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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/01/15 in Risposte
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Buona giornata Tutto vero quello che è stato detto da chi mi ha preceduto; aggiungerei anche che solo qualche decina di anni fa (per non parlare del secolo scorso) le monete considerate B, MB e BB avevano un florido mercato e queste condizioni di conservazione non facevano storcere la bocca allo "schifato" collezionista, anzi :pleasantry: Oggi il "Fior di conio", "Fior di conio assoluto", "Stato zecca" e chi più ne ha ne metta, impera; non solo riguardo alla monetazione contemporanea (dove avrebbe più senso), ma anche a quella moderna ed anche andando a ritroso..... E' sufficiente dare un'occhiata nei libri, dove vengono raffigurate monete facenti parte di collezioni appartenute a numismatici di prim'ordine vissuti il secolo scorso, per rendersi conto che, anche le monete più consunte e/o danneggiate, avevano pari dignità di quelle meglio conservate. saluti luciano6 punti
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Perché le conservazioni nascono con la numismatica classica (dove per altro non ha molto senso usarle). E il Molto Bello per una moneta romana e un euro sono un po' differenti.5 punti
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______________ 1945 Filippine Dominazione coloniale americana Sotto lo scudo è presente la scritta "COMMONWEALTH DELLE FILIPPINE" A sinistra dell 'anno il marchio di zecca "S" (San Francisco). - Non sono interessato alla patine, ma debbo dire che questa colorazione bluastra mi piace :D - 50 Centavos - Argento .7504 punti
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Vedo che sono stato immediatamente preceduto. Scusate ma.... repetita juvant La questione è molto complessa e, ahinoi poco documentata. Grado comunque non era un feudo, ma faceva parte di una struttura amministrativa territoriale di origine bizantina, chiamata il Ducato di Venetia, di cui Rialto era il centro direzionale. Quindi non aveva nessuna autonomia par battere una propria moneta, e poi perché farlo? Sicuramente per un abitante di Grado la 'sua' moneta era quella Veneziana, così come lo era per un cittadino di Pellestrina o di Pirano. Latisana e Lienz, come parte del territorio longobardo conquistato da Carlo Magno, erano invece feudi di tradizione germanica, e come tali, secondo il diritto feudale, teoricamente potevano battere moneta in virtù di concessioni imperiali. Per l'esattezza essi facevano parte dei cosiddetti "feudi friulani" appartenenti ai Patriarchi, che questi concedevano ai Conti di Gorizia per il loro servigi (va be', diciamo così), come avvocati. Di quelle concessioni non abbiamo traccia, per cui probabilmente non furono mai decretate, però abbiamo le monete e quindi evidentemente furono usurpate. La mia idea, al momento non molto documentata, lo confesso, è che in ambito Alpino il diritto di conio venisse spesso interpretato, soprattutto da alcuni fruitori, come parte del diritto di mercatura e di dogana, infatti molte zecche dei signori alpini erano in origine mercati o dogane (tali erano, ad esempio, proprio Merano, Lienz e Latisana). Soltanto che giuridicamente così non era, ed infatti nel 1202 in una disputa fra il Patriarca ed i Conti di Gorizia, un arbitrato stabilì che ai Conti di Gorizia spettavano solo i diritti che già avevano nel 1182, e tra questi non c'era il diritto di conio (monetam non habebant). E infatti Latisana smise definitivamente di battere moneta, mentre Lienz interruppe le coniazioni per oltre settanta anni. Per quanto affascinante, quindi, l'idea che possa trattarsi di una manovra antiveneziana ordita dai Patriarchi mi sembra difficile da dimostrare. Molto probabilmente, visto il quasi certo utilizzo delle stesse maestranze, i Patrarchi tolleravano queste usurpazioni monetarie perché si dividevano gli introiti, fino a che evidentemente non si stufarono. Ho scritto tutto getto, quindi vi prego di scusare eventuali strafalcioni. Comunque trovate tutto in questo splendido articolo di Lorenzo Passera: https://www.academia.edu/780837/Le_emissioni_dei_Conti_di_Gorizia_una_nuova_proposta_cronologica_Rivista_Italiana_di_Numismatica_CV_2004_pp._301-350 Notte, Andreas3 punti
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buongiorno tutti..... :) ..una monetina,che sembre di billione....o argento?....18mm di diametro. i relievi de le scritture son belli....penso non ci sara dificolta.... :)2 punti
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Il Grosso o Denaro: fu messo in circolazione dalla città dal XIII° sec all'inizio del XVI°. Un metodo per datarlo con sicurezza è osservare la sigla posta sotto il braccio destro di S. Biagio traduzione: izmedu = tra kovani=coniato dinari= denaro označeni= segnato (ovvero con sigla)2 punti
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.....quindi è meglio raggiungere il Convegno in treno......ho capito.2 punti
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D'accordo al 100% con @@lele300 chi è li che deve mangiare con il proprio lavoro, la propria passione, è chiaro che deve "esaltare" le proprie monete, senza esagerare e rimanere sempre nel credibile sia ben chiaro... altrimenti sarebbe un altro discorso. Semplicemente dico che un quarto di punto... ma anche mezzo punto ci sta di "spread" nelle valutazioni per una conservazione di una moneta vista sul forum e da una fotografia formato "pizza al taglio" scattate da persone diverse, sono convinto che se fossimo tutti a sedere con le monete in mano nel giro di breve troveremmo una conservazione che ci soddisfa tutti quanti.2 punti
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Claudio sono con te, un quarto di punto sotto ci stà di sicuro però oltre non sò...da vedere in mano....però alla fine come riusciamo ad esaltare ciò che abbiamo????? Veniamo tutti a casa tua e ci illumini ;) Stammi bene2 punti
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Le differenze ci saranno senza dubbio rispetto la mia ma quello che subito mi balza agli occhi sono i riflessi di luce attorno ai rivetti nelle mie foto e la completa assenza attorno a queste foto professionali. In mano devo dire che non ci sono differenze nei rilievi. Piuttosto le mie foto con luce sparata mettono in evidenza molto di più i contatti. In ogni caso è la moneta che posseggo in conservazione migliore e io la adoro.2 punti
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@@Cinna74 allego le foto del D/ di uno Spl/Fdc e di un qFdc/Fdc Come vedi, nonostante la plastica, siamo a livelli ben diversi.2 punti
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È scaturita quando qualcuno ha detto che paghi il banco e vendi, mentre in realtà non è così. Il motivo é che se c'é qualcuno nella categoria che paga (e nemmeno lui ha i velieri carichi di ferrari piene di oggetti da vendere) é infastidito nel sentir dire che non é vero o che non serve.:angry:2 punti
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La conservazione comunque sia, è pur vero che ci sono dei parametri, ma è sempre soggettiva , in un certo qual senso sono molto contento di seguire più che altro la monetazione medievale, dove la conservazione non viene quasi mai nominata, sono altri i parametri , intanto averla la moneta, catalogarla, e spesso non è affatto facile, studiarla nel conio, nei segni identificativi, nelle leggende, nella cronologia, nelle variazioni iconografiche, nella rarità, siamo di fronte a un prodotto artigianale che cambia e quindi il bello è capirlo, studiarlo, poi viene tutto il resto.... La monetazione medievale è stata snobbata nel tempo dai collezionisti ma anche commercianti e soprattutto case d'aste, solo negli ultimi anni devo dire, anche grazie al forum, ha avuto la sua giusta considerazione sia da studiosi che da collezionisti, spesso è moneta vile, usurata, molto circolata, la moneta delle piccole transazioni, ma sono le monete vere, usate, passate in tantissime mani che trasudano storia e nascondono affascinanti enigmi.... Certamente più si va verso la monetazione moderna, le monete del Regno, Euro....e più si entra nelle scale di conservazioni che poi diventano e determinano anche l'aspetto puramente commerciale... Un mezzo grado in più cambia il prezzo decisamente e allora nascono le dispute, le perizie giuste o sbagliate, il tentare di accreditare il pezzo, logiche a cui per esempio il medievalista fatica ad entrarci e a capirle... E quindi , anche in questo momento si sta parlando sul forum di un SPL - o SPL o altro ancora, paginate su paginate, quando poi ripeto la concordia raramente si troverà e il miglior parere è quello, con una certa esperienza, dell'acquirente a cui evidentemente piaceva e piacerà con buona pace di tutti....2 punti
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Ricordatevi visto che siamo sull'argomento ? anche di uno spuntino per sabato verso le 13 magari dopo il meeting point lamonetiano , sarà forse il momento di maggior frequenza....anche una semplice sfogliatella in compagnia....???...un babà'....?....vedete voi, un break veloce....anche estemporaneo tra chi c'è al momento...2 punti
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Io penso perchè a prescindere dall'usura le monete siano sempre belle anche coi rilievi molto consumati (infatti ne ho un casino in Mb, qbb). Forse si intendeva questo, o forse come dice cippal può essere una trovata commerciale ma in questo caso servirebbe solo a ingannare i neofiti2 punti
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nel 1980 nei pressi di patresi colle (il punto dell'elba piu vicino alla corsica circa 30 miglia nautiche) la presenza di una coppietta un po particolare, in affitto da una signora della zona, non passa inosservata,i due sono li gia' da un po di tempo e destano simpatia tra i locali, perche sono corsi,probabilmente di bastia visto che si intendono a meraviglia con la gente del posto.Ma che ci fanno due sposini corsi a patresi?e poi da cosi tanto tempo....mistero.Ma il mistero dura poco perche' la mattina del 14 agosto alle 6:05 una tremenda esplosione fa tremare la montagna(monte capanne 1020 mt.) si scoprira' in seguito che i servizi segreti francesi(e dubito che avessero l'appoggio di quelli italiani) per oscurare le trasmissioni dell' emittente radio indipendentista "corsica libera",e per non rischiare di fallire, hanno fatto venire giu tutti i ripetitori presenti nel sito tra cui: eni,antincendio regione toscana,banca d'italia,vigili del fuoco,guardia di finanza e svariate altre emittenti radio per un danno calcolato(a spese nostre ovviamente)di circa 1 miliardo di lire.E gli sposini corsi? svaniti nel nulla,nessuno gli ha piu' visti.... L'arroganza,quella si,e' molto francese.2 punti
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Carissimo Cliff devo dire che una delle prime cose che mi ha insospettito è stato proprio il peso, poi mi sono messo a guardare meglio e se noti, anche a occhio, si vede che il pezzo Gorny ha un bordo molto più ampio a partire dalla perlinatura; nel rovescio si nota moltissimo. A questo punto mi sono chiesto anch'io che relazione potesse esistere tra due pezzi così assurdamente simili per conservazione, modulo e aspetto generico. La mia personale conclusione è che il Gorny sia un falso ( e fino a qui niente di nuovo, già ben detto sul forum), ragionevolmente ottenuto per fusione da un calco di un pezzo autentico, modificato nel tentativo di migliorarlo e render credibile il falso: perlinatura ( anche se grossa, grassa e grossolana), vari dettagli delle figure, il tripode, la sommità dei capelli di A.Pio, e le lettere che hanno un ché di "plasticoso" e assolutamente fuori "resa" per un pezzo coniato romano, e mille altri particolari... Lo stile del ritratto e anche la composizione del rovescio è il motivo che mi ha fatto pensare che sia più una copia che una invenzione vera e propria e che possa esistere un pezzo di base autentico. In effetti leggendo sulle descrizioni dei cataloghi mi pare di capire che non è del tutto inedito, il rovescio sembra conosciuto man on accoppiato con questo diritto, bisognerebbe vedere il Banti e il Gnecchi cosa riportano (cosa che non posso fare in quanto in vacanza e quindi senza libri), ma mi immagino che materiale di confronto, almeno parziale, si possa trovare. Venendo al pezzo Rauch devo dire che sono d'accordo con Legio/ Claudio nel preferire la versione che doveva essere quella storica, ovvero senza i ritocchi, che abbiamo visto non essere dei semplici ritocchi del medesimo pezzo ma due pezzi differenti. Alla fine mi sono messo a confrontarli e il paragone dei dettagli, in particolare le legende ( vedi foto sotto il primo è il Rauch, notare la P di Pius, e le altre P con patina saltata e la perlinatura) mi hanno convinto a dare una "chance" al pezzo di Rauch di essere il pezzo di base da cui poi sono partiti l'altro o gli altri... Certezza? No ! Però è decisamente più credibile, soprattutto da solo : le lettere ci stanno, la perlinatura è sottile e accennata e con patina che sembra di spessore, saltata qua e là, e il modulo ha più senso dell'altro... la corrosione sul collo sembra ci sia come depressione sull'altro esemplare copiato... ed altri particolari... insomma un'occhiata dal vivo gliela darei prima di condannarlo senza appello... Certo se Snam riuscisse a trovare quel file si avrebbero dei dati in più e qualche altro suggerimento, anche se credo che si riferisca al Gorny, che è da bocciare senza appello. Ripeto: non ho certezze ma un'occhiata in più al Rauch gliela darei, quantomeno per capire se è il modello (autentico o meno) Un salutone a tutti, Enrico2 punti
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Come no. Posto che i "palestinesi" intesi come popolo a se stante non esistono nè etnicamente nè linguisticamente (al massimo possiamo parlare di arabi di Palestina), il loro odio religioso e razziale per gli ebrei si spinge ad auspicarne lo sterminio completo e da ben prima della nascita dello stato di Israele.2 punti
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Vi auguro buona serata con questa chicca, decisamente bruttina ma rara: Sisto IV (1471 - 1484) Fano - Picciolo 0,20 gr. Muntoni 54 Un esemplare era presente alla Kunst und Munzen XXI, lotto 114, considerato R/3. Per dare un'idea della rarità del pezzo Nascia mise questa nota a catalogo: "Vedasi al 362 della Collezione Ruchat, l'esauriente nota che illustra questa rarissima piccola moneta di Fano. Raggiunse allora 110 lire, quando un fiorino di camera per Roma dello stesso papa raggiungeva 60 - 100 lire." Non possiedo il catalogo della Collezione Ruchat e di conseguenza non posso riportare la nota, se qualcuno ne avesse l'opportunità... :hi: Buona serata, Antonio2 punti
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Non è lo stesso pezzo, il che , casomai, testimonia a favore dell'opinione di falsità che girava sul forum... In ogni caso, io non lo comprerei...checché ne possano dire....un po' di medaglioni li ho maneggiati e ,la morfologia di questi, non mi piace neanche un po', almeno dalle foto...2 punti
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Hai ragione Enrico!! Con questa differenza di peso non potevano proprio essere la stessa moneta d'altronde, e ci sono anche le piccole differenze evidenziate da Illyricum. Mia topica leggendo di fretta il catalogo Rauch che riporta il passaggio Gorny di un anno fa, ma non come pedigree ma come moneta analoga e dello stesso conio (La prima di Gorny era finora unica). Ricapitolando però, non essendo la stessa moneta come parrebbe assodato, la situazione si fa se possibile anche forse piu' inquietante.... Due medaglioni inediti di Antonino, dello stesso conio e quasi identica centratura, a distanza di un anno sul mercato? :nea: Prima esce l'esemplare migliore, bellissimo da non sembrare vero e con stile del rovescio non molto credibile, e poi l'esemplare peggiore....di identico conio (mai visto prima del pezzo Gorny) e quasi identica centratura. Tra l'altro anche i tondelli sono molto molto simili per morfologia... :nea:2 punti
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Taglio: 1 euro Nazione: Austria Anno: 2003 Tiratura: solo in divisionale (150.000) Città: Milano Condizioni: BB2 punti
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Se siete amanti delle alte conservazioni potete anche tornare all'indice di sezione: in questa discussione sarà già difficile superare il BB :blum: . Premesso ciò questa discussione vorrebbe essere un po' una piccola galleria di quello che il papalista appassionato e squattrinato (come il sottoscritto) può trovare nella classica ciotola. Monete piccole, di difficile lettura, spesso sporche nel vero e proprio senso della parola. Monete che però possono regalarci sorprese inaspettate in valore storico e, in qualche caso, anche in grado di rarità. Ovviamente serve l'animo giusto per apprezzare questi pezzi, spero siate clementi coi miei e magari abbastanza coraggiosi da condividere i vostri. Partiamo. Iniziamo con un esempio di cosa voglia dire valore storico. Siamo a L'Aquila, 26 settembre 1485. La città, facente parte del Regno di Napoli, viene assediata dalle forze baronali (siamo nel periodo della Congiura dei Baroni) ed il presidio napoletano subisce una pesante sconfitta. I Baroni riconoscono quindi sulla città la sovranità a papa Innocenzo VIII ed iniziano a coniare moneta in nome del pontefice. L'unico nominale emesso è tipicamente napoletano, sebbene con un'iconografia inedita: il cavallo. Al diritto troviamo le chiavi decussate sovrastate dalla tiara, al rovescio lo stemma della città con l'esplicita leggenda AQVILANA LIBERTAS. Peso 1,46 gr. Muntoni 17 diritto:1 punto
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Buonasera, girovagando sulla baia ho trovato questa simpatica medaglia per gli amici Napoletani, la conoscete?1 punto
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Buongiorno Ecco a voi una moneta che mi sarà cara e che non cederò in quanto è un regalo di una brava persona. Che ve ne pare? Vi piace la patina? Saluti Stefano1 punto
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Per chi viene in auto, oggi ho pensato anche a voi: direzione Napoli; dopo i caselli di NAPOLI NORD seguire il eprcorso indicato.1 punto
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Eh... Cappero, questa oltre ad essere una bella foto, è anche una moneta "utopica". Un 50 lire 1911 in questa conservazione, con un bordo ben messo così, lustro, con segnetti e graffi contenuti, e soprattutto con questa patina che è davvero poesia pura sull'oro, beh, cappero, vincerebbe quasi a tavolino (il quasi l'ho messo un po forzatamente, ma anche togliendolo, non sarebbe stata un'eresia).Avvisiamo Pino che si parla di una sua chicca @@Monetaio1 punto
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@@lele300 una tua visita o di altri amici è sempre gradita. Comunque per fare buone foto, come ho già detto altre volte, non serve un'attrezzatura spaziale, una lampada LED da 10 watt due lastrine di plexiglass ed un buon obbiettivo fotografico, e tanta voglia di provare, provare e provare.1 punto
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Sopralluogo di oggi, Piazza Garibaldi in prossimità dell'Hotel Terminus, la nuovissima stazione seminterrata della Metropolitana Linea 2 e le pensiline (accanto al Terminus). Ore 15,00 ...... il traffico non manca. In piazza, Accanto al nostro hotel, numerose rosticcerie, bar, pizzerie e ristoranti low cost con vetrine traboccanti di crocchè, supplì, zeppole, pizze fritte, pizze al forno, sfogliatelle frolle e ricce e babà. :crazy: :) In allegato le foto della Stazione Centrale di Napoli di fronte al Terminus, parte di Piazza Garibaldi, entrata del parcheggio di circa 650 posti auto di fronte all'hotel e il panorama dal terrazzo della sala del convegno all'ultimo piano (servito da ben 4 ascensori veloci).1 punto
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Salve ragazzi Oggi vi posto uno dei miei acquisti in quel di Riccione. Cosa ne pensate in termini di conservazione? Saluti Stefano1 punto
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DE GREGE EPICURI So abbastanza poco della monetazione greca arcaica, ma queste due monete (di cui ignoravo l'esistenza) mi hanno incuriosito. In effetti è abbastanza strano un tema simile in un periodo arcaico, in cui al D si vedevano solo divinità o animali mitici o "sacri in quella città". Dovrebbe trattarsi di divinità,ma quali? Qualche dubbio viene, tanto più che le monete risultano rarissime. Sicuramente Erodoto (484-420 a. circa) è il greco che più si è occupato dell'Africa, in particolare dell'Egitto, ma non solo. "Aetiops" era il termine che designava ogni africano, di pelle scura per definizione. Erodoto testimonia rapporti con l'Egitto molto antichi, almeno risalenti al periodo cretese-miceneo, ed è testimoniata la presenza in Grecia di schiavi "etiopi". Nei secoli successivi, i Greci andarono in Egitto anche come mercenari, oltre ad installarvisi per commerci ecc.1 punto
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i segreti devono essere dovuti alla caduta delle altre monete sopra durante il processo di produzione. sono comunque impercettibili... la moneta acceca.1 punto
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Penso che per "fatte male apposta" tu intenda delle debolezze di conio. In ogni caso sono i dettagli dei rilievi che fanno la differenza e quelli della tua non appaiono conformi ad una originale. Comunque il peso non conforme fuga ogni dubbio.1 punto
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Cari Amici, posso citare qualche espositore della scorsa edizione del 6/7 giugno 2015 che sicuramente non mancherà a questo evento importante per Roma: Vaticanars,Numismatica Viterbese,Numismatica Marcoccia,le banconote di Luca Quadarella,poi chi è interessato può aggiungersi di seguito,intanto inserisco la locandina.Grazie. Saluti da Max1 punto
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Il peso è sempre indicativo del materiale del quale è fatta una moneta, visto che tutte le monete d'oro e d'argento hanno sempre avuto dati ponderali più che precisi e prefissati, dato che il loro valore era determinato dal peso del metallo pregiato contenuto. Se una moneta d'oro pesa 1 grammo (ma sono sufficienti anche pochi decimi, al netto dell'eventuale normale usura da circolazione) meno del previsto significa che non è d'oro o che di oro ce n'è davvero poco. La tua al 99% è una riproduzione perchè i dettagli sono davvero malfatti e il tondello troppo regolare, rimane da capire se perlomeno è almeno parzialmente d'oro, per questo serve il peso.1 punto
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Pazzesco costruire un simile impianto siderurgico in un luogo cosi' ricco di tante testimonianze archeologiche storiche a cominciare dalla preistoria , ma simili scempi sono comuni anche in Sicilia dove sulla costa orientale in prossimita' di Siracusa , di cui tutti conoscono la storia e la ricchezza dell' archeologia , furono costruiti enormi impianti chimici , simili all' impianto dell' Ilva a Taranto ; in entrambi i casi per non parlare poi in primis dei pericoli e problemi reali di salute causati alla popolazione . Tantissimi anni fa per motivi di lavoro , non legati all' archeologia in quanto non era il mio mestiere , mi trovai a Taranto presso l' ex "Convento San Domenico" sede della Soprintendenza per i Beni Archeologico della Puglia , ebbene sotto tale ex Convento che si trova al centro di Taranto vecchia , si trova una grande aerea archeologica della Taranto preistorica , greca e romana , ebbi la fortuna di visitarla , una grande emozione e una delizia per chi ama la storia e l' archeologia ; all' epoca questa eccezionale aerea non era visitabile dal pubblico , non so se attualmente lo sia , ma ne dubito . Questo sito non e' che una piccola porzione di quanto esiste di sotterrato a Taranto , ma noi ci costruiamo quasi sopra impianti pericolosi ed inquinanti . "Nel cuore della città vecchia di Taranto, l’Isola dove nel 706 a.C. si insediarono i primi coloni spartani, sorge l’ex Convento di S. Domenico Maggiore, costruito nel XIV sec d.C. e oggi sede della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia. All’interno del chiostro conventuale, ristrutturato fra XVII e XVIII secolo e scandito da una serie di arcate rette da colonne con capitelli a foglie angolari, si estende un’ampia area archeologica, abitata sin dall’epoca preistorica. Risulta così possibile osservare le strutture di fondazione di un tempio costruito sull’acropoli della colonia greca di Taranto nel VI sec. a.C. e i resti della cella dell’edificio templare. Due frammenti di architrave iscritti, riutilizzati nella facciata gotica del convento, documentano la frequentazione romana del sito"1 punto
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La ragione potrebbe essere che depredando e distruggendo siti storici e musei, siano in possesso di materiale storico da vendere nel mercato nero, monete antiche incluse.Documentarsi significa capire cosa si ha fra le mani. Saluti Silver1 punto
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Questo esemplare mi rende perplesso. Il Grosso con la Madonna e il Bambino di Bertrando aveva un peso legale di2,20 gr. Si riconoscono pesi (Bernardi, CNI; ...) da 1,93 a 2,05 gr. Questo esemplare pesa 1,48 gr. Peso molto basso, anche considerando una perdita del rame e pulizia delle ossidazioni; e anche considerando una possibile limatura del bordo per asportare metallo. Non è una moneta consunta. Il diametro non viene indicato, ma dovrebbe essere di 21 mm (come indicato nell'asta Finarte, dove il peso dichiarato era di 1'48 gr.). E' un tondello "veramente tondo", anche prendendo in considerazione una possibile limatura (ma se il diam. è di 21 mm che limatura poteva mai essere?), senza nessun allargamento, senza nessuna fessurazione, neppure piccola (cosa improbabile per un tondello piatto e con una leggenda con così tante lettere e ben marcate). A proposito della leggenda la P di patriarca non si legge o è molto confusa, anzi pare vi sia stata impressa una A forse poi corretta. I fondi sembrano essere stati puliti, lisciati. Il nimbo della Beata Vergine ha sette anelletti. Ci dicono che dovrebbero essere 8, ma non do per scontata la cosa; ma mi chiedo però perché solo sette se nei denari con la stessa figura sono normalmente otto (e cercano di farli stare anche se lo spazio può esser poco) anche se c'era lo spazio per un altro annelletto.1 punto
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Sull'atlante di Corbanese (Il Friuli, Trieste e l'Istria dalla peistoria alla caduta del Patriarcato di Aquileia) sono segnati come territori dei Conti di Gorizia Latisana, Codroipo, Mortegliano, Flambro e Pozzuolo, Castelnuovo, Pradamano, Trivigliano, Gramogliano, Albana e infine Belgrado. Pordenone è invece un feudo del Duca d'Austria. Questo nel 1350 ai tempi dell'agguato a Bertrando. Arka1 punto
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Fino ad ora non mi sono espresso troppo su questi aspetti perchè le informazioni precise in merito non abbondano: l'unica cosa certa è che dove può, cioè in sostanza dove il territorio è stabilmente sotto il suo controllo, ISIS tende ad istituire funzioni tipiche di uno stato vero e proprio, per quanto raffazzonate siano. Riguardo le emissioni l'unica cosa certa è che esistono le "prove" delle monete, ma non è affatto escluso che tutto possa essere nient'altro che una mossa propagandistica. Creare un sistema di circolazione in un paese o territorio occupato che lo si consideri durante una guerra non è certo cosa facile, specialmente se anche con monete d'oro e d'argento, poi.1 punto
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...Ebbene sì, la vedranno i tuoi e diranno: Ma che bravo il bisnonno, che belle monete ha collezionato! ;) Comunque anche io, a volte, mi immagino di rovistare in qualche soffitta ragnatelosa e di trovare un 5 lire del 14 in un cassetto! ...;)... ....sulla patina "d'epoca" e sul fatto che non si sia sviluppata in modo omogeneo...beh, penso sia abbastanza normale....1 punto
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c'è anche un'altro aspetto assolutamente "numismatico", quindi pertinente con questo forum: il saccheggio dei siti archeologici, che sono patrimonio dell'umanità, quindi anche NOSTRI. infatti, oltre che alla distruzione per propaganda, questo esercito incivile, si sta anche prodigando nei saccheggi sistematici, e se quello che sottraggono viene venduto, chi lo compra? dove sono i maggiori collezionisti? se necessario possiamo aprire una discussione a sé stante sull'argomento; in ogni modo ormai è appurato, come è certo che in futuro vedremo in circolazione monete provenienti da quei siti, quindi ritengo che la discussione in merito sia importante perché la conoscenza dell'argomento è anche prevenzione e lotta per contrastare questa barbarie. Vorrei iniziare da uno spunto interessante: navigando per notiziari mi sono imbattuto in un sito con alcune immagini riferite ad un recente sequestro di materiali del IS da parte delle milizie curde; oltre alle solite armi di ogni genere, corano e documenti (turchi guarda caso), in una foto ho notato un libro che ha attirato la mia attenzione e sono sicuro che attirerà anche la vostra, perché faccio fatica ad immaginare un combattente dell'isis sul campo di battaglia che tra una testa che rotola e l'altra si diletta a studiare monete! allego immagine1 punto
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A mio parere credo sia meglio una moneta più centrata ma in condizioni medio-basse che una in condizioni migliori ma un po' decentrata, all'epoca era abbastanza diffusa la decentratura essendo monete coniate a mano, quindi trovare esemplari perfettamente centrati è più difficile che trovarne uno in condizioni discrete/buone ma non perfettamente centrato! :good:1 punto
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Monete circolari con foro Le monete circolari cominciarono ad essere prodotte, sempre mediante fusione, intorno alla fine del regno della Dinastia Zhou e sostituirono le monete a forma di coltello e vanga che erano difficili da trasportare e decisamente meno pratiche. Le monete circolari tuttavia si sostituirono gradualmente alle precedenti forme monetali e per un periodo circolarono insieme alle monete a forma di vanga e coltello, come testimoniato dai ritrovamenti di diversi ripostigli monetali. Il foro centrale, tondo o quadrato, che caratterizza queste monete, poteva essere utilizzato per trasportare le stesse con una cordicella; come già avveniva per monete più antiche. Una datazione più precisa della nascita della moneta circolare è difficile da stabilire: Wang sostiene che le monete circolari della Dinastia Zhou potrebbero essere state prodotte per la prima volta intorno al 250 a.C. per poi essere abolite dal sovrano Qin nel 221 a.C. Ban Liang with long script from Qin kingdom of Warring States. 6,2 gr. 32 m.m. Per maggiori informazioni: http://chinesecoins.lyq.dk/History/round_hole_coins.htm1 punto
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Cowrie shells dello stato di Chu Nello stato di Chu furono utilizzate, nel Periodo delle primavere e degli autunni, particolari imitazioni di cowrie shells che ebbero funzione monetale, denominate “ant nose money”. Si tratta delle uniche imitazioni di cowrie shells con incisioni: ne esistono di almeno sei tipi, 5 dei quali presentano dei caratteri mentre soltanto in un tipo è riconoscibile il volto di un “totem”. Quest’ultima tipologia è denominata Guilian Qian o Ghost Face. Queste monete erano prodotte mediante fusione utilizzando stampi in bronzo accuratamente incisi. Tutti gli esemplari rinvenuti hanno una lunghezza prossima ai 18mm mentre il peso varia mediamente da 1,9 a 4,9 grammi. Questa variabilità nel peso potrebbe far supporre l’esistenza di nominali differenti, ma non esistono al momento sufficienti elementi per giungere a conclusioni certe. Guilian Qian o Ghost Face Cowrie shell dello stato di Chu con caratteri1 punto
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