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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/26/15 in Risposte
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@@gallo83 @@Georg @@Biagio75 @@Gimo85 @@elledi @@Lay11 @@lele300 @@jeffff_it @@tognon comunque sappiate che sono veramente contento di ritrovare qui tutti i miei amici ( anche se solo virtualmente) dopo un periodo di assenza forzata per motivi di saluti (grazie a Dio risolti alla grande) mi siete mancati e mi piacerebbe conoscervi personalmente uno ad uno. grazie a tutti e scusate per questa divagazione che non ha nulla a che fare con le monete. i moderatori me lo permetteranno, spero. ma ora ritorniamo a parlare del 50 centesimi oggetto della discussione Max4 punti
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Ciao a tutti, ho aggiunto quest'altra bella rarità in collezione(Pannuti e Riccio 27). E' il tipo senza sigla, anche se con questo ritratto sono tutti di difficile reperibilità. Che ve ne pare?3 punti
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Munizioni pronte! :good: Tutto pronto per il convegno di Napoli, 320 pagine a colori. .... disponibile da dicembre nelle varie biblioteche specializzate d'Italia, Svizzera e Spagna. Grazie di cuore a tutti gli sponsor, autori e studiosi che hanno contribuito alla pubblicazione. Di seguito alcune immagini a titolo illustrativo del testo che distribuiremo ai vari soci del circolo al convegno di Napoli. Per info: circolopartenopeo(chiocciola)libero.it3 punti
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Alcune leghe sono composte allo scopo di conferire al metallo caratteristiche meccaniche particolari, altre di renderlo resistente alla corrosione; l'acciao inox è una lega composta principalmente da ferro, carbonio e cromo al fine di ottenere entrambe le caratteristiche sopra. Esistono però diverse risposte della stessa lega, anche ottenuta con le stesse percentuali di metalli, e ciò dipende dall'omogeneità della lega, dalla microstruttura che si è creata in fase di lavorazione e dai successivi trattamenti termici, addirittura reazioni chimiche tra gli elementi di lega possono ridurre le percentuali di elemento 'puro' inizialmente preparate. Insomma è abbastanza complicato ottenere ESATTAMENTE ciò che si vuole, soprattutto se ai vari problemi tecnologici si aggiunge la carenza di materia prima o la mancanza di tempo per controllare i lotti di materiale usciti dalla fonderia ecc... Tra l'altro l'acciaio inox era ancora una scoperta relativamente recente, le tecnologie produttive erano ancora in fase di aggiustamento, perciò non è raro che questi tondelli uscissero diversi da come prevedeva il manuale di mettallurgia. Per quanto riguarda le altre leghe, ad esempio Oro-Rame come prima, il rame è aggiunto per conferire durezza al materiale, entro una certa percentuale non dovrebbe compromettere la resistenza alla corrosione, a meno che per qualche motivo una zona non risulti particolarmente disomogenea, tanto da far ossidare il rame, quello che ti avevano indicato come 'affioramento'. Qui un bel link sulle leghe oro-altri metalli http://www.ing.unitn.it/~colombo/ORO/Leghe_Oro.htm3 punti
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La notizia è di qualche giorno fa ma resta comunque il desiderio di fare le mie più sentite condoglianze all'amico @@odjob Paolo per la perdita della sua cara madre. R.i.p. Francesco Di Rauso2 punti
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Bel falso d'epoca Simone, ne fà menzione Biagio Ingrao al n. 69 dei Falsi d'epoca nella Monetazione Sabauda, come una lega di piombo/stagno con peso quasi uguale alla tua, 17,91 gr, e diametro corrispondente al vero di 37 mm. Viene catalogata come Comune ma ha tanto fascino secondo me.... Complimenti di nuovo2 punti
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Complimenti, moneta decisamente gradevole. Bellissima patina, soliti difetti di conio al bordo, e debolezze congenite, siamo sul qFdC, da vedere in mano per maggiore precisione. E' comunque una bella moneta, indipendentemente dalla conservazione precisa ;)2 punti
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A me è successa una cosa simile. La moneta era del Regno ed autentica...ma banalissima,tipo un 5 centesimi 1941...ed in VF; in pratica una roba invendibile,se non fosse che l'acquirente era un bambino di nemmeno 10 anni (accompagnato dalla mamma)...beh, il venditore s'è preso una roba tipo 10 euro :ph34r: Appena il bambino ha pagato,giusto 1 secondo dopo...ancora al banco del venditore,gli ho chiesto:" Ciao,è un piacere vedere che ti avvicini così giovane a questo mondo...collezioni il Regno? Mi fai vedere il tuo catalogo?" Il bambino mi ha dato il suo catalogo con appuntate le monete possedute e le mancanti. Avevo con me dei raccoglitori con delle doppie del Regno che mi porto alle fiere per scambiarle...e gli ho regalato una monetina FDC che gli mancava...una robetta da 10-15 euro...niente di importante...ma la mia era splendente di fianco al rudere venduto dal venditore: lo capiva il bambino...l'ha capito la madre. La gioia del bambino...e l'imbarazo (la vergogna) del venditore...non hanno prezzo! :)2 punti
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Bollettini fiammanti appena ricevuti dalla tipografia...... ma c'è anche un articolo di certi Michelangelo Bonì e Davide Maria Gabriele, chi sono costoro? Quale altra diavoleria avranno mai scritto? :rofl:2 punti
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Ciao, Pietro, grazie per la citazione. Sai... se avessi scritto oggi quell'articolo avrei cambiato diverse cose. Una su tutte: l'errata attribuzione (ahimè :cray: :blush: ) a tale "Domenico" Ciccarelli della paternità della medaglia in Bronzo per l'Esposizione di Manifatture del 1844 (purtroppo le nostre chiacchierate in MP sul barone Ciccarelli sono venute dopo, quando il pezzo era già in stampa per uscire sul Quaderno ACIN. Per non parlare del vostro studio sui Maestri e gli Incisori... :hi: ). Ma anche a proposito di questa medaglia dell'Esposizione permanente 1885 ci sarei andato più cauto: lì scrissi che il fatto che l'artigiano di cui mi occupavo l'avesse nel suo medagliere era una prova della sua partecipazione, anche se non avevo trovato altri documenti che lo confermassero. Oggi, proprio in virtù del fatto che esistono esemplari come quello postato da palpi62 all'inizio (anch'io lo avevo visto e ne avevo parlato al telefono con Francesco qualche settimana fa) potrei anche pensare che a meritarla potrebbero essere stati gli eredi dell'artigiano (morto nel 1887) che portarono avanti la bottega, e non direttamente lui. Ma si sa: ogni scritto è un punto di partenza per i successivi, e non un punto d'arrivo. E ciò che leggeremo a tua firma fra qualche giorno sul nuovo Bollettino del CNP aiuterà me (e spero molti altri) ad andare avanti nelle ricerche.2 punti
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Ciao @@Ross14, crescente con stella - stelle ? Forse la zecca di NIkopolis ad Istrum? Questo è Geta, 19 mm x 2,60 g. Anche in questo caso..giusto un suggerimento... La parola agli esperti: @@AlfaOmega @@gpittini Saluti Eliodoro2 punti
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Why not?....non è che i periti NIP( che oltretutto sono, spesso anche CTU) abbiano meno esperienza in capitolo..: A lei serve una perizia da un Perito per cosa?...per sapere se è autentica?...lo fa altrettanto bene se non meglio un NIP che è SEMPRE un commerciante , quindi addentro all'ambiente più e meglio di un Perito CTU, ma che di professione fa il farmacista( ne dico uno a caso) e le monete le maneggia una volta alla settimana se va bene. LO fa per sapere se la gradazione è corretta...idem come sopra...più uno ne vede di monete più aderente alla realtà sarà il suo occhio.... lo fa per sapere se la ha pagata il giusto...vale il discorso precedente della familiarità continua con le monete, anche se certe domande uno se le dovrebbe fare PRIMA di comprare e non dopo.... In conclusione mi pare che lei abbia le idee parecchio confuse e una bella dose di pregiudizio nei confronti di chi, per mestiere, ne sa sicuramente più di lei...segua un consiglio: studi di più e compri di meno, per adesso...così se le può periziare da solo...visto che non si fida di nessuno.2 punti
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Il settore dei frazionali della zecca di Leontini è abbastanza noto, anche se non mancano interessanti varianti. Prendo spunto dalle tavole della collezione Moretti sui frazionali che lui possedeva. Alcuni di questi pezzi si ritrovano in varie aste, specialmente NAC. Si tratta di un insieme molto interessante, anche se purtroppo non ho i dati ponderali, ma solo foto che mi furono date in eccezionale visione dal compianto Roberto Russo. La prima serie ad essere stata coniata è probabilmente quella delle litre con testa frontale e chicco: a questa serie è collegata una emissione di pentonkion: La seconda serie, almeno sulle tavole del Moretti, è quella di testa di Apollo e chicco, che ha una certa varietà stilistica e probabilmente appartiene a parte dei tetradrammi con simile testa: a questa serie è collegata una rarissima emissione di tetras, che però per me è di incerta attribuzione: e una di hexas: Poi c'è la serie di litre con testa di leone (generalmente a destra, ma con una rarissima variante a sinistra) / dio fluviale e chicco: Probabilmente è a questa serie che si collega una rara emissione di emilitre, con testa di leone e VEON e chicco, conalcune varianti: Lanz 44/2014, 44 g. 0,39 L'ultimo esemplare sopra riprodotto non è chiaro, ma sembra essere un trias o tetras. Poi c'è l'hexas con chicco, che è quello postato sopra da dracma (e mancava in Moretti) A quest'ultimo seguono hexantes senza chicco, che sono quelle postate in precedenza. Gli esemplari di Moretti erano questi: Ovviamente ci sarebbe da discutere sulla corretta sequenza delle emissioni e sulla loro cronologia.2 punti
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Riprendo questa discussione , pur non essendo un commerciante, per dire due parole sul mercato del Cordusio. E' una libera Associazione Culturale in cui gli espositori privati possono accedere la domenica mattina, ma non tutte, c'è un numero massimo prefissato, pagano una quota annua per poter esporre e sono forniti di un contrassegno di riconoscimento che devono mostrare . Nel caso , come e' successo e succede, il privato entri nell'ambito prettamente commerciale e si doti di una partita IVA ,non può più partecipare ed esporre per statuto al mercato. Ci sono casi di bravi commercianti che sono partiti da qui e sono ora nella Nip per esempio. Ci sono frequenti controlli su questo ed altro da quel che ho potuto vedere. Quindi anche un inizio per chi vuole accostarsi alla professione ma soprattutto , a parte le vendite o gli scambi che pur ci sono ( il Cordusio nacque per solo scambi tra privati ), il mercatino ,qualunque sia , riveste in senso lato una virtuosa funzione di punto fisso e continuativo di incontro, quasi un salotto culturale tra appassionati, un riferimento per molti giovani e meno giovani. E quindi punto e ritrovo reale per la divulgazione numismatica per tutti, poi ovviamente se la passione crescerà ...., la numismatica offrirà e saprà offrire altri riferimenti sia commerciali che non .....2 punti
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Sempre alla ricerca di ulteriori riflessioni per me e per tutti, che è poi il motivo per cui sono anche qui, mi hanno sempre incuriosito, anche se poi non ho mai approfondito questa serie di due esemplari dell'epoca di Bernabò Visconti a Milano, che alcuni considerano come gettoni o tessere come il Crippa, il MIR di Toffanin apre alla doppia possibilità con la dizione grosso o tessera per il più grande e sesino o tessera per il multiplo inferiore, in passato nel CNI e nel Gnecchi si parla di grosso o pegione e per il minore di soldo, tessera o sesino. Di certo sono anepigrafi sia al diritto che al rovescio, al diritto elmo con cimiero ornato da drago e ai lati le iniziali D e B ( DOMINUS BERNABOS ). Sul cimiero le lettere SO VF impresse che Crippa sostiene essere le prime quattro lettere della divisa che si legge sul Castello Sforzesco ( SOVFRIR ). Al rovescio Sant' Ambrogio sempre con ai lati D e B . Crippa non le ritiene monete effettive in quanto il tipo e il peso non rispondono al circolante dell'epoca e perché senza leggende . De Magistris anche lui in suo articolo dal titolo " Moneta o Tessera ? " si pone il problema, c'è poi in E. Motta nella RIN 1893 una grida del 1388 di Gian Galeazzo Visconti che ne proibiva la circolazione. Quindi qualche interrogativo....forse tessere inizialmente che diventano monete poi circolanti e che poi vengono proibite ? C'è poi ovviamente anche un sottomultiplo che qui non posto con le sole iniziali D e B. Qui invece posto il pezzo maggiore tratto dalla Cronos 1 del 2008, lotto140 che aveva tra l'altro una lusinghiera stima di 800 Euro di partenza, ritenuta R3 dal Crippa e da Toffanin sul MIR R5 con stime da 800 Euro a 3.000 Euro e anche qui c'è una evidente discrepanza sulla rarità. A voi....spero che il pezzo possa incuriosirvi...e poi sempre che sia una tessera, quali potevano essere gli usi all'epoca per le stesse ?1 punto
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Buongiorno a tutti, vorrei condividere con voi questo nuovo acquisto. Taglio : 50 miglioni di marchi Stato : Germania prov. Westfalen (notgeld) Anno : 1923 Materiale : bronzo dorato Peso: 32,5 gr Diametro: 44 mm Spessore: 3 mm Tiratura: 106.060 Notgeld der Provinz Westfalen 50 Millionen Mk. ⁃1923⁃ E' una tipologia che mi ha sempre attirato e così ne ho approfittato. Qualcuno di voi ne possiede? Si tratta inoltre di un grosso modulo ed è davvero piacevole da osservare sembra quasi un medaglione. Inoltre ho notato una rottura di conio lungo la scritta 'notgeld'1 punto
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Magari senza fare nomi potresti raccontare la vicenda nel dettaglio, così magari si può capire se c'è stato anche un tuo errore. Molte persone competenti qui ti hanno dato ottimi consigli che sei libero di fare tuoi oppure no, lo scaldarsi usando toni forti di certo non ti aiuta. Anche questo è un consiglio, libero di accettarlo oppure no, l'educazione penso che venga prima di tutto.1 punto
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Ciao a tutti, che ne dite di questo esemplare? Mi confermate che è è un falso d'epoca? Viste le varie escrescenze (bolle di fusione?) dovrebbe esserlo. Materiale non saprei... Non ha il normale suono argentino, non è magnetico e il colore appare verosimile. Pesa 17,85 grammi contro i 25 grammi regolamentari. Contorno con FERT praticamente assenti o appena accennatii. Diametro uguale all'originale, spessore leggermente inferiore. Saluti Simone1 punto
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Per me non è fortuna........il "ragazzo" ha iniziato e continua a cercare monete rare, di una certa importanza numismatica .... e le trova. :hi:1 punto
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E' il segno della macchina che confeziona i rotolini, è molto comune trovare queste monete che spesso vengono proposte qui nel forum. Ti segnalo la discussione giusta nel caso in futuro avresti altre monete dubbie da postare http://www.lamoneta.it/topic/86316-osservatorio-stranezze-e-dubbi/1 punto
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Sempre più fortunato, eh ....... come monete napoletane sei abbastanza avanti. Bravo1 punto
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grazie @@maxxi se decidessi di prenderla postero' qui una mia foto. ciao Max1 punto
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Valutando quello che si vede, la brllantezza del metallo è presente in misura molto generosa nei campi, ed anche la guancia mantiene una piacevole freschezza. Tenendo conto di questi due fattori, dovremmo essere almeno sullo Spl/qFdC, ma la zona della guancia e della pancia del cavallo (che sono le zone più soggette ad usurarsi) a mio parere sono in uno stato davvero buono, per cui, credo che il qFdC dovrebbe starci comodo. Magari se riesce a fare delle foto poggiando il telefono su una pila di libri ed usando l'autoscatto per ottenere una più precisa messa a fuoco e nitidezza, forse si riuscirebbe ad essere più precisi. per l'illuminazione può usare anche una lampada da scrivania, attenzione alla luce che non bruci la foto della moneta però, questa non deve essere troppo vicina, ma neppure troppo lontana da non illuminare sufficientemente i dettagli.1 punto
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Le detesto con tutto il cuore, e se me ne regalassero una la spaccherei. Una volta l'ho fatto fare veramente (dal numismatico), e l' "ex detenuta" me la son fatta periziare in modo classico. In più, detesto il loro modo di procedere, con tutte quelle gradazioni...splendido 58,59...fdc 61, 62....che danno adito a manie di perfezionismo infantili e di numismatico non han niente, ma hanno solo scopo commerciale. "La mia è più bella, è 69...la tua è solo 63".....In base a cosa, non lo so. Assurdo. Viva la Nip, viva i periti italiani e le perizie classiche.1 punto
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Poemenius: "essendoci una pseudo-legenda, mi tengo un piccolo margine di dubbio che possa essere una imitativa" Salve a tutti, anche secondo me imitativa per la pseudo-legenda e la diversa chiusura della ghirlanda. Marcus Didius1 punto
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Salve a tutti, non è una medaglia borbonica, ma una copia dell'800 in galvanoplastica di una medaglia del Pisanello, postata, perchè sul bordo, vi hanno pure fatto il marchio. (diametro cm.80, gr.242,2) Il peso, mi suggerisce all'interno sia di piombo, può essere?1 punto
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@@contemax67 A Verona io ci saro', dai che andiamo a vedere qualche monetuzza insieme. Ciao1 punto
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Medaglia originale e rara . Solo per pochissime medaglie di sede vacante vi sono stati riconi del Mazio. Il conio probabilmente si fratturò fin dalle prime coniazioni, poichè il difetto è ricorrente.1 punto
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Il nocciolo della questione è tutto nel ""è chiaro che se un perito non è sicuro fa bene a non sigillare "", e qui entrano in gioco etica e coscienza. A me è capitato di non stilare una perizia richiesta perché non avrei potuto dare dimostrazione concreta della natura della moneta. Ho scontentato il cliente e ho fatto la figura di quello poco coraggioso. Io penso, invece, di aver agito nel massimo interesse del detto cliente e in piena coscienza. Nessuno è infallibile, basta saper riconoscere le situazioni in cui non possiamo esserlo e fermarsi.1 punto
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ti dico la verità:a me la moneta non mi fa una bella impressione ma potrebbero esser le foto. non mi piace il bordo ore 11-14 del dritto i rilievi sembran tutti evanescenti e poco nitidi i fert mi sembran di buona fattura ma impressi malamente i fondi mi paiono porosi. spero che qualcuno mi contraddica. marco1 punto
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Questo ‘Arabian Alexander’ è uno dei più antichi tetradrammi di Mleiha, che erano modellati su quelli di Alessandro Magno come fecero molti monarchi nell’antichità. La moneta è stata emessa in nome di ‘Abi’el, figlia di Baglan, come scritto in aramaico sul rovescio al posto di ALEXANDROY. Extremely Rare ‘Abi’el Tetradrachm ARABIA, Southeast. Mleiha. ’Abi’el. Late 3rd–early 2nd centuries BC. AR Tetradrachm (25mm, 15.17 g, 8h). Imitating types of Alexander III of Macedon. Head of Herakles right, wearing lion skin / Zeus Aëtophoros seated left; clockwise around from right, reading from the outside: ’by’l br[t] bgln (’Abi’el, daughter of Baglan) in Aramaic. Van Alfen, Die 383 (O2/R7 – this coin); Potts Class C2; Huth 118. Superb EF, toned. Extremely rare, one of only 12 tetradrachms known. apollonia1 punto
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Per capire meglio,qua sotto a sinistra la pianta della zecca di marciana a confronto con quella di 2 tombe a ipogeo della zona di vulci.1 punto
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Riformulo: miracolosamente, sono riuscito a spostare (dopo un estenuante combattimento...) la data di quell' appuntamento, entro le 15.00 del 4 settembre sarò a Napoli (magari anche prima), considera definitivamente la mia presenza sia al Tesoro di San Gennaro (se sono ancora in tempo...) sia alla pizzeria! Mi spiace aver causato qualche disguido Francesco, ma adesso puoi aggiungermi con certezza a questi due eventi programmati. Come penitenza devo rinunciare al 6 settembre, ma come si dice "ogni impedimento è giovamento"!;)1 punto
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Hai ragione, probabilmente, Guntamundo. ..la legenda mi ricorda quello del nummo n.2 della fig. 83 pag. 115 del vostro libro. ..1 punto
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la vedrei più probabilmente attribuibile a Guntamundo, questo perché priva del ramo di palma al dritto e priva della grossa chiusura di ghirlanda al retro. inoltre il tipo di ghirlanda in parte ricorda quelle di Guntamundo. essendoci una pseudo-legenda, mi tengo un piccolo margine di dubbio che possa essere una imitativa, per il fatto che la croce greca ha braccia di uno spessore importante e in parte irregolare, mentre le monete di Guntamundo sono di norma più sottili e regolari. comunque bella moneta bravo! ps ho raddrizzato il retro1 punto
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Mah... Concordo in toto sul fatto che sia più importante studiare che comprare. E per quel che mi riguarda posso dire che la percentuale di denaro che spendo in monete é un'infima percentuale rispetto a ciò che spendo in libri. Concordo anche sul fatto che i commercianti abbiano una frequentazione quotidiana con le monete, di tutto un po', che il mercato offre. Non entro nel merito della questione del "grading" (BB+, BB-) che mi pare applicarsi piuttosto male alle monetazioni che mi interessano. Certo é che per avere una frequentazione quotidiana con le monete antiche non é necessario essere commercianti. E nemmeno collezionisti. Quanto alle perizie, forse ne ho viste troppe di "specialistiche" e nello stesso tempo fantasiose (per usare un eufemismo, talvolta sarebbe necessario parlare brutalmente di conflitto di interessi)... , fatto sta che ritengo che ci si debba essenzialmente basare su ciò che si vede, e su ciò che si comprende, in prima persona. Tutto il resto a mio avviso conta molto poco, se non nulla. Ovviamente parlo di un settore specifico delle monete antiche. Per le moderne e contemporanee può essere differente.1 punto
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Mettendo la tua immagine diritta gli strumenti sacrificali sono da sinistra: lituus, coltello, brocca, simpulum, aspergillum. In questa discussione trovi le loro definizioni: http://www.lamoneta.it/topic/73918-strumenti-sacrificali/1 punto
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"al #41 avevo posto una domanda cui Domenico non ha risposto. Va benissimo restituire, ma se nessuno ha mai denunciato il furto? Come la mettiamo?" Ciao Giovanni :hi: In questo momento, dove mi trovo non ho sottomano il primo libro di Domenico e quindi non sono in grado di verificare se e quando vennero fatte le C.N.R. (comunicazione di notizia di reato) all'A.G. Mi sembra tuttavia molto strano che nel corso dell'indagine e via via che emergevano elementi che evidenziavano la mancanza di materiali nelle sedi istituzionali dove avrebbero dovuto trovarsi, gli inquirenti non abbiano formalizzato le conseguenti comunicazioni, che assumono in questo modo la veste e la valenza di denunce, da cui poi l'A.G. ha emanato i decreti di sequestro. Segnalazioni tardive? Senza dubbio. Però allora, anche quando i responsabili di un Museo italiano (mi pare fosse Parma) si sono solo recentemente accorti che erano sparite (quando e come non si sa...) un certo numero di monete d'oro, quella segnalazione dobbiamo considerarla intempestiva e se quelle monete sono poi finite sul mercato lo Stato deve rinunciare a riprendersele....perché ormai "è tardi"? "La triste storia delle 20 Lire Aquila Araldica del 1908, sembra suggerire che le istituzioni possano essere state conniventi o, almeno, fortemente negligenti, non avendo provveduto ad inventariare correttamente il materiale. E visto che chi vi era preposto avrebbe dovuto risponderne "in solido", meglio negare sempre e comunque, a qualunque costo come il più incallito dei fedifraghi nei confronti della moglie! Ed in questo caso?" Sono perfettamente d'accordo e so anche che gli inquirenti hanno trovato un clima ostruzionistico anche all'interno di alcuni ambienti statali, come Tu giustamente ricordavi. Questo però è un dato che da solo, non può impedire che si faccia luce sulla mancanza di queste produzioni dai luoghi istituzionali deputati a custodirli, giacchè un tale atteggiamento potrebbe spiegarsi proprio con la volontà di non fare emergere negligenze e connivenze di chi ha quelle responsabilità "Nessuno (immagino) ha mai denunciato alcun furto al Museo della Zecca, nessuno sa quanti esemplari siano stati coniati, nessuno sa se siano mai stati effettivamente consegnati al MdZ, nessuno può dire con certezza in base a quale principio non possano essere commercializzati." Sull'assenza di denunce in proposito, attenderei di sentire @@elledi. Non lo darei però per scontato. Sulla commercializzazione di tali materiali, non ho mai letto di regolamenti che autorizzassero la zecca repubblicana a vendere queste produzioni. "Personalmente non acquisterei mai un progetto del genere, anche avendone la possibilità: non dormirei sonni tranquilli. Però non mi sembra corretto che ogni responsabilità vada sempre italicamente ricercata nell'agire del semplice cittadino e mai in quello delle istituzioni!" Le indagini avrebbero dovuto attivare anche la Corte dei Conti rispetto all'accertamento di responsabilità per danno erariale riferibile alla componente pubblica. Ma si sa.....l'art. zero della costituzione vale per tutti. Va inoltre ricordato che in sede giudiziaria alcuni processi hanno visto la parte pubblica poco motivata a far valere i diritti dello Stato; ci sono stati casi in cui lo Stato è rimasto contumace di fronte alla richiesta di dissequestro delle prove.....altri casi in cui lo Stato, soccombente nel primo grado di giudizio, non ha interposto appello,,,,,nel frattempo poi la zecca è diventata una S.P.A. Le sentenze non si discutono, siamo d'accordo.....va varrebbe la pena di capire anche come sono andate realmente le cose caso per caso. Ci sono stati inquirenti che si erano occupati dell'indagine trasferiti da Roma in....... Sardegna ben prima della conclusione delle stesse. Insomma, è giusto non criminalizzare il collezionista privato e ingenuo......ma non saprei dire se tutti meritino di essere considerati tali. Saluti. M.1 punto
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hahahaah...chi sa.....??..gli uomini passano...le monete rimangano!!...anche una volta medievale chinese........chi sa portate con polvera a artifici per canoni?!...da Marco Polo???!!.. :lol: :lol: ....che bello sognare!! :lol:1 punto
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intanto quello che mi rivolta e mi stupisce,e che gli archeologi marinai,sanno usare la goma tnt,senza aver rispetto per l'imbiente naturale essessionale del sitto..adio saragi,ricci,e algue classificate.adio anche vistighe archeologice che potevano forse dare indicazione importante....li stano veramente bene di non aver trovato niente.!!...quella espedizione avara costato il suo peso di oro!!!.. :lol: :lol: :lol: BEN FATTO!!!!! :lol:1 punto
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Parlo da Perito, anche se di un altro settore (Gemmologo). Secondo me c'è da fare un distinguo, una cosa è la "perizia", un'altra la "stima". Per la perizia sono pienamente d'accordo con @@Tinia Numismatica, non si deve utilizzare la dicitura "a mio parere". Il giudizio di autenticità di una moneta deve derivare da una serie di rilevazioni ed esami oggettivi e scientifici (quindi riproducibili e ripetibili) che portano il perito alla conclusione finale "vera o falsa", e senza utilizzare la tecnica del confronto che non può essere determinante ma può dare solo un ulteriore contributo visivo. Un perito dovrebbe conoscere le caratteristiche generali di una moneta, anche se non è specializzato in un determinato settore. E' evidente che nel campo della numismatica non è possibile conoscere tutto, bisognerebbe essere dei mostri, e qui subentra la serietà e l'umiltà del perito, il quale se non si sente in grado di periziare perchè non conoscere un particolare settore, dovrebbe declinare l'incarico, editando di fare il "tuttologo" come dice il buon @@Alberto Varesi. Per quanto concerne la valutazione il discorso è diverso. La stima dipende da tanti fattori e quindi può anche variare da un perito all'altro, tant'è che io quando stimo un gioiello, in base alle ricerche di mercato che effettuo, indico sempre una forcella di valori, un min. ed un max., come fanno le principali case d'asta e così dovrebbe essere anche nel campo della numismatica. La stima può essere "verbale" o "scritta"; la tecnica di valutazione rimane la stessa, ma cambia il livello di responsabilità, infatti la verbale ha un costo, e la scritta un costo ben diverso (generalmente una percentuale sul valore stimato) in quanto firmandola si assumono responsabilità ben precise.1 punto
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Regno Unito. George VI (1895 — 1952) FARTHING. ONE SHILLING. Regno d'Ungheria. 2 FILLER. 5 PENGÖ (75 ° anniversario della nascita dell'ammiraglio Horthy).1 punto
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mmmm!! a me sembra piuttosto che una parte della moneta abbia subito una potente corrosione che non ha lasciato formare o ha mangiato la bella patina che ricopre il resto della superficie. Non penso che sotto le zone incrostate si possa trovare la patina verde ma solo i crateri della corrosione. Penso sia il tipico caso in cui, nella fase di giacitura originale, la moneta possa essere rimasta in parte a contatto con un'altra moneta o qualche altro oggetto che ha provocato dei processi ossidativi differenti (e corosivi) rispetto alla porzione di moneta più esposta. Ovviamente....parere personale ;) Ciao Mario1 punto
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Buona sera al Forum ed a tutti gli: “ansiosi” Se ho ben capito gli eventi che più producono effetti d’ansietà sono: La morte Il timore che la collezione ci venga sottratta (Stato o visitatori indesiderati) La dispersione delle monete raccolte. Dove sta il problema? Per quanto riguarda la dipartita, preferisco chiamarla così giacchè il termine: morte m’intristisce…vivrò coll’anima nell’Aldilà, in un altro mondo…la dipartita, dicevo, dal momento che siamo nati è l’unica certezza, un bel giorno il viaggio finirà e dovremo uscire di scena, così come ci siamo entrati e si badi bene, entrambe gli eventi: la nascita e la dipartita sono estranei alla nostra volontà. La nascita è legata ad un atto d’amore dei nostri genitori e fors’anche solo per questo dobbiamo: ringraziare, rispettare ed onorare. La dipartita proprio non è problema nostro, quando Lui chiama hai voglia di dire: non vengo, picchiami; ma lasciami qui…si deve andare…punto…”vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole” Il suicidio? E’ una condizione patologica, un atto di disperazione e di rinuncia a cui, in un attimo di debolezza, si può essere spinti, per lo più da spiriti perversi: demoni in forma antropomorfa che ci fanno uscire di senno. Per quanto riguarda il timore dell’acquisizione forzata è la storia stessa che ci ricorda come…Riporto il pensiero di Heinz Siegert; giornalista e saggista nato a Vienna nel 1924 i cui interessi storici si sono per lo più rivolti all’area Balcanica. “…Presso tutti i popoli, guerra e rapina, agli albori della storia, furono attività altrettanto normali, come la caccia, né c’erano eccezioni di sorta giacchè la differenza tra rapina legittima e rapina illegittima venne compresa dall’uomo solo in seguito quando chiamò rapina legittima: la guerra, il tributo, la decima, infine le imposte; rapina illegittima è invece quella operata da persone a ciò non deputate.” La dispersione! Chi non conserva tra le proprie monete quel reperto…ex collezione “Pinco pallino” dispersa dalla casa d’aste “Vattelappesca” nel lontano “Tempo che fu” ? Una collezione dunque che smenbrandosi si fa seme per altri insiemi, si spera più significativi rispetto alla collezione dispersa. Non vi torna alla mente la figura del pellicano che col becco si dilania le carni per nutrire i suoi piccoli? Per concludere il lungo sermone ringraziamo chi ci consente di vivere, godiamo della Sua benevolenza e del piacere che questi nostri tanto amati dischetti ci offrono: Lampi di storia e se domani dovessimo rinunciare ad ammirarli e studiarli , ringraziamo ancora per il tempo che ci è stato concesso di essere stati in loro compagnia ed auguriamoci che quando saranno uscite dall’uscio ( noi o le monetine ha poca importanza) vadano comunque a rallegrare altri che come noi condividono questa passione, che siano anzi da stimolo per nuove più salienti raccolte. Grazie per l’opportunità di espressione concessa ed a voi tutta una buona serata da nonno cesare1 punto
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Opus: Luigi Arnaud Medaglia 1852 Galvano grammi 946,4 Ø 147 mm. Coniata a Napoli. Per l'inaugurazione del telegrafo elettrico. Al dr./ FERDINANDO II.RE DEL REGNO DELLE DUE SICILIE P.F.A. Testa del Re a sinistra; in basso, L.ARNAUD FECE Al rov./ AL SIRE PROVVIDENTISSIMO / PERCHE' LA MEMORIA / DEL TELEGRAFO ELETTRICO / IL XXXI LUGLIO MDCCCLII / IN NAPOLI INAUGURATO / AI POSTERI / L'ETTRICITA' ISTESSA / IN QUESTO METALLO / TRAMANDI entro rami di quercia e di alloro annodati in basso con nastro; sotto, nel giro, LUIGI ARNAUD FECE. (Ricciardi 200. D'Auria 237). In astuccio d'epoca in legno rivestito internamente in velluto blu e in pelle con le armi dei Borbone di Napoli. L'ELETTRICITA' ISTESSA IN QUESTO METALLO TRAMANDI Esiste anche il galvano per la moglie Maria Teresa ed il galvano del 1850 per Gaeta. Uploaded with ImageShack.us1 punto
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Interessante discussione, sintetizzando io penso che: 1. Condivido l'idea che è difficile essere un perito "tuttologo" 2. In effetti la collocazione territoriale favorisce o sfavorisce un perito. Penso che fare il perito a Milano offra più opportunità (clientela, incontri professionali, etc..) che farlo ad es. a Reggio Calabria. Per cui ci possono essere professionisti estremamente preparati che però faticano a mettersi in luce. 3. credo invece che discutere sulla capacità dei singoli professionisti se condotta in modo oggettivo possa essere un bene per gli appassionati/acquirenti. In fin dei conti un perito "attesta" uno stato di conservazione di una moneta e il suo giudizio nel bene o nel male ne influenza il valore. Perchè non si può entrare nel merito della sua professione? In fin dei conti non si tratta di stilare inutili classifiche ma semplicemente di riconoscere ad un perito una maggior attendibilità rispetto ad un altro nella corretta valutazione di una moneta. Quando si sceglie l'archietto per farsi la casa chiunque credo che cerchi informazioni sul progettista a cui intende affidargli i lavori. Chiunque chiede quali siano i migliori. Non c'è niente di male credo. Non si tratta di offendere nessuno, semplicemente di valutare il loro operato come si fa con qualunque altro professionista di settore diverso. Io sono convinto che la maggior parte dei periti siano professionisti seri e in buona fede però c'è anche qualcuno che ci marcia dando valutazioni migliori della realtà solo per far prezzo sulla moneta. Ed è giusto discuterne.1 punto
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