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  1. giancarlone

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/12/15 in Risposte

  1. Quante volte sarà capitato di voler condividere un nuovo acquisto ma nessuno vi da attenzione? (tranne ovviamente nel forum) In queste occasioni: - i parenti vi ritengono dei pazzi che spendete soldi in cose inutili (beh certo comprare sigarette, cambiare ogni 6 mesi il cellulare, abbonarsi ad una payTV, andare ogni domenica allo stadio, .......sono tutti passatempi economici ed utili......); - gli amici vi compatiscono perché pensano che avete dei problemi famigliari (invece di pensare alle proprie corna e ai loro figli che ne combinano di tutti i colori); - mogli non né parliamo (tanto ve l'hanno già detto che quando tirate le cuoia vendono o svendono tutto) E alla fine chi vi rimane? IL FORUM. Quindi la socializzazione è un tantino difficoltosa se non si hanno persone con le stesse passioni. PS: la passione numismatica mi è stata trasmessa da mio nonno materno, e devo dire che in famiglia eravamo solo noi due ad avere questa passione. Ora che è venuto a mancare, oltre al vuoto affettivo incolmabile, mi manca anche una persona vicina che quando parlo di monete sia sinceramente interessata.
    5 punti
  2. Spero di contribuire a conoscere meglio queste particolari monete veramente belle. Proprio all’inizio della serie reggina dei nuovi tetradrammi con Testa di Leone/Testa di Apollo, all’inizio del periodo 420-410 a.C., almeno tre conii del rovescio risultano essere stati firmati dall’incisore greco Kratesippos, il cui nome non comparirà in altre monete. Manca ancora uno studio su questo incisore, se si esclude un breve servizio a cura di Attilio Stazio, per la pagina 403 del vol. IV di Enciclopedia dell’Arte Antica, della Treccani. Riporto testualmente la nota di Stazio. KRATESIPPOS – Incisore monetale della fine del sec. V a.C. – inizio IV, la cui firma si legge sotto il mento della testa laureata di Apollo su alcuni conii del rovescio di un tetradramma di Reggio. Nell’evoluzione stilistica della testa di Apollo sulle monete di Reggio, i tipi firmati da K. si distaccano dagli altri, pur nell’uniformità esteriore di atteggiamento e di acconciatura, per un’attenuata plasticità del rilievo ed un gusto più delicatamente disegnativo, non alieno da qualche accademica leziosità, soprattutto nel trattamento della chioma in cui una serie di riccioletti turba la severità ancora arcaica dell’acconciatura. L’iscrizione, su due linee e in scrittura bustrofedica, fu in principio letta anche Hippokrates. (mia nota: la vecchia attribuzione a un incisore di nome Hippokrates fu fatta da Brunn nel 1889, ma già Head, nel 1911, aveva definitivamente chiarito la corretta lettura in Kratesippos. Poi l'opinione di Stazio sulla resa stilistica di questo incisore è sempre un pò personale). Riporto le due pagine di Herzfelder che descrive i tre conii firmati da questo incisore (nn. 62-64) Passando al dettaglio scopriamo che l’esemplare di ACR, asta 19/2015, n. 95, peso 17,32 g diam. 24 mm, orientamento assi 12 h, senza pedigree e classificato come Herzfelder 63 in realtà il conio del rovescio appartiene a Herzfelder 64 (R53). I tre conii firmati R51-R53 noti all’Herzfelder sono combinati con un solo conio del diritto, con testa di leone, D36, che risulta ritoccato dall’incisore ad ogni nuovo abbinamento. Vediamo un esemplare autenticissimo di Herzfelder 62 (conio R51), da Berlino. Berlino 18219201 (ex 1860/21289), peso 17,25 g diam. 24 mm orientamento assi 10h. Ecco il dettaglio della firma dell’incisore, che è dentro la foglia dietro il collo di Apollo ! Passiamo ad Herfelder 63 (conio R52), da Parigi: Parigi, coll. Luynes 798, peso 17,19 diam. 24 mm. E il dettaglio della firma, sotto il mento: Per Herzfelder 64 (R53) non trovo la foto del BMC 26 e riproduco quello passato in asta Tkalec (aggiudicato a 12.000 CHF): Tkalec 2005, 12 g. 17,37 diam 24 mm E confronto il dettaglio della firma tra questo esemplare, che è autentico, con quello di ACR: Non giudico il pezzo ACR, che però a prima vista sembra genuino e le minime difformità dovrebbero essere attribuite a una diversa battitura…. Il prezzo aggiudicato da ACR è buono per la qualità della moneta e mi auguro che venga apprezzato dal possessore. Con Herzfelder 65 scompare la firma del maestro incisore e lo stile decade un poco…, come si può vedere in questo esemplare di Parigi, Luynes 796, g. 17,30 diam 24mm.
    4 punti
  3. 1958 "Fiera mondiale" 50-franc pezzo del Belgio, coniata in argento 0,835. Con un diametro di 30mm e un peso di 12.50g, questa è la varietà di lingua francese di questa moneta, che è stato anche colpita — come era consuetudine con l'monete belga—in una varietà di lingua fiamminga. Fiera mondiale Bruxelles 1958 è stato il primo in Europa—e il primo major tale fiera—dalla fine della guerra. (Un evento più piccolo si è svolta ad Haiti in ‘49.) Fiera di Bruxelles 17 aprile 1958 di aperto e chiuso sei mesi dopo, il 19 ottobre. Circa 41 milioni di visitatori hanno partecipato alla fiera. L'ingresso alla fiera era 30 franchi per gli adulti e 20 franchi per i bambini tra i 6 e i 12. Soldati e invalidi anche entrato per 20 franchi, ognuno dei quali dà un'idea di cosa potrebbe comprare questa argento moneta da 50 franchi. Ma com'e ' andata, nel 1958? Un piccolo ma importante indizio può essere trovato confrontando due edizioni della Guida turistica tascabile Nuovi Orizzonti World Guide un pubblicato da Pan American World Airways... Nell'edizione del 1956: "come per ottenere ci... Da Pan American Clipper, attraverso-aereo servizio da New York a Bruxelles, addì 14 ore (tempo trascorso)." E l'edizione del 1960: "come per ottenere ci... Da Pan American Jet Clipper, da New York a Bruxelles, addì 8 ore (tempo trascorso)." Getti! L'età del getto; il "jet-set" . Anche nell'edizione 1960 di Pan Am po prenotare: "Per motivi della fiera mondiale del 1958, a breve distanza dal centro della città, il ristorante in cima l'Atomium è ancora aperto." Dieci anni più tardi nella sua edizione 1970, NEW HORIZONS lasciate che la gente sa che ancora potevano mangiare "il 340-foot-alto Atomium ristorante costruito per la fiera mondiale 1958." E ancora una volta, suggerendo il potere d'acquisto di questo pezzo di 50-franchi, Pan Am consigliato gente che il viaggio in treno dall'aeroporto nazionale a Bruxelles era 80 cents (40 franchi), e che i facchini ottenuto una mancia di 10 franchi un sacchetto. Ma il 1958 50-franco era una moneta d'argento che sarebbe essere demonetizzata su 1° gennaio 1972. Nel 1970, sto cercando di indovinare, era quasi mai—se mai—visto in circolazione. Un sacchetto di 10 franchi, era questa moneta, ci scommetto, che i portieri del 1970 sono state vedendo un sacco di... :) v. ------------------------------------------------------ Belgium’s 1958 “World’s Fair” 50-franc piece, struck in .835 silver. With a diameter of 30mm and a weight of 12.50g, this is the French language variety of this coin, which was also struck—as was customary with Belgian coinage—in a Flemish language variety as well. Brussels’ 1958 World’s Fair was the first in Europe—and the first major such Fair—since the end of the war. (A smaller event had been held in Haiti in ’49.) The Brussels’ Fair opened 17 April 1958 and closed six months later, on 19 October. Some 41+ million visitors attended the Fair. Admission to the Fair was 30 francs for adults and 20 francs for kids between the ages of 6 and 12. Soldiers and invalids also got in for 20 francs, all of which gives an idea of what this silver 50-franc coin could buy. But what was it like, in 1958? One small but important clue can be found comparing two editions of the NEW HORIZONS World Guide a (big) pocket-sized travel guide published by Pan American World Airways…. In the 1956 edition: “HOW TO GET THERE…By Pan American Clipper, through-plane service from New York to Brussels, 14 hours (elapsed time).” And the 1960 edition: “HOW TO GET THERE…By Pan American Jet Clipper, from New York to Brussels, 8 hours (elapsed time).” Jets! The jet-age; the “jet-set.” Also in the 1960 edition of Pan Am’s little book: “On the grounds of the 1958 World’s Fair, a short distance from the center of the city, the restaurant atop the Atomium is still open.” Ten years later in its 1970 edition, NEW HORIZONS let folks know they could still eat at ”the 340-foot-high Atomium restaurant built for the 1958 World’s Fair.” And again, suggesting the buying power of this 50-franc piece, Pan Am advised folks that the train trip from National Airport into Brussels was 80 cents (40 francs), and that porters got tipped 10 francs a bag. But the 1958 50-franc was a silver coin that would be demonetized on 1 January 1972. By 1970, I’m guessing, it was hardly ever—if ever—seen in circulation. At 10 francs a bag, it was this coin, I’ll bet, that the porters of 1970 were seeing a lot of…. :) v.
    3 punti
  4. Buona serata Pensavo che farsi venire il mal di testa per controllare tutte le varianti dei grossi, fosse una prerogativa dei "venetici" quando devono controllare, di tanti dogi, i "punti segreti" dei vari massari, piuttosto del disegno inserito nella bandierina in cima all'asta, oppure dei simboli posti sul vestito di san Marco .... ma vedo che anche i "Mediolanesi" un po' di cefalea se la fanno venire .... :blum: Complimenti per la discussione che, seppur silente, seguo..... da profano, comunque, ritengo che siano monete belle :clapping: saluti luciano
    3 punti
  5. Visto che finalmente è stata aperta una discussione ad hoc, che avrà sicuramente un grande riscontro, vi posto una rarissima medaglia che ho avuto il privilegio di poter vedere e fotografare in una prestigiosa collezione privata. La medaglia riguarda la troppo poco conosciuta Esposizione Regionale Abruzzese che si è tenuta nel 1868 a Chieti. Il pezzo, seppur mostra di aver avuto una vita molto travagliata, è una rara coniazione in argento. Ma è però il nome del premiato a dare ancora più prestigio a questo pezzo: il Principe Alessandro Torlonia Il motivo della premiazione è il prosciugamento del Lago Fucino, opera faraonica per l'epoca che ebbe enorme risalto. A voi i commenti, sempre precisi e puntuali
    3 punti
  6. Teniamo presente anche che son passati 14 anni dall'introduzione dell'euro... Visto che abbiamo fatto l'esempio di Topolino, proviamo a guardarlo in concreto. Al momento dell'introduzione dell'euro, il 1 gennaio 2002, Topolino costava 3400 lire - 1,76 euro; oggi, 14 anni dopo, costa 2,50 euro. L'aumento in 14 anni di euro è stato del 42%. 14 anni prima dell'introduzione dell'euro, il 1 gennaio 1988, Topolino costava 1400 lire. Negli ultimi 14 anni di lira, l'aumento è stato del 143%, oltre il triplo di quanto è avvenuto in 14 anni di euro.
    3 punti
  7. Solitamente vediamo grossi da 6 con i cunei in basso, fotografati anche nei cataloghi senza distinzione di rarità con i cunei nel I° e II° quarto, l'avete notato?, a mio giudizio sono più rari. Crippa la riconosce solo come variante 11/A, senza distinzione di rarità, voi cosa ne pensate.
    3 punti
  8. Su subito.it è meglio se compri qualche buon libro di numismatica.. Ma le monete, prendile su canali più sicuri ;)
    3 punti
  9. Cosa sarebbe successo se avessimo ancora la lira, mi sa che nessuno lo può dire con certezza. Dico soltanto che la lira non valeva granché lo sappiamo bene che il governo svalutava la nostra valuta per mantenere competitive le industrie nazionali e l'esportazione, ma se andavi all'estero ti accorgevi che la lira italiana non valeva niente, ma anche per gli acquisti quotidiani in Italia il senso non cambiava. Ricordo che per un biglietto del tram ci volevano 1500 lire, pagando in monete erano 15 pezzi da 100 oppure 3 da 500. Con le monete non ci facevi nulla; avevo un vaso pieno di spiccioli , che spendevo soprattutto alle macchinette del caffè aziendale, ma non portavo monete con me, pesavano e non ci compravo nulla. Andava moltissimo il biglietto da 1000 lire, ma non la moneta, non circolava , tutti preferivano il biglietto di banca. Chiaramente si parla di 15 anni fa e magari ci si ricorda con nostalgia della moneta nazionale, ma parliamoci chiaro, nonostante tutti i rincari l'euro è meglio. saluti
    3 punti
  10. Piras, il punto in discussione non è questo. Non è quanto costava una pizza o tutto il resto prima del 2002 e dopo: lo sappiamo tutti benissimo che ci sono stati aumenti generalizzati e su questo non c'è niente da confutare. La questione è il motivo per cui nel 2002 i prezzi sono aumentati in modo anomalo. Questo motivo non ha niente a che vedere con quale valuta usavamo, perchè è stato il frutto di una speculazione mirata e attuata in quello specifico anno, anche al netto dell'inflazione ordinaria. Lo ripeto in continuazione e non mi stancherò mai di farlo, perchè giocando con questo particolare all'apparenza insignificante ci stanno prendendo ben bene per fessi! Qualcosa come il 40% della popolazione italiana valuta negativamente l'euro perchè gli attribuisce la colpa di aver fatto aumentare tutto a dismisura all'atto della sua introduzione, quando questo aumento l'abbiamo avuto 3 anni dopo l'arrivo dell'euro e per tutt'altro motivo che non il cambio di valuta. Questa convinzione viene usata ancora oggi come "cavallo di Troia" standard in campagne politiche per il ritrovo di presunti paradisi perduti rappresentati idealmente dalla lira. Mi pare che con tutti i problemi (veri) che abbiamo dovremmo fare proprio a meno di perdere tempo con idiozie simili, stando anche attenti a non fomentarle involontariamente.
    2 punti
  11. ...... e poi mi hai un po' deluso, da buon siciliano quale sei non mi aspettavo che avresti messo in collezione una medaglia con colpi al bordo, se Nino B. (alias @@Jolly-Roger ) lo venisse a sapere ti toglierebbe il saluto. ahahahahahah :rofl: Scherzi a parte, è la prima medaglia che vedo di questa tipologia.
    2 punti
  12. Questa adesso però la facciamo commentare da un altro volontario.... :blum:
    2 punti
  13. dalla foto non si vedono compiutamente i dettagli della moneta per una corretta valutazione. Da quello che si vede sembra sul MB pare mancano alcuni rilievi e presenta difetto di tondello (ondulazione) (a mio parere ) puo' essere una equa valutazione 70/ 80 euro Chaponnière & Firmenich SA, e-Auction 1, Lot 735 ITALY. Venezia. Pasquale Cicogna, 1585-1595. 88th Doge. Scudo della Croce ND, AB. CNI. 73; Dav. 8402. AR 27.59 g. F ... Price: 75 USD http://www.acsearch.info/search.html?id=1601556 http://www.acsearch.info/search.html?id=1406476 http://www.acsearch.info/search.html?id=2113017
    2 punti
  14. uhm... discussione interessante... per quel che riguarda il titolo della discussione non sono in grado di dare un parere , in quanto agli inizi, quindi aspettate ancora un pò, che devo studiare bene prima, e poi mi farò prendere dalla psicosi ehehehe :-D invece, l'altro tema scaturito su collezionismo maschile e femminile è altrettanto interessante ma può portare facilmente a cadere nella sfera dei luoghi comuni. Verissimo che nella numismatica la presenza femminile è ridottissima, e sicuramente è interessante analizzarne i possibili motivi... che non sono da incanalare nell'acquisto o meno di borse o scarpe... lo trovo scontato e sciocco. Io da donna ho il piacere di acquistare scarpe vestiti e borse, e contemporaneamente adoro la numismatica e, soprattutto, la storia che la accompagna. Anzi, forse è proprio la storia la spinta iniziale, essendone le monete intrise . Molte donne, invece, ahimè, sono solo legate alle cavolate frivole della moda, alle fiction e/o programmi spazzatura della tivvù, oppure alla lettura di pseudolibri commercialmente studiati per la massa, senza alcun interesse legato alla cultura. Ma così avviene anche per molti uomini. C'è tanta gente poco curiosa in giro, c'è tanta gente piatta, con cervelli in prognosi riservata. Quindi, ricapitolando, senza diventare logorroica :mega_shok: , i motivi che portano la numismatica ad essere prevalentemente passione maschile sono altri. interessante è analizzarli assieme (anzi, ora ci penso un pò e provo a trovare delle possibili cause) , ma lasciamo perdere i luoghi comuni. Ciao! :angel: Chiara
    2 punti
  15. MEDAGLIA DI CANONIZZAZIONE 1839 In verità S. ALFONSO MARIA DE' LIGUORI (Napoli) è il primo dei 5 canonizzati del 1839, altri sono S. FRANCESCO DE GIROLAMO (Grottaglie, Taranto), S. GIOVANNI GIUSEPPE DELLA CROCE (Avila Spagna), S. VERONICA GIULIANI (Mercatello, Pesaro Urbino), S. PACIFICO DI S. SEVERINO (Marche) Ottone, mm. 33x37 escluso appiccagnolo.
    2 punti
  16. non esageriamo, stiamo con i piedi per terra...... Vorrei soffermarmi, oltre all'apporto visivo l'importanza della fotografia, una foto ben fatta riesce a far emergere certi particolari che con la moneta in mano sfuggono, certo che anche la moneta in buona conservazione aiuta................. siamo sempre in tema Ricordo che cliccando sulle foto si ingrandiscono
    2 punti
  17. La moneta di @@Vince è sicuramente in altissima conservazione, di molto superiore alla media, ma a mio avviso non ha la forza di una moneta che non ha circolato. Lo si nota dal baffo e dalla capigliatura che non sono deboli di conio, ma appena toccati (le debolezze qui le ha sulla zampetta del quarto leone, sulla veste dell'Italia su carro e sulla scritta AEQUITAS) Comunque la moneta va valutata in mano. Allego alcuni rigati per confronto: un 1920 qFDC Tevere e un '24 di NLM. Quest'ultimo, anche se le foto sono piccole, è superiore qualitativamente a quello di Vince (tra i 3 esemplari più belli che abbia mai visto).
    2 punti
  18. Io conosco comunque un buon psichiatra che è sul forum e colleziona pure, se siamo in tanti magari ci fa un forfait o una visita di gruppo.... :blum:
    2 punti
  19. Discussione interessante @Antvwala.... Resta ai miei occhi un'incognita il perchè la "malattia" del collezionismo contagi principalmente gli uomini e non le donne le quali, seppur intelligenti e di ottima cultura, sembrano esserne immuni. Almeno nell'80% dei casi (viceversa gli uomini, direi colpiti dal virus almeno nell'80% dei casi) Sai darmi una spiegazione ? Ciao
    2 punti
  20. Eppure il collezionismo è antico quanto l'uomo. Ho già detto che è universale: ma esso va oltre e trascende le epoche. In epoca storica, per esempio in età alto-imperiale, il collezionismo numismatico è ben documentato. Nella Gerusalemme assediata dalle legioni di Tito, alcuni ricchi ebrei riuscirono a salvarsi offrendo a un centurione alcuni sicli coniati nella città assediata e per questa stessa ragione rarissimi e ambiti da quel centurione, evidentemente collezionista numismatico. Ma il collezionismo è più antico della moneta e risale alla protostoria. Forse anche alla preistoria dell'uomo. Nei resti archeologici è spesso difficile riconoscerlo: ma vi sono evidenze che anche l'uomo cosiddetto primitivo collezionava. Resti di focolari preistorici nei quali erano conservati anche oggetti tutti di una stessa natura ma che paiono privi di uso concreto: conchiglie, sassolini colorati, frammenti di onice… Particolarmente interessante il fatto che in un focolare neandertaliano sia stato rinvenuto un piccolo accumulo di pietre colorate, tutte rosso-brune, con forma arrotondata e della dimensione di un pisello. L'assenza di qualunque foro, o traccia di foratura, fa escludere che fossero destinate a diventare perline di una collana. D'altra parte, presso popolazioni che sono giunte alla soglia del XIX secolo vivendo ancora secondo modelli di vita paleolitici, non dissimili da quelli neandertaliani, gli studiosi hanno osservato che il collezionismo era la norma e non l'eccezione. Nella figura, ricostruzione del volto di una ragazzina neandertaliana realizzata grazie alla collaborazione tra genetisti, anatomisti e archeologi. Avevo già postato in altra sezione questa stessa immagine, ma mi fu cassata da un moderatore in quanto un forista (che aveva avuto una digestione particolarmente difficile) mi accusò di postare immagini pedofile!!! Spero che stavolta ci sia più buon senso e che l'immagine non venga rimossa: mi pare che possa essere mostrare bene quale immagine errata abbiamo dell' homo neanderthaliensis che troppo spesso sciocche pubblicazioni e giornalisti poco informati hanno dipinto più simile a una scimmia che a un essere umano…
    2 punti
  21. Da encomiare immediatamente, grande esempio di un ITALIANO vero, non ti conosco ma comunque mi complimento per il tuo coraggio e una persona che compie un atto del genere per me è un eroe, io forse non l'avrei mai fatto. Ancora complimenti.
    2 punti
  22. Oggi vi propongo un esemplare della monetazione per la Sardegna Mezzo Cagliarese Vecchio II Tipo 1741 Carlo Emanuele III Mir Savoia 972
    1 punto
  23. Buona serata Non poteva passare inosservato che solo oggi, nel giro di poche ore, si sono affacciati al forum tre nuovi utenti. @@Saverio S. alla ricerca di informazioni sulle medaglie; @@Kurgan che si fa rapire dalla bellezza delle monete fondo specchio @@Ottaedro che già ha mire impegnative tre strade diverse, ma con una passione in comune. Tanti auguri e benvenuti. saluti luciano
    1 punto
  24. E' un film del 1995, titolo originale Things To Do in Denver When You Are Dead. La regia è di Gary Fielder, gli interpreti principali sono Andy Garcia, Christopher Walken e Christopher Lloyd (lo zio Fester della Famiglia Addams, nonché, soprattutto, il mitico Doc Brown della saga di Ritorno al futuro). Jimmy the Saint (Andy Garcia) un gangster che cerca di reinserirsi nella vita lavorando onestamente, è costretto ad accettare un ultimo colpo, commissionatogli da uno dei capi della malavita di Denver. Jimmy ingaggia alcuni amici del suo passato criminale, ma purtroppo le cose non andranno nel verso giusto. Se, anziché cercare di spaventare a morte il nuovo spasimante di Meg, fidanzata del figlio ebete del padrino della città che li ha ingaggiati, avessero provato a rapinare la Zecca di Denver, forse gli sarebbe andata meglio...chissà Qualcuno, in realtà, ci aveva già provato, molto tempo fa...vogliamo vedere come gli è andata? Sono due le storie da raccontare, entrambe risalenti agli anni '20 del secolo scorso...i favolosi Roaring Twenties! petronius
    1 punto
  25. Grazie molte Luciano, penso che hai capito bene la situazione, quello che servono poi sono anche post come il tuo, vi stiamo leggendo, belle monete, avrei una curiosità da chiedere ...senza questi riscontri i tre attori poi si demoralizzano....è nelle cose e poi smettono però poi più nessuno leggerà...., diciamo che è ormai una triste abitudine e consuetudine, nel contempo ci sono più di 530 letture a oggi, quindi qualche milanese o non milanese che legge ed è interessato ci sarà pure o no oltre i 3 che vedo qui ? Curiosità dicevo....per esempio vedendo gli ultimi due grossi postati vedevo la diversa inclinazione , ma coincidente tra i due pezzi, dei cunei, casualità soltanto ?
    1 punto
  26. Nessuna notizia ancora, non serve fare la stessa domanda in 2 discussioni diverse in 12 ore di distanza, se non ricevi una risposta alla quale sono in molti a volerla conoscere, vuol dire che ancora non si sa niente. Porta pazienza e vedrai che il primo che li prende lo scriverà.
    1 punto
  27. Il fatto, poi, della diversificazione tra i due sessi, è un argomento altrettanto interessante..... Anche se, a mio parere, il titolo della discussione comincia a..:"stonare" un pochino: si sarebbe dovuta chiamare "dinamiche psicologiche del collezionismo",...o qualcosa di simile. Riguardo al fatto che le donne acquistino borse, scarpe, gioielli....citando @@Exergus, stiamo molto attenti a classificare questo comportamento come "collezionismo femminile". Il collezionismo ha delle sue caratteristiche ben precise; non si può definire "collezionismo" il semplice acquisto sistematico, da parte di una donna, di borse, scarpe, gioielli e altre cose femminili che, magari, servono alla vita quotidiana. Per la definizione di "collezionismo" ci devono essere delle condizioni ben precise, ci deve essere un interesse, uno studio, un'applicazione verso un determinato ambito, ci deve essere un "metodo"..... Altrimenti , qualunque donna che va in giro a fare shopping può essere definita "collezionista"..!... ...E si rischia anche di "declassare" la parola "collezionismo", applicandola a qualunque situazione..!...
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  28. La questione sulla esclusione femminili dal mondo della numismatica, quale forma di collezionismo, ha origini antropologiche, sociologiche e culturali. Infatti fin da piccoli ci insegnano cosa può fare un maschio e cosa può fare una femmina, quale siano i colori dei ragazzi e quale siano quelli delle ragazze. Per esempio nel mio caso, la passione della numismatica è stata trasmessa da mio nonno materno, ma non l'ha fatto con mia madre (cioè sua figlia). A sua volta a mio nonno gli è stata trasmessa da suo padre (il mio bisnonno) . E così via per alcune generazioni (quelle alle quali ho avuto conoscenza).
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  29. Ciao anche a me sembra Commodo;:
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  30. Questa invece è una medaglia borbonica in argento per il Real Collegio (dei Vestini) di L'Aquila. Essa riporta la data 1846, diametro mm. 23,4 e i 3 gigli dei Borbone Due Sicilie. Altre medaglie premio per i collegi del Regno delle Due Sicilie non riportano i tre gigli al dritto mentre in pochissimi casi sì. La stessa è presente nel testo di D'Auria, Il Medagliere, del 2006 al n. 212. Trattasi dell'unico esemplare apparso finora sul mercato. Tra voi c'è qualche amico abruzzese che conosce la storia del collegio di L'Aquila? I vestini erano delle antiche popolazioni di quel territorio, sapete la loro storia? E inoltre ....... lo sapete che la città di L'Aquila ha la stessa pianta della città di Gerusalemme ma speculare? ehehehheh, certo che ci sarebbe da scrivere un super articolo su questa medaglia. http://www.iviagginellastoria.it/rubriche-2/i-cavalieri-templari/840-laquila-e-i-templari-celestino-v-e-la-basilica-di-collemaggio.html
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  31. Per quanto riguarda il titolo, ho provveduto a una correzione che dovrebbe renderlo più chiaro. Per tutto il resto, consiglio a @@dalme1991 di chiarire anche lui, forse prima con se stesso che con gli altri, cosa intende collezionare e perché. Avendo letto anche altri tuoi interventi, mi pare che le idee siano piuttosto confuse, è normale all'inizio, ma così facendo è difficile anche per noi riuscire a darti una mano ;) petronius :)
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  32. "A questo punto verrebbe da chiedersi, visto che è "moneta non emessa", fatta presumibilmente per dei privati (secondo Gigante),..." Mah, anche questa affermazione riportata dal Gigante necessiterebbe di qualche chiarimento. In che senso "moneta non emessa"? Per "moneta non emessa" dovremo intendere una moneta regolarmente istituita da un provvedimento ma poi non più emessa. E' il caso, ad esempio del 10 centesimi 1915 in nichelio, di cui al R.D. 7 marzo 1915, n. 332, che, pur istituito, non venne però mai emesso. Ma non è il caso del 100 lire del 1940. Per la monetazione aurea, una volta approvato il tipo, chiunque poteva recarsi in Zecca e ritirare monete in oro dello Stato del tipo approvato, previa consegna del metallo prezioso e pagamento dei diritti di coniazione e/o affinazione. Nel '40, il tipo di moneta in oro vigente nell'ordinamento monetario del Regno era quello cosiddetto "imperiale di secondo tipo", cioè quello limitato al taglio da lire 100 diminuito di peso rispetto al I tipo (ma recante le stesse impronte), in conseguenza del mutato rapporto lira/oro (grammi 4,677 di oro fino per 100 lire) imposto dal R.D.L. n. 1745/1936. La moneta da 100 lire in oro, con le nuove caratteristiche ponderali, venne autorizzata con il R.D. n. 1738 del 23 settembre 1937. Che la coniazione della nuova moneta non debba intendersi limitata al solo anno 1937 non lo deduciamo solo dalla "sistematica" delle emissioni auree del Regno d'Italia (fatta eccezione per le emissioni auree "commemorative" di V.E. III, per le quali era anche stabilito in partenza il quantitativo massimo dei pezzi da emettersi...vedi emissioni di "50 lire cinquantenario", "fascetto", fascione" e "vetta") ma anche dallo stesso tenore letterale del R.D. che istituiva le 100 lire del '37 e che, all'art. 1, nel descrivere le impronte e la legenda del rovescio, riporta testualmente che: "(omissis)....in basso, sopra l'esergo, l'indicazione dell'anno di coniazione espresso, a sinistra, con il millesimo dell'Era cristiana ed a destra con l'anno dell'Era fascista"... E' evidente che se l'emissione fosse stata circoscritta al solo anno 1937, sarebbe stato più ovvio riportare direttamente nel testo del r.d. quell'anno specifico, ma non lo si è fatto perché la moneta avrebbe ben potuto essere coniata anche negli anni successivi, ovviamente con l'appropriato millesimo e con il corrispondente anno dell'E.F. Che poi ciò non sia stato fatto...o meglio...sia stato fatto solo nel 1940...è un altro discorso. Ma, se è per quello, anche la "coppiola" del '31 si fermò al 1933 e non venne riproposta nel '34 e nel '35. Se constatiamo ciò che è accaduto con le monete in oro da 100 lire "Italia su prora" e da 50 lire "Littore" coniate per la prima volta nel 1931 in forza del r.d. 30 marzo 1931, n. 280 e poi emesse anche nel '32 e nel '33 con millesimi ed EE.FF. appropriati, senza che per ciascuno degli anni successivi al '31 ci sia stata necessità di emanare nuovi rr.dd. ad hoc., possiamo comprendere come anche il nostro 100 lire del 1940 non sia affatto una moneta "non emessa" o priva di un provvedimento autorizzativo. Quanto all'espressione secondo cui la moneta era stata "fatta presumibilmente per dei privati", dal momento che i privati potevano richiedere alla zecca monete d'oro....il senso dell'espressione non mi è affatto chiaro. Anche la moneta da 100 lire del 1937 era stata fatta "presumibilmente" per i privati e così la coppiola del '36 e così le altre emissioni., sempreché i privati, ma anche le Istituzioni, le Banche ecc. interessate alle monete auree del Regno, conferissero alla Zecca la "materia prima" e pagassero le spese di coniazione. Saluti. Michele
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  33. Per curiosità, accenno che due esemplari di Herzfelder 64 (e non uno solo) erano presenti nel famoso ripostiglio di Ognina 1923: Il pezzo 301 (peso 17,36 g diam 24 mm e orient. 6) dovrebbe stare nel museo Orsi di Siracusa mentree il pezzo 302 (peso 17,19 g diam 24 mm e orient. 6) è di incerta ubicazione, forse in mani private....
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  34. anche se andiamo indietro di due anni il senso non cambia... Quella cifra non si spendeva nemmeno nelle pizzerie più care.. Poi qui non si vuol vantaggiare proprio nessuno e Per me resta un dato inconfutabile... poi in dieci/15 anni è anche normale un rincaro del costo della vita... Faccio un altro esempio, stupido ma alquanto efficace, parlo sempre per una famiglia di 4 persone che vanno al cinema... Una serata normale al cinema costa quasi 40 euro senza pop corn e bibite altrimenti si va oltre i sessanta euro che corrispondono alle vecchie 120.000 lire... Adesso dimmi tu se nel 1999 una serata al cinema per 4 persone costava questa cifra.. Poi logicamente questo è tutto relativo, per me sessanta euro spesi al cinema può essere un importo non indifferente e per un altro un bicchiere D'acqua al bar
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  35. @profausto Ri-grazie per il tuo post. Io sto pensando ai posteri e non voglio lasciar loro troppe ardue sentenze... Su questo forum proprio in questa categoria si legge spesso che qualcuno ha trovato monete del nonno, papà, etc. e ne richiede l'identificazione ed il valore. Io ho solo superato gli 'anta ma prima o poi qualcuno troverà anche la mia collezione in un armadio. Adesso sto preparando delle schedine (e dei PDF con foto) per le monete del tipo: Denario di Geta - Argento 2,18 g / 18-20 mm D: PSEPTIMIVSGETACAES R: PONTIFCOS / Atena Zecca di Roma / 207 DC Conservazione MB Valore ca. 40,- EUR (2015) Cosa mi consiglieresti tu per classificarle? Che sistema potrei usare in alternativa a MB/BB/SPL? Spero di essere stato abbastanza chiaro sulle mie intenzioni. Cordiali saluti Njk
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  36. L'ho trovata, si tratta di un Dokdo dello stato di Cutch, con regnante Pragmalji I: http://en.numista.com/catalogue/pieces47039.html La tua moneta mi pare un parecchio decentrata, ma gli elementi ci son tutti.
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  37. Ciao Alberto: sembrerebbe vero che il collezionismo sia più frequente negli uomini che nelle donne, ma forse è perché noi uomini non percepiamo certe forme di collezionismo più propiamente femminili. Per esempio, mia moglie colleziona bicchierini di vetro e cartoline antiche correlate ai balli occitani. Il collezionismo numismatico classico (come quello filatelico classico) rappresenta un caso particolare, sia in tremini economici, sia perché richiede un impegno culturale che altre forme di collezionismo non richiedono (ma non dimentichiamo cbhe il cxollezionismo dei fossili e dei minerali non è da meno della numismatica classica!). Nel caso specifico della numismatica classica c'è poi un fattore che spinge molti collezionisti ad essere solitari, loro malgrado: una legislazione repressiva che crea molto timore ad esporsi e a rendere pubblica la propria passione.
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  38. anche....ma andiamo oltre gli stereotipi (per quanto con una base di verità)
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  39. Aggiungo questo INTERESSANTE grosso suberato, coniato, sarà uscito così dalla zecca?, e senza cunei al rovescio!!!!!
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  40. Qualcuno è alla frutta, poiché a causa di questa stessa foto, che fu cancellata, fu anche immediatamente chiusa la discussione... E' che le tracce più antiche che fanno pensare a un possibile senso del collezionismo sono state trovate proprio in relazione a un habitat neanderthaliano, in Spagna, paese che per molti versi sta diventando un capofila negli studi paleontropologici. Abbiamo troppo pochi elementi per poterlo dire, o anche solo supporre, tuttavia non possiamo neppure escludere che il virus del collezionismo abbia colpito i neandertaliani prima degli altri: in fin dei conti, il loro cervello aveva maggiori dimensioni di quello dell'uomo moderno, anche se non sappiamo se questo implichi che possedevano maggiori capacità culturali. Tuttavia i ritrovamenti degli ultimi anni mostrano che (forse) il neanderthal sviluppò prima del sapiens la capacità artistica. Il forse è d'obbligo, in quanto i resti paleoantropologici sono molto scarsi ed è sufficiente un nuovo ritrovamento per obbligare a cambiare opinione in modo radicale. Un aspetto interessante è che sensibilità artistica e stimolo al collezionismo sembrano seguire trend paralleli: non è chiaro se questi due aspetti siano o meno relazionati tra loro. Il riferimento al neanderthal, dunque, non è gratuito, ma finalizzato a mostrare che lo spirito del collezionismo è ancorato all'origine stessa dell'uomo. Perché quella foto? Perché dovrebbe incuriosire e quindi invogliare alla discussione, ma anche per demolire quell'orribile immagine assurda, trasmessa da libri e pubblizazioni di autori impreparati, che ci mostrano l'uomo primitivo come un essere animalesco nell'aspetto e nei sentimenti: niente di più errato. Tutti i popoli del pianeta, tranne le etnie sub-sahariane mai incrociatesi con altre, hanno dal 2 al 4% di geni neandertaliani. Neanderthal e sapiens si sono ibridati e, forse, la pelle chiara e i capelli biondi o rossi ci vengono proprio da quel progenitore. Ma ne abbiamo anche un altro: l'homo denisovans, del quale ne sappiamo pochissimo....
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  41. come promesso ecco la banconota segnalata alcuni post fa Nonostante nella foto sembri il contrario, le pieghe non sono accennate al massimo, con un po' di "riposo" tra i libri dovrebbero appiattirsi un bel po'.. L'unica cosa deturpante è la scritta sul fronte della banconota.. La carta è ancora abbastanza integra e non mostra strappi nè altro.. Posso tranquillamente dire che è stato il mio ritrovamento più emozionante, nonostante i palindromi, le 2 banconote da 5€ j004... Ma quasta li batte tutti.-.. È la nona banconota ufficiale prodotta in Italia.. Sto nella top ten!!!
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  42. @@fedafa Complimenti e grazie.
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  43. Complimenti per il coraggio e sangue freddo che hai dimostrato specialmente con la piccola che gridava penso non sia stato facile. Saluti
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  44. Sono d'accordo con Exergus: un asse di Nerone è pur sempre una moneta romana desiderabile. Quello di Sim 75 non sarebbe malvagio se non fosse stato disastrosamente "pulito" e spatinato.... peccato! Comunque resta un frammento di storia romana, così come lo è l'asse di Claudio, e quindi meritori di essere non solo conservati, ma anche apprezzati.
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  45. Buonasera Lamonetiani Fra pochi minuti sono 10 anni che ho scoperto questa fantastica comunità, non stò ad elencare la miriade di utenti che ho apprezzato, che mi hanno aiutato, che ci hanno lasciato, che mi mancano, e via dicendo,,, Ringrazio TUTTI di cuore, mi fate sentire a casa anche quando non lo sono Grazie per quanto mi avete dato in questi 10 anni Sergio
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  46. Gli amici spagnoli hanno aperto una sorta di "petizione" per boicottare quest'emissione. Hanno deciso di non comprarla per non aumentare la speculazione. Io l'ho gia' detto e scritto. Conto di prenderla alla fonte al prezzo d'emissione. In caso contrario mi impuntero' e, nonostante non abbia grossi problemi,per fortuna, a spenderci 1000 o piu' Euro, non la prendero' mai e poi mai. Questa storia "ha da finì" come gia' dissi in passato. Quindi lancio un appello a tutti voi. Se realmente tenete a questa collezione e non volete che diventi solo speculazione pura ,EVITATE DI COMPRARLA A QUEI PREZZI. Anche se ne avete la possibilità, evitate.
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  47. Non capisco tutta questa ostilità per queste tesi riportate da King John...giuste o sbagliate sono frutto di un lavoro ed uno studio e come tali meritano un dibattito onesto senza insulti e cose varie... Non conosco questa monetazione, non conosco bene l'argomento ma dopo questo polverone so solo che comprerò il libro per cercare di capirci qualcosa, perchè per quanto possano essere ipoteticamente sbagliate determinate cose, sicuramente ce ne saranno altrettante giuste che possano fungere da base per eventuali futuri studi. Gaetano
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  48. Buona serata 1/2 Scudo ..... :cray: :cray: :cray: ma è "certificato" :dirol: a beh, allora .... :wacko: 35 Soldi - 1/4 Scudo veneziano saluti luciano
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  49. Taglio: 1 euro Nazione: Germania J Anno: 2004 Tiratura: solo in divisionale Condizioni: BB++ Città: Milano
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  50. direi che all'alba della guerra, i prezzi erano più o meno li stessi :P
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