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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/16/15 in Risposte

  1. infine concludo con la più bella moneta del 2015 che è anche in assoluto la più bella della mia collezione....sempre Cosimo III De'Medici ma questa volta è una piastra del Battesimo di Gesù...moneta per Firenze. La moneta è di per se già una moneta abbastanza rara come millesimo (R2) ma in questa conservazione se ne vedono poche...si tratta di una Piastra del 1684...al D/ è raffigurato il Granduca a testa nuda corazzato e con lunga capigliatura (anche in questo caso ci sono varianti a seconda dell'anno di coniazione) mentre al R/ è raffigurato S.Giovanni Battista mentre battezza Gesù nelle acque del Giordano... è una moneta che ha dei dettagli incredibili...piango ogni volta che la guardo :hi:
    7 punti
  2. la seconda moneta è invece di Cosimo III De'Medici....è sempre una moneta per Livorno....sempre un Tollero ma con raffigurato il porto... Cosimo III fu il Granduca con il Regno più lungo di tutta la storia Toscana....regnò dal 1670 al 1723....ma il suo fu anche un regno caratterizzato da un forte declino politico ed economico rispetto ai fasti precedenti dei Medici ed alla sua morte lasciò il Granducato come una delle potenze più povere d'Europa. La moneta come già detto è un tollero per Livorno, al D/ è raffigurato il busto del Granduca coronato e con lunga capigliatura (a seconda delle date esistono varianti di conio diverse per il busto) mentre al D/ viene raffigurata una veduta sul porto di Livorno....uno dei più importanti se non il più importante dell'epoca...fulcro delle attività commerciali verso il Levante... in particolare questo che presento è un tollero del 1695...data di rarissima apparizione, mancante in quasi tutte le collezioni private e pubbliche (non è presente nemmeno al museo del Bargello) e considerata tra R4 ed R5....un perfetto gioiello :hi:
    4 punti
  3. eccomi @@dabbene....finalmente trovo un po di tempo per postare le mie 3 monete del 2015 per la sezione... mi sparo subito i 3 jolly ovviamente fiorentini :blum: il primo è questo bellissimo Tollero di Gian Gastone De'Medici con la fortezza....Gian Gastone fu l'ultimo Granduca dopo oltre 200 anni della dinastia De'Medici a Firenze....questa è tra le più belle monete Medicee ed è una moneta importante in quanto l'UNICA battuta sotto Gian Gastone che ne ritrae il busto al D/ è raffigurato il busto del Granduca corazzato e con larga capigliatura mentre al R/ la vecchia fortezza di Livorno sotto la corona Granducale....ha un diametro di circa 43 mm e un peso di circa 27 gr....un bel monetone :hi:
    4 punti
  4. vi aggiornerò...dissi 10 mesi fa... ecco fatto :) https://www.academia.edu/19688013/IL_NUMMO_NEL_PANORAMA_MONETARIO_DI_GIUSTINIANO_I_UNA_NUOVA_POSSIBILE_ATTRIBUZIONE_PER_IL_NUMMO_DOC_149_MIB_66_PRECEDENTEMENTE_ATTRIBUITO_A_GIUSTINO_II
    3 punti
  5. buongiorno @@profita73 la moneta da te postata dovrebbe essere questa che ti allego-- è di NAPOLI come puoi notare torna il peso, e se vuoi puoi allargare l'immagine per meglio vedere i particolari del rovescio il peso corrisponde Pietro saluti
    3 punti
  6. GIORGIO III Giorgio Guglielmo Federico di Hannover (Londra, 4 giugno 1738 – Windsor, 29 gennaio 1820) fu re di Gran Bretagna e re d'Irlanda dal 25 ottobre 1760 al 1º gennaio 1801 e da quella data sovrano del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda; fu anche duca di Brunswick-Lüneburg, principe elettore di Hannover, che divenne un regno il 12 ottobre 1814, e re di Corsica dal 17 giugno 1794 al 15 ottobre 1796. Fu il terzo sovrano in terra britannica della casa di Hannover, ma il primo ad essere nato in Inghilterra e ad usare l'inglese come lingua madre. Durante il suo lungo regno, il terzo in assoluto nella storia britannica, si verificarono eventi epocali per la storia dell'Inghilterra e di tutto il Regno: l'inizio della rivoluzione industriale, la guerra d'indipendenza degli Stati Uniti e le guerre napoleoniche. Inoltre Giorgio III fu il primo sovrano del Regno Unito. Nel 1765 cominciò a dare segni di squilibrio mentale che si aggravarono col passare degli anni. Sull'origine della sua follia sono state avanzate diverse ipotesi: alcuni hanno ritenuto che potesse essere una conseguenza della porfiria, una malattia ereditaria del sangue; secondo il divulgatore scientifico canadese Joe Schwarcz, sintomi simili a quelli della porfirina possono dipendere dall'avvelenamento da piombo che, secondo lui, il re avrebbe potuto contrarre mangiando crauti cucinati in pentole di piombo. Altri studi effettuati su campioni di capelli del re, pubblicati nel 2005, hanno riscontrato un'alta concentrazione di arsenico, ammettendo l'ipotesi di un'intossicazione da arsenico all'origine dei disturbi. Dopo il definitivo crollo psichico del 1811, il figlio maggiore del re, Giorgio Augusto Federico, principe di Galles, governò come principe reggente fino alla morte del padre. Ghinea 1795 metallo: oro .917 diametro: 24 mm peso: 8,37 gr Conservazione: EF Buona giornata
    3 punti
  7. Caro Mirko, se a quanto da te già detto aggiungi una attenta osservazione delle foglie della corona d'alloro dei 3 esemplari hai la chiara percezione delle aggiunte, in particolare sopra l'orecchio, che ci sono solo nell'esemplare rimodellato e non negli altri due ( spaziature residue del fondo diverse). Altri punti deboli sono la cuspide del busto nella parte posteriore ( tutta arrotondata) come la sommità del busto ( sembra proprio di vedere la massa aggiunta, un po' informe) e non sottovaluterei la fronte sopra l'arcata sopraccigliare, che sembra parzialmente scavata a ricavare i vari capelli (nota il gradino). Ho poco tempo a disposizione, altrimenti avrei preparato l'apparato fotografico a dimostrazione, cosa che ti prego di fare in vece mia se puoi... Cordialmente, Enrico P.S. comunque sia il ritratto di Nerone anche nella versione autentica non è molto bello, con quell'inusuale barbone... P.P.S. Alla fine non è un lavoro molto diverso da quello fatto nei denari di cui si è parlato a più riprese, da quello di Giulio Cesare di pochi anni fa ( prototipi) a quelli più recenti come quello di Marc'Antonio, la cui ricostruzione su un pezzo autentico è, a mio avviso, assolutamente certa. Presentano tutti dei rilievi incongrui e un po' leziosi e un aspetto di moneta lucidata, lasciando intatti particolari che in una clonazione sembrano difficili ( per non dire impossibili) da riprendere, oltre alle patine nei medesimi punti e distribuzioni del pezzo di base.
    2 punti
  8. Scusatemi, ho perso un po' di tempo ma credo ne valga la pena vista l'importanza del tema trattato. Nelle fotografie ho evidenziato con cerchi rossi tutti i microdifetti presenti nel tondello; con cerchi blu i buchi tappati, con linea rossa il graffio che si vede nel "nuovo" dopo la lisciatura e con linee blu la patina intorno alla Salus (che certamente avremmo apprezzato di più in mano). Direi che non ci sono dubbi. Ribadisco, non credo che i microdifetti possano rimanere post clonazione, tanto meno quelli presenti sul bordo che di solito sono quelli che non rimangono mai (o comunque sono i più difficili da replicare). Le imperfezioni nei campi fuori perlinatura (a parte un foro evidente) sono state lasciate proprio per un evidente disinteresse nel riportarle a nuovo. Idem il fratturone che proprio per la sua "natura" potrebbe essere stato lasciato per rendere la moneta più appetibile e meno sospetta (guardi la frattura non guardi il resto). Questo aureo, almeno al dritto, è stato martoriato nel vero senso della parola e i campi al rovescio, in prossimità del graffio, ribassati e lisciati. Babelone dice di guardare le lettere, beh, certo, non credo di parlare senza prima guardare...e proprio perché le ho guardate ritengo che non solo il ritratto abbia subito un aggiunta di metallo, ma come dice cliff l'intero dritto sia stato ripassato e ripassato per ravvivare il rilievo. La domanda ora è questa, almeno per me: come si presentano questi "ritocchi, aggiunte" dal vivo?
    2 punti
  9. ...più che lucidata...forse lavata? Probabilmente, la rimozione della patina su di un esemplare già usurato, coi rilievi abbastanza "smussati", la penalizza facendola sembrare come se fosse stata trattata in un modo più aggressivo.... Come conservazione, stando a questa foto, direi che ci muoviamo tra il BB e il BB-SPL. La R, secondo me, è spostata a sinistra: quando è spostata a sinistra, se tracci una linea verticale che parte dalla punta del fiocco, perpendicolare ad un'altra linea orizzontale sulla quale poggia la R, vedi che la linea verticale tocca la "gobba" della R e la gambetta trasversale; nell'altro esemplare, che dovrebbe essere "normale" (mi risulta che ci siano diverse varianti, comunque...), la linea verticale è molto più "all'interno" della R.
    2 punti
  10. Caro Andrea, mi sembrano proprio due pezzi diversi tra loro ma uscenti dalla stessa coppia di coni, basta vedere la centratura differente del rovescio come anche i rilievi ... e da quel che si vede mi sembrano autentici entrambi, al netto delle pulizie, restauri e ritocchi effettuati nel tempo, anche se al primo gli darei una occhiata dal vivo prima di giurarci sopra... Cordialmente, Enrico
    2 punti
  11. Penso possa essere un quattrino di Piacenza per Alessandro Farnese con Lupa e A coronata fra rami di palma e d'ulivo. allego un'immagine tratta dal catalogo di una colelzione privata a cura di G.Fusconi e disponibile on-line ciao Mario
    2 punti
  12. Questa immagine dovrebbe essere leggermente più realistica
    2 punti
  13. Ragazzi, io ci andrei molto cauto. si tenga conto che coi normanni il rame ha valore fiduciario e con Ruggero II, dai primissimi esemplari che arrivano ai 10 grammi, si arriva agli di peso intorno al grammo. Il peso si stabilizza definitivamente intorno ai 2 grammi solo con la riforma monetaria di Guglielmo II. i follari normanni hanno spesso un enorme variabilità di peso a parità di diametro. i Questo caso sia il peso che il diametro sembrerebbero ridotti, ma non credo ciò sia sufficiente per affermare che si tratti di una frazione. Anzi, si tenga conto che esiste un buon numero di follari (o mezzi follari), aventi peso intorno al grammo. Credo sia più ragionevole si tratti di un emissione durata diversi anni, in cui pian piano dimensioni e pso dei tondelli sono andate riducendosi. Tra l'altro, non mi sembra ragionevole immaginare 1/4 di follaro fosse necessario per la circolazione. Teniamo conto sua Ruggero I che i sovrani successivi verrà coniato solo i follaro. Se si può ipotizzare che ad un certo punto possa essere stato necessario per la circolazione il mezzo follaro (anche se io temo si tratti sempre e solo di follari), escuderei la necessità economica del quarto di follaro. Parere personale ovviamente
    2 punti
  14. Posto oggi la moneta che è stata venduta nell'Asta Negrini n° 30 del 10 Dicembre 2009.
    2 punti
  15. Lire cinque (?) Fides publica (Salvatori), 1650, assedio di Candia.
    2 punti
  16. rinveniamo un po' questa discussione... il leone "orrido" (cit. Lazari), moneta Grimani, 1647-1648, Candia, ribattuta sui 2 1/2 soldini.
    2 punti
  17. @@Brios Ciao Si tratta di comunissime rigature del taglio impresse durante le operazioni di coniazione. La questione è molto semplice, durante la battitura il tondello, leggermente più piccolo di diametro era assoggettato alla pressione del forte colpo dei conii allargandosi e aderendo alla ghiera (o virola). Gli addetti alle operazioni di coniazione erano vigili e facevano in modo da staccare i tondelli incastrati ma il taglio aderiva così forte alla ghiera che durante l’estrazione si graffiava nel taglio. Ovviamente le rigature erano evidenti perché la ghiera aveva i caratteri PROVIDENTIA OPTIMI PRINCIPI in rilievo nel taglio (ecco perché questo motto è in negativo), ci sarebbe comunque da accertare se tali scritte nel taglio furono impresse durante la battitura del conio o prima (durante la preparazione, post calibratura dei tondelli). In molti esemplari, ho notato delle parti nel taglio con dei dislivelli, da lì si capisce che la ghiera era composta di due semicerchi e che dopo la coniazione veniva scoppiata dal taglio. In alcuni esemplari troviamo la rigatura su un solo lato perché evidentemente l’estrazione avveniva facendo forza su un solo lato. @@francesco77 scusami se ho rubato i tuoi studi,ma credo che cosi capirà l'amico @@Brios
    2 punti
  18. E' descritta nel CNI e nel MIR, ma non è la stessa. È' la prima, con queste caratteristiche, apparsa nel mercato numismatico; i riferimenti in questa discussione: http://www.lamoneta.it/topic/135896-alfonso-ii-daragona/?hl=alfonso
    2 punti
  19. Ho trovato. Quale parola principale? La più bella della sez. monete moderne 2015 il più bello Per me Gonzaga-fenomeno delle dinastie rinascimentali che nelle arte numismatica e medaglistica incarnarono quel GENIUS LOCI. Il Rinascimento, al contrario, una meravigliosa infermita, una divina mostruosita che vezzeggiamo malgrado ci divori. Anatole France
    2 punti
  20. Visto che le straniere ancora latitano, rompo il ghiaccio con una piccolissima uniface (einseitig, auf deutsch), da Salisburgo, coniata nel 1700 sotto il principe vescovo Giovanni Ernesto Thun-Hohenstein. La conservazione la lascio decidere a voi...
    2 punti
  21. Io quando si tratta della moneta più "bella" in mio possesso non riesco a non pensare al mio scudo largo, non è particolarmente rara ne ben conservata ma il suo fascino per me è eccezionale Questo esemplare è del 1666, ha un diametro di 5.8 cm e un peso di 37.3 g quindi è molto sottile e trasmette una fragile bellezza
    2 punti
  22. DE GREGE EPICURI Il Centro Culturale Numismatico Milanese organizza per martedì 2 febbraio ore 20.45 in sede (Milano,via Terraggio 1) un incontro sul tema: "La storia delle Esposizioni Universali fino a EXPO 2015, attraverso alcune fra le principali coniazioni". Ce ne parlerà Alex Ricchebuono, che è stato Presidente del comitato promotore della coniazione ufficiale di EXPO 2015. Si comincerà con la storia delle grandi esposizioni ottocentesche: Londra 1851, Parigi 1855, Parigi 1867...e via via fino alla prima guerra mondiale, che sconvolse quella serie regolare ed intensa di manifestazioni. Le medaglie ottocentesche erano e sono piene di fascino: l'Ottocento, con quel suo particolare cosmopolitismo, con l'inizio della civiltà industriale e l'ottimismo per il "progresso", ha lasciato un segno indelebile. Ma non tutte le esposizioni sono definibili "universali": ci sono le internazionali, le mondiali, le continentali...venite e sentirete. E vedrete anche, perchè non mancherà una bella serie di medaglie, dall'Ottocentoad oggi.
    1 punto
  23. evvaiiiiii....pokerissimo anche a Torino e al torino.... R.
    1 punto
  24. l'immagine postata è molto offuscata,,, pertanto non è semplice dare un giudizio sulla conservazione..... .. forse MB la moneta comunque non è comune.
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  25. @@Ser. Broccolo.. dovrebbe essere dot CONS :Greek_epsilon: dot che corrisponde a Constantinopoli
    1 punto
  26. buongiorno, ho circa una 60 di pezzi da 50 cent vaticano 2013, 2014, 2015 tutti presi all'ufficio numismatico , quindi in buone condizioni ! li scambio per il loro valore facciale. li cedo tutti in blocco. chi interessato mi contatti. grazie
    1 punto
  27. ERA moneta, forse un asse repubblicano. R.
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  28. eccomi qua con nuove foto con luce fredda
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  29. Prova a guardare lo spessore delle lettere che non è uguale e ti renderai conto che sono due monete diverse
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  30. Prima metà del IV° Secolo d.c.
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  31. Altra variante del mezzo follaro Spahr 79. Un esemplare leggermente concavo. Purtroppo non riesco a fare foro migliori
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  32. confermo, mezzo denaro. peccato per la mancanza di metallo. furono coniano allo stesso tempo dei denari, come sottomultipli, per gli scambi di minor valore. infatti per ogni denaro c'è il corrispondente mezzo con identici simboli e legende
    1 punto
  33. Anch'io faccio alcune riflessioni ad alta voce ....rischiando di scrivere sciocchezze in quanto nulla so oltre a quello che ho letto in questa discussione. Le lettere che credo di vedere sul bordo le ho disegnate, vedo una E dove nel disegno della moneta dovrebbe esserci una A: AURIA che qui è AURIE? Poi una R dove nel disegno dovrebbe esserci una K. Poi vedo una strana disposizione degli spazi ... il RIE troppo attaccato mentre tra il fiore e la N c'è troppo spazio (ma forse è una schiacciatura/frattura successive che hanno allontanato il presunto fiore dalla presunta N). Forse sono influenzato dal disegno? Forse hanno composto il conio con le lettere che avevano a disposizione, la R al posto della K credo potesse starci (le K già pronte erano piuttosto rare) ma le A mi sembra strano mancassero, oppure hanno battuto con un conio ormai allo stremo, ormai mezzo rovinato e forse hanno adottato qualche accorgimento per utilizzarlo oltre il limite, poi la fragilità del tondello ha fatto il resto, senza contare l'usura successiva.
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  34. Grazie Enrico...sempre gentilissimo ;) ;)
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  35. Carissimo Eliodoro, sono andato direttamente sul sito a vederla, dato che vi è la possibilità di avere un ingrandimento zoom del pezzo: per me e per quanto vedo da foto non ho particolari dubbi sull'autenticità. Si vedono bene le lettere, le incrostazioni e la patina, ci sono le evidenze di spostamento del metallo e mi sembra tutto corretto. (vedi le foto allegate, anche se meno definite di quello che vorrei) Purtroppo il rovescio è molto più toccato del diritto.... mai che nessuno stia fermo con le manine! :nea: Un caro saluto, :) Enrico
    1 punto
  36. I cataloghi della Montenapoleone 1 e 4 rispettivamente del '82 e '84 assieme alla KM XXI del '80 e BankLeu n36 del 85' ho da sempre ritenuti fondamentali per la bibliografia di riferimento del collezionista di monete pontificie.Ha visto piu' monete papali quel favoloso lustro '80 -'85 che non il trentennio successivo....... Daniele
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  37. @@papalcoins @@italpen e anche gli altri.. ....posso fare una "cantatina fuori dal coro"?... Senza tono polemico nè offensivo, non mi si fraintenda..."Esagero" apposta, per rendere l'idea. (Sono sincero, e voglio bene alle persone non soltanto dicendo sempre "Benissimo, bravo", ..ma anche "tirando le orecchie", ogni tanto.) Girare magari mezzo mondo e spendere tanti soldi per le monete, andare a cercare il pelo nell'uovo, e" il colpetto lì non va bene", ...e "il segnetto là non mi piace, la voglio perfetta"... ...e poi metterle nel primo posto "raffazzonato" che capita a tiro, che non è nato per conservare monete e che, magari, col tempo, sortisce l'effetto contrario.......MAh! :mellow: Poi ci si lamenta: "Ma perchè gli è venuta questa macchia marrone sul naso??.."...:"Ma perchè ha patinato così male?? Uffa! Ma io la volevo più omogenea, possibilmente con tendenze iridescenti!"..... ....E avanti con le pozioni del Mago Merlino e gli esperimenti del piccolo chimico per far andar via i difetti. :wacko: ..:!..... (...Va benissimo il risparmio....Ma se per risparmiare su di una valigetta di velluto apposta per le monete che, sicuramente, non costa un patrimonio, devo rischiare il vero patrimonio, cioè il contenuto....No, grazie. ).. ...E concludo con una citazione evangelica, prima di andare a riposare: “Nessuno cuce una toppa di panno grezzo su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo squarcia il vecchio e si forma uno strappo peggiore. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri e si perdono vino e otri, ma vino nuovo in otri nuovi”.
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  38. Ciao È un doppio bagattino con la testa di San Marco, coniato sotto il dogato di Nicolò da Ponte.
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  39. Però le pieghe sono coerenti all'andamento della veste nella 2015...non vorrei che nella 2012 quello fosse un colpo
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  40. Anche io ho avuto la tua stessa impressione, avvalorata dal fatto che al D/ ci sono residui di patina proprio in prossimità o tra i rilievi, ed il colore del metallo lo trovo un po... strano. Posso benissimo sbagliare, l'illuminazione della foto non permette di appurare lo stato effettivo dei campi. Beh, ora non andiamo all'estremo opposto. Stiamo parlando di una moneta comunissima, con un pizzico di pazienza non è affatto impossibile trovarla con patina "spessa" e gradevole. basta aspettare, e cogliere l'occasione quando si presenta Dimenticavo, per me è Spl, non di più in base a quello che vedo da queste foto. Spl/FdC dovrebbe avere maggiore forza nella brillantezza dei campi, cosa che da queste foto, non si percepisce
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  41. Ma! Concordo con GianFranco la moneta dovrebbe essere di Corinto con legenda CLI COR, al rovescio l'unico che mi sembra plausibile con i rovesci emessi da questa città è " fontana di Dionisio......." Ci potrebbe stare come raffigurazione. In effetti le monete imperiali di questa città sono in Ae, questa parrebbe in argento, certo foto migliori aiuterebbero.
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  42. ..NON sia mai, che io imponga i miei gusti come "legge" per qualcun altro!!... Sei liberissimo di pensare come vuoi, io ho solo detto la mia impressione. Poi, ho visto solo una foto: magari, dal vivo, è meno gradevole di come a me sembri...Io sono stato colpito, più che altro, dai colori, che non sembravano "disturbarmi" più di tanto.... A me interessava sapere se prima che tu l'acquistassi fosse stata lavata; è più che evidente che, in questi ultimi anni, tu non le abbia fatto niente. ;)... @@marco91 Le patine "arcobaleno"...bisogna valutare caso per caso se siano autentiche o meno. Ma questo è un altro discorso,,.... Qui, al di là del "mi piace" o "non mi piace" (cose assolutamente soggettive, vedi i pareri contrastanti appena sopra...) si dovrebbe sviluppare una discussione sull'effetto "visivo" di una patina particolarmente pesante o disomogenea, cioè se e in quale misura essa oggettivamente "disturbi" o meno la percezione che si ha: 1) dell'esemplare in sè (figure, scritte, rilievi....); 2) dello stato di conservazione, 3), cosa ancor più importante, della qualità, cioè della bellezza del pezzo, che dipende anche dalla presenza o meno di difetti di conio, che potrebbero non apparire evidenti proprio a causa di una determinata "copertura". Il succo dovrebbe essere: vedere se e in che misura una patina possa essere sempre considerata una sorta di "valore aggiunto", o se questa idea debba essere ridimensionata (io la penso così). Sarebbe, perciò, utile postare altri esempi....
    1 punto
  43. @@Gianmarco92, autentica sicuramente, conservazione direi medio-bassa tra il BB e il BB+, il contorno sembrerebbe rigato, confermi?
    1 punto
  44. Il libro di Arslan sulla monetazione d'oro e d'argento dei Brettii è, a mio avviso, un trattato particolarmente importante e ben fatto. Grazie alla liberalità della autore può essere gratuitamente scaricato dal suo sito internet. http://www.ermannoarslan.eu/Contributi/1989-EAA-MonetazioneOroArgentoBrettii.pdf :)
    1 punto
  45. Questa è bella! Si tratta di un quattrino di novellara per Alfonso II Gonzaga (imitazione dei quattrini di Lucca) http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-NOALA/4 http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-NOALA/1 con la legenda del retro: VNICA SPE ET SALVS Non riesco a capire la data (le due cifre 6 L ?) a lato della lettera L. Nei collegamenti due esempi (più probabile che sia la n°6 del 1661)ma puoi verificare anno per anno http://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-NOALA Incredibile quelli di Novellara sono andati fino in Corsica con i loro soldi falsi!!!... ciao Mario
    1 punto
  46. Sì parlava di un meeting.point, cercheremo di farci notare. Roberto
    1 punto
  47. @@marco91, veramente molto bella, come conservazione io direi AU50. KM# 512 1/4 ANNA 4.7200 g., Bronze, 25.4 mm. Ruler: George V Obv: Crowned bust left, type II Obv. Legend: GEORGE V KING EMPEROR Rev: Date and denomination within circle, wreath surrounds. Date Mintage F VF XF Unc BU 1936© 227,501,000 0.20 0.50 1.00 4.00 — 1936(b) 61,926,000 0.20 0.50 1.00 4.00 — 1936(b) Proof — Value: 300 1936(b) P/L; Restrike — — — 200 —
    1 punto
  48. Voglio contribuire a questa discussione postando un esemplare che reputo un magnifico abbinamento tra rarita' e conservazione: Sede Vacante: dal 8 Luglio al 6 Agosto 1623 Zecca: Ferrara Camerlengo: Ippolito Aldobrandini Giulio, Ag, 3,14 gr. Rif. Muntoni 14, CNI 2, Berman 1685. Descrizione Dritto: ICACOBVS SERRA LEG SEDE V stemma del Cardinale Serra sormontato da cappello cardinalizio con cordoni e fiocchi, da padiglione e chiavi decussate. Descrizione Rovescio: CIVITAS FERRARIA 1623 stemma ovale coronato e sagomato in cornice della citta' di Ferrara. Considerazioni: -Le monete della zecca di Ferrara coniate in occasione della Sede Vacante sono tutte rarissime e i pochissimi esemplari apparsi sempre in bassa conservazione, raggiungendo al massimo il BB. -La conservazione di questa moneta e' da ritenersi eccezionale non solo per il tipo, ma per confronto agli altri esemplari giunti ai nostri giorni di quel periodo: conserva il modulo originale, scevro di tosatura e difetti nel campo sia al dritto che rovescio, rilievi altissimi e patina uniforme. -Questo Giulio e' la variante senza le lettere TA B ai lati dello stemma, manca in tutte le collezioni Pontificie piu' importanti del passato e che oggi costituiscono la bibliografia di riferimento per il collezionista. Questo e'l'unico esemplare che ho censito proveniente dall'asta Astarte XXII del 12 Giugno 2010, lotto n 383. Daniele
    1 punto
  49. Per fortuna non rientro nella categoria...non leggo giornali sportivi, neanche tutti gli altri veramente. :pardon: Mi sconcerto più del fatto che molti non capiscono...in generale molte altre cose. :D
    1 punto
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