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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/19/15 in Risposte
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Buongiorno. Dopo il Coronato di Alfonso II (post #128) con l'Incoronazione e L'Arcangelo mentre trafigge il drago (baroni ribelli) .... al momento della più grande rarità, vi presento un ottimo Tarì di Filippo V 1701 frutto di una simpatica e piacevole battaglia di offerte. :)7 punti
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Ciao Matteo ben venuto nel gruppo :)! Potresti avere ragione tu: l'aquila in effetti potrebbe essere retrospiciente. Purtroppo con queste immagini non si può avere la certezza. Se così fosse dovremmo guardare verso la Sicilia, o nel senso di una moneta là coniata, o di una moneta che può aver influenzato questa in esame. Infatti a partire da da Federico III d'Aragonai in Sicilia si coniano alcune serie di denari che hanno l'aquiletta retrospiciente su un lato e la croce inquartata con rosette a sei petali alternate ad altri segni (talvolta anche lettere. ma diverse da queste, come la M; o la G e P ma con corone al posto delle rosette) dall'altro. Comunque, aquila a parte che non ho sovradisegnato completamente, posto anche io le immagini del tondello con quello che ci vedo sopra. Su alcune cose potrei essere certa, ovvero sulla posizione delle crocette, e quindi sulla "U" e sulla "G" nei quarti della croce, sulla "RE" alla fine del lato croce, e sulla "S" all'inizio del lato aquila. Sul resto ho dubbi più o meno forti (quelli più forti espressi anche con punto interrogativo). Ovviamente, ribadisco che senza fotografie migliori, non si può dire nulla di certo, anzi...diciamo che ci stiamo divertendo ad "intravedere". Penso in ogni caso si tratti di una moneta molto interessante e sono d'accordo anche io sul fatto che fa bene 4mori a continuare le sue ricerche sia su questo pezzo che su quello disegnato dallo Spano. Di nuovo un saluto, MB6 punti
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Vorrei trovare il tempo per inserire le immagini dei tre acquisti targati 2015 che per me hanno più significato, comincio questa sera con un esemplare entrato in collezione per la rarità. L'R4. Luigino del 1662 di papa Alessandro VII coniato ad Avignone a nome del Cardinale legato Flavio Chigi. Cammarano n.13a. Il tipo presenta al rovescio lo stemma in ottagono centinato ruotato di 90° a destra rispetto l'inizio della legenda EX MONTIBUS PAX ORIETVR (Dai monti nascerà la pace).5 punti
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Mi gioco l'ultima carta... Auto-regalo natalizio, si tratta di un testone coniato a Roma da Clemente VIII al termine del Giubileo del 1600 (e infatti si nota la porta santa chiusa dai mattoni). Diciamo che avevo invidia della bella moneta maculata di @@dux-sab :lol: ... Muntoni 12 var.I 9,48 gr. Ex NAC 81, 447 (collezione Giuseppe De Falco) Adesso non mi resta che osservare... Saluti, Antonio5 punti
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Ciao a tutti, aggiungo anch'io il mio Cagliarese 1792 di Vittorio Amedeo III acquistato quest'anno. Il Biaggi descrive cosi' questa moneta: "La tipologia del Cagliarese, detto volgarmente "arreale", equivalente a 2 Denari, emesso al nome di Vittorio Amedeo III, venne battuto nella zecca di Torino per la Sardegna a tenore di un ordinanza rimasta sconosciuta. L'emissione di questa tipologia è riscontrabile nei registri della zecca nei quali risulta che nel periodo dal 1788 al 1792 ne vennero coniati per un valore di 625 Lire Sarde equivalente a 75000 pezzi. Le date conosciute sono 1788 e 1792; il millesimo 1792 che dal C.N.I risulta mancante nella Collezione Reale , risulta di grande rarità (cfr. Traina Op.cit.) Rarita: R95 punti
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Ecco la terza moneta che posto per questa discussione : Grosso di Piemonte II Tipo Emanuele Filiberto Conte di Asti Solitamente questa tipologia si trova in bassa conservazione , basta osservare l'esemplare postato nell'opera del Biaggi. In questo caso sono stato fortunato in quanto un amico avendo acquistato l'esemplare fotografato nel Mir Savoia mi ha ceduto il suo esemplare5 punti
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Chiudo questa discussione dal momento che è palesemente andata fuori tema. Mi si perdonino i seguenti spunti di riflessione, che non sono rivolti a nessuno in particolare: 1) quando si inseriscono le foto di una moneta dovremmo essere pronti ad accettare qualsiasi opinione, anche se diverse dalla propria, altrimenti si può evitare di aprire discussioni a riguardo. Credo che la mancanza di interventi di molti utenti sia dovuto alla resilienza di alcuni utenti nell'accettare consigli e pareri. 2) è bene giustificare il proprio parere motivandolo, osservando i rilievi della moneta e i fondi; se non si riesce a comprendere lo stato di valutazione si possono richiedere altre foto; peraltro, per un giudizio di conservazione quanto più possibile vicino al vero, occorre aver visionato in mano molti esemplari e solo allora si può acquisire una certa esperienza a riguardo. Solo a questo punto, si dovrebbe poter giudicare equamente una moneta da una foto, che per la sua natura di immagine bidimensionale, presenta ulteriori difficoltà valutative. 3) il numero di messaggi o dei "mi piace" non si correla con l'esperienza di un utente. Come sempre accade, le discussioni che degenerano, in questa sezione sono quelle che riguardano la conservazione o il valore, ovvero gli aspetti puramente materiali: è un peccato che l'approccio della maggior parte degli utenti si fermi all'aspetto collezionistico e non badi quasi mai all'aspetto numismatico/storico... Riguardo la moneta, si osservi come il lustro sia presente solo in prossimità dei rilievi, il che denota una certa usura da circolazione, nonostante i rilievi siano molto buoni.5 punti
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Ultimo arrivo e colpo di coda negli acquisti di questo 2015, questa moneta la posto qui ancora prima di metterla sulla sezione Savoia. Siamo nel primo decennio del XVII secolo, sul trono sabaudo Carlo Emanuele I. Sono passati 10 anni dal trattato di Lione del 1601 in cui il duca ottenne il marchesato di Saluzzo in cambio dei territori di oltralpe della Bresse, di Gex e del Bugey. E' il 1611 l'anno successivo, alla morte di Francesco Gonzaga, comincerà la prima guerra per la successione del Monferrato. Da 10 anni (1600) Carlo Emanuele I ha chiuso le zecche al di qua delle Alpi mantenendo aperta la sola zecca di Torino. Sono passati vent'anni(1591) dalla chiusura delle zecche nella Savoia, era stata lasciata aperta solo la zecca di Chambery. Il 28 gennaio 1610 viene appaltata la zecca di Torino a Francesco Mazzola a cui viene comandata la battitura di 25.000 marchi di fiorini e doppi fiorini. La seconda metà del XVI secolo e la prima metà del XVII secolo sono caratterizzate dalla consuetudinedi contare in fiorini. Questa moneta e' un due fiorini del primo tipo con data 1611 coniato a Torino, senza sigle di zecca, classificato sul CNI al 303, Simonetti 60/3, Biaggi 546, MIR 645/d. La moneta presenta una forte ribattitura, visibile maggiormente al rovescio, in cui la data diventa 16611 e si nota lo spostamento della corona e di parte della legenda, questa anomalia si trova spesso su questa tipologia che veniva ancora battuta a martello e che probabilmente necessitava spesso di due colpi di martello sul conio, ma secondo me non deturpa piu' di tanto la sua bellezza.5 punti
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doppio giulio Clemente VII . i punzoni per i ritratti di queste monete credo che siano quelli usati per il famoso ducato coniato a castel s. Angelo durante il sacco di Roma. vi chiedo anche un consiglio: sono indeciso se togliere questa patina molto dura che copre parte della testa di s. Paolo o lasciarla cosi. cosa mi consigliate ?4 punti
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Come appreso dall'articolo di giornale, pochi giorni fa è stato fatto un ritrovamento eccezionale! in uno scavo archeologico all'interno di un Nuraghe è stato trovato un tesoretto composto da 26 monete d'oro puniche! vi allego foto e articolo di giornale!3 punti
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Va beh, non è comunque una variante di legenda, nè un errore di punzonatura. E' semplicemente un difetto del conio sulla lettera E, per Filippo II non è nemmeno tanto nuova come particolarità. come puoi notare la parola VNIVERSA per lo stesso tipo di errore è diventata VNIVRRSA ma in realtà la lettera che molti per comodità chiamano R rimane comunque una E con un problema di occlusione del conio (dovuto al frequente uso). Quindi anche in questo carlino abbiamo questo "errore" e lì dove dovrebbe essere REX leggiamo RX perchè la prima R è in parte illegibile e la E è difettata tanto da assomigliare ad una R. Spero di essere stato chiaro3 punti
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Tutte con belle monetone, ma manca una bella contraffazione, una di quelle che nessuno guarda perchè monete nere, di rame per il popolo. Signori ecco a Voi quella che il Montenegro definisce come R5: già postato nella seguente discussione, per chi volesse approfondire. http://www.lamoneta.it/topic/141503-quattrino-falso-per-la-terraferma/?hl=%2Bquattrino+%2Bfalso Anche se molto probabilmente è stata battuta verso la fine del 1400 quindi fuori concorso. Quattrino falso per la terraferma. Contraffazione indicata come zecca di area egea.3 punti
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Per me è andata così..: Messer Giovanni quella mattina pensò di fare uno scherzo al suo amico Alvise. Pensa e ripensa alla fine decise di avvisare tutti i commercianti del sestiere che qualora si presentasse Alvise gli dicessero che la sua moneta è falsa e, ovviamente, di annullarla tramite chiodatura o piegamento. Il povero Alvise si vide bucare tre volte la moneta e piegarla due volte. Alla fine si convinse che i suoi quattro soldi fossero falsi e la buttò nel canale. Quella sera in osteria il burlone e i suoi amici risero a crepapelle quando Alvise raccontò la storia e alla fine capito l'inganno rise anche lui... La moneta fu portata dall'acqua sulla riva della terraferma dove la trovò un ragazzo che la diede al padre, che la portò al conte Nicolò, che la regalò al nipote perchè l'aveva già nella sua collezione... Il nipote la lasciò agli eredi che la portarono da Majer, che la vendette a un collezionista, ecc...., che la diede a fabry61. Ovviamente non si seppe mai se la moneta fosse buona o no... Arka3 punti
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infine concludo con la più bella moneta del 2015 che è anche in assoluto la più bella della mia collezione....sempre Cosimo III De'Medici ma questa volta è una piastra del Battesimo di Gesù...moneta per Firenze. La moneta è di per se già una moneta abbastanza rara come millesimo (R2) ma in questa conservazione se ne vedono poche...si tratta di una Piastra del 1684...al D/ è raffigurato il Granduca a testa nuda corazzato e con lunga capigliatura (anche in questo caso ci sono varianti a seconda dell'anno di coniazione) mentre al R/ è raffigurato S.Giovanni Battista mentre battezza Gesù nelle acque del Giordano... è una moneta che ha dei dettagli incredibili...piango ogni volta che la guardo :hi:3 punti
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Una domanda ai vari collezionisti di monete napoletane: quanti ne avete visti finora di tarì del 1625 di Filippo IV?2 punti
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Ciao a tutti, Vi posto una moneta di cui vado orgoglioso ( regolarmente acquistata da commerciante professionale): un Bolognino di Ladislao di Durazzo, zecca di Guardiagrele.. o,63 g 14 mm Giuliani e Fabrizi n. 113b, Comune ( Davide @@fedafa, secondo me, vi siete mantenuti bassi con il grado di rarità... :D :D ) Saluti Eliodoro2 punti
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______________ 1975 Germania (Repubblica Federale) 5 Marchi F - Argento .625 Anno europeo della protezione dei monumenti storici Dichiarazione di Amsterdam (1975) Il Congresso di Amsterdam, conclusione dell'Anno europeo del patrimonio architettonico 1975, composto da delegati provenienti da tutta l'Europa, approva calorosamente la Carta europea del patrimonio architettonico, promulgata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa, che riconosce l'architettura singolare dell'Europa quale patrimonio comune di tutti i popoli che la compongono ed afferma l'intenzione degli Stati membri di cooperare fra di loro e con gli altri Stati europei al fine di proteggerlo.2 punti
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Il 6 dicembre in Venezia vi erano 19 milioni di lire (tra carta e metallo) e interessante è una nota tra parentesi che dice: "i soli doni patriottici ammontano ad un milione (quindi sappiamo che prima del dicembre erano già state emesse queste cedole, come già avevamo correttamente ipotizzato; la cifra molto elevata inoltre confuta l'ipotesi che siano state emesse dagli inizi della Municipalità Provvisoria). Nei giorni seguenti si osserva come la moneta di rame in circolazione sia veramente scarsa.. Il 10 del mese viene decretato il conio del 15 centesimi in mistura. Il 17 del mese alcune delle ditte che avevano prestato al governo il denaro per garantire la moneta patriottica ne estinsero anticipatamente alcuni per una somma di 197333 lire e venne quindi bruciato il corrispondente in biglietti patriottici. Nel frattempo la cartamoneta veneziana non veniva ancora accettata fuori dalla città. Continua...2 punti
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Presente! A differenza di te, però, che mi pare di capire ritardi l'ora di coricarsi io faccio parte della schiera di coloro che si svegliano presto :). P.S. Questa discussione mi ha fatto tornare in mente un sonetto di uno dei più grandi poeti; nonostante sia dedicato alla sera, si può benissimo estendere le conclusioni alla notte... Forse perchè della fatal quïete Tu sei l’immago a me sì cara, vieni, O Sera! E quando ti corteggian liete 4Le nubi estive e i zeffiri sereni, E quando dal nevoso aere inquiete Tenebre, e lunghe, all’universo meni, Sempre scendi invocata, e le secrete 8Vie del mio cor soavemente tieni. Vagar mi fai co’ miei pensier su l’orme Che vanno al nulla eterno; e intanto fugge 11Questo reo tempo, e van con lui le torme Delle cure, onde meco egli si strugge; E mentre io guardo la tua pace, dorme 14Quello spirto guerrier ch’entro mi rugge.2 punti
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perdonatemi l'inserimento tardivo,ma questa moneta mi piace moltissimo :wub: Haiti 50 Gourdes2 punti
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buona sera a tutti ... ho visto la moneta e letto le varie interpretazioni .... allora mi piacerebbe postare pure quello che ci vedo io ... per ora allego solo una faccia della moneta .. Una mia considerazione del tutto personale e forse errata .. ho visto che nell'esemplare illustrato l'aquila è volta a sinistra mentre in questa monta lo è a destra ...mi lascia un perplesso ... Matteo :) p.s . l'aquila i ricorda molto quella di questa moneta dell'amico Dario http://www.lamoneta.it/topic/123367-rompicapo-pennuto/2 punti
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Cari tutt*, riscrivo soltanto un paio di annotazioni per precisione. Anzitutto attenzione @@4mori: io non ho scritto che lo Spano non era un buon numismatico, ma che non era uno specialista di numismatica medievale. Con questo non intendo fargli alcun torto, visto che al tempo nel quale visse era la norma - se si era capaci e se ne aveva la possibilità - occuparsi di molti settori di studio affini. Questo senz'altro da un lato ha dei vantaggi perché consente di vedere in modo ampio e trasversale tanti fenomeni, ma certe volte ha altri svantaggi perché non si può approfondire tutto quanto bene allo stesso modo. E non mi pare che egli avesse approfondito i suoi studi in questo settore, almeno rispetto ad altri. Al di là di questo, sul quale non mi vorrei soffermare ulteriormente perché non è il succo del discorso, penso che si debba contemplare seriamente l'eventualità che lo Spano abbia visto una moneta non bene leggibile e che questo possa averlo indotto a trascrivere in modo non corretto le legende, pur avendo potuto vedere e quindi disegnare abbastanza bene il tipo generale, ovvero l'aquila spiegata da un lato e la croce inquartata tra rosette e lettere dall'altra. Prova della scarsa leggibilità del pezzo che lui aveva visionato sono le lacune nel suo stesso disegno, ma anche - indirettamente - il confronto con l'esemplare postato, che al di là della busta e delle foto scure con riflesso mostra nella zona delle legende mostra un conio affatto "nitido" e chiaro, soprattutto sul lato aquila. Altra prova potrebbe essere quella della "U" o "n" gotiche (che rovesciate possono essere uguali) scambiata per una "K", o anche la "S" e la "E" scambiate forse per altre lettere. Francamente questa della lettura generale del tipo giusta, ma non delle legende (anche a me come a @@bavastro pare strana la legenda ripetuta uguale su due lati; aggiungo la strana forma di alcune lettere) mi pare una ipotesi più plausibile, rispetto al fatto che abbia mai potuto disegnare una moneta di fantasia, o a quella del falso riconosciuto dopo e poi distrutto. Infine: molte sono le ipotesi sull'etimologia della parola "Logudoro", ma temo che quella meno accreditata sia la riferibile ai Doria, visto che il toponimo è attestato già dal 1064 quando i Doria dovevano ancora cominciare le loro relazioni con la Sardegna e non erano neppure particolarmente noti tra i cittadini e mercanti genovesi. Ma soprattutto per quello che posso dire in base alla mia conoscenza della documentazione medievale, archivistica ed epigrafica, non conosco variazioni del cognome dei Doria senza la "i" ovvero in latino medievale sono sempre detti "de Auria" che al genitivo in latino medievale può avere l'esito "de Aurie" mentre la mancanza della "i" sarebbe stata equivalente ad una storpiatura del nome che penso non fosse accettabile neppure in situazioni di emergenza. Un caro saluto MB2 punti
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Acquisto in extremis... Si tratta di un cinque soldi tornesi (Luigino per il Levante), battutO dal Conte Filippo Spinola, a nome della moglie, Livia Centurioni Oltremarini, ad imitazione del dodicesimo di scudo di Anne-Marie de Montpensier, principessa di Dombes. Mistura; 21 mm ca D/ LIV MA PRI SP COM T SOVV DOM; Busto femminile a destra. R/ DNS ADIVTOR (T) ET REDEM MEVS; Scudo di Francia con lambello. Ai lati, 16-66.2 punti
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Vi propongo un acquisto dell'agosto 2015, o meglio, un regalo. Come si legge dal cartellino allegato, si tratta di un 20 soldi coniato sotto la reggenza di Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours per conto del figlio Vittorio Amedeo, allora infante di soli 9 anni. La reggenza durerà fino al 1680 (quattordicenne, sic!), anno in cui verrà proclamato maggiorenne e assumerà nominalmente il governo dei territori allora facenti parte del ducato di Savoia. Al D/ troviamo in primo piano la reggente, curiosa scelta, quasi a specificare il suo ruolo primario nel governo - così come nella leggenda si trova prima il suo nome e continua con il titolo di duchi al plurale e non solo Dvx al maschile per VA. Al R/ una corona sproporzionata fa da cappello allo scudo inquartato di Savoia, con le pretese su Cipro e Gerusalemme, Lusignano e Armenia nel primo quarto; Sassonia antica e moderna con in punta lo stemma di Angria, di discendenza; Chiablese e Aosta nel terzo; Genevese e Monferrato nel quarto. Tutt'attorno la leggenda continua con i titoli. il conio è opera del De Fontaine (incisore capo dal 1663 al 1699), che approntò due D/ diversi per l'oro e l'argento: uno più ostentato, a volto scoperto della reggente, non velato, utilizzato per lo Scudo bianco (1675, 1680) e per il Cinque doppie (1675, 1678) e uno - come in questo caso - velato, più austero, per le altre coniazioni (quadrupla, doppia, mezza doppia, lira e mezza lira). La Lira venne prescritta al taglio di 40 pz al marco e a titolo den. 11 (buon argento) già nel 1675, ma non venne subito coniata. Il 22 agosto 1676 venne ordinato alla zecca di coniarne al molinetto per 18.000 marchi, mettendo però sui coni la data del 1675. La coniazione iniziò il 2 maggio 1676 (probabilmente già con data 1676 e successivamente, da agosto, con la possibilità di apporvi la data del 1675 - ? v. Sim. p. 148). Vennero coniate con data 1675 (R10, mai coniata?), 1676 (R4), 1677 (R2), 1678 (R2), 1679 (R4) e 1680 (R4). Esistono inoltre esemplari senza data, segnalato nel Biaggi al numero 709f e a cui Cudazzo attribuisce il grado R10. Chieti, agosto 2015 trattativa privata. Graffi di conio al R/.2 punti
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In due anni che leggo il forum mi sono fatto un idea di chi è più autorevole... che male c'è? Mi dispiace solo della diaspora di esperti che non ci sono più come elmetto e il collezzionista 90 anche loro direbbero spl sono sicuro! Non sto rifiutando i pareri. Sono contrastanti e amen! La conservazione è ancora soggettiva e io la moneta me la godo e non mi dispiace che sia spl o spl-fdc che polemica per mezzo punto... io me la chiudo spl-fdc! Tanto fino a che ho vita non la vendo :lol: saranno affari dei miei figli e nipoti che andranno dal compro oro a fonderla :lol:2 punti
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Non mi pongo il problema di postare una moneta bella o brutta , rara o comune , semplicemente e' l' ultimo esemplare entrato in collezione nella giornata di oggi. Quarto di Scudo, 1607 Agostino Spinola (1604-1616) D/AVGVSTI SPIN COMES TASS Busto in armatura e sotto la data 1607 R/VIRTVTE CAESAREA DVCE Aquila bicipite coronata Argento 6,28 / 7,25 , 29 / 31 mm. Mir Piemonte 969/2 , Corpus Vol.II 17/22 Inserisco anche la pagina relativa alla zecca di Tassarolo , tratta dalla recente opera sulle monete e zecche piemontesi di Elio Biaggi2 punti
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Questa è la prima di tutta la serie di Pezze della Rosa, la più espressiva affascinante e grossolana e anche la più particolare con lo stemma coronato al diritto con la testa di Cherubino. Livorno Ferdinando II de’Medici granduca di Toscana (1621-1670). Pezza della rosa 1665. FERDINANDVS II - MAG·D·ETR·V· Stemma coronato entro cartella ornata da volute e drappeggi, e sormontata da testa di cherubino; sotto, nel giro, giglio 1665 giglio . Rv. GRATIA OBVIA VLTIO QVÆSITA Due piante di rose fiorite intrecciate; sotto, nel giro, LIBVRNI tra ornatini. CNI 46 var. Galeotti LI/2 var. Davenport 4208. Di Giulio R3 in conservazione SPL+ con bella patina. (mai vista passare su aste pubbliche negli ultimi anni di questo grado, solo al museo del Bargello a Firenze se ne trova una di conservazione migliore.) bordo leggermente limato. In mio possesso dall'asta Kuenker 266 lotto 1860. Saluti Fofo2 punti
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Questa è una moneta che mi piace particolarmente, tra l'altro è la prima che acquistai di papa Ludovisi. Sicuramente si distingue dalle sorelle che si trovano normalmente... Gregorio XV (1621 - 1623) Ferrara - Quattrino 2,70 gr. Muntoni 67 Chi l'ha detto che i bronzi patinati sono un'esclusiva degli amici collezionisti di romane? :D2 punti
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Ciao, Ci eravamo lasciati qualche giorno fa nella discussione precedente http://www.lamoneta.it/topic/144346-regalino-di-natale-inatteso/ incentrata sul sesterzio di Commodo. Oggi la moneta è giunta a Tergeste… La mia curiosità era legata alla “consueta” curiosità (ritengo pienamente condivisa da tutti gli utenti del Forum nell’attesa dell’arrivo dell’ultimo acquisto) di vederla dal vero e dal fatto che avevo un recondito timore: che non fosse stata sbagliata l’attribuzione bensì l’immagine postata. Nel qual caso magari mi sarebbe giunto un sesterzio di Antonino Pio in condizioni da determinare ma certamente non ottimali (gli altri presentati dal venditore hanno prezzi in linea con il mercato). Nel qual caso, mi ero ripromesso, me lo sarei tenuto da monito futuro: avevo giocato un po’ d’azzardo e quando si rischia si deve mettere in preventivo sia il risultato positivo che quello avverso. E’ andata bene (per me), la moneta è quella che era stata presentata. Il Commodo VICTBRIT che avevo riconosciuto invece di quella indicata nell’errata attribuzione ad Antonino Pio. Direi “di barra”. 29 mm all’asse maggiore per 19,3 g di peso. Un bel modulo per il periodo, tutto sommato. Una bella sensazione reggerla in mano e sognare per qualche istante di essere Massimo Decimo Meridio… Vi presento ora alcune foto scattate da me (con luce led non schermata) e le pongo a confronto con quelle pubblicate e già proposte nella discussione precedente. Le mie sono scattare con luce più incidente (per accentuare le concrezioni presenti) e intensa ma mi paiono molto didattiche per i neofiti al fine di dimostrare quanto sia importante la resa fotografica. Stessa moneta, diversa luminosità, diversa luce, ritocco pressochè assente. Non ho giocato né di esposizione né tantomeno di accentuazione dei colori (in realtà a moneta in mano è di un bel verde oliva con alcune zone lievemente più chiare (a ore 3 del dritto ad esempio) e concrezioni - che sembrano terrigene - di colore bruno. La patina ha un aspetto autentico. I graffi presenti su entrambe i versi sono abbastanza recenti ma non hanno aspetto metallico luccicante bensì bruno scuro: si tratta quindi di segni non prodotti in antico ma nemmeno recentissimi.1 punto
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Mi sono imbattuto in questo sesterzio che non avevo mai visto prima: Qualcuno sa classificarlo e descrivere che cosa rappresenta il rovescio? E' molto particolare e non l'avevo mai visto prima, immagino l'argomento sia in qualche modo collegato alle guerre marcomanniche...1 punto
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Anch'io punterei soprattutto ad aggiudicarmi quella del 1890, in sottordine la prima del 1896. Le altre due, 1884 e la seconda del 1896, le lascerei perdere. Per quanto riguarda i prezzi, quella del 1896, secondo me, con 30 euro ha fatto il pieno, ma se ti piace qualcosa in più puoi offrire, per il 1890 penso si possa arrivare anche a 40. Tienici aggiornati sull'andamento dell'asta, intanto ti segnalo questo sito, con i prezzi medi realizzati nelle aste americane, puoi consultarlo come riferimento, tenendo presente che da noi, in genere, costano di più. http://numismedia.com/fmv/prices/mordlr/pricesgd.shtml petronius :)1 punto
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Salve a tutti, vi propongo un carlino di Filippo II re che mi pare abbia una variante dell'iscrizione non censita nel CNI: D: [PHILIPP] RX ARAGO VTR; GR/VP, testa nuda. R: FIDEI DEFEN/SOR in doppio cerchio, nodo in basso. Dovrebbe essere una variante di PR 35b e di CNI XX 415, se non ho controllato male. Vi sembra interessante? Saluti, Luca1 punto
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Buon pomeriggio Questo è inserito in un listino di vendita per corrispondenza che mi è arrivato proprio questa mattina. Condizioni splendide. saluti luciano1 punto
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Buon pomeriggio aggiungo un bellissimo tappo di Teriaca visto su un listino di vendita per corrispondenza che mi è arrivato proprio questa mattina. condizioni superlative, non trovate? saluti luciano1 punto
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Si può darsi che sia così...però Mike ti dico che nella documentazione non è riportato una differenza tra medaglie grandi e medaglie più piccole.1 punto
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No contiene divisionale medaglia e (ho letto su di un sito di n venditore) una lettera di presentazione di Papa Francesco...1 punto
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Quando ho scoperto le date nelle stelline ho ripreso in mano le doppie che avevo è in mezz'ora ho aumentato la collezione di una ventina di pezzi. È da un po' che non posto monete ma quando sarò in ferie dovrei riuscire a inserirne qualcuna.1 punto
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Ho conosciuto fattori pressoché analfabeti (fattori nel senso agricolo del termine) connotati da una intelligenza brillante e professori universitari che non sapevano quello che dicevano. Un analfabeta intelligente capisce di non aver compreso il passo scritto e allora ricorre, semplicemente, a qualcuno che glielo spieghi. Un cretino pensa di aver capito, pensa di non aver bisogno di spiegazioni, e sbaglia alla grande. Quello che importa è il risultato. Non come ci si arrivi.1 punto
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http://www.ilfilo.net/massmug0908.htm Ma poi fu anche uno dei primi massoni italiani ..... è questo che rende la medaglia particolarmente suggestiva?1 punto
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Ormai non più esistente Cecoslovacchia. 5 Korun 19751 punto
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Ciao @@Ross14 , quel cratere che citi e che ben si vede potrebbe essere come affermi una conseguenza di pulizia da cancro del bronzo , ma anche una bolla di fusione "esplosa" . Altro dubbio di autenticita' , e' il prezzo di partenza basso per una simile moneta , che se vera sarebbe un bel BB dal valore di qualche decina di migliaia di euro .1 punto
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Dopo essermi perso un po' di annate per indisponibilità, torno a postare 5 schilling 19751 punto
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Invogliato da questo sole invernale ho provato a fare 2 scatti con il telefono al mio esemplare. Sergio1 punto
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Senti Mario @@dabbene ma panettone e prosecco no per i primi posti? :pleasantry: :pleasantry: :pleasantry: :crazy: :crazy: :crazy: :crazy: :crazy: :crazy: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :help: :help: :help: :help: :help: :help: :director: :director: :director: :director: :director: :director: dimenticavo buone feste al Forum ciao Rodolfo1 punto
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sono sempre più convinto che gli aurei è meglio lasciarli ai musei, l'oro è troppo facile da manipolare ed è impossibile datare, e ovviamente c'è anche la resa economica... basta un bravo orafo per fare un falso, ed io credo che tra gli aurei in circolazione i falsi sono una quota troppo consistente per decidere di collezionarli. comunque ormai è uno scempio, troppe monete rifatte, così perderemo la storia.1 punto
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RIC 1262 [pius], type 2 Marcus Aurelius als Caesar, AE As, Rome. Struck under Antoninus Pius, AD 147-148. 10.58 gr. AVRELIVS CAESAR AVG P II F COS II, bare head right / IV-VEN-TVS-SC in four lines within wreath. RIC III 1262, type 2.1 punto
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ecco trovato link...le mie foto non eranno tante belle....ma credo anche le fresque un po malmesse dal tempo...eccola per il piaccere de gli amorosi di storie chiesale....testimoni de la nostra memoria a tutti. http://corse-romane.eu/spip.php?article511 punto
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ciao, sono per forza due monete.Non solo questa,ma anche le altre, non esiste sistema per poter "fresare" la moneta sia in verticale che in orizzontale senza distruggere il resto. Sono sempre due monete,e forse di più...se il primo tentativo fallisce... Saluti a tutti, Marco1 punto
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