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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/20/15 in Risposte

  1. La storia poco conosciuta dell'immagine scelta per la nuova moneta da 1 corona cecoslovacca negli anni '50: il ritratto di una sconosciuta scout ventenne, incarcerata sulla base di accuse assurde, circolò nelle tasche di milioni di «liberi» cittadini cecoslovacchi per oltre 30 anni… Leggi tutto l'articolo ->
    5 punti
  2. E' un dinero spagnolo coniato da Alfonso VIII (1158-1214) zecca di Segovia. Moneta rara e di buon valore in queste condizioni, però se devo essere sincero ho qualche perplessità. Il contorno della moneta sotto la S di HNFVS:REX , ha un avanzo di metallo molto sospetto. Attendiamo altri pareri...... http://www.sixbid.com/browse.html?auction=1056&category=21488&lot=992243
    3 punti
  3. Mi associo alle osservazioni di @@dabbene riguardo allo sbilanciarsi nel fare ipotesi, qui -almeno- non siamo sotto esame. La moneta in questione e' in effetti interessante. Falso o imitazione? Una possibile interpretazione della legenda potrebbe desumersi pensando di leggere la moneta allo specchio: Sembrerebbe che ci siano le stesse lettere delle emissioni ufficiali. Quindi l'incisore del conio potrebbe aver copiato una moneta originale per creare un falso? Verrebbe da dire di no, visto che la S e' sicuramente orientata nella posizione corretta e probabilmente anche la prima lettera (la E). Quindi la legenda potrebbe essere retrograda... Curiosi i vertici delle tre "V" centrali, che convergono tra di loro e non nel punto centrale. E poi c'e' la presunta "T a fungo" sulla quale mi piacerebbe saperne di piu'. Per quanto riguarda il globetto sulla H potrebbe forse essere il punto di centro del conio.
    2 punti
  4. La moneta l'abbiamo già vista ma rimettiamola che tanto si apprezza e il doge citato era Francesco Loredan e per fortuna non ci hanno messo lui sul tallero.... :P
    2 punti
  5. Due medaglie devozionali.
    2 punti
  6. Caro @@margheludo, una premessa ....qui sul forum non ci sono promossi, bocciati o rimandati, se così fosse saremmo all'università e qui non lo siamo, cerchiamo nei nostri ovvii limiti di tentare di capire qualcosa sulle monete, a volte si riesce, a volte no, e' come fossimo a un circolo dove quando mettono una moneta sul tavolo si sente di tutto e di più ma deve essere così se no non scriverebbe nessuno, io compreso e chi osa, chi scrive per forza sbaglia anche, decisamente più comodo e semplice leggere ed entrare dopo quando il quadro e' un po' più chiaro, ma ripeto allora il forum non ci sarebbe più diventerebbe un blog.... Tornando al pezzo, credo che ci siano tanti aspetti anomali da capire e che non sia affatto facile, anzi... , vedo leggende da interpretare, vedo un globetto sopra la stanghetta della H, magari voluto, magari invece no, vedo quattro lettere nel campo da decifrare, tutte e quattro con una protuberanza verso l'interno, verso il punto centrale, la T a funghetto la vedo anch'io sempre che sia anche questa una T.....quindi tante domande, tanti punti da interpretare in questo denaro .....
    2 punti
  7. Ecco foto piú dettagliate
    2 punti
  8. Provengo dal Convegno di Empoli. Sono passati quelli dell'AFNB, organizzatori del 60° Convegno Bophilex, per comunicare che la manifestazione si farà, confermata, nei giorni 24 (ore 9 - 18) e 25 ottobre ( ore 9 -12.30) presso il PALANORD (non essendo di Bologna, non so se nel frattempo hanno aggiustato il tendone o avranno intenzione di aggiustarlo entro quella data o se con questa denominazione intendano l'area e quindi le due strutture provvisorie che avevano allestito la scorsa primavera). Comunque almeno adesso l'ufficialità c'è, anche se sul loro sito non compare niente (anche se il medesimo non brilla per newsletter ed aggiornamenti in generale). Sivis
    2 punti
  9. Buona senza dubbio. ti posto le mie due:
    2 punti
  10. Grazie a te @slapdash84 ; quando ebbi l' idea di scrivere questo Post , mi posi la domanda se selezionare la storia dei Papi fino ad un certo periodo , oppure se tentare una panoramica completa fino ai giorni nostri ; decisi di limitare il periodo fino alla caduta dell' Impero romano , che comprende comunque un periodo storico di quasi 500 anni , questa decisione nacque da due motivi : primo perché sono appassionato di storia romana , anche se questo interesse arriva fino al periodo Longobardo , secondo perché mi rendevo conto che scrivere una storia completa dei Papi avrebbe comportato un lavoro infinitamente piu' impegnativo come ricerche , tempo e che forse avrebbe annoiato alla lunga anche parecchi lettori ; infatti piu' si avanza nel tempo , piu' i dati storici relativi ai Papi aumentano come mole di informazioni e selezionare i dati relativi ad un singolo Papa diventerebbe difficile , inoltre questa scelta di selezionare le informazioni disponibili diventerebbe non giustificata e presuntuosa per un dilettante di storia quale sono , di questo me ne sono reso conto proprio ora che sono quasi al termine del lavoro . Pertanto rimango nella decisione di fermare il tempo alla morte di Papa Simplicio il quale fu testimone del trapasso di un epoca , irripetibile per l' Occidente europeo . Ciao e grazie nuovamente , anche per la proposta di proseguimento .
    2 punti
  11. La mia collezione di euro è da qualche annetto che l'ho "accantonata" ma con piacere e aiuto di mio figlio, che incomincia a guardare con interesse :D le monetine che gli zii e/o i nonni gli danno come mancia, l'abbiamo rispolverata. Ultimamente con altri parenti (che sanno benissimo che colleziono monete, ma evitano di parlarne) uso mio figlio con la scusa che si interessa anche lui come "ariete" per scardinare i loro portafogli :blum: non vi dico....
    2 punti
  12. Nella mia famiglia sono l'unico che colleziona monete, mio nonno da giovane aveva iniziato ma poi accantonò tutto... dopo la sua morte sono rimasto l'unico che ha continuato a portare avanti la sua collezione di lire e a completarla (tutte circolate senza il 46/47) e poi sono passato agli euro. Li colleziono da quasi 4 anni, agli inizi mia madre mi faceva raccogliere quelle estere dai resti che le davano che poi controllavo a casa e ogni tanto mi è capitata una buona pescata da quel borsellino. Ogni volta che leggo di persone che hanno parenti che li guardano male perchè collezionano monete, mi viene in mente un pomeriggio in cui una mia cugina è venuta a trovarmi, passando di fronte la mia stanza mi vide sommerso di vassoi con i 2 euro CC e catalogo alla mano e mi dice, "ma sei normale che compri monete per poi metterle nel cassetto?" prontamente ribatto, "e tu sei normale che compri vestiti che metti una volta sola per poi metterli nell'armadio?". Se n'è andata dalla stanza inviperita per come le ho risposto, ma la soddisfazione di quella risposta, è stata enorme.
    2 punti
  13. Grazie di cuore all' amico Francesco per le belle parole! Cercheremo di onorare questa nuova attività facendo del nostro meglio, con impegno, serietà ed onestà. Un abbraccio, aspettiamo te e tanti altri amici domani per un brindisi. :)
    2 punti
  14. Si legge di continuo nel forum che il collezionismo fine a se stesso, o per puri scopi speculativi, non basta, che "prima di comprare una moneta si deve comprare il libro che la studia" e, aggiungo io, non solo il libro specialistico di numismatica, ma anche quelli che del periodo prescelto studiano la storia in generale, la storia economica, l'arte, la letteratura, ecc. Solo così, con una molteplicità di studi, il collezionista potrà definirsi anche persona "di cultura", ma su questo mi pare che, almeno a parole, siamo tutti d'accordo. O, lancio una provocazione, chi non è d'accordo si astiene dal dirlo perché "politicamente scorretto?" petronius oo)
    2 punti
  15. Nessuno colleziona Liangpiao (粮票) cinesi? Beh, prima di tutto, cosa erano i Liangpiao? Forse quasi tutti voi ne avrete visto almeno uno.. sono quei biglietti piccoli piccoli cinesi, con immagini di contadini, ponti, opere agricole, treni, operai.. spesso confusi con banconote ma in realta’ sono dei buoni di razionamento emessi fino ai primissimi anni 2000. I Liangpiao hanno una storia molto lunga, esistevano gia’ in epoca Qing a causa delle varie carestie che rendevano necessario il razionamento degli alimenti, soprattutto riso, cereali, olio e carne di maiale o pollame. Ritornano in auge negli anni 20 a causa delle devastazioni causate dalla guerra civile tra i vari signori locali, soprattutto nel nord e nord est, poi di nuovo a causa dell’invasione giapponese. Ma e’ dagli inizi anni 50 in poi, a causa dei disastri economici causati dal “balzo in avanti” , dalle carestie, e dalle centinaia di migliaia di morti, che vengono usati massicciamente, e anche forzatamente. Se all’inizio i liangpiao erano simili a tessere razionarie personali, dove il possessore era intitolato a una determinata razione di questo o quel bene in questi o quei determinati giorni, col tempo assumono un valore piu’ generico (non vengono piu’ emesse a titolo personale, ma ognuno puo’ usarli) e l’aspetto di piccole banconote, curate graficamente e molto colorate. Molti neofiti infatti li scambiano per banconote, ma in realta’ i valori indicati non sono monetari (in alcuni casi pero’ si), ma quasi sempre espressi in jin (1 jin = 0.5 kg), mi (metri), litri, o numero di polli, maiali, o di ogni altro bene ottenibile. I piu’ famosi esempi sono i “buoni del riso”, quelli esteticamente piu’ belli e diffusi, espressi, come detto, in Jin o anche in Kg. Ma furono emessi anche per l’acquisto di stoffa (in genere di dimensioni piccole e poco attraenti), carburante, olio da cucina, bestiame, ecc. Insomma, per l’acquisto di TUTTI i beni necessari alla sussistenza. Ne furono emessi a decine di migliaia di tipi e tipologie diversi. Ogni provincia, citta’, o villaggio li emetteva ed erano validi soltanto sul territorio di competenza di dove venivano emessi. Esistevano anche quelli validi su tutto il territorio nazionale, o quelli validi solo per l’esercito o la marina. Insomma, tantissimi, e ancor oggi nessuno sa esattamente quanti (poi vedremo il perche’). Il funzionamento e lo scopo e’ variato parecchio da zona a zona e da periodo a periodo. All’inizio, come dicevo, servivano per razionare beni di consumo come il riso, cereali e stoffe, limitati a causa della guerra contro il Giappone prima, e la guerra civile coi Nazionalisti poi. Circolavano a fianco della moneta ufficiale, lo Yuan, e soltanto nelle provincie piu’ disastrate o economicamente svantaggiate. Con l’inizio del “balzo in avanti” e la creazione delle comuni agricole, l’uso si diffonde in tutta la Cina. La qualita’ della vita peggiora giorno dopo giorno e i beni diventano sempre piu’ scarsi e inaccessibili. Il razionamento forzato diventa quindi obbligatorio in molte zone, anche per ragioni “politiche”: chi ha piu’ degli altri viene accusato di essere un imboscatore, borghese, e capitalista. Lo scopo delle comuni e’ quello di rendere tutti i cittadini uguali, con lo stesso ammontare di beni strettamente necessari, senza creare persone che hanno piu’ o meno degli altri. Insomma, tutti si devono accontentare della solita razione o della solita’ quantita’ di beni decisa dalle varie sezioni locali del partito, dai quadri, e dalle comuni. Comunque, dopo la fine del balzo in avanti, che tanta miseria e morte ha causato, si passa a un periodo transitorio dove viene premiata la produttivita’, fedelta’, e correttezza morale. I liangpiao vengono quindi usati, oltre a controllare il razionamento, anche come “buoni fedelta’”. Chi ha lavorato meglio e di piu’ ha diritto a avere razioni extra di questo o quel bene. Ricordiamo comunque che la moneta ufficiale circola ancora, anche se sempre piu’ limitatamente e accessibile a sempre meno persone. Le cose peggiorano con la rivoluzione culturale, quando in molte comuni viene de facto abolito il denaro, soprattutto in quelle piu’ radicali e estremiste del nord-est. Da interviste e racconti che ho raccolto da chi ha vissuto quell’epoca, pare che in molte zone i liangpiao venivano quindi usati adesso come unico pagamento e unico mezzo per ottenere beni e servizi, diventando de facto moneta circolante. Non che il denaro vero servisse a molto in altre comuni, dato che veniva razionato quasi tutto per creare cittadini perfettamente uguali in ideologia, fede e possesso di beni. Anzi, la frase “possesso di beni” risulta fuori luogo dato che tutto apparteneva alla comunita’, e quindi le uniche cose personali che uno poteva ottenere erano il cibo, vestiti, medicinali. Ma anche questi erano razionati in modo che nessuno non potesse averne piu’ del necessario o piu’ di altri. Soltanto nelle citta’ o centri piu’ sviluppati, come Shanghai, Pechino, Qindao, Tianjin ecc o nelle regioni avvantaggiate economicamente, esiste ancora un uso ampio e diffuso della moneta, ma si tratta di posti dove le guardie rosse hanno meno controllo, e la vita, anche se comunque ancora precaria e con molte limitazioni, continua con un’apparenza di quasi normalita’, se di normalita’ si puo’ parlare nella Rivoluzione Culturale. Dopo la fine della rivoluzione culturale, e con il boom demografico voluto da Mao, la timida apertura a forme di economia privatizzata, l’apertura al “capitalismo”, l’inizio del progresso economico cinese, le migliorate condizioni di vita e la richiesta sempre piu’ alta di beni alimentari e di sussistenza, fanno si che i razionamenti diventino ancora piu’ intensi, a causa della scarsa disponibilita’ dei beni stessi e dell’aumento demografico. La moneta ufficiale torna a circolare nei posti dove era stata –piu’ o meno ufficialmente- abolita, ma la situazione rimane precaria: stipendi troppo bassi, prezzi dei beni troppo alti, diffusione di beni alimentari o di necessita’ a macchia di leopardo, e fenomeni di mercato nero molto diffusi. Sono anni difficili per la Cina, di anarchia sociale e malcontento, che precedera’ l’apertura economica che portera’ alle conseguenze che tutti conoscono. I liangpiao vengono ancora massicciamente usati fino all’inizio degli anni 90, soprattutto in quelle provincie ancora molto sottosviluppate rispetto alle zone costiere, mentre nelle zone gia’ sviluppate o in via di sviluppo, scompaiono gradualmente nei primi anni 80. Comunque, tra alti e bassi economici, terranno botta nelle ultime localita’ “povere” fino ai primissimi anni 2000 (mi pare il piu’ recente che ho sia del 2003). Con la mutata situazione economica cinese e un maggiore benessere diffuso, il loro uso diventa inutile e anacronistico e scompare, anche con sollievo di tutti, senza troppi clamori o troppi rimpianti verso il 2002-2003. Le nuove generazioni cinesi non hanno mai visto o sentito parlare dei Liangpiao. Quando li faccio vedere ai miei studenti universitari, mi accorgo che non ne hanno la minima idea di cosa erano stati o di cosa avevano rappresentato. Relegati per molto tempo al rango di carta straccia, distrutti a carrellate piene, venduti a chili per pochi centesimi, snobbati, ignorati e anche dimenticati, adesso sembra che stiano tornando di moda tra i collezionisti. Se fino a pochi anni fa si trovavano a prezzi infimi, roba tipo 1 euro per un centinaio di pezzi, adesso le quotazioni stanno andando su, soprattutto per esemplari della Rivoluzione Culturale con le citazioni del libretto rosso di Mao. Gli esemplari precedenti, quelli del “balzo in avanti” cominciano ad avere prezzi notevoli, soprattutto se in buone condizioni (difficilissimi da trovare a causa anche della carta poverissima su cui erano stampati che si sbriciola letteralmente). Ci sono anche molti collezionisti che collezionano soltanto i liangpiao emessi nelle province a forte minoranza etnica (Tibet, Xinjiang, Qinghai, Gansu, Inner Mongolia), graficamente molto belli e con scritte in arabo, mongolo, tibetano che ne impreziosiscono l’aspetto (e il valore). Purtroppo, come dicevo prima, i giovani non sono interessati a queste cose. I “vecchi” sono relativamente pochi, e i piu’ esperti ormai sono nel mondo dei piu’. Dato l’enorme numero di liangpiao emessi, in un numero spropositato di localita’, spesso difficili da identificare, il grandissimo numero di tipologie e usi diversi, la difficolta’ di reperire esemplari a causa della carta di qalita’ pessima ecc… e’ quasi impossibile farne una catalogazione completa. Qualche anno fa furono pubblicati cataloghi.. il meglio forse era quello dedicato ai “buoni del riso”. Anche se non completo (mancavano moltissimi esemplari) dava comunque una prima catalogazione “generica” dei buoni del riso. Lo stesso era stato fatto per i “buoni della stoffa”, ma purtroppo cio’ non era stato seguito dalla catalogazione degli altri tipi di liangpiao (olio, carburante, carni, ecc…) Purtroppo questi cataloghi, oltre ad essere lacunosi come quasi tutti i “pionieri”, non elencavano le emissioni locali, ma solo quelle a livello nazionale, provinciale o di citta’ consistenti. Le piccole localita’ erano ignorate. Esistono anche altri cataloghi piu’ specialistici, ma tutto sommato sono pochi e si limitano a una ristretta area geografica, come per esempio tutti i liangpiao della sola citta’ di Shanghai, o della sola provincia del Fujian, o soltanto della provincia del Henan. Insomma, non una panoramica completa. Inoltre, questi cataloghi pubblicati quasi 15 anni fa riportavano valutazioni molto basse, ma adesso sono aumentate anche del 300-1000% in piu’. Purtroppo questi autori sono ormai vecchi (se non gia’ defunti) e non sono stati pubblicati ulteriori cataloghi o aggiornamenti. Esiste un bollettino in formato tabloid diffuso tra i collezionisti, che e’ solo una una sale list e “listino di borsa” con aumenti e diminuzioni, ma senza foto o articoli di approfondimento. Sebbene la stragrande maggioranza si trova ancora a prezzi molto bassi, e’ difficile trovarli al di fuori della Cina. Ovviamente la preferenza va a esemplari FDS, ma essendo i cataloghi non aggiornati, i prezzi possono essere molto ‘elastici”, giungendo fino a propri esempi di sciacallaggio. Quel che si trova al di fuori della Cina sono gli esemplari piu’ economici esistenti, ma quasi sempre in serie incomplete (una serie poteva avere fino a 12-15 esemplari, come i francobolli o le notgeld). Trovare serie complete non e’ difficilissimo, ma bisogna innanzitutto sapere di quanti pezzi e’ composta tale serie, e qui incominciano le difficolta’ a causa proprio della mancanza di una catalogazione accurata. Io ne ho un 7000-8000 pezzi.. non li colleziono tutti ovviamente perche’ richiederebbe troppo tempo, e poi molti sono esteticamente brutti. Mi limito soltanto a qualli graficamente piu’ belli, in particolare a quelli incisi e illustrati dagli artisti di stato che hanno illustrato anche le banconote ufficiali. Beh, che dire, posto qualche immagine!
    1 punto
  16. With apologies, because of the complicated subject matter, in this thread I’ll usually be posting in English only. But please, any and all contributions are very welcome, no matter how expressed. :D How coins actually worked is an aspect of the hobby that really interests a lot of us. For me, personally, travel guidebooks have been a special source of good information about how modern coins get used. In a second-hand store some time ago I found an old book that was in terrible shape. But boy is it useful to anyone curious about prices (and thus coin usage) in Europe about 1885 or so: A TRAMP TRIP (How to see Europe on Fifty Cents a Day), written in 1886 by Lee Meriwether and published in 1887 by Harper & Brothers of New York. I’m just beginning to read it closely. A quick look, however, reveals a rough itinerary: Italia, Switzerland, Austria, Bavaria, Bulgaria, Turkey, Russia, Prussia, France, England. Not all of these places were destinations—and there isn’t much detail on some of them. For others, though… Italia was a destination of author Meriwether, so I’ll start with this first extract—which is useful too because it injects a bit of real-world back-and-forth into the question of contemporary prices. That is, prices—and so coin-use—often are very different depending on the person, etc. About the following, which is intended to give the reader a feel for how “bargaining” worked in Italia: 1) “soldo” and its plural “soldi” were obsolete coins in the Italian kingdom, but whose colloquial use was nevertheless continued, and applied to the 5-centesimi denomination for many years thereafter. 2) “cent” and “cents” here refer to American currency, which at the time exchanged at 20 cents = 1 lira. Mr. Meriwether, in Napoli at the time: ---------------------------------------------- “This system is annoying, but with experience comes wisdom. And then the tricks of roguish shopkeepers are rather amusing than otherwise. I stepped up one day to one of the numerous lemonade stands that adorn the Piazzas of Italian cities, and said to the vendor, ‘How much for lemonade?’ I knew very well the regular price was one cent per glass, but I wanted to play with the fellow. He looked at me sharply, calculating how green I was and how much I could stand. ‘Cinque soldi’ (five cents), he said. ‘Five soldi,’ I repeated, as if almost of a mind to buy; then, drawing back: ‘No, signore, too dear, I cannot pay it.’ ‘Too dear? No very cheap. It is fine lemonade. Come, cinque soldi.’ ‘No; too dear.’ ‘Ah, sainted Maria, what do you wish? Four soldi?’ ‘Still too dear.’ ‘Three?’ ‘No, one. I will give you one soldo.’ ‘What, one soldo? One soldo? My God in heaven! It is nothing; but take it, signore, take it. I lose, but you can take it,’ and he proceeded to pour out the lemonade. In this the reader has a picture of bargaining in Italy.” ----------------------------------------------- Circulating in Italia at the time would have been this 1861m 5-centesimi (“soldo”). It was coined in Milano up north, but in 1885 it could very easily have worked its way down to Napoli many years before. Where it might have bought Mr. Meriwether his glass of lemonade…. :) v.
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  17. DE GREGE EPICURI Cari amici, scusate se parlo di un evento che già conoscete sotto un altro titolo ("Tiranni in medalia"), ma l'amico Giancarlone da due settimane mi fa una capa tanta, dicendomi (giustamente) che da quel titolo si capisce poco, ossia: per sapere che si parla dei ritratti dei Dogi, occorre leggere la discussione. E poi, "tiranni in medalia" è un italiano antico, vattelapesca che cosa significa! Allora riassumo: martedì prossimo 22 settembre, alle 20.45, presso il CCNM (in via Terraggio 1, Milano) l' amico e socio Luciano Binaschi, che sarebbe poi 417 Sonia, ci parlerà dei ritratti dei dogi, e cioè del perché ne esistono così pochi. Per chi poi volesse sapere qualcosa di più dell'argomento e del conferenziere, cerco di allegare qui sotto la locandina. Arrivederci! PS Mi spiace, l locandina è troppo pesante e non viene accettata. Conclusione: leggetevi l'altra discussione, e per approfondire il tema intervenite alla conferenza!
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  18. bisognerebbe controllare la lega, ma per me si tratta di zinco ossido (in pratica la pasta Fissan!) quindi non ti agitare e eventualmente spazzola via leggermente con uno spazzolino umido e asciuga bene le zone biancastre. Questa ovviamente non è la soluzione definitiva, ma almeno esteticamente è buona. l'ossidazione dello zinco, ripeto, è meno pericolosa di quella del rame. Un periodo di quarantena, comunque, non potrà fare male ;)
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  19. avresti per caso qualche consiglio su come pulirla al meglio senza rovinare la patina ? ... si ......non pulirla! :whome: oppure solo bagni in acqua demineralizzata, con leggerisssssime spazzolature con setole morbide.
    1 punto
  20. In effetti la zecca di Modena è una vera miniera di varianti e particolarità poco conosciute e a volte inedite. Purtroppo ancora oggi gli unici riferimenti bibliografici che presentano un'analisi sistematica delle varianti conosciute (a quei tempi) sono il Crespellani e in CNI. Il tuo esemplare è di una variante conosciuta e descritta dal CNI al n°46 (tav.XXV n°12) della sezione dedicata ad Ercole III, ma c'è tanto ancora da pubblicare e da descrivere, specie per la monetazione bassa. Attualmente sono in lavorazione diversi capitoli d'aggiornamento per Ercole III (da quanto mi risulta ormai in chiusura), per Rinaldo I (per i sesini già pubblicato dal sottoscritto l'aggiornamento in Panorama Numismatico di aprile 2015, in lavorazione per muraiole e giorgini) e per Francesco I....ma il lavoro da fare è veramente enorme... :crazy: ciao Mario
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  21. Mi sembrava strano che ancora una volta non si dovesse polemizzare per il solo gusto di usare una tastiera. Avevo già paventato nel #7 che verosimilmente una discussione seria sarebbe stata inutile. Il fatto che chiunque possa credere qualunque cosa nonostante prove evidenti è un po' come la questione tra seguaci del geocentrismo tolemaico e dell'eliocentrismo copernicano: i primi tendono a trasformarla in un atto di fede. Ed in tal caso non c'è nulla che possa convincerli. ... e non vale la pena di continuare a consumare il fiato (o anche solo uno spazio virtuale)!
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  22. @@Ronca, a parer mio un bellissimo BB. :)
    1 punto
  23. Nel XIX secolo esistevano anche altre metodologie, come ad esempio riporta Giuseppe Francesco Baruffi nel suo Pellegrinazioni autunnali ed opuscoli (1841). Nel testo viene descritta la visita alla zecca di San Pietroburgo (1839), in particolare e' interessante il passo sotto riportato: (da https://books.google.it/books?id=-Ef6XpeT0ZEC&pg=PA78#v=onepage&q&f=false ) che fa intuire come la lima fosse uno degli strumenti principali per la riduzione del peso dei tondelli.
    1 punto
  24. La Repubblica Popolare Romena. 1 LEU. L'Unione Delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. 1 КОПЕЙКА. 5 КОПЕЕК. 20 КОПЕЕК. Francia. Quarta Repubblica. 5 FRANCS. Repubblica democratica popolare la Cecoslovacchia 50 KORUN (Settantesimo compleanno I.V. Stalin). 100 KORUN (Settantesimo compleanno I.V. Stalin). 100 KORUN (Settecento anni di proclamazione di privilegi dei minatori). Svezia. Gustaf V (1858 — 1950) 2 ÖRE.
    1 punto
  25. Mi incuriosisce che il bottone abbia assunto un colore assai più carico del rosa, né so darmene una spiegazione. Un tentativo di pulizia va comunque fatto per gradi : il primo di breve durata, poi caso mai lo si ripete, e per un periodo più lungo. Non ho idea di che metallo si tratti, probabilmente era un lamierino stampato e poi verniciato di grigio-azzurro. Il bagno a cui l'hai sottoposto deve aver mutato il colore della vernice senza per altro rimuoverla. L'empirico "rimedio" suggerito è utile per rendere un poco più leggibile una moneta di rame, corrosa e ossidata : in tal caso le incrostazioni vengono dilavate e un qualche risultato lo si ottiene. Anche in questo caso è una questione di tempi, la miscela non deve giungere ad intaccare il rame sottostante. Se vuoi posso mostrarti una vecchia moneta indiana da cui ora traspare il profilo della Regina di Inghilterra mentre prima non vi si leggeva assolutamente nulla. Non ho però una foto della moneta ossidata, per cui servirebbe a poco....
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  26. Ciao , a distanza di circa 100 metri dalla Basilica di Santa Maria Maggiore , sul lato sinistro guardando la facciata della Basilica , si trova l' antica Basilica di Santa Prassede , il cui ingresso laterale e' nella omonima Via : La Chiesa ha origini molto antiche , come attesta una lapide del 491 , un Titulus Praxedis . Questo fa riferimento alle vicende della famiglia del Senatore Pudente personaggio storico del I secolo d.C. , che la tradizione cristiana pone tra le prime persone convertite a Roma dall' apostolo Paolo ; con il Senatore Pudente si convertirono al cristianesimo anche le figlie Pudenziana e Prassede . L'intera famiglia subì il martirio ed i loro corpi furono deposti nelle catacombe di Priscilla, sulla via Salaria . Il Titulus Praxedis sorse dentro la casa di proprietà di Prassede , la quale proteggeva e nascondeva i cristiani perseguitati : la tradizione racconta che la Santa raccoglieva con una spugna il sangue versato dai martiri per versarlo in un pozzo . Da visitare senza indugio .
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  27. Sisto dedicò la Basilica Liberiana alla Madonna, in onore del dogma proclamato dal concilio di Efeso, ed essa è meglio conosciuta come Basilica di Santa Maria Maggiore, una delle quattro basiliche papali, la sola tra queste ad aver conservato la primitiva struttura paleocristiana, sia pure arricchita da successive aggiunte (sono tornato a visitarla anche di recente, e consiglio tutti di andarci, a due passi dalla stazione Termini, per i non romani ;)). petronius :)
    1 punto
  28. Macchinari non necessariamente precisi? Ma che dici? La perfezione della produzione della Johnson per bellezza artistica e precisione faceva concorrenza a quella della Regia Zecca.
    1 punto
  29. dopo ci ritroveremo di nuovo qui con i soliti commenti...
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  30. Non e' passato inosservato, visto il prezzo finale realizzato, il seguente denaro (peso 0.64g, diametro 15mm): (da http://www.ebay.it/itm/LUCCA-denaro-in-argento-/262044752258). Cosa ne pensate?
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  31. dall'ultima foto io ci vedrei (A/B?) SIRM (dot/star?) il cavaliere sembra avere la testa nuda forse con barba M in campo sinistro Sirmium 73? 77?
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  32. Finalmente il nostro argento è pronto ad entrare nella sala H dove troviamo questo simpatico oggetto: Il funzionamento credo sia chiaro a tutti, il bilanciere veniva fatto ruotare e questo spingeva uno dei due conii tramite un pistone a vite contro l'altro o meglio contro il tondello posato sopra l'altro. C'è un bellissimo video che illustra il funzionamento di un torchio a bilanciere più o meno contemporaneo a questo:
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  33. Taglio: 2 euro cc Nazione: Belgio Anno: 2005 Tiratura: 6.000.000 Condizioni: B Città: Larino (CB) Taglio: 2 euro cc Nazione: Belgio Anno: 2013 Tiratura: 2.000.000 Condizioni: B Città: Larino (CB)
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  34. Segnalo la disponibilità in rete del n.23 del BdN Zecca di Milano da Azzone a Bernabò e Galeazzo II Visconti. Complimenti all' amico Toffanin entrato a far parte del team dei compilatori.
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  35. Gettone Pubblicitario Desiree Cinema Reposi (TO) Anni fa una delle piu' grande sale cinematografiche torinesi , ora trasformato in multisala http://www.multisalareposi.it/ Désirée è un film del 1954 diretto da Henry Koster, con protagonista Marlon Brando. Il film è tratto dal romanzo Désirée di Annemarie Selinko, basato sulla vera storia di Désirée Clary. Indice
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  36. Confermo il parere di Jan80 Durante le mie ricerche ne ho visti di diversi cinematografi italiani ovviamente io desideravo solo quello torinese
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  37. salve Cinna, di niente, il libro è Alessandro Manzoni monete del Granducato di Toscana, riporta anche i prezzi ed arriva sino al grado di Spl un pò stretto per la tua. il 1729 è solo R. bhè per i prezzi come potraì ben intuire i cataloghi non sono sempre da prendere alla lettera o da esempio. adesso sono fuori e non posso darti il feedeback ma poi te lo posterò. la tiratura non la mette. ancora complimenti per l'acquisto, io a differenza di molti colleziono solo i Medici quindi posso dirti che quel parametro di 650 euro sono stretti per un R4 in quella conservazione. saluti Rodolfo
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  38. Le monete da 20 centesimi in argento coniate nel 1863 (zecca di Torino) nominate comunemente "stemma" perchè al rovescio aveva lo stemma crociato e coronato, con il collare dell'annunziata, tra due rami di lauro e in basso T C 20, venne ritirata quasi subito dalla circolazione e rifusa, dato che assomigliavano molto al pezzo da 5 lire in oro, e poteva essere se indorata illegalmente facilmente confusa. Questa moneta è tra le più rare del Regno d'Italia, sembrerebbe che esistano soltanto 7 monete che si sono salvate dalla fusione. Le monete da 20 centesimi in argento coniate nel 1863 (zecca di Torino e Milano) e nel 1867 (zecca di Milano) nominate comunemente "Valore" perchè al rovescio sopra a due rami legati con fiocco di Lauro legati recava la scritta 20 centesimi vennero ritirate dalla circolazione con il Regio Decreto del 1° Marzo 1883 n. 1218. Alla fine dell'anno 1886 vennero ritirate dalla circolazione 35.000.000 di monete da 20 centesimi. :)
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  39. Le macchie rossastre sono affioramenti di rame si...per la conservazione rimango del mio avviso anche da le ultime foto...ma l'oro è difficile da fotografare...in mano è sicuramente più bella...
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  40. In bocca al lupo a Giovanni Lavitola @gionni980 e Antonio Cava per aver avviato una nuova attività commerciale che unisce l'attività alla passione Numismatica. Quando verrò a Napoli sicuramente passerò dalla Neacoins s.a.s. Monete antiche e moderne; del resto l'assaggio avuto al Secondo Convegno Numismatico è stato buono per cui il negozio sarà validissimo. Ad meliora et maiora semper!
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  41. http://www.bdnonline.numismaticadellostato.it/materiali/index.do?id=194
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  42. PRO DEFUNCTIS ORA SI TIBI PLACET scovato... http://corse-romane.eu/spip.php?article185
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  43. Leggendo i vari commenti, mi chiedo perchè, spesso su questo forum , chi colleziona monete in € , è visto come disinteressato alla storia, semplicemente un accomulatore, sicuramente più "frivolo" di un collezionista di medioevali o Romane; mentre, chi acquista monete antiche, è sicuramente acculturato , nobile d' animo e un grande studioso a cui la società dovrebbe molto...... come dissi in un altro post...... per ogni moneta c'e' storia da studiare, ricercare e divulgare , che sia € , Scudo, Sesterzio ecc... Consiglio di non catalogare a priori e suddividere in maniera tanto netta i vari collezionisti. Alla fine credo che un pò tutti siamo , accumulatori seriali, appassionati, chimici, investitori, storici, eccentrici amanti delle monete ......e del loro studio Un saluto a tutti :hi:
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  44. IMHO Questo forum già di per sé rappresenta un'occasione di arricchimento culturale. Al di fuori una guerra. Parlare poi di studiosi, numismatici e collezionisti che puntano al mero accumulo di materiale può essere corretto ma già chi accumula monete denota una sensibilità particolare alle materie umanistiche e non, alla storia in primis, all'economia, alla finanza, alla geografia etc. N.
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  45. La Germania pure divenne una repubblica, ma il nuovo governo dovette fin da subito fronteggiare una tremenda crisi politica oltre che economica, della quale cercarono ripetutamente di approfittare gli estremisti di sinistra e di destra. In Baviera per un breve periodo fu proclamata una repubblica di tipo sovietico, mentre poco tempo dopo vi fu il famoso tentativo di golpe da parte di Hitler. La situazione economica si ristabilizzò verso il 1925, nel frattempo era stata necessaria una riforma della valuta, istituendo il Renten Mark, che poi verrà chiamato Reichsmark. Se Germania e Austria non se la passavano bene, non si può dire che la vittoria avesse portato grossi benefici ai vincitori. In Francia, Italia e in molti altri paesi vi fu una forte svalutazione. Questo fenomeno portò alla scomparsa delle monete in metallo prezioso dalla circolazione, poiché la gente se le teneva strette piuttosto che spenderle (valevano di più del loro nominale). In molti di questi paesi nella prima metà degli anni venti era comune vedere in circolazione dei "buoni" emessi direttamente dallo stato oppure emessi a nome di altri enti parastatali ma coniati dalla zecca di stato. Questi erano di fatto delle vere e proprie monete, in quanto non avevano validità limitata nel tempo o ristretta a un determinato territorio.
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  46. 250 non credo nemmeno io, forse 2500 ?.....
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  47. credo che, nonostante i dubbi, difficilmente farà 250, come mi pare molti auspichino :rofl: :rofl: :rofl:
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  48. Ciao @@Sam, io sinceramente non riesco ad interpretare l'esergo con certezza, sembrano 5-6 caratteri, e forse un punto all'inizio. Riesci a fare qualche foto con angolazioni di luce diversa? Come diametro dovremmo cadere negli ultimi anni di Costanzo II, quando Giuliano era il suo cesare. Potrebbe essere una M?
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