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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/23/15 in Risposte

  1. Siamo al terzo numero del 2015, quindi la produzione dei Quaderni sta andando a gonfie vele sia per quantità, qualità e varietà.....se in più ci metti che scrivono e hanno scritto amici del forum e che il cartaceo piace, ma piace ancora....il mix direi è completo. Il prezzo è decisamente competitivo per una bella rilegatura a libro a colori, gli articoli sono vari, poi li valuterete dopo la lettura, io ripeto credo che sia stata, in un panorama dove piangiamo la mancanza di testate cartacee come il GDN, una ottima e lungimirante iniziativa fatta dal network Lamoneta e che riempie uno spazio aperto, mi aspetto anche che però la sosteniate sia con l'acquisto, la lettura, la divulgazione della stessa, con un commento anche qui, e magari siate parte attiva perché no dei prossimi numeri cartacei.....certo mi aspettavo qualche riscontro in più giocando in casa sul forum stesso ed essendo anche autore non avrei dovuto scrivere ora, ma l'esigenza divulgativa porta poi anche a questo....
    4 punti
  2. Taglio: 2 euro Nazione: Monaco Anno: 2011 Tiratura: 1.032.052 Condizioni: BB Città: Bresso (MI) Taglio: 2 euro Nazione: San Marino Anno: 2013 Tiratura: 592.624 Condizioni: SPL Città: Bresso (MI) Taglio: 2 euro cc Nazione: Francia Anno: 2015 Tiratura: 4.000.000 Condizioni: SPL+ Città: Bresso (MI) Taglio: 2 euro Nazione: Vaticano Anno: 2005 Tiratura: zero - emessa solo nelle divisionali (85.000 esemplari) e FS (16.000 esemplari) Condizioni: BB+ Città: Bresso (MI) Note: Credo sia una news Scusate la bassa qualità della foto, se necessario un dettaglio provo a fotografare ogni singola moneta.
    4 punti
  3. G. Amisano, Per una numismatica migliore M. Bianchi, Conio Variato nella Moneta da 2 Lire di Parma per Maria Luigia M. Trombini, Particolarità nelle emissioni numismatiche della Città del Vaticano dal 2002 al 2014 A. Rimoldi, Sull'attribuzione dei Denari piccoli romani con il simbolo della frusta R. Santone, Un misterioso simbolo sui Bolognini di Guardiagrele A. Infusini, Dal Marco di Colonia... al Mark - L'unificazione della Germania, attraverso i cambi monetali M. Limido, Dalla Beata Vergine col Bambino, alla M gotica, a Sant’Ambrogio 114 pagine ricche di lamoneta.it! Già acquistabile su amazon: http://www.amazon.it/Quaderni-laMoneta-2015-AA-VV/dp/1517338778/
    3 punti
  4. Voglio raccontarvi una storia, a mio parere bella, soprattutto vera, che ha per protagonisti il sottoscritto e alcuni utenti del forum. Una storia di quelle che penso piacciano molto a @@dabbene e a tutti quelli che credono che lamoneta possa essere anche un luogo dove far nascere amicizie e sviluppare collaborazioni. È lunga, ma spero che avrete la pazienza e la curiosità di leggerla fino alla fine. Occorre prima una piccola premessa. Da anni mio padre e io siamo impegnati in una ricerca storico-iconografica e documentaria volta a fare piena luce su una tradizione artigianale della nostra città: si tratta della lavorazione artistica dell’acciaio traforato. E’ una tradizione ormai bicentenaria, innestatasi a sua volta su una ancor più antica eccellenza che faceva di Campobasso, già almeno dal XV secolo, un rinomato centro per la lavorazione dei metalli. Uno degli artigiani più noti, senz’altro il più bravo tra quelli attivi nell’Ottocento, fu Bartolomeo Terzano, titolare di una bottega operante tra il 1859 e il 1887, la cui attività fu poi portata avanti dai figli fino agli anni ’20 del Novecento. Per dare un’idea della sua bravura, tenete presente che Vittorio Emanuele II in persona, che lo aveva conosciuto e incontrato a Firenze in occasione dell’Esposizione Nazionale del 1861, oltre ad acquistare per sé diversi suoi manufatti, gli commissionò dei lavori da donare a suo nome a Napoleone III. Tornando alle ricerche di mio padre e mie, due anni fa abbiamo pubblicato un primo frutto, consistente in un volume che (speriamo) ha finalmente reso giustizia ai maestri acciaiuoli della città, ricostruendo in modo organico e documentando ampiamente le loro storie e i premi da essi nel tempo meritati. Personalmente, poi, partecipai al concorso di scritti sulle medaglie lanciato qui sul forum qualche anno fa con un saggio intitolato “Il medagliere di Campobasso” nel quale illustrai, in parte, le medaglie premio conseguite dai nostri artefici. Come tutte le pubblicazioni, la nostra non ha affatto scritto la parola “fine” sulle ricerche, ma ha segnato un nuovo punto di partenza per ulteriori indagini, sia da parte nostra che di chi vorrà cimentarsi sulle stesse tematiche, magari anche per smentirci. Ad ogni modo, noi siamo sempre sul campo, a caccia di nuove notizie, documenti, testimonianze. Ed ecco che il forum si è rivelato una fonte preziosa non soltanto per acquisire dati, ma anche per costruire relazioni e conoscere (sia pure virtualmente) persone assai gentili, disponibili e generose. Oltre tre anni fa, prima ancora che il nostro volume venisse pubblicato, aprii una discussione, nella sezione medaglistica, intitolata “Caccia al tesoro di medaglie in cartolina” – LINK In pratica chiedevo aiuto agli specialisti per identificare le medaglie presenti su una cartolina celebrativa della ditta Terzano (cartolina del 1909-1910) dato che purtroppo l’immagine di cui disponevo non era molto nitida. :help: @@sandokan, @@giancarlone, @@Lord_Acton furono i forumisti che intervennero in un primo tempo aiutandomi; e già questo fu per me un bel segnale. :hi: Con giancarlone, in particolare, sono poi più recentemente tornato sull’argomento dopo che lui, nell’aprile scorso, ha aperto una discussione sulle medaglie connesse alle esposizioni tenutesi a Milano tra il 1871 e il 1894. LINK Ne sono scaturiti mail e MP dai quali ho potuto ricavare notizie e documenti per me utili e interessanti. Ma, soprattutto, ne ho ricavato una conferma sulla estrema disponibilità – oltre che competenza – di giancarlone, che non soltanto posta continuamente immagini di straordinarie medaglie con tanto di informazioni dettagliate a corredo, ma che si è dimostrato assai gentile e pronto a dedicare il suo tempo anche a chi – come me – si rivolge a lui per un aiuto. Gli avevo chiesto, infatti, se aveva a disposizione immagini della medaglia-premio distribuita in occasione della Esposizione di Padova del 1869 che – da un disegno della stessa presente su una pubblicazione – sembrava proprio corrispondere alla numero 8 della cartolina cui accennavo prima (del resto sapevo con certezza, dai miei documenti, che il "mio" artigiano aveva esposto suoi lavori in quella rassegna). Giancarlo, con la cortesia che lo contraddistingue, dopo aver consultato subito ma invano alcuni volumi che aveva a disposizione, mi promise che durante l’estate avrebbe scandagliato i cataloghi d’asta in suo possesso per rintracciare eventuali fotografie della medaglia che cercavo. Ed ecco che proprio nel pieno dell’estate si realizza un colpo di scena (e per me di fortuna) incredibile: nella discussione “caccia la tesoro” interviene un altro utente che ha unito alla preparazione e alla competenza anche doti straordinarie di gentilezza e disponibilità: @@palpi62 Ha postato l’immagine della medaglia di Padova, nella versione in argento, e già questo mi avrebbe reso felice. Ma quando ho letto il nome del premiato inciso sulla stessa ho fatto un balzo sulla sdraio (ero infatti al mare): Terzano B. LINK Era lui, proprio lui!!! E non era l’immagine di una medaglia “uguale” alla sua, ma proprio di “quella” da lui meritata! Non avevo con me il computer, così utilizzai il mio cellulare per ringraziarlo prima nella discussione e poi in MP. Nel ribadire la mia gratitudine gli chiesi poi l’autorizzazione a utilizzare quelle immagini in future pubblicazioni o in occasione delle proiezioni con relative chiacchierate divulgative che ogni tanto faccio in giro per raccontare la storia degli eccellenti traforatori di Campobasso. E qui un primo segnale della generosità di Maurizio (è questo il suo nome): mi svela che la medaglia non è in mano sua, ma è in vendita in una inserzione su ebay; mi dice che la stava tenendo d’occhio perché gli piaceva ma che, se volevo, potevo prenderla io. Come già scritto, ero al mare, senza pc e con un telefono poco adatto a seguire la cosa. Tra l’altro il venditore chiedeva anche una tipologia di pagamento per la quale non ero attrezzato. Allora dissi a Maurizio: provaci tu e poi ne riparliamo. Io sarò sempre il primo interessato a prenderla se un giorno vorrai disfartene. Così lui è riuscito ad aggiudicarsela e in tempi assai ragionevoli se l’è vista recapitare, inviandomi subito delle nuove immagini. Nel frattempo io, per ringraziarlo, gli ho spedito una copia del volume, così avrebbe potuto non solo conoscere meglio la tradizione artigianale vanto della mia città, ma anche avere documentazione specifica relativa alla medaglia acquistata, qualora avesse voluto tenerla. Ed è qui che Maurizio, oltre che una persona corretta e gentile, si è rivelato essere un vero Signore, con la S maiuscola. :clapping: Dopo aver ricevuto il libro, mi ha subito scritto che si stava convincendo che sarebbe stato giusto che la medaglia “tornasse a casa”. Poi, dopo non molti giorni, mi ha fatto una proposta per il suo acquisto che, sostanzialmente, si rivelava un semplice rimborso delle spese sostenute. In pratica, pur conoscendo il mio interesse a prendere “quella” medaglia e non una simile - e pur trattandosi di una medaglia d'argento - ha rinunciato fin da subito a qualsiasi tentativo di ottenere un surplus venale, riconoscendo alla ricerca mia e di mio padre un valore culturale al quale voleva contribuire con questo suo generoso e disinteressato gesto. Così, col cuore in gola, gli ho fatto un bonifico e 24 ore dopo (per spedirmela non ha aspettato neanche l’effettivo accredito) la medaglia è arrivata in mano mia. 146 anni dopo la prima volta (e dopo un “lungo” peregrinare), era tornata finalmente... "a casa". Eccola, in questa (brutta) foto, insieme alle altre che sto cercando di recuperare per ricostruire – anche materialmente – il medagliere di quel genio dell’acciaio che fu Bartolomeo Terzano. Forse – anzi certamente – sono stato un po' lungo, ma sono convinto che questa storia andava raccontata, e con tutti i particolari, per dimostrare, se mai ce fosse stato ancora bisogno, quanto questo spazio virtuale possa dimostrarsi non solo una “piazza” dove incontrare interlocutori con gli stessi interessi, ma anche persone generose. Quelle che una volta si definivano “per bene” o “galantuomini”. È il modo che ho scelto per ringraziare pubblicamente Giancarlo, Maurizio e gli altri che mi hanno dato una mano. E l’ho fatto qui in piazzetta, e non nella sezione medaglistica, perché vorrei non soltanto dare visibilità a questa bella storia, ma anche fare un appello ai forumisti: anche se le medaglie non rientrano nei vostri interessi e specialmente se siete fra quelli che pensano che le medaglie siano un gradino più in basso rispetto alle monete (anch'io, lo confesso, la pensavo così fino a non molto tempo fa), fatevi un giro nella Sezione ad esse dedicata e vi ricrederete. Fermi restando i vostri interessi e col massimo rispetto per essi, vi dico che vi accorgerete che quella è una delle sezioni nelle quali forse più di ogni altra la storia scorre sotto gli occhi attraverso quei dischi metallici così belli e affascinanti, chiamati a ricordare e celebrare fatti, persone, avvenimenti di ogni epoca e di ogni genere. E poi può contare su una serie di utenti non solo assai preparati, ma anche prontissimi a mostrare i loro “pezzi” e a condividerli con la comunità dei lamonetiani, per cui alla fine si rivela essere una delle Sezioni col maggior numero di immagini tanto che esplorarla è davvero un piacere. Questo post vuole essere allora un GRAZIE non solo a Maurizio (palpi62), a Giancarlo (giancarlone) e agli altri utenti che ho già nominato (sandokan, Lord_Acton) e che mi hanno aiutato direttamente, ma anche a quei lamonetiani che con preziosi interventi, contributi e tante belle immagini arricchiscono non solo la sezione della Medaglistica ma, più in generale, tutto il forum. Penso, tra gli altri a @@borghobaffo, @@fabio22, @@gionni980, @@giangi_75it, @@Rex Neap, @@francesco77 e a tanti altri coi quali mi scuso se ora mi sfuggono i nick.
    3 punti
  5. Peccato che la possibilità di accedere ai lavori gratuitamente non sia stata divulgata per tempo. Mi pare di capire che alcuni Studiosi, in particolare giovani, non hanno potuto partecipare all'evento per motivi economici. Credo che costoro avrebbero volentieri rinunciato allo zainetto e al block notes "istituzionali" pur di entrare gratuitamente ed assistere agli interventi. M.
    3 punti
  6. 3 punti
  7. @@francesco77 @@sandokan @@palpi62 Ciao. Grazie per la dimostrazione di interesse. In attesa di potervi accontentare (devo per una serie di ragioni scegliere immagini tra quelle non pubblicate nel libro, quindi anche meno belle) posso darvi modo di "intravedere" qualcosa attraverso due filmati presi dalla rete. Il primo si riferisce a una intervista che mi hanno fatto nell'aprile 2013 in occasione della conferenza stampa che precedette di un giorno la presentazione del nostro libro. Dura poco più di un minuto, ma qualche oggetto si vede: LINK Il secondo contiene un'altra intervista che mi hanno fatto nell'agosto 2014 quando, in occasione della consueta Mostra Nazionale delle Forbici e dei Coltelli che si tiene ogni estate a Frosolone (altro centro molisano che vanta una lunga tradizione in materia di utensili d'acciaio), andai a fare una delle mie chiacchierate divulgative sugli artigiani di Campobasso. La parte che riguarda il mio lavoro inizia dal minuto 7.10 circa. Nel filmato si vedono (e io descrivo) due delle più belle opere mai realizzate dai nostri traforatori. Ecco il LINK P.S. Non fatevi distrarre dalle due belle fanciulle che si vedono al minuto 9.11 :acute:
    3 punti
  8. datemi il benvenuto nel club dei divisionalisti Taglio: 1€ Nazione: Germania Anno: 2010 G Tiratura: 86.920 solo divisionale Condizioni: SPL Città: Bibione (Ve) @@vaio4ever
    3 punti
  9. Buon giorno a tutti :) mi è appena arrivato il mio nuovo acquisto... un acquisto di impulso perché quando l'ho vista non ho potuto dire di no anche se il prezzo non è un affare come capita a voi di solito :lol: mi potete dare qualche informazione sulla tiratura zecca e quanto avreste pagato voi. Sulla conservazione io direi bb+ (assolutamente non lucidata! Miracolo). Grazie
    2 punti
  10. Capisco le emissioni barbariche, capisco che non avessero a disposizione incisori del calibro di quelli della zecca "madre", ma guardando questa moneta dell'asta Paul-Francis Jacquier Numismatique Antique (n.40) direi che la povera Faustina Maggiore o era veramente assai brutta o gli stava veramente antipatica :D
    2 punti
  11. E' proprio quello che volevo dire in qualche link precedente. Io spero solo che il mio libro apra un nuovo filone d'indagine, apra tante altre discussioni che contribuiscano ad aumentare le nostre conoscenze, tante discussioni condotte come questa: non per l'affermazione del tuo o del mio ego, ma per il progresso del patrimonio comune di conoscenze. Nel corso di questa discussione non abbiamo considerato importante chi di noi due avesse ragione ma argomentare bene le nostre tesi. Se coloro che ci governano facessero come noi, vivremmo in mondo leale, giusto e onesto.
    2 punti
  12. Mi sa che aveva ragione lui... dunque ho appena acquistato il volume. Dopo quest'ennesima sbrodolata non intendo discutere ulteriormente della questione fino all'avvenuta lettura. Infatti nonostante tutte le mie critiche e la presenza di alcune leggerezze ritengo che gli spunti offerti da King John siano veramente interessanti e possano dare avvio ad un processo di conoscenza in un mondo (forse perchè molto specialistico) apprezzato da pochi e studiato da ancora meno. Riporto un estratto della conferenza del Callatay da me sopralinkata: The object of this contribution is to identify the nature of the control marks (symbols or letters) on Hellenistic royal issues. [4] Letters appear in different ways: single letters, sets of two or more, [5]full names, and monograms. These marks have been variously interpreted as personal marks for a range of people acting outside or inside the mint. Proposals for individuals outside the mint include: the eponym magistrate of the city (whatever the magistracy in each city), [6] the magistrate in charge of monetary affairs (or, more generally, the person responsible for control at the highest level, the superintendent), benefactors who offered the metal (liturges, but see infra), or even military commanders, for whom the coins were primarily issued. Inside the mint, the proposals include: the mint master, the engraver (but see infra), or various subordinate monetary officers. To that list, non-personal proposals can be added, not all of the same degree of attractiveness: these control marks may have referred to mints [7] or officinae (workshops functioning separately inside the same mint); they may also have been used to indicate the source of the struck metal; [8] or the military unit for whom they were made, as recently argued by Makis Aperghis for the Seleucids (Aperghis 2010). Letters could be used as marks of value (very rare); [9] the year within an era (frequent); or any numerical suite where A is used for 1, B for 2, etc. For Ptolemaic coinages, we should have in mind the case of Arsinoe’s coins, for which such a numerical sequence has been proved to have nothing to do with regnal years (Troxell 1983). Also, some late issues of royal Bithynian tetradrachms display a date on the reverse and a letter on the obverse. Moreover, symbols have sometimes been explained as propagandistic, without any control function (but see infra: Engravers). [10] These marks have been sporadically commented upon by many scholars, but we lack a general study on this important topic. Avevo letto un pò troppo rapidamente il testo e la cosa mi era sfuggita. Qualcuno ha già parlato di notazioni numerali, ma in casi estremamente circoscritti e comunque questa ipotesi sembra non venire presa molto in considerazione dato che non trova più spazio nella prosieguo del testo. Sarebbe interessante leggere il testo del Troxell. L'idea di un calcolo delle tirature monetali, da me molto criticata, pare invece assolutamente innovativa. Vera? Non so. Da prendere in considerazione? Certamente. In ogni caso un libro non deve essere solamente il punto d'arrivo di un percorso di apprendimento, ma piuttosto quello di partenza per l'accrescimento culturale proprio e degli altri.
    2 punti
  13. Buona serata Una premessa soprattutto; il doge Renier ha regnato per 10 anni ca. ed il ducato in questione (chiamato ducatello perché meno pesante del precedente) era, tra le monete di grosso modulo, quello maggiormente coniato; a differenza della scudo che, invece, era da tempo "fermo al palo" (a coniarlo la Signoria ci perdeva). Detto ciò, il Papadopoli censisce 4 varianti in merito alla legenda del ducatello con il Massaro L A F: la 1° ha tra DVCATVS e VENETUS una stella a 5 punte e dopo VENETVS un'altra stella di pari dimensioni; la 2° ha tra DVCATVS e VENETUS una stella a 5 punte e dopo VENETVS un'altra stella più piccola; la 3° ha tra DVCATVS e VENETUS una stella a 5 punte e dopo VENETVS una rosetta a 5 petali; la 4° ha tra DVCATVS e VENETUS una stella a 5 punte e dopo VENETVS una rosetta a 4 petali. La sua è senz'altro ascrivibile al 4° tipo. Circa la forma della coda, non la riterrei così importante; chissà quanti conii sono stati approntati per dar forma al leone; un'altro aspetto che può variare è proprio la sigla del Massaro; nel suo le iniziali sono divise da un punto; nella descrizione che fa il Papadopoli, le iniziali del Massaro non sono intervallate da punti. Errore di compilazione da parte del Papadopoli? Ulteriore variante? Tutto può essere, magari una ricerca selettiva in rete di tutti i ducatelli con questa sigla, può riservarci qualche sorpresa..... Però, ripeto, io ritengo che ci siano tante varianti in giro non censite, soprattutto se riguardano differenti interpunzioni. Diverso sarebbe trovare un ducatello con le iniziali di un Massaro sconosciuto. Saluti luciano
    2 punti
  14. DE GREGE EPICURI Bravo Luciano, è stato interessante e piacevole. Solo qualche aneddoto per stuzzicare la vostra curiosità, visto che la conferenza sarà presto resa leggibile qui nel Forum: -lo sapevate che Antonio Venier (doge dal 1382 al1400) su certi grossi appare anonimo, e su altri con la sua bella barbetta a punta ed i suoi connotati? Un piccolo colpo di mano? - e che il Doge Cristoforo Moro compare con un bel ritratto su due bagattini...che però esistono solo al Museo Correr, e tutti gli altri non si sa dove siano finiti (forse ritirati dalla Serenissima?) - e che il Doge Gritti, che aveva garantito diverse vittorie alla Repubblica, fu severamente ammonito perché si era permesso di aprire una lettera senza aspettare che arrivassero i suoi due consiglieri, come prevedevano le norme?
    2 punti
  15. Buona serata E' uno "strumento" nuovo, certamente bisogna dargli tempo perché gli interessati imparino la strada ed anche far si che venga opportunamente divulgato, ma condivido l'ottimismo di Mario. Il mio plauso a tutti gli Autori, naturalmente. :clapping: saluti luciano
    2 punti
  16. Nella discussione generale di oggi, ho apprezzato l'intervento della prof.ssa Caccamo Caltabiano che, rispondendo ad un intervento del pubblico non ha potuto fare a meno di notare l'assenza di politici. Un evento del genere avrebbe meritato la presenza continua e costante non dico del Ministro, ma quantomeno di un Sottosegretario e di una nutrita pattuglia di dirigenticheguadagnanocosipoco. La crisi identitaria della nostra Nazione passa per la crisi culturale (nel senso umanistico e nel senso scientifico del termine). La numismatica e l'angolino nel quale risulta a forza relegata è la cartina al tornasole di questa crisi. A fronte di uomini di buona volontà, nell'ambito accademico, dell'insegnamento in generale, dello studio, del collezionismo e del mercato (mi riferisco ai numismatici professionisti) si rileva un'apatia culturale dei nostri amministratori locali (la Sicilia è regione a statuto speciale in subiecta materia) e nazionali e l'applicazione delle leggi, riflette, pur con le migliori intenzioni, questo stato confusionale. Alla fine si penalizza il commerciante, il collezionista e quindi la cultura numismatica in senso ampio. Non un concorso per numismatici, tuonava oggi la prof.ssa Caccamo Caltabiano! Aggiungo, non solo in ambito accademico, ma anche per tutte le Soprintendenze. Con i consequenziali danni che tutti sappiamo. Come sarebbe bello un mondo accademico aperto al collezionista privato ed un mondo amministrativo che collabori ugualmente per lo sviluppo della cultura. Oggi invece le Soprintendenze NON hanno esperti numismatici, tantomeno di mentalità aperta... Tempoi fa sono stato a Vienna, Parigi e Londra. Ho preso appuntamento coi responsabili (addirittura a Parigi personalmente col direttore del Cabinet ) e mi hanno fatto vedere tutto; ho potuto interloquire ed ho mostrato la mia collezione (in foto). ne sono uscito arricchito e mi hanno ringraziato; a Parigi - su richiesta - ho inviato i file. Qui da noi...si assiste solo al depredamento dei siti ed alla persecuzione non dei ricettatori, ma dei collezionisti... ​
    2 punti
  17. Il convegno si svolge a Taormina. Posto bello ma non proprio comodo da raggiungere per chi non abita nei dintorni . Sinceramente non credo che vi siano state comitive di numismatici che siano arrivati fino a Taormina con il piano di fare i 'portoghesi" . Più' probabile che forse qualcuno già' residente in zona - saputo del Ccngresso - si sia affacciato. La marea di tessere rosse che i congressisti esibiscono al collo testimonia della stragrande maggioranza di 'regolari'. Un po' preoccupante a mio avviso il fatto che invece di essere fieri che una manifestazione di tale livello si tenga in Italia si perda tempo a parlare della security del congresso. Molte poi erano le possibilità' per giovani numismatici di avere finanziata la loro partecipazione . Credo più' di 50 giovani hanno ricevuto borse di studio da varie associazioni . Uno di questi giovani e' nientemeno che un vincitore qualche anno fa del concorso Nino Rapetti organizzato proprio da LaMoneta - e ciò' dovrebbe essere un altro motivo di vanto dell'utilizzo ma opera di diffusione della cultura e divulgazione realizzata dal Forum. Sono anzi ben due i vincitori di quel concorso che partecipano al Congresso,uno come borsista-uditore l'altro come relatore direi che sarebbe più' edificante parlare di questi traguardi invece di fare sterili polemiche che con la mumismatica hanno davvero poco a che fare .
    2 punti
  18. Ecco un’immagine più “calda”. Pensavo di aver ormai superato la ricerca del “possesso” ma devo confessare che mi ha fatto molto piacere trovare, dopo tanti anni, questa rarissima moneta. Il suo fascino (anche se lontano da quello urlato dei ducatoni e delle quadruple) e il suo significato storico sono veramente unici! peso: 0,405 g
    2 punti
  19. i cordoli sul tondello sono assolutamente compatibili con le emissioni ufficiali del periodo (ne ho vesti di ben più evidenti... il che è tutto dire!). Posto che per me è un'imitativa, vien da sé che il rovescio è imitativo di elevata qualità. Perché mi ha colpito di più la fattura (ottima) del rovescio nonostante la stanchezza di conio? Perché spesso e volentieri i rovesci delle ufficiali dei tetrici lasciano alquanto a desiderare quanto a bellezza dello stile... come se l'incisore si sforzasse di concentrarsi solo sul ritratto o, più probabile, come se le maestranze più abili venissero principalmente impiegate per i ritratti lasciano il resto a personale meno dotato artisticamente. Quanto al tuo dubbio circa la scala di grigi tra ufficiale e minimissimo imitativo... direi che più che una scala di grigi c'è un intero "pantone" :D e spesso e volentieri il confine di demarcazione sfugge anche agli occhi dei più esperti. Io non mi considero un grandissimo esperto del periodo, ma essendo il periodo che seguo e che studio e cerco di approfondire (con molta umiltà) mi considero un po' "allenato e navigato" per cogliere qualche dettaglio e/o sfumatura che a una visione distratta potrebbero sfuggire... pur coi limiti della valutazione soggettiva che si può fare. Questo pezzo, a prima vista può tranquillamente essere liquidato come ufficiale. Ma certe piccole sfumature, qualche dettaglio qua e là... quei "grigi" che hai evidenziato molto bene anche te (in fin dei conti aver l'occhio allenato per le lenticchie :D aiuta anche per le galliche!) mi fanno optare per la splendida e meravigliosa esecuzione di una imitativa. Quanto al senso del realizzarne una di così alto livello a parità di peso e diametro di certe ufficiali... ecco... qui torniamo a quel "quid" che ancora non so spiegarmi in maniera soddisfacente.
    2 punti
  20. "Non è comunque corretto partecipare senza essersi iscritti... il congresso ha un costo anche solo nei termini dell'affitto delle sale nelle quali si svolge o delle attrezzature... credo che partecipare a sbafo sia comunque scorretto." Concordo che per usufruire dei servizi "onerosi" offerti dall'Evento, sia giusto pagare il corrispettivo previsto. Tuttavia, la pura e semplice partecipazione ai lavori, senza quindi godere dei servizi "onerosi", poteva anche essere accordata gratuitamente, come peraltro sembra stia di fatto avvenendo. Parliamo comunque di un evento in gran parte finanziato con danaro pubblico e l'affluenza a titolo gratuito di studiosi interessati soltanto ai lavori (e non agli "zainetti"), non sarebbe certo stata "oceanica" e tale da "ingolfare" i servizi logistici dell'Evento, Se poi, come capita spesso in Italia, si annunciano regole che poi, per un motivo o per un altro non vengono fatte osservare, posso anche capire che chi a quelle regole si è attenuto o aveva fatto affidamento, possano girare un po' le...p...e. M.
    2 punti
  21. È una medaglitta celebrativa dell'Anno Santo del 2000, sicuramente NON è stata coniata dalla zecca Papalia, ma da un privato.... Saluti TIBERIVS
    2 punti
  22. Grazie @@adolfos! Come leggerai si tratta sostanzialmente della "riscoperta" di una tesi quasi dimenticata e di alcune proposte di studio, personalissime e di conseguenza anche non condivisibili! Spero solamente di fornire materia di discussione agli appassionati... Buona giornata, Antonio
    2 punti
  23. Complimenti a tutti gli Autori. In maniera speciale agli amici @@dabbene e @@anto R. Cari saluti
    2 punti
  24. Ho chiesto un po' di rotolini da due euro in banca, su 40 rotolini i 4 ritrovamenti più importanti sono stati questi!
    2 punti
  25. È normale, questa emissione è di seconda classe e la legenda sul bordo è spesso coniata debolmente se non mancante .
    2 punti
  26. Segnalo la pubblicazione, a cura di Luca Gianazza e Alessandro Toffanin, dal titolo: La zecca di Milano - Bernabò Visconti (1354-1385) e Gian Galeazzo Visconti (1378-1402) Liberamente disponibile su: http://www.bdnonline.numismaticadellostato.it/materiali/index.do;jsessionid=BDA5280E41C14753821A2E6295D9FF5A.sgc2-prd-apps
    2 punti
  27. Hai ragione! Spero che così si veda meglio... Non l'ho tolta dalla custodia, era già nell'album! ?
    2 punti
  28. @@Pe1983 Vedo ora, complimenti anche da parte mia per il 2 Euro vaticano............ :good:
    1 punto
  29. Oggi ho comprato questo tallero. Si tratta probabilmente del riconio Vienna 1900 - 1945, per i due puntini presenti nello scudetto centrale. Ne posto la foto perchè, pur trattandosi di una moneta comune, assume in bella conservazione e patina, un aspetto per me suggestivo. Cordialità. Renzo @@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@
    1 punto
  30. Non credo che l'obiettivo principale del congresso fosse impedire l'ingresso dei portoghesi... dico sinceramente che siamo impegnati per fortuna in altro... e non abbiamo sentito davvero questo problema...
    1 punto
  31. Si sarebbe anche potuto organizzare uno streaming a pagamento minimo (qualche euro)...
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  32. Bell'intervento quattrino, certamente questo non è l'ambito da cui mi sarei aspettato un aiuto, una mano tesa sul riconoscimento del ruolo del collezionista, dello studioso privato anche del commerciale, è un Congresso Scientifico Mondiale e qui si raduna in gran parte il mondo accademico, le istituzioni museali, però bisogna insistere anche sulla legittimazione di queste componenti che sono parte integrante del mondo della numismatica. Le stesse osservazioni che hai fatto mi sono state fatte da altri uditori, ricordo però che le Associazioni o Società lì presenti italiane e anche straniere sono composte da soci al 95% ma direi anche oltre che sono privati, appassionati, studiosi, collezionisti, commercianti che permettono a Società, Associazioni anche italiche di sopravvivere....siete d'accordo che se non ci fosse questa componente della numismatica italiana queste non esisterebbero ? E quindi va benissimo la ricerca scientifica importante, il grande raduno scientifico internazionale, ma ricordiamoci sempre che la numismatica è un contenitore grande con tante anime dove il privato si attiva con studi, elargizioni ( le stesse borse di studio per giovani che apprezzo molto ), collabora con proprie monete e ricerche affiancando anche il mondo accademico, ecco questo deve e dovrebbe essere sempre riconosciuto, anche in ambiti prettamente scientifici come questo. E poi la ricerca deve essere sempre accompagnata alla divulgazione, ho letto ovviamente le modalità di iscrizione al Congresso e sappiamo come erano le condizioni, in un certo qual senso mi fa quasi piacere che poi alcuni alla fine siano entrati lo stesso solo per sentire, per capire, per appassionarsi ( ovviamente mi dispiace anche per chi non ha partecipato proprio per i costi )..... la numismatica dovrebbe essere questa, un movimento culturale non solo di una elitè scientifica che ovviamente c'è, ma di tanti che apprezzano gli aspetti culturali che stanno dietro a questa scienza, se no torniamo al solito numismatica per pochi o per tanti e tutti e questa poteva essere una occasione....una grande occasione.... Ecco ....mi sarebbe piaciuto che ci fosse stata una divulgazione diversa dell'evento, una ripresa delle conferenze, una proiezione in uno o due grandi città italiane dove assistere ad alcune, che ci fosse stato scritto dai tempi nelle modalità di iscrizione possibilità di partecipazione anche per un giorno a un costo minimo o gratuito per i giovani, chiamiamola comunicazione per tutti, l'invogliare ad esserci, non l'ho vista o non è arrivata a molti di noi tutto questo, un conto è l'esporre ...un conto è l'ascoltare e dare la possibilità ai più di sentire proprio questo grande e ripeto grande evento, questo sarebbe stata la vera divulgazione numismatica....
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  33. Francesco, Il Manzoni indica solo R per il 1766 Tra i meno rari dei Rusponi. Indica in MB un valore di 600 euro, personalmente credo visto la montatura e usura snon vada oltre. Gli anni rari sono il 1765/1767/1768/1769 sono R5. spero di esserti stato d aiuto. Saluti Rodolfo
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  34. @@Marianna61, Posta una moneta alla volta, fronte e retro, possibilmente a fuoco, grazie.
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  35. Conferenza interessantissima, complimenti anche da parte mia a Luciano @@417sonia !!!
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  36. Si tratta di una moneta Romana, il tipo di moneta é una maiorina pecunia. in genere da 22 a 24 mm, ma la tua é molto alterata e quindi potrebbe avere una dimensione ridotta. Sul dritto compare il busto dell'imperatore con diadema che sembra essere di perle. La legenda, incomprensibile sulla tua moneta, dovrebbe essere DN (nome dell'imperatore) PF AVG. Sul rovescio l'Imperatore in piedi tende la mano ad una donna inginocchiata, con la mano sinistra regge un globo sormontato da una piccola vittoria. la legenda dovrebbe essere REPARATIO - REIPVB. Sotto in esergo la sigla della zecca anche questa illegibile (forse LVGP-Lione) vista la dimensione ridotta potrebbe essere un antica imitazione a nome dell'Imperatore Graziano. Dato lo stato di conservazione si tratta di illazioni
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  37. Minuto di Luigi XII ... Si riesce ad identificarlo grazie al rovescio ancora ben leggibile peccato per l'altro lato :(
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  38. Oggi, 23 settembre, cade la Festa di San Pio da Pietrelcina San Pio da Pietrelcina, Padre Pio, al secolo Francesco Forgione, nacque a Pietrelcina (BN) il 25 maggio 1887. Fin da bambino riceveva frequenti visite di Gesù e Maria e vedeva demoni e angeli, ma poiché pensava che tutti avessero queste facoltà non ne faceva parola con nessuno. Entrato come chierico nell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini, a sedici anni, il 6 gennaio 1903, fu ordinato sacerdote il 10 agosto 1910, nella cattedrale di Benevento. A causa delle precarie condizioni d salute, il 28 luglio 1916 fu trasferito, nel Convento di San Maria delle Grazie a San Giovanni Rotondo (FG), sul Gargano, dove salvo poche e brevi interruzioni, rimase fino alla morte, avvenuta il 23 settembre 1968, vivendo una vita intensa da taumaturgo e apostolo del confessionale, trascorrendo anche quattordici - sedici ore al giorno ad amministrare il sacramento della confessione, per lavare i peccati e ricondurre le anime a Dio. La mattina di venerdì 20 settembre 1918, pregando davanti al Crocifisso del coro della vecchia chiesa, ricevette il dono delle stimmate, che rimasero aperte e sanguinanti fino alla morte. Dal momento della comparsa dei segni delle piaghe del martirio di Gesù Cristo, i fedeli lo considerarono già Santo e gli attribuirono numerosi miracoli. Fondò i “Gruppi di preghiera” e un moderno ospedale, la “Casa sollievo della sofferenza”. Fu da Papa Giovanni Paolo II beatificato il 2 maggio 1999 e canonizzato il 16 giugno 2002. Maria è il segreto della grandezza e santità di Padre Pio: alla porta della sua celletta, la numero 5, c’era attaccato un cartello con la frase di San Bernardo: “Maria è tutta la ragione della mia speranza”; a Lei, nel maggio 1956, dedicò la “Casa Sollievo della Sofferenza”; il suo testamento spirituale, alla fine della sua vita, fu: “Amate la Madonna e fatela amare. Recitate sempre il Rosario”. Quando gli fu domandato se esistesse una scorciatoia per il Paradiso, Padre Pio rispose. “Sì, è la Madonna”. “Essa – diceva il frate di Pietrelcina – è il mare attraverso cui si raggiungono i lidi degli splendori eterni”. Esortava sempre i suoi figli spirituali a pregare il Rosario e a imitare la Madonna nelle sue virtù quotidiane quali l’umiltà, la pazienza, il silenzio, la purezza, la carità. “Vorrei avere una voce così forte – diceva - per invitare i peccatori di tutto il mondo ad amare la Madonna”. Lui stesso aveva sempre la corona del rosario in mano. Lo recitava incessantemente per intero, soprattutto nelle ore notturne. “Questa preghiera – diceva Padre Pio – è la nostra fede, il sostegno della nostra speranza, l’esplosione della nostra carità”. BIOGRAFIA 25 maggio 1887 Nasce a Pietrelcina (BN) da Grazio Maria Forgione, detto "Orazio" (1860 – 1946), e Maria Giuseppa di Nunzio, detta "Peppa" (1859 – 1929), quarto di otto figli, un bambino, che il giorno seguente è battezzato nella chiesa di Sant'Anna con il nome di Francesco, per desiderio della madre molto devota a San Francesco d'Assisi. 6 gennaio 1903 Entra nel noviziato dei Cappuccini a Morcone (BN), dove indossa, il 22 gennaio, l'abito religioso e prende il nome di Fra Pio. 10 agosto 1910 È ordinato sacerdote, nel Duomo di Benevento. 4 settembre 1916 Di salute precaria, è trasferito a San Giovanni Rotondo, ove, a eccezione di qualche breve assenza (negli anni 1916 - 1918), rimane fino alla fine dei suoi giorni terreni. 20 settembre 1918 Riceve il dono delle stimmate. 1922-1934 Prima indagine. Il 2 giugno 1922 si hanno i primi provvedimenti del Santo Uffizio. Il 31 maggio 1923 il Santo Uffizio, dopo un'inchiesta, afferma “non constare della soprannaturalità dei fatti attribuiti a Padre Pio da Pietrelcina”. Il 9 giugno 1931 è sospeso da ogni ministero, eccetto la Santa Messa da celebrare privatamente. Il 14 luglio 1933 può nuovamente celebrare la Santa Messa in chiesa e il 25 marzo 1934 riprende a confessare gli uomini e il 12 maggio le donne. anni ‘40 Avvia i “Gruppi di Preghiera” per fermare con la Preghiera la Seconda Guerra Mondiale. 19 maggio 1947 Iniziano i lavori per la costruzione dell’ospedale “la Casa Sollievo della Sofferenza”, che viene inaugurata il 5 maggio 1956 Settimana di Pasqua del 1948 Il giovane sacerdote Karol Wojtyla (futuro Papa Giovanni Paolo II), studente a Roma, ha sentito parlare del misterioso frate con le stimmate e volendo conoscerlo, si reca a San Giovanni Rotondo nelle vacanze di Pasqua, e vi rimane una settimana. Durante la visita che Papa Giovanni Paolo II fa il 23 maggio 1987 a San Giovanni Rotondo dice: “Questi luoghi sono legati a ricordi personali, cioè alle visite da me fatte a Padre Pio sia durante la sua vita terrena, sia, spiritualmente, dopo la morte presso la sua tomba”. Questa affermazione lascia presuppore che il sacerdote Karol Wojtyla si sia incontrato anche altre volte con Padre Pio, ma, ad oggi, non sono stati rinvenuti documenti in merito. Si potrebbe anche pensare alle tre lettere, scritte in latino e inviate al frate il 17 e il 28 novembre 1962 e il 14 dicembre 1963 da Karol Wojtyla, ormai vescovo ausiliare di Cracovia che in quei giorni si trova a Roma per il Concilio. Nella prima Wojtyla chiede delle preghiere per guarigione della dottoressa Wanda Poltawska, madre di famiglia, ammalata di cancro. Nella seconda il vescovo lo ringrazia per l'avvenuta guarigione della donna. Nella terza lettera Wojtyla fa riferimento alle precedenti richieste da lui rivolte a Padre Pio: «La paternità vostra si ricorderà certamente che già alcune volte nel passato mi sono permesso di raccomandare alle Sue preghiere casi particolarmente drammatici e degni di attenzione». Il giovane vescovo ringrazia Padre Pio per la guarigione di una donna ammalata di cancro, ma scrive anche di un figlio di un avvocato, gravemente ammalato dalla nascita e scrive «Ambedue le persone stanno bene», per cui potrebbero esserci stati anche altre lettere o incontri. 25 aprile 1959 Si ammala e sino all'8 agosto celebra raramente e non in chiesa, ma il 7 agosto, in occasione della visita della Madonna di Fatima, la statua della Madonna Pellegrina, guarisce 1960-1964 Seconda indagine. 20 settembre 1968 Solenni manifestazioni per il 50º anniversario della stimmatizzazione di Padre Pio. 22 settembre 1968 Convegno internazionale dei Gruppi di Preghiera. Celebra l'ultima Santa Messa. 23 settembre 1968 Alle ore 2.30 Padre Pio, ricevuto il sacramento dell'Unzione degli infermi, muore serenamente con la corona del Santo Rosario in mano e con «Gesù!... Maria!...» sulle labbra. 2 maggio 1999 Papa Giovanni Paolo II dichiara Padre Pio beato. 16 giugno 2002 Papa Giovanni Paolo II proclama Santo il beato Pio da Pietrelcina.
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  39. Ciao @Anninovero, potrebbe anche avere il significato allegorico che citi , personalmente credo che rappresenti l' anima di Augusto portata in cielo da un Aquila come racconta Svetonio , Vita di Augusto , XCIX , quando un Pretore presente al funerale giuro' di avere visto l' anima di Augusto salire in cielo . Questo tipo di allegorie si riferiscono sempre alle Consacratio di Imperatori o come nel caso di Augusto alla sua divinizzazione , quindi possono avere entrambi i significati allegorici .
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  40. @@Pe1983 Boooommmm... complimentissimi per il ritrovamento
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  41. Bellissima moneta complimenti !!! sulla conservazione non mi esprimo , presenta una patina molto piacevole rif Spink # 3921 ps se ce la faccio mi farebbe piacere unirmi a voi per il convegno :) anche se devo accumulare qualche soldino perchè dopo l'ultima asta DNW i fondi scarseggiano
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  42. Leggo ora che il convegno c'è il 27/28/29 novembre!! Casca proprio a fagiolo, il 17 compio gli anni e magari ho qualche soldino in più da spendere e soprattutto una buona scusa per spendere allegramente :pleasantry: @@Lay11 hai tutto il tempo per organizzarti, quindi niente scuse :rofl:
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  43. @@Cinna74, io non voglio certo insinuare nulla, era solo una mia supposizione, di certo c'è una cosa, che la moneta è una bellissima moneta. :)
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  44. @@nando12 grandioso questo monetone ed è anche ben conservato.
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  45. Erano un po' di giorni che volevo aprire una nuova discussione, ma pensandoci bene mi sembra giusto proseguire in questa che la trovo interessante anche se sono mancati gli interventi sperati, spero non dispiaccia a @@dabbene. Finita la premessa vi racconto a cosa ho pensato. Ero intento a sistemare alcune monete e a tirarne fuori altre da fotografare ed inserire nei cataloghi, quando mi sono "imbattuto" nella moneta della foto. Non è mia abitudine guardarle spesso, ma ogni tanto faccio un tuffo nel passato. In particolare i 2 euro dell'atomo ogni volta mi riportano alla mente, dove tutto ebbe inizio. Già, perché prima di questa moneta, ero un normale raccoglitore di circolato a cui piaceva la nuova moneta, ma non me ne curavo di conoscere le svariate tipologie che fossero emesse. Un bel giorno, una domenica di ottobre, ero con altri amici alla fiera di militaria che si svolgeva a Roma, seguivo il mio gruppo di softair ed ero sempre attirato dai pezzi del passato del mondo militare, senza però collezionare alcunché. Girovagavo tutto il giorno tra i vari tavoli, vedevo e rivedevo vassoi e vetrine con le "solite" monete del regno, tutte "sporche" e "ammaccate", ma spesso con prezzi da paura che non sapevo spiegarmi, pensavo che fossero dati solo dal basso numero di pezzi coniati, inoltre medaglie, fucili, elmetti e quant'altro. Tra tanti però spiccavano un paio di venditori che avevano qualche strana moneta da 2 euro che non avevo mai visto. Incuriosito mi avvicinai e chiesi cosa fossero. Il negoziante mi disse che erano i primi 2 euro commemorativi coniati dal Belgio, con l'effige del monumento dedicato all'atomo che si trovava a Bruxelles. In quel preciso momento mi dissi " è qualche anno che raccogli il circolato, perchè non prendere queste che non ti capiterà di trovare in circolazione?" Detto fatto, la presi tutto contento alla "modica" cifra di 7 euro e me la portai a casa, anche se ci ho riflettuto parecchio, pensando che pagare 7 euro per averne in "cambio" 2 era da pazzi. Da quella domenica in poi non vedevo l'ora che arrivasse la nuova fiera per "scoprire" se ne avessero coniate di nuove. La primavera successiva presi il Don Chisciotte e quella del trattato Austriaco e una copia dell'unificato, con la quale mi si aprì un mondo fatto di tirature, immagini, e tant'altre informazioni, comprese gli assurdi prezzi di catalogo. Ma ogni volta che guardo l'atomo, soprattutto dopo questa discussione, non posso che pensare che quella moneta è stata la porta che ho aperto. Adesso mi piacerebbe che anche altri postassero la foto della loro monetuzza che rappresenta questa fantastica "porta", scoprendo la storia che la accompagna.
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  46. Ciao no non è la Cappadocia anzi è piuttosto lontano, la città è quella di Tlos mentre la tomba è quella di Bellerofonte. Silvio
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  47. DE GREGE EPICURI Ciao Eliodoro, devo dire che ne ho diversi, ma effettivamente ho fotografato solo quelli più rari: se per ora ti accontenti...poi vedrò di fare qualche altra foto (specie di Alessandro Severo, di Mamaea, dei Filippi, ecc.) Eccoti un Macrino con Giove al rovescio. Al momento, non ho però sotto mano peso e diametro, li cercherò.
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  48. Aborto numismatico creato da mente perversa
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  49. Chapeau @@cig . Personalmente, intendo, quoto tutto . Per esempio il 50 cent tedesco, prima moneta ricevuta che ha fatto scoccare la scintilla, il 15 gennaio 2002 a Roma . Ne vedo centinaia, ma ogni volta la memoria va a quel primo ..
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