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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/25/15 in Risposte
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Non ci conosci di persona, ma ci conosciamo qui sul forum. Anch'io avevo lo stesso, diciamo dilemma, come sarà quando li vedrò, come mi comporterò e soprattutto come si comporteranno con me, loro si conoscono perchè qui sul forum si chiamano per nome. Invece è come essersi conosciuti da sempre, un salutarsi come vecchi amici e la cosa più fantastica è quella di dare un nome e un volto ai vari nick e avatar. Poi parli con tutti come se ti conoscessi da una vita. C'è chi è più in confidenza, chi meno, ma siamo tutti una grande squadra con un unico grande obiettivo: divulgare e parlare di numismatica. La numismatica fatta di studio e di ricerca, anche di prezzi, ma soprattutto di studio e ricerca. Avrai modo di conoscere persone che potrebbero insegnare la numismatica o la storia senza nessun problema, invece si dilettano e ci dilettano, con i loro insegnamenti, qui sul forum. Un abbraccio e ci vediamo sabato. Graziano5 punti
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Ciao a tutti.....lo so che quando ho aperto la discussione sul Quarto di Rupia avevo scritto di aver completato la mia collezioncina tipologica Somala ma, come già sospettato dal grande @R.E.IN.SENA in tempi non sospetti (che mi conosce davvero bene) :blum: , non ho resistito e ho aggiunto una sorellina alla Rupia del '19 :D . Purtroppo non l'ho ancora in mano perché la ritirerò a Verona però nel frattempo vi posto le foto curioso del vostro parere :rolleyes: .3 punti
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Wow discussione sempre più interessante !! Bellissime immagini, grazie! Ecco il quadro, se è questo che intendevi.Buon pomeriggio Chiara3 punti
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Ti ringrazio Mario!! :good: Non posso che quotare!! :good: Aggiungerei di non preoccuparti se dopo la prima volta non ti ricordi i nomi di tutti!! E anzi è normale se ti confondi visto quanti si è.. :blum:3 punti
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ma come un genovese che non conosce le proprie monete !! :girl_devil: le foto sono un po' piccole .. per me si tratta di un 8 denari col castello http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GE2/20.... potrebbe però essere anche un 8 denari con la Madonna2 punti
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Allora prenotato per 46 per sabato ore 12, 45 alla Pizzeria Ristorante Grotta Azzurra 1 - Via Scuderlando 87( per chi magari arrivasse in ritardo e arrivasse lì dopo e da solo ) Scelta di un primo tra tortellini panna e prosciutto o lasagne, un secondo tra cotoletta o braciola, un contorno, acqua e vino a 13 Euro nel caso della pizza 12 Euro ( da dire al momento ) Comunque ci fosse un cambiamento di una o due persone comunicatemele lo stesso perché venerdì sera devo passare da loro perché mi vogliono conoscere :blum: Ritrovo per tutti sabato ore 12,00 - 12, 15 mi raccomando puntuali perché poi a un certo punto partiamo insieme per andare alla Pizzeria. Ritrovo davanti al banco di R - R ( Riccardo Rossi ) 553G Comunque si, che io ricordi è un record comunque, Verona c'è , Lamoneta pure, la condivisione tra numismatici ( che siano collezionisti, studiosi, autori, commercianti....giovani e meno giovani....) pure....buon Verona e se c'è qualche problema ditemelo prima di venerdì pomeriggio2 punti
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Disallineamento della godronatrice punzonatrice del taglio. Normale errore.2 punti
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Ciao Stefano, ciao Filippo, vi ho appena aggiunti, siamo a 45 con @@oldgold +1 incerti ma magari poi ce la faranno ....e' un po' la dimostrazione reale che tante amicizie, conoscenze si sono concretizzate nel tempo con incontri non solo virtuali e che continuano nel tempo, e' poi la mission del forum di permettere di confrontarsi, incontrarsi, scambiarsi informazioni, questo Verona ne è la indubbia dimostrazione andando tra l'altro verso un record di presenze, ma non dimentichiamoci dei tantissimi lamonetiani che ci saranno sia venerdì che sabato, e' un buon segno di vitalità, condivisione, che il forum oggi sappia trasformarsi con efficacia da virtuale a reale e viceversa, da digitale a cartaceo, che possa essere riferimento immediato nel panorama numismatico e non ultimo diventare anch'esso attore in prima persona di eventi numismatici e culturali come sarà' nel 2016 a Parma.2 punti
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Io mi sarei scottato e l'avrei fatta cadere anche a terra. @@Caio153 mi permetto di rispondere al tuo post # 6 cercando di far capire che il discorso falsi non è così semplice come forse credi tu ma è un coinvolgimento di parecchie cose che racchiudono, esperienza pluridecennale, studio della tipologia monetale, studio dei tondelli, studio delle patine naturali ed artificiali, conoscenza di particolari tra una moneta fusa ed una coniata ed anche questa situazione sarebbe parecchio da approfondire ( un esempio è la moneta sopra ), coni moderni reincisi su stampi autentici, ecc. ecc. potrei citarti altri dieci motivi che servono per riconoscere i falsi e se nei link da te citati non hai avuto le risposte che ti aspettavi il motivo è proprio perché ogni falso va analizzato singolarmente e che tanti dati non vengono pubblicati per non allertare chi produce queste cose Nel caso in oggetto, è una questione di esperienza, ma anche di altre cose, che fanno capire che c'è qualche problema, in primis il bordo del rovescio ondulante e tagliente e c'è un motivo perché è così, confrontala con quella da te postata su acsearch, noterai questa differenza e potrai trarre le tue conclusioni e ti assicuro che personalmente non avrei avuto bisogno neanche di guardare la foto del link, proprio per quanto riguarda il discorso esperienza, quindi vedrai che arriverà il tempo che magari avrai la risposta ai tuoi quesiti, nel frattempo potrai farti esperienza sul campo sui falsi e continuare a dare le giuste informazioni storiche visto che mi sembra di aver capito che sei uno studioso - archeologo. Per quanto riguarda @@oldgold che probabilmente ha visto la moneta in qualche collezione, il mio consiglio, nel caso in cui si hanno dei dubbi su quanto da me detto è quello di farla periziare da persona esperta. Saluti Babelone2 punti
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Sulle placchette e medaglie uniface, già si è molto discusso... Potete consultare, il Ricciardi, il D'auria nell'introduzione e i vari cataloghi d'asta fra cui il Varesi 2007... Hanno un mercato, sono ricercate, ma esulano dal discorso medaglistico... O meglio: sono un mondo un po' a parte... Fermo restando che conosco parecchi collezionisti di Borboniche o Murat che hanno inserito a pieno titolo placchette e medaglie uniface nelle loro collezioni...2 punti
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P.S. i neri nella realtà non sono così marcati.. :good: Su questa ho fatto il possibile.. :pardon:2 punti
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Bravi! E brava Tuscia che ha indovinato! A me quei numeri non dicevano proprio nulla!! Però approfitto per postare un paio di cosette che non mi sembra di aver già inserito e che ci calzano a pennello (sempre da Palazzo Ducale)!!2 punti
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Ma più che i rotoli, a me invece interesserebbe sapere cosa sta facendo nello specifico.... la BCE, in merito alle oltre 100 mail di lamentele che ha ricevuto...2 punti
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L'Impero era finito con la morte di Federico II. Un re tedesco che potesse, pel solo fatto di essere re di Germania cingere anche la corona imperiale era ormai improponibile. Non c'era interesse che ciò avvenisse ne per il Papa ne in Francia e neppure in Germania, dove i vari Stati cercavano di consolidare i propri confini. Il Reichstag aveva nominato Rodolfo d'Asburgo (che pur regnando per quasi un ventennio non trovò il tempo di andare a Roma a cingere la corona imperiale), Adolfo di Nassau, Alberto d'Asburgo. Nessuno di essi fu veramente imperatore. Cercò di esserlo Enrico di Lussemburgo, eletto probabilmente perché principe "di confine", senza alcuna influenza e senza possibilità di interferire negli interessi delle casate tedesche. Enrico VII scese in Italia col sogno di restaurare l'autorità imperiale, nel disinteresse dei tedeschi e con l'ostilità di Filippo di Francia. Certamente in Italia vi erano idealisti (Dante docet) che vedevano con interesse questa possibilità, ma era cosa utopica, .... troppe Signorie, troppe ostilità, ... città e cittadinanze divise, .... guelfi e ghibellini. Come poteva cambiare le cose venendo in Italia con poche migliaia di soldati? Come avrebbe potuto restaurare ordine e pace? Senza forza militare ha dovuto barcamenarsi tra fazioni ed alleanze. A Milano per qualche motivo richiamò i Visconti allontanando i Torriani. Alcune città del Nord-Italia (come Parma, Lodi, Padova, Verona) gli aprirono le porte. Altre porte dovette abbatterle. Altre gli restarono chiuse. Al Centro e al Sud peggio ancora. Le sue porte Firenze gliele chiuse in faccia. A Roma non gli fu possibile neppure fare una visita turistica ( e tanto meno cingere lì la corona imperiale) a San Pietro, che faceva parte della zona sotto controllo degli angioini di Roberto di Napoli; si limitò ad entrare nella Basilica di San Giovanni in Laterano, che era sotto controllo dei Colonna, .... è lì che ha trovato la sua corona di "semper augustus". L'accoglienza migliore la ottenne a Pisa. Un sogno quello di Enrico VII, ... una speranza di ordine e pace sicuramente da parte di molti. La moneta con l'aquila nasce da questo. E' una moneta di Enrico re d'Italia e imperatore. Coniata a Milano. Probabile. Da una fazione per ingraziarselo (i Visconti?)? Da una città ghibellina pro-imperiale? Non c'è riferimento ad una zecca, per cui , al di la dell'interesse storico e numismatico (grande interesse) su dove sia stata coniata, il punto è questo .... che non si è voluto dare una attribuzione dell'autorità emittente che non fosse quella di Enrico.2 punti
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Le pochissime e circoscritte campagne di scavo non hanno mai restituito materiale numismatico. Le uniche monete provenienti ufficialmente dal sito sono quelle scoperte nel 1890 nel cosiddetto ripostiglio di Santa Maria di Licodia, a cui dovrebbe aggiungersi secondo alcuni per luogo di provenienza, il famoso tetradramma di Aitna che a quanto si dice sarebbe stato rinvenuto proprio a Civita. Ritornando al suddetto ripostiglio, fu casualmente riportato alla luce da un contadino che lavorava la terra e "illustrato magistralmente" nel 1891 da Arthur Evans. Il tesoretto viene considerato "fusione di più nuclei diversi", il cui seppellimento si colloca agli inizi del IV secolo ed in particolare al 370 a.C. (Jenkins), attualmente si trova disperso e alcuni pezzi fanno parte della collezione del Museo dell'Università di Harvard. In esso erano presenti: Messina: 3 tetradrammi Mozia: 1 tetradramma Selinunte: 1 tetradramma Siracusa: 67 decadrammi (8 di Kimon, 20 di Euainetos) / 6 tetradrammi Atene: 2 tetradrammi e "molti pegasi" di cui si sconosce il numero esatto. In aperto contrasto alle ipotesi del prof. Rizza è invece un altro grande docente universitario dell'Ateneo catanese, Giacomo Manganaro, noto epigrafista e numismatico che a tal proposito scrive: " Solo attraverso Katane o Naxos monete e un kerykeion (della metà del V secolo) dei Rheginoi potevano arrivare fino ad Aitna-Inessa, se da collocare a Civita presso S. Maria di Licodia, nella quale pare siano state rinvenute litrai sileniche di Aitna e di Katane, quelle di Abakainon e bronzetti di Piakos." Il centro è infatti un importante "feudo di caccia" conosciuto specialmente nell'ambiente degli scavatori clandestini per la ricchezza dei rinvenimenti numismatici. Nel corso del tempo sembra che molte ed importanti siano state le scoperte di monete in questo sito, al riguardo vorrei ricordare che tra gli anni '70 e '80 si era sparsa la voce del presunto ritrovamento proprio a Civita, ma anche a Randazzo di altri esemplari di tetradramma di Aitna. Un'altra prova indiretta dei cospicui ritrovamenti numismatici provenienti dalla zona è costituita dalle numerosissime monete immesse illegalmente nel circuito di vendita internazionale. Tale prova ci viene fornita ulteriormente dal prof. Manganaro che è stato da sempre un acuto e affidabile conoscitore del mercato antiquario e delle sue dinamiche, il quale registra soprattutto negli anni '80 un "pullulare" nelle case d'asta "specialmente estere, di tante monetine in argento della Sicilia greca, con esemplari estremamente rari o inediti". Sulla provenienza di gran parte di queste frazioni d'argento non ci sono dubbi, infatti il prof. Manganaro scrive: "...nel centro anonimo di Civita presso Paternò, identificabile certamente con Aitna-Inessa. Da quest'ultimo centro, setacciato dai clandestini da anni, provengono verosimilmente le manciate di Kerma ricche degli inediti di Katane, mai prima emersi dal suolo catanese" che Christof Bohringer presenta nel 1949 a Berna. Io stesso infatti ho potuto appurare la veridicità di queste parole consultando vecchi cataloghi, soprattutto di case d'asta tedesche e ticinesi, in cui venivano presentate moltissime monete provenienti da Paternò. Ricapitolando la situazione, secondo la Soprintendenza di Catania i dati cronologici raccolti negli ultimi scavi del 1995 hanno potuto confermare la tesi del prof. Rizza, cioè quella di escludere l'identificazione di Civita con Aitna-Inessa. A tal riguardo la stessa Soprintendenza di Catania scrive: "...a nostro avviso, il dibattito sull'identificazione di Aitna-Inessa è ancora sostanzialmente aperto (non si dimentichino anche i problemi di ordine epigrafico e numismatico)." Al momento la città di contrada Civita rimane dunque anonima, anche se qualcuno ha voluto identificarla sulla base di elementi numismatici, con l'antica città indigena di Piakos.2 punti
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Annosa questione l'identificazione topografica di Aitna-Inessa, che ha visto nel corso del tempo il contributo scientifico di diversi storici, archeologi e numismatici. La maggior parte dei rinvenimenti numismatici della zecca di Aitna si concentrano principalmente nei territori dei comuni di Paternò e Santa Maria di Licodia. Le poche e discontinue ricerche archeologiche nella zona non hanno mai portato a una identificazione definitiva del sito di Aitna-Inessa, ma solo ipotesi di localizzazione. Allo stato attuale i siti maggiormente indiziati sono: l'acropoli di Paternò, contrada Civita e Poggio Cocola (località conosciuta anche come Poira). Proposte di identificazione e storia della ricerca archeologica nel territorio A parte qualche breve intervento di scavo da parte di Paolo Orsi agli inizi del '900, la ricerca archeologica nei territori di Paternò e Santa Maria di Licodia ha inizio tra gli anni '50 e '60, con il prof. Giovanni Rizza, già direttore dell'Istituto di Archeologia dell'Università di Catania. Il docente universitario avviò le prime indagini sistematiche sul terreno in contrada Civita, sull'acropoli di Paternò e in località Poira-Poggio Cocola per l'urgenza di contrastare gli scavi clandestini che in quel periodo stavano assumendo carattere sempre più intensivo. Contrada Civita Civita è una vasta contrada che si trova tra Paternò e Santa Maria di Licodia, a metà strada tra i due comuni che ne hanno rispettivamente competenza amministrativa. La zona comincia a destare un certo interesse dal punto di vista archeologico solo quando viene visitata regolarmente da Paolo Orsi. L'insediamento di Civita viene spesso identificato, non si sa se a torto o ragione con Inessa-Aitna, la città indigena in cui nel 461 a.C. si rifugiarono i coloni dori cacciati da Catania. Nei secoli passati si conosceva ben poco di questo insediamento, sebbene questo fosse il luogo di provenienza di una famosa statua fittile di Kore, pubblicata nel 1904 da Giulio Emanuele Rizzo. Le prime ricerche ufficiali nel sito - come già accennato in precedenza - si devono al prof. Rizza il quale effettuò dei saggi di scavo che hanno permesso di individuare l'esistenza di un importante centro indigeno-ellenizzato di facies affina a quella del Mendolito di Adrano. L'area della città si estende su un pianoro lavico, ampio più di 25 ettari, circondato da una poderosa cinta muraria che cinge l'abitato su tre lati. Le abitazioni portate alla luce coprono un arco cronologico che va dall'età arcaica al IV secolo a.C., dimostrando già a partire dal V secolo a.C. l'esistenza di un impianto urbano regolare che rimanda alla presenza stanziale dei greci sul sito. Alla fine degli anni '50 furono raccolte dentro l'abitato diverse ceramiche e terrecotte votive di tipologia soprattutto calcidese, riferibili ad un santuario di Demetra e Kore, che trovano riscontro tipologico con la stipe votiva di Piazza San Francesco a Catania. Nello stesso periodo si data all'interno del perimetro urbano il ritrovamento fortuito da parte di un contadino di un prezioso, quanto raro, caduceo di bronzo, oggetto che nell'antichità costituiva l'attributo principale degli ambasciatori. Il caduceo (kerykeion) di civita reca sull'impugnatura l'iscrizione RECINON (dei Reggini) e testimonia dunque un rapporto tra gli abitanti del centro indigeno etneo con quelli della colonia calcidese di Reggio. Le poche tombe scavate nella necropoli meridionale mostrano decisamente un quadro misto, in cui si ha la presenza di indigeni di rango elevato e sepolture di greci a partire dalla metà del VI secolo a.C. Tra i materiali di spicco provenienti dai corredi tombali si segnala in particolare una cista bronzea a cordoni di produzione etrusca, frammenti di un'armatura e di un elmo e monili in oro e argento. Gli elementi raccolti nel corso di quelle campagne di scavo permisero di stabilire lo sviluppo cronologico della città, che va dall'età arcaica (facies di Licodia Eubea) alla seconda metà del IV secolo a.C., cioè fino all'età dionigiana, periodo in cui si ipotizzò venisse distrutta, forse da un terremoto. Dopo il IV secolo a.C. non sono note frequentazioni nel sito, infatti in età imperiale, quando la città era ormai in stato di abbandono, i romani vi fecero passare l'acquedotto che da Santa Maria di Licodia portava l'acqua a Catania. Tali dati hanno indotto il prof. Rizza a escludere che si possa trattare di Aitna-Inessa, la città menzionata dalle fonti fino al periodo romano. Le ultime indagini effettuate dalla Soprintendenza di Catania si datano al lontano 1995, avviate anche questa volta "per contrastare un'attività di scavo clandestino particolarmente intensa", ed hanno riportato alla luce i resti di due case, inseribili nello stesso impianto urbano messo in luce in passato. continua................2 punti
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Nasceva oggi nel 912 il futuro imperatore del sacro romano impero ci sono monete di Pavia E lucca a suo nome questa è di Colonia in germania1 punto
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Comunque mi dispiace davvero. Ci vuole un'enorme passione per creare un bel forum, una dedicazione straordinaria per riuscire a creare una squadra vincente che sappia farlo crescere quantitativamente e qualitativamente, risolvere i conflitti, attirare nuovi foristi. Non sono un collezionista filatelico, ma mi piace di quando in quando sfogliare le pagine di quel forum perché ricco di interventi di approfondimento e non mancavano foristi con una preparazione storica brillante, che sapevano inquadrare una busta con il suo timbro in un contesto storico preciso, spiegando chiaramente i "perché". Come omaggio a lafilatelia.it e al suo fondatore, Maurizio Misinato, posto una bellissima fotografia di Giorgio Sommer (ca 1880) che ho scaricato da quel forum e che ci riporta a un'Italia rurale, quando le persone umili andavano dallo scrivano del paesino per farsi scrivere le lettere d'amore. Ti sia lieve la terra, Maurizio Misinato.1 punto
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Poland-Lithuania Poland-Lithuania, Grand Duke Sigismund II Augustus (1546-1572), 1/2 Groschen, 1550, Vilnius Mint * MONETA * MAGNI * DUCAT ' LITVA Knight on horseback left, 1550, all in inner beaded circle * SIGIS * AVG * REX * PO * MAG * DVX * II Crowned, spread eagle, head left, within inner beaded circle Plain edge 19mm x 20mm, 1.15g, Silver Mintage: Unknown1 punto
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Mi sembra che se si analizzano seriamente le situazioni, sono davvero molto diverse da come sembrano a prima vista: ovvero, mooooooooooooooooooooooolto più incasinate e apparentemente incomprensibili. Poi ci sta lo Yemen, del quale non se ne parla più, con una terribile guerra civile che sta distruggendo uno dei più grandi tesori artistici dell'umanità. Nello Yemen si stanno affrontando due forze: da un lato gli sciti, appoggiato dall'Iran, e dall'altro il Daesh, appoggiato dall'Arabia Saudita e dagli USA. Sì, dagli USA: non è un lapsus. Ma ci sono sempre molti che credono che gli asini volino in cielo, che le aquile nuotino negli abissi marini e che le donne partoriscano rimanendo vergini.1 punto
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Buonasera, vorrei condividere con voi un delle ultime entrate in collezione, una piastra da 120 grana del 1842, a mio parere qFDC, con opacità del metallo al D/ e praticamente perfetta al R/. Attendo le vostre opinioni.1 punto
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http://www.lamoneta.it/topic/127762-monete-contemporanee-estere-dal-1800-a-oggi/page-87?p=1640016 #2171: Japanese 1964 1000-yen :D v.1 punto
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Qbb/ bb e' il grado di conservazione, la scala e' fdc( fior di conio) spl ( splendente) bb(buonissimo) mb ( molto buono) la "q" sta x quasi come misura intermedia tra queste. A livello economico le sue monete valgono dai 30 ai 60 euro, dipende da quanto tempo ha a disposizione e a chi cede la moneta(commerciante, collezionista privato...)1 punto
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Inizialmente i turchi avevano dichiarato che il caccia russo era sconfinato sul loro terriorio per 7 (sette) secondi. Ora nella lettera inviata al Consiglio di Sicurezza dell'ONU, l'ambasciatore turco Halit Cevik ha scritto che i secondi erano addirittura 17 (diciassette!) e che per almeno ben dieci volte avevano segnalato al caccia russo di essere sconfinato nello spazio aereo turco e di abbandonarlo immediatamente, nel pieno rispetto delle convenzioni internazionali, le quali prevedono un protocollo ben preciso sulle modalità di segnalazione. E in solo diciassette secondi, nella seconda versione turca, in addirittura in solamente sette, nella prima versione, ebbero il tempo di segnalare per "almeno" dieci volte al caccia russo che era sconfinato (ammesso che davvero fosse sconfinato)! Ci credete alla versione turca? Se ci credete, allora crederete anche che gli asini volano in cielo e che le aquile nuotano negli abissi marini. Dicono i turchi di aver abbattuto l'aereo sopra il territorio turco: ma guarda un po' che combinazione! i piloti che si sono tirati con il paracadute sono scesi a una decina di km di distanza dalla frontiera turca. Ci credete alla versione turca? Se ci credete, allora crederete anche che gli asini volano in cielo e che le aquile nuotano negli abissi marini. Dicono i turchi che i russi non bombardavano postazione del Daesh (Isis) ma degli avversari di Assad. Ma se uno osserva su una carta geografica la posizione in cui si trovava l'aereo al momento di essere abattuto noterà due cose: 1) era in territorio siriano (e infatti è precipitato presso Aleppo); 2) la zona in cui operava è quella dalla quale il Daesh continua a osteggiare la martoriata città curda di Kobane. Ci credete alla versione turca? Se ci credete, allora crederete anche che gli asini volano in cielo e che le aquile nuotano negli abissi marini.1 punto
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peso 1,52 gr D 18 mm si legge PRINCEPS ACHAIE dal lato della croce mauriziana e LUDOVICUS D'SAVAUD dall'altro quindi direi Ludovico D'Acaia 1402 - 1418 so tanto ma non riesco a trovare niente di uguale nei vari cataloghi, c'è qualcuno che mi può fornire un riferimento per la corretta catalogazione? grazie mille1 punto
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.."Solo"? E ti pare poco? :)..... Con i personaggi che girano, che falsificherebbero anche l'aria...!.....1 punto
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Confermo che trattasi di un difetto di conio ricorrente di questa medaglia. Penso che il conio si sia fratturato nel corso delle primissime coniazioni; in alcune medaglie il difetto (originario!) è ben più evidente rispetto alla bella medaglia che hai acquistato.1 punto
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Immagino che la tua sia una provocazione.. Comunque, gli "studiosi", seppure in altro ambito, hanno fatto già abbastanza danni in Italia.... Un ambito di per sé già di nicchia come la numismatica scomparirebbe quasi del tutto senza collezionismo, secondo me1 punto
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@@Tinia Numismatica ovviamente quando parlo di commercianti poco onesti intendo quelli della "rete non certo di voi seri professionisti.1 punto
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Medaglia devozionale,in metallo bianco,della prima metà del XX sec.,dovrebbe essere stata emessa per l'Anno Santo straordinario del 1933-34,rappresenta il volto di Gesù al D/, e la Santa Sindone al R/,la medaglia è censita da R.Martini nella collezzione TAM, purtroppo non posso darti i riferimenti più precisi,perchè mi trovo lontano dai miei libri per un paio di settimane,quello che dico e frutto della mia memoria e mi farà piacere se qualcuno mi darà conferma di quanto ho scritto,la medaglia è comune. CIao Borgho.1 punto
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La vendita dell'Hoard non evitò comunque il fallimento della Continental Illinois Bank, uno dei maggiori fallimenti della storia bancaria USA prima della crisi del 2008. Essa fallì nel 1984 e all'apoca era una delle sette maggiori banche degli Stati Uniti, ripercorriamone brevemente la storia: Nacque nel 1910 dalla fusione di due banche di Chicago, la National Commercial Bank fondata durante la guerra civile e la Continental National Bank fondata nel 1883, assumendo il nome "The Continental & Commercial National Bank of Chicago", all'epoca disponeva di 175 milioni di dollari, cifra che ne faceva una delle più grandi banche degli Stati Uniti. Nel 1929 si fuse con la Illinois Merchants Trust Co. e tre anni più tardi, assunse il nome definitivo: "Continental Illinois National Bank & Trust Co", superando così la Grande Depressione e affrontando in piena attività la seconda guerra mondiale. Nel 1960, la Continental aveva più di 3 miliardi dollari di depositi e 5.000 dipendenti, nei primi anni '70 aveva 60 filiali e consociate in tutto il mondo e 8.200 dipendenti residenti nella sola area di Chicago, la maggior parte impiegata nella sede storica di LaSalle Street che possiamo ammirare in una foto d'epoca. Nei primi anni '80 a causa di investimenti sbagliati e prestiti ad aziende petrolifere e del gas, come detto, fallì. Soccorsa, allora come oggi dal governo federale, fu ridimensionata e definitivamente acquisita da BankAmerica (ora Bank of America) nel 1994. nelle immagini la sede storica su Lasalle Street in una foto vintage degli anni 30, una "reclame" e la sede storica oggi, filiale della Bank of America1 punto
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http://www.lamoneta.it/topic/127762-monete-contemporanee-estere-dal-1800-a-oggi/page-87?p=1638086 #2152: Luxembourg 1963 250-franc :D v.1 punto
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Complimenti! Chiara ha perfettamente indovinato. Si trattava della procedura per la elezione dei Dogi. E il "bambino", scelto a caso in piazza San Marco, veniva chiamato "ballottino". Era un sistema alquanto laborioso in cui non potevano succedere dei trucchi. La faccenda andò avanti per molti secoli fino a quando non arrivò quel ladrone di Napoleone Il Doge era una figura rappresentativa, chi spadroneggiava era il temutissimo Consiglio dei Dieci..1 punto
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Su Ebay un analogo trittico messo in vendita a 4000 euro non fu venduto...1 punto
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E' secondo me l'ideale sia per chi inizia, sia per i giovani perché effettivamente hai la possibilità concreta di parlare e confrontarsi con utenti con conoscenze differenziate ....quindi un arricchimento potenziale per tutti...occasione che Verona offre e che io coglierei ....1 punto
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Caro @@Trevize segua i pochi, semplici ma efficaci consigli di @@Il*Numismatico Fabrizio e' tra i migliori se non il miglior fotografo numismatico presente sul Forum!1 punto
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Avvicinandosi il pranzo di sabato anche per ingannare l'attesa riposto la discussione che feci nel 2011 dal titolo " Il rito di Verona ", tutto sommato anche se sono passati più di 4 anni è ancora attuale, sicuramente la parte del momento conviviale e di condivisione del sabato lo è decisamente, così la vedevo Verona e direi che ancora la vedo così..... forse eravamo più spensierati e sicuramente tutti più giovani :blum: , buona lettura per chi non l'avesse ancora letta e comunque rileggerla è sempre bello anche per gli interventi successivi....in un certo qual senso rileggermi qui mi crea anche qualche emozione, un bel ricordo.... http://www.lamoneta.it/topic/82499-il-rito-di-verona/1 punto
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Non volendo aggiungere nulla alla triste vicenda, preferisco condividere con voi il suggestivo confronto dell'efebo di Selinunte con il dio fluviale al rovescio del tetradramma selinuntino. Una certa rigida eleganza li accomuna. Che ne pensate. Anche la storia recente della statua e' interessante, e almeno lei è tornata al suo posto. http://www.arkeomania.com/efebodiselinunte.html Ciao ES1 punto
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Questo non una moneta. È un regalo per idoli. Queste monete sono chiamate - il MORDOVKA. Nel nord di Russia e adesso è possibile incontrare tali altari di idoli. Là metta monete, le caramelle, il tabacco, i nastri.1 punto
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Di Giappone 1964 1000-yen impressionante in argento 0,925, 35mm di diametro e dal peso di 20g. Una moneta di commemorative emessa per celebrare i "Giochi felici", come le Olimpiadi di Tokyo 1964 erano talvolta chiamate. Il nomignolo di "felice giochi" è particolarmente piacevole dato il tortuoso sentiero per le Olimpiadi estive del ‘64. Tokyo era stato assegnato le Olimpiadi di estate 1940 ma ha dovuto rinunciare l'opportunità di ospitare i giochi a causa dell'invasione giapponese della Cina. Il 1940 Olimpiadi estive sono stati quindi assegnate a Finlandia, ma poi sono state annullate del tutto a causa di un'altra invasione. Il mondo va avanti, tuttavia, a volte in una direzione felice—e nel 1964 il Giappone era un posto diverso quello che era stato nel 1930s. Così qui con questo pezzo di 1000-yen abbiamo quasi perfetto Mt. Fuji e suoi supervisore fiori di ciliegio in argento sterling, gli anelli olimpici, e il ricordo di Tokyo e dei suoi 1964 Giochi Felice. :D v. ----------------------------------------------------- Japan’s 1964 1000-yen struck in .925 silver, 35mm in diameter and weighing 20g. A commemorative coin issued to celebrate the “happy games,” as the 1964 Tokyo Summer Olympics were sometimes called. The sobriquet “happy games” is an especially pleasing one given the tortuous path leading to the ’64 Summer Olympics. Tokyo had been awarded the 1940 Summer Olympics but had to forfeit the opportunity to host the games because of the Japanese invasion of China. The 1940 Summer Olympics were then awarded to Finland, but then were cancelled altogether because of another invasion. The world moves on, however—sometimes in a happy direction—and by 1964 Japan was a different place than it had been in the 1930s. So here with this 1000-yen piece we have the near-perfect Mt. Fuji and its attendant cherry blossoms in sterling silver, the Olympic rings, and the remembrance of Tokyo and its 1964 Happy Games. :D v.1 punto
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Nando12: per un paio di volte mi sono rotto gli zebedei e ho sbattuto la porta di questo forum.... per poi rientrarci nuovamente. Sbagliavo io, perché mi prendevo troppo sul serio. Il forum, come i social network, danno spesso occasioni per prendersela, ma non ne vale la pena. Tutto sommato, sono situazione che conviene ignorare e dimenticare al più presto. Vi è una sola ragione seria per andarsene da un forum: il fatto che non ci si diverte più. Se ti sei rotto, perché non trovi più interesse nelle discussioni del forum, ti sembrano inutili e soporifere, allora fai bene ad andartene: ma non serve chiedere di essere bannato 8come a suo tempo feci anch'io), basta semplicemente smettere di postare. Ma se la ragione non è questa e nutri ancora interesse nelle discussioni, allora prenditi un periodo di mutua (@@incuso mi ha promesso che non ti manderanno il medico fiscale a controllare se davvero sei in mutua), e quando il mal di pancia ti è passato, rientra a postare ciò che t'interessa.1 punto
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condivido pienamente le parole di Dabbene e come 417 sonia e altri sono stato "battezzato" con il RITO DI VERONA... la prossima volta rimango per il pranzo e magari per la notte (perchè verona è bella anche la sera) un abbraccio roberto1 punto
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