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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/25/15 in Risposte

  1. Se non ne rimarrà soddisfatto, a 300€ gliela ricompro io!
    4 punti
  2. Con la moneta di oggi abbandoniamo l'impero Gallico, facciamo un salto di qualche anno in avanti e andiamo oltremanica nell'impero Britannico. Carausio Antoniniano, AE - 3,99 gr - 21 mm D/ Busto corazzato e drappeggiato con testa radiata dell’imperatore a destra; legenda leggermente usurata: “IMP C M A VAL MAXIMIANVS P (F) AVG”. R/ La pace in piedi volta a sinistra che regge nella destra un ramo di ulivo e uno scettro verticale con la sinistra; legenda: “PAX AVGGG”. Ai lati nel campo “S-P”, in esergo “C”. Provenienza: venditore professionale "Den of Antiquity", UK E' una bella moneta che in mano si presenta ancora meglio e appare riconoscibile il segno "C" di zecca (in più è venuta a un prezzo davvero esiguo... poco meno di 5 sterline per un Carausio AVGGG della C-mint in queste condizioni, da venditore professionale con tutte le pezze giustificative del caso... direi quasi regalato!). Apparentemente è piuttosto facile da classificare (avendo gli strumenti giusti): Bourne* n. 90; RIC 45; Carson 22. Ho asteriscato la prima classificazione perché il testo "The Coinage of Carausius and his Colleagues" di R. J. Bourne è, al momento, il più aggiornato per una classificazione puntuale delle varie serie "AVGGG" di questo usurpatore britannico (è a sua volta un aggiornamento molto accurato di una precedente analoga catalogazione fatta da Carson). Questo esemplare, però, mi sembra mancare nel testo di Bourne (e conseguentemente anche nei precedenti lavori di Carson e nel RIC). Se avete notato, nella legenda al dritto ho inserito la "F" tra parentesi perché, se la vista non mi inganna... mi sembra mancare! Ecco quindi che ci troveremo in presenza di una variante finora non censita da Bourne (me lo confermate?): una legenda intermedia tra la 90 e la 91: Per chi ha voglia di avventurarsi con la classificazione, lascio il link al testo completo di Bourne: https://www.spink.com/files/numismatic/PDFs/200912.pdf Come sempre, aspetto i vostri interventi, commenti e osservazioni. E per il momento, con questo pezzo, ho terminato la presentazione delle mie new entry estive di cui sono davvero molto soddisfatto e che ho voluto condividere con voi pubblicamente perché credo che il bello della numismatica sia proprio questo: mettere a disposizione di tutti quanta più conoscenza sia possibile, credo fortemente nella "divulgazione" amatoriale di pezzi non comuni (ma anche comuni!) come momento di spunto per reciproco arricchimento e approfondimento... e mi sta balenando l'idea di scrivere qualcosina di approfondito proprio su Carausio.
    3 punti
  3. Buongiorno a tutti, vorrei condividere con voi questo nuovo acquisto. Taglio : 50 miglioni di marchi Stato : Germania prov. Westfalen (notgeld) Anno : 1923 Materiale : bronzo dorato Peso: 32,5 gr Diametro: 44 mm Spessore: 3 mm Tiratura: 106.060 Notgeld der Provinz Westfalen 50 Millionen Mk. ⁃1923⁃ E' una tipologia che mi ha sempre attirato e così ne ho approfittato. Qualcuno di voi ne possiede? Si tratta inoltre di un grosso modulo ed è davvero piacevole da osservare sembra quasi un medaglione. Inoltre ho notato una rottura di conio lungo la scritta 'notgeld'
    3 punti
  4. buongiorno a tutti.....avevo visto quel post,e come asardo vuole,tante setimane fa,mettendo un po d'ordine nel mio garaggio,dove tanto casino ci e.... :lol: ..o ritrovatto,quel tondino di piombo di 35mm di diametro......dimenticato e rissalito del fondo de la mia memoria.....tandu occi erano piu fini... :lol: ...e nel 99 ero pronto a mangiare il mondo!!!.. :lol: :lol: :lol: avevo fatto su quel tondino,un projetto di moneta di "centi soldi" di Corsica...hahahaah! con stema di una parte,e muvra imbleme di liberta da l'altra....avevo anche messo data.......e mi riccordo che ,se avevo avuto in quel tempo,piu soldi e disponibilita per mettere dal vivo il mio progetto,l'avresti fatto senza esitare....ma famiglia e bambini mi avevano datto altra strada,e dovere d'uomo dovevo fare!...mah?!... :D ...rimanera sempre un sonio di piombo collatto su un cubo di marbro... :lol: :lol: che oggi vi presento senza vergogna!!... :lol: tanto tempo passato!!..tanti projetti lontani!! :lol:
    3 punti
  5. Ciao @@Gimo85 visto che ne approfitti per ripassare, come denominazione non è mai esistito l'Impero "Austro-Ungarico". Esisteva l'Impero Austriaco e il Regno di Ungheria, riuniti sotto il nome di K. u. K. Doppelmonarchie (Kaiserliche und Königliche Doppelmonarchie) Gli Asburgo erano quindi Imperatori d'Austria e Re d'Ungheria) Un Triestino dovrebbe saperlo ;)
    3 punti
  6. Buongiorno a tutti, premetto che le banconote non sono la mia collezione primaria, diciamo che ogni tanto prendo qualche pezzo che trovo interessante. Sono rimasto colpito da questa bellissima serie degli Stati Uniti emessa nel 1896, con i nominali e il relativo tema $1 la storia istruisce la gioventù, $2 la scienza presenta il vapore e l'elettricità al commercio e la produzione, $5 elettricità come forza dominante nel mondo. Mi pare di aver visto che le quotazioni sono piuttosto considerevoli, l'ultimo Krause in mio possesso riporta le seguenti: - $1 : VG 175$, VF 425$, Unc 1250$ - $2 : VG 400$, VF 1250$, Unc 2500$ - $5 : VG 400$, VF 2000$, Unc 6000$ Qualcuno di voi le ha per caso in collezione? Beh non mi resta che allegare le immagini!
    2 punti
  7. Ciao a tutti, Volevo avere il vostro parere su questa moneta di Galeazzo Maria sforza. Presenta una variante della legenda, D 7C in luogo di DNS 7C, che non ho trovato negli ultimi passaggi D'asta. Non ha segni di tosatura e i rilevi mi sembrano di uno spl pieno. In che conservazione la giudicate?
    2 punti
  8. Qualche elemento in più su questa moneta: http://www.forumancientcoins.com/monetaromana/corrisp/a76/a76.html Faustina Minore e la Salus Giulio De Florio
    2 punti
  9. buongiorno a tutti.....certamente questa" sette dolori" faceva partito di un rosario.....il destino a voluto perdere i suoi dui appicagnoli,con la fortuna di mostrarci i suoi favolosi relievi..... :) bellezza di medaglietta ne raggio di sole... :)
    2 punti
  10. Bologna ??? bolognini Carlino
    2 punti
  11. Proprio come dice @@sandokan. Si facevano le medaglie in un determinato anno e si continuavano a conferire successivamente. Peraltro sono convinto che non sempre le medaglie venissero conferite già incise, già nominative. Immaginate grandi esposizioni in cui si conferivano centinaia, davvero!, di medaglie, inciderle tutte in poco tempo era quasi impossibile. Motivo per cui ritengo che fosse poi cura del singolo premiato decidere se farsela incidere o meno.
    2 punti
  12. Il quadro generale sulle emissioni arcaiche, e sulle frazioni in particolare per ciò che concerne diffusione e funzione, così come sulla problematica derivante dalla coesistenza nell'ambito di un'economia monetaria di mezzi di scambio non necessariamente monetali (money) e di moneta vera e propria (coinage), é notevolmente cambiato dai tempi di Kraay. Una sintesi eccellente può essere trovata nei seguenti (densi) articoli di Henry Kim: Kim, Henry S. (2001). “Archaic Coinage as Evidence for the Use of Money.” In Andrew Meadows and Kirsty Shipton (eds.), Money and Its Uses in the Ancient Greek World. Oxford: Oxford University Press, 7-21. Kim 2001.pdf Kim, Henry S. (2002). "Small change and the moneyed economy." In: P. Cartledge, E. Cohen, and L. Foxhall (eds.) Money, labour and land: approaches to the economies of ancient Greece, Routledge, 44-51. Un elemento piuttosto importante é dato a mio avviso dalla tesi che un'economia monetaria preesistesse la nascita stessa della "moneta" (coinage) e che la nascita della moneta in sé non abbia poi rappresentato questa grande rivoluzione. A questo proposito ritengo anche estremamente interessante la lettura dei seguenti lavori: Kroll, John H. (2008). "The Monetary Use of Weighed Bullion in Archaic Greece." In: W.V. Harris, (ed.), The Monetary Systems of the Greeks and the Romans, Oxford, 2008 Kroll 2008.pdf Kim, Henry S. Kim & Kroll, John H. (2008). "A Hoard of Archaic Coins of Colophon and Unminted Silver (CH I.3)." In: AJN Second Series 20, 53–103. Kim Kroll 2008.pdf In particolare quest'ultimo ci riporta al tema della circolazione delle frazioni accanto a quella di frammenti di argento grezzo testimoniata dal ripostiglio CH I.3 (che non rappresenta certo un caso isolato: ripostigli archaici di tradizione ionica con caratteristiche simili ne abbiamo anche molto vicino a noi, da Volterra, alla Provenza, alla Spagna) e quindi al tema della discussione. Leggendo la discussione, e la domanda che ne sta alla base "cosa ci si poteva fare con queste monetine?" mi é venuta in mente la vecchia storiella riportata da Aristotele nella Politica, circa l'operazione finanziaria messa in atto da Talete di Mileto (quello del teorema di Talete...), operazione che é comunemente considerata come il primo derivato (di cui ci sia restata traccia) nella storia. Siamo in Ionia, per l'appunto, a Mileto, tra la fine del VII sec. a.C. e la metà del VI: Talete « siccome, povero com'era, gli rinfacciavano l'inutilità della filosofia, avendo previsto in base a calcoli astronomici un'abbondante raccolta di olive, ancora in pieno inverno, pur disponendo di poco denaro, si accaparrò tutti i frantoi di Mileto e di Chio per una cifra irrisoria, dal momento che non ve n'era alcuna richiesta; quando giunse il tempo della raccolta, cercando in tanti urgentemente tutti i frantoi disponibili, egli li affittò al prezzo che volle imporre, raccogliendo così molte ricchezze e dimostrando che per i filosofi è molto facile arricchirsi, ma tuttavia non si preoccupano di questo. » Bene, non sappiamo se per le caparre date ai frantoi Talete utilizzò biglione o frazioni monetate (stante l'epoca direi in elettro). In ogni caso, alla domanda "cosa ci si poteva fare con quelle monetine?" sulla base dell'episodio citato si potrebbe rispondere: "Ci si poteva fare una call-option." :)
    2 punti
  13. Potrebbe trattarsi di un clone oppure della stessa moneta in ogni caso anche se sono due monete sono false e il segno di fusione lo stai tenendo tra le dita,probabile fusione ottocentesca e considerato che l' hai pagata un euro,anche se falsa,hai fatto un buon affare perché può servire come studio. Saluti Babelone
    2 punti
  14. Beh dai non vale più niente, NO, vale meno, è più se lo fosse (come temo) ... era forse l'uno o modo per averla. Comunque attendiamo di averla in mano..
    2 punti
  15. DE GREGE EPICURI Questa tipologia con Artemide Tauropolos al rovescio si trova fino ad Adriano. A mio avviso c'è il consueto velo, che a volte può essere frastagliato, sembrando un ramo. E l'imperatore? Io starei per Augusto, anche se il nome non si legge perché in questo caso sta a sinistra. La legenda completa è: KAICAP THEOY YIOC (Cesare figlio del divo= cioè figlio di Giulio Cesare divinizzato). Qui si legge, un po' malamente, solo: ..C KAICAP. A mio avviso è la RPC 1626,SNG Copen. 89, però non ci posso giurare. La moneta è presete nella Collezione De Sanctis Mangelli al n. 539.
    2 punti
  16. Salve Questo tetradramma a imitazione dei tipi di Alessandro Magno battuto nel 2013 alla Triton XVI ha raggiunto un hammer di $35000 partendo da una base di $15000. The Earliest Coin from Saudi Arabia - One of Seven Known ARABIA, Eastern. Gerrha. Circa 230-220 BC. AR Tetradrachm (28mm, 16.80 g, 1h). Imitating the types of Alexander III of Macedon. Head of Herakles right, wearing lion skin / Shams, wearing tainia and chlamys, seated left on backless throne, holding eagle in his extended right hand, leaning with his left on a long staff; ΩBs (Shams in South Arabian [Musnad]) in left field, ¬¬E$Å@dro¨ in right. Huth 106a (this coin); Arnold-Biucchi, Arabian, pl. 18, 3; Potts –; HGC 10, 697 corr. (rarity R2, not R1). EF, underlying luster. Well centered and struck from fresh dies. Of considerable historic importance and extremely rare, one of seven known, the fifth of this variety without throne back, and one of only two not in public collections. From the Martin Huth Collection. Ex Frankfurter Münzhandlung E. Button 109 (2 December 1963), 2101 (incorrectly described). La ragione della straordinaria valutazione di questo tetradramma è dovuta al fatto che si tratta di una raro esemplare dell’antica monetazione di Gerrha (ca. 230-220 a. C.), quando divenne la potenza regionale leader dell’Arabia Saudita. La città ribadì la sua indipendenza con l'emissione di moneta propria modellata sulla monetazione seleucide del tipo di Alessandro, ma aggiungendo nel campo a sinistra il nome della divinità suprema locale, Shams (il dio del Sole), in piene lettere. Il tetradramma è quindi un Arabian Alexander autentico a imitazione dei tetradrammi del Grande e non un’imitazione di una moneta autentica. La dimostrazione che Alessandro era riconosciuto come una figura eroica e la sua moneta usata come modello anche nell’antica Arabia Saudita. apollonia
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  17. Buongiorno, posto per gli amici Napoletani questa medaglia nominativa che ho visto girovagando sulla baia U.S.A. mi ha incuriosito il fatto che è l'Esposizione Partenopea del 1885 e la dedica è del 1891, come mai? Grazie
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  18. E’ noto che i Romani erano amanti dell’ acqua che trasportavano dalle sorgenti anche da molte decine di chilometri di distanza tramite gli acquedotti che poi endavano ad alimentare terme e fontane , sia per uso personale che per quello pubblico , la dimostrazione pratica e’ che nell’ Urbs erano attive fino alla fine dell’ Impero , con le dovute manutenzione e ristrutturazioni avvenute nel corso dei secoli , ben 11 terme pubbliche tra grandi e piccole , oltre a numerosi piccoli stabilimenti privati , gestiti privatamente come vere e proprie imprese e noti dalle fonti antiche , da iscrizioni e ritrovamenti archeologici , che li citano come balnea seguito dal nome del proprietario . Le undici Terme pubbliche erano chiamate con il nome del committente imperatore o dell’ alto personaggio ed erano in ordine di tempo della costruzione : di Agrippa , di Nerone , di Tito , di Traiano , di Sura , di Commodo , di Caracalla , di Alessandro Severo (che ristrutturo’ quelle di Nerone in Campo Marzio) , di Decio , di Diocleziano , di Elena , di Costantino . Da questo elenco si capisce che alcune Terme sono ben note e i cui ruderi attualmente visibili e visitabili , di altre abbiamo solo il ricordo storico o qualche esiguo avanzo archeologico ; tralasciando le poche Terme note vediamo in piu’ puntate cosa e’ rimasto delle altre iniziando in ordine storico dalle Terme di Agrippa . Le Terme di Agrippa erano il primo complesso termale pubblico di Roma antica , inaugurate nel Campo Marzio nel 12 a.C. ad opera di Marco Vipsanio Agrippa e alimentate dall'Acqua Vergine , era situato subito a nord dell' attuale Largo di Torre Argentina , tra Corso Vittorio Emanuele , Via di Santa Chiara e Via dei Cestari ; le Terme traevano l’ acqua dall’ acquedotto Vergine alcuni avanzi del quale erano arei ; in foto un bel tratto aereo dell’ acquedotto Vergine in Via del Nazareno a Roma , tra Via del Tritone e Piazza San Silvestro . Furono restaurate dopo l' incendio dell' 80 , che le danneggiò gravemente , vennero successivamente ristrutturate da Tito , da Domiziano e da Adriano . Altri restauri si ebbero sotto Settimio Severo , sotto Massenzio ed infine nel 344-345 , da parte di Costante I e Costanzo II . Il funzionario imperiale , poeta e Vescovo , Sidonio Apollinare le descrive come ancora attive nel V secolo , poi probabilmente inizio’ lo smantellamento delle strutture che tramite le "calcare" ridussero in calce i preziosi marmi , questa distruzione continuo’ per tutto il Medio Evo e forse oltre , anche a causa del consistente popolamento dell' area del Campo Marzio ; oggi non rimane altro che una grande semivolta di una sala delle Terme che abbraccia due caseggiati .
    1 punto
  19. Buongiorno, In che conservazione si trova secondo voi questa medaglia Bolognetti sede vacante 1740? La "B" di Bolognetti non sembra ben impressa. Grazie f.f.
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  20. Why not?....non è che i periti NIP( che oltretutto sono, spesso anche CTU) abbiano meno esperienza in capitolo..: A lei serve una perizia da un Perito per cosa?...per sapere se è autentica?...lo fa altrettanto bene se non meglio un NIP che è SEMPRE un commerciante , quindi addentro all'ambiente più e meglio di un Perito CTU, ma che di professione fa il farmacista( ne dico uno a caso) e le monete le maneggia una volta alla settimana se va bene. LO fa per sapere se la gradazione è corretta...idem come sopra...più uno ne vede di monete più aderente alla realtà sarà il suo occhio.... lo fa per sapere se la ha pagata il giusto...vale il discorso precedente della familiarità continua con le monete, anche se certe domande uno se le dovrebbe fare PRIMA di comprare e non dopo.... In conclusione mi pare che lei abbia le idee parecchio confuse e una bella dose di pregiudizio nei confronti di chi, per mestiere, ne sa sicuramente più di lei...segua un consiglio: studi di più e compri di meno, per adesso...così se le può periziare da solo...visto che non si fida di nessuno.
    1 punto
  21. 20 para ottomani 1864 di Abdul Aziz http://en.numista.com/catalogue/pieces5066.html
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  22. Credo che qui l'amico Vittorio @@tornese71 abbia già toccato il tema di queste esposizioni nel suo studio "Il Medagliere di Campobasso" .... bisognerebbe approfondire. (all'ultima pag. prima della bibliografia un esemplare di questa medaglia). http://numismatica-italiana.lamoneta.it/docs/anon/1.pdf
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  23. Grazie Marco per la risposta. È una moneta cui sono particolarmente legato. Comprata almeno 5 anni fa mi colpì subito il ritratto ( purtroppo usurato e poco impresso ) di un pontefice duro, intransigente che non accettò critiche o compromessi e questo lo esprime per me proprio il D/ del testone che ho postato, con un aspetto poco caritatevole o cristiano diciamo se me lo permettete.... Sulla questione del destino della sezione possiamo già capire che fine farà-faremo, purtroppo molti utenti storici o esperti preferiscono un basso profilo o magari altri impegni impediscono di partecipare o aprire discussioni. Peccato davvero perché se e quando finiremo nella sezione monete dal 1500 al 1800 la concorrenza degli amici meridionali sarà spietata. Tra chi colleziona i borboni, gli aragonesi, il periodo spagnolo, ecc. finiremo noi 4 poveri gatti rimasti delle papali per scomparire o quasi.... ( scusate lo sfogo off-topic ). Rileggo con piacere lo scritto di un vecchio forumista di papali e amico: Attila650 ! Spero tu abbia tempo e modo per ritornare qui a scrivere e dibattere con noi. Per tornate infine al testone credo che R2 sia un grado adatto a questa moneta, saluti.
    1 punto
  24. Buonasera a tutti, chiedo un'opinione su questa monetina di Asti: Pesa 0,23 e ha un diametro di 13 mm. Ha una croce di tipo "genovese" ed è veramente minuscola: si tratta di un obolo ? Grazie
    1 punto
  25. OLANDA. GELDERLAND. AR 1 GULDEN 1713
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  26. allego lista scambio gettoni telefonici Gettoni doppi maggio 2015.pdf
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  27. Il paragone con un 2 lire 1942 non è affrontabile, questo è un vero R2 mentre il 2 lire 42.... insomma.... Per la tipologia e la conservazione a meno non avresti MAI preso nulla.
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  28. Se lo avessero fatto sarebbe stata la 102esima per quella Esposizione. :rolleyes: Giusto, Pietro? @@Rex Neap
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  29. Giusto per fare il pignolo, una precisazione. Con Arabia Saudita si denomina un'entità politica sita nella Penisola Arabica nata nel 1932 e che prende il nome dalla dinastia Al Saud che ne esercita il governo tramite l'istituzione monarchica. Le prime monete dell'Arabia Saudita sono pertanto i Riyal e frazioni emessi da Ibn Saud nel 1935 (e tra l'altro, a seguito di un accordo tra i due paesi, prodotti in... Messico!) Sarebbe più corretto pertanto fare riferimento ad un'entità geografica, e quindi parlare di Penisola Arabica.
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  30. È vero Lele300 quello che dici, io personalmente quando collezionavo regno anni addietro preferivo sempre fosse indicata la conservazione stimata dal perito ( se persona conosciuta e attendibile ovvio ). ma la si può pensare anche in altro modo, saluti.
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  31. @@bizerba62 Quoto in buona parte il tuo discorso ma c'è più un distinguo, e non da poco conto, da fare nel tuo esempio quadro/granchio. A) il granchio è già comparso precedentemente in vendita, ricordo almeno una volta da nomisma nel 2000 (?) ma mi pare di ricordare anche in Italia negli anni 80/90 (grigoli? Finarte? Montenapoleone? Non rammento). B) sono diverse le prove mancanti al museo della zecca ed alcune di queste non di grande valore, segno che probabilmente, più che sottratte dalle bacheche del museo, non vi sono proprio mai entrate (disattenzione o menefreghismo di chi ne era deputato). Insomma, malagestione più che reato (perchè un conto è non ottemperare ad un regolamento interno alla zecca che prevede di tenere 2 esemplari per tipo ed un altro è rubare quanto già deposto al museo). Questa teoria ritengo sia passata al giudice, più che la mancanza di prove del reato. Quanto poi al discorso di informarsi sulla provenienza prima di acquistarla o di averla in conferimento: C) se il venditore/conferente fosse una ditta dubito che mi verrebbe a dire da chi l'ha avuta D) sono passati quasi 60 anni dalla sua battitura, davvero vogliamo sperare che sia rimasta sempre nel cassetto del proprietario/conferente senza mai aver fatto almeno un paio di passaggi ? Quale documentazione, quali nomi si possono fare dopo tutti questi anni ? Leggo lo stesso per le 5 lire del 1901 "comprare solo quelle con documentazione di provenienza". Personalemente non ne ho mai vista una, di documentazione (scritta)....quindi non ne comperiamo più?
    1 punto
  32. Ciao Palpi : l'unica ipotesi plausibile è che la scritta sia stata apposta successivamente, forse dallo stesso percettore della medaglia oppure per un disguido o ritardo dell'organizzazione, inoltre l'esposizione viene definita "permanente" : occorrerebbe sapere quanto è durata.....
    1 punto
  33. DE GREGE EPICURI Intanto, ho sbagliato il riferimento: non è "Antonio" ma ALBERTO TRIVERO RIVERA:con Google trovi una serie di suoi articoli, ma non tutti. Digitando "Monete di Iside" trovi altro, fra cui un lungo articolo di Arslan, ma con pochissime immagini. Proverò a cercare sui vecchi numeri di Monete Antiche...
    1 punto
  34. Ciao @@leonumi67.. sembrerebbe una Saluti Augustae...non mi sembra un falso antico...
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  35. Concordo che l'analisi comparativa dovrebbe essere fatta all'interno di una determinata emissione o serie e non tra serie diverse, che risentono di vari fattori, in particolare del contesto in cui sono state coniate. Possono essere momenti e zecche diverse, che danno luogo a prodotti piuttosto differenziati. L'insieme delle emissioni della Guerra Sociale è molto complesso ed è già qualcosa riuscire a raggrupparle in distinte serie omogenee. Ovviamente gli esemplari provenienti da ripostigli in documentati scavi sono molto importanti, sia per la loro sicura genuinità sia per il loro contesto. Il famoso denario trovato a Pietrabbondante il 5 agosto 2013 è importante per questo, ma fa parte di una distinta serie.
    1 punto
  36. Grazie @nerone69, un quadro veramente preciso.
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  37. Perché qualcosa dovrà pur tenerci nel negozio?!
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  38. Annullo il post sopra adesso leggo anch'io kaicap quindi credo che l'Identificazione di GianFranco si corretta se vuoi anche il Varbanov dimmelo.
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  39. a r-29 TALAMONE? no, si legge LAMONETA. Per l'altro lato ho pensato semplicemente al mio Avatar, con il nickname in esergo.
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  40. Sicuramente lo studio di un " tesoro" di questo genere penso abbia dato grandi soddisfazioni e motivazioni agli esecutori.... Le riflessioni che mi vengono spontanee, in attesa di sentire da @@monbalda e da chi ha partecipato al lavoro le loro , possono essere su questi aspetti : 1) la rilevanza numerica del tesoretto 3.600 monete sono veramente tante.... 2) a livello geografico dove sono state trovate esattamente a Padru che è sotto Olbia, scendendo da qui arrivi a San Teodoro e andando all'interno per una quindicina di chilometri, in aperta campagna, anche ora, trovi Padru che è comunque nella Sardegna settentrionale. 3) la composizione costituita da monete genovesi di varie tipologie, grossi, denari, mezzi denari, quindi varia ma sempre di estrazione genovese 4) l'influsso e la circolazione di moneta genovese nell'epoca del deposito nella Sardegna settentrionale 5) nel post di @@monbalda si parla di area della chiesa ma si precisa " sotto l'altare " 6) quindi Chiesa che sicuramente all'epoca era un riferimento non solo religioso e sotto l'altare mi fanno pensare a un circolante dell'epoca raccolto probabilmente in questo ambito da donazioni, offerte, lasciti alla Chiesa stessa da parte magari della popolazione o di qualche ricco possidente o in seguito a qualche concessione o vendita di terreni da parte della stessa 7) l'occultamento sotto un altare fa pensare forse in seguito a un pericolo di scorribande nell'area al doverle nascondere sempre però all'interno della stessa Chiesa per non farle trovare e sotto l'altare poteva essere un bel nascondiglio non immediato da raggiungere e comunque in posizione protetta visto il posto. Riflessioni a voce alta leggendo la notizia in attesa di quelle ufficiali degli studiosi dello stesso....
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  41. All'ordine del giorno! Tante volte ho assistito in silenzio, per educazione, a prese per i fondelli dell'incauto acquirente da parte del furbo venditore. Mi capitò pure che si intomise un tale nella Ji transazione dicendo "se la dai a me ti do 10 e in piu'". Meno male che il venditore rispose. Se non la compra lui a 30 allora la darò a te a 40. E il tipo si girò e se ne andò! ringraziai senza il coraggio di trattare sul prezzo, pagai e me ne andai.
    1 punto
  42. Sembrerebbe cuprite. L'incrostazione è normalmente abbastanza tenace ma è solubilizzabile con i normali prodotti complessanti o con soluzioni acide. Puoi procedere per fasi: 1) Se sei in grado di utilizzare un bisturi (trovi manico portalama e lame, o bisturi usa e getta, in farmacia per pochi euro), io ti consiglio di ridurne lo spessore e intaccarne l'impermeabilità superficiale (delle sole incrostazioni più consistenti). Dovrai agire con delicatezza e tenendo la lama parallela alla superficie della moneta (non diretta ad incidere la superficie...ma a sfiorare...); non lasciarti tentare dall'idea di far saltare le incrostazioni con questa tecnica....normalmente l'ultima porzione si porta dietro una sottile lamina superficiale d'argento..... 2) Mascherare con cera (proteggere) le porzioni non interessate al trattamento. 3) Immergere in soluzione complessante. La più pratica (anche se con gas fastidiosi) è preparare una soluzione al 50% con ammoniaca (la trovi al supermercato per un paio di euro al litro) e acqua distillata. (altro complessante è l'EDTA) 3a) metodo alternativo all'immersione completa è depositare alcune gocce di soluzione solo sui punti da trattare 4) in entrambi i casi, dopo poco tempo, le souzioni si tingeranno di azzurro: tu dovrai osservare, rimuovere gli strati di cuprite già solubilizzato usando panno-carta molto soffice, ripetere e......avere pazienza. Se procederai con precauzione e pazienza penso che potrai ottenere un buon risultato Buon lavoro Mario
    1 punto
  43. grazie Marco, è un piacere leggere il tuo grande entusiasmo negli studi che hai compiuto e continuerai a compiere. Sarà sempre un piacere leggerti. un caro saluto.
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  44. Buona sera,so che non e' questa la sezione giusta,ma ieri sera e' venuto a trovarmi un amico per mostrarmi una moneta che dice di aver trovato in fondo ad un antico pozzo che stava pulendo.non potevo credere ai miei occhi si tratta di una moneta d'oro che nella legenda al dritto riporta niente popo di meno che il nome del leggendario margheludo da pomonte ,capitano della comunita' di marciana divenuto podesta' per merito delle sue eroiche gesta quando,nell'anno 1292 scaccio' definitivamente i genovesi e ricondusse in patria con successo i prigionieri elbani detenuti a portovenere. Di Questa moneta si ipotizzava l'esistenza ma di fatto nessuno ne aveva vista una,ed io ieri sera l'ho tenuta in mano,ho ancora i brividi.Purtroppo avevo il tel.scarico ed ho fatto appena in tempo a farne una scansione. Eccola d.+( segno di zecca )marg(he)•lud(us)•de•p(edemontis)•m(arcianorum)•p(otestas)• r.croce pisana con ILVA nei quarti. Da notare la maestria dell'incisore .grazie e scusate se mi sono intromesso nella vostra simpatica discussione.
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  45. Per l'argento dovrebbe esistere anche l'onkia che dovrebbe avere all'incirca un peso simile al sedicesimo di obolo. Per l'oro/ elettro il piu' piccolo nominale e' quello ricordato da Matteo: 1/192 di statere I jawa nepalese sono sottilissime lamine d'oro ( ed'argento) che spesso venivano frazionate in half e quarter - jawa Esiste anche un frazionale thailandese che corrisponde ad 1/128 di baht veramente minuscolo. Mentre tra le moderne uno dei piu' piccoli frazionali e' il trentaduesimo di ducato della zecca di Nurenberg. Direi che la 'micromoneta' della discussione e' in realta' un formato gigante rispetto a queste...
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  46. Taglio: 50 cent Nazione: Vaticano Anno: Sede Vacante MMV Tiratura: solo in divisionale (60.000 BU set) Condizioni: BB+ Città: Milano Note: :yahoo: :yahoo:
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  47. Salve, ho acquistato in un'asta di Monnaies d'Antan una moneta da mezzo franzo di Napoleone come da foto allegata. Assumendo che sia autentica, non riesco pero' a trovare informazioni su di essa. Non e' un normale mezzo granco, avendo il ritratto di Napoleone su entrambe le facce. Vi ringrazio in anticipo se mi sapete dare qualche informazione o qualche indicazione su dove potrei trovarne. Wade335
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  48. Autentica è autentica. La virola non ha espulso l'esemplare già coniato e ha impresso in negativo l'effige su quello successivo. Sono piuttosto rare in quanto venivano immediatamente controllate e rifuse.
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  49. Peccato non sia di Mediolanum, ma conserva ugualmente un incredibile fascino e valore storico, sia perché apparteneva ai miei nonni da chissà quante generazioni, ma soprattutto perchè è stata coniata da un simile imperatore... .
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  50. Dai almeno una descrizione della moneta che cosi è quasi inriconoscibile.
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