Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/19/15 in Risposte
-
Oggi, 19 settembre, cade la Festa di San Gennaro Vescovo e martire, Memoria Facoltativa. Pochi sanno che Ianuario era il vero nome di S. Gennaro napoletanizzazione di Iannaro . Discendente dalla famiglia gentilizia Gens Januaria sacra al bifronte dio Giano, il dio bifronte delle chiavi del cielo, dell’inizio dell’anno e del passaggio delle porte e delle case, Ianuario era il cognome (da fonti non ufficiali si apprende che il suo nome era Procolo). San Gennaro è una delle figure partenopee più famose e note e venerate in tutto il mondo; ha per emblema il bastone pastorale e la palma. Secondo il Martirologio Romano, San Gennaro, vescovo di Benevento e martire, che in tempo di persecuzione contro la fede, a Pozzuoli vicino a Napoli subì il martirio per Cristo. Vi sono ben sette antichi ‘Atti’, ‘Passio’, ‘Vitae’, che parlano di Gennaro, gli ”Atti Bolognesi” del VI-VII secolo, gli ”Atti Vaticani” del VIII-IX secolo, il ”Calendario Cartaginese” del 505, il ”Martirologio Geronimiano” del V secolo, il “Menologio di Basilio II” del 985 il “calendario marmoreo” di Napoli, in cui il 19 settembre viene indicata come "dies natalis" di San Gennaro, e il “Martirologio risalente all'VIII secolo, redatto dal monaco inglese Beda, che indica il 19 settembre come data del martirio. Convenzionalmente si crede che San Gennaro sia nato verso l'anno 272. Le diverse passiones Ianuariane tacciono sul luogo di nascita, e così pure il Martirologio romano. Tuttavia, essendo stato vescovo di Benevento, una tradizione antica e sempre tramandata dalla Chiesa beneventana, vuole che il martire sia nato appunto nella città sannita, ma si pensa anche che Gennaro sia nato a Napoli. San Gennaro, nacque da genitori poveri e ancora bambino, rimase orfano di madre. Il padre, risposatosi, a causa della povertà mandò il figlio, ancora bambino, a fare il guardiano dei maiali e così conobbe un Eremita del villaggio che lo istruì e poi lo invitò a seguirlo. Divenuto vescovo di Benevento, svolse il suo apostolato, amato dalla comunità cristiana e rispettato anche dai pagani per la cura, che impiegava nelle opere di carità a tutti indistintamente. Diocleziano da vecchio, nonostante nel primo periodo dell’impero aveva permesso ai cristiani di occupare anche posti di prestigio e una certa libertà di culto, sotto la pressione del suo cesare Galerio, firmò ben tre editti contro i cristiani, provocando una delle più crudeli persecuzioni. Anche San Gennaro subì il martirio; egli conosceva il diacono Sosso (o Sossio) che guidava la comunità cristiana di Miseno e che fu incarcerato dal giudice Dragonio, proconsole della Campania. In quel periodo il vescovo di Benevento Gennaro, col diacono Festo e col lettore Desiderio, andarono a Pozzuoli in incognito, ma, quando seppe dell’arresto di Sosso, volle recarsi in carcere insieme ai suoi due compagni a portargli alcuni scritti e conforto. Così, il giudice Dragonio informato della sua presenza e intromissione, fece arrestare anche loro tre, provocando le proteste di Procolo, diacono di Pozzuoli e di due fedeli cristiani della stessa città, Eutiche ed Acuzio, ma anche questi furono arrestati e condannati a morire nell’anfiteatro, sbranati dagli orsi, in un pubblico spettacolo. Durante i preparativi il proconsole Dragonio, notò che il popolo dimostrava simpatia verso i prigionieri e quindi prevedendo disordini durante i cosiddetti giochi, cambiò decisione e il 19 settembre del 305 fece decapitare i prigionieri cristiani nel Foro di Vulcano, presso la celebre Solfatara di Pozzuoli. Una donna, Eusebia, riuscì a raccogliere in due ampolline parte del sangue del vescovo e conservarlo con molta venerazione. I cristiani di Pozzuoli, nottetempo seppellirono i corpi dei martiri nell’agro Marciano presso la Solfatara. Il 13 aprile 431 le reliquie di San Gennaro vennero traslate nelle catacombe di Capodimonte a Napoli, dette poi “Catacombe di S. Gennaro”, per volontà dal vescovo di Napoli, San Giovanni I e sistemate vicino a quelle di San Agrippino vescovo. Durante il trasporto delle reliquie di San Gennaro a Napoli, Eusebia o un’altra donna, alla quale le aveva affidate prima di morire, consegnò al vescovo le due ampolline contenenti il sangue del martire; a ricordo delle tappe della solenne traslazione vennero erette due cappelle: S. Gennariello al Vomero e San Gennaro ad Antignano. Quasi a garanzia dell'affermazione della donna il sangue si liquefece. L'evento singolare da allora si ripete costantemente tutti gli anni in determinati giorni, cioè il sabato precedente la prima domenica di maggio e negli otto giorni successivi, il 16 dicembre e il 19 settembre e per tutta l'ottava delle celebrazioni in suo onore. Da allora il culto per il santo vescovo si diffuse fortemente con il trascorrere del tempo Le testimonianze della liquefazione del sangue cominciano dal 1329. Il prodigio, perché tale è anche per la scienza, merita l'affettuosa ammirazione con cui è seguito dall'intera popolazione partenopea. 15 Grana della Repubblica Napoletana (1648) Moneta in argento Diritto: in circolo sul bordo la leggenda HENR • DE • LOREN • DUX • REIP • NEAP (Enrico Di Lorena condottiero della Repubblica Napoletana) e nel campo scudo coronato contenente in una fascia centrale le lettere SPQN (Senatus Populusque Neapolitanus) Retro: in circolo sul bordo la leggenda S • I • REGGE • ET • PROT • NOS •; nel campo il busto mitrato di San Gennaro sulle nubi che benedice con la destra e tiene con la sinistra il pastorale e un libro con sopra due ampolline e di diversa grandezza; alla sinistra di San Gennaro il monogramma GAC (a ricordare Giuseppe Andrea Cavo, quale Maestro di zecca de iure) e sotto la M (a ricordare Giuseppe Maffei, quale Maestro di prova) che in alcune esemplari è sostituita dalla S (forse a ricordare Ignazio Spagnuolo, Maestro di zecca, de facto, che tenne tale ufficio dal 13 dicembre 1647 alla fine della Repubblica), e alla destra del Santo il simbolo del coniatore (attualmente si conoscono le seguenti simbologie A, D, G,H, M, N, O, P, T, X, Y, 4, pisside, corona, mezza luna, giglio araldico); sotto le nuvole l’anno 1648. Il diametro va da un minimo di 20 mm a un massimo di 29; il peso varia da 2,48 a 4.99 g; è da ricordare che tali monete sono state emesse in un periodo di caos politico ed inoltre erano soggette a tosatura. Buona Giornata @@francesco77 il mio esemplare di 15 grana e molto tosato rispetto alla Tua, ma è pur sempre una testimonianza4 punti
-
Grazie di cuore all' amico Francesco per le belle parole! Cercheremo di onorare questa nuova attività facendo del nostro meglio, con impegno, serietà ed onestà. Un abbraccio, aspettiamo te e tanti altri amici domani per un brindisi. :)4 punti
-
Buon pomeriggio, vi presento l'ultimo acquisto che ho fatto, riguardo al Regno: 2 lire 1923. Questo esemplare è nettamente migliore di quello che avevo in raccolta. Campi puliti, senza segnetti e legacci del fascio ben visibili. Che ne pensate?3 punti
-
Nella mia famiglia sono l'unico che colleziona monete, mio nonno da giovane aveva iniziato ma poi accantonò tutto... dopo la sua morte sono rimasto l'unico che ha continuato a portare avanti la sua collezione di lire e a completarla (tutte circolate senza il 46/47) e poi sono passato agli euro. Li colleziono da quasi 4 anni, agli inizi mia madre mi faceva raccogliere quelle estere dai resti che le davano che poi controllavo a casa e ogni tanto mi è capitata una buona pescata da quel borsellino. Ogni volta che leggo di persone che hanno parenti che li guardano male perchè collezionano monete, mi viene in mente un pomeriggio in cui una mia cugina è venuta a trovarmi, passando di fronte la mia stanza mi vide sommerso di vassoi con i 2 euro CC e catalogo alla mano e mi dice, "ma sei normale che compri monete per poi metterle nel cassetto?" prontamente ribatto, "e tu sei normale che compri vestiti che metti una volta sola per poi metterli nell'armadio?". Se n'è andata dalla stanza inviperita per come le ho risposto, ma la soddisfazione di quella risposta, è stata enorme.2 punti
-
....Sì, sono un'appassionata di Numismatica Antica ;-) sono nuova nel forum, mi sono presentata giusto ieri nell'apposita sezione, da brava neofita... ? Sono una dei vincitori del premio "Pro Mario Traina"...anche per questo sarò presente al congresso. Saluti a tutti! ESMERALDA2 punti
-
Un grosso in bocca al lupo agli amici Giovanni e Antonio. Se passo dalla mia amata Napoli verrò a trovarvi sicuramente.2 punti
-
Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire ... intendo ... è vero che se si vuole essere negazionisti si può credere possibile qualunque cosa, come in una" storia infinita", ma non si arriverà mai ad una conclusione se non si è disposti ad accogliere la spiegazione più semplice (rasoio di Occam). Oltretutto, come diceva Sherlock Holmes ne "Il segno dei quattro", quando hai eliminato l'impossibile ciò che rimane non può essere che la verità. E per quanto riguarda i "graffi" l'indizio fondamentale è che sono "sottoposti" alla coniazione, cioè impressi sul tondello prima che venisse coniato: in caso contrario apparirebbero meno netti e con slabbrature aggettanti verso l'esterno. Il fatto stesso che i graffi siano più evidenti sui rilievi (che sono le parti della moneta meno soggette agli sforzi pressori del conio) conferma tale interpretazione. Ricordo che in tutte le zecche la lima era un elemento indispensabile: si trattava solo di vedere come andava limato il tondello (in alcune zecche su bordo e contorno, in altre sulla superficie). Personalmente non ho mai notato differenze sostanziali tra i "graffi" sulle monete napoletane rispetto ad altre, anche se più evidenti. D'altra parte se una determinata azione viene svolta in numerose sedi, ci sarà di necessità il posto dove viene svolta con più accuratezza ed uno dove è fatta con meno: è lapalissiano. ;)2 punti
-
Leggendo i vari commenti, mi chiedo perchè, spesso su questo forum , chi colleziona monete in € , è visto come disinteressato alla storia, semplicemente un accomulatore, sicuramente più "frivolo" di un collezionista di medioevali o Romane; mentre, chi acquista monete antiche, è sicuramente acculturato , nobile d' animo e un grande studioso a cui la società dovrebbe molto...... come dissi in un altro post...... per ogni moneta c'e' storia da studiare, ricercare e divulgare , che sia € , Scudo, Sesterzio ecc... Consiglio di non catalogare a priori e suddividere in maniera tanto netta i vari collezionisti. Alla fine credo che un pò tutti siamo , accumulatori seriali, appassionati, chimici, investitori, storici, eccentrici amanti delle monete ......e del loro studio Un saluto a tutti :hi:2 punti
-
In preparation for the XV International Numismatic Congress at Taormina next week I've just uploaded three papers I've written (actually two papers and a presentation) that may be useful background information for those attending my talk or others on Roman Republican Coinage. They are: Anonymous Struck Bronze Coinage of the Roman Republic. This is a long paper within Essays Russo (Witschonke, van Alfen eds) that I'm only now uploading as it is a foundation for some of the material I talk about at Taormina https://www.academia.edu/15757344/Andrew_McCabe_The_Anonymous_Struck_Bronze_Coinage_of_the_Roman_Republic_in_Essays_in_Honour_of_Roberto_Russo_Witschonke_van_Alfen_eds_2013 An extended version of my conference talk for next Monday, about Roman bronze coinage from Apulia during the second Punic war. It has extra slides to deal with matters that I will likely verbalise in the talk https://www.academia.edu/15759112/Andrew_McCabe_Roman_Struck_Bronze_Coinage_in_Apulia_for_INC_Taormina_extended_version Not directly related to this event but I also added a recent hoard report I wrote on 37 denarii from Spain with large knife cuts in it, just published in Essays Witschonke. I'd have held back a bit to allow the hardback copies to sell until I found that they are retailing at an eye watering $275. https://www.academia.edu/15713015/Andrew_McCabe_A_Hoard_of_Cut_Roman_Denarii_from_the_Second_Punic_War_in_Fides_Contributions_to_Numismatics_in_Honour_of_Richard_B._Witschonke I also included my personal conference agenda for Taormina - my selection of 40 talks to attend out of 400 https://www.academia.edu/15713189/Andrew_McCabe_conference_agenda_for_Taormina_International_Numismatic_Congress Finally, I plan to tweet the conference experience next week, and am already tweeting preps for it https://twitter.com/AMcCabeCoins I attach below a couple of sample slides from my Taormina presentation. Andrew McCabe 1 punto
-
Cagliarese (anche "callaresito") è una serie di monete battute a Cagliari. Il primo cagliarese di biglione, del peso di 0,80 g, fu emesso da Ferdinando il Cattolico con il valore di due denari. Nel XVI secolo, con Carlo II divenne di rame. Dopo il passaggio della corona di Sardegna ai Savoia la moneta fu battuta fino al 1813.1 punto
-
È un asse di Augusto con l'indicazione del magistrato monetario. Ma per favore falla togliere dalla capsula! E in prigione, e non si può vedere. ...1 punto
-
Ricordiamo che è un gettone, non una moneta, ed è stata prodotta da uno stabilimento privato, con macchinari non necessariamente precisi come quelli della RZ A mio avviso è comunque autentica, anche se nei rilievi ha perso la doratura originale Questa la mia, se vuoi fare un confronto ciao1 punto
-
Eh si, piano, piano mi sa che le stiamo vedendo tutte......sicuramente e ' un gran bel vedere come monetazione.....e magari incentiva anche qualcuno tutto questo ....1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
interessante!!aldilà dell'originale o meno(per me lo è)il venditore in questione propone spesso in vendita monete che a mio avviso sono state vistosamente aggredite con agenti chimici per togliere incrostazioni e depositi vari,il risultato è che la moneta è talmente brutta da sembrare falsa...1 punto
-
In attesa che definite il sito, un grande in bocca al lupo anche da parte mia :)1 punto
-
1 punto
-
In bocca al lupo annche da parte mia. Lo scorso maggio ero a Napoli e ho fatto un salto da De Falco. Ha un ottimo assortimento!1 punto
-
Zecca di Casale Monferrato; quarto di grosso per Giovanni II Paleologo. http://www.marchesimonferrato.com/web2007/_pages/gen_numisma.php?DR=all&URL=marchesidelmonferrato.com&LNG=IT&L=3&C=30&T=news&D=IT{E03D448B-D1B6-0F7E-1F49-4CC383B74927}&A=0 ciao Mario1 punto
-
1 punto
-
È stata coniata così ... questi Tondelli venivano ritagliati dalle lamine di metallo con le cesoie... e in un periodo in cui la singola moneta valeva poco, il processo necessario a perfezionare il contorno, non era supportato neanche dal valore stesso della moneta, così assumevano queste forme, che puoi ritrovare anche sugli ultimi enriciani di Lucca...1 punto
-
1 punto
-
La FE si legge molto bene... ci sono i due cunei alle estremitá del tronco verticale che formano la F, ed in generale, il tenore della moneta me la fa sicuramente escludere dagli enriciani...1 punto
-
... che se vogliamo sono le misure che piu' contano....., :whome: bisogna inoltre considerare che vi sono molti biglietti "lavati" e "stirati" in commercio e pertanto con misure difformi....1 punto
-
Si comportano così perchè come diffusissimo fra chi non colleziona pensano che le monete meno frequenti delle altre, classici casi le commemorative o quelle di stati piccoli e/o lontani, siano "rare" e magari in futuro acquisteranno chissà che valore. Possiamo solo armarci di pazienza e cercare di fargli capire che accumulare monete solo perchè sembrano "strane" è del tutto inutile...1 punto
-
Io ho la 5 del 1940 e la 10. Bisogna riconoscere che in effetti in queste banconote le figure femminili non fanno una bella figura, mi si perdoni il gioco di parole, specialmente se confrontate con quelle sulle banconote ungheresi degli anni '30 - '40 :lol:1 punto
-
1 punto
-
complimenti vivissimi per la moneta..., ma quelli intorno al capo di Cristo non sono la corona di spine :lol: (che è uno dei simboli del martirio e non c'entra certo con la scena effigiata)1 punto
-
Potremmo citare anche questo caso particolare nella faccia comune:1 punto
-
Io di solito vado a sbirciare nel portafogli di mia moglie, se c'è qualcosa che mi interessa faccio razzia :)1 punto
-
Anche se la differenza è insignificante, possiamo ben dire che con il punto ne hanno coniate di meno :D Ma non sapremo mai quante ne sono sopravvissute dell'uno e dell'altro tipo, abolite nel 1960 sono state ritirate sino al 1980. (Il modello dell'anfora è stato preso da una pruta del 70 a.C.)1 punto
-
Mi associo a @@magdi anche secondo me si tratta di un'emissione a nome di Federico II (la parte alta del monogramma mi sembra un FE con i due cunei della F molto distanziati). Tipologia che normalmente si trova con tondelli strettissimi come in questo caso... Buona serata, Antonio1 punto
-
Ciao! fuochino .... Giusto @@monbalda, ma ci sono anche @@magdi, @@eligio, @@numa numa, @@mero mixtoque imperio e sono certo che ci siano altri Amici del forum dei quali non conosco il nick. :pardon: Approfitto anche per fare i miei sinceri complimenti a questi Amici, spesso presenti tra queste pagine, che divulgano e che hanno piacere di farlo. Bravi :clapping: saluti luciano1 punto
-
Vi racconto un episodio raccontatomi dal compianto Mario Traina. Un "numismatico" lo chiama dicendogli di aver individuato una serie di "falsi", poiché aveva visto una serie di monete dei Savoia coniate in Sicilia...accompagnando la "scoperta" con la frase "ma che c...c'entrano i Savoia con la Sicilia". Traina, come suo costume ruvido, gli rispose "pezzo di somaro vai a studiare la storia della Sicilia dal 1713 al 1720"! Non mi volle dire il nome del numismatico che, forse, di storia ne sapeva poco!1 punto
-
Le tirature basse non sono date dalla "voglia di business" ma dal fatto che con le nuove regole quando capita l'emissione comune, molte nazioni emettono 3 cc in un anno, quindi il contingente è da distribuire su 3 emissioni. Bei tempi quando era un'emissione sola all'anno, almeno per il portafoglio!1 punto
-
Israele 1949 anfora 10 prutah bronzo1 punto
-
______________ 1949 Giordania Abd Allah I° (1882-1951) La monetazione giordana inizia proprio nel 1949, prima era in uso come valuta la sterlina palestinese. Le diciture sulle monete sono riportate sia in arabo (la lingua ufficiale) che in inglese, in Giordania, entrambe le lingue, sono obbligatorie nelle scuole pubbliche e private. 20 Fils - Rame/nickel1 punto
-
credo che, nonostante i dubbi, difficilmente farà 250, come mi pare molti auspichino :rofl: :rofl: :rofl:1 punto
-
Sono riuscito ad iscrivermi giusto in tempo . Non ho mai partecipato ad un Congresso Numismatico e sono molto curioso. Quanti Lamonetiani parteciperanno?1 punto
-
Credo che la strada dello sponsor sia auspicabile, a Milano ci fu tra gli organizzatori del Convegno, ovviamente nel caso, credo che lo sponsor pensi di avere anche lui un ritorno di immagine, e non solo, per la propria clientela e l'evento dovrebbe avere certe caratteristiche. Il biglietto, anche se credo che molti non avrebbero problemi per assistere a una buona e sicura giornata di numismatica completa, non dovrebbe penalizzare però almeno i giovani . Nel contempo la situazione Circoli Italiani che a volte diventano loro stessi organizzatori non mi sembra delle migliori, il circolo Partenopeo direi che è l'eccezione in controtendenza rispetto al grosso delle altre realtà.1 punto
-
1 punto
-
A volte parliamo di divulgazione numismatica , di numismatica per tutti, possibilità per i giovani, partecipare, ascoltare.....viaggio, pernottamenti, costi di partecipazione non invogliano , almeno per i giovani si potevano fare condizioni agevolative, l'occasione era importante.....per il futuro della nostra numismatica , della cultura in generale si poteva fare di più anche se so che c' e' stata qualche borsa di studio pagate da SNI e Accademia.....e questi sono dei gesti importanti.....1 punto
-
1 punto
-
Buona giornata In questo ci soccorre sempre il Lazari. Lo stemma dei Grimani si riferisce al Capitano Generale Giambattista Grimani; fu lui che la fece coniare, stante la penuria di moneta "ufficiale", mentre dall'altro lato il leone porta lo stemma dei Molin, perchè il doge regnante in quel periodo era Francesco Molin (1646-1655). Ciò che trovo curioso, invece, è ciò che riferisce Battista Nani nel suo "Dell'istoria della Repubblica veneta"; lui scrive dell'isola di Candia ammorbata da una moneta di rame che si chiama grimani. Ammorbata .... credo intesa come sinonimo di infastidita/contaminata (riferita alla normale monetazione); se così fosse, immagino che questa moneta non fosse stata coniata in pochi e trascurabili esemplari, ma tutt'altro. Quasi tutti finiti nel crogiulo? saluti luciano1 punto
-
Ultimo tentativo che faccio per tentare di guadagnare qualcuno al progetto di riscrivere buona parte del RIC IX. Vi avevo detto che, secondo me, se invece di ragionare per periodi connessi alle nomine imperiali, come ha fatto Pearce, si ragiona in periori tra una riforma monetaria e l'altra, tutto diventa molto più semplice e lineare. Ho provato a riscrivere tutti i nummi riportati da Pearce che corrispondono al periodo compreso tra la continuità con la monetazione di Gioviano, ovvero l'avvento di Valentiniano I e di Valente, e la riforma monetaria di Graziano, quella del 378. Ne viene fuori che: 1) una situazione che sembrava molto articolata e complessa, in effetti è piuttosto semplice e lineare 2) la successione delle emissioni probablmente spesso non è quella riportata da Pearce 3) ci sono delle interruzioni nelle emissioni dei tipi che vanno analizzate per capire se sono tali o semplicemente quando si compilò il RIX IX mancavano esempi 4) determinate tipologie sembrano non essere state emesse da alcune zecche: idem c.s. Se neppure questo quadro v'invoglia o vi convince che abbiamo la capacità di riscrivere buona parte di quel volume del RIC, purché se ne abbia voglia, allora proprio ci rinuncio definitivamente... :( :( :( Sul IX tomo tutte queste tipologie, che qui stanno in una paginetta, occupano un centinaio di pagine!1 punto
-
Maurizio: uno dei grossi inconvenienti del IX tomo del RIC è il fatto che la stessa moneta è presente in periodi successivi, nel senso che la sua coniazione prosegue oltre un periodo, e quindi viene riportata in entrambi i periodi con numero di catalogazione diverso. In effetti è possibile distinguere se una moneta appartiene all'uno o all'altro periodo, sulla base dell'analisi dettagliata del contrassegno di zecca: all'inizio della catalogazione di ogni zecca sono riportate alcune pagine con la schematizzazione dei contrassegni. Ma ciò presuppone: a) una completa leggibilità del contrassegno, b) che la sequenza proposta da Pearce per i contrassegni sia quella corretta, c) che i contrassegni riporttai siano tutti quelli esistenti. Presupposto che non si compie. 1) Pearce è un grande numismatico: su questo non c'è nessun dubbio. Ma l'impostazione del IX tomo del RIC è molto scomoda (parlo di scomodità, non ancora di difetto o errore) in quanto: a) è un continuo rimandare a riferimenti precedenti in modo sequenziale, ovvero per la descrizione del rovescio 46a si rimanda al 37 che a sua volta rimanda al 21 a, che a sua volta rimanda al 3. Non capisco perché Pearce non rimanda subito alla prima descrizione utile; b) non si distingue chiaramente tra tipologie e varianti e la sequenza con cui sono elencati i rovesci risulta molto incasinata, soprattutto per i Concordia Avggg; c) all'inizio di ogni periodo riporta l'elenco dei nominativi corrispondenti, il quale ovviamente cambia ad ogni periodo, per cui risulta scomodo individuare a quale imperatore è riferita una moneta perché il numero che descrive il nominativo del dritto cambia ad ogni periodo. 2) Pearce realizza la sua opera 70 anni fa e da allora tantissime conoscenze sono cambiate: sono stati fatti degli aggiornamenti, ma che non hanno modificato l'impostazione complessiva del volume che ora appare assai obsoleta. Vi trasmetto l'aggiornamento del foglio elettronico. Ora è molto più analitico ed è riportato su due pagine, la prima "per nominativo" e la seconda "per zecca", questo solamente per comodità vostra perché ovviamente si può sempre passare da una forma all'altra e ad altre ancora. Se analizzato la pagina "per zecca" o ne fate una stampa, dovreste ritrovare la stessa impostazione del RIC, e se le descrizioni o le datazioni non corrispondono vuol dire che io nella compilazione della tabella ho copiato in modo errato dei dati, ciò che temo possa essere successo in più casi. Non ho tenuto conto delle varianti, per esempio se Roma è turrita oppure elmata, non perché non le ritengo importanti, ma perché per avviare un lavoro di questa dimensione è meglio partire da un quadro quanto più possibile semplificato per poi, in una fase più avanzata, introdurre le varianti. Come intendo procedere: 1) verificare che tutti i dati introdotti siano corretti e che non manchino monete. Sino a quando non c'è questa certezza, non è possibile andare avanti. 2) sostituire per ogni riferimento il periodo temporale riportato da Pearce con quello effettivo dello stesso: a) riunendo in un solo riferimento quelli che appaiono ripetuti con periodi sequenziali diversi (p.e., una Salvs Reipvblicae data al 388-392 e al 392-395 riportarla una sola volta come 388-395); b) essendo più precisi per le date delle singole monete (p.e., monete che sono date come corrispondenti alla datazione di un periodo, ma che in realtà sono state emesse solamente durante parte di quel periodo). 3) integrare il data base con le monete eventualmente mancanti. 4) definire un'impostazione per una catalogazione che sia la più comoda possibile, sia nell'ottico del collezionista che dello studioso. 5) riscrivere tutta la catalogazione sulla base di quabnto definito al punto 4), e quindi inserire nella stessa tutte le varianti (2º livello di catalogazione) e per ogni variante i diversi contrassegni di zecca conosciuti (3º livello di catalogazione). Il punto è: vi interessa realizzare questo lavoro? quadro RIC IX compattato.xls1 punto
-
E' un follaro per BAR leggenda: DANT IVAR; +.SMARCVS VENETIARVMIC peso medio 0,97 diametro medio 17 rif: M. JOVANOVIC' bar 41 punto
-
Direi che per pesare accuratamente delle monete che pesano 1 g o meno serve una bilancia precisa al milligrammo (la seconda indicata da koguja). apollonia1 punto
-
Ritornando all'argomento dello stemma civico sulle medaglie napoletane spero di farvi cosa gradita postando questa splendida tipologia con lo stemma della città di Napoli al rovescio, è una medaglia dal diametro di mm 44,5 per il IX congresso ginnastico di Napoli del 1881, incisore Insenga. Nel sito dell'Accademia della Scherma c'è una ricerca molto interessante e si parla anche di questo congresso del 1881. http://www.accademiadellascherma.it/maestri/19.html1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?
