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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/27/15 in Risposte

  1. Piccola discussione senza grosse pretese... Giusto per curiosità e per condividere le nostre esperienze, ma voi come trovate il tempo da dedicare alla numismatica? Dove vi rintanate? Quanto riuscite a dedicarvi a questa splendida passione? A volte è davvero faticoso ritagliarsi un po' di tempo! Ci pensavo mentre scattavo questa foto dividendomi tra figli e monete.
    13 punti
  2. Scusandomi in anticipo con tutti per... l'invasione inopportuna dell'Agorà, buonasera, cari Lamonetiani! Vi scrivo perché, a seguito di esaurimento nervoso totale, peripezie e menate varie di anni che non sto a raccontarvi qui, sto traslocando da quella che doveva essere la nostra casa per la vita. Alla fin fine, nulla della mia vita è andato secondo i piani dopo la maturità, e questo è solo l'ultimo cambiamento di una lunga serie. Chi mi conosce da dodici anni forse aveva ragione allora: ho studiato troppo quando non era il momento... Se la mia collezione mi ha chiaramente già seguita, la mia piccola biblioteca doveva ancora arrivare nella mia nuova casa. Ho dedicato lunghe e faticose ore a raccogliere tutti i cataloghi d'asta e i testi, e tra questi ho trovato tutte le buste e le lettere dei nostri scambi, che conservo, una a una, da ben dieci anni. In ognuna di quelle lettere c'è tantissima gentilezza e disponibilità, oltre a una grande speranza di contribuire alla mia passione numismatica. Scrivo al forum solo per dire questo. Dato che la mia condizione, se così vogliamo chiamarla, mi ha fatto legare allo studio meccanismi di ansia e terrore, mi ci vorranno ancora parecchi anni e parecchia terapia prima di poter riprendere in mano lo studio e la pratica di questa branca così particolare del sapere, che tutti noi condividiamo con gioia. La vita potrebbe costringermi anche ad abbandonarla, purtroppo – non so ancora in che campo mi specializzerò. Ma voglio che i miei amici di allora e di oggi, che mi hanno tollerata da bambina e accompagnata attraverso l'adolescenza, sappiano che i loro doni e i loro incoraggiamenti sono tutt'altro che dimenticati. Anzi. Spero sempre di riuscire a tornare tra voi in pace e con entusiasmo, davvero. Non importa quanto tempo ci vorrà. Presto o tardi, vi sono comunque grata. Elisa
    7 punti
  3. Comunque diciamocelo... Anche i lego sono fenomenali! :D
    3 punti
  4. http://www.academia.edu/3442454/_The_Confucian_Message_on_Vietnamese_Coins_A_closer_look_at_the_Nguy%E1%BB%85n_dynasty_s_large_coins_with_moral_maxims_Numismatic_Chronicle_2011_pp._367-406
    3 punti
  5. Ciaa a tutti sono appena tornato da l mercatino della domenica, e vi dirò.... durante la passeggiata ero un po sconfortato poichè non si fanno più affari... poi mentre stavo tornando in un banchetto gestito da pakinastini/indiani (non so erano comunque stranieri) ho visto vari album della repubblica italiana.... li guardo chiedo info sul prezzo e mi dice che non vende la moneta singola ma solo il foglio da raccoglitore completo con varie monete al prezzo di 10 euro.... quindi avvevo visto un 50 lire 58 e allora me lo sono comperato poi ho preso altri due fogli interi identici poichè c'erano 2 5 lire 1969 1 rovesciato.... pago e me ne vado abbastanza soddisfatto.... poi ripensandoci mentre tornavo a casa penso... nel foglio c'era la serie completa del 1958... quindi... guardo e c'è il 2 LIRE 1958 !!! oddio.. è buona o no?!? non lo so il diametro e peso corrispondono..... mi date un vostro parere....?!?? adesso vado di corsa, nel pomeriggio vi faccio vedere anche il resto intanto.... oggi a mezziogiorno vado a mangiare fuori.... cia a tutti
    2 punti
  6. Quindi sembra che è giusto dire si giudica da una foto, quindi è giusto che l'errore ci stia, almeno penso.
    2 punti
  7. ASTE MEDAGLIE PAPALI SETTEMBRE 2015 Dopo la breve vacanza di agosto sono riprese in quantità le aste numismatiche. Per le medaglie papali nessun incanto in questo periodo aveva materiale di eccellenza. Il mercato mi sembra sostanzialmente immutato: non brillante, ma resistente. In Italia, come di consueto, hanno proposto una discreta quantità di lotti ARTEMIDE e INASTA. Nell'asta ARTEMIDE on line forse vi era un materiale meno ricorrente. Sui 130 lotti in vendita ne sono stati aggiudicati circa il 50%. E' riemersa una buona richiesta per la medaglistica di Clemente XI con un venduto totale e con due annuali in bronzo aggiudicate per € 220/240+diritti. Per i riconi Mazio c'è stata una vendita parziale con prezzi consueti (superiori a € 70+diritti). Sono state abbastanza contese alcune emissioni di grande modulo della Johnson, riferite ai papati da Pio X a Pio XII; è invece mancata richiesta per medaglie di Pio IX annuali in bronzo. Era presente una collezione di medaglie di papa Giovanni Paolo II prevalentemente in argento. Per le annuali la percentuale di aggiudicazione è stata buona, ma con prezzi cedenti (€ 40+diritti); prezzi un po' superiori si sono registrati per alcune medaglie straordinarie dello stesso pontefice, sempre in argento. INASTA per corrispondenza. Erano proposti circa 75 lotti di medaglie papali, consoni con la tipologia dell'asta. Anche in questo incanto la percentuale di aggiudicazione è intorno al 50%. I prezzi di aggiudicazione non evidenziano spunti da segnalare e sono forse leggermente cedenti rispetto al consueto. All'estero l'asta più interessante è stata proposta da RAUCH con circa 70 lotti e aggiudicazioni intorno al 75%. Rilevo prezzi molto sostenuti per medaglie antiche: - Paolo III - Alma Roma in bronzo € 650+diritti; - Leone X - Medaglia con il leone al rovescio in bronzo € 540+diritti. Ho motivo di ritenere che dalla visione diretta le due medaglie abbiano senz'altro palesato la caratteristica della originalità/contemporaneità. Era anche proposta una medaglia in oro di Alessandro VII, q.Spl., aggiudicata alla base di € 5.000. Nell'asta veniva inoltre dispersa una collezione di medaglie annuali in argento da Leone XIII a Pio XII, conservazioni SPL:, che ha avuto buona quantità di aggiudicazioni intorno a € 100. Alcuni grandi moduli (non massimi moduli) in argento di Pio X e Pio XI sono stati aggiudicati a prezzi che reputo abbastanza convenienti per i collezionisti acquirenti. Asta HIRSCH - Erano proposti 10 lotti di medaglie papali, venduti per il 50%. Rilevo peraltro alcuni prezzi molto sostenuti: - Pio III - riconio opus Paladino - in bronzo - € 200+diritti; - Pio IX - Annuale in bronzo anno XXI - -------€ 260 + diritti; - Leone XIII - Croce benemerenza in argento € 220+diritti. Nell'asta U.S.A. di STEPHAN ALBUM ho annotato circa 10 lotti di medaglie papali, tutti aggiudicati e con prezzi abbastanza elevati. Cito: - Martino V - Paladino (riconio) in bronzo - USD 120+diritti; - Pio VII - Annuale Lacoonte- bronzo - USD140+diritti; - Pio IX - Incendio San Paolo - bronzo - USD 110+diritti; - Pio IX - lavanda argento anno XX - USD 160 + diritti. Nell'asta polacca WCN era presente una bella medaglia di Pio IX per la ferrovia di Velletri in bronzo, aggiudicata per € 270+diritti. Nell'asta svizzera Gmbh erano proposte 7 medaglie annuali in argento di papa Leone XIII alla base di CHF 100 e non hanno avuto acquirenti; è stata invece aggiudicata una bella medaglia in bronzo per il card. Portocarrero, riferita al pontificato di Innocenzo XI, per CHF 350+diritti.
    2 punti
  8. sorvoliamo su quest'ultimo intervento che è abbastanza inquietante. i fdc esistono eccome ma non credo proprio sia il caso in questione...ottima moneta però,sicuramente oltre lo spl ,con un bel lustro ancora ben visibile anche da foto con bustina. marco
    2 punti
  9. Ora non ho problemi di tempo ma tanti anni fa, soprattutto dopo l'acquisto di nuove monete, aspettavo la sera, quando moglie e figlia andavano a letto. Stendevo un panno di velluto sulla scrivania, tiravo fuori la lente di ingrandimento, mi versavo uno scotch e ...mi immergevo nello studio della moneta, consultavo i testi e poi la depositavo nel posto a lei già riservato. In quelle ore mi veniva in mente sempre la famosa lettera di Machiavelli al Vettori, dove dopo aver passato una giornata di gramo esilio, così descriveva la sua serata : "Venuta la sera, mi ritorno a casa ed entro nel mio scrittoio; e in sull'uscio mi spoglio quella veste cotidiana, piena di fango e di loto, e mi metto panni reali e curiali; e rivestito condecentemente, entro nelle antique corti delli antiqui huomini, dove, da loro ricevuto amorevolmente, mi pasco di quel cibo che solum è mio e ch’io nacqui per lui. "
    2 punti
  10. Ciao, incalzato dal "socio" Sir @@grigioviola nella sua ultima messe di monete britanniche,vi presento l’ultima moneta giuntami da Londinium. Non proviene dall’Inghilterra come si potrebbe pensare ma da una collezione privata della Gallia continentale attualmente dismessa. Una moneta abbastanza godibile, con discreti dettagli e con alcune concrezioni superficiali di malachite che le conferiscono a mio avviso un piacevole aspetto di genuinità e di… vetustà . Constantinus I, Londinium, RIC VII, 53 – CT (Cloke-Toone) 8.06.006. IMP CONSTANTINVS AVG - Busto corazzato e laureato rivolto a destra / SOLI INVINC-TO COMITI – Sol stante a sinistra, chlamys sulla spalla sinistra sollevante la mano destra e reggente un globo nella sinistra. S P tra i campi, MLN in esergo. Datata al tardo 314 d.C. Una moneta della tipologia SOL INVICTO e quindi abbastanza comune e tipica per il periodo. L’ho acquistata chiaramente perché è proveniente da Londinium, perché contraddistinta dal segno di zecca MLN e per il prezzo vantaggioso. Come già descritto nella discussione http://www.lamoneta.it/topic/126420-costantino-zecca-di-londinium/?hl=londinium le emissioni londinesi di Costantino presentano normalmente il segno di zecca PLN, per un periodo abbandonato in favore di MLL, MSL e quindi, appunto, MLN. Successivamente a quest’ultima riprende il segno PLN che si mantiene fino al 320 d.C. quando viene sostituito da PLON.
    2 punti
  11. ???? :blink: .....ma? ......le mie risposte sono diventate trasparenti? Bho! ???
    2 punti
  12. Si tratta di un quarto di Casale per Vincenzo I Gonzaga. vedi collegamento http://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-VI1/4 ciao Mario
    2 punti
  13. Bisognerà pure saper leggere le foto, siamo quasi tutti d'accordo, ma non si possono far miracoli....dove mancano pezzi di bordo è difficile dare un giudizio....
    1 punto
  14. Perdonate il ritardo. La moneta in oggetto si inquadra all'interno della guerra del vespro, tra angioini e aragonesi di Sicilia. Carlo d'Angio ha conquistato, nel 1266, il regno di Sicilia (comprendente tutto il meridione dall'abruzzo giù fino alla Sicilia) a spese di Manfredi, figlio di Federico II. Il regno di carlo è tuttavia molto dispotico e, l'abuso della moneta di biglione raggiunge il suo culmine. La moneta di biglione di cui parlo era la moneta da un denaro. Il valore nominale imposto dallo stato era di 24 denari per tarì d'oro. Il valore reale della moneta era (basato sul valore del metallo), in base alle stime lette, di circa 120 denari per tarì d'oro. La differenza tra valore nominale e valore reale può già far capire quanto fosse malvista tale moneta. A peggiorare la situazione il fatto che, spesso e volentieri, lo stato imponeva il cambio della moneta d'oro, in tarì, in monete di rame, portando di fatto ad un defraudamento della popolazione (naturalmente tanti altri motivi portavano a malvedere Carlo d'Angiò). La figlia di Manfredi aveva sposato Pietro, re D'aragona, che quindi aveva motivi dinastici per reclamare il regno di Sicilia. In occasione del vespro, Pietro ne approfitta per invadere la sicilia, dando inizio ad una guerra che, alla fine, complessivamente, durerà quasi cento anni. Una tra le prime cose fatto da Pietro è naturalmente quella di abolire il balzello del biglione. La guerra tuttavia non riuscì a favorire ne gli aragonesi, ne gli angioini. Alla morte di Pietro, i regni di Aragona e Sicilia andarono a due diversi figli, e la Sicilia riacquisì l'indipendenza. Come detto, la guerra si protrasse per quasi un secolo, con l'impoverimento profondo sia del napoletano che soprattutto della sicilia, in cui il sovrano perse pian piano il potere a favore dei feudatari. Il denaro in questione appartiene, come detto, a Federico III (II), figlio di Pietro il grande d'Aragona, e probabilmente l'ultimo grande sovrano di una Sicilia autonoma. Nei documenti si fece nominare Federico III, intendendo con questo che egli si considerava successore dell'imperatore Federico II di Svevia, suo bisnonno Era tuttavia soltanto il secondo re di Sicilia col nome Federico, e proprio per questo viene in genere trascritto come Federico III (II). Durante il suo regno dovette combattere, solo, contro gli angioini, ma in un certo periodo anche contro il fratello giacomo, precedente re di Siciliae ora re di Aragona, che non voleva rinunciare al trono siciliano. Il denaro era scambiato in rapporto di 60 per un pierreale d'argento, qui allegato: Fonte Cataloghi Online o 120 per tarì di conto (in quel periodo i tarì non erano coniati ma rimanevano come moneta di conto) in giro per la sicilia si trovano Molte chiese e castelli costruiti da questo sovrano, ricordo il duomo di Erice o il castello di Montalbano Elicona. http://www.diocesi.trapani.it/content/view/1776/379/ https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Montalbano_Elicona
    1 punto
  15. @@gallo83 Inquietante per chi non capisce o non vuole capire. Normalmente quando si rispondo ad un post di un'altro gli si da anche una spiegazione altrimenti è meglio stare zitti e tenersi le proprie idee per se.Un forum è scanbio di pareri anche i più assurdi. Nessuno pretende di avere ragione ma se si risponde è meglio motivare che fare lo sbruffone e basta. E da che pulpito,poi!!!!!! Ho chiuso almeno in questa discussione non risponderò più,mi spiace per Raro3287.
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  16. Salve a tutti, può essere un antoniniano di Tetrico II?, sembra che residui D/ .....CVS CAES R/ .P-E-S AVG Marcus Didius
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  17. E chi l'avrebbe detto che questa faccenda della tetradracma sarebbe diventata un incubo????
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  18. Premesso che sono evidentemente d'accordo con Apollonia, viste le insistenze della dirigenza inviterei a trattare la questione della nomenclatura e dell'utilizzo scientifico delle unità di misura nel post specifico che ho appena aperto :D http://www.lamoneta.it/topic/141880-la-tetradracma-filologia-di-un-termine/ Rispondendo a King John, l'immagine è devuta al mio fraintendimento di una battuta di Apollonia in un'altra discussione... Per tornare al succo della questione se avessi pensato che le tue teorie fossero state tutte boiate non mi sarei messo certamente così d'impegno nella discussione. Quante altre possono dirsi così dibattute e emozionanti? Lo dimostra il numero delle visioni che è cresciuto esponenzialmente in pochissimo tempo. E' bello e stimolante confrontarsi con punti di vista differenti anche in maniera agguerrita, ma leale. Abbiamo entrambi smorzato le nostre posizioni e questo indica che il dialogo è stato proficuo. Al momento (prima di aver letto il libro) propendo per una parziale accettazione della tua seconda ipotesi e sarei davvero felice che ciò corrispondesse a verità. Anzi sarei pronto anche a dare, ammesso sia ben accetto, un mio eventuale contributo(sempre che il libro mi convinca ;) )... Ammettendo l'uso improprio del termine tetradracma hai fatto una dimostrazione di umiltà che non è da tutti. Tutti invece sbagliano, è umano. Mi pare molto più pericoloso l'atteggiamento di chi dice che, dato che è un uso che fanno tutti, allora si può fare o chi dice che in uno scritto scientifico la forma e la precisione non sono importanti, ma lo sono solo i contenuti. Se queste idee si diffondessero avremmo il Medio Evo della ricerca...
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  19. @@grigioviola ora ho tutto il tempo che voglio per i miei hobby, ma alla tua età mi dedicavo a loro solo la sera dopo che avevo messo a nanna moglie (per fortuna è sempre andata a letto presto!) e figli.
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  20. Salve a tutti, esordisco col dire che non collezione euro ma ogni volta che mi passano tra le mani, li osservo perchè anche loro, come le monete antiche, riescono a narrare parte della nostra storia e continueranno a farlo come tutte le monete. Volevo mostrare a voi esperti questo esemplare di 2 euro, il quale mi ha colpito per la particolarità che ha sul bordo. come potete vedere ha un escrescenza sul bordo di circa 3-4 millimetri. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate... Grazie e spero che non sia di cattivo gusto...
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  21. Penso ad un mezzo viennese di Carlo II.. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CA2/5 O al massimo un viennese... Ma sono più propenso per il mezzo...
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  22. Questa è la mia, la moneta non è periziata ma personalmente in mano la ritengo un rigoroso qFdc/Fdc, quello che ci tengo a dire è che secondo me la conservazione per questa moneta da qBB a BB non cambia praticamente niente e vanno bene entrambi i giudizi, nemmeno il singolo perito ha sempre lo stesso criterio di valutazione, il quarto di grado di differenza può starci, in questo caso il valore tra il qBB e il BB è irrisorio, per l'andamento del mercato attuale il quarto di grado pesa dallo Spl/Fdc in su, per esempio tra un qFdc e un Fdc assoluto ballano circa 1300 €.
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  23. Secondo me è buono. Posso naturalmente sbagliare...
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  24. A mio parere si tratta di un denaro (quello di sinistra) di Messina per Alfonso d'Aragona, vedi collegaemnto. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-AC/1 L'esemplare di destra dovrebbe essere di un altro regnante ma non riesco a decifrare la legenda del dritto... ciao Mario
    1 punto
  25. Intanto commentiamo questo ultimo pezzo, che non è un pezzo qualunque.... stiamo parlando di un R4 intanto, Crippa 12/B, quello con le date a caratteri rozzi, decisamente migliore di quello illustrato sul Crippa stesso che è tratto da un articolo di Pietro Tribolati in RIN del 1954. Nel tipo 12 solitamente le bisce e le aquile non sono coronate, la leggenda MEDIOLANI è qui senza interruzioni.
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  26. ok, scuse "non accettate". forse non hai capito il senso del mio intervento, che non era di certo quello di dire.....ben vengano gli errori !!! no, ma era quello di dire....ok, cè un errore, cosa faccio?? considero l'opera da buttare, scrivo all'autore chiedendo a lui di uscire con una revisione dell'opera o sorvolo e vado alla sostanza? abbiamo capito quello che sostieni da svariati post, quindi? cosa facciamo? mi sembra che abbia riconosciuto l'errore ..no? skuby
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  27. Buon giorno Molay, ad osservare la moneta a me sembrerebbe un sesino con scritta di Ferrante III Gonzaga. Non riesco a vedere bene cose c'è nel campo, potrebbe magari intravedere qualcosa in più lei. in teoria su quella moneta nel dritto dovrebbe intravedere : Santa Caterina stante di fronte con mano sinistra sulla ruota e ramo di palma nella mano destra. mentre nel rovescio: • /SESINO/ DI GVAS / TALLA / suddiviso in 5 righe.
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  28. in fine.. Non è un utente o due o tre su questo forum a bocciare un opera. Sarà la comunità numismatica, che valuterà se le teorie di king John, saranno o meno all'altezza. grazie skuby
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  29. Non so se è bella, ma originale sì. Almeno si differenzia dalle altre......
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  30. Salve Anch'io ho un esemplare del genere descritto qui http://www.lamoneta.it/topic/87203-medaglia-o-tessera-religiosa/?hl=%2Btessera+%2Bdevozionale#entry959197 Ne ho visti vari in giro su eBay e non nutro particolare fiducia nella provenienza di queste tessere (forse una recente produzione in serie). apollonia
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  31. Denario della Cornuficia presentato alla NAC 84 del 20 maggio 2015. Roman Republican Coins Q. Cornuficius. Denarius, Africa 42, AR 3.83 g. Head of Tanit l. Rev. Q·CORNV – FICI – AVGVR·IMP Q. Cornuficius standing l., wearing veil and holding lituus, crowned by Juno Sospita standing behind him, with crow perching on shoulder, holding spear and shield in l. hand. Babelon Cornuficia 3. Sydenham 1354. Sear Imperators 231. RBW –. Crawford 509/5. Exceedingly rare and possibly the finest specimen in private hands of one of the rarest issues of the whole Republican series. A wonderful portrait struck on excellent metal, good extremely fine. Estimate: 40000 CHF (unsold) apollonia
    1 punto
  32. Bel ritrovo questa mattina, diverso dall' appuntamento domenicale, un bel gruppo di amici, quattro chiacchere un caffè,,,,,, e monete. Spero vivamente che possa diventare un' appuntamento fisso, la location con ampi spazi c' è ed è in centro molto facile da raggiungere ora è sufficiente che i commercianti ci credano................... Questa mattina il gruppo Cordusio ha ben rappresentato il forum.
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  33. ....comunque, che emozione...la tua prima quadriga! ;).... Io ho tenuto per anni (dai 15 fin quasi ai 30) un 2 lire del 14 di una vecchia collezione di un parente....e l'ho sempre considerato il "pezzo forte", proprio per la bellezza... ...e anche io, da adolescente stolto, lo avevo un po' pasticciato e maltrattato, spostandolo da una tasca all'altra.... :blush: Poi, recentemente, l'ho sostituito con uno del 17...assolutamente non pasticciato..;)...
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  34. Buona serata Non seguo la monetazione di altri Stati (io colleziono monete di Venezia) ma, come ogni buon numismatico che si rispetta, abbiamo tante scatole e bustine piene di monete che non collezioniamo, ma che abbiamo conservato perché ci hanno trasmesso una emozione. Anch'io ho una moneta da 1/2 Rublo del 1922 .... troppo bella e l'ho conservata; come ho conservato questa che segue: 50 dinari della Jugoslavia Con questa moneta siamo al limite .... 1938 saluti luciano
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  35. Rimanendo però nella “serie M” possiamo dire che sono contraddistinte da il ritratto B2, ovvero laureato e corazzato, rivolto indifferentemente a destra o sinistra talvolta con un drappeggio accennato. I periodi di emissione sono: Primavera 314 d.C. S/F//MLL Estate 314 d.C. S/F//MSL Autunno 314 d.C. S/F – S/P// MLN Autunno 314 d.C. S/P// MLN Tardo 314- inizio 315 d.C. S/P//MSL 315-316 d.C. Ripresa del segno di zecca PLN (T/F//PLN) Secondo il testo di Toone, la frequenza (ovvero il numero di esemplari) in alcuni hoard rappresentativi del periodo è la seguente: 82 – 184 – 139 – 117 – 101 - 335 (periodo contradddistinto da una maggior durata cronologica). La serie S/P//MLN della presente nota compare a nome di Costantino (legende IMP CONSTANTINVS AVG o CONSTANTINVS P F AVG, quest’ultima talvolta senza P,F, P F o G) e di Licinio I (IMP LICINIVS P F AVG al apri di prima talvolta senza P,F, P F o G). Per quanto concerne il rating, secondo il RIC il 53 di Londinium, oggetto di questa discussione è segnato come R2 mentre nel Cloke-Toone in base all’evidenza data dalle presenze negli hoard si tratta di un “scarce” ovvero 5-24 esemplari nei depositi monetali di riferimento. Il “fratello” RIC 54, analogo ma con legenda CONSTANTINVS P F AVG al dritto passa anch’esso da R4 a “scarce”, confermando che le “vecchie” attribuzioni sono generalmente abbondanti nella rarità e che queste, con l’aumento del numero di ritrovamenti e la loro migliore registrazione, tendono ad attenuarsi. Ciao Illyricum :)
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  36. Grazie. E' il Cahn 5a: un bell'esemplare, noto almeno dal 1888. Ecco l'ultima sua comparsa e ho cercato di ricostruire il pedigree: NAC & Spink 16.xi.1994, 104 coll Steinberg = Leu & NFA 17.v.1984, 685 coll Garrett = Naville 11/1925, 170 coll Levis = Schulman 5.iii.1923, 504 coll Vierordt = Hirsch 18/1907, 483 coll Imhoof-Blumer = Hoffman 27.ii.1888, 86 coll Berfort g. 3,66
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  37. caro @dz, per ora ti posso dire soltanto: fuochino... ;)! un caro saluto MB
    1 punto
  38. Caro @avgvsts grazie della segnalazione di questo pezzo interessante, visto al volo di rientro (molto raffreddata!) da Taormina. D'accordo sulla legenda retrograda al rovescio e stavolta anche sul fatto che dentro la C - almeno da questa foto - sembri esserci un segno che forse si congiunge anche con il punto centrale, in analogia con i vertici delle altre tre V. Ma anche la stessa scritta centrale è al contrario rispetto all'ordine solito, ovvero specchiata, come si vede bene se si posiziona correttamente il tondello (vedete le immagini che vi posto, ma si nota anche nell'immagine che aveva specchiato avgvstvs per leggere l'iscrizione lungo il bordo). In questo caso, prima di commentare ulteriormente questo aspetto, sarebbe importante sapere se la fotografia corrisponde effettivamente al conio della moneta, o se è stata riprodotta specchiata nell'inserzione ebay. Personalmente non sono d'accordo invece sul fatto che lo stile sia quello dei regolari lucchesi del XII secolo, né per quanto riguarda il monogramma - come ha tentato di far rilevare @@adolfos - , nè per quanto concerne la forma delle lettere in legenda (guardate non solo quella strana P, ma anche la A e per certi versi la stessa S). Del resto anche la scritta - LVCA o VVLT - che dir si voglia presenta lettere diverse dal solito. Inoltre se la legenda al rovescio potrebbe essere retrograda, quella al dritto secondo voi riporta tutte le lettere della scritta "IHPERATOR"? Infine abbiamo anche la forma del tondello, che come avete rilevato è ovale, i cerchi sottili e lisci intorno al monogramma che non sono così usuali, ed anche il peso assai basso che riconduce piuttosto a quanto si verifica nei denari di Pisa e di Lucca dalla fine del XII/inizi del XIII secolo in poi. Fatemi sapere cosa ne pensate. Un caro saluto e a presto MB
    1 punto
  39. @@fabio22 Ciao se vuoi fare la scheda il diametro è mm. 45, peso gr. 35,50 Grazie
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  40. I cataloghi si chiamo cataloghi perchè oltre a dare l'elenco delle monete, quindi un elenco dei "prodotti", in questo caso monete, devono dare anche un prezzo, come tutti i cataloghi. Ovviamente è un prezzo indicativo, non è vangelo. Il prezzo che viene proposto è indicativo, derivato da medie che ricavano dalle aste o da altre vendite. Il prezzo poi è determinato dalla domanda e dall'offerta. Monete comuni sicuramente si possono acquistare a prezzi nettamente inferiori a quello dei cataloghi, monete se pur comuni ma in FDC possono anche avere quotazioni di catalogo. Altra storia, sono le monete rare o rarissime. In quel caso nessun catalogo azzecca la quotazione, perchè si tratta. Un esempio: un mio amico possiede, parlando di banconote, il secondo decreto 09/12/1899 delle 1000 lire con matrice , pezzo unico al momento. In quel caso il prezzo lo fa il possessore del biglietto e non c'è nessun catalogo che potrà mai azzeccare la quotazione. In conclusione, i prezzi dei cataloghi sono indicativi poi sta a noi pagare quello che riteniamo giusto per le nostre tasche e lasciare se giudichiamo troppo alto il costo.
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  41. Non so perchè ma questi pezzi mi incantano sempre, veramente molto bella, complimenti.
    1 punto
  42. Medaglia devozionale e celebrativa, tonda, bronzo/ottone, del 1671,di produzione romana.- D/ S. Rosa da Lima e S. Luigi Beltràn o Bertràn, in esergo data 1671. - R/ S.Filippo Benizi, S. Francesco Borgia e S. Gaetano da Thiene, tutti questi santi furono canonizzati da papa Clemente X nel 1671, la medaglia è stata prodotta per la loro canonizzazione, rara. Ciao Borgho.
    1 punto
  43. Le foto non aiutano molto, direi che sembrerebbe un qSPL.
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  44. Io ho sia il Gigante che l'Alfa e colleziono monete del Regno e della Repubblica...devo dire che, tra i due, il Gigante tende ad avere poca considerazione, salvo per monete dall'R2 in poi, delle basse conservazioni, dove l'Alfa spesso è più vicino alla realtà (almeno vedendo le sue quotazioni per monete comuni come ad esempio i centesimi prora e i prezzi con cui chiudono mediamente le aste sulla baia)...viceversa, quando il "gioco si fa duro" il Gigante mi sembra maggiormente attendibile... Ciò non toglie che generalmente il prezzo di mercato è di un 30% almeno più basso; va anche detto che questo si verifica perchè le monete che si acquistano spesso hanno una conservazione sovrastimata del 30%!!! Infatti, i prezzi dei cataloghi sono molto più vicini al vero se ci si attenesse ai parametri che solitamente mettono all'inizio per far comprednere, anche con foto, gli stati di conservazione: ad es. nel Gigante si fa presente che nell'MB la moneta "può avere colpi sul bordo"...un lusso a volte anche per quello che si compra sulla baia come BB (a quel punto si è convinti di aver risparmiato rispetto al catalogo un bel 50%...e te credo! Magari si è acquistato un qMB :cry: ) Ad ogni modo da un po' ho tralasciato l'Alfa in quanto come catalogo preferisco di gran lunga il Gigante... Ad maiora
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  45. ragazzi, cortesemente, cerchiamo di evitare punzecchiature personali. Gli errori ci possono stare, basta saperli riconoscere. ok?? grazie skuby
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  46. Concordo appieno con acraf quando scrive (http://www.lamoneta.it/topic/140024-dramme-di-alessandro-magno-in-conservazione-fdc/page-2 ): Per conoscere i prezzi realizzati è bene sempre attendere qualche giorno dopo la chiusura dell'asta e i risultati "ufficiali" che compaiono in "liste di prezzi realizzati", come giustamente ha fatto notare Odisseo (al di là di toni polemici). :friends: Io avevo letto ieri la comunicazione di Heritage in http://coins.ha.com/c/search-results.zx?No=25&N=51+790+231+4294947209+2680+2678+2681 sull’esito dell’asta del 17 settembre (quindi quattro giorni dopo la chiusura) e di questo avevo riferito. Da qui a dire che apollonia diffonde notizie false e andrebbe ammonito ce ne corre… In futuro, in un'analoga occasione, vedrò di registrarmi (pur a malincuore) sul sito, sempre che qualcuno mi assista nell’operazione data la mia incompetenza informatica… :help: Penso però di conoscere a sufficienza la lingua italiana per interpretare la frase A supporto di quanto scritto da ACRAF posto le foto… ecc. nel senso di ribadire e condividere il concetto espresso da acraf, che in aggiunta al suo intervento nell’altra discussione, in questa scrive testualmente: Qui aggiungo che naturalmente non si può evitare di rizzare le antenne di fronte alla comparsa di un buon numero di esemplari, che sembrano essere stampati ieri e senza nemmeno un buon stile. Sono capitati interi "ripostigli" costituiti da monete che erano falsi moderni (come nell'esempio sopra menzionato). E' giusto attivare l'attenzione e sperare che qualcuno si impegni ad esaminare a fondo queste dracme. Gli addetti al commercio internazionale sanno bene che normalmente quando si trova un ripostiglio di monete FDC o SPL, esse non vengono vendute tutte insieme, ma in lotti che vengono di solito assegnati a diversi commercianti, che poi a loro volta si preoccupano di diffonderli in maniera più parcellare e in tempi diversi. Le ragioni sono ovvie, così si guadagna meglio (e i commercianti di fronte a un importante ripostiglio, ma anche di una grande collezione privata, spesso si accordano fra loro ....). Questo però non toglie, per correttezza, il legittimo sospetto che si possa essere di fronte a un "ripostiglio di falsi"..., forse oggi ancora più pericoloso con il basso livello di competenza mostrato da molti commercianti.... :clapping: De hoc satis. :lazy: apollonia
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  47. Ora voi vedete lo stesso animale? In una gobba evidente e piede piatto, nell'altro piumaggio e piede con artiglio centrale più lungo. Io sposo la tesi del RIC che afferma le sue varianti.
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  48. Questa moneta è citata persino da Dione Cassio (XLVII, 25): Bruto “coniò delle monete sulle quali era raffigurato un pileo tra due pugnali per dichiarare, attraverso le figure e anche la scritta, che egli, d’accordo con Cassio, aveva dato la libertà alla Patria”. I due soli pugnali sono quindi chiara allusione a Bruto e Cassio, come capi del colpo di Stato. Gli unici ritratti sicuri di Bruto sono quelli presenti sulle monete che lo qualificano imperator: questi denarî di Plaetorio Cestiano e gli aurei di Servilio Casca e Pedanio Costa; tutti gli altri ritratti vengono identificati grazie a queste tre immagini. Belloni, che riteneva questa moneta probabilmente coniata per pagare il soldo alle truppe (onde la scelta di qualificarsi come imperator), osserva che è l’unica emissione repubblicana in cui l’antagonista politico venga dileggiato e infamato, per affermare che Bruto, pur avendo tradito la fiducia di Cesare, aveva agito per il bene superiore della Patria. Nodelman ha eseguito uno studio accurato del denario dal punto di vista storico-artistico, suddividendo i ritratti di Bruto in tre stili: "barocco" sugli aurei di Casca, "neoclassico" su quelli di Costa e "realistico" sui denarî di Cestiano, "il più sobrio e più preciso", a sua volta suddiviso in due categorie, una 'plastica' e una 'lineare', suggerendo che entrambi siano stati ottenuti da un medesimo prototipo. Non si esclude comunque che il ritratto non sia di Marco, il cesaricida, ma di Lucio, il fondatore della Repubblica, per via della barba (come nel cosiddetto "Bruto Capitolino"). Marco si vantava di conservare un'immagine di Lucio; sembra quindi compiere una trasfigurazione dalla rappresentazione del presunto avo a quella inquietante, inaccettabile nella vecchia cultura romana, del vivo congiurato. Cahn ("EIDibus MARtiiis", in Numismatica e antichità classiche, XVIII, 1989) ha censito 56 esemplari del denario ritenuti autentici. Un esemplare in ottimo stato di conservazione (3,82 gr per 19 mm di diametro) è stato scoperto nel 1996 a Petres, nella Macedonia greca (numero di inventario 3629), entro un contenitore presente in una delle abitazioni poste sull'acropoli, assieme ad altri 124 denari che vanno dal 105 al 43-42 (P. Adam-Veleni in Οβολός 4, Tο νόμισμα στο μακεδονικό χώρο, University Studio Press, 2000). Il Portable Antiquities Scheme britannico riporta la registrazione, effettuata da un privato, di un secondo rinvenimento, avvenuto nell’Oxfordshire (i.d. FAPJW-E8D710). Bruto a Filippi aveva la possibilità di contare su vicine miniere in grado di dare oro e argento (situate nei Monti Lekani e sfruttate sino all’epoca ottomana, come risulta dagli atti del simposio “Old World archaeometallurgy", Heidelberg 1987) e questa potrebbe essere una delle ragioni per avere stabilito il quartiere generale proprio in questa località, oltre alla sua buona posizione strategica fra Grecia e Asia Minore.
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  49. Sul "noto sito"d'aste telematiche puoi trovare medaglie ad ottimo prezzo,non trascurare di osservarlo,mi raccomando.Anche nei cataloghi d'aste italiane si trova tutto,anche a prezzi interessanti.Posso dirti che la stessa medaglia in argento puo' variare da 70 a 150 euro,io le ho tutte e ...ne ho viste di tutti i colori.Le medaglie papali, del '900,attualmente,mi sembrano in una fase di stanca.Credo sia un buon momento per incominciare.Alcune medaglie di Pio XI,poi,te le tirano addosso...soprattutto quelle degli ultimi anni.
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