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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/02/16 in Risposte
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La Via dell' Ambra , cosi’ definita , era un antico itinerario lungo il quale avveniva la raccolta , poi il trasferimento e il commercio dell' Ambra in tutta Europa e nel mondo del Mediterraneo . In realtà più che di un singolo itinerario , seppur il piu’ importante , si trattava di un complesso viario commerciale attraverso il quale l' Ambra veniva trasportata dai suoi luoghi di raccolta che si trovavano e si trovano tutt’ oggi presso le spiagge del Mar Baltico e del Mare del Nord , in quanto l’ Ambra ha la capacita’ di galleggiare sull’ acqua marina come la pomice ; tramite questa Via principale , denominata appunto dell’ Ambra , raggiungeva il Mediterraneo entrando in Italia attraverso le Alpi Giulie tramite la valle Tarvisio Gorizia , gia’ conosciuta dai Romani e da qui raggiungeva Aquileia centro primario per la lavorazione . I Romani conobbero l’ Ambra gia' durante gli inizi della Repubblica quando entrarono in contatto con le varie popolazioni italiche del centro nord e sud d’ Italia ; durante i primi anni dell’ Impero avvennero importazioni massicce di questa bella resina fossile del colore dell’ Oro , Nerone ne era innamorato e profondo conoscitore ; i Romani si riferivano all' Ambra con il termine "Sucinum" da succo . Ai tempi di Nerone , scrive lo storico romano Plinio il Vecchio , il prezzo di una piccola statuina di Ambra , superava quello di uno schiavo in buona salute a dimostrazione della sua ricercatezza e rarita’ . Gli antichi popoli germanici del nord est europeo bruciavano l' Ambra come incenso e la chiamavano "pietra da bruciare" , mentre la Grecia e l' Egitto nei tempi antichi erano i maggiori importatori e lavoratori dell' Ambra grezza per l’ area sud est del Mediterraneo che trasformavano in oggetti preziosi . In Italia il centro piu’ importante della lavorazione dell’ Ambra di epoca romana era Aquileia , mentre i Piceni sembra fossero tra i primi popoli italici che importavano e lavoravano Ambra fin dal VI secolo a.C. In epoca romana si ricavavano principalmente statuine e prodotti da toilette , ciondoli da indossare o impugnature di oggetti ; il percorso principale della Via dell' Ambra partiva dalla costa di quella che in un giorno lontano sarebbe diventata la Prussia , attraversava la regione dei Galli Boi , l’ attuale Boemia , per raggiungere infine l' alto Adriatico ad Aquileia ; prima di giungere alle Alpi Giulie la Via si biforcava continuando inoltre attraverso l’ attuale Moldavia per unirsi alla Via della Seta in direzione Oriente ed Asia . Gli antichi scrittori Greci e Romani come Omero , Ovidio , Marziale e Plinio il Vecchio dedicarono all’ Ambra fantastiche leggende , tra le quali la piu’ conosciuta e' quella di Fetonte : "Fetone , figlio prediletto del dio Apollo , ottenne dal padre di condurre da solo per il cielo il suo carro di fuoco ; il giovane per la sua imperizia , provocò danni terribili alla Terra sicché Zeus , infuriato , lo folgorò con una saetta facendone precipitare il corpo senza vita sulle rive del fiume Eridano (Po) ; lì le dolenti sorelle Eliadi lo piansero a lungo finché , trasformate in pioppi dall' ancora adirato Re degli dei , le loro lacrime si condensarono in lucenti ambre". Tali considerazioni mitologiche e misteriose nei confronti dell’ Ambra nacquero anche dal fatto prodigioso , per l’ epoca , riferito al suo magnetismo , infatti Talete di Mileto nel 600 a.C. circa sapeva che sfregando contro un panno di lana un pezzo d' Ambra questo acquistava la proprietà di attrarre a sé piccoli pezzi di stoffa . Quando nei secoli moderni , attraverso gli studi su queste proprietà , si arrivò ad individuare una nuova importantissima fonte di energia , ad essa fu dato il nome di elettricità in onore al nome greco originale dell' Ambra che appunto in Greco significa “electron” , proprieta’ che ne aveva consentito la scoperta scientifica . I Romani chiamavano l'ambra “sucinum” e tale nome era spiegato da Plinio nella sua opera “Naturalis Historia” , libro XXVII , tomo XXXXIII , come derivante da sucum, il succo o la resina degli alberi , questo dimostra che i Romani sapevano benissimo che l’ Ambra era un prodotto antico (oggi chiamato fossile) solido della resina di alberi antichissimi , oggi si conosce che questi alberi , in particolare le conifere , risalgono all’ Eocene , a circa 40/50 milioni di anni fa . In Italia un luogo dove si trovava Ambra di colore rossastro molto bella , era lungo le rive del fiume Simeto in Sicilia . Sotto alcuni frammenti di Ambra grezza e con inclusi insetti , imprigionati nell’ Ambra mentre colava semifluida dalla corteccia delle antiche conifere , un' Ambra rossatra del fiume Simeto e una vetrina del Museo Archeologico Nazionale di Matera nella quale sono conservati oggetti personali in Ambra antica .4 punti
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Vi presento un recente acquisto, che esula dalla tematica principale della mia collezione. Si tratta si un Tallero del Principe Vescovo di Salisburgo Johann Ernst von Thun und Hohenstein, coniato nel 1696. Al D/ In due cerchi concentrici IO: ERNEST 9 D: G: ARCHIEP: SAL: S:A:L: e internamente SVB TVVM PRAESIDIUM CONFUG. La Vergine Maria coronata con il Bambino soprastante lo stemma personale del Vescovo. Al R/ S: RVDBERTUS. EPS: SALISBVRG: 1696 San Ruperto, Vescovo e Patrono di Salisburgo cn mitria e pastorale sovrastante lo Stemma di Salisburgo Gradirei un vostro parere sulla moneta in questione, anche in termini di valore (purtroppo presenta il tondello ondulato) e sul significato dei caratteri 9, S: A: L: nella legenda del D/ Ringrazio chiunque voglia esprimere il proprio parere e auguro un felice anno a tutti gli utenti della sezione.3 punti
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:good:,buongiorno,e buon anno a tutti.......piccole monete di metale prezioso,argento,non di piu di 10mm di diametro...ecco monetine di una citta,,che fu,e che sempre e, al incroccio dei porti i piu attivi del mediteraneo......piccole goccie di una ricezza sempre in attivita.... :lol:2 punti
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@r-29 Io direi qMB. E' nella classica conservazione "da ciotola", e a mio avviso da ciotola dovrebbe essere anche il prezzo... Possiamo parlare di rarità e valore economico per questi esemplari in conservazioni superiori a BB, altrimenti sono comuni.2 punti
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Denaro della zecca di Como D/ • (rosetta) • // • AZO • // • VICE • // • COMS • // • (rosetta) R/ (croce potenziata) (rosetta) CVMANVS (rosetta)2 punti
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una quindicina di anni fa fui inviatato da un amico messicano in chiapas, precisamente a simojobel, in cerca di ambra qui di seguito vi allego tre metodi non invasivi per togliersi ogni dubbio riguardo l'autenticità dell'ambra 1)primo metodo utile per riconoscere l’ambra vera: la fiamma o prova del calore. Potrete utilizzare un comunissimo accendino, avvicinate la fiamma alla pietra e fate attenzione alla sua reazione, se si annerisce ed emana cattivo odore è sicuramente un falso, poiché l’ambra vera con il calore non cambia colore ed emana un gradevole profumo di resina. 2)l secondo metodo che posso consigliarvi per riconoscere l’ambra vera da un falso prevede l’utilizzo dell’acqua e della forza di gravità. L’ambra vera essendo un composto di resina galleggia nell’acqua, quindi è molto semplice fare la verifica. Prendete un contenitore e versateci dentro dell’acqua e successivamente immergete la pietra di cui dovete verificare l’autenticità. Se la pietra galleggia avete tra le mani ambra vera, se affonda non lo è. se non ricordo male l'acqua doveva essere salata 3)Il terzo metodo che potete utilizzare prevede che abbiate a portata di mano un panno di lana e della carta. L’ambra vera se strofinata con la lana produce una carica elettrostatica, quindi prendete il panno di lana e fregatelo velocemente sulla vostra ambra. Su un piano appoggiate dei piccoli pezzi di carta, se dopo che avrete sfregato il panno i pezzettini di carta verranno attratti dalla pietra, siate pur certi che dell'autenticità dell'ambra. Sperando di aver fatto cosa gradita.... Sergio2 punti
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Certo che vista così quella di LAC sembra un'altra moneta2 punti
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Infatti, vincenzo la base d'asta era la metà, Mi sembra euro 3.3002 punti
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Buongiorno Gianfranco,Dai libri in mio possesso dovrebbe essere questa: Depeyrot 1999, type 44/2 Brenot 1996 87 Feugère et Py DRM-44-2 drachme légère ^/AZ - datation proposée 125/90 Mi scuso per avere visto solo ora la discussione, buon anno...2 punti
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non conoscendo questa monetazione non mi sbilancio ma,a naso, la seconda mi piace poco...2 punti
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Buongiorno e buon anno nuovo! Vi chiedo venia per il mio ritardo, ma mi hanno spostato i turni di lavoro e sto sempre in crisi, a discapito ovviamente della numismatica. @@grigioviola , sono lusingato del tuo giudizio, ma tutto quest'occhio non lo vedo! Per quanto riguarda la moneta, a mio avviso non è un Postumo ufficiale, concordo con la valutazione di @@eliodoro . Davo una controllata alla mia collezione e non sono d'accordo con Marte onestamente, in quanto si riscontra un'assenza di elemetto, drappo, etc; Nessuno ha pensato potesse essere SAECVLI FELICITAS? Riquadra tutto, anche le lettere al rovescio, che sono abbastanza malconce(il coniatore era ubriaco :rofl: ); Ti lascio il mio esemplare di Saecvli Dritto e rovescio, vediamo se abbiamo un riscontro, 3 allegato è la moneta di cui stavate parlando. Greg2 punti
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E io mi domando ancora - lo so che la domanda è banale, lo so che è trita e ritrita - ma PERCHE' un catalogo deve dirmi delle vaccate quando lo compro ANCHE per avere una valutazione? Perché comunque lo sappiamo che il 2 lire del '02 in BB non costa COMUNQUE 250 euro, così come sappiamo che un 10 lire del '48 in MB non lo paghiamo certo 13 euro, e sappiamo che NESSUNO, in questa vita o nella prossimaci darà dai 3 ai 9 euro per un 100 lire degli anni '50-'60 in BB. E allora PERCHE' non mettere cifre più vicine alla realtà? Ormai colleziono monete da un quarto di secolo e con quel po' di esperienza accumulata so quando devo dividere il prezzo per due, quando lo devo dividere per quattro e quando invece lo devo aumentare (perché sì, ci sono anche questi casi)... ma a questo punto manco mettiamoceli i prezzi se non lo sappiamo fare. O no?2 punti
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Buon anno, Ultimamente in due aste sono state battute due Saluto d'oro con prezzi enormemente diversi. - Numismatica Ars Classica, Milano, Auction 89, Lot 704 = € 5.500 - London Ancient Coins Ltd, Auction 48, Lot 307 = £ 1.400 - € 1.903 Secondo il vostro parere a cosa è dovuta la differenza di valore? Io non sono riuscito a notare qualità di conservazione tanto differenti da meritare prezzi tanto divergenti. Vi auguro ancora un nuovo anno in salute. Amedeo Figliolia1 punto
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E le ha tuttora. :good: Una delle tante eccezionalità dell'araldica ecclesiastica consiste infatti nel diritto, da parte dell'arcivescovado salisburghese, di timbrare i propri stemmi col cappello di colore rosso, normalmente riservato ai cardinali. Lo dimostra questo spicciolo cartaceo da 20 heller del 1920: Circa il numero delle nappe, a fine Seicento ancora vigeva la più ampia libertà (o vogliamo definirla "arbitrio"?). :rofl: Solo nel 1832 un decreto vaticano intervenne a stabilirne le quantità. Agli arcivescovi si fissò il numero in dieci nappe per ogni lato. Ma, come vedi su questo notgeld, di fatto la più ampia libertà rimase in vigore...1 punto
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Immaginavo fosse ingannevole come inserzione, la foto faceva pensare ad una moneta con la barretta ma nella descrizione non veniva citata, proprio per questo ho offerto la base, 80 centesimi, e non oltre.Nelle inserzioni dubbie andate sempre a controllare cosa altro hanno in vendita ed anche le vendite passate, in questo caso avresti capito che il tipo si intende di monete ed inoltre affari veri su ebay se ne fanno sempre meno, non andate alla ricerca del pollo...1 punto
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Ciao @@anto R mi sembra di vedere la stellina a sx e la mezzaluna crescente a dx , se così fosse come si potrebbe classificare nello specifico, oltre ad un generico XIV secolo ? ti mando una foto elaborata e dimmi cosa ne pensi:1 punto
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Ma nessuno gli vien il dubbio della bonta' su questa moneta con tutte quelle bolle??? A me fa sospettare moltissimo1 punto
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Peccato per la consunzione dei simboli ai lati della S (che sono poi quelli che permettono di distinguere le varie emissioni).1 punto
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denaro provisino del senato romano, appena @ adolfs si connette......1 punto
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Ottimo @@palpi62 , poi ricordo che se qualcuno avesse altri denari di Azzone (anche non milanesi) o precedenti potrà sempre postarli qui... Da notare che con Luchino il trifoglio entra in leggenda al diritto (a dire il vero ci sarebbe anche una varietà di dubbia esistenza con la biscetta tra LUChIN' e VICECO).1 punto
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Caro Amedeo. Tanti auguri. per il saluto da NAC, sarà anche di qualità molto alta, ma io presi nel 2003 il saluto della famosa asta Varesi che sicuramente non è da meno, e lo pagai la metà. Per il saluto dell'asta LAC è meno bello e decentrato e fotografato in maniera meno accurata. Ma sicuramente non c'è una differenza di valore così esagerata. Come dire che il pedigree per alcuni paga... Molto più della moneta stessa.1 punto
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C'è una immagine molto importante impressa su questo soldo: L'immacolata Concezione. Se non sbaglio è la prima volta che su una moneta veneziana si imprime l'immagine della Madonna con (quasi) tutte le caratteristiche iconografiche, specifiche dell'Immacolata Concezione. Ci sono: - Le 12 stelle che ornano simbolicamente l'aureola; - Le nuvole alla base, dalle quali emerge la falce di luna con le punte rivolte verso l'alto; Siamo al tempo del Doge Giovanni Corner II (1709-1722) e le "raccomandazioni" di Francisco Pacheco, l'artista spagnolo che nel suo trattato "Arte de la pictura" del 1638, aveva codificato come si doveva rappresentare correttamente l'Immacolata, sono ormai accolte. Per il dogma dell'Immacolata Concezione, dovremo invece attendere Papa Pio IX nel 1854. saluti luciano1 punto
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Bella domanda @@oedema dovresti farla a chi ha comprato la moneta da NAC... A un prezzo spropositato1 punto
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come ex collezionista di insetti in ambra questa discussione la trovo molto interessante. quella siciliana purtroppo è sempre in pezzi molto piccoli. Quella del baltico tende al giallo- verdino o al giallo- marroncino. quella giallo chiaro arriva da Santo Domingo . una lucertola è l'animale più grande trovato nell'ambra. FOTO foglioline e pseudoscorpione.1 punto
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Con lo svilimento della moneta facevano salti mortali al rovescio i coniatori...., moneta comunque affascinante, del popolo anche questa, che non rompe con la tradizione, ma che Azzone comunque innova mettendoci del suo, il nome, la croce diversa ora gigliata e soprattutto il biscione che diventa centrale spostando ai lati i trifogli uno dei segni più utilizzati nella monetazione milanese del periodo...., ma il biscione ora diventerà sempre più il simbolo ....1 punto
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@@pippo78 la moneta da te postata non ha niente a che fare con la famosa 1972 barretta. Non so se è artefatta,ma gli originali sono tutti uguali con la barretta che nella parte superiore,tocca la base del terreno dove poggiano i piedi di minerva. Le monete con l'errore,sono quasi tutte identiche,perché l'errore non è causato da una rottura del conio(altrimenti ci sarebbe una progressione della lunghezza della barretta) ma bensì da un corpo estraneo che durante la coniazione, si è introdotto nel conio di martello (segnandolo in negativo) e poi è stato espulso. Saluti Simone.1 punto
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rovescio: Da notare il tondello che permette ancora di intuire il taglio dalla barra, addirittura per non avere problemi di spazio il rovescio viene coniato sulla diagonale... Cliccando le immagini si ingrandiscono.1 punto
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Zecca di Pisa, picciolo con lettera G, a nome di Federico II (1313-1406), M.I.R.,418/3. - Ciao Borgho.1 punto
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Mi accodo al buon @@scacchi per gli auguri. Che la discussione continui... come gli anni passati (siamo gia' al settimo!)1 punto
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moneta bulgara del 1356-1396 Tsar Ivan Stratsimir +IW CPAЧИМИР ЦР БbΛГBP' +IW CPAЧИМИР ЦР БbΛΓB' / IC XC1 punto
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Ciao. "Ebay in questo senso a mio avviso sta falsando il mercato. Ogni tanto vedo monete belle e rarette andarsene per cifre ridicole, e francamente penso che alla lunga questo meccanismo finirà per danneggiarci tutti.. abbiamo tutti piacere infatti di acquistare pezzi importanti ad un quarto del loro REALE valore, ma quando arriva il momento di venderle pretendiamo di affidarci al tanto bistrattato prezziario." Forse la mia è una lettura contro corrente, ma non mi pare che eBay stia falsando il mercato; più semplicemente, eBay è una componente (sempre più importante) del mercato numismatico, che i cataloghi-prezziari dovrebbero considerare nel momento in cui hanno la pretesa di attribuire un valore credibile alle monete che illustrano, al pari dei risultati delle aste ufficiali, delle vendite tradizionali e degli altri "indicatori" che i Cataloghi considerano per determinare i prezzi che espongono. E non vedo neppure come eBay possa o potrà danneggiare le nostre collezioni, dal momento che il noto sito permette a tutti di proporre le proprie monete "al mondo"....cosa impensabile fino a qualche anno fa, quando per cedere le monete il collezionista poteva ricorrere solo a commercianti o case d'asta e, solo molto raramente, ad altri collezionisti reperiti nei "cortili" comunque prossimi al collezionista stesso. Questa possibilità data a tutti di mettere in vendita le monete, ha provocato e provocherà indubbiamente ancora un ribasso dei prezzi (maggiore è l'offerta più basso sarà il prezzo), ma una volta stabilizzata la situazione anche i prezzi si assesteranno e ciò contribuirà a superare fenomeni di "monopolismo" commerciale, ai quali i collezionisti di una volta erano abituati ed il più delle volte anche costretti, non avendo alternative per cedere le loro monete. La questione piuttosto mi sembra un'altra; se, ad esempio, il prezzo attuale "di mercato" della moneta oggetto della presente discussione è 120 euro, questo importo lo dobbiamo considerare valido se la moneta è acquistata da un collezionista, perché se invece la moneta fosse acquistata da un commerciante, il suo prezzo "di mercato" sarebbe di 70/80 euro, in quanto il commerciante che acquista quella moneta per rivenderla, non potrà certamente pagarla 120 euro (per evidenti motivi). Vorrei fra l'altro ricordare che ormai su eBay sono presenti quasi tutti i principali commercianti numismatici, italiani ed esteri, e come sulla piattaforma (magari non ancora su quella italiana...ma andate a vedere, ad esempio, eBay.com...) si possono trovare monete del valore di centinaia di migliaia di dollari, proposte da ditte numismatiche internazionali di primaria importanza. Ebay non è quindi necessariamente un luogo di ricettatori e furbacchioni ma, semmai, è sempre più una piattaforma professionale e chi la frequenta sa bene che se la moneta vale 120 euro, questa cifra (euro più euro meno) sarà alla fine pagata anche se l'asta è proposta da un commerciante che opera sulla piattaforma e non soltanto se l'asta è presentata da uno sconosciuto con 2 feedbacks, che non sai se è un fake o un utente serio. Quindi, se i nostri Cataloghi prezziari non si adegueranno in fretta al cambiamento del mercato e non terranno conto dei prezzi che si determinano per effetto di questi cambianti, il rischio è quello di doverli prendere solo come meri riferimenti per le tirature ed per i dati pondometrici delle monete, risultando per il resto altamente inattendibili (salvo decurtare del 50%, del 30% o di quello che sarà, i prezzi riportati....cosa che, peraltro, gli operatori più attenti alle dinamiche del mercato stanno già facendo da tempo). Oppure accadrà alla numismatica ciò che è già avvenuto alla filatelia dove, con la massima disinvoltura, anche i commercianti ti dicono che i prezzi di acquisto dei francobolli per il collezionista sono, quando va bene, da intendersi al 10% del prezzo di catalogo, quando va male, al 5%. A questo punto, mi chiedo che senso abbia pubblicare annualmente Cataloghi i cui prezzi non hanno nessuna corrispondenza con la realtà del mercato. Forse possono servire a qualcuno (un tantino fuori dal mondo) per proporre a prezzi insulsi monete che si trovano agevolmente al 50% in meno....ma anche questi tentativi sono oggi al limite del "patetico" o della "figuraccia", visto che da quando su internet si possono confrontare i prezzi con pochi click, è sempre più difficile trovare gente che abbia ancora "l'anello al naso" e sia ignara di tutto ciò che le accade intorno....insomma...magari qualcuno ancora c'è...ma sono ormai una "razza" in via di estinzione. Saluti. :hi: Michele.1 punto
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Auguri a tutti. E che il nuovo anno vi porti qualche moneta moderna in più, ... così da permettervi di acquistare qualche moneta antica.1 punto
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Tanti grazie à tutti per fare avanzare la storia di questa moneta, è incredibile e magnifico !!! :good: Grazie à voi e Pace è Salute à tutti ! :beerchug:1 punto
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Difficile dare un giudizio definitivo dalle foto, posso dirvi con buona sicurezza che la moneta mostra evidenti tracce di rimaneggiamento meccanico di tutto il modellato forse per eliminare profondi graffi di cui tuttavia resta qualche testimone o per spianare una pronunciata rugosità dovuta forse a profonda corrosione o altro (da qui quei forellini come testimone della precedente porosità). Ovvio che, da quanto resta da vedere, non possiamo certamente escludere nemmeno l'intenzione di eliminare evidenti difetti da fusione sebbene personalmente propendo per la moneta autentica ma profondamente rimaneggiata per il semplice fatto che i segni di circolazione sembrerebbero precedenti all'intervento meccanico.1 punto
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Taglio: 50 cent Nazione: San Marino Anno: 2006 Tiratura: 193.880 Condizioni: BB Città: Milano1 punto
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Proporrei un Matzke Tipo H4a infortiatus (1129-1150/60) Bianchitura, lettere e cerchio con aste spesse, cerchio rotondo e stretto, C di Lucca che spinge verso il centro e aste del monogramma potenziate sarebbero indizi importanti. Il peso calante potrebbe essere causato da "alleggerimento" fraudolento. E' utile evidenziare che quando si esprimono pareri riguardo a queste monete è necessario procedere con cautela perchè le "tranvate" sono sempre in agguato :lol:. Imparerò mai? Mi raccomando, fate un buon primo dell'anno. Cari saluti a tutti1 punto
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Buongiorno, il ragionamento che fa è corretto(le commissioni di Varesi sono un pò più basse) però almeno nei circoli numismatici della mia zona usiamo il prezzo finale delle aste comprensivo di commissione( che di solito è molto più basso di un prezzo dal negoziante ) come valore di riferimento nello scambio e nella compravendita fra i privati, diventando quindi un valore attendibile delle monete. Roberto1 punto
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Dopo la prima medievale descritta nel seguente link http://www.lamoneta.it/topic/143145-prima-medievale-milanese/ volevo condividere la seconda arrivata oggi. Pegione o grosso da un soldo e mezzo Peso 2,47 gr., diametro 24 mm. Della scheda nel Catalogo è quella comune http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GBVSC/31 punto
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@@robin chiedi sempre quando vuoi....ci sarà qualcuno gentile che ti risponde.... @@Georg troppe battute alla lunga stancano...... -_-1 punto
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Questa moneta direi che di bello ha proprio poco. Non tanto per la battitura incerta, i rilievi consumati, il tondello di un argento svilito. Ma per i pensieri e le pene che dovevano passare per la testa e il cuore dello zecchiere, espressione della paura che attanagliava una città intera. Una situazione che è riassunta, in una sola parola, sulla moneta: "Obses(sa)". Mantova cinta d'assedio dall'esercito imperiale di Collalto, Aldringer e Galasso, prossima a capitolare e a vivere, per modo di dire, dopo il 18 luglio 1630, giornate tremende di saccheggio e morte. Per i cittadini, per i palazzi gonzagheschi, per la biblioteca e le raccolte d'arte, allora tra le più importanti d'Europa. Poi furono gli incendi appiccati dalla soldatesca e la peste a completare un quadro di assoluta desolazione. Sulla moneta, il motto tradizionale nella monetazione mantovana, "Signore, tu mi hai messo alla prova e valutato" echeggia ancora oggi, a distanza di quasi quattro secoli, come rifiuto alla resa, nonostante tutto.1 punto
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Ciao s tutti e auguroni per natale mi ricordo che il catalogo riporta delle banconote con questa tipologia o apposta dello zero adesso non posso controllare ma c'è questa varietà1 punto
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Ciao, ho controllato con la lente, e confermo che trattasi di o al posto dello 0 (zero). Chi può aiutarmi qui nel forum? Grazie.1 punto
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Ti ringrazio, la mia stazza porta tanti benefici quanti svantaggi, però :good:. Il MIR di Napoli lo presi ad Agosto, davvero un'opera utilissima e ben fatta e molto dettagliata in merito alle varianti e non solo, mi manca ancora il libro di Alberto D'Andrea sul periodo vicereale, anzi, come si chiama che faccio una ricerca (naturalmente futuro acquisto, perchè l liquidità può dichiararsi quasi totalmente esaurita)?1 punto
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vi allego la mia lettura e un'altra completa in cui si legge postvNvs1 punto
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Salve, ho trovato 50€ a firma trichet con codice corto MO43 (con la lettera O invece dello 0). Le condizioni non sono delle migliori, una vistosa piegatura centrale e svariate altre piccole piegature. Può comunque avere un senso tenerla? Grazie.1 punto
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