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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/19/15 in Risposte
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Fatto grave. Che poi sia stato commesso nella mia città mi fa inca...re ancora di più. Mi sento però di dire due cose, che prescindono dal caso concreto sul quale non mi esprimo stante la mancata conoscenza diretta dei fatti: 1. concordo in generale con @@rorey36: la prudenza è la prima arma di difesa; 2. si parla spesso di armi... un consiglio: lasciatele usare alle Forze dell'Ordine, a chi ne ha stretta necessità ed è capace di usarle. Che poi alcune leggi (e soprattutto l'interpretazione giurisprudenziale) siano da migliorare è un altro discorso...3 punti
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______________ 1958 India portoghese Per ben 455 anni fu una colonia portoghese (1505-1961). Era denominata *Stato portoghese dell'India*. Nel dicembre del 1961, con un intervento militare, l'India si reimpossessa del territorio. Il Portogallo ricononobbe la sovranità indiana solo nel 1975. 1 Escudo - Rame/nickel3 punti
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Qualcuno ha dato ad intendere che chi si espone come questi due sventurati ,o come la donnetta che conta i soldi sul marciapiede dopo il prelievo,se le vanno a cercare,e' un po come dire che anche una ragazza che ha subito uno stupro se l'e' cercata perche' girava in minigonna e tacchi alti.Fortunatamente io vivo in un "isola felice "nel vero senso della parola,perche sono di quelle persone ingenue che contano i soldi sul marciapiede,e sai perche?',perche' io non rapinerei mai nessuno,non stuprerei mai una donna e non scipperei mai la pensione a una vecchietta,e se qui ci si lamenta di non avere la liberta' di essere tranquilli perche in giro ci sono dei criminali impuniti, e cio che e' peggio impunibili, che fanno delle lacune legislative italiane il loro punto di forza.........beh non si parla proprio di politica ma semplicemente di cio' che e' giusto o sbagliato .3 punti
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http://www.ilmattino.it/NAPOLI/CRONACA/ercolano_rapina_morti/notizie/1607442.shtml La prima pietra la butto io senza peli sulla lingua: meglio due infami al camposanto che una persona onesta "inquisita"!3 punti
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Buona giornata Questo non me lo perdo :pleasantry: L'iconografia è il messaggio "principe" delle monete; è quello che il "signore" voleva che percepisse il popolo .... noi abbiamo la fortuna, a distanza di tanto tempo, di verificare se la storia è stata "compagna" delle aspettative, oppure no. saluti luciano2 punti
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Premetto che Giovanni Dandolo è il secondo doge più contraffatto/falsificato di Venezia dopo il Lorenzo Tiepolo http://www.lamoneta.it/topic/138313-giovanni-dandolo/?hl=%2Bgiovanni+%2Bdandolo al post n.19 hai inserito: 1a moneta d/ .IADANDVIO DVX W(m rovesciata)VENETI r/ IC XC segni segreti 2 croci sotto i gomiti più cerchietto piede (da te segnato come 23) Da ascrivere come contraffazione di zecca ufficiale area egea (vedi il Lunardi) 3a moneta d/ RANDVIO DVX. SMVENETI. r/ IC XC segno segreto stella (da te segnato come 22) Da ascrivere come contraffazione di zecca ufficiale area balcanica. La stella è un segno segreto di area serba. come puoi leggere nel seguente post http://www.lamoneta.it/topic/140335-imitations-of-venetian-grossi-metcalf/ al post n. 20 hai inserito: 3a foto IACOPO CONTARINI (da te segnato come 28) Inoltre la seconda moneta del post 19 non mi piace per nulla. Ma può essere un'impressione dovuta alla cattiva foto. Buona giornata a tutti.2 punti
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Beh, se leggete gli organi di stampa di oggi la notizia assume dei contorni diversi, si parla di 4 valigette che venivano scaricate dal baule, nel frattempo arrivano i due in moto, collutazione, sparatoria e furto di una sola delle quattro valigette. Mi sembra che il Cordusio sia stato marginalmente lo sfondo di un fatto di malavita organizzata e studiata, certamente portare valori in valigie è pericoloso se ti seguono....ma certo la versione iniziale riportata ieri è per me decisamente più ampia diciamo così, il che ripeto è molto grave ed entra nei fatti malavitosi che ogni giorno leggiamo e vediamo nelle nostre città e nella società.....purtroppo....ma i collezionisti come siamo noi da ciotole o poco più ....di certo non devono temere .....in quel del Cordusio....2 punti
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utilizzo sempre questa mia discussione per mostrarvi alcuni acquisti del mercatino di ieri.... 1 Peseta Spagna - Gobierno Provisional anno: 1869 zecca : Madrid tiratura: 7.000.000 peso: 5 gr diametro: 23 mm materiale : argento 835 prezzo acquisto : 4€2 punti
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Buongiorno a tutti Ho letto con interesse gli articoli del quaderno 2015/3. Complimenti a tutti gli Autori. In particolare ho molto apprezzato il contributo di @@dabbene che ripropone con sapienza un argomento sempre attuale in numismatica, ovvero significato e messaggio iconografico delle monete. Sono d'accordo con le sue analisi che, nonostante io non conosca approfonditamente la zecca di Milano, riconosco comunque validi in una tematica più ampia del discorso. Complimenti anche a @@anto R che affronta con coraggio e cognizione un soggetto numismatico che mi sta a cuore. Faccio molto affidamento su di Antonio per la prosecuzione degli studi in oggetto. Dunque, consiglio a tutti di leggere il quaderno. Cari saluti e alla prossima puntata....2 punti
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Viet Nam -1,2,5 Xu 1958 Francia - 2 Franchi 1958 Rhodesia - 1/2 Penny 19582 punti
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Prudenza ok, ma non arriviamo alla SINDROME DA RAPINA, il mercato del Cordusio non è certo il mercato del verziere. Le rapine le fanno anche al Veronafil o fuori dal negozio di numismatica più professionale. Roberto2 punti
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Eravamo lì in tanti del forum ....come sempre....brutta storia che non depone a favore di una vita serena, anche i pochi momenti spensierati ....spensierati poi non sono neanche quelli....2 punti
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Un servizio postale al servizio della numismatica ... e non solo. Un caro amico si è dedicato a questo genere di attività professionale e chi è stato già servito è rimasto molto soddisfatto. Referente: Vincenzo Funari (Frosinone). Un numismatico al servizio della numismatica! """La nostra Azienda è formata da un team di professionisti del settore dei trasporti e delle spedizioni, con esperienza ventennale nel settore. Con questo servizio specifico, ci proponiamo come tuo partner ideale nella spedizione di oggetti legati alla numismatica e al collezionismo più in generale. Infatti, grazie allo studio approfondito delle problematiche che sorgono durante la spedizione di monete ed oggetti da collezione, abbiamo elaborato un prodotto “all inclusive”; i nostri prezzi comprendono tutto, dal supplemento carburante, alla giacenza in caso di mancata consegna e tutti i costi di gestione. In questo modo eliminiamo tutte le preoccupazioni legate proprio al trasporto dei tuoi preziosi oggetti. Grazie ai nostri servizi, non dovrai più pensare a code snervanti presso gli sportelli dell’Ufficio Postale perché sarà un nostro incaricato a passare da te per recuperare il materiale da spedire. Oppure potrai indicare un luogo dove andremo a prelevare la spedizione per farla recapitare al tuo indirizzo o ovunque vorrai. Inoltre, la consegna al destinatario sarà preceduta da un avviso ed un eventuale secondo passaggio sarà concordato telefonicamente con il destinatario! Potrai seguire il percorso delle tue monete grazie al track and trace on-line ed avrai una serie di canali a te dedicati per assisterti in caso di eventuali problemi. € 6,50 Spedizione Basic 1kg.(dal ritiro pacco alla consegna al destinatario) € 9,50 Spedizione Cash 1kg.(dal ritiro alla consegna con pagamento in contrassegno) Naturalmente, al raggiungimento di un numero di spedizioni elevate, sono previsti degli sconti variabili a seconda del numero di servizi acquistati. Se, invece sei un cliente “occasionale” puoi acquistare oltre al singolo servizio, anche dei pacchetti minimi che ti permetteranno comunque di risparmiare del denaro da investire altrove. Ecco i prezzi dei pacchetti pre-pagati spedizioni Basic: 1. Pacchetto di 5 spedizioni……………………......……. € 32,00 2. Pacchetto di 10 spedizioni………………..........……… € 64,00 3. Pacchetto di 15 spedizioni…...........……………………€ 95,00 4. Pacchetto di 20 spedizioni………...........……………. € 125,00 Nel caso in cui tu abbia necessità diverse rispetto a quelle da noi elencate, sia per peso che per volume degli oggetti da spedire, ti invitiamo a contattarci rispondendo alla mail fastcoines(chiocciola)gmail.com , chiamando il numero 333-1181201 oppure contattandoci su Skype all'indirizzo fastcoines Ti aspettiamo presto tra i nostri clienti!!! Il team di Fast Delivery Coin""""1 punto
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Interessante video che illustra in slow motion la progressiva degradazione dei conii mettendo in successione una serie di monete giudaiche con lo stesso conio e progressivi livelli degli effetti di rottura del conio sulla moneta. https://www.youtube.com/watch?v=qD7yg3iA9OQ&feature=youtu.be1 punto
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Nella recente discussione a proposito di "strane colorazioni" dei 5 centesimi impero ("5 centesimi impero 1942: coniato in rame o cosa?") iniziata da @, si discuteva anche con @@maxxi della natura di questi "fenomeni" numismatici. Mi spiego: esistono già alcune categorie, come: le varianti, che sono dei prodotti "voluti", e non casuali (per esempio la presenza o meno dei "punti" nei centesimi Prora.....); gli errori, o meglio difetti di conio: decentrature, lettere e numeri ribattuti o mancanti, conio stanco...ecc.. Ma quando una moneta presenta delle caratteristiche anomale, a prima vista dei "difetti", che però non derivano né da modifiche compiute sui modelli, né da errori dei meccanismi del conio (quindi non da procedimenti durante o dopo la coniazione), ma hanno una causa più "a monte", come una caratteristica intrinseca del tondello, sia dal punto di vista del materiale con cui risulta esser prodotto, sia delle dimensioni (diametro e spessore), di cosa si parla?... Esiste già un modo per definire questi casi, o siamo ancora sul generico? Curiosità?...Anomalie da produzione?....Oppure potrebbero (o addirittura dovrebbero) rientrare nella "normalità", senza per forza esser messi in qualche categoria....proprio perché derivano da caratteristiche intrinseche della moneta?... ..Mi viene in mente un altro caso: quello dei 5 lire d'oro di Vittorio Emanuele II. Questa moneta presenta (quasi sempre, credo..) i segni del conio della faccia opposta, su di uno o entrambi i lati; ma per quale motivo è accaduto ciò? Per un problema della macchina......o piuttosto per via di una caratteristica intrinseca del tondello, nella fattispecie lo spessore veramente esiguo, che forse ha fatto sì che la moneta "patisse" troppo la pressione del conio?.. Può essere veramente definito "difetto di conio", questo fenomeno....insieme ad altri casi simili?.. Mi rendo conto che questi casi sono molto numerosi, e forse risulta un po' difficoltoso seguirli tutti; tuttavia, ho l'impressione che spesso, come si abusa dell'aggettivo "eccezionale", si tenda un po' a generalizzare anche la dimensione opposta, facendo rientrare nelle categorie di "errore, o difetto di conio" (e magari penalizzandole, dal punto di vista del valore numismatico...è questo il punto cruciale.!..) delle situazioni che, magari, di "sbagliato" o di "difettoso" non hanno proprio nulla, ma, anzi, rientrerebbero nella normalità. Se ci sono degli altri casi che vi vengono in mente, proponeteli pure...1 punto
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Quindi per questa ragione e' giusto che i delinquenti siano impuniti? Rimango senza parole!1 punto
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Complimenti Mario L'ho letto tutto d'un fiato. Intrigante il dilemma della lettera M. Non è la mia monetazione e non sono particolarmente edotto, ma a "pelle" sono anch'io propenso a pensare che la M identifichi Milano, più che Maria ... C'è un contesto che ci fa scoprire quanto emergano, anche in altre aree, monete con Santi protettori di questa o quella città; una sorta di affrancamento e di rivendicazione del proprio essere città/stato autonoma. Sant'Ambrogio bastava e avanzava allo scopo di creare una identità contivisa, la Croce nell'altro lato, faceva il resto .... Riguardo al Grosso, e beh, credo che Milano non sia voluta "star fuori" da quello tsunami provocato dal Grosso veneziano, al pari di tante altre città/stato. Che fossero i SS. Gervaso e Protasio per Milano o i SS. Iovita e Faustino per Brescia o le varie altre accoppiate di personaggi, era ormai questa la strada e mi viene da pensare che, se Milano non avesse avuto i due Santi, sempre congiunti tra loro, a portata di mano, avrebbe trovato il modo di coniugare altre due figure. La butto li ... San Babila e Santa Tecla? Ma questo è un mio volo di fantasia. :pleasantry: Complimenti ancora luciano1 punto
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Non ho passaggi da segnalare ma un'immagine in archivio, per quanto sia sparito proprio il dettaglio che più ci interessa lo si intuisce dalla posizione del busto e delle lettere della legenda: Quanto alla dimensione dei busti, credo si tratti unicamente di una questione "tecnica", i conii all'epoca erano eseguiti a mano, uno ad uno, e le figure erano composte con dei punzoni già preparati. Busto e testa del pontefice spesso erano punzoni distinti per le monete di questa taglia, e credo sia solo per la diversa dimensione dei punzoni "DX" e "SX" che ci troviamo con busti e teste di grandezza differente sui tondelli coniati. Ciao, RCAMIL.1 punto
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Quella oggetto della presente discussione non è affatto una medaglia da sottovalutare, per molti aspetti, che ci sia o meno il volto fi V.E.II1 punto
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Si ci sono due caselle (acquisto e vendita della stessa) non è necessario inserire per forza un valore, fa solo una semplice somma e quindi puoi anche lasciarlo vuoto... puoi inserire tutti i commenti che vuoi, la formula non ne risente... sono stato cattivo ad inserire il Grace Kelly??? posso esserlo molto di più e anzichè mettere le fdc metto tutte le proof.... nonpuoi mettere le patacche a tappare i buchi, il sistema lo sa e non te la conta ahahah1 punto
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6.500 monete online, soprattutto islamiche medioevali, con foto a colori e inscrizioni lette e trascritte dalle immagini, quindi di fatto ricercabili. Un grande lavoro in collaborazione con la ANS, complimenti! A quando la stessa cosa per il museo nazionale romano? Non possiamo chiamare la ANS anche a Roma? Qui il catalogo: http://enl.numismatics.org/ Qui ulteriori informazioni sul progetto: http://numismatics.org/NewsEvents/Egypt1 punto
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Buonasera @@fabio22, concordo con lei. La mia medaglia quindi: - differisce dalla 40-2 per diametro, metallo e stemma papale al rovescio. - differisce dalla 39-2 per metallo e per firma autore sotto il busto al dritto. Sono molto simili ma non uguali. Effettivamente, quella da me postata, è una via di mezzo. Saluti. Sergio.1 punto
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Questa è presente anche nella mia collezione Bronzo, mm. 74 - F. DEL GIUDICE Inventò, L. ARNAUD Incise1 punto
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Per prima cosa vorrei dare la mia solidarietà e auguri di pronta guarigione ai due collezionisti o commercianti che siano. Seconda cosa non condivido quello che scrive rorey 36, va bene la prudenza, sono il primo io ad averne ma il problema viene a monte. Avevamo un capo di stato che, con la scusa che ce lo chiede l'europa, ci ha proprinato la solita litania per anni che le carceri devono essere svuotate etc. Invece di dire 1°: che i processi devono essere più brevi, le pese devo essere certe ed eque 2°: che i cittadini non italiani debbano essere espatriati e mandati a scontare le pene nei loro paesi. Se i detenuti non italiani sono più del 70%, per svuotare le carceri basterebbe mandare questi detenuti a scontare le pene nei loro paesi. Vediamo in TV i nostri ministri degli estere a firmare accordi economici bilaterali ma mai di questo tipo. Quindi tornando al problema, pene non certe, una marea di vagabondi in giro sul territorio italiano senza arte ne parte, e quindi è normale che una volta scippino una vecchietta, una volta derubino un benzinaio o un tabaccaio, un'altra volta un numismatico. Ultima cosa condivido con voi che il convegno di Bologna è 'a rischio' ritengo il più a rischio d'Italia, succede sempre qualcosa più fuori che dentro. quel parcheggio enorme incustodito e senza varchi è un problema. speriamo che sabato non succeda niente. Comunque caro Rorey36 fornisci a me e a tutti un decalogo di prudenza per sabato che ce ne sarà bisogno.1 punto
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Questo è l'esempio lampante che è molto più utile una perizia fotografica con evidenziati i punti distintivi della moneta al posto della sigillatura con un anonimo cartellino! Anch'io ho salvato la foto, non si sa mai, magari spunta in qualche mercatino; sarebbe utile sapere dove e quando è stata rubata, @@BRUMUS1 punto
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I 4 ducati austriaci datati 1915 sono TUTTI riconii, prodotti, secondo il World Coins, tra il 1920 e il 1936. Il loro valore, a prescindere dalla conservazione, comunque mediamente alta poiché non hanno mai circolato, è quello dell'oro (450 euro, stando alla quotazione odierna del metallo, è un buon prezzo). Per quanto riguarda invece le annate precedenti (i 4 ducati di questa tipologia sono stati coniati dal 1874 al 1914) ce ne sono alcune un po' più rare, il cui valore è dato non solo dall'oro, ma anche dalla rarità e conservazione. petronius :)1 punto
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1958 CAMEROUN (A.E.F.) 5 Franchi unico anno di emissione, emessa in 30 milioni di pezzi a Parigi (off. privata) lega alluminio-bronzo1 punto
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Vi allego un interessante cavallo di Carlo VIII zecca Aquila con croce trilobata, ribattuto su cavallo di Ferdinando I zecca Aquila, ci sono due aquilette, una del vecchio conio di Ferdinando e l'altra vicina entro scudetto del conio di Carlo1 punto
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e qui posto gli ultimi 3 no censiti .... i possibili 26-27-28 il 26 ha un puntino al lato del piede sinistro il 27 ha un gancio sotto il gomito sinistro il 28 ha un puntino tra i due piedi1 punto
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Confermo che il catalogo non discrimina medaglie comuni dalle rare. Tutte le emissioni hanno pari dignità per la conoscenza e ricerca del collezionista. Mi sembra che nel catalogo del forum la medaglia sia presente con la classificazione del Bartolotti - Pio IX - Anno XXIV - Bartolotti 36. Compete ai curatori valutare l'inserimento della foto aggiuntiva, che a me sembra interessante poichè la medaglia, come ho detto, ha una buona conservazione (non comunissima per medaglie in metallo povero). Confermo a motoreavapore che la sua segnalazione è certamente gradita per noi appassionati di medaglie papali.1 punto
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La medaglia è nota ed è catalogata dal Bartolotti - Medaglie di Pio IX - anno XXIV - n. 36. Si tratta di una emissione francese (edizione Massonet) per commemorare il Concilio Ecumenico. La medaglia contiene un errore clamoroso che l'emittente francese aveva commesso anche per altre medaglie di Pio IX (svarione araldico scrisse il Patrignani); lo stemma inciso appartiene infatti al pontefice Gregorio XVI. Fu pertanto emessa anche un'altra medaglia, corretta, con diametro di mm. 50,5. Komodo fa giustamente riferimento alla variante dello stemma. Le emissioni di Massonet avevano intento decisamente commerciale, sono quasi sempre in metallo povero ed hanno una valutazione modesta. La conservazione, in considerazione del metallo, è quasi sempre modesta, inferiore a quella della medaglia che hai postato.1 punto
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No comment, ma dire che uno che fa una operazione normale quotidiana come un prelievo bancomat se la va cercare, non mi sta bene. Corallino1 punto
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Oggi in qualità di vicebadante, mi sono inventato qualcosa per passare il tempo :rofl:1 punto
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Questo dovrebbe essere il tipo 11 ma sono un pò incerto. Il Kunz lo segnala con 4 pallini. Altrimenti è da considerare non censito. Visto che piove ed al Cordusio è pericoloso andarci, hai deciso di divertirti eh Luciano? ;)1 punto
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Medaglia di Maria Santissima del Sole, patrona di Pietrasanta e della Versilia Bronzo: 22,38 g, 35 mm. Sul rovescio è riportata la data dell’incoronazione per decreto del Reverendissimo Capitolo Vaticano. apollonia1 punto
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secondo me posti migliori di questo a Bologna ce ne sono a iosa ma "chissà perché" non vengono presi in considerazione, io un'idea ce l'avrei ;-)1 punto
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Essendo una monete di Luceria per scrupolo ho ricontrollato il recente libro di Vincenzo La Notte "La monetazione della Daunia", 2011 E qui la sopresa è stata grande: a pag. 227 non solo ho trovato la moneta ex Artemide XVIII ma addirittura avevo scritto a matita il riferimento del Crawford !! ... dimenticandomi poi di inserirla nel catalogo... :bash:1 punto
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Questa foto mi ha convinto ancora di più che farò bene a starmene a casa. Se venisse boicottato anche dai tanti venditori vedrete che il prossimo anno gli organizzatori troveranno sicuramente un posto migliore. Saluti Simone1 punto
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Ho una certa esperienza nelle operazioni di pressare impasti previa miscelazione, siamo in un altro settore ma il percorso della realizzazione e' molto simile.Puo' succedere anche con la tecnologia di oggi che da un impasto perfettamente amalgamato (o presunto tale) e pronto per alimentare la produzione di un determinato stampo non tutti i pezzi finiti risultino effettivamente omogenei, oggi la riproducibilita' di un prodotto e' la principale sfida qualitativa...... Esistono naturali segregazioni nella sequenza produttiva che, nel caso in cui credo ricada l'esemplare postato, se un impurezza resta segregata, si crea un prodotto in parte difettoso ed in parte perfetto, questo potrebbe spiegare a mio avviso sia la coeva rottura che il resto del tondello privo di difetti simili... Condivido in pieno che il bello della numismatica e' la sensazione che ha provato slapdash 84 quando ha preso in mano la moneta. DANIELE1 punto
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Il guaio di chiedere opinioni pubblicamente e che poi anche le risposte sono pubbliche.. Se poi le risposte sono negative , credo che debba preoccuparsene il proprietario o chi te le ha proposte, più che tu. È bene che sia così, perché ,in questo modo, un falso , o dichiarato tale, viene condannato quasi senza che rimanga la possibilità di spacciarlo a chi è ignaro del giudizio ricevuto. È una bruttissima abitudine quella di evitare di giudicare in maniera diretta la falsità di una moneta e limitarsi a dire "a me non piace" o " a me non interessa" piuttosto che dire chiaramente" la moneta è un falso" , per non inimicarsi qualcuno, collega o potenziale cliente, e , di fatto, permettere così che qualcun altro si prenda la "fregatura" al posto nostro. Far finta di non aver visto, essere " omertoso" che di questo si tratta, in questo modo, è quello che permette, e ha permesso, ai falsari di prosperare.E,allargando il discorso, non solo a loro........ Sarebbe ora che questa pessima abitudine scomparisse....e pazienza se qualcuno ci resterà male o avremo qualche simpatizzante in meno, se i simpatizzanti sono quelli che trarrebbero vantaggio dall omertà, allora ne faccio a meno volentieri.1 punto
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A margine di questo mio post incentrato sulla frattura di conio permettetemi una piccola considerazione personale.. mi sono davvero emozionato quando ho ricevuto la moneta, ammirandola ho potuto leggere su quel metallo una carica di storia e di umanità talmente potente da colpirmi nel profondo.. e non è una sensazione che si prova tutti i giorni. Il bello della numismatica è anche questo...1 punto
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termino con questa moneta 25 centesimi Venezuela anno: 1960 zecca : A (Parigi) tiratura: 48.000.000 peso: 1.25 gr diametro: 16 mm materiale : argento 8351 punto
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Tre date su questo rarissimo gettone di Tournai, città episcopale del Belgio a 85 km a Sud di Bruxelles, nel bacino della Schelda, che ebbe un ruolo importante nel Medioevo e inoltre rappresentava una tappa inevitabile per i pellegrini del Nord Europa che si dirigevano verso Santiago di Compostela (vedi legame con Altopascio e le pistacchie in http://www.lamoneta.it/topic/131935-le-%E2%80%98pistacchie%E2%80%99-di-altopascio/ ). La cattedrale di Notre-Dame di Tournai è uno dei più importanti monumenti religiosi del Belgio ed è raffigurata con le sue cinque torri sullo sfondo del diritto del gettone, che presenta in primo piano la Vergine che tiene in grembo Gesù Bambino e ha in mano uno scettro. Al rovescio, su tre righe, ECCL. TORN. 1734, e, sovraimpressi successivamente, 1761 e 1783. Anche le cifre 34 sono state sovraimpresse all’anno iniziale che, dalle notizie sui Mereaux de Tournai, era il 1709. Bronzo: 7,690 g, 25 mm. Si sa che questo gettone era della Cattedrale di Tournai ma il suo uso specifico è sconosciuto. apollonia1 punto
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TETRADRAMMA DI MORGANTINA Adesso che ho un po’ di tempo libero, come promesso provvedo a mettere un po’ di ordine e a ricostruire la storia e le immagini dei vari esemplari noti del rarissimo tetradramma di Morgantina, che si ispira alla nota testa di Euainetos di Siracusa, ma che dovrebbe essere stato coniato verso la fine del IV secolo a.C., quindi al tempo di Agatocle. Confermo che allo stato attuale sono noti finora 5 esemplari, che elencherò in ordine di comparsa sul mercato numismatico. 1) ex coll. Pennisi (Rizzo tav. LX, n. 6) = NFA X/1981, n. 42 = NAC 13/1998, n. 374 g. 17,16 Questo esemplare ha una storia che può essere definita romanzesca e che merita di essere raccontata nei dettagli, molti dei quali sono desumibili dall’interessante articolo di Silvio Raffiotta, già citato nel post # 13.: Raffiotta S., Il lungo viaggio del tetradramma di Morgantina, in “Morgantina, a cinquant’anni dall’inizio delle ricerche sistematiche” (Atti dell’Incontro di Studi, Aidone, 10 dicembre 2005) Non disponibile su internet, se non a pagamento (5 euro) (al sito di Torrossa). Fu acquistata dal barone Pasquale Pennisi, intorno al 1830. Questo grande collezionista era anche molto ricco, grazie alle sue terre e soprattutto miniere di zolfo di Floristella, nell’ennese. Se è stato trovato nella zona di Morgantina, non era lontano dai suoi possedimenti e quindi non stupisce che sia stato rapidamente da lui acquistato. L’unicità e l’importanza di questa moneta non sfuggì a un emerito studioso ennese di antichità, che frequentava i Pennisi ed era pure lui un collezionista. Si tratta del canonico Giuseppe Alessi (1774-1837), che firmò nel 1832 un articolo su questo tetradramma, pubblicato in lingua latina su una rivista catanese dell’epoca: G. Alessi, Illustrazione di una medaglia dell’antica città di Morganzio, in “Giornale di Scienze, Lettere ed Arti per la Sicilia, 110, 1832, p. 166-180 Reperibile su internet: http://books.google.it/books?id=IJwEAAAAQAAJ&pg=PA166&lpg=PA166&dq=Alessi+antica+città+di+Morganzio&source=bl&ots=Gd0MoPWQlo&sig=Vu_Ke7ARH0ewKxOlrpAvzl_xuCw&hl=it&sa=X&ei=o7qbUszHG4uv7Qat9IC4Bg&sqi=2&ved=0CDEQ6AEwAA#v=onepage&q=Alessi%20antica%20città%20di%20Morganzio&f=false Ecco il disegno che ne fece Alessi (non proprio accurato): Egli ha segnalato già la somiglianza con gli esemplari firmati da Euainetos e ha intuito l’importanza dell’antica Morganzio, del quale allora non si conosceva l’ubicazione. Successivamente se ne occupò il Mirone nel 1918 a segnalare la singolarità della moneta, che era allora ancora un esemplare unico: S. Mirone, Un rare tetradrachme de Morgantine, in “Revue Numismatique”, ser. 4, vol. 21 (1917-1918), p. 113-121. Si tratta di un volume molto corposo e apparentemente non disponibile online. La definitiva consacrazione di questo esemplare avvenne nel 1946 con la grande opera del Rizzo sulle Monete Greche della Sicilia, a tavola 60, n. 6. Egli ha ampiamente utilizzato la grande collezione Pennisi per la sua opera (e le stesse fotografie furono fatte da Agostino Pennisi, l’ultimo collezionista della famiglia, che era anche un finissimo fotografo). Basta controllare la tavola del Rizzo per rendersi conto che in effetti la moneta è sempre la stessa….. (io erroneamente in precedenza avevo ritenuto che la moneta illustrata dal Rizzo fosse quella di Londra, la seconda ad essere nota….). L’importanza della collezione Pennisi era tale che già nel 22 dicembre 1948 il Ministero della Pubblica Istruzione impose con urgenza un vincolo per “importante interesse”, delegando all’allora Soprintendente di Siracusa, Luigi Bernabò Brea la compilazione dell’elenco dettagliato di questa collezione. Tuttavia l’elenco non fu mai compilato (e l’intera collezione alla fine ammontava a circa 30.000 esemplari). I motivi sono rimasti oscuri e in ogni caso si può parlare di una grave (e forse interessata) negligenza da parte della Soprintendenza. Quando nel 1963 morì Agostino Pennisi, i suoi eredi, per vari e urgenti necessità, decisero di smembrare la collezione, incuranti del vincolo imposto quindici anni prima….. Quindi molti esemplari della collezione Pennisi, grazie anche all’assenza di un vero catalogo, presero il volo e per la maggior parte emigrarono negli Stati Uniti. Alla fine di quella collezione erano rimasti solo quasi 1600 pezzi (dei quali solo circa 300 molto importanti), che furono acquistati dalla Regione Sicilia negli ultimi anni ’70 e confluiti nella collezione numismatica del Museo Orsi di Siracusa, con un relativo elenco (ma mai con un completo catalogo illustrato). Alcuni dettagli sono rilevabili in una vecchia discussione di questo forum: http://www.lamoneta.it/topic/29070-i-grandi-della-numismatica/ Non si sa quando esattamente e a chi finì questo esemplare ex Pennisi. Si dovette attendere il 17 settembre 1981, quando a Beverly Hills, la città dei divi di Hollywood, fu battuto dalla casa di aste Numismatica Fine Arts (che poi sarebbe fallita anni dopo), che lo definisce pezzo unico, citando il Rizzo e la vecchia bibliografia, ma senza esplicitare che proveniva dalla collezione Pennisi. La stima era di 22.000 dollari e fu aggiudicato a 25.000 dollari al noto collezionista italo-svizzero, Athos Moretti, che era ricchissimo proprietario della casa farmaceutica Roussel&Maestretti (che fece soldi a palate grazie ad alcuni prodotti di basso costo, come la fortunata Citrosodina). La moneta quindi entrò nella sua grande raccolta a Milano, che comprendeva anche diversi pezzi dell’originaria collezione Pennisi. Ma solo pochi anni dopo il ricco collezionista passò a migliore vita e una selezione della sua raccolta, di concerto con i suoi eredi, fu depositata in Svizzera, nel museo di Basilea per una mostra: Cahn H.A., Mildenberg L., Russo R., Voegtli H., Griechische Münze aus Grossgriechenland und Sizilien, Basel (Antikenmuseum Basel und Sammlung Ludwig), 1988. nel quale viene specificato per la prima volta che l’esemplare proveniva dalla collezione Pennisi. Non era ufficialmente noto il nome del possessore della collezione, ma si trattò di un’abile mossa. Nel mercato antiquario è diffuso l’uso, per reperti di cui si teme una possibile rivendicazione da parte dello Stato d’origine, di metterli in mostra per qualche tempo, prima di farli sparire in qualche collezione privata. Così ad esempio fece il J. Paul Getty Museum, di Malibù, in USA, quando nello stesso anno 1988 avviò le trattative per acquistare un vero e proprio tesoro, di acròliti, proveniente da Morgantina dal re dei diamanti, Maurice Tempelsman. Il museo li prese in prestito e li collocò in una vetrina, restando in attesa degli eventi. Se nessuno li reclamava, si poteva procedere poi alla loro acquisizione. Invece, grazie a una spiata fatta da un tombarolo “pentito”, la magistratura di Enna ne venne a conoscenza appena un anno dopo. Il materiale era ormai “bruciato” e il museo non volle più perfezionare l’acquisto e li restituì al proprietario, il quale naturalmente rifiutò di restituirle all’Italia, con un contenzioso durato diversi anni (e il materiale era stato nel frattempo, nel 2003, venduto alla Virginia University) e risolto a favore dello Stato italiano solo pochissimi anni fa, con relativa restituzione (assieme alla famosa statua di Venere, proveniente direttamente dal Getty Museum). Invece per il tetradramma acquistato da Moretti ed esposto a Basilea non si mosse nessuno, forse perché sfuggito ai vari responsabili dell’autorità italiana…. Finalmente nell’8 ottobre 1998 ebbe luogo la famosa asta presso la Numismatica Ars Classica a Zurigo, con un prezzo di stima di 15.000 franchi svizzeri: Circa una settimana prima dell’asta il giornale Centonove di Messina pubblicò un articolo molto scandalistico sulla provenienza di alcuni esemplari della collezione Moretti in quell’asta. La Procura della Repubblica di Enna avviò una immediata indagine preliminare, con il P.M. dr. Salvo Raffiotta (proprio l’autore dell’articolo menzionato all’inizio) n, 226/98 (“contro Ignoti sull’esportazione illegale di parte delle monete della collezione Pennisi”), chiedendo il sequestro immediato del pezzo, in quanto comunque esportato dall’Italia senza autorizzazione. I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Artistico (TPA) arrivarono a Zurigo con il provvedimento in mano la stessa sera dell’asta. L’unicum venne momentaneamente sequestrato e tolto dall’asta, ma pochi giorni dopo la magistratura svizzera stoppò la restituzione all’Italia: dieci anni di aria svizzera gli avevano fatto perdere il diritto di rientrare a casa….. Al tempo della pubblicazione dell’articolo di Raffiotta, nel 2008 (ma gli Atti del Convegno su Morgantina si svolsero nel 2005), la magistratura italiana non aveva più avuto notizie del reperto. Onestamente non ne avevo più avuto notizie nemmeno io e ora salta fuori la testimonianza (post # 6 e 15) che attualmente si trova nel medagliere del Museo Orsi di Siracusa. Evidentemente, senza grandi clamori, questo tetradramma era stato nel frattempo e recentemente restituito all’Italia. Sarebbe utile una definitiva conferma di questo importante dettaglio. (continua)1 punto
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... e visto che nessuno ha contribuito beccatevi la mia bruttina delle Indie Occidentali Danesi 10 Cents (50 bit) KM78 del 19051 punto
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