie effettive, quelle in cui, alla fine della descrizione, si legge , troppo spesso " a mio parere"...formula che dice tutto ma non garantisce nulla, neanche la responsabilità postuma di chi l'ha stilata...e questo non è un bene, per nessuno. Dovrebbero essere stilate come le perizie asseverate, invece.
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  27. Ciao Renato! Penso proprio di fare come hai detto! Aspetto Verona e le vedo in mano, perchè in foto mi fido poco.. :good:
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  28. La prerogativa di questo gettone è la doratura, In questo esemplare, a giudicare dalle foto, la doratura sui rilievi è in gran parte compromessa. Al di la del prezzo, personalmente, ti sconsiglio di mettere in collezione un esemplare così. Guardati intorno, se ne trovano con la doratura in gran parte integra e i prezzi sono molto contenuti. Prezzi folli si trovano solo per esemplari al 99% integri, dove appena il gambale del cavaliere è segnato. Complessivamente, per questo esemplare non andrei oltre lo SPL. Sul giusto prezzo da pagare, non ti saprei proprio dire. A Verona di questi gettoni ne trovi tanti e in tutte le conservazioni, vanno visti in mano, perché le foto tendono a dare un risultato molto diverso da quello che è la moneta in realtà. Renato
    1 punto
  29. Ma mi sembra una cosa talmente normale che una persona si deve rivolgere sempre ad uno specialista per avere delle informazioni migliori. Quando si hanno dei problemi ai denti si va dal medico sì, ma più precisamente dal dentista. Certo in tempo di guerra va bene qualunque medico, però è sempre meglio lo specialista. Ora non è che bisogna estremizzare ma in certi ambiti sarebbe cosa buona e giusta andare da chi è veramente ferrato in materia. Vorrei fare un altro esempio: la monetazione etrusca è una branca molto settoriale e specialistica, quindi io mi rivolgerei a personale specializzato (non farò pubblicità ad un nostro notissimo forista toscano perché non ne ha bisogno, però io lo contatterei) saltando la trafila degli altri periti, intendiamoci che sanno fare il loro mestiere, però magari avrebbero delle incertezze in determinati ambiti. Poi magari sbagliano a volte anche gli specialisti....però l'errare è intrinseco della natura umana....chi non ne ha mai commessi?
    1 punto
  30. Ho trovato, ho trovato. :clapping: Jodhpur, 1/4 Anna, INO Edward VII & Sardar Singh https://it.wikipedia.org/wiki/Jodhpur Raccomando. Enciclopedia enorme. http://www.zeno.ru/showgallery.php?cat=10319
    1 punto
  31. Buonasera. Cerco a identificare questo denaro di Milano con San ambroggio. Metallo= Rame. Diametro=mm.14. Peso=g.0,66. Grazie a voi.
    1 punto
  32. Purtroppo questa patacca può fregare perché ha un bel bordo... persino troppo perfetto per la tipologia :lol: ma lo stemma è proprio approssimativo nei dettagli e napoleone ha il masciellone :lol:
    1 punto
  33. Non avevo colto il senso... Comunque no, non mi piace per niente questo evento... è davvero raccapricciante. La carrozza coi cavalli, l'elicottero che lancia i petali, la musica di "il Padrino" in sottofondo, lo striscione con la scritta: "Hai conquistato Roma ora conquisterai il paradiso"... questi qua ci hanno presi bene bene per il xxxx. L'unica cosa che dovrebbe conquistare questa gente è l'ergastolo in isolamento totale oppure una pallottola in testa, altro che petali di rose lanciati dall'alto. E poi fantastici, a dir poco fantastici anche i CIELLINI, i sommi paladini dell'immenso Iddio in Terra, che a uno dei loro gran raduni hanno dichiarato che un funerale non si nega a nessuno, basta che sia svolto secondo tutti i canoni previsti. Peccato che la massima autorità di Santa Romana Chiesa a cui i prodi CIELLINI fanno riferimento abbia dichiarato e sottoliniato più volte che I MAFIOSI SIONO SCOMUNICATI. Ma non fa niente, non fa niente... per brave persone come quella il funerale ci sta sempre, anche contro la volontà del Papa. Mi fermo qui, perchè se vado avanti perdo la testa e rischio di farmi bannare.
    1 punto
  34. Sappiamo tutti che paragonare prezzi di epoche diverse é molto arduo e sempre impreciso perché diversa é la reperibilità e il valore delle varie merci e servizi nel corso del tempo. Ad esempio dalla tua tabella si può vedere come lo zucchero era molto costoso mentre di patate se ne potevano comprare 10 kg con un aquilotto. Ora entrambi gli articoli stanno più o meno allo stesso basso prezzo di 80 cent/ 1 euro al kg. Il conto che ho fatto io per cercare di capire e rendere ai lettori l'idea della fortuna e della gioia nel trovare quella moneta é stato molto piú pratico: ho immaginato 5 persone di una famigliola partire oggi con mezzi pubblici per destinazione turistica a 30 km pagando quanto?15€ di biglietti a/r? 5 bibite e 5 panini in un baretto oggi le paghi 10€ per le bibite e 15/20 € per i panini ed ecco che a spanne stiamo su 40/50 euro totali. Tutto qui. C'é da dire poi che un conto era l'Italia cittadina e un conto quella agricola tant'é che se ricordo bene 5 lire al giorno era proprio la paga giornaliera di un bracciante agricolo. Saluti Simone PS Quel paniere riporta addirittura il ferro da stiro elettrico come se fosse un oggetto di largo consumo e acquisito: dove abito io (in campagna ma appena 6 km dal capoluogo di provincia) la corrente elettrica arrivo' a fine anni '50... Prima si usava ancora il ferro da stiro a brace.
    1 punto
  35. Io mi trovo totalmente in accordo con quanto espresso da @Il*Numismatico.
    1 punto
  36. Si tratta di un denaro di Ancona, monetazione autonoma. Questa tipologia indicativamente è di fine 1200/1300. Ti segnalo la scheda del Catalogo che ho fattto. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-REPUAN/11 Come classificazione direi CNI 76 - Biaggi 42 Valore indicativo in quello stato di conservazione, 5-10 euro.
    1 punto
  37. Scusate l'ignoranza. Cosa significa la legenda del R/? Idee sul valore commerciale?
    1 punto
  38. Però.... che storie ci racconti @@slapdash84, veramente toccante, un bravo e un grazie di cuore per avercele narrate..... E poi permettimi di sottolineare una tua frase che ogni collezionista non dovrebbe MAI dimenticare: ...E magari, la prossima volta che vi troverete davanti un malandato aquilotto in BB, oltre ai suoi tre euro scarsi di argento saprete leggervi, tra i rilievi un pò consumati di quel metallo scurito dal tempo, storie e vicende di ogni giorno che appartengono al passato familiare di ognuno di noi... Un caro saluto Daniele
    1 punto
  39. In effetti la moneta da te postata e condannata dal buon Fornoni, è , con tutta probabilità, almeno a giudicare da quel che si vede dalla piccola foto postata, un buon falso pressofuso( la perlinatura lo denuncia). Ma il 329, non è né un pressofuso né un fuso di altra tecnologia...le valutazioni che mi portano a sostenere la coniazione sono rintracciabili sulla moneta stessa già nelle foto postate. Non volendo aiutare eventuali falsari ad affinare la tecnica di elusione, non li indicherò in chiaro, ma sei perfettamente in grado di vederli da solo se osservi al moneta in senso strettamente tecnico.
    1 punto
  40. QUARTA PARTE : LE TERME DI TRAIANO Per quanto riguarda queste Terme occorre dire che solo due fonti antiche accennano alla costruzione di Terme da parte di Traiano , Pausania solo le accenna come esistenti mentre Cassio Dione ci racconta solo che furono progettate per Traiano dal suo architetto Apollodoro di Damasco , l’ autore del Foro e dei Mercati ; da fonti letterarie antiche sappiamo che le Terme erano ancora in uso nel V secolo quando esse furono adornate di statue dal Prefectus Urbis , Iulius Campanianus agli inizi del 400 . Probabilmente si ritiene che il complesso termale abbia perso il suo utilizzo nel VI secolo , dopo il taglio degli acquedotti effettuato nel 537 da Vitige Re dei Goti per costringere Roma alla resa ; tuttavia recenti scavi archeologici sembrano anticipare l' abbandono alla fine del V secolo per il rinvenimento di una necropoli all' interno delle Terme , alcune sepolture ritrovate nei pressi dell' emiciclo sembrano abbandonate intorno al VII secolo . Nel corso del medioevo il Colle Oppio fu semi abbandonato e occupato solo da vigne e orti ; nel 1871 nell' ambito delle programmazioni urbanistiche rese necessarie dalle nuove esigenze di Roma Capitale l'area venne destinata a giardini pubblici . Sorgono in massima parte sopra i resti della Domus Aurea di Nerone sepolta dopo l’ incendio del 104 . Tutto il complesso termale fu conosciuto con il nome “Terme di Tito” ininterrottamente fino alla fine del XVI secolo quando Papa Giulio II fece trasportare una grande vasca di granito trovata “in una vigna appresso al Coliseo” al Belvedere Vaticano . La distruzione , o meglio il saccheggio , di queste Terme sembra fosse avvenuto per mano dei Monaci della Chiesa di San Pietro in Vincoli , infatti quasi tutti i materiali preziosi ancora in loco in particolare tutti i marmi e mattoni , furono venduti ai calcarari ; ad oggi nulla e’ rimasto se non poche strutture murarire , per fortuna sono rimaste le planimetrie delle Terme eseguite nel ‘500 che danno un’ idea dell’ estensione dell’ edificio termale , planimetrie gia' viste nelle Terme di Tito ; i pochi resti presenti nel Parco del Colle Oppio offrono un misero spettacolo dell’ antica magnificenza . Una seconda vasca ovale di 4,5 metri decorata con anelli e teste di leone fu vista vicino la citata Chiesa ma in seguito se ne persero le tracce ; furono trovate anche bellissime colonne spezzate in marmo Portasanta ed Africano , molte statue , circa 25 , tra cui una di Ercole , oltre ad una lampada in bronzo a forma di testa umana . In foto alcune immagine dei ruderi delle Terme attualmente visibili in alto sul Colle Oppio e il famoso gruppo scultoreo del Laocoonte trovato il 14 gennaio del 1506 scavando in una vigna sul colle Oppio , forse inizialmente posto nella Domus Aurea di Nerone e in seguito ricollocato nelle Terme di Traiano oppure in quelle di Tito perché una notizia di Plinio ci racconta che vide la statua nella casa di Tito ; oggi si trova ai Musei Vaticani .
    1 punto
  41. Esemplare con usura diffusa, si notano inoltre un paio di colpi al D/. A mio parere qBB.
    1 punto
  42. A parer mio MB/qBB
    1 punto
  43. @@tornese71 e questa è quella di Padova 1869, nominativa.
    1 punto
  44. Piccola nota sulla pronuncia del nome di questa moneta. La prima cosa di cui mi sono reso conto quando ho iniziato ad avvicinarmi a questo idioma, è che risulta estremamente difficile rendere con esattezza la pronuncia Thai in italiano, l'alfabeto è costituito da 42 consonanti (alcune delle quali in realtà suonano come vocali) divise in tre classi e 17 vocali (alcune possono suonare come consonanti), molti di questi suoni sono per noi quasi impossibili da pronunciare correttamente, almeno nel breve periodo. Il tutto viene complicato dal fatto che il Thai è una lingua tonale, ci sono 5 toni principali: basso, medio, alto, ascendente e discendente, approssimando lavora su 3 note, per rendere l'idea: basso Do, medio Re, alto Mi, ascendente dal Do al Re oppure dal Re al Mi, e discendente dal Mi al Re oppure dal Re al Do) il tono della parola (sillaba) è dato dalla combinazione della classe di appartenenza delle consonanti con la vocale che può essere breve o lunga; esistono anche 5 segni tonali che cambiano queste regole. Se ciò non bastasse il suono delle consonanti può cambiare a seconda della loro posizione nella sillaba, consonanti che diventano vocali e viceversa, inoltre l'ordine dei caratteri con cui è scritta una parola non è necessariamente quello in cui devono essere pronunciate ma bisogna considerare la sillaba nella sua interezza. In sostanza, la prima cosa da fare per imparare il Thai è DIMENTICARSI di come funziona il nostro alfabeto e la nostra scrittura. Non si può parlare Thai senza saper leggere, ad esempio, la parola che per noi suonerebbe "MAI", ha 17 (diciassette) significati diversi, naturalmente scritti e pronunciati in maniera diversa, cosa che per noi occidentali è veramente difficile da apprezzare; la frase "mai mai mai mai mai?" ovviamente ogni "mai" ha una pronuncia e tonalità differente, significa "la seta non nuova non brucia?" Anni fa ricordo che al ristorante volevo sfoggiare il mio Thai fresco di studi, così chiamai il ragazzo che serviva ai tavoli "Non!" (quello che per me era "giovane!") in realtà l'avevo chiamato: verme! Per fortuna i Thai sono molto comprensivi con noi... Torniamo alla moneta, la scrittura originale è questa พดด้วง che è divisa in due sillabe พด: il primo carattere è una P aspirata (PH), il secondo è una D, ma in realtà quando si trova alla fine della sillaba diventa T, la vocale O (breve, esiste anche la O lunga, come nell'inglese door) non è scritta ma sottintesa tra quei due caratteri. La pronuncia è quindi Phòt, ho messo l'accento sulla o, in realtà sarebbe una tonalità alta con la o molto breve. ด้วง: il primo carattere è sempre la nostra D, che essendo all'inizio della sillaba si pronuncia proprio D, il secondo carattere è una U (badate bene, consonante, da non confondere con le U vocali, breve e lunga che sono dei caratteri più piccoli scritti sotto le consonanti) l'ultimo carattere è una NG (simile al suono in mango) ma alla fine della sillaba la G non si pronuncia (o quasi) suona quindi N. Il piccolo carattere scritto sopra la nostra D è uno dei 5 segni tonali che ho citato in precedenza, così la pronuncia diventa discendente (come passando dal Re al Do, per capirsi) senza quel segno la pronuncia sarebbe media. La pronuncia è quindi Dùan. พดด้วง = Phòt Dùan Spero di non avervi fatto venire il mal di testa... :)
    1 punto
  45. Ci vorrebbero foto singole con poco sfondo.
    1 punto
  46. I miei complimenti Francesco per questa bellissima iniziativa. Hai contribuito decisamente a rivitalizzare l'attivita' convegnistica e associativa delle quali - soprattutto a Napoli - se ne sentiva molto il bisogno. Auguri per la riuscita di questa nuova grandiosa edizione !
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  47. Non è affatto male per una monetina "rinvenuta" in un cumulo di scartoffie ;)!. Ciò che mi stupisce è come mai riversi in un simile stato di conservazione, nonostante la sua lunga presenza in un umido cassetto!.
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  48. Si infatti, io me ne accorsi guardando gli annunci sulla baia...
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