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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/03/15 in Risposte
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Sabato ci sono anch'io, dalle 11 circa. Sarà un piacere incontrare gli amici di Napoli, e rivedere qualche vecchia conoscenza come @@Liutprand e @@dabbene :D petronius :)4 punti
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Titolo: Un misterioso simbolo sui bolognini di Guardiagrele Autore: Santone Realino Data Pubblicazione: 01/09/2015 Incipit Scoperto il significato di un simbolo, particolare fino ad oggi trascurato, su cui nessuno ha mai indagato. Su alcuni bolognini di Guardiagrele, sia di Ladislao che di Giovanna II, troviamo al D le lettere GUAR intorno ad un simbolo chiamato dai numismatici “simbolo stellare” di figura 2.b, in luogo della classica rosa simbolo degli Orsini o della rosetta, in alcuni esemplari questo simbolo lo troviamo anche al R sul petto del santo, ed in altri sia al D che al R. Link: http://numismaticamente.it/collezionismo-numismatico/un-misterioso-simbolo-sui-bolognini-di-guardiagrele3 punti
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@@francesco77 ... sei instancabile :hi: se il buon giorno si vede dal mattino, non ti dico il tramonto, davvero mi compiaccio con te, che sei il portavoce di questa magnifica organizzazione, all'alba del suo secondo "splendore" ..... ma un plauso anticipato va sicuramente fatto a tutti quelli che lavorano dietro le quinte.....complimenti a tutti. Ci sarà poi modo di citare e vedere con foto tutti quelli che hanno reso magnifico questo avvenimento. :good:3 punti
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Adesso credo che abbiamo raggiunto il massimo: paragonare la storia di Roma all'Isis fa capire che non per tutti la Storia è "Magistra vitae "3 punti
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Ciao, leggi per un po' il forum, discussioni,cataloghi, articoli, portale Numismaticamente, guarda anche qualche catalogo d'asta e poi come detto prima leggi, leggi, leggi, mi diceva un vecchio numismatico due libri e una moneta, perché se non sai cosa hai comprato la passione poco alla volta svanirà e ti troverai a fare il raccoglitore di monete.....3 punti
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Come ultimo aggiornamento, vi comunico che il pezzo in oggetto si è rivelato essere una variante "inedita" come confermatomi da Richard Bourne che ha provveduto a prenderne nota per l'integrazione del suo lavoro (qui citato) che nel frattempo si è arricchito di ulteriori 32 pezzi (fra varianti e nuovi tipi). E ancora una volta si riconferma il (per me!) bello del collezionismo numismatico: la condivisione dei propri pezzi e la diffusione della conoscenza tra collezionisti e studiosi (e viceversa) sia a livello nazionale che internazionale. Anche questo, nel nostro infinitamente piccolo, equivale a far cultura.3 punti
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Buonasera a tutti, Volevo condividere con voi il mio ultimo agognato acquisto: si tratta di un denario di M.Plaetrotius M.f. Cestianus (Marcus Plaetorius Marci filius Cestianus) con la seguente classificazione: D: CESTIANVS Busto di Cibele a destra, con corona turrita. Dietro le spalle una protome di leone; davanti un globo. R:M. PLAETORIVS. AED. CVR. EX. S. C Sedia curule. A sinistra un simbolo di controllo. Cr.409/2 - Cat.584 http://numismatica-classica.lamoneta.it/cat/R-G104 Un paio di notizie sulla moneta: Marcus Plaetroius Cestianus è stato edile nel 67a.C. anno di emissione della moneta (questo spiega la presenza della sedia curule al rovescio). Questo personaggio fa parte della Gens Plaetoria, la stessa di Lucius Plaetorius Cestianus divenuto molto noto per aver firmato il denario delle idi di Marzo. Cibele in questa moneta è caratterizzata da due dei suoi fondamentali attributi: corona turrita e protome di leone dietro la testa (non c'é invece il tamburo). Tuttavia la protome di leone citata da Crawford ed altrii è secondo me non riconoscibile né nella mia moneta né in svariate altre presenti sul web (si veda ad esempio anche il link precedente): voi cosa ne pensate? Cibele porta inoltre degli orecchini a croce: hanno secondo voi qualche simbolismo? (Ovviamente non c'entrano nulla con un Cristianesimo non ancora nato...) EX SC sta per Ex Senato Consulto, dicitura presente ma non usuale sui denari repubblicani: in questo caso specifico sapete se si riferisce a qualche situazione storica particolare? La moneta da me comprata è visibile nell'immagine seguente. Ne sono estremamente soddisfatto: nonostante una cattiva centratura i dettagli sono a mio giudizio molto buoni ed il ritratto della dea di bello stile (mi piacciono soprattutto i particolari di occhio e capelli). Purtroppo la scentratura non permette di identificare il simbolo di controllo al rovescio. Vi chiederei infine di scrivere un sincero giudizio sulla moneta per capire se le mie impressioni sono esatte. Dopo una lunghissima infatuazione, che continua tuttora, per imperiali e provinciali, mi sono innamorato delle repubblicane... Grazie mille a tutti2 punti
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Non vorrei sbagliare, né creare un incidente diplomatico, ma mi pare sia lo stesso pezzo dell' Inasta 59 (lotto 1035), sigillata Negrini senza conservazione e rimasta inesitata:2 punti
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@@francesco77 ....la seconda foto sotto il menù; ti indovino chi e ? ..... è Gionni, che cavolo fa, già mangia prima del convegno ? ..... ah....ahah...ah.....2 punti
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Questa volta vi propongo un nominale che, nella serie papale, vediamo comparire solamente una volta: Bonifacio IX (1389 - 1404) Roma - Denaro provisino 0,37 gr. Muntoni 6.1 Il denaro provisino a Roma non era una novità da un bel pezzo, circolando sin dagli anni '80 del XIII secolo nell'Urbe. Imitante in origine i denari di Provins, in Francia, il nominale andò man mano corrompendosi nella lega, nel peso e nello stile. E con questa emissione di Bonifacio IX non solo abbiamo l'unico provisino papale (quelli "tradizionali" erano coniati in nome del Senato) ma anche l'ultima coniazione di provisini. Moneta molto rara e praticamente impossibile da trovare in alta conservazione, comunque per le particolarità sopracitate credo possa tranquillamente rientrare tra i nominali minori da ricordare. Vedo che in molti leggono ma solo uno ha scritto (i "mi piace" invece arrivano, e fanno piacere!), possibile che sia il solo a portarmi a casa queste monetine?! In caso meglio, vorrà dire che le trovo e le troverò con maggiore facilità!! :D2 punti
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I due tipi Ph 24 e Ph 54 sono assegnati dal Bodenstedt a due serie differenti, cronologicamente successive, assieme alla miriade di altri tipi che li accompagnano. L'attribuzione alle due differenti serie delle due monete con la testa di nero (definita, nel caso del tipo 24, "di Etiope"), credo sia stata fatta esclusivamente su base stilistica. In effetti basta confrontare alcuni particolari, quali ad esempio la conformazione degli occhi, dei tipi a figura umana presenti sulle tavole 3 e 6, per comprendere come questi ultimi tipi hanno ormai abbandonato (o quasi) lo stile arcaico ed il perché l'autore ha inserito il tipo 54 nella seconda serie. Il discorso maschio/femmina credo sia un'invenzione dei compilatori dei cataloghi d'asta, anche perché sfido chiunque, osservando un ritratto arcaico in assenza di attributi specifici di un sesso (barbe, orecchini, acconciatura, ecc.) e qualora questo non sia identificabile in una divinità ben precisa, di capire di che sesso sia il personaggio rappresentato. Guardando il taglio degli occhi e della bocca con gli "occhi" attuali (scusate il bisticcio) i personaggi tendono ad apparire tutti femminili. Anche nel caso (uno per tutti) dell'Apollo di Veio. Che però, come sappiamo, é un lui. Non avendo il nostro volto attributi particolari, anzi, per la verità balza agli occhi proprio per la sua "nudità" rispetto agli altri tipi umani delle stesse serie, temo che non potremmo stabilirne il sesso fino a quando non si sia in grado di stabilirne l'identità. @@Matteo91 Perché ti poni la domanda che siano dei falsi? Vedi qualcosa che non ti convince? Il fatto che vi siano unioni di conio tra i pochissimi esemplari conosciuti credo sia piuttosto normale, essendo emissioni piuttosto limitate. E' la quantità di tipi che é presente nelle varie serie che é stupefacente. E questo pone il problema del loro reale significato.2 punti
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Il consiglio più utile che mi è stato dato quando ho iniziato è stato: "Prima i libri, poi le monete". Nel senso che prima di acquistare una moneta devi sapere cos'è, la sua storia....altrimenti resta solo un pezzo di metallo... E poi anche da un punto di vista pratico - appunto - si evitano fregature o pentimenti! Quindi per ora ti direi di studiare bene le tematiche che più ti affascinano, anche qui sul Forum, e poi iniziare a guardare nel portafoglio. Buona giornata, Antonio2 punti
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Buongiorno a tutti, vi posto un' interessante scritto dove potete leggere interessanti notizie storiche su Cattaro e le città albanesi . http://www.academia.edu/9757282/Fasti_dalmati._Reggimenti_e_Rettori_nella_Dalmazia_veneziana_Dalmatian_rolls._Districts_of_the_Venetian_Dalmatia_and_their_governors Buona lettura.2 punti
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Buonasera a tutti !! Condivido questo dollaro che ho aggiunto qualche tempo fa alla collezione. Rilievi e lustro non sono per niente malaccio. A me piace moltissimo come ha patinato, cosa ne pensate ? grazie a chi vorrà commentare ! :)1 punto
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Infatti era solo una curiosità, la mia. Peraltro del tutto casuale: riguardando il catalogo cartaceo, per decidere se conservarlo o no (come faccio sempre dopo un po' di mesi, e non dico in che stanza faccio la cernita :rofl: ), mi sono detto: ma questa mi pare proprio la quadrupla della discussione di ieri!1 punto
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visto che sono un appassionato di aquile araldiche non ho potuto farmi scappare questa moneta con tanto lustro e che spero metterà su una bella patina.. Voi cosa ne pensate? Saluti Stefano1 punto
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Monete acquistate! Il tempo di fare le foto e le posto. Davvero molto belle dal vivo, molto meglio rispetto alle foto, sono autentiche misurando peso e diamentro. 18.50 mm e 3.23 gr le 10 lire 21 mm e 6.47 gr le 20 lire1 punto
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@@santone interessantissima scoperta (questa è la conferma che hai un occhio proprio da Perito!). Complimenti per le illustrazioni dell'articolo perfettamente esplicative. Un saluto. Claudio1 punto
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...diametro 18,65?? Ma è quella R5!!.... Quanto vuole, per curiosità?.... ...( e soprattutto: Ma dove accidenti le vai a stanare certe cose?? :) ).....1 punto
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@@Eldorado Ciao Mario, ecco qui, cfr. post n. 128, al Terminus si mangia bene e si spende il giusto.......1 punto
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Ciao , a questo punto ormai terminale del viaggio , mi sembra utile fare un confronto tra la situazione odierna dell'antica Via Appia con quella decritta dal Pratilli nel 1745 , cioe' 270 anni fa' , a dimostrazione che lo smembramento naturale od umano dell' Appia , specialmente in terra pugliese , sia iniziato gia' in tarda eta' , quando esattamente non e' dato saperlo , ma un po' fu dovuto a cause naturali in mancanza di manutenzione , un po' forse perché risultava molto facile ed economico appropriarsi di molto materiale gia' sagomato per costruire case o altro . Leggiamo brevemente un estratto su cosa dice Pratilli dell' Appia in terra di Puglia : ".........da Oria menava direttamente l' Appia a Brindisi e benche' per quel tratto di miglia non si riconosca , altro che qualche vestigio dell' antica selciata , vedesi nondimeno in molti luoghi la solita ghiaia e cosi' stimo che fosse fatta ancora né tempi della Repubblica , dapoiche per questi luoghi non vi ha troppe vestigia di sparse selci se pur queste non siano o né vicini campi sotterrate o altrove per abbellire le convicine terre e castelli trasferire........"1 punto
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Grazie per avermi pensato @@dabbene e @@eliodoro , sarò con voi sabato dalle 11, a presto!1 punto
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il mio articolo che puoi leggere al link sopra del post 1, parla di quello che fino ad oggi è stato chiamato simbolo stellare, ma in realtà è una rosa Orsini di stile diverso, come puoi leggere sopra, la rosetta o fiore a 5 petali tra le lettere GUAR del tuo bolognino è una interpunzione, mentre quella sul petto del santo e la rosa "classica" simbolo degli Orsini1 punto
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approfondimento del 2009... E io mi accorgo che sono su questo forum da 9 anni e 1 mese... come passa il tempo... Hai fatto bene a portarlo alla luce. In questa sezione si è così tanto sommersi da valutazioni e presentazioni di monete che ci si dimentica che c'è sempre qualcosa da studiare... N.1 punto
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Ciao Mario, scusa ma stavo pensando ad una cosa, se verrai sabato chi gestirà il Lamoneta Point domani? Perchè non nomini un tuo collaboratore/sostituto ad interim per la sede vacante? :good: :P1 punto
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Su gentile concessione di Francesco vi calo già nella realtà del Convegno col lussuoso ed elegante tavolo per Lamoneta.....molto ampio vedo ottimo per tanti libri, cataloghi, depliants e altro ancora....spero a questo punto che sia anche frequentato da molti lamonetiani ed anche appassionati, un ottimo meeting - point, devo dire che contrariamente a quello che sono di norma mi sento anche un po' emozionato....buon segno...a sabato allora....1 punto
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:offtopic: Eeeeehhh, quante bacchettate dall'amico elmetto2007 mi sono preso ma ogni bacchettata era una cosa in piu' che imparavo. Ciao1 punto
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Ciao @@Tenebroleso Lo zolfo l'ho messo a secco, l'idea è che non ci sia contatto diretto fra argento e zolfo quindi niente immersione o liquidi. Dentro la scatoletta chiusa credo che si formino dei vapori solforosi che pian piano si combinano con l'argento creando la patina. Con altre monete, e non con questo Morgan, ho provato ad accellerare il processo mettendo la scatoletta al sole, ma noto che poi la creazione di patina è troppo veloce e tendente al grigio scuro. Immagino che lasciando tutto in ombra e a temperatura ambiente il processo sia più lento ma simile alla patinatura "naturale". Per curiosità io sto pensando di mettere in atrmosfera modificata solforosa un Koala del 2013.... troppo lucenti sono per i miei gusti.... eheheheh1 punto
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salve,è la prima moneta del rotolino.l'anello che vedi è il segno della macchinetta orlatrice che ripiega la carta . ciao.1 punto
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Chiaramente era per fare una battuta :D :D ...l'unica cosa che noto è una vaga somiglianza del ritratto di Antonino Pio con i sesterzi imitativi di Claudio;1 punto
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@@Pendragon67: sto facendo un esperimento simile visto il suo buon risultato. Lo zolfo l'ha messo a secco o con dell'acqua? Grazie1 punto
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Il Principato Di Monaco (Louis II ° 1870 —1949). 1 FRANC (senza data). 2 FRANCS (senza data). 5 FRANCS.1 punto
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Sono dello Stato punto e basta.... Il problema è che ai tempi delle regalie...i cosiddetti "servi sciocchi" pur regalando, si guardarono bene da dire A CHI. Ovvio che oggi è un po' imbarazzante richiedere indietro oggetti che per decenni hanno circolato liberamente in aste con tanto di indicazione a presa per i fondelli MANCANTE ANCHE AL MUSEO DELLA ZECCA. Per partito preso direi che che quelle persone che a loro arbititrio donavano materiale di proprietà pubblica NON ERANO LO STATO, ma dei semplici...."servi sciocchi".....lecchini si può dire???1 punto
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A me quando un venditore mi presenta foto cosi per monete da centinaia di euro mi si drizzano tutte le antenne.......occhio. Ciao1 punto
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Taglio: 2€ CC Nazione: Francia Anno: 2014B Tiratura: 4.000.000 Condizioni: BB+ Città: Bibione (Ve)1 punto
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....e da dove viene l'ispirazione dell' NC? La 63 Milano, che io sappia, è comunissima.... ...Ah, ho capitoo! "Capovolgendo" la scala delle conservazioni e delle rarità, magari vien fuori che in questa conservazione...è veramente "fuori dal comune"! :rofl: ...Scherzo...Ho anche io un esemplare simile, "asfaltato" più o meno allo stesso modo, che però tengo in considerazione 100 volte più dell'oro, perchè ha un valore affettivo enorme: è stato, infatti, il mio primissimo pezzo d'argento!... ...Trovato, sapete come?... In seconda media avevo sparso la voce che collezionavo monete...E una mia compagna, avendo raccolto il mio appello, mi aveva consegnato un sacchetto appartenente a sua nonna...con un bell'assortimento di regno e repubblica, che è stato il primissimo "nucleo" della mia collezione... e, in mezzo alle altre,c'era anche questa liretta del 63!... ...Qualche giorno dopo, la nonna, saputo dell' "appropriazione indebita" della nipote e del compagno della nipote, aveva protestato, reclamando la restituzione tramite la nipote...... .....ma io, ovviamente...col cavolo!! :blum: :blum: ... E alla fine, ha desistito....1 punto
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Nelle quadrighe briose mi è stato insegnato di "fare il maniaco" e di guardare i capezzoli: si devono vedere perfettamente. In questo caso non si vedono, sono appiattiti ed è per questo che mi sembra esagerato, per quanto bellissima sia la moneta, parlare di FDC. guardate ad esempio questa quadriga: http://nomisma.bidinside.com/it/lot/54924/vittorio-emanuele-iii-1900-1946-lira-1916-i-/1 punto
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Gettone Reale emesso a nome di Luigi XIII; nel verso (identificazione dei versi secondo quato descritto nell'opera Les Medailleurs Francais du 15e au 17e siecle) gli scudi di Francia e Navarra e la classica titolatura; nel dritto il ritratto del Re e la titolatura HOC SYDERE LILIA FLORET (questo astro fa fiorire i gigli). S tratta di una tipologia abbastanza comune (vedi vendite su ebay), L'opera citata, dal n°607 al n°609, descrive gli esemplari con busto rivolto verso destra come incisioni realizzate da Nicolas Briot; in particolare l'esemplare descritto al n°609 (stesso dritto ma verso differente) viene descritto come gettone camerale del consiglio di stato. In riferimento agli esemplari con busto a sinistra (come il tuo) per ora (sono in vacanza...senza documentazione..) non sono riuscito a trovare riferimenti che aiutino a darne una definizione più dettagliata: incisore, gettoni di conto o gettoni camerali ciao Mario1 punto
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Stasera preparo un bel pacco di libri e cataloghi da regalare. Chi verrà faccia lo stesso perchè da quel che so verranno molti giovani ..... e meno giovani ...... :good:1 punto
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Gli ho scritto. La loro risposta. Marwar (Rajasthan) Zecca Sodzhat Nādir Shāh Afshār 1692-1747 Dia la fotografia qualitativa.1 punto
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Taglio: 2 euro Nazione: Germania F Anno: 2006 Tiratura: solo in divisionale Città: Milano Condizioni: BB1 punto
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Gettone Franco Micheletto via Borgo Dora 32 Torino valore 1 lira di deposito1 punto
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Rieccomi qui, @@Bazor2015, ho dato un’occhiata alla foto e credo di non sbagliare se leggo 1616. Un esemplare con lo stesso millesimo era presente nell’asta 66 di Varesi, lotto 545, con una base d’asta di 1600 euro. Varesi, la cui grande competenza in merito credo sia assolutamente fuori discussione, indicava il pezzo da lui esitato come “bel modulo largo e regolare BB”. Allego la foto della moneta dell'asta di modo che lei, dal momento che possiede il pezzo oggetto di questa discussione, possa fare tutti i confronti e tirare le debite conclusioni. Buona giornata a voi, Teofrasto1 punto
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La conservazione non è male e quella cifra l'avrei spesa anche io nonostante la lucidatura. Tuttavia sono del parere che una moneta del genere vada acquistata periziata da un esperto. L'esemplare proposto non solo è privo di perizia ma è anche di un venditore non conosciuto come riportato nel post di apertura. Le foto postate non fanno pensare ad un falso ma quando si ha a che fare con questo tipo di monete bisogna essere molto prudenti ed è lecito, a mio parere, pretendere qualche garanzia.1 punto
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Io sono favorevole al cambio totale lire euro :rofl: ....sarebbe infatti poi interessante saperne di più su quei poveri signori che si presentano al cambio con 200/300 milioni di vecchie lire...risparmi direte voi? mah...piuttosto strano...non è infrequente rinvenire nei meandri di vecchie case, sotto i materassi, tra vecchie cose, fasci di banconote, a volte anche di valore significativo...ma quando si va oltre un certo valore....consentitemi...non sono proprio risparmi puliti puliti....chi si tiene per anni centinaia di milioni in contanti nascosti puzza...e non poco...ci sarà anche l'eccezione che conferma la regola...ma tra evasori fiscali, riciclatori, criminalità orgazizzata ecc...rimborsando diversi miliardi di euro sarebbe come sanare moltissime situazioni potenzialmente illecite.... Ma questo rimane ovviamente il mio parere personale.1 punto
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ciao a tutti ho trovato su internet un pdf di un articolo del 2008 di un intervento di Francesco Barbesino e Mario Moroni che spiega un po' le 2 monete della Sindone e come sono state rinvenute le tracce sul telo e in un passo dice a proposito delle monete: "Venivano battuti in una modesta zecca di Cesarea Marittima, capitale politica e militare della Giudea, ad opera di liberti o schiavi che, estranei alla cultura dell’impero, cadevano spesso in banali errori ortografici. Nei primi secoli della Repubblica la produzione delle monete avveniva per “fusione”, lavorazione che consisteva nel versare il metallo fuso in stampi cavi di materiale refrattario perché, dopo raffreddamento, assumesse già la forma desiderata. Era un metodo semplice e, d’altra parte, non era possibile “battere” monete di bronzo del peso di oltre 300 grammi, anche se il prodotto ottenuto era di qualità scadente e si prestava facilmente a falsificazioni. Da molto tempo tuttavia le monete si producevano in tutto l’Impero per “battitura” del metallo. Il processo, sostanzialmente identico nei suoi successivi stadi, poteva presentare alcune varianti. Descriverò quello che veniva usato in Palestina all’epoca di Pilato così come lo conosciamo dalle monete prodotte. Anzitutto il metallo fuso veniva colato in stampi di materiale refrattario in cui erano scavate diverse file di impronte circolari tutte uguali tra loro. In ogni fila il metallo fuso poteva scorrere da un’impronta a quella successiva attraverso uno stretto canale di comunicazione in modo tale che la distribuzione del metallo risultava pressoché uniforme; raffreddato il metallo, si estraevano dallo stampo le collane di dischetti circolari e si separavano gli uni dagli altri recidendo il codolo cioè il metallo del canaletto di collegamento. A questo punto il tondello era pronto per la “battitura”. Il tondello, riscaldato al rosso veniva posizionato con le pinze sul “conio dell’incudine”, cioè sul conio di ferro nel quale era scavata l’immagine del diritto della moneta e che era alloggiato in un blocco fisso di metallo. Poi si avvicinava al tondello il “conio del martello”, un cilindretto metallico mobile che da un lato recava l’impronta del rovescio della moneta e lo si percuoteva energicamente dal lato opposto con un martello. Naturalmente durante la produzione si incorreva in diversi errori. Sulle monete di Pilato si sono rilevati tagli imprecisi del codolo, sia in eccesso, presenza di uno spezzone residuo, sia in difetto con asportazione di un lembo della moneta, o l’impronta dei rebbi delle pinze su un metallo riscaldato e divenuto troppo molle. Inoltre impronte eccentriche rispetto all’asse della moneta e monete con una doppia battitura; sull’ortografia approssimativa delle legenda si è accennato in precedenza." secondo voi è giusto attribuire la zecca a Cesarea Marittima? è possibile che le monete venissero davvero coniate da schiavi o liberti? è giusto il procedimento di coniatura?1 punto
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Ah, sì, scusami non l'avevo notata Nella prima mappa, quella dell'anno I, 1922, della Libia controllavamo ancora soltanto la fascia costiera, evidenziata da una striscia grigia, mentre il resto del territorio è in bianco. Nella seconda mappa, tutto il territorio libico è diventato grigio, a significare che ne avevamo assunto il controllo totale. Pura propaganda, è vero che le cose per noi erano migliorate, ma il controllo totale della Libia non l'avemmo mai, non riuscimmo mai a estirpare completamente la resistenza libica, che continuò fino all'ultimo a controllare porzioni più o meno grandi del paese. petronius1 punto
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