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  1. villa66

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/21/15 in Risposte

  1. ______________ 1950 Monaco __ Ranieri III° (1923-2005) 100 Franchi - Rame/nickel Il franco monegasco era scambiato alla pari con il franco francese. Nel 1960, come avvenuto in Francia, ne condivise anche la rivalutazione (100 vecchi franchi = 1 nuovo franco).
    4 punti
  2. buongiorno iniziamo il 1950 partendo dall'Africa. Tunisia (Francese) 100 Franchi lega rame-nichel
    4 punti
  3. buonasera,dieci anni fa curiosando tra i banchetti dei convegni numismatici regionali e nazionali ho conosciuto Antonio Cava , e poi successivamente tutti gli altri amici definito "gruppo Napoli". con Antonio (tony) durante la pause pranzo oltre a scambiarci pareri sulle monete e medaglie napoletane (collezioniamo lo stesso periodo storico) ci chiedevamo quale contributo potevamo dare poter creare interesse numismatico alla nostra regione. il primo obbiettivo era creare un circolo numismatico, oggi il Circolo Numismatico Partenopeo e una GRANDE realtà. il secondo obbiettivo riportare a Napoli un convegno numismatico, oggi siamo al secondo convegno organizzato dal Circolo Numismatico Partenopeo a detta di tutti di grande livello e grande professionalità. naturalmente le cose non si fanno da soli per ottenere certi risultati ce stato bisogno della collaborazione di tutto il "gruppo Napoli" tra questi Francesco,Giovanni,Raffaele,Gionny,Antonio Rennella e tutti gli altri che non sto quì a elencare. Io conoscevo il sogno nel cassetto di Tony "un negozio numismatico" sabato 19.09.2015.ho partecipato emozionato all'inaugurazione del negozio di numismatica NEACOINS aperto in società con Gionny mi sono trattenuto un'intero pomeriggio con i loro amici e familiari. Ragazzi vi auguro un gran successo con stima michele
    3 punti
  4. datemi il benvenuto nel club dei divisionalisti Taglio: 1€ Nazione: Germania Anno: 2010 G Tiratura: 86.920 solo divisionale Condizioni: SPL Città: Bibione (Ve) @@vaio4ever
    3 punti
  5. Ripesco la discussione per mostrarvi questo grosso "bologninizzato" :crazy: con le armette Annibaldi e Stefaneschi. Particolare la rappresentazione di Roma, al post 16 numa numa l'aveva giustamente definita "ai limiti del naive"... Interessante la crocetta posta sopra al leone, elemento che differenzia il tipo Muntoni 27 (questo, con crocetta) dal 28 (senza crocetta). Per la cronaca, 1,58 gr. (c'erano andati giù proprio pesantemente!)
    3 punti
  6. Questo JE5709 (CE1949) pezzo di 25-mils, da quello che era allora il nuovo stato di Israele, è stato colpito in alluminio ed è di 30mm di diametro. Questo particolare pezzo pesa 3,34g ed è uno dei 650.000 di questa data coniato (con alcuni 42.650 primo anno pezzi prodotte con la data 1948.) Le prime monete progettazione dello stato israeliano appena coniate e denominate in sottounità della sterlina palestinese, queste monete—che fecero la loro prima apparizione in circolazione 6 aprile 1949—molto rapidamente sono stati sostituiti dalla nuova lira e sua 100 prutot. Come con gran parte di ciò che lo stato israeliano precoce dovuto compiere e con tanta fretta, questi pezzi di 25-mils di alluminio 1948-49 erano...beh...improvvisato. Alcune di queste monete sono state prodotte in Gerusalemme, o così ho letto, ma poi ho anche letto che sono state coniate in un sobborgo di Tel Aviv su un vecchio torchio di Bridgeport precedentemente usato per fare i cucchiai. E mi domando dove l'alluminio è venuto da. :) v. ------------------------------------------------------ This JE5709 (CE1949) 25-mils piece, from what was then the new State of Israel, was struck in aluminum and is 30mm in diameter. This particular piece weighs 3.34g and is one of the 650,000 of this date coined (with some 42,650 first-year pieces being produced with the date 1948.) The first coinage design of the newly-minted Israeli State, and denominated in the sub-unit of the Palestinian pound, these coins—which made their first appearance in circulation 6 April 1949—were very quickly superseded by the new lira and its 100 prutot. As with much of what the early Israeli State had to accomplish, and with so much rush, these 1948-49 aluminum 25-mils pieces were…well…improvised. Some of these coins were produced in Jerusalem, or so I have read, but then I’ve also read that they were minted in a Tel Aviv suburb on an old Bridgeport press previously used to make spoons. It makes me wonder where the aluminum came from. :) v.
    3 punti
  7. Dopo una lunga assenza dal forum, torno a scrivere per proporvi un po' di immagini di monete della mia collezione. Si tratta di monete comuni, ma che tutte assieme hanno una grande storia da raccontare. Il periodo fra le due guerre mondiali è uno dei miei periodi numismatici preferiti, proprio perchè i grandi mutamenti intercorsi in Europa e nel mondo hanno un riflesso nelle monetazioni dei vari paesi. Ma andiamo con ordine: finita la prima guerra mondiale le potenze vincitrici imposero all'Austria e alla Germania trattati di pace estremamente punitivi, che prevedevano ingenti riparazioni economiche e lo smembramento territoriale a favore di nuovi stati: Polonia, Cecoslovacchia, Jugoslavia. In Austria, dopo la fine dell'impero, nei territori di lingua tedesca fu proclamata la repubblica. Molti austriaci, privati dell'identità imperiale, propendevano per l'unificazione con la Germania, sulla base della comune identità culturale e linguistica. Le potenze vincitrici si opposero a questa idea e fecero in modo di tenere i due paesi separati. La Germania divvene anch'essa repubblica, e dovette fronteggiare diversi disordini sociali provocati dagli estremisti di destra e di sinistra. Le economie dei due paesi soffrirono enormemente per le pesanti condizioni dei trattati di pace e per la situazione politica e sociale: in Austria la Corona che prima della guerra era una moneta d'argento, perse gran parte del suo valore, fino a dover essere sostituita da buoni emessi dai comuni o da altri enti locali, con corso limitato a determinate zone e per un certo periodo di tempo. Infine, quando nel 1924 venne riformata la valuta, isituendo lo Scellino austriaco, il valore di quest'ultimo sarà fissato a quota 10000 rispetto alla vecchia corona. In Germania la svalutazione assume proporzioni drammatiche nel 1923, le monete da 200 e da 500 marchi ebbero vita breve poichè ben presto furono necessari i milioni e i miliardi di marchi per comprare generi di prima necessità. continua
    2 punti
  8. Veramente gli ho chiesto pure un pò di sconto... <_< ma non me lo ha voluto fare... :pardon:
    2 punti
  9. 1950 Repubblica Democratica Tedesca, 50 pfennig 1950, bronzo-alluminio.
    2 punti
  10. Foto di una delle attrazioni di divertimento Dal volume LE ESPOSIZIONI RIUNITE RICORDI E DOCUMENTI - Milano 1902
    2 punti
  11. E' stata fissata un'udienza con le parti, difronte all'intero corpo di giudici del 3° Circuito della Corte d'Appello, per il 14 ottobre a Philadelphia. Per ingannare l'attesa, vi invito a leggere questo interessante articolo, pubblicato su Coin World a fine agosto http://www.coinworld.com/news/us-coins/2015/08/1933-double-eagle-sighting-leads-to-eventual-call-from-fbi-offic.html# Kenneth Goldman, commerciante numismatico di lungo corso del Massachusetts, afferma di aver tenuto in mano, nel lontano 1968, una Double Eagle del 1933, che non farebbe dunque parte di quelle conosciute, poiché a quella data gli esemplari sequestrati negli anni '40 erano stati rifusi, e quelli di Farouk e dei Langbord erano ben lontani dall'essere ritrovati. L'articolo si conclude con una frase che mi mette un po' in agitazione. Si sostiene infatti che esisterebbero altri esemplari di 1933 Double Eagles in Europa...che abbiano scoperto la mia? petronius oo)
    2 punti
  12. 1894 MILANO LE ESPOSIZIONI RIUNITE Il 6 Maggio 1894 alla presenza dei sovrani Re e Regina, Sindaco e maggiori notabili cittadini, Milano inaugurava al Castello Sforzesco e Parco Sempione l'evento caratterizzato da 11 ESPOSIZIONI RIUNITE: SPORT - BELLE ARTI - FOTOGRAFICA - TEATRALE - FILATELICA - GEOGRAFICA - OLI - VINI - ORTICOLA - ARTI GRAFICHE - PUBBLICITA' Oltre all'evento commerciale ebbe anche lo spazio per delle attrazioni di divertimento di massa, Tobogga, Torre ascensore STIGLER, le Montagne russe, la Ferrovia aerea, ecc..... Argento, mm. 52 - Stab. JOHNSON
    2 punti
  13. Ed ecco un'altra moneta di tra due guerre con una data particolarmente significativa, un 1921 UK penny ha coniato l'anno che ha cominciata la Conferenza Navale di Washington. Un inizio promettente per il dopoguerra e più di semplice speranza—risultati, troppo. Britannia con il suo tridente distrutto 24 navi da guerra a seguito della conferenza, e l'host americani distrutti 26 in più. Giappone distrutto 16, e la gara tra le principali marine del mondo a costruire navi da battaglia più e più grande...è stata rinviata. Ma non annullata. v. ------------------------------------------------- And here is another between-the-wars coin with a particularly meaningful date, a 1921 UK penny coined the year the Washington Naval Conference began. A hopeful beginning to the postwar, and more than simple hope—results, too. Britannia with her trident destroyed 24 warships as a result of the conference, and the host Americans destroyed 26 more. Japan destroyed 16, and the race among the major navies of the world to build more and bigger battleships was…postponed. But not cancelled. v.
    2 punti
  14. Ciao Eliodoro, monete assolutamente splendide a mio avviso. Aggiungo che le aste in oggetto sono quella della CNG per la prima e di Baldwin's per la seconda. Le rispettive descrizioni: - Carausius. Romano-British Emperor, AD 286-293. Antoninianus (23mm, 4.37 g, 6h). Uncertain British mint. Radiate, draped, and cuirassed bust right / TEMPORVM FELICITAS, the Four Seasons at play. RIC V 1016. VF, dark green, almost black, patina. Very rare. This charming reverse depicts Spring, Summer, Autumn, and Winter in the guise of young boys at play, with each season bearing some symbol of its gift to mankind. Although a common motif in Roman sculpture and painting, its appearance on coinage is rare, recurring from time to time on issues from the 2nd century until the Tetrarchic period. The reverse legend proclaims "the happiness of the times" (temporum felicitas), presumably intended as a reference to the improved state of affairs in Britain since Carausius' seizure of power from the corrupt and inefficient central government. - ANCIENT COINS, Roman, Carausius (AD 286-293), Silver Denarius, RSR mint, IMP CARAVSIVS P F AV, laureate, draped and cuirassed bust facing right, rev VIRTVS SAEC C, lion walking left, holding thunderbolt in its jaws, RSR in exergue, 4.29g, 7h (RIC -; cf RIC 592 for reverse type; Webb -; C -; RCV -). Light crack in flan and some minor pits, otherwise well-struck on good metal, lightly toned and extremely fine, very rare and an unpublished variety. Estimate: £5000-6000 A queste due ci aggiungo una terza di tenore diverso ma interessante a chi segue Carausio, passata per CNG - Electronic Auction 352 del 3 giugno 2015. Carausius. Romano-British Emperor, AD 286-293. Antoninianus (23mm, 2.72 g, 10h). Contemporary local imitation. [...]IDCIIЯIAI[...]ΛVC, radiate and draped bust right / DI– X ACI, Pax standing facing, head right, holding scepter and olive branch; M(retrograde S)NVV(?). Cf. RIC V 309 (for prototype); cf. King, Unmarked, 1-2 (for type). VF, brown patina, areas of weak strike. From the Dr. George Spradling Collection. Estimate: 100 USD E' stata aggiudicata per 190 USD. Perchè la trovo interessante? Perchè si tratta di un'imitativa di quelle cosiddette "barbariche" ovvero non ufficiale o semi-ufficiale e assolutamente paragonabile a mio avviso alle varie produzioni di radiati imitativi barbarici della seconda metà del III secolo in area gallo-britannica. Non ne ricordo tante a titolo di Carausius, se non erro... Ciao Illyricum ;)
    2 punti
  15. La Germania pure divenne una repubblica, ma il nuovo governo dovette fin da subito fronteggiare una tremenda crisi politica oltre che economica, della quale cercarono ripetutamente di approfittare gli estremisti di sinistra e di destra. In Baviera per un breve periodo fu proclamata una repubblica di tipo sovietico, mentre poco tempo dopo vi fu il famoso tentativo di golpe da parte di Hitler. La situazione economica si ristabilizzò verso il 1925, nel frattempo era stata necessaria una riforma della valuta, istituendo il Renten Mark, che poi verrà chiamato Reichsmark. Se Germania e Austria non se la passavano bene, non si può dire che la vittoria avesse portato grossi benefici ai vincitori. In Francia, Italia e in molti altri paesi vi fu una forte svalutazione. Questo fenomeno portò alla scomparsa delle monete in metallo prezioso dalla circolazione, poiché la gente se le teneva strette piuttosto che spenderle (valevano di più del loro nominale). In molti di questi paesi nella prima metà degli anni venti era comune vedere in circolazione dei "buoni" emessi direttamente dallo stato oppure emessi a nome di altri enti parastatali ma coniati dalla zecca di stato. Questi erano di fatto delle vere e proprie monete, in quanto non avevano validità limitata nel tempo o ristretta a un determinato territorio.
    2 punti
  16. Nessuno colleziona Liangpiao (粮票) cinesi? Beh, prima di tutto, cosa erano i Liangpiao? Forse quasi tutti voi ne avrete visto almeno uno.. sono quei biglietti piccoli piccoli cinesi, con immagini di contadini, ponti, opere agricole, treni, operai.. spesso confusi con banconote ma in realta’ sono dei buoni di razionamento emessi fino ai primissimi anni 2000. I Liangpiao hanno una storia molto lunga, esistevano gia’ in epoca Qing a causa delle varie carestie che rendevano necessario il razionamento degli alimenti, soprattutto riso, cereali, olio e carne di maiale o pollame. Ritornano in auge negli anni 20 a causa delle devastazioni causate dalla guerra civile tra i vari signori locali, soprattutto nel nord e nord est, poi di nuovo a causa dell’invasione giapponese. Ma e’ dagli inizi anni 50 in poi, a causa dei disastri economici causati dal “balzo in avanti” , dalle carestie, e dalle centinaia di migliaia di morti, che vengono usati massicciamente, e anche forzatamente. Se all’inizio i liangpiao erano simili a tessere razionarie personali, dove il possessore era intitolato a una determinata razione di questo o quel bene in questi o quei determinati giorni, col tempo assumono un valore piu’ generico (non vengono piu’ emesse a titolo personale, ma ognuno puo’ usarli) e l’aspetto di piccole banconote, curate graficamente e molto colorate. Molti neofiti infatti li scambiano per banconote, ma in realta’ i valori indicati non sono monetari (in alcuni casi pero’ si), ma quasi sempre espressi in jin (1 jin = 0.5 kg), mi (metri), litri, o numero di polli, maiali, o di ogni altro bene ottenibile. I piu’ famosi esempi sono i “buoni del riso”, quelli esteticamente piu’ belli e diffusi, espressi, come detto, in Jin o anche in Kg. Ma furono emessi anche per l’acquisto di stoffa (in genere di dimensioni piccole e poco attraenti), carburante, olio da cucina, bestiame, ecc. Insomma, per l’acquisto di TUTTI i beni necessari alla sussistenza. Ne furono emessi a decine di migliaia di tipi e tipologie diversi. Ogni provincia, citta’, o villaggio li emetteva ed erano validi soltanto sul territorio di competenza di dove venivano emessi. Esistevano anche quelli validi su tutto il territorio nazionale, o quelli validi solo per l’esercito o la marina. Insomma, tantissimi, e ancor oggi nessuno sa esattamente quanti (poi vedremo il perche’). Il funzionamento e lo scopo e’ variato parecchio da zona a zona e da periodo a periodo. All’inizio, come dicevo, servivano per razionare beni di consumo come il riso, cereali e stoffe, limitati a causa della guerra contro il Giappone prima, e la guerra civile coi Nazionalisti poi. Circolavano a fianco della moneta ufficiale, lo Yuan, e soltanto nelle provincie piu’ disastrate o economicamente svantaggiate. Con l’inizio del “balzo in avanti” e la creazione delle comuni agricole, l’uso si diffonde in tutta la Cina. La qualita’ della vita peggiora giorno dopo giorno e i beni diventano sempre piu’ scarsi e inaccessibili. Il razionamento forzato diventa quindi obbligatorio in molte zone, anche per ragioni “politiche”: chi ha piu’ degli altri viene accusato di essere un imboscatore, borghese, e capitalista. Lo scopo delle comuni e’ quello di rendere tutti i cittadini uguali, con lo stesso ammontare di beni strettamente necessari, senza creare persone che hanno piu’ o meno degli altri. Insomma, tutti si devono accontentare della solita razione o della solita’ quantita’ di beni decisa dalle varie sezioni locali del partito, dai quadri, e dalle comuni. Comunque, dopo la fine del balzo in avanti, che tanta miseria e morte ha causato, si passa a un periodo transitorio dove viene premiata la produttivita’, fedelta’, e correttezza morale. I liangpiao vengono quindi usati, oltre a controllare il razionamento, anche come “buoni fedelta’”. Chi ha lavorato meglio e di piu’ ha diritto a avere razioni extra di questo o quel bene. Ricordiamo comunque che la moneta ufficiale circola ancora, anche se sempre piu’ limitatamente e accessibile a sempre meno persone. Le cose peggiorano con la rivoluzione culturale, quando in molte comuni viene de facto abolito il denaro, soprattutto in quelle piu’ radicali e estremiste del nord-est. Da interviste e racconti che ho raccolto da chi ha vissuto quell’epoca, pare che in molte zone i liangpiao venivano quindi usati adesso come unico pagamento e unico mezzo per ottenere beni e servizi, diventando de facto moneta circolante. Non che il denaro vero servisse a molto in altre comuni, dato che veniva razionato quasi tutto per creare cittadini perfettamente uguali in ideologia, fede e possesso di beni. Anzi, la frase “possesso di beni” risulta fuori luogo dato che tutto apparteneva alla comunita’, e quindi le uniche cose personali che uno poteva ottenere erano il cibo, vestiti, medicinali. Ma anche questi erano razionati in modo che nessuno non potesse averne piu’ del necessario o piu’ di altri. Soltanto nelle citta’ o centri piu’ sviluppati, come Shanghai, Pechino, Qindao, Tianjin ecc o nelle regioni avvantaggiate economicamente, esiste ancora un uso ampio e diffuso della moneta, ma si tratta di posti dove le guardie rosse hanno meno controllo, e la vita, anche se comunque ancora precaria e con molte limitazioni, continua con un’apparenza di quasi normalita’, se di normalita’ si puo’ parlare nella Rivoluzione Culturale. Dopo la fine della rivoluzione culturale, e con il boom demografico voluto da Mao, la timida apertura a forme di economia privatizzata, l’apertura al “capitalismo”, l’inizio del progresso economico cinese, le migliorate condizioni di vita e la richiesta sempre piu’ alta di beni alimentari e di sussistenza, fanno si che i razionamenti diventino ancora piu’ intensi, a causa della scarsa disponibilita’ dei beni stessi e dell’aumento demografico. La moneta ufficiale torna a circolare nei posti dove era stata –piu’ o meno ufficialmente- abolita, ma la situazione rimane precaria: stipendi troppo bassi, prezzi dei beni troppo alti, diffusione di beni alimentari o di necessita’ a macchia di leopardo, e fenomeni di mercato nero molto diffusi. Sono anni difficili per la Cina, di anarchia sociale e malcontento, che precedera’ l’apertura economica che portera’ alle conseguenze che tutti conoscono. I liangpiao vengono ancora massicciamente usati fino all’inizio degli anni 90, soprattutto in quelle provincie ancora molto sottosviluppate rispetto alle zone costiere, mentre nelle zone gia’ sviluppate o in via di sviluppo, scompaiono gradualmente nei primi anni 80. Comunque, tra alti e bassi economici, terranno botta nelle ultime localita’ “povere” fino ai primissimi anni 2000 (mi pare il piu’ recente che ho sia del 2003). Con la mutata situazione economica cinese e un maggiore benessere diffuso, il loro uso diventa inutile e anacronistico e scompare, anche con sollievo di tutti, senza troppi clamori o troppi rimpianti verso il 2002-2003. Le nuove generazioni cinesi non hanno mai visto o sentito parlare dei Liangpiao. Quando li faccio vedere ai miei studenti universitari, mi accorgo che non ne hanno la minima idea di cosa erano stati o di cosa avevano rappresentato. Relegati per molto tempo al rango di carta straccia, distrutti a carrellate piene, venduti a chili per pochi centesimi, snobbati, ignorati e anche dimenticati, adesso sembra che stiano tornando di moda tra i collezionisti. Se fino a pochi anni fa si trovavano a prezzi infimi, roba tipo 1 euro per un centinaio di pezzi, adesso le quotazioni stanno andando su, soprattutto per esemplari della Rivoluzione Culturale con le citazioni del libretto rosso di Mao. Gli esemplari precedenti, quelli del “balzo in avanti” cominciano ad avere prezzi notevoli, soprattutto se in buone condizioni (difficilissimi da trovare a causa anche della carta poverissima su cui erano stampati che si sbriciola letteralmente). Ci sono anche molti collezionisti che collezionano soltanto i liangpiao emessi nelle province a forte minoranza etnica (Tibet, Xinjiang, Qinghai, Gansu, Inner Mongolia), graficamente molto belli e con scritte in arabo, mongolo, tibetano che ne impreziosiscono l’aspetto (e il valore). Purtroppo, come dicevo prima, i giovani non sono interessati a queste cose. I “vecchi” sono relativamente pochi, e i piu’ esperti ormai sono nel mondo dei piu’. Dato l’enorme numero di liangpiao emessi, in un numero spropositato di localita’, spesso difficili da identificare, il grandissimo numero di tipologie e usi diversi, la difficolta’ di reperire esemplari a causa della carta di qalita’ pessima ecc… e’ quasi impossibile farne una catalogazione completa. Qualche anno fa furono pubblicati cataloghi.. il meglio forse era quello dedicato ai “buoni del riso”. Anche se non completo (mancavano moltissimi esemplari) dava comunque una prima catalogazione “generica” dei buoni del riso. Lo stesso era stato fatto per i “buoni della stoffa”, ma purtroppo cio’ non era stato seguito dalla catalogazione degli altri tipi di liangpiao (olio, carburante, carni, ecc…) Purtroppo questi cataloghi, oltre ad essere lacunosi come quasi tutti i “pionieri”, non elencavano le emissioni locali, ma solo quelle a livello nazionale, provinciale o di citta’ consistenti. Le piccole localita’ erano ignorate. Esistono anche altri cataloghi piu’ specialistici, ma tutto sommato sono pochi e si limitano a una ristretta area geografica, come per esempio tutti i liangpiao della sola citta’ di Shanghai, o della sola provincia del Fujian, o soltanto della provincia del Henan. Insomma, non una panoramica completa. Inoltre, questi cataloghi pubblicati quasi 15 anni fa riportavano valutazioni molto basse, ma adesso sono aumentate anche del 300-1000% in piu’. Purtroppo questi autori sono ormai vecchi (se non gia’ defunti) e non sono stati pubblicati ulteriori cataloghi o aggiornamenti. Esiste un bollettino in formato tabloid diffuso tra i collezionisti, che e’ solo una una sale list e “listino di borsa” con aumenti e diminuzioni, ma senza foto o articoli di approfondimento. Sebbene la stragrande maggioranza si trova ancora a prezzi molto bassi, e’ difficile trovarli al di fuori della Cina. Ovviamente la preferenza va a esemplari FDS, ma essendo i cataloghi non aggiornati, i prezzi possono essere molto ‘elastici”, giungendo fino a propri esempi di sciacallaggio. Quel che si trova al di fuori della Cina sono gli esemplari piu’ economici esistenti, ma quasi sempre in serie incomplete (una serie poteva avere fino a 12-15 esemplari, come i francobolli o le notgeld). Trovare serie complete non e’ difficilissimo, ma bisogna innanzitutto sapere di quanti pezzi e’ composta tale serie, e qui incominciano le difficolta’ a causa proprio della mancanza di una catalogazione accurata. Io ne ho un 7000-8000 pezzi.. non li colleziono tutti ovviamente perche’ richiederebbe troppo tempo, e poi molti sono esteticamente brutti. Mi limito soltanto a qualli graficamente piu’ belli, in particolare a quelli incisi e illustrati dagli artisti di stato che hanno illustrato anche le banconote ufficiali. Beh, che dire, posto qualche immagine!
    1 punto
  17. Salve a tutti, gentilmente vorrei un vostro parere su questa 5 lire del 1875 Roma, sulla sua autenticità credo che non ci sia alcun dubbio però vorrei una conferma se è lettera R del MdZ più piccola. Un grazie a chi vorrà intervenire.
    1 punto
  18. In preparation for the XV International Numismatic Congress at Taormina next week I've just uploaded three papers I've written (actually two papers and a presentation) that may be useful background information for those attending my talk or others on Roman Republican Coinage. They are: Anonymous Struck Bronze Coinage of the Roman Republic. This is a long paper within Essays Russo (Witschonke, van Alfen eds) that I'm only now uploading as it is a foundation for some of the material I talk about at Taormina https://www.academia.edu/15757344/Andrew_McCabe_The_Anonymous_Struck_Bronze_Coinage_of_the_Roman_Republic_in_Essays_in_Honour_of_Roberto_Russo_Witschonke_van_Alfen_eds_2013 An extended version of my conference talk for next Monday, about Roman bronze coinage from Apulia during the second Punic war. It has extra slides to deal with matters that I will likely verbalise in the talk https://www.academia.edu/15759112/Andrew_McCabe_Roman_Struck_Bronze_Coinage_in_Apulia_for_INC_Taormina_extended_version Not directly related to this event but I also added a recent hoard report I wrote on 37 denarii from Spain with large knife cuts in it, just published in Essays Witschonke. I'd have held back a bit to allow the hardback copies to sell until I found that they are retailing at an eye watering $275. https://www.academia.edu/15713015/Andrew_McCabe_A_Hoard_of_Cut_Roman_Denarii_from_the_Second_Punic_War_in_Fides_Contributions_to_Numismatics_in_Honour_of_Richard_B._Witschonke I also included my personal conference agenda for Taormina - my selection of 40 talks to attend out of 400 https://www.academia.edu/15713189/Andrew_McCabe_conference_agenda_for_Taormina_International_Numismatic_Congress Finally, I plan to tweet the conference experience next week, and am already tweeting preps for it https://twitter.com/AMcCabeCoins I attach below a couple of sample slides from my Taormina presentation. Andrew McCabe ​
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  19. DE GREGE EPICURI I ringraziamenti sono eccessivi, perchè mi rendo conto di aver fatto non più che un accenno ai due articoli, che sono piuttosto lunghi. Aggiungo solo un paio i argomenti importanti: -i due autori discutono non poco di questioni metrologiche. Ad es., Furtwängler ritiene che nel tesoro di Auriol alcune monete seguano il piede milesico, altre quello focaico. Picard è invece scettico; ritiene che per monete così piccole esistano ampi margini di imprecisione ponderale anche per l'Ag, e che sia troppo complicato pensare a due "piedi" (o sistemi) usati contemporaneamente, benché ciò sia avvenuto ad es. in Macedonia. -uno dei due (ma non ricordo che sia) sottolinea che nelle monete più arcaiche raramente compare direttamente la divinità;è molto più frequente che compaia un suo animale sacro, o un animale "di accompagnamento". Solo un po' più avanti, e soprattutto nel periodo classico, la divinità protettrice della città domina stabilmente il diritto della moneta. -Picard infine cita (scetticamente) quanto già sostenuto da Bodenstedt: il Negro (o Etiope che sia) potrebbe far parte del corteo (tiaso) di una divinità, in particolare di una Afrodite asiatica. Viene anche ricordato Omero,che parlava degli Etiopi come di un popolo straordinariamente pio.
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  20. Forse Giuliano II l'apostata? Non è semplice
    1 punto
  21. Beh!...questa non è una cattiva notizia..... :whome:
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  22. @@anto R Carissimo sono in sintonia con quanto scrivi. Il simbolo di zecca è già nella leggenda, infatti. Come da te anticipato la crocetta è posizionata volutamente in maniera "strategica". Deve trattarsi di messaggio grafico importante, dunque, anche in considerazione che le altre emissioni coeve ne sono prive. Un cambiamento di intrinseco oppure una produzione monetaria in concomitanza di un avvenimento particolare? Un potenziale segnale di riappacificazione con il papa? Difficile rispondere senza fare ipotesi azzardate. Riguardo allo stile approssimativo delle iconografie non dimentichiamo che esso rappresenta la cartina tornasole di un periodo (prima metà ca. del XIV secolo) estremamente periglioso per Roma. I motivi li conosciamo tutti, giusto? Forse altre considerazioni saranno utili. Cari saluti
    1 punto
  23. Carissimo @@adolfos , secondo me la crocetta in quella posizione è "strategica"...mi spiego meglio: non si tratta di un'interpunzione; non è messa in posizioni di difficile lettura o in posti facilmente usurabili. E' posta proprio nel cuore della moneta, al pari del leone e di Roma seppur ovviamente con proporzioni differenti. Secondo me (che ci tengo a precisare, sono l'ultimissimo arrivato, anzi, sono ancora in viaggio :D ) non è quindi un simbolo di zecca ma semmai di emissione. E qui bisognerebbe vederne tanti, per capire se magari c'è un elemento comune che lega le crocette e che invece sia totalmente estraneo all'emissione che ne è priva...
    1 punto
  24. @b.dany Provvedo ad unire la tua discussione con quella appositamente dedicata che potrai utilizzare direttamente anche in futuro per valutazioni di mercato.......
    1 punto
  25. Stessa medaglia in bronzo D/. ESPOSIZIONI RIUNITE MILANO MDCCCXCIV - Ingresso palazzo dell'Esposizione - PER INIZIATIVA CITTADINA R/. In giro simboli delle varie attività, al centro SPORT / BELLE ARTI / FOTOGRAFICA / OPERAIA / TEATRALE / FILATELICA / GEOGRAFICA / OLI / VINI / ORTICOLA / ARTI GRAFICHE / PUBBLICITA Rif. 150 ANNI DI MEDAGLIE JOHNSON 1836-1986, n.720
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  26. Buongiorno a tutti, nella discussione sulle contromarche ad aprile 2015 ho postato un esemplare di Alvise Contarini in vendita su asta baia. Purtroppo la foto è evaporata. Sempre nella stessa discussione : http://www.lamoneta.it/topic/127323-le-contromarche-sulle-monete-di-venezia/page-2 abbiamo un bel zecchino del Molin proveniente da asta Artemide 34 che riposto qui.
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  27. Propongo di leggere quest'interessante articolo che ho inserito nella biblioteca. Buona lettura a tutti! http://www.lamoneta.it/biblioteca-numismatica/pubblicazione/355-giorgio-fusconi-cuniperto-tremissi-longobardi-con-san-michele/
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  28. Tanti auguri anche da parte mia
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  29. parlo da ignorante, quindi abbiate pietà di me se dico delle castronerie :) io quella testa disegnata in quel modo (capelli etc) l'ho vista su alcune con AVG quindi, mi dicono, certamente imitative....
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  30. Mario diciamo che ancora ne hai molte da vedere e fidati delle belle. Bhé che dire con Francesco dei Medici la monetazione Fiorentina raggiunse il top della sua bellezza e espressività, riprendendo il classico e la monetaxione Romana, vedi ad esempio Adriano i Sesterzi con i vari diritti sia delle piastre sia dei testoni sotto Francesco. Posso anche aggiungere che nella monetazione Medici come in altre dello stesso periodo ma di altra zecca come le Milanesi quelle veramente rare in ottima conservazione sono le prime, quelle del 500 primo del 600, un ritratto intatto del Granduca in queste monetazioni non ha paragoni con quelle venute dopo che invece si vedono spesso alle aste in buona e ottima conservazione. Saluti Rodolfo
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  31. Per quanto riguarda l'episodio più famoso del pontificato di Leone Magno, il suo incontro con Attila, oltre alle ipotesi storiche illustrate da Legio, merita dar conto di una leggenda secondo la quale, mentre Leone e Attila stanno parlando, a quest'ultimo appare un vecchio (l'apostolo Pietro) che, avvolto in un manto sacerdotale e roteando una spada, gli ordina di ubbidire alle esortazioni del Papa. Leggenda ripresa da numerosi artisti, tra cui Raffaello, nell'affresco Incontro di Leone Magno con Attila dei Musei Vaticani (immagine nel post precedente), dove addirittura i vecchi che appaiono ad Attila sono due, gli apostoli Pietro e Paolo, sospesi sopra di lui con le spade sguainate. Leggende a parte, passato il pericolo, i cittadini romani finirono gradatamente col disertare le numerose funzioni religiose istituite da Leone in onore di San Pietro, per ringraziarlo della salvezza della città, preferendo andare a vedere i giochi del circo piuttosto che a pregare sulla tomba dell'apostolo, e Leone li rimproverò in un famoso sermone: "La festa religiosa nella quale...il popolo tutto dei fedeli confluiva...è stata già dimenticata, come dimostra il piccolo numero di coloro che sono qui presenti; questo ha rattristato e turbato il mio cuore. Ho vergogna di quanto sto per dire, e tuttavia non posso tacerlo: ha più seguaci il demonio che l'apostolo; e i vergognosi spettacoli profani attirano il popolo più delle tombe dei martiri. Chi ha dunque salvato questa città, chi ha infranto le sue catene, chi ha distolto da lei la strage? I giochi del circo, oppure la sollecitudine dei santi?" Non sappiamo però se questo duro sermone abbia avuto un qualche effetto :rolleyes: Tanto grande e importante fu la figura di Papa Leone I, che esso è considerato da molti storici come "il primo Papa". Osserva Carlo Falconi (Storia dei Papi e del Papato), che la Chiesa "non potendo, senza grave pericolo di far credere umana un'istituzione ch'essa proclama divina, chiamarlo "il primo papa", lo ha chiamato 'grande'. Ed è un fatto che Leone non fu soltanto il "primo papa" perché nessun suo predecessore lo eguagliò nell'attribuirsi esplicitamente questo ruolo e nel realizzare le funzioni conseguenti, ma anche e soprattutto perché egli anticipò in se stesso, in modo esemplare, costituendo addirittura il prototipo per i secoli a venire, la figura ideale del pontefice romano." petronius :)
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  32. ecco una moneta che da delle soddisfazioni...guardate i dettagli del Battista, di Gesù e dello sfondo...per non parlare dei fondi... :lollarge:
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  33. Uno dei "Feriti Belgio" 1-franc pezzi del 1922-35, quest'una varietà di lingua fiamminga. Con il tempo che questo 1929 franc fu coniato, purtroppo, ricordi di guerra sono svanendo un po '. Che ha reso una nuova guerra ancora più probabile. Una serie in cui il messaggio cambia radicalmente, credo, il più tardi alla data della moneta. v. -------------------------------------------------------------- One of the “Wounded Belgium” 1-franc pieces of 1922-35, this one a Flemish language variety. By the time this 1929 franc was coined, unfortunately, memories of the war were fading somewhat. Which made a new war all the more likely. A series whose message changes radically, I think, the later the date of the coin. v.
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  34. Ciao nando, ti confermo R piccola.
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  35. Meriwether—like many travelers—was translating his spending in centesimi and lire into the coins and currency he was familiar with back home, in this case, cents and dollars. When he calculated that he was spending 21 cents American every day he was in Napoli, it’s very possible that something like this picture was in his mind: But I have to flip the 1-cent over, because he would have been very much at home with the image, and it surely must have come to him automatically when he thought of the things in terms of American cents.… (Well, all that, and the plain fact that Indian Head cents are just fun to look at!) :D v.
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  36. Thanks, vathek, for reminding me of the postcards. ;) I’ll see if I can make a place for a couple or three of them later on. Here’s the breakdown for the L1,05 daily expenditure that Meriwether reports for his stay in Napoli. 2 notes: 1) Meriwether was living nearly as frugally as he could (although he did enjoy some small luxuries), and his stay in Napoli extends many weeks, apparently, so his expenses—and these prices—begin to approach the cost of living experienced by local folks; and 2) a few of the items below (milk, wine and lodging) will get a little more discussion. Finocchio, Meriwether says, is “a kind of celery, wholesome and good.” Anyway, the cost of 24 hours in Napoli for a poor (but single!) man about 1885: Bread (1 pound) 3 cents……........15 centesimi Macaroni (plate) 3 cents…….......15 centesimi Figs (1/2 pound) 2 cents…........10 centesimi Finocchio 2 cents………………....10 centesimi Wine 3 cents……………………....15 centesimi Milk (bowl) 4 cents………………………20 centesimi Total for food each day 17 cents…………………………..85 centesimi Lodging 4 cents…………………..20 centesimi Total daily cost of living in Napoli 21 cents………….1 lira, 5 centesimi :) v.
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  37. Sì, sarebbe il numero di catalogo del RIC VIII, purtroppo è praticamente impossibile stabilire la corrispondenza esatta, l'esergo è (per me) parzialmente illeggibile, la scelta rimane tra queste cinque, lui è Costanzo II: 71: ASIRM 73: ASIRM dot 75: dot ASIRM dot 77: ASIRM star 79: dot ASIRM star Questo è un esempio del RIC VII 75, tratto da http://www.catbikes.ch/helvetica/feltemps.htm
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  38. Il Dubois deve essere molto orgoglioso della sua creatura e si dilunga nel raccontarci i dettagli. Innanzitutto spiega come lo abbia fatto diverso dai torchi normalmente in uso per dare allo zecchiere piú spazio e piú luce per gestire meglio i conii. Inoltre ne illustra i dettagli anche grazie alla tavola successiva che allego qui sotto e che mostra le parti non visibili in questa. Nella parte frontale sono rappresentate la Repubblica di Venezia e il suo stemma. Nei lati due iscrizioni: PUBLICÆ UTILITATI ET DIGNITATI FRANC. LAUREDANO VENETIARUM PRINCIPE AB URBE CONDIDA ANNO M. CCC. XXXIV. AURO ET ARGENTO MELIORI FORMA FERIUNDO EX SENATUS CONSULTO ANNO DOMINI M. DCC. I. V. Sulla base del torchio PRÆSIDE MICHAELE DU BOIS GALLO NUMISMATARIO PHILIPPI HISPANIARUM INFANTIS PARMEQUE DUCIS
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  39. Quindi una lira e 5 centesimi...compreso l'albergo ed il mangiare? Non male in effetti per vivere a Napoli...per gli USA immagino che l'equivalente fosse sui 22 cents circa... Penso che questa interessante discussione possa essere una bella occasione per rivedere anche una di quelle tue splendide cartoline con le valute ed il cambio dei vari stati nel periodo ricompreso tra fine '800 ed inizio '900...quella dell'Italia ovviamente... ;)
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  40. "io credo che i consueti graffi sui rilievi sia sui bordi delle napoletane siano dovute solo ed esclusivamente dall'uscita della moneta dal conio. i colpi di lima venivano fatti per riaggiustare il peso sul bordo, sulla fustella, quindi non avreste più il bordo completo, almeno da un lato. su alcune monete vedi la mia specialità Toscane, il colpo di lima si intende solo ed esclusivamente per nascondere l'appiccagnolo o la montatura al bordo specie se presenta tacche al centro di essa ed è su entrambi i lati, spesso chiamata moneta "tosata"ma in questo caso il peso è inferiore al decreto. mentre invece per quanto riguarda la correzione del peso era pressochè solo esclusivamente fatta con altri strumenti taglienti come una trancia che fustellava completamente il bordo, risultando tipo maltagliato per sopperire all'eccedenza di peso del tondello. poteva capitare anche limata da un solo lato da una sola faccia per non deturpare la moneta era per le correzioni leggere del peso. certe volte poteva sembrare il morso di un piccola pinza che fuori dal bordo o dalla perlinatura asportava il metallo eccedente al peso del vero conio stabilito." Scusate ma, per evitare inutili fraintendimenti, vorrei ricordare che le operazioni documentate da Giov60 riguardano la zecca di Bologna nel periodo prenapoleonico e napoleonico. Siamo dunque in una fase storica nella quale le operazioni della zecca, sia con riferimento alla preparazione dei tondelli che alla coniazione in sé, ha già raggiunto un livello di alta precisione e accuratezza. La correzione del peso effettuata mediante "altri strumenti taglienti come una trancia che fustellava completamente il bordo, risultando tipo maltagliato per sopperire all'eccedenza di peso del tondello", è tecnica ormai abbandonata a partire dal XVIII secolo e pertanto, nel periodo successivo, sarà del tutto anacronistica. Mi pare che se inquadriamo correttamente le attività delle zecche nel periodo storico a cui fa riferimento Giov60, la modalità più utilizzata nelle officine monetarie per ottenere il "riaggiustamento" del tondello, è indubbiamente l'impiego della lima. Lo si deduce chiaramente dalla lettura dell'ultima parte dell'art. 80 del Regolamento delle Direzioni delle zecche del Regno d'Italia del 1861, che chiarisce come non verranno più accettati tondelli che risultino "aggiustati" con la lima, ma anche dal brano postato da avgvstvs che, se da un lato ci informa di una tecnica che non deturpava il tondello "da aggiustare", in uso nella zecca di San Pietroburgo, dall'altro ci conferma come invece altrove fosse usuale impiegare la lima per tale scopo. Francamente non capisco perché, in mancanza di prove evidenti di senso contrario, le "righe" che appaiono sulle monete napoletane di questo periodo dovrebbero invece ascriversi ad altre cause, che fra l'altro non mi pare abbiano mai ricevuto alcuna conferma documentale. Comunque, se si possiedono elementi documentali che dimostrino come le "righe" che si riscontrano sulle monete napoletane siano frutto di fenomeni diversi dall'uso di lime per aggiustare il peso dei tondelli, siete pregati di renderli noti. Altrimenti, mi pare che sostenere preconcettualmente una posizione che neghi un fatto ampiamente documentato per altre zecche del tempo, non avrebbe molto senso scientifico, ma rischia di apparire una presa di posizione quasi "campanilistica". Saluti. :hi: Michele
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  41. Complimenti , ed un grande in bocca al lupo.
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  42. @@fabio22 scusami ma quella che ho postato non è del Carmelo ma del Carmine, in molti la associano ma sono 2 cose completamente diverse, la Chiesa della Madonna del Carmelo è questa e l'unica cosa certa è che è stata terminata nel 1884, probabile data della medaglia. http://www.archiside.com/index.php?ID_L3_menu=145
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  43. È stata coniata così ... questi Tondelli venivano ritagliati dalle lamine di metallo con le cesoie... e in un periodo in cui la singola moneta valeva poco, il processo necessario a perfezionare il contorno, non era supportato neanche dal valore stesso della moneta, così assumevano queste forme, che puoi ritrovare anche sugli ultimi enriciani di Lucca...
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  44. Ecco qui la piú famosa moneta veneziana del Dubois Il famoso "Filippo". Coniato in 50/60 esemplari in argento e 6 in oro. Come dite? Non è veneziana? Piú che altro non è neanche da considerarsi una moneta ma una medaglia o forse piú una moneta di prova. Ma un po' veneziana lo è ;) Comunque questi macchinari hanno coniato anche altro. Oselle: Talleri e moultipli sottomultipli
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  45. Ciao! fuochino .... Giusto @@monbalda, ma ci sono anche @@magdi, @@eligio, @@numa numa, @@mero mixtoque imperio e sono certo che ci siano altri Amici del forum dei quali non conosco il nick. :pardon: Approfitto anche per fare i miei sinceri complimenti a questi Amici, spesso presenti tra queste pagine, che divulgano e che hanno piacere di farlo. Bravi :clapping: saluti luciano
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  46. Mi permetto di fare alcune considerazioni: forse senza pertinenza coll'argomento, ma lascio giudicare chi leggerà... Nei giorni scorsi mi sono recato in visita ad un importante museo italiano. I fatti attribuiscono a tale istituzione la proprietà di una importante raccolta numismatica, appartenuta ad una eminenza del settore. Sapendo di quanto sia "difficile" esporre delle monete già non mi aspettavo molto, ma almeno dai proclami ufficiali ci sarebbe dovuta essere una intera sala dedicata ad esse. Ebbene, la realtà dei fatti spesse volte supera l'immaginazione. E così, ho visitato un corridoio poco illuminato con una "selezione" casuale di monete, alcune mal catalogate, ed in generale in cui i pezzi di pregio latitavano. Allora mi sono chiesto: dove è finita la famosa raccolta? Da ciò che ho letto sui manifesti buona parte degli oltre 10.000 pezzi sono in fase di nuova catalogazione. Ma questo accadeva nel 2006. Ovvero dieci anni or sono. Che chiave di lettura assegnare a questo? Ben sapendo che collezioni più importanti sono da anni chissà dove, io mi domando: è possibile che ci sia così poco interesse da parte dei più verso la moneta? Mi sono sentito dire che la numismatica è un ambito di nicchia, specialistico, ma io mi domando: non teniamo in mano noi tutti monete e monetine ogni giorno? Non si parla quotidianamente di economia e moneta? Evidentemente tutto questo attaccamento alle "cose vecchie", alla moneta non più in corso è mal visto dai più e dunque come può essere considerato chi colleziona moneta? Come può essere visto dalla gente e dalle istituzioni se non come un "animale raro"?
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  47. Dalla foto non si riesce a vedere l'insieme. Il colore non è quello regolamentare, ma potrebbe essere un effetto della luce...poi la firma dell'incisore...la ghiera..la zigrinatura mon mi sembra quella giusta..poi non mi piacciono i segmenti dell'addome dell'ape. Una visione diretta dell'esemplare scioglierebbe ogni dubbio residuo.
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  48. questi i miei ritrovamenti di questa settimana. 2 euro UEM italia 2009 1 euro italia 2012 20 centesimi italia 2006 20 centesimi italia 2007
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  49. Quando si acquistano monete, per necessità..., fuori dai canali ufficiali, non si dovrebbe mai parlare di vero affare, ma al limite di buon acquisto! Nello specifico, Il vero affare l'ha fatto chi l'acquistò presso l'UFN a 30€ !!!
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