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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/13/15 in Risposte

  1. Ciao a tutti, ottimizzare,recuperare,evitare di gettare cose che ancora possono essere utili,questo da sempre è un mio piccolo pallino :) Ammetto che a volte ho l'impressione di essere un "accumulatore patologico",però con il tempo e un minimo di ingegno credo si possa donare una seconda vita ad oggetti che altrimenti verrebbero gettati per poi essere sostituiti con qualcosa di simile,ma inevitabilmente più moderno,ed anche più omologato,più ripetitivo e anonimo. il contenitore per monete che vado a mostrarvi insieme ai pochi vassoi di cui è corredato è costato qualche ora di tempo e pochi euro di velluto(l'unica cosa non riciclata),è ancora ampliabile,però già così mi soddisfa. La struttura è stata rivestita ed è una valigetta usata molti anni fà per trasportare modelli in metallo di apparecchiature sanitarie,i supporti per i vassoi sono ricavati da un vecchio pannello di una porta e le bacchette che separano le caselle provengono da un vecchio traliccio per rampicanti. Che ve ne pare? Un saluto a tutti, Marco
    6 punti
  2. Partecipo anch'io a questa bellissima iniziativa. La moneta che vi presento è una 2 lire da 80 sesini, trofeo d'armi 1702 (Mantova). Questa moneta risale al periodo dell'ultimo duca mantovano (Ferdinando Carlo Gonzaga-Nevers) in un periodo in cui il ducato di Mantova era in decadenza. Per la storia personale che mi lega a questa moneta, la considero la mia preferita.
    5 punti
  3. Ciao, informazioni pochine per queste banconote ossidionali. La "Moneta Patriottica* era garantita dai prestiti volontari e forzosi, quando gli austriaci ripresero la città non furono ammessi al cambio. Quelle del *Comune di Venezia* erano garantiti dai beni del comune, reinsediatatisi gli austriaci furono ammessi al cambio con una svalutazione del 50%. I tagli erano: 0,5 - 1- 3 - 5 - 50 - 100 Quelli da 0,125 e 0,25 non erano altro che la quarta parte e la metà del biglietto da 0,50, in buona sostanza la banconota da 0,50 lire era tagliata appositamente per formare le due frazioni. Il *Dono Patriottico di Venezia* (5-10-25-50-100 lire correnti) erano solo delle donazioni volontarie a sostegno dell'insurrezione, per la procamazione della Repubblica di San Marco. I biglietti erano firmati da Daniele Manin, "dono" significa nessuna garanzia, quello che avrebbe ripagato i donatori era un'eventuale vittoria sugli austriaci. Di quest'ultimi ti inserisco l'immagine di 2 biglietti tratti dal mio catalogo.
    4 punti
  4. Piccolo acquisto fatto questa mattina in Cordusio... 1,67 gr. Vista la data con l'ultima cifra completamente chiusa in alto direi 1728, Crippa 25/B. Un buon inizio? :blum: Cliccando l'immagine si ingrandisce.
    3 punti
  5. A Verona non ho preso molto per tanti motivi ma ho voluto regalare un giusto giaciglio alle prime 6 annuali di Pio X. Che ne pensate va bene per il loro riposo??? Gian
    3 punti
  6. Buongiorno a tutti: oggi festeggio i miei primi 10 anni di forum e mi auguro BUON COMPLEFORUM. Approfitto anche per augurare a tutti un sereno NATALE: che Vi porti serenità. Un abbraccio, Graziano.
    2 punti
  7. Dato che il concorso è aperto anche per le sezioni speciali... Gregorio XIII (1572 - 1585) Testone dell'anno giubilare 1575 CNI 28 Mi piace in particolar modo la patina iridescente piuttosto scura, quasi violacea, che colora in modo molto espressivo il ritratto di un Papa vigoroso, dal carattere forte e con ben chiare le mosse in ogni campo d'azione. Giusto per citare due tra i molti fatti avvenuti durante il suo pontificato, ricordo la grande (e terribile) persecuzione degli ugonotti e la riforma del calendario (che infatti prese il nome di gregoriano). In preparazione all'anno giubilare impose un lungo periodo di preparazione spirituale, proibendo addirittura i festeggiamenti carnevaleschi del 1574. Lastricò le strade romane e fece spianare la collina posta tra S. Giovanni in Laterano e S. Maria Maggiore. Immaginatevi la scena, tenendo conto dei mezzi dell'epoca! :mega_shok: Di seguito il link della discussione aperta al tempo dell'acquisto nella sezione pontificie, nel caso voleste approfondire questa particolare emissione: http://www.lamoneta.it/topic/138797-il-testone-giubilare-di-gregorio-xiii Buona serata a tutti, Antonio
    2 punti
  8. Avrei giurato per Costantino I ma ora mi devi dire tutto ciò che sai... :D
    2 punti
  9. Ciao Si tratta di un chalkous di Tolomeo II AE 13 Svoronos 873 o 874 coniato a Cirene, in certi testi l'ho visto attribuito a Tolomeo III. Quelle sporgenze che vedete giustamente sono i codoli di fusione che nella monetazione Tolemaica sui moduli più piccoli ma a volte anche su altri ben più pesanti come gli emioboli da 6 gr non veniva tolto prima della coniatura, e come si è detto più volte i semi fori non sono per centrare i coni ma per la tornitura. Silvio TOLOMEO III.doc
    2 punti
  10. buona sera, colgo l'occasione per chiedere ai lamonetiani se hanno notizia di esemplari del mezzo testone di questo tipo, presenti in aste o in collezioni private negli ultimi 100 anni. ( oltre quello presente da Bolaffi)
    2 punti
  11. Personalmente ho votato SI. Penso che sia giusto dare un preciso spazio a chi ne abbia diritto e con questo dico semplicemente che non c'è una sezione di serie A o di serie B, dico che non esisterebbe sezione senza l'altra, e tenerle unite non porta da nessuna parte. Se alla maggior parte dei frequentatori della sezione non sente il dovere di dare il proprio giudizio a questo sondaggio vuole dire che non vuole cambiare il "format" della sezione, oppure non gli importa che possa cambiare.... Penso anche che se una parte dei frequentatori, studiosi, appassionati ecc. che al di là delle conservazioni e quotazioni vorrebbe diviso in due la sezione (badate bene che il sottoscritto partecipa nel limite del tempo che ha disposizione in discussioni riguardanti le valutazioni economiche e le conservazioni con maggiore facilità essendo collezionista) non ci vedo nulla di male, anzi probabilmente servirebbe a incentivare l'interesse per quelle persone che avessero la curiosità di farlo, anche solo per leggere quello che viene scritto e dibattuto. Non nascondo che leggo sempre molto volentieri, anche senza intervenire, gli approfondimenti, ed è un mondo che va oltre al collezionismo ma senza di quello non sarebbe l'identica cosa per il collezionista, quindi se questa divisione dovesse servire per riaccendere la sezione, ben venga! Non sono gli studiosi che si devono "adattare" al collezionista, ma è il collezionista che dovrebbe interessarsi agli studi.
    2 punti
  12. Ciao @@molay666, moneta molto usurata...a me sembra una AE3 di Procopio.. giusto per parlarne.. Saluti Eliodoro
    2 punti
  13. Si è concentrata sulla dinastia Severiana perchè questi imperatori avevano necessità impellente di giustificare la propria posizione facendola discendere da una investitura divina, dato che non avevano legami parentali con precedenti gruppi di potere o notevole supporto militare. Questo l'indice dell'opera: Table of ContentsIntroduction 1. Contextualising a ’foreign’ dynasty 2. Septimius Severus, Liber Pater and Hercules 3. Medical tourism and iconographic dialogues in the reign of Caracalla 4. Elagabalus, Summus Sacerdos Elagabali 5. Severus Alexander and the refounding of Rome 6. Divine ideology in the Severan dynasty Appendix A. Shifting imperial ideology Appendix B. Dies of the stone on quadriga type Appendix C. Coin hoards
    2 punti
  14. Mi accodo a chi mi ha preceduto, rigirarsela tra le mani deve essere un piacere... Guarda l'espressività del volto ancora intatta, e quell'aquila poi... Mi pare anche ben centrata, tutto proporzionato! Mi spiace per la mancanza del metallo, ma è di ordinaria amministrazione quando si ha a che fare con esemplari di questa tipologia, appunto denominati "maltagliati". I miei più vivi complimenti :clapping:! (Anche io ne sto puntando qualcuno, ma per adesso meglio fermarsi e procedere con la ricerca di pezzi del mio ramo principale, il Viceregno Napoletano, sennò qui i liquidi si esauriscono troppo rapidamente :good:!)
    2 punti
  15. In questo momento non sono precisa nel parlare di questa moneta.Dovrò cercare una vecchia nota finita in qualche cassetto (se la trovo). Si tratta di una tra le prime monete emesse. Scusate se mi esprimo male. Erano coniate a "grappolo" e venivano staccate dall'"anima" come si fa con un frutto. Ecco il motivo di quella forma strana, leggermente a pera. I simboli riportati su queste monete erano imprecisi e poco identificabili.Se in questa monete vedete una perlinatura, dei soggetti ben riconoscibili significa che si tratta di un miglioramento della tecnica. Ricordo che su un libro di numismatica di fine 800 in lingua inglese, a questo tipo di moneta erano state dedicate parecchie pagine. Non rammento in quale occasione o in quale biblioteca abbia visto quel libro. Allora non mi occupavo di numismatica, a volte, particolarmente incuriosita da una moneta, seguivo mio padre nelle ricerche. Stimo che da quando ho visto quel libro sette / dieci anni siano trascorsi, e questo per la mia memoria di numismatica vuol dire molto. Ho fatto questo scritto per aprire la strada, l'interesse e per una ricerca approfondita su queste monete antiche. Grazie per l'attenzione e scusate se il mio scritto è impreciso e confuso. Meglio dire qualcosa che si sa anche approssimativamente che stare zitta quando la mia nota potrebbe aprire una discussione interessante. In caso contrario buttatela nel cestino. PizzaMargherita
    2 punti
  16. Buon giorno al forum ed a te Michele... che dire grazie per non aver fatto sentire nonno cesare il sognatore solitario, speriamo un giorno di svegliarci sotto un cielo migliore; Buona domenica a tutti
    2 punti
  17. Appare interessante che un terzo esemplare, con gli stessi conii e dettagli di un pezzo di ArtCoins e di Gorny (vedi questa discussione a pag. 1, # 17) apparirà nella prossima asta Triton del 2016, al n. 390. Ha il peso più basso fra i pezzi censiti con questa tipologia (solo 3,35 g). Triton 2016, 390 ArtCoins 6/2012, 584 Gorny 141/2005, 224 Questi tre esemplari sono stati coniati con conii inediti, simili a quelli indicati in Campana 100, ma con alcuni dettagli difformi (per il confronto, vedi questa discussione a pagina 1, # 4). Io ho visto solo il pezzo ArtCoins, che mi ha lasciato una impressione molto sgradevole ed è difficile spiegare sul piano tecnico, C'erano particolari, visibili solo dal vivo, che mi erano sembrati incongruentie e che mi sembravano riconducibili alla "scuola siciliana"... In realtà questo pezzo che apparirà su Triton girava da almeno un paio di anni ed era stato rifiutato da una nota Casa di asta europea, essendo in odore di falsità. Non conosco gli esatti motivi e risultati di analisi. Naturalmente non si può escludere a priori che ci sia un conio inedito, con tre esemplari che però sono comparsi solo nel corso degli ultimi dieci anni e mai visti in precedenza.... Una certa prudenza è d'obbligo e sicuramente una simile tipologia, di grande impatto sul collezionista, può avere sollecitato
    2 punti
  18. Dici che la scritta con EID MAR è troppo perfetta rispetto al resto della moneta? Sicuramente è una situazione che merita di essere approfondita solo con un esame dal vivo. Tuttavia può non essere assurda. Ci sono fattori, come ad esempio una migliore pressione vicino al centro della battitura col conio di martello (la moneta è poi piuttosto scentrata), accompagnata da una maggiore corrosione sul lato del diritto. Può colpire come ci sia una sorta di lisciatura intorno alle lettere della scritta e anche alle perline del bordo perlinato. Sono dettagli che meritano di essere analizzati bene di persona, Eppure sorprende come dettagli molto simili si ritrovano nell'esemplare del museo di Berlino, che proviene dalla stessa coppia di conii e che risulta, dalle carte del museo, che era entrato nel medagliere tedesco nel 1864, quindi un secolo e mezzo fa.... L'esemplare di Berlino è stato coniato con conio un pò più stanco e si presenta con conservazione minore, come se avesse circolato un pò di più.... Ci sono altri esemplari noti della stessa coppia di conii (Cahn 22), ma più scentrati al rovescio oppure più rovinati e non adatti al confronto... Triton 2016 Berlino 18204986 Oxford, Ashmolean museum (non ho ancora richiesto la foto digitale) Di contro appare più sospetto un esemplare apparso in asta Stack's nel 2008 e definito suberato (pesa solo 3,18 g), pur non mostrando alcuna traccia affiorante dell'anima di bronzo (forse aveva un suono metallico ben differente da un denario in buon argento)....
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  19. Infine La stessa analisi per Federico. Su Federico si può osservare che esiste un certo numero di denari aventi stesso diametro interno dei mezzi denari. In realtà questo non è affatto un problema, i denari subdoli sono i primissimi emessi da Federico II, quelli con stella a 6 e 8 raggi. Questa tipologia è caratterizzata da un diametro interno ridottissimo. La differenza coi mezzi per questa tipologia non era data dal diametro, quanto dalla presenza della mezzaluna sopra l'aquila del dritto (diciamo che andrebbero tolti a rigore da questa analisi) @@anto R questa era l'analisi che avevo in mente per i denari di Carlo d'Angiò
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  20. ...allora, un passo alla volta ;) : prima di tutto utilizziamo un linguaggio più appropriato; in secondo luogo, impariamo i nomi delle monete: questo è il 2 lire "QuadriGa briosa"; la "quadriglia", invece, è un tipo di danza; terzo: cosa intendi per "incapsulata nel mucchio"?...La moneta era contenuta in una capsula di plastica?...
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  21. Taglio: 2 € CC Nazione: San Marino Anno: 2004 Tiratura: 110.000 Condizioni: BB Città: Roma
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  22. Giovanni Gastone de' Medici, meglio noto come Gian Gastone o Giangastone (Firenze, 25 maggio 1671 – Firenze, 9 luglio 1737), fu l'ultimo Granduca di Toscana appartenente alla dinastia de' Medici. Regnò dal 1723 al 1737. Gian Gastone assunse una decisiva importanza agli occhi del padre Cosimo III solo quando fu chiaro che il matrimonio del primogenito Ferdinando con la principessa Violante Beatrice di Baviera era destinato a non generare figli: a parte l'ostilità di Ferdinando, dichiaratamente bisessuale, verso la moglie, si aggiunse pure la sifilide che lo stesso Ferdinando contrasse in occasione di un libertino soggiorno a Venezia e che doveva portarlo prima ad una precoce demenza, e poi ad una prematura scomparsa. Nel 1722, quando oramai la Toscana era considerata dalle potenze europee solo come una preziosa pedina per i vari mercanteggiamenti di troni, Gian Gastone assunse per la prima volta incarichi governativi come reggente, date le cattive condizioni di salute dell'ottantenne Cosimo III. L'anno successivo Cosimo III morì e Gian Gastone salì al trono, anche se era cosciente che il suo regno sarebbe stato solo una formalità e che il potere era oramai nelle mani delle grandi potenze. Disse al momento dell'incoronazione: « Mi pare di far la parte del Re in una commedia» Poiché l'omosessualità di Gian Gastone era nota a livello europeo, i suoi quattordici anni di regno furono caratterizzati dai numerosi progetti delle potenze europee per la futura successione al trono in Toscana: in un primo tempo il granducato fu destinato ad un figlio cadetto di Filippo V di Spagna, Don Carlo di Borbone, che fece il suo ingresso a Firenze nel 1732 ben accolto dal Granduca. Ricevendolo a Palazzo Pitti, Gian Gastone commentò bonariamente: « Andiamo a vedere di chi m'han fatto padre a sessant'anni le potenze europee» Successivamente si decise che Don Carlo di Borbone sarebbe diventato Re di Napoli e di Sicilia e che la Toscana sarebbe andata a Francesco Stefano di Lorena, fidanzato di Maria Teresa d'Austria. Gian Gastone de' Medici, conscio che le forze erano impari, non provò nemmeno ad opporre resistenza ai progetti delle potenze europee. Nonostante ciò, Gian Gastone ebbe lo stesso la forza di effettuare alcune grandi riforme che rimediarono almeno in parte al malgoverno del padre, gettando in parte le basi delle riforme lorenesi: condusse una politica laica e ridusse il potere e l'influenza della Chiesa; risollevò le sorti dell'Università di Pisa; fece tributare solenni onoranze a Galileo Galilei nella basilica di Santa Croce; abrogò i decreti del padre contro le prostitute, gli ebrei e le feste laiche; ridusse notevolmente il carico fiscale e affidò il governo di Siena all'intelligente Violante Beatrice di Baviera, a cui era legato da sempre da fraterna amicizia (odiava invece la propria sorella Anna Maria Luisa de' Medici, che considerava la responsabile del suo matrimonio). Fiorino d'oro 1729 diametro: 22 mm peso: 3,29 gr contorno: seghettato Rarità: da C a R (a seconda dei testi); C nel nostro catalogo. Conservazione: qSPL (forse proveniente da montatura)
    2 punti
  23. Recente acquisizione Zecca di Ancona - Moneta anonima attribuita a Clemente VII (Secolo XVI) Grosso , Ag. gr. 1,78, diam mm 23,52 D/ chiavette ANCO N rondine D rondine CIVI TAS rondine FI rondine / Cavaliere galoppante a sinistra con spada sguainata R/..EPS.S.CY RIACVS / Il Santo nimbato e mitrato benedice con la destra, croce pomata nella sinistra, in quadrilobo ornato da 6 rosette a sei petali CNI - Muntoni - Berman - Dubbini Mancinelli : manca Moneta inedita proveniente da Listino n. 6/2015 Numismatica Picena.
    2 punti
  24. Ciao tutti ! Ecco una piccola monetina d'argento che non conosco, potreste dirmi di piu su questa moneta? Non so se il senso delle foto è buono. Dimensioni : 12 mm x 13 mm. Peso : 0.63 grammo. Scusate il mio Italiano, sono dall'isola vicina :blum: Grazie à voi :good:
    1 punto
  25. Adesso che ho passato i 10 anni, voglio aggiungere quello che mi sono dimenticato di scrivere all'inizio. Non voglio assolutamente tediarvi con salamelecchi od omelie da chiesa, ma esporre una sintesi di questi anni. Quando mi sono iscritto lo consideravo un forum di solo " cosa vale, quanto costa" e così via. Infatti per tanti anni ho solo letto e sono rimasto a guardare. Ultimamente ho riscoperto "LAMONETA" trovando non solo le risposte al quanto vale, ma trattati di numismatica fatti da persone competenti e semplici, persone che, come ho già scritto in altri post, potrebbero insegnare o magari già lo fanno. Persone che come me ( sono arrivato , un pò tardi, ma sempre meglio che mai)considerano le monete come bene storico e culturale (il valore economico passa in secondo piano)....... un popolo senza cultura e storia..... è destinato a sparire, a non essere ricordato. Studiando le monete, studiamo il nostro passato, che rimarrà anche dopo la nostra partenza. Catalogando le monete si scopre un mondo sommerso ai più. Tutto questo ho imparato ad apprezzarlo qui sul forum e poi conoscendo di persona tanti di VOI, lo apprezzo ancora di più. Qui mi fermo altrimenti divento una lagna, non prima di rinnovare il mio GRAZIE a tutti VOI.
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  26. attenzione che già secoli fa ci siamo attirati l'ira dello Stato della Chiesa :) vedi lega di Cambrai, non vorrei succedesse di nuovo :crazy:
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  27. Il biglietto da 0,50 lire è stato volutamente stampato per essere diviso in 2 : Forse non sarà stata gradita una diversa suddivisione, ma non ci fu nessun'altra emissione, almeno il mio catalogo, che penso sia abbastanza completo, non ne parla (Unificato Carta moneta Italia e regioni 2002). I "doni" sono stati emessi dopo l'investitura di Daniele Manin a Presidente. Dalla combinazione alfanumerica, i numeri di serie tanto per intenderci (che ho occultato con fotoritocco nelle immagini postate poiché tratte da un libro), si capisce che ci sono state più emissioni. Oltre purtroppo non so
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  28. Il tuo è il testone se non ricordo male , giusto ? Ora vedo cosa trovo sul mezzo ...
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  29. Della moneta patriottica e, di sfuggita, delle emissioni del Comune, si era parlato in questa discussione http://www.lamoneta.it/topic/18201-il-morbo-infuria-il-pan-ci-manca/ Domani vedrò di aggiungere qualcosa al discorso sui biglietti del Comune di Venezia, mentre per quelli del "Dono Patriottico", temo di non saperne di più di quanto già detto da nikita, ho provato a fare una ricerca, sia sui cataloghi che online, ma non è uscito quasi nulla. petronius :)
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  30. Me lo ricordo bene questo 17?6...moneta da gran studio questa :blum: , il difetto del numero è proprio nel punto critico...qui serve un occhio esperto ed allenato!
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  31. E qui in che anno siamo ? Giusto per vivacizzare un po'....
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  32. Perché si ricorra all'arricchimento superficiale della moneta o manufatto,( perché di questo si tratta: di un arricchimento per via chimica della superficie), è chiaro: per dare al manufatto l'aspetto che avrebbe se fosse fatto in argento massiccio o oro massiccio. Quindi, nel caso dei suberati, per farli essere più plausibili e meno soggetti a riconoscimento immediato. Che spesso un suberato si "veda" è un fenomeno odierno, dovuto alle trasformazioni causate dal passare del tempo sulla foderatura, specialmente se sottile. All'epoca non si sarebbe notato nulla, né come colore né come consistenza al tatto. Del resto, i suberati a spessore che ho citato, non sono riconoscibili, se non a seguito di pesatura e calcolo della densità o per traumi che abbiano fatto saltare la copertura, svolgendo ancora egregiamente il loro lavoro. Anche le monete realizzate in mistura ( e non le definirei suberate che è un'altra cosa) dopo l'arricchimento superficiale fungono ancora egregiamente per risparmiare un buon 30% di metallo prezioso. Moltiplica il tutto per la tiratura abbondante di una moneta e il guadagno è notevole. C'è anche da dire che, mentre per i suberati classici, un die match con una emissione "ufficiale " non c'è ancora, il che porta a concludere( in mancanza di ulteriori dati contrari) che siano emissioni solo "private", per le monete con percentuali di argento inferiore al codificato, i die matches ci sono eccome, quindi erano, con tutta probabilità, realizzate da mastri zecchieri truffaldini all'interno della zecca stessa e con i coni originali.. Il che sposta la specificità delle due tipologie su campi totalmente distanti e differenziati. Quanto all'altra tua domanda:Io finora ho ragionato dicendo: se due monete hanno la stessa densità e la stessa percentuale di argento superficiale, allora devono avere anche la stessa composizione interna. Siccome una di queste due monete è suberata (e ha un "core" in rame), allora anche l'altra è suberata. Anche io, matematicamente parlando tenderei all'assimilazione delle due posizioni ritenendo incongruo il poter trovare due monete con densità simile composte da metalli simili , ma una in lega bassa e una in rame rivestito. Credo che uno scostamento dimensionale sarebbe inevitabile e quindi anche una diversa densità risultante, ma potrei anche non aver capito bene quanto scritto da Apollonia.
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  33. Si, ci sono suberati con spessori dell'argento nell'ordine del decimo di millimetro piuttosto che del micron.
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  34. Grazie, Claudio: mi fa piacere che tu abbia accettato le mie scuse.
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  35. per quel che mi riguarda quando mi imbatto on line con monete periziate fdc o qfdc con patine pesanti, preferisco evitare di acquistare perche' e' difficile capire da una foto la reale situazione dei fondi e dei rilievi, detto questo penso che la patina e' bella se valorizza fondi e rilievi, se li nasconde ne sminuisce il valore... e' solo una mia opinione personale. ad esempio per la moneta che hai postato ci vorrebbe proprio una foto di alta qualita' con piu' luce proprio per apprezzarla meglio soprattutto nei rielievi.. la bellezza dei fondi puo' emergere solo con tanta luce
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  36. Il lottazzo sta ripagando la spesa. Veramente interessanti, incredibile la varietà della collezione conferita a Varesi. Secondo me se le vendevano una per una Varesi ci guadagnava di più.
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  37. Auguri! Sembra sempre ieri il momento dell'iscrizione, e invece... Quante versioni del forum che sono passate! N.
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  38. bravo Luciano! guarda un po' che bel confronto:
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  39. Ecco nei seguenti file l'analisi in peso e diametro, sia interno che esterno. Cominciamo col diametro esterno. Da queste figure si evince come il diametro interno sia più importante di quelle esterno. Una moneta molto tosata, ha dimensioni e peso molto simili a quelle del mezzo denaro. La distinzione diventa evidente solo considerando il diametro interno
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  40. 1 punto
  41. Grazie. :hi: In prima nevicata Di Mosca.
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  42. Un bel casino, e forse non avevano ancora smaltito i postumi dell'Oktoberfast per togliere une zero di troppo. Già una stima di 1250 euro rientrerebbe almeno nella norma, anche se rsta un pò altina... Il bronzo invenduto aveva una stima troppo alta ed era logico chenon sia stato aggiudicato, anche se almeno è autentico....
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  43. Io ci leggo D/+ stella DE due cerchietti PERVSI tre cerchietti stella / A tra 4 stelle R/cerchietto S cerchietto ERCVLANV (N con doppio tratto) armetta??????/ busto del santo Finetti 69 e succ. Ti aggiungo le armette
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  44. Visto che le straniere ancora latitano, rompo il ghiaccio con una piccolissima uniface (einseitig, auf deutsch), da Salisburgo, coniata nel 1700 sotto il principe vescovo Giovanni Ernesto Thun-Hohenstein. La conservazione la lascio decidere a voi...
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  45. Buona serata Ecco un'altra nuova entrata del 2015, acquistata in occasione del Convegno di Bergamo. Soldo anonimo della Repubblica di Venezia per i possedimenti della Dalmazia e Albania. D:/ SAN ° MARC * VEN ° al centro Leone in soldo, in esergo * I * contorno perlinato R:/ su tre righe DALMA ° = E ° T = ALBAN ° in cima e sotto le scritte una rosetta, contorno perlinato Metallo = Rame Monetazione molto longeva quella emessa per la Dalmazia e l'Albania; le emissioni si dipanano in un arco temporale che va dal 1626 al 1797 mediante i seguenti decreti: 09/05/1626 - 17/06/1684 - 10/02/1691 Emesse per quei territori, in sostituzione delle monete ungheresi e aquilesi che prima vi circolavano, ebbero subito una buona accoglienza da parte delle popolazioni e questo spinse la Serenissima a incrementarne la tiratura, fino a soddisfare le locali esigenze. Il pezzo in questione, pur essendo in condizioni inusuali per il tipo, soffre di un difetto di battitura lungo entrambi i bordi che paiono evanescenti. saluti luciano
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  46. Zecca di Milano, Filippo II Re di Spagna e duca di Milano ( 1556 - 1598 ) Quarto di scudo Ag., peso gr. 8,01, diametro 28 mm. D/ + PHI REX HISPANIARVM, busto corazzato e colletto increspato a destra R/ MEDIOLANI DVX, stemma coronato e con le armi di Leon, Castiglia e Milano Rif. MIR 317/1, Crippa 33/A, Rarità R/2 per MIR, R per Crippa Sia il quarto come moneta che il tipo con corona radiato per Filippo II è abbastanza raro e pregiato e non facile in buona conservazione.
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  47. Io quando si tratta della moneta più "bella" in mio possesso non riesco a non pensare al mio scudo largo, non è particolarmente rara ne ben conservata ma il suo fascino per me è eccezionale Questo esemplare è del 1666, ha un diametro di 5.8 cm e un peso di 37.3 g quindi è molto sottile e trasmette una fragile bellezza
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  48. Voglio contribuire a questa discussione postando un esemplare che reputo un magnifico abbinamento tra rarita' e conservazione: Sede Vacante: dal 8 Luglio al 6 Agosto 1623 Zecca: Ferrara Camerlengo: Ippolito Aldobrandini Giulio, Ag, 3,14 gr. Rif. Muntoni 14, CNI 2, Berman 1685. Descrizione Dritto: ICACOBVS SERRA LEG SEDE V stemma del Cardinale Serra sormontato da cappello cardinalizio con cordoni e fiocchi, da padiglione e chiavi decussate. Descrizione Rovescio: CIVITAS FERRARIA 1623 stemma ovale coronato e sagomato in cornice della citta' di Ferrara. Considerazioni: -Le monete della zecca di Ferrara coniate in occasione della Sede Vacante sono tutte rarissime e i pochissimi esemplari apparsi sempre in bassa conservazione, raggiungendo al massimo il BB. -La conservazione di questa moneta e' da ritenersi eccezionale non solo per il tipo, ma per confronto agli altri esemplari giunti ai nostri giorni di quel periodo: conserva il modulo originale, scevro di tosatura e difetti nel campo sia al dritto che rovescio, rilievi altissimi e patina uniforme. -Questo Giulio e' la variante senza le lettere TA B ai lati dello stemma, manca in tutte le collezioni Pontificie piu' importanti del passato e che oggi costituiscono la bibliografia di riferimento per il collezionista. Questo e'l'unico esemplare che ho censito proveniente dall'asta Astarte XXII del 12 Giugno 2010, lotto n 383. Daniele
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  49. Savoiardo per le tue ricerche potrebbe essere utile consultare questo testo : Marini R. - ZECCHE E ZECCHIERI DELLA REAL CASA DI SAVOIA - Ed. Milano 1909 ; in 8' pp. 87 ; Legatura Cart. Editoriale Blu' Da berruto Numismatica e' in vendita ma a ben 250 euro
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