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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/03/16 in Risposte
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Mi è stato segnalato un interessante sito, dove è illustrata una grande collezione privata di monete greche della Sicilia, con ogni moneta illustrata e schedata. Il sito è: http://ancientsiciliancoins.com/ascoins/catalogue dove ad esempio è possibile ritrovare il famoso e discusso aureo di Stiela (... ecco dove era finito...) http://ancientsiciliancoins.com/ascoins/view/642 Da quello che si può capire, consultando il sito, è che il collezionista è un tedesco, un certo Hermann Twiehaus. Non lo conosco e penso che abbia anche una buona disponibilità economica e la maggior parte delle monete hanno una chiara provenienza da varie aste. Sempre nel sito si legge che per la schedatura è stato aiutato da Calogero Lauricella, del quale viene riportato anche il recapito email... Questo nominativo non mi è nuovo e sembra di chiare origini siciliane e dovrebbe avere una certa competenza sulla monetazione siceliota, anche se non ricordo qualche sua pubblicazione. In ogni caso una collezione molto ricca, con esemplari mediamente in buona conservazione e si intuisce la grande passione di questo collezionista per le zecche siceliote e mi sembra una iniziativa molto lodevole mettere a disposizione la consultazione della sua raccolta, una iniziativa ovviamente possibile solo all'estero. Ovviamente ci sono esemplari sui quali non posso mettere la mano sul fuoco..... Qualche commento?5 punti
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Spero ormai di non vedere queste tre monete Andorrane, infatti sono ormai stantie è già vecchie anche senza che siano mai state emesse, Penso che i due Ministati Andorra e Monaco in questo 2015 abbiano battuto ogni singolo record in quanto a inefficenza e speculazione, Buon Anno a tutti e speriamo senza più Andorra e Monaco.4 punti
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Ringrazio Acraf per il post, sito che non conoscevo. Che dire, molte monete raccolte nei vari metalli con provenienza oltre da aste anche da web (ebay). Alcuni dei pezzi li abbiamo discussi in parecchie discussioni qua sul forum, e credo di dubbi ce ne siano pochi.....Personalmente, consiglierei al collezionista, oltre a farsi seguire dal proprio mentore, di consultare maggiormente i testi di riferimento oltre a preferire canali di acquisto più filtrati.. skuby4 punti
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Per nostra fortuna, all'interno del forum, vi sono tanti amici spiritosi (per esempio il piccolo @@francesco77, lo straniero @@vox79, @@eliodoro e vari altri). Discutere sulle monete é un vero piacere, ma anche scherzare aiuta a consolidare le amicizie ed a sdrammatizzare situazioni pesanti che possono nascere. Avere 80 anni é solo un dato anagrafico, così come averne 66 (io). L'importante é avere sempre la mente impegnata sulle cose che ci danno piacere e ci aiutano a vivere meglio. Mi auguro di sentirti spesso per altri 30 anni (forse ho sbagliato per difetto!). Ti auguro tanta serenità. Amedeo Figliolia3 punti
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Io penso che si possano collocare tra Cola e Bonifacio IX i provisini con denti curvi a D, avete mai visto un provisino dei due personaggi appena citati con denti a C?Io personalmente no. Quindi penso che anche la forma della curva possa magari aiutare nella collocazione cronologica delle varie emissioni...2 punti
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concordo con @@Theodor Mommsen... probabilmente è stato utilizzato tondello ex Gerone II - sono anni susseguenti Gerone 215 - e il sestante dovrebbe essere stato emesso tra il 211 e il 2082 punti
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Gettone Sun via Carlo Alberto 6 Torino Potrebbe essere una contromarca di una pensione collocata in un piano del palazzo civico n.6 di via Carlo Alberto. Cercando notizie su internet ho trovato che un noto filosofo ha soggiornato qui come testimonia la lapide che vi allego Dici via Carlo Alberto e pensi a Palazzo Carignano, alla Biblioteca Nazionale, a Palazzo Birago di Borgaro, a Palazzo Campana, a Friedrich Nietzsche e prima ancora alla nobiltà torinese. Il filosofo visse in quella via per tutto il tempo del suo soggiorno nella città della Mole. “In questa casa Federico Nietzsche conobbe la pienezza dello spirito che tenta l’ignoto la volontà di dominio che suscita l’eroe. Ad attestare l’alto destino e il genio scrisse Ecce Homo libro della sua vita. A ricordo delle ore creatrici primavera autunno 1888 nel primo centenario della nascita la città di Torino pose”. Questo è il testo scolpito sulla effige muraria posta in via Carlo Alberto 6 che ricorda il filosofo Nietzsche, affascinato dall’atmosfera della città e soprattutto del posto in cui viveva. Friesdrich Nietzsche soggiornò a Torino dal 21 settembre 1888 al 9 gennaio 1889. Il suo appartamento si trovava al quarto piano di via Carlo Alberto 6, costava 30 lire al mese, ed era di proprietà di Davide e Candida Fino, gestori della rivendita di giornali in piazza Carlo Alberto i quali misero a disposizione del filosofo anche un pianoforte che lui suonava per ore. La sua stanza era la quinta, dall’angolo di via Carlo Alberto, verso sinistra, dava sulla omonima piazza, proprio sopra l’ingresso della galleria Sulbalpina. Prendendola dall’abitazione del filosofo siamo alla fine della storia e all’inizio della strada. Da piazza Carlo Alberto si prosegue lungo via Carlo Alberto per percorrere un solo isolato e giungere all’incrocio con via Maria Vittoria. A destra, si trova la Chiesa di San Filippo Neri, l’edificio di culto più grande di Torino. In origine la chiesa avrebbe dovuto avere un aspetto più maestoso, ma il crollo del 1706, durante l’assedio francese, fermò il cantiere. Filippo Juvarra ideò la lunga navata di circa 70 metri di lunghezza con caratteristica volta a botte. Il corpo centrale è largo circa 37 metri e il voltone è scandito da sette finestroni semicircolari a forma di conchiglia, tipico motivo ornamentale juvarriano, che si ripete in tutte le decorazioni e le suppellettili della chiesa. Poi si prosegue in un’isola pedonale antichissima e architettonicamente bellissima, grazie a palazzi e piazze che si susseguono in maniera straordinaria.2 punti
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Premetto che questa discussione non riguarda in alcun modo la religione. ma i rapporti tra le culture. Tempo fa, un mio amico organizza una gita in una abbazia e riesce ad ottenere che il Priore (lo chiama proprio così) ci faccia da guida nella biblioteca. Vi sono circa 30.000 volumi (medio piccola, dirà il Priore). Siamo in dodici e ci conosciamo tutti per motivi di lavoro. Visitiamo lo scriptorium ed una delle salette della biblioteca. I libri arrivano al soffitto e ricoprono tutte le pareti. Il Priore afferra un librone da uno scaffale che è seguito da almeno altri cinque volumi della stessa fattezza. Ci dice "adesso vi faccio vedere come si possa essere intelligenti". Apre il libro su di un tavolo e lo accerchiamo. "Ho preso questo, perché il passo lo conosciamo tutti" E' la Genesi. il passo è ripetuto sette lingue: ebraico, greco, siriaco, targum, arabo ed altre. La singolarità è che accanto ad ogni versione c'è una traduzione in latino: quindi, sette lingue e sette versioni di latino accanto a ciascuna di esse. Rompo la mia ritrosia e domando: "Mi perdoni, perché sette versioni in latino, non ne sarebbe stata sufficiente una ?" Mi risponde: "Perché le versioni in latino sono differenti tra loro a secondo della lingua che traducono. Guardi qui: il latino che traduce dall'ebreo usa "creò", quello che traduce dal greco ricorre a fece (perché i greci hanno difficoltà a pensare che la materia possa essere creata dal nulla); il latino che traduce dal siriano usa il termine "l'essere cielo e e l'essere terra" (perché si astrae maggiormente), quello che traduce dall'arabo non dice "in principio" ma "per prima cosa" (è forte l'influsso della matematica ed il voler mettere dare un ordine al tutto). Ogni cultura ha tradotto la bibbia ebraica nella propria lingua e con la propria interpretazione del mondo. E le singole versioni di latino tengono conto delle differenze interpretative. Beh, mi sono commosso ... Polemarco2 punti
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Dopo una rapida ricerca confermo che la variante di legenda in tuo possesso non è elencata in nessuno dei cataloghi che ho consultato (On-line, CNI, Bignotti, Collezione Palazzo Te e BAM). Non deve stupire il fatto che esistano varianti non ancora catalogate fra ie monete basse di questo come di altri regnanti di casa Gonzaga. Per sesini, quattrini e bagattini le emissioni furono abbondanti e comportarono l'allestimento di più conii che vennero diversificati fra loro proprio per mezzo delle variazioni di legenda. Per uno studio sulla possibile progressione logica delle legende puoi vedere il mio articolo sullo stesso nominale a nome di Federico II, pubblicato da Panorama Numismatico e disponibile su Academia.edu https://www.academia.edu/17173997/Mantova_Il_quattrino_di_Federico_II_Gonzaga_con_limpresa_dellOlimpo_studio_e_aggiornamento_sulle_varianti_conosciute Altro capitolo interessante bisognerebbe invece aprire sul valore legale da attribuire a queste monete. Storicamente queste monete mantovane sono sempre state identificate come quattrini e fino a qualche anno fa questa classificazione è stata acccettata senza ulteriori valutazioni critiche. In effetti però la coesistenza nella stessa area monetaria di monete in rame di pari peso ma con valore legale diverso e doppio l'una rispetto all'altra qualche dubbio avrebbe dovuto farlo venire.....vedi i bagattini di Reggio Emilia cicrcolanti in parallelo con i "quattrini" di Mantova. Lorenzo Bellesia nella sua recente monografia sulle monete di Bozzolo ha evidenziato questa contraddizione e nel recente lavoro sulla zecca di Mirandola, pubblicato dal Bolletino della Numismatica (n°25, pag.9. scaricabile qui http://www.bdnonline.numismaticadellostato.it/materiali/index.do?id=196), lo stesso autore ne corregge definitivamente la classificazione proponendo per tutte le emissioni mantovane in rame a nome di Francesco II, Federico II, Francesco III e Guglielmo il valore legale di un bagattino. E qui mi fermo un saluto Mario2 punti
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Credo che al solito vi sia un po' di confusione terminologica. I graffietti al bordo del R/ sono i cosiddetti "graffi di conio" che, in realtà, non hanno nulla a che spartire col conio. Più correttamente andrebbe utilizzato il termine "graffi di aggiustamento" (usato in tedesco ed inglese) ad indicare che i tondelli, prima di essere coniati, venivano portati a peso per limatura; questi "graffi" sono in genere maggiormente evidenti sui bordi (specie se sporgenti) e sui rilievi più marcati. La ghiera (anello contentivo esterno alla moneta) non è responsabile della loro formazione. Per quanto riguarda il termine "spazzolatura", è un vocabolo impreciso che sta per "pulizia meccanica". Questa può essere ottenuta con spazzole o spazzolini morbidi o con lana di vetro o con panno o gomma o altri materiali (ecc. ecc. ...). Ne residua spesso una rigatura più o meno evidente (se molto sottile viene indicata con l'anglicismo "hairlines") e/o discromie del metallo. Vi può essere poi una lisciatura dei campi (concetto ben espresso dal nome stesso) che viene spesso ottenuta con la "pietra d'agata" (materiale semiprezioso ad elevata durezza usata a tal fine anche dai gioiellieri). Ovviamente, a seconda del problema presentato ( concrezioni, sporco, superficie irregolare, ...) possono essere utilizzati differenti metodi di pulizia e/o restauro. La moneta qui oggetto di discussione presenta (a mio giudizio) al D/ sui rilievi segni di sfregamenti e, nei campi prossimi al profilo del sovrano, segni di lisciatura (per rendere omogenei i campi che presentano colpetti e asperità). Al R/ sembrano analogamente intravvedersi segni di lisciatura mentre il bordo rilevato e i campi tra i caratteri della legenda presentano i tipici graffietti di aggiustamento. Il tutto è particolarmente soft e non deturpante, anche se sarebbe stato meglio che la moneta fosse stata lasciata integra ... ;)2 punti
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Una mattina d'estate decisi di fare una bella gita con la figlia, anzi, una DOPPIA gita.. montagna e MARENGO! Caricammo di buon'ora il mio nuovo MEZZO, DUCATO, poiché sul vecchio SCUDO non ci sarebbe stato tutto l'occorrente, compresa la cuccia del CARLINO. Già, devo portare anche lui per non scatenare LIRA della bimba, dividerli sarebbe un DRACMA. In QUATTRINO e quattr'otto si inGRANA la marcia e via! Ma no... LEI ha dimenticato i suoi BAIOCCHI per la merenda, ed ancora più importante la PIASTRA per stirare i capelli! "Papà dopo il bagno con questi ricci sembra che ho un TESTONE!" Dopo esser TORNESE indietro e salutato gli amichetti MARCO e FRANCO che in cortile esibiscono il loro TALENTO calcistico, ripartiamo. Prima tappa la montagna... L'ora è tarda e curva dopo curva sfrutto i CAVALLI del potente mezzo quando, distratto, centro un GROSSO buco. Nonostante lo spavento riprendiamo la marcia sperando non fosse successo niente ad ASSE o semiasse. Un po' per la velocità ed un po' per il PESOS si sente un rumore fastidioso, ma non sempre, solo SE STERZIO. Il resto alla prossima puntata! Anche se, come potete immaginare, non è stata una giornata da inCORONAre. Nessun FIORINO all'occhiello :-( La prossima volta cara la mia bambina, tu con la tua carretta da quattro SOLDI ed io col mio motoSCICLO Mi sono rinCONIOnito!1 punto
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Anche Giovanni Visconti, fratello di Luchino, coniò un imperiale; sempre con la biscetta come simbolo centrale. Esemplare proposto nell'asta 3 di Filetti: Da notare al diritto la rosetta (altro simbolo classico dell'imperiale piano) come segno d'interpunzione. La zecca è ovviamente Milano.1 punto
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bene....grazie c'è sempre da imparare.....mi sono avvicinato da poco a queste affascinanti piccole opere d'arte1 punto
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Ciao Marco @@marco1966 Sì, hai ragione, ma lo stile romano è ben riconoscibile a parer mio. Le medaglie della Madonna del Rosario coniate a Napoli furono più abbondanti nell'800.1 punto
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Potrebbe essere Domiziano se ha testa volta a destra( radiata come dupondio e qui sembra intravedere qualche linea) con altare e SC ai lati e Saluti August sopra e sotto l'altare. Esiste anche una rara emissione di Vitellio con la testa a destra e altare e SC e Provident. C'è poi una emissione (balcanica) di Nerone, decisamente rara con SC e provident, con caratteristiche spesso piuttosto crude e un po' fuori centro... Data la notevole decentratura e i tipi dell 'SC non mi stupirebbe che sia non ufficiale... e allora tutto puo' essere...anche un Augusto Cordialmente, Enrico1 punto
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Mi offro volontario :blum: almeno eviti il monologo... Federico II, Limido-Fusconi 33 serie 2 (un bisante in alto, uno al centro al rovescio) col peso direi che ci siamo in pieno...1 punto
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"secondo me" :D proporrei una tregua "sabbatica" per il momento. Nel frattempo, cercate di sviluppare le vostre idee e vi seguirò con grande interesse. Cari saluti1 punto
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Esattamente quello che credo anch'io @@adolfos ! E per questo penso che magari qualche tipo con denti a D sia stato coniato prima di Cola, ma la maggioranza sia stata coniata dopo..per concludere il tutto con l'emissione di Bonifacio. Bisogna solo tentare di capire chi ha dato il la di riferimento. Troppi "secondo me" e simili in queste frasi, a mio parere :rofl:1 punto
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Vorrà dire che lo metterò sicuramente in collezione accanto al suo fratello "maggiore" come esempio di tosatura "sfrenata" ?1 punto
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Ciao Theodor , e pensare che Filippo sfrutto' i preparativi per la ricorrenza , animali compresi , approntati da Gordiano Pio1 punto
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Nemmeno io ne ho visti conciati così. In effetti non è così frequente vedere dei soldi tosati fino a questo punto; generalmente capita nelle monete d'argento, ma in questi ..... saluti luciano1 punto
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Siamo in piena seconda guerra punica: la necessità di pagare i soldati portava i Romani a procurarsi metallo monetabile in qualsiasi modo.1 punto
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prova a confrontarlo con questo - guarda il Crawford 69/6 b http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-B17/61 punto
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Ciao Pietro, le due medaglie che vedi nel post n. 40 sono le uniche che siano mai capitate sul mercato e che io abbia mai visto, potrebbero esistere altri esemplari ma al momento devi accontentarti di queste due ........ sempre che tu non abbia qualche asso nella manica. :rofl: :good:1 punto
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Il nuovo anno è iniziato con una GRANA. Al mio DUCA TO si sono rotti SEMISSE e QUADRANTE . Il meccanico mi ha detto per il momento di usare i CAVALLI o, in mancanza, il FIORINO. Lui nel frattempo ci metterà una PEZZA.1 punto
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buongiorno @@eliodoro riprendo Dando per scontato che il rovescio è rappresentato da un granchio. Al diritto vi è un busto, la cui testa è coperta da da un copricapo che non pare un elmo. Ora il problema non è tanto individuare il rovescio ma il diritto, dal quale si può risalire a chi ha coniato la moneta. La ricerca di questi giorni a dato la conferma che la moneta non è di area italica, inteso ne siciliana ne di città dell'Italia peninsulare ne preromana ne dell'area dei popoli greci d'europa.. Mi sono ripassato: Il Calciati , i tre volumi Sicilia. Le monografie del Dott. Campana , monete di sicilia e dell'italia preromana Il Garrucci, monete dell'Italia antica Catalli, Monete Etrusche Catalli, monete dell'Italia antica Greek Coin Types and their identification di R. Plant. Greek Coin and their values. vol I Europa di D. Sear Greek Coin and their values. volAsia e africa II di D. Sear Sambon, le monete della preistoria d'Italia E altri minori. Il risultato è che non vi è moneta alcuna che ci possa portare al diritto della moneta da te postata. Quindi ritengo la moneta non di area italica/sicula. Ho scansionato e allineato la moneta da te postata sia al D. che al R. Senza nome 1.doc La ricerca può quindi proseguire su altri fronti se vogliamo avere risultato. Perciò se vogliamo dare un nome alla monetina da te postata dobbiamo cercarla sui cataloghi d'asta sperando in un felice incontro. E però risaputo che le monete di bronzo di piccole dimensioni, in conservazioni basse, non hanno molta visibilità sulle aste, ne nei cataloghi. La ricerca si sposta sull'immagine del diritto, con l'aiuto delle immagini sui circa 350 cataloghi d'asta in mio possesso di case d'asta ben note straniere e italiane di cataloghi dal 1992 ad oggi. io ci provo-- spero in un po di fortuna. Pietro1 punto
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E' questa del link che ti metto sotto, purtroppo nelle condizioni in cui si trova non va oltre quel prezzo... http://en.numista.com/catalogue/pieces17410.html1 punto
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Non sono d'accordo! Per un neofita anche una pessima riproduzione che lo riporti a 2000 anni fa e alle cose che ha studiato a scuola fa già molto. Ricordo di essere rimasto affezionato per anni quand'ero piccolo a due pessime riproduzioni di un denaro di Antonino Pio e di una tetradracma di lysimaco. :wub: . Credo che qualsiasi cosa che avvicini alla storia e alla riflessione sul passato sia da accettare di buon grado :) E' naturale che noi saremmo in grado di spendere meglio quel denaro. Ma il neofita, che ha pochissime possibilità di entrare in contato con la numismatica, probabilmente il denaro che non spenderà in queste riproduzioni li spenderà nel nuovissimo cellulare che tra 6 mesi è già vecchio o altra roba del genere. Per cui, a caval donato non si guarda in bocca :)1 punto
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Se forti sono da intendere "quelli in buona salute" si ci rientra mi sa1 punto
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Buondì! Tanto per informazione: la moneta in questione ieri ha cambiato proprietario per ca. 550,00 EUR Njk1 punto
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Molto meglio il nudo velluto del monetiere, che, tra l'altro, conferisce agli argenti una naturalissima brunitura.1 punto
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Ciao , non so esattamente se per reazione chimica tra i componenti organici e semiorganici contenuti nella plastica a contatto con il bronzo , oppure se per condensa che si sviluppa all' interno della bustina , fatto sta che le monete in rame o bronzo con l' andare del tempo si alterano ; quindi meglio evitarle specialmente nel caso su descritto .1 punto
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@@volesonensis le monete dici che sono piccole.... se poi ci mostri solo le dita della tua mano, non si riuscirà certamente a darti una risposta concreta. Cerca di fare foto ritagliando cio' che non interessa e apri una discussione per ogni moneta , possibilmente con immagini a fuoco.1 punto
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Qualche anno fa giravano delle costantiniane ritrovate a Pompei...... Voglio dire, si prendono delle monetine comuni, si scrivono stronz### sulla provenienza, meglio si da loro un bel nome di un qualcosa di romano che tutti conoscono e magari il collezionista in cerca di una moneta "originale" compra. Naturalmente si può credere in un ritrovamento, in fondo mica è illegale vendere monete trovate a Roma e riportarne la provenienza ? A memoria lo faceva Totò...... "monete originali, fatte a Roma, magari provenienti da vicino Pompei :rofl: Direi che questo "hoard" ha la stessa credibilità di quel sesterzio di Nerone con patina quasi nera che una ben nota casa d'aste americana riteneva fosse dovuta ad un famosissimo incendio......1 punto
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Simpaticissimo @@rorey36, "handicap o bisogna dire diversamente abile". Ho la mia compagna che ha un "grosso problema" ed essendo intelligente, scherza sulle diverse insulse definizioni; il problema, comunque lo si chiama, resta lo stesso!. Di converso se una persona "normale" ma "imbecille" (e ve ne sono tantissime) lo si definisce "non idoneamente consapevole", non lo capisce! E' questa la vera differenza e Tu, avendolo messo in inciso; lo comprendi veramente. Ma quanti altri? Anche per quanto riguarda il resto, condivido la Tua opinione. Mi piace il tuo modo di essere e quindi di pensare. Grazie. Amedeo1 punto
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Interessanti questioni. Insomma, io sono d'accordo con Numizmo, è una trovata per incrementare i profitti avendo un ottimo margine di guadagno su monete che altresì verrebbero vendute a 5 euro. Una banalità come Colosseum Hoard, attira ciurme di affaristi e collezionisti privi di buonsenso. Abitiamo in italia, sappiamo come funziona, di conseguenza appare per quello che è: un ottima trovata pubblicitaria. Giusta la segnalazione, ma a questo punto fermiamoci qui, il meccanismo del terrore porta solo a processi sommari per intenderci. Vorrei farvi una domanda...avete mai visto una moneta proveniente da asta internazionale ritirata perchè proveniente da scavo illecito? (vi parlo da ignorante, perchè proprio non lo so). Più passa il tempo e più rimango perplesso sulla leggitimità o meno di una moneta, compro sempre in buona fede, ma posso essere sicuro al 100% che sia legale? Purtroppo ritengo che le leggi italiane siano molto da perfezionare, magari sperando in una copia delle stesse inglesi, per non vedere centinaia di monete sequestrate chiuse in sacchi dentro a musei a inpolverarsi o disintegrarsi per colpa dell'umidità. Ok, sono pronto alla fucilazione! :rofl: e scusate il mio piccolo sfogo.1 punto
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______________ 1979 Unione Sovietica Monumento ai cosmonauti ed alla conquista dello spazio. Lo Sputnik e la Soyuz in primo piano. L'emissione promuove le XXII Olimpiadi di Mosca 1 Rublo - Rame/nickel/zinco1 punto
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Intanto la prima è arrivata su ebay: http://www.ebay.it/itm/Sesterzio-di-Traiano-riproduzione-copia-moneta-/291649569774?hash=item43e7ab43ee:g:rtAAAOSw1S9WgN16 Poi sono d'accordo con Sandokan a riguardo della pubblicità "controversa": è vero che si dichiara più volte che si tratta di riproduzioni, ma di pregio; poi si descrive il tutto come "ricca collezione numismatica", "raccolta di pregio", "una collezione esclusiva"!!! Come ha ben mostrato Apollonia il pregio non c'è proprio, e comunque la scatolina della prima copia è corredata da una bella etichettina "Made in China". Finisco facendo due conti: le uscite vengono a costare in totale € 236,60 più eventualmente tre plateau e il cofanetto porta-plateau. Voi cosa ci comprereste con questa cifra?1 punto
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Più prosaicamente, in inglese diresti "come al deserto manca la pioggia", in italiano come al deserto manca l'acqua perchè la pioggia, in italiano, ha un'accezione negativa. Fra i vari motivi che spinsero il governo tedesco a modificare le parole dell'inno nazionale, prendendo una strofa diversa dello stesso testo c'è proprio il fatto che über alles in molte lingue suona come sopra a tutto, mentre il significato originale era prima di ogni altra cosa al mondo (era un'aspirazione all'unità nazionale quando il paese era ancora diviso)1 punto
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Anche con i sentimenti, l'importante che non si sfora, altrimenti va a finire veramente male e..... :D :D :D :D :D1 punto
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La ghinea aveva i suoi mutlipli, le 5 ghinee già viste e le 2 ghinee, e sottomultipli, la mezza ghinea (half guinea), pesante 4,175 gr. con la stessa titolatura dell'oro. Ed è con una di queste che termino la la mia breve esposizione sulle monete d'oro di Giorgio II. Se nella ghinea del 1760 il re appariva vecchio e appesantito, lo ritroviamo invece baldo giovane :lol: in questa emissione del 1728. E' la prima volta che Giorgio II conia monete da mezza ghinea e, per celebrare l'evento, una piccola parte viene prodotta con finitura proof: monete estremamente rare, conosciute oggi tra gli 11 e i 20 esemplari. Valore stimato (da Wildwinds, nel 2005) 11.000-13.000 dollari. Lustratevi gli occhi :D petronius B)1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
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