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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/17/15 in Risposte

  1. Bellissima mattinata passata al convegno in compagnia degli amici milanesi e torinesi.... una manifestazione molto importante, conferenze molto interessanti che hanno "toccato" i presenti in profondità, diciamo che in particolare ho appreso un certo modus operandi delle istituzioni.......... Un doveroso ringraziamento a chi ha organizzato il convegno, agli espositori, ma anche solo ai convenuti e un saluto a tutti quanti ho potuto conoscere o rivedere. Spero presto di potere replicare questo incontro e potere magari discorrere un po' di questa comune passione.....
    3 punti
  2. Ringrazio a nome del Dott. Montenegro e dell'associazione Numismatica Taurinense il Poker D'Assi dei Conferenzieri e ricordo che gli atti verranno pubblicati e presentati nel convegno di Marzo che si terrà il 14 15 MARZO 2016 a Torino stesso luogo un grazie a tutti i partecipanti Lamoneta mi è non un caro saluto a Catalli Luppino e il simpatico Mungivera e alla Signora Tappero ???
    3 punti
  3. Un servizio postale al servizio della numismatica ... e non solo. Un caro amico si è dedicato a questo genere di attività professionale e chi è stato già servito è rimasto molto soddisfatto. Referente: Vincenzo Funari (Frosinone). Un numismatico al servizio della numismatica! """La nostra Azienda è formata da un team di professionisti del settore dei trasporti e delle spedizioni, con esperienza ventennale nel settore. Con questo servizio specifico, ci proponiamo come tuo partner ideale nella spedizione di oggetti legati alla numismatica e al collezionismo più in generale. Infatti, grazie allo studio approfondito delle problematiche che sorgono durante la spedizione di monete ed oggetti da collezione, abbiamo elaborato un prodotto “all inclusive”; i nostri prezzi comprendono tutto, dal supplemento carburante, alla giacenza in caso di mancata consegna e tutti i costi di gestione. In questo modo eliminiamo tutte le preoccupazioni legate proprio al trasporto dei tuoi preziosi oggetti. Grazie ai nostri servizi, non dovrai più pensare a code snervanti presso gli sportelli dell’Ufficio Postale perché sarà un nostro incaricato a passare da te per recuperare il materiale da spedire. Oppure potrai indicare un luogo dove andremo a prelevare la spedizione per farla recapitare al tuo indirizzo o ovunque vorrai. Inoltre, la consegna al destinatario sarà preceduta da un avviso ed un eventuale secondo passaggio sarà concordato telefonicamente con il destinatario! Potrai seguire il percorso delle tue monete grazie al track and trace on-line ed avrai una serie di canali a te dedicati per assisterti in caso di eventuali problemi. € 6,50 Spedizione Basic 1kg.(dal ritiro pacco alla consegna al destinatario) € 9,50 Spedizione Cash 1kg.(dal ritiro alla consegna con pagamento in contrassegno) Naturalmente, al raggiungimento di un numero di spedizioni elevate, sono previsti degli sconti variabili a seconda del numero di servizi acquistati. Se, invece sei un cliente “occasionale” puoi acquistare oltre al singolo servizio, anche dei pacchetti minimi che ti permetteranno comunque di risparmiare del denaro da investire altrove. Ecco i prezzi dei pacchetti pre-pagati spedizioni Basic: 1. Pacchetto di 5 spedizioni……………………......……. € 32,00 2. Pacchetto di 10 spedizioni………………..........……… € 64,00 3. Pacchetto di 15 spedizioni…...........……………………€ 95,00 4. Pacchetto di 20 spedizioni………...........……………. € 125,00 Nel caso in cui tu abbia necessità diverse rispetto a quelle da noi elencate, sia per peso che per volume degli oggetti da spedire, ti invitiamo a contattarci rispondendo alla mail fastcoines(chiocciola)gmail.com , chiamando il numero 333-1181201 oppure contattandoci su Skype all'indirizzo fastcoines Ti aspettiamo presto tra i nostri clienti!!! Il team di Fast Delivery Coin""""
    2 punti
  4. Salve a tutti, Ho creato un file excel per tenere in ordine la nostra collezione di monete da 2 euro commemorative e gestirla al meglio con il minimo sforzo. Se volete darci un'occhiata, scaricarlo e provarlo, vi lascio il link al video della spiegazione ed il link al file su dropbox. Per qualsiasi domanda, chiarimento, suggerimento o altro, scrivetemi pure. https://www.dropbox.com/s/aeycggkpsrn9a0s/collezione%202%20euro%20comm..xlsx?dl=0
    2 punti
  5. 2 punti
  6. Infine grande gruppo di famiglia....si nota un altro giovane debbe, poi rorey e Danielone.... spero vi sia piaciuto e buona serata..., Mario P.S. Se ci saranno gli Atti delle Conferenze vi consiglio di acquistarli e leggerli...e poi divulgarli....
    2 punti
  7. Qui c'è uno che stona con tutta questa gioventù....sarà magari un imbucato...mah...sopportiamolo....
    2 punti
  8. E se aggiungessimo anche qualche scultura? Questa, ad esempio, è, nel Cimitero Monumentale di Staglieno a Genova, la celebre Tomba Pastorini (insigne chirurgo che, recita la didascalia, per sovvenire largamente al povero, cui legò il ricco suo censo con operosità ligure accumulato, visse con parsimonia antica). La scultura propone il tema della beneficenza con due angeli che donano alla suora una ciotola di monete tra le quali riconosco i marenghi di Vittorio Emanuele II e di Umberto I. La scultura è stata eseguita da G. Navone nel 1902
    2 punti
  9. A ok bene pagato 17 euro,avevo stimato non.più di 25
    2 punti
  10. Continuo con: 1957 Svezia 25 ore Argento: 400 Diametro:17 mm
    2 punti
  11. Allo scopo di offrire un quadro veramente esaustivo sul tetradramma di Morgantina, allego le pagine dell'articolo che Raffiotta dedicò nel 2008 a questa emissione (articolo non liberamente scaricabile su internet):
    2 punti
  12. Se può interessarti, sul Panorama Numismatico di giugno, c'è un articolo di Michele Chimienti sulle monete scomparse della zecca di Bologna dove è possibile vedere i coni della doppia di Innocenzo XI. http://www.panorama-numismatico.com/wp-content/uploads/LE-MONETE-SCOMPARSE-DELLA-ZECCA-DI-BOLOGNA.pdf
    2 punti
  13. Come ricordato tali monere ossidionali furono coniate fondendo arredi sacri e altre suppellettili preziose custodite all'interno del castello, che presentavano un discreto contenuto in oro. Per questa ragione d'altronde furono immediatamente tesaurizzate e probabilmente anche rifuse da cui l'odierna rarita'. E' possibile che la lega particolare comprendente anche tutti quei metalli utilizzati o presenti come leganti/ residui nella fattura degli arredi sacri sia risultata un composto piu' fragile all'atto della coniazione. Ricordo dei ducati ossidionali che presentano crepe e colorazioni particolari rispetto ad altre emissioni di argento coeve.
    2 punti
  14. Ho consultato ora il libro che ho sui pesi monetali genovesi e ne ho trovato che a me sembra veramente molto simile per lo stile e la fattura nonostante questo sia per le 48 lire ... Cosa ne dite ?
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  15. 1957 BAILIWICK of JERSEY Elisabetta II nominale: 1/4 di scellino (3 pence) lega nichel-ottone
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  16. @@amoilconio hai letto la guida alla fotografia delle monete scritta da @@Il*Numismatico? Vai alla sezione "Conservazione, restauro e fotografia". E' estremamente utile, io l'ho applicata e le foto sono migliorate tantissimo. Io utilizzo un obbiettivo 50 mm macro, ma anche con la digitale utilizzando la funzione macro si ottengono ottime foto. Ti allego le foto del set fotografico che mi sono costruito.
    2 punti
  17. Complessivamente lo SPL ci potrebbe stare.
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  18. Buona sera a tutti gli amici della sezione, mi permetto di segnalarvi questo mio breve studio che va un po' ad indagare su un'emissione monetaria attribuita solitamente al Senato romano. http://numismaticamente.it/collezionismo-numismatico/sullattribuzione-dei-denari-piccoli-romani-con-il-simbolo-della-frusta Sperando di interessare anche gli amanti dei grandi nominali :blum: , saluti, Antonio
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  19. In teoria non colleziono Centesimi (se non in rari casi) ma questa mi ha fatto innamorare.....come vi sembra? Vi piace?
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  20. Ciao a tutti. Ho notato un certo interesse in questa sezione verso le sovrane inglesi. Pensando di fare cosa gradita, almeno a coloro che sono interessati all'argomento, vorrei riportare alcune notizie tratte dal libro "The Sovereign - The world's most famous coin - A history and Price Guide" di Daniel Fearon e Brian Reeds, in merito al titolo della discussione. Personalmente, ho trovato molto sorprendente quanto a breve riporterò e spero che le notizie fornite possano sorprendere anche i Lettori. L'intervento sarà spezzato in due parti per non abusare eccessivamente della pazienza di chi lo leggerà. Buona lettura. ------------------------------------------------------- Negli anni immediatamente successivi alla fine della II guerra mondiale, il Governo inglese fu indotto ad adottare misure restrittive che colpirono il mercato dell'oro, allo scopo di prevenire accantonamenti da parte di speculatori e un drenaggio delle riserve auree della Nazione verso l'estero. Nel periodo post bellico, le condizioni dei mercati dell'oro si dimostravano infatti particolarmente caotiche e disomogenee. Nel 1947, ad esempio, la sovrana era valutata a Londra circa 50 scellini mentre al mercato nero di Parigi veniva trattata a 100 scellini e negli anni seguenti, sempre in Francia, raggiunse persino i 128 scellini. Ovviamente ciò rappresentava una ghiotta opportunità per gli speculatori, che avrebbero potuto acquistare sovrane a Londra da rivendere poi sul mercato di Parigi, conseguendo in tal modo lauti profitti lucrando sul differenziale fra il prezzo di acquisto e quello di vendita. Per contrastare questo fenomeno, il Governo britannico introdusse nel 1947 l'Exchange Control Act ovvero una legge che prevedeva che nessuno, tranne i dealers autorizzati, avrebbe potuto prestare o vendere oro o valuta straniera. Inoltre, si stabiliva che i possessori di oro monetato dovevano offrirlo in vendita ad uno dei dealers autorizzati al prezzo non eccedente quello stabilito per il metallo fissato sulla piazza inglese, a meno che il Tesoro non consentisse al possessore di mantenere la detenzione dell'oro. Questa disposizione avrebbe potuto creare seri problemi ai raccoglitori di monete d'oro e di sovrane in particolare, se lo stesso Exchange Control Order non avesse contemplato una specifica deroga per i collezionisti: la “Collectors' Pieces Exemption”. Questo speciale regime dedicato ai collezionisti consentiva loro di mantenere qualunque moneta d'oro che fosse stata coniata nel 1816 o in precedenza, nonché qualunque moneta d'oro che fosse stata coniata dopo il 1816 e che avesse un valore numismatico maggiore di quello del puro metallo fino che sarebbe stato pagato se la moneta fosse stata venduta ad un dealer autorizzato. In effetti, ciò significava che i numismatici non vennero ostacolati nella detenzione e compravendita di monete d'oro a patto però che le stesse rivestissero interesse numismatico. A partire da metà degli anni '60, l'interesse verso l'oro inteso come bene-rifugio contro l'inflazione, raggiunse picchi senza precedenti, tanto che anche sulla stampa quotidiana inglese apparvero inserzioni pubblicitarie che proponevano sovrane tra i £ 3 e 10 scellini al pezzo o £ 320 per 100 pezzi. Il disprezzo per le disposizioni dell'ormai datato Exchange Control Act ed per il concomitante Exemption Order coincideva con un significativo fenomeno che può essere descritto come la “mania delle medaglie d'oro”. Questa moda fu, in realtà, innescata nel 1963, quando il regno polinesiano di Tonga distribuì sul mercato un set di tre monete d'oro emesse con millesimo 1962, con denominazione da uno, mezzo e quarto di Koula (nella lingua di Tonga, “koula” significa “oro”...ed infatti l'epiteto “vaff...nkoula” da quelle parti è considerato tutt'altro che offensivo.. :crazy:.). http://taxfreegold.co.uk/tonga.html A quel tempo, un grande clamore accompagnò il fatto che queste erano le prime monete d'oro poste in circolazione come parte della monetazione nazionale da quando in tutto il mondo si era abbandonato il Gold Standard e cioè più di trent'anni prima. Il “koula”, con un valore facciale equivalente a £ 16, fu ingenuamente descritta come la moneta avente il più elevato valore facciale di qualunque altra moneta d'oro emessa all'epoca, ma quando si realizzò che £ 16 rappresentavano poco più del reddito medio annuo di un abitante di Tonga, si constatò che davvero molto poche di queste grandi e belle monetone avrebbero potuto passare di mano in mano nel corso delle normali transazioni d'affari polinesiane. Un'altra caratteristica che, al tempo, rendeva desiderabili queste monete, era la limitata coniazione di esemplari (1.500 pezzi per il koula, 3.000 per l' half koula e 6.300 per il quarter-koula, oltre ad una modesta quantità di pezzi proof). I sets potevano essere acquistati attraverso i Crown Agents di Londra a £ 28 e 10 scellini, ma la pubblicità globale che ricevettero queste emissioni catturò dovunque l'immaginazione dei collezionisti e investitori e ben presto il prezzo del set decollò a £ 150! Il successo fuori controllo delle monete d'oro di Tonga del 1962 è indicativo del desiderio che manifestava il mercato verso le emissioni auree moderne, che si diffuse l'anno seguente quando il 400mo anniversario della nascita di Shakespeare fu ricordato con varie emissioni di medaglie d'oro destinate al mercato collezionistico. Un numero impressionante di simili emissioni seguì in rapida successione. Nel 1965 il risultato delle medaglie d'oro commemorative raddoppiò ancora e, significativamente, si registrò anche l'emissione di numerose monete d'oro. L'Isola di Man coniò sovrane, mezze sovrane e pezzi da £ 5 per celebrare il 200mo anniversario del “Revestment Act”, ma il Parlamento dell'isola non conferì il corso legale a tali monete. Ciò tuttavia non impedì che si scatenò un'impetuosa domanda da parte dei collezionisti anche per queste monete/medaglie in oro. La produzione di sets di medaglie d'oro proliferava e culminò con alcune serie ambiziose, programmate nel 1966, che ritraevano i Primi Ministri inglesi a partire da Mr. Walpole. Ma fu a questo punto che il Governo laburista in carica sgonfiò questa bolla aurea, introducendo proprio in quell'anno una nuova regolamentazione: l'Exchange Control (Gold Coin Exemption) Order. Fine prima parte. :pleasantry: M.
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  21. Buonasera a tutti Facendo un poco di pulizia nella mia documentazione sulle monete di Casa Savoia sono caduto su questa moneta straordinaria di cui avevo conservato la foto e non resisto al piacere di farvela dividere. Avevo solo conservato le dimensioni Diametro : 29 mm Peso : 6,62 g Questa moneta era stata trovata in regione parigina. Non ho purtroppo notizie sul suo proprietario o sul suo destino... :cray: Si tratta dunque di una DOPPIA 1° tipo di Carlo Emanuele II sotto la regenza della madre
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  22. Infatti il difficile della fotografia numismatica è che per ogni moneta bisogna reimpostare tutto, per dare il miglior risultato in funzione delle caratteristiche della moneta. Per il R/ ho leggermente cambiato l'inclinazione del vetro riflettore per mettere in risalto il lustro del metallo.
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  23. Complimenti Adolfo.Un bel articolo. Di quelli di cui si può dire ..... ci voleva.
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  24. Allora largo ai giovani ....un tris d'assi del Cordusio, aleale, antoR, dave 95, sarebbe in realtà un poker perché c'era anche marcoB tutto preso nell'area commerciale, tutti rigorosamente con spilla del Cordusio e contrassegno di Lamoneta....Luciano che dici li abbiamo abituati bene :blum:....?
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  25. Per me puoi anche usare solo il suo, non mi offendo mica ;) Il file che ho postato è una prova per un progetto molto più amplio. Sto mettendo tutto il catalogo euro su excel con un programma per collezionare tutte le emissioni degli 8 tagli da circolazione per ogni Stato, le commemorative (solo i 2 euro) e le coincard... un lavoro a cui pensavo da un bel pò di tempo e che prima o poi terminerò. Se mi riesce, chiederò ai curatori se lo potrò postare direttamente nel catalogo euro in una sottosezione dedicata (tipo quella dei 2 euro commemorativi).
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  26. Buonasera, mi inserisco in questa intrigante discussione osservando che il primo grosso del post n. 7, individuato come un esempio del primo tipo censito dal Papadopoli, potrebbe essere in realtà un grosso di Iacopo Tiepolo. Anche il grosso del post n. 21, di cui manca il dritto, stilisticamente mi sembra più vicino a quelli di Iacopo che a quelli di Lorenzo Tiepolo. Posto qui di seguito l’immagine di un grosso di Lorenzo Tiepolo che potrebbe rimpiazzare quelli dei post n. 7 e n. 21: Questo grosso non presenta segni se si esclude il piccolo punto a fianco del gomito destro del redentore che, tuttavia, a me sembra non voluto, e che comunque è ben diverso dal bisante che si può osservare nel grosso del post n. 9. La moneta pesa 1.82 g ed ha un diametro di 20 mm. Un caro saluto, Valerio
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  27. come già citato nell'altro post che avevo inserito per un sesterzio di Vespasiano: "Declinerò definitivamente l'offerta! Visto che ce ne sono in ballo anche altre (postate sempre in questo sito per verifica), lascio perdere nel dubbio che anche le altre non siano buone... roba da matti! Questo non è collezionismo, sicuramente lui è in buona fede (è un'eredità), però evidentemente era una mini collezione di cloni! eh he he!
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  28. Costante è il diminutivo di Costantino.
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  29. @@redjack1969 ciao Bella moneta! La moneta ha un bel bordo, integro. Cosa rara in questa tipologia. Per la conservazione direi BB/BB+. Al D/ i rilievi sono parecchio consumati, vedo inoltre tre graffi evidenti sui campi. Il R/ è migliore. Come sempre è un mio parere basato sulle foto postate. (belle foto) Saluti :hi:
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  30. Buongiorno a tutti. Per l'aggiornamento dei cataloghi si dovrebbe avere un permesso da uno dei creatori. O Incuso o Paolino o il Master. Fatto questo si dovrebbe poter aggiungere la scheda (per esempio leone in stendardo). Tenete presente che le schede create possono poi ricevere le foto da vari utenti. Nel caso dello Soranzo oltre al leone ci sono da creare le schede con i grossi con segni segreti non censiti ed i segni segreti sul braccio. Si potrebbero creare disegni a cui aggiungere le foto. Certo il lavoro è tanto ma si comincerebbe ad avere un catalogo più aggiornato da cui partire per creare un insieme più corposo. Idee da prendere per quelle che sono. Ciao
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  31. Cayon 13051: 1788 Madrid/MF. Relativamente comune. E' proprio quello ciò che potrebbe comprometterne il valore. Sicuro che non sia stata appicicagnolata?
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  32. Alla fine il 1829 Genova è l'unico marengo di Carlo Felice per questa zecca che si riesce a prendere nelle aste senza spendere una cifra enorme (almeno per me)... attualmente è l'unico "Genova" nella mia raccolta, provenienza Roma VI Non spettacolare, ma più che collezionabile
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  33. Moneta di Costante II, zecca di Costantinopoli, officina nona. La I nel campo non fa riferimento all'officina, ad ogni modo quando la I si trova ad indicare l'officina essa indica la decima e non la prima, indicata invece dalla lettera A. Sinceramente a vederla così, la moneta non mi convince molto. Il peso?
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  34. Buongiorno a tutti, sono Roberto Lippi e da 20 anni studio la prima monetazione repubblicana. Non sono pratico del sito e quindi approfitto di questa discussione per iniziare a collaborare con il Forum. Spesso sfrutto il catalogo fotografico curato da Legionario, strumento davvero prezioso sia per il collezionista che per lo studioso ed ho la possibilità di contribuire a completarlo. Nello specifico ho postato uno scan del catalogo d'asta Artemide XVIII 2007 dove al n.4 compare la rarissima semioncia Cr.98A/8 per segnalarla a chi di dovere. Io non ho la possibilità di girarvi l'immagine ad alta definizione per il sito. Vorrei spendere due parole riguardo a questa moneta nello specifico ed alla serie Cr.98A più in generale: l'esemplare dell'asta pesa gr.2,18. L'esemplare della mia collezione, proveniente da un commerciante gr.2,08, i due esemplari del d'Ailly 2,47 (Coll.Rom.) e 2,18 (Riccio). Con ogni probabilità l'esemplare di Napoli F 1959 riportato da Crawford dovrebbe corrispondere a quello del Riccio, ma bisognerebbe controllare. In ogni caso per 4 esemplari abbiamo un peso medio di gr. 2,23. Nella moneta di Artemide è evidente la lettera T al diritto come anche la L in esergo al rovescio. Tutto ciò nega l'ipotesi di McCabe, nel suo sito, di un possibile errore di lettura dell'esemplare napoletano da parte di Crawford. Rimane valida però la sua obiezione circa l'assenza della leggenda ROMA come elemento del tutto anomalo per la monetazione romana. Certo è che la nostra semioncia appare perfettamente inquadrata per peso, immagini, lettere nella serie Cr.98A e dunque mi sembra corretta l'attribuzione di Crawford. Circa l'interpretazione delle lettere, accanto alla generale lettura di L come segno di zecca per Luceria, avanzo qui, per la prima volta pubblicamente, la lettura di T come iniziale di Teate Apulo. A conforto di questa ipotesi si pongono le serie teatine che si susseguono in parallelo con quelle di Luceria ed anche quelle di Venusia, nello stesso decalage ponderale che caratterizza la monetazione enea romana anonima/simboli/lettere/monogrammi del periodo. Il contesto storico in cui la moneta si colloca è quello del dopo Canne (secondo semestre 216-primo semestre 215), quando le truppe di Varrone si rifugiano a Canosa e i romani tentano di costruire una linea di difesa appoggiandosi proprio alle piazzeforti di Luceria e Teate. Dal punto di vista ponderale il dato di Crawford è errato: il peso medio del sestante è gr.9,82 (12 ess) dell'oncia 5,02 (5 ess.) e della semioncia 2,23 (4 ess.). Si ha dunque una proiezione ad un asse di circa 60 grammi, incompatibile coi 54 grammi del sestantale, ma anche troppo leggero per il quadrantale di 81 grammi. Da tempo ritengo che questa serie ed anche la Cr.97/3-8 di Luceria (in alcuni nominali) appartengano ad uno standard intermedio di 1/4,8 di libbra (pari a 60 scrupoli) testimoniato anche dagli assi anonimi di circa 60 grammi studiati da Russo. Inoltre il collegamento tipologico della serie LT con il denario e la sua introduzione appare evidente, anche se la correlazione più stringente si ha con serie enee siracusane ( Gerone/Cavaliere per l'oncia e bronzo con Dioscuri a mano levata del 214-213 per il sestante)... Scusate, ora ci do un taglio: sono un grande appassionato e mi sono fatto prendere la mano. Tornando al motivo iniziale, vorrei collaborare con Legionario, ma non so come fare! Ho altre informazioni ed inediti da segnalare. Fatemi sapere Roberto Lippi (Pitotus) scansione0002.pdf
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  35. Tintoretto. Madonna col bambino, san Marco e il doge Gritti.
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  36. Assumendo che il peso sia stato controllato con una bilancia di sufficiente precisione la differenza è di 0, 80 g, probabilmente giustificabile con lo stato di conservazione del peso.
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  37. Per tutti i curiosi....10 euro
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  38. Poco fa ho trovato una 10 Duisenberg tenuta molto bene! Quando ho visto il seriale.... Y020220 / F001 ho pensato, che fortuna, Grecia, ce ne saran poche! Ed invece è tra le meno ricercate tra le 10 Duisenberg, uff! Finisce nel salvadanaio comunque, mi sembra veramente quella in stato migliore che abbia mai trovato, qualche piega ma non rovinata, sembra sia in giro da poco! :) Strano però sia così poco ricercata, selezionando 10 euro qua sotto: https://it.eurobilltracker.com/diffusion/ Si vede che di greche ce ne sono solo il 2% circa ritrovate. E di "F" hanno fatto solo la F001 che non si ritrova ormai più dal maggio 2007. Se però si va a selezionare più sotto la "F" tra le tab si vede che anche nel marzo 2010 ne sono state ritrovate 61, mah, non capisco... qualcuno mi sa spiegare l'incoerenza?! :help: Torna comunque che non sia tra le più ricercate: le più rare Y/N005 ed Y/N006 si vede che non sono neppure in elenco, non ne è stata ritrovata neppure una! :mega_shok:
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  39. Se vieni domani al Convegno di Torino troverai molti periti
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  40. Questo è il mio 10 cent. fotografato con il mio set
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  41. 500-franchi del Marocco del 1956, colpito in 0,900 argento, 38mm di diametro e dal peso di 22.50g. Prima moneta del Marocco dopo aver riconquistato l'indipendenza dalla Francia nel marzo del 1956. Il sultano Mohammed V era stato esiliato dai francesi nel 1953, ma la mossa, se non altro, ha causato la violenza di pro-indipendenza di lunga durata in Marocco per intensificare. Il francese potrebbe vedere la fine della loro impresa marocchina si avvicina e invitato Mohammed V indietro nel paese nel novembre 1956. Deve essere stato piuttosto personalmente soddisfacente—di essere stato un esilio un attimo e poi alcuni pochi mesi più tardi, di aver trovato voi stessi nella foto su 2.000.000 grandi monete d'argento. Il grande tiratura suggerisce una moneta con un business così come uno scopo celebrativo, e in effetti, queste monete di 500-franchi sono state aggiunte per una monetazione che comprendeva già circolanti argento valori di 100- e 200-franchi. Con la riforma monetaria del 1960, questi pezzi di 500-franchi sarebbero stato l'equivalente di un pezzo di 5-dirham. Non so se Rick mai restituito al suo caffè a Casablanca, ma se lo ha fatto, e se era riuscito a rimanere in attività una decina di anni nel dopoguerra, scommetto che alcuni di questi grandi pezzi di 500-franchi sarebbe hanno ottenuto plunked giù al bar—forse da vecchi amici ritornare per ricordare. :D v. ------------------------------------------------------------- Morocco’s 500-franc of 1956, struck in .900 silver, 38mm in diameter and weighing 22.50g. Morocco’s first coin after regaining its independence from France in March 1956. Sultan Mohammed V had been exiled by the French in 1953, but the move, if anything, caused the long-running pro-independence violence in Morocco to intensify. The French could see the end of their Moroccan enterprise approaching, and invited Mohammed V back into the country in November, 1956. It must have been quite personally satisfying—to have been an exile one moment, and then some few months later, to have found yourself pictured on 2,000,000 big silver coins. The large mintage suggests a coin with a business as well as a celebratory purpose, and indeed, these 500-franc coins were additions to a coinage that already included circulating silver values of 100- and 200-francs. With the coinage reform of 1960, these 500-franc pieces would have been the equivalent of a 5-dirham piece. I don’t know whether Rick ever returned to his Café in Casablanca, but if he did, and if he had managed to stay in business a dozen or so years into the postwar, I’ll bet a few of these big 500-franc pieces would have gotten plunked down at the bar—maybe by old friends returning to reminisce. :D v.
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  42. ricordo di un giorno fortunato(circa un mesetto fa ) ecco la mia 5 euro
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  43. Cliff, credo che diverse banche ora affianchino dei loro consulenti ai clienti che intendano diversificare investendo in monete. E' il caso di UBS, che prima in effetti aveva il fondo UBS Gold & Numismatics che credo abbia cessato le attività a metà 2011. Per le notizie che ho messo assieme Athena I e Athena II i due fondi di investimento in monete, anche antiche, lanciati da Merrill Linch a fine anni '80 a N.Y. e gestiti dall'eclettico uomo di affari McNall, hanno cessato le attività entrambi tramite massicce vendite all'asta da Sotheby's; pare inoltre che la condotta dei gestori non fosse impeccabile e che la provenienza di molte monete fosse quantomeno dubbia. Cercando in rete altri due fondi con monete tra i loro asset, entrambi negli USA, e di cui nulla so: la Argent Group Rare Coins Hedge Fund e Cami (Certified Assets Management International) con un patrimonio-obiettivo di 250 mln di USD. Però questi ultimi (forse facendo tesoro delle esperienze dei loro illustri predecessori) investono in monete più recenti, incapsulate e fior di conio. Il motivo è comprensibile: le monete antiche sono ognuna diversa dall'altra, il loro valore, come la loro conservazione e qualità è assai opinabile e discrezionale. Viceversa monete coniate a macchina sono meglio classificabili, diventano una commodity quotata nei listini, come i diamanti. Per questo motivo forse le monete antiche, che a me personalmente affascinano anche per la loro unicità e individualità, sono meno idonee a chi cerca una rivalutazione non interessando ai fondi di investimento.
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  44. SANTARPINO ( CASERTA) SODALIZIO OPERAIO CATTOLICO - 1893
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  45. Il ducato di Pierre d'-Aubusson non sembra malissimo e sicuramente appare piu' autentico del ducato del primo post in alto. Anche il metallo in quest'ultimo ha un aspetto sospetto - non sano. Anche se naturalmente stiamo parlando di foto - siggette a tutte le limitazione del caso e queste nonete dovrebbero essere osservate assai bene prima di asserire con certezza alcunche'
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  46. Discussione fantastica, dipinti e immagini da lasciare senza fiato. Lascio anch'io il mio contributo con un quadro di Hendrik Pot, Il Collezionista di Monete. Chiara
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  47. appena entrato in collezione un luigino del 1662 legenda al D/ FERDINAND . II . MA . D . E . .V. leganda al R/ SOLI DEO VIRT . HON . ETG .1662. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FIIML/1 se ho interpretato bene la legenda del dritto pare la variante n° 31 del nostro catalogo ma senza la V rovescia mentre quella del rovescio la n° 30 sempre del nostro catalogo provenienza cronos 7 dichiarata qSPL
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  48. grazie, ottima deduzione. p.s. per darti il benvenuto è un po' tardi tra un po' si festeggia un anno
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