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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/15/15 in Risposte

  1. Questo denaro dovrebbe essere stato coniato a partire dal 1248. Genova e Parma si erano alleate contro L'imperatore Federico II (1246) che voleva distruggere Genova e quando Parma si ribellò all'Imperatore Genova inviò 600 balestrieri ai quali fu affidata la difesa della porta si Sant'Egidio. L'anno dopo Federico II, volendo riconquistare Parma, trasforma il campo degli assedianti in una vera e propria città di legno chiamata Victoria, vi trasferisce le insegne, tutta la corte con i tesori, l'harem, i cavalli, i cani, i falchi e i leopardi e anche la zecca e quando, il 18 febbraio 1248 (Battaglia di Parma), una folla di uomini, donne, bambini e vecchi, armati di lance, falci e bastoni esce contro i miliziani imperiali trucidando i difensori e appropriandosi di un enorme bottino determinando il crollo definitivo di Federico II, i balestrieri genovesi sono i primi ad entrare nella città di legno (Victoria) e a partecipare al bottino. Dulcis in fundo: Nel 1249 Genova ospitò Fra Salimbene da Parma che fece una serie di sermoni e nel 1250 sarà podestà di Genova il parmense Gerardo di Corrigia. Questi, in estrema e disordinata sintesi, i fatti che ho trovato che possono aver influito alla scelta di una iconografia molto simile tra i due denari.
    4 punti
  2. Ciao ragazzi, vi ricordo che questa non è la sezione scambi , per gli scambi c'è una sezione apposita . O al massimo potreste continuare le trattative via MP :good:
    4 punti
  3. Inizio questa discussione perché una recente lettura di un libro di Germano Mulazzani dal titolo " I tarocchi viscontei e Bonifacio Bembo "mi ha aperto un modo su questa forma, poco conosciuta o quanto meno non abbastanza divulgata, artistica e storica. Artistica perché parliamo di vere e proprie miniature con materiali preziosi commissionate a degli artisti, a rappresentazioni storiche, simbologie, ritratti di membri delle famiglie Visconti e Sforza, a delle vere e proprie rappresentazioni sociali e culturali dell'epoca in cui furono fatte, quindi uno spaccato del Ducato di Milano che racconta....che racconta come a volte le monete, le medaglie sanno fare.... Gioco intanto, ma quindi anche arte, storia, ma anche motti, imprese, monete, testimonianze..... Stiamo parlando di un gioco evidentemente in voga anche al tempo, i Taroccchi che sono formati da un mazzo di carte non come quelle che conosciamo oggi, ma fatte come delle miniature artistiche dipinte . Gli studi dicono che il gioco dei Tarocchi si sviluppò in tutta Europa ed ebbe successo nel corso del Quattrocento in particolare verso la metà di quel secolo. Gli attuali mazzi sia quelli classici che quelli marsigliesi probabilmente si riferiscono a quelli di quel periodo e ai Visconti a Milano piacevano, tanto che li commissionarono ad artisti . Si ritiene, almeno secondo Kaplan, studioso dei tarocchi che ci siano circa 15 mazzi diversi del gruppo Visconti - Sforza sparpagliati in vari ambiti, musei, biblioteche, collezioni private sparse nel mondo, di diverse di queste rimangono solo alcune carte o a volte anche una sola singola carta. Ma tre sono i mazzi considerati, conservati, conosciuti....i più famosi, ma avremo modo di parlare di questi, del Bembo, e di tanto altro....per il momento un esempio tratto dal mazzo di Yale raffigurante la Dama - Cavaliere di Spada.....
    2 punti
  4. oggi vi presento questa monetina...niente di eccezionale e scusate le foto fatte di fretta con il telefono... si tratta di un Giulio di Ferdinando de'Medici Granduca di Toscana...la data dovrebbe essere un 1602, voi che ne pensate? purtroppo è un pochino decentrata e quindi risulta un po tagliata il MIR la cataloga come R3
    2 punti
  5. Grazie Mario! Io mi complimento invece con @@incuso e tutto lo Staff per l'opportunità che danno a noi giovani di farci le ossa, di sapere di avere un sostegno, in poche parole di credere nelle nuove leve. E non è cosa da poco...
    2 punti
  6. Parlavo oggi con un collezionista di lungo corso e mi ricordava di averla tenuta in mano la moneta dell'asta Centauro, che però era fratturata in quattro parti come si vede anche dalle immagini, le altre due sono di istituzioni, una è quella del CNI, l'altra del Museo di Bologna, in pratica due sono le commerciali, quella spezzata di centauro e questa che è si sbrecciata in una parte, ma tra le due potenzialmente commerciali, è la più conservata e visibile sicuramente....nell'analisi di questa variante credo si debba tenere conto anche di questo....
    2 punti
  7. dovrebbe essere un denaro imperiale per Parma http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-PRAT/6
    2 punti
  8. Cliff, credo che diverse banche ora affianchino dei loro consulenti ai clienti che intendano diversificare investendo in monete. E' il caso di UBS, che prima in effetti aveva il fondo UBS Gold & Numismatics che credo abbia cessato le attività a metà 2011. Per le notizie che ho messo assieme Athena I e Athena II i due fondi di investimento in monete, anche antiche, lanciati da Merrill Linch a fine anni '80 a N.Y. e gestiti dall'eclettico uomo di affari McNall, hanno cessato le attività entrambi tramite massicce vendite all'asta da Sotheby's; pare inoltre che la condotta dei gestori non fosse impeccabile e che la provenienza di molte monete fosse quantomeno dubbia. Cercando in rete altri due fondi con monete tra i loro asset, entrambi negli USA, e di cui nulla so: la Argent Group Rare Coins Hedge Fund e Cami (Certified Assets Management International) con un patrimonio-obiettivo di 250 mln di USD. Però questi ultimi (forse facendo tesoro delle esperienze dei loro illustri predecessori) investono in monete più recenti, incapsulate e fior di conio. Il motivo è comprensibile: le monete antiche sono ognuna diversa dall'altra, il loro valore, come la loro conservazione e qualità è assai opinabile e discrezionale. Viceversa monete coniate a macchina sono meglio classificabili, diventano una commodity quotata nei listini, come i diamanti. Per questo motivo forse le monete antiche, che a me personalmente affascinano anche per la loro unicità e individualità, sono meno idonee a chi cerca una rivalutazione non interessando ai fondi di investimento.
    2 punti
  9. 2 punti
  10. La forma degli scudi è buona. La forma delle figure, un po' meno... I colori, ancora meno. Non parlo di "bellezza" nè di "bruttezza", i gusti sono soggettivi e (quindi) fuori discussione. Parlo dal punto di vista della tecnica araldica. Occorre dire che questi stemmi hanno aspetti positivi e aspetti negativi. E ritengo che i secondi prevalgano sui primi. Penso di escludere che siano riproduzioni di stemmi esistenti. Aquile rosse in campo oro, e leoni neri in campo simile, ne esistono in decine e decine di stemmi "veri". Ma in questi scudi c'è imitazione, e non riproduzione.
    2 punti
  11. ciao...moneta francese di Montpensier?!...se riccordo bene.. :lol: http://www.google.fr/ imgresimgurl=http%3A%2F%2Fwww.monnaiesdantan.com%2Fmedias%2Fdombes-marie-montpensier-liard-z300638.jpg&imgrefurl=http%3A%2F%2Fwww.monnaiesdantan.com%2Fvso3% si ,liard des dombes,de Marie de Montpensier....non riesco mettere link e foto...dispiace.
    2 punti
  12. @@contemax67 Premetto che il 50 cent. leoni la ritengo una delle monete più difficili da graduare considerato sia il numero dei particolari da prendere in considerazione sia il tipo di metallo utilizzato. Ho cercato di esaminare un certo numero di pezzi in vari stati di conservazione e mi sono fatto un'idea (giusta o sbagliata non so) dei punti da prendere in considerazione per l'esame dello stato di conservazione. D/ Ciuffo di capelli sulla fronte Sopracciglio, le tre rughe Occhio, le rughe della palpebra inferiore Stelletta sul bavero Bottone sulla spallina R/ Muscolatura del torace del primo leone Zampa dell'ultimo leone Le dita delle zampe dell'ultimo e penultimo leone Seno e capelli dell'Italia La fiaccola Considerato che la foto che hai allegato ha una luce un pò troppo sparata che non permette un giusto esame dei particolari sopra riportati, ho cercato di ridurre un pò la luminosità e variare il contrasto D/ Campi puliti, eccetto un piccolo segnetto Media freschezza del metallo Leggeri segni di usura sulla guancia e sul ciuffo, da verificare il livello di visibilità dei due graffi sui capelli Buona visibilità delle rughette del sopracciglio, della ruga sulla palpebra Ottima visibilità della stelletta e del bottone della spallina Se i graffi sono visibili sotto ingrandimento siamo su uno Spl+, se i graffi sono visibili a occhio nudo siamo su un qSpl. R/ Campi un pò segnati Media freschezza del metallo Buona definizione della muscolatura del torace del primo leone Buona visibilità delle dita della zampa del penultimo leone, meno visibili quelle dell'ultimo leone Leggeri segni di usura sul seno, sui capelli e sulla fiaccola, e sulle criniere dei leoni Alcuni colpetti sul bordo Siamo sul qSpl. Complessivamente, a seconda dello stato del D/, siamo tra il qSpl e lo Spl. Allego foto di un Fdc e di un Bb Ovviamente tutto questo è un mio giudizio personale, per quello che può contare, su quanto ho potuto valutare dalle foto (non gran che!), bisognerebbe vederla in mano, perchè, come già detto, è una moneta molto difficile, almeno per me.
    2 punti
  13. Salve, io sono un collezionista un po' particolare, nel senso che più che comprare monete (non ne acquisto da una decina d'anni) preferisco comprare, collezionare e leggere libri riguardanti monete e cartamoneta; in effetti la mia passione per la numismatica è eclettica e molto connessa ai contesti storici di riferimento, di conseguenza per me l'appagamento più che nella contemplazione delle monete in sé stesse è nella ricerca e lettura dei libri che le concernono :D..detto ciò si può capire che per me il massimo dell'espressione "libridinosa" sarebbe il poter sguazzare in una biblioteca numismatica, cioè specializzata nella raccolta, catalogazione e consultazione di ogni volume e periodico concernente le nostre passioni, è vero che sono di parte in quanto di professione sono specializzato in archivistica e biblioteconomia e quindi la passione per i libri l'ho nel sangue, ma credo che in ogni buon numismatico si nasconda sempre un piccolo o grande bibliofilo desideroso anche lui come me di poter sguazzare a piacere in un santuario ricco di libri sulle monete, medaglie e cartamoneta di ogni epoca e luogo...ora mi domandavo se in Italia esistano già tali santuari (per ora mi risulta solo a Milano), nel caso affermativo vorrei saperne di più e farei anche la proposta di provare a crearne qualcuno, io sono di Napoli e non esiterei a donare la mia piccola biblioteca numismatica e a occuparmi materialmente delle raccolte se ci fosse una possibilità concreta di fondazione nella mia bella quanto complessa città... che i numismatici libridinosi e bibliofili di tutta Italia lascino battere il loro Cuore affamato di monete, libri e cultura e si uniscano in questa discussione...chissà che non si possa sviluppare qualche bella idea :blum:
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  14. Salve a tutti cari amici, apro questa discussione per condividere con voi una mia piccola gioia...dopo più di un anno di pausa dagli studi oggi ho finalmente iniziato a frequentare l'università, nello specifico la facoltà di Conservazione dei Beni Culturali con percorso archeologico. Studierò quello che mi piace e questa penso sia una grande cosa. Quest'inizio è per me un riscatto vero e proprio dopo un anno nel quale mi sono spesso sentito giù di morale. Fortunatamente ho anche un lavoro quindi non starò nemmeno un secondo senza fare niente :D Sarà impegnativo far convivere le due cose ma io ce la farò! :) Gaetano
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  15. Buonasera a tutti... Mi sono messo in testa di riordinare un po' le mie amate monetine di minor valore (solo economico, perchè ognuna ha il suo fascino) e sopratutto di procedere ad una catalogazione fotografica della mia collezione (che faticaccia!!!)... Mi è così capitato tra le mani questo esemplare...cosa ne pensate? Conservazione? Grazie
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  16. Salve a tutti...ultimo arrivo proveniente da asta;mi piace molto la raffigurazione di Cerere,classificata RIC 291..per quanto la patina non mi sembri originale,trovo la moneta interessante e gradevole;cosa ne pensate?
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  17. Ciao! Assolutamente, puro piacere e divertimento. saluti luciano
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  18. @antoR,quelli di Beinasco metteranno il cartellino del forum in bella vista. @@4mori spero che ci sarai anche tu. Blaise
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  19. Ieri, dunque, si è riaperto il procedimento, difronte a ben 13 giudici federali. Per prima cosa, è stata posta alle parti la questione se le 10 monete debbano essere considerate "merce" o "strumento monetario". Il Governo ha risposto che i pezzi d'oro non potevano essere considerati né "merce", di valore uguale o inferiore ai 500.000 dollari, né "strumenti monetari", in quanto mai rilasciati per questo uso. Quindi, ha sostenuto, il Governo non poteva perderli per una semplice decadenza amministrativa (la mancata presentazione della formale richiesta di sequestro). Le prime impressioni di chi segue il caso in America, sono che la Corte abbia visto il modo per aggirare il problema della decadenza, ma non sia ancora ben sicura di come esporlo. Si va avanti... :rolleyes: petronius oo)
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  20. Mi hanno sempre affascinato
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  21. Beh, cercando e ricercando, prima o poi riusciremmo certamente a trovare città o famiglie che usano/usavano lo stemma con lo scettro oro su azzurro, o con l'aquila rossa su oro, o col leone eccetera. Ma tutto ciò sarebbe soltanto frutto di coincidenza. É molto difficile che il realizzatore di questi stemmi li abbia fatti seguendo qualcosa di diverso dalla propria fantasia. Fantasia ne ha messa di sicuro nei primi due, quello col vajato e l'altro col giglio, e già a partire dai colori che tutto sono, meno che colori araldici... :nea:
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  22. @@Matteo91 In realtà nel libro di Parise di origine della moneta si parla ben poco, il suo è un approccio antropologico che riesce a rendere noioso uno degli aspetti più emozionanti di tutta la numismatica antica. Si tratta ovviamente di un giudizio personalissimo, certo però non è un libro che consiglierei a un neofita, è un testo per specialisti del settore che richiede la conoscenza di molta bibliografia specifica.
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  23. Grazie. Per la cronaca è la seconda volta che mi capita un piccolo colpo di fortuna con la stessa persona: la prima fu una lira del '41 in BB (o poco sopra) trovata in una ciotola a 5 x 1 euro. O forse è un elaboratissimo piano di fidelizzazione del cliente :D
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  24. Un altro Sesterzio emesso da Traiano che probabilmente riproduce una delle due celle del Tempio nella quale era conservata l'immagine dell' Onore rappresentato da un giovane stante , seminudo con cornucopia ed asta .
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  25. PS: anche io sto aspettando una spedizione di Lanz, codice RG..........DE Arriva per raccomandata tramite Poste.
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  26. Grazie mille @claudioc47 e complimenti per la professionalità e passione che ho avuto modo di notare anche in altri post. A livello puramente personale mi sarei "accontentato" anche di un spl pieno, visto il parere del venditore (che a questo punto si è decisamente guadagnato un cliente fisso :D ).
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  27. porta urbica....non parliamo di Bergamo :rofl: :rofl: :rofl:
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  28. Ciao jagd Conosco tanti gettoni francesi del tipo 'à consommer' oppure 'bon pour une consommation' con la specificazione del valore o del luogo, ma del tipo 'pour la cosommation' senza altre indicazioni solo il tuo e questo in vendita sulla nota piattaforma E' molto simile al tuo presentando un foro dove c'è la stella. apollonia
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  29. Passiamo ora ad un bellissimo studio sulle medaglie siciliane dell'800, stavolta è il turno dei già noti giovani pubblicisti Michelangelo Bonì e Davide Maria Gabriele. "La famiglia d'Angiò, il culto delle scienze, e la munificenza dei Borbone nelle medaglie della Reale Accademia degli Studi di Palermo, pagg. 189-206, di seguito qualche immagine del loro studio e relativa bibliografia. :good:
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  30. Avrei preparato una sorta di catalogo degli Imperatori rari e/o rarissimi, in word da perfezionare, migliorare abbellire e così via, Il dubbio che ho e, perciò, chiedo che ne pensano i curatori @@Illyricum65, @@grigioviola @@Exergus e gli admin @@incuso e @@Reficul, le monete sono prese da aste on line, sixbid, acsearch, google e così via, lo posso postare? Eventualmente posso postare anche una sola pagina in pdf, come esempio
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  31. Mi aggiungo anch'io ai ringraziamenti a tutti i presenti, in particolare agli amici di Beinasco per la splendida giornata condivisa attorno alla nostre passioni: storia, monete e cibo. :)
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  32. Moneta interessantissima. Qui puoi leggere qualcosa: http://www.lamoneta.it/topic/100770-denario-di-planco-con-medusa-e-vittoria-frontali/
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  33. Non torna bene la legenda, ma mi sembra con buone probabilità che si tratta di un liard del principaute d'Orange ad imitazione del liard di Dombes. Si differenzia soprattutto dallo stile differente dei fleur de lys e dalla forma della corona. ti allego l'immagine
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  34. Per @@Pallino93: a mio parere si tratta quindi di un segno per indicare che si è scritta una parola in forma abbreviata o contratta, come avviene anche in epigrafia. Guarda l'immagine dell'epigrafe medievale che allego (di Campiglia Marittima) e vedrai apparire diverse volte un segno simile. Ad esempio: - sopra DNI per indicare che va letto per esteso come DomiNI - sopra PIS per indicare che va letto come PISis - sopra COIS per indicare che va letto per esteso come COmunIS - sopra ICEPTA per indicare che va letto come InCEPTA Nel caso della moneta sta ad indicare che AP sta per Apulia, come scritto anche da @@Liutprand. Di nuovo un saluto a tutt* MB
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  35. Ciao, in effetti il bordo la penalizza un po' perché tutto il resto è veramente bello, ma per me siamo sullo SPL+, il bordo deturpato è quasi una consuetudine. Complimenti per la moneta! :)
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  36. Ciao a entrambi, @@sandokan, @@apollonia, scusatemi ma non mi ero accorto di questo post*... Lo stemma provinciale di Catania fu deliberato con Regio Decreto del 7.7.1883. E oggi è diventato una specie di "fossile" araldico. Perchè fotografa una situazione ormai ampiamente mutata. Vediamo :good: perchè. Lo stemma è inquartato, riassumendo possiamo definirlo inquartato di Catania, Caltagirone, Nicosia e Acireale. Perchè è composto dall'accostamento degli stemmi di queste quattro città. Era una prassi abbastanza normale per l'epoca, quella di creare stemmi di Provincia accostando fra loro quelli delle principali città della zona. La cosa accadeva indifferentemente in qualsiasi zona d'Italia. Era una modalità favorita (direi: suggerita) dalla recente unità d'Italia, che spingeva a far conoscere per tutta la nazione località che fino a poco tempo prima erano purtroppo ancora "estere". Lo stemma della provincia di Catania, dal 1883 a oggi, è però diventato un fossile vivente. Perchè nel frattempo sono intervenute novità araldiche e sociali che lo rendono tale: - la città capoluogo, Catania, ha mutato stemma nel 1934 (non è stata mutazione radicale, ma oggi non ha più il d'azzurro, all'elefante stante d'oro visibile nella riproduzione di cui sopra); - Aci Reale ha cambiato nome, accorpando in unico termine le parole che lo componevano; - e la città di Acireale ha un nuovo stemma dal 1936, basato sul d'azzurro, al castello torricellato di due pezzi d'oro, la torre destra cimata da un pennone di rosso, la sinistra da un leone nascente d'oro che vediamo sopra ma con significative modifiche; - anche Nicosia ha cambiato il suo stemma, in data che non conosco, e basandosi sulla croce argento in campo rosso che vediamo; - ma Nicosia, soprattutto, ha cambiato provincia! Dal 1927 fa parte della provincia di Enna... ------------------------------------ * cari amici, per favore non dimenticate di mettere la chiocciolina (@) davanti al nick, così (se la messaggistica funziona bene) vengo avvisato subito! Grazie :hi:
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  37. A proposito del ripostiglio di Ilanz, con le diverse decine di tremissi aurei rinvenuti relativi sia a Desiderio che a Carlomagno, un vero piccolo thriller investigativo e' quanto compone a proposito il Bernareggi nella sua opera 'Moneta Langobardorum', fornendo una interessante illustrazione di quei tempi: " I nostri tremissi sono venuti alla luce, unitamente a parecchie monete d'argento ed a qualche gioiello - materiale di cui offre dettagliata notizia lo Jecklin (conservatore del museo di Coira), nella sua relazione - durante la costruzione di una Strada comunale destinata a congiungere la periferia occidentale della cittadina di Ilanz con il paese montano di Ruschein. Secondo Völkers il tesoro fu rinvenuto a seguito del brillamento di una carica esplosiva per rimuovere una roccia. Ma la notizia mi sembra non esatta perché la deflagrazione avrebbe disperso il ripostiglio e, per la sua fragilità, lo avrebbe, almeno in gran parte, distrutto. Piu attendibile quindi lo Jecklin che accenna ad operai italiani intenti a rimuovere «una parte del dirupo ergentesi di faccia alla via progettata», ad abbattere «uno strato roccioso piuttosto incavato» ossia a normali lavori di sterro con pala e piccone. Nella località tutto è rimasto nella stessa situazione in cui dovette trovar lo Jecklin quando ottanta anni fa compi il suo sopralluogo. La strada per Ruschein, allontanandosi da Ilanz, con forte pendenza si inerpica sul colle, aggirandolo. Presso la prima curva, ad una cin-quantina di centimetri dal piano stradale, una croce (a sezione triangolare) scavata nella roccia e dipinta in azzurro, segna la località precisa in cui fu rinvenuto il ripostiglio, che presentava la forma di un massello: siccome nessun recipiente in coccio o in metallo risulta essere stato rintracciato, sembra lecito arguire che fosse tutto racchiuso in un contenitore di materiale non adatto a resistere alla azione del tempo, quindi in una borsa di tela o di pelle. A una decina di metri di dislivello, proprio sopra la localítà del rinvenimento, si ergono tuttora le sbreccíate rovine di una costruzione in pietra: il castello di Grüneck, spiegano Jecklin e Völkers databile al XII secolo, ma costruito su un preesistente fortilìzio, a presidio della 'strata publica' llanz-Disentis-Lucomagno-Olivone-Bellinzona-Italia, di cui abbiamo notizia dalla fine del secolo VII. La strada passava piu' sotto, di poco sopraelevata sul Reno che scorre sul fondo valle ma un sentiero, sostiene giustamente lo Jecklin, doveva pur congiungerla con quella torre di vedetta che doveva diventare piu' tardi il castello dí Grüneck... Un particolare interessante sfuggito fín qui: dalle rovine del castello, la localita' del rinvenimento, benché vìcínissima, non è visibile, causa la sporgenza di una roccia. Jecklin, datando (erroneamente) l'occultamento al 775, congettura che dei «condottieri dí Carlomagno, ritornando col bottino dalla campagna d'Italia contro Desiderio, abbandonata la 'strata publica' per pernottare nella rocca, per cause ignote abbiano abbandonato ogni loro avere prima di raggiungerla». Ma la congettura si presenta ímprobabile; questo tesoro, anche nell'epoca, doveva avere un valore molto rilevante: se uno solo del suoi possessori fosse sopravvissuto avrebbe rischiato anche la vita per tornarne in possesso. Non si vede per quale calamità numerose persone siano tutte perite in un luogo dal quale il rifugio del castello distava solo pochi passi, ed in tal caso il tesoro sarebbe rimasto allo scoperto, cioe' alla merce' degli abitatori della rocca che certamente non avrebbero mancato di profittarne, cosi' come avrebbero profittato se essi stessi avessero ucciso i sopravvenienti, per depredarli. Tenuto conto della natura del luogo e' anche da escludersi che l'occultamento sia stato effettuato dagli stessi abitanti della rocca: se temevano un assalto di sorpresa avrebbero forse nascosto il loro tesoro fuori dalle mura, ma in una localita' dove, dalla rocca, avrebbero potuto tenerlo costantemente sott'occhio. Piu' plausibile si presenta l'ipotesi di un viaggiatore solitario, mercante o soldato (meglio, un soldato per la presenza, nel tesoro, di gioielli che denunciano di essere stati violentemente strappati) che avrebbe dalla 'strata publica' cercato rifugio nella rocca per il sopravvenire della notte o per l'infuriare di una tormenta; timoroso peraltro, di presentarsi con un tesoro tanto cospicuo, ne avrebbe sotterrata la massima parte ai piedi della rocca, in localita' non avvistabile dall'alto, riservandosi di dissotterarla fuori da occhi indiscreti, alla sua partenza. Ma quanto aveva portato con se' dentro le mura fu sufficiente per impedirgli di uscirne vivo. Cosi' la fatica del disseppellimento gli fu risparmiata ed il tesoro, di cui gli abitanti della rocca ignoravano l'esistenza, pote' giungere intatto fino a noi"
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  38. e c'è voluto un anno per deciderti ?
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  39. Queste battute da 4 SOLDI sono davvero DRAMMAtiche!
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  40. E' un peso piemontese (non monetale) con bollo di verifica del 1727. se pesa tra 90 e 100 grammi potrebbe essere tre once. Saluti Gzav
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  41. "Anche" nel 2015 . Ma perchè il 2014 è stato emesso ? Che sensazione di disprezzo .. A prescindere dal fatto se uscirà questa moneta o no .
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  42. Esemplare della Lanz 125 del 28 novembre 2005 descritto come 1/5 di tetradramma (in effetti 1/6st Price 434) GRIECHISCHE MüNZEN. KöNIGREICH THRAKIEN, LYSIMACHOS (323 - 281). No.: 205 Schätzpreis-Estimate: EUR 200.- d=14 mm 1/5 Tetradrachmon, ca. 317-305, Amphipolis (unter Kassander). Jünglingskopf mit Tänie rechts. Rs: L - U. Jüngling zu Pferde nach rechts galoppierend, im Feld darunter Löwenvorderteil rechts, im Abschnitt Lanzenspitze rechts. Thompson 3 var. SNG Cop. 1111 var. (Macedonia; Alexander IV.). Price - (vgl. 434 und 434A). 2,52g. St. 1. Sehr selten. Leicht getönt, Rs. minimaler Doppelschlag, vorzüglich. apollonia
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  43. Tra le guerre. Uruguay deve essere stato un posto molto movimentato nel 1930. Si celebrava il centenario della costituzione del 1830 e la Fondazione della Repubblica orientale dell'Uruguay, e questo 1930 10-centesimo "Centenario" commemorativa è stata una parte di esso. Così era l'Estadio Centenario, il nuovo stadio costruito nel 1929-30 per la prima volta calcio Coppa del mondo. 1930. Uruguay ospitato; Uruguay ha vinto. E mi chiedo, questo 1930 10-centesimo fatto attraverso l'Atlantico da Parigi in tempo per essere forse stato all'Estadio Centenario? Italia sarebbe ospitare e vincere la Coppa del mondo 1934; Francia avrebbe ospitato la Coppa del mondo 1938, in Italia sarebbe anche di vincere. Ma che sarebbe negli anni tra le due guerre. Verrà cancellata la Coppa del mondo di 1942, come farebbe con il concorso del 1946. Non fino al Brasile nel 1950 restituirebbe evento calcio premier del mondo. v. -------------------------------------------------------- Between-the-wars. Uruguay must have been a happening place in 1930. The centennial of the 1830 Constitution and the founding of the Eastern Republic of Uruguay was being celebrated, and this 1930 10-centesimo “Centenario” commemorative was a part of it. So was the Estadio Centenario, the new stadium built in 1929-30 for the first-ever soccer/football World Cup. 1930. Uruguay hosted; Uruguay won. And I wonder, did this 1930 10-centesimo make it across the Atlantic from Paris in time to have maybe been at the Estadio Centenario? Italia would host and win the 1934 World Cup; France would host the 1938 World Cup, which Italia would also win. But that would be it for the years between the wars. The 1942 World Cup would be cancelled, as would the 1946 contest. Not until Brazil in 1950 would the world’s premier football event return. v.
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  44. A me invece, come operatore del settore e membro NIP, farebbe piacere che questi nomi venissero fatti e , qualora uno o più degli interpellati fosse anche socio NIP, che venisse fatta una segnalazione dell'accaduto anche all'associazione... Fanno solo del male alla numismatica e alla categoria.
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  45. Ciao Gaetano I miei complimenti, bravo! Tra qualche tempo mi auguro di leggere: er mejoarcheologo, ex Gaetano95, ex er mejoromanista :good: :blum: Spero di rivederti a Verona. luciano
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  46. Anche io quest'anno ho cominciato Conservazione Beni Culturali però optando per il percorso Storico-Artistico e devo dire che è una cosa fantastica. Bravo! secondo me hai fatto una bella scelta e ti faccio i miei migliori auguri! Saluti Stefano
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  47. Un in bocca al lupo anche da parte mia.
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  48. 1 punto
  49. Contribuisco con questa monetina austriaca. Nel 1925 erano pochissimi i paesi europei che potevano vantare una regolare coniazione in argento per la circolazione.
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