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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/15/15 in Risposte
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Benchè non ci siano molte informazioni a riguardo si vocifera ormai da piu' parti che le tecniche di restauro di oro e argento si siano di recente arricchite di nuovi avanzamenti tecnologici, tra cui l'apporto di nuovo metallo sulla superficie e la successiva ridefinizione al laser o tecnologie similari. In una discussione di un po' di tempo fa (questa qui http://www.lamoneta.it/topic/135347-denari-romani-ripassati-al-laser/ ) si era parlato di varie possibili casistiche sull'argento. Queste tecniche (rideposizione di metallo e successiva ridefinizione dei dettagli al laser o con altri sistemi, in modo da ottenere un grado di conservazione superiore) si sono purtroppo diffuse inevitabilmente anche all'oro, non troppo diverso dal punto di vista metallurgico dall'argento. Riporto qui dunque un esempio di applicazione di queste tecniche su una moneta d'oro, in questo caso un aureo di Nerone, moneta sempre molto ricercata e ben assorbita dal mercato. Il livello raggiunto da questo tipo di tecnica sembra ormai molto buono, e solo un confronto diretto delle immagini del prima e dopo permette di poter apprezzare interamente l'intervento. La moneta ha acquisito maggior peso dopo l'intervento, per la precisione 0,03 grammi, per cui ne deduco che per arrivare al risultato finale si è passati attraverso la rideposizione di un sottile strato di metallo per poi ridefinirlo. Dunque ecco la moneta "prima", importante asta del maggio 2012, peso 7,18 grammi, stima circa 1700 euro, realizzo 1900 euro: E invece la moneta "dopo", altra importante asta del maggio 2015, peso 7,21 grammi, stima circa 8500 euro, moneta ritirata prima dell'asta (si saranno accorti dell'intervento): Eccole infine affiancate:6 punti
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Moneta alla quale sono particolarmente legato in quanto proviene da una vecchia collezione sabauda e per di piu' dopo averla acquistata ho scoperto che e' lo stesso esemplare fotografato nel Mir Savoia Mezza Lira 1642 VII Tipo Carlo Emanuele II (Reggenza)5 punti
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a occhio direi che sono due cloni di una terza, di cui una usurata ad arte e l'altra no, ma devo tener conto di quanto riferito a Cliff dall'insider. Tecnicamente non ci sono grandi problemi per fare questi lavori, però vorrei vederlo in corso d'opera....ci sono due o tre punti che mi fanno avere perplessità verso operazioni di aggiunta e rimodellazione piuttosto che normale clonazione.4 punti
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E come? Falsificandolo? A me sembra in linea con la mia esperienza personale relativa a quando ho avuto occasione di confrontarmi con persone "estratte a caso" (servizio militare e corso prematrimoniale). Attenzione che ognuno di noi tendenzialmente frequenta persone grossomodo con simile estrazione sociale e questo falsifica non poco la nostra percezione.4 punti
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Per una questione di correttezza inizio a postare qualche foto della zona del centro di Napoli in cui avrà sede il nostro circolo, il locale è di circa 80 mq ed è in fase di ristrutturazione, i lavori sono in corso e al momento stiamo avanzando con un buon ritmo, siamo già agli impianti elettrici, passeremo agli infissi a fine anno, solo alla fine avrà luogo la ridipintura esterna e l'insegna. Il locale è in via Pasquale Giuseppe Antonio (una traversa della celebre via Foria, di fronte al Real Ortobotanico) proprio di fronte al grande teatro San Ferdinando (cfr. foto allegate), lo stesso di proprietà di Eduardo e Luca De Filippo dove quasi tutte le sere vengono attualmente effettuate delle bellissime commedie napoletane. La zona è molto tranquilla, alle nostre spalle c'è un secondo teatro (Teatro Totò) e c'è il vantaggio del parcheggio gratuito lungo la strada oltre a ben due parcheggi a pagamento molto grandi a meno di 100 metri, abbiamo anche un ufficio postale accanto. Qui di seguito il link di Maps Google dove potrete verificare l'ubicazione. https://www.google.it/maps/place/Via+Pasquale+Giuseppe+Antonio,+38,+80137+Napoli/@40.8573061,14.2621297,18z/data=!4m2!3m1!1s0x133b0813357163f9:0x69e20da51f32c78c Nella piazza antistante il Teatro San Ferdinando c'è anche un'ottima locanda trattoria-bar in stile ottocento a conduzione familiare con un'eccellente cucina casereccia. Le idee per il nostro circolo sono tante, a partire da una discreta biblioteca consultabile gratuitamente, un mercatino-mostra interna al locale con cadenza settimanale o mensile, per finire poi a piccole mostre tematiche, conferenze e presentazioni di libri ed attività culturali varie. Siete tutti invitati ad esporre le vostre idee per il miglioramento delle nostre attività. Siete tutti invitati sia all'inaugurazione che dopo (fine gennaio-inizio febbraio), in particolar modo lo staff di Lamoneta e mettere a disposizione la nostra sede in alcuni giorni dell'anno per qualche attività legata al forum Lamoneta @@Reficul , questo per dimostrare a tutti che la numismatica non è solo star dietro una tastiera o un telefono ma che è fatta anche di persone reali e incontri piacevoli. Via Foria (distante da noi circa 100 metri) è un noto punto di aggregazione domenica di numismatici ed appassionati da oltre quarant'anni, non è quindi un caso l'aver scelto questo luogo per un circolo numismatico, in questo mercatino molti di noi che in questo momento leggono hanno avuto una loro formazione numismatica proprio qui, molti i nomi noti che lo hanno frequentato nei vari decenni. Nella prima foto: domenica scorsa in via Foria con gli alcuni amici del nostro circolo.4 punti
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E' descritta nel CNI e nel MIR, ma non è la stessa. È' la prima, con queste caratteristiche, apparsa nel mercato numismatico; i riferimenti in questa discussione: http://www.lamoneta.it/topic/135896-alfonso-ii-daragona/?hl=alfonso3 punti
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Scusate...non ho resistito... Ho riaperto questa discussione poche ore fa e il risultato è incredibile. Visto che non avevo più nulla da aggiungere (il mio l'ho detto oramai 3 o 4 volte ma pare di scontrarsi con un treno) stavo leggendo solamente. Questo messaggio è stato scritto da normale lamonetiano, se qualche altro collega moderatore volesse oscurarmi, lo capirò... :D3 punti
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ASTE ITALIANE NOVEMBRE 2015 Dopo la parentesi, che ha riguardato un gruppo eccezionale di medaglie papali in vendita da Varesi, che la casualità ha consentito (o suggerito, forse impropriamente) di mettere a confronto con la pubblicità per la medaglia del premio Nobel al poeta Quasimodo, ritorno alle aste delle medaglie più comuni alle quali ci rivolgiamo più spesso noi collezionisti, che abbiamo la passione, ma non grandi o infinite risorse. ASTA NEGRINI Negrini ha sperimentato la sua prima asta per corrispondenza on line, priva di catalogo cartaceo. Ha proposto complessivamente circa 100 lotti di medaglie papali, costituiti per la metà dalle antiche (con riconi e conservazioni medie) fino a Pio XII e per la restante metà da medaglistica contemporanea. Nel primo gruppo le vendite risultano intorno all'80%, nel secondo gruppo molto limitate. I prezzi di aggiudicazione sono stati medio-bassi in coerenza con il materiale proposto. Il risultato complessivo appare discreto, considerando che si trattava di una novità per questa casa di aste e che il catalogo cartaceo è sempre stato importante nei rapporti con la sua clientela tradizionale. ASTA THESAURUS E' stata l'asta del mese con andamento più brillante per le medaglie papali. Su 85 lotti proposti solo 13 sono risultati invenduti e le aggiudicazioni sono quasi sempre superiori al prezzo base. Cito alcuni realizzi: - Clemente XI per Civitavecchia mm. 55 in argento - € 1.700+diritti ( la bella medaglia era racchiusa in una ghiera in argento, che non consentiva di esaminare i bordi originari); - Pio VII - Medaglia di grande modulo per il Colosseo in bronzo, della quale abbiamo parlato in corso di asta per la bella conservazione - € 740+diritti; - Innocenzo XI - Annuale anno V - Argento - BB - € 400+diritti; - Clemente XI - Medaglia per l'Annona nel modulo grande di mm. 51 in argento - € 450+diritti; - Pio VI - medaglia conosciuta come medaglia per i 5 Pii - Argento - q. SPL - € 350+diritti; - Gregorio XVI - Annuale anno VI - Argento FDC - € 350+diritti; - Pio IX - Medaglia con la Fortezza di Gaeta - AE - SPL - € 370+diritti; - Pio IX - Medaglia di grande modulo per il Concilio - Argento - SPL - € 550+diritti. Per diversi riconi Mazio il prezzo di aggiudicazione ha oscillato tra € 70/100. Invendute due importanti medaglie del 1929 per la sottoscrizione del Concordato, con i ritratti di Vittorio Emanuele, Pio XI, Card. Gasparri, Mussolini, in argento e bronzo. Non posso dire, in base alle foto, se non siano sembrate originali agli eventuali interessati. ASTA RANIERI Come per THESAURUS si trattava di un'asta con diverse medaglie papali interessanti, anche se mancavano grandi rarità. Erano proposti 57 lotti e ne sono stati aggiudicati 30. Per le antiche ben richieste le medaglie in bronzo di Papa Innocenzo XI con prezzo finale € 170/220; più trascurate le medaglie di altri pontificati.. Meritano una citazione specifica: - Alessandro VIII - lavanda in argento - € 430+diritti; - Benedetto XIII - Straordinaria Anno Santo 1725 Argento - € 650+diritti; - Benedetto XIV - annuale anno IX argento SPL.- € 400+diritti; - Clemente XIV - Straordinaria tedesca per la Cacciata Gesuiti - q. FDC - € 400+diritti - Pio XII - fusione mm. 89 per la Porta Santa - € 250+diritti. Invendute alcune belle medaglie coordinate con eventi per Bologna. Complessivamente, i collezionisti hanno comperato buon materiale a prezzi ragionevoli. VARESI Oltre alla bellissima raccolta, già trattata separatamente, c'erano circa 10 medaglie disperse nel contesto delle monete papali. Per queste i risultati sono stati meno brillanti, con aggiudicazioni per 1/3. NOMISMA on line Si è trattato di un'asta con materiale modesto. Le aggiudicazioni sono state circa 30 per oltre 60 lotti proposti. Prezzi medio-bassi. INASTA Ha inserito nel suo incanto quasi 30 medaglie papali da Leone XII a Paolo VI con alcuni esemplari non comuni e in bella conservazione. Le aggiudicazioni hanno superato il 60%. Cito: - Pio VIII - Annuale argento anno II - € 500+diritti; - Gregorio XVI - Cascate grande modulo AE - € 300+diritti; - S. Giovanni XXIII - Serie delle 5 medaglie annuali in argento - € 420 + diritti Infine ART COINS ROMA proponeva nella sua asta una medaglia di S. Pio V, originale, in bronzo, per la battaglia di Lepanto (diametro circa mm. 37), con foro otturato e bella doratura, ma posteriore; è stata aggiudicata per € 400+diritti.2 punti
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@@Brios Ciao Si tratta di comunissime rigature del taglio impresse durante le operazioni di coniazione. La questione è molto semplice, durante la battitura il tondello, leggermente più piccolo di diametro era assoggettato alla pressione del forte colpo dei conii allargandosi e aderendo alla ghiera (o virola). Gli addetti alle operazioni di coniazione erano vigili e facevano in modo da staccare i tondelli incastrati ma il taglio aderiva così forte alla ghiera che durante l’estrazione si graffiava nel taglio. Ovviamente le rigature erano evidenti perché la ghiera aveva i caratteri PROVIDENTIA OPTIMI PRINCIPI in rilievo nel taglio (ecco perché questo motto è in negativo), ci sarebbe comunque da accertare se tali scritte nel taglio furono impresse durante la battitura del conio o prima (durante la preparazione, post calibratura dei tondelli). In molti esemplari, ho notato delle parti nel taglio con dei dislivelli, da lì si capisce che la ghiera era composta di due semicerchi e che dopo la coniazione veniva scoppiata dal taglio. In alcuni esemplari troviamo la rigatura su un solo lato perché evidentemente l’estrazione avveniva facendo forza su un solo lato. @@francesco77 scusami se ho rubato i tuoi studi,ma credo che cosi capirà l'amico @@Brios2 punti
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Ciao È un doppio bagattino con la testa di San Marco, coniato sotto il dogato di Nicolò da Ponte.2 punti
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E questo è del periodo dei dogi biennali ...http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GE2/222 punti
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Bello e misterioso. Io scommetterei su Paolo di Campofregoso Cardinale ...è l'unico che abbia RE nella legenda del retro ... http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEV35/22 punti
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Mah... finora nelle scuole si sono staccati più soffitti che crocifissi. Sembra che tutte queste polemiche siano alimentate apposta per sviare i cittadini dai problemi reali, e sono sicuro che tutto questo interesse dei politici per il Presepe è dovuto al fatto che al centro di tutto c'è una mangiatoia. Buon Natale comunque.2 punti
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Caro @@Alex0901 non la leggere , questa è l'unica discussione in cui io e @@francesco77 non siamo d'accordo.... tanto mi sta a cuore questa discussione ed il fatto di essere in disaccordo con lui che comprai io la moneta in oggetto :)2 punti
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E Centurione: Buongiorno, l'argomento "cristallizzazione" è piuttosto complesso da spiegare in poche parole e non di immediata comprensione ma cerchiamo di fare un minimo di chiarezza. Quando parliamo di argento cristallizzato (Il termine cristallizzazione però è usato in modo improprio) in realtà dobbiamo pensare a una spugna zuppa d'acqua dove la spugna è costituita dall'argento mentre l'acqua è costituita dal rame (che è il principale metallo che si trova legato con l'argento). Nei secoli e nei millenni diciamo che l'acqua/rame evapora (il rame, metallo meno nobile nobile tra i due in lega, si corrode) e la spugna/argento rimane asciutta. La struttura dell'argento, privata del rame, risulterà quindi spugnosa e decisamente più fragile. Il fenomeno è quindi un naturale processo di dealligazione che tende a corrodere per primo il metallo meno nobile che gradualmente si trasforma in prodotto di corrosione lasciando vuoti gli spazi occupati in origine dal metallo legato. Perchè però varia l'aspetto estetico di alcune monete d'argento rispetto ad altre? Intanto è bene dire che a seconda della composizione della lega utilizzata, il comportamento del metallo rispetto all'effetto corrosivo citato sopra, sarà differente. Prendiamo come esempio i denari repubblicani di buon argento e confrontiamoli con quelli del II secolo o addirittura facciamo un confronto con gli antoniniani e i denari dei severi estremamente impoveriti. Noteremo che l'effetto della "cristallizzazione" e quindi di impoverimento della lega sarà più presente nelle monete repubblicane mentre nelle altre troveremo in superficie una maggior quantità di prodotti di corrosione del rame (perchè più ricchi di rame) e un argento ancora "bello". Questo accade perchè, a seconda della percentuale di argento e rame utilizzate, in fase di solidificazione del metallo, esso assumerà una struttura cristallina differente. A seconda delle percentuali varierà il punto di fusione della lega, varierà la microstruttura e questo è visibile proprio su alcune monete arcaiche. Accade che il rame svanisce per effetto della corrosione lasciando "visibile" la macro struttura. Vi posto un particolare di una delle monete già postate prima dove si riesce addirittura a vedere la sagoma di una dendrite (tipica struttura ad albero che si crea in fase di solidificazione di una lega) e che ricorda da vicino la foglia di una felce. Trasformazione Metallo1.jpg Il perchè questa struttura, che io definisco a "pelle di coccodrillo", si trova prevalentemente sulle monete più arcaiche (ma non necessariamente, perchè in realtà la si trova, in forma minore e meno visibile anche sugli argenti meno arcaici) può spiegarsi con il fatto che probabilmente le temperature usate per la fusione non dovevano essere ben controllate, idem per la lega che doveva risultare "poco amalgamata", se le sfere di metallo le si otteneva facendo cadere le gocce in acqua (immediata solidificazione) anche questo avrebbe influito sulla fase di solidificazione e quindi sulla struttura. Se le sfere venivano sottoposte a fortissimo surriscaldamento poco prima della coniazione e se tale forte temperatura proseguiva anche per un certo tempo dopo la coniazione, accadeva che la struttura dendritica della lega continuava a "crescere" mentre il rame in lega, sottoposto a calore in ambiente ricco di ossigeno, iniziava già ad ossidarsi iniziando a perdere già parte del suo volume e iniziando quindi a lasciare quei solchi nella struttura argentea (come dei fiumi che tendono ad evaporare lasciano scoperti i letti originari).2 punti
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E' impensabile che il pezzo del 2015 sia invece un ottimo clone del precedente? con riprese dei segni di usura del primo?2 punti
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Si certo, nessuno l'ha mai messo in dubbio. Ma re lo immagini uno sperone nel 1300? Magari di un cow boy?... Io penso sia semplicemente un fiore. Magari un botanico ci sa dire anche di quale specie. Nel saluto d'oro si vedono benissimo i petali, le venature ecc.N. B. Attenzione però qui c'è solo il FIORE col FORELLINO senza la N. Insieme io non li ho mai visti. Con la N io ho sempre visto la STELLA a 5 punte2 punti
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Ciao @@eliodoro . credo che essendo , forse , un unicum , non e' possibile nessun commento specifico , tranne forse che RP finale sia inteso non come Romani Populi , bensi' come Rei Publicae2 punti
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Fuori dal coro : @@Rodrigoson6 se io avessi potuto permettermi di collezionare le niobio, tra quarant'anni starei costantemente ad ammirarmele per quanto sono belle. Il vero valore delle monete è quello. Chi cerca il guadagno in ogni angolo non comprenderà mai certi aspetti.2 punti
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Ciao Appah, sono anche io convinto che la scritta sia quella che tu vedi. L'altro lato però è molto difficile capirci qualcosa di sicuro, visto la condizione del metallo. Oggi ho fatto qualche piccola ricerca sui Normanni d'Italia di nome Guglielmo. In particolare coloro che sono stati conti. Ce ne sono stati diversi. Ne elenco alcuni, e chissà se qualcuno di essi non abbia battuto la moneta di cui si discute. Guglielmo conte di Borgogna, Guglielmo conte di Caserta, Guglielmo conte di Lesina, Guglielmo conte di Marsico, Guglielmo figlio di Tancredi di Altavilla e conte del Principato, Guglielmo II conte, Guglielmo III, Guglielmo di Altavilla conte del Principato e qualche altro che mi sarà sfuggito. Bisognerebbe studiare tutta la storia di questi conti Normanni, per vedere se qualcuno di essi avrebbe potuto battere moneta anche se una sola volta o un solo tipo. Qualche esempio ce lo abbiamo. Ci sono stati dei personaggi che avrebbero potuto battere moneta in momenti di particolare confusione storica, per esempio, c'è un cavaliere di Riccardo principe di Capua di nome Guglielmo di Montreuil, che sposò la figlia di Riccardo. Ricevette dal principe, il ducato di Gaeta, la contea dei Marsi e quella di Aquino. Territori che non erano di Riccardo, ma ancora da conquistare. Questo Guglielmo di Montreuil ebbe una vita avventurosa e molto interessante. Durante una grave malattia di Ruggero Borsa, un certo Guglielmo di Grantmesnil, che aveva sposato la figlia del Guiscardo Mabilla, si impadroni di Rossano per un breve periodo. Insomma, materiale da studiare ce n'è, purtroppo ci vuole molto tempo per farlo, e a me manca proprio quello. Però se qualche giovane universitario vuole approfondire, io sono disponibile nel mettere a disposizione qualche testo adatto allo scopo. Mi rivolgo a @@rockjaw e non solo.2 punti
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Godetevi l'inconfondibile stemma degli Spinola....stiamo parlando del Giulio della Sede Vacante 1700, riconducibile al Muntoni 5 e Berman 2333. Classificata con grado di rarita' R3, mancante in moltissime prestigiose raccolte Papali del passato, i pochissimi esemplari apparsi che ho censito sono tutti di bassa conservazione o addiritura forati. Non ricordo un Giulio papale di fine 700'inizio '800 in questo straordinario stato di conservazione..... lascio a voi qualsiasi commento/considerazione Daniele2 punti
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1974 Indonesia 5 Rupie Diametro 28,62 punti
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4 Pounds - Liri 1974 Malta (Cottonera Gate)2 punti
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Complimenti molto bello, ben fatto, e soprattutto utile. Anche a me piace utilizzare vecchie scatole e contenitori, costruiti per altri scopi, e riadattarli per contenere le nostre beneamate monete. Allego due foto, la prima di una vecchia scatola di legno per contenere vetrini di microscopio e la seconda di un contenitore in legno per diapositive, perfetto per contenere gli oblo 2" x 2". Ciao a tutti2 punti
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Questo (coll.Muntoni) e quello del CNI sono i due esemplari che citavo come unici riferimenti conosciuti (da me) nel post di apertura. Daniele1 punto
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E' questa http://www.wildwinds.com/coins/ric/city_commemoratives/_antioch_RIC_114.jpg City Commemorative. 337-347 AD. CONSTANTINOPOLIS, bust of Constantinopolis left, wearing laureate and crested helmet, necklace and ornamental mantle over left shoulder, holding sceptre / Victory standing left, foot on prow, holding transverse sceptre and resting left hand on shield, SMANI in ex. RIC VII 114 Se sopra l'ala della Vittoria c'è una stella (forse si intravede): RICVIII 381 punto
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Ho fatto qualche ricerca, pare che i dati riportati siano corretti e che la fonte di questa classifica ingloriosa sia davvero l'Ocse, l' Organizzazione per lo sviluppo economico, quindi una fonte da ritenere al disopra delle parti..1 punto
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@@piergi00 grazie Ve ne è da leggere e da imparare solo con queste due pubblicazioni"Congresso Internazionale di Numismatica 11-16 settembre 1961 Roma vol. I e II relazione , atti Roma 1961"vedrò di trovare qualcosa in giro --Salutoni -odjob1 punto
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Questo convegno mi interessa molto, certamente ci sarò, complimenti sinceri a @mattobarbieri per l'idea e per l'organizzazione basata non solo sul commerciale ma anche sulla valenza scientifica del'evento, spero di incontrare molti amici del forum tutti e di poter stringervi la mano, in particolare a Massimo @@incuso , @@dabbene e un tale Davide @@providentiaoptimiprincipis (mi pare di conoscerlo) che si cimenterà in argomenti borbonici! :blum: p.s. Ma Lorenzo Bellesia sarà lo special guest? Verrà da solo o con la moglie? Avrei una sorpresa per lui ....... ahahah1 punto
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La questione lessicale sollevata da Caio Personalmente, quando ho dubbi di questo genere, consulto un vocabolario della lingua italiana. Ad es. sul vocabolario trovo i termini ‘dramma’ e ‘dracma’, e anche se si riferiscono alla moneta greca in epoche diverse e il primo termine di genere femminile indica quella in uso nell’antica Grecia, possono scegliere nel parlare e nello scrivere uno o l’altro termine perché il testo di riferimento dice che uno vale l’altro. Analogamente sul vocabolario trovo ‘tetradramma’ definita come moneta del valore di quattro dramme che però, a differenza della dramma, è di genere maschile, tant’è che viene accettato anche il temine con la desinenza ‘o’. Quindi potrò scegliere se dire o scrivere ‘il tetradramma’ o ‘il tetradrammo’ al singolare, mentre al plurale dirò esclusivamente ‘i tetradrammi’. Se vado a cercare ‘tetradracma’, che sarebbe la moneta del valore di quattro dracme, non trovo il termine. E se consulto un altro vocabolario o un’enciclopedia il risultato è lo stesso. Ne deduco che questo termine non fa parte della lingua italiana e quindi non lo uso né nel parlare né nello scrivere. Tutto qui. apollonia1 punto
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ti lascio, in ordine sparso, alcuni link a varie discussioni: 1) http://www.lamoneta.it/topic/141772-moneta-dalla-britannia/?hl=minimi#entry1619485 2) http://www.lamoneta.it/topic/134644-quattro-minimi-radiati/?hl=minimi 3) http://www.lamoneta.it/topic/121863-monete-dalla-britannia/?hl=minimi(qui ce ne sono molti, sia del III che del IV secolo) 4) http://www.lamoneta.it/topic/90379-minimissimo/?hl=minimissimi#entry1000822 5) http://www.lamoneta.it/topic/88983-claudio-il-gotico-imitativa/page-3?hl=%20tetrico%20%20minimo%20%20altare(da pag 2 ce n'è una bella carrellata oltre che, verso la fine, un report di imitativi gallici censiti e ritrovati in Italia) ci sono poi altre discussioni che cercando bene ne contengono. di sicuro ne ricordo altri perché ne ho parlato io (avendoli in collezione) che non sono riuscito a recuperare facendo una rapida ricerca nel motore del forum1 punto
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Buongiorno, vedo che nella discussione si affrontano argomenti complessi, laicità, fede, comportamenti sociali. E' difficile esprimere un pensiero senza correre il rischio di essere fraintesi, comunque ci provo. Alcuni hanno osservato che molti Italiani si considerano cattolici senza esserlo veramente. Vero. Però dico: chi siamo noi per giudicare ? Questione aborto e divorzio. Molti cattolici hanno votato favorevolmente a questi referendum. Io ero troppo piccolino per farlo, ma avrei votato anche io così (e mi considero cattolico), per dare la facoltà a tutti di scegliere liberamente e non costringere nessuno a osservare "leggi conformi al dettato della chiesa" che, comunque, un cattolico è chiamato a osservare; si tratta di un principio di libertà in uno Stato non confessionale. Io sono sposato in chiesa e per me il matrimonio è per sempre, non esiste divorzio. Ma non impongo le mie certezze di fede sul prossimo. Sullo Stato laico, ho già detto prima, ribadisco che il cattolicesimo per noi italiani, non è solo religione, ma cultura e tradizione. Laicismo: siamo tutti laici tranne i sacerdoti. Ma siamo tutti umani e peccatori.Tutti abbiamo bisogno di redenzione, sempre, ogni giorno commettiamo peccato, Papa compreso (è noto che anche lui ha il suo confessore). Ognuno vive la sua fede come vuole e crede, anche se non dà l'8 per mille alla Chiesa cattolica (io l'hanno scorso l'ho dato ai Valdesi...).La fede non si ravviva donando qualche spicciolo, non vive con queste cose. Si può essere fedeli cattolici anche criticando la chiesa, come istituzione umana di ispirizaione divina Si può essere cattolici anche senza sapere il calcolo della data della Pasqua. A mio parere molti lo sono, ma non lo sanno. Come dice il Cristo "Non mi cerchereste se non mi aveste già trovato". saluti1 punto
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Buongiorno giorgio , Si tratta di un quartaro coniato a Genova con su di un lato la Croce e sull'altro il grifone volto a destra , ci sono diverse tipologie di questa moneta ma , purtroppo dalla conservazione del tuo esemplare si riesce a capire poco delle legende. Spero comunque di averti potuto dare una mano Matteo1 punto
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@@eliodoro 5 con un punto centrale...mi ricorda molto la rosetta sulla veste del re nei gigliati postumi1 punto
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Complimenti a tutti gli organizzatori, non è semplice portare avanti un forum così per 10 anni.1 punto
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Non voglio certo difendere le banche, e nemmeno i politici, però un po' di responsabilità vogliamo addossarla anche agli acquirenti? Come dici tu, se quei titoli non avessero promesso un certo interesse, nessuno li avrebbe acquistati, ma credere che le banche (o chiunque) ti regalino i soldi, senza che tu rischi niente, è credere a Babbo Natale. petronius1 punto
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buona sera, colgo l'occasione per chiedere ai lamonetiani se hanno notizia di esemplari del mezzo testone di questo tipo, presenti in aste o in collezioni private negli ultimi 100 anni. ( oltre quello presente da Bolaffi)1 punto
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Benedetto Civran, dovrebbe essere il primo perchè il secondo mette il 2° anche se alcune sue monete riportano anche per lui il BC.1 punto
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"A me farebbe soltanto piacere che se ci fossero due sezioni, ma che tutte e due "viaggiassero" di pari passo e importanza". La diversa "andatura" delle sezioni deriva, evidentemente, dal tipo di discussioni che vi si svolgono, ossia dal tipo di argomenti che vengono trattati. La differenza sta nella natura degli argomenti trattati. Che ci possiamo fare? Gli argomenti della sezione generalista sono diversi da quelli della sezione approfondimenti e l'importanza degli argomenti non è che la si può imporre all'Utenza. Come fai a far viaggiare di pari passo le discussioni sul "come e quanto" di una moneta e quella, ad esempio, sulla "Nota 56", che ad oggi ha totalizzato 37.288 visualizzazioni e 757 interventi? "Per lo schifo della sezione, una piccola idea me lo sono fatta, purtroppo sono entrato nel momento cruciale di transizione. Abbiamo perso utenti validi e che ne sapevamo ma anche tra i vecchi c'era qualcuno che parlava solo di prezzi ed era un pò troppo "pignolo" e che creava zizzagna. Sbaglio o i litigi su prezzi e conservazione non ce ne sono quasi più?" Non nego che per i collezionisti gli aspetti commerciali legati alle monete siano importantissimi. Sono anch'io un modestissimo collezionista. Però anche ridurre la numismatica solo a tali aspetti, mi sembra abbastanza riduttivo e, scusate, anche piuttosto squallido...sempreché uno con la numismatica non ci lavori o....non ci voglia lavorare ...e allora cambia tutto e si spiegherebbe anche perché tutto questo interesse solo e soltanto per la conservazione ed il prezzo delle moneta. Nulla in contrario e nulla di scandaloso a lavorare con la numismatica....ci mancherebbe....ma, e pongo una domanda: chi non fosse solo interessato agli aspetti commerciali, può aspirare a trovare uno spazietto sul Forum, con altri "colleghi" animati dalla stessa passione, a discutere di decreti monetari, di incisori, di prove e progetti, di nota 56 ecc., senza doversi districare tra foto sfocate, ripetitivi e pallosissimi giudizi sulle conservazioni, applausi o fischi per acquisti talvolta approvati e talaltra disapprovati e senza perdere di vista la discussione di interesse, perché nel frattempo è stata sommersa da tutto il resto? Fra l'altro scoprendo, alla fine della fiera, che le discussioni più seguite e partecipate (cioè quelle più "paganti", in termini di numeri per il Forum e, oso dire, forse anche in termini culturali) contrariamente a quello che si può pensare non sono le decine o centinaia di discussioni "commerciali" da fast food, ma invece proprio quelle considerate, a questo punto a torto, di nicchia. Che strana cosa: ma non è che, conti alla mano, salta fuori che a "tirare la carretta" di questa sezione del Forum siano stati proprio i tanto bistrattati (ed "elitari"... :nea:) "approfondimenti"?.... :crazy:. Mah. M.1 punto
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Un calo della qualità? Mah....mi piacerebbe che illustrassi meglio questo concetto, se non crea troppo disturbo. Una sezione prettamente di approfondimento cresce di qualità solo se si intreccia con pareri su conservazione e valore? Tra l'altro, mi pare che le discussioni di approfondimento potrebbero tranquillamente sopravvivere senza essere mescolate a quesiti a risposta pressochè immediata... Ma se questo è l'orientamento...alzo le mani.1 punto
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Salve, ritengo che sia un ottavo di tercenario confermo e che al rovescio c'è scritto "al-malik Tanqrir" (il re Tancredi) anzichè "Tanqrir malik Siqilliyah". E' certamente rarissima, forse inedita, farò una ricerca e vi riferisco.1 punto
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Dire che i dati ponderali non sono importanti è una bestemmia numismatica.............. :girl_devil: Maurizio1 punto
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Sono pienamente d'accordo sul discorso scuola. E non è un discorso sui mezzi, anche se indispensabili, ma sugli insegnanti. Sono soprattutto loro che devono prendere in mano il nostro futuro. Comunque la cultura nei paesi emergenti è sicuramente superiore alla nostra. Qui ci accontentiamo del calcio... Arka1 punto
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