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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/30/15 in Risposte

  1. Questa moneta direi che di bello ha proprio poco. Non tanto per la battitura incerta, i rilievi consumati, il tondello di un argento svilito. Ma per i pensieri e le pene che dovevano passare per la testa e il cuore dello zecchiere, espressione della paura che attanagliava una città intera. Una situazione che è riassunta, in una sola parola, sulla moneta: "Obses(sa)". Mantova cinta d'assedio dall'esercito imperiale di Collalto, Aldringer e Galasso, prossima a capitolare e a vivere, per modo di dire, dopo il 18 luglio 1630, giornate tremende di saccheggio e morte. Per i cittadini, per i palazzi gonzagheschi, per la biblioteca e le raccolte d'arte, allora tra le più importanti d'Europa. Poi furono gli incendi appiccati dalla soldatesca e la peste a completare un quadro di assoluta desolazione. Sulla moneta, il motto tradizionale nella monetazione mantovana, "Signore, tu mi hai messo alla prova e valutato" echeggia ancora oggi, a distanza di quasi quattro secoli, come rifiuto alla resa, nonostante tutto.
    11 punti
  2. Condivido quest’acquisto del 2015 pur avendolo già fatto con un grande che ascolta e parla alle monete. ;) Questa moneta, poco tosata, è considerata R2. Che io sappia, è la terza sinora apparsa nelle aste pubbliche: Coronato di Ferdinando I d'Aragona con l'Incoronazione, Croce potenziata e sigla Y (Ex Collezione Crusafont). E' un Coronato molto particolare ... poco notato, forse l'unico ad avere la rigatura all'interno della croce inclinata in senso opposto rispetto agli altri con sigla Y (Yacobus de Cotrullo). Era in Spagna, come si può capire, e ha percorso molta strada sia per arrivarci, sia per ritornare nei suoi luoghi d'origine; insomma, un ottimo recupero della nostra storia. :)
    4 punti
  3. Perfetto, adesso è giunta l'ora di giocarsi l'ultimo "jolly", di cui mi ero quasi dimenticato! :rofl: Eccovi un esemplare di cui vado particolarmente fiero, un fiore all'occhiello della mia modesta collezione! Trattasi di una Pubblica da 3 Tornesi del 1622 coniato nel secondo anno di regno di Filippo IV. La storia del regnante oramai tutti la conosciamo, caratterizzata da un penalizzante malgoverno seguendo le orme del padre, i quali lasciarono nelle mani di alcuni fidi delegati il governo di Napoli, che preferirono dominare direttamente dalla patria Spagna. La particolarità di questo ottimo esemplare sta in due elementi, non solo quello affettivo, in quanto preziosissimo ed inaspettato dono paterno che viene tramandata da generazione in generazione da questo ramo della mia famiglia, ma soprattutto nelle sigle apposte su di essa: infatti vI troviamo MC, che stanno per Michele Cavo, e la P, che sta per Germano Pontecorvo. Ed è proprio questa P che rende l'esemplare un dignitoso RRR, in quanto è impressa in concomitanza con le iniziali del suo predecessore. Le cause sono sconosciute, ma sta di fatto che gli esemplari di questa tipologia con questa rara variante sono pochissimi. C'è da fare un accenno anche sulla famosa zecca dell'Arsenale, che produsse anche questi esemplari per soddisfare il crescente bisogno monetario del Popolo insieme a quella di Napoli per 79 giorni, tramite la tecnica per fusione. Anche questi esemplari sono molto rari, riconoscibili appunto per la particolare tecnica di coniazione. Dritto PHILIPPVS • IIII. D. G. e la data, Busto radiato volto a sx, dietro sigla. Verso PV BLI / CA / • / COMMO / DITAS, In ghirlanda. Contorno: liscio Nominale: 1 Pubblica Materiale: Cu Diametro: 33 mm Peso: 15,22 g Bell'esemplare, modulo inusuale dal flan largo (BB+/qSPL). R3. Ci sentiremo domani per gli auguri! :good:
    4 punti
  4. Siamo alla fine, ma voglio postare ancora la terza moneta... Sono rimasto in dubbio parecchio se inserire questa oppure lo scudo da sei lire di Carlo Emanuele III, ma io adoro questa tipologia e sono appassionato dalle monete "del popolo", quindi penso di aver fatto la scelta giusta! Torniamo indietro al 1780, nel Nuovo Mondo siamo in piena guerra di indipendenza, nel vecchio continente invece imperversava la rivoluzione industriale con le sue macchine a vapore e ancora distante era la rivoluzione francese che avrebbe cambiato tutto in Europa. La moneta è un due denari, coniato sotto il regno di Vittorio Amedeo III, con millesimo 1780. Questa tipologia monetale è stata coniata nel regno sabaudo per 136 anni, passando quasi senza modifiche per cinque regnanti (da Carlo Emanuele II a Carlo Emanuele IV), ma perfettamente uguale dal 1691 alla sua ultima coniazione con data 1800. Una moneta piccola, di rame, l'ultima come valore, ma estremamente completa nella sua umiltà. In lei c'è tutto, al diritto la croce, segno religioso quasi sempre presente nelle monete dei regni cristiani, il re per volontà di Dio e per sua Grazia. La legenda completa indicante l'autorità emittente con i suoi titoli. Al rovescio in centro il nodo Savoia, identifica a priva vista di chi è questa moneta, il nodo da sempre rappresenta la casata sabauda, coronato, per indicarne la regalità. Ai fianchi le due "rosette" o "borchie" che con il loro numero ne indicano il valore. In basso l'anno di coniazione. In 16 mm di diametro tutto quello che serve, forse proprio per questa sua completezza e semplicità ha avuto una vita così lunga. Quanta gente, quante mani hanno toccato questi "spiccioli", quanta storia e quanti avvenimenti hanno accompagnato nel loro secolo di vita. La stessa moneta riconosciuta per tante generazioni, il padre, il figlio, il nipote e ancora oltre... da quanto non avviene? quante altre possono dire di aver fatto altrettanto? Per me si merita un posto in questa vetrina!
    4 punti
  5. MEDAGLIE PAPALI IN ASTA DICEMBRE 2015 Anche nel mese di dicembre le aste numismatiche sono state numerose, anche se con una attenuazione rispetto al ritmo dei mesi precedenti. Per le medaglie papali la proposta è stata limitata. ASTA ARTEMIDE - Mi è sembrata l'asta più interessante del mese per il settore. Sono stati posti in vendita circa 20 esemplari e in buona parte si è trattato di medaglie non ricorrenti.Le aggiudicazioni hanno raggiunto il 70% e meritano segnalazione: Marcello II - Gesù nell'orto degli olivi - bronzo fuso - € 320+diritti; Alessandro VIII - I Magi - Bronzo - € 260+diritti; Pio VII - Annuale anno XXI - Argento - q. FDC - € 420+diritti; Pio IX - Accademia Romana di Archeologia - bronzo - € 650+diritti; Leone XIII - anno XVIII - argento - q.FDC - € 150+diritti. ASTA DEL TITANO Questa vecchia casa di Aste, che ha rinnuovato la sua attività con sede in Malta come ricordato nel forum, ha proposto circa 90 medaglie papali. Le aggiudicazioni sono intorno al 40%. Mi sembra che in gran parte ritornino esemplari invenduti. Vi è stata una buona vendita per medaglie di Sede vacante, anche se con prezzi leggermente cedenti. Segnalo: Annuale Sede vacante 1758 - Argento - SPL - € 470+diritti; Sede vacante 1758 - Vice Camerlengo Caprara - Bronzo - SPL - € 300+diritti; Sede vacante 1758 - Tesoriere Perelli - Bronzo - BB - € 250+diritti; Sede vacante 1903 - Camerlengo Della Volpe AE - € 320+diritti. Parziale il venduto per medaglie relative alla cerimonia della lavanda, con esemplari dai pontefici seicenteschi a Pio IX; in particolare vi è stato poco poco interesse per le coniazioni ottocentesche (mi pare che la vendita abbia riguardato esemplari invenduti nella precedente asta). Parziale anche la vendita di medaglie annuali da Benedetto XV a Giovanni XXIII in argento; prezzi medi di € 90 + diritti per esemplari di Benedetto XV e Pio XI. La medaglia di Pio XII - anno IV in argento è stata aggiudicata per € 120+diritti. Richieste le medaglie annuali di Papa Benedetto XVI in argento con quotazioni € 50/80+diritti. Vendute le medaglie in oro (molte relative al Pontificato di Paolo VI) a prezzi - comprendendo anche i diritti - di poco superiori al valore del metallo BOLAFFI ha raggruppato in lotti le serie di medaglie annuali dei pontefici da Benedetto XV a Giovanni XXIII con mix argento-bronzo. Tutto il materiale è stato venduto. Penso che i collezionisti abbiano potuto fare buoni acquisti, anche se per una valutazione precisa necessiterebbe stabilire con attenzione la conservazione. RAUCH aveva due medaglie papali e le ha vendute. Cito l' annuale Pio X - anno III - Argento - q. SPL. aggiudicata per € 110+diritti: WAG ha venduto in buona percentuale i pochissimi lotti relativi al settore; merita citazione la medaglia tedesca di Papa Clemente XIV per la Cacciata dei Gesuiti in argento -q.FDC, contesa fino a € 600+diritti. TEUTOBERGER aveva solo una bella medaglia in bronzo di Papa Pio XI - Cattolici Lituania, che ha raddoppiato il prezzo base, con aggiudicazione per € 140+diritti. Invenduti i 20 lotti della Gallerie des Monnaies e i quattro lotti di Aureo Calico; ma devo dire che i prezzi base erano improbabili. Cito per La Gallerie una annuale di Benedetto XV in argento con partenza da € 375; Aureo Calico proponeva quattro medaglie di restituzione del Palladino in bronzo con base € 300/400. Concludo con un sincero augurio per un felice 2016 a tutti i numismatici del forum e con un augurio particolare agli amici medaglisti.
    3 punti
  6. Concordo con @@profausto, Marco Aurelio da cesare, il verso va ruotato. Dovrebbe essere essere questa: RIC III 1240(a), asse, zecca di Roma 140-144 d.C. D: AVRELIVSCAES-ARAVGPIIFCOS, testa nuda a destra. V: PIETAS AVG, strumenti sacrificali, SC in esergo
    3 punti
  7. Clemente XII, Lorenzo Corsini di Firenze, 1730-1740. Mezza piastra a. V. Ar gr. 14.60 CLEMENS XII PONT M AN V Stemma sormontato da triregno e chiavi decussate. Rv. FRVSTA VIGILAT QVI CVSTODIT entro cartella ornata chiusa in alto da maschera e in basso da armetta Casoni. Cfr. Salmi, 126, 1: Nisi Dominus custodierit civitatem, frustra vigilat qui custodi team (“Se il Signore non custodirà la città, invano vigila chi la custodisce”).
    3 punti
  8. Piccola ma si fa voler bene.... Toscana- Restaurazione del Granducato - Fiorino d'argento 917/1000 - gr 6,87 - zecca di Firenze Il contorno è rigato - al D/ Testa nuda a destra: attorno Leopoldo II . A . D'A. Granduca di Toscana sotto il collo G . N R/ Giglio fiorentino, in alto Qvattrini 100 e la data, nel basso Fiorino
    3 punti
  9. difficile resistere alle "sirene" di Mario. sono debole di spirito e cedo ... :pardon: INNOCENZO XII - Giulio anno IIII/1694, AR 3,04 g. Stemma sormontato da triregno e chiavi decussate con cordoni e fiocchi. Rv. BELLVM CONTERAM DE TERRA Artigliere accanto ad una bombarda; all’esergo, 1694 ai lati dell’armetta Farsetti. Muntoni 54. Berman 2257. L'ho scelta per la bellissima figura della bombarda - vera rarità trovarla cosi ben rappresentata e per la conservazione che permette di coglierne tutti i dettagli..
    3 punti
  10. Mi è stata data una bruttissima notizia che condivido con Voi: http://laprovinciapavese.gelocal.it/pavia/cronaca/2015/12/30/news/e-morto-angelo-grilli-lo-scultore-dei-papi-innamorato-di-pavia-1.12696153 Non ho avuto la fortuna di conoscere il maestro, ma vorrei ricordarlo così: Angelo Grilli ha nobilitato la medaglia con la sua grande arte e l'ha trasformata in una piccola scultura conferendole grande rilievo e profondità inattese; credo di poter affermare con certezza che perdiamo uno dei più grandi medaglisti e scultori di tutti i tempi: la limpidezza, la nitidezza delle sue figure, combinate con l'infinito equilibrio tra l'eleganza e la fermezza, la morbidezza e la rigida coerenza dell'impianto compositivo: ineguagliabile genio!
    2 punti
  11. Vi sottopongo questo sestino di Luigi XII con tracce di ribattitura al diritto. Mentre al rovescio si legge facilmente la scritta "POPVLI . COMMODITAS", al diritto riesco a leggere "...S • REX PR • ΛPOP....." . A cavallo del cerchio interno, si vede una lettera "D" o qualcosa che ci somiglia. Mentre il diametro corrisponde a quello del sestino (20 mm), il peso è quello di un cavallo (1.64 grammi). Vi è mai capitato di vedere qualcosa di simile? Sestino ribattuto su cavallo? Cosa ne pensate? @@vox79 @@santone @@francesco77 @@Gaetano95 @@eliodoro
    2 punti
  12. Dopo la prima medievale descritta nel seguente link http://www.lamoneta.it/topic/143145-prima-medievale-milanese/ volevo condividere la seconda arrivata oggi. Pegione o grosso da un soldo e mezzo Peso 2,47 gr., diametro 24 mm. Della scheda nel Catalogo è quella comune http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GBVSC/3
    2 punti
  13. Sinceramente non capisco l' effettiva utilita' di questi Post di denuncia piu' e piu' volte trattati e discussi in questa sezione e sempre con le stesse considerazioni finali dei fatti , dai quali Post mi astengo in genere dall' intervenire ; pero' vorrei una volta farlo anche a costo di scandalizzare qualcuno o tutti . Mi spiego meglio rivolgendo qualche domanda : ma credete veramente che l' Italia sia la legittima proprietaria di queste antiche opere d' arte greche od egiziane che siano ? o siano piuttosto frutto , a suo tempo , di razzie dei paesi conquistati come la storia e i fatti raccontano ? non pensate che anche questi popoli potrebbero avere il diritto di richiederci indietro tali opere come noi oggi le rivolgiamo in questo caso all' estero ? a tal proposito ricordate il fatto dell' Obelisco di Axum a Roma , richiesto indietro e concesso all' Etiopia ? Conclusione : essendo opere immortali appartengono di conseguenza all' Umanita' intera , ma se si volesse puntualizzare sul legittimo ed unico proprietario , allora questo dovrebbe essere ricercato nel costruttore , nel senso di nazionalita' ; di conseguenza non e' tanto importante chi le esponga , ma chi lo faccia nel migliore dei modi e a benificio di tutti ; abbiamo voluto la globalizzazione , ed anche questo ne e' un aspetto . Per quanto riguarda usi e costumi dei vari Musei nazionali od esteri , ognuno a casa sua si regola nel modo che crede migliore , non per questo deve essere osannato o criticato .
    2 punti
  14. Dirò una mostruosità, ma per come vanno le cose da noi di sicuro è più valorizzata al Getty. Certo, visto che è stata esportata clandestinamente, sarebbe giusto assegnarla all'Italia. Continuo con le mostruosità, ma per reperti esportati illegalmente, meno importanti magari, fossi nelle autorita' italiane, arriverei al compromesso di rivendicare la proprietà sempre e comunque, ma ne lascerei l'esposizione ai musei esteri che le ospitano, dietro il pagamento di una sorta di affitto, non basso, i cui proventi destinerei interamente per i nostri beni culturali. Scavi, restauri, studi, catalogazioni, pubblicazioni, eccetera, finanziati con i proventi.
    2 punti
  15. 5 Lire 1848 XI Agosto "Scudo II° Tipo" (Venezia) Governo Provvisorio Venezia 1848-1849 - Il contorno reca in incuso : una stella e la scritta "Dio Premierà la costanza" al d/ Leone di S.Marco a sinistra poggiante su base su cui vi è la legenda " 11 Agosto MDCCCXLVIII "- attorno Indipendenza Italiana e nell'esergo - VENEZIA - A. Fabris a destra R/ il valore in due righe entro corona di rami di quercia : attorno ALLEANZA dei POPOLI LIBERI e nel basso la data fra due stellette
    2 punti
  16. Non una moneta particolarmente bella, forse anche un po' fuori periodo, ma a me è piaciuta... Napoli, Federico III d'Aragona (1496 - 1501) Doppio Sestino - Rame peso ca. 4,00 gr. - 27 mm di diametro d/ +FEDERICUS°DEI°G°R°SI°HIS° - al centro, inscritto in circolo perlinato, uno scudo araldico a nove centine, coronato e inquartato; presenta le insegne di Aragona e di d'Angiò Durazzo; r/ +VICTORIE:FRUCTUS - (trad. frutto della vittoria) al centro, inscritte in perlinato, due cornucopie legate fra loro. Durante il breve regno di Federico III iniziarono a coniarsi monete dette sestini come conseguenza della svalutazione del cavallo che per definizione valevano un sesto di tornese.
    2 punti
  17. Ciao Lorenzo @@dareios it, bellissimo cavallo...ha già detto tutto e bene santone... riguardo la rarità, in quest'asta ( Artemide XLI 12 /12/2015) viene classificata R3: Ferdinando II d'Aragona (1495-1496). Cavallo ribattuto su cavallo di Carlo VIII per L'Aquila. Cf. MIR 104. (conii Ferdinando I, MIR 85/8). AE. g. 2.03 mm. 18.00 RRR. SPL. Inedito con monogramma Tramontano all'esergo.
    2 punti
  18. Taglio: 2 euro CC Nazione: Malta Anno: 2012 Tiratura: 455.000 Condizioni: BB- Città: Lörrach (Germania) @@vaio4ever
    2 punti
  19. Nel corso dei secoli il denaro milanese si era sempre più svalutato, sfociando nell'istituzione di due tipologie - imperiale e terzolo - con un valore in rapporto 1:2. Nel XIV secolo i denari diventano monete dalla lega corrottissima, anche il metallo del buon imperiale imbrunisce. Siamo nella Lombardia dei Visconti che, tornati a Milano nel 1311 e divenuto Matteo vicario imperiale, saranno i protagonisti politici nel territorio per oltre un secolo. In questo lungo dominio vedremo grandi conquiste che sfoceranno nella creazione del Ducato di Milano con Gian Galeazzo ma anche rivolte interne alla casata, tradimenti famigliari e personaggi per così dire piuttosto eccentrici. :blum: Ricordo che Visconti non è sinonimo solo di Milano, se qualche amico ha un denaro di un'altra zecca da mostrarci e la voglia di scrivere...ben venga!! Inizio con questo imperiale di Enrico VII, siamo appunto al periodo del ritorno dei Visconti a Milano quindi con Matteo e, successivamente, Galeazzo I. La moneta è di proprietà del Museo di Biassonno ed è visibile al seguente link http://www.museobiassono.it/Italiano/Mostre/MoneteDiLombarda/CatalogoOnLine/MonetaScheda.php?scheda=480&zecca=0&autorita=8 0,53 gr.
    1 punto
  20. Buonasera a tutti, ecco qui una bella medaglia in argento a firma Cerbara, raffigurante da un lato San Michele Principe degli Angeli e dall'altro la Vergine Deipara. Anche in questo caso nei repertori che uso, non ho trovato informazioni sulla medaglia. La medaglia che risulta più in analogia con la mia è questa: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-AE7B/4 Posso presumere che anche la mia medaglia risalga a quest'epoca? Grazie, F.f.
    1 punto
  21. Si tratta di un mezzo grosso di Papa Paolo II Barbo, sul soglio di Pietro dal 1464 al 1471. Cordialiter.
    1 punto
  22. Io, logicamente, anche se l'esemplare merita, devo fare al momento, il muto.
    1 punto
  23. Ciao, Si tratta di un grosso di Clemente XIV della zecca di Roma, anno 1772 http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CLXIVR/3
    1 punto
  24. Vedo che ti piace molto l oro! bel monetone superiore al BB classico, peccato per i ritocchi vari.. Saluti Fofo
    1 punto
  25. partirei dall' autenticità, non buona
    1 punto
  26. Nella migliore delle ipotesi è un suberato, come giustamente segnalato da profausto, il che nulla toglierebbe alla sua dignità storica; tuttavia io qualche dubbio me lo porrei.
    1 punto
  27. Secondo me i caratteri "grassocci" non sono compatibili coi rilievi e le apparenti schiacciature di conio... per me è falsa, patinata e usurata artificialmente come abitudine dei cinesi di ultima generazione... Ciao Mario
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  28. il problema è la pesante spazzolatura a cui è stata sottoposta nel tentativo di eliminare quei colpetti sui fondi. il resto è nella norma.
    1 punto
  29. UN BB+ per me e poi e' un '19 che e' comunque meno comune....complimenti!
    1 punto
  30. @@maxxi sono consapevole che le foto non sono un granché però aspetto un pochino per dirvi come la valuto moneta alla mano se no la discussione finisce subito ;).
    1 punto
  31. Potresti spiegarti meglio, non ho capito...
    1 punto
  32. grazie per l'interessamento alla mia grimanuccia ;) e grazie soprattutto come sempre a Luciano con cui mi piacerebbe scrivere qualcosa.. ci ho provato con le memorie di Ludovico Manin, poi con il bisante di cipro... si fa desiderare ;) scherzi a parte, in effetti io stesso considero questo relitto a tutti gli effetti appartenente alla monetazione italiana. Sono però davvero entusiasta della discussione, e che vinca il migliore! anzi, LA migliore!
    1 punto
  33. Salve @@Exergus in effetti sembrava anche a me inizialmente ORIENS AVG , però forse mi convince più PACATOR ORBIS , mi sembra di vedere una P all'inizio della legenda :crazy: . La posizione del mantello svolazzante mi convince ancora di più. Cosa ne pensi?
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  34. 1 punto
  35. Sembrerebbero originali, la prima dovrebbe essere un bronzetto votivo di Costante I°, mentre la seconda potrebbe essere un antoniniano di Aureliano con PACATOR ORBIS al rovescio prova a confrontarle con queste:
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  36. Ci sono tante tipologie di collezionisti, c'è chi pensa all'investimento, chi fa il raccoglitore, chi ama il bello, il raro, la patina, chi le mette via e non le vedrà nessuno, veramente di tutto e di più, ma la tecnologia ha cambiato anche molti usi e offre anche tante opportunità in particolare per i divulgatori, oltre al Circolo reale che raggiunge pochi, oggi possiamo disporre di strumenti come questo, un forum tematico di numismatica che raggiunge tutti subito, orizzonti infiniti e illimitati.... Praterie immense per la tipologia del collezionista divulgatore che c'è, più di quanto alcuni anche oggi sul nostro forum non considerino e ritengano, eppure qui abbiamo l'evidenza concreta di tutto questo, persone che postano per far conoscere, per raccontare, per sentire pareri, spesso semplicemente per donare un qualcosa ad altri che sanno e vogliono trasmettere, sembra strano ad alcuni ma così è.... Ad alcuni sembra strano che esistano questi collezionisti eppure basta guardare cosa è stato divulgato qui in undici anni, un mare di monete, rarità, varianti, monete che esprimono simbologie, messaggi, storie, molti sono cresciuti culturalmente, storicamente, numismaticamente, mi metto in prima fila tra questi tranquillamente, stimoli, input, idee, entusiasmi, passioni e poi chi può...chi vuole...vola verso mete più alte. E' stato così per molti di noi anche per quelli che non scrivono più oggi o poco.... hanno lasciato un segno comunque che rimane....basta rileggere alcune discussioni del passato e capirlo... La numismatica si è aperta a tanti, potenzialmente a tutti quelli che la vogliono approcciare e il merito è di chi scrive, divulga, mostra monete.... Appunto mostra monete.... le porte dei collezionisti sono chiuse alcuni dicono...oggi non più per molti, basta guardare, i cataloghi, le discussioni, gli articoli, un mare per tutti... Ma la figura del collezionista che oggi posso dire si sta diffondendo sempre più è quella del " lo compro per Lamoneta...." E' una novità degli ultimi anni per forza di cose, ma aumenta sempre più....spesso vedo amici del forum, giovani a mercatini, Convegni, guardare attentamente le monete, scrutarle, studiarle e poi dire... bene, " questa stasera la metto su Lamoneta...." Si forma un collezionismo che vuole condividere, grazie alla tecnologia, con tutti e tanti, che commenta, sente pareri o semplicemente spiega cosa rappresenta e che storia ha, in poche parole divulga... Spesso il postare queste monete porta allo scambio di opinioni, al trovare variante inedite, a volte anche inediti, monete rare, particolari o che hanno qualcosa su cui riflettere. E allora si divulga, si accrescono le conoscenze, le monete rimangono con le loro immagini a disposizione di tutti, si crea un circolo virtuoso che porta appassionati ma in fondo fornisce semplicemente una opportunità che puoi cogliere o meno....ma l'opportunità c'è reale e che rimane nel tempo... E quindi quando al mercatino o al Convegno qualche commerciante dice io so già perché l'hai comprata....ormai si riferisce a questo...al Circolo Numismatico virtuale per tutti.... Le porte si aprono invece sempre più...e questi volontari divulgatori numismatici sempre più dicono " la compro per Lamoneta....e stasera la posto PER TUTTI...", un segno dei tempi, un segno di cambiamento....
    1 punto
  37. Ricordo un intervento a Radio24 di un paio d'anni fa: un imprenditore, raggiunta l'età della pensione, aveva ceduto la propria azienda e si era trovato una discreta somma sul conto corrente. Viene contattato dalla propria Banca, quella che negli anni precedenti lo aveva sempre tartassato nel prestargli qualche migliaio di euro, e gli viene proposto l'acquisto di obbligazioni della banca stessa. L'ex imprenditore ascolta la proposta e si dice interessato all'acquisto... purché il direttore gli firmi una fidejussione personale, così come la banca aveva sempre fatto con lui quando chiedeva un fido. Il bancario l'ha preso per uno scherzo, ma l'ex imprenditore diceva sul serio, meravigliandosi della disparità di trattamento. Ovvio che le obbligazioni poi la banca le ha vendute a qualcun altro. Ma se tutti facessero così?...
    1 punto
  38. Buongiorno, ho trovato queste monete, erano raggruppate tutte assieme, sono originali? cosa sono? Grazie Mille WBPL PS: Se serve il peso posso provvedere, per quando riguarda le dimensioni, sono molto piccole
    1 punto
  39. Ecco una foto migliore..
    1 punto
  40. può anche essere,ma secondo me ha solo passato dei bruttissimi momenti.....
    1 punto
  41. E continuando nella linea delle monete per la povera gente non posso trattenermi dal proporre questa moneta e la sua storia, seppur fuori concorso per 10 anni... Acquistata ad un mercatino dell'antiquariato da uno di quei russi che vendono attrezzi da lavoro per ferro e legno e minuterie varie, comprese lenti d'ingrandimento, pinze e pinzette. Il venditore parlava un italiano molto stentato ma mi ha garantito la provenienza "russa" di questa moneta e mi ha anche pronunciato un nome di città (o regione?) che ho prontamente dimenticato. Non ho motivo di dubitare della provenienza perchè sul banco venivano esibiti solo materiali e pochissime monete "rigorosamente russe". La storia: Nel corso dell'inverno fra il 1811 e il 1812 in Italia iniziarono gli arruolamenti per l'allestimento del contigente che fra febbraio ed aprile avrebbero preso il cammino per partecipare alla campagna napoleonica di Russia. Gli italiani parteciparono alla campagna di Russia con diversi reggimenti, una brigata di cavalleria leggera, la guardia reale, i dragoni della regina e diversi reparti d'artiglieria, genio militare e reparti di marina per un totale di 27.400 uomini a cui vanno aggiunti circa 8500 uomini forniti dal regno delle due sicilie e un numero di uomini provenienti da Piemonte, Toscana, Liguria e Lazio non facilmente definibile perchè inquadrati nell'esercito imperiale in quanto provenienti da regioni direttamente assogettate all'impero francese. I reparti italiani passarono per numerosi scontri; sostennero da protagonisti alcune battaglie ed infine si trovarono coinvolti nella disastrosa ritirata.... Dei 27.400 uomini partiti solo un migliaio riuscì ad uscire dal gelo russo ma quasi nessuno rientrò in patria perchè la maggior parte venne poi reinquadrata nei reparti che continuarono a combattere in Europa... Questa moneta lasciò l'Italia in tasca ad un coscritto (o volontario ?) italiano; attraversò l'Europa, entrò in Russia e accompagnò passione, crudeltà, impeto, malattia e morte di un anonimo "eroe". Caduta in mano all'occupato questa moneta venne accettata ed usata per il metallo...non per ciò che rappresentava.... ed infatti il volto di Napoleone appare deturpato da segni di scherno. Mi piace pensare che dopo 202 anni sia finalmente riuscita a tornare a casa....almeno lei...con una storia da raccontare... Un caro saluto e tanti auguri a tutti Mario
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  42. Nonostante i miei acquisti sfuggano sempre dal concetto di conservazione, bellezza ed ostentazione e siano invece orientati alla documentazione delle particolarità nelle serie più umili e ripetitive, provo comunque a mettere il mio piccolo seme nel giardino di questa discussione. Francesco I d'Este nel 1629 subentrò al padre Alfonso III, nel governo dei ducati di Modena, Reggio e annessi. Nel 1630 i territori del ducato, ma anche buona parte del nord Italia, vennero sconvolti da una devastante epidemia di peste (quella narrata dal Manzoni...ricordate?) che uccise il 40% della popolazione modenese. Scampato all'epidemia, Francesco I affidò a Joseffo Teseo la gestione della zecca cittadina. Di certo si sa che Joseffo Teseo iniziò a battere moneta bassa a partire dal 10 maggio 1633. Sesini, muraiole e giorgini attribuibili a questo primo periodo di emissioni sono tutti accumunati, oltre che dalle sigle IT dello zecchiere, da alcune note stilistiche molto caratteristiche. I ritratti sono a mezzo busto, molto giovanili, con la chioma del duca che appare fluente, con capelli che non arrivano a coprire il collo (lavoro in corso di pubblicazione). Il busto può essere riccamente vestito, con colletto ornato di pizzo o più modestamente vestito con colletto a collo di camicia. A testimonianza di tutto ciò propongo uno dei miei rari acquisti di quest'anno: Muraiola per Francesco I d'Este 1° periodo d'emissione. Mario
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  43. Accolgo il tuo invito, Mario! ;) Nulla in confronto a quelle postate, ma mi permetto di mostrarvi questo tornesino coniato da Filippo IV nel 1648, esempio lampante di "moneta del popolo". Quanta storia dietro a un pezzetto di rame come questo, e sono indubbiamente interessantissime le numerose e controverse vicende che gravitano intorno a colui che vi è effigiato: basti pensare al caotico marasma creatosi in quel periodo nella città Partenopea, dilaniata da un violento terremoto, sommato ad un'inarrestabile e imperversante epidemia di Peste a cui si aggiunse un'eruzione più o meno disastrosa del Vesuvio. Da notare che questo esemplare è la prova di un'interessante "coesistenza" tra le emissioni affidate all' "Invasore Spagnjolo" (che dopo un periodo di esilio causato dal suo malgoverno a modello del padre si riappropriò della corona Napoletana nel malcontento generale) e quelle affidate ad duce Enrico II di Lorena, duca di Guisa, (convocato dal generalissimo del popolo Gennaro Annese, preoccupato per le gravi condizioni in cui Napoli ed il Regno intero riversava) a capo della celeberrima prima Repubblica Partenopea (1647-1648 ), dimostrando enormi capacità risolutive, la cui nascita fu favorita dal clima rivoluzionario innescato dall'ancor più celebre pescatore conosciuto come Masaniello. Infine, salta subito all'occhio la marcatissima tosatura dell'esemplare in questione, di normale amministrazione per gli esemplari di questa tipologia, che testimonia l'estrema condizione di povertà dell'epoca che induceva i tosatori non solo ad asportare metallo prezioso dalle sporadiche monete d'oro e d'argento, ma persino ad appropriarsi di un metallo poco nobile e prezioso quale è il rame. Sono molto legato a questa moneta anche perché se posso rigirarmela tra le mani è soltanto grazie al provvidenziale aiuto di alcuni foristi, che con questa moneta hanno favorito non solo l'aumento della mia cultura numismatica, ma anche l'aumento della mia modestissima Collezione del Viceregno! :D :D DRITTO: PHILIPP IIII D G R e data, testa (o busto a seconda della tipologia) nuda a SX, dietro ad essa sigla GA/C (Giovanni Andrea Cavo). ROVESCIO: Anepigrafo, tosone rivolto a SX in corona d'alloro. MONETA RICCHISSIMA DI VARIANTI NELLA LEGENDA E NEL TIPO DI COONA D'ALLORO IN CUI E' RACCHIUSO IL TOSONE AL R/. 4,4 G, RAME, NC. Rinnovando i miei più sentiti auguri di serene festivitá, vi saluto attendendo vostre monetine.
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  44. sommessamente sottometto il mio migliore acquisto del 2015 (anche se molto controverso): Candia, assedio turco del 1648, moneta da dieci gazzette detta Grimani, ribattuta evidentemente (altrimenti non l'avrei comprata) sui 10 tornesi (2 e 1/2 soldini) circolanti sull'isola dal 1611. Impallidisce davanti a tutti i pezzi sontuosi che ho visto in discussione, ma ha un suo fascino particolare se non altro per la storia che c'è alle sue spalle. Per altre informazioni, rimando alla mia discussione qui sul forum. Aggiungerei solo una citazione del Lazari (1851), anche se relativa ad altre monete ossidionali per Candia, le cosiddette "Salvatori", ma che è buona anche per questa: "questi conii a cui noi Italiani diamo il nome di ossidionali mostrano nella grettezza del disegno e nel pessimo stampo una mano avvezza a trattare le armi del soldato, più che il martello dello zecchiere" Montenegro 168, R3.
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  45. Taglio: 5 cent Nazione: San Marino Anno: 2006 Tiratura: 5.000 Condizioni: BB Città: Milano @@vaio4ever​ @@Atletica​
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  46. In questi giorni, nel poco tempo libero che mi offre il lavoro, ho cominciato una catalogazione in peso, diametro esterno ed interno, nei denari in mio possesso. lo studio contiene tutti i denari in mio possesso appartenenti ad Enrico VI e Federico II compresi i mezzi denari. in particolare 56 denari e 9 mezzi denari. Questo primo grafico contiene lo studio dei pesi. Risulta evidente che, esclusivamente dal peso, non è possibile distinguere univocamente i denari dai mezzi denari, sebbene la distribuzione sia abbastanza evidente. Il peso medio dei denari risulta essere: 0.68 +- 0.14 Il peso medio dei mezzi denari risulta essere: 0.40 +- 0.09
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  47. Ho trovato. Quale parola principale? La più bella della sez. monete moderne 2015 il più bello Per me Gonzaga-fenomeno delle dinastie rinascimentali che nelle arte numismatica e medaglistica incarnarono quel GENIUS LOCI. Il Rinascimento, al contrario, una meravigliosa infermita, una divina mostruosita che vezzeggiamo malgrado ci divori. Anatole France
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  48. Buonasera. Adesso mi sento obbligato a condividere la bellezza.
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  49. Ciao a tutti, Caro Mario @@dabbene, non colleziono moderne.... Giusto qualche Cavallo.. Ecco Federico III ribattuto, su cavallo di Carlo VIII.. La caratteristica, oltre alla ribattitura, è il maestro di zecca..la lettera L, da quello che ricordo ancora non è stata attribuita..chissà che non indichi una zecca.. Scusate per la pochezza della moneta... Saluti Eliodoro
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  50. Vedrei bene questa discussione in Piazzetta od in Agorà, in effetti quando ho inviato il 3D non mi ero accorto che mi trovavo nella sezione Monete Estere. In buona sostanza mi è scappato il click su: invia nuova discussione :lol:
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